D. sto per vendere un caricatore Beretta mod 76 in .22LR. Pensavo di inviarlo tramite busta con raccomandata con ricevuta di ritorno.  Su internet ho letto che con la legge 210 del 2008, su indicazione dell ‘Unione Europea, i caricatori non sono più ritenuti parti d’ arma, ma visto come vanno le cose in Italia, e visto che sono incensurato, non voglio rovinarmi la fedina penale, (e il porto d’ armi), per 15 euro. La domanda è questa: faccio un reato perchè può essere ritenuto parte d’ arma?
R. eviti di spedire il caricatore dentro ad una busta, anche se si tratta di una raccomandata AR. Anche se si trattasse di una di quelle buste con l’interno foderato con materiale antiurto. E poi la raccomandata non è tracciabile in caso ci fossero dei problemi con la consegna.  Piuttosto, usi il sistema PACCO CELERE 3 delle PP.TT.. Viene consegnato entro 3 giorni lavorativi al massimo (N.B. se per Lei 3 giorni sono troppi, c’è anche il sistema pacco celere 1). Può ritirare il modulo in qualsiasi ufficio postale.  Ogni pacco ha un codice (indicato nella parte in alto del modulo) ed è tracciabile da casa (in qualsiasi momento) tramite il proprio PC. Poi come sistema di spedizione è molto più sicuro ed affidabile della raccomandata.
Alcuni suggerimenti :
 
– prepari un piccolo pacco con una scatola di cartone di modeste dimensioni
-.vi riponga il caricatore all’interno e riempia il tutto con del materiale antiurto (carta di giornale, cartone, plastica antiurto, gomma, etc.)
– faccia in modo che una volta chiuso, il pacco non produca rumori strani se viene mosso o sbattuto
– nella dicitura “contenuto del pacco” presente sul modulo, fornisca indicazioni generiche come “articoli sportivi”, “articoli meccanici”, “libri”, “materiale informatico”, “materiale elettronico” e simili, e comunque nulla che possa ricollegarsi al caricatore
– dopo avere effettuato la spedizione (per motivi di correttezza) avvisi il destinatario della stessa e gli comunichi il codice per il tracciamento
 
Le confermiamo che i caricatori non sono parti d’arma.