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CONSULENTE
INTERNAZIONALE DI BALISTICA TERMINALE? NO, GRAZIE!
Uno degli "...sport popolari..." maggiormente diffusi in Italia
da qualche anno a questa parte è quello di auto-proclamarsi ESPERTO
di una qualsiasi materia. Dato che siamo in Italia abbiamo ovviamente
moltissimi esperti nelle varie discipline sportive e, principalmente, in
ambito calcistico. Si tratta, nel 99% dei casi di soggetti che NON hanno
mai visto un pallone (o, per citare un noto cabarettista "...che non
sa nemmeno che forma ha un pallone da calcio..."), ma che pretendono
di conoscere il gioco del calcio MEGLIO di chi ha calcato i campi dei Serie-
A (e magari anche i palcoscenici di respiro internazionale) per decenni!!
Notissimo in tal senso, è l'esempio di un famoso giornalista sportivo
che, durante una trasmissione televisiva (di rilievo nazionale), pretendeva
di "...insegnare la corretta applicazione dei moduli tattici..."
ad un ex-atleta della nazionale italiana (tra l'altro vincitore del
Campionato Mondiale di calcio del 1982). E' inutile dire che, in un Paese
normale, un DEMENTE del genere non dovrebbe avere la benchè minima
considerazione da parte della società civile!! Purtroppo, invece,
a causa del fatto che il soggetto in questione ricopre una rilevante posizione
professionale in seno ad un notissimo quotidiano sportivo nazionale, questo
ridicolo omuncolo è considerato "...un esperto di calcio..."!!
La stessa cosa accade da tempo, in Italia, ANCHE nel settore delle
armi, delle munizioni e, naturalmente, della balistica terminale. Nel settore
armi e munizioni, ad esempio, si possono facilmente evidenziare i seguenti
fenomeni da baraccone:
- L'esperto che collabora con una famosa rivista di settore che consiglia
ai lettori di usare sempre la stessa luce (freeboring) per ottenere
il massimo di precisione nella ricarica di una data munizione per fucile
a PRESCINDERE dal tipo di arma e dai componenti utilizzati per la ricarica,
DIMENTICANDOSI completamente che i risultati migliori in termini di precisione
tendenzialmente si ottengono con luce nulla o quasi nulla e che il mutamento
dei componenti di ricarica determina enormi differenze a livello di precisione
intrinseca (N.B. quindi la luce non può mai essere la stessa in
tutti i casi semutano l'arma od i componenti!!)
- L'esperto che collabora con una rivista di settore che confonde le palle
Nosler della serie "Ballistic-Tip" con le Swift
modello "A-Frame" e si vanta di avere "...una grandissima esperienza
personale in tema di palle ad alterazione strutturale per impiego venatorio..."
- L'esperto che confonde un passo di rigatura per fucile a canna rigata
con uno per arma corta e dice di avere una vasta conoscenza "...nel
tiro con gli high-power rifles..."
- L'esperto che, essendo commissario di tiro UITS presso una Sezione del
TSN, si autonomina "...uno dei migliori esperti italiani di tiro difensivo..."
- L'esperto "...di tiro di precisione..." che insiste ad assemblare
ricariche con palle per impiego venatorio per spararle su di un bersaglio
cartaceo a 300m di distanza con risultati demenziali
- L'esperto che NON è MAI andato a caccia in vita sua ma che si
vanta di essere "...un noto ed esperto conoscitore delle problematiche
venatorie...in grado di consigliare l'arma e la munizione giusta per qualsiasi
caccia in qualsiasi parte del globo..."
- L'esperto che perchè fa il cacciatore da 20 anni si autonomina
"...uno dei migliori esperti italiani di balistica terminale..."
- L'esperto che crede ancora alla storia "...della cartuccia migliore
del mondo..." secondo il quale "...la migliore munizione del mondo
per difesa personale è quella X di marca Y..."
- L'esperto secondo il quale la migliore munizione del mondo "...è
sempre quella totalmente blindata...", senza dare alcuna spiegazione
di quanto sta dicendo
- L'esperto secondo il quale "...tutti i riot-gun (nella fattispecie
si trattava di un Remington M-870) si caricano passando da sopra..."
- L'esperto secondo il quale "...su un buon riot-gun le mire NON servono
perchè la rosata si apre e ti risolve tutti i problemi tattici ...
e poi perchè intralcerebbero l'utilizzatore durante la fase di ricarica..."
- L'esperto secondo il quale "...la migliore dote del riot-gun è
la sua capacità di aprire la rosata, per cui dovete usare tutti le
cartucce a pallini il più fini possibile.."
- L'esperto che continua a fare affermazioni tutti i tipi e su
tutti gli argomenti possibili, ma SENZA essere in grado di motivarle
adeguatamente, e che sfugge SEMPRE alle domande degli eventuali presenti
ricorrendo a tutta una serie di scuse puerili
Questo elenco di bestialità varie, in realtà sarebbe
MOLTO esteso, e potrebbe continuare a lungo e con numerosissimi esempi di
tutti i generi. Chiaramente quello presentato è un elenco per nulla
esaustivo!! Ciò che è peggio però, è che queste
persone, altamente discutibili sotto il profilo professionale,
sono "...a libro paga..." delle principali aziende italiane
ed estere "...in qualità di consulenti...". In altre parole,
in Italia ed in Europa ci sono aziende, spesso famose, che si lasciano lusingare
dalle fesserie di questi idioti da competizione!! Se passiamo poi al settore
della balistica TERMINALE, la situazione, già demenziale in precedenza,
diventa del tutto insostenibile!! Prima di procedere oltre, però,
è necessario fare una importantissima premessa. Per motivi di correttezza,
sarebbe meglio distinguere tra balistica interna, esterna e terminale. Si
tratta, in tutti e tre i casi, di branche della fisica, tuttavia, mentre
per le prime due ipotesi (cioè per la balistica interna ed esterna)
si tratta di fisica "pura", nell'ultimo caso (cioè per la balistica
terminale) la fisica "...si fonde profondamente..." con la scienza
medica!! Detto in altre parole, mentre un esperto di balistica interna
od esterna è una persona con una cultura matematica di livello universitario
o post-universitario, l'esperto di balistica terminale DEVE
necessariamente essere un medico-chirurgo (con un'ampia esperienza
in anatomia patologica). Esiste però un grave problema di odine pratico.
Mentre per la balisica esterna od interna sono sufficienti dei professionisti
dotati di livelli di preparazione alti o medio - alti, per la balistica
terminale le cose sono un po' differenti!!
ATTENZIONE!!
PER VALUTARE LA VALIDITA' DI UN PROFESSIONISTA IN AMBITO ACCADEMICO, DIDATTICO,
SCIENTIFICO O PROFESSIONALE, NORMALMENTE SI CONSIDERANO ALMENO TRE PARAMETRI.
ESSI SONO: IL TITOLO DI STUDIO, LE PUBBLICAZIONI EFFETTUATE (ARGOMENTO E
NUMERO COMPLESSIVO) E GLI INCARICHI SVOLTI (PIU' QUELLO SVOLTO ATTUALMENTE).
PREMESSO QUESTO, NON SI RIESCE A COMPRENDERE PERCHE' PER VALUTARE UN PERITO
BALISTICO NON DEBBA VALERE LO STESSO CRITERIO!! SE SI VA A VEDERE IL TITOLO
DI STUDIO O LE PUBBLICAZIONI FATTE DA MOLTI SEDICENTI "ESPERTI" DI BALISTICA
TERMINALE O PERITI BALISTICI, NON SI PUO' FARE ALTRO CHE RIMANERE DEL TUTTO
INORRIDITI, DAL MOMENTO CHE I TITOLI DI STUDIO NON SONO PERTINENTI ( O MANCANO
ADDIRITTURA !!) E LE PUBBLICAZIONI SONO INESISTENTI!! NON SI RIESCE A CAPIRE
PER QUALE MOTIVO SIMILI INDIVIDUI DEVONO POTER PONTIFICARE LE LORO ASSURDE
TEORIE DALL'ALTO DELLA LORO IGNORANZA.
L'esperto in balistica terminale deve NECESSARIAMENTE essere un
medico perchè DEVE trattarsi di un professionista con una fortissima
conoscenza della struttura del corpo umano e di COSA un proiettile è
in grado di cagionare in caso di impatto con i tessuti biologici. Ma deve
anche essere un medico esperto di tutta una serie di "...elementi scientifici
ulteriori..." che vanno al di là della semplice (si fa per dire!!)
scienza medica. In linea teorica l'esperto di balistica terminale dovrebbe
essere un medico che dopo la laurea in medicina ha frequentato una specifica
scuola di specializzazione in grado di fornirgli il supporto scientifico
necessario a svolgere, in futuro, questa professione. Il grosso problema
è che, allo stato attuale, questa scuola in Italia NON esiste!!
Questo ha determinato l'insorgere di un gravissimo problema pratico, che
può essere così sintetizzato: attualmente cani, ratti
e porci hanno totale libertà di svolgere l'attività di perito
balistico presso qualsiasi Ufficio Giudiziario !! Non c'è da
meravigliarsi di fronte ad una simile affermazione (dura ma estremamente
realistica), del resto è stato proprio questo vasto campionario di
umanità che ha partorito alcune bestialità scientifiche
(la quali hanno portato ad altrettante bestialità giuridiche) come
le seguenti:
- I proiettili di tipo blindato ordinario (FMJ-RN) sono equivalenti
a quelli di tipo perforante (MP) dal punto di vista degli effetti terminali
- Una cartuccia per fucile a canna liscia caricata a pallini a 50m è
più lesiva di una cartuccia caricata a terzarole a 5m di distanza
- Nessun proiettile per arma corta è in grado di manifestare rilevanti
fenomeni di ipostabilità intrabersaglio: è troppo lento per
farlo
- L'efficacia di un proiettile (N.B. quale? cosa si intende per efficacia
?) "...si misura misurando..." la cavità prodotta da quello
stesso proiettile sparato nel legno di abete
- Oltre i 600m un proiettile (N.B. quale ?) non sortisce più
alcun effetto lesivo
- Non esistono proiettili per arma corta in grado di espandersi nel corpo
umano perchè l'espansione può avvenire solo in caso di impatto
osseo , oppure solo con i proiettili da fucile (N.B. mai visto un'autopsia
in cui viene recuperato un proiettile di tipo JHP dal torace ?)
- I proiettili in piombo a punta tonda (LRN) hanno, sui tessuti biologici,
la stessa capacità di penetrazione di quelli di tipo blibndati ordinari
(FMJ-RN)
- Un proiettile per impieghi venatori è sempre un proiettile per
impieghi venatori: in caso di impatto con un corpo umano gli esiti sarebbero
ben diversi rispetto al caso di impatto con un selvatico
- Una cartuccia a palla singola per fucile ad anima liscia perde del tutto
la sua lesività superati i 100m di distanza
Cosa fare per risolvere una situazione così penosa? Alcuni hanno
sottolineato la necessità di fare riferimento SOLO a soggetti in possesso
di determinati requisiti professionali. In particolare, si è proposto
di fare riferimento solo a quei soggetti in possesso del c.d. Diploma
Internazionale di Specializzazione in "Firearms Examination" rilasciato
dalla Forensic Science Society inglese e convalidato dall'Università
Strathclyde di Glasgow (Scozia, Regno Unito). Si è da parte di
taluni sottolineato la validità del predetto documento a causa del
fatto che "...è un documento internazionale dotato di validità
quinquennale, che non può essere convalidato al termine del quinquennio
se non si dimostra l'attività effettivamente svolta durante il periodo
di validità del documento...". Non va però dimenticato,
che MOLTE persone (in Italia ed in altri Paesi UE) hanno sollevato pesanti
obiezioni sulla validità concreta di questo titolo, la prima delle
quali è che lo studio cui è connesso il rilascio di questo
documento è maggiormente indirizzato verso le armi e la c.d.
chimica forense (cioè l'analisi chimica dei residui di combustione
legati all'esplosione di un colpo d'arma da fuoco) che non, piuttosto, verso
gli effetti lesivi esplicati dai proiettili. Allo stato attuale esistono
in Italia pochissime persone (solo 5 a quanto si sa) regolarmente in possesso
di questo attestato. C'è poi un altro gruppo di persone che, secondo
la morale comune, sarebbe "... sufficientemente affidabile, per
cui potrebbero esplicare la loro opera in sede peritale con lunsinghieri
risultati pur NON essendo in possesso del predetto attestato...".
Quindi, sempre secondo la morale comune, tutte le altre persone al di fuori
di questi due "...minuscoli microcosmi professionali..." NON sarebbero
idonee ad esplicare la funzione di perito balistico in sede giudiziale.
A pensarci bene ci sarebbe da piangere!! A parte il fatto che non
si riesce a capire perchè un professionista serio e preparato possa
essere considerato perito balistico SOLO se in possesso di un attestato rilasciato
da un ente universitario non italiano (N.B. la cosa poteva avere senso
SOLO solo qualora si trattasse di un attestato rilasciato da un organismo
UE !), quello che fa veramente inorridire è che ci sono delle persone
che "...possono essere considerate affidabili in qualità di periti
balistici...!! Come sarebbe a dire "affidabili"?! Com'è
possibile affidare una consulenza tecnica ad un soggetto del tutto PRIVO
della preparazione necessaria, per il solo fatto che la gente (rectius, altri
soggetti entro una cerchia ben ristretta) lo considera "...comunque affidabile..."?!
Perchè la realtà è che, putroppo, ci sono insegnanti
di matematica che si spacciano per "...consulenti di balistica terminale..."
o per periti balistici quando NON hanno mai visto ne un cadavere umano, ne
una ferita d'arma da fuoco!! Ci sono poi gli Ufficiali (o gli ex-Ufficiali)
delle FF.AA. che non hanno mai visto un ordigno in vita loro ma accettano
di buon grado perizie su materiale esplosivo di qualsiasi genere!! Abbiamo
poi degli ingegneri o dei geometri che discettano presso gli Uffici Giudiziari
di disciplina giuridica comparata delle armi o di ferite d'arma da fuoco
senza sapere assolutamente nulla di cosa stanno dicendo! Ci sono, infine,
giornalisti che si spacciano per "...esperti internazionali di balistica
terminale..." od esplicano attività peritale in sede giudiziaria,
pur essendo PRIVI della preparazione necessaria, per il solo fatto di svolgere
la propria attività professionale (in modo continuativo o addirittura
saltuario) presso una qualsiasi rivista di settore !!
ATTENZIONE!!
UN'ANOMALIA PREOCCUPANTE RELATIVA AL SETTORE DEI PERITI BALISTICI E'
COSTITUITA DAL FATTO CHE AD ESERCITARE LA PROFESSIONE DI "PERITO BALISTICO"
SONO, NELLA QUASI TOTALITA' DEI CASI, GEOMETRI, INGEGNERI CIVILI, PSICHIATRI,
ANTROPOLOGI O GIORNALISTI (PROFESSIONISTI O NON), MENTRE I MEDICI SONO PRATICAMENTE
ESTROMESSI!!
E' del tutto inutile dire che questi soggetti NON sanno usare un microscopio
elettronico a scansione, NON sanno nulla di medicina legale, NON sanno distinguere
le varie ferite presenti su un cadavere sotto il profilo eziologico,
NON conoscono i REALI effetti di un proiettile sul corpo umano, e quant'altro.
Bisognerebbe spiegare a questi soggetti che NON basta il fatto di possedere
una collezione di armi o di esserne un semplice appassionato per autonominarsi
"...perito balistico..." o "...consulente internazionale di balistica
terminale..."!! Tutte le persone "...con un minimo di sale in zucca..."
dovrebbero entrare nell'ordine di idee che un individuo che maneggia armi
tutto il giorno NON è automaticamente un esperto di balistica terminale!!
Chi possiede centinaia di armi e frequenta assiduamente la Sezione del TSN
più vicina al proprio domicilio NON è, solo per questo, un
esperto di balistica terminale od un consulente di livello internazionale!!
Putroppo, invece, gli esperti vengono scelti in questo modo in moltissimi
casi. L'analisi dei residui di sparo richiede conoscenze tecniche estremamente
approfondite (che postulano una laurea in chimica !!) che sono del tutto
DIVERSE da quelle necessarie per la comparazione delle c.d. "impronte balistiche"
(rectius, tracce di rigatura sulle palle, impronte di percussione sugli inneschi,
segni di estrazione nella porzione basale del bossolo, etc.) o da quella
richieste per effettuare un'appropriata analisi anatomo patologica. Più
in generale, il problema è che tutti questi signori che si autonominano
"esperti" dovrebbero avere ben CHIARI loro limiti (umani e professionali)
e, di conseguenza, dovrebbero SEMPRE avere il coraggio di dire "...questo
non lo so..." a chi ha richiesto loro la perizia!!
ATTENZIONE!!
QUELLO CHE MOLTI NON SANNO E' CHE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI PERITI
NON E' IN POSSESSO DI UN TITOLO DI STUDIO PERTINENTE CON QUELLO CHE SONO
CHIAMATI A FARE!! OLTRE A QUESTA GRAVISSIMA LIMITAZIONE, QUESTI INDIVIDUI
NON HANNO ALCUNA PUBBLICAZIONE ALL'ATTIVO, NON HANNO UNA SOLIDA ESPERIENZA
PROFESSIONALE, MA SVOLGONO L'ATTIVITà DI PERITO BALISTICO SOLO PERCHE'
SONO APPASSIONATI DI ARMI (!?!), PERCHE' RACCOMANDATI O PERCHE' RITENGONO
DI SAPERNE PIU' DEGLI ALTRI!!
Sono anni che questo sciocco equivoco continua a generare danni in tutti
gli Uffici Giudiziari italiani!! Essere un VERO perito balistico è
TUTTA un'altra cosa, e sarebbe veramente il caso che tutti gli interessati
se lo mettessero bene in testa!! Sarebbe anche il caso di informarsi SEMPRE
in maniera accurata, quando si tratta di scegliere un perito, sul titolo
di studio, sulla sua vita professionale, su che tipo di perizie ha effettuato
in precedenza e, sopratutto, se ha fatto "...figure da idiota matricolato..."
presso qualsiasi Ufficio Giudiziario!! Non ci vuole molto per comprendere
come si tratti di tutta una serie di problematiche di difficile soluzione!!
Come si è già detto in precedenza, esiste un GROSSO problema
PRATICO, connesso al fatto che NON esiste una vera e propria scuola per diventare
periti balistici. A questo primo problema, ne è poi connesso un altro
che ha un impatto DEVASTANTE su tutta la questione: trattasi dell'eccessiva
ampiezza della materia!! In altre parole, noi tutti abbiamo la bruttissima
abitudine di pensare al perito balistico come ad una sorta di "...gigante
buono..." che conosce TUTTO ciò che ha a che fare con la balistica.
Putroppo la balistica è estremamente COMPLESSA, e non è assolutamente
possibile pensare (e pretendere!!) che una sola persona sappia tutto!! Sarebbe
dunque meglio sforzarsi di modificare la situazione attuale nel senso di
pensare :
- O ad un'unica figura professionale caratterizzata da uno stesso nomen,
ma all'interno della quale si distinguerebbero numerose species, tante
quante sono le principali specializzazioni del settore balistico
- O a più figure professionali, formalmente tutte distinte a
seconda della propria area di competenza specifica, ma (a monte) tutte
collegate dal fatto di fare comunque riferimento alla scienza balistica
Questo, naturalmente, andrebbe di pari passo con la tanto auspicata
riforma del settore peritale di cui tanto di parla da molti anni a questa
parte. Detto in altri termini, bisogna DEFINITIVAMENTE impedire che "...cani,
ratti e porci..." possano eserciare l'attività di perito presso
qualsiasi Ufficio Giudiziario italiano! Sarebbe un'importantissima conquista
sotto il profilo della civiltà giuridica.