§1 - generalità
Tutte le volte che si deve usare una carta topografica, la prima
è la più importante operazione da compiere è quella
di ORIENTARE il più accuratamente possibile la carta rispetto
al punto in cui ci si trova. La carta si considera orientata quando è
posta in posizione orizzontale e con il proprio asse Nord - Sud coincidente
con l'asse Nord - Sud presente al suolo. Per orientare una carta si può
agire nei seguenti modi :
- impiegando la bussola
- impiegando il processo di associazione tra carta e terreno
segue - uso della bussola
Orientare una carta usando una bussola è abbasatanza
semplice. L'unica cosa da ricordarsi prima di procedere è di
ricordarsi SEMPRE che la bussola misura azimut magnetici (
magnetic
azimut), mentre la carta fa riferimento ad azimut di griglia (
grid
azimut), per cui sarà necessario lavorare con i diagrammi di
declinazione (V. voce a se). Per non commettere errori, diventa FONDAMENTALE
determinare la direzione della declinazione ed il relativo valore tramite
il diagramma di declinazione. E' possibile conseguire questo risultato
con due tecniche specifiche. La prima tecnica è la seguente :
- mettete la carta in posizione orizzontale
- aprite completamente la bussola in modo da potere usare la
parte rettilinea posta sulla sinistra (del corpo e del coperchio)
- avvicinate il bordo sinistro della bussola (quello con la
scala graduata) alla linea Nord - Sud della carta, in maniera tale
che le due linee siano parallele (N.B.
questo fa in modo che la linea
di riferimento nera della bussola sia parallela alla linea Nord-Sud
della carta !!)
- tenendo la bussola allineata alla carta nel modo più
preciso possibile, fate ruotare il tutto fino a quando l'ago (la freccia)
sia SOTTO la linea nera di riferimento (N.B.
in questa condizione
la carta è quasi del tutto allineata !!)
- ruotate la carta e la bussola nel senso indicato dal diagramma
di declinazione
A questo punto :
- se il nord magnetico riportato sulla carta è a SINISTRA
del nord di griglia, la bussola dovrebbe mostrare il valore dell'angolo
G-M indicato nel diagramma di declinazione (N.B.
se questo avviene
la carta è effettivamente orientata !!)
- se il nord magnetico riportato sulla carta è a DESTRA
del nord di griglia, la
sottrazione 360° - (MENO !!) angolo G-M
(N.B.
ovviamente desimibile dalla bussola) dovrebbe mostrare il
valore dell'angolo G-M indicato nel diagramma di declinazione (N.B.
se
questo avviene la carta è effettivamente orientata !!)
ATTENZIONE !!
UNA VOLTA CHE LA CARTA E' EFFETTIVAMENTE ORIENTATA, L'AZIMUT
MAGNETICO PUO' ESSERE INDIVIDUATO TRAMITE L'AUSILIO DELLA BUSSOLA, MA
BISOGNA RICORDARSI CHE LA CARTA NON DEVE MAI ESSERE SPOSTATA DALLA
SUA POSIZIONE !! IN CASO CONTRARIO, L'ORIENTAMENTO GUADAGNATO IN PRECEDENZA
ANDRA' IRRIMEDIABILMENTE PERSO !!
La seconda tecnica è la seguente :
- predendo come riferimento una qualsiasi linea di griglia Nord
- Sud, tracciate un azimut megnetico equivalente all'angolo G-M indicato
dal diagramma di declinazione
- se il diagramma è orientato verso DESTRA (N.B.
cioè
verso est), la linea che è stata tracciata permetterà
di individuare un angolo che è equivalente al valore dell'angolo
G-M (N.B
. si ponga attenzione sul fatto che se il diagramma è
orientato SINISTRA, la linea che è stata tracciata permetterà
di individuare un angolo che è pari a 360° - l'angolo G-M)
- allineate la parte sinistra della bussola (N.B.
quella con
la scala graduata) con la linea tracciata sulla carta
- ruotate la carta e la bussola INSIEME fino a quando l'ago (la
freccia) viene a coincidere con la linea nera di riferimento
Una volta che si ottiene questa condizione di coincidenza,
la carta è EFFETIVAMENTE orientata.
ATTENZIONE !!
UNA VOLTA CHE LA CARTA E' EFFETTIVAMENTE ORIENTAT, PRE FAVORE
PRESTATE PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI ERRORI DI CALCOLO!! UN ERRORE,
ANCHE MINIMO, PUO' AVERE EFFETTI DEVASTANTI SUL OGNI SPOSTAMENTO !!
segue - uso del processo di associazione tra carta e terreno
Tutte le volte che non si ha a disposizione una bussola, una
qualsiasi carta può essere orientata utilzizando il processo
di alssociazione carta terreno (
map - terrain association).
Per potere ssere applicato in maniera efficace, questo metodo richiede
:
- un'analisi ESTREMAMENTE accurata della carta
- una conoscenza il più PRECISA possibile della propria
posizione
Per applicare questa tecnica è necessario procedere rispettando
i seguenti punti :
- Fare coincidere i tratti descritti dalla carta con i tratti
geomorfologici del terreno
- Comparare la vegetazione indicata dalla carta con quella reale
- Comparare l'effetto di mascheratura della vegetazione
- Osservare e comparare gli elementi di riferimento idrografici
- Osservare e comparare gli elementi artificiali
Una cosa importante da tenere SEMPRE a mente è che uno
stesso luogo potrebbe apparire molto DIVERSO a seconda delle stagioni.
Ad esempio :
- durante l'inverno, le precipitazioni nevose potrebbero rendere
il terreno spoglio e mettere in evidenza tratti normalmente occultati
dalla vegetazione
- durante la primavera la vegetazione in crescita potrebbe alterare
alcuni tratti riportati presenti sulla carta
- durante l'estate si puà venire spesso a creare una situazione
molto simile a quella presente in primavera
- durante l'autunno il mutamento dei colori e la perdita progressiva
di vegetazione potrebbero rendere nuovamente evidenti aspetti normalmente
non visibili nelle altre stagioni
- in caso di pioggia insistente, la vegetazione appare più
rigogliosa del solito, mentre i corsi o gli specchi d'acqua appaiono
molto più grandi del normale
- in caso di pioggia carente (o di stagione molto secca), la
vegetazione appare meno rigogliosa del solito, mentre i corsi o gli
specchi d'acqua appaiono molto meno grandi del normale
§2 - analisi delle principali questioni di natura tattica
In linea del tutto generale, quando di parla di orientamento
e di spostamento sul terreno, si tende a pensare ad un'attività
del tutto semplice e poco pericolosa. In realtà con riferimento
specifico a quelle che sono le funzioni delle FF.AA., il movimento e l'orientamento
sul terreno sono qualcosa di estremamente stressante e pericoloso!! Inoltre,
non va dimenticato che si tratta di un'attività che richiede una
NOTEVOLE dose di intelligenza e che risulta ESTREMAMENTE affaticante
!! Volendo semplificare, muoversi ed orientarsi in modo coerente
significa, per prima cosa, fare in modo di rimanere vivi!! Solo così
è possibile raggiungere il punto prestabilito ed eseguire la propria
missione. Questo implica la necessità di effettuare tutta una serie
di scelte, a volte anche complicate, e di porre in essere alcuni compromessi.
Ad esempio, se da un lato è necessario evitare di muoversi in maniera
troppo ovvia, dall'altro va ricordato che scegliere un percorso inutilmente
difficoltoso non farebbe altro che provocare dei problemi che sarebbero
in realtà evitabili. Per semplificare le cose, è NECESSARIO
preparare un piano d'azione preliminare, o potenziale che dir si voglia
(
tentative plan), tenendo conto di una serie di elementi oggettivi
in senso ampio ed in senso ristretto. Gli elementi oggettivi in senso ampio
riguardano essenzialmente il TERRENO e, più precisamente, fanno riferimento
a :
-
campi di tiro e di osservazione = i campi di osservazione
sono quegli spazi dai quali si può osservare il nemico ed il terreno
senza essere visti; sono essenziali perchè tutto ciò che
può essere visto può essere colpito, per cui è fondamentale
osservare l'ambiente senza essere visti dal nemico; i campi di tiro sono
quesgli spazi che possono essere agevolmente battuti dal fuoco di
un'arma o di un gruppo di armi
-
elementi di copertura e di occultamento = un elemento
di copertura è un qualsiasi oggetto che è in grado
di arrestare i proiettili e di impedire l'osservazione nemica, mentre un
elemento di occultamento è un qualsiasi oggetto che impedisce l'osservazione
nemica ma che NON arresta i proiettili
-
presenza di ostacoli = un ostacolo è un qualsiasi
oggetto che può impedire, ritardare o deviare un movimento specifico
da un punto ad un altro; tutte le volte che viene pianificato un percorso
deve sempre essere considerata la presenza di eventuali ostacoli, oltre
alle esatte modalità con cui possono essere superati od evitati
-
presenza di punti chiave = un punto chiave è
un qualsiasi punto (o area) sul terreno che se occupato può determinare
una evidente condizione di vantaggio sotto il profilo tattico; a seconda
dei casi, un punto chiave potrebbe essere costituito da un'altura, un ponte,
una strada, un incrocio, il letto di un fiume in secca, una vallata, etc.
-
vie d'accesso = una via di accesso è un percorso
obbligato per raggiungere il nemico (N.B.
o che il nemico può
usare per raggiungervi !!) ; solitamente può essere identificata
su una carta topografica come l'unica via possibile per raggiungere una
determinata posizione; non sempre, comunque esiste una sola via di accesso,
poichè ci possono benissimo essere casi concreti in cui ve ne possono
esistere, contestualmente, più di una
Gli elementi oggettivi in senso stretto riguardano, invece, i seguenti
fattori :
-
missione = è il compito specifico che viene assegnato
ad una singola Unità o ad un singolo individuo; questo tipo di
compito influenzerà il modo in cui ci si deve spostare da un punto
ad un altro e come deve esser scelto il percorso
-
nemico = con questo termine ci si riferisce a tutta
una serie di fattori rappresentativi della forze nemiche, come la forza,
la condizione addestrativa, la localizzazione specifica, la dottrina di
combattimento, le capacità operative, l'equipaggiamento e, infine,
l'attività o la potenziale attività in una determinata area
-
condizioni meteorologiche e climatiche = le condizioni
metorologiche e climatiche sono molto importanti perchè influenzano
non solo il movimento, ma anche tutta una serie di altri elementi come
i campi di osservazione e di tiro, la condizione dei punti chiave e la possibilità
di raggiugnerli e/o di occuparli, la formazione o la scomparsa di eventuali
ostacoli, l'attività nemica, etc.
-
condizioni delle truppe = con questo termine si fa riferimento
a tutta una serie di fattori rappresentativi della condizione delle proprie
truppe, come la forza, la condizione addestrativa, le condizioni fisiche,
la capacità operativa, l'equipaggiamento e quant'altro (N.B.
è chiaro che tutti questi elementi vanno rapportati al luogo specifico
in cui ci si trova, vale a dire il terreno in cui si è chiamati
ad operare !!)
-
tempo disponibile = in alcuni casi una determinata Unità
ha un certo tempo per spostarsi da un punto ad un altro; in altri casi,
questo tempo potrebbe non esistere, oppure potrebbe esistere solo parzialmente;
in ogni caso, tutte le volte che è necessario spostarsi occorre analizzare
la carta topografica della zona per individuare il percorso che consenta
uno spostamento che sia il più rapido possibile
§3 - modalità effettive di movimento e preselezione
del percorso
Per muoversi con successo da un punto ad un altro è NECESSARIO
compiere ogni spostamento senza essere osservati dal nemico. Se questo
è molto difficile, o praticamente impossibile per Unità di
grosse dimensioni, per unità di piccole dimensioni il fatto di muoversi
in maniera non palese diventa di importanza fondamentale. Nel caso di
Unità di piccole dimensini, infatti, muoversi senza essere ossrvati
significa raggiungere con sicurezza il proprio obiettivo, il che è
molto importante ai fini dell'esecuzione della missione. Premesso qeusto,
tutte le volte che è necessario muoversi occorre tenere bene a mente
i seguenti aspetti :
- conoscere la propria posizione attuale
- pianificare il percorso
- rimanere sul percorso prestabilito
- riconoscere il proprio obiettivo
Vediamo di analizzarli maggiormente nel dettaglio
segue - conoscere la propria posizione attuale
Prima di iniziare QUALSIASI movimento è assolutamente
NECESSARIO conoscere la propria posizione attuale !! In termini semplificati,
conoscere la propria posizione attuale significa conoscere :
- il proprio orientamento
- la direzione in cui si trova il proprio obiettivo
- la distanza dal proprio obiettivo
- gli eventuali segni di riconoscimento del terreno od i punti
di rilievo geomorfologici
- qualsiasi ostacolo insormotabile
- qualsiasi elemento di pericolo concreto
- i vantaggi e gli svantaggi che derivano dalla scelta di un percorso
piuttosto che di un altro
Ovviamente tutto questo implica la capacità del singolodi sapere
leggere una carta topografica e di valutare tutte le informazioni che da
essa possono trarsi .
ATTENZIONE !!
TUTTE LE VOLTE CHE SI PIANIFICA UN PERCORSO RELATIVO ALLO SPOSTAMENTO
DI PICCOLE UNITA' (N.B. ed in particolare per le pattuglie) E' FONDAMENTALE
INDIVIDUARE UN PERCORSO PRIMARIO ED ALMENO DUE O TRE PERCORSI ALTERNATIVI
!!
segue - pianificare il percorso
A seconda delle dimensioni della propria Unità, nonchè
della missione specifica e della distanza che deve essere coperta, sarà
possibile effettuare una pianificazione del percorso. Questo viene fatto
tenendo conto, nello specifico, dei seguenti fattori :
- tempo necessario per coprire la distanza
- distanza che deve essere percorsa
- trafficabilità
- capacità di tenuta del suolo
- dispendio di energia delle truppe
- presenza di supporto logistico
- presenza di elementi di controllo e coordinazione
- presenza di punti di controllo o di svolta soddisfacenti
Con riferimento alle unità di piccole dimensioni (ed in particolare
alle pattuglie), ci sono tre lementi considerati fondam,entali per la pianificazione
del percorso. Essi sono :
- presenza di sufficienti elementi di copertura
- presenza di elementi di occultamento
- presenza di punti di verifica (controllo) rilevanti
Prima di procedere oltre, va fatta qualche puntualzizazione sui c.d.
punti di verifica o di controllo (
checkpoint) che dir si voglia.
Con il termine "
punti di controllo", nella terminologia delle FF.AA.
si indicano degli elementi rilevanti geomorfologicamente o degli elementi
facilmente rilevabili sul terreno (N.B.
non importa se naturali od artificiali
!!) che vengono usati per orientarsi e per avere una verifica in tempo reale
della correttezza dei propri spostamenti. Rientrano nella categoria dei punti
di verifica i seguenti oggetti / elementi (N.B.
l'elenco non è esaustivo)
:
- fiumi o corsi d'acqua di una certa dimensione (N.B.
devono essere
permanenti !!)
- strade
- ferrovie
- ponti
- valli
- montagne, colline od alture comunque rilevanti
- linee elettriche, telegrafiche e telefoniche
In linea di massima, quando si parla di punti di verifica si preferisce
fare riferimento (N.B.
e poi impiegare sul campo !!) a degli oggetti
di tipo lineare che si vanno ad intersecare con il proprio percorso. Questo
perchè con una forma simile, il punto di verifica è MOLTO
facile da riconoscere. Di norma i punti di verifica sono anche collocati
in luoghi in cui devono :
- devono essere fatte delle deviazioni
- devono essere fatte delle valutazioni
- devono essere prese delle decisioni tatticamente importanti
Per evitare problemi sotto questo aspetto, si preferisce muoversi sfruttando
quelle che sono le caratteristiche del terreno. In altre parole, è
meglio sfruttare l'aiuto che proviene da Madre Natura piuttosto che combatterla
!!
segue - rimanere sul percorso prestabilito
Al fine di sapere dove ci si trova e se ci si sta muovendo in modo corretto,
è assolutamente NECESSARIO rimanere sul percorso prestabilito !!
Per fare questo, è necessario comparare quello che si incontra sul
percorso con due elementi :
- quello che è stato pianificato
- quello che si trova sulla carta topografica
In altre parole è necessaria una verifica continua di quello
che si sta facendo attraverso la tecnica del calcolo diretto (V. voce a
se) e dell'associazione carta - terreno (V. voce a se) .
segue - riconoscere il proprio obiettivo
L'ultima
cosa da fare, in ordine di tempo, per assicuarsi circa la correttezza
del proprio movimento, è quella di RICONOSCERE il proprio obiettivo.
La cosa potrà apparire strana a molte persone, ma l'obiettivo di
una missione militare non è sempre perfettamente riconoscibile!! Più
precisamente, mentre ci sono situazioni in cui l'obiettivo è facilmente
riconoscibile (N.B.
si pensi al caso in cui l'obiettivo è costituito
da un ponte o da una strada !!), ve ne sono molte altre in cui l'obiettivo
non è assolutamente riconoscibile se non dopo un'analisi accurata
del terreno. Per evitare problemi, è preferibile scegliere sulla carta
un punto di verifica FACILE da individuare ed il più VICINO possibile
al proprio obiettivo, per poi identificarlo sul terreno attraverso il
calcolo diretto e l'associazione carta - terreno. Una cosa molto importante
da segnalare è che quando ci si sta avvicinando all'obiettivo è
preferibile sezionare il percorso residuo in piccoli tratti, lungo i quali
occorre muoversi con la massima cautela possibile !! Questo evita errori
grossolani e consente una facile individuazione del proprio obiettivo finale.