D. mi sto avvicinando per la prima volta alla ricottura dei bossoli. Un amico mi ha detto che si tratta di una tecnica che permette di ottenere elevati livelli di precisione. Perchè è così importante. Mi potreste dare qualche informazione in merito ?
R. nella ricarica personalizzata delle munizioni, la ricottura (annealing) è una tecnica metallurgica che consente di massimizzare la duttilità del colletto intervenendo sulla struttura cristallina del metallo a livello molecolare. Lo scopo è quello di EVITARE che la ripetizione progressiva delle operazioni di ricarica (ed in particolare della ricalibratura) determini l’insorgere di fenomeni di fragilità eccessiva che portino alla frattura del colletto in maniera imprevista. L’applicazione razionale della ricottura consente di ottenere due importanti risultati : (1) massimizzazione della vita operativa dei bossoli e (2) aumento significativo della precisione. Il primo risultato si ottiene semplicemente perchè aumentando la duttilità del metallo, il colletto risulta essere meno stressato, non solo durante la ricarica, ma anche al momento dello sparo, quando, la palla lascia il bossolo. Il secondo risultato deriva dal fatto che la maggiore duttilità del colletto consente una superiore tenuta della palla. Questo consente una combustione della polvere molto regolare e, quindi, lo sviluppo di una curva pressione-tempo estremamente costante nel tempo. La superiore duttilità si avverte perchè, quando viene inserita la palla nel bossolo durate l’operazione di ricarica, il livello di attrito che si incontra è nettamente superiore alla norma. Questo significa che il colletto aderisce MOLTO più strettamente alla palla. Venendo all’esecuzione pratica, a parte le procedure puramente artigianali, in commercio esistono una vasta pluralità di macchine per la ricottura a livello casalingo, dalle più economiche alle più costose. Normalmente l’operazione viene svolta con una macchina dotata di un bruciatore a gas butano, anche se vi sono macchine in grado di eseguire la ricottura per induzione. Le prime sono molto più diffuse e discretamente economiche, mentre le seconde godono di scarsa diffusione (almeno a livello amatoriale) e sono parecchio costose. Supponendo di volere eseguire la ricottura con il metodo tradizionale, ecco alcune indicazioni che possono essere utili :
 
– la temperatura deve oscillare tra 315 e 420 °C
– la temperatura tipica “di lavoro” per una buona ricottura è di 370°C
– la temperatura non deve in ogni caso superare i 500°C
– più la temperatura è bassa e più deve aumentare il tempo di esposizione alla fiamma, ma in ogni caso non vanno superati gli 8s
– il tempo di esposizione del bossolo deve essere compreso tra 5 e 6 s, senza andare oltre
– il colletto deve essere investito dal secondo dardo della fiamma del bruciatore (cioè quello più interno e più caldo) e non dal primo (cioè quello più esterno e meno caldo)
– il bossolo deve ruotare durate l’esposizione alla fiamma
– il bossolo va immediatamente rimosso dalla fiamma non appena il colletto diventa di coloro rosso scuro
 
La ricottura DEVE interessare TUTTO il colletto e la spalla, nonchè una parte minima (circa 10mm) SOTTO la spalla, senza andare oltre. Questo perchè il colletto è il punto fondamentale che deve essere interessato dall’operazione. In nessun caso deve esserre interessato il fondello!! A livello  pratico, si può notare agevolmente che il colletto diventa rosso cupo nella parte colpita dalla fiamma. Quando si verifica ciò, il bossolo va tolto immediatamente dalla fiamma, facendolo cadere in un contenitore metallico. Alcuni preferiscono fare cadere i bossoli dentro ad un contenitore con una modesta quantità di acqua, anche se non si tratta di una cosa assolutamente necessaria. Il semplice raffreddamento all’aria, non inficia la qualità dell’operazione.