I mass-media,
nell'ambito della loro attività, parlano molto spesso di protezione
ravvicinata, tutela o di servizio scorta, in termini molto enfatici. Poche
persone, in realtà "...sanno come funziona veramente..."
il mondo della protezione ravvicinata. Quasi tutti pensano alla professione
di addetto alla protezione ravvicinata come ad
una professione entusiasmante, anche se le cose non stanno realmente così.
Si cerca di mitizzare una professione che in realtà è MOLTO
pesante e che ha ben poco di interessante!! Del resto, quanti saprebbero
dire con esattezza quali sono realmente i principi che regolano questa attività?
- essere SEMPRE attento allo svolgimento del
proprio compito e non farsi mai contagiare dall'ambiente circostante a prescindere
dalla mondanità del contesto in cui si svolge il servizio (N.B. è
espressione di grande professionalità !!)
- NON lasciare
mai il cliente NON protetto durante il proprio turno di servizio (N.B. è
espressione di grande professionalità !!)
- frapporsi
SEMPRE tra l'aggressore ed il cliente
- NON dimenticare
MAI che il proprio compito è quello di proteggere SEMPRE il cliente
- conoscere
SEMPRE i principali pericoli per il cliente
- essere
SEMPRE attenti ad ogni cosa sospetta
- convincere
SEMPRE il cliente a NON organizzare in maniera ripetitiva la propria vita,
ne ad avere una specifica routine quotidiana (N.B. se si ha una routine si
diventa automaticamente "...un bersaglio facile...")
- NON avere
MAI un atteggiamento appariscente (N.B. è espressione di grande professionalità
!!)
- NON originare MAI (per dolo o per colpa) fughe di
notizie di alcun tipo
- usare SEMPRE
il massimo della cautela onde evitare il più possibile i guai
- porre SEMPRE
attenzione ai dettagli (N.B. è espressione di grande professionalità
!!)
- guardare
sempre la mani di chiunque sia in prossimità
del cliente (N.B. bisogna guardare le mani e NON
cosa ha in mano o se ha in mano qualcosa!!)
- spostare
SEMPRE il cliente dal luogo in cui si trova al PRIMO segno di pericolo (N.B.
NON attendere MAI oltre!!)
- informarsi
SEMPRE sulle (eventuali) patologie del cliente (N.B. è essenziale per
prestare il primo soccorso)
- precedere
SEMPRE il cliente durante i suoi spostamenti (N.B. è espressione di
grande professionalità)
- aumentare
SEMPRE più del normale il proprio livello di attenzione quando ci sono
sconosciuti in prossimtà del cliente entro
spazi stretti
- programmare
SEMPRE le azioni da compiere durante i rapporti sociali ed interpersonali
del cliente, ricordandosi di prenotare SEMPRE la sua partecipazione a cene,
spettacoli, inaugurazioni, etc. (N.B. è espressione di grande professionalità
!!)
- instaurare
SEMPRE la massima collaborazione con gli altri adetti alla sicureza, pubblica
e privata
- ricordare
SEMPRE che la MAGGIORANZA degli attentati (mortali e non) si sono verificati
mentre il cliente si trovava in macchina
- cercare
SEMPRE di evitare che la macchina del cliente sia appariscente
- realizzare
SEMPRE dei piani di riserva (N.B. servono per garantire comunque la protezione
del cliente)
- proteggere
SEMPRE non solo l'incolumità fisica ma
anche l'immagine e la riservatezza del cliente e della sua famiglia
- essere
SEMPRE educato e gentile (ma deciso), ed usare SEMPRE una condotta il più
professionale possibile
- usare SEMPRE
il giubbotto antiproiettile (N.B. è espressione di grande professionalità
!!)
- rispettare
SEMPRE la riservatezza del cliente e NON essere
invadente (N.B. è espressione di grande professionalità !!)
Ma cosa deve
fare chi desidera intraprendere questa professone? Putroppo, dopo il successo
di film come "The bodyguard" o "L'uomo nel mirino",anche
in Italia si è assistito ad un fiorire di "...scuole per
guardie del corpo..." gestite da veri e propri "...maestri
di tutto e niente.."!!Dal momento che il GRURIFRASCA non è una
scuola per guardie del corpo e che non ha nessun interesse economico nella
vicenda, si permette di dare alcune dritte a tutti coloro i quali desiderano
relamente lavorare nel settore della protezione ravvicinata:
- raccogliete
sempre il maggior quantitativo possibile (materiale pubblicitario, articoli
di giornale, servizi televisivi, etc.) di materiale su ogni singola scuola
od istituto di formazione
- contattate
direttamente il direttore o gli istruttori responsabili, DIFFIDANDO fortemente
di chi non si fa mai trovare
- cercate
a tutti i costi di ottenere un appuntamento per conoscere di persona il direttore
della scuola o chi per esso
- accertatevi
di persona del curriculum professionale del direttore della scuola e degli
eventuali istruttori, NON fidatevi assolutamente di cosa sentite dire da
Tizio e Caio e DIFFIDATE fortemente "...dai fenomeni da baraccone..." che raccontano "...di essere stati nei Berretti Verdi..." o di "...avere fatto il servizio militare nel SAS..."
- verificate
se il direttore e gli istruttori frequentano REGOLARMENTE corsi di aggiornamento
all'estero (N.B. ponete particolare attenzione a Francia ed Inghilterra
per i Paesi europei, USA ed Israele per quelli extraeuropei), nonchè
la loro familiarità con le linguae estere (e con l'inglese in particolare)
- verificate
se la scuola è affiliata a qualche grossa associazione di rilevo internazionale,
ed in particolare alla Intarnational Bodyguard Association (IBA)
- verificate
che il corso proposto non abbia una durata troppo
esigua e, in genere, non inferiore alle 400 ore complessive
Infine,
per farsi un'idea migliore sull'argomento, si invitano TUTTI gli interessati
alla lettura del maggior numero possibile dei seguenti testi:
- Aiport, aircraft and airline security, K.C. Moore, Boston,
Butterworth-Heinemann, 1991
- Bodyguard: a practical guide to VIP
protection, M.V. Lonsdale, Los Angeles, S.T.T.U., 1995
- Bodyguard manual: protection techniques of the professionals (The),
L. Thompson, London, Greenhill Books, L.Leventhal Limited, ParkHouse, 1
Russell Gardens, 2003
- Bodyguarding: a complete manual, B. Rapp, Port Townsend, Loompanics
Unlimited, 1988
- Bug book: everything you ever wanted to know about electronic eavesdropping
but were afraid to ask (The), M.L.Shannon, Boulder, Paladin Press, 2000
- Bullet catchers: bodyguards and the world of the close protection
(The), T. Geragthy, London, Grafton books, 1988
- Dead clients don't pay, L. Thompson, Boulder, Paladin Press,
1984
- Executive safety and international terrorism:
a guide for travelers, A.J. Scotti,
Englewood-Cliffs, Prentice-Hall, Inc., 1986
- Getaway: driving techniques for escape and evasion, R.G.Eriksen,
Port Townsend, Loompanics Unlimited, 1983
- Killing zone: a professional guide to preparing or preventing ambushes,
G. Stubblefield - M.Monday, Boulder, Paladin Press, 1994
- Jane's counter-terrorism, C. Kozlow, Alexandria, Jane's Information
Group, 2000
- Modern bodyguard (The), P. Consterdine, Chirchester, Summerdale,
1995
- Office and office building security, E. San Luis, Boston, Butterworth-Heinemann,
1991
- Phone book: the latest high-tech techniques ad equipment for preventing the electronic eavesdropping (The), M.L.Shannon,
Boulder, Paladin Press, 1998
- Police driving technique, A.J. Scotti, Englewood-Cliffs, Prentice-Hall,
Inc., 1988
- Providing executive protection, vol. 1 - 2, R.W. Kobletz, Berryville,
Executive Protection Institute, 1991 - 1994
- Providing protective services, J. A. King, San Diego, EPS International,
1990
- Security systems simplified, S. Hampton, Boulder, Paladin Press,
1992