UN PROGRAMA DI TIRO CREDIBILE
§ 1 - Premesse
Una delle fondamenta dell'addestramento delle FF.AA. in qualsiasi
tempo e luogo, è certamente quella dello svolgimento di un programma
di addestramento al tiro SERIO e CREDIBILE. Per essere serio e credibile,
un programma di addestramento al tiro essere il più REALISTICO
possibile!! La stragrande maggioranza dell'addestramento DEVE, ovviamente,
essere rivolta all'impiego delle armi di ordinanza presso le FF.AA. in
quello specifico contesto temporale. Premesso questo, nell'ambito di un
qualsiasi programma di addestramento al tiro devono essere presenti due
fasi:
- una fase addestrativa di base (basic marksmanship training)
- una fase addestrativa avanzata (advanced marksmanship training)
§ 2 - Addestramento di base
Durante la fase di base si DEVE prima di tutto prevedere l'insegnamento
delle tecniche di tiro fondamentali e delle relative posizioni di tiro.
Questo è fondamentale per l'ottenimento di rosate strette e ben
centrate. Naturalmente, in questa fase il tiro avverrà a distanza
NOTA, su bersagli cartacei di tipo REALISTICO (N.B. da scartare assolutamente
i tipici bersagli UITS standard !!), nonchè, perfettamente visibili.
Saranno oggetto principale dell'addestramento di base i seguenti elementi:
(1) - Posizione di tiro (stance) = la posizione di tiro si
assume ponendo i piedi alla stessa distanza delle spalle, con il piede
corrispondente al braccio debole leggermente avanzato (5 - 10cm) e puntato
direttamente verso il bersaglio; il piede corrispondente al braccio forte
è posizionato saldamente sul terreno in maniera tale da generare
sufficiente movimento in avanti o lateralmente; le ginocchia sono leggermente
flesse ed il tronco è leggermente piegato in avanti (per controllare
meglio il rinculo); la posizione di equilibrio DEVE essere tale
per cui il peso del corpo risulti spostato in avanti per circa il 60
- 70% (per controllare meglio il rinculo); le braccia sono naturalmente
distese, con i gomiti bloccati ma NE rigidi, NE sovraestesi; la testa
è alta ed indirizzata verso il bersaglio (N.B. questi sono gli elementi
fondamentali, ma non deve essere dimenticato che sono sempre possibili
degli adattamenti personali e che la posizione DEVE risultare comoda per
l'individuo!!)
(2) - Presa dell'arma (grip) = per le armi corte, la mano
forte afferra l'impugnatura in maniera tale che 4 dita esercitano la presa
corretta, ed 1 (l'indice) possa esercitare il massimo controllo sul grilletto;
fatto questo, la mano debole si sovrapporrà su qualla forte in maniera
tale l'indice sia sotto la guardia del grilletto ed il pollice sia sopra
il pollice della mano forte; la torsione creata da pollice ed indice della
mano debole, unita al fatto che la mano debole accoglie e sostiene quella
forte, aiuta a controllare meglio l'arma durante il fuoco; non va dimenticato
che la posizione delle dita della mano debole varia da individuo ad individuo;
per le armi lunghe, la mano forte afferra l'impugnatura in maniera tale
che 4 dita esercitano la presa corretta, ed 1 dito (l'indice) possa esercitare
il massmo controllo sul grilletto; fatto questo, la mano debole afferra
saldamente l'astina e spinge l'arma contro la spalla forte; a questo punto,
gomiti vengono ruotati verso l'interno in maniera tale da esercitare una
sorta di torsione attorno all'asse dell'arma; questo permette di esercitare
il massimo controllo durante il fuoco (N.B. questi sono gli elementi
fondamentali, ma non deve essere dimenticato che sono sempre possibili
degli adattamenti personali e che la posizione DEVE risultare comoda per
l'individuo!!)
(3) - Allineamento delle mire (sight alingment) = per allineare
le mire è necessario collocare il mirino al centro della tacca di
mira e fare contemporaneamente in modo che tacca e mirino siano alla stessa
altezza
(4) - Acquisizione della punteria corretta (sight picture) =
per acquisire la corretta punteria è necessario indirizzare l'arma
verso il bersaglio prescelto in maniera tale che, all'occhio, le mire
allienate in precedenza risultino collocate davanti al centro del bersaglio
stesso; la punteria è corretta quando il mirino viene visto nitidamente
dall'occhio, mentre il bersaglio ed la tacca risultano, al contempo, lievemente
sfocati
(5) - Controllo della respirazione (breathing control)
= per controllare la respirazione è necessario, in primo luogo,
saper lavorare nel contesto del normale ciclo respiratorio; durante il
ciclo respiratorio, si compie una inspirazione e, subito dopo, si lascia
uscire un po' d'aria ma senza completare integralmente l'espirazione; effettuando
questa espirazione parziale, è possibile fermare per un attimo
il ritmo della respirazione e premere il grilletto senza che il corpo
continui a muoversi sotto il ritmo naturale della respirazione; il controllo
della respirazione è ESSEZIALE perchè altrimenti la precisione
di tiro risulterebbe alquanto scarsa
(6) - Controllo della pressione sul grilletto (trigger control)
= per effettuare una corretta pressione sul grilletto è necessario
in primo luogo togliere la c.d precorsa tramite una lieve pressione sul
grilletto; dopo avere tolto la precorsa è necessario applicare
una pressione più decisa ma costante nel tempo, fino al momento
in cui il grilletto non consente la caduta del cane; con il fucile d'assalto
la tecnica è relativamente semplice, mentre con le armi corte vi
è un grado maggiore di difficoltà a causa del fatto che è
necessario apprendere come sparare in singola azione (SA) ed in doppia
azione (DA); mentre la doppia azione è più "lunga e pesante"
(il colpo parte dopo e con più sforzo!!), la singola azione è
più "corta e leggera" ( il colpo parte prima e con meno sforzo!!);
inoltre, con le armi corte di più recente concezione ed impiego,
come la Beretta M-92, è necessario apprendere come passare correttamente
e con sicurezza dal primo colpo in DA ai colpi successivi in SA (c.d. transizione)
(7) - Persistenza (follow through) = con il termine persistenza
si intendono o il mantenere volontariamente e costantemente tutti gli
elementi illustrati ai punti da 1 a 6 fino alla partenza del colpo, oppure
il fatto di mantenere tutti gli elementi dal numero 1 al numero 6 tra un
colpo e l'altro o, ancora, il fatto di continuare a tenere puntata verso
il bersaglio l'arma tra un colpo e l'altro, anche durante le pause (in alcuni
testi definito come riallineamento)
ATTENZIONE!!
CONTRARIAMENTE A QUANTO CREDUTO O AFFERMATO
DA MOLTI, IL VERO CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE (breathing control)
SI PUO' EFFETTUARE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DURANTE IL TIRO LENTO MIRATO
. VICEVERSA, DURANTE IL TIRO RAPIDO, O A MAGGIOR RAGIONE DURANTE IL TIRO
IN UN REALE CONTESTO OPERATIVO, LA RESPIRAZIONE NON PUO' ESSERE
CONTROLLATA IN NESSUN MODO !! IL SOLO AUMENTO DEL TASSO DI ADRENALINA
NEL SANGUE DOVUTO ALLO STRESS (PAURA), RENDE IMPOSSIBILE PORRE IN ESSERE
QUALSIASI TIPO DI SFORZO (CONSCIO OD INCONSCIO CHE SIA) FINALIZZATO AL CONTROLLO
OTTIMALE DELLA PROPRIA RESPIRAZIONE !!
segue - negazione di qualsiasi rilievo
del tiro accademico e differenziazione tra tecniche di tiro basico
e tecniche di tiro avanzato
Per motivi del tutto incompresibili, è sempre esistita da
parte dello Stato Maggiore una vera e propria ossessione per l'apprendimento
delle tecniche di tiro accademico durante la fase di addestramento al tiro,
con particolare riferimento alle fasi di addestramento degli ufficiali.
Questo è completamente sbagliato!! L'attività delle FF.AA.
non ha nulla a che vedere con il tiro accademico, per il semplice motivo
che si tratta di una disciplina sportiva, e che le FF.AA. non si occupano
di attività sportive nell'esecuzione dei loro compiti istituzionali.
Durante l'addestramento di base, in primo luogo al soldato dovranno necessariamente
essere impartite le nozioni relative alla corretta tecnica di scatto. La
corretta tecnica di scatto verrà poi sviluppata attraverso il tiro
in bianco (dry firing technique).
ATTENZIONE!!
DURANTE IL PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO AL TIRO
E' PREFERIBLE FARE INIZIARE OGNI SESSIONE ADDESRATIVA CON 5 - 10 MINUTI
DI TIRO IN BIANCO
L'uso del tiro in bianco permette di spiegare con maggiore semplicità
la differenza tra tiro in Singola Azione e tiro in Doppia Azione. Per
facilitare l'apprendimento, è preferibile che gli istruttori cominciano
con la tecnica di tiro in SA, a causa della sua maggiore semplicità.
Se si è lavorato correttamente con il tiro in bianco, la tecnica
di scatto in SA verrà acquisita piuttosto rapidamente. In ogni caso,
solo sucessivamente (cioè solo quando ogni soldato è
in grado di sparare correttamente in SA) sarà possibile arrivare
alla pratica della tecnica di tiro in DA.
ATTENZIONE!!
SE UN SOLDATO NON RIESCE A STARE AL PASSO
CON GLI ALTRI DURANTE LE FASI INIZIALI DELL'ADDESTRAMENTO AL TIRO, E'
PREFERIBLE TOGLIERLO DAL GRUPPO E FARLO SEGUIRE INDIVIDUALMENTE DA UN
ISTRUTTORE. PER PRIMA COSA L'ISTRUTTORE DEVE LAVORARE SUL TIRO IN BIANCO,
IN MODO DA VERIFICARE EVENTUALI ERRORI DI IMPOSTAZIONE. POI, TRAMITE UN
BERSAGLIO POSTO A NON PIU' DI 3 METRI, SARA' POSSIBILE IMPIEGARE MUNIZIONI
VERE PER VEDERE LE REAZIONI DEL SOLDATO AL FUOCO. E' IMPORTANTE CHE L'ISTRUTTORE
LAVORI MOLTO SUL TIRO IN BIANCO, PERCHE' E' UNO DEI POCHI STRUMENTI
IN GRADO DI SVILUPPARE RAPIDAMENTE FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI IN TUTTI GLI
INDIVIDUI !! ATTRAVERSO UN'ISTRUZIONE INDIVIDUALIZZATA DI CIRCA 30 MINUTI,
SARA' POSSIBILE OTTENERE PIU' BENEFICI CHE CON UN'ISTRUZIONE DI GRUPPO DI
TRE ORE!!
Una volta che le tecniche di scatto sono state assimilate corettamente,
è possibile passare all'analisi dei diversi tipi di puntamento
delle armi da fuoco, quali:
- Tiro lento mirato (slow aimed fire) = è la tecnica
usata per la quasi totalità dell'addestramento di base, ed è
quella che postula l'applicazione uniforme dei principi fondamentali di
tiro illustrati in precedenza
- Tiro rapido mirato (rapid aimed fire) = è una tecnica
che viene usata SOLO nell'addestramento avanzato e per distanze NONsuperiori
ai 15m; si tratta di un compromesso tra la velocità di acquisizione
del bersaglio e la precisione di tiro, ed è caratterizzata dal
fatto che le mire sono allineate lungo l'asse orizzontale (cioè
a destra ed a sinistra), ma non lo sono rispetto a quello verticale; il
motivo per cui questa tecnica può essere applicata è che
la zona critica (kill zone) di un bersaglio è più ALTA che
LARGA, motivo per cui a distanze non eccesive il bersaglio (umano) può
essere colpito con sucfficiente precisione
- Abbattimento rapido mirato (aimed quick-kill) = è
una tecnica che viene usata SOLO nell'addestramento avanzato e per distanze
NON superiori ai 10m ed è caratterizzata dal fatto che lo sguardo
è focalizzato sul mirino e non sulla tacca di mira; solo il mirino
viene messo effettivamente a fuoco dagli occhi, collocando l'arma in maniera
tale che il mirino appaia leggermente più sotto rispetto al punto
che si vuole colpire;
La tecnica di tiro lento mirato è la tecnica FONDAMENTALE
per tutta la fase di addestramento di base. Tutti i soldati devono sapere
come alineare le mire, acquisire la punteria e manipolare il grilletto
prima di passare all'apprendimento di tecniche più complesse.
ATTENZIONE!!
PER APPRENDERE CORRETTAMENTE LA TECNICA DEL
TIRO LENTO MIRATO E' NECESSARIO CHE I SOLDATI IMPARINO AD ALLINEARE
LE MIRE MA A CONCENTRARSI SOLO SUL MIRINO!! QUALSIASI PERSONA TENDE
INCONSCIAMENTE A GUARDARE IL BERSAGLIO ABBASSANDO L'ARMA DOPO OGNI COLPO,
PER CUI GLI ISTRUTTORI DEVONO LAVORARE AFFINCHE' TUTTI SIANO IN GRADO
DI MANTENERE L'ARMA SEMPRE PUNTATA VERSO IL BERSAGLIO CON GLI OCCHI CONCENTRATI
SUL MIRINO!!
segue - esercizi per il miglioramento della
tecnica di tiro lento mirato e per la progressione verso il tiro rapido
Una volta che la tecnica del tiro lento mirato sarà stata
appresa CORRETTAMENTE, sarà possibile apprendere tutta una serie
di esercizi per migliorarne le potenzialità, quali:
- Esercizio del ritmo (rythm drill) = usando la tecnica del
tiro lento mirato, il soldato deve esplodere tutti i colpi contenuti nel
proprio caricatore in maniera ritmata, ad esempio sparando 1 colpo per
ogni secondo, cercando di imporsi un ritmo via via più sostenuto
con il passare del tempo e l'aumentare delle proprie capacità
- Esercizio del paio controllato (controlled pair drill)
= usando la tecnica del tiro lento mirato, il soldato deve esplodere
due colpi ben mirati al centro del proprio bersaglio (N.B. mentre per
il primo colpo è possibile avere più tempo a disposizione,
il secondo colpo deve essere esploso non appena l'arma è perfettamente
riallnieata al bersaglio ed il soldato non ha riacquisito la propria punteria
!!)
- Esercizo della doppietta (double-tap drill) = usando la
tecnica del tiro lento mirato SOLO come base, il soldato deve sparare
due colpi il più velocemente possibile nella zona critica del suo
bersaglio SENZA acquisire correttamente la punteria ma SOLO registrandone
l'esattezza con lo sguardo (N.B. questo esercizo deve essere praticato
assiduamente perchè il primo colpo potrebbe sempre andare a vuoto
per motivi diversi dalla volontà del soldato, e poi perchè
due colpi possono uccidere più facilmente di uno solo !!)
- Esercizio della tripletta (triple-tap drill) = usando la
tecnica del tiro lento mirato SOLO come base, il soldato deve sparare
due colpi il più velocemente possibile nella zona critica
del suo bersaglio e, un terzo colpo, alla testa, il tutto SENZA acquisire
corettamente la punteria ma SOLO registrandone l'esattezza con lo
sguardo (N.B. questo esercizio deve essere praticato con assidutià
non solo per gli stessi motivi dell'esercizio precedente, ma anche perchè
il nemico potrebbe indossare delle protezioni addizionali e diventerebbe
necessario colpire la testa !!)
ATTENZIONE!!
GLI ULTIMI DUE ESERCIZI SONO MOLTO IMPORTANTI
PERCHE' CONSENTONO IL PASSAGGIO DAL TIRO LENTO MIRATO AL TIRO RAPIDO.
GLI ISTRUTTORI DEVONO ACCERTARSI PERSONALMENTE CHE TUTTI I SOLDATI
SIANO PERFETTAMENTE IN GRADO DI ESEGUIRLI PRIMA DI PROCEDERE OLTRE
CON IL PROGRAMMA!!
segue - apprendimento delle tecniche ausiliarie
fondamentali con l'arma corta
Con particolare riferimento alle armi corte (N.B. cioè
con la Beretta M-92 ed i suoi derivati, nonchè con l'ottima Beretta
PX4 non appena possibile), il soldato dovrà apprendere due tecniche
ausiliarie fondamentali quali:
- l'estrazionedella fondina (pistol drawing from the holster)
- il cambio del caricatore (magazine change)
In riferimento alla prima tecnica, ogni soldato deve essere
in grado di:
- Fase 1 = afferrare l'impugnatura della pistola con la mano
forte (destra per i tiratori destrorsi, sinistra per i tiratori sinistrorsi),
disinserendo contemporaneamente l'elemento di ritegno con il pollice della
stessa (N.B. se invece della linguetta di ritegno ci fosse il tipico
elemento di protezione delle fondine di derivazione militare, è necessario
prima sollevarlo e poi effettuare la presa); contemporaneamente, porre
il braccio debole a fianco del corpo con il gomito piegato di 90°,
in maniera tale da avere davanti a se la mano debole (sisntra per i tiratori
destrorsi, destra per i tiratori sinistrorsi)
- Fase 2 = tirare l'arma verso l'alto con la mano forte fino
ad estrarla completamente dalla fondina, mentre con il pollice viene
disinserita la sicura; la sicura potrebbe eventualmente essere disinserita
anche durante la fase successiva, tramite l'ausilio della mano debole,
quando quest'ultima si unisce alla mano forte (N.B. se la fondina
fosse molto stretta, come avviene ad esempio per le fondine in materiale
sintetico, la sicura potrebbe disinserirsi automaticamente con il semplice
movimento di estrazione, tuttavia NON occorre MAI fare affidamento su questo
fenomeno estemporaneo, poichè è necessario accertarsi di
persona che la sicura sia stata effettivamente disinserita!!)
- Fase 3 = unire la mano forte con la mano debole davanti
a se, ricordandosi di tenere SEMPRE la volata dell'arma puntata verso
il bersaglio (o comunque in direzione di sicurezza) e di disinserire la
sicura con la mano debole se non lo si era ancora fatto in precedenza
- Fase 4 = spingere l'arma verso il bersaglio, togliendo
contemporaneamente la precorsa ed allineando le mire
- Fase 5 = acquisire la corretta punteria e continuare ad
eserciatare la pressione sul grilletto fino alla partenza del colpo
ATTENZIONE!!
SALVO CASI DEL TUTTO PARTICOLARI, IL SOLDATO
DEVE ESSERE ADDESTRATO A PORTARE UN'ARMA CARICA CON IL COLPO IN CANNA E
LA SICURA INSERITA TUTTE LE VOLTE CHE SI PRESENTANO REALI CONDIZIONI
DI COMBATTIMENTO !!
In riferimento alla seconda tecnica, ogni soldato deve essere
in grado di:
- Fase 1 = abbassare l'arma tenendola sempre davanti a se
ed in direzione del bersaglio
- Fase 2 = afferrare il caricatore di riserva con la mano
debole (destra per i soggetti sinistrorsi, sinistra per i soggetti destrorsi)
ad allinearlo in prossimità del bocchettone
- Fase 3 = premere il pulsante di sgancio del caricatore
per espellere il caricatore e lasciarlo cadere a terra se è completamente
utilizzato, oppure afferrarlo con l'altra mano se è parzialmente
utlizzato (N.B. la Beretta M-92 ha il pulsante di sgancio del caricatore
reversibile per adattarsi a tutti i tipi di tiratore, ma a parte questo,
ogni individuo può azionarlo con il pollice o con l'indice della
mano forte a prescindere che sia destrorso o sinistrorso!!)
- Fase 4 = inserire il nuovo caricatore, spingendolo attraverso
il bocchettone e bloccandolo in sede tramite un'azione decisa del palmo
della mano debole
- Fase 5 = afferrare il carrello e lasciarlo andare con decisione
per mandare il primo colpo in canna (N.B. anche se i tiratori destrorsi
potrebbero mandare l'arma in chiusura premendo semplicemente la leva dell'hold-open
con il pollice della mano destra, in reali condizioni di combattimento
è preferibile che TUTTI i tiratori, non importa se destrorsi o
sinistrorsi, usino la mano debole per arretrare e rilasciare immediatamente
il carrello, al fine di evitare l'insorgere di problemi ben più
seri !!) senza togliere mai gli occhi dal bersaglio o dalla direzione
dalla quale proviene il pericolo (N.B. naturalmente se il caricatore
ha esaurito solo parzialmente i colpi e viene applicata ugualmente la tecnica
di ricaricamento, sarà possibile sparare immediatamente dopo che
è stato effettuato il cambio del caricatore poichè è
già presente un colpo in camera !!)
- Fase 6 = riprendere e sparare
ATTENZIONE !!
AL TERMINE DELL'ADDESTRAMENTO DI BASE IL
SOLDATO DEVE CONOSCERE LA DIFFERENZA TRA RICARICAMENTO RAPIDO
(ARMA CON CARICATORE TOTALMENTE ESAURITO) E RICARICAMENTO TATTICO (ARMA
CON CARICATORE PARZIALMENTE ESAURITO), ANCHE SE "...NEL MONDO REALE.."
IL PRIMO VIENE SEMPRE PIU' USATO DEL SECONDO !!
segue - sfruttamento della copertura
Dal momento che in combattimento a nessuno è consentito sparare
liberamente in posizione eretta, è assolutamente NECESSARIO che
durante l'addestramento di base vengano illustrati i concetti di copertura
e di occultamento. Più precisamente:
- Gli elementi di copertura (cover) = sono tutti quegli oggetti
che sono in grado di proteggere il soldato dal tiro delle armi nemiche
a causa della loro particolare consistenza
- Gli elementi di occultamento (concealment) = sono tutti
quegli oggetti (ad esempio una siepe) od effetti (ad esempio un'ombra)
che posono nascondere il soldato dall'osservazione nemica ma che non possono
proteggerlo dal fuoco nemico
Fatto questo, è necessario insegnare ai soldati come sfruttare
adeguatamente la copertura, anche perchè la copertura DEVE sempre
essere preferita all'occultamento. Più precisamente:
- Per sparare da SOPRA la copertura (shooting over cover)
= il soldato deve assumere la posizione accovacciata od inginocchiata per
proteggersi (N.B. la posizione eretta viene usata molto più raramente
in questo caso) e deve mettere l'arma sopra la copertura ma SENZA farla
entrare in contatto diretto con la stessa (N.B. l'arma DEVE fuoriuscire
nello stesso momento in cui il soldato esce da sopra la copertura e NON
deve mai essere più avanti della stessa, o potrebbe diventare
troppo difficile ritornare al riparo)
- Per sparare ATTORNO alla copertura (shooting around cover)
= il soldato deve usare la posizione eretta, accovacciata od inginocchiata
(a secnda dei casi) per proteggersi, poi deve appoggiarsi alla copertura
usandola come supporto ma SENZA che l'arma entri in contatto diretto con
la copertura stessa (N.B. l'arma DEVE fuoriuscire nello stesso momento
in cui il soldato esce dal lato della copertura e NON deve mai essere più
avanti della stessa, o potrebbe diventare troppo difficile ritornare al
riparo)
ATTENZIONE!!
IN COMBATTIMENTO IL SOLDATO NON DEVE MAI
USCIRE ALLO SCOPERTO STUPIDAMENTE DA DIETRO UNA COPERTURA, E PRIMA
DI SPARARE DEVE ACCERTARSI DI COSA C'E' DALL'ALTRA PARTE DANDO
UN RAPIDO SGUARDO PER TORNARE SUBITO SUBITO DOPO DIETRO LA COPERTURA!!
DURANTE L'ADDESTRAMENTO GLI ISTRUTTORI DEVONO FARE PRATICARE INNUMEREVOLI
VOLTE QUESTA TECNICA E NE DEVONO SEMPRE RIBADIRE L'IMPORTANZA AI FINI DELLA
SOPRAVVIVENZA!!
ATTENZIONE!!
PER SFRUTTARE EFFICIENTEMENTE GLI ELEMENTI
DI COPERTURA, E' NECESSARIO CHE OGNI SOLDATO SAPPIA SPARARE SENZA INCERTEZZE
CON QUALSIASI MANO!! SI TRATTA
DI UN DETTAGLIO TROPPO SPESSO IGNORATO MA CHE POTREBBE ANCHE COSTARE LA
VITA!!
segue - necesità della cognizione delle
posizioni preliminari (c.d. "di contatto" o "di attesa" )
da parte del soldato
Sempre durante l'addestramento di base, il soldato dovrà
poi apprendere ed utilizzare razionalmente le c.d. posizioni preliminari
(altresì dette di attesa o di contatto) alta e bassa, sia con
l'arma lunga, sia con l'arma corta, e cioè:
- La posizione di attesa alta (high-ready position) = con
le armi corte, la posizione si assume inserendo la sicura e
collocando la volata a 45° verso l'alto, mantenendo SEMPRE il dito
fuori dalla guardia (N.B. l'arma non deve precludere la visione);
per impiegare l'arma è sufficiente distendere le braccia, togliere
la sicura e premere il grilletto; con le armi lunghe, la posizione si assume
inserendo la sicura e collocando la canna a circa 45° verso l'alto,
in maniera tale che la volata sia all'altezza degli occhi; il calcio è
tra il corpo ed il braccio ed il dito è fuori dalla guardia
del grilletto; per sparare è sufficiente spingere l'arma in avanti,
appoggiare il calcio alla spalla, disinserire la sicura e premere il grilletto
- La posizione di attesa bassa (low-ready position) =con
le armi corte, la posizione si assume inserendo la sicura
e collocando la volata a 45° verso il basso (in posizione sicura),
mantenendo SEMPRE il dito fuori dalla guardia; per impiegare l'arma
è sufficiente sollevare le braccia, togliere la sicura e premere
il grilletto; con le armi lunghe, la posizione si assume inserendo la
sicura e collocando la canna a circa 45° verso il basso, in maniera
tale che la volata sia puntata verso il basso con un'inclinazione di circa
45°; il calcio è appoggiato alla spalla ed il dito è
fuori dalla guardia del grilletto; per sparare è sufficiente
sollevare l'arma facendo perno sulla spalla, disinserire la sicura e premere
il grilletto
segue - necessità della cognizione
dell'interoperabilità tra armi corte ed armi lunghe
Durante l'addestramento di base, il soldato DEVE necessariamente
apprendere la tecnica nota convenzionalmente come transizione (transition).
Più precisamente, con il termine transizione si intendono due cose
distinte, e cioè:
- Prima definizione = la capacità di gestire
il passaggio dal primo colpo in doppia azione ai colpi successivi in singola
azione da parte del soldato (N.B. è un problema connesso con
l'impiego delle moderne pistole semiautomatiche ad azione c.d. mista)
- Seconda definizione = la capacità di passare, velocemente
e senza incertezze, dall'impiego della arma lunga (fucile Beretta 70/90)
all'arma corta (pistola Beretta M-92 o PX4)
Nelle note che seguono, il termine "transizione" farà
riferimento solo ed unicamente alla seconda tra le definizioni date in
precedenza. Per eseguire la transizione dal fucile alla pistola il soldato
deve:
- Fase 1 = abbassare il fucile tenendo sempre la volata in
direzione di sicurezza con la mano debole, mentre la mano forte si stacca
e si indirizza verso la pistola
- Fase 2 = spostare lateralmente il fucile rispetto al corpo,
indirizzando la volata a circa 45° verso il basso, dalla parte del
lato debole
- Fase 3 = estrarre la pistola utlizzando la tecnica appresa
in precedenza per l'estrazione (v. voce a se), mentre il fucile
viene bloccato con l'avambraccio; disinserire la sicura con il pollice,
senza dimenticare che la sicura potrebbe eventualmente essere disinserita
anche durante la fase successiva, tramite l'ausilio della mano debole,
quando quest'ultima si unisce alla mano forte (N.B. se la fondina fosse
molto stretta, come avviene ad esempio per le fondine in materiale sintetico,
la sicura potrebbe disinserirsi automaticamente con il semplice movimento
di estrazione, tuttavia NON occorre MAI fare affidamento su questo fenomeno
estemporaneo, poichè è necessario accertarsi di persona che
la sicura sia stata effettivamente disinserita!!)
- Fase 4 = unire la mano forte con la mano debole davanti
a se, ricordandosi di tenere SEMPRE la volata dell'arma puntata verso
il bersaglio (o comunque in direzione di sicurezza) e di disinserire la
sicura con la mano debole se non lo si era ancora fatto in precedenza (N.B.
tenere sempre bloccato il calcio del fucile per evitare pericolosi intralci
!!)
- Fase 5 = spingere l'arma verso il bersaglio, togliendo
contemporaneamente la precorsa ed allineando le mire
- Fase 6 = acquisire la corretta punteria e continuare ad
esercitare la pressione sul grilletto fino alla partenza del colpo
ATTENZIONE!!
NON E' POSSIBILE PER NESSUN MOTIVO EFFETTUARE
UN'INVERSIONE DELLE MANI DURANTE L'ESECUZIONE DELLA MANOVRA DI TRANSIZIONE!!
ATTENZIONE!!
PER EFFETTUARE CORRETTAMENTE LA MANOVRA DI
TRANSIZIONE E' NECESSARIO AVERE UN FUCILE DOTATO DI CINGHIA DI TRASPORTO
DI TIPO SPECIALIZZATO!! IN CASO CONTRARIO IL FUCILE PUO' O ESSERE TRATTENUTO
CON LA SOLA MANO DEBOLE (ED IN QUESTO CASO IL TIRO CON LA PISTOLA ANDRA'
ESEGUITO CON UNA SOLA MANO, QUELLA FORTE), OPPURE, NELLA PEGGIORE DELLE
IPOTESI, PUO' ESSERE LASCIATO A TERRA!!
segue - esercizi di (re)azione immediata
Durante il programma di base di addestramento al tiro è importante
INSEGNARE ai soldati una tecnica che presenta singolari profili
di connessione con la tecnica della transizione (v. voce a se). Questa tecnica
è nota come esercizio di azione immediata (Immediate Action Drill)
e può essere applicata in tre situazioni distinte:
- Il soldato è in possesso di arma lunga (primary weapon)
ed arma corta (secondary weapon) = il soldato deve applicare la tecnica
della transizione (N.B. se la tecnica della transisizone è già
stata applicata, si deve applicare una delle due tecniche sucessive)
- Il soldato è in possesso della sola arma corta (secondary
weapon only) = il soldato deve compiere una sequenza di gesti logici
rappresentati da assestare una spinta decisa alla base del caricatore
con il palmo della mano debole, arretrare vigorosamente il carrello per
osservare la condizione della camera (N.B. la camera può essere
vuota oppure può venire esplulso il proiettile od il bossolo che
aveva causato l'inceppamento), rilasciare il carrello e riacquisire la
punteria (N.B. in combattimento, dopo avere riacquisito la punteria si riapre
immediatamente il fuoco, mentre in addestramento questo non è sempre
necessariamente vero !!)
- Il soldato è in possesso della sola arma lunga (primary
weapon only) = il soldato deve compiere una sequenza di gesti logici
rappresentati da assestare una spinta decisa alla base del caricatore,
tirare la manetta di armamento per osservare la condizione della camera
(N.B. la camera può essere vuota oppure può venire esplulso
il proiettile od il bossolo che aveva causato l'inceppamento), rilasciare
la manetta di armamento (N.B. nelle armi dotate di specifico
meccanismo per favorire la chiusura dell'otturatore particolarmente sporco,
è necessario premere l'apposito pulsante, mentre se questo meccanismo
manca è possibile assestare un colpo con il palmo della mano debole
sul castello per assicurarsi che l'otturatore sia effettivamente in chiusura)
e riacquisire la punteria (N.B. in combattimento, dopo avere riacquisito
la punteria si riapre immediatamente il fuoco, mentre in addestramento
questo non è sempre necessariamente vero !!)
ATTENZIONE!!
TUTTI I PROGRAMI DI ADDESTRAMENTO AL TIRO,
ED IN PARTICOLARE QUELLO DI BASE, DEVONO ESSERE NECESSARIAMENTE CONCEPITI
IN FORMA PROGRESSIVA, IN MANIERA TALE CHE OGNI FASE SEGUA SEQUANZIALMENTE
E LOGICAMENTE L'ALTRA!!
segue - l'importanza vitale delle regole di
sicurezza nel maneggio armi
Prima che i soldati vengano portati al poligono per iniziare l'addestramento
al tiro con munizioni vere, è assolutamente NECESSARIO insegnare
le regole di sicurezza fondamentali per il maneggio delle armi. Se queste
regole fossero insegnate corettamente, sicuramente NON si sentirebbero
così spesso notizie relative a soldati uccisi per "...un colpo
partito per errore..." durante "... una sessione addestrativa al poligono...durante
l'espletamento del servizio di guardia...durante la discesa da un autocarro..."
e così via (N.B. essendo quella degli imbecilli una categoria
notoriamente trasversale, è chiaro che ci saranno tanti soldati incapaci
di applicare le regole di sicurezza nel maneggio delle armi quanti sono
gli istruttori che quelle stesse regole dovevano insegnare !!)!! E'
dunque ESSENZIALE che TUTTI i soldati di qualsiasi Arma, Reparto e grado
osservino SEMPRE scrupolosamente le seguenti norme di sicurezza:
- Considerare qualsiasi arma come se fosse sempre carica e trattarla
di consegenza
- Non puntare mai l'arma verso qualcosa o qualcuno che non debba
essere ucciso o distrutto
- Tenere sempre il dito fuori dalla guardia del grilletto di qualsiasi
arma a meno che non sia necessario aprire il fuoco
- Essere sempre certi della natura del proprio bersaglio (N.B. deve
essere ostile!!)
Dal momento che tutte le persone agiscono e reagiscono sulla base
di come hanno appreso un certo concetto, è ESSENZIALE che i concetti
siano chiari e che vengano appresi il più correttamente possibile.
Un soldato incerto nell'esatta applicazione delle regole di sicurezza
al poligono sarà un soldato insicuro sul campo di battaglia!!
ATTENZIONE!!
TUTTE LE VOLTE CHE UN ISTRUTTORE VEDE UN SOLDATO
NON APPLICARE CORRETTAMENTE LE REGOLE DI SICUREZA PER IL MANEGGIO DELLE
ARMI, DEVE IMMEDIATAMENTE FERMARE LA LEZIONE E SPIEGARE A TUTTI
COSA E' SUCCESSO, QUALE ERRORE E' STATO COMPIUTO E COME ANDAVANO APPLICATE
LE REGOLE DI SICUREZZA IN QUEL CASO SPECIFICO!!
ATTENZIONE!!
PER NESSUN MOTIVO GLI ISTRUTTORI POSSONO TOLLERARE
L'APPLICAZIONE IMPROPRIA DELLE REGOLE DI SICUREZZA NEL MANEGGIO ARMI
DURANTE QUALSIASI FASE DELL'ADDESTRAMENTO AL TIRO!! ANALOGAMENTE, TUTTI
I SOGGETTI CON FUNZIONI DI COMANDO NON POSSONO TOLLERARE VIOLAZIONI
DELLE REGOLE DI SICUREZZA NEL MANEGGIO DELLE ARMI IN QUALSIASI FASE
DELL'ATTIVITA' (addestrativa od operativa) DEL REPARTO!!
Con particolare riferimento a poligono di tiro (e quindi durante
l'addestramento al tiro in qualsiasi sua fase), è assolutamente
NECESSARIO che vengano rispettate RIGIDAMENTE le seguenti regole:
- eseguire immediatamente gli ordini impartiti dall'istruttore di
tiro
- accertarsi sempre che le armi siano scariche e con la canna priva
di ostruzioni prima di effettuare il caricamento ed iniziare la sessione
di tiro
- essere sempre certi di cosa c'è dietro ai bersagli
- usare sempre occhiali e cuffie durante qualsiasi esercitazione
- non sparare mai contro superfici dure (roccia, catrame, cemento,
marmo, porfido, etc), con supericie liscia o irregolare, oppure liquide
con superificie liquida perchè il proiettile potrebbe assumere
una traiettoria anomala e pericolosa
- non usare mai armi di nessun tipo quando ci si trova in cattive
condizioni di salute o sotto l'effetto di medicinali o di sostanze psicoattive
Un soldato INSICURO è un soldato che può
uccidere o ferire, se stesso o gli altri soldati, per cui tutti
i soldati di qualsiasi grado devono conoscere ed applicare le regole
di sicurezza in qualsisasi momento!!
segue - note per gli istruttori
E' importante che gli istruttori facciano riferimento ad alcuni
principi fondamentali durante la loro attività:
- Flessibilità = il programma di addestramento al tiro
è sequenziale ed ha una certa rigidità, ma deve al contempo
essere sufficientemente flessibile per armonizzarsi alla abilità
dei singoli (N.B. se un soldato è bravissimo con un bersaglio a
10m, l'istruttore può spostarlo a 15m , così come se il soldato
ha problemi con un bersaglio a 10m è preferibile arretrarlo a 5m
ed effettuare un forte ripasso sui fondamentali di tiro!! )
- Introduzione di nuovi esercizi = tutte le volte che un
nuovo esercizio viene introdotto dall'istruttore si potrebbero manifestare
delle difficoltà (N.B. di solito le rosate si allargano),
ed è necessario ripassare i fondamentali ed eseguire il nuovo esercizio
con estrema calma
- Ultimo esercizio della giornata = l'ultimo esercizio della
giornata (N.B. il programma di tiro occupa tutto l'orario addestrativo
di mattina e pomeriggio, ed in alcuni casi prevede anche esercitazioni
notturne !!) deve essere SEMPRE quello che tutti i soldati sono in
grado di effettuare in maniera soddisfacente
- Pulizia e manutenzione delle armi = tutte le sessioni di
tiro devono sempre terminare con la pulizia e la manutenzione delle armi
ATTENZIONE!!
GLI ISTRUTTORI NON DEVONO MAI ACCELERARE
I TEMPI PIU' DEL DOVUTO!! LA PRATICA DI TUTTI GLI ESERCIZI DEVE INIZIARE
SEMPRE NEL MODO PIU' LENTO POSSIBILE, PERCHE' SOLO CON
LA CALMA NELLE FASI INIZIALI DELL'ADDESTRAMENTO SI RAGGIUNGE LA VELOCITA
DI ESECUZIONE RICHIESTA IN COMBATTIMENTO!!
Attraverso lo studio di questi elementi tecnici, il soldato dovrà
essere in grado di utilizzare con sicurezza e senza esitazione armi lunghe
o corte di qualsiasi tipo in REALI condizioni operative. Questi elementi
sono il presupposto necessario per iniziare e completare l'addestramento
avanzato (v. voce a se), cioè per colpire con rapidità, precisione
e senza esitazione, i bersagli ostili singoli o multipli che il soldato
potrebbe incontrare in combattimento.
§ 3 - Addestramento avanzato
Terminata la fase di base dell'addestramento al tiro di tipo BASICO
si deve passare a quella di tipo AVANZATO. Durante questa fase, gli istruttori
introdurranno alcuni elementi chiarificatori che permetteranno ai soldati
di ottimizzare la propria posizione di tiro, in particolare con l'arma corta,
ma che potranno poi essere tralsate anche all'arma lunga (N.B. si ringrazia
il M.llo E.B. della "Folgore" per avere fornito le seguenti puntualizzazioni
tecniche !!). Con riferimento specifico alle armi CORTE, queste precisazioni
riguardano :
- mano forte = il palmo si appoggia in maniera tale che l'ansa tra
pollice ed indice sia fortemente a contatto con l'elsa; il dito indice va
posizionato in modo che l'unghia sia a contatto con la parte interna della
guardia (N.B. questa tecnica viene adottata SOLO nell'imminenza del tiro,
mentre se si verifica una situazione PALESE di mancanza di pericolo, il dito
viene collocato FUORI dalla guardia e parallelo al carrello !!); a seconda
dei casi, il pollice è parallelo alla leva dell'hold-open (per i tiratori
destrorsi), oppure parallelo al carrello (per i tiratori sinistrorsi); le
altre dita della mano fasciano saldamente l'impugantura dell'arma; se il modo
di impugnare è corretto, l'asse dell'arma e quello del polso (avambraccio)
si vengono a trovare sullo stesso piano (verticale)
- mano debole = il pollice è parallelo al carrello ed è
disteso SOTTO al pollice della mano forte; dal momento che il pollice è
una sorta di prolungamento naturale del braccio, usando questa tecnica entrambi
i pollici sono indirizzati in avanti (N.B. cioè verso il bersaglio),
e questo consente al soldato di puntare istintivamente ed automaticamente
la propria arma verso bersaglio; le altre dita della mano fasciano saldamente
l'impugantura dell'arma; l'arma così impugnata va trattenuta saldamente
ma NON stretta in maniera spasmodica (N.B. è la presa è corretta
quando le mani si comportano come se dovessero premere una noce o una pallina
da tennis)
- braccia = sono più o meno estese a seconda di quanto è
distante il bersaglio
- ginocchia = leggermente piegate
- tronco = leggermente piegato in avanti
- gamba (piede) forte = è più o meno arretrata, con
la punta del piede indirizzata circa a "ore 2" (per i tiratori destrorsi)
o a "ore 10" (per i tiratori sinistrorsi)
- gamba (piede) debole = è più o meno avanzata, con
la punta del piede indirizzata a "ore 12"
ATTENZIONE !!
PER MASSIMIZZARE IL CONTROLLO DURANTE IL TIRO RAPIDO, E' ESSENZIALE
CHE IL SOLDATO APPRENDA COME POSIZIONARE LE MANI IN MODO CORRETTO, PER CONSEGUIRE
QUESTO RISULTATO E' FONDAMENTALE CHE IL SOLDATO COMPRENDA DI COLLOCARE NEL
MODO CHE RISULTANO IL PIU' ALTE POSSIBILE !! IN ALTRI TERMINI E' ESSENZIALE
CHE IL SOLDATO COMPRENDA LA NECESSITA' DI METTERE L'ASSE DELLA MANO FORTE
(N.B. ma anche della mano debole, ed è per questo che spesso si
dice di "sparare con i pollici alti") IL PIU' VICINO POSSIBILE ALL'ASSE
DELLA CANNA, QUESTA CONDIZIONE RIDUCE NON SOLO IL RINCULO PEPRCEPITO DAL
SOLDATO, MA ANCHE L'ENTITA' DELL'IMPENNAMENTO DEL ARMA COLPO DOPO COLPO (N.B.
questo è importante specie nel tiro rapido, ed in particolar modo
con l'arma corta !!) .
Con riferimento specifico alle armi LUNGHE, queste precisazioni riguardano
:
- mano forte = il palmo si appoggia in maniera tale che l'ansa tra
pollice ed indice sia fortemente a contatto con l'elsa; il dito indice va
posizionato in modo che l'unghia sia a contatto con la parte interna della
guardia (N.B. questa tecnica viene adottata SOLO nell'imminenza del tiro,
mentre se si verifica una situazione PALESE di mancanza di pericolo, il dito
viene collocato FUORI dalla guardia !!); il gomito è piegato in
maniera tale da risultare pressochè perpendicolare al terreno e a
STRETTO contatto con il tronco (N.B. da questa condizione posturale il
gomito consente di esercitare una lieve torsione assiale che, sommata alla
torsione assiale generata dalla mano debole, permette una superiore controllabilità
durante il tiro rapido !!)
- mano debole = afferra saldamente l'astina esercitando sia una trazione
dell'arma verso il corpo, sia una torsione ASSIALE della stessa per MASSIMIZZARE
il controllo durante il tiro; il gomito è piegato in maniera tale
da risultare pressochè perpendicolare al terreno
- braccia = sono molto raccolte per controllare meglio il rinculo
- ginocchia = leggermente piegate per controllare meglio il rinculo
- tronco = leggermente piegato in avanti
- gamba (piede) forte = è più o meno arretrata, con
la punta del piede indirizzata circa a "ore 2" (per i tiratori destrorsi)
o a "ore 10" (per i tiratori sinistrorsi)
- gamba (piede) debole = è più o meno avanzata, con
la punta del piede indirizzata a "ore 12"
Successivamente, gli istruttori introdurranno alcune tecniche specialistiche
di tiro, fra le quali rilevano, per la loro importanza in REALI condizioni
operative, le seguenti :
- Tiro rapido mirato (rapid aimed fire) = è una tecnica
che viene usata SOLO nell'addestramento avanzato e per distanze NON
superiori ai 15m; si tratta di un compromesso tra la velocità
di acquisizione del bersaglio e la precisione di tiro, ed è caratterizzata
dal fatto che le mire sono allineate lungo l'asse orizzontale (cioè
a destra ed a sinistra), ma non lo sono rispetto a quello verticale; il
motivo per cui questa tecnica può essere applicata è che
la zona critica (kill zone) di un bersaglio è più
ALTA che LARGA, motivo per cui a distanze non eccesive il bersaglio (umano)
può essere colpito con sucfficiente precisione
- Abbattimento rapido mirato (aimed quick-kill) = è
una tecnica che viene usata SOLO nell'addestramento avanzato e per distanze
NON superiori ai 10m ed è caratterizzata dal fatto che lo sguardo
è focalizzato sul mirino e non sulla tacca di mira; solo il mirino
viene messo effettivamente a fuoco dagli occhi, collocando l'arma in maniera
tale che il mirino appaia leggermente più sotto rispetto al punto
che si vuole colpire;
Questa fase dell'addestramento DEVE essere particolarmente INTENSA
perchè DEVE generare nel soldato la fiducia nei propri mezzi e
nelle proprie capacità di utilizzare le armi di ordinanza nelle
REALI circostanze operative. Per usare un assioma tanto caro ad cultura
che non ci appartiene, come quella orientale, si può dire che il
soldato deve addestrarsi al punto tale da diventare una cosa sola con la
propria arma !! Durante l'addestramento con le armi da fuoco il soldato
DEVE portare con se la propria arma in ogni momento, sia per instillare
fiducia nei propri mezzi e sia per ribadire costantemente l'importanza dell'osservanza
delle NORME di SICUREZZA in qualsiasi momento. Devono poi essere previsti
periodi speciali di addestramento con le armi portatili, in cui l'arma viene
impiegata continuativamente per almeno una settimana. Un'altra cosa importantissima
da prevedere a livello addestrativo, sia da parte dello Stato Maggiore,
sia da parte dei singoli Comandi funzionalmente competenti, è quella
di considerare SEMPRE il MASSIMO REALISMO come punto focale
di tutto l'addestramento (al tiro)!!
ATTENZIONE!!
UN ADDESTRAMENTO AL TIRO DI TIPO NON REALISTICO
E' UN ADDESTRAMENTO CHE AUMENTA INUTILMENTE IL NUMERO DELLE PERDITE
!!
Più precisamente, l'addestramento DEVE essere realistico
per quanto concerne ALMENO quattro aspetti fondamentali, quali:
- posizioni di tiro
- ambienti
- situazioni
- equipaggiamento
Particolare realismo DEVE poi essere posto con specifico riferimento
ai bersagli (biologici) e, specificamente, per quanto concerne:
- la rilevazione dei bersagli
- il puntamento dei bersagli
Questo aspetto è importantissimo, ma purtroppo è di
fatto IGNORATO dallo Stato Maggiore, infatti, in tutti gli "addestramenti
al tiro" praticati presso i vari Reparti delle FF.AA., ai soldati
viene chiesto di collimare le mire della propria arma su un bersaglio
cartaceo, posto a distanze irrealistiche, e di aprire il fuoco!! Questo
potrebbe andare bene, idealmente, per l'addestramento di base, ma cosa
dire per il tiro da combattimento?
ATTENZIONE!!
NON ESISTE NESSUNA REALE SITUAZIONE
DI COMBATTIMENTO IN CUI AL SOLDATO E' CONSENTITO DI ASSUMERE LA POSIZIONE
ERETTA IN TOTALE LIBERTA', COLLIMARE LE MIRE ED APRIRE IL FUOCO SENZA
PREOCCUPARSI DELL'AMBIENTE CIRCOSTANTE!!
ATTENZIONE!!
NELLA REALTA' I BERSAGLI VANNO PRIMA INDIVIDUATI
E POI PUNTATI, MENTRE AL POLIGONO I BERSAGLI SONO FERMI, BENE EVIDENTI
E NON RISPONDONO MAI AL FUOCO!!
Per prima cosa, dopo avere superato la fase basica dell'addestramento
al tiro, è NECESSARIO mettere il soldato in un contesto il più
REALISTICO possibile per quanto concerne:
- l'elemento spaziale, cioè l'ambiente esterno (N.B. provate
a chiedervi che senso avrebbe il fatto di fare sparare i cadetti con un'arma
in calibro .22 LR in una posizione identica a quella usata per il tiro
accademico all'interno di un poligono ipertecnologico !!)
- l'elemento temporale, cioè il contesto cronologico (N.B.
provate a chiedervi che senso avrebbe il fatto di fare sparare i cadetti
con la solita arma in calibro .22 LR senza che venga imposto alcun limite
di tempo realistico per colpire i bersagli !!)
- l'elemento materiale, cioè armi ed equipaggiamenti effettivamente
impiegati (N.B. provate a chiedervi che senso avrebbe il fatto di fare
sparare i cadetti con un'arma NON utilizzata nella realtà, con
una posizione di tiro non realistica e senza l'equipaggimento che dovrebbe
essere utilizzato nella realtà !!)
Per massimizzare il realismo si può ricorrere all'impiego
di sistemi di simulazione elettronici come il notissimo MILES. Con particolare
riferimento a questo aspetto è possibile agire in due modi:
- realizzando delle battaglie simulate con ampia libertà
di movimento per ciascuno dei partecipanti
- dividendo i soldati in due gruppi, in maniera tale che uno sia
statico, mentre l'altro deve avanzare cercando di massimizzare il silenzio,
l'occultamento ed il mimetismo per portarsi a distanza ottimale prima
di "aprire il fuoco"
Con specifico riferimento alle posizioni di tiro, se nella fase
dell'addestramento di base è sensato insegnare e praticare le
varie posizioni di tiro, particolare attenzione DEVE essere posta a quelle
che sono le posizioni di tiro che possono trovare un'applicazione nelle
REALI situazioni di combattimento. Per essere più chiari, una
cosa è applicare le posizioni di tiro canoniche al poligono, una
cosa ben diversa è tentare di applicare le posizioni di tiro canoniche,
in combattimento, con 40Kg di armi ed equipaggiamenti!! Cosa sarebbe possibile
fare nella realtà insistendo nel voler addestrare i soldati come
se dovessero partecipare ad una competizione di tiro accademico?
ATTENZIONE!!
UN PROGRAMMA DI TIRO REALISTICO E' QUELLO
CHE NON SOLO INSEGNA AL SOLDATO QUALI POSIZIONI DI TIRO POSSONO ESSERE
EFFETTIVAMENTE IMPIEGATE IN UN VERO COMBATTIMENTO, MA E' ANCHE QUELLO
CHE INSEGNA QUALI ACCORGIMENTI DEVONO ESSERE PRESI SUL CAMPO PER ADATTARE
LE POSIZIONI DI TIRO A FATTORI ESTERNI COME IL PESO DELL'EQUIPAGGIAMENTO,
LA STRUTTURA FISICA ED IL TERRENO !!
Tra le posizioni di tiro più adatte per le REALI condizioni
di combattimento vanno ricordate:
- la posizone eretta (standing position)
- la posizione inginocchiata (kneeling position)
- la posizione accovacciata (squatting position)
- la posizione prona (prone position)
Chiaramente tutte queste posizioni di tiro vanno praticate INNUMEREVOLI
volte con indosso TUTTO l'equipaggiamento e negli ambienti più disparati
per essere in grado di applicarle automaticamente in REALI condizioni
di combattimento. A completamento del programma di tiro vanno poi inseriti
esercizi:
- con bersagli che compaiono repentinamente dietro un elemento che
ne preclude una visone perfetta, in modo da costringere i soldati prima
ad individuarli e solo successivamente a sparare
- con bersagli mobili posti su terreni il più variegati possibile,
in grado di comparire sia singolarmente, sia in gruppi
- con bersagli a distanze non superiori ai 70 - 75m (almeno nel
90% del totale)
- con bersagli a distanze superiori ai 100m (nel 10% circa del totale)
- con bersagli che compaiono repentinamente in più posizioni
lungo i lati di una corsia rettilinea, in cui devono essere applicate
le tecniche di tiro rapido, sia da parte di singoli soldati, sia da parte
di piccoli gruppi di soldati (6 - 10 individui al massimo)
- di gruppo (squadra) in cui viene simulata l'esecuzione di tecniche
difensive da attacchi nemici portati contro il fronte, il retro, od i
fianchi del gruppo stesso
- di gruppo (squadra) in cui vengono simulate delle perdite alle
quali il gruppo (squadra) stesso deve fare fronte efficacemente
Particolare interesse riveste l'esecuzione di battaglie simulate fra
piccoli gruppi di soldati (N.B. questo avviene normalmente in gruppi
con la consistenza di una squadra) potenzialmente effettuabili tramite
l'ausilio di:
- armi vere modificate con proiettori LASER (tipo MILES o simli)
- armi ad aria compressa in grado di sparare capsule di venice colorata
(c.d. paintball guns)
- armi vere modificate in maniera tale da sparare particolari munizioni
a bassissima letalità (c.d. simunition)
Un corso di addestramento al tiro realistico si dovrebbe poi concludere
con una serie di lezioni teorico - pratiche sulle principali armi portatili
in uso presso le altre FF.AA. Non è assolutamente pensabile che
le nostre FF.AA. eseguano missioni di "Peace-keeping" SENZA
sapere minimamente (tra le altre cose) come funziona un Kalashnikov, quando
in quegli stessi luoghi in cui le nostre FF.AA. vengono (attualmente) inviate
ci sono ragazzini in età preadolescenziale che disassemblano e
riassemblano questa stessa arma completamente bendati!!
segue - tiro in movimento
Al termine della fase avanzata dell'addestramento al tiro, TUTTI
i soldati DEVONO essere in grado di effettuare correttamente la
tecnica nota come tiro in movimento (shooting while moving), da
non confondere con la tecnica per il corretto spostamento sul terreno quando
si ha un'arma in mano (shooting footwork). Una volta che il soldato
ha appreso come sparare con sufficiente precisione da una condizione di staticità,
è NECESSARIO che gli istruttori comincino le spiegazioni relative
al tiro in movimento. Per iniziare è sufficiente porre un bersaglio
SINGOLO ad una distanza relativamente ridotta (ad esempio 5m), effettuare
un paio di passi e sparare un SOLO colpo. Successivamente sarà possibile
introdurre più bersagli, effettuare spostamenti maggiori ed aumentare
la difficoltà complessiva dei vari esercizi. Per riuscire a colpire
un bersaglio da una condizione di dinamicità soggettiva, il soldato
deve:
- piegare le ginocchia
- piegare le caviglie
- ammortizzare il movimento del corpo tramite ginocchia e caviglie
- sparare mentre il peso del corpo viene spostato da un piede all'altro
- non sparare mai quando il piede sta scaricando a terra il peso
del corpo
Durante gli spostamenti, gli occhi vengono tenuti ENTRAMBI aperti
per visualizzare l'ambiente circostante nella sua globalità. L'arma
viene allienata verso il bersaglio e può essere spostata da un
bersaglio all'altro a seconda delle esigenze, mentre la correttezza del
puntamento (e la necessaria precisione sul bersaglio) viene garantita
dall'applicazione della tecnica dell'abbattimento rapido mirato (v. voce
a se).
segue - capacità generale di riconoscimento
dei bersagli e capacità di discriminazione da parte del soldato
tra bersagli biologici di tipo ostile e non ostile
Di fondamentale importanza durante un reale combattimento è
la capacità del soldato di distinguere tra bersagli ostili (hostile
targets) e bersagli non ostili (non hostile targets). In primo
luogo è necessario insegnare al soldato che la distinzione fra
le due tipologie di bersagli avviene sulla base di un processo valutativo
in tre fasi:
- Percezione = il soldato si rende conto della presenza
di uno o più potenziali bersagli
- Riconoscimento = il soldato distingue tra bersagli
ostili e non ostili
- Decisione = il soldato colpisce senza esitazione
i bersagli ostili con le tecniche apprese in addestramento, oppure si
allontana e prosegue nella sua missione in caso di bersagli non ostili
Successivamente si potrà programmare l'esecuzione di esercizi
in cui sono presenti, rimescolati in varia misura tra loro, bersagli ostili
e non ostili.
ATTENZIONE!!
IN COMBATTIMENTO UN SOLDATO POTREBBE COLPIRE
UN PROPRIO COMMILITONE OPPURE UN BERSAGLIO NON OSTILE PERCHE' NON HA UNA
CONOSCENZA PERFETTA DELLA TECNICA DI PERCEZIONE - VALUTAZIONE - DECISIONE
E, DUNQUE, SALTA LE FASI DI PERCEZIONE E RICONOSCIMENTO PER EFFETTUARE
SUBITO QUELLA DI DECISIONE !!
ATTENZIONE!!
PER DIVENTARE REALMENTE ESPERTI NEL DISCERNIMENTO
TRA BERSAGLI OSTILI E NON OSTILI E' NECESSARIO ESEGUIRE INNUMEREVLI VOLTE
SPECIFICI ESERCIZI DI PERCEZIONE - RICONOSCIMENTO - DECISIONE DURANTE
L'ADDESTRAMENTO AVANZATO!!
segue - regole di sicurezza per il combattimento
Oltre alle regole di sicurezza per il maneggio delle armi che devono
essere SEMPRE osservate in qualsiasi fase dell'addestramento al tiro,
nella fase dell'addestramento avanzato DEVONO essere apprese le seguenti
regole di sicurezza preventiva specifiche per il combattimento. Queste regole
individuano tutta una serie di comportamenti che DEVONO essere EVITATI per
massimizzare la sopravvivenza del soldato in un REALE contesto operativo.
Esse sono:
- scarso impegno
- stanchezza eccessiva
- mancato riconoscimento del pericolo
- scarsa attenzione alla condotta del (presunto) nemico
- rilassamento prematuro od eccessivo
- uso improprio dell'arma
- cattiva o carente menutenzione dell'arma
- incoscienza
ATTENZIONE!!
TUTTI GLI ISTRUTTORI DEVONO ACCERTARSI CHE
I SOLDATI APPRENDANO NON SOLO LE REGOLE DI SICUREZZA NEL MANEGGIO DELLE
ARMI, MA ANCHE LE REGOLE DI SICUREZZA PER IL COMBATTIMENTO!!