COMBATTIMENTO IN AMBIENTE URBANO PARTE 5 / OSSERVAZIONI CIRCA LA CAPACITA' DI PENETRAZIONE DI ALCUNE MUNIZIONI DI PICCOLO CALIBRO


§1 - richiamo ai profili distintivi dell'ambiente urbano


Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in precedenza in questo stesso sito, l'ambiente urbano (urban environment) si caratterizza essenzialmente per i seguenti caratteri tipici  :


- Presenza pressochè continuativa di superfici piatte, liscie e dure  = la presenza di simili elementi strutturali aumenta il rischio di rimbalzi e tende a diminuire l'efficacia delle munizioni di molte, per non dire tutte, le armi impiegate; si tenga poi conto del fatto che raramente in proiettili (latu sensu inteso) impatta in senso perpendicolare su simili superifici, il che amplifica ulteriormente il rischio dei rimbalzi;  non si deve poi dimenticare il fatto che  tutte le munizioni che esplodono al'impatto potebbero trovare forti limitazioni applicative in un simile ambiente
- Distanze dai bersagli estramente ridotte = la quasi toalità dei bersagli (oltre il 90%) si trova a distanze PARI o INFERIORI ai 50m ; pochissimi bersagli biologici sono visibili oltre  i 50m e, quasi sempre, l'identificazione del personale nemico ed il relativo scontro a fuoco avvengono a NON oltre 30 -35m; pensare di individuare con precisione un bersaglio biologico oltre i 50m è una pura illusione; per contro, si rifletta sul fatto che NON oltre il 5% dei bersaglio biologici  si trova ad una distanza PARI o SUPERIORE ai 100m; i bersagli non biologici (= edifici in genere) sono, in linea di massima, molto più facilmente individuabili, ma si tenga conto del fatto che le condizioni ambientali possono sempre pregiudicarne l'individuazione in tempi rapidi
- Tempi di tiro ristretti = il personale nemico è difficilmente individuabile e, quando compare, si presenta UNICAMENTE come un bersaglio in rapido spostamento; gli edifici occupati dal nemico sono spesso protetti da un adeguato fuoco di copertura (nemico) e raramente possono essere fatti oggetto di uno specifico tiro lento mirato
- Presenza potenziale di svariati spazi morti = il fatto che molte armi di grosso calibro abbiano dei limiti meccanici di sollevamento (elevation) ed abbassamento (depression), unito alla presenza di costruzioni di altezza svariata, crea spesso numerosi spazi morti (dead spaces) dentro ai quali non è possibile sparare (e quindi non è possibile colpire il nemico che vi si trova !!); anche se TEORICAMENTE è possibile colpire l'area coperta da questi spazi morti (N.B. ad esempio con un mortaio), di fatto essi proteggono chi si trova all'interno dal fuoco indiretto e per colpire effettivamente COSA c'è all'interno di uno spazio morto è necessaria una SUPERIORE abilità nell'impiego delle armi in dotazione
- Visibilità ridotta a causa della presenza, contestuale o separata, di fumo, polvere ed ombre = la presenza pressochè costante di incendi (N.B. generano FUMO), esplosioni (N.B. generano POLVERE ) ed edifici di altezza più o meno elevata (N.B. generano OMBRE di varie forme ed estenzione) riduce drasticamente la visibilità ; i bersagli, anche se a distanza molto ridotta, sono SPESSO indistinti e possono passare del tutto inossevati (N.B. non vedere un bersaglio potrebbe avere conseguenze letali !!)
- Pericolo costante di morte o danni per fuoco amico = la presenza di più strade che portano verso uno stesso punto, nonchè la struttra intrinseca del tessuto urbano, provocano il fenomeno noto come frammentazione delle Unità (fragmentation); questo fenomeno fa si che spesso una pluralità indistinta di aliquote di personale, tutte provenienti dalla stessa Unità (o da Unità aggregate) si trovino ad attacccare uno stesso bersaglio muovendosi lungo assi CONVERGENTI (converging axes);  questa condizione AUMENTA esponenzialmente il RISCHIO di morte o danni per fuoco amico (fratricide), per cui è NECESSARIO  fissare ex-ante una serie di regole estremamente precise onde assicurare la massima coordinazione durante l'esecuzione delle operazioni in ambiente urbano; oltre a questo, è altresì NECESSARIO che  TUTTI i soldati mantengono un senso di attenzione COSTANTE a tutto quello che si verifica intorno a loro
- Presenza potenziale di aliquote di truppe amiche e nemiche nello stesso luogo = gli spazi estremamente RISTRETTI che caratterizzano gli scontri in ambiente urbano sono spesso la causa del fatto che le truppe amiche e nemiche si vengano a trovare, nel raggio di pochi metri quadrati, tutti dentro o tutti appena fuori dal medesimo edificio; anche in simili situazioni la coordinazione (in questo caso tra i singoli soldati) è di importanza basilare per minimizzare le perdite
- Necessità di colpire PRIMA gli immobili per potere colpire POI  i relativi occupanti = dal momento che il combattimento in ambiente urbano implica la bonifica degli immobili,  per bonificare un immobile è NECESSARIO prima penetrarlo; dal momento che, di norma, le abitazioni più comuni hanno muri spessi tra i 30 ed i 60cm, sarà necessario impiegare gli strumenti adeguanti al fine di creare un'apertura di dimensioni sufficienti per potere penetrarvi all'interno da una posizione il più defilata possibile; per penetrare MINIMIZZANDO le perdite è giocoforza necessario impiegare RAZIONALMENTE esplosivi o armi di grosso calibro (N.B. deve trattarsi di armi capaci di fare venire meno l'integrità strutturale degli edifici)



A tutto questo deve aggiungersi che in molte aree del mondo esiste una concreta probabilità di imbattersi in edifici estremamente duri e resistenti. Simili edifici  sono in grado di resistere ai bombardamenti dell'AA.MM.o dell'Artiglieria e, più in generale, alle esplosioni dirette, agli spostamenti d'aria derivanti da esplosioni indirette ed agli incendi. Con specifico riferimento agli incendi, non si dimentichi che anche se un edificio può bruciare con relativa facilità, se la sua struttura è robusta MOLTO difficilmente la sua integrità strutturale verrà meno !! Un edifciio danneggiato da un incendio potrebbe essere ancora utile per scopi militari, per cui occorre porre particolare attenzione agli edifici bruciati ed apparentemente disabitati (N.B. un edificio colpito da un incendio ha bisogno, a secondo delle dimensioni e dei materiali, da 24 a 48 ore per raffreddarsi completamente).


§2 - osservazioni sulla capacità di penetrazione della cartuccia calibro 5,56x45mm NATO (5,56NATO)


La cartuccia calibro 5,56x45mm NATO è la cartuccia più diffusa tra quelle impiegate dalle FF.AA., per lo meno con riferimento alle armi lunghe e, più in generale, ai fucili d'assalto. Essa viene convenzionalmente usata con l'ausilio di fucili d'assalto, o più raramente con mitragliatrici leggere (N.B. si pensi al caso della MINIMI, per esempio), per i seguenti scopi  :


- colpire ed eliminare bersagli biologici (personale nemico)
- sopprimere il fuoco nemico per favorire attività come movimento, osservazione e quant'altro
- colpire bersagli non biologici (rectius, penetrare coperture di modesta resistenza)


Spesso capita che i soggetti investiti da funzioni di comando usino questa cartuccia (N.B. più precisamente, che usino la variante tracciante di questa cartuccia !!) per indicare con precisione bersagli (spesso non biologici) che devono essere colpiti dalle armi di Reparto (designating target), come ad esempio installazioni nemiche, bunker, nidi di mitragliatrici o postazioni difensive in genere . Dal momento che le distanze esigue sono una delle caratteristiche PREDOMINANTI del combattimento in ambiente urbano, è NECESSARIO che i soldati siano in grado di colpire con la massima precisione possibile bersagli piccoli e sfuggenti sparando da  :


- finestre
- feritoie di varia forma e dimensione
- aperture dei bunker o di altre installazioni difensive
- qualsiasi postazione di tiro improvvisata


Ovviamente questo implica un'elevata abilità di impiego della propria arma (rectius, il proprio fucile d'assalto) sparando con il selettore di tiro posizionato sul fuoco semiautomatico (semi-auto mode). Potrebbe spesso capitare che un soldato sia chiamato a colpire un bersaglio, al solito piccolo e sfuggente, sparando attraverso un feritoia di ridotte dimensioni (N.B. questo dovrebbe essere molto chiaro ai vertici delle FF.AA. già con specifico riferimento alla fase addestrativa, anche se non sempre questo avviene !!). Altre volte potrebbe capitare che un soldato sia chiamato a colpire un bersaglio che appare all'improvviso dietro una feritoia presente in un determinato edificio. Si tratta di compiti molto difficili che richiedono uno specifico addestramento preventivo !! Si tenga presente che se in generale si spara "a colpo singolo" (cioè in modo solo semiautomatico) per massimizzare la precisione e minimizzare lo spreco di munizioni, ci possono essere anche delle eccezioni. Ad esempio, quando si penetra all'interno di un edificio, è preferibile impiegare o una raffica controllata (posizionando in maniera opportuna il selettore del fucile d'assalto), oppure una serie di tre colpi sparati con modalità semiautomatico. In particolare, quando si entra in una stanza, è necessario impiegare una qualsiasi di queste tecniche per colpire tutti i bersagli correttamente indentificati e/o le potenziali postazioni nemiche (N.B. più che di postazioni vere e proprie si dovrebbe parlare di luoghi in cui si potrebbe celare un nemico !!). Questo modo di sparare è MOLTO più efficiente rispetto alla tecnica, da taluni propagandata, di entrare sparando a raffica libera (full-auto mode), dal momento che usando una simile tecnica non si può ne essere precisi e nemmeno evitare di sprecare munizioni. Un'altra cosa importante da tenere bene a mente è che TUTTI i soldati devono imparare a sparare usando la tecnica adeguata !! Se da un lato non si può pretendere di impiegare la tecnica del tiro lento miranto, dall'altro sarebbe assurdo applicare la tecnica del tiro dal fianco (hip firing technique) resa famosa dai divi del cinema d'azione. Cercate di ricordare che al cinema gli attori stanno SOLO recitando un copione, e che comunque NON muore mai nessuno, mentre enl mondo reale le cose stanno in modo completamente diverso !! In casi estremi si può tutt'al più impiegare la tecnica del tiro dalla posizione di assalto (underarm assault technique), anche se è di gran lunga preferibile sparare tenendo l'arma ben salda contro la spalla per impiegare la tecnica già indicata in precedenza nella PARTE 1 di questa trattazione sul combattimento in ambiente urbano (V. voce a se). Si ricordi, infine, che tutte le attività delle FF.AA. sono messe in seria crisi dall'oscurità. Gli elementi di disturbo tipici dell'ambiente urbano (fumo, fiamme, calore, polvere, ombre, etc.) possono creare SERIE difficoltà anche a chi impiega gli idonei strumenti per la visione notturna. A volte le termocamenre od i visori termici possono aiutare i soldati ad identificare i loro bersagli. Altre volte questo scopo può essere raggiunto impiegando un proiettore LASER infrarosso (N.B. ovviamente montato sul proprio fucile d'assalto) congiuntamente ad altri strumenti per la visione notturna. In ogni caso, per superiori ed inderogabili esigenze di sicurezza, è assolutamente NECESSARIO che ogni singolo soldato equipaggiato con questi strumenti sia affiancato da almeno un soldato che ne è privo !! Questo è fondamenale poichè quello che non può essere visto dal soldato equipaggiato con i strumenti per la visione notturna, può essere visto dal soldato SENZA questo tipo di equipaggiamento, e viceversa. tutto ciò è  estremamente importante ai fini della sopravvivenza.


segue - capacità di penetrazione effettiva


La capacità di penetrazione della cartucia calibro 5,56mm NATO presenta alcuni aspetti peculiari che devono essere analizzati in maniera specifica. Dal momento che si tratta di un proiettile ad altissima velocità, in caso di impatto con ostacoli molto DURI a BREVI distanze il proiettile tende a frantumarsi ed a penetrare in maniera ridotta, o a non penetrare del tutto. Questo avviene perchè a distanze ridotte, le velocità di impatto originano forze che superano il carico di rottura dei materiali di cui è costituito il proiettile. L'esperienza maturata sul campo mostra, ad esempio, che un proiettile blindato ordinario (FMJ-SN) in calibro 5,56mm NATO penetra MENO a 10m che a 100m di distanza (N.B. ovviamente si sta parlando di penetrazione su materiali strutturali e, comunque, contro bersagli NON biologici) !! Ancora, l'impiego pratico ha poi mostrato che in linea del tutto generale la penetrazione è massima a circa 200m di distanza. A distanze INFERIORI il proiettile si FRAMMENTA, mentre a distanze SUPERIORI  la velocità si è ridotta al punto tale da non garantire più una penetrazione massimale (N.B. si ricordi comunque, a titolo di esempio, che un proittile ordinario da 55grs. a 300m di distanza è in grado di penetrare parzialmente una bombola di gas GPL per uso domestico !!). Premesso queste osservazioni sulle limitazioni in tema di penetrazione, va sottolineato che  :


- gli elementi di legno, gesso o cartongesso che spesso vengono impiegati per gli interni delle abitazioni civili possono essere COMPLETAMENTE penetrati da un SINGOLO proiettile calibro 5,56mm NATO
- un singolo blocco di calcestruzzo forato, cioè uno di quelli impiegati per la costruzione di talune abitazioni può essere COMPLETAMENTE penetrati da un SINGOLO proiettile calibro 5,56mm NATO
- i mobili e le suppellettili comunementi presenti dentro ad una qualsiasi abitazione (N.B. si pensi a sedie, tavoli, divani, poltrone e quant'altro) NON sono in grado di bloccare un proiettile calibro 5,56mm NATO


Il proiettile blindato ordinario in calibro 5,56mm NATO è disponibile in due varianti, con palla da 55grs (3,5 GRAMMI) o da 62grs. (3,9 GRAMMI). Secondo la nomenclatura USA, la prima è denominata M-193, mente la seconda M-855. La prima versione, quella più leggera, venne considerata superata quando comparve il 5,45x39 sovietico (V. voce a se in questo stesso sito). Per questo motivo ne venne approntata una versione più pesante (N.B. della questione si occupò la FN di Herstal, che realizzò una munizione denominata SS-109, secondo la denominazione NATO, o M-855 secondo la nomenclatura USA Questo proiettile mostra una spiccata tendenza a rimbalzare indietro (N.B. spesso contro il tiratore !!)), che allo stato attuale ha praticamente soppiantato la versione preesistente. Della cartuccia in esame esiste anche una versione perforante (AP), che ha una SUPERIORE capacità di penetrazione rispetto alla varsione ordinaria, anche se mostra, parallelamente, una ELEVATA tendenza ai rimbalzi in caso di impatto con angoli molto OBLIQUI., specie quando si tenta di usarlo (stupidamente !!) per aprirsi un varco in un muro. Premesso che si tratta di una manovra NON razionale, può capitare che la cartuccia calibro 5,56mm NATO (N.B. la cui funzione primaria è tutt'altra !!) venga IMPROPRIAMENTE utilizzata per creare delle fratture in un muro alle seguenti condizioni  :


- sparare usando la tecnica della disposizione a "U" (N.B. si tratta di sparare cercando di disporre i proiettili sul bersaglio a forma di "U")
- collocarsi a non meno di 25m dal bersaglio
- posizionarsi in modo da fare impattare il più PERPENDICOLARMENTE i proittili sulla superficie del bersaglio
- impiegare proiettili blindati ordinari e perforanti (N.B. tecnicamente i proiettili perforanti sono da preferirsi rispetto a quelli blindati ordinari, ma i primi hannio spesso il difetto di rimbalzare contro il tiratore !!)


Qualora si intenda compiere una simile azione, è assolutamente NECESSARIO che i soldati indossino le ADEGUATE protezioni per occhi (occhiali antischeggia), cranio (elmetto) e torace (giubbotto antischeggia) !!



Bersaglio
Penetrazione
Colpi
cemento armato da 20 cm
iniziale
foro piccolo
35
250
tripla fila di mattoni ordinari da 30-32 cm
iniziale
foro piccolo
90
160
blocco di calcestruzzo vuoto da 30 cm
foro piccolo
foro grande
60
250
doppia fila di mattoni da 20-23 cm
iniziale
foro piccolo
70
120
tronco di legno da 40cm
(*)
3
blocco di calcestruzzo pieno di sabbia da 30cm
foro piccolo
35
doppio strato di sacchi di sabbia da 60cm
(*)
220
lamiera acciaiosa da 9,5mm
(*)
1



                                                                                              LEGENDA

- Bersaglio = indica il tipo di bersaglio strutturale
- Penetazione = indica la modalità con cui il bersaglio viene penetrato
- Colpi = indica il numero di colpi STIMATO per ottenere una certa tipologia di penetrazione
- (*) = penetrazione senza creazione di fori o di fratture di alcune genere
- foro piccolo = è un foro grossolanamente circolare (loophole) del diametro ipotetico di 18 - 20 cm,
- foro grande = è un foro grossolanamente circolare nel quale può entrare un uomo spostandosi a carponi



Come si vede è necessario un numero eccezionalmente ELEVATO di munizioni per ottenere risultati  del tutto NON eccezionali !! Anzi, sotto molteplici aspetti si può dire che si tratta di un mero SPRECO di munizioni. Si ricordi poi che anche se  la cartuccia in esame può, a lungo andare,  bucare il cemento armato, di fato non è in grado di distruggere gli elementi metallici di rinforzo presenti internamente. Dunque, per molti aspetti, si tratta di uno spreco di munizioni non sempre razionale sotto il profilo tattico.

   
                                                        Cartuccia NATO tipo M - 855 (SS - 109):  una comparazione


Tipo
Pen.  
dia.
%fram.  
CT (dia.)
CT(pen.)
CT (ml)  
62 grs. FMJBT (M - 855) (1)
430    
10 
52
95
180
755
55 grs. FMJBT (M - 193) (2)
430  
6
18
83
180
600

 

                                                                                                         LEGENDA

- pen. = indica la penetrazione massima della palla (in mm) in un blocco di gelatina balistica  calibrata al 10% e condizionata per 48 ore a 4 °C (N.B. si tratta di una media su 10 colpi)
- dia. = indica il diametro finale massimo della palla ( in mm) dopo l’impatto con un blocco di gelatina balistica nelle condizioni in cui sopra (N.B. si tratta di una media su 10 colpi)
- % fram. = indica la percentuale di massa perduta in seguito alla frammentazione post - impatto  
- CT (dia.) = indica il diametro massimo della cavità temporanea (in mm) dopo l’impatto in gelatina balistica nelle condizioni di cui sopra (N.B. si tratta di una media su 10 colpi)
- CT (pen.) = indica la lunghezza (profondità) massima della cavità temporanea (in mm) dopol’impatto in gelatina balistica nelle condizioni di cui sopra (N.B. si tratta di una media su 10 colpi)
- CT (ml) = indica il volume della cavità temporanea (in ml) dopo l’impatto in gelatina balistica nelle condizioni di cui sopra (N.B. si tratta di una media su 10 colpi)
- M - 855 (SS - 109) = è la munizione standard NATO per il calibro 5,56x45 mm (5,56 NATO alias .223 Remington) che richiede passi di 1 giro in 9” o 1 giro in 7” per una perfetta stabilizzazione giroscopica (N.B. la munizione può essere impiegata SOLO nei “nuovi”     M16 - A2 e non nei “vecchi” M16 - A1)
- M - 193 = era la munizione originaria per il calibro 5,56 NATO sviluppata dal Ministero della Difesa USA, che è stata soppiantata dalla più recente SS - 109 (M - 855) e che richiedeva un passo di 1 in 12” per una perfetta stabilizzazione giroscopica (N.B. la munizione può essere impiegata sui “vecchi” M16 - A1 e suoi “nuovi” M16 - A2)
- (1) = si tratta della cartuccia di gran lunga più efficiente fra quelle adottate dalle FF.AA. della NATO per il calibro 5,56x45 mm (N.B. anche a lunghe distanze il nucleo si spezza  sempre in due aumentando, così, la capacità lesiva globale della munizione)
- (2) = si tratta della cartuccia meno efficiente fra quelle adottate dalle FF.AA. della NATO per il calibro 5,56x45 mm (N.B. a distanze di circa 25 m è efficiente, ma a distanze di soli 75 m ha già perso gran parte della sua efficienza)


segue - elementi di (protezione) contro il calibro 5,56mm NATO


In ambito urbano esistono tutta una serie di elementi che possono PROTEGGERE i soldati da un proiettile calibro 5,56mm NATO. A questo scopo, possono essere validamente impiegati come elementi di copertura i seguenti oggetti  (N.B. il riferimento è ad un proiettile sparato a MENO di 50m) :


- un singolo sacco di sabbia
- un muro di cemento semplice (non armato) da 50mm di spessore
- un bidone di olio di tipo  industriale da 150 - 200 litri riempito di sabbia o acqua
- un blocco di calcestruzzo forato riempito di sabbia (N.B. il blocco si frantuma dove avviene l'impatto, ma NON penetra a causa della presenza della sabbia)
- un'autovettura (N.B. di norma il proiettile penetra ma NON esce all'esterno)
- un parabrezza di una comune autovettura inclinato di 45° (N.B. di norma all'interno si trovano frammenti di vetro, a volte letali, ed una massa informe di frammenti metallici)


§3 - osservazioni sulla capacità di penetrazione della cartuccia calibro 7,62x51mm NATO (7,62NATO)


La cartuccia calibro 7,62x51mm NATO è la cartuccia più diffusa tra quelle impiegate dalle FF.AA., nelle mitragliatrici di media potenza (medium machine-guns). Più raramente viene impiegata nei fucili di precisione destinati al tiro di interdizione (sniper rifles), anche se nel combattimento in ambiente urbano questo tipo di applicazione è decisamente più marginale. Le mitragliatrici di media potenza vengono comunemente  impiegate per fornire un elevato volume di fuoco, a lunga distanza e contro bersagli specifici (o lungo linee specifiche), da una posizione statica. Possono poi venire impiegate per fornire il fuoco di copertura durante l'assalto ad un edificio (N.B. da una posizione statica o, a seconda dei casi, da una condizione dinamica ). Dunque si tratta di un'arma che può essere utilizzata indipendentemente da una condizione STATICA (ad esempio da una postazione difensiva) o DINAMICA (ad esempio da un veicolo di qualsiasi tipo), nonchè per attività difensive od offensive. I  proiettili impiegati da questo tipo di arma sono molto efficaci, sia nella configurazione blindata ordinaria (FMJ-SN) che in quella perforante (AP). I proiettili perforanti - incendiari (API) , al pari di quelli traccianti (T) sono  fortemente inclini a provocare incendi di proporzioni più o meno vaste. Il problema fondamentale legato all'impiego di queste armi è rappresentato dalle distanze estemamente ridotte. Anche se una mitragliatice dovrebbe essere impiegata per fornire fuoco automatico (di distruzione o di soppressione) a lunga distanza, in realtà i campi di tiro eccessivamente "corti", uniti ad una presenza pressochè costante di  detriti e macerie di ogni tipo, rende di fatto IMPOSSIBILE un simile impiego !! A tutto questo si aggiunga che il fumo, la polvere e le ombre SPESSO presenti nel contesto urbano, creano GROSSI problemi di visibilità che pregiudicano il già difficile compito di chi deve usare una mitragliatrice.. Un altro aspetto poco considerato è che la mitragliatice dovrebbe essere posizionata in modo da sparare parallelamente al terreno, ma questo è più facile a dirsi che a farsi. Un suolo estremamente accidentato non consente, quasi MAI, una simile opzione tattica. Con specifico riferimento all'uso pratico, la mitragliatrice può essere impiegata nei seguenti modi  :


- montandola su un veicolo, se si ha la necessità di avere una fonte di  fuoco di copertura / distruzione molto mobile e rapida
- montandola su un treppiede, se si ha la necessità di difendere postazioni specifiche o di inviare fuoco di soppressione / distruzione lungo linee specifiche (N.B. sono linee prestabilite destinate a non mutare !!)
- montandola su un bipiede, se si ha la necessità di coprire due o più campi di tiro alternativi (N.B. normalmente quasi tutte le mitragliatrici hanno la possibilità di passare dal treppiede al bipiede piuttosto rapidamente)


Teoricamente sarebbe possibile, almeno con certe mitragliatrici, sparare dalla spalla (come se fosse un comune fucile d'assalto), oppure dal fianco con l'ausilio di una specifica cinghia di trasporto. In realtà si tratta di possibilità più TEORICHE che reali, poichè si tratta di un tipo di arma NON  adatto ad un impiego simile !! In tal senso deve poi considerarsi che è di fatto impossibile usare una mitragliatrice di media potenza per bonificare un immobile. Si tratta di un'operazione che DEVE essere fatta ESSENZIALMENTE con un fucile d'assalto e, tutt'al più, con una mitragliarice leggera (light machine-gun), ma NON con una mitragliatrice di classe "superiore" .


segue - capacità di penetrazione effettiva


Analogamente a quanto abbiamo visto in precedenza con il calibro 5,56mm NATO (V. voce a se), anche in questo caso, la capacità di penetrazione del 7,62mm NATO risulterà influenzata dai seguenti fattori chiave  :


- distanza dal bersaglio
- natura del bersaglio


Quella che segue è una semplice tabella che esemplifica la capacità di penetazione della cartuccia NATO tipo M-80 con palla da 150grs. (9,6 GRAMMI) di tipo FMJ-SN.


Distanza (m)
Abete (mm)
Sabbia (mm)
Calcestruzzo (mm)
Cemento (mm)
25
330
130
200
50
100
460
110
250
50
200
660
180
200
50


Similmente a quanto visto per il calibro 5,56mm NATO, anche in questo caso le distanze TROPPO ridotte causano il cedimento strutturale del proiettile in caso di impatto con materiali eccessivamente duri. Tanto per citare alcuni esempi, a 50m una cartuccia calibro 7,62mm NATO non riesce a penetrare un singolo strato di sacchi di sabbia, mentre può farlo a 200m (N.B. a 200m di distanza non è però in grado di penetrare un doppio strato di sacchi di sabbia !!). A livello teorico la penetazione migliore contro i materiali comunemente rinvenibili in ambiente urbano si avrebbe quando il proiettile viene sparato da 600m di sitanza, anche se in un simile ambiente le distanze superiori ai 100m sono rarissime, e quelle superiori ai 200m sono pressochè impossibili da trovare !! Ad ogni modo la resistenza strutturale del proiettile in calibro 7,62mm NATO è SUPERIORE a quella del proiettile calibro 5,56mm NATO, il che significa che il primo è molto MENO sensibile agli impatti a breve distanza rispetto al secondo. Analogamente a quanto visto in precedenza con il 5,56mm NATO (V. voce a se), anche in questo caso potrebbe verificarsi che il 7,62mm NATO (N.B. la cui funzione specifica è diversa !!) venga IMPROPRIAMENTE utilizzato per creare delle fratture in un muro alle seguenti condizioni  :


- sparare usando la tecnica della disposizione a "U" (N.B. si tratta di sparare cercando di disporre i proiettili sul bersaglio a forma di "U")
- collocarsi a non meno di 25m dal bersaglio
- posizionarsi in modo da fare impattare il più PERPENDICOLARMENTE i proiettili sulla superficie del bersaglio
- impiegare proiettili blindati ordinari e perforanti


Qualora si intenda compiere una simile azione, è assolutamente NECESSARIO che i soldati indossino le ADEGUATE protezioni per occhi (occhiali antischeggia), cranio (elmetto) e torace (giubbotto antischeggia) !!



Bersaglio
Diametro
Colpi
cemento armato da 20 cm
180
100
tripla fila di mattoni ordinari da 30-32 cm
180
170
cemento da 30 cm
da 15 a 30
da 30 a 200
blocco di calcestruzzo pieno da 30 cm
(*)
18
doppio muro di mattoni
(*)
45
doppio strato di sacchi di sabbia da  60 cm
(*)
110
tronchi da 40 cm
(*)
1
lamierino acciaioso da 9,5mm
(*)
1



                                                                                              LEGENDA

- Bersaglio = indica il tipo di bersaglio strutturale
- Diametro = indica il diametro presunto del foro che viene generato
- Colpi = indica il numero di colpi STIMATO per ottenere una certa tipologia di penetrazione
- (*) = penetrazione semplice, SENZA creazione di fori o di fratture di alcune genere


Un fuoco concentrato nello stesso punto è comunque in grado di frantumare e di penetrare numerosi ostacoli presenti in ambiente urbano. Se da un lato è vero che il calibro 7,62mm NATO non riesce a perforare materiali come la pietra o il cemento armato di elevato spessore, è altrettanto vero che è in grado di penetrare materiali come cartongesso, legno, mobili, suppellettili vari e tutti gli elementi che normalmente si trovano dentro ad una comune abitazione. Si tenga conto che le pareti divisorie vengono spesso penetrate, così come è possibile penetrare i muri perimetrali, specie se molto sottili o se realizzati con materiali intrinsecamente deboli.. E' chiaro che se si vuole penetrare simili materiali (N.B. cosa per altro tatticamente discutibile), è necessario colpire SEMPRE lo STESSO punto, il che è estremamente DIFFICILE se l'arma non è stabile !! Per svolgere un simile compito è, dunque, essenziale l'impiego di un treppiede (N.B. il treppiede è preferibile sia al bipiede, sia ai sacchi di sabbia !!) o, in alternativa, un montaggio veicolare (vehicular mounting), anche se questo potrebbe lasciare il soldato (mitragliere) TROPPO esposto al fuoco nemico !!


segue - elementi di protezione (copertura) contro il 7,62mm NATO



Secondo un luogo comune alquanto diffuso, tutto quello che è in grado di bloccare efficacemente un proiettile calibro 5,56mm NATO (V. voce a se) potrebbe (almeno teoricamente), bloccare un proiettile di morfologia analoga ma di calibro 7,62mm NATO. In realtà vanno fatte alcune precisazioni, dal momento che possono essere perforati (da parte a parte !!) con facilità  :


- il parabrezza di una comune autovettura collocato con un'inclinazione di 45°
- un mattone (blocco) di calcestruzzo forato (N.B. a volte capita che sparando più volte contro un mattone di calcestruzzo forato si venga a fomare una sorta di struttura reticolare che non crolla su se stessa, ma che richiede l'intervento con un'ascia o un piccone per potere essere definitivamente distrutta !!)
- l'abitacolo di una comune autovettura
- muri, mobili e/o suppellettili in legno


Si coglie occasione per ricordare che un fuoco concentrato nello stesso punto (N.B. più precisamente impiegando la tecnica del tiro "a spirale" o ad "U") è comunque in grado di frantumare e di penetrare numerosi ostacoli presenti in ambiente urbano costituiti da laterizi di varia natura o da altri materiali strutturali. Fra i pochi materiali che il calibro 7,62mm NATO non riesce a perforare vanno segnalati  :


- la pietra
- il cemento armato
- un bidone di olio di tipo  industriale da 150 - 200 litri riempito di sabbia o acqua


§4 - osservazioni sulla capacità di penetrazione della cartuccia calibro 12,7x99mm NATO (12,7NATO)


La cartuccia calibro 12,7x99mm NATO è la cartuccia impiegata dalle FF.AA. per le mitragliatrici c.d. "pesanti" (heavy machine-guns) o di alta potenza. Più raramente viene impiegata in peculiari fucili di precisione destinati al tiro di interdizione (sniper rifles), anche se nel combattimento in ambiente urbano questo tipo di applicazione è decisamente più marginale (N.B. per un'analisi maggiormente approfondita di questo argomento si rinvia al testo COMPENDIO TECNICO AL MODERNO TIRO DI INTERDIZIONE, edito dal GRURIFRASCA ma disponibile presso TUTTOSTORIA) Le mitragliatrici pesanti vengono normlamente impiegate per gli stessi scopi per cui vengono impiegate le mitragliatrici c.d. "medie", cioè  per fornire un elevato volume di fuoco, a lunga distanza e contro bersagli specifici (o lungo linee specifiche), da una posizione statica. Possono poi venire impiegate per fornire il fuoco di copertura durante l'assalto ad un edificio (N.B. da una posizione statica o, a seconda dei casi, da una condizione dinamica ). Dunque si tratta di un'arma che può essere utilizzata indipendentemente da una condizione STATICA (ad esempio da una postazione difensiva) o DINAMICA (ad esempio da un veicolo di qualsiasi tipo), nonchè per attività difensive od offensive. I  proiettili impiegati da questo tipo di arma sono molto efficaci, sia nella configurazione blindata ordinaria (FMJ-SN) che in quella perforante (AP). I proiettili perforanti - incendiari (API) , al pari di quelli traccianti (T) sono  fortemente inclini a provocare incendi di proporzioni più o meno vaste, in una misura nettamente superiore a quanto visto in precedenza per il calibro 7,6mm NATO (V. voce a se). Il problema fondamentale legato all'impiego di queste armi è rappresentato dalle distanze estemamente ridotte alle quali possono venirsi a trovare i bersagli. Anche se una mitragliatice dovrebbe essere impiegata per fornire fuoco automatico (di distruzione o di soppressione) a lunga distanza, in realtà i campi di tiro eccessivamente "corti", uniti ad una presenza pressochè costante di  detriti e macerie di ogni tipo, rende di fatto IMPOSSIBILE un simile impiego !! A tutto questo si aggiunga che il fumo, la polvere e le ombre SPESSO presenti nel contesto urbano, creano GROSSI problemi di visibilità che pregiudicano il già difficile compito di chi deve usare una mitragliatrice.. Un altro aspetto poco considerato è che la mitragliatice dovrebbe essere posizionata in modo da sparare parallelamente al terreno, ma questo è più facile a dirsi che a farsi. Un suolo estremamente accidentato non consente, quasi MAI, una simile opzione tattica. Con specifico riferimento all'uso pratico, la mitragliatrice può essere impiegata nei seguenti modi  :


- montandola su un veicolo, se si ha la necessità di avere una fonte di  fuoco di copertura / distruzione molto mobile e rapida
- montandola su un treppiede, se si ha la necessità di difendere postazioni specifiche o di inviare fuoco di soppressione / distruzione lungo linee specifiche (N.B. sono linee prestabilite destinate a non mutare !!)


segue - capacità di penetrazione effettiva


Preliminarmente va detto che tutto quello che può essere penetrato dal 7,62mm NATO (V. voce a se) può essere a sua volta penetrato con maggiore facilità dal 12,7mm NATO. A questo va poi aggiunto che, in linea di massima, la cartuccia blindata ordinaria (FMJ-SN) in calibro 12,7mm NATO è costruita per sviluppare la massima capacità di penetrazione a circa 800m (N.B. diversamente dai 600m tipici del 7,62mm NATO). In caso di impatto con il bersaglio completamente perpendicolare, il 12,7mm NATO è in grado di penetrare  :


- circa 35 cm di sabbia sciolta a 200m
- circa 70 cm di terra compattata a 200m


Viceversa, in caso di impatto NON perpendicolare, la capacità di penetrazione sarà influenzata NEGATIVAMENTE e diminuirà (almeno tendenzialmente) con il CRESCERE dell'angolo (di impatto). A scopo meramente esemplificativo, si allega una tabella che illustra il numero di colpi necessario per penetrare un muro di cemento armato, con spessore progressivo e posto, a distanze crescenti, con un'angolazione di 25° .



                                                       Penetrazione della cartuccia calibro 12,7mm NATO con impatto a 25°


Spessore / distanza
100m
200m
2
300
1200
3
450
1800
4
600
2400



                                                                                          LEGENDA


- Spessore = indica lo spessore del bersaglio in metri (2, 3 e 4)
- Distanza  = indica la distanza dal bersaglio  in metri (100 o 200)


La mitragliatrice in calibro 12,7mm NATO può essere impiegata in modi diversi a seconda dello scopo che si intende raggiugnere. In primo luogo occorre vedere se si ha la necessità di una fonte di fuoco statica o dinamica, infatti :


. se la fonte di fuoco deve essere DINAMICA, la mitragliatrice verrà montata su un veicolo
- se la fonte di fuovo deve essere STATICA, la mitragliatrice verrà montata sull'apposito treppiede


La mitragliatrice in calibro 12,7mm NATO può essere considerata un'arma ragionevolmente precisa se viene usata montatola sul treppiede e sparando a colpo singolo. L'impiego del treppiede diventa essenziale se si deve effettuare del fuoco di distruzione. In questo caso, raffiche di 2 o 5 colpi sparati usando la tecnica del tiro a "U" possono esplicare un rilevante effetto distruttivo contro materiali strutturali di vario tipo



Tipo
Spessore
Diametro
Colpi
cemento armato
25

45
30
60
18
50
100
140
triplo muro di mattoni
30
20
66
15
50
cemento con singolo strato di mattoni
30
25
84
25
45
acciaio balistico
2,5
*
1
sacchi di sabbia (doppio strato)
60
*
5
legno (tronchi d'albero)
40
*
1


 
                                                                                           LEGENDA


- Tipo = indica il tipo di materiale (bersaglio)
- Spessore = indica lo spessore del bersaglio in cm
- Diametro = indica il diametro STIMATO del foro prodotto dall'impatto dei proiettili (nel numero specificato) in cm
- Colpi = indica il numero di colpi STIMATO per ottenere un foro di uno specifico diametro
- * = semplice penetrazione senza frantumazione (e quindi senza creazione di un foro vero e proprio)
- N.B. = la distanza di tiro è di 35m


segue - elementi di copertura protezione (copertura) contro il 12,7mm NATO


Tutti i materiali o gli ostacoli che possono essere perforati dalla cartuccia calibro 7,62mm NATO possono essere a loro volta perforati, con maggiore semplicita, dalla cartuccia calibro 12,7mm NATO. In ambito urbano esistono tutta una serie di elementi che ERRONEAMENTE vengono considerati validi come strumenti di protezione (copertura), ma che in realtà possono essere perforati dal calibro 12,7mm NATO. In tal senso vanno ricordati (N.B. il riferimento è ad un proiettile sparato a MENO di 50m) :


- un singolo sacco di sabbia
- un muro di cemento semplice (non armato) da 50mm di spessore
- un blocco di calcestruzzo forato riempito di sabbia 
- un'autovettura (N.B. si tenga conto che il proiettile può penetrare fino nel blocco motore)
- un parabrezza di una comune autovettura inclinato di 45°


Uno dei pochi elementi che possono proteggere i soldati alle distanze tipiche del combattimento in ambiente urbano contro un proiettile così potente è rappresentato dal "classico" bidone di olio di tipo  industriale da 150 - 200 litri riempito di sabbia. Possono poi essere utili per lo stessos copo,  i muri in pietra od in cemento armato MOLTO spessi.


§5 - osservazioni sulla capacità di penetrazione delle granate da 40mm nelle varianti standard ed a penetrazione profonda


Le granate da 40mm stanno avendo una sempre maggiore diffusione, tra le FF.AA. della NATO, a causa della loro estrema flessibilità operativa. Strutturalmente parlando ne esistono due varianti  :


- quella con esplosivo ad alto potenziale con struttura convenzionale (HE)
- quella con esplosivo ad alto potenziale con struttura ad alta penetrazione (HEDP)


Sono altresì due le armi  fondamentalmente destinate ad impiegarla  :


- il lanciagrante a colpo singolo (ad esempio, M-203) = ha il vantaggio dell'elevatissima manovrabilità ma dello scarso potere di fuoco
- il lanciagranate automatico (ad esempio, Mk-19) = ha il vantaggio di poter concentrare un elevato potere di fuoco su un singolo bersaglio (N.B. la cadenza teorica di tiro è di 375 colpi al minuto !!), ma il peso elevato (N.B. è di ben 34 Kg) ne limita l'utilizzo al SOLO  impiego veicolare


Quando si parla di granate da 40mm, si fa spesso confusione e si tende a pensare che tutte le granate di questa famiglia siano identiche, mentre in realtà non è così !! Vanno infatti puntualizzate delle importanti differenze DIMENSIONALI, dal momento che esistono  :


- la granata da 40x46mm, o a bassa velocità (low-velocity granade), destinata ai lanciagranate a colpo singolo
- la granata da 40x53mm, o ad alta velocità (high-velocity granade), destinata ai lanciagranate automatici


                                                                                       ATTENZIONE !!

IL FATTO CHE SUSSISTA UNA DIFFERENZA DIMENSIONALE DEL GENERE, IMPLICA CHE LE DUE TIPOLOGIE DI GRANATE NON POSSANO ESSERE TRA LORO INTERCAMBIABILI !!


La differenza dimensionale corrisponde ad una importante differenza in termini di velocità alla bocca. Infatti, la granata da 40x53mm ha una velocità alla bocca compresa tra 240 e 390 m/s (a seconda del tipo di munizione impiegata) ed una gittata massima compresa tra 1600 e 2200m. Viceversa, la granata da 40x46mm  ha una velocità alla bocca di soli 76 m/s, cosa che si rivela necessaria per poter essere impiegata da un solo soldato (N.B. questa granata ha un sistema di propulsione c.d. "a pressione variabile", che consente di RIDURRE la pressione interna di circa 12 volte rispetto a quella iniziale, in maniera tale da rendere possibile il suo utilizzo da parte di un solo soldato. Chiaramente questa riduzione di pressione determina una contestuale diminuzione di velocità alla bocca !!). Entrambe le granate, quando lasciano la volata dell'arma ruotano su se stesse ad elvata velocità (N.B. la granata da 40x46mm ruota su se stessa a 37000 giri al minuto), cosa che è FONDAMENTALE non solo pr la stabilzizazione giroscopica, ma anche per ARMARE la spoletta, senza la quale la granata non potrebbe esplodere!! Uno dei principali problemi operativi legati all'impiego delle granate da 40mm in ambiente urbano, è costituito dalle distanze troppo ESIGUE alle quali si possono venire a trovare i bersagli. Questo  è importante perchè le granate hanno una distanza MINIMO di armamento compresa tra i 14 ed i 28m, il che significa che se dovessero colpire qualcosa PRIMA di questa distanza, NON detonerebbero e sarebbero inutilizzabili !! Entrambe le varianti (convenzionale o ad alta penetrazione) sono in grado di generare schegge letali per un raggio di 5m attorno al punto di detonazione.  Tenendo conto di quella che è la gamma delle distanze di armamento, e considerando eventuali fattori di disturbo esterni, si può dire che la distanza di tiro minima sarebbe di circa 30 - 35m. In altri termini, ad una simile disanza si può avere una ragionevole certezza circa il fatto che la granata funzioni così come è stata progettata !! Detto questo, la granata da 40mm può essere utilizzata  per :


- sopprimere il fuoco nemico proveniente da un edificio (N.B. si tratta di una cosa importantissima quando si deve assaltare un certo edificio !!)
- creare perdite al personale nemico che si trova DENTRO un determinato edificio (N.B. specie se deve essere bonificato )
- distruggere postazioni difensive
- penetrare ostacoli di vario tipo che intralciano la propria azione
- creare perdite sparando da una posizione difensiva (N.B. ad esempio è possibile sparare dai piani superiori di un edificio verso del personale nemico che si sta muovendo a livello stradale)


Ovviamente un lanciagranate automatico ha il VANTAGGIO di sviluppare un elevato volume di fuoco che si rivela utilissimo nel creare forti danni alle fortificazioni ed alle installazioni difensive nemiche. Non si dimentichi poi il fatto che la granata da 40mm del tipo ad alta penetrazione è in grado di PERFORARE le corazze di numerosi mezzi  corazzati ex-sovietici come il BMP o il BTR (N.B. il riferimento è ai fianchi, al retro ed alla parte superiore della corazza !!). Naturalmente è necessario sparare 2 o 3 colpi (o comunque una serie di colpi) nello STESSO punto per accertarsi di avere ragione di un simile bersaglio. Dunque, per questa applicazione pratica, il lanciagranate automatico è nettamente superiore a quello a colpo singolo.


segue - elementi di copertura protezione (copertura) contro le granate da 40mm


Prima di parlare più nel dettaglio degli elementi di protezione capaci di difendere i soldati dagli effetti di una granata da 40mm, è necessario fare alcune pecisazioni sulla struttura interna di questo tipo di ordigno. Per essere più precisi, la granata da 40mm ad alta penetrazione (HEDP) è dotata di una carica cava (shaped charge) di piccole dimensioni che invece MANCA nella granata da 40mm con struttura standard. Questo garantisce alla prima una capacità di penetrazione SUPERIORE rispetto alla seconda. Per quanto concerne influenza della distanza dal bersaglio sulla capacità di penetrazione, premesso il fatto che l'esplosione avviene a contatto, si può ragionevolmente affermare che la penetrazione nel bersaglio è pressochè IDENTICA al mutare della distanza.


                                                                                        ATTENZIONE !!

QUANDO SI PARLA DI EFFETTI TERMINALI DELLE GRANATE DA 40MM NON BISOGNA CONFONDERE TRA EFFETTI PRIMARI (QUELLI NEL PUNTO DI IMPATTO) E SECONDARI (QUELLI DOVUTI ALLE SCHEGGE), DAL MOMENTO CHE I PRIMI SONO MOLTO PIU' GRAVI DEI SECONDI !!


Detto questo, se una granata da 40mm viene sparata dentro la stanza di una qualsiasi abitazione (ad esempio sparando dalla strada), è in grado di sfondare eventuali pareti divisorie e di danneggiare SERIAMENTE tutto quanto si trova all'interno. A livello di effetti terminali, lo scoppio di una granata da 40mm dentro una stanza produce effetti tendenzialmente più GRAVI rispetto a quelli generati da una carica cava applicata ad una parete (ad esempio una parete esterna o di una stanza adiacente). Mentre gli effetti dell'esplosione sono MOLTO pericolosi, le schegge provenienti da una granata da 40mm, che sono letali nel raggio di 5m, possono essere arrestate efficacemente da  :

- muri
- elemetti
- giubbotti antischegge
- mobili

In linea di massima le pareti perimetrali di una abitazione convenzionale sono in grado di arrestare efficacemente le schegge di una granata da 40mm, anche a distanza ravvicinata. Più complesso, invece, il discorso in riferimento alle pareti divisorie. In generale le pareti divisorie possono ARRESTARE le schegge, anche se le schegge provenienti da una detonazione molto vicina ad una parete costruita in cartongesso o in compensato, potrebbero risultare molto pericolose (N.B. frammenti di questi materiali possono essere scaraventati in tutta la stanza !!) per chiunque si dovesse trovare dentro a quella stessa stanza.  Si tenga poi presente che una granata da 40mm può PENETRARE con estrema facilità numerosi ostacoli normalmente presenti in ambiente urbano, che spesso vengono erroneamente considerati idonei per essere impiegati come elementi di copertura. Tanto per fare alcuni esempi si ricordi che  :


- i mattoni forati in calcestruzzo (c.d. "blocchi" o "marmittoni") vengono completamente distrutti, a prescindere che le intercapedini siano vuote o riempite con materiale di riporto (terra o, più frequentemente, sabbia), ed è NECESSARIO uno spessore SUPERIORE ai 40cm per assicurare un certo grado di protezione
-  i sacchi di sabbia solitamente usati nelle installazioni difensive NON sono in grado di arrestare una granata da 40mm se lo spessore totale è INFERIORE ai 50cm (N.B. per assicurare sufficiente protezione ai soldati, o si aumenta a dismisura lo spessore dei sacchi di sabbia, oppure si realiza una struttura protettiva a doppio strato con sacchi di sabbia esterni e tronchi di legno, od altro amteriale, all'interno !!)
- i tronchi solitamente usati impiegati per realizzare la strutttura interna delle installazioni difensive NON garantiscono sufficiente protezione ai soldati se lo sepssore è INFERIORE ai 30cm (N.B. per questo motivo è necessario dotare le postazioni difensive di una sovrastruttura protettiva aggiuntiva, ad esempio con materiale inerte come sabbia o terra, preferibilmente compattati )


Dunque, per assicurare effettiva protezione alle truppe, è NECESSARIO  che le installazioni difensive siano dotate di una struttura spessa e robusta. E' chiaro che questa informazione può essere usata qualora si debba dare l'assalto ad un bersaglio specifico. Ad esempio, conoscendo la natura e lo spessore delle pareti di un certo edificio,  si può sapere se, e come, è possibile attaccarlo impiegando granate da 40mm. In altre parole, conoscendo le potenzialità operative delle granate da 40mm, ed in particolare quali coperture sono in grado di resisterle, si potrà decidere come attaccare un determinato bersaglio


                                                                                         ATTENZIONE !!

ANCHE SE IMPIEGANDO UN LANCIAGRANTE A COLPO SINGOLO, TEORICAMENTE E' POSSIBILE COLPIRE UNA FINESTRA A 100 - 125 METRI E L'APERTURA DI UN BUNKER FINO A 50M, IN REALI CONDIZIONI OPERATIVE QUESTI RISULTATI IN TERMINI DI PRECISIONE SONO PRATICAMENTE IMPOSSIBILI DA OTTENERE !! SE SI VUOLE OTTENERE LA MASSIMA PRECISIONE E' PREFERIBILE IMPIEGARE UN LANCIAGRANATE AUTOMATICO, ANCHE SE PERO' RIMANE SEMPRE IL PROBLEMA DELL'ESPOSIZIONE AL TIRO NEMICO.


segue -  capacità di penetrazione effettiva


Per parlare compiutamente della capacità di penetrazione della granata da 40mm bisogna distinguere tra il lanciagranate automatico e quello a colpo singolo. Ovviamente il primo può sviluppare il fuoco concentrato che è necessario per perforare un muro, mentre il secondo non riesce a svolgere compiutamente questo compito. Impiegando un lanciagranate automatico montato su un treppiede o su un veicolo, e sfruttando il meccanismo per la regolazione dell'alzo e della deriva, è possibile concentrare il fuoco in maniera tale da perforare molti ostacoli fra quelli che comunemente si trovano in ambiente urbano. In tal senso, si tenga conto che una singola granata da 40mm del tipo ad alta penetrazione (HEDP), può perforare agevolmente un muro di mattoni (pieni) da 15 - 30cm di spessore.


Tipo
Penetrazione
sacchi di sabbia (doppio strato)
50cm
blocco di calcestruzzo
40cm
tronchi di albero
30cm
acciaio balistico (piastra protettiva)
5cm


                                                                                       LEGENDA


- Tipo = indica il tipo di bersaglio
- Pentrazione = indica la profondità della penetrazione, in cm, di una granata da 40mm di tipo ad alta penetrazione (HEDP)


Più in generale si tenga conto che una granata da 40mm può sviluppare effetti MOLTO più distruttivi di quelli generati da una singola cartuccia calibro 12,7mm NATO (V. voce a se). L'unico materiale che può proteggere efficacemnte dagli effetti di una granata da 40mm è la pietra. Un muro di pietra molto spesso costituisce una forma di copertura molto efficiente contro un simile pericolo.