CONOSCIAMO MEGLIO LA BERETTA MODELLO 92 IN CALIBRO 9X19MM NATO



§ 1 - genesi dell'arma



La Beretta 92 rappresenta l'evoluzione tecnologica e l'aggiornamento della vecchia Beretta 51, della quale mantiene l'organizzazione meccanica, pur con tutta una seri di miglioramenti che ne hanno fatto una delle MIGLIORI pistole semiautomatiche mai realizzate dall'uomo. Essa è stata creata dal C. Beretta, V. Valle e G. Mazzetti. La presentazione ufficiale del modello 92 risale al 1976 e, a partire dal 1978, le FF.PP. italiane cominciarono a mostrare un certo intersse nei suoi confronti. Sulla base delle richieste delle FF.PP. italiane, nel 1978  venne presentata la prima evoluzione del modello 92, cioè la Beretta Modello 92S, la quale possedeva una sicura automatica al percussore ed una manuale al carrello, svolgente anche funzione di abbatticane. La progettazione della meccanica della Beretta 92 risentì molto del preesistente modello 51. Più precisamente, venne reimpiegato il sistema di chiusura a blocco oscillante di derivazione Walther, ma vennero impiegate per la prima volta le leghe leggere (N.B. segnatamente l'Ergal, una particolare lega d'Alluminio) per la costruzione del fusto. Si tratta di un materiale particolare che ha una densità inferiore a quella dell'acciaio convenzionale ma una resistenza strutturale notevolmente elevata. L'impiego di un caricatore bifilare ad elevata capacità fu un'altra delle novità vincenti introdotte dalla Beretta con il modello 92. Unendo un sistema di alimentazione in linea ad un caricatore bifilare robusto ed efficiente, la Beretta riuscì a creare un'arma molto affidabile. Chi si ricorda delle vecchie Beretta, spesso caratterizzate da notevoli problemi di alimentazione, con la comparsa del modello 92 ha dovuto necessariamente ricredersi !! La Beretta 92 è una delle pochissime armi corte, fra quelle attualmente in circolazione, in possesso dell'omologazione NATO (NATO qualified). Altre pistole, sempre prodotte dalla Beretta, in possesso dell'omologazione NATO sono i modelli 80 "Olimpica", 8000 "Cougar", 9000 e PX4 "Storm" (V. voce a se). Si coglie l'occasione per sottolineare non solo come l'omologazione NATO sia attualmente in possesso di pochissime armi corte, ma che molte armi provenienti da produttori molto famosi non l'abbiano mai ottenuta (fallendo miseramente i severissimi test alle quali erano state sottoposte) !! A causa della meschinità di molti individui, questi fallimenti vengono spesso nascosti ad hoc, mentre si fa sempre ogni sforzo possibile per mettere in evidenza eventuali difetti (veri o presunti) delle armi Beretta o di altre armi di produzione italiana !!



§ 2 - vita operativa media



La vita operativa MEDIA di un esemplare di Beretta 92 era stata originariamente teorizzata in 15.000 colpi in calibro 9x19m caricato secondo le specifiche NATO. Ad ogni modo, l'esperienza maturata in 30 anni di produzione, ha messo in evidenza una vita operativa SUPERIORE ai 25.000 colpi SENZA alcuna rottura e con la sola esecuzione della manutenzione ordinaria (N.B. pulizia e lubrificazione dopo ogni sessione di tiro) e straordinaria (N.B. sostituzione della molla di recupero e del blocchetto di chiusura dopo ogni 3000 - 4000 colpi). Si è comunque a conoscenza (N.B. documentata, non frutto di fesserie da bar dello sport !!) di esemplari che hanno superato i 30.000 colpi e sono ancora perfettamente funzionanti con la semplice effettuazione delle già ricordate operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Inoltre, con i recentissimi modelli della famiglia Steel - I (un derivato della serie 92 realizzato completamente in acciaio) la vita operativa media supera decisamente i 50.000 colpi !!



§ 3 - funzionamento



Come detto in pecedenza, la Beretta 92 ha un sistema di apertura a corto rinculo e di chiusura con blocchetto oscillante (c.d sistema Walther). All'atto dello sparo, la canna (barrel) ed il carrello (slide), che sono uniti per mezzo del blocchetto di chiusura, rinculano insieme per un breve tratto. Dopo avere percorso questo tratto, il blocchetto oscillante fa svincolare la canna dal carrello, facendo in modo che la prima si fermi mentre il secondo continui liberamente nel suo moto retrogrado, estraendo il bossolo di risulta della cartuccia appena sparata e consentendo alla cartuccia presente nel caricatore di giungere tra le labbra del medesimo. Mentre la canna è ancora ferma, il carrello continua ad arretrare fino a giungere al suo punto morto posteriore ed a consentire l'armamento del cane. A questo punto, la molla di recupero (recoil spring) comincia a distendersi ed il carrello ricomincia a muoversi in avanti. Spostandosi in avanti, il carrello preleva una cartuccia (cartridge) dalle labbra (lips) del caricatore (magazine) e la inserisce nella camera di cartuccia (chamber). Con il carrello giunto nel suo punto morto anteriore, il ciclo di fuoco si è così concluso e l'arma è di nuovo pronta al fuoco
.


segue - cenni alle altre organizzazioni meccaniche scartate in sede di definizione progettuale


Per motivi di semplificazione, in sede di definizione del progetto della Beretta 92 si preferì utilizzare la meccanica di tipo Walther già impiegata sul modello 51. All'epoca furono invece scartate le seguenti organizzzazioni meccaniche :


- Sistema Colt - Browning = scartato perchè già ampiamente utilizzato a livello mondiale ed in contrasto con l'idea di novità che l'arma doveva trasmettere al pubblico

- Sistema a canna rototraslante =  scartato perchè troppo complesso (N.B. questo sistema verrà invece impiegato nei modelli 8000 e PX4)

- Sistema  blocco cadente = scartato perchè avrebbe generato un'arma eccessivamente ingombrante

- Sistema a rulli = scartato per gli stessi motivi per i quali è stato scartato il sitema a blocco cadente



§ 4 - fusto



Il fusto è realizzato in Ergal, una particolare lega d'Allumino, onde contenere al massimo il peso del'arma. Il frontalino ed il dorsalino sono solcati da righe verticali onde massimizzare la presa dell'arma e renderla il meno sdrucciolevole possibile anche nelle condizioni d'impiego meno ideali. La parte anteriore della guardia presenta anch'essa delle rigature per facilitare la presa da parte di quei tiratori che prediligono appoggiare l'indice della mano debole durante il tiro. Tutto il fusto è protetto da un'anodizzazione speciale, brevettata dalla Beretta (N.B. per i modelli "in chiaro" c'è un'anodizzazione di colore grigio chiaro), a protezione degli agenti atmosferici e dell'usura legata all'impiego.



§ 5 - carrello



Il carrello è realizzato in acciaio e, analogamente ai modelli di produzione precedente, è di tipo aperto. Sul carrello trovano posto gli organi di mira (N.B. il mirino è integrale al fusto, mentre la tacca di mira è inserita in una apposita fresatura a coda di rondine) e gli intagli posteriori di presa. La leva di sicura è ambidestra ed è posizionata nella parte posteriore del carrello (N.B. nella versione originale la sicura era posta sul fusto e non sul carrello). Essa è caratterizzata da dimensioni contenute per evitare che venga erroneamente inserita in caso di scarrelamento improvviso. A causa dell'impiego di un carrello di tipo aperto, la finestra di espulsione è molto ampia, ed è tale da evitare ogni incertezza in fase di espulsione del bossolo. Anche il carrello è protetto da una brunitura speciale, brevettata dalla Beretta, denominata Brunitron (N.B. per i modelli "in chiaro" si impiega dell'acciaio inox X30-Cr13).



§ 6 - meccanica autopulente



Onde massimizzare il funzionamento dell'arma in condizioni di SCARSA manutenzione, la Beretta 92 è dotata di un carrello di tipo aperto allo scopo di evitare l'accumulo di residui di combustione o di altre impurità provenienti dall'esterno. La zona del fusto collocata in presenza appoggio della culatta è realizzato in maniera tale che l'accumulo dei residui di combustione sia minimizzato il più possibile. Questi particolari costruttivi sono una della ragioni per cui la Beretta 92 è famosa in tutto il mondo per la sua elevatissima affidabilità.



§ 7 - mire




La Beretta 92 ha un sistema di mira convenzionale costituito da un mirino (front sight) ed una tacca di mira (rear sight). Il primo è integrale al carrello, mentre la seconda è inserita in una apposita fresatura a coda di rondine. La linea di mira è lunga 155mm. Le mire presentano i classici riferimenti colorati realizzati con della vernice bianca, onde facilitare l'acquisizione del bersaglio in condizione di luce non ottimale (N.B. la vernice bianca non deve essere confusa con i riferimenti luminescenti al tritio !!). In realtà, per le esigenze delle FF.AA. e delle FF.PP. l'installazione di un paio di mire al TRITIO (tritium night sight) sarebbe stato molto più corretto, ma questo avrebbe inciso negativamente sui costi di produzione, motivo per cui questa scelta venne scartata (N.B. tutti i produttori mondiali di mire al tritio producono modelli per la Beretta 92 ed i suoi derivati, per cui la personalizzazione post-vendita è estremamente semplice !!).



§ 8 - smontaggio  e manutenzione ordinaria



Lo smontaggio della Beretta 92 è estremamente semplificato. Dopo avere scaricato COMPLETAMENTE l'arma ed estratto il caricatore, è NECESSARIO agire come segue :


- tenere la pistola con la mano destra (o sinistra) e con la mano sinistra (o destra) premere il bottone di smontaggio posto sul lato destro con l'indice e ruotare il chiavistello di apertura posto sul lato sinistro con il pollice (N.B. il chiavistello di apertura deve essere ruotato in avanti di 90°, dopo di che esso si fermerà automaticamente nella posizione corretta)
- tirate il carrello in avanti con la mano sinistra (o destra) e sfilarlo dalle guide poste nel fusto
- appoggiare il fusto sul piano di lavoro e concentrarsi solo sul carrello
- girare il carrello di 180° rispetto alla posizione in cui si trova normalmente (cioè quando l'arma è montata) e premere leggermente la molle di recupero ed il relativo guidamolla per poterlo sollevare dalla sua sede
- sollevare leggermente il guidamolla ed estrarlo dalla sua sede evitando di perdere la molla
- appoggiare il carrello sul piano di lavoro e concentrarsi solo sulla canna
- premere la spina presente nel blocchetto di chiusura della canna
- tenere la spina del blocchetto di chiusura premuto ed estrarre la canna dalla sua sede


Con questa sequanza di operazioni si conclude lo smontaggio da campagna (field stripping) della Beretta 92. Ogni ulteriore smontaggio è inutile e pericoloso e DEVE essere effettuato SOLO dal personale specializzato. Dopo avere effettuato lo smontaggio da campagna, è possibile procedere alle consuete operazioni di pulizia e lubrificazione.


segue - manutenzione ordinaria


Dopo avere effettuato lo smontaggio da campo completo (N.B. lo smontaggio avanzato DEVE essere fatto SOLO dal personale di servizio altamente specializzato !!), è NECESSARIO per prima cosa SGRASSARE accuratamente l'arma. Per fare questo è sufficiente irrorare abbondantemente l'arma con un idrocarburo altamente volatile come gasolio, cherosene, benzina bianca o diluente per vernici sintetiche (c.d. acquaragia).


                                                                             ATTENZIONE!!

NON LUBRIFICATE MAI L'ARMA SE PRIMA NON L'AVETE SGRASSATA ACCURATAMENTE E SE NON AVETE RIMOSSO TUTTI I RESIDUI DI SPARO LEGATI ALLA COMBUSTIONE DEI PROPELLENTI USATI NELLE MODERNE MUNIZIONI !!



Dopo avere sgrassato accuratamente l'arma, è possibile pulire la canna con lo scovolo e gli appositi prodotti per la rimozione dei depositi di rame. A questo punto è possibile asciugare l'arma e procedere finalmente alla sua lubrificazione. Dopo avere effettuato la lubrificazione, l'arma può essere rimontata e riposta in armeria. Prima di ripore in armeria la singola arma è necessario verificare che tutte le parti in movimento funzionino regolarmente, per cui il personale di servizio deve verificare (N.B. rigorosamente con arma scarica !!) :


- il funzionamento dello scatto
- il funzionamento del carrello
- il funzionamento dell'hold-open (Avviso Otturatore Aperto Caricatore Esaurito o A.O.A.C.E.)


Se queste verifiche sono positive, l'arma può essere riposta in armeria, naturalmente dopo avere effettuato le appropriate iscrizioni sui registri di carico e scarico.


                                                                            ATTENZIONE !!

PER FAVORE PULITE SEMPRE LA CANNA CON PRODOTTI SPECIFICI COME IL MILFOAM (consultate il sito www.milfoam.fi per ulteriori informazioni) OD IL GUNSLICK (consultate il sito www.gunslick.com per ulteriori informazioni) . SI TRATTA DI OTTIMI PRODOTTI CHE ELIMINANO I DEPOSITI PARASSITI DI RAME IN PROFONDITA' E FACILITANO LE OPERAZIONI DI PULIZIA !!



segue - smontaggio avanzato e manutenzione straordinaria



Dopo avere effettuato lo smontaggio da campo completo, il personale specializzato può qualora sia necessario, effettuare lo smontaggio avanzato . La sequenza di smontaggio avanzato (advanced stripping) prevede l'esecuzione delle seguenti operazioni :


- con un cacciavite a taglio ordinario di dimensioni adeguate, rimuovere le viti che trattengono le guancette
- estrarre la molla della barra di trazione (posta sul lato destro del fusto) e sollevare la barra medesima
- sfilare la leva dell'hold-open (= pulsante di blocco del carrello) sollevandola oltre il bordo del fusto e riportandolo in posizione originaria. Fatto questo sarà possibile estrarla completamente dalla sua sede
- dopo avere estratto l'hold-open è possibile estrarre il grilletto dalla sua sede facendo attenzione ad evitare la perdita della molla a filo e del perno del grilletto
- rimuovere il perno del cane con un caccispine da 8mm di diametro ed estrarre il cane dal fusto sfilandolo dall'alto
- sfilare dal fusto la molla e la biella del cane
- estrarre il perno del controcane con un caccispine da 2,5mm di diametro, facendo attenzione a non perdere il perno e la relativa molla
- rimuovere il pulsante di sgancio del caricatore (N.B. ovviamente con le guancette rimosse !!) premendo sulla parte liscia (N.B. cioè quella opposta al pulsante) e spingendo contemporaneamente sul lato, in maniera tal da consentire lo svincolo dalla propria sede. Per rimontarlo è necessario agire in senso inverso
- rimuovere la spina di blocco dell'estrattore dalla propria sede con un cacciaspine di diametro adeguato. Si noti che si tratta di una spina a due ordini e che DEVE essere estratta dall'interno verso l'esterno (N.B. cioè passando "da sotto" il carrello). La rimozione deve avvenire facendo attenzione a non perdere la molla di contrasto posta nella parte posteriore
- rimuovere la spina della sicura al percussore con un caccispine da 2mm di diametro
- rimuovere il percussore dal retro del carrello (N.B. ovviamente solo dopo avere estratto la sicura al percussore)
- estrarre la sicura al percussore da sotto il carrello (N.B. questo componente viene estratto insieme alla rispettiva molla)



                                                                                              ATTENZIONE!!

PER I MODELLI STEEL-I E' NECESSARIO RIMUOVERE LA SICURA POSTA SUL FUSTO PRIMA DI POTER RIMUOVERE LA BARRA DI TRAZIONE. PER COMPIERE QUESTA OPERAZIONE E' NECESSARIO USARE UN CACCISPINE DA 1,5MILLIMETRI PER RIMUOVERE LA SPINA DI BLOCCO POSTA SULLA PARTE SINISTRA DELLA SICURA.



Si ribadisce che queste operazioni DEVONO essere fatte SOLO ed esclusivamente da personale specializzato. Per quanto concerne la manutenzione straordinaria, le operazioni che devono essere effettuate sono essenzialmente due :


- sostituzione della molla di recupero
- sostituzione del blocchetto di chiusura


La loro sostituzione avviene ad opera del personale specializzato dopo ogni 3000 - 4000 colpi, a seconda dei casi.



§ 9 - tipologia dei pacchetti di scatto



Lo scatto della Beretta 92 è del tipo ad azione mista. E' possibile cioè sparare sia in doppa azione (double action), sia in singola azione (single action). Il primo colpo deve necessariamente essere esploso in doppia azione, mentre tutti gli altri vengono sparati in singola azione. Essendo un'arma destinata eminentemente alle FFAA o alle FF.PP., l'impiego di uno scatto ad azione mista è sicuramente la scelta migliore. Ad ogni modo, anche la Beretta 92 ha il famoso problema della transizione (N.B. comune per altro alla quasi totalità delle più moderne pistole semiautomatiche), cioè il fatto che il suo utilizzatore DEVE essere capace di sparare il primo colpo in doppia azione e tutti quelli successivi in singola azione SENZA incontrare alcuna difficoltà. Sitratta di un problema che può essere superato semplicemente tramite un addestramento reiterato ed adeguato !! Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento al pacchetto di scatto come delineato nella tabella sottostante



Denominazione commerciale
Caratteristiche meccaniche del modello
92 -Standard
azione mista, sicura manuale sul fusto, mezza-monta del cane
92-S
azione mista, sicura manuale sul carrello, mezza monta del cane
92-SB
azione mista, sicura manuale sul carrello, sicura automatica al percussore, mezza-monta del cane
92-F
azione mista, manuale sul carello, automatica al percussore
92-FS
azione mista, sicura manuale sul carrello, fuzione di disarmo del cane
92-G
azione mista, sicura manuale assente, disarmo del cane
92-D
sola doppia azione, sicura manuale assente
92-DS
sola doppia azione, sicura manuale presente


segue - disitinzione in base alle dimensioni


Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento alle dimensioni come delineato nella tabella sottostante


Denominazione commerciale
Caratteristiche meccaniche del modello
Full-size
canna da 125mm, caricatore bifilare da 15 colpi (calibro 9x19mm)
Compact
canna da 109mm, caricatore bifilare da 13 colpi (calibro 9x19mm)
Type-M
canna da 109mm, caricatore monofilare da 9 colpi (SOLO calibro 9x19mm)
Centurion
canna da 109mm, caricatore bifilare da 15 colpi (calibro 9x19mm)
Target
canna da 150mm, caicatore bifilare da 15 colpi (calibro 9x19mm)


segue - distinzione in base ai materiali



Le armi della serie 92 si distinguono in riferimento alla finitura esterna come delineato nella tabella sottostante


Finitura
Materiale e finitura
finitura nera (Brunitron)
acciaio non inossidabile
finitura inossidabile (inox)
acciaio inossidabile tipo X30-Cr13


segue - possibilità di personalizzazione


La Beretta 92 può essere personalizzata tramite l'impiego / applicazione dei seguenti accessori :


- mire al tritio
- guancette in legno pregiato
- guidamolla con ammortizzatore di rinculo
- grilletto con curva ridotta
- guancette assottigliate in alluminio aeronautico
- grilletto con regolazione del collasso di retroscatto
- cane alleggerito
- canna con rigatura semipoligonale
- percussore in titanio


Alcuni di questi accessori sono forniti direttamente dalla Beretta, mentre altri sono realizzati da altri produttori (N.B. si tratta dei principali produttori mondiali di accessori per armi !!) ma sono comunque facilmente reperibili sul mercato nazionale ed internazionale.



§10 - note su alcuni profili progettuali critici



Alcuni dei profili progettuali più critici della serie 92 (e derivati) sono quelli relativi ai seguenti aspetti :


- calibri alternativi
- scatto
- precisione intrinseca
- sicure
- carrello
- blocchetto di chiusura
- canna



segue - calibri alternativi




La Beretta 92 è nata attorno al calibro 9x19mm NATO e ben si presta alla conversione in calibro 9x21mm (IMI). A livello teorico, il telaio dell'arma potrebbe essere impiegato validamente per realizzare una variante in calibo .38 Super Auto o .357 SIG, ma simili realizzazioni non sono mai state effettuate dall'azienda produttrice. E' possibile la costruzione di varianti in calibro .40 S&W, cosa che è stata fatta con il modello 96, mentre a causa della struttura intrinseca del telaio non è possibile effettuare una realizzazione in calibro .45 ACP / HP. Il fatto che  la Beretta 92 NON sia MAI stata realizzata in un numero elevato di calibri è stato visto da alcuni sedicenti esperti (= autentici somari !!) come una sorta di "...limite intrinseco..." o di "...difetto di nascita..." di quest'arma, anche se ciò NON è assolutamente vero. E' assolutamente ridicolo affermare che una qualsiasi arma sia inefficiente o mal realizzata per il solo fatto che è disponibile in un numero limitato di calibri !! Putroppo il numero di cretini secondo i quali "...la Beretta fa schifo perchè è italiana..." è decisamente TROPPO elevato ma, come ben si sa, la mamma del cretino è sempre incinta. Ad ogni modo, la Beretta è intervenuta con altri modelli, e segnatamente con i modelli "8000" e "PX4", per cercare di fornire un ventaglio più ampio possibile di calibri ai suoi potenziali clienti (V. voce a se).



segue - scatto




Lo scatto della Beretta 92 è ottimo, specie se si considera che si tratta di un'arma destinata eminentemente alle FF.AA. od alle FF.PP.. Quello che invece deve essere criticato del modello 92 è la scarsa sfruttabilità delle potenzialità dello scatto!! Ciò è essenzialmente dovuto all'errata scelta nel grado di curvatura del grilletto. La curva del grilletto costringe il tiratore ad un certo aggiustamento della posizione del dito tra il primo colpo (sparato in DA, e quindi richiedente una certa pressione) ed i successivi (sparati in SA e quindi richiedenti una pressione inferiore rispetto al primo colpo). A questo va aggiunto che la forma eccessivamente arcuata del grilletto spesso determina degli "strappi" relativi alla partenza del primo colpo, che sono chiaramente visibili sul bersaglio. Per essere più chiari, se la forma del grilletto della Beretta 92 fosse stata simile a quello delle Tanfoglio, delle CZ o della Walther P-38 (da cui ha mutuato la meccanica), questo problema non sarebbe esistito !! C'è però da dire che è possibile montare dei grilletti con un grado di curvatura MINORE, che limitano drasticamente questo problema. Alcuni modelli di progettazione recente, ad esempio il modello "Billenium" adottano già un grilletto modificato in tal senso. Un altro limite della Beretta 92, sempre legato all'errata forma del grilletto, è l'eccessivo collasso di retroscatto (backlash). Se la forma del grilletto fosse stata più attentamente valutata, magari facendo riferimento ad alcuni modelli già prodotti dalla Beretta PRIMA del modello 92 (N.B. i quali avevano una protuberanza sulla faccia posteriore del grilletto che fungeva da trigger-stop !!) questo problema non sarebbe esistito, o per lo meno sarebbe stato drasticamente limitato (N.B. chiaramente non si pretende che un'arma come il modello 92 sia privo di collasso di retroscatto come le migliori realizzazioni custom, ma una cura maggiore su questo particolare avrebbe di certo giovato alla qualità complessiva dell'arma !!). Per quanto riguarda il funzionamento dello scatto, la Beretta 92 è spesso oggetto di critiche da parte dei soliti "...esperti americani di tutto e niente..." (N.B. nonchè dagli idioti italiani ne ricalcano mirabilmente le fesserie !!) sostenendo che si tratta "...di un'arma con uno scatto non efficiente come quello della Colt M-1911..."!! Il fatto che lo scatto della Colt M-1911 sia meglio di quello della Beretta 92 perchè il primo è in singola azione mentre il secondo è in azione mista è un'emerita fesseria!! Il problema non è la struttura meccanica dello scatto ma la capacità di chi usa l'arma, nel senso che se un tiratore è in posseso della corretta tecnica di tiro sarà comeque veloce a prescindere dal tipo di arma impiegata !!. E se si vuole poi parlare di velocità (esecutiva) "pura", chi usa un'arma con proiettili di peso minore (come la Beretta) sarà sempre più veloce di chi usa un'arma con proiettili di peso magggiore (come la Colt M-1911 e cloni vari) perchè più sale il peso di palla e più aumenta il rinculo e, di conseguenza, il tempo di ritorno in punteria (N.B. un briciolo di nozioni elementari di fisica non farebbe mai male ai sostenitori del "...la Beretta fa schifo perchè è italiana...", perchè la loro ignoranza è veramente elevata !!). C'è poi da aggiungere che usando una meccanica ad azione mista, la Beretta 92 offre comunque la possibilità di ripetere velocemente il colpo nello sfortunato caso di una "...cilecca imprevista...", cosa importante per chi fa un lavoro pericoloso come gli appartenenti alle FF.PP. (N.B. cosa che la Colt M-1911 non consente e che per gli esponenti delle FF.AA. o le FF.PP. potrebbe costare la vita !!).



segue - precisione intrinseca



La Beretta 92 è spesso oggetto di critiche dai soliti "...esperti americani di tutto e niente..." (N.B. nonchè dagli idioti italiani ne ricalcano mirabilmente le fesserie !!) sostenendo che si tratta "...di un'arma scarsamente precisa rispetto alla Colt M-1911..."!! In primo luogo, NON è assolutamente vero che la Colt M-1911 è un'arma precisa quando esce dalla fabbrica (N.B. salvo che non si acquisti un prodotto custom o semi-custom !!), e nemmeno che sia più precisa della Beretta 92 (N.B. le S&W di III generazione sono MOLTO più precise delle Colt M-1911, ma nessuno, anche negli USA, si ricorda mai di dirlo !!). In secondo luogo, per essere precisa una Colt M-1911 richiede un sapiente intervento da parte di un valente armaiolo. In realtà, quello che viene solitamente indicato come "...scarsa da precisione..." da parte dei soliti "...esperti in pantofole..." è DIRETTAMENTE connesso a due difetti di progettazione giù individuati in precedenza, e cioè :


- errata curvatura del grilletto
- eccesivo collasso di retroscatto


La prova di quanto appena affermato si ricava semplicemente facendo una verifica pratica con due Beretta 92, una modificata e l'altra NON modificata. Sparando le stesse munizioni alla stessa distanza e nelle stesse condizioni, la rosata eseguita con l'arma modificata sarà NOTEVOLMENTE più piccola rispetto a quella eseguita con l'arma non modificata. Tutto questo SENZA ricorrere ad interventi più intrusivi come la lucidatura dei piani dello scatto (N.B. si ricorda che quando si interviene sullo scatto della Beretta 92 occorre SOLO ed unicamente lucidare i piani dello scatto SENZA effettuare minimamente alcuna modifica degli angoli di ingaggio di cane e controcane !!l) o la sostituzione della canna!!



segue - sicure



Il sistema di sicura di cui è dotata la Beretta 92 è PERFETTAMENTE funzionante ed è assolutamente "... a prova di cretino...". L'arma NON spara in caso di cadute accidentali, diversamente da molte altre pistole ingiustamente considerate "...migliori e più sicure della Beretta..." per il solo fatto che non sono di origine italiana !! Inoltre, la Beretta 92 è dotata di un sistema di sicura tale per cui può essere portata (dai membri delle FF.AA. o delle FF.PP.) con il colpo in canna e la sicura disinserita in TOTALE sicurezza!! Si coglie inoltre l'occasione per ribadire che, in linea del tutto generale, un'arma come la Beretta 92 DEVE essere portata con il colpo in canna e con la sicura inserita. A ciò si aggiunga che, i Reparti maggiormente operativi, la portano comunemente  con il colpo in canna e la sicura disinserita per due motivi :


- l'arma NON spara se il grilletto non viene completamente premuto a causa della presenza della sicura al percussore
- l'arma può essere resa operativa in tempi rapidissimi (N.B. è sufficiente estrarre, puntare l'arma sul bersaglio e premere il grilletto)


Le critiche demenziali rivolte dal solito "...ignorante americano..." (N.B. e sono in molti, tutti considerati "esperti di difesa personale armata" senza che nessuno in patria o all'estero abbia il coraggio di dire a questi signori che sono dei meschini ignoranti !!) secondo il quale "...la Beretta è difficile da usare...è di difficile attivazione / approntamento al fuoco..." o "...la sicura può essere inserita per sbaglio mentre si appronta l'arma per il fuoco..." altro non sono che il frutto dell'ignoranza e del razzismo verso tutto quello che proviene dall'estero!! Quello che è sconcertante è che in Italia non c'è mai nessuno pronto a difendere la bontà (e la superiorità tecnologica) del prodotti provenienti dal nostro mercato armiero (N.B. che è vecchio di secoli !!) tutte le volte che sarebbe necessario farlo. In realtà, bisognerebbe avere il coraggio di dire :


- non è assolutamente difficile usare una Beretta 92 (N.B. contrariamente a quanto detto da certa stampa americana o da certi esperti americani "...di tutto e niente...") così come non è difficile usare una qualsiasi pistola semiautomatica moderna
- non è assolutamente necessario frequentare "corsi speciali" (molto costosi) di alcun genere per imparare  maneggiare una Beretta 92 (N.B. contrariamente a quanto detto da certa stampa americana o da certi esperti americani "...di tutto e niente...")
- se l'arma viene portata come si dovrebbe, cioè con il colpo in canna e la sicura disinserita (N.B. cioè come si porterebbe una qualsiasi revolver in DA), o anche con il colpo in canna e la sicura inserita, l'approntamento al fuoco è velocissimo
- anche ammesso di voler lasciare la camera vuota, se si adotta la corretta tecnica di arretramento del carrello (= mano debole perpendicolare al carrello e dita SOTTO l'aletta della sicura) è impossibile inserire per sbaglio la sicura manuale


Se proprio si vuole fare una critica sulle sicure della Beretta 92, allora l'unica cosa che dovrebbe essere criticata è la collocazione di una sicura sul carrello in luogo di una più razionale sicura al fusto. In realtà la Beretta 92 era nata originariamente con le sicure al fusto, ma la Beretta aveva successivamente spostato le sicure sul carrello a causa della richiesta proveniente dai vertici della nostre FF.AA. e FF.PP. Sicuramente si tratta di una richiesta criticabile, e che testimonia una scarsa conoscenza delle armi nonchè delle modalità relative al loro maneggio, ma ad ogni modo la Beretta vinse la gara d'appalto per la fornitura delle "nuove" Beretta 92 proprio grazie a questa modifica. Ad ogni modo, non si trattò di una scelta azzeccata, tant'è vero che la stessa Beretta ha più volte riproposto, nel corso degli anni, modelli derivati dalla serie 92 (N.B. segnatamente delle evoluzioni del modello 98) con la sicura maggiorata posta sul fusto. Si pensi ad esempio a modelli come la "Billenium", la "Elite-II", la "Steel-I" o la "Combat-Combo". Sempre con riferimento alla sicura, nei modelli più usurati alcuni anni fa poteva capitare che il rinculo facesse entrare automaticamente in fuzione la sicura manuale (N.B. questo ovviamente dopo migliaia di colpi !!). Oggi questo NON accade più perchè le molle di contrasto della sicura sono state debitamente modificate (con altre di tipo potenziato). Ovviamente di questa modifica nessuno ne parla (N.B. compresi soliti "...esperti di tutto e niente..." !!), ma molti si limitano a dire che "...la Beretta ha la sicura manuale difettosa...", quando in realtà non è assolutamente vero .



segue - carrello



Inizialmente i carrelli della Beretta 92 erano più sottili e realizzati con un materiale diverso da quello impiegato oggi. Tra il 1985 ed il 1987 si sono verificate TRE rotture (documentate) di carrelli durante una serie di prove effettuate in USA (N.B. dopo l'adozione della Beretta 92 da parte delle FF.AA. di quel Paese) da alcuni membri del Comando Generale per le Forze Speciali della Marina Militare. Si trattava di prove distruttive eseguite usando lotti di munizioni caricati in maniera analoga a quelle impiegate per effettuare le prove a presisone forzata presso il BNP. Dopo queste TRE rotture, che a tutt'oggi sono le uniche tre ad essere veramente documentate (N.B. le altre sono solo il frutto di chiacchere da bar dello sport !!), la Beretta è intervenuta non solo modificando i materiali impiegati per la realizzazione dei carrelli, ma anche aumentando il loro spessore nei punti più critici. Con il modello 92FS è stato poi introdotto uno speciale sistema di blocco, grazie ad un perno che scorre in una fresatura cieca posta sotto il carrello, che impedisce il distacco della parte posteriore del carrello ANCHE in caso di rottura del medesimo. A parte il fatto che tre rotture su circa 500.000 pezzi venduti possono anche verificarsi, nonchè a parte il fatto che si tratta delle UNICHE tre rotture REALMENTE documentate a livello MONDIALE, quello che non si capisce è la ragione delle critiche gratuite rivolte da certa stampa americana (ma anche italiana) verso la Beretta (e l'Italia). Quello che questi critici saccenti non hanno mai detto, è che :


- le prove chi quelle armi furono sottoposte erano di natura distrutiva, quindi l'evento (cioè la rottura) era ampiamente previsto
- le rotture sono state SOLO tre su 500.000 pezzi venduti agli USA (N.B.si pensi che le FF.AA. USA sono state equipaggiate per decenni con armi portatili assolutamente inaffidabili nonchè caratterizzati da un numero di rotture che interessava migliaia di pezzi l'anno, ma mai nessun giornalista americano se ne è mai lamentato !!)


Analogamente a prima, quello che è sconcertante è che in Italia non c'è mai nessuno pronto a difendere la bontà (e la superiorità tecnologica) dei prodotti provenienti dal nostro mercato armiero (N.B. che è vecchio di secoli !!). Si rammenta che tutte le varie storie di rotture di carrelli che di tanto in tanto si leggono qui e là, sono assolutamente NON documentate e frutto della "...cultura armiera da bar dello sport..." di cui molti esperti di tutto e niente sono dotati !! Allo stato attuale sono infatti oltre 20 anni che non si è a conoscenza di rotture REALMENTE documentate (a livello mondiale) di esemplari della Beretta 92 !! Ovviamente, anche di questo non ne parla mai nessuno e certi "esperti" si guardano bene da fare certe precisazioni (preferendo rimanere in silenzio).



segue - blocchetto di chiusura




Il blocchetto di chiusura della Beretta 92 è una delle parti meno conosciute ma anche più critiche di quest'arma. Strutturalmente parlando si tratta di un componente realizzato in acciaio molto duro e, proprio per questo motivo, sotto lo sforzo delle chiusure, le alette tendono a spezzarsi !! Anche se il blocchetto della Beretta 92 è derivato da quello della P-38, tra questi due componenti esistono delle importanti differenze, infatti :


- il blocchetto della P-38 ha dimensioni maggiori e le alette sporgono verso l'alto (N.B. nella P-38 erano i carrelli che tendevano a rompersi, non i blocchetti)
- il blocchetto della Beretta 92 ha dimensioni minori e le alette sono del tipo "a sbalzo" (N.B.se le tolleranze del blocchetto sono troppo lasche sono possibili delle rotture, mentre non sono possibili delle rotture del carrello)


Per ovviare a questo problema, la Beretta è intervenuta più volte nel corso del tempo. Mentre nei primi esemplari di blocchetto le alette erano ad angolo retto (N.B. ed era proprio in questi punti che si verificavano le fratture), in quelli immediatamente successivi venne introdotto un apposito raccordo in maniera tale da avere un attacco di tipo curvilineo e non più rettilineo. Il nuovo tipo di profilo curvilineo venne poi ottimizzato, originando così due varianti diverse. Se si vuole fare una critica di carattere tecnico (N.B. e non una critica da bar dello sport !!), per onestà intellettuale va detto che la vita operativa media di un blocchetto è  comunque INFERIORE a quella dell'ama. Ad ogni modo, se si effettua la corretta manutenzione straodinaria all'arma, questo fattore  NON costituisce più un problema rilevante!! Infatti, è sufficiente ricordarsi di SOSTITUIRE il blocchetto di chiusura TUTTE le volte che si sostituisce la molla di recupero dell'arma, avendo poi cura di installare un blocchetto con una tolleranza il più ridotta possibile. Si tratta naturalmente di un'operazione che deve essere svolta dall'armiere di Reparto. Un blocchetto privo di giochi può durare anche oltre 10.000 colpi SENZA richiedere alcuna sostituzione (N.B. ad ogni modo, in simili situazioni è buona cosa che l'armiere di Reparto provveda comunque alla sostituzione onde evitare problmi ). D'altra parte, vi sono prove documentate (N.B. relative a migliaia di esemplari di Beretta 92) di blocchetti con tolleranze eccessive (N.B. solitamente la tolleranza del blocchetto viene considerata eccessiva se è superiore a 0,2mm !! ) che hanno richiesto una sostituizione dopo oltre 5000 colpi. Per verificare l'entità del gioco tra canna e blocchetto è possibile procedere empiricamente nel seguente modo :


- con l'arma montata, trattenere la canna con una mano
- bloccare l'arma e tentare di arretrare il carrello manualmente mentre l'altra mano tiene bloccata la canna


Con questa procedure empirica, qualora dovesse avvertirsi un movimento esso deve  risultare pressochè impercettibile. Una verifica con gli adeguati strumenti di misura, mostrerà che esso è normalmente INFERIORE a 0,2mm. Per motivi di sicurezza, il personale preposto alla manutenzione delle armi DEVE effettuare le opportune verifiche tecniche con gli appropriati strumenti e deve applicare la procedura empirica delineata in precedenza il meno possibile: NESSUNA procedura empirica può essere precisa come lo è uno strumento di misura !!



                                                                                           ATTENZIONE!!

PER MASSIMIZZARE L'AFFIDABILITA' DELLA BERETTA-92 E' NECESSARIO CHE L'ARMIERE DI REPARTO PROVVEDA ALLA SOSTITUZIONE CONGIUNTA DI MOLLA DI RECUPERO E MOLLA DEL PERCUSSORE.QUANDO EFFETTUA LA SOSTITUZIONE DEL BLOCCHETTO DI CHIUSURA



segue - canna



Per i soggetti che sparano un elevato numero di munizioni (N.B. solitamente oltre 10.000 colpi all'anno, spesso del tipo +P o +P+), particolare attenzione deve essere posta sulla canna della Beretta 92. Com'è noto la canna ha due sporgenze ad angolo retto in cui si va ad inserire il blocchetto di chiusura, all'interno del quale avvengono dei fenomeni di assestamento in seguito all'utilizzo di alcune centinaia di colpi. Questo può essere verificato attraverso una semplice osservazione fattuale. Quando la Beretta 92 viene consegnata, se si prova a smontare il blocchetto di chiusura è necessario sfilare il perno che blocca il pistoncino trasversale di comando per poterlo fare. Se si ripete questa stessa operazione dopo alcune centinaia di colpi, si noterà che è possibile sfilare il blocchetto di chiusura SENZA  dover più smontare il pistone. Questo fenomeno è dovuto al fatto che con lo sparo reiterato, la canna subisce una sorta di assestamento che va ad aumentare la distanza tra le due appendici verticali di cui si è detto in precedenza. Anche se esiste una certa similitudine strutturale tra la Beretta 92 e la P-38, in realtà nella P-38 questo fenomeno non si verificava perchè la sua struttura era MOLTO più rigida. Inolte, nella P-38 esiste una sorta di rinforzo triangolare sotto la canna, che impedisce qualsiasi deformazione, mentre nella Beretta-92 questo rinforzo è solo "accennato" (N.B. vi sono solo alcuni decimi di millimetro di metallo sotto la camera di scoppio). Se l'arma NON viene sottposta a regolare manutenzione e se si continuano a sparare un numero elevato di colpi, magari caricati ad elevati livelli pressori, la canna POTREBBE (forse) subire una rottura dopo il rinforzo basale citato in precedenza. Si rammenta che NON vi sono prove documentali CERTE di un simile fenomeno, e che questo stesso fenomeno è stato descritto solo per finalità informative. Ad ogni modo, dal momento che un simile fenomeno è legato alla tolleranza del blocchetto di chiusura, se questo componente viene sostituito regolarmente, non ci sono problemi di sorta!! Se, durante le operazioni di manutenzione straordinaria, l'armiere di Reparto dovesse verificare che il blocchetto "...cade da solo..." quando si inclina la canna su un fianco (N.B. ovviamente con l'arma smontata !!), l'arma DEVE essere imemdiatamente RIMOSSA dal servizio per essere sottoposta ad una verifica tecnica approfondita.



§11- l'arma perfetta e le critiche inutili




Come si è visto in precedenza, la Beretta 92 ha fissato degli standard qualitativi che ancora oggi sono ben lungi dall'essere superati dalla concorrenza!! Nonostante questo, NON bisogna incappare nell'errore di credere che la Beretta 92 sia un'arma perfetta, dal momento che l'arma perfetta NON esiste, ne esisterà mai !! Come tutte le armi, anche la Beretta 92 è migliorabile, nel senso che pur essendo un ottimo progetto di base, è ancora possibile apportare dei miglioramenti in alcune aree che sono state delineate in precedenza (curvatura del grilletto, posizionamento dello scatto, collasso di retroscatto, morfologia delle mire, etc.). Ciò detto, il fatto che la Beretta 92 sia un'arma migliorabile, non significa che "...sia da buttare..." o che sia inferiore a questa o quella determinata pistola come sostenuto da certi "...guru della difesa personale armata..." (N.B. che guardacaso sono tutti americani o non europei !!). Si coglie l'occasione per ricordare a tutti che l'affidabilità è il PRIMO (ed il più importante !!) parametro con cui valutare non solo un'arma destinata alle FFAA (o alle FF.PP.), ma anche una qualsiasi altra arma destinata ad una vita opeativa molto intensa. In altre parole, con la serie 92, la Beretta ha REALMENTE fissato degli standard qualitativi che sono ben lungi dall'essere superati da TUTTI gli altri produttori mondiali di armi. Certo, è passato molto tempo dall'introduzione della Beretta 92 sul mercato e molte cose sono cambiate. Molti fabbricanti hanno migliorato i loro prodotti realizzando armi più leggere e meno costose, ma allo stato attuale la concorrenza non è ancora riuscita a superare il livello qualitativo, e soprattutto di affidabilità, della Beretta-92.



§12 - alcuni numeri sulla produzione




Allo stato attuale, la Beretta ha prodotto circa 3.500.000 esemplari di Modello 92. Di questi, circa 500.000 sono stati acquistati dal Ministero della Difesa USA (N.B. il contratto iniziale prevedeva 315.950 pezzi, poi divenuti 321.260 ed infine circa 500.000) per le proprie FF.AA. Le Beretta 92 che furono usate dal Ministero della Difesa USA per le prove selettive relative ad una nuova arma corta spararono 28.000 colpi, con soli 14 inceppamenti complessivi !! Questo dato da solo, dovrebbe dare un'idea ai molti esterofili schifosi di casa nostra di cosa si intenda per affidabilità quando si parla della Beretta 92. Tanto per fare un paragone, tutti gli altri concorrenti ebbero un livello di inceppamenti valutabile attorno al migliaio (N.B. comprese le armi di produzione american, ma questo non lo dice mai nessuno !!). Non si deve poi fare l'errore di pensare che una Colt M-1911 sia più affidabile di una Beretta 92. Questo è assoutamente falso!!. Più precisamente, si dovrebbe dire che la Colt M-1911 (od un suo clone) si è storicamente rivelata una delle armi meno affidabili del mondo, e che diventa affidabile SOLO dopo essere passata tra le mani di un tecnico specializzato (N.B. se così non fosse, non si spiegherebbe perchè, tanto per fare un esempio, prima della nascita della Beretta 92, praticamente "...in tutto il mondo libero..." si optava per la Browning HP  in calibro 9x19mm e non per la Colt M-1911). Putroppo in Italia non ci sono molte persone "...con gli attributi sufficienti..." per difendere il "made in Italy" quando DEVE essere difeso e NON hanno mai il coraggio di dire che la Beretta 92 è un prodotto nettamente superiore, sotto il profilo tecnologico, non solo alla Colt M-1911 ma anche ad altre pistole oggi in commercio in ambito mondiale. Dei 3.500.000 esemplari di Modello 92 prodotti, una GROSSA parte è stata ovviamente fornita alle FF.AA. alle FF.PP. ed agli altri Corpi Armati dello Stato italiano. Gli esemplari rimanenti sono state venduti alle FF.AA. ed alle FF.PP. di tutto il resto del mondo. Forse l'arma non fa poi così schifo come affermato da qualcuno.


§ 14 - qualche numero sulle riparazioni effettuate in Italia (per gentile concessione del Sig. Massimo Mortola)


Nel 2006, uno studioso di armi italiano (Massimo Mortola), ha reso pubblici i risultati di una sua ricerca personale condotta sull'attività di manutenzione e riparazione effettuata su vari esemplari di Beretta M92 distribuiti presso svariati Reparti delle FF.AA. e FF.PP. La provenienza di queste armi era la più varia, ed erano compresi sia esemplari che avevano sparato poche migliaia di colpi, che esemplari che avevano sparato decine di migliaia di colpi. Il numero di esemplari esaminati era superiore ai 2500 pezzi ed era così ripartito :


                                                              TOTALE DELLE ARMI ESAMINATE (tratto da "La Beretta 92 nell'impiego militare e di polizia", di Massimo Mortola)


Modello
Quantità
%
S
1
0,04
SB
1288
50,20
SBM
386
15
FS
870
33,90
FS inox
21
0,82


segue - carrello


Non è stata riscontrata NESSUNA rottura del carrello in nessun esemplare revisionato.

segue - blocco di chiusura


Sono state riscontrate solo 4 rotture del blocchetto di chiusura su un totale di 2566 esemplari revisionati. L'arma risultava bloccata ma in nessun caso il tiratore è stato danneggiato. Dal 2004 il PMAL monta uno speciale blocchetto modificato di propria brevettazione in SOSTITUZIONE dei blocchetti rotti e/o danneggiati che vengono sostituiti.

segue - sicura manuale (funzionamento)


In 19 casi si è avuto una perdita di tensione dei pezzi nn.60 - 61 (piolo + molla di registro della sicura) che determinava il disinserimento automatico della sicura manuale quando si arretrava il carrello. Quasi sempre si è trattato di modelli SB o SBM .

segue - leva di sgancio del cane (perno + rotture)


In 98 casi, quasi tutti relativi al modello SB, si è assistito allo sfilamento del perno della leva di sgancio del cane. Il PMAL ha risolto il difetto semplicemente ripunzonando il foro del perno. Solo in 1 caso si è avuto la rottura della leva di sgancio del cane.

segue - molla del grilletto


In 2 casi si è avuta la rottura della molla del grilletto.

segue - sicura manuale (rottura dei rami)


In 2 casi si è avuta la rottura del ramo Dx della sicura manuale .

segue - estrattore (perno)


In 2 casi si è avuto lo sfilamento del perno dell'estrattore .

segue - caricatore (molla e corpo)


In nessun caso si è avuta la rottura degli elementi strutturali del caricatore. Il PMAL ha verificato che l'elevatore fosse privo di bave di lavorazione, che possono pregiudicare il funzionamento corretto, se presenti. Il PMAL ha poi verificato il corretto stato di tensione della molla del caricatore. Le molle dei caricatori dei modelli SBM sono i più inclini alle perdite di tensione, per i quali si consiglia di inserire 1 cartucia in meno rispetto alla capienza massima stabilita.

segue - percussore


In nessun caso si sono avute rotture del percussore .

segue - estrattore


In nessun caso si sono avute rotture dell'estrattore .

segue - espulsore


In nessun caso si sono avute rotture dell'espulsore .



                                                                 TOTALE DELLE ARMI RIPARATE
(tratto da "La Beretta 92 nell'impiego militare e di polizia", di Massimo Mortola)


Modello
Quantità
%
S
0
0
SB
100
75,19
SBM
10
7,52
FS
23
17,29
FS inox
0
0


Si  ringrazia il Sig. Massimo Mortola per la gentile collaborazione prestata


§ 15 -  scheda tecnica



- MODELLO = 92
- COSTRUTTORE = Beretta Armi SpA. via  Beretta, 18 - 25063 Gardone Val Trompia (BS), telefono 030/83411, fax 030/8341421, sito internet www.beretta.it
- TIPO = pistola semiautomatica
- CALIBRO = 9x19mm NATO
- ALIMENTAZIONE = caricatore prismatico amovibile della capacità di 15 cartucce (calibro 9x19mm NATO).
- CANNA = 127mm
- RIGATURA = convenzionale a sei righe, con passo costante di 1 giro in 250mm (1 in 10") per il calibro 9x19mm NATO
- FUNZIONAMENTO = semiautomatico. Apertura a corto rinculo di canna; chiusura geometrica con blocchetto oscillante (sistema Walther)
- SCATTO = azione mista
- SICURA = automatica al percussore. Manuale sul carrello
- ESTRATTORE = a gancio, imperniato al carrello
- ESPULSORE = a lamina, fissato al fusto
- PERCUSSIONE = indiretta tramite percussore a lancio inerziale e cane esterno
- MIRE = mirino e tacca di mira fissi. Mirino integrale al carrello, tacca di mira inserita tramite intaglio a coda di rondine sul carrello. Mire dotate di riferimenti colorati con vernice bianca.
- MATERIALI = lega d'Alluminio per il fusto (Ergal). Acciaio per canna, carrello ed altre minuterie metalliche. Guancette in materiale plastico (poliammide) con ampi pannelli zigrinati a piccole cuspidi
- LUNGHEZZA TOTALE = 217mm
- SPESSORE TOTALE = 38mm
- ALTEZZA = 137mm
- LINEA DI MIRA = 155mm
- PESO (SCARICA) = 975grammi
- FINITURA = carrello fosfatato e trattato con finitura Brunitron (brevettata). Fusto anodizzato nero. Canna brunita esternamente e cromata internamente. Arma di colore completamente nero



                           



                                                                                           LEGENDA

1 = canna
2 = blocchetto di chiusura
3 = spina del blocchetto di chiusura
4 = fermo della spina
5 = carrello
6 =  molla di recupero
7 = guida molla
8 = estrattore
9 =  piolo dell'estrattore
10 = molla dell'estrattore
11 = tacca di mira
12 = percussore
13 =  molla del percussore
14 = castello
15 = chiavistello di apertura
16 = pulsante di svincolo del chiavistello di apertura (pulsante di disassemblaggio)
17 = molla del pulsante di svincolo del chiavistello di apertura
18 = leva di blocco del carrello (hold-open)
19 =  molla di contrasto della leva di blocco del carrello
20 = piolo del grilletto
21 = grilletto
22 = molla di contrasto del grilletto
23 = rinvio dl grilletto
24 = molla di rinvio del grilletto
25 = sicura
26 = piolo della sicura
27 = molla del piolo della sicura
28 = molla della sicura
29 = espulsore
30 = piolo dell'espulsore (in due pezzi)
31 = boccola del perno del cane
32 = cane
33 = piolo della sicura
34 = rinvio della molla del cane
35 = molla del cane
36 = guida del rinvio del cane
37 = piolo di guida di rinvio del cane
38 = piolo del controcane
39 = molla del controcane
40 = controcane
41 = pulsante di sgancio del caricatore
42 = molla del pulsante di sgancio del caricatore
43 = boccola del pulsante di sgancio del caricatore
44 = piolo di sgancio del caricatore
45 = boccola delle guancette
46 = vite di tenuta delle guancette
47 = guancetta sinistra
48 = guancetta destra
49 = corpo del caricatore
50 = elevatore
51 = molla elevatrice
52 = piastrina di blocco del fondello (del caricatore)
53 = fondello del caricatore



                                                          


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni commerciali GFL della serie "Top Target" . Palla tronco conica con copertura elettrolitica  integrale in rame ad alto spessore da 124grs. di peso (8 grammi) . Tiro lento mirato con presa classica a due mani. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. -

                                                         

- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari IMI costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 115grs. di peso (7,5 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I due colpi in alto a sinistra (nell'area del "7") sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                         

- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari IMI costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 124grs. di peso (8 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I colpi collocati ECCESSIVAMENTE in alto ( a sinistra, al centro e a destra) sono il risultato di un palese errore del tiratore -

                                                         


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari Federal Cartridges Co. di tipo M-882 costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 124grs. di peso (8 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I due colpi in alto a destra (cioè nella zona del "7" e fuori bersaglio) sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                         


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari Federal Cartrdiges Co. costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090). Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 115grs. di peso (7,5 grammi) .I primi due colpi sono quelli maggiormente ravvicinati ed a ridosso (sotto) del numero "8". La moneta da 1 Euro, il cui diametro di 23mm, serve per dare un'idea grossolana delle dimensioni della rosata. Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. -



                                                        


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari Winchester di tipo M-882 costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 124grs. di peso (8 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I due colpi in alto a destra e a sinistra (cioè nella zona del "7" e fuori bersaglio) sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                        


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari Winchester costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 115grs. di peso (7,5 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I due colpi eccessivamente in alto (cioè nella zona del "7" e fuori bersaglio) sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                          


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari GeCo costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 115grs. di peso (7,5 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I colpi collocati troppo in basso (cioè nella zona del "7" e dell' "8") sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                        


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari GeCo costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 124grs. di peso (8 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. Il colpo troppo a sinistra ed i due colpi troppo in basso (cioè nella zona del "7") sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                           


- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari Norma costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 115grs. di peso (7,5 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I colpi collocati troppo in basso (cioè nella zona del "7") sono il risultato di un palese errore del tiratore -


                                                        



- Una rosata ottenuta  impiegando una Beretta M-92 con munizioni militari RUAG Ammotech costruite secondo gli standard NATO (STANAG 4090)  . Palla completamente blindata in rame 70/30 a profilo tondo da 124grs. di peso (8 grammi) . Estrazione effettuata da una condizione di porto palese con successivo tiro rapido. Prova effettuata in poligono chiuso a 25m di distanza e in condizioni di luminosità ottimali. I due colpi collocati eccessivamernte a sinistra (cioè dentro ed in prosismità alla zona del "7") sono il risultato di un palese errore del tiratore -