Per motivi di semplificazione, in sede di definizione
del progetto della Beretta 92 si preferì utilizzare la meccanica
di tipo Walther già impiegata sul modello 51. All'epoca furono
invece scartate le seguenti organizzzazioni meccaniche :
- Sistema Colt - Browning = scartato perchè
già ampiamente utilizzato a livello mondiale ed in contrasto
con l'idea di novità che l'arma doveva trasmettere al pubblico
- Sistema a canna rototraslante = scartato perchè
troppo complesso (N.B. questo sistema verrà invece impiegato
nei modelli 8000 e PX4)
- Sistema blocco cadente = scartato perchè
avrebbe generato un'arma eccessivamente ingombrante
- Sistema a rulli = scartato per gli stessi motivi
per i quali è stato scartato il sitema a blocco cadente
Il fusto è realizzato in Ergal, una particolare
lega d'Allumino, onde contenere al massimo il peso del'arma. Il frontalino
ed il dorsalino sono solcati da righe verticali onde massimizzare
la presa dell'arma e renderla il meno sdrucciolevole possibile anche
nelle condizioni d'impiego meno ideali. La parte anteriore della guardia
presenta anch'essa delle rigature per facilitare la presa da parte di
quei tiratori che prediligono appoggiare l'indice della mano debole
durante il tiro. Tutto il fusto è protetto da un'anodizzazione
speciale, brevettata dalla Beretta (N.B. per i modelli "in chiaro"
c'è un'anodizzazione di colore grigio chiaro), a protezione
degli agenti atmosferici e dell'usura legata all'impiego.
La Beretta 92 ha un sistema di mira convenzionale costituito
da un mirino (front sight) ed una tacca di mira (rear sight).
Il primo è integrale al carrello, mentre la seconda è
inserita in una apposita fresatura a coda di rondine. La linea di mira
è lunga 155mm. Le mire presentano i classici riferimenti colorati
realizzati con della vernice bianca, onde facilitare l'acquisizione del
bersaglio in condizione di luce non ottimale (N.B. la vernice bianca
non deve essere confusa con i riferimenti luminescenti al tritio !!).
In realtà, per le esigenze delle FF.AA. e delle FF.PP. l'installazione
di un paio di mire al TRITIO (tritium night sight) sarebbe stato
molto più corretto, ma questo avrebbe inciso negativamente sui costi
di produzione, motivo per cui questa scelta venne scartata (N.B. tutti
i produttori mondiali di mire al tritio producono modelli per la Beretta
92 ed i suoi derivati, per cui la personalizzazione post-vendita è
estremamente semplice !!).
§ 8 - smontaggio e manutenzione ordinaria
Lo smontaggio della Beretta 92 è estremamente semplificato.
Dopo avere scaricato COMPLETAMENTE l'arma ed estratto il caricatore,
è NECESSARIO agire come segue :
- tenere la pistola con la mano destra (o sinistra) e con
la mano sinistra (o destra) premere il bottone di smontaggio posto
sul lato destro con l'indice e ruotare il chiavistello di apertura posto
sul lato sinistro con il pollice (N.B.
il chiavistello di apertura
deve essere ruotato in avanti di 90°, dopo di che esso si fermerà
automaticamente nella posizione corretta)
- tirate il carrello in avanti con la mano sinistra (o destra)
e sfilarlo dalle guide poste nel fusto
- appoggiare il fusto sul piano di lavoro e concentrarsi solo
sul carrello
- girare il carrello di 180° rispetto alla posizione in
cui si trova normalmente (cioè quando l'arma è montata)
e premere leggermente la molle di recupero ed il relativo guidamolla
per poterlo sollevare dalla sua sede
- sollevare leggermente il guidamolla ed estrarlo dalla sua
sede evitando di perdere la molla
- appoggiare il carrello sul piano di lavoro e concentrarsi
solo sulla canna
- premere la spina presente nel blocchetto di chiusura della
canna
- tenere la spina del blocchetto di chiusura premuto ed estrarre
la canna dalla sua sede
Con questa sequanza di operazioni si conclude lo smontaggio
da campagna (
field stripping) della Beretta 92. Ogni ulteriore
smontaggio è inutile e pericoloso e DEVE essere effettuato SOLO
dal personale specializzato. Dopo avere effettuato lo smontaggio da
campagna, è possibile procedere alle consuete operazioni di pulizia
e lubrificazione.
segue - manutenzione ordinaria
Dopo avere effettuato lo smontaggio da campo completo (N.B.
lo smontaggio avanzato DEVE essere fatto SOLO dal personale di servizio
altamente specializzato !!), è NECESSARIO per prima cosa
SGRASSARE accuratamente l'arma. Per fare questo è sufficiente
irrorare abbondantemente l'arma con un idrocarburo altamente volatile
come gasolio, cherosene, benzina bianca o diluente per vernici sintetiche
(c.d.
acquaragia).
ATTENZIONE!!
NON LUBRIFICATE MAI L'ARMA SE PRIMA NON L'AVETE SGRASSATA
ACCURATAMENTE E SE NON AVETE RIMOSSO TUTTI I RESIDUI DI SPARO LEGATI
ALLA COMBUSTIONE DEI PROPELLENTI USATI NELLE MODERNE MUNIZIONI !!
Dopo avere sgrassato accuratamente l'arma, è possibile
pulire la canna con lo scovolo e gli appositi prodotti per la rimozione
dei depositi di rame. A questo punto è possibile asciugare l'arma
e procedere finalmente alla sua lubrificazione. Dopo avere effettuato
la lubrificazione, l'arma può essere rimontata e riposta in armeria.
Prima di ripore in armeria la singola arma è necessario verificare
che tutte le parti in movimento funzionino regolarmente, per cui il personale
di servizio deve verificare (N.B.
rigorosamente con arma scarica
!!) :
- il funzionamento dello scatto
- il funzionamento del carrello
- il funzionamento dell'hold-open (
Avviso Otturatore Aperto
Caricatore Esaurito o A.O.A.C.E.)
Se queste verifiche sono positive, l'arma può essere
riposta in armeria, naturalmente dopo avere effettuato le appropriate
iscrizioni sui registri di carico e scarico.
ATTENZIONE !!
PER FAVORE PULITE
SEMPRE LA CANNA CON PRODOTTI SPECIFICI COME IL MILFOAM (consultate
il sito www.milfoam.fi per ulteriori informazioni) OD IL GUNSLICK (consultate il sito www.gunslick.com per ulteriori informazioni)
. SI TRATTA DI OTTIMI PRODOTTI CHE ELIMINANO
I DEPOSITI PARASSITI DI RAME IN PROFONDITA' E FACILITANO LE OPERAZIONI
DI PULIZIA !!
segue - smontaggio avanzato e manutenzione straordinaria
Dopo avere effettuato lo smontaggio da campo completo, il
personale specializzato può qualora sia necessario, effettuare
lo smontaggio avanzato . La sequenza di smontaggio avanzato (
advanced
stripping) prevede l'esecuzione delle seguenti operazioni :
- con un cacciavite a taglio ordinario di dimensioni adeguate,
rimuovere le viti che trattengono le guancette
- estrarre la molla della barra di trazione (posta sul lato
destro del fusto) e sollevare la barra medesima
- sfilare la leva dell'hold-open (= pulsante di blocco del
carrello) sollevandola oltre il bordo del fusto e riportandolo in posizione
originaria. Fatto questo sarà possibile estrarla completamente
dalla sua sede
- dopo avere estratto l'hold-open è possibile estrarre
il grilletto dalla sua sede facendo attenzione ad evitare la perdita
della molla a filo e del perno del grilletto
- rimuovere il perno del cane con un caccispine da 8mm di diametro ed
estrarre il cane dal fusto sfilandolo dall'alto
- sfilare dal fusto la molla e la biella del cane
- estrarre il perno del controcane con un caccispine da 2,5mm di diametro,
facendo attenzione a non perdere il perno e la relativa molla
- rimuovere il pulsante di sgancio del caricatore (N.B.
ovviamente
con le guancette rimosse !!) premendo sulla parte liscia (N.B.
cioè
quella opposta al pulsante) e spingendo contemporaneamente sul
lato, in maniera tal da consentire lo svincolo dalla propria sede. Per
rimontarlo è necessario agire in senso inverso
- rimuovere la spina di blocco dell'estrattore dalla propria
sede con un cacciaspine di diametro adeguato. Si noti che si tratta
di una spina a due ordini e che DEVE essere estratta dall'interno verso
l'esterno (N.B.
cioè passando "da sotto" il carrello). La
rimozione deve avvenire facendo attenzione a non perdere la molla di contrasto
posta nella parte posteriore
- rimuovere la spina della sicura al percussore con un caccispine
da 2mm di diametro
- rimuovere il percussore dal retro del carrello (N.B.
ovviamente
solo dopo avere estratto la sicura al percussore)
- estrarre la sicura al percussore da sotto il carrello (N.B.
questo componente viene estratto insieme alla rispettiva molla)
ATTENZIONE!!
PER I MODELLI STEEL-I E' NECESSARIO RIMUOVERE LA SICURA POSTA
SUL FUSTO PRIMA DI POTER RIMUOVERE LA BARRA DI TRAZIONE. PER COMPIERE
QUESTA OPERAZIONE E' NECESSARIO USARE UN CACCISPINE DA 1,5MILLIMETRI
PER RIMUOVERE LA SPINA DI BLOCCO POSTA SULLA PARTE SINISTRA DELLA
SICURA.
Si ribadisce che queste operazioni DEVONO essere fatte SOLO
ed esclusivamente da personale specializzato. Per quanto concerne la
manutenzione straordinaria, le operazioni che devono essere effettuate
sono essenzialmente due :
- sostituzione della molla di recupero
- sostituzione del blocchetto di chiusura
La loro sostituzione avviene ad opera del personale specializzato
dopo ogni 3000 - 4000 colpi, a seconda dei casi.
§ 9 - tipologia dei pacchetti di scatto
Lo scatto della Beretta 92 è del tipo ad azione mista.
E' possibile cioè sparare sia in doppa azione (
double action),
sia in singola azione (
single action). Il primo colpo deve necessariamente
essere esploso in doppia azione, mentre tutti gli altri vengono sparati
in singola azione. Essendo un'arma destinata eminentemente alle FFAA
o alle FF.PP., l'impiego di uno scatto ad azione mista è sicuramente
la scelta migliore. Ad ogni modo, anche la Beretta 92 ha il famoso problema
della transizione (N.B.
comune per altro alla quasi totalità
delle più moderne pistole semiautomatiche), cioè il
fatto che il suo utilizzatore DEVE essere capace di sparare il primo colpo
in doppia azione e tutti quelli successivi in singola azione SENZA incontrare
alcuna difficoltà. Sitratta di un problema che può essere
superato semplicemente tramite un addestramento reiterato ed adeguato
!! Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento al pacchetto di
scatto come delineato nella tabella sottostante
Denominazione commerciale
|
Caratteristiche meccaniche del modello
|
92 -Standard
|
azione mista, sicura manuale sul fusto,
mezza-monta del cane
|
92-S
|
azione mista, sicura manuale sul carrello,
mezza monta del cane
|
92-SB
|
azione mista, sicura manuale sul carrello,
sicura automatica al percussore, mezza-monta del cane
|
92-F
|
azione mista, manuale sul carello,
automatica al percussore
|
92-FS
|
azione mista, sicura manuale sul carrello,
fuzione di disarmo del cane
|
92-G
|
azione mista, sicura manuale assente,
disarmo del cane
|
92-D
|
sola doppia azione, sicura manuale
assente
|
92-DS
|
sola doppia azione, sicura manuale
presente
|
segue - disitinzione in base alle dimensioni
Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento alle
dimensioni come delineato nella tabella sottostante
Denominazione commerciale
|
Caratteristiche meccaniche del modello
|
Full-size
|
canna da 125mm, caricatore bifilare
da 15 colpi (calibro 9x19mm)
|
Compact
|
canna da 109mm, caricatore bifilare
da 13 colpi (calibro 9x19mm)
|
Type-M
|
canna da 109mm, caricatore monofilare
da 9 colpi (SOLO calibro 9x19mm)
|
Centurion
|
canna da 109mm, caricatore bifilare
da 15 colpi (calibro 9x19mm)
|
Target
|
canna da 150mm, caicatore bifilare
da 15 colpi (calibro 9x19mm)
|
segue - distinzione in base ai materiali
Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento alla
finitura esterna come delineato nella tabella sottostante
Finitura
|
Materiale e finitura
|
finitura nera (Brunitron)
|
acciaio non inossidabile
|
finitura inossidabile (inox)
|
acciaio inossidabile tipo X30-Cr13
|
segue - possibilità di personalizzazione
La Beretta 92 può essere personalizzata tramite l'impiego
/ applicazione dei seguenti accessori :
- mire al tritio
- guancette in legno pregiato
- guidamolla con ammortizzatore di rinculo
- grilletto con curva ridotta
- guancette assottigliate in alluminio aeronautico
- grilletto con regolazione del collasso di retroscatto
- cane alleggerito
- canna con rigatura semipoligonale
- percussore in titanio
Alcuni di questi accessori sono forniti direttamente dalla
Beretta, mentre altri sono realizzati da altri produttori (N.B.
si
tratta dei principali produttori mondiali di accessori per armi !!)
ma sono comunque facilmente reperibili sul mercato nazionale ed internazionale.
§10 - note su alcuni profili progettuali critici
Alcuni dei profili progettuali più critici della serie
92 (e derivati) sono quelli relativi ai seguenti aspetti :
- calibri alternativi
- scatto
- precisione intrinseca
- sicure
- carrello
- blocchetto di chiusura
- canna
segue - calibri alternativi
La Beretta 92 è nata attorno al calibro 9x19mm NATO
e ben si presta alla conversione in calibro 9x21mm (IMI). A livello
teorico, il telaio dell'arma potrebbe essere impiegato validamente per
realizzare una variante in calibo .38 Super Auto o .357 SIG, ma simili
realizzazioni non sono mai state effettuate dall'azienda produttrice.
E' possibile la costruzione di varianti in calibro .40 S&W, cosa che
è stata fatta con il modello 96, mentre a causa della struttura
intrinseca del telaio non è possibile effettuare una realizzazione
in calibro .45 ACP / HP. Il fatto che la Beretta 92 NON sia MAI stata
realizzata in un numero elevato di calibri è stato visto da alcuni
sedicenti esperti (=
autentici somari !!) come una sorta di "...
limite
intrinseco..." o di "...
difetto di nascita..." di quest'arma,
anche se ciò NON è assolutamente vero. E' assolutamente
ridicolo affermare che una qualsiasi arma sia inefficiente o mal realizzata
per il solo fatto che è disponibile in un numero limitato di calibri
!! Putroppo il numero di cretini secondo i quali "...
la Beretta fa
schifo perchè è italiana..." è decisamente
TROPPO elevato ma, come ben si sa, la mamma del cretino è sempre
incinta. Ad ogni modo, la Beretta è intervenuta con altri modelli,
e segnatamente con i modelli "
8000" e "
PX4", per cercare
di fornire un ventaglio più ampio possibile di calibri ai suoi
potenziali clienti (V. voce a se).
segue - scatto
Lo scatto della Beretta 92 è ottimo, specie se si considera
che si tratta di un'arma destinata eminentemente alle FF.AA. od alle
FF.PP.. Quello che invece deve essere criticato del modello 92 è
la scarsa sfruttabilità delle potenzialità dello scatto!!
Ciò è essenzialmente dovuto
all'errata scelta nel grado
di curvatura del grilletto. La curva del grilletto costringe il tiratore
ad un certo aggiustamento della posizione del dito tra il primo colpo (
sparato
in DA, e quindi richiedente una certa pressione) ed i successivi (
sparati
in SA e quindi richiedenti una pressione inferiore rispetto al primo
colpo). A questo va aggiunto che la forma eccessivamente arcuata
del grilletto spesso determina degli "
strappi" relativi alla partenza
del primo colpo, che sono chiaramente visibili sul bersaglio. Per essere
più chiari, se la forma del grilletto della Beretta 92 fosse stata
simile a quello delle
Tanfoglio, delle
CZ o della
Walther
P-38 (da cui ha mutuato la meccanica), questo problema non sarebbe
esistito !! C'è però da dire che è possibile montare
dei grilletti con un grado di curvatura MINORE, che limitano drasticamente
questo problema. Alcuni modelli di progettazione recente, ad esempio il
modello "
Billenium" adottano già un grilletto modificato
in tal senso. Un altro limite della Beretta 92, sempre legato all'errata
forma del grilletto, è l'eccessivo collasso di retroscatto (
backlash).
Se la forma del grilletto fosse stata più attentamente valutata,
magari facendo riferimento ad alcuni modelli già prodotti dalla Beretta
PRIMA del modello 92 (N.B.
i quali avevano una protuberanza sulla faccia
posteriore del grilletto che fungeva da trigger-stop !!) questo problema
non sarebbe esistito, o per lo meno sarebbe stato drasticamente limitato
(N.B.
chiaramente non si pretende che un'arma come il modello 92 sia
privo di collasso di retroscatto come le migliori realizzazioni custom,
ma una cura maggiore su questo particolare avrebbe di certo giovato alla
qualità complessiva dell'arma !!). Per quanto riguarda il funzionamento
dello scatto, la Beretta 92 è spesso oggetto di critiche da parte
dei soliti "...
esperti americani di tutto e niente..." (N.B.
nonchè
dagli idioti italiani ne ricalcano mirabilmente le fesserie !!) sostenendo
che si tratta "...
di un'arma con uno scatto non efficiente come quello
della Colt M-1911..."!! Il fatto che lo scatto della Colt M-1911 sia
meglio di quello della Beretta 92 perchè il primo è in singola
azione mentre il secondo è in azione mista è un'emerita fesseria!!
Il problema non è la struttura meccanica dello scatto ma la capacità
di chi usa l'arma, nel senso che se un tiratore è in posseso della
corretta tecnica di tiro sarà comeque veloce a prescindere dal
tipo di arma impiegata !!. E se si vuole poi parlare di velocità
(esecutiva) "
pura", chi usa un'arma con proiettili di peso minore
(come la Beretta) sarà sempre più veloce di chi usa un'arma
con proiettili di peso magggiore (come la Colt M-1911 e cloni vari) perchè
più sale il peso di palla e più aumenta il rinculo e, di
conseguenza, il tempo di ritorno in punteria (N.B.
un briciolo di nozioni
elementari di fisica non farebbe mai male ai sostenitori del "...la Beretta
fa schifo perchè è italiana...", perchè la loro ignoranza
è veramente elevata !!). C'è poi da aggiungere che usando
una meccanica ad azione mista, la Beretta 92
offre comunque la possibilità
di ripetere velocemente il colpo nello sfortunato caso di una "...
cilecca
imprevista...", cosa importante per chi fa un lavoro pericoloso come
gli appartenenti alle FF.PP. (N.B.
cosa che la Colt M-1911 non consente
e che per gli esponenti delle FF.AA. o le FF.PP. potrebbe costare la vita
!!).
segue - precisione intrinseca
La Beretta 92 è spesso oggetto di critiche dai
soliti "...
esperti americani di tutto e niente..." (N.B.
nonchè
dagli idioti italiani ne ricalcano mirabilmente le fesserie !!) sostenendo
che si tratta "...
di un'arma scarsamente precisa rispetto alla Colt
M-1911..."!! In primo luogo, NON è assolutamente vero che
la Colt M-1911 è un'arma precisa quando esce dalla fabbrica (N.B.
salvo che non si acquisti un prodotto custom o semi-custom !!),
e nemmeno che sia più precisa della Beretta 92 (N.B.
le S&W
di III generazione sono MOLTO più precise delle Colt M-1911, ma
nessuno, anche negli USA, si ricorda mai di dirlo !!). In secondo luogo,
per essere precisa una Colt M-1911 richiede un sapiente intervento da parte
di un valente armaiolo. In realtà, quello che viene solitamente
indicato come "...
scarsa da precisione..." da parte dei soliti
"...
esperti in pantofole..." è DIRETTAMENTE connesso a due
difetti di progettazione giù individuati in precedenza, e cioè
:
- errata curvatura del grilletto
- eccesivo collasso di retroscatto
La prova di quanto appena affermato si ricava semplicemente
facendo una verifica pratica con due Beretta 92, una modificata e l'altra
NON modificata. Sparando le stesse munizioni alla stessa distanza e
nelle stesse condizioni, la rosata eseguita con l'arma modificata sarà
NOTEVOLMENTE più piccola rispetto a quella eseguita con l'arma
non modificata. Tutto questo SENZA ricorrere ad interventi più
intrusivi come la lucidatura dei piani dello scatto (N.B.
si ricorda
che quando si interviene sullo scatto della Beretta 92 occorre SOLO ed
unicamente lucidare i piani dello scatto SENZA effettuare minimamente alcuna
modifica degli angoli di ingaggio di cane e controcane !!l) o la sostituzione
della canna!!
segue - sicure
Il sistema di sicura di cui è dotata la Beretta 92
è PERFETTAMENTE funzionante ed è assolutamente "...
a
prova di cretino...". L'arma NON spara in caso di cadute accidentali,
diversamente da molte altre pistole ingiustamente considerate "...
migliori
e più sicure della Beretta..." per il solo fatto che non
sono di origine italiana !! Inoltre, la Beretta 92 è dotata di
un sistema di sicura tale per cui può essere portata (dai membri
delle FF.AA. o delle FF.PP.) con il colpo in canna e la sicura disinserita
in TOTALE sicurezza!! Si coglie inoltre l'occasione per ribadire che,
in linea del tutto generale, un'arma come la Beretta 92 DEVE essere portata
con il colpo in canna e con la sicura inserita. A ciò si aggiunga
che, i Reparti maggiormente operativi, la portano comunemente
con
il colpo in canna e la sicura disinserita per due motivi :
- l'arma NON spara se il grilletto non viene completamente
premuto a causa della presenza della sicura al percussore
- l'arma può essere resa operativa in tempi rapidissimi
(N.B.
è sufficiente estrarre, puntare l'arma sul bersaglio
e premere il grilletto)
Le critiche demenziali rivolte dal solito "...
ignorante
americano..." (N.B.
e sono in molti, tutti considerati "esperti
di difesa personale armata" senza che nessuno in patria o all'estero
abbia il coraggio di dire a questi signori che sono dei meschini ignoranti
!!) secondo il quale "...
la Beretta è difficile da usare...è
di difficile attivazione / approntamento al fuoco..." o "...
la
sicura può essere inserita per sbaglio mentre si appronta l'arma
per il fuoco..." altro non sono che il frutto dell'ignoranza e del
razzismo verso tutto quello che proviene dall'estero!! Quello che è
sconcertante è che in Italia non c'è mai nessuno pronto
a difendere la bontà (e la superiorità tecnologica) del
prodotti provenienti dal nostro mercato armiero (N.B.
che è
vecchio di secoli !!) tutte le volte che sarebbe necessario farlo.
In realtà, bisognerebbe avere il coraggio di dire :
- non è assolutamente difficile usare una Beretta 92
(N.B.
contrariamente a quanto detto da certa stampa americana o
da certi esperti americani "...di tutto e niente...") così
come non è difficile usare una qualsiasi pistola semiautomatica
moderna
- non è assolutamente necessario frequentare "corsi
speciali" (molto costosi) di alcun genere per imparare maneggiare
una Beretta 92 (N.B.
contrariamente a quanto detto da certa stampa
americana o da certi esperti americani "...di tutto e niente...")
- se l'arma viene portata come si dovrebbe, cioè con
il colpo in canna e la sicura disinserita (N.B.
cioè come
si porterebbe una qualsiasi revolver in DA), o anche con il colpo
in canna e la sicura inserita, l'approntamento al fuoco è velocissimo
- anche ammesso di voler lasciare la camera vuota, se si adotta
la corretta tecnica di arretramento del carrello (= mano debole perpendicolare
al carrello e dita SOTTO l'aletta della sicura) è impossibile inserire
per sbaglio la sicura manuale
Se proprio si vuole fare una critica sulle sicure della Beretta
92, allora l'unica cosa che dovrebbe essere criticata è la
collocazione di una sicura sul carrello in luogo di una più
razionale sicura al fusto. In realtà la Beretta 92 era nata
originariamente con le sicure al fusto, ma la Beretta aveva successivamente
spostato le sicure sul carrello a causa della richiesta proveniente dai
vertici della nostre FF.AA. e FF.PP. Sicuramente si tratta di una richiesta
criticabile, e che testimonia una
scarsa conoscenza delle armi
nonchè delle modalità relative al loro maneggio, ma
ad ogni modo la Beretta vinse la gara d'appalto per la fornitura delle
"
nuove" Beretta 92 proprio grazie a questa modifica. Ad ogni modo,
non si trattò di una scelta azzeccata, tant'è vero che la
stessa Beretta ha più volte riproposto, nel corso degli anni, modelli
derivati dalla serie 92 (N.B.
segnatamente delle evoluzioni del modello
98) con la sicura maggiorata posta sul fusto. Si pensi ad esempio a
modelli come la "
Billenium", la "
Elite-II", la "
Steel-I"
o la "
Combat-Combo". Sempre con riferimento alla sicura, nei modelli
più usurati alcuni anni fa poteva capitare che il rinculo facesse
entrare automaticamente in fuzione la sicura manuale (N.B.
questo ovviamente
dopo migliaia di colpi !!). Oggi questo NON accade più perchè
le molle di contrasto della sicura sono state debitamente modificate (con
altre di tipo potenziato). Ovviamente di questa modifica nessuno ne
parla (N.B.
compresi soliti "...esperti di tutto e niente..." !!),
ma molti si limitano a dire che "...
la Beretta ha la sicura manuale
difettosa...", quando in realtà non è assolutamente
vero .
segue - carrello
Inizialmente i carrelli della Beretta 92 erano più
sottili e realizzati con un materiale diverso da quello impiegato
oggi. Tra il 1985 ed il 1987 si sono verificate TRE rotture (documentate)
di carrelli durante una serie di prove effettuate in USA (N.B.
dopo
l'adozione della Beretta 92 da parte delle FF.AA. di quel Paese)
da alcuni membri del
Comando Generale per le Forze Speciali della
Marina Militare. Si trattava di
prove distruttive eseguite
usando lotti di munizioni caricati in maniera analoga a quelle impiegate
per effettuare le prove a presisone forzata presso il BNP. Dopo queste
TRE rotture, che a tutt'oggi sono le uniche tre ad essere veramente documentate
(N.B.
le altre sono solo il frutto di chiacchere da bar dello sport
!!), la Beretta è intervenuta non solo modificando i materiali
impiegati per la realizzazione dei carrelli, ma anche aumentando il loro
spessore nei punti più critici. Con il modello 92FS è stato
poi introdotto uno speciale sistema di blocco, grazie ad un perno che scorre
in una fresatura cieca posta sotto il carrello, che impedisce il distacco
della parte posteriore del carrello ANCHE in caso di rottura del medesimo.
A parte il fatto che tre rotture su circa 500.000 pezzi venduti possono
anche verificarsi, nonchè a parte il fatto che si tratta delle
UNICHE tre rotture REALMENTE documentate a livello MONDIALE, quello
che non si capisce è la ragione delle critiche gratuite rivolte
da certa stampa americana (ma anche italiana) verso la Beretta (e l'Italia).
Quello che questi critici saccenti non hanno mai detto, è che :
- le prove chi quelle armi furono sottoposte erano di natura
distrutiva, quindi l'evento (cioè la rottura) era ampiamente
previsto
- le rotture sono state SOLO tre su 500.000 pezzi venduti
agli USA (N.B.
si pensi che le FF.AA. USA sono state equipaggiate
per decenni con armi portatili assolutamente inaffidabili nonchè
caratterizzati da un numero di rotture che interessava migliaia di pezzi
l'anno, ma mai nessun giornalista americano se ne è mai lamentato
!!)
Analogamente a prima, quello che è sconcertante è
che in Italia non c'è mai nessuno pronto a difendere la bontà
(e la superiorità tecnologica) dei prodotti provenienti dal nostro
mercato armiero (N.B.
che è vecchio di secoli !!). Si
rammenta che tutte le varie storie di rotture di carrelli che di tanto
in tanto si leggono qui e là, sono assolutamente NON documentate
e frutto della "...
cultura armiera da bar dello sport..." di cui
molti esperti di tutto e niente sono dotati !! Allo stato attuale sono
infatti oltre 20 anni che non si è a conoscenza di rotture REALMENTE
documentate (a livello mondiale) di esemplari della Beretta 92 !! Ovviamente,
anche di questo non ne parla mai nessuno e certi "esperti" si guardano
bene da fare certe precisazioni (preferendo rimanere in silenzio).
segue - blocchetto di chiusura
Il blocchetto di chiusura della Beretta 92 è una delle
parti meno conosciute ma anche più critiche di quest'arma.
Strutturalmente parlando si tratta di un componente realizzato in
acciaio molto duro e, proprio per questo motivo, sotto lo sforzo delle
chiusure, le alette tendono a spezzarsi !! Anche se il blocchetto della
Beretta 92 è derivato da quello della P-38, tra questi due componenti
esistono delle importanti differenze, infatti :
- il blocchetto della P-38 ha dimensioni maggiori e le alette
sporgono verso l'alto (N.B. n
ella P-38 erano i carrelli che tendevano
a rompersi, non i blocchetti)
- il blocchetto della Beretta 92 ha dimensioni minori e le
alette sono del tipo "a sbalzo" (N.B.
se le tolleranze del blocchetto
sono troppo lasche sono possibili delle rotture, mentre non sono possibili
delle rotture del carrello)
Per ovviare a questo problema, la Beretta è intervenuta
più volte nel corso del tempo. Mentre nei primi esemplari di
blocchetto le alette erano ad angolo retto (N.B.
ed era proprio in
questi punti che si verificavano le fratture), in quelli immediatamente
successivi venne introdotto un apposito raccordo in maniera tale da avere
un attacco di tipo curvilineo e non più rettilineo. Il nuovo tipo
di profilo curvilineo venne poi ottimizzato, originando così due
varianti diverse. Se si vuole fare una critica di carattere tecnico (N.B.
e non una critica da bar dello sport !!), per onestà intellettuale
va detto che la vita operativa media di un blocchetto è comunque
INFERIORE a quella dell'ama. Ad ogni modo, se si effettua la corretta
manutenzione straodinaria all'arma, questo fattore NON costituisce
più un problema rilevante!! Infatti, è sufficiente ricordarsi
di SOSTITUIRE il blocchetto di chiusura TUTTE le volte che si sostituisce
la molla di recupero dell'arma, avendo poi cura di installare un blocchetto
con una tolleranza il più ridotta possibile. Si tratta naturalmente
di un'operazione che deve essere svolta dall'armiere di Reparto. Un blocchetto
privo di giochi può durare anche oltre 10.000 colpi SENZA richiedere
alcuna sostituzione (N.B.
ad ogni modo, in simili situazioni è
buona cosa che l'armiere di Reparto provveda comunque alla sostituzione
onde evitare problmi ). D'altra parte, vi sono prove documentate (N.B.
relative a migliaia di esemplari di Beretta 92) di blocchetti con
tolleranze eccessive (N.B.
solitamente la tolleranza del blocchetto
viene considerata eccessiva se è superiore a 0,2mm !! ) che hanno
richiesto una sostituizione dopo oltre 5000 colpi. Per verificare l'entità
del gioco tra canna e blocchetto è possibile procedere empiricamente
nel seguente modo :
- con l'arma montata, trattenere la canna con una mano
- bloccare l'arma e tentare di arretrare il carrello manualmente
mentre l'altra mano tiene bloccata la canna
Con questa procedure empirica, qualora dovesse avvertirsi
un movimento esso deve risultare pressochè impercettibile.
Una verifica con gli adeguati strumenti di misura, mostrerà che
esso è normalmente INFERIORE a 0,2mm. Per motivi di sicurezza,
il personale preposto alla manutenzione delle armi DEVE effettuare le opportune
verifiche tecniche con gli appropriati strumenti e deve applicare la procedura
empirica delineata in precedenza il meno possibile: NESSUNA procedura
empirica può essere precisa come lo è uno strumento di misura
!!
ATTENZIONE!!
PER MASSIMIZZARE L'AFFIDABILITA' DELLA BERETTA-92 E' NECESSARIO
CHE L'ARMIERE DI REPARTO PROVVEDA ALLA SOSTITUZIONE CONGIUNTA DI MOLLA
DI RECUPERO E MOLLA DEL PERCUSSORE.QUANDO EFFETTUA LA SOSTITUZIONE
DEL BLOCCHETTO DI CHIUSURA
segue - canna
Per i soggetti che sparano un elevato numero di munizioni
(N.B.
solitamente oltre 10.000 colpi all'anno, spesso del tipo
+P o +P+), particolare attenzione deve essere posta sulla canna
della Beretta 92. Com'è noto la canna ha due sporgenze ad angolo
retto in cui si va ad inserire il blocchetto di chiusura, all'interno
del quale avvengono dei fenomeni di assestamento in seguito all'utilizzo
di alcune centinaia di colpi. Questo può essere verificato attraverso
una semplice osservazione fattuale. Quando la Beretta 92 viene consegnata,
se si prova a smontare il blocchetto di chiusura è necessario
sfilare il perno che blocca il pistoncino trasversale di comando per
poterlo fare. Se si ripete questa stessa operazione dopo alcune centinaia
di colpi, si noterà che è possibile sfilare il blocchetto
di chiusura SENZA dover più smontare il pistone. Questo fenomeno
è dovuto al fatto che con lo sparo reiterato, la canna subisce
una sorta di assestamento che va ad aumentare la distanza tra le due
appendici verticali di cui si è detto in precedenza. Anche se
esiste una certa similitudine strutturale tra la Beretta 92 e la P-38,
in realtà nella P-38 questo fenomeno non si verificava perchè
la sua struttura era MOLTO più rigida. Inolte, nella P-38 esiste
una sorta di rinforzo triangolare sotto la canna, che impedisce qualsiasi
deformazione, mentre nella Beretta-92 questo rinforzo è solo "
accennato"
(N.B.
vi sono solo alcuni decimi di millimetro di metallo sotto la camera
di scoppio). Se l'arma NON viene sottposta a regolare manutenzione
e se si continuano a sparare un numero elevato di colpi, magari caricati
ad elevati livelli pressori, la canna POTREBBE (forse) subire una rottura
dopo il rinforzo basale citato in precedenza. Si rammenta che NON vi sono
prove documentali CERTE di un simile fenomeno, e che questo stesso fenomeno
è stato descritto solo per finalità informative. Ad ogni
modo, dal momento che un simile fenomeno è legato alla tolleranza
del blocchetto di chiusura, se questo componente viene sostituito regolarmente,
non ci sono problemi di sorta!! Se, durante le operazioni di manutenzione
straordinaria, l'armiere di Reparto dovesse verificare che il blocchetto
"...
cade da solo..." quando si inclina la canna su un fianco (N.B.
ovviamente con l'arma smontata !!), l'arma DEVE essere imemdiatamente
RIMOSSA dal servizio per essere sottoposta ad una verifica tecnica approfondita.
§11- l'arma perfetta e le critiche inutili
Come si è visto in precedenza, la Beretta 92 ha fissato
degli standard qualitativi che ancora oggi sono ben lungi dall'essere
superati dalla concorrenza!! Nonostante questo, NON bisogna incappare
nell'errore di credere che la Beretta 92 sia un'arma perfetta,
dal
momento che l'arma perfetta NON esiste, ne esisterà mai !!
Come tutte le armi,
anche la Beretta 92 è migliorabile,
nel senso che pur essendo un ottimo progetto di base, è ancora
possibile apportare dei miglioramenti in alcune aree che sono state delineate
in precedenza (curvatura del grilletto, posizionamento dello scatto, collasso
di retroscatto, morfologia delle mire, etc.). Ciò detto, il fatto
che la Beretta 92 sia un'arma migliorabile, non significa che "...
sia
da buttare..." o che sia inferiore a questa o quella determinata pistola
come sostenuto da certi "...
guru della difesa personale armata..."
(N.B.
che guardacaso sono tutti americani o non europei !!). Si coglie
l'occasione per ricordare a tutti che l'affidabilità è il
PRIMO (
ed il più importante !!) parametro con cui valutare
non solo un'arma destinata alle FFAA (o alle FF.PP.), ma anche una qualsiasi
altra arma destinata ad una vita opeativa molto intensa. In altre parole,
con la serie 92, la Beretta ha REALMENTE fissato degli standard qualitativi
che sono ben lungi dall'essere superati da TUTTI gli altri produttori mondiali
di armi. Certo, è passato molto tempo dall'introduzione della Beretta
92 sul mercato e molte cose sono cambiate. Molti fabbricanti hanno migliorato
i loro prodotti realizzando armi più leggere e meno costose, ma
allo stato attuale la concorrenza non è ancora riuscita a superare
il livello qualitativo, e soprattutto di affidabilità, della Beretta-92.
§12 - alcuni numeri sulla produzione
Allo stato attuale, la Beretta ha prodotto circa 3.500.000
esemplari di Modello 92. Di questi, circa 500.000 sono stati acquistati
dal Ministero della Difesa USA (N.B.
il contratto iniziale prevedeva
315.950 pezzi, poi divenuti 321.260 ed infine circa 500.000) per le
proprie FF.AA. Le Beretta 92 che furono usate dal Ministero della Difesa
USA per le prove selettive relative ad una nuova arma corta spararono
28.000 colpi, con soli 14 inceppamenti complessivi !! Questo dato da solo,
dovrebbe dare un'idea ai molti esterofili schifosi di casa nostra di
cosa si intenda per affidabilità quando si parla della Beretta
92. Tanto per fare un paragone, tutti gli altri concorrenti ebbero un livello
di inceppamenti valutabile attorno al migliaio (N.B.
comprese le armi
di produzione american, ma questo non lo dice mai nessuno !!). Non
si deve poi fare l'errore di pensare che una Colt M-1911 sia più
affidabile di una Beretta 92. Questo è assoutamente falso!!. Più
precisamente, si dovrebbe dire che la Colt M-1911 (od un suo clone) si è
storicamente rivelata una delle armi meno affidabili del mondo, e che diventa
affidabile SOLO dopo essere passata tra le mani di un tecnico specializzato
(N.B.
se così non fosse, non si spiegherebbe perchè, tanto
per fare un esempio, prima della nascita della Beretta 92, praticamente
"...in tutto il mondo libero..." si optava per la Browning HP in calibro
9x19mm e non per la Colt M-1911). Putroppo in Italia non ci sono molte
persone "...
con gli attributi sufficienti..." per difendere il "
made
in Italy" quando DEVE essere difeso e NON hanno mai il coraggio di dire
che la Beretta 92 è un prodotto nettamente superiore, sotto il profilo
tecnologico, non solo alla Colt M-1911 ma anche ad altre pistole oggi in
commercio in ambito mondiale. Dei 3.500.000 esemplari di Modello 92 prodotti,
una GROSSA parte è stata ovviamente fornita alle FF.AA. alle FF.PP.
ed agli altri Corpi Armati dello Stato italiano. Gli esemplari rimanenti
sono state venduti alle FF.AA. ed alle FF.PP. di tutto il resto del mondo.
Forse l'arma non fa poi così schifo come affermato da qualcuno.
§ 14 - qualche numero sulle riparazioni effettuate in Italia (per
gentile concessione del Sig. Massimo Mortola)
Nel 2006, uno studioso di armi italiano (Massimo Mortola),
ha reso pubblici i risultati di una sua ricerca personale condotta sull'attività
di manutenzione e riparazione effettuata su vari esemplari di Beretta M92
distribuiti presso svariati Reparti delle FF.AA. e FF.PP. La provenienza
di queste armi era la più varia, ed erano compresi sia esemplari che
avevano sparato poche migliaia di colpi, che esemplari che avevano sparato
decine di migliaia di colpi. Il numero di esemplari esaminati era superiore
ai 2500 pezzi ed era così ripartito :
TOTALE
DELLE ARMI ESAMINATE (tratto da "La Beretta 92 nell'impiego militare e di
polizia", di Massimo Mortola)
Modello
|
Quantità
|
%
|
S
|
1
|
0,04
|
SB
|
1288
|
50,20
|
SBM
|
386
|
15
|
FS
|
870
|
33,90
|
FS inox
|
21
|
0,82
|
segue - carrello
Non è stata riscontrata NESSUNA rottura del carrello in nessun
esemplare revisionato.
segue - blocco di chiusura
Sono state riscontrate solo 4 rotture del blocchetto di chiusura su un
totale di 2566 esemplari revisionati. L'arma risultava bloccata ma in nessun
caso il tiratore è stato danneggiato. Dal 2004 il PMAL monta uno speciale
blocchetto modificato di propria brevettazione in SOSTITUZIONE dei blocchetti
rotti e/o danneggiati che vengono sostituiti.
segue - sicura manuale (funzionamento)
In 19 casi si è avuto una perdita di tensione dei pezzi nn.60 -
61 (piolo + molla di registro della sicura) che determinava il disinserimento
automatico della sicura manuale quando si arretrava il carrello. Quasi sempre
si è trattato di modelli SB o SBM .
segue - leva di sgancio del cane (perno + rotture)
In 98 casi, quasi tutti relativi al modello SB, si è assistito
allo sfilamento del perno della leva di sgancio del cane. Il PMAL ha risolto
il difetto semplicemente ripunzonando il foro del perno. Solo in 1 caso si
è avuto la rottura della leva di sgancio del cane.
segue - molla del grilletto
In 2 casi si è avuta la rottura della molla del grilletto.
segue - sicura manuale (rottura dei rami)
In 2 casi si è avuta la rottura del ramo Dx della sicura manuale
.
segue - estrattore (perno)
In 2 casi si è avuto lo sfilamento del perno dell'estrattore .
segue - caricatore (molla e corpo)
In nessun caso si è avuta la rottura degli elementi strutturali
del caricatore. Il PMAL ha verificato che l'elevatore fosse privo di bave
di lavorazione, che possono pregiudicare il funzionamento corretto, se presenti.
Il PMAL ha poi verificato il corretto stato di tensione della molla del caricatore.
Le molle dei caricatori dei modelli SBM sono i più inclini alle perdite
di tensione, per i quali si consiglia di inserire 1 cartucia in meno rispetto
alla capienza massima stabilita.
segue - percussore
In nessun caso si sono avute rotture del percussore .
segue - estrattore
In nessun caso si sono avute rotture dell'estrattore .
segue - espulsore
In nessun caso si sono avute rotture dell'espulsore .
TOTALE DELLE ARMI RIPARATE (tratto da "La Beretta 92 nell'impiego
militare e di polizia", di Massimo Mortola)
Modello
|
Quantità
|
%
|
S
|
0
|
0
|
SB
|
100
|
75,19
|
SBM
|
10
|
7,52
|
FS
|
23
|
17,29
|
FS inox
|
0
|
0
|
Si ringrazia il Sig. Massimo Mortola per la gentile collaborazione
prestata
§ 15 - scheda tecnica
-
MODELLO = 92
-
COSTRUTTORE = Beretta Armi SpA. via Beretta,
18 - 25063 Gardone Val Trompia (BS), telefono 030/83411, fax 030/8341421,
sito internet www.beretta.it
-
TIPO = pistola semiautomatica
-
CALIBRO = 9x19mm NATO
-
ALIMENTAZIONE = caricatore prismatico amovibile della
capacità di 15 cartucce (calibro 9x19mm NATO).
-
CANNA = 127mm
-
RIGATURA = convenzionale a sei righe, con passo costante
di 1 giro in 250mm (1 in 10") per il calibro 9x19mm NATO
-
FUNZIONAMENTO = semiautomatico. Apertura a corto
rinculo di canna; chiusura geometrica con blocchetto oscillante (sistema
Walther)
-
SCATTO = azione mista
-
SICURA = automatica al percussore. Manuale sul carrello
-
ESTRATTORE = a gancio, imperniato al carrello
-
ESPULSORE = a lamina, fissato al fusto
-
PERCUSSIONE = indiretta tramite percussore a lancio
inerziale e cane esterno
-
MIRE = mirino e tacca di mira fissi. Mirino integrale
al carrello, tacca di mira inserita tramite intaglio a coda di rondine
sul carrello. Mire dotate di riferimenti colorati con vernice bianca.
-
MATERIALI = lega d'Alluminio per il fusto (Ergal).
Acciaio per canna, carrello ed altre minuterie metalliche. Guancette
in materiale plastico (poliammide) con ampi pannelli zigrinati a piccole
cuspidi
-
LUNGHEZZA TOTALE = 217mm
-
SPESSORE TOTALE = 38mm
-
ALTEZZA = 137mm
-
LINEA DI MIRA = 155mm
-
PESO (SCARICA) = 975grammi
-
FINITURA = carrello fosfatato e trattato con finitura
Brunitron (brevettata). Fusto anodizzato nero. Canna brunita esternamente
e cromata internamente. Arma di colore completamente nero
LEGENDA