D. come faccio a capire se le mie ricariche stanno sviluppando delle pressioni eccessive senza possedere strumentazioni particolarmente complesse o costose?
R. domanda molto difficile!! Un prima prima osservazione che si può fare, piuttosto banale, è quella di  verificare se il rinculo e la vampa di bocca sono eccessivi, specie paragonandoli a ricariche fatte in precedenza con polveri diverse o con la stessa polvere ma in dosi diverse. Si tratta di una valutazione non sempre facile da fare, per i seguenti motivi:

– per vedere bene la vampa di bocca occorre essere di lato e non dietro all’arma
– non è facile capire se la vampa di bocca è “normale” o se è “eccessiva” con riferimento a qualsiasi calibro
– non è facile capire se il rinculo è “normale” o se è “eccessivo” specie con riferimento alle cartucce magnum

Un’altra valutazione molto empirica è quella di verificare se:

– l’esplusione è troppo violenta, o decisamente anomala, per le armi semiautomatiche (non importa se lunghe o corte)
– se l’otturatore è palesemente duro da aprire per le armi a ripetizione ordinaria

Un altro particolare che può essere osservato è lo stato degli inneschi sui bossoli di risulta. Se le pressioni sono nella norma, i bordi dell’innesco sono palesemente rotondi e ben distanziati dai bordi della rispettiva sede. Se le pressioni sono alte (e quindi sopra la norma), si possono notare (1) un appiattimento della coppetta più o meno evidente, (2) un avvicinamento dei bordi dell’innesco alla sede e (3) un’impronta del percussore molto marcata. Se le pressioni sono eccessive, si possono notare (1) un appiattimento COMPLETO della coppetta, (2) un avvicinamento NETTO dei bordi dell’innesco alla sede e (3) un’impronta del percussore del tutto fuori luogo (c.d. craterizzazione), che può a volte lasciare spazio ad una vera e propria perforazione.  Questo tipo di osservazione normalmente è abbastanza semplice da eseguire, mentre in altri casi richiede una notevole esperienza. A ciò va aggiunto che la coppetta dell’innesco ha una durezza che può variare tra lotto e lotto o da un produttore all’altro, e questo potrebbe trarre in inganno gli osservatori meno esperti così come quelli molto abili, specie nel caso di pressioni alte ma non altissime. Un ulteriore metodo di verifica, sempre riferito agli inneschi, è quello relativo all’analisi degli inneschi estratti dai bossoli di risulta. Se si raccolgono i bossolo di risulta e si estraggono i rispettivi inneschi per analizzarli visivamente, si potrà notare che:

– se la ricarica sviluppa pressioni nella norma, l’innesco avrà i bordi della coppetta tondi e non ci saranno segni di fuga di gas sui bordi nella parte bassa (cioè quella che entra in contatto con la sede dell’innesco).
– se la ricarica sviluppa pressioni ALTE, l’innesco avrà i bordi della coppetta leggermente piatti e compariranno i primi segni di fuga di gas sui bordi nella parte bassa (cioè quella che entra in contatto con la sede dell’innesco).
– se la ricarica sviluppa pressioni ECCESSIVE, l’innesco avrà i bordi della coppetta più o meno spianati e saranno presenti dei palesi segni di fuga di gas sui bordi nella parte bassa (cioè quella che entra in contatto con la sede dell’innesco).

Un diverso metodo di verifica è quello che prevede l’utilizzo del calibro a corsoio o di un micrometro centesimale. Si tratta di effettuare la misurazione del diametro della base del bossolo a ridosso del solco di estrazione, e di paragonarla con la misura contenuta (per quella stessa cartuccia) nella schede CIP. A titolo di esempio:

– se la ricarica sviluppa pressioni nella norma, il bossolo di risulta sarà dilatato di 0,10 – 0,13mm rispetto a un bossolo commerciale (o ricalibrato con l’apposita matrice durante il processo di ricarica casalinga).
– se la ricarica sviluppa pressioni ALTE, il bossolo di risulta sarà dilatato di 0,17 – 0,18mm rispetto a un bossolo commerciale (o ricalibrato con l’apposita matrice durante il processo di ricarica casalinga).
– se la ricarica sviluppa pressioni ECCESSIVE, il bossolo di risulta sarà dilatato di 0,20mm ed oltre rispetto a un bossolo commerciale (o ricalibrato con l’apposita matrice durante il processo di ricarica casalinga)

Anche questo metodo presenta dei difetti, in quanto anche pressioni nettamente superiori rispetto alla pressione media massimale in una cartuccia per fucile di volumetria piccola o media (per esempo il 223 Remington o il 30-06 Springfield) determinano una deformazione anaelastica netta delle sedi degli inneschi (c.d. cedimento della sede), ma una dilatazione del bossolo nella zona basale molto scarsa o addirittura esigua. Questo potrebbe trarre in inganno moltissime persone, anche molto esperte nella ricarica casalinga. All’opposto, non va dimenticato che un lotto di bossoli particolarmente morbido potrebbe originare deformazioni anaelastiche, in più punti, ma per motivi che non hanno nulla  a che vedere con le pressioni eccessive!! Concludendo, unendo l’osservazione degli inneschi con la misurazione effettuata con il calibro a corsoio o il micrometro, qualsiasi ricaricatore può fare una valutazione che, pur non potendosi definire scientificamente inoppugnabile, si avvicina abbastanza alla realtà.