L'ATTIVITA' DELLA FANTERIA MECCANIZZATA NEL CONTESTO DELLE OPERAZIONI OFFENSIVE


§1 - organizzazione concettuale della manovra d'attacco


La manovra d'attacco può essere suddivisa in due parti ben distinte, rispettivamente denominate  :


- ricerca del contatto (o movimento per la ricerca del contatto)
- attacco in senso stretto


Durante la ricerca del contatto, il comandante del plotone di Fanteria Mecanizzata ha la necessità di aggiornare in tempo reale le informazioni relative al nemico di cui è in possesso. Le informazioni possono provenire dalle fonti più variegate (N.B. spesso derivano dall'attività di pattugliamento), ma le informazioni di cui si è in possesso PRIMA di inizare un attacco sono spesso solo un punto partenza per iniziare la propria manovra offensiva !! Spesso, infatti, le cose cambiano così velocemente sul campo di battaglia che le informazioni di cui si era in possesso in precedenza  diventano inutilizzabili entro brevissimo tempo !!


§2 - bonifica e superamento degli ostacoli


Durante la ricerca del contatto, l'Unità di Fanteria Meccanizzata avanza impiegando la tecnica del movimento con vigilanza a sbalzi (V. voce a se) tenendo ben presente il principio in base al quale il personale che viene trasportato scende dai singoli mezzi nella maniera più limitata possibile !! Tranne che in situazioni particolari dove sia assolutamente necessario bonificare e superare taluni ostacoli che NON sono altimenti superabili con la necessaria sicurezza, il personale trasportato non scende mai dai rispettivi mezzi. Esempi classici in tal senso sono rappresentati dalle aree urbane o da zone coperte da densa vegetazione. Al di fuori di queste ipotesi (o di altre ipotesi peculiari), il personale rimane SEMPRE a bordo ed i mezzi avanzano con la tecnica del movimento con vigilanza a sbalzi  per limitare il più possibile eventuali rallentamenti.


segue -  superamento di una curva cieca


Se durante l'avanzamento lungo una strada, il Plotone (o altra sottounità oganica) di Fanteria Meccanizzata dovesse incontrare una curva cieca, o comunque una curva che non consente una chiara visibilità di quanto è presente ai lati della strada (N.B. questo di solito avviene durante gli spostamenti al di fuori dei centri abitati), è necessario agire come segue  :


- il Plotone si ferma ad una ragionevole distanza dalla curva ed occupa una posizione dalla quale è possibile avere il campo visivo, ed il correlato campo di fuoco, più ampio possibile
- il personale a bordo dei mezzi trasporto truppe SCENDE dai mezzi e comincia a bonificare i due lati della strada (N.B. per essere più precisi, il personale si divide in maniera grosso modo paritaria ed esegue l'operazione di bonifica con la massima attenzione possibile)
- dopo avere bonificato il terreno ai lati della strada ed avere EFFETTIVAMENTE verificato che NON sono presenti pericoli, il personale provvede all'ispezione ed alla bonifica della strada vera e propria
- se l'ispezione da esito positivo, i mezzi trasporto truppe si muovono finalmente in avanti, raggiungendo la posizione che il  personale di bordo (N.B. il quale ha operato come elemento esplorante) è andato ad occupare
- il personale di bordo sale nuovamente sui mezzi trasporto truppa ed il Plotone riprende il suo movimento verso l'obiettivo prestabilito


In altre parole in questa situazione viene usata la consueta tecnica del movimento con vigilanza a sbalzi, caratterizzata dal fatto che i mezzi trasporto truppa fngono da elemento di copertura, mentre il personale di bordo funge da elemento esplorante. a seconda dei casi il comandante di Plotone deciderà se tutto il personale di bordo, o se solo un'aliquota, dovrà scendere ed intraprendere le operazioni di bonifica di uno specifico punto. Come ultima avvertenza, si rammenti che un Plotone (od una qualsiasi altra sottounità organica) che si muove lungo una strada DEVE farlo usando la formazione a colonna (column formation), il che lo rende MOLTO vulnerabile alle iniziative nemiche, ed in particolare alle imboscate fatte con l'ausilio di armi anticarro !!


segue - superamento di un ponte


Se durante l'avanzamento lungo una strada, il Plotone (o altra sottounità oganica) di Fanteria Meccanizzata dovesse incontrare un ponte, è necessario agire come segue  :


- il Plotone si ferma ad una ragionevole distanza dal ponte ed occupa una posizione dalla quale è possibile avere il campo visivo, ed il correlato campo di fuoco, più ampio possibile
- il personale a bordo dei mezzi trasporto truppe SCENDE dai mezzi e comincia a bonificare i due lati della strada che portano al ponte (N.B. per essere più precisi, il personale si divide in maniera grosso modo paritaria ed esegue l'operazione di bonifica con la massima attenzione possibile) e, successivamente, il ponte stesso
- dopo avere bonificato il terreno ai lati della strada ed avere EFFETTIVAMENTE verificato che NON sono presenti pericoli, il personale provvede all'ispezione ed alla bonifica del ponte vero e proprio (N.B. a volte si può fare avanzare un SOLO mezzo trasporto truppa in prossimità del ponte, ed il relativo personale sbarcherà provvederà all'ispezione del ponte, mentre TUTTO il resto del Plotone controllerà le operazioni da una posizione defilata)
- se l'ispezione da esito positivo, i mezzi trasporto truppe si muovono finalmente in avanti, raggiungendo la posizione che il  personale di bordo (N.B. il quale ha operato come elemento esplorante) è andato ad occupare
- il personale di bordo sale nuovamente sui mezzi trasporto truppa ed il Plotone riprende il suo movimento verso l'obiettivo prestabilito


Si noti che se è possibile, il personale disceso dai mezzi trasporto truppe attraversa il fiume (N.B. ovviamente solo se esiste un punto di guado e se ci sono le possibilità per effettuare un attraversamento in tutta sicurezza !!), bonifica il terreno presente sulla riva opposta ed attende l'arrivo dei rispettivi mezzi trasporto truppe per riprendere la marcia. Ovviamente questo non sempre è possibile, per cui i soldati ispezionano il ponte e le zone attigue, ma poi sono comunque costretti ad attraversarlo a piedi per raggiungere un punto nel quale verranno poi recuperati dai mezzi del proprio Plotone. In qualsiasi caso, NON si sottovaluti MAI il pericolo che può rappresentare un ponte, dal momento che  il nemico può avere predisposto un'imboscata o, più in generale :

- può avere minato l'intera struttura
- può avere posizionato mine anticarro (antitank mines) od antiuomo (antipersonnel mines)
- può avere collocato trappole esplosive improvvisate (booby traps), innescate da fili ad inciampo (trip-wire) o da altri congengni simili
- può averne registrato le coordinate, rendendolo un bersaglio prioritario per l'Artiglieria (N.B. se ci sono in circolazione degli osservatori avanzati di Artiglieria la situazione può diventare molto pericolosa per chi deve attraversare il ponte) o l'Aviazione


§3 - avanzamento e ricerca del contatto con il nemico


Se durante l'avanzamento il Plotonte dovesse entrare in contatto con il nemico, esso DEVE reagire con rapidità ed aggressività per prendere l'iniziativa e mantenerla il più a lungo possibile !! Questo modus operandi è ESSENZIALE ed è quasi sempre decisivo nel determinare le sorti dello scontro. Quando si verifica una situazioen del genere, il comandante del Plotone (o di Compagnia o di altra sottounità organica) ha essenzialmente tre priorità di base, che sono  :


- sopprimere il fuoco nemico
- dispiegare le proprie forze sul terreno nel modo più corretto possibile
- informare via radio il proprio  Comando dell'avvenuto contatto


segue - applicazione dell'attacco rapido


Se la resistenza del nemico è di scarsa entità (N.B. questo deve essere valutato dal comandante caso per caso !!), un attacco rapido (N.B. o meglio un attacco improvvisato e senza pianificazione preventiva ne ulterirori specificazioni !! ) rappresenta SPESSO il modo migliore di agire !! Qualora questa sia l'opzione prescelta, il personale presente a bordo dei mezzi trasporto truppa NON deve essere mai fatto scendere (N.B. a meno che ciò non sia assolutamente necessario !!) poichè DEVE poter essere spostato da un punto all'altro del campo di battaglia con la MASSIMA rapidità. Come si è sottolineato in precedenza, però, non sempre è razionale eseguire un attacco rapido. Ad esempio, se il nemico è presente ma NON costituisce un pericolo EFFETTIVO, è più conveniente aggirarlo o evitarlo, rinunciando allo scontro vero e proprio per continuare nel proprio movimento di avanzamento verso l'obiettivo prescelto (N.B. è chiaro che in questo modo si viene a fermare una sacca di resistenza che deve poi essere eliminata quando il tempo e la situazione lo permetteranno !!).


segue - contenimento dell'attività nemica


Se il nemico è forte al punto tale da bloccare l'avanzamento del Plotone (o della Compagnia) di Fanteria Meccanizzata, è NECESSARIO contenerne l'attività usando tutti i mezzi presenti in zona, nonchè chiedendo l'aiuto di qualsiasi veicolo o elemento di supporto eventualmente disponibile. Se possibile deve essere chiesto il supporto dei carri armati, i quali si trovano spesso in stretta vicinanza con i mezzi trasporto truppe stante la duplice natura delle attuali Unità corazzate. In caso contrario,  gli elicotteri d'attacco (N.B. sono un formidabile strumento per la lotta anticarro) i genieri, gli addetti alle armi anticarro o qualsiasi altro elemento di supporto può essere utile per contenenre l'attività nemica.


§4 - l'attacco (assalto) vero e proprio


Un'azione di attacco ha, in astratto, tre obiettivi distinti :


- distruggere installazioni nemiche
- eliminare o catturare le truppe nemiche
- impadronirsi di posizioni strategiche (c.d. posizioni chiave)


L'organizzazione della manovra d'attacco viene effettuata tramite l'ausilio del c.d. "protocollo SMEAC" (Situazione, Missione, Esecuzione, Amministrazione & logistica, Comunicazioni & segnali), poichè nulla può essere lasciato al caso o deve essere ipotizzato o supposto in alcuna misura !! Tutte le truppe coinvolte devono conoscere con precisione il proprio punto di partenza e di arrivo, la propria ora di partenza e di arrivo e, infine, il proprio obiettivo. Molti sono gli elementi fondamentali per la corretta esecuzione di un piano e, in particolare, di un piano di attacco vero e proprio. Fra i tanti possiamo sicuramente indicare  :


- informazioni dettagliate (ed aggiornate) sull'attività nemica
- addestamento adeguato
- equipaggiamento adeguato


Il collante di tutto questo è quella che comunemente viene definita come capacità di comando, cioè l'abilità di analizzare la situazione, predisporre una determinata modalità comportamentale che si adatti a questa situazione (N.B. si tratta cioè, di essere in grado di passare dal livello strategico al livello tattico, cosa che pochissime persone sanno fare !!) e comunicarla CHIARAMENTE ai soldati che la devono applicare (eseguire) sul campo. Capacità di comando NON significa urlare ordinio insensati nel bel mezzo di un attacco, e nemmeno avere un atteggiamento indisponente verso i propri subordinati ma, piuttosto, avere un'intelligenza estremamente acuta "...per capire cosa succede e cosa va fatto..." !! Putroppo molte (troppe) persone non hanno compreso cosa sia esattamente la capacità di comando, e continuano ad agire in maniera profondamente illogica, specie se si trovano in situazioni ad alto stress come quelle rappresentate da un VERO combattimento. Sfortunatamente molte di queste persone occupano posizioni di vertice in seno alle nostre FF.AA., quando invece dovrebbero rendersi conto di avere sbagliato mestiere e, di conseguenza, dovrebbero dedicarsi all'attività agro-silvo-pastorale .


§5 - osservazioni sulla natura dicotomica delle moderne Unità corazzate ed impiego razionale dei carri armati


Le moderne forze corazzate (armored forces), sono costituite da un certo numero di carri armati (Main Battle Tank), a cui sono affiancati un certo numero di mezzi trasporto truppa (Armored Personnel Carrier). Lo scopo è quello di creare una forza la cui natura è dicotomica (cioè duplice), poichè può contestualmente disporre sia della potenza dei carri, sia della flessibilità della Fanteria. Il fatto che la Fanteria sia "mobile", in quanto imbarcata su specifici mezzi di trasporto cingolati, assicura maggiore flessibilità rispetto alla presenza di semplici soldati appiedati e garantisce la NECESSARIA rapidità di movimento. Se, come avviene normalmente, sono presenti dei carri armati durante la manovra di attacco, sarà compito di questi ultimi prendere la testa dello schieramento e colpire le postazioni nemiche con un fuoco molto denso. Contestualmente, i mezzi trasporto truppe seguiranno i carri armati a crica 400 - 500m di distanza (N.B. di norma la distanza non scende mai a meno di 200m !!) coprendone i fianchi ed il retro. Qualora venga impartito l'ordine di fermarsi (stop order), i mezzi trasporto truppe devono cercare di fermarsi in un punto che offra il miglior compromesso tra (N.B. questo principio vale per qualsiasi sosta e a prescindere dal motivo per il quale venga effettuata !!)  :


- campo visivo
- campi (settori) di tiro
- copertura
- occultamento


Da questa posizione, i mezzi trasporto truppe continuano a proteggere i fianchi ed il retro dei carri, oppure ingaggiano bersagli specifici qualora questi dovessero presentarsi. In questa fase, tutte le eventuali soste sono di breve durata, motivo per cui il personale a bordo dei mezzi trasporto truppe NON effettuerà nessuna discesa, a meno che non si profili una reale situazione di pericolo. Al di fuori di questa situazione (N.B. comunemente rappresentata dalla presenza di armi anticarro nemiche), i soldati scendono dal mezzo SOLO prima dell'assalto finale verso l'obiettivo prestabilito. Per quanto riguarda l'assalto vero e proprio, esso comporta l'applicazione DETERMINATA di un ELEVATO potere di fuoco (firepower) contro specifiche  posizioni nemiche ed implica  :


- principalmente, l'uccisione del maggior numero possibile di nemici ostili (N.B. di norma il nemico si presume SEMPRE ostile !!) e la distruzione del maggior numero possibile di infrastrutture nemiche
- secondariamente, l'impadronirsi di posizioni (sul terreno) e di documenti di importanza strategica


Dunque, contrariamente a quanto ci viene raccontato dalla TV o da certi giornali, la guerra consiste essenzialmente nell'uccidere persone e nel distruggere cose : questo è l'obiettivo (e la conseguenza) della quasi totalità delle azioni delle FF.AA. !!


segue - attacco meccanizzato (mounted attack)


Se, per qualsiasi motivo, la resistenza del nemico dovesse esser DEBOLE, la cosa migliore da fare è quella di travolgerlo sfruttando l'urto dei mezzi cingolati (N.B. possibilmente dei carri armati prima e dei mezzi trasporto truppe poi). Con riferimento specifico ai mezzi trasporto truppe, essi useranno le armi di bordo contro specifiche postazioni nemiche al fine di sopprimerne la funzionalità. Si ricordi che in questa condizione  :


- bisogna essere certi che non siano presenti armi anticarro nemiche, o che comunque non siano in condizioni di operare (per qualsiasi motivo)
- i soldati presenti nel portello superiore (cargo hatch) devono porre particolare attenzione a tutto quanto è presente nell'ambiente circostante, onde individuare preliminarmente eventuali pericoli


segue - attacco appiedato (dismounted attack)


Se l'attacco avviene in maniera appiedata (N.B. cosa che si verifica nella quasi totalità delle situazioni), ogni mezzo trasporto truppe DEVE fungere da elemento di supporto per i soldati che stanno assaltando l'obiettivo. Non appena i soldati hanno raggiunto l'obbiettivo prestabilito (N.B. cioè quando hanno occupato la posizione prestabilita nel piano di attacco),  i vari mezzi trasporto truppe si muovono e, con la MASSIMA attenzione, raggiungono il punto occupato dai soldati (N.B. si tratta della tecnica di movimento con vigilanza a sbalzi di cui si è già parlato in precedenza), avendo cura di arrestarsi in una posizione protetta (hull-down position).


segue - esecuzione della discesa (sbarco) da una posizione defilata


Un dettaglio essenziale ma troppo spesso ignorato durante l'attività offensiva della Fanteria Meccanizzata è che la discesa dai mezzi DEVE essere fatta compiendo ogni sforzo possibile per  :


- eseguirla il più vicino posibile all'obbiettivo
- eseguirla da una posizione il più coperta possibile


Nella peggiore delle ipotesi (N.B. vale a dire in caso di attacco su terreno fortemente pianeggiante con assenza pressochè totale di qualsivoglia elemento di copertura e/o occultamento !!), il mezzo trasporto truppe si ferma con il fronte verso il nemico e consente al personale imbarcato di scendere a terra sotto la copertura delle armi di bordo (N.B. non si dimentichi che la mitragliatrice in calibro 12,7 NATO può colpire con relativa facilità bersagli umani fino a 500m e bersagli materiali fino a 800m e che inoltre può effettuare tiro di saturazione fino a 1000m !!). L'aliquota di personale presente su ogni mezzo effettua la discesa (dismount) ed assume una posizione prona (prone position) onde MINIMIZZARE il più possibile la propria esposizione al fuoco nemico. Si ponga particolare attenzione sul fatto che l'assalto non ha NULLA a che vedere con le "...cariche a testa bassa..." illustrate da certa cinematografia di dubbio gusto. Per spostarsi in avanti e raggiungere il proprio obiettivo, i soldati utilizzeranno NECESSARIAMENTE la tecnica classica che regola il movimento della Fanteria , cioè la c.d. tecnica di fuoco e movimento (V. voce a se).


segue - necessità imprescindibile della bonifica appiedata


Un dettaglio di importanza fondamentale è rappresentato dal fatto che a PRESCINDERE da come avviene l'attacco (appiedato o meccanizzato), la bonifica delle posizioni nemiche che sono state conquistate DEVE sempre avvenire in maniera appiedata !! Occorre ispezionare minuzionsamente il terreno conquistato per individuare eventuali PERICOLI letali, che possono essere sia umani (N.B. sacche di resistenza occulte, tiratori scelti, addetti alle armi anticarro, etc.) che non umani (N.B. mine antiuomo, anticarro, antiveicolari, trappole esplosive, etc.). Sul campo di battaglia NON c'è mai tempo per rilassarsi in maniera prematura, per cui si DEVE sempre tenere a mente che un'operazione offensiva potrebbe NON essere realmente finita anche quando apparentemente sembra essere tale !! Tutto il personale, ed in particolare quello con funzioni di comando, deve SEMPRE tenere a mente il proverbio che recita "(una battaglia) non è mai finita fin quando non è veramente finita" !!


segue - indicazione dello stato dell'avanzamento con segnali predeterminati


Mentre i soldati avanzano, devono rendere evidente lo stato del proprio avanzamento agli elementi di copertura impiegando segnali o simboli predeterminati, normalmente rappresentati da granate fumogene (smoke grenades) o da razzi illuminanti (flares). L'accensione di granate fumogene (o di razzi illuminanti) di uno specifico colore serve a indicare all'elemento di supporto che una certa posizione è stata raggiunta (oppure che ci sono dei problemi, che non si è potuto compiere una certa azione e così via), e questo è estremamente importante poichè le comunicazioni verbali tra elemento di supporto ed elemento di assalto sono praticamente impossibili durante l'attacco vero e proprio.


segue - necessità assoluta della capacità di tiro da parte dei singoli soldati


Deve essere ben chiaro a tutti i soldati che oltre ad essere fondamentale l'esecuzione dell'attacco sfruttando la tecnica di fuoco e movimento, è altresì fondamentale che tutto il personale coinvolto sappia sparare in maniera ESTREMAMENTE precisa (accurate shooting). Per ottenere questo risultato è NECESSARIO un corretto addestramento di base, unito ovviamente a svariati periodi di addestamento supplementare da svolgersi nel corso dell'anno. Non ci sono alternative a questo approcio, ne si può pensare di risolvere il problema recandosi saltuariamente al poligono poche volte l'anno per svolgere un'attività che nulla ha a che vedere con quella della Fanteria Meccanizzata (N.B. sparare al poligono NON ha nulla a che vedere con un'esercitazione fatta con armi VERE in una qualsiasi Zona Demaniale Militare  !! ). Alle FF.AA. serve personale addestrato ed efficiente, e non burocrati in divisa, squallidamente in sovrappeso e con scarsa attinenza alla vita militare !!


segue - difesa passiva dalle armi anticarro nemiche


Come si è accennato in precedenza, i mezzi trasporto truppe NON sono in grado di resistere alle armi anticarro (antitank weapons), per cui particolare ATTENZIONE deve essere posta per individuare eventuali soldati nemici (antitank specialists) in possesso di predette armi !! In linea di massima il personale a bordo dei mezzi trasporto truppe DEVE (N.B. questo va SEMPRE fatto durante gli spostamenti o, con le precauzioni del caso, ANCHE durante l'assalto) :


- osservare l'ambiente circostante per verificare la presenza di bagliori intensi che sono correlati all'impiego di armi anticarro (N.B. quando un missile anticarro viene lanciato, alla partenza si produce un bagliore MOLTO intenso !!)
-  aprire immediatamente il fuoco nella direzione in cui è stato avvistato il bagliore (N.B. questo va fatto a prescindere che il nemico venga ucciso o meno !!)


E' importante sottolineare che le armi anticarro possiedono dei limiti operativi che sono così sintetizzabili  :


- l'addetto all'arma anticarro DEVE collimare correttamente l'arma con il rispettivo bersaglio (N.B. per talune armi è necessario mantenere questa condizione di collimazione del reticolo !!) se vuole ragionevolmente pensare di colpirlo
- la vegetazione può inibire il corretto funzionamento del missile una volta che questo è stato lanciato (N.B. se ci sono grossi alberi il missile potrebbe detonare in seguito all'urto, mentre se ci sono piccoli rami o cespugli, un missile, specie se filoguidato, potrebbe avere dei problemi nel raggiungere il bersaglio !!)


Se si ha fortuna di notare che un missile anticarro è stato lanciato (N.B. spesso il tiro viene effettuato da un angolo cieco e non c'è modo di accorgersi del lancio del missile anticarro se non dopo l'impatto !!), il pilota deve  :


- guidare in maniera erronea
- dirigersi o spostarsi verso un qualsiasi elemento di copertura o di occultamento (N.B. può trattarsi di vegetazione, di un letto di un fiume in secca, di un avvallamento nel terreno, etc.)



§6 - ipotesi di resistenza inaspettata del nemico


Solitamente, l'impiego di mezzi cingolati come carri armatie mezzi trasporto truppe consente di superare agevolmente le postazioni difensive nemiche. A volte, però, le postazioni nemiche potrebbero risultare estremamente resistenti all'esecuzione della manovra di attacco. Questo vale sia per le posizioni costruite in maniera deliberata (deliberate defensive positions), sia per quelle realizzate in maniera improvvisata (hasty defensive positions). Qualora si verifichi una simile evenianza, il comandante di Plotone DEVE essere pronto a ordinare la discesa dai mezzi dei soldati, i quali dovranno combattere come se fossero parte di una comune  Unità di Fanteria. Non appena i vari mezzi trasporto truppe si svuotano, devono provvedere il NECESSARIO fuoco di copertura durante tutte le fasi dell'attacco e, in particolare, durante l'assalto finale (final assault). Sarà compito precipuo del mitragliere di bordo (gunner), durante questa fase, quello di fornire fuoco di supporto in maniera altamente razionale e SENZA mettere in pericolo l'incolumità delle truppe amiche. Per svolgere questo compito, si possono sfruttare dei segnali predeterminati come quelli costituiti da granate fumogene (smoke grenades) lanciate dalle truppe che stanno avanzando. Le granate fumogene sono, ovviamente, di diversi colori, e ad ogni colore corrisponde una ben precisa informazione (oppure anche un ordine), di fronte al quale  il mitragliere (e l'elemento di supporto genericamente considerato) reagirà di conseguenza. Si tenga conto che anche il personale rimasto sui mezzi di trasporto (costituito da pilota e mitragliere), può provvedere al lancio di granate fumogene (N.B. una granata fumogena di un certo colore  potrebbe voler dire che non c'è pericolo in una certa direzione, oppure che bisogna / non bisogna compiere una certa azione, etc.), razzi illuminanti o all'impiego di proiettili traccianti (N.B. l'impiego dei traccianti serve per marcare specifici settori di fuoco di particolare importanza !!), per far si che le truppe a terra si comportino in un determinato modo.


§7 - flessibilità intrinseca della posizione occupata dall'elemento di supporto (c.d. vigilanza flessibile)


La posizione in cui si colloca il singolo mezzo trasporto truppe (N.B. si ricordi che non appena il mezzo trasporto truppe si ferma, esso comincia ad agire da elemento di supporto per il personale appiedato) NON deve essere rigida, ma deve potersi ADATTARE alle circostanze del caso. Può infatti verificarsi che il personale che è sceso dai singoli mezzi non sia più nel campo visivo dell'elemento di copertura, oppure che quest'ultimo NON possa aprire il fuoco per paura di colpire le forze amiche !! Per questo motivo, la posizione occupata DEVE essere flessibile (flexible overwatch position), in maniera tale che il singolo mezzo trasporto truppe possa seguire passo passo il personale che ha sbarcato, forenendo un fuoco di supporto in maniera estremamente puntuale  e precisa. Chiaramente questo NON sarebbe possibile se i mezzi trasporto truppe ( o il singolo mezzo trasporto truppe) rimanessero FISSI per tutta la durata dell'attacco DOPO avere sbarcato la propria aliquota di personale !! Non appena la resistenza nemica è stata soppressa, le truppe devono consolidare la loro posizione si devono rioganizzare, sia per continuare nella loro azione offensiva, sia per prepararsi a respigere eventuali contrattacchi.


§8 - penetrazione (guadagno) in profondità


Se per un qualsiasi motivo l'attacco si è svolto SENZA che i vari mezzi trasporto truppe abbiano provveduto a sbarcare il proprio personale, è possibile ottenere un guadagno ulteriore all'interno del dispositivo nemico. Dopo essere penetrati nelle posizioni difensive frontali, è possibile fare scendere il personale a bordo di ogni mezzo trasporto truppe per impossessarsi di posti di Comando  & Controllo, zone di riunione, zone di sosta e numerosi altri punti di elevato rilievo strategico (N.B. sicuramente si tratta di punti di maggiore rilievo rispetto alle posizioni difensive frontali !!). Spesso succede che questa penetrazione successiva, ed il relativo guadagno in profondità, si verificano quando il combattimento ex se è già finito. Tuttativa, anche se il combattimento è finito NON bisogna fare l'errore di abbassare la guardia e pensare che tutto si sia concluso!! Infatti, l'area che è stata conquistata DEVE essere ispezionata ACCURATAMENTE per individuare eventuali PERICOLI letali, che possono essere sia umani (N.B. sacche di resistenza occulte, tiratori scelti, addetti alle armi anticarro, etc.) che non umani (N.B. mine antiuomo, anticarro, antiveicolari, trappole esplosive, etc.). Dopo avere ispezionato l'area, è NECESSARIO provvedere affinche  (N.B. ovviamente saranno i soggetti investiti di funzioni di comando che dovranno dare gli ordini specifici) :


- vengano preparate le proprie posizioni difensive
- vengano evacuati morti e feriti
- vengano sostiuiti tutti i soldati specializzati (addetti alle armi anticarro, mitraglieri, addetti alle telecomunicazioni, tiratori scelti, ossevatori avanzati, genieri, etc.) che sono rimasti uccisi o feriti
- venga stilato un rapporto da inviare all'autorità gerarchica più elevata


Tutti i soggetti con funzioni direttive DEVONO vigilare per fare in modo che non si vrifichino casi di rilassamento prematuro tra le truppe. E' naturale che dopo un'intensa attività di natura stressogena si tenda a rilassarsi inconsciamente (N.B. è scientificamente dimostrato che esiste un preciso meccanismo fisiologico che regola questo fenomeno), ma occorre prestare attenzione per fare in modo che questo non accada, o che accada solo in maniera minima.