D. ho una domanda scaturita da una considerazione personale. Da tabelle di case produttrici di polveri, in questo caso parlo espressamente della Vihtavuori, nonché sul vs.sito si parla sempre di non scendere al di sotto delle dosi minime. Ebbene, voi suggerite dai 5,0 ai 7,3 grani di 3N37 per palla da 145-150g, la Vihtavuori parla di 4,9 come minimo per uno sviluppo di 1016 fps con PF 147. Volendo portare, la mia cartuccia, a 127 di PF dovrei scendere a 4,3, il che significa un bel 13% in meno. La mia domanda è: quali sono i rischi che questa operazione comporta?
R. in linea teorica, la combustione della polvere è ottimale solo quando nel bossolo non esiste nessuno spazio vuoto. Questa condizione è nota come quella in cui si ha una densità di caricamento del 100%. Di solito nelle munizioni per pistola è raro che si arrivi ad una tale densità di caricamento, essenzialmente per due motivi :
– non tutte le combinazioni palla – polvere lo consentono (per motivi di pressione di esercizio)
– non tutte le polveri ammettono l’introduzione oltre certe dosi senza andare incontro a significative alterazioni dell’indice di combustione (in pratica se c’è “troppa” polvere, la polvere non brucia più alla velocità prevista in origine dal costruttore, ma comincia a bruciare troppo rapidamente, cosa che fa alzare le pressioni di esercizio in modo eccessivo)
Di solito si lavora con densità di caricamento dell’80 – 90% e si crimpa il bossolo in modo da fare crescere in modo uniforme la pressione dentro al bossolo PRIMA che la palla si distacchi. Questo fa in modo che la combustione sia regolare. Se lei ha una certa combinazione palla-polvere e va a mettere meno polvere del previsto nel bossolo, lo spazio vuoto cresce e la combustione peggiora. Al di sotto di una certa misura, la polvere brucia “a pezzi” e questo provoca il rischio di esplosioni dentro al bossolo. Nelle munizioni per armi corte è abbastanza raro come fenomeno. Di solito avviene se si cerca di mettere dosi troppo piccole di polveri molto lente a bruciare in un bossolo medio grande (per esempio una dose troppo piccola di WW-296 dentro ad un bossolo del .44magnum). Nelle munzioni per fucile è frequente quando si tenta di assemblare le c.d. “cariche per il tiro ridotto“. Quando un bossolo da fucile è pieno solo per il 50% o meno, il rischio è in agguato. Spesso questi fenomeno si verificano tra gli appassionati di ex-ordinanza, i quali ricaricano smontando le cartucce e togliendo gran parte della polvere. Tornando al suo caso, se le differenze sono minime (= decimi di grano) il problema non si pone. Il problema nasce se si cominciano a togliere alcuni grani rispetto alla dose indicata come minima. La 3N37 è abbastanza flessibile in tal senso. Molti ricaricano con 5,0 – 5,5grs. con la palla da 123-125grs. per il tiro di divertimento, e passano a dosi più alte per la competizione o per altri scopi. Con la palla da 145-150grs. di solito si parte da 5,0grs. come minima. Per risolvere il suo problema, potrebbe provare a ridurre lo spazio vuoto usando una OAL di 29,00 invece dei soliti 29,50mm. Provi, per esempio, una dose di 4,5grs. con una OAL di 29,00mm ed una adeguata crimpatura per vedere come si comporta questa combinazione. Prima di compiere tutte queste operazioni, verifichi che velocità si ottiene nella SUA arma con 5,0grs. di 3N37 uniti alla palla che intende usare. Solo dopo avere fatto le misure necessarie potrà decidere cosa fare. Venendo ai dati contenuti nel manuale Vihtavuori :
– molti ricaricatori hanno verificato sulla loro pelle che spesso le velocità riportate sono del tutto irrealistiche. Nessuno (in Italia e all’estero) ha capito come siano state effettuate le misurazioni. I dati pubblicati sul manuale dovrebbero essere il frutto di migliaia di prove svolte in canna manometrica, ma da verifiche svolte (in Italia e non solo) i dati non tornano ne eseguendo le prove con armi vere e nemmeno con canne manometriche
– c’è un gravissimo errore di stampa che si ripete in tutte le edizioni, perchè quella che viene indicata come “pressione massima“, in realtà è la “pressione media massimale“!! Quella che la CIP indica come Ptmax non è la pressione massima, ma la pressione media massimale, che è una cosa completamente diversa. Leggendo il manuale Vihtavuori (e non solo, perchè anche altri manuali od opuscoli contengono il medesimo errore) viene invece detto che Ptmax è la pressione massima di una qualsiasi cartuccia, e questo non corrisponde al vero.