TECNICHE DI TIRO ISTINTIVO


§ 1 - Generalità


Il tiro  istintivo (instinct shooting, noto più impropriamente come point shooting) ha un'importanza enorme nella realtà caotica dello scontro a fuoco, e ciò essenzialmente per due motivi:


- Perchè la vittima di un'aggressione armata DEVE sforzarsi di vedere il più chiaramente possibile TUTTO quello che lo circonda nonostante la pressione degli eventi
- Perchè gli scontri a fuoco avvengono a distanze molto esigue con un'incredibile frequanza e la vittima non ha mai la possibilità di prendere la mira in maniera stilisticamente perfetta come avviene al poligono di tiro


Ma che cos'è in realtà il tiro istintivo? Diciamo che il termine tiro istitintivo è una sintesi lessicale con cui si indicano tutta una serie di tecniche dove i colpi vengono collocati sul bersaglio con precisione sufficiente (per gli scopi del tiro difensivo) NON attraverso la coordinazione occhi - mani - cervello per il tramite delle mire metalliche (come avviene  nel tiro mirato), ma, viceversa, per il tramite della coordinazione occhi - mani - cervello con l'ausilio di specifici recettori sensoriali di cui è dotato il corpo umano. Tutte le tecniche di tiro istintivo sono caratterizzate dai seguenti fattori  :

- più l'aggressore e vicino e più dovrà essere adottata una tecnica che consente di tenere l'arma vicino al  proprio corpo
- allinerare l'arma con l'asse di simmetria è lo "strumento" che consente al cervello di mandare i colpi ESATTAMENTE al bersaglio
- più l'arma è vicina alla (propria) linea visiva e più i colpi verranno collocati sul bersaglio in maniera precisa


ATTENZIONE!!


UNO DEI MOTIVI PER CUI LE TECNICHE DI TIRO ISTINTIVO ESPLICANO LE PROPRIE POTENZIALITA' DEVE RAVVISARSI NEL FATTO CHE LA ZONA CRITICA DI UN BERSAGLIO BIOLOGICO E' MOLTO PIU' LUNGA CHE LARGA, PER CUI I COLPI VANNO A COLLOCARSI IN MANIERA COMUNQUE RAGIONEVOLMENTE PRECISA!!



Le tecniche di tiro istintivo universalmente riconosciute in tutto il mondo, pur se a volte con definizioni più o meno diverse, sono le seguenti :


- Il tiro d'accenno (point shooting)
- Il tiro dall'anca (speed rock)
- Il tiro dalla posizione di emergenza (stance directed firing)


§2 - Tiro d'accenno


Il tiro d'accenno (point shooting) è una tecnica particolare di tiro  con cui la pistola viene collimata sul bersaglio tramite la mano forte e gli occhi, e NON tramite  gli occhi, le mani e le mire. Essa sfrutta il principio in base al quale quando si indica un oggetto, il cervello umano automaticamente fa allineare l'asse del dito indice al centro dell'oggetto voluto!! Pochissime persone sanno che questo comunisimo gesto ha tre implicazioni vitali in riferimento al tiro difensivo!! Esse sono:


- Quando si indica un oggetto non ci si guarda mai il proprio dito ma ci si concentra sull'oggetto
- Il gesto di indicare l'oggetto è regolato dalla visione periferica
- Quando il braccio ha terminato l'estenzione c'è un'oscillazione pressochè impercettibile


Compiendo lo stesso gesto con un'arma in mano, si verificheranno le seguenti azioni:


- L'arma verrà estratta
- Il braccio verrà esteso
- L'asse della canna verrà allineato al bersaglio
- Il grilletto verrà premuto al termine dell'estensione


In altri termini, i punti chiave per eseguire correttamente questa tecnica sono i seguenti:


- Impugnare l'arma in modo corretto, cioè con presa sicura ma NON rigida, e con il palmo BENE a contatto con il dorsale dell'impugnatura
- Portare l'arma a livello della cintura tenendo la volata verso terra ed avendo l'accortezza di sfiorare la cintura con il pollice della mano forte per migliorare il successivo allineamento con il bersaglio
- Tenere sempre il dito indice fuori dalla guardia fino a quando non è necessario sparare (N.B. se fosse necessario sparare la pressione sul grilletto avverrebbe in maniera immediata!!)
- Tenere sempre il polso ben DISTESO evitando che si formino delle "curve" tra  le varie articolazioni  (N.B. polso e gomito devono formare una linea unica)


Come accade per tutte le tecniche proprie del tiro difensivo, anche per queste potrebbero esserci dei problemi di apprendimento. Per questo motivo si ritiene utile fornire i seguenti suggerimenti:


- Tenere il polso disteso dall'inizio alla fine della tecnica
- Usare la linea di mezzeria dell'aggressore come punto di riferimento
- Non fare oscillare l'arma in modo anomalo
- Utilizzare la corretta curvatura del gomito in riferimento alla situazione specifica


Per quanto concerne il problema della curvatura del gomito va ricordato che :


- Da 0 a 1,5m di distanza dall'aggressore la curva è di circa 60° e si usa il tiro dall'anca (V. voce a se)
- Da 1,5 a 3m di distanza dall'aggressore la curva è di circa 90° e si usa il tiro d'accenno
- Oltre i 3m di distanza dall'aggressore  la curva è di circa 120° e si usa il tiro dalla posizione di emergenza (V. voce a se)


§ 3 - Tiro dall'anca


Il tiro dall'anca (speed rock) noto anche come tiro dal fianco (hip shooting), è una tecnica in cui l'arma viene estratta e, SENZA alcun movimento di puntamento, viene portata a livello dell'anca, evitando di estendere il braccio forte, mentre quello debole viene proiettato in avanti per respingere o deviare l'aggressore. Si tratta di una tecnica per la cortissima distanza, cioè per situazioni dal contatto pieno fino ad un massimo di 1,5m di distanza. E' una tecnica che richiede una certa dose di coordinazione dal momento che bisogna collegare razionalmente il movimento della mano forte con quello della mano debole. A ciò si deve aggiungere che nella realtà potrebbe essere encessario fare un o due passi all'indietro per frenare il movimento irruento dell'aggressore e per potere successivamente difendersi in maniera efficace. Per eseguire correttamente questa tecnica è necessario :


- Impugnare l'arma in modo corretto, cioè con presa sicura ma NON rigida, e con il palmo BENE a contatto con il dorsale dell'impugnatura
- Portare l'arma a livello della cintura tenendo la volata verso terra ed avendo l'accortezza di sfiorare la cintura con il pollice della mano forte per migliorare il successivo allineamento con il bersaglio
- Tenere sempre il dito indice fuori dalla guardia fino a quando non è necessario sparare (N.B. se fosse necessario sparare la pressione sul grilletto avverrebbe in maniera immediata!!)
- Tenere sempre il polso ben DISTESO, per allineare l'asse della canna al bersaglio, mentre il gomito DEVE avere un angolo di circa 60° per  evitare che l'aggressore possa afferarla

Si noti che anche se comunemente si parla di "tiro dall'anca", in realtà (sarebbe molto più corretto parlare di tiro dal fianco, e) ci sono situazioni dove l'arma può essere posta (dal singolo individuo) ANCHE ad un altezza SUPERIORE a quella dell'anca. Questo perchè più l'aggressore è vinino e più l'arma DEVE essere tenuta contro il corpo .


ATTENZIONE!!


E' ESSENZIALE  ALLENARSI IN MANIERA TALE DA COLLEGARE LA POSIZIONE DI TIRO A DUE MANI DI IMPIEGO GENERALE CON LE POSIZIONI DI TIRO AD UNA MANO COME QUELLE IMPIEGATE NEL TIRO D'ACCENNO E NEL TIRO DALL'ANCA



§ 4 - Tiro dalla posizione di emergenza


Il tiro dalla posizione d'emergenza (stance directed firing) è una tecnica basata sulla stessa posizione già vista nella fase terminale del riflesso di transizione (V. voce a se). Spesso ci possono essere dei problemi per comprendere questo concetto, perchè molte persone sanno eseguire corettamente il riflesso di transizione ma non sanno più cosa fare quando gli si dice di eseguire il tiro dalla poszione di emergenza!! Il problema di risolve semplicemente attraverso la pratica reiterata. Infatti, così come accade per moltissime altre tecniche specifiche del tiro difensivo, la pratica reiterata fa in modo di sviluppare le potenzialità dei recettori cinestetici, cioè di quei recettori sensoriali altamente specializzati che sono in grado di "...guidare automaticamente..." il corpo umano nell'esecuzione di un gesto (o di una sequenza di gesti).



ATTENZIONE!!


PER VERIFICARE SE L'ALLENAMENTO STA PROCEDENDO CORRETTAMENTE E' SUFFICIENTE ALLINEARE L'ARMA VERSO IL BERSAGLIO USANDO SOLO LA VISIONE PERIFERICA.  SE SPOSTANDO LO SGUARDO SULLE MIRE QUESTE RISULTANO PERFETTAMENTE COLLIMATE, ALLORA L'ADDESTRAMENTO DI STA SVOLGENDO CORRETTAMENTE!!


Per eseguire correttamente questa tenica è necessario :


- Impugnare l'arma in modo corretto, cioè con presa sicura ma NON rigida, e con il palmo BENE a contatto con il dorsale dell'impugnatura
- Portare l'arma a livello della cintura tenendo la volata verso terra ed avendo l'accortezza di sfiorare la cintura con il pollice della mano forte per migliorare il successivo allineamento con il bersaglio
- Eseguire la presa a due mani come di consueto
- Tenere sempre il dito indice fuori dalla guardia fino a quando non è necessario sparare (N.B. se fosse necessario sparare, la pressione sul grilletto avverrebbe in maniera immediata!!)
- Completare il movimento di estensione tenendo le braccia distese con un angolo di circa 120°


Chiunque abbia delle difficoltà nell'eseguire questa tecnica, troverà la risposta ai propri problemi ponendo particolare attenzione ad uno o più dei seguenti elementi:


- Usare sempre una posizione di tiro a due mani in maniera continuativa come base contettuale (N.B. si tratta di usare sempre la posizione Weaver o la Isoscele, oppure una qualsiasi delle loro innumerevoli variazioni)
- Usare la visione periferica per allineare correttamente l'arma al bersaglio
- Scattare in maniera fluida al termine dell'estensione
- Tenere l'arma parallela al terreno e perpendicolare all'asse verticale del  proprio corpo
- Tenere l'asse dell'arma parallelo alla linea del proprio sguardo e SEMPRE sotto di esso



ATTENZIONE!!


TUTTE LE TECNICHE DI TIRO ISTINTIVO POSTULANO CHE VITTIMA ED AGGRESSORE SI TROVINO ALLA STESSA ALTEZZA RISPETTO AL SUOLO!!



Per rendere il più semplice possibile l'apprendimento di TUTTE le tecniche di tirno istintivo è preferibile fare riferimento al seguente schema:


- Iniziare con l'arma già impugnata
- Passare ad una seconda fase che prevede la pressione sul grilletto
- Passare ad una terza fase che prevede l'estrazione
- Passare ad una quarta fase che prevede l'allenamento a fuoco vero e proprio



ATTENZIONE!!


ANCHE SE UN NUMERO ELEVATO DI ESPERTI DEL TUTTO E NIENTE NEGA OGNI RILIEVO PRATICO ALLE TECNICHE DI TIRO ISTINTIVO, AI FINI DELLA SOPRAVVIVENZA E' ESSENZIALE CHE TUTTI COLORO I QUALI TRASCORRONO GRAN PARTE DELLA PROPRIA VITA CON UN'ARMA AL FIANCO APPRENDANO QUESTE TECNICHE SPESSO INGIUSTAMENTE CRITICATE!!



Riassumendo, i caratteri, essenziali e peculiari, delle tecniche di tiro istintivo possono essere così riassunti :



CARATTERI ESSENZIALI


1 - Tenere il polso della mano forte disteso durante il movimento
2 - Usare la linea di mezzeria dell'aggressore per allineare correttamente l'arma verso la sua zona critica
3 - Massimizzare il controllo dell'arma durante il movimento di puntamento verso l'aggressore
4 - Collegare razionalmente la curvatura del gomito con la distanza alla quale si trova l'aggressore
5 - Usare la visione periferica per orientare l'arma rispetto al terreno
6 - Scattare fluidamente al termine del movimento
7 - Tenere l'arma parallela al terreno



CARATTERI PECULIARI




1 - L'arma è sempre molto bassa ed in nessun caso giunge all'altezza del mento
2 - La vittima e l'aggressore sono SEMPRE alla STESSA altezza rispetto al suolo
3 - L'arma è sempre percepita GROSSOLANAMENTE dalla visione periferica



§ 5 - Tecniche di tiro ibride


Le tecniche di tiro ibride sono delle tecniche di tiro particolari che sono collocate in una  sorta di  "zona grigia" posta tra le tecniche di tiro istintivo ( o non mirato) e le tecniche di tiro mirato vero e proprio. Detto in altre parole, la "...contaminazione concettuale..." tra le tecniche di tiro mirato e le tecniche di tiro istintivo genera delle tecniche di tiro che stanno (fisicamente e concettualmente) tra il tiro dalla posizione di emergenza e il tiro lento mirato a due mani. Attualmente si può dire che quasi tutti gli autori riconoscono l'esistenza delle seguenti tecniche di tiro ibride :


- Tiro rapido mirato (rapid aimed fire)
- Abbattimento rapido (aimed quick kill)


Il tiro rapido mirato (rapid aimed fire) è la tecnica attraverso la quale le mire sono collimate ESATTAMENTE in senso orizzontale ma NON lo sono in senso verticale dal momento che, per MANCANZA di tempo la vittima NON può acquisire la corretta punteria!! Si tratta di una tecnica usata per distanze di NON oltre 15 m, in cui la visione periferica gioca un ruolo DETERMINANTE, e che viene applicata in misura elevata  nel settore del Tiro Dinamico Sportivo. Tanto per dare un'idea dell'efficacia di questa tecnica, si pensi che i migliori agonisti del Tiro Dinamico Sportivo compiono un esercizio classico come "El presidente" (N.B. si tratta dell'esercizio con 3 sagome a 10m dal tiratore in cui devono esplodersi 2 colpi per ogni sagoma, effettuare un cambio del caricatore ed esplodere di nuovo 2 colpi per sagoma ) in tempi  di circa 4 secondi usando, ovviamente, le sole mire metalliche!! Per essere più chiari, si può dire che in questa tecnica le mire non vengono collimate come avviene nel tiro lento mirato, ma vengono percepite dalla visione periferica in maniera tale che esse appaiano come se fossero "...viste da sopra..." e NON "...viste da dietro...".



ATTENZIONE!!


IN QUESTA TECNICA LE MIRE SONO ALLINEATE RISPETTO ALLE LUCI DESTRA E SINISTRA DELLA TACCA DI MIRA MA NON LO SONO IN SENSO VERTICALE E FUNZIONA PER IL SEMPLICE FATTO CHE LA ZONA CRITICA DI UN BERSAGLIO BIOLOGICO E' PIU' ALTA CHE LARGA, PER CUI UN EVENTUALE ERRORE IN SENSO VERTICALE SAREBBE MOLTO PIU' TOLLERATO CHE NON UN ERRORE IN SENSO ORIZZONTALE.




La tecnica dell'abbattimento rapido (aimed quick kill), nota anche come abbattimento rapido mirato (N.B. si usa il termine mirato per sottolineare il fatto che si tratta di una tecnica ibrida !!), è una tecnica in cui il tiratore ignora la tacca di mira e "...si concentra..." solo sul mirino con l'ausilio della visione periferica. Sotto il profilo dell'applicazione pratica, si tenga conto che questa tecnica postula che l'aggressore sia comunque vicino alla vittima, e comunque a NON oltre 10m di distanza!! Tanto per dare un'idea dell'efficacia REALE di questa tecnica, si pensi che TUTTE le Unità antiterrorismo dei più svariati Corpi di Polizia, nonchè TUTTI i Reparti speciali delle FF.AA. di tutto il mondo la usano in maniera del tutto prevalente rispetto ad altre tecniche di tiro. Analogamente alla tecnica precedente, anche in questo caso  le mire non vengono collimate come avviene nel tiro lento mirato, ma vengono percepite dalla visione periferica in maniera tale che esse appaiano come se fossero "...viste da sopra..." e NON "...viste da dietro...". Per essere più precisi, la differenza con la tecnica del tiro rapido mirato è che in questo caso la visione periferica si concentra maggiormente sul mirino che non sull'insieme di tacca di mira e mirino.



ATTENZIONE!!


ANCHE SE UN NUMERO ELEVATO DI ESPERTI AUTOPROCLAMATISI TALI NON CONOSCE ASSOLUTAMENTE LE TECNICHE DI TIRO IBRIDE (COME EMERGE CHIARAMENTE DAI LORO SQUALLIDI ARTICOLI O DALLE LORO INSENSATE AFFERMAZIONI !!) AI FINI DELLA SOPRAVVIVENZA E' ESSENZIALE CHE TUTTI COLORO I QUALI TRASCORRONO GRAN PARTE DELLA PROPRIA VITA CON UN'ARMA AL FIANCO APPRENDANO QUESTE TECNICHE SPESSO INGIUSTAMENTE CRITICATE  O ADDIRITTURA IGNORATE !!



Riassumendo, i caratteri, essenziali e peculiari, delle tecniche di tiro ibrido possono essere così riassunti :



CARATTERI ESSENZIALI


1 - Tenere il polso della mano forte disteso durante il movimento
2 - Eliminare eventuali curve anomale del polso e del gomito del braccio debole
3 - Usare la linea di mezzeria dell'aggressore per allineare correttamente l'arma verso la sua zona critica
4 - Massimizzare il controllo dell'arma durante il movimento di puntamento verso l'aggressore
5 - Usare la visione periferica per orientare l'arma rispetto al terreno
6 - Scattare fluidamente al termine del movimento



CARATTERI PECULIARI



1 - L'arma è SEMPRE sotto il livello degli occhi
2 - L'arma è potenzialmente parallela al terreno ma NON necessariamente sempre tale
3 - L'arma è SEMPRE già estratta (per le armi corte) o comunque pronta al fuoco (per le armi lunghe)
4 - L'arma è SEMPRE vista "da sopra" grazie alla visione periferica
5 - L'arma è percepita dalla visione periferica in maniera più precisa rispetto al tiro istintivo, e comunque come posta alla base della zona critica del bersaglio