D. avrei le seguenti domande da fare:
– prendendo in considerazione le munizioni 135 gr. Jhp Nosler per il 40 s&w e le 125 gr. Jhp per il 357 magnum, secondo Lei in effetti si può attribuire al 40 s&w più potere d’arresto rispetto al 357 solo per un fattore di dimensioni?
– il diametro iniziale ai fini dell’efficacia terminale o potere d’arresto in munizioni espansive, è da prendersi in considerazione o è trascurabile?
– una 40 s&w con palla 165 gr. Jhp e una 45 acp con palla dello stesso peso e tipologia, in che modo può variare l’efficacia terminale delle due munizioni visto che approssimativamente hanno la stessa velocità iniziale?
R. molto sitneticamente :
– prendendo in considerazione le munizioni 135 gr. Jhp Nosler per il 40 s&w e le 125 gr. Jhp per il 357 magnum, secondo Lei in effetti si può attribuire al 40 s&w più potere d’arresto rispetto al 357 solo per un fattore di dimensioni? = la riposta è negativa nel modo più assoluto per due ordini di ragioni. La prima è che il diametro INIZIALE non conta assolutamente nulla. La seconda è che diametro FINALE DEVE sempre essere attentamente valutato e non considerato come una mera astrazione matematica. Venendo all’analisi pratica, il 40 caricato con palla Nosler da 135grs. si espande a circa 13 – 15mm e sviluppa una Cavità Permanente con un volume di circa 40 -45 ml ed una Cavità Temporanea con un volume di circa 600 – 650ml. Questo è uno dei migliori caricamenti in circolazione per il calibro in questione. Un’altra variante è quella basata sulla palla da 135grs. della Sierra. Si tratta certamente di ottimi prodotti. Il 357 con palla da 125grs. si espande a circa 12 – 14mm e sviluppa una Cavità Permanente con un volume di circa 60 – 65 ml ed una Cavità Temporanea con un volume di circa 1300 – 1310ml. La differenza deriva non solo dalla diversa velocità di impatto, ma anche dal fatto che il 357magnum produce un numero elevato di frammenti di grossi dimensioni che aumentano drasticamente la lesività del proiettile.
– il diametro iniziale ai fini dell’efficacia terminale o potere d’arresto in munizioni espansive, è da prendersi in considerazione o è trascurabile? = il diametro INIZIALE è privo di qualsiasi rilievo per quanto attiene alle proprietà lesive di una munizione. Anche il diametro FINALE ha un’importanza circoscritta, che deve essere ben compresa, in modo da evitare di giungere a conclusioni errate. In linea teorica, più il diametro finale è grande e più le proprietà lesive del proiettile sono elevate. In pratica, non bisogna limitarsi a misurare il diametro finale del proiettile, ma bisogna anche verificare se un proiettile è in grado di frammentarsi e quale è la dimensione dei frammenti. Se un proiettile si frammenta in gelatina, non solo si espanderà nei tessuti vivi e vitali, ma quali sicuramente si espanderà al punto tale da frammentarsi. Se i frammenti sono di dimensioni rilevanti, allora il proiettile sarà molto più lesivo di un proiettile che non si frammenta ANCHE se possiede un diametro INFERIORE. Non va dimenticato che la presenza di grossi frammenti significa anche manifestazione del fenomeno cavitario temporaneo, il che amplifica la proprietà lesiva del proiettile.
– una 40 s&w con palla 165 gr. Jhp e una 45 acp con palla dello stesso peso e tipologia, in che modo può variare l’efficacia terminale delle due munizioni visto che approssimativamente hanno la stessa velocità iniziale? = tutto dipende dal tessuto colpito. Supponendo di colpire un tessuto rilevante ai fini dell’esplicazione dell’azione lesiva dei proiettili, occorre verificare quanto e se si espande il proiettile. Infine, occorre verificare se il proiettile, una volta espanso, produce o meno dei frammenti di rilevanti dimensioni. Premesso ciò non ci risultano palle da 165grs, in calibro 45, di pronta a facile disponibilità commerciale.