Nella parte di questo sito dedicata ai
fattori limitativi
delle prestazioni dei proiettili per arma corta, si è parlato
delle LIMITAZIONI correlate ai proiettili con struttura non deformabile
(
solid point bullets o, più raramente,
solid bullets).
Si è chiaramente visto come, mentre un moderno proiettile blindato
a punta cava (JHP) riesca a trasferire circa il 90 - 95% della propria
energia al bersaglio, un proiettile di tipo indeformabile ne riesce a trasferire
circa il 60% e, in ogni caso, NON oltre il 70%. Questo significa che,
a prescindere dal calibro,
un proiettile di tipo non deformabile sarà
sempre INFERIORE rispetto ad un proiettile a punta cava sotto il profilo
dell'effetto lesivo concretamente determinabile.
ATTENZIONE!!
IL FATTO CHE UN PROIETTILE NON DEFORMABILE (FMJ-RN) SIA MENO EFFICIENTE
RISPETTO AD UN PROIETTILE DEL TIPO BLINDATO A PUNTA CAVA (JHP) NON SIGNIFICA
CHE IL PRIMO NON POSSA UCCIDERE O FERIRE !!
Abbiamo anche visto che, mentre
per i proiettili deformabili
l'effetto lesivo dipende esclusivamente dalla capacità di trasferire
la loro energia cinetica sul bersaglio (e più precisamente
dalla velocità con cui l'energia viene trasferita sul bersaglio),
per i proiettili non deformabili l'effetto lesivo dipende esclusivamente
dalla loro velocità alla bocca. Più la velocità
alla bocca è elevata (e la correlata velocità di impatto),
più elevato sarà il loro effetto lesivo perchè più
la velocità è alta e più sarà elevata la pressione
trasmessa sui tessuti biologici al momento dell'impatto. Com'è noto
esiste però un grosso problema in riferimento alle munizioni per
arma corta. Infatti, se un proiettile del tipo FMJ-RN riesce a trasferire
non oltre il 60% della sua energia cinetica sul bersaglio (nella migliore
delle ipotesi), è scientificamente dimostrabile che, per poter trasferire
idealmente l'70% della sua energia cinetica sarebbe necessario RADDOPPIARE
la sua velocità alla bocca. In linea di massima NON è possibile
conseguire questo risultato con le comuni munizioni per arma corta a struttura
convenzionale. I pesi di palla tipici di ogni singolo calibro impediscono
di raggiungere simili velocità SENZA superare le pressioni di esercizio
proprie delle varie munizioni attualmente in circolazione. L'unico modo
per aggirare il problema è quello di RIDURRE il più possibile
il peso di palla e realizzare cartucce con
palle di tipo iperleggero
(N.B. sul punto si rinvia il lettore al testo
Breve guida alle munizioni non convenzionali).
Agendo in questo modo si possono ottenere risultati degni di nota sotto
il profilo balistico terminale, anche utilizzando proiettili di tipo non
deformabile. Ne sono chiari esempi sotto questo aspetto la tecnologia THV
sviluppata tempo addietro dalla SFM, oppure i proiettili monostrutturati
ad alterazione radiale in via di commercialiazione negli USA (N.B.
su
questo argomento si rimanda il lettore alla apposita voce contenuta in questo
stesso sito). Ad esempio, i proiettili realizzati con la tecnologia
THV viaggiano tra i 700 ed i 790m/s e, se da un lato producono cavità
permanenti pressochè simili a quelle dei comuni proiettili per arma
corta, dall'altro producono cavità temporanee con volumi oscillanti
tra i 700 ed i 790 ml. Resa la cosa di più facile comprensione per
tutti, tradotti in parole povere questi dati indicano inequivocabilmente
come le THV producano cavità temporanee con volumi sovrapponibili
a quelli propri di alcune munizioni per armi lunghe. Se si confrontano
questi dati con quelli di alcune cartucce moderne si scoprirà, ad
esempio, che esiste una marcata affinità con la volumetria propria
di certe cartucce in calibro 5,56x45mm NATO (.223 Remington). Il fatto di
essere
ampiamente bisonici, spiega perchè le palle impiegate
per le THV siano in grado di cagionare delle ferite profondamente affini
a quelle tipiche di certe cartucce per arma corta. L'elevata velocità
alla bocca di queste munizioni ci permette di introdurre la vera questione
oggetto di queste note. Il problema è:
perchè le munizioni
per arma lunga sono note per la loro elevata lesività anche se basate
su proiettili indeformabili? La risposta è, molto sinteticamente,
perchè sono dotate di una ELEVATA velocità alla bocca. La
quasi totalità delle munizioni per arma lunga a canna rigata, ha una
velocità alla bocca bisonica (cioè superiore a 680 m/s) o,
in pochi casi, quasi trisonica (cioè superiore ai 1000 m/ e prossima
ai 1020 m/s). Questo significa che, per queste cartucce, l'effetto cavitario
temporaneo diventa DOMINANTE rispetto all'effetto cavitario permanente. Ad
esempio, per una cartuccia in calibro .223 Remington, mentre il VOLUME della
cavità permanente è relativamente piccolo, quello della cavità
temporenea raggiunge un volume che è 6 - 7 volte SUPERIORE rispetto
a quello delle comuni munizioni per arma corta. Ad esempio, la cartuccia
NATO tipo M-193 con palla da 55 grs. tipo FMJ-SN produce una cavità
temporanea di 600 ml, mentre quella tipo M- 855 con palla da 62 grs. della
stessa morfologia ne produce una da 755 ml. Per fare un raffronto con le
munizioni per arma corta, consideriamo il classico proiettile in calibro
9mm da 115 grs. di peso, ovviamente di tipo FMJ-RN, lanciato a velocità
compresa tra i 340 ed i 350 m/s. Questo proiettile, oltre a produrre una PERICOLOSA
sovrapenetrazione, originerà una cavità permanente di circa
40 ml ed una cavità temporanea di circa 175ml. Questo raffronto permette
di evidenziare come una palla di tipo non deformabile possa trasformarsi in
uno strumento fortmente lesivo se lanciata a velocità molto elevate.
Con specifico riferimento alle munizioni per arma lunga a canna rigata, la
moderna tecnologia ha poi permesso di aumentarne la lesività attraverso
specifici interventi a carattere strutturale. Ad esempio, la cartuccia NATO
tipo M-193
è stata realizzata in maniera tale da renderla fortemente
ipostabile in seguito all'impatto con i tessuti biologici. L'ipostabilità
intrabersaglio degli agenti balistici (bullet tumbling) è l'effetto
lesivo più devastante delle moderne munizioni per armi portatili
destinate all'impiego bellico!! Quando si parla di ipostabilità intrabersaglio
si intende dire che,
all'impatto con il bersaglio, il proiettile tende
a RIBALTARSI dando origine al c.d.
effetto a dente di sega (
tumbling
effect o, più propriamente
sawtooth effect). E' inutile
aggiungere come questo ribaltamento AUMENTI drasticamente i volumi delle
cavità temporanee e permanenti e, quindi, le proprietà lesive
del proiettile. A brevi distanze il fenomeno del ribaltamento è associato
anche ad un fenomeno di frammentazione più o meno ampio della palla.
Diciamo che, fino ai 25 m si assiste ad una netta separazione tra camiciatura
e nucleo, con successiva marcata frammentazione di quest'ultimo (talvolta
associata anche alla frammentazione della parte posteriore della blindatura).
Fino ai 50 m circa, si ripete lo stesso fenomeno anche se in maniera molto
meno marcata e, sopratutto, senza alcuna frammentazione della blindatura.
Oltre i 70 - 75 m si assiste SOLO ad una forte deformazione della palla ma
SENZA alcuna separzione tra nucleo e blindatura. Detto in altri termini,
l'effetto sul bersaglio è strettamente dipendente dalla velocità
di impatto e, dunque, dalla lunghezza di canna dell'arma impiegata. Non va
dimenticato che :
- più la lunghezza di canna AUMENTA e più aumenta la
velocità alla bocca (N.B. ovviamente, fino a che la carica di lancio
non viene completamente bruciata)
- più la lughezza di canna DIMINUISCE e più diminuisce la velocità
alla bocca (N.B. cosa che comporta una pessima combustione della carica di
lancio)
Questo, in estrema sintesi spiega perchè questa munizione ha un'efficacia
terminale che DECRESCE all'aumentare della distanza. Per ulteriori chiarificazioni
sull'effetto terminale delle munizione NATO tipo M-193 si rinvia il lettore
alla consultazione delle riviste internazionale
Journal of trauma
con particolare riferimento a quei numeri contenenti un resoconto degli
atti dei vari
Convegni mondiali di balistica terminale che si sono
susseguiti nel corso degli anni. Un impressionante resoconto visivo è
infine contenuto nella videocassetta
Ambush: Navy SEALs in deadly action
(
realizzata dalla Paladin Press e reperibile in Italia presso Tuttostoria)
che, oltre a mostrare con estrema crudezza gli effetti di una cartuccia calibro
.223 Remington a breve distanza (N.B.
per il fortissimo realismo
delle immagini si consiglia la visione ad un pubblico adulto!!) dovrebbe
anche fare riflettere molti "
grand'uomini" sull'estrema inutilità
della guerra!!
COMPORTAMENTO DELLA CARTUCCIA M193 IN FUNZIONE
DELLA VELOCITA' DI IMPATTO
Fascia di velocità
|
Comportamento
|
tra 980 e 960 m/s
|
c'è la frattura ed il numero di frammenti è
elevato
|
tra 950 e 810 m/s
|
c'è la frattura ma il numero di frammenti tende
a ridursi
|
tra 800 e 770 m/s
|
c'è la frattura e sono chiaramente distinguibili
corpo e ogiva, mentre il numero di frammenti è ridottissimo
|
a 730 m/s
|
il proiettile è integro ma si deforma ancora
la parte caudale, con perdita di una parte del nucleo
|
a 650 m/s
|
il proiettile è integro ma si deforma ancora
la parte caudale, con perdita di una parte del nucleo, anche se in forma
minore
|
a 630 m/s
|
il proiettile è integro ma la deformazione
è pressochè scomparsa e la perdita di una parte del nucleo
non si verifica
|
Per cercare di SUPERARE i limiti operativi della cartuccia M-193, che come
visto ha un effetto lesivo fortemente dipendente dalla distanza, si è
provveduto a sviluppare una diversa cartuccia totalmente diversa sotto
il profilo strutturale. Cercando di replicare l'effetto lesivo tipico delle
cartucce ex sovietiche per armi portatili (V. voce a se nel presente sito),
i tecnici della Fabrique Nationale hanno realizzato una cartuccia dotata
di un più ESASPERATO effetto lesivo. Si tratta della cartuccia M-855
che è dotata di una palla con struttura di tipo TRIPARTITO (e cioè
di un nucleo composto da due materiali con due densità distinte) in
luogo della tipica struttura di tipo BIPARTITO (e cioè da un nucleo
composto con un unico materiale, solitamente piombo addizionato ad antimonio
o a stagno). In altre parole, la palla impiegata per assemblare la cartuccia
M-855
ha la parte anteriore del nucleo realizzata in acciaio (o in
altro materiale diverso dal Piombo),
mentre la parte posteriore è
tendenzialmente realizzata nella maniera convenzionale (cioè in
le piombo-antimonio o piombo-stagno). Non va però dimenticato che
nel corso del tempo sono stati realizzati esemplari di questo proiettile
con :
- nucleo in ferro (anteriore) e piombo (posteriore)
- nucleo in acciaio (anteriore) e stagno (posteriore)
- nucleo in acciaio (anteriore) e miscela tungsteno/nylon (posteriore)
- nucleo in acciaio (anteriore) e miscela tungsteno/stagno (posteriore)
- nucleo in acciaio (anteriore) e miscela tungsteno/bismuto (posteriore)
La produzione di questo proiettile avviene in 8 fasi distinte :
- formazione primaria della blindatura in CuZn10
- formazione secondaria della blindatura
- inserimento del nucleo anteriore
- inserimento del nucleo posteriore
- applicazione della corretta conicità dell'ogiva
- applicazione della rastrematura basale
- dimensionamento finale
- applicazione del solco di crimpatura
La versione attuale prevede normalmente l'impiego di un nucleo posteriore
in piombo antimoniale ed un nucleo anteriore in acciaio
AISI 1045
(corrispondente al C-45 italiano), un acciaio di buone qualità meccaniche
con durezza media pari a 400HV30. Nel corso del tempo sono state prodotte
anche versioni con nucleo anteriore in acciaio
AISI-4337 o
4340.
L'analisi al microscopio elettronico mette comunque in evidenza che si tratta
di acciaio
austenitico, riscaldato probabilmente a circa 800°C
e raffreddato molto rapidamente. Pur non potendosi parlare in senso TECNICO
di proiettile perforante (stante il livello di durezza INFERIORE a quello
di materiali come le leghe di tungsteno, l'uranio impoverito o l'acciaio
temperato), il nucleo anteriore CONSENTE la penetrazione di un considerevole
numero di protezioni balistiche e di materiali strutturali. Le versioni SENZA
piombo (leadless) sono state realizzate, nel corso del tempo, per FAVORIRE
la diffusione di proiettili atossici e RIDURRE la contaminazione da metalli
pesanti nell'ambiente in generale e nei poligoni militari in particolare.
CARTUCCIA SS-109 E LE VARIANTI MAGGIORMENTE SIGNIFICATIVE
ATTUALMENTE IN PRODUZIONE
Palla peso/tipo
|
V (0) *
|
E (0) *
|
SS-109 FMJ-BT 62grs.
(4g.) - Belgio
|
940 m/s
|
1767 J / 180 Kgm
|
DM-11 FMJ-BT 63grs.
(4,1g.) - Germania
|
936 m/s
|
1796 J / 183 Kgm
|
GP-90 FMJ-BT 63grs.
(4,1g.) - Svizzera
|
905 m/s
|
1679 J / 171 Kgm
|
LEGENDA
- Palla peso/tipo = peso e tipologia della palla,
con indicazione del Paese costruttore
- V(0) = velocità alla bocca in m/s
- E (0) = energia cinetica alla bocca in J e Kgm
- * = dati ottenuti in canna manometrica da 50cm
(20")
L'esigenza di aumentare la capacità di penetrazione sui materiali
strutturali mantenendo al minimo (o escludendo) la contaminazione da metalli
pesanti, ha portato allo sviluppo della variante A1 della cartuccia M855,
nota anche come
EPR (Enhanced Penetration Round). Le differenze essenziali
tra la versione base e la versione A1 della cartuccia M855 sono sintetizzate
nella tabella sottostante:
CONFRONTO TRA LA CARTUCCIA SS-109 (M855) E LA
PIU' RECENTE M855A1-EPR (Enhanced Penetration Round)
Caratteristiche
|
M855
|
M855A1 EPR
|
tipologia munizione
|
- semiperforante con
blindatura tradizionale e nucleo anteriore in acciaio
- precisione ordinaria
|
- semiperforante con
nucleo in acciaio maggiorato esposto frontalmente
- precisione migliorata rispetto a M855
|
tipologia palla
|
- punta acuminata
- solco di crimpatura
- base rastremata
- lunghezza (media) di 23,40mm
|
- punta acuminata
- solco di crimpatura
- base più rastremata rispetto a M855
- lunghezza di circa 26 mm
|
lunghezza cartuccia
|
57,40mm
|
idem
|
peso palla
|
62grs. (4 g)
|
idem
|
colore della punta
|
verde chiaro (porzione
apicale dell'ogiva) + rame (porzione retrostante)
|
bronzo (porzione
apicale dell'ogiva) + rame (porzione retrostante)
|
nucleo secondario
|
- piombo antimoniale
(prototipo)
- piombo/stagno (versione base)
- tungsteno/nylon (variante)
- tungsteno/stagno (variante)
|
- stagno/bismuto
(prototipo)
- integrale al corpo della palla, in rame
90/10
|
blindatura
|
rame 90/10
|
idem
|
nucleo primario
|
- tronco-conico,
da 0,6g., in acciaio austenitico AISI-1045 riscaldato a circa 800°C
e raffreddato repentinamente (forma base)
- esistono anche varianti realizzate in acciaio AISI-4337
o 4340
|
- a doppio cono
sovrapposto, da 1,2g., in acciaio austenitico riscaldato e raffreddato
repentinamente
- sezione apicale esposta
|
resistenza alla
corrosione
|
no
|
si
|
propellente
|
IMR-8208M (cilindrica
a singola base) o WC846 (sferoidale a doppia base)
|
SMP-842 (leggermente
più rapida a bruciare rispetto alle polveri usate per
la M855)
|
dose
|
1,5g (23,5grs. di IMR-8208M)
o 1,6g (25,5 di WC846)
|
1,6g (25,5 di SMP-842)
|
agente riducente
di vampa
|
no
|
si
|
agente protettivo della
canna (antideposito)
|
no
|
si
|
velocità
alla bocca
|
circa 920 m/s se
sparata con M16-A2
|
circa 940 m/s se
sparata con M16-A2
|
pressione di esercizio
(media massimale)
|
430MPa (misurata
a norma NATO EPVAT)
|
430MPa (misurata
a norma NATO EPVAT)
|
penetrazione su
materiali strutturali
|
- penetrazione
parziale di un elemetto in acciaio a 600m con M16-A2
- 3 mm di acciaio laminato omogeneo a 600m con
M16-A2
- 6,35mm di acciaio dolce (circa 170-180Brinell)
a 100m con M16-A2 (NON penetra 6,35mm di acciaio con durezza
500Brinell a 100m)
- 6,35mm di acciaio dolce a 200m con M16-A2
- 9,5mm acciaio dolce a 150m con M4
|
- 9,5mm acciaio
dolce a 350m con M4
- 9,5mm acciaio dolce a 450m con M16-A2
- blocco di calcestruzzo a 50m con M-4
- blocco di calcestruzzo a 75m con M16-A2
|
lesività su
tessuti biologici
|
- realmente elevata,
con evidenti fenomeni di tipo ablativo sui tessuti colpiti
- dipendente dalla velocità di impatto
per generare l'effetto granata
- frattura della palla con creazione di due tramiti
distinti facilitata dalla diversa densità dei due nuclei
- soddisfacente fino a 300m se sparata in
canna da 50cm (20")
- lesività dei tessuti più contenuta
in caso di precedente penetrazione di vetro o lamierino
|
- realmente elevata,
con evidenti fenomeni di tipo ablativo sui tessuti colpiti
- MENO influenzata dalla velocità e dall'angolo
di impatto rispetto alla M855 nel causare lesioni
- frattura della palla con creazione di due tramiti
distinti in ogni caso
- lesività dei tessuti consistente
anche in caso di precedente penetrazione di vetro o lamierino
|
innesco (tipo)
|
n.41con incudine
tradizionale a 3 rebbi
|
variante del n.41
ma con incudine a 4 rebbi
|
innesco (composizione)
|
stifnato di piombo (0,3g)
|
stifnato di piombo
(0,3g)
|
precisione
|
circa 6cm a 200m,
in appoggio con M16-A2
|
circa 22cm a 550m, in appoggio con M16-A2
|
VARIAZIONE DELLA LUNGHEZZA DI CANNA E VARIAZIONE
DELLA VELOCITA' ALLA BOCCA
Lunghezza di canna
|
V(0)
|
Differenza
|
210
|
723
|
199
|
240
|
764
|
158
|
270
|
796
|
126
|
300
|
825
|
97
|
330
|
843
|
79
|
360
|
866
|
56
|
390
|
878
|
44
|
420
|
892
|
30
|
450
|
906
|
16
|
480
|
915
|
7
|
LEGENDA
- Lunghezza di canna = indica la lunghezza della
canna manometrica utilizzata per la prova (in mm)
- V(0) = velocità alla bocca in m/s di una
cartuccia SS-109, che nel test in oggetto ha sviluppato una velocità
di circa 922m/s
- Differenza = indica la perdita di velocità
in m/s rispetto allo stesso proiettile sparato nella canna manometrica
"classica" da 50cm (20")
- fonte = Ministero della Difesa svedese
Ad ogni modo, la particolare struttura interna del nucleo consente alla cartuccia
M-855 di
sviluppare un ELEVATO effetto lesivo ANCHE a distanze dove
"...
la vecchia M-193 iniziava a perdere i colpi...", ossia dove,
per la ridotta velocità di impatto, veniva a mancare il devastante
effetto di frammentazione che connota questa munizione. Anche la cartuccia
M-855 ha un comportamento balistico-terminale
fortemente ipostabile,
e questa sua ipostabilità è ulteriormente amplificata dal
fatto che, all'impatto con il bersaglio, il nucleo si spezza (cosa facilitata
dalla diversa densità dei materiali di cui è composto il nucleo)
e la palla origina una PERICOLOSA ferita a tramite multiplo. Se a questa
peculiarità si aggiunge il fatto che essa produce una cavità
temporanea di circa 750 ml, si può capire la ragione della sua estrema
lesività. Il discorso fatto per il calibro 5,56x45mm NATO può
estendersi in maniera pressochè analoga al calibro 7,62x51mm NATO
(.308 Winchester). La cartuccia NATO tipo M-80 è nota per ribaltarsi
e per produrre una grossa cavità temporanea, che in gelatina balistica
assume la caratteristica forma di un pallone (cioè ha forma sferoidale).
Anche se incapace di deformarsi, questa palla è nota per la sua ELEVATA
capacità lesiva. Strutturalmente parlando si tratta del tipico
proiettile militare (FMJSN) a struttura convenzionale ma, pur non essendo
in grado di generare ferite a tramite multiplo, il proiettile impiegato
nella cartuccia M-80 sviluppa volumi di cavità permanente e temporanea
assimilabili a quelli generati da palle dello stesso peso ma con struttura
PSP. Ancora, passando al settore civile (cioè al .308 Winchester),
la cartuccia Federal "
Gold Medal" con palla da 168 grs. tipo HPBT
sviluppa una cavità temporanea con
un IMPRESSIONANTE volume
di poco inferiore ai 4500 ml (N.B. per l'esattezza, 4475 ml in media)
!! E' vero che si tratta di una cartuccia un po' particolare, perchè
adotta una palla che si spezza in due tronconi che creano due tramiti distinti,
tuttavia le prestazioni di questa cartuccia sono solo un piccolo esempio
di quello che il calibro .308 Winchester può fare. In ambito CIVILE
(cioè per impieghi sportivi o venatori), le cartucce attualmente
in circolazione per questo calibro pentrano tra i 390 ed in 550mm (in gelatina
balistica calibrata al 10%), e sviluppano cavità temporanee i cui
volumi vanno tra i 2500 ed i 4500 ml !! E' perfettamente inutile dire che,
anche nella peggiore delle ipotesi, con un volume "...
di soli..."
2000 - 2500 ml, gli effetti terminali sui tessuti biologici sarebbero del
tutto devastanti!!
Quali sono, dunque, le conseguenze PRATICHE legate
all'aumento esponenziale dell'effetto cavitario temporaneo nelle cartucce
da fucile a canna rigata ampiamente supersoniche? Molto semplicemente
si può dire che:
- anche ferite apparentemente lievi od insignificanti diventano
gravi, o addirittura mortali
- viene aumentata l'ampiezza della c.d.
zona critica (V.
voce a se nel presente sito)
- Proiettili monostrutturati
con profilo "a guglia" realizzati
per asportazione di truciolo. Questi proiettili sono stati realizzati esplicitamente
per la ricarica specialistica di munizionamento per armi corte e sono
in grado di raggiungere velocità alla bocca che sono circa DOPPIE
rispetto a quella del suono nell'aria. Sotto il profilo lesivo, il loro
effetto terminale presenta taluni profili di similitudine con la lesività
generata dalla cartuccia calibro 5,56x45m
NATO. La prima munizione di questo tipo ad essere storicamente
realizzta fu la THV della francese SFM, che venne creata per gli uomini
addetti alla scorta del Presidente della Repubblica francese. Un altro
proiettile affine al THV francese venne creato sul finire del XX secolo
per le FF.PP. sudafricane -
In estrema sintesi, un proiettile lanciato a
velocità
ampiamente supersonica (cioè doppia o quasi tripla rispetto
alla velocità del suono nell'aria) è
comunque in grado di
cagionare ferite di ESTREMA gravità, ANCHE se la sua natura è
del tipo non deformabile. La limitata capacità di trasmissione
dell'energia cinetica sul bersaglio TIPICA dei proiettili non deformabili
per arma corta, viene SURROGATA dall'elevatissima velocità alla
bocca propria dei proiettili non deformabili per arma lunga, il che si tramuta
in ELEVATA energia cinetica attribuita agli stessi. L'impatto di
un proiettile per arma lunga di tipo non deformabile con i tessuti biologici,
ne determina il repentino rallentamento, fenomeno che ha effetti lesivi
particolarmente gravi :
- o per la frammentazione
- o per l'ipostabilità intrabersaglio
- o per la deformazione parziale
- o per la combinazione di due o più di questi fenomeni
Quando un proiettile come quelli citati (N.B.
ad esempio come quelli impiegati dai fucili d'assalto
delle truppe della NATO o dalle FF.AA. ex sovietiche) urta i tessuti
biologici vivi e vitali, a livello fisiologico si rilevano una sere di
mutamenti che possono essere così sintetizzati :
- formazione di una cavità temporanea molto variegata, ma
il cui diametro massimo oscilla, solitamente, tra le 20 e le 25 volte
quello del calibro del proiettile impiegato
- fortissima compressione legata all'azione invasiva del proiettile
tramite lo sviluppo di una pressione oscillante tra le 100 e le 200 atmosfere
(N.B.
questa pressione è concentrata
sulla porzione della superficie del proiettile che entra direttamente
in contatto con i tessuti)
- formazione di una
zona di necrosi
primaria che si estende per un diametro di circa 2 cm dal bordo
più esterno della cavità permanente, a prescindere che la
ferita sia penetrante o perforante
- formazione di una
zona di necrosi
secondaria che si estende per un diametro di circa 7 cm dal bordo
più esterno della cavità permanente, a prescindere che
la ferita sia penetrante o perforante
- potenziale formazione di lesioni a distanze molto più
grandi rispetto a quelle interessate dai fenomeni di necrosi primaria
e scondaria, che dipendono dall'area colpita in concreto dal proiettile
La velocità d'impatto MOLTO elevata, determina una COMPRESSIONE
della superifcie attinta che si trasmette nei tessuti biologici attraverso
l'acqua in essi naturalmente contenuta. Dal momento che l'acqua, come
tutti i fluidi è (pressochè) incomprimibile, l'effetto complessivo
dell'impatto di un proiettile non deformabile sarà quello di "...
una
sorta di stiramento..." dei tessuti ben OLTRE il limite della loro
naturale elasticità. Questo "...
stiramento tissutale...",
altro non è che la
cavità temporanea di cui si è
parlato in precedenza, ed i cui effetti sono SEMPRE e comunque rilevanti
sotto il profilo lesivo quando il suo volume (calcolato tramite l'ausilio
della gelatina balistica) comincia a SUPERARE i 400 - 500ml.
ATTENZIONE !!
IL FENOMENO CAVITARIO TEMPORANEO ESISTE ANCHE CON LE MUNIZIONI
IMPIEGATE DALLE COMUNI PISTOLE O REVOLVER, SOLO CHE PER LE ARMI CORTE
QUESTO FENOMENTO E' NORMALMENTE DI SCARSA RILEVANZA POICHE' SI MANIFESTA
ENTRO I LIMITI ELASTICI DEI TESSUTI BIOLOGICI UMANI. CI SONO, INVERO,
ALCUNE MUNIZIONI PER ARMA CORTA CAPACI DI ORIGINARE UN FENOMENO CAVITARIO
TEMPORANEO CHE VA BEN OLTRE I LIMITI ELASTICI DEI TESSUTI BIOLOGICI UMANI.
AD OGNI MODO, NON BISOGNA INCORRERE NELL'ERRORE CHE SOLO LE MUNIZIONI PER
ARMA LUNGA SIANO IN GRADO DI GENERARE UN FENOMENO CAVITARIO TEMPORANEO
D'UNA QUALCHE RILEVANZA SOTTO IL PROFILO DELLA LESIVITA' !!
Alcune fonti di riferimento scientifiche (N.B.
non pagliacciate
giornalistiche prodotte dal basso intelletto dell'esperto della rivista
di settore "X" o "Y" !!) che mettono in evidenza l'aumento
del fenomeno cavitario temporaneo all'aumentare della velocità
alla bocca sono le seguenti (N.B.
l'elenco non è esaustivo)
: