§1 - aspetti generali della
materia
Il clima ed il terreno costituiscono due elementi di importanza
FONDAMENTALE nella pianificazione di qualsiasi operazione delle FF.AA.
(convenzionali o speciali). Anche se quella appena esposta sembra
essere una affermazione piuttosto ovvia, è incredibile quante
volte clima e terreno NON sono stati presi in adeguata considerazione
durante la fase di pianificazione delle operazioni delle FF.AA., cosa
che ha poi giocoforza determinato il flallimento totale o parziale di
numerosissime operazioni !! Infatti, clima e terrerno esercitano
un'influenza detrminante su elementi quali :
- inserimento (tempi e modalità)
- estrazione (tempi e modalità)
- osservazione (tempi, modi)
- comunicazione (efficienza e modalità)
- cibo (trasporto e rifornimento)
- equipaggiamento (trasporto ed equipaggiamento)
- tattica
- resistenza fisica
Se il clima ed il terreno sono elementi CHIAVE per la corretta
programmazione delle attività delle FF.AA, c.d. "
convenzionali", essi lo saranno a
maggior ragione per l'attività delle branche più
specialistiche delle FF.AA. (c.d. "
Forze
Speciali"). Ad esempio, in determinate condizioni un determinato
metodo di inserimento potrebbe essere preferito al posto di un altro.
Ancora, una determinata operazione potrebbe subire dei limiti o delle
specificazioni particolari per quanto concerne la sua modalità
di esecuzione. Più in generale, si può dire che TUTTI i
fattori presenti in una determinata area di operazioni (
Area of Operations) debbono essere
presi nella più corretta considerazione per painificare
correttamente una missione, ma senza dubbio i due fattori più
IMPORTANTI sono sicuramente rappresentati dal clima e dal terreno.
§2 - il clima in particolare
Il clima (
climate) gioca un
ruolo DETERMINANTE in qualsiasi operazione delle FF.AA. e, in
particolare, esso gioca un ruolo importante quando si tratta di
valutare la effettiva fattibilità di una specifica missione in
un determinato contesto. Alcuni esempi possono meglio chiarire la
profondità e l'importanza dell'argomento :
- in climi molto caldi o molto freddi può essere
NECESSARIO tenere la durata di una missione al di sotto del tempo
originariamente programmato per favorire l'acclimatamento delle truppe
- in climi piovosi e/o nebbiosi le truppe possono sfruttare la ridotta
capacità di osservazione (di sorveglianza e di rilevazione) del
nemico a proprio vantaggio, tuttavia la pioggia o la nebbia limitano
anche la propria capacità di movimento e di osservazione (e non
solo quella del nemico !!)
- un clima ad alta temperatura con elevato tasso di umidità (ma
anche molto secco) limita la capacità di moviento delle truppe,
oltre al fatto di degradare la resistenza alla fatica e di influenzare
negativamente la capacità di carico delle truppe
- un clima secco o arido, con scarse fonti di acqua, la pronta
disponibilità di acqua diventa fondamentale, non solo per bere ,
ma anche quando le truppe utilizzano razioni disidratate che
necessitano di acqua per poter essere consumate
- in climi con freddo, umidità e molta neve, le truppe hanno
notevole difficoltà nel mascherare la propria presenza al nemico
e subiscono più duramente gli effetti della fatica
- in climi con freddo, umidità e molta neve, le truppe possono
più facilmente andare incontro a problemi legati al freddo
(ipotermia, raffreddamento, congelamento) ed hanno spesso problemi a
reperire acqua corrente e cibi caldi (N.B.
questo significa che la durata delle
missioni non potrà mai essere elevata !!)
- in climi eccessivamente caldi od eccessivamente freddi la durata
delle batterie degli apparati di comunicazione e/o di osservazione
risulterà influenzata negativamente, per cui sarà
necessario tenerne DEBITAMENTE conto
- in climi piovosi e/o nebbiosi le operazioni di inserimento,
estrazione e di rifornimento saranno fortemente influenzate in modo
negativo (N.B.
è vero che in
simili condizioni il nemico non può vedere, osservare o rilevare
in maniera corretta, ma è altrettanto vero che serve personale
super specializzato per effettuare tutte queste operazioni nel modo
più corretto possibile !! )
- in climi piovosi e/o nebbiosi le truppe possono sfruttare la
situazione a loro vantaggio per svolgere attività eminentemente
offensiva (N.B.
ad esempio
incursioni, imboscate, operazioni che coinvolgono pattuglie di ricerca
e attacco, pattuglie di eliminazione e così via), mentre
non
possono svolgere attività eminentemente difensiva (N.B.
ad esempio attività di sorveglianza,
ricognizione a corto e a lungo raggio e così via)
§3 - il terreno in particolare
Il terreno (
terrain) è
un altro elemento FONDAMENTALE che deve SEMPRE essere preso in adeguata
conseiderazione durante la painificazione di QUALSIASI attività
delle FF.AA. Una delle prime cose da prendere in considerazione
è il tipo di copertura (
cover)
che il terreno è in grado di offrire. Queso è un
dettaglio importantissimo non solo per le operazioni della Fanteria
convenzionale ma, più in generale, per le operazioni che
coinvolgono QUALSIASI branca delle FF.AA.. Ovviamente, se il tipo di
copertura che il terreno può offirire è così
importante nelle operazioni c.d.
regolari,
esso lo sarà a maggior ragione, per le operazioni che prevedono
l'impiego di pattuglie (
patrolling
operations), di tiratori scelti (
sniping
operations) e, più in generale, per tutte le operazioni
che prevedono l'impiego delle branche maggiormente specialisitche delle
FF.AA. . Si noti che quando si parla di copertura non si intende solo
ed unicamente la copertura c.d. "
orizzontale",
ma anche da quella c.d."
verticale"
(
aerial cover), cioè da
quel tipo di copertura che preclude o limita l'osservazione aerea da
parte del nemico. Accanto al tipo di copertura che il terreno è
in grado di offrire, un altro dettaglio molto importante da considerare
è il livello di asprezza (
ruggedness)
proprio di uno specifico tipo di terreno. Un terreno pianeggiante (ma
anche un terreno con colline molto dolci e scarsamente pronunciate)
favorisce le attività di sorveglianza o di ricognizione, mentre
uno di tipo montuoso / montagnoso favorisce le attività di
incursione o di imboscata. Ancora, un terreno pianeggiante facilita
enormemente le comunicazioni, mentre uno montuoso crea spesso
gravissimi problemi a prescindere dal tipo di apparato radio che viene
utilizzato. Si noti che solitamente i problemi maggiori si hanno con le
radio in modulazione di frequenza (
FM
radio), ma ad ogni modo, esistono aree montuose in cui la
comunicazione è pressochè impossibile anche a MENO di
100m di distanza per vari motivi quali la composizione del terreno
(N.B.
i terreni ricchi di magnetite,
un particolare minerale a base di ferro, creano spesso qeusti problemi
!!) o la presenza di vegetazione molto densa. Non si dimentichi
comunque, che la sola presenza di un terreno fortemente accidentato
può spesso creare notevoli problemi con le comunicazioni, ed
è necessaio tenere in debita considerazione questo aspetto
durante la fase di pianificazione della missione. Un altro dettaglio
molto importante da sottolineare è che un terreno molto
accidentato LIMITA fortemente la capacità di movimento del
nemico, ed in particolare quella delle Unità ruotate o
corazzate. Questo determina due cose fondamentali, tra di loro
antitetiche (N.B.
questo riguarda
essenzialmente le pattuglie) :
- un aliquota di personale appiedato ha SCARSE possibilità di
imbattersi in Unità nemiche di tipo ruotato o corazzato
- un aliquota di personale appiedato ha SCARSE possibilità di
ricevere supporto / rifornimento da Unità amiche di tipo ruotato
o corazzato
Nelle aree montuose, o comunque su terreni molto accidentati, diventa
NECESSARIO utilizzare gli elicotteri come mezzo di infiltrazione /
esfiltrazione e, più in generale, come mezzo di supporto. Ad
esempio, una pattuglia da ricognizione in profondità
preferirà SEMPRE impiegare l'elicottero come mezzo di supporto
pur potendo teoricamente impiegare anche dei lanci paracadutati
per ottenere i necessari rifornmimenti. In conclusione, il tipo di
copertura offerto dal terreno ed livello di asprezza dello stesso sono
elementi da tenere in considerazione durante la pianificazione di
qualsiasi missione. questi due elementi non devono essere considerati a
se stanti, ma in congiunzione con i mutamenti climatici / atmosferici
che possono verificarsi in una determinata zona di operazioni
segue - l'ambiente desertico
Il deserto (
desert) è,
per definizione, una vasta area caratterizzata da un clima ESTREMAMENTE
secco e da precipitazioni molto ridotte e, a volte, addirittura
inesistenti per lunghissimo tempo. I caratteri fondamentali
dell'ambiente desertico sono i seguenti :
- assenza pressochè totale di riferimenti geomorfologici che
possono facilitare gli spostamenti e la relativa attività di
orientamento
- presenza di venti violenti che generano tempeste di sabbia, i quali
provocano problemi alle comunicazioni, difficoltà di
visiibilità e di osservazione
- luce solare diretta e molto intensa, con assenza pressochè
totale di ombre, che preclude l'osservazione
- assenza pressochè totale di acqua, il che determina un consumo
maggiore e richiede un rifornimento maggiore
- piogge scarse che possono trasformare il terreno in fango ma che non
risolvono il problema della mancanza d'acqua
- rischio elevato del c.d. "
colpo di
calore" e di altri disturbi connessi all'elevata temperatura
- capacità di sopravvivenza estremamente limitata
- suolo sabbioso, roccioso o misto
- vegetazione estremamente rara e pressochè inesistente in certi
punti
- bassissima densità di popolazione
- reti di comunicazione scarsamente sviluppate ed in certi punti, di
fatto, inesistenti
- assenza pressochè totale di elementi di copertura c.d.
"
orizzontale"
- assenza totale di elementi di copertura c.d. "
verticale" (N.B.
l'osservazione aerea da parte del
nemico è enormemente facilitata
sotto tutti gli aspetti)
- fortissima escursione termica (N.B.
più
o meno da -1 a +55
°C !! )
A causa delle condizioni estremamente ostili tipiche di questo
ambiente, è assurdo pensare di impiegare semplici unità
appiedate. Il calore e la mancanza d'acqua richiedono un rifornimento
supplementare di acqua e di viveri che un sigolo individuo (od un
singolo gruppo di individui) non può trasportare. Per questo
motivo è necessario impiegare piccole aliquote di personale che
si muovono su speciali veicoli. Questi veicoli possono essere sia
motocicli (
All Terrain Cycles),
sia speciali autoveicoli (
Fast Attack
Vehicles), anche se i secondi sono di gran
lunga i più diffusi. Per essere più precisi, si
può dire che le unità appiedate si muoveranno in piccoli
gruppi tramite speciali veicoli, dai quali potrenno smontare solo per
compiere attività particolari, come ad esempio l'osservazione
ravvicinata, la sorveglianza e, più raramente, la
predisposizione di imboscate. Detto questo, non bisogna mai dimenticare
che la capacità di movimento è ESSENZIALE nell'ambiente
desertico. Infatti, tramite l'impiego di specifici veicoli, una piccola
aliquota di personale può sganciarsi dalla sua unità
madre, compiere un'attività di osservazione specifica
dell'attività nemica, ed informare la propria unità di
appartenenza in tempo reale (N.B.
comunicando
via radio o facendovi fisicamente ritorno, a seconda delle
opportunità o della situazione). Ancora, la stessa
aliquota di personale può benissimo essere impiegata in funzione
di osservatore avanzato (
Forward
Observer) per semplificare il tiro dell'Artiglieria o per i
bombaramenti dell'Aviazione. Con specifico riferimento
all'osservazione, si ricordi che l'impiego degli amplificatori di luce
stellare è molto facilitato a causa del livello ELEVATO di luce
ambientale. Altresì facilitato è l'impiego dei visori
termici, mentre risulta critica l'osservazione DIURNA (
daytime observation) con gli
strumenti ottici convenzionali, a causa della distorsione delle
immagini (
distortion) connessa
all'elevata temperatura !! L'attività di
queste piccole unità appiedate / motorizzate, è
facilitata dal fatto che le unità nemiche sono spesso molto
distanziate tra di loro a causa dei vasti spazi in cui si trovano ad
operare. Il traffico (veicolare) è canalizzato entro le scarse
reti di comunicazioni esistenti, per cui le unità nemiche, ed in
particolare quelle di più grosse dimensioni, hanno una
capacità di movimento che per molteplici aspetti è
FORTEMENTE limitata. Il grado di asprezza del terreno (
ruggedness) limita spesso, in
maniera decisiva, eventuali spostamenti al di fuori delle già
scarse reti di comunicazione. Questi sono i motivi per cui piccole
aliquote di personale con veicoli agili e leggeri sono favorite
nell'ambiente desertico. Questa facilità di movimento NON deve
però fare dimenticare l'importanza del mimetismo (
camouflage) !! Anche
nell'ambiente desertico, infatti, ogni sforzo DEVE essere finalizzato a
limitare il più possibile l'osservazione nemica, attività
questa che risulta FORTEMENTE semplificata a causa del fatto che gli
elementi di copertura (
cover)
sono praticamente inesistenti. Per questo motivo, l'uso razionale delle
reti mimetiche (
camouflage nets /
camouflage covers) diventa essenziale. Altri fattori estrmamente
importanti sono :
- l'impiego di veicoli con una sagoma il più ridotta possibile e
con il baricentro molto "
basso"
- la capacità di sfruttare ogni avvallamento nel terreno per
risultare occultati all'osservazione nemica
Nell'ambiente desertico può essere talvolta utile l'impiego
degli elicotteri (
helicopter operations),
tuttavia occorre ricordare che :
- sono praticamente assenti rotte di avvicinamento o di rientro dotate
dei sufficienti elementi di copertura ed occultamento
- la scarsa densità dell'aria NON consente un funzionamento
ottimale dei mezzi
- la presenza di sabbia e di calore elevato richiedono una manutenzione
straordinaria
- la navigazione e l'orientamento sono influenzati NEGATIVAMENTE dal
fatto che i piloti NON hanno punti di rifornimento CERTI a terra
Infine si ricordi che, a prescindere dal tipo di operazione, sono
sempre necessari quantitaivi di acqua SUPERIORI rispetto alle
operazioni in ambienti NON desertici.
segue - l'ambiente della giungla
equatoriale
La giungla equatoriale (
jungle),
o foresta pluviale (
rain forest)
che dir si voglia, è solitamente definita come un'area
coperta da una densa copertura vegetale con una temperatura ed un tasso
di umidità molto elevati. I caratteri fondamentali
della giungla equatoriale
sono
i seguenti :
- copertura vegetale che può passare con estrema facilità
da un'altezza di 6 fino a 60m
- vegetazione estremamente DENSA che può ridurre la
profondità dei campi di
osservazione (e di tiro) fino a soli 5m di distanza (N.B.
l'erba
"normale", pur se sottile, può crescere fino a 5m di
altezza, mentre
alcune varietà di bambù possono arrivare fino a 30m !!)
- erba estremamente alta e densa che LIMITA drasticamente la
capacità di movimento
- capacità di osservazione aerea fortemente DEGRADATA a causa
della densa copertura vegetale (N.B.
l'osservazione
con termocamere può essere molto utile in questi ambienti)
- drastica riduzione dell'efficacia delle munizioni di tutti i TIPI ed
in tutti i CALIBRI a causa dell'umidità ed del calore elevati
- capacità di spostamento drasticamente ridotta, che normalmente
si
attesta attorno a 1,5 Km all'ora, ma che in casi limiti può
addirittura
raggiungere i 0,1Km all'ora (N.B.
cioè
SOLO 100 in una sola ora !!)
- capacità di comunicazione fortemente degradata a causa della
densa copertura vegetale
- zone montuose con terreno estremamente ripido ed accidentato
- temperatura molto ELEVATA e costante, di norma compresa tra i 20 ed i
35 °C
- tasso di umidità elevatissimo, di norma compreso tra il 65 ed
il 75%, con punte del 90% durante le ore notturne
- elevata piovosità durante tutto l'anno, con possibilità
di piogge quotidiane (N.B.
di norma
dopo mezzogiorno) in molte zone
- vento scarso, di norma con velocità INFERIORE ai 5 m/s (N.B.
raramente il vento supera i 10 m/s
!!)
- presenza di periodi nebbiosi o nuvolosi durante il giorno (N.B.
limitano la visibilità e creano
problemi durante il volo di aerei od elicotteri)
- vegetazione e terreno di conformazione estremamente diversificata
- altezza estremamente variabile che può passare da 0m S.L.M.
fino a ben oltre i 1000m S.L.M.
- presenza di corsi d'acqua di dimensioni quanto mai variegate (N.B.
ci
possono essere grandi fiumi o piccoli ruscelli), che talvolta
possono
costituire un serio ostacolo al loro superamento
La giungla equatoriale offre la posibilità di impiegare con
estrema efficienza piccole aliquote di personale ben addestrato (N.B.
si pensi, ad esempio, al caso delle
Pattuglie di Ricognizione a Lungo Raggio utilizzate dagli USA nel
Sud-est asiatico durante gli anni '60 e '70 del XX secolo). A
causa della natura del terreno, il controllo sulle truppe è
necessariamente DECENTRALIZZATO, motivo per cui SOLO le piccole
unità appiedate possono essere utilizzate con successo.
Viceversa, le Unità motorizzate / corazzate e, più in
generale, tutte le grandi Unità sono vincolate o ad assumere una
condizione statica, oppure a muoversi lungo le poche vie di
comunicazioni esistenti (N.B.
dal
punto di vista delle reti di comunicazioni, la giungla equatoriale
è molto simile al deserto). Di fatti, la presenza
contestuale di vegetazione molto densa, grandi masse d'acqua (fiumi o
laghi) e terreno accidentato rende impensabile il fatto di programmare
qualsiasi spostamento di grosse aliquote di personale con (grandi)
mezzi ruotati. La presenza di un vegetazione molto densa è
comunque bivalente, infatti :
- pregiudica la capacità di osservazione (N.B.
ivi compresa quella del nemico, anche se
non va esclusa a priori la possibilità di creare posti di
osservazione fissi in località specifiche come ponti, valichi,
vallate, etc.)
- facilità la mimetizzazione, il movimento occulto e, dunque, le
attività connesse all'infiltrazione ed all'esfiltrazione delle
diverse (piccole) Unità
La temperatura molto ELEVATA costringe a ridurre al minimo la durata
delle singole missioni, dal momento che operare in un ambiente caldo e
umido implica sempre :
- una maggiore perdita di fluiidi e di sali minerali
- un affaticamento più intenso
- un affatticamento più rapido
Si rammenta che l'approvvigionamento di acqua può rappresentare
un problema anche in un ambiente come questo !! E' vero che nella
giungla sono spesso presenti numerosi fonti d'acqua, ma è
altrettanto vero che l'acqua potrebbe non essere potabile (N.B.
non si dimentichi mai che oltre al problema
della potabilità, in certe zone i corsi d'acqua sono "abitati"
da coccodrilli o da altri animali pericolosi !!), per cui
è necessario o usare le pastiglie purificatrici /
potabilizzatrici (
water purification
tablets), oppure avere una riserva d'acqua supplementare. Un
grosso vantaggio connesso all'ambiente della foresta pluviale è
che una piccola aliquota di personale può eseguire con estrema
efficacia attività eminentemente offensiva come le imboscate (
ambushes) o, seppur più
raramente, le incursioni (
raids).
Detto questo, in fase di pianificazione occorre ricordarsi che :
- i campi di osservazione, ed i connessi campi di tiro, sono
irrimediabilmente condizionati dalla densità della vegetazione
presente in loco (N.B.
si ricordi che
non solo l'osservazione diurna è limitata, ma anche quella
notturna è degrdata a causa dello scarso livello di luce
ambientale !!)
- l'efficacia delle munizioni è inficiata dal calore e
dall'umidità tipica della zona
Un ultimo dettaglio, ma non meno importante degli altri, riguarda gli
spostamenti e l'orientamento. In linea generale TUTTI gli spostamenti
sono resi MOLTO più difficili del normale a causa del terreno
accidentato e della vegetazione molto densa. A questo si deve poi
aggiungere che le mappe relative alle zone in cui è presente la
foresta pluviale sono spesso caratterizzate da una scarsa precisione,
per cuil'abilità nell'usare la bussola ed il GPS diventa
fondamentale per non perdersi !! Per evitare i problemi connessi con
gli spostamenti, una buona regola è quella di servirsi degli
elicotteri, tuttavia anche l'impiego di questo mezzo deve essere
attentamente valutato, infatti :
- il calore ed il tasso di umidità ELEVATI richiedono una
costante ed attenta manutenzione dei mezzi
- le zone di atterraggio (
landing zones)
o di discesa (
drop zones)
possono essere molto distanti le une dalle altre e possono trovarsi in
posizioni del tutto disagevoli (N.B.
spesso si verifica che le zone di atterraggio o di discesa siano in
numero esiguo !!)
- di norma il volo è abbastanza sicuro poichè nelle rotte
di ingresso ed uscita dalla zone di operazioni la capacità di
osservazione nemica è limitata dalla vegetazione, tuttavia
questo NON deve MAI fare scendere eccessivamente il livello di
attenzione
- di norma anche le operazioni di rifonimento (
resupply operations) sono più
sicure rispetto ad altre zone a cuasa dell ridotta visibilità
conenssa con la vegetazione molto densa e con la comparsa di nebbia (o
nubi) in certi momenti della giornata
Ad ogni modo, la rapidità di movimento è essenziale nella
giungla tropicale, per cui un mezzo come l'elicottero deve essere
razionalmente impiegato tutte le volte che è possibile.
segue - l'ambiente di montagna
Le montagne (
mountains) sono
solitamente defintie come conformazioni rocciose alte più di
500m (N.B.
secondo alcuni si tratta
di 500m S.L.M. mentre secondo altri si tratta di 500m rispetto
all'ambiente circostante) e caratterizzate da fianchi molto
scoscesi (
steep slopes). Le
montagne possono esistere sia come elementi isolati (
single peak), sia come elementi di
una struttura di più ampie dimensioni (
range) denominata catena montuosa o
sistema montuoso. I caratteri fondamentali
della montagna
sono i seguenti
:
- slavine e valanghe possono essere molto frequenti, per lo meno in
certe zone
- frane, smottamenti e straripamenti sono molto frequenti in certe zone
- spesso è richiesto un equipaggiamento speciale per potersi
muovere o per sopravvivere
- gli spostamenti richiedono uno sforzo maggiore con un conseguente
aumento dell'affaticamento generale
- i pendii (
slopes) presentano
inclinazioni variabili tra i 4 ed i 30°, e possono anche essere
presenti scarpate (
cliff)
o precipizi a picco su una valle sottostante
- aumento della possibilità di procurarsi ustioni all'aumentare
dell'altezza
- diminuzione della pressione atmosferica direttamente proporzionale
all'aumentare dell'altezza
- diminuzione della temperatura direttamente proporzionale
all'aumentare dell'altezza (N.B.
la
temperatura può scendere anche di 5 - 8 °C per ogni 300m di
ascensione)
- condizioni atmosferiche estremamente mutevoli (N.B.
anche nell'ambito di 12 - 24 ore !!)
- sbalzi di temperatura molto violenti anche nel corso del giorno
- possono esserci folate di vento, molto violente e del tutto
improvvise, in qualsiasi momento del giorno
- drastico abbassamento delle temperatura durante la notte
La superficie delle terre emerse ammonta a circa 91.730.100 Km2, dei
quali circa 4.345.110 Km2 si trovano a OLTRE 3000m S.L.M. . La
più grande superficie ricoperta da montagne è
rappresentata dal massiccio dell'Himalaya, in Asia centrale, dove ci
sono 1.609.300 Km2 ad OLTRE 3000m S.L.M. . In America meridionale
ci sono circa 587.390 Km2 al di sopra dei 3000m S.L.M. , mentre in
tutto il resto del mondo ci sono altri milioni e milioni di Km2 di
terreno che si trovano ad un altezza compresa tra i 500 ed i 3000m
S.L.M.!! Tutto questo significa, in estrema sintesi, che una qualsiasi
Unità militare può essere chiamata a svolgere
un'operazione in ambiente montuoso praticamente ovunque nel mondo. Con
specifico riferimento all'attività delle FF.AA. in ambiente
montuoso, in primo luogo occorre dire che esistono numerosi precedenti
storici, riferiti soprattutto al primo conflitto mondiale, in cui delle
Unità di ridotta consistenza numerica hanno contrastato
efficacemente Unità di gran lunga più potenti. In secondo
luogo va poi aggiunto che di estrema importanza in questo tipo di
ambiente è la capacità di spostarsi, comunicare ed
osservare il nemico SENZA farsi rilevare da quest'ultimo. In altri
termini, anche nell'ambiente montuoso è essenziale svolgere sia
l'attività offensiva, sia quella difensiva. La presenza di
grosse masse di roccia di forma irregolare comporta le seguenti
conseguenze :
- la trasmissione dei suoni è fortemente degradata
- la trasmsisione delle onde elettromagnetiche (radio) è
fortemente degradata
- possono essere necessarie varie tipologie di apparati radio per
comunicare efficientemente tra un punto ed un altro
- il terreno MOLTO accidentato ed impervio unito a violenti mutamenti
delle condizioni atmosferiche (spesso repentini) rende spesso critiche
le comunicazioni ANCHE tra due punti relativamente vicini tra loro
- sia le comunicazioni terra - terra, sia quelle terra - aria
risultano degradate a causa delle presenza di grosse masse rocciose
(N.B.
se le montagne dovessero
contenere grosse quantità di magnetite le comunicazioni
subirebbero un ulteriore peggioramento !!)
- a volte potrebbe essere utile la creazione di ripetitori o di punti
di trasmissione fissi, anche se questo deve essere attentamente
valutato poichè questi elementi possono essere facilmente
individuati (N.B.
e distrutti dal
nemico !!)
Quando si tratta di pianificare una missione in un ambiente montuoso
non si DEVE solo considerare il fatto di operare su di un terreno
impervio, ma anche quello di essere costretti ad agire in un ambito
dove le condizioni climatiche possono cambiare drasticamente da un
momento all'altro. Sotto questo aspetto si ricordi che :
- l'impiego degli elicotteri è spesso fondamentale, ma deve
essere attentamente valutato
- gli elicotteri possono mascherare il loro volo usando la tecnica del
c.d. "
volo intersecato" (
nap of the earth flight)
- anche se gli elicotteri consentono una elevata velocità di
spostamento, non bisogna mai dimenticare che elementi come nebbia,
vento, ghiaccio e temporali possono aumentare il tempo impiegato da un
elicottero per raggiungere il proprio obiettivo (N.B.
in condizioni atmosferiche particolarmente
critiche un elicottero potrebbe anche precipitare !!)
- i violenti mutamenti delle condizioni atmosferiche tipiche
dell'ambiente montuoso possono degradare la capacità di
trasporto effettiva degli elicotteri
- le temperature molto basse possono provocare fenomeni di congelamento
non solo a carico delle persone ma anche a carico dei mezzi e, in
particolare, a carico delle pale degli elicotteri (N.B.
un addensamento di ghiaccio sulle pale
potrebbe provocare fenomeni di squilibrio durante il volo, mentre un
addensamento di ghiaccio sul rotore può provocare perdite di
spinta)
- il percorso ottimale tra due punti non sempre è quello
più diretto e l'elicottero potrebbe a volte essere costretto a
optare per un percorso più lungo allo scopo di mantenere la
sufficiente copertura
- i punti di discesa e/o di atteraggio possono essere numericamente
scarsi, di modeste dimensioni e a lunga distanza l'uno dall'altro
Tutte le operazioni che prevedono l'impiego di elicotteri in ambiente
montuoso devono tenere in debita considerazione l'eventuale presenza di
forti raffiche di vento o di turbolenze dovute al passaggio del vento
in punti particolari. Putroppo in montagna (e specialmente in alta
montagna) è praticamente IMPOSSIBILE prevedere quando e se
si presenterà il vento e con quale intensità. Si possono
però fare due importanti osservazioni :
- sul fianco della montagna colpito direttamente dal vento (
windward side) il flusso d'aria
è costante e pressochè lineare
- sul fianco della montagna opposto a quello colpito direttamente dal
vento (
leeward side) il flusso
d'aria è incostante turbolento
Altre cose importanti da segnalare sono che :
- se il vento soffia contro un picco (una scarpata, ma anche una
scogliera), alla base si verrà a formare una fortissima
turbolenza che sarà destinata a decrescere con l'aumentare
dell'altezza, mentre sopra si verranno a creare una zona di flusso
libero ed una di spazio morto
- se il vento soffia da un picco (una scarpata, ma anche una
scogliera), alla base si verrà a creare una zona di spazio
morto più o meno ampia, mentre sopra il vento scorrerà in
maniera pressochè lineare
Tutti i membri delle FF.AA. che operano in montagna devono porre
particolare attenzione alle turbolenze, dal momento che possono
trascinare nel vuoto con estrema facilità persone e cose !!
Inoltre, quando si opera con l'ausilio degli elicotteri è
necessario porre particolare attenzione durante le operazioni di
decollo e di atterraggio. Un vento di entità non eccessiva (N.B.
ad esempio anche 17 - 20 m/s),
può produrre turbolenze talmente violente da rendere impossibile
il decollo o l'atterraggio (N.B.
e con
il rischio di farlo schiantare al suolo !!). In presenza di
vento o di turbolenze, una soluzione potrebbe essere quella di volare
ad una quota maggiore, anche se non sempre si tratta della soluzione
migliore. Infatti, volare ad una quota maggiore implica
l'impossibilità di utilizzare il volo intersecato e potrebbe
significare perdere la possibilità di utilizzare qualsiasi
elemento di copertura o di occultamento. Questo potrebbe essere MOLTO
pericoloso per l'incolumità dell'equipaggio. A causa delle
difficoltà di movimento (N.B.
in
montagna le vie di comunicazione sono scarse ed il movimento
trasversale ad esse è impensabile !!), le grandi
Unità rimarranno confinate in punti precisi come le vallate, i
valichi o altri punti strategicamente rilevanti. In particolare, le
Unità corazzate e quelle di Artiglieria veranno posizionate in
questi punti. Con specifico riferimento all'attività
dell'Artiglieria si può dire che :
- sarà limitata dalla natura del terreno, per cui le posizioni
saranno eminentemente statiche
- l'aggiustamento del tiro è molto più complesso del
normale a causa delle forti variazioni di temperatura, pressione e
umidità
- i campi di osservazione (
observation
fields), ed i connessi campi di tiro, sarannno limitati dalla
presenza del c.d. "
spazio morto"
(
dead space)
- l'efficacia delle munizioni sarà limitata a causa delle
condizioni ambientali ostiche
- solitamente, a parità di distanza, sono necessarie più
munizioni del normale per ogni singolo bersaglio (N.B.
sia perchè servono più tiri
di aggiustamento, sia perchè l'efficacia delle munizioni viene
spesso compromessa)
- la diminuzione della temperatura determina una diminuzione della
velocità alla bocca delle munizioni (N.B.
di tutti i tipi ed in tutti i calibri ),
per cui la gittata complessiva risulterà diminuita
Similmente a quanto si è visto per l'ambiente della foresta
pluviale (V. voce a se), anche l'ambiente montuoso facilita talune
tipologie di attività offensiva. Dal momento che le vie di
comunicazione sono limitate, i percorsi impiegati dal nemico per il
rifornimento diventano necessariamente dei bersagli obbligati. Gli
elicotteri di trasporto possono essere abbattuti con l'impiego
razionale di missili terra-aria di tipo portatile. Possono poi essere
eseguite imboscate ed incursioni con elevata possibilità di
successo. Si rammenta che le difese aeree nemiche sono limitate a
causa di svariati fattori (N.B.
si
pensi al degradamento dell'efficienza dei sistemi RADAR, alla presenza
di spazi morti spesso eccessivi, alla ridotta gittata delle munizioni,
etc.), per cui certi tipi di attività offensiva risultano
essere ancor più facilitati. Un'altra similitudine con
l'ambiente della foresta pluviale è rappresentato dal fatto che
anche l'ambiente montuoso rende estramente faticosi tutti gli
spostamenti. Inoltre, la diminuzione delle temperatura e delle
pressione atmosferica rendono più critiche le capacità di
sopravvivenza. Per non degradare le capacità di sopravvivenza
è necessario :
- ridurre l'affaticamento il più possibile riducendo il peso
dell'equipaggiamento compatibilmente con le esigenze dalla missione
- indossare il vestiario corretto onde evitare fenomeni di
raffreddamento e/o congelamento
- cibarsi regolarmente assumendo il corretto quantitativo giornaliero
di calorie
- aumentare l'apporto quotidiano di Vitamina C per combattere i
fenomeni di raffreddamento
- non muoversi in maniera irrazionale
segue - l'ambiente artico
L'ambiente artico (
artic environment)
è costituito da quell'insieme di zone che si trovano ad una
temperatura è costantemente sotto lo zero ed il terreno è
coperto da neve o ghiaccio totalmente o parzialmente. Per questo tipo
di ambiente valgono, in linea di massima, TUTTE le considerazioni
già espresse in precedenza per l'ambiente montuoso (V.
voce a se). Tuttavia, prima di pianificare un'operazione nell'ambiente
artico, è NECESSARIO tenere conto dei seguenti aspetti :
- l'efficienza dei mezzi di trasporto è ridotta a causa delle
temperature
- tutte le attività umane sono ridotte a causa delle basse
temperature
- la capacità di movimento è DRASTICAMENTE ridotta ed
è spesso dipendente dall'uso di sci o racchette da neve
- sono del tutto ESSEZIALI dei vestiti e degli equipaggiamenti speciali
per poter agire e sopravvivere (N.B.
si
ricordi che questi equipaggiamenti
aumentano il peso complessivo del carico da spostare, per cui è
necessario sapere cosa portare cosa inserire effettivamente nel proprio
equipaggiamento e perchè !!)
- è necessaria una dieta molto più ricca di calorie
rispetto al normale per fare fronte alla riduzione di temperatura
- acqua e medicinali possono congelare se non adeguatamente
protetti
- cibi e bevande devono essere riscaldati, per cui è necessario
creare dei ricoveri (ripari) in cui allestire dei bivacchi
- i ricoveri che devono essere realizzati devono a loro volta essere
mimetizzati adeguatamente (N.B
. di
solito la mimetizzazione è abbastanza facile grazie alla
presenza delle neve)
- le comunicazioni sono spesso difficili, e in alcuni casi addirittura
impossibili, a causa delle presenza di tempeste magnetiche
- le basse temperature mettono a dura prova il funzionamento degli
apparati radio e di tutti gli apparati elettronici
- salvo che non vengano impiegati dei telemetri, l'assenza di validi
punti di riferimento rende pressochè impossibile ogni operazione
di stima delle distanze
- la presenza di un panorama fortemente uniforme e monotono rende ogni
attività di orientamento estremamente difficile e, a volte, del
tutto impossibile (N.B.
le
difficoltà aumentano quanto più è alta la neve
caduta al suolo)
- tutte le attività di supporto aereo sono rese più
difficili del normale a causa delle condizioni climatiche molto
inclementi
- l'impiego degli elicotteri è spesso fondamentale, tuttavia
bisogna sempre tenere in debita considerazione le condizioni climatiche
particolarmente dure che possono rendere molto pericolose le operazioni
di decollo e di atterraggio
segue - l'ambiente urbano
In aree densamente popolate come il continente europeo (N.B.
oppure come in certe zone del continante
asiatico, africano od americano) una qualsiasi Unità
militare può incontrare un centro urbano di dimensioni rilevanti
ogni circa 40 - 50Km, mentre un agglomerato urbano di ridotte
dimensioni può essere incontrato dopo ogni (circa) 300 - 400 Km
. A seconda della tipologia delle missione potrebbe essere necessario :
- evitare completamente il centro
urbano
- agire nella sua più estrema periferia
Per comprendere come le diverse
condizioni atmosferiche possono interferire con le attività
delle diverse Unità delle FFAA, può essere utile avere un
comodo punto di riferimento costituto dal seguente promemoria
segue - attività delle truppe
(generalità)
- visibilità ridotta
= aumento della probabilità che gli uomini vadano
dispersi o che subiscano incidenti. La rilevazione e l'esatta
identificazione dei bersagli è più difficile. Tutte le
attività in zona di operazioni sopno più complicate e
richiedono più tempo.
- vento = può
produrre tempeste di neve o di sabbia che riducono la
visibilità. In presenza di climi freddi il vento può
amplificare o acceleare fenomeni di congelamento
- precipitazioni =
influenzano negativamente il morale delle truppe. Le piogge
prolungate possono creare problemi di approvvigionamento di
acqua,
oltre al fatto che creano le condizioni per la formazione e la
propagazione di patologie quali febbre tifoidea, dissenteria ed altre
patologie intestinali. In climi caldi, le piogge prolungate favoriscono
la formazione delle condizioni ideali per la nascita di zanzare,
moscerini ed altri insetti nocivi. In presenza di precipitazioni
nevose, gli spostamenti su terra sono più o meno limitati.
Gli spostamenti a piedi sono di fatto preclusi se la neve caduta supera
i 30 cm, a meno che non si ricorra agli sci od alle racchette da
neve. Se le precipitazioni sono assenti e l'umidità
è scarsa, un'eccessiva secchezza dell'aria può
portare ad irritazioni del cavo orale
- eccessiva nuvolosità
= limita il colpo di calore e tutti gli effetti nocivi conenssi ad una
eccessiva esposizione al sole. Riduce l'evaporazione dell'acqua dal
suolo, per cui fango, ghiaccio e neve risulteranno essere più
persistenti.
- temperatura = La prolungata
esposizione al sole molto inteso può causare congiuntiviti,
ustioni e colpi di calore. Le temperature estreme limitano l'efficienza
delle truppe ed incidono sul morale e sul benessere psicofisico di ogni
individuo. Non va poi dimenticato che le temperature estreme
diminuiscono le difese immunitarie dell'individuo. In situazioni con
alte temperature ed umidità molto ALTA o molto BASSA,
l'approvvigionamento di acqua potrebbe essere un grosso problema. In
simili situazioni il cosumo di acqua procapite è notevolmente
aumentato rispetto al normale, ed in ambienti come quelli desertici, un
uomo che svolge un'attivitò fisica molto intensa può
avere bisogno tra gli 8 ed i 10 litri di acqua al giorno per
reintegrare i liquidi persi con la sudorazione. Le basse temperature
limitano l'efficienza fisica e richiedono abiti ed equipaggimenti
speciali per poter agire e sopravvivere
segue - attività di
osservazione aerea e di fotoricognizione
- visibilità ridotta
= preclude totalmente o parzialmente l'osservazione diretta e
richiede l'uso di dispositivi elettronici
- vento = può
influenzare o limitare la scelta di determinate rotte di andata o di
ritorno
- precipitazioni = riduce la
visibilità e influenza la qualità (risoluzione) delle
immagini (fotografie)
- eccessiva nuvolosità
= può ridurre o precludere completamente ogni forma di
osservazione. La densità e l'altezza delle nuvole possono
influenzare la qualità delle fotografie
- temperatura = di norma non
crea eccessivi problemi
segue - attività dell'AM e
delle Unità Aviotrasportate
- visibilità ridotta = limita ed influenza
seriamente TUTTE le operazioni di supporto aereo
ravvicinato (CAS) e le operazioni delle Unità Aviotrasportate.
Le operazioni dell'Aviazione dell'Esercito possono essere fortemente
limitate. Tutti gli aerei, ed in particolare i caccia, possono subire
limitazioni operative e manifestare problemi in fase di atterraggio o
di decollo
- vento = le operazioni delle
Unità Aviotrasportate con venti di velocità superiore ai
24 m/s sparpagliano uomini e mezzi in maniera assai decisa e creano
problemi durante le fasi di riunione e riorganizzazione. L'alta
velocità di discesa dovuta ad un forte vento aumenta il rischio
di lesioni e di danni durante l'atterraggio. In presenza di raffiche di
vento continue l'impiego degli elicotteri è fortemente
limitato. Il vento influenza il carico massimo e la distanza opeativa
massima di ogni aereo.
- precipitazioni = se molto
elevate possono ridurre la trafficabilità in certe zone e
possono precludere l'uso di certe piste per le operazioni di decollo /
atterraggio. Piogge o nevicate molto intense possono limitare la
visibilità sulla pista in fase di decollo e, soprattutto, di
atterraggio
- eccessiva nuvolosità
= possono aiutare gli elicotteri e gli aerei leggeri a non essere visti
da terra o, in certe situazioni, dai caccia nemici. Le nubi molto basse
possono influenzare le operazioni di supporto aereo ravvicinato (CAS)
- temperatura (umidità
/ pressione) = influenza le capacità di carico e di spinta di
tutti gli aeromobili ed in particolare degli elicotteri
segue - attività delle
Unità Anfibie
- visibilità ridotta =
può proteggere il convoglio dall'osservazione da terra durante
la fase di avvicinamento. Può proteggere dagli attacchi aerei
durante la fase effettiva di sbarco , specie se si tratta di sbarchi su
piccola scala. Rende più difficile il movimento tra le
imbarcazioni e la spiaggia. Limita l'efficacia del supporto aereo
ravvicinato e del fuoco di supporto navale o aereo.
- vento = costringe
tutte le imbarcazioni a diminuire la velocità. I convogli
possono ritrovarsi sparpagliati in breve tempo. L'equipaggiamento
presente sul ponte può essere perso o danneggiato. Il movimento
dal mare alla spiaggia può essere limitato o diventare
impossibile. Le truppe possono iniziare a soffrire di mal di mare. Un
vento troppo forte potrebbe creare onde troppo alte che andrebbero a
distruggere le formazioni di sbarco, con seria possibilità che
ci siano morti e feriti. Questo stesso vento (cioè
proveniente dal mare) potrebbe generare un'alta marea, con la
conseguenza che le dimensioni della spiaggia verrebbero alterate in
senso negativo (N.B. la spiaggia si
riduce e persone o cose che vi si trovano verranno irrimediabilmente
sommerse !!). Un vento che proviene dalla direzione opposta
(cioè dall'interno verso il mare) può ampliare le
dimensioni della spiaggia e costringere ad effettuare lo sbarco prima
del previsto e su una spiaggia molto più ampia (se la spiaggia
è più ampia c'è più spazio da pecorrere
prima di arrivare in una posizione relativamente "sicura")
- precipitazioni = riducono
la visibilità e possono contribuire ad occultare l'arrivo della
forza da sbarco nell'obiettivo previsto. Possono ridurre il traffico
sulla spiaggia e, dopo lo sbarco, nelle immediate vicinanze
- eccessiva nuvolosità
= influenza il livello di occultamento dei convogli e del relativo
supporto aereo. Può interferire con le operazioni di scarico del
materiale dalle navi appoggio alla spiaggia
- temperatura = le basse
temperature possono portare alla formazione di ghiaccio. Le alte
temperature non danno, di norma, gravi problemi. L'unico problema
è quello legato al grado di sopportabilità del caldo o
del freddo eccessivo da parte di ogni singolo individuo
segue - attività delle
Unità corazzate
- visibilità ridotta
= compromette la capacità di osservazione, di controllo e
di coordinazione delle manovre. Può facilitare il movimento
impedendo al nemico una osservazione adeguata dell'ambiente
circostante. Limita l'osservazione aerea da parte del nemico. Riduce
l'efficacia del tiro delle armi di bordo.
- vento = in certe zone di
operazioni possono sorgere tempeste di sabbia o di polvere capaci
di ridurre fortemente la visibilità. Il funzionamento dei
mezzi potrebbe risentirne. Taluni propulsori possono esserne
influenzati. Il vento forte interferisce sulla traiettoria dei
proiettili lanciati dalle armi di bordo (N.B. si manifesta una deviazione che è
tanto maggiore quanto maggiore è la distanza dal bersaglio)
- precipitazioni = la
visibilità viene ridotta. Il fango o il ghiaccio possono
seriamente limitare, o in certi casi inibire, il movimento dei mezzi
- eccessiva nuvolosità
= influenza le operazioni di ambo gli schiramenti, comprese tutte
le attività di supporto aereo
- temperatura = influisce
sulla viscosità dei lubrificanti. Una temperatura esterma molto
bassa può provocare problemi di avviamento dei motori e richiede
una fase di riscaldamento degli stessi più lunga del normale. Il
freddo riduce la velocità alla bocca delle munizioni e, quindi,
diminuisce l'efficienza dei proiettili lanciati dalle armi di bordo
segue - attività
dell'Artiglieria (obici semoventi, non semoventi, mortai, etc.)
- visibilità ridotta =
riduce la visuale ed impedisce una corretta individuazione dei
bersagli. L'attività di misurazione delle distanze è a
sua volta influenzata negativamente
- vento = interferisce
con la traiettoria dei proiettili, e questo effetto è tanto
maggiore quanto è maggiore la distanza dal bersaglio. A
parità di distanza, più il vento è forte e
più il proiettile risulterà deviato rispetto alla sua
traiettoria originale. In presenza di forti venti tutti i suoni
risultano alterati e le operazioni di rilevamento della distanza in
base ai suoni sono impossibili. Le turbolenze connesse ai forti venti,
ed in particolar modo quelle presenti in montagna, riducono
drasticamente l'efficacia delle munizioni impiegate. Il vento forte
può facilitare l'impiego di munizioni incendiarie, il cui
effetto risulta amplificato dopo l'impatto con il bersaglio
- precipitazioni = limitano
l'efficacia delle munizioni incendiarie.. Possono limitare la
capacità di movimento degli obici semoventi
- eccessiva nuvolosità =
influenza negativamente tute le attività di individuazione dei
bersagli tramite aeromobili di vaia natura
- temperatura = un
suolo congelato limita la caapcità di penetrazione dei
proiettili, tuttavia, può essere utile nel facilitare
l'esplosione di tutti quei proietitli che hanno la spoletta in testa
alla propria ogiva. Il freddo riduce la velocità alla bocca
delle munizioni e, quindi,
diminuisce l'efficienza dei proiettili lanciati dai diversi pezzi. Il
freddo od il caldo eccessivi possono influire sull'attività dei
serventi. Il freddo od il caldo eccessivi richiedono una manutenzione
maggiore
segue - impiego di armi nucleari
- visibilità ridotta
= la presenza di nebbia, polvere, foschia o fumo limita l'effetto
termico connesso con l'esplosione verso persone o cose. Se questi
elementi sono molto cencentrati, l'analisi dei danni successi
all'impiego di un'arma nucleare può essere molto dificile, o in
certi casi addirittura impossibile
- vento = la direzione e la
velocità del vento non hanno un'influenza diretta contro
l'esplosione, l'effetto termico e l'effetto radiottivo. Viceversa, il
vento (ed in particolare la sua velocità) influenza il fenomeno
del fall-out, determinandone la collocazione ed il movimento.
Può interferire sul quantitativo di scorie depositate in un
certo luogo
- precipitazioni =
inteferiscono con lo scoppio e con l'effetto termico connessi alla
detonazione di un ordigno nucleare. In presenza di forti
precipitazioni, tutto quanto può incendiarsi ha bisogno di una
superiore intensità di calore affinchè la combustione si
possa effettivamente verificare. Sempre in presenza di precipitazioni,
eventuali incendi hanno dimensioni più ridotte rispetto al
normale. Le truppe tendono istintivamente a cercare una qualsiasi forma
di riparo, il che costituisce una protezione, seppur
limitata, agli effetti connessi all'esplosione di un'arma nucleare. Le
scorie radioattive possono essere trasportate nelle fogne o possono
concentrarsi in avvallamenti, depressioni o in punti del terreno con
scarso drenaggio
- eccessiva nuvolosità
= può limitare l'effetto termico. Se l'esplosione avviene sopra
o dentro una cappa di nubi, l'effetto termico può essere
drasticamente limitato. Se l'esplosione avviene SOTTO una cappa di
nubi, l'effetto termico risulta amplificato in seguito ad un fenomeno
di riflessione del calore
- temperatura = in
presenza di basse temperature, le truppe tendono istintivamente a
cercare una qualsiasi forma di
riparo, il che costituisce una protezione, seppur limitata, agli
effetti connessi all'esplosione di un'arma nucleare. Una temperatura
molto BASSA (N.B. oppure molto alta,
con o senza un elevato grado di umidità) può
ridurre la resistenza struttrale di certi materiali, rendendo
così più fragile certi tipi di ripari. La temperatura di
per se non influenza la modalità con cui l'esplosione avviene,
ma influenza il tipo di uniforme indossata, il che incide sul grado di
protezione in possesso delle truppe. La temperatura può
influenzare la densità dell'aria, il che può interferire
sulla modalità di trasmissione delle radiazioni soprattutto
nelle primissime fasi susseguenti allo scoppio
segue - impiego di armi batteriologiche
- visibilità ridotta = la radiazione
ultravioletta risulta attenutata e, di
conseguenza, altrettanto ridotta è la velocità di
distruzione di certi agenti
biologici. Taluni agenti biologici formano delle "nubi" che risultano
di più difficile individuazione in caso di scarsa
visibilità. La visibilità ridotta può, con certi
tipi di agenti biologici, facilitare un attacco di sorpresa
- vento = di norma gli agenti
biologici sono efficaci pur in presenza di venti ad intensità
variabile. In linea di massima, le zone sottovento presentano una
maggiore percentuale di agenti biologici quando nella stessa zona sono
presenti forti venti. Il vento forte può però determinare
una dispersione diversa rispetto a quanto programmato
- precipitazioni = le
pioggie molto forti di norma riducono drasticamente l'efficacia degli
agenti biologici
- eccessiva nuvolosità =
le nubi fanno solitamente da scudo contro le radiazioni ultraviolette,
limitando così la velocità con cui gli agenti biologici
vengono distrutti
- temperatura = le
temperature fresche sono preferite se si deve impiegare un agente
biologico in forma liquida. Se l'umidità dovesse essere scarsa
gli agenti biologici (compresi quelli sottoforma di aerosol) ne
risentono negativamente. Viceversa, un tasso di umidità elevato
rende gli agenti biologici attivi per un tempo maggiore
segue - impiego di armi chimiche
- visibilità ridotta =
se si impiegano agenti chimici visibili (N.B. si ricordi che molti agenti chimici sono
invisibili ad occhio nudo), la rilevazione e l'identificazione
è limitata o addirittura prelcusa. Sotto questo aspetto si
può dire che la situazione di ridotta visibilità facilita
un attacco di sorpresa con taluni aggressivi chimici (N.B. con gli aggressivi chimici che non sono
visibili all'occhio umano ovviamente il problema non si pone !!)
- vento = in presenza di
forti venti la velocità di evaporazione degli agenti chimici
è più elevata, quindi la loro efficacia è ridotta.
L'effetto dei venti su agnti di tipo persistente è del tutto
variabile. Un attacco con agenti non persistenti su grosse aree
risulta efficace in presenza di vnti con velocità INFERIORE ai
15 nodi. Ancora, un attacco con razzi od altri ordigni su aree ridotte
è efficace con venti di velocità INFERIORE ai 5 nodi. La
direzione del vento DEVE sempre essere considerata prima di
impiegare armi chimiche sia per detemrinare la copertura del bersaglio,
sia per evitare problemi alle proprie truppe. Tutte le volte che il
volume d'aria presente ad un'altezza compresa tra 0,5 e 2m da terra
è sufficientemente stabile, l'agente chimico non si disperde (o
si disperde molto lentamente) e rimane sufficientemente concentrato
- precipitazioni = in linea
di massima riducono l'efficacia degli agenti chimici. Se di forte
intensità possono dilavare gli agenti chimi e portarli verso
depressioni od avvallamenti, oppure possono portanrli dentro a corsi
d'acqua, con pericolo di contaminazione delle fonti di
approvvigionamento idrico
- eccessiva nuvolosità
= riduce l'intensità dei raggi del sole e, quindi, la
velocità di evaporazione degli agenti chimici . Se deve essere
eseguito un attacco chimico diurno, le giornate molto nuvolose
rappresentano la scelta ideale
- temperatura = gli agenti
vescicanti sono maggiormente efficienti in climi caldi e umidi. In
presenza di elevata temperatura, l'evaporazione risulta velocizzata, e
l'efficienza dell'agente chimico ridotta. il discorso inverso vale in
presenza di climi freddi.
segue
- selezione ed installazione dei
posti di comando (bivacchi, posti di osservazione, etc.)
- visibilità ridotta
= nebbia ed umidità eccessiva sono solite raccogliersi in
fondo alle vallate, per cui in questi luoghi (N.B. qualora sia necessario installare un posto
di comando) deve porsi un'attenzione maggiore alla sicurezza
onde evitare attacchi di sopresa. Ovviamente una simile situazione
facilita anche l'installazione di un posto di comando, di un bivacco o
di un posto di osservazione.
- vento = il vento,
specie se molto forte, deve essere il più possibile evitato. Per
questo motivo, occorre scegliere punti noti per l'assenza di vento,
come ad esempio i lati sottovento di una collina o di una qualsiasi
altura.
- precipitazioni = occore
scegliere un luogo che si trova in un punto dove le piogge NON possono
raccogliersi (N.B. deve trattarsi di un punto in prossimità di
una zona convessa e non concava). Occorre poi porre particolare
attenzione alla SCELTA dei punti di ingresso (entry points) e di uscita (exit points) dal posto di comando
(posto di osservazione o bivacco che sia), poichè questi punti
DEVONO risultare agibili anche in presenza di forti piogge
- eccessiva nuvolosità
= di norma non crea eccessivi problemi, eccezion fatta per eventuali
limitazioni (mutamenti) a carico degli elementi di copertura e di
occultamento presenti in loco
- temperatura =
all'interno delle valli la temperatura è sempre più
fredda rispetto a quella presente sulle creste (rocciose) che
circondano le valli stesse. Tutte le zone che presentano avvallamenti o
depressioni marcate sono bersagli ideali per un attacco chimico o
batteriologico poichè in esse questi agenti si possono
condensare con estrema facilità, amplificando così il
loro effetto. Nell'emisfero boreale (northern
emisphere), di norma si cerca sempre di posizionare un eventuale
posto di comando sul lato sudoccidentale delle colline o delle
montagne, poichè la temperatura è leggemente più
elevata rispetto ad altre zone e la visibilità e migliore
segue - uso dell'equipaggiamento ed
attività di rifornimento
- visibilità ridotta
= le attività di trasporto e di rifornimento sono ritardate
- vento = può
danneggiare o disperdere dell'equipaggiamento non protetto. Sabbia e
polvere possono dananeggiare superfici verniciate, motori o armi
- precipitazioni = possono
determinare fenomeni di marcescenza o deperimento di materiali come
gomma, cuoio, stoffa o canapa
- eccessiva nuvolosità
= limita i fenomeni di disidratazione (evaporazione) ma favorisce la
proliferazione di funghi e batteri.
- temperatura = in condizioni
di elevata temperatura ed umidità c'è un deterioramento
più rapido dei materiali isolanti usati nei circuiti elettrici
ed una maggiore proliferazione delle ruggine contro le superifici
metalliche (N.B. di qualsiasi genere).
Tutti i mezzi, i macchinari e gli apparati di qualsiasi tipo
necessitano una manutenzione speciale e più ravvicinata nel
tempo. Materiali come carta, legno, colla, stoffa e cuoio sono
particolarmente vulnerabili al caldo intenso. Cibo, medicinali,
materiale fotografico richiedono particolare attenzione in climi con
temperature elevate ed alto tasso di umidità. In presenza di
alte temperature l'evaporazione della benzina o di altri idrocarburi
è notevomente amplificato (N.B.
il fenomeno è presente anche in caso di forte escursione termica).
In presenza di climi molto caldi il consumo di acqua sarà molto
più elevato del normale. Ancora, in presenza di basse
temperature, l'efficienza di tutti i mezzi sarà messa a dura
prova e sarà necessaria una manutenzione speciale
segue - impiego di apparati di
comunicazione, radar e strumentazione
elettronica in genere
- visibilità ridotta
= tutte le forme di comunicazione visiva sono influenzate in
maniera negativa. L'impiego di apparati radio o di strumenti di
comunicazione non è influenzato. Lo stesso discorso vale per
l'impiego degli apparati radar
- vento = può
danneggiare le antenne o limitare l'impiego di certe antenne o di certi
impienti radar
- precipitazioni = i
telefoni da campo possono subire interferenze o limitazioni. Gli
apparati radar possono subire interferenze ed andare incontro al
fenomeno del c.d. "falso eco".
L'accumulo di ghiaccio o neve sulle antenne può creare dei
problemi di ricezione o di trasmissione
- eccessiva nuvolosità
= normalmente non ci sono effetti negativi, tuttavia in presenza di
temporali possono manifestarsi problemi (in particolare in fase di
ricezione del segnali) sugli apparati operanti in bassa frequenza . Se
vengono usati velivoli di ricerca / osservazione senza pilota si
possono avere difficolta per la loro individuazione tramite radar
- temperatura = in presenza
di forti variazioni di temperatura è necessario porre
particolare attenzione al fenomeno della dilatazione termica dei cavi
(N.B. occorre fare molta attenzione
ai punti in cui sono presenti le giunzioni) . In presenza di
forte umidità e di temperatura elevata, possono manifestarsi
problemi di isolamenti dei cavi. I mutamenti di densità
dell'atmosfera influenzano la modalità di rifrazione delle onde
radio. La distribuzione irregolare di temperatura, pressione ed
umidità nei vari strati dell'atmosfera interfrisce con il
passaggio onde radio provenienti dai radar e dagli apparati radio di
tipo VHF e UHF.
segue - impiego dei lanciafiamme
- visibilità ridotta
= in linea di massima non ci sono problemi particolari. Solitamente si
sostiene che se il lanciafiamme viene usato in condizioni di scarsa
visibilità (ad esempio di notte o con la nebbia), l'effetto
psicologico sul nemico sarà maggiore (N.B. poichè viene colpito "dal nulla"
con un'arma i cui effetti sono brutali !!)
- vento = influenza la gittata
massima ed il grado di precisione di qualsiasi lancifiamme. Il
vento frontale (headwind) o
trasversale (crosswind)
limita drasticamente gli effetti del lanciafiamme (ed in particolare la
gittata massima). Il vento di coda (following
wind / tailwind), viceversa, aumenta la gittata utile. La
maggiore efficienza si ha o in condizioni di vento assente,
oppure posizionandosi in modo tale da sfruttare il vento di coda (se
presente). Particolare attenzione va posta in caso di FORTE vento
frontale, poichè in certi casi la fiamma può essere "...rispedita al mittente..." con
conseguenze potenzialmente letali per chi utilizza il
lanciafiamme.
- precipitazioni = le
pioggia ha scarso effetto sull'impiego del lanciafiamme. Per quanto
concerne la presenza di acqua, anche se il combustibile impiegato per
il lanciafiamme GALLEGGIA sulla superficie, di fatto il suo effetto
incendiario è ridotto. La neve ha anche'essa uno scarso effetto
sull'impiego del lanciafiamme, anche se in presenza di forti nevicate
l'efficienza può risultare attenuata.
- eccessiva nuvolosità
= non vi sono effetti rilevanti ne in senso positivo, ne in senso
negativo
- temperatura = le alte
temperature amplificano l'effetto incendiario. Il combustibile potrebbe
essere eccessivamente liquido e potrebbe necessitare l'impiego di un
agente addensante. Le basse temperature diminuiscono l'effetto
incendiario, e potrebbe essere necessario un maggior quantitativo di
combustibile per attaccare in maniera soddisfacente uno specifico
bersaglio
segue - impiego di rivelatori di luce
infrarossa
- visibilità ridotta
= la radiazione infrarossa è fortemente ATTENUATA dalla
nebbia !! Le minute goccioline d'acqua che componegono la nebbia
assorbono la radiazione infrarossa e rendono difficile l'impiego dei
rivelatori di luce infrarossa. Se la nebbia è leggera , le
radiazioni con lunghezza d'onda prossima a quella infrarossa (near-infrared wavelenght) sono molto
più intense rispetto alla luce visibile, tuttavia, se la
dimensioni delle goccioline d'acqua aumenta al di là di una
certa misura (N.B. e la
visibilità diminuisce fino a circa 1000m di distanza),
anche i rivelatori di luce infrarossa capaci di operare nella regione
dello spettro prossima agli infrarossi diventano pressochè
inutili !!
- vento = un vento molto forte
può "...fare raffeddare..."
più velocemente un bersaglio, e quindi limitare l'efficienza dei
rivelatori di luce infrarossa di tipo PASSIVO
- precipitazioni =
nella pioggia la luce infrarossa risulta leggermente più facile
da vedere (N.B. ovviamente con i
relativi strumenti) rispetto alla luce visibile
- eccessiva nuvolosità
= la presenza di nubi attenua la trasmissione della radiazione
infrarossa
- temperatura = la ricezione
della luce infrarossa è ottimale in condizione di scarsa
umidità (cielo terso con clima secco). In
presenza di umidità, la radiazione infrarossa viene assorbita in
maniera diversificata e subisce delle attenuazioni. La presenza di
biossodo di carbonio è un altro fattore che impedisce la
trasmissione ottimale della radiazione infrarossa, specialmente a basse
quote
segue - impiego di artifizi
illuminanti e di mezzi di illuminazione in genere
- visibilità ridotta
= riduce la loro efficacia. Se vengono usate luci di segnalazione
il decremento di efficienza è superiore rispetto a razzi
illuminanti, poichè le prima sono vincolate al suolo, mentre i
secondi si muovono nell'atmosfera (N.B. a meno che non si tratti di un segnale
luminoso acceso e lasciato a terra)
- vento = i razzi illuminanti
possono essere allontanati dal bersaglio previsto. Se il vento soffia
CONTRO le proprie posizioni, i razzi illuminanti potrebbero rivelare
delle posizioni di cui il nemico non è a conoscenza, oppure
potrebbero essere male interpretati da alcuni soldati (N.B. che, ad esempio, potrebbero aprire il fuoco
nel momento sbagliato). Le luci di segnalazione, essendo fisse,
non hanno problemi particolari
- precipitazioni = in
generale riducono l'area illuminata. Tuttavia, se usati su terreno
innevato i razzi illuminanti risultano comunque efficienti a causa
della riflessione determinata dalla neve.
- eccessiva nuvolosità
= i razzi potrebbero non essere visti dai piloti di aerei od
elicotteri. In alcuni casi ci potrebbero essere dei problemi di
individuazione anche con le luci di segnalazione. Utilizzando un
riflettore (search-light),
è possibile illuminare l'area sottostante indirizzando il fascio
contro le nubi poste ad un'altezza relativamente modesta (N.B. di solito tra i 150 ed i 1000m)
. L'area sottostante riceve un'illuminazione affine a quella tipica
delle notti di luna piena, e comunque superiore a quella che potrebbe
derivare da una semplice fonte luminosa diffusa posta a terra.
- temperatura = non vi sono
effetti rilevanti
segue - impiego delle mine (semina,
bonifica, etc.)
- visibilità ridotta
= la semina (mine emplacement)
è necessariamente più lenta, ma contemporaneamente il
personale addetto risulta occultato all'osservazione nemica..
- vento = in zone
desertiche le mine possono esser scoperte da tempeste o da venti a
forte intensità. Analogamente, grossi quantitativi di
sabbia possono depositarsi sulle mine ed impedirne la detonazione
- precipitazioni = in
presenza di nevicate, la semina è resa molto più
difficile . Se la neve si scioglie,
le mine verebbero immediatamente individuate qualora non siano detonate
in precedenza. La pioggia facilita la semina ammorbidendo il suolo, ma
se una mina rimane TROPPO a contatto con la pioggia deve essere
considerata NON più affidabile (N.B. questo non significa che la mina non
possa più esplodere !!)
- eccessiva nuvolosità
= impedisce o limita l'osservazione aerea e facilita
l'attività di semina
- temperatura = l'eccessiva
umidità spesso conenssa con le alte temperature influenza
l'efficienza delle mine. Una temperatura molto bassa determina il
congelamento del suolo ed impedisce o limita l'attività di semina
segue - collimazione ed impiego delle
armi portatili
- visibilità ridotta
= riduce la capacità di 'individuazione corretta dei bersagli e
la correlata precisione di tiro
- vento = interferisce con la
traiettoria dei proiettili determinando delle deviazioni che sono tanto
maggiori quanto maggiore è la distanza dal bersaglio (e, a
parità di distanza, quanto più è elevata
l'intesità del vento)
- precipitazioni = possono
pregiudicare la visibilità. Determinano una perdita di
precisione se la distanza è elevata e l'intesità della
precisione è elevata
- eccessiva nuvolosità
= un cambio repentino di luminosità può interferire con
la corretta collimazione
- temperatura = può
causare malfunzionamenti, specie se associata ad una cattiva
manutenzione dell'arma. Le basse temperature determinano una riduzione
della velocità alla bocca delle munizioni, con una conseguente
riduzione della gittata massima. Il discorso opposto vale per le alte
temperature
segue - impiego di missili e razzi
-visibilità ridotta
= pregiudica la corretta individuazione del bersaglio
- vento = influenza il
volo durante la fase di spinta, costringendo il razzo a deviare nella
stessa direzione dalla quale proviene il vento. Una volta esaurita la
spinta il vento continua ad agire sul razzo nello stesso modo in cui
agisce sui proiettili di Artiglieria. In presenza di vento molto forte,
sono possibili interferenze a carico del lanciatore e del sistma di
controllo.
- precipitazioni = la
superficie esterna potrebbe essere rovinata da forti precipitazioni, ed
in particolare da grandine, che collidendo ad alta velocità
potrebbe degradare l'efficienza aerodinamica del razzo
- eccessiva nuvolosità
= non ci sono effetti di rilievo
- temperatura = le alte
temperature favoriscono la combustione del propellente, il quale brucia
più velocemente ed efficientemente. La velocità e la
gittata del razzo ne risultano aumentate. Il discorso opposto
vale per le basse temperature. Se il razzo viene lasciato esposto per
troppo tempo a vento freddo o ai raggi solari, potrebbero esserci dei
problemi di funzionamento e, in ogni caso, il fuzionamento non
sarà ottimale.
segue - attività delle
sentinelle, delle unità cinofile e
delle
squadre di tracciatori
- visibilità ridotta
= limita la capacità di osservazione delle sentinelle. I cani
sono meno influenzati da questo fattore rispetto agli uomini, dal
momento che sono dotati di un udito e di un olfatto molto più
potenti.
- vento = se eccessivo
può interferire con il lavoro delle sentinelle. Per i cani, il
vento può portare gli odori vicino o lontano da essi, e quindi
può facilitare o limitare il loro impiego. In periodi di vento
assente l'udito del cane potrebbe essere molto più utile
dell'olfatto
- precipitazioni =
solitamente trattengono gli odori il più vicino possibile al
suolo
- eccessiva nuvolosità
= non ci sono effetti rilevanti
- temperatura = con alte
temperature e BASSA umidità gli odori scompaiono più
velocemente rispetto alla situazioni in cui sono presenti alte
temperature con ALTA umidità. In ogni caso, le temeprature
ELEVATE facilitano la DISSIPAZIONE degli odori, per cui il cane ha
difficoltà nel trovare le tracce.
segue - impiego di strumenti di
rilevazione sonora
- visibilità ridotta
= non ci sono effetti rilevanti
- vento = può creare
errori nelle rilevazione. I rumori prodotti da venti ad elevata
intensità possono aumentare (N.B. anche se piuttosto raramente) o
diminuire (N.B. molto più
frequentemente) la capacità di rilevazione dei suoi
- precipitazioni = se di
elevata intensità, si verifica una ridotta capacità di
rilevazione e di ascolto
- eccessiva nuvolosità
= non ci sono effetti rilevanti
- temperatura =
l'aumento di temperatura facilita la rilevazione dei suoni. Il discorso
opposto vale per la diminuzione di temperatura.
segue - movimento di autoveicoli,
motoveicoli e di veicoli in genere
- visibilità ridotta
= aumento esponenziale della possibilità di incidenti. Aumento
delle difficoltà del guidatore di distinguere persone, veicoli
e, più in generale, di valutare correttamente la distanza tra il
proprio veicolo e tutto quanto è presente nell'ambiente
circostante.. Riduce la capacità di osservazione del nemico ed
aumenta la sicurezza passiva
- vento = se vengono
trasportate cose come neve, sabbia, pioggia o polvere la
visibilità risulta fortemente ridotta. In presenza di vento
molto forte possono essere divelti alberi ed il traffico può
risultare rallentato. In generale c'è un'elevata
possibilità che si verifichino incidenti
- precipitazioni = il suolo
risulta molto sdrucciolevole in caso di prolungata esposizione alla
pioggia. In caso di sterrato si verifica la formazione di fango
più o meno profondo. Un eccesso di fango può limitare o
addirittura precludere ogni spostamento da parte di veicoli ruotati o
cingolati. In caso di strade asfaltate si verificano comunque problemi
di aderenza dei pneumatici. Ghiaccio e neve, specie se in grande
quantità, limitano e endono più pericoloso il movimento
su strade e autostrade di tutti i generi. Se la nevicata dovesse essere
molto intensa, in certi casi le comunicazioni via terra potrebbero
essere del tutto interrotte. Le inondazioni conensse a forti piogge
possono rallentare, bloccare o addirittura distruggere una qualsiasi
Unità, a prescindere dalla sua dimensione. Non bisogna mai
sottovalutare i pericoli connessi ad inondazioni o straripamenti,
poichè una qualsiasi Unità può trovarsi in
serissimo pericolo in maniera del tutto inaspettata. Sempre in caso di
piene, inondazioni o straripamenti, particolare attenzione deve essere
posta ai ponti. A prescindere che siano fissi o mobili, in simili
condizioni i ponti possono diventare del tutto inutilizzabili e
possono essere facilmente spazzati via. Dal momento che in queste
condizioni potrebebro esserci molti veicoli incidentati, la
disponibilità effettiva di veicoli potrebbe essere ridotta
- eccessiva nuvolosità
= di norma rallenta l'evaporazione del suolo, per cui potrebbe limitare
la circolazione specie su terreni fangosi i quali non hanno tempo di
asciugare
- temperatura = le basse
temperature possono rendere più compatte le strade sterrate, ma
possono creare problemi di ghiacico lungo le strade asfaltate. Lo
scioglimento della neve può provocare valanghe, inondazioni o
straripamenti, specie nelle zone di montagna. Lo scioglimento
improvviso della neve, o un generale aumento di temperatura, potrebbe
tramutare una strada trafficabile in una non più trafficabile a
causa del fango. In generale, le temperature estrema richiedono una
manutenzione maggiore e possono creare problemi di disponibilità
dei veicoli .