REALISMO PRIMA DI TUTTO !!



§1 -introduzione


Il fatto di difendersi con un arma ha due grossi svantaggi. Il primo è che dovendo difendervi non avrete il lusso di iniziare l'azione, motivo per cui inizierete a reagire sempre con un ritardo più o meno evidente. Il secondo è che dovete colpire un bersaglio del tutto privo della nitidezza tipica dei bersagli cartacei che siete soliti sforacchiare al poligono!! Per cercare di risolvere il primo problema (N.B. cioè il ritardo !!), dovete fare due cose  :


- osservare  BENE l'ambiente circostante
- estrarre il più VELOCEMENTE possibile


Se non osservate bene l'ambiente che vi circonda, il vostro ritardo nel reagire sarà molto più ELEVATO del normale, il che significa essere morti senza nemmeno accorgersene nella quasi totalità dei casi. Per favore ponete attenzione circa il fatto che "...stare con la testa nelle nuvole...", e dunque non osservare ADEGUATAMENTE vi impedisce di individuare gli elementi di copertura e di occultamento, di individuare eventuali vie di fuga, di programmare la vostra azione e così via. Inoltre, se non osservate bene l'ambiente che vi circonda sarete molto più lenti del previsto a compiere il movimento di estrazione e molto più imprecisi sul bersaglio. Per risolvere il secondo problema dovete cercare di modificare il vostro allenamento in modo da renderlo il più realistico possibile. Provate a ragionare sul fatto che dovete colpire la parte centro-superiore della cavità toracica, ma che mentre al poligono questo è estremamente facile, nel caso di una VERA aggressione armata tutto diventa MOLTO più complicato !! Il motivo è che mentre al poligono sparate ad un bersaglio immobile e che "...vi mostra la sua zona critica con tutta l'ampiezza possibile...", nel mondo reale dovrete sparare ad un bersaglio in perenne movimento e la cui zona critica cambia costantemente. In altri termini, nel mondo reale dovrete prima identificare il bersaglio (N.B. non dovete mai sparare a qualcosa che "vi sembra un bersaglio" ma che in realtà non è tale !!), poi individuare la sua zona critica, ed infine premere il grilletto. Non ci vuole molto a capire che se già siete in ritardo nel reagire (N.B. perchè sono sempre "i cattivi" ad iniziare l'azione e non voi !!), sarete ancora più in ritardo se dovete individuare il bersaglio, trovare la sua zona critica e, infine, premere il grilletto !! Molte persone non considerano che in tutto questo tempo, il bersaglio si è già spostato altrove, ed è proprio questo il motivo per cui molti colpi vanno a vuoto durante un VERO scontro a fuoco. Volendo essere più precisi, in questo Paese (così come in altri) ci sono molte persone che dicono di essere "..esperti di difesa personale armata...", ma ben poche di esse (N.B. sarebbe forse più opportuno dire pochissime !!) si sono rese conto, ed hanno il coraggio di ammettere che  :


- il piazzamento CORRETTO di ogni singolo colpo è l'elemento DECISIVO in OGNI scontro a fuoco (N.B. i calibri "migliori", il potere d'arresto e quant'altro sono tutte fesserie perchè un colpo a vuoto con una cartuccia calibro  .22LR ha lo stesso IDENTICO effetto di un colpo a vuoto con un a cartuccia calibro .44 Remington Magnum, nonostante le FESSERIE  partorite di volta in volta da questo o quell'esperto !!)
- il bersaglio (N.B. cioè il vostro aggressore !!) NON vi apparirà MAI  nitidamente in un VERO scontro a fuoco
- durante un VERO scontro a fuoco la vittima deve agire sempre il più velocemente possibile se vuole avere una ragionevole speranza di sopravvivere
- durante un VERO scontro a fuoco la vittima deve individuare il proprio aggressore il più velocemente possibile (N.B. questo è il motivo per cui dovete SEMPRE osservare bene l'ambiente circostante !!)
- durante un VERO scontro a fuoco la vittima deve individuare la zona critica del bersaglio (kill zone)  il più velocemente possibile
- durante un VERO scontro a fuoco la zona critica del bersaglio cambia sempre in modo pressochè costante
- durante un VERO scontro a fuoco la zona critica del bersaglio non appare (quasi) mai in maniera ottimale (N.B. cioè in maniera piena e frontale, come siete abituati a vederla sui libri o al poligono !!)


                                                                                  ATTENZIONE !!

LA ZONA CRITICA (kill zone) DI UN BERSAGLIO PUO' REPENTINAMENTE RIDURSI ANCHE A MENO DELLA META' DELLA SUA DIMENSIONE ORIGINARIA A CAUSA DI MOVIMENTI IMPROVVISI DELL'AGGRESSORE !! AD ESEMPIO, SE L'AGGRESSORE COMPIE  PER QUALSIASI MOTIVO UNA TORSIONE DEL BUSTO, LA ZONA CRITICA SUBISCE UN IMMEDIATA RIDUZIONE CHE PUO' PORTARE FACILMENTE A MANCARE IL BERSAGLIO ANCHE A DISTANZE RAVVICINATE .


§2 - problemi di ritardo


Già  in precedenza è stato sottolineato come la capacità di estrarre rapidamente (fast-draw) un'arma sia ESSENZIALE in difesa personale, motivo per cui dovete lavorare MOLTO su questo aspetto, sia in condizioni di porto palese, sia in condizioni di porto occulto. Tuttavia questo non è abbastanza. Oltre a lavorare in modo SPECIFICO sulla tecnica dell'estrazione, dovete INTEGRARE quest'ultima con tutto il resto dell vostro allenamento. In altre parole, dovete programmare il vostro allenamento partendo dall'idea che se vi dovete difendere, in caso di aggressione avrete la sfortuna di partire in svantaggio!! Più precisamente, partirete con uno svantaggio cronologico (N.B. cioè in RITARDO rispetto a quello che il vostro aggressore sta facendo !!) che può essere ragionevolmente collocato tra 0,2 e 0,5secondi !! Detto questo, una volta percepito il pericolo (N.B. ricordatevi che quello che non vedete / sentite vi può uccidere, per cui la percezione del pericolo è fondamentale !!) dovrete CONTESTUALMENTE effettuare le seguenti azioni :


- estrarre la vostra arma (N.B. il più rapidamente possibile !!)
- capire se dovete sparare
- capire a cosa dovete sparare
- ridurre la vostra sagoma all'aggressore spostandovi dalla sua linea di tiro
- spostarvi verso l'elemento di copertura più vicina
- spostarvi verso l'elemento di occultamento  più vicino


3 - l'importanza di posizionarsi preventivamente dietro (o in prossimità) un elemento di copertura / occultamento


La cosa migliore da fare in caso di scontro a fuoco è quella di posizionarsi dietro (o il più vicino possibile) ad un solido elemento di copertura (cover). Purtroppo questo non è sempre possibile, perchè in difesa personale "...sono (quasi) sempre i cattivi che hanno il privilegio di inziare l'azione..." (N.B. altrimenti non si chiamerebbe difesa personale !!) e voi sarete costretti ad agire (N.B. o meglio a reagire) con un ritardo variabile che può essere grossolanamente collocato tra i 2 ed i 6 decimi di secondo. Per questo motivo, dovete SEMPRE essere consci dell'ambiente circostante, in maniera tale da dirigervi verso la copertura più vicina possibile con la massima rapidità "...qualora foste colti di sorpresa...". Per favore ragionate sul fatto che un essere umano normale riesce a fuggire ad una velocità di circa 5 - 6m/s, per cui la copertura che sceglierete dovrà essere MOLTO vicina a voi e, in linea di massima, dovrà essere raggiungibile in non oltre 2 - 3 s dalla posizione in cui vi trovate. Per questi motivi, occorre incorporare nel proprio allenamento non solo l'impiego RAZIONALE degli elementi di copertura e di occultamento (N.B. ricordatevi che una fonte di occultamento non vi può proteggere dai proiettili !!) ma anche l'impiego di strumenti alternativi che vi consentano comunque di sopravvivere .


                                                                            ATTENZIONE !!

NON POTETE POSIZIONARVI PREVENTIVAMENTE DIETRO AD UN QUALSIASI ELEMENTO DI COPERTURA O DI OCCULTAMENTO (o raggiungerlo il prima possibile) SE NON SIETE CAPACI DI OSSERVARE ADEGUATAMENTE L'AMBIENTE CIRCOSTANTE PRIMA DELLO SCONTRO A FUOCO !!



§4 - imparare ad estrarre e oscillare


Premesso che ove possibile, dovete SEMPRE cercare di posizionarvi DIETRO la prima copertura diponibile (o in prossimità di essa) PRIMA che lo scontro a fuoco cominci, occorre prendere seriamente in considerazione il fatto che NON sempre questo è possibile !! Per "...limitare i danni..." in una simile evenienza occorre, tra le altre cose,  imparare a reagire (N.B. cioè estrarre e sparare) compiendo una oscillazione laterale. In pratica si tratta di estrarre e sparare verso un bersaglio posto frontalmente (N.B. di solito il bersaglio è frontale ma non necessariamente è sempre così), mentre si piega il tronco verso il lato destro o sinistro ma SENZA muovere i piedi. L'oscillazione laterale NON va confusa con le traslazioni e le rotazioni, le quali sono trattate nel dettaglio nel testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE (edito dal GRURIFRASCA ma commercializzato da TUTTOSTORIA), al quale si rimanda il lettore .


§5 - imparare ad estrarre e a muoversi


Premesso che ove possibile, dovete SEMPRE cercare di posizionarvi DIETRO la prima copertura disponibile (o in prossimità di essa) PRIMA che lo scontro a fuoco cominci, occorre prendere seriamente in considerazione il fatto che NON sempre sarete così fortunati (nel senso che non sempre, purtroppo, questo è possibile) !! Per "...limitare i danni..." in una simile evenienza occorre, tra le altre cose,  imparare a reagire (N.B. cioè estrarre e sparare) compiendo un passo LATERALE o DIAGONALE. In pratica si tratta di estrarre e sparare verso un bersaglio posto frontalmente (N.B. di solito il bersaglio è frontale ma non necessariamente è sempre così), mentre contemporaneamente si compie un passo verso il lato destro o sinistro. Similmente a quello che avviene con le oscillazioni (V. voce a se), anche in questo caso ci si toglie repentinamente dalla traiettoria dell'aggressore, causando così una sensazione di confusione nell'animo di quest'ultimo, il quale all'improvviso "...vede sparire il suo bersaglio..."!! Tuttavia, DIVERSAMENTE da quello che accade con le oscillazioni (V. voce a se), in questo caso viene compiuto un passo, di tipo diagonale (N.B. cioè a 45°, rispetto alla vostra posizione, verso destra o verso sinistra) o laterale (N.B. cioè a 90°, rispetto alla vostra posizione, verso destra o verso sinistra), che contribuisce in modo coerente al conseguimento di due IMPORTANTI risultati. Essi sono :

- distorcere la percezione della profondità da parte dell'aggressore
- alterare la distanza tra se e l'aggressore

Putroppo estrarre e compiere un passo NON è molto facile e richiede una notevole dose di coordinazione, specie per eseguire un simile movimento sotto stress!! Per questo motivo è necessario iniziare a praticare molto lentamente e con l'arma scarica. Fatto questo, sarà possibile cominciare a praticare lo stesso movimento, al poligono, e con l'arma carica. Ovviamente si dovrà procedere SEMPRE in maniera molto lenta e con il bersaglio posizionato molto vicino. Sarà necessario "...studiare bene..." il passo laterale e quello in diagonale, in maniera tale da affinare i movimenti in maniera ottimale. Quando si sarà raggiunto un sufficiente livello di automatismo, e dunque un soddisfacente livello di fluidità, allora sarà possibile praticare lo stesso movimento alla massima velocità. Si precisa, infine, che l'estrazione seguita da un passo (laterale o diagonale) NON va confusa con le traslazioni e le rotazioni, le quali sono trattate nel dettaglio nel testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE (edito dal GRURIFRASCA ma commercializzato da TUTTOSTORIA), al quale si rimanda il lettore .


§6 - imparare ad estrarre e  inginocchiarsi


Premesso che ove possibile, dovete SEMPRE cercare di posizionarvi DIETRO la prima copertura diponibile (o in prossimità di essa) PRIMA che lo scontro a fuoco cominci, occorre prendere seriamente in considerazione il fatto che NON sempre questo è possibile !! Per "...limitare i danni..." in una simile evenienza occorre , tra le altre cose, imparare a reagire (N.B. cioè estrarre e sparare) scendendo REPENTINAMENTE nella posizione inginocchiata SENZA appoggio per spostarsi subito dopo avere risposto al fuoco!! In pratica NON si tratta di scendere in ginocchio, sparare e rimnere fermi sul posto, bensì di estrarre mentre si scende in ginocchio, sparare e muoversi subito dopo avere sparato (N.B. possibilmente verso la prima copertura possibile, sempre che sia facilmente raggiungibile !!). Le posizioni di tiro a bassa esposizione, delle quali  fa parte la posizione inginocchiata senza appoggio, sono trattate nel dettaglio nel testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE (edito dal GRURIFRASCA ma commercializzato da TUTTOSTORIA), al quale si rimanda il lettore .


                                                                          ATTENZIONE !!

SE DA UN LATO IL FATTO DI SCENDERE IN GINOCCHIO HA DEI VANTAGGI (N.B. riduce repentinamente la sagoma e disorienta l'aggressore e può contribuire a distorcere il suo senso di percezione della profondità !!), DALL'ALTRO LATO PUO' CREARE DEI PROBLEMI PERCHE' C'E' IL RISCHIO CHE IN CERTE CONDIZIONI SI POSSA ESSERE FERITI ALLA TESTA (a causa di un rimbalzo dei proiettili sprati dall'aggressore), COSA CHE POTREBBE NON SUCCEDERE SE SI FOSSE ADOTTATA LA POSIZIONE ERETTA !! OCCORRE VALUTARE ATTENTAMENTE COSA FARE PRIMA DI OPTARE PER UNA POSIZIONE (cioè quella eretta, più immediata e più rapida da assumere, ma meno protetta) OPPURE PER UN'ALTRA (cioè quella inginocchiata, meno rapida da assumere, ma in grado di disorientare l'aggressore e di ridurre la vostra sagoma) !!


                                                                           ATTENZIONE !!

QUANDO PRATICATE L'ESTRAZIONE CON LA (repentina) DISCESA IN POSIZIONE INGINOCCHIATA, PER FAVORE ACCERATEVI SEMPRE DI AVERE UN ADEGUATO PARAPALLE!! PONETE ANCHE PARTICOLARE ATTENZIONE A DOVE STATE SPARANDO PERCHE' SONO MOLTE LE SEZIONI DEL TSN IN CUI I SOFFITTI SONO STATI COMPLETAMENTE SFORACCHIATI (N.B. con relativi danni per decine di migliaia di Euro !!) DA TIRATORI CHE "...STAVANO PROVANDO A SPARARE..." DALLA POSIZIONE INGINOCCHIATA SENZA CONOSCERLA ADEGUATAMENTE (N.B. E SENZA IL SUPPPORTO DI UN ABILE ISTRUTTORE !!) .




§7 - imparare a riconoscere il bersaglio prima di premere il grilletto


Dal momento che in difesa personale armata dovere reagire RAPIDAMENTE e VIOLENTEMENTE ad un'aggressione letale, diventa fondamentale per chiunque abbia a cuore questo argomento CAPIRE esattamente se il bersaglio che si ha di fronte costituisce realmente un pericolo mortale o se, invece, è qualcosa di tutt'altro genere. Un esercizio molto utile per sviluppare la capacità di percezione e riconoscimento del bersaglio è il famosissimo "esercizio delle forme e dei colori". Si tratta semplicemente di realizzare bersagli colorati di forme diverse. Un esempio può essere quello di realizzare bersagli con la forma di cerchio, triangolo, quadrato e rombo e, successivamente, di colorarli. Usando 4 bersagli e 4 colori, è possibile disporre di un'ampia possibilità di varianti per praticare questo esercizio. Anche se di solito si lavora con bersagli cartacei (carta o cartoncino più o meno spesso) è possibile utilizzare bersagli metallici con le stesse forme e lo stesso numero di colori. L'uso di bersagli metallici risulta più economico, sicuramente a lungo termine, anche se realizzare (= creare) questi bersagli è comunque richiesta una certa manualità. L'esercizio viene svolto con l'aiuto di un istruttore, o di un amico, che indicherà quali bersagli colpire. Si può iniziare, invariabilmente, con le forme o con i colori. Se, ad esempio,  l'istruttore dirà "giallo", tutti i bersagli di colore giallo dovranno essere colpiti. Oppure, se l'istruttore dirà "triangolo", tutti i triangoli dovranno essere colpiti. E così via. Dal momento che è essenziale rispettare il realismo, i bersagli andranno collocati a non più di 4 -5m di distanza dal tiratore. Un altro esercizio importante è quello che prevede l'impiego di bersagli cartacei sui quali sono dipinte sagome di mani umane. Alcuni bersagli avranno solo un disegno delle mani, ma nessuna delle due impugna alcun oggetto. Altri bersagli avranno il disegno delle mani, ma una delle due impugna un'arma (N.B. per facilitare le cose potete dipingere le mani usando una mascherina e della vernice spray). Per svolgere l'esercizio, è sufficiente collocare un certo numero di bersagli "inerti", fa i quali vengono inseriti dei bersagli ostili. Dal momento che il tiratore non deve sapere in anticipo dove si trovano i bersagli inerti, l'esercizio verrà iniziato con il tiratore girato di 180° rispetto ai bersagli. Al via, egli si dovrà girare, dovrà individuare i bersagli ostili e dovrà colpirli il più velocemente possibile (N.B. un'alternativa potrebbe essere quella di attraversare una porta o svoltare un angolo per poter vedere effettivamente TUTTI i bersagli, oppure si potrebbe iniziare l'esercizio al buio per poi accendere all'improvviso la luce). Lo scopo dell'esercizio è quello di focalizzare l'attenzione del tiratore PRIMA sulle mani (per capire se il bersaglio è ostile) e POI sulla zona critica del bersaglio .


§8 - il realismo derivante da limiti spaziali e temporali adeguati


Una cosa che dovete ASSOLUTAMENTE fare per migliorare il vostro livello di abilità (nel tiro difensivo) è quello di sparare impiegando limiti temporali ragionevoli. Ad esempio, se pensate che sia corretto sparare 200 colpi su una sagoma umanoide a 25m con la tecnica del tiro lento mirato, non avete capito nulla di difesa personale e state solo facendo un allenamento del tutto INUTILE (N.B. in realtà state solo allenando la vostra tecnica di scatto, ma la tecnica di scatto è solo uno dei molteplici elementi che devono essere conosciuti nel tiro difensivo !!). Ancora, se pensate che sia corretto compiere un allenamento in cui estraete da una condizione di porto palese e sparate ad una sagoma IPSC / AITDS posta a 2m in non oltre 3 s, di nuovo non avete capito nulla di difesa personale, perchè state facendo un allenamento drasticamente irrealistico !! Ricordatevi SEMPRE che in difesa personale non avete il lusso di iniziare l'azione, e che quasi sempre inizierete ad agire con un ritardo di alcuni decimi di secondo rispetto a quello che sta facendo il vostro aggressore. Partendo da questo presupposto, comunciate a lavorare sul movimento di estrazione partendo da un condizione di porto palese per semplificare le cose. Dopo avere acquisito una sufficiente fluidità di movimenti, passate a compiere lo stesso gesto partendo però da una condizione di porto occulto. Tutto questo deve essere fatto senza sparare un colpo, perchè ricordatevi che se da un lato quando estraete in generale siete costretti a sparare, dall'altro lato NON è sempre detto che quando estraete sarete sempre COSTRETTI a sparare!! In altri termini, dovere sempre avere il controllo sulla situazione circostante e dovete sempre sapere cosa state facendo. Chiarito questo, dopo avere reso fluido (N.B. la fluidità si ottiene attraverso la pratica reiterata, per cui vi serviranno circa 6 mesi per "...toccare con mano..." i primi risultati evidenti !!) il vostro movimento di estrazione (N.B. sia da una condizione di porto palese, sia da una condizione di porto occulto) potrete cominciare ad allenarvi al poligono con vere munizioni (live-fire training). Mettete una sagoma ad una distanza ragionevole, per esempio 2m (N.B. è molto più facile avere l'aggressore a 2m di distanza piuttosto che a 10m, per cui praticare la difesa personale a 25m come fanno in molti è una FESSERIA pura !!), estraete e sparate cercando di "...sparare il più dritto possibile..." !! Iniziate con una sagoma umana alla quale avrete preventivamente rimosso TUTTI i simboli relativi ad eventuali punteggi: Successivamente dovrete passare "...ad un bersaglio più piccolo...", per cui dovrete piegare in due la vostra sagoma di partenza per rendere il tutto più difficile. A prescindere dal tipo di bersaglio, dovete sempre cercate di ridurre il più possibile i tempi di esecuzione della vostra risposta difensiva. Per ulteriori indicazioni sui bersagli, si rimanda il lettore alla voce specifica in questa stessa pagina o in altre pagine di questo stesso sito.


§9 - motivazioni circa la necessità di applicare razionalmente il concetto della c.d. "doppietta"


Uno degli elementi fondamentali relativi al controllo  del fuoco sul bersaglio (firing control) in difesa personale armata, è senza dubbio rappresentato dalla c.d. "doppietta" (double tap), altresì detta "coppia" o "coppiola". Si tratta di una rapida serie di due colpi (da cui il nome) indirizzati nella parte ALTA e CENTRALE del torace del proprio agressore. A livello concettuale, si tratta senza dubbio di un principio estremamente valido, prova ne è che viene applicato da anni con successo da tutti coloro i quali lo conoscono . I motivi della validità di questo principio possono essere così delineati  :


- due colpi hanno un effetto lesivo maggiore rispetto ad uno
- il primo colpo potrebbe andare fuori bersaglio o potrebbe non essere collocato in maniera corretta


Ora, anche se a livello concettuale (ma anche pratico) questo principio è sicuramente valido, non bisogna essere ottusi e ragionare in maniera tale da considerarlo un dogma inderogabile!! In altre parole, premessa la valida intrinseca di questo principio, cosa fareste se dopo il primo colpo il vostro aggressore "...non fosse più  lì..." mentre voi a tutti costi volete sparare il secondo colpo? O ancora, cosa fareste se non riusciste a colpire il vostro aggressore al primo colpo? In altri termini, premesso che in difesa personale (armata) chi si difende DEVE sparare in maniera PRECISA fino a che l'aggressore non è neutralizzato (N.B. è chiaro che dovete reagire a una vera aggressione letale e NON a quello che a voi sembra un'aggressione letale, poichè l'art. 52 c.p.  NON copre, giustamente, la stupidità umana !!) o non fugge (N.B. se l'aggressore fugge NON dovete inseguirlo per finirlo e nemmeno continuare a sparare come vorrebbe fare qualche politico deficiente o qualche cretino che frequenta il TSN !!), NON dovete allenarvi per il tiro difensivo con l'idea di dover sparare sempre e comune due rapidi colpi al vostro aggressore, poichè questo  (se teoricamente va fatto) NON sempre è possibile !! In altre parole, la chiave di tutto è, ancora una volta la capacità di adattamento del sigolo individuo alla situazione concreta. Premesso che ci sono dei principi che vanno appresi e che vanno rispettati, la pratica DEVE portare il singolo individuo ad essere in grado di CAPIRE come adattare i principi alla situazione concreta, risultando così flessibile al punto tale da riuscire a sopravvivere !!.


§10 - guarda dove cammini !!


Se avete la possibiità di EVITARE un'aggressione armata, fatelo immediatamente senza alcun ripensamento, dal momento che non si tratta di una manifestazione di codardia, ma di un eccellente esempio di applicazione dei principi della difesa personale armata : se puoi evitare l'aggressione armata, evitala !! Anche se la cosa potrà sembrare strana a molti individui (N.B. cioè a quei fessi a cui piace "...giocare a fare il Rambo della domenica..." !!), in difesa personale armata l'uso dell'arma DEVE sempre rappresentare la scelta finale, cioè DEVE rappresentare lo strumento che viene impiegato SOLO quando non c'è più alcuna via di uscita!! In altri termini, l'arma che vi portate addosso per difesa personale (o per motivi connessi all'esercizio delle funzioni dell'ufficio pubblico di cui siete titolari) va impiegata solo ed esclusivamente come ULTIMO ed ESTREMO baluardo per difendere la vostra incolumità personale (o quella dei vostri cari), e NON un qualcosa da impiegare per minacciare il prossimo o per compiere una stupida manifestazione di (presunta) superiorità. La difesa personale (armata) è essenzialmente basata sulla conoscenza di taluni principi, dalla quale deriva la capacità di programmare preventivamente le proprie azioni in caso di aggressione violenta. Detto lo stesso concetto in altri termini, la difesa personale è un'attività essenzialmente di programmazione della propria vita e delle proprie azioni. E' chiaro che bisogna prima avere un certo bagaglio tecnico di conoscenze per poter compiere questa programmazione, ma una volta che il singolo individuo è in possesso del necessario bagaglio tecnico (N.B. che dovrà necessariamente comprendere elementi più o meno sofisticati ), dovrà cominciare a programmare le proprie azioni per EVITARE il più possibile ogni forma di aggressione armata. Ora, in una situazione REALE di difesa personale, se questa attività di programmazione è stata corretta, può verificarsi che la vittima possa fuggire. Premesso che questo potrebbe verificarsi normalmente  PRIMA che l'aggressione abbia inizio (N.B. ma non per questo si può razionalmente affermare che non possa verificarsi DOPO che la stessa aggressione è iniziata !!), se da un lato è vero che dovete fuggire se ne avete la possibilità, è altrettanto vero che occorre fare alcune puntualizzazioni su questo aspetto. In altre parole, anche se avete la possibilità di fuggire, dovete essere CERTI che il fatto di fuggire NON si tramuti in una scelta letale nei vostri confronti. Alcuni esempi possono forse chiarire meglio il significato di queste parole  :


- se il vostro aggressore ha già un'arma in mano (e sta per usarla) e voi gli voltate le spalle per fuggire lungo una direzione pressochè rettilinea e frontale (perpendicolare) rispetto alla sua posizione, quasi sicuramente riceverete "...una manciata di proiettili..." nella schiena
- se il vostro aggressore è più veloce di voi e voi "...avete la brillante idea..." di fuggire lungo una direzione pressochè  rettilinea e frontale (perpendicolare) rispetto alla sua posizione, quasi sicuramente riceverete "...una manciata di proiettili..." nella schiena
- se il vostro aggressore sta già sparando e voi gli voltate le spalle per fuggire lungo una direzione pressochè rettilinea e frontale (perpendicolare) rispetto alla sua posizione, quasi sicuramente riceverete "...una manciata di proiettili..." nella schiena


Se dovete fuggire, per prima cosa dovete accertarvi che effettivamente potete farlo, e solo DOPO potrete iniziare REALMENTE la manovra di fuga. Altra cosa molto importante è che dovete fare ogni sforzo possibile per fuggire  :


- lungo una direzione che rimane coperta alla vista dell'aggressore (N.B. se siete già nascosti alla vista dell'aggressore e riuscite a fuggire sfruttando questa condizione è molto meglio per voi !!)
- lungo una direzione che non sia mai rettilinea e frontale rispetto alla posizione dell'aggressore (N.B. l'unco caso in cui potete muovervi lungo una direzione rettilinea è quando siete dietro una robusta copertura !!)


E' vero che potete allontanarvi sparando per costringere "...a tenere giù la testa..." al vostro aggressore, ma è altrettanto vero che dovete sapere a cosa state sparando, perchè in difesa personale non potete mai sparare a caso!! Inoltre, anche se vi allontanate sparando,  dovete accertarvi di non costituire mai "...un bersaglio facile..." per il vostro aggressore, il quale sarebbe altrimenti troppo facilitato nel perseguire i propri obiettivi !!


§11 - l'importanza enorme di allenarsi usando bersagli adeguati


Se volete praticare correttamente il movimento di estrazione (V. voce a se), una delle cose che dovete ASSOLUTAMENTE fare è allenarvi  usando un bersaglio corretto!! Oggi nelle armerie o negli esercizi commerciali specializzati sono disponibili bersagli di tutti i tipi, tuttavia, non tutti sono utili per l'addestramento al tiro difensivo. In primo luogo dovete assolutamente procuravi dei bersagli c.d. "umanoidi", o sagome umane, cioè quelli che riproducono in misura più o meno precisa un ipotetico aggressore. Nel compiere questa scelta, dovete però fare in modo di evitare di acquistare dei bersagli con punti o aree idonee ad attribuire un punteggio, poichè questo è estremamente deleterio ai fini del vostro allenamento. Dal momento che bersagli del genere sono molto difficili da trovare, e per certi versi forse non esistono nemmeno, la cosa più semplice da fare è acquistare la classica sagoma umana e modificarla a seconda delle proprie necessità (N.B. si tratta semplicemente di oscurare le zone con i punteggi con del nastro adesivo o della vernice spray !!). In sintesi si può dire che non è importante il tipo di bersaglio in se, ma come quello stesso bersaglio viene utilizzato. In termini più semplici  :


- se avete la possibilità di acquistare e usare dei bersagli che riproducono una sagoma umana, fatelo e modificateli in modo da non avere nessuna zona critica (kill zone) o nessun punteggio di riferimento
-  potete solo acquistare i classici bersagli UITS, piegateli in modo da avere un bersaglio di forma rettangolare abbastanza sottile, in modo da essere costretti a fare rosate il più strette possibile (N.B. ricordatevi che in difesa personale dovete fare rosate non più larghe di un pugno)


Una volta che avrete a disposizione "... i vostri bersagli...", la PRIMA cosa su cui dovete lavorare è (ovviamente) la precisione, perchè dovete pensare che nella realtà "...dovete mettere tutti i colpi solo dove conta...", per cui quando vi allenate dovete imparare a mettere tutti i colpi dentro ad un bersaglio MOLTO più stretto del normale. Praticate a distanze di circa 2 - 5m, non di più, perchè non avrebbe alcun senso !! Dopo avere acquisito una abilità sufficiente, per perfezionarvi DOVETE lavorare su tre aspetti diversi, che sono  :


- angolazioni = iniziate con un bersaglio PERFETTAMENTE verticale, e passate successivamente a collocarlo casualmente entro una serie di angolazioni comprese tra +/-90°, a destra e a sinistra (N.B. dunque 180° totali) rispetto al suolo (N.B. per favore accertatevi di avere una linea di tiro / struttura dotata EFFETTIVAMENTE un parapalle che sia in grado di intercettare con sicurezza i vostri proiettili  !!)
- altezza = cominciate a collocare i vostri bersagli "...ad altezza d'uomo...", per passare ad altezze il più possibile diversificate (N.B. per favore accertatevi di avere una linea di tiro / struttura dotata EFFETTIVAMENTE un parapalle che sia in grado di intercettare con sicurezza i vostri proiettili  !!)
- dimensioni  = cominciate con un sagoma umana normale , per poi passare allo stesso bersaglio piegato in due e poi in tre, SEMPRE in senso verticale (N.B. per favore accertatevi di avere una linea di tiro / struttura dotata EFFETTIVAMENTE un parapalle che sia in grado di intercettare con sicurezza i vostri proiettili  !!)


Combinando tra di loro questi tre elementi potete creare una estrema varietà di situazioni, la quale non solo è essenziale per migliorare il livello qualitativo del vostro addestramento, ma anche per motivarvi e per  migliorarvi SEMPRE di più  !! Un'altra cosa che potete fare per migliorare la vostra abilità di colpire un bersaglio in movimento ANOMALO ed INCOSTANTE (N.B. cioè come appare la sagoma di un aggressore !!), è quella di allenarvi impiegando il c.d. "gioco dei palloncini". Si tratta di un esercizio vecchio di parecchi decenni, che pur essendo molto valido è scarsamente conosciuto e praticato. Si tratta di prendere dei palloncini analoghi a quelli impiegati nelle feste o nelle fiere, gonfiarli ed appenderli in modo che siano esposti al vento. Non è importante che vadano verso l'alto (N.B. questo può avvenire solo se il gonfiaggio avviene con un gas più leggero dell'aria, ma ciò NON è necessario !!), poichè quello che conta è che vengano appesi ad una struttura dalla quale possano essere mossi in maniera casuale dal vento. In altre parole, la casualità di movimento è la ragione giustificatrice dell'esistenza di questo esercizio. In altri termini dovete :


- reperire un certo numero di palloncini (N.B. potete partire con 1 - 2 palloncini fino ad arrivare a 5 - 6 palloncini per volta)
- gonfiare i palloncini ed applicarli ad un'opportuna struttura
- lasciare che il vento faccia muovere i palloncini (N.B. ovviamente non deve essere un vento fortissimo, ma solo una brezza leggera !!)
- iniziare a sparare in modo da colpire tutti i palloncini nel modo più rapido possibile


                                                                     ATTENZIONE !!

DAL MOMENTO CHE NELLA REALTA' IL BERSAGLIO (N.B. cioé il vostro aggressore) NON VI MOSTRERA' MAI LA SUA ZONA CRITICA IN MANIERA NITIDA, IL MODO MIGLIORE PER INDIVIDUARLA E RIDURRE DRASTICAMENTE I TEMPI MORTI E' QUELLO DI ALLENARSI PRENDENDO COME RIFERIMENTO L'ASSE VERTICALE DEL VOSTRO BERSAGLIO (N.B. cioé la sua linea di mezzaria). INCORPORANDO QUESTO TRUCCO DEL MESTIERE NEL VOSTRO ALLENAMENTO (N.B. é possibile applicarlo a prescindere dalla posizione o dall'angolazione del bersaglio rispetto a voi), RIUSCIRETE A COLPIRE IL VOSTRO BERSAGLIO CON PRECISIONE SUFFICIENTE PER SALVARVI LA VITA !!



Una variante di questo esercizio è quella che prevede l'uso di bersagli più o meno convenzionali che vengono lasciate libere di muoversi. Più precisamente, si tratta di prendere della convenzionali sagome IPSC / AITDS o IDPA, di fissare un filo alla parte superiore e di appenderle con la stessa modalità vista per i palloncini (V. voce a se). In altri termini dovete  :


- reperire un certo numero di sagome (N.B. potete partire con 1 - 2 sagome fino ad arrivare a 5 - 6 sagome per volta)
- reperite tanti fili quante sono le sagome (N.B. usate del convezionale spago che potete trovare in ferramenta)
- fissate un capo del filo alla parte superiore di ogni singola sagoma (N.B. cioè all'altezza della testa)
- fissate l'altro capo del filo ad una struttura che consenta alle sagome di muoversi liberamente
- lasciate che il vento faccia muovere le sagome
- iniziate a sparare in modo da colpire tutte le sagome il più velocemente possibile


In tutti e due gli esercizi, comincerete prima a concentrarvi sulla precisione. Dal momento in difesa personale non avrete mai un bersaglio chiaro e nitido, diventa importante allenarsi in maniera tale da saper colpire un precisione un bersaglio che non presenta mai la sua zona critica in maniera ottimale. Questo implica che, almeno inizialmente, sarete un po' più lenti del normale, anche se acquisirete sempre più velocità con il passare del tempo (N.B. a patto di essere costanti nell'allenamento !!). Quando avrete acquisito precisione sufficiente (N.B. ovviamente per quelli che sono gli scopi della difesa personale), potrete iniziare a concentrarvi sul fatto di cominciare a massimizzare la velocità con 1 - 2 sagome, fino a giungere a 5 - 6 sagome per volta.


                                                                      ATTENZIONE !!

DAL MOMENTO CHE SIA L'ESERCIZIO DEI PALLONCINI CHE QUELLO DELLE SAGOME DEVONO ESSERE IL PIU' REALISTICI POSSIBILE, NON DOVETE MAI COLLOCARLI A DISTANZE ECCESSIVE !! COMINCIATE PARTEDO DA 2 METRI DI DISTANZA, ED AUMENTATE PROGRESSIVAMENTE FINO AD ARRIVARE A 5 - 6 METRI. IN OGNI CASO, EVITATE "...GIOCHI DA CIRCO EQUESTRE..." METTENDO LE SAGOME O I PALLONCINI "...ALLA CANONICA DISTANZA DI 25 METRI...", POICHE' SI TRATTEREBBE DI UN ESERCIZIO DEL TUTTO INUTILE !!



§12 - il famoso "ultimo esercizio della giornata"


Spesso, in armeria o sulle riviste specializzate, quando si parla di difesa personale armata si sente parlare di "ultimo esercizio della giornata". Con questo termine si suole indicare quell'esercizo che un determinato individuo compie al termine dell'allenamento a fuoco per "rifinire" in maniera costante delle qualità che vengono considerate essenziali per la sopravvivenza in uno scontro a fuoco. Senza alcuna pretesa di completezza, ecco alcuni esercizi che potrebbero essere adottati da ciascuno di voi come "ultimo esercizio della giornata "  :

- esercizio 1 = colpire un bersaglio posto collocato casualmente tra 2 e 6m di distanza prima con il tiro a una mano e poi con il convenzionale tiro a due mani. Il bersaglio è frontale al tiratore. Si tratta di estrarre e sparare 2 colpi con una mano (ovviamente quella forte) e poi altri 2-3 colpi con la presa a due mani SENZA mai uscire dalla zona critica del bersaglio. Come variazione, è possibile introdurre uno spostamento laterale o inizialmente (cioè prima di sparare i primi 2 colpi), oppure dopo avere esploso i primi due colpi. Lo scopo dell'esercizio è quello di imparare a reagire passando fluidamente dalla presa a una mano a quella con due mani, prendendo anche in considerazione l'eventuale esecuzione degli spostamenti.  Questo esercizio è importantissimo sia per gli esponenti delle FF.PP. che per i comuni cittadini .
- esercizio 2 = colpire un bersaglio posto frontalmente e collocato in modo del tutto casuale tra 5 e 6m di distanza estraendo da una condizione di porto palese. Dopo l'estrazione il bersaglio va colpito con 2 colpi al corpo il più rapidamente possibile. Il bersaglio va poi osservato e va poi sparato un ulteriore colpo (a scelta) al corpo o alla testa. Come variazione è possibile eseguire l'esercizio partendo da una posizione sfalsata rispetto al bersaglio. Si può partire da 45, 90 o 180° rispetto al bersaglio. Un'ulteriore variazione è quella di eseguire l'intero esercizio in condizioni di luminosità precaria. Lo scopo dell'esercizio è quello di imparare a reagiore contro un bersaglio posto in svariate angolazioni rispetto alla propria posizione. Questo esercizio va eseguito con l'equipaggiamento d'ordinanza ed è SPECIFICO per gli esponenti delle FF.PP.
- esercizio 3 = colpire un bersaglio posto a contatto pieno con 3 colpi nella zona critica, allontanarsi spostandosi  lateralmente e sparare altri 2 colpi. Come variazione è possibile spostare il bersaglio fino a un massimo di 5m di distanza. Quello che conta è spostarsi lateralmente (non importa se di 45 o 90°) e colpire il bersaglio il più rapidamente possibile. A seconda della distanza dal bersaglio potete scegliere se partire con l'arma già impugnata con una mano, con due mani o se compiere l'estrazione. Lo scopo dell'esercizio è quello di imparare a proteggersi in situazioni di contatto pieno o di distanza molto ravvicinata dall'aggressiore. Questo esercizio è importantissimo sia per gli esponenti delle FF.PP. che per i comuni cittadini
- esercizio 4 = estrazione e sparo da una condizione di porto palese contro un bersaglio cartaceo posto casualmente tra 4 e 7m di distanza dal tiratore. Alla partenza il tiratore è frontale rispetto al bersaglio. Per motivi economici, è possibile sostituire la sagoma cartacea con un piatto metallico di diametro non superiore ai 20cm, ma fate attenzione a cosa fate e, soprattutto, fate attenzione ai rimbalzi. Lo scopo dell'esercio è quello di migliore l'estrazione in tutte le sue componenti, la manipolazione del grilletto, la persistenza e la precisione sul bersaglio. Questo esercizio è di importanza VITALE per tutti gli esponenti delle FF.PP.
- esercizio 5 = colpire un bersaglio collocato in modo del tutto casuale tra 3 e 6m di distanza sparando tutto il caricatore entro la zona critica ed in uno spazio il più ristretto possibile. La velocità non è determinante, ma conta solo una buona cadenza di tiro. Il tiratore è frontale rispetto al bersaglio. Lo scopo dell'esercizio è quello di "stringere il più possibile la rosata" a quelle che sono le distanze tipiche degli scontri a fuoco, evitando dispersioni palesi in senso verticale od orizzontale, e producendo rosate non più larghe del vostro pugno. Questo esercizio è importantissimo sia per gli esponenti delle FF.PP. che per i comuni cittadini .
- esercizio 6 = colpire un bersaglio posto in modo casuale tra 3 e 6m di distanza con rapide serie di 2-3 colpi, avendo cura di spostarsi lateralmente. Si inizia con il bersaglio posto frontalmente rispetto al tiratore. Potete scegliere se spostarvi di 90 o di 45° rispetto alla linea di tiro dell'aggressore, ma quello che conta è fare un passo a destra o a sinistra e fare in modo che al primo passo corrisponda la partenza del primo colpo. Dopo avere sparato i primi 2-3 colpi, verificate la situazione osservando il bersaglio, sparate un colpo ulteriore alla testa e fate un altro passo nella stessa direzione di prima. Osservate l'ambiente circostante a 360° effettuando una rotazione, ricaricate l'arma e tornate in puntaria sul bersaglio. Lo scopo dell'esercizio è quello di migliorarsi su tutta una serie di fattori come la doppietta, la tripletta, l'osservazione dell'ambiente circostante, il ricaricamento tattico, le rotazioni e, ovviamente, lo spostamento laterale. Questo esercizio è di importanza VITALE sia per gli esponenti delle FF.PP. che per i comuni cittadini
- esercizio 7 = colpire un bersaglio cartaceo posto casualmente tra 5 e 7m di distanza simulando un malfunzionamento dell'arma. Il tiratore è frontale al bersaglio e l'arma DEVE essere estratta da una condizione di porto palese o occulto (a seconda dei casi). L'arma va caricata con 7 - 14 colpi a seconda del modello (N.B. per cui chi vuole usare un revolver deve limitarsi a 6 colpi), uno dei quali deve essere una cartuccia da manipolazione (N.B. è essenziale non sapere dove si trova la falsa cartuccia, così com'è essenziale che non si tratti ne della prima, ne dell'ultima). Quando il malfunzionamento si verifica, il tiratore lo deve risolvere RAPIDAMENTE, deve ricaricare e deve riprendere a sparare collocando 2 colpi alla testa. Mentre si affronta il malfunzionamento occorre spostarsi laternalmente SENZA mai rimanere fermi. Tutti i colpi vanno collocati nella zona critica o alla testa. I colpi collocati nella zona critica non devono essere larghi più del vostro pugno. Lo scopo dell'esercizio è quello di risolvere rapidamente gli eventuali malfunzionamenti e continuare a difendersi mentre ci si sposta. Questo esercizio è di importanza VITALE sia per gli esponenti delle FF.PP. che per i comuni cittadini
- esercizio 8 = colpire un bersaglio posto in modo del tutto casuale tra 2 e 6m simulando un ferimento e la necessità di ricaricare. Da una posizione frontale al bersaglio, il tiratore estrae  (N.B. gli esponenti delle FF.PP. useranno il loro equipaggiamento ed estrarranno dalla condizione di porto palese) e spara 3 colpi con la presa a due mani senza uscire dalla zona critica del bersaglio. Ci si sposta (facendo un passo, non importa se a destra o a sinistra) e si sparando altri 3 colpi al corpo. A questo punto si esegue il ricaricamento dell'arma con la sola mano forte e si sparano 2 colpi a corpo e 1 alla testa. Come variazione si può introdurre lo spostamento già prima di sparare il primo colpo. Un'altra variazione è quella di effettuare il ricaricamento e di continuare il tiro con la mano debole. Lo scopo dell'esercizio è quello di sapere gestire il ricaricamento con una sola mano e di continuare comunque a sparare. Questo esercizio è importantissimo sia per gli esponenti delle FF.PP. che per i comuni cittadini .
- esercizio 9 = colpire un bersaglio collocato casualmente tra 4 e 7m con una rapidissima serie di 3 colpi a corpo (= tripletta) ed allontanarsi il più possibile fino a raggiungere una distanza di 10-12m circa. Analizzate il bersaglio (N.B. immaginate che tutto sia reale e di chiedervi "l'ho colpito correttamente ?", "i miei colpi hanno determinato l'effetto previsto ?" , "può ancora uccidermi/ferirmi ?" e così via), controllate l'ambiente circostante e sparate altri tre colpi al corpo della sagoma. Allontanatevi nuovamente fino ad arrivare ad almeno 15-20m di distanza e ricontrollate l'ambiente circostante compiendo una rotazione a 360°. Lo scopo dell'esercizio è quello di reagire e di allontanarsi per prepararsi una successiva via di fuga. Questo esercizio è importantissimo per TUTTI i comuni cittadini interessati alla difesa personale armata.