TECNICHE DIFENSIVE - PARTE 4 (DIFESA DA COLPI)



In questa pagina del nostro sito continueremo quanto illustrato nell'ultima parte della pagina intitolata TECNICHE DIFENSIVE - PARTE 3 (V. voce a se). In quella sede avevamo concluso la nostra analisi con un riferimento ad una tecnica difensiva eseguita in risposta ad un pugno c.d. "girato". Avevamo precisato che si tratta di un tipo di attacco pressochè inesistente nel "...mondo reale...", poichè tipico del settore agonistico dei c.d. "sport da combattimento", Avevamo altresì precisato che davamo conto di quelle tecniche difensive solo per motivi di completezza. In questa pagina riprendermo il discorso interrotto in precedenza in riferimento al pugno girato, per analizzare quelle situazioni in cui il pugno girato viene preceduto da una manovra introduttiva eseguita con un pugno con la mano avanzata, cioè il jab del pugilato occidentale.


                                                                                  ATTENZIONE !!

NON ILLUDETEVI DI POTER REAGIRE AD UN'AGGRESSIONE CON CALCI E PUGNI ESEGUENDO SEMPLICEMENTE UN UNICO PUGNO (O UN UNICO COLPO, NON IMPORTA QUALE SIA) !! NONOSTANTE QUANTO ILLUSTRATO SU TALUNI MANUALI MILITARI O IN CERTE PUBBLICAZIONI CIVILI, E NONOSTANTE QUANTO AFFERMATO DA ALCUNI SEDICENTI ESPERTI, NON E' ASSOLUTAMENTE POSSIBILE SOPRAVVIVERE AD UN'AGGRESSIONE VIOLENTA ESEGUENDO UN SINGOLO COLPO. CERCATE DI ENTRARE IL PIU' VELOCEMENTE POSSIBILE NELL'ORDINE DI IDEE PER CUI DOVETE ESEGUIRE UNO O DUE COLPI PER CREARVI UN'APERTURA ED UNO O DUE COLPI PER NEUTRALIZZARE (definitivamente) IL VOSTRO AVVERSARIO (aggressore) !! ANCHE SE DOVETE FARE COSE SEMPLICI ED EFFICACI, QUESTO NON SIGNFICA CHE POTETE ILLUDERVI DI SOPRAVVIVERE ESEGUENDO UNO O DUE COLPI !!



In pratica l'aggressore esegue prima un pugno velocissimo con la mano avanzata, cui fa seguito una rotazione di 180° del proprio corpo funzionale all'esecuzione del pugno girato. Nel primo esempio considerato in questa sede, eseguite una schivata laterale in risposta al pugno con la mano avanzata effettuato dal vostro aggressore (1). Eseguite poi una schivata con rotoflessione congiuntamente ad un pugno (dritto) al fianco in risposta al pugno girato (2). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (o al mento o al setto nasale) del vostro agressore (3). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuiperate immediatamente il pugno e, sfruttando adeguatamente il movimento di recupero, eseguite un calcio alla parte interna del ginocchio o del quadricipite femorale (4). Concludete la vostra reazione difensiva con un gancio alla tempia o con un colpo eseguito con il palmo della mano (5) ed allontanatevi immediatamente dall'avversario. Se le condizioni esterne lo consentono, potete proiettare a terra l'aggressore con un'adeguata tecnica di proiezione (6) effettuata caricando l'aggressore sopra di se ed usando il (suo) braccio come punto di vincolo (per lanciarlo a terra).



                   

                                               (1)                                                                                        (2)

                   

                                                (3)                                                                                      (4)

                   
          
                                                (5)                                                                                      (6)


Nell'esempio che segue, eseguite una schivata all'indietro in risposta al pugno con la mano avanzata effettuato dal vostro aggressore (1). Eseguite poi una schiavata con rotoflessione congiuntamente ad un pugno (dritto) al fianco in risposta al pugno girato (2). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un montante (N.B. potrebbe anche essere un pugno alla mascella, al mento o al setto nasale) del vostro agressore (3). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuiperate immediatamente il pugno e concludete la vostra reazione difensiva eseguendo una gomitata al mento (o alla mascella, a seconda delle situazioni) (4). Se le condizioni esterne lo consentono, potete proiettare a terra l'aggressore con un'adeguata tecnica di proiezione (5) effettuata caricando l'aggressore sopra di se ed usando il (suo) collo come punto di vincolo (per lanciarlo a terra).



                   
   
                                                (1)                                                                                      (2)

                   
 
                                                (3)                                                                                   (4)
  
                  

                                               (5)


Nell'esempio che segue, eseguite una schivata all'indietro  in risposta al pugno con la mano avanzata effettuato dal vostro aggressore (1). Eseguite poi una schiavata con rotoflessione congiuntamente ad un pugno (dritto) al fianco in risposta al pugno girato (2). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un montante (oppure un pugno alla mascella , al mento o al setto nasale a seconda dei casi) del vostro agressore (3). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio. Recuiperate immediatamente il pugno e, sfruttando adeguatamente il movimento di recupero, eseguite un calcio alla parte esterna del ginocchio o del quadricipite femorale (4). Concludete la vostra reazione difensiva con una gomitata alla mascella o alla tempia (5) ed allontanatevi immediatamente dall'avversario.



                 

                                              (1)                                                                                     (2)

                 
   
                                                 (3)                                                                                    (4)

           

                                                (5)


Eseguite una schivata laterale in risposta al pugno con la mano avanzata effettuato dal vostro aggressore (1). Eseguite poi una schiavata con rotoflessione per proteggervi dal suo pugno girato (2). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (o al mento o al setto nasale) del vostro agressore (3). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio. Recuiperate immediatamente il pugno e, sfruttando adeguatamente il movimento di recupero, eseguite un calcio alla parte interna del ginocchio o del quadricipite femorale (4). Concludete la vostra reazione difensiva con un gancio alla tempia o alla mascella (5) ed allontanatevi immediatamente dall'avversario.



                   

                                                 (1)                                                                                   (2)

                   

                                                  (3)                                                                                    (4)

               

                                                (5)


Dal momento che ci sono state chieste numerose informazioni su COME proiettae a terra un aggressore, abbiamo deciso di pubblicare alcune tecniche che illustrano come effettuare  un certo numero di tecniche di proiezione dotate di una certa utilità. Abbiamo tralasciato volutamente le tecniche di proiezione di tipo "...eccessivamente cinematografico..." (N.B. cioè al cinema, dove nessuno rischia la vita, poichè gli attori devono solo recitare un copione !!) o "...da palestra..." (cioè nei "moderni" centri di istruzione delle "moderne" arti marziali, dove si ha a che fare con un avversario compiacente e collaborativo !!), per concentrarci SOLO su quelle maggiormente sfruttabili in caso reale. Per semplificare la nostra analisi abbiamo scelto come canovaccio una tecnica difensiva da un attacco eseguito con il pugno della mano aretrata (V. tecniche difensive - parte 1), che verrà conclusa con 6 tipi di proiezioni differenti. Il GRURIFRASCA coglie però l'occasione per sottolineare alcune problematiche connesse all'impiego delle proiezioni nel "...mondo reale..." :


- tutte le tecniche di proiezione prevedono un contatto pressochè pieno con il corpo dell'aggrssore (N.B. non sempre è fattibile o, se lo è, potrebbe non essere tatticamente conveniente !!)
- tutte le tecniche di proiezione prevedono l'impiego di un punto di leva e di un punto di vincolo per sbilanciare il corpo dell'avversario (N.B. non sempre questi punti sono facilmente individuabili o a portata di mano nel mondo reale !!)
- tutte le tecniche di proiezione prevedono che la capacità offensiva dell'avversario sia ridotta pressochè a zero prima di poter essere applicate
- in nessun caso è possibile pensare di iniziare la propria reazione difensiva eseguendo una tecnica di proiezione
- per eseguire corettamente una tecnica di proiezione è necessario sapere esattamente come squilibrare l'avversario e come spostare il suo baricentro nel modo più funzionale possibile ai propi scopi


In poche parole, EVITATE il più possibile di applicare una tecnica di proiezione in caso di scontro violento !! Cercate, se possibile, di EVITARE lo scontro violento, poichè evitare i guai è la forma MIGLIORE di difesa personale. Se proprio non ci riuscite, reagite nella maniera più coerente possibile usando solo dei colpi (di mano o di piede), ma non mettetevi in testa di fare necessariamente ricorso ad una proiezione. Se non lo farete e riuscirete a difendervi solo con dei colpi, tanto meglio per voi !! Difendetevi ed andatevene il prima possibile, poichè più uno scontro dura a lungo e peggio è per voi. Prima si finisce l'incontro e meglio è per voi. Se possibile bisognerebbe concludere lo scontro con (soli) 3 colpi (N.B. uno di disturbo, uno di rottura ed uno di rifinitura), ma quasi sempre il limite dei tre colpi è più teorico che reale !! Premesso questo, veniamo ora all'analisi delle tecniche difensive di cui abbiamo detto in precedenza. Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione congiunta ad un pugno verticale al corpo (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un gancio al mento (o alla tempia) del vostro aggressore (3). Concludete la vostra reazione difensiva proiettando l'avversario a terra con una tecnica di proiezione (4) che prevede di usare il collo ed il braccio dell'aggressore come punto di leva e le sue anche (contro le vostre anche) come punto di vincolo.



                     

                                                (1)                                                                                      (2)

                      

                                            (3)                                                                                           (4)


Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione congiunta ad un pugno verticale al corpo (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un gancio al mento (o alla tempia) del vostro aggressore (3). Concludete la vostra reazione difensiva proiettando l'avversario a terra con una tecnica di proiezione (4) che prevede di usare il tronco ed il braccio dell'aggressore come punto di leva e le sue anche (contro le vostre anche) come punto di vincolo.



                   

                                             (1)                                                                                        (2)

                   

                                              (3)                                                                                          (4)


Veniamo ora ad una tecnica maggiormwente complessa. Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione congiunta ad un pugno verticale al corpo (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un gancio al mento (o alla tempia) del vostro aggressore (3). Concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata su qualsiasi bersaglio disponibile in linea bassa (4), cui viene fatta seguire un'adeguata tecnica di proiezione (5). In questo caso, per proiettare a terra l'avversario è necessario usare il collo ed il braccio (bicipite) dell'avversario come punti di leva, mentre il punto di vincolo è costituito dal terreno. Più precisamente, spingendo il collo ed il braccio in due direzioni contrapposte si sbilancia l'avversario, mentre ruotando su se stessi (all'indietro) di 90° si risucirà a lanciare l'avversario verso terra. Chiaramente questa tecnica :


- è destinata SOLO a persone MOLTO esperte  ed estremamente coordinate (N.B. dopo la ginocchiata bassa occorre sfruttare il fatto che l'avversario incassi il colpo per effettuare un VELOCISSIMO cambio mano e mettere una mano sul collo e l'altra contro il bicipite dell'aggressore)
- richiede che l'avversario abbia una capacità offensiva ridotta praticamente a zero (N.B. dovete essere VERAMENTE coordinati per saper "picchiare sodo" !!)


In sintesi, se non siete più che allenati / addestrati EVITATE assolutamente di eseguire una tecnica del genere. Effettuate 3 o 4 colpi ed allontanatevi immediatamente !!



                   

                                            (1)                                                                                           (2)

                   

                                            (3)                                                                                          (4)

         

                                             (5)


Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un calcio al ginocchio (o alla parte esterna del quadricipite femorale) del vostro aggressore (3). Recuperate immediatamente il calcio per eseguire un montante (4), e concludete la vostra reazione difensiva con un'adeguata tecnica di proiezione (5). In questo caso, per proiettare a terra l'avversario è necessario usare il suo braccio (bicipite) come punto di leva e le sue anche (contro le vostre anche) come  il punto di vincolo.



                   

                                                (1)                                                                                       (2)

                   

                                                 (3)                                                                                     (4)

                  

                                                (5)


Vediamo ora una tcnica strettamente imparentata con la precedente. Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un calcio al ginocchio (o alla parte esterna del quadricipite femorale) del vostro aggressore (3). Recuperate immediatamente il calcio per eseguire un montante (4), e concludete la vostra reazione difensiva con un'adeguata tecnica di proiezione (5). In questo caso, per proiettare a terra l'avversario è necessario usare il suo braccio (bicipite) come punto di leva e le sue anche (contro le vostre anche) come  il punto di vincolo. Diversamente da prima, però, in questo caso il braccio dell'avversario è RUOTATO di 180° lungo il suo asse longitudinale, in maniera tal che il gomito venga forzato a compiere un movimento completamente OPPOSTO a quello che farebbe naturalmente !! Si tratta, in altre parole, di una tecnica di ROTTURA dell'articolazione del gomito, che viene conclusa con una tecnica di proiezione a terra del proprio aggressore. Chiaramente questa tecnica :


- è destinata SOLO a persone MOLTO esperte  ed estremamente coordinate (N.B. dopo il montante occorre sfruttare il fatto che l'avversario incassi il colpo per effettuare una VELOCISSIMA rotazione di 90° che consenta di afferrare il braccio dell'aggressore e ruotarlo di 180° per effettuare la rottura e la successiva proiezione)
- richiede che l'avversario abbia una capacità offensiva ridotta praticamente a zero (N.B. dovete essere VERAMENTE coordinati per saper "picchiare sodo" !!)


In sintesi, se non siete più che allenati / addestrati EVITATE assolutamente di eseguire una tecnica del genere. Effettuate 3 o 4 colpi ed allontanatevi immediatamente !!



                  

                                              (1)                                                                                         (2)

                  

                                            (3)                                                                                       (4)

         

                                             (5)


Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un calcio al ginocchio (o alla parte esterna del quadricipite femorale) del vostro aggressore (3). Recuperate immediatamente il calcio per eseguire un montante (4), e concludete la vostra reazione difensiva con un'adeguata tecnica di proiezione (5). In questo caso, per proiettare a terra l'avversario è necessario usare il braccio e la spalla come punto di leva (N.B. più precisamente vengono afferrati e fatti ruotare) e una gamba come  il punto di vincolo (N.B. l'altra gamba viene sgambettata per creare una situazione di squilibrio !!).



                   

                                              (1)                                                                                         (2)

                   

                                               (3)                                                                                     (4)

                    

                                             (5)


Terminiamo la nostra analisi con una proiezione relativamente semplice sotto il profilo esecutivo. Su un attacco da pugno, eseguite una schivata con rotoflessione (1). Sfruttate il movimento di risalita dalla schivata (con rotoflessione) per effettuare un pugno alla mascella (N.B. potrebbe anche essere un pugno al mento o al setto nasale) del vostro agressore (2). Se sfruttate adeguatamente il movimento di risalita dalla schivata sarete molto più veloci del vostro aggressore nell'eseguire il colpo, ma ad ogni modo non dimenticate mai di proteggervi la zona del cranio (N.B. per questo motivo spesso il pugno viene eseguito con una ipertorsione ed il tronco viene fatto oscillare).  Recuperate l'arto che avete utilizzato per sferrare il pugno alla mascella ed eseguite un calcio al ginocchio (o alla parte esterna del quadricipite femorale) del vostro aggressore (3). Recuperate immediatamente il calcio per eseguire un montante (4), e concludete la vostra reazione difensiva con un'adeguata tecnica di proiezione (5). In questo caso, per proiettare a terra l'avversario è necessario usare il braccio e il collo come punto di leva (N.B. più precisamente vengono afferrati e spinti all'indietro) e le anche come  il punto di vincolo.



                    

                                                (1)                                                                                      (2)

                   

                                                (3)                                                                                     (4)

            

                                               (5)


SEGUE _



                                                                                         ATTENZIONE  !!


QUESTE TECNICHE SONO DESTINATE ESCLUSIVAMENTE AI MEMBRI DELLE FF.AA., DELLE FF.PP. E, EVENTUALMENTE, AI CITTADINI CHE ABBIANO LA SERIA ED IMPELLENTE NECESSITA' DI ACQUISIRE UN'ISTRUZIONE DI CARATTERE PROFESSIONALE NEL SETTORE DELLA DIFESA PESONALE. PER QUESTO MOTIVO, TUTTE LE TECNICHE INDICATE IN QUESTA SEDE VENGONO ILLUSTRATE A SOLO SCOPO DIDATTICO, ANALITICO O DI STUDIO. NON CI ASSUMIAMO NESSUNA RESPONSABILITA' PER I DANNI A COSE ED A PERSONE EVENTUALMENTE CAGIONATI DAL SOLITO CRETINO DI TURNO !! ACCERTATEVI ESEGUIRE QUESTE TECNICHE SOTTO LA GUIDA DI UN SOGGETTO REALMENTE ESPERTO E VERIFICATE IL VOSTRO STATO DI SALUTE PRIMA DI INTRAPRENDERE UNA SIMILE ATTIVITA' FISICA .