CONCETTI INTRODUTTIVI IN TEMA DI TIRATORI SCELTI


§1 - definizione ed organizzazione


Il tiratore scelto (sniper) è un soldato particolarmente addestrato nell’utilizzo delle armi lunghe il cui compito principale è quello di:


- Eliminare o distruggere (= INTERDIRE) bersagli predeterminati di elevato valore strategico
- Raccogliere informazioni rilevanti sotto il profilo strategico per l’Unità in cui è inserito o  aggregato


Contrariamente a quelli che sono i convincimenti della gente comune, l’attività del tiratore scelto NON ha una natura MONISTICA, bensì possiede una natura decisamente DUALISTICA. In altri termini, il tiratore scelto non è una figura misteriosa che spara a caso su vittime inermi utilizzando un fucile (scelto casualmente) munito di cannocchiale di puntamento (scelto altrettanto casualmente), ma un professionista altamente selezionato e preparato sia nel colpire bersagli specifici, sia nel raccogliere informazioni importanti (sotto il profilo tattico). Stante l’enorme COMPLESSITÀ della missione che gli è affidata, il tiratore scelto NON può e NON deve lavorare da solo, ed è proprio questo il motivo per il quale nelle FF.AA. moderne vengono utilizzate “coppie” o “cellule” (Sniper Pairs, Sniper Teams o anche Sniper element) composte da un tiratore (assigned sniper) ed un osservatore (observer). Entrambi sono perfettamente addestrati come tiratori scelti, tuttavia essi dovranno, svolgendo compiti diversi, operare in maniera coordinata come una vera e propria squadra. In particolare, i compiti del tiratore (sniper) saranno:


- Pianificare la missione
- Coordinarsi con le altre Unità
- Seguire l’osservatore durante la marcia e coprire la retroguardia
- Cancellare o rimuovere il più possibile le tracce lasciate
- Condurre la marcia durante la fase di avvicinamento al bersaglio o durante l’osservazione delle tracce nemiche
- Scegliere il luogo dell’appostamento e del relativo nascondiglio
- Occuparsi della costruzione del nascondiglio
- Rilevare e comunicare i bersagli all’osservatore
- Osservare metà del campo visivo con il binocolo
- Regolare alzo e deriva del cannocchiale a seconda della distanza, del vento e del dislivello incontrati
- Compiere una stima empirica della distanza dal bersaglio e comunicarne i risultati all’osservatore
- Decidere le priorità nella scelta dei bersagli da colpire
- Colpire i bersagli designati
- Indirizzare proiettili traccianti verso i bersagli durante le ore notturne per facilitare il lavoro di altre Unità (specialmente quelle dei Carristi o di Fanteria)


Viceversa, i compiti dell’osservatore (observer) saranno:


- Richiedere, ottenere e preparare l’equipaggiamento necessario
- Condurre la marcia
- Seguire il tiratore durante la fase di avvicinamento al bersaglio ed occultare le tracce lasciate
- Coprire la retroguardia durante la ricerca del nemico
- Partecipare alla costruzione del nascondiglio
- Realizzare schizzi e disegni della zona di operazioni in cui la coppia si trova ad operare
- Compiere una stima della distanza dal bersaglio (con un telemetro laser od ottico) e  comunicarne i risultati al tiratore
- Osservare metà del campo visivo con il cannocchiale da osservazione
- Rilevare i bersagli e comunicarne il tipo al tiratore scelto
- Identificare i vari bersagli
- Valutare la velocità e la direzione del vento
- Comunicare il momento più opportuno per sparare al tiratore (in caso di vento forte o di  condizioni atmosferiche inclementi)
- Osservare l’impatto del proiettile e comunicarlo al tiratore
- Provvedere e gestire le comunicazioni radio
- Raccogliere le informazioni
- Coordinare la propria azione con le altre Unità presenti in zona
- Eliminare le tracce dal nascondiglio quando questo viene abbandonato al termine della  missione


L’attività prevalente della coppia di tiratori scelti è quella di tipo OFFENSIVO, la quale si estrinseca tramite l’invio di un fuoco estremamente preciso verso:


- I tiratori scelti nemici
- I serventi delle armi automatiche
- Gli osservatori avanzati di artiglieria
- Il personale nemico gerarchicamente rilevante
- Dispositivi ottici di osservazione, i sistemi radar e quelli di comunicazione
- Il personale nemico vagante
- Le Unità nemiche o il personale nemico che tenta un attacco sui fianchi, l’inserimento in  spazi vuoti o l’esecuzione di un contrattacco
- Il personale nemico esposto durante la fase di avvicinamento
- Il personale nemico visibile nelle feritoie dei bunker o di altre installazioni difensive
- Bersagli eventualmente collocati dietro il principale obiettivo (durante gli attacchi frontali, specie di Fanteria)
- Personale nemico in possesso di armi anticarro (negli attacchi operati con reparti corazzati)


L’attività offensiva, che si estrinseca tramite l’osservazione ed il tiro a lunga distanza, non riguarda solo l’attacco frontale operato dalla Fanteria, ma è comprensivo di una vasta pluralità di operazioni quali:


- Attacco combinato Fanteria - Carristi
- Attacco di Fanteria meccanizzata
- Attacco verso aree fortificate
- Attacco verso aree urbane
- Azioni offensive che prevedono l’attraversamento di fiumi
- Pattugliamento (sia di ricognizione, sia di combattimento)
- Inserimento eliportato


Nonostante si tratti di uno strumento prettamente offensivo, la cellula di tiratori scelti può, eccezionalmente, essere utilizzata per compiere azioni di carattere DIFENSIVO quali:


- La protezione degli avamposti
- La sicurezza durante le ore di luce (ed eventualmente durante il periodo notturno)
- La difesa d’area
- La difesa perimetrale
- La difesa di alture collocate in posizione strategica
- La difesa di aree urbane
- La difesa mobile
- La difesa di un punto strategico in un corso d’acqua
- Le c.d. operazioni retrograde


Per quanto riguarda l’organizzazione, premesso che queste note fanno riferimento  ESCLUSIVAMENTE alle FF.AA., questa può essere di due tipi (per semplicità si farà riferimento ad un Battaglione):


- Accentrata = si tratta della modalità organizzativa attualmente più diffusa; presso la Compagnia Comando e Servizi è incardinato un plotone denominato "Plotone Tiratori Scelti” o “Plotone Tiro di Interdizione” oppure “Plotone Osservazione ed  Acquisizione Bersagli” che risponde direttamente al Comandante di Battaglione (o di  altra Unità)
- Decentrata = presso ogni Compagnia è presente un “Plotone Tiratori Scelti” (I, II, III e così  via a seconda del numero delle Compagnie) a disposizione del singolo Comandante di Compagnia, i quali risponderanno direttamente al Comandante del Battaglione per il tramite di un ufficiale di collegamento denominato “Ufficiale per la gestione dei  tiratori scelti” (Sniper Executive Officer)


All’interno del Plotone Tiratori Scelti si possono distinguere :


- Una o più Squadre (Sniper Squad) comandate da un Sergente Maggiore o, più raramente,  da un Maresciallo Ordinario e composte da 5 tiratori (Caporalmaggiori o, più     raramente, Sergenti) e 5 osservatori (Caporali)
- Un certo numero di coppie (dette anche “cellule” o “cellule offensive”) di tiratori scelti (Sniper Teams altresì dette Sniper Pairs) composte da un tiratore (assigned sniper) ed     un osservatore (observer) che, normalmente, sono un Caporalmaggiore ed un  Caporale


Il Plotone Tiratori Scelti è comandato da un Tenente, al quale risponderanno il vicecomandante di Plotone (solitamente un Sergente Maggiore scelto tra i vari Capi Squadra) e l’addetto alla riparazione ed alla manutenzione delle armi (si tratta sempre di un Sergente scelto tra i vari Capi Squadra). Il Comando dell’Unità deve fare in modo che ogni Squadra abbia  a disposizione 5 sistemi d’arma (cioè 1 per ogni coppia in maniera DEFINITIVA). Naturalmente NON tutti possono diventare tiratori scelti, da momento che è necessario essere in possesso di una serie di requisiti psicofisici del tutto particolari e, per certi versi, eccezionali. Premesso che si deve trattare di soggetti con un certo numero di anni di servizio (solitamente non meno di 5) che non hanno mai avuto problemi disciplinari o altri problemi legati all’assunzione o all’uso di sostanze psicoattive di qualsiasi tipo (comprese anche alcool e nicotina), gli aspiranti tiratori scelti devono essere:


- Volontari
- Maschi, di sana e robusta costituzione, possibilmente con un passato di atleta o di sportivo alle spalle
- Dotati di un elevato grado di motivazione
- Dotati di elevata volontà di sacrificio per apprendere un gran numero di nozioni e di abilità tecniche
- In possesso di un’efficienza fisica perfetta
- In possesso di un eccezionale equilibrio psichico
- Dotati di un’intelligenza del tutto fuori dal comune


È necessario approfondire ulteriormente alcuni dei requisiti soggettivi FONDAMENTALI per diventare tiratore scelto per quanto riguarda :


- La personale abilità di tiro con armi lunghe (rifle marksmanship) = non trattandosi di una qualità innata, è necessario selezionare i candidati in base ad una comprovata  esperienza pregressa nel settore del tiro con le armi lunghe, sia essa agonistica o non agonistica

- La condizione fisica (physical condition) = dal momento che il tiratore scelto viene impiegato in operazioni di lunga durata (anche 5 o 7 giorni) con cibo ed acqua molto scarsi e spesso in condizioni climatiche (caldo o freddo intensi) o meteorologiche disagevoli (nebbia, vento forte, pioggia, etc.), è necessario che sia in una forma fisica del tutto eccezionale e, in ogni caso, del tutto al di sopra della media

- La qualità visiva (eyesight) = essendo la vista la prima arma del tiratore scelto, è necessario che i candidati siano in possesso di un visus perfetto senza correzioni (perché le lenti a contatto o gli occhiali possono essere rotte o perduti) e che siano esenti da patologie oculari pericolose come il daltonismo

- La dipendenza da nicotina (smoke addiction) = il candidato DEVE essere un non fumatore perché 1) l’odore della nicotina può rivelare la sua posizione al nemico a diverse centinaia di metri di distanza, 2) la sua carenza determina nervosismo con conseguente decadimento di efficienza e 3) la sua assunzione inficia l’acutezza visiva specie durante le ore notturne

- La condizione mentale (mental condition) = il candidato DEVE essere non solo una persona eccezionalmente fredda e razionale, ma anche un soggetto estremamente affidabile e leale, dotato di iniziativa e rispettoso della disciplina e dei regolamenti

- L’intelligenza (intelligence) = se la vista è la prima arma del tiratore scelto, l’intelligenza è  la sua prima qualità personale dal momento che egli deve apprendere un’enorme quantità di nozioni relative a 1) balistica, 2) qualità e prestazioni delle munizioni, 3) regolazione dei dispositivi ottici, 4) funzionamento delle principali armi in dotazione, 5) funzionamento delle radio e dei sistemi di comunicazione, 6) osservazione ed  aggiustamento del fuoco dei mortai o dell’artiglieria, 7) raccolta di informazioni  strategicamente rilevanti

- L’equilibrio psichico (emotional balance) = il candidato 1) DEVE essere in grado di  eliminare deliberatamente e scientificamente un bersaglio posto a centinaia di metri di distanza senza ansia o rimorso (= si tratta di una qualità rarissima perché tutti possono uccidere per difendere se stessi da una minaccia immediata e presente ma quasi nessuno è in grado di farlo senza una provocazione od un pericolo presente attualmente) e 2) NON deve essere un soggetto che brama a diventare tiratore scelto per mero prestigio personale o per la ricerca della gloria

- Le abilità manuali ed intellettuali a sfondo strategico (fieldcraft skills) = il candidato deve essere una persona che si trova completamente a suo agio in aperta campagna, in una foresta, in un’area semidesertica o sulle Alpi a 4000 m di altezza e deve essere  perfettamente in grado di sfruttare razionalmente tutte le opportunità che l’ambiente in cui va ad operare gli offre (N.B. normalmente le persone dotate di marcate abilità manuali e di spiccata inventiva sono potenzialmente degli ottimi tiratori scelti)



Normalmente i soggetti che decidono di svolgere questa professione sono persone molto schive e riservate, spesso solitarie e di poche parole, per cui poco inclini allo scherzo o alla bravata, ma molto orgogliose di quello che fanno per il proprio Paese.


§2 - le differenze fondamentali tra i tiratori scelti delle FF.AA. e delle Forze dell’Ordine


L’attività dei tiratori scelti operanti in seno alle Forze dell’Ordine (police sniper) è complessa tanto quanto quella dei tiratori scelti che operano nelle FF.AA. (military sniper), tuttavia è necessario comprendere quelle che sono le DIFFERENZE e le SIMILITUDINI tra le attività di questi due operatori al fine di evitare errori pericolosi. In linea di massima anche nel caso delle Forze dell’Ordine avremo un tiratore ed un osservatore, stante il fatto che le emergenze che la Polizia di Stato  o i Carabinieri vanno solitamente ad affrontare possono durare molte ore, ed osservare il bersaglio attraverso un binocolo od un cannocchiale (di puntamento o da osservazione) diventa molto stressante. Per quanto riguarda le FUNZIONI, il tiratore scelto (#1 sniper) DEVE:
 

- Osservare e riportare tutte le informazioni rilevanti al Comando Operativo
- Raccogliere tutte le informazioni tatticamente rilevanti
- Fornire copertura alla Squadra d’Assalto nel caso si decida per l’intervento di forza
- Eliminare bersagli preselezionati su specifico comando
- Fornire fuoco diversivo per favorire l’altrui azione o movimento


Mentre l’osservatore (observer / #2 sniper), DEVE :


- Assistere il tiratore con l’equipaggiamento più opportuno
- Osservare il luogo dove l’incidente si sta verificando
- Gestire le comunicazioni con il Comando Operativo
- Agire come tiratore di riserva nel caso fosse necessario
- Fornire potere di fuoco ulteriore in caso di necessità
- Fornire sicurezza al tiratore scelto


Questa stretta compenetrazione di ruoli fa si che, in linea di massima, fra i tiratori scelti operanti presso le Forze dell’Ordine avvenga spesso la c.d. rotazione dei fucili (rifle rotation), cosa che normalmente nell’ambito delle FF.AA. non avviene MAI (perché ogni tiratore ha un’arma che gli viene permanentemente assegnata). La sinergia tra le funzioni dei membri della coppia (sniper pair), fa si che essa possa fornire al Comando Operativo:


- Informazioni tattiche rilevanti sul luogo dell’incidente
- Informazioni sul presunto criminale che sta operando in quel momento
- Un aggiornamento in tempo reale dell’evolversi della situazione
- Il controllo pressoché assoluto del luogo dell’incidente da una posizione sopraelevata
- Un campo visivo ottimale su lunga distanza sia durante le ore diurne, sia durante le ore     notturne
- Ottima capacità di penetrazione verso soggetti nascosti dietro porte o finestre
- Un eccellente capacità di copertura verso la Squadra d’Assalto nel caso venga decisa     l’irruzione


Le informazioni tattiche che la coppia invia al Comando Operativo riguardano:


- Numero e posizione dei criminali
- Tipologia delle armi a disposizione dei criminali
- Numero e posizione degli ostaggi
- Punti di entrata
- Descrizione del luogo dell’incidente


I punti più importanti sono quelli relativi alla descrizione dei criminali e del luogo dell’incidente. La descrizione dei criminali deve riguardare i seguenti punti:


- Zona di attività Nord (nero), Sud (bianco) Est (rosso), Ovest (verde)
- Posizione rispetto a porte o finestre
- Criminale od ostaggio ?
- Sesso, età, nome
- Armi, tipo e descrizione (se criminale)
- Descrizione globale (essenziale per i criminali): razza, complessione fisica, altezza, capelli, tratti somatici, caratteristiche particolari
- Vestiti: copricapo (presente/assente), parte superiore del corpo, parte inferiore del corpo, calzature
- Dettagli residui


La descrizione del luogo dell’incidente deve riguardare:


- Tipologia delle porte: singole o doppie, con o senza cardini, verso di apertura, etc.
- Materiale con cui le porte sono costruite: legno, vetro, metallo, altri materiali
- Tipologia delle maniglie: fissa, a pomello, a leva, etc.
- Posizione della maniglia sulla superficie della porta
- Tipologia delle serrature: posizione, attivazione /disattivazione, marca (se possibile)
- Tipologia delle finestre: singole o doppie, fisse o ribaltabili, verso di apertura, tipo di     cardini, dimensioni, altezza da terra, etc.
- Tipologia dei vetri: normale, doppio, rinforzato, etc.


Anche per i tiratori scelti delle Forze dell’Ordine valgono, in generale, i requisiti psicofisici validi per le FF.AA. In primo luogo deve trattarsi di un soggetto con una certa esperienza nel settore delle Forze dell’ordine, il che significa come minimo 5 anni di servizio compiuti con il massimo dell’efficienza e della professionalità. Deve trattarsi di un soggetto dotato di estrema maturità, calma e pazienza, inoltre deve essere dotato di un eccezionale equilibrio psichico (specie per quanto concerne l’aspetto emozionale) e di una volontà di apprendimento fuori dal comune: diventare tiratori scelti implica studio e sacrificio personale, non comportarsi come gli eroi del cinema!! Inoltre è essenziale che si tratti di una persona in perfetto stato di salute, con efficienza fisica, cardiovascolare, muscolare e riflessi al di fuori del comune. In particolare la sua efficienza fisica deve permettergli di scalare  o superare certi ostacoli portando con se carichi pesanti con il minimo sforzo, consentendogli così di appostarsi e sparare i suoi colpi senza essere in debito di ossigeno. Per questo motivo è fondamentale che si tratti di un NON fumatore e di un NON bevitore e, in particolare:


- NON deve trattarsi di un fumatore perché la nicotina, oltre ad inficiare l’equilibrio cardiovascolare, pregiudica la visione notturna interferendo sul metabolismo della  vitamina A da parte di certi tessuti (N.B. in particolare a carico della retina, impedendo o limitando la produzione di rodopsina, una sostanza fondamentale per la c.d. "visione notturna" da parte dell'occhio umano)
- NON deve trattarsi di un bevitore perché l’alcool pregiudica la precisione di tiro e l’equilibrio cardiovascolare


È essenziale che il soggetto sia in possesso di un visus perfetto, perché la vista è la “prima arma” di cui il tiratore scelto è in possesso, inoltre deve trattarsi di una persona con un’intelligenza fuori dal comune perché deve studiare, apprendere e perfezionare un’enorme quantità di conoscenze relative a:


- Balistica esterna e terminale della munizione adottata dal proprio sistema d’arma
- Tecniche di tiro
- Comunicazioni radio
- Raccolta di informazioni
- Osservazione
- Compensazione della traiettoria del proiettile (per tiri in condizioni disagiate)
- Lavoro di squadra


La precisione di tiro e la professionalità sono elementi essenziali per la buona riuscita della missione. Per questo motivo DEVONO essere scartati:


- Soggetti con scarsa o insufficiente esperienza nel maneggio e nell’utilizzo delle armi lunghe
- Metodologie di addestramento che non prevedono limiti ristretti di qualificazione
- Sistemi d’arma commerciali di bassa qualità reclamizzati come “fucili di precisione
- Metodologie di addestramento che non prevedano un integrata attività di comunicazione via radio tra singole cellule e Comando Operativo
- Metodologie di addestramento che prevedano tempi ridottissimi di allenamento (1 giorno al  mese, 1 mattino alla settimana, etc.)
- Metodologie di addestramento che siano irrealistiche in riferimento allo svolgimento o alla tipologia dei bersagli


Come prima conclusione, si può affermare che, nel caso delle Forze dell’Ordine l’attività di raccolta di informazioni (rilevanti sotto il profilo tattico) è prevalente rispetto a quella dell’eliminazione di bersagli predeterminati. Un’altra DIFFERENZA importante è che, nella maggioranza delle ipotesi, i cannocchiali di puntamento utilizzati sono variabili (2,5-10x, 4-12x, etc.), mentre è molto raro incontrare ottiche di puntamento di tipo fisso. Una ulteriore DIFFERENZA importante è data dal fatto che i sistemi d’arma utilizzati dalle Forze di Polizia sono (in generale) più pesanti di quelli utilizzati dalle FF.AA. a causa dei compiti eminentemente statici svolti dalle prime rispetto alle seconde. Ad esempio molto spesso capita di incontrare, presso le Forze di Polizia, il PSG-1 prodotto dalla Heckler & Koch (v. voce a se) che pesa oltre 9 Kg in assetto operativo (cioè carico e dotato di tutto l’equipaggiamento necessario): se si eccettuano alcuni sistemi d’arma “dedicati”, quelli militari sono notevolmente più leggeri! Un’altra DIFFERENZA molto importante riguarda “...il destino...” dei bossoli di risulta (spent cases), nel senso che, mentre i tiratori scelti delle FF.AA.  DEVONO mascherare ogni possibile traccia della loro presenza e devono, pertanto, immediatamente recuperarli non appena estratti (e nasconderli in una tasca della  propria uniforme, SALVO che non venga sparata una sequenza di colpi, caso in cui il recupero viene posticipato DOPO l’ultimo colpo!!), per i tiratori scelti operanti in seno alle Forze dell’Ordine le cose sono lievemente diverse. Per questi ultimi, infatti, l’occultamento della loro presenza post-missione è un fatto puramente secondario, nel senso che “...devono nascondersi...” dai mass-media troppo curiosi, e non da un nemico che lancia immediatamente alle loro calcagna una squadra di ricerca con tanto di cani e di battitori!! Il senso del discorso è che anche questi operatori devono preoccuparsi di non lasciare tracce della loro presenza e di lasciare il più possibile immutato il luogo che hanno utilizzato come postazione di tiro, ma che sussiste comunque una MINORE enfasi circa il fatto di recuperare immediatamente i bossoli di risulta. Questo è  uno dei motivi per cui, presso le Forze dell’Ordine, vengono spesso adottati sistemi d’arma semiautomatici, comunemente noti per la loro capacità di “...sputare fuori i bossoli...” con una certa violenza (N.B. non tutti  i sistemi d’arma di questa classe hanno questo difetto), i quali trovano, invece, scarsamente spazio, presso le FF.AA. (perché renderebbero tendenzialmente più critico il recupero dei bossoli). Tra tutte le differenze che si possono incontrare fra i tiratori scelti delle FF.AA. e delle Forze dell’Ordine, quelle di gran lunga più evidenti sono le seguenti:


- La distanza dei bersagli molto ridotta = il tiratore scelto delle Forze dell’Ordine opera ad  una distanza di circa 100 m, stante il fatto che il suo lavoro si svolge essenzialmente in ambiente urbano e che a causa della conformazione del terreno gli spazi sono molto più esigui rispetto a quelli incontrati da un tiratore scelto della FF.AA.; solo in ipotesi molto rare la distanza dal bersaglio sarà compresa tra i 100 ed i 150 m, mentre solo eccezionalmente potrà arrivare attorno ai 200 m
- La natura del bersaglio = il bersaglio è sempre rappresentato da criminali armati e pericolosi, i quali molto spesso stanno minacciano la vita di altre persone; la  pericolosità intrinseca di questi soggetti e la loro distanza molto esigua rispetto al tiratore scelto fanno si che possano essere colpiti direttamente alla scatola cranica per consentire la più immediata eliminazione


Oltre ad essere diversi i BERSAGLI, saranno diversi anche gli ambiti nei quali il tiratore scelto delle Forze dell’Ordine è chiamato ad intervenire. Esse potranno riguardare:


- Eliminazione di criminali che tengono in ostaggio una o più persone
- Dirottamenti aerei
- Dirottamenti di treni o autobus di linea
- Esecuzione di arresti di soggetti particolarmente pericolosi
- Ricerca e cattura di latitanti
- Eliminazione di terroristi o altri criminali che agiscono come franchi tiratori nell’esecuzione     del loro piano criminale
- Protezione personalità politico-istituzionali
- Protezione testimoni
- Controllo a distanza di compravendita di stupefacenti
- Ricognizione o sorveglianza nel contesto di operazioni di ricerca di sequestrati
- Sorveglianza dei confini in punti particolarmente sensibili
- Sorveglianza di aree marittime o alpine di particolare rilevanza


Anche la GERARCHIA dei bersagli è diversa per i tiratori scelti delle Forze dell’Ordine, infatti essa fa riferimento a:


- Il soggetto armato più vicino agli ostaggi o ai soggetti da difendere (criterio di prossimità)
- Il soggetto armato più pericolosamente (criterio di pericolosità oggettiva)
- Il soggetto armato considerato più violento a causa dei suoi precedenti penali o della sua  condizione personale poiché affetto da malattie mentali, in cura con psicofarmaci, etc.(c.d. criterio di pericolosità soggettiva)


Il primo criterio (c.d. criterio di prossimità) è il criterio dominante, mentre gli altri due (criterio di pericolosità oggettiva e soggettiva) sono criteri ausiliari. Un’ulteriore DIFFERENZA tra tiratori scelti delle FF.AA. e delle Forze dell’Ordine riguarda il TIPO di munizioni utilizzate dai primi rispetto a quelle utilizzate dai secondi. Spesso esiste il falso convincimento in base al quale i membri delle Forze dell’Ordine siano soliti utilizzare lo stesso tipo di munizioni adottato dalle FF.AA. o, al contrario, che essi NON necessitano di munizioni particolari per lo svolgimento della propria attività. In realtà, i tiratori scelti operanti in seno alle Forze dell’Ordine hanno la necessità assoluta di utilizzare delle munizioni altamente specialistiche in grado di riunire in se tutte le seguenti caratteristiche:


- Velocità alla bocca elevata = serve per minimizzare la caduta verticale del proiettile, quindi per avere un munizione “...molto tesa...”, e per amplificare l’effetto cavitario temporaneo sul bersaglio (v. voce a se)
- Concentricità elevata tra nucleo e camiciatura = serve per limitare gli effetti perniciosi della  precessione giroscopica (spin drift), anche se questo fenomeno è solito manifestarsi solo dopo i 500 - 600 m (vale a dire a distanze che non interessano eccessivamente le Forze dell’Ordine)
- Coefficiente balistico elevato = serve per avere una munizione in grado di “...tagliare meglio l’aria...” e di “...arrivare prima...” sul bersaglio  
- Espansione senza micro frammentazione = serve per non limitare eccessivamente la capacità  di trasmissione dell’energia cinetica
- Capacità di trasmissione dell’energia cinetica elevata = serve per rendere inerte il più  rapidamente possibile il proprio bersaglio
- Penetrazione sufficiente, ma non eccessiva, sui bersagli biologici = serve per massimizzare la cessione di energia cinetica sul bersaglio, scongiurando, al contempo, una fuoriuscita del proiettile dal bersaglio stesso, pericolosa per eventuali terzi estranei presenti nelle immediate vicinanze


Allo stato attuale, se si eccettua il caso ISOLATO rappresentato dalla Black Hills Ammo, NON esistono aziende che commercializzano munizioni specifiche per il tiro di interdizione adatte alle esigenze delle Forze dell’Ordine. È vero che esistono molti “...surrogati balistici...”, tuttavia, stante le esigenze specifiche delle Forze dell’Ordine, l’unica strada percorribile per ottenere buoni risultati “...sul campo...” è rappresentata dalla ricarica specialistica. Per il calibro 7,62x51 mm NATO, una ricarica da considerare con estrema ATTENZIONE è quella basata sulle palle Nosler “Ballistic Tip” da 165 grs. spinte (ad esempio) da 45.0 grs. di WW - 748 a circa 820 m/s. Si noti che il calibro in commento, qualora vengano impiegate palle di peso medio, normalmente tende a dare i MIGLIORI risultati (in termini di precisione intrinseca) con dosi di propellente medio - basse in grado di sviluppare velocità NON eccessivamente elevate (N.B. si tratta di una generalizzazione che ammette, comunque, alcune eccezioni!!). Tuttavia, dal momento che è NECESSARIO (tra le altre cose) massimizzare l’effetto cavitario temporaneo sul bersaglio (v. voce a se) è stato altresì necessario AUMENTARE il più possibile la velocità alla bocca (sempre nel rispetto dei limiti pressori massimi, ovviamente!!), e proprio per questo motivo si è optato per la WW - 748, una polvere caratterizzata per la sua capacità di dare i migliori risultati a velocità e dosi elevate (N.B. si tratta, in ogni caso, di una delle polveri migliori, fra quelle attualmente in circolazione, per “...spremere al massimo...” il calibro 7,62 mm NATO). L’utilizzo della palla Nosler “Ballistic Tip” ha poi permesso di ottenere un compromesso soddisfacente tra coefficiente balistico elevato (0,475), penetrazione “tattica”, cessione di energia cinetica sul bersaglio e scarsa micro frammentazione. Naturalmente NON si tratta assolutamente “...della cartuccia migliore del mondo...”, ne si tratta “...della cartuccia definitiva...” ma, piuttosto semplicemente, del compromesso più soddisfacente che la tecnologia moderna mette a disposizione degli interessati!! A livello di mero caricamento, un’alternativa è rappresentata da 49.5 grs. di WW - 760, che permettono di lanciare la stessa palla, più o meno ad una velocità identica al caso precedente. Ancora, una variante ulteriore destinata al tiro su distanze più lunghe (per il concetto di lunga distanza in riferimento alle attività delle Forze dell’Ordine, v. voce  a se), è rappresentata da una palla Nosler “Ballistic Tip” da 180 grs. (Cb 0,507) lanciata a circa 790 m/s da 48.0grs. di WW - 760. Va rammentato in questa sede che il calibro in commento, all’aumentare del peso di palla tende a comportarsi in maniera latamente assimilabile alle cartucce magnum. In altri termini, il senso del discorso è che più aumenta il peso di palla, più il 7,62 mm NATO tende a dare il meglio di se alle dosi di polvere ed alle velocità massime: questo, ovviamente, in termini del tutto generali.



                                                                         Caricamento #1 per Forze dell’Ordine


D (m)  
Tv (sec)  
Cv (cm)  
Vr (m/s)
E'    
100
0,13
-7,69
 757,1
2,56
200
0,26
-32,54
696,9
5,42
300
0,41
-77,64
639,5
8,63
400
0,58
-146,8
584,9
12,23
500
0,76
-244,71
533,4
16,31
600
0,95
-377,2
485,4
20,96
700
1,17
-551,46
441,5
26,26
800
1,41
-776,17
402,4
32,34
900
1,67
-1061,6
369
39,32 
1000
1,95
-1419,16
342
47,30

 

                                                                             Caricamento #2 per Forze dell’Ordine


D (m)  
Tv (sec)  
Cv (cm)    
Vr (m/s)  
E'  
100
0,13
-8,27
732,2
2,76
200
0,27
-34,87
676,8
5,81
300
0,43
-82,94
623,8
9,22
400
0,59
-156,27
573,4
13,02
500
0,78
-259,52
525,7
17,30
600
0,98
-398,36
481,2
22,13
700
1,19
-579,68
440,3
27,60
800
1,43
-811,72
403,6
38,65
900
1,69
-1104,8
371,9
40,92
1000
1,97
-1467,44
345,9
48,91
 




                                                                                                    NOTE

- Tv = tempo di volo (in s)
- Cv = caduta verticale in condizioni di parallelismo (in cm)
- Vr = velocità residua ad incrementi progressivi di 100 m (in m)
- E' = elevazione richiesta (in minuti primi) per colpire un bersaglio posto ad incrementi  progressivi di 100 m su terreno pianeggiante e partendo con l’arma perfettamente parallela al suolo (N.B. i valori indicati sono “puri” e necessitano di approssimazione in base al tipo di ottica utilizzata per cui, ad esempio, l’arrotondamento sarà agli 0,25'  superiori se l’ottica è graduata in scatti ogni 0,25', oppure agli 0,50' superiori se  l’ottica è graduata in scatti ogni 0,50', etc)
- (*) = velocità subsonica



La Winchester commercializza, nella sua linea “Supreme” una munizione, per il calibro 7,62x51 mm, denominata “Ballistic Silvertip”, che presenta marcate similitudini con la ricarica in commento. Questa munizione è espressione della c.d Combined Technology, cioè della joint - venture conclusa tra Winchester e Nosler per la produzione delle seguenti munizioni:


- Combined Technology “Fail - Safe
- Combined Technology “Ballistic Silvertip
- Combined Technology “Partition Gold


Va però segnalato che, nonostante il nome, la munizione in commento NON ha nulla a che vedere con la tecnologia STHP sviluppata anni fa dalla Winchester, ma che si tratta semplicemente di una cartuccia basata su di una palla Nosler “Ballistic Tip” colorata di nero (con una vernice a base di Bisolfuro di Molibdeno) e dotata di un puntale di policarbonato in colore argento. Il suo principale DIFETTO è costituito da fatto che, pur avendo un livello costruttivo molto alto, essa è priva del livello qualitativo normalmente richiesto per il tiro di interdizione. Di estremo interesse è poi la cartuccia Winchester “Fail Safe”, la quale è dotata di una serie di caratteristiche peculiari che potrebbero risolvere molti dei problemi che i tiratori scelti delle Forze dell’Ordine potrebbero incontrare. La munizione in commento adotta una singolare palla in Rame omogeneo di tipo tripartito (trattata termicamente in modo selettivo) nella quale trovano posto:


- Una cavità apicale a “V” di tipo lungo, profonda circa 1/3 della lunghezza complessiva della  palla
- Un nucleo in Piombo che occupa la metà posteriore della palla stessa, trattenuto in sede da un apposito “tappo” d’acciaio
- Un inserto d’acciaio, posto a metà circa della lunghezza della palla, che “protegge” la parte superiore del nucleo e che impedisce al corpo della palla di frammentarsi (separandosi  in due tronconi) all’atto dell’impatto


Purtroppo questa cartuccia NON è mai stata impiegata operativamente, per cui poco o nulla si sa circa i suoi effetti REALI sui bersagli biologici. Il suo difetto principale è costituito dal coefficiente balistico “...abbastanza basso...”, se paragonato a quello di altre palle destinate al tiro di interdizione o di precisione in genere. Per il calibro 7,62x51 mm NATO essa è disponibile (attualmente) SOLO nel peso di 150 grs., mentre nel calibro .300 Winchester Magnum è disponibile anche nel peso di 165 e 180 grs. Anche se si tratta (sotto alcuni aspetti) di una perdita di tempo, sarebbe possibile acquistare munizioni in ambo calibri e disassemblarli per avere palle di 150, 165 e 180 grs. di peso, disponibili per effettuare raffinate operazioni di ricarica specialistica nel calibro 7,62x51 mm NATO. Sembra, per altro, che in un vicino futuro la Winchester voglia commercializzare palle “Fail Safe” sfuse per la gioia di ricaricatori professionali ed amatoriali!! Vale, inoltre, lo stesso discorso fatto in precedenza per la cartuccia “Ballistic Silvertip”: anche in questo caso è necessario (in caso di utilizzo operativo) disassemblare e riassemblare le cartucce per “...essere veramente certi di quello che c’è dentro...” (N.B. si ricordi che le munizioni della linea Supreme sono commercializzate come cartucce da caccia ad elevate prestazioni, e non come cartucce per il tiro di precisione)!!



                                                                         Caricamento # 3 per Forze dell’Ordine


D (m) 
Tv (sec) 
Cv (cm)  
Vr (m/s)  
E'    
100
0,12
-7,36
753,9
2,45
200
0,2
-32,08
664,1
5,35
300
0,43
-79,19
580,8
8,79
400
0,61
-155,58
504,6
12,97
500
0,83
-270,78
437,2
18,05
600
1,07
-437,58
381
24,31
700
1,35
-672,09
339
32
800
1,66
-991,87
310,6 *
41,32
900
1,99
-1413,35
290 *
52,35
1000
2,35
-1951,68
273,6 *
65,06


- V0 = 850 m/s circa
- palla = WW “Fail Safe” da 150 grs.
- polvere = 48.0 grs. di WW - 748
- inneschi = CCI # 200 - BR2


                                                                         Caricamento # 4 per Forze dell’Ordine


D (m) 
Tv (sec) 
Cv (cm)  
Vr (m/s)  
E'    
100
0,13
-7,81
739,9
2,60
200
0,27
 -33,62
664,4
5,60
300
0,43
-81,75
593,4
9,08
400
0,61
-157,88
527,4
13,16
500
0,81
-269,46
467,2
17,96
600
1,04
-426,18
414,3
23,68
700
1,29 -640,27
370,1 30,49
800
1,58 -926,05
336,4
38,58
900
1,89
-1298,44
312,5 *
48,09
1000
2,22
-1771,36
294,4 *
59,06

 
- V0 = 820 m/s circa
- palla = WW “Fail Safe” da 165 grs.
- polvere = 45.0 grs. di WW - 748
- inneschi = CCI# 200 - BR 2


                                                                           Caricamento # 5 per Forze dell’Ordine


D (m) 
Tv (sec) 
Cv (cm) 
Vr (m/s) 
E'  
100
0,13
-8,37
719
2,79
200
0,28
-35,77 651,8
5,96
300
0,44
-86,36
588,2
9,59
400
0,62
-165,41
528,8
13,78
500
0,82
-279,7
474,1 18,65
600
1,04
-437,81
425
24,32
700
1,29
-650,39
382,9
30,97
800
1,56
-929,99
349
38,75
900
1,86
-1290,16
323,7 *
47,78
1000 2,18
-1743,98
304,8 *
58,13
   

- V0 = 790 m/s circa
- palla = WW “Fail Safe” da 180 grs.
- polvere = 48.0 grs. di WW - 760
- inneschi =CCI# 200 - BR2



                                                                                                  NOTE


- Tv = tempo di volo necessario per coprire una certa distanza (in s)
- Cv = caduta verticale della palla in condizioni di parallelismo (in cm)
- Vr = velocità residua ad incrementi progressivi di 100 m (in m/s)
- E' = elevazione richiesta (in minuti primi) per colpire un bersaglio posto ad incrementi progressivi di 100 m su terreno pianeggiante e partendo con l’arma perfettamente parallela al suolo (N.B. i valori indicati sono “puri” e necessitano di approssimazione in base al tipo di ottica utilizzata per cui, ad esempio, l’arrotondamento sarà agli 0,25'  superiori se l’ottica è graduata in scatti ogni 0,25', oppure agli 0,50' superiori se  l’ottica è graduata in scatti ogni 0,50', etc)
- (*) = velocità subsonica


Per coloro i quali potrebbero contestare il ricorso continuativo alle polveri prodotte dalla Winchester, in riferimento alle cariche testé indicate, si ritiene doveroso segnalare quanto segue. È notorio che le polveri prodotte dalla Winchester (ed in particolare la WW-748) mostrano decadimenti di precisione pressoché univoci oltre i 500 m che non si manifestano, a parità di calibro, con polveri similari. Questo fenomeno è ampiamente noto ed è stato oggetto di un’attenta letteratura durante l’ultimo ventennio, anche se non va dimenticato che l’attenzione maggiore deve porsi sulla correttezza dell’assemblaggio della cartuccia (con particolare riferimento alla lunghezza finale ed alla coassialità). Premesso ciò, le ricariche in commento devono intendersi ESCLUSIVAMENTE destinate ad effettuare tiri a distanze NON superiori ai 300 m, nonché destinate ad un impiego prelavente sui 100 - 120 m. Le altre ragioni che hanno determinato il ricorso alle polveri di produzione Winchester possono così riassumersi:


- Necessità di avere velocità alla bocca estremamente elevate con palla di 150 - 180 grs. di  peso
- Affinità merceologica con le palle prescelte
- Facilità di reperimento
- Prezzo non esorbitante


Resta il fatto che si tratta di indicazioni NON tassative, e che l’unico parametro da tenere fermo è la tipologia delle palle impiegate. La componentistica residua è a discrezione dell’utente finale. Al termine di questa breve discussione, possiamo SINTETIZZARE le differenze tra tiratori scelti operanti in seno alle Forze dell’Ordine rispetto a quelli incardinati presso le FF.AA. affermando che l’attività dei PRIMI si caratterizza, rispetto a quella dei SECONDI per i seguenti aspetti:


- Prevalenza statistica (netta) dell’attività di raccolta di informazioni (rilevanti sotto il profilo tattico - operativo in relazione al problema che le Forze dell’Ordine chiamate a  risolvere) rispetto a quella di eliminazione di bersagli predeterminati
- Prevalenza statistica (netta) dell’utilizzo di ottiche (di puntamento) molto potenti (talvolta anche di 24 ingrandimenti o più), spesso di tipo variabile
- Prevalenza statistica (netta) di sistemi d’arma camerati per il (super collaudato e polivalente) calibro 7,62x51 mm NATO
- Prevalenza statistica (netta) dell’impiego generalizzato  di sistemi d’arma molto pesanti  (N.B. quasi sempre i pesi sono superiori ai 6 Kg)
- Prevalenza della presenza di bersagli biologici che fa da contraltare ad  un’assenza pressoché totale di bersagli non biologici
- Prevalenza statistica di bersagli biologici armati e pericolosi, da colpire necessariamente (e preferibilmente) alla scatola cranica
- Prevalenza statistica di bersagli biologici, talvolta mobili, posti a distanze molto ridotte
- Prevalenza assoluta dell’esplicazione dei propri compiti in ambienti NON ostili
- Prevalenza statistica (pressoché) totale di esecuzione di compiti eminentemente statici
- Necessità assoluta di rendere il proprio bersaglio totalmente INERTE il più rapidamente possibile
- Necessità assoluta di utilizzare munizioni altamente specialistiche



                                          Tavole riassuntive delle principali differenze tra i tiratori scelti delle FF.AA. e di polizia (*)


                                                                                        Posizione utilizzata (%)


Posizione (tipo) 
FF.AA.  
Forze di Polizia
prona con appoggio 
85% 
60%    
prona senza appoggio
*  
5%    
prona con appoggio umano
1%  
*    
inginocchiata con appoggio  
5%  
  20%    
inginocchiata senza appoggio  
*
*    
inginocchiata con appoggio umano  
 1% 
*    
seduta con appoggio
 5%  
10%    
seduta senza appoggio 
*
*    
seduta con appoggio umano 
1% 

eretta con appoggio 
1%  
5%    
eretta senza appoggio 

*    
Hawkins
1%  
*    

    

                                                                                                 NOTE

- (*) = indica una posizione che o è usata SOLO in addestramento, oppure che è utilizzata in  maniera infinitesimalmente ridotta rispetto alle altre posizioni indicate in tabella
- N.B. = il termine “...con appoggio umano...” indica quei casi particolari in cui il tiratore usa  il corpo dell’osservatore come elemento di sostegno (v. voce a se)




                                                                                  Condizioni meteorologiche

 
Condizioni (tipo)  
FF.AA. 
Forze di Polizia  
tempo asciutto /soleggiato
60% 70%    
tempo piovoso / nevoso 
40%
30%    




                                                                                         Temperatura tipica


Temperatura  
FF.AA.
Forze di Polizia  
gelida (<5 °C)  
10% 
5%    
fredda (5 - 15 °C) 
30% 
40%  
calda (15 - 25 °C) 
50%  
45%    
molto calda (>25 °C)  
10%    
10%    




                                                                                            Luminosita’ tipica


 
Luminosità FF.AA.  
Forze di Polizia    
alba / giorno  
80% 
65%    
imbrunire / sera  
20%  
35%    




                                                                                                 Terreno tipico


Terreno 
FF.AA.  
Forze di Polizia    
Lineare (flat ground) 
70%  
85%  
Ondulato (downhill / uphill) 
30% 
15%    




                                                                Condizione  soggettiva  del bersaglio: staticità / dinamicità

 
Bersaglio  
FF.AA. 
Forze di Polizia    
Bersaglio statico (stationary target)  
90%
95%    
Bersaglio dinamico (moving target)  
10%    
5%    




                                                           Condizione soggettiva del bersaglio: esposizione / non esposizione


Bersaglio
FF.AA.  
Forze di Polizia    
Bersaglio chiaramente esposto (exposed target)  
75%  
80%    
Bersaglio evanescente (fleeting target)  
25%  
20%    




                                                                                               Distanza dal bersaglio
    

Distanza (tipica) 
FF.AA.  
Forze di Polizia    
<100 m  
5%  
60%    
100 - 200 m
5%  
10%  
200 - 500 m    
50% (1)
15% (2)    
>500 m  
40% (3)  
15% (4)    




                                                                                                  NOTE

- (1) = per le FF.AA. si intendono, più propriamente, distanze comprese fra 300 e 500 m
- (2) = per le Forze di Polizia si intendono distanze effettivamente comprese da 200 fino ad un  massimo di 500 m
- (3) = per le FF.AA. si intendono distanze comprese fino ad un massimo di 800 m
- (4) = per le Forze di Polizia si intendono distanze comprese fino ad un massimo di 600 m



                                                                                                   Munizioni utilizzate


Munizioni (tipo) 
FF.AA. 
Forze di Polizia  
Blindato ordinario (FMJ-SN)  5%  
3%    
Blindato da competizione (FMJ- SN/BT) 
85% 
5%    
Blindato, a punta cava, da competizione (HPBT)  5%  
90%    
Perforante (AP) 
2%  -    
Tracciante (T)  
2% 
-    
Altro   1%
2%    
  

   


                                                                        Possibilità di annullamento unilaterale della missione



FF.AA.
Forze di Polizia
Ammissibilità (?)
SI
NO


         

                                                                                             Tollerabilità degli errori
 


FF.AA.
Forze di Polizia
Bersaglio mancato (tollerabilità ?)
Generalmente ammessa 
Inammissibile




                                                                             Numero dei colpi sparati per ogni missione


Numero (medio)
FF.AA.
Forze di Polizia

>1 (98%) =1 (95%) 

=1 (2%)
>1(5%)



                                                                                               NOTE


- (*)= dati riferiti a Europa e Nord America