D. mi chiamo XY e sono un appartenente alle FF.PP. in servizio presso Z. Recentemente è sorta una discussione sulla resistenza della Beretta M92. Dal momento che ho sentito e letto versioni discordanti sull’argomento, volevo sapere cosa succede in caso di sparo con la canna otturata. L’arma è sicura? E quanto?
R. Contrariamente a quanto sostengono gli idioti (che sono moltissimi nel nostro sciagurato Paese), la Beretta della serie 92 è una delle armi migliori di sempre. L’arma perfetta ovviamente non esiste, dal momento che tutte le armi sono perfettibili, ma l’arma di suo interesse è sicuramente una delle migliori armi mai progettate. Si potranno dire tante cose della Beretta 92 (per esempio, che è pesante per chi non è prestante fisicamente, oppure che è grossa per chi ha le mani piccole), ma non che non sia affidabile, robusta e precisa. L’affidabilità deriva da molti aspetti :

–    l’alimentazione “in linea”, ideata anni fa dai tecnici della Beretta, ed ancora oggi insuperata, che colloca l’arma in una posizione a parte rispetto ai concorrenti
–    l’estrazione più potente del normale
–    l’espulsione più potente del normale
–    il carrello “aperto” superiormente
–    l’esatta proporzione delle masse e delle componenti del cinematismo di sparo, allo scopo di avere un ciclo di fuoco enormemente fluido, altro parametro ignorato dalla massa, che colloca l’arma in una posizione a parte rispetto ai concorrenti

L’arma esce già “bene” dalla fabbrica, e la sua condizione può essere ulteriormente migliorata ricordandosi di installare una molla di recupero di durezza nota e certificata da un produttore di alto livello (per esempio, Wolff o I.S.M.I.). Oppure (cosa più rara) sostituendo anche le molle originali dei caricatori con delle altre di qualità elevata. La robustezza deriva dal fatto che è una delle pochissime armi corte in possesso dell’omologazione NATO. Il che significa, tra le altre cose, che è stata sottoposta non solo alla prova a pressione forzata (l’arma deve resistere ad apposite munizioni  capaci di sviluppare una pressione del 40% superiore alla norma), ma anche alla prova di tiro con canna ostruita in due punti (subito dopo la camera e poco prima della volata). In nessun caso l’arma può esplodere o proiettare frammenti. Anche la precisione la mette al di sopra della concorrenza. Nonostante le tolleranze costruttive generose in certi punti, necessarie per garantire elevata affidabilità, abbiamo visto più volte una Beretta 92 spezzare un cotton-fioc a 10m. O vuotare l’intero caricatore in un pacchetto di sigarette a 25m. Per un’arma non preparata, sono risultati di non poco conto. Anche perché significa che alle stesse distanze, un uomo lo si può colpire con notevole facilità, anche in condizioni di elevato stress. La Beretta sottopone le proprie armi destinate al mercato militare, tra gli altri, anche ai seguenti test :

vita operativa = non meno di 20.000 colpi, di cui almeno il 5% con munizioni di tipo +P

intercambiabilità delle parti = tutti i componenti dell’arma devono essere compatibili al 100% con quelli delle altre armi della stessa serie (parametro richiesto anche dal protocollo NATO AC225).

resistenza alle vibrazioni = simulazione delle sollecitazioni cui è sottoposta l’arma durante il trasporto (per aereo, camion, nave, autovettura, etc.) sulla base del protocollo NATO AC 225. Per il mercato americano  si usa il capitolato speciale 514.4 MIL STD 810F del Ministero della Difesa USA. La valutazione è positiva se non parte nessun colpo anche in condizione di cane armato e colpo in canna.
 
resistenza alla nebbia salina = almeno 96 ore in nebbia salina. Ogni 24 ore l’arma deve sparare 2 caricatori senza problemi dopo la sottoposizione alla nebbia. Presso la Beretta il test è stato prolungato anche fino a 240 ore senza problemi.

resistenza al fango = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225 – D14 (test con 5Kg di argilla, 1Kg di sabbia e 10l di acqua). L’arma deve sparare 2 caricatori dopo essere stata immersa per 60 secondi in questa soluzione per simulare il fango estremo.

resistenza agli agenti chimici = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L’arma deve resistere ai solventi ed ai lubrificanti più comunemente usati  dalla FF.AA.

resistenza all’immersione = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L’arma deve rimanere immersa 2 ore a 20m e poi sparare 2 caricatori.

resistenza alla sabbia = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L’arma deve essere sepolta per 1 minuto sotto la sabbia e poi sparare 2 caricatori.

resistenza alla caduta = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L’ama deve cadere a terra da 1,5m senza partenza del colpo anche con cane armato e colpo in canna.

resistenza alla alte temperature = 24 ore a +52°C e poi sparare 2 caricatori.

resistenza alle basse temperature = 24 ore a -54°C e poi sparare 2 caricatori.

resistenza all’acqua salata = immersione in acqua salata per 1 minuto e sparare 2 caricatori dopo una successiva esposizione all’aria per 72 ore

resistenza all’umidità = sottoporre l’arma a temperature comprese tra 21 e 41°C con umidità oscillante tra 5 e 95%. Al primo, terzo quinto ottavo e decimo giorno l’arma deve sparare 2 caricatori.

compatibilità del munizionamento = l’arma deve poter sparare tutte le munizioni presenti sul mercato militare o su quello di riferimento richiesto dal cliente.

test TR  = è un test specifico delle FF.PP. tedesche e del Banco di Prova austriaco usato dalla Beretta per poter partecipare alle gare di appalto per le FF.PP. dei Paesi del Nord Europa. Consiste nel prelevare 3 esemplari a caso dal un lotto di produzione ed effettuare i seguenti test : resistenza alle alte e basse temperature, resistenza al fango, alla sabbia e all’acqua salata, più una prova di resistenza di 10.000 colpi. Le armi Beretta evidenziano la condizione di “zero difetti”

Altri test che vengono utilizzati dalla Beretta sono i seguenti :

misurazione dei colpi medi tra un inceppamento e l’altro = vengono sparate munizioni con caratteristiche predefinite  e l’arma deve risultare il più possibile immune da inceppamenti. Si deve trattare di migliaia di colpi tra un inceppamento e l’altro. Solitamente viene prevista una lubrificazione ogni 500 colpi ed una pulizia e lubrificazione dopo alcune migliaia di colpi.

resistenza alla pioggia ghiacciata = test basato sul protocollo NATO  AC225 o, in alternativa, sul capitolato speciale del Ministero della Difesa USA 521.1 MIL STD 810F. L’arma deve sparare 1 caricatore dopo che è stato fatto depositare uno strato di 6mm di ghiaccio sulla superficie esterna

resistenza ai raggi UV  = l’arma viene esposta per 240 ore ai raggi UV per evidenziare eventuali fenomeni di discolorazione. Lo scopo è quello di simulare una esposizione di 960 ore al Sole più intenso presente sulla Terra .

scatti a vuoto = 5.000 scatti a vuoto senza rottura di molle o del percussore.

Per attribuire un superiore livello di sicurezza, nonché una maggiore durante nel tempo, test parzialmente simili a quelli usati dalla NATO sono impiegati anche da alcuni fabbricanti di armi destinate al mercato civile. Per esempio, la carabina Benelli ARGO della serie “E” (dove “E” sta per “Endurance”) viene sottoposta ai seguenti test :

–    invio di un esemplare al BNP per l’effettuazione delle seguenti prove: (1) serie di 10 e 30 colpi per verificare la precisione e la giustezza iniziali con (2) successiva verifica delle principali quote
–    ritorno alla Benelli per eseguire (1) una prova di tiro di 1.500 colpi in serie da 20 colpi intervallate da raffreddamento forzato, con (2) lubrificazione ogni 500 colpi e (3) pulizia e lubrificazione complete solo al termine dei 1.500 colpi
–    successivo invio al BNP per l’esecuzione di una ripetizione del test fatto in precedenza
–    ritorno alla Benelli per eseguire una ripetizione della prova eseguita in precedenza
–    ritorno al BNP per l’esecuzione del collaudo finale che prevede, tra l’altro (1) misura di tutte le quote principali dell’arma, (2) misura del diametro di foratura della canna, (3) misura del peso di sgancio, (4) misura della profondità delle impronte di percussione, (5) misura della precisione dell’arma e (6) misura della luce di battuta
–    ritorno alla Benelli per valutazione del comportamento dell’arma durante il ciclo dei 3.000 colpi complessivi, con individuazione di eventuali malfunzionamenti e svolgimento di altre prove
–    caduta da 1,5m su tutte e 6 i lati con arma carica, colpo in canna e sicura disinserita
–    prova a bassa temperatura (-30°C) per 4 ore in camera climatica con successiva prova a fuoco
–    prova ad alta temperatura (+40°C a 90% di umidità relativa) per 4 ore in camera climatica con successiva prova a fuoco
–    trascinamento sulla sabbia con successiva prova a fuoco
–    test con canna ostruita 1 = l’arma viene fatta sparare con la canna ostruita tramite un proiettile che viene inserito subito dopo la camera di cartuccia. La canna non deve gonfiarsi e l’arma non deve rompersi
–    test con canna ostruita 2 = l’arma viene fatta sparare con la canna ostruita tramite un proiettile che viene inserito a 140mm dal vivo di volata, ossia subito dopo la presa di gas. La canna può gonfiarsi ma non si deve rompere. L’arma non si deve rompere

Tutti i test sono stati brillantemente superati. Può vedere parte di questa prova al seguente link :

https://www.youtube.com/watch?v=yeSEr5HIb74


Si tratta di una prova che ricalca parzialmente il protocollo NATO AC225 (LG/3 – S/G1) 2.5 attualmente in uso per le armi portatili destinate al mercato militare in cui si approvvigionano le FF.AA. della NATO. La Benelli ha impiegato questa procedura per valutare i prototipi della serie “E”e la utilizza attualmente tramite controllo a campione sui vari esemplari prodotti di serie. Prove pressoché analoghe sono state svolte anche dalla SIG per il fucile d’assalto modello 550 e 551. Può vedere una descrizione sintetica delle prove svolte dalla SIG al seguente link :


http://www.biggerhammer.net/sigamt/550/550techinspection/


Prove analoghe si sono svolte anche sui fucili d’assalto prodotti dalla Beretta, compresi i recenti membri della famiglia ARX. Questo è quanto. Per il resto, ignori le dicerie dei forum o dei sedicenti esperti. I forum sono un ricettacolo della più bieca ignoranza, mentre per quanto riguarda gli esperti, di sicuro ce ne sono fin troppi che pontificano a destra e a manca. E tanto più sono impreparati, tanto più vengono seguiti ed osannati dalla massa. Se poi sono stranieri, non ne parliamo… Tant’è vero, che nessuno di noi si ritiene esperto. E nessuno, in famiglia, partecipa a nessun genere di forum. Ad ogni buon conto, lei usa per servizio un’arma eccellente. Se avrà cura dell’arma, può stare certo che l’arma non l’abbandonerà mai