CALIBRO .44 AMP


La cartuccia calibro .44 AMP (N.B. questa cartuccia è altresì nota in varie fonti bibliografiche come .44 Auto Magnum Pistol, .44 Magnum Rimless o .44 Automag) venne commercializzata nel 1971 da Harry W. Sanford per essere utilizzata nella famosa Automag M-180, una pistola semiautomatica con una meccanica del tutto particolare (V. più oltre), anche se non del tutto affidabile, interamente realizzata in acciaio inossidabile spazzolato (N.B. l'arma apparve a livello di prototipo nel 1969, mentre ai primi mesi del 1970 risale la preserie, ma commercializzazione vera e propria risale al 1971). Nonostante quello che è stato sostenuto da alcuni commentatori, a parte il fatto che utilizza la stessa palla e che è in grado di sviluppare gli stessi livelli energetico-velocitari, il .44 AMP ha POCO o nulla da spartire con il .44 Remington Magnum (V. voce a se). Il suo progettista voleva realizzare una pistola semiautomatica in grado di sparare una cartuccia calibro .44" basata su un bossolo di tipo non orlato (rimless case), dal momento che il bossolo orlato (rimmed case) del comune .44 Remington Magnum veniva considerato foriero di fastidiosi inceppamenti. I dati strutturali fondamentali del .44 AMP sono i seguenti:


- Diametro del colletto = 11,68mm
- Diametro del fondello = 12,01mm
- Spessore del fondello =1,37mm
- Lunghezza massima del bossolo = 32,96mm, ma in sede di ricarica casalinga, i bossoli vengono spesso tagliati e rifilati a 32,70mm
- Lunghezza massima della cartuccia finita (O.A.L.) = 43,05mm
- Diametro massimo del  proiettile = 10,98mm (.432")
- Innesco (tipo) = Large Pistol Magnum
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 18" con tutti i pesi di palla disponibili

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- sopra, due ricariche casalinghe realizzate per il calibro .44 AMP con bossoli STARLINE e palle SIERRA tipo SJHP, destinate ad alimentare una Automag modello 180. Si ringrazia il Dr. Elio Borzoni della Sezione TSN di Novara per la gentile collaborazione prestata -

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- sopra, fianco Sx di una rarissima Automag modello 180. Si ringrazia il Dr. Elio Borzoni della Sezione TSN di Novara per la gentile collaborazione prestata -


Le munzioni commerciali erano originariamente disponibili tramite tre fonti: CDM, Super-Vel e Norma. La CDM (Cartouches Deportivos Mexico) ha cessato la produzione di queste cartucce da ormai alcune decine di anni. La Super-Vel (N.B. si tratta dell'azienda fondata da L. Jurras, il pioniere delle cartucce supersoniche con palle ad alterazione strutturale) ha chiuso i battenti ormai da molto tempo. Era rimasta solo la Norma ad avere in catalogo le munizioni in .44AMP (N.B. nel 1971 erano state contattate sia la Norma che la RWS, ma fu solo la  Norma a rispondere positivamente alle richieste di Sanford !!), ma dopo un po' di tempo anche la famosa fabbrica svedese di munizioni ha preso la stessa decisione presa tempo addietro dalla CDM.



                  


- Una rarissima cartuccia calibro .44 AMP realizzata tramite il processo di ricarica casalinga. Essa è stata assemblata tramite il taglio dei bossoli calibro .308 Winchester (7,62x51mm NATO) di produzione SMI e la successiva alesatura dell'interno del colletto (N.B. si tratta di una operazione MOLTO delicata che NON è adatta ai ricaricatori della domenica !!) fino ad una profondità di 12,45mm. I bossoli sono poi stati innescati in maniera convenzionale ed è stata successivamente inserita la polvere. La palla è una GFL di tipo SJSP (N.B. cioè semiblindata a punta molle) da 240grs. di peso -



L'attuale inesistenza pressochè totale (N.B. negli USA ci sono alcune armerie specializzate che forniscono su richiesta le munizioni per il .44 AMP caricate con componenti di elevata qualità, ma sono di difficile reperibilità, nonchè di fatto irreperibili nel nostro Paese !!) di munizioni commerciali spinge tutti i pochissimi tiratori che utilizzano questo calibro (N.B. in Italia l'arma è inserita nel C.N.A.F., ma i possessori sono meno di una decina) alla ricarica delle proprie munizioni. Anche per il .44 AMP valgono le stesse regole osservate per la ricarica delle altre munizioni di tipo magnum per arma corta, le quali possono essere così sintetizzate:


- uso di polveri a lenta combustione
- uso di inneschi magnum
- applicazione della crimpatura alla palla (N.B. su questo aspetto le tesi sono discordi poichè alcuni affermano che è sufficiente assicurarsi di avere la necessaria tensione nel colletto, mentre altri sostengono che è necesssario effettuare un'accurata crimpatura !!)


Le polveri più indicate sono le classiche polveri da revolver e/o pistola per le cartucce magnum (N.B. cioè propellenti come WW-296, H-110, Hercules 2400, N-105, N-110, AA-9, etc.). Relativamente agli inneschi, stante le rilevanti quantità di polvere impiegata, è assolutamente necessario NON usare nulla al di fuori dei classici CCI-350 od altri inneschi da pistola di tipo magnum. Per convenzione, la pressione media massimale (c.d. "pressione di esercizio") di questa cartuccia è considerata analoga a quella del "comune" .44 Remington Magnum, pari cioè a 280Mega Pascal (2800 bar), anche se alcuni esperti hanno sostenuto che nelle cartucce di "creazione" più moderna potrebbe essere leggermente più elevata (V. voce a se). Analogamente, la gamma di pesi di palla razionalmente utilizzabili va da 180 a 240grs., anche se le palle in assoluto più diffuse sono quelle da 240 grs. di peso. Il problema maggiore per chi vuole ricaricare è il reperimento dei bossoli. Per risolverlo si preferisce tagliare bossoli di .308 Winchester / 7,62 NATO (N.B. può essere utilizzata come base di partenza qualsiasi altro bossolo con il fondello da 12,01mm di diametro come il .30-06 od il .243 Winchester ) ad una lunghezza di 32,96mm dopo averli ricalibrati completamente tramite una matrice in calibro .308 Winchester. Fatto questo, è necessario alesare l'interno del bossolo (N.B. con uno speciale alesatore un tempo disponibile commercialmente senza difficoltà, anche se alcuni utilizzano una punta o una fresa da 11mm di diametro) fino ad una profondità di 12,45mm (0,490"), in maniera tale da fargli accogliere una palla calibro .44" senza problemi. Nonostante il fatto che bossoli per il .44AMP vengono (comunemente) ricavati partendo da bossoli di fucile, per l'innescatura devono essere impiegati SOLO ed esclusivamente inneschi da pistola di tipo Large Pistol Magnum. La AMP è in grado di sviluppare una notevolissima precisione, anche se per funzionare necessita di lavorare con quantitativi di polvere prossimi a quella che è la dose massima per ogni specifico propellente !! Non deve essere dimenticato che la Automag è un'arma molto particolare che necessita di un'accurata pulizia per poter funzionare correttamente. Se manca la manutenzione ordinaria e se la ricarica NON è effettuata professionalmente, dopo circa 50 colpi l'arma comincia a manifestare segni di malfunzionamento qualora i residui di combustione diventino eccessivi. Per questo motivo, è basilare prendere alcune importanti precauzioni :


- usare SEMPRE dosi di polvere che siano MASSIME (o quasi massime) onde avere un impulso sempre corretto anche con l'arma molto sporca
- usare SEMPRE polveri per cartucce di tipo magnum note per la loro elevata qualità di combustione.
- usare SEMPRE inneschi di tipo magnum



palla da 180grs. di tipo semiblindato / blindato ordinario (O.A.L. 40,90mm)




Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Dose (grs.)
H-110   
24,0 (min.)
27,2 (MAX)
2400  
23,0 (min.)
25,8 (MAX)
WW-296  
26,0 (min.)
29,3 (MAX)
R-123
22,0 (min.)
25,3 (MAX)
N-105
18,0 (min.)
21,4 (MAX)
N-110
21,0 (min.)
24,4 (MAX)
3N38
17,0 (min.)
20,9 (MAX)
3N37
15,0 (min.)
18,0 (MAX)
N-350
14,0 (min.)
17,8 (MAX)



palla da 200grs. di tipo semiblindato / blindato ordinario (O.A.L. 40,90mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Dose (grs.)
H-110      
24,0 (min.)
27,0 (MAX)
2400      
20,0 (min.)
23,1 (MAX)
WW-296  
24,0 (min.)
27,0 (MAX)
R-123
19,0 (min.)
23,3 (MAX)
N-105
15,0 (min.)
19,4 (MAX)
N-110
18,0 (min.)
22,4 (MAX)
3N38
14,0 (min.)
18,9 (MAX)
3N37
12,0 (min.)
16,0 (MAX)
N-350
11,0 (min.)
15,8 (MAX)



palla da 240grs. di tipo semiblindato / blindato ordinario (O.A.L. 40,90mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Dose (grs.)
H-110  
17,0 (min.) 20,8 (MAX)
2400      
17,0 (min.)
20,5 (MAX)
WW-296  
21,0 (min.)
24,6 (MAX)
R-123
17,0 (min.)
20,3 (MAX)
N-105
13,0 (min.)
16,4 (MAX)
N-110
16,0 (min.)
19,4 (MAX)
3N38
12,0 (min.)
15,9 (MAX)
3N37
10,0 (min.)
13,0 (MAX)
N-350
9,0 (min.)
12,8 (MAX)



palla da 265grs. di tipo semiblindato / blindato ordinario (O.A.L. 43,05mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Dose (grs.)
H-110  
18,0 (min.)
20,6 (MAX)
2400    
17,0 (min.)
19,4 (MAX)
WW-296 
18,0 (min.)
22,4 (MAX)
R-123
14,0 (min.)
18,0 (MAX)
N-110
13,0 (min.)
17,0 (MAX)



                                                     PRINCIPALI DIFFERENZE TRA LE POLVERI WW-296 e SP-3


Denominazione
WW-296
SP-3
Nitrocellulosa (%)
86
83
Titolo azotometrico (%)
13,15
12,7
Nitroglicerina (%)
10
12,5
Stabilizzanti (%)
3
3,5
Grafite (%)
0,5
0,3
Umidità residua (%)
0,5
0,7
Natura chimica
DB
DB
Metodo di produzione
granulata
granulata
Aspetto fisico
sferoidale
sferica
Dimensione (mm)
0,36
0,4
Spessore (mm)


Colore
grigio
nero
Densità (g/l)
955
950
Modalità di combustione
molto lenta
molto lenta
Potenziale calorico (cal/g)
937
940


NOTE TECNICHE (1) - la WW-296 è una polvere destinata esclusivamente al caricamento di munizioni di tipo "magnum", per arma corta, e a piena carica (full power load). E' anche una polvere specifica per la ricarica del .410 Magnum (36 magnum). Se usata nella canna liscia, richiede un innesco di MEDIA potenza ed una pressione statica su borra di 3 Kg. Le dosi di piombo impiegabili sono di 14 - 20 grammi.

NOTE TECNICHE (2) - la WW-296 è una polvere indicata in certe fonti come "lenticolare" in luogo di sferoidale.


NOTE TECNICHE (3) - la WW-296 è una polvere indicata in certe fonti come polvere a singola base a causa del basso tenore di nitroglicerina.


NOTE TECNICHE (4) - la sigla DB sta per "doppia base" .

NOTE TECNICHE (5) - la SP-3 è una polvere destinata esclusivamente al caricamento di munizioni di tipo "magnum", per arma corta, e a piena carica (full power load). E' anche una polvere specifica per la ricarica del .410 Magnum (36 magnum). Se usata nella canna liscia, richiede un innesco di MEDIA o FORTE potenza ed una pressione statica su borra di 3 Kg. La dose di piombo impiegabile è di 20 grammi.





                                                                                           ATTENZIONE!!


LE COMBINAZIONI SOPRA ESPOSTE SONO STATE REALIZZATE DAGLI SVILUPPATORI CON UNA PISTOLA SEMIAUTOMATICA AUTOMAG MODELLO "180"  CON CANNA DA 6,5" PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. ESSE SONO DEL TUTTO SICURE IN QUESTO TIPO DI ARMA. I BOSSOLI SONO DI PRODUZIONE REMINGTON MENTRE GLI INNESCHI SONO I CCI - 350. TUTTI I BOSSOLI HANNO SUBITO L'ALESATURA DEL FORO DI VAMPA E LA RETTIFICA DELLA SEDE DELL'INNESCO PRIMA DELL'INIZIO DELLE PROCEDURE DI INNESCAMENTO. LE OPERAZIONI DI INNESCAMENTO SONO STATE EFFETTUATE CON UN INNESCATORE MANUALE DI TIPO PROFESSIONALE!! STANTE IL FATTO CHE QUESTA CARTUCCIA SI ALLINEA ALL'ANIMA DELLA CANNA UTILIZZANDO IL COLLETTO COME PUNTO DI VINCOLO, LE CARTUCCE NON SONO STATE CRIMPATE. TUTTAVIA, ALCUNI BOSSOLI POTREBBERO AVERE DELLE DIMENSIONI TALI PER CUI POTREBBE ESSERE NECESSARIO UTILIZZARE UNA MATRICE DI TIPO PROFESSIONALE PER EFFETTUARE UNA LIEVE CRIMPATURA AL FINE DI UNIFORMARE IL PIU' POSSIBILE LA COMBUSTIONE.  STANTE L'ESTREMA COMPLESSITA' DELLA PROCEDURA UTILIZZATA PER RICARICARE IL .44 AMP, SI PREGA DI NON REPLICARLA SE NON SIETE PIU' CHE ESPERTI NELLA RICARICA DELLE MUNIZIONI METALLICHE!! CHI INTENDE RICARICARE DEVE COMINCIARE SEMPRE PARTENDO DALLA DOSE MINIMA. LA DOSE MASSIMA VA RAGGIUNTA PER GRADI, CON INCREMENTI NON SUPERIORI A 0,5GRS. ALLA VOLTA. LE DOSI MINIME E MASSIME NON VANNO MAI SUPERATE!!



Per effettuare in tutta sicurezza ricarica del .44 AMP, è consigliabile effettuare alcune prove con due o tre polveri facilmente reperibili in armeria. Una volta trovata la dose ideale per la propria arma, tutti i problemi saranno risolti. Per ottenere una combustione ottimale della polvere e per ridurre il rinculo sarebbe preferibile impiegare armi con canne di lunghezza NON inferiore ai 200mm (N.B. purtroppo in Italia l'arma è arrivata solo con la canna da 165mm !!). Infine, si prega di sottoporre l'arma ad un costante ed attento processo di pulizia dopo ogni sessione di tiro!!



                                                         


- Due cartucce con proiettile da .44 centenismi di pollice. Più in basso, una cartuccia calibro .44 Remington Magnum con palla CCI / Speer da 240grs. del tipo TMJ (N.B. si tratta di una palla specificamente realizzata per il tiro alle sagome metalliche). Più in alto, una cartuccia calibro .44 AMP assemblata tramite un lungo e complesso processo di ricarica casalinga con una palla GFL del tipo SJSP. Entrambe le cartucce impiegano palle da 240grs. di peso per massimizzare la combustione del propellente impiegato. Mentre la prima cartuccia è MOLTO diffusa (.44 Remington Magnum), la seconda è oggi estremamente RARA (.44 AMP) -




Sezione 1 - Questioni tecniche sul calibro .44 AMP :
brevi note sulla pistola Automag modello "180" originale



Stando alle fonti storiche più accreditate, la pistola semiautomatica Automag modello 180 venne realizzata da H. W. Sanford sul finire degli anni '60 del XX secolo. I primi prototipi venno assemblati nel 1969, mentre ai primi mesi del 1970 risalgono gli esemplari della preserie denominati AM 44S. La commercializzazione  effettiva dell'arma vera e propria (cioè del modello 180) avvenne nel 1971. L'idea di Sanford era quella di realizzare un'arma semiautomatica capace di impiegare una cartuccia che potesse erogare le stesse prestazioni del .44 Remington Magnum. Per ottenere questo risultato, i problemi che Sanford doveva risolvere erano, essenzialmente, due. Il primo problema era quello della scelta della munizone. Inizialmente  Sanford pensò di impiegare direttamente la cartuccia calibro .44 Remington Magnum di tipo, diciamo così, "tradizionale", soluzione che poi decise di scartare perchè la presenza del fondello di tipo orlato (rimmed case) creava numerosi problemi di alimentazione. Egli scelse allora di ripiegare su una cartuccia inizialmente chiamata .44 Magnum Rimelss, così denominata a causa del fatto che impiegava un bossolo PRIVO di collarino (rimless case). Il secondo problema che Sanford dovette risolvere fu quello della scelta dell'arma. Inizialmente Sanford pensò di modificare una comunissima Colt M-1911 in modo tale da poter sparare il .44 Remington Magnum, ma la debolezza intrinseca dell'arma gli fece ben presto cambiare idea. Egli decise allora che era necessario costruire ex-novo un'arma capace di impiegare senza problemi il "nuovo" .44 Magnum Rimless. Doveva trattarsi di un'arma costruita interamente in acciaio e doveva impiegare un'organizzazione meccanica del tutto peculiare che consentisse di minimizzare il rinculo. Sanford pensò di optare per un'arma dotata di un otturatore a testina rotante, e la prima idea fu quella di impiegare un sistema a ricupero di gas simile  a quello normalmente in uso sui fucili a canna rigata. Per motivi legati sia ai costi che alla realizzazione pratica, il sistema a presa di gas venne scartato e si optò per una soluzione di tipo ibrdo. In pratica, il primo prototipo funzionante di quella che sarà poi la Automag modello 180 era uno strano ibrido tra la pistola semiautomatica Standard M -1898 (progettata da A.W. Schwarzlose) e la Nambu del 1904. Più precisamente, questo prototipo impiegava un sistema a doppia molla di recupero con le molle disposte sui lati del castello (mutuato dalla Nambu) ed un sistema di chiusura con otturatore a testina rotante a 6 alette (mutuato dalla M-1898). C'erano però anche delle altre peculiarità meccaniche molto  interessanti. L'apertura era assicurata da uno strano sistema a canna flottante con un acceleratore di rinculo agente sulla testina dell'otturatore (N.B. cosa necessaria per vincere l'inerzia dell'otturatore e provocarne l'apertura). In alcune fonti bibliografiche si parla di "...apertura a corto rinculo di canna...", ma in realtà quella della Automag M-180 non è una meccanica a corto rinculo nel senso vero e proprio del termine, perchè in questo caso abbiamo una canna che arretra di circa 10mm ed una acceleratore (amplificatore) di rinculo che usa sia il movimento retrogrado delle masse dell'arma, sia la pressione residua dei gas di combustione (agente sul bossolo) per lanciare all'indietro l'otturatore (ed eseguire la fase di apertura). Un'altra particolarità interessante è la fase di chiusura, durante la quale la canna arretra nuovamente per uno spazio leggermente inferiore rispetto alla fase di apertura, un attimo prima di chiudersi completamente. Questo movimento atipico, che è visibile solo con una ripresa ad alta velocità è legato alla necessità di fare decelerare l'otturatore prima che la testina dello stesso completi la fase di chiusura e serve per preservare più a lungo possibile l'integrità strutturale dell'arma. In pratica c'è un ciclo di fuoco in quattro parti parti, in luogo delle solite due (cioè apertura e chiusura), che può essere così riassunto :


- pre-apertura =  termina quando entra in azione l'amplificatore di rinculo e la canna si sgancia definitivamente dalle alette presenti sull'otturatore
- apertura = termina quando l'otturatore è al punto morto posteriore e la canna, che nel frattempo era arretrata di circa 10mm, è tornata nella posiziona anteriore di riposo
- pre-chiusura = termina quando l'otturatore ha effettuato circa i 3/4 del percorso che lo porteranno nella fase di COMPLETA chiusura e la canna è arretrata per la seconda volta, in maniera tale da fare decelerare l'otturatore e di accoglierne le alette
- chiusura = termina quando canna ed otturatore sono entrambi nel punto morto anteriore


Per vedere un filmato ad alta velocità illustrante tutte le peculiarità del ciclo di fuoco della Automag, si consiglia di visitare il sito www.kurzzeit.com. Altri siti internet molto interessanti sulla Automag sono i seguenti :


- www.automagparts.com                                          
- www.automagpistol.com/home.htm
- www.44automag.com/main.html
- automagammo.tripod.com
- www.collectorsfirearms.com/pr4332.htm


Il sito   www.automagparts.com  è il sito dell'azienda fondata dal figlio di H.W. Sanford, mentre il sito  automagammo.tripod.com è il sito di un'armeria che offre cartucce già assemblate in calibro .44 AMP. Pubblchiamo, infine, la scheda tecnica del modello 180 per tutti gli appassionati di questa arma così atipica.



- FABBRICANTE = Sanford Arms, poi  Auto Mag Corporation, P.O. Box  24GB - C, Pasadena, California, 91105

- MODELLO = 180

- TIPO = pistola semiautomatica

- CALIBRO = .44 AMP. Disponibile, a richiesta, anche in .357 AMP, 9mm / .44 AMP, .30 / .44 AMP e .41 AMP (N.B. di fatto gli altri calibri rimasero solo a livello progettuale)

- MECCANICA = meccanica speciale brevettata Automag. Apertura tramite sistema con canna flottante ed otturatore lanciato da amplificatore di rinculo. Chiusura con otturatore a testina rotante e sistema di decelerazione inerziale

- CANNA = da 165mm (6,5") con 8 righe a passo costante da 1 giro in 457mm (1 giro in 18"). Disponibili anche altre lunghezze di canna a richiesta

- PERCUSSIONE = indiretta tramite cane esterno e percussore a lancio inerziale

- ALIMENTAZIONE = caricatore prismatico amovibile, a struttura monofilare, della capacità di 7 cartucce

- SCATTO = in singola azione, con possibilità di regolare la corsa ed il collasso di retroscatto

- ESTRATTORE = a gancio, fissato alla testa dell'otturatore

- ESPULSORE = con puntone caricato a molla, fissato alla testa dell'otturatore

- MIRE = mirino fisso su rampa. Tacca di mira regolabile in altezza ed in derivazione

- SICURA = sul lato destro del fusto, bloccante la catena di scatto. Sicura aggiuntiva che blocca la catena di scatto in caso di mancata chiusura dell'otturatore

- IMPUGNATURA = guancette zigrinate in materiale plastico di colore nero (resina poliuretanica). Dorsalino e frontalino rigati per rendere la presa il meno sdrucciolevole possibile.Guancette in legno pregiato disponibili a richiesta

- PESO = 1588grammi (1842 carica)

- MATERIALE = acciaio inossidabile. Guancette in resina poliuretanica

- LUNGHEZZA = 292mm. Lo spessore è di 33mm mentre l'altezza è di 160mm

- FINITURA = arma con superficie completamente spazzolata

- NOTE = arma NON più in produzione. Il figlio dell'inventore costruisce singoli esemplari a richiesta ma solo per i residenti negli USA. Un certo numero di armi è reperibile negli USA fra i collezionisti o in alcune armerie di alto livello.

- PREZZO = il prezzo originale al tempo della commercializzazione negli USA era di circa 250 dollari. Oggi l'arma può essere reperita solo sul mercato internazionale dell'usato (tramite armeria) o tra i collezionisti nazionali più competenti a circa 2500 euro



segue - identificazione dei prototipi e dei modelli  di serie e veri e propri


Come accennato in precedenza, il primo prototipo funzionante della futura Automag M-180 apparve nel 1969. Esso è facilmente identificabile per i seguenti particolari costruttivi :

- impiego di cartucce con un bossolo da 38,04mm in luogo dei 32,96mm della preserie e del  modello 180
- guancette in legno pregiato (rosewood)
- viti con testa a taglio convenzionale
- assenza di scritte identificative sul lato sinistro del carrello (rectius, culatta)
- chiavistello d'apertura molto simile a quello di una Walther P-38
- profillo del mirino diverso
- uso di un caricatore da 8 colpi
- bindella interrotta dalla finestra di espulsione che è leggermente angolata verso l'alto
- profilo del cane diverso
- profilo della leva dell'hold-open diverso
- profilo della sicura diverso
- uso generalizzato di acciaio al Cromo-Molibdeno
- frontalino e dorsalino solcati da 9 righe verticali
- zigrino del pulsante di sgancio del caricatore diverso
- possibilità di mandare in chiusura l'arma semplicemente agendo sulla sicura (N.B. da una condizione di otturatore bloccato in apertura, perchè la sicura contrastava con una estremità della leva dell'hold-open in questa versione)


A parte questi particolari, gli altri aspetti tecnici del prototipo rimarranno invariati anche sui modelli di preserie e sui successivi modelli di serie. Nei primi mesi del 1970, M.Gera (N.B. all'epoca direttore tecnico della Sanford Arms, l'azienda creata da H. Sanford per la produzione della sua "creatura" !!), annunciava i seguenti cambiamenti :


- modifica della cartuccia sperimentale calibro .44 Magnum Rimless tramite una RIDUZIONE di circa 5mm di lunghezza (2/10") del bossolo, onde massimizzarne l'affidabilità dell'arma
- creazione delle cartucce calibro 9mm / .44 Magnum Rimless e .30 / .44 Magnum Rimless tramite modifica dei bossoli del .308 Winchester opportunamente tagliati ed adattati per impiegare palle da 100 fino a 125grs. di peso (6,5 - 8,1 GRAMMI)


Entro la fine del 1970 la Sanford Arms supera brillantemente la fase prototipale e realizza il primo modello di preserie, la cui produzione vera e propria inizierà nell'agosto del 1971. Il modello di preserie è riconoscibile per le scritte presenti sul lato sinistro del prolungamento della culatta, le quali recitano "...44 AUTOMAG - PASADENA, CALIFORNIA ...". Le parole "Automag" e "Pasadena" sono separate dal monogramma dell'azienda, costituito da una lettera "A" ed una lettera "M" sovrapposte. Il modello di preserie è altresì riconoscibile per i seguenti particolari tecnici :


- uso di viti con testa a brugola in luogo della viti a taglio convenzionale
- uso di un otturatore con sei alette
- riduzione della capacità del caricatore a 7 colpi
- modifica dal profilo della finestra di espulsione
- omissione della leva dell'hold-open (N.B. l'arma rimaneva in apertura dopo l'ultimo colpo a causa dell'azione di un prolungamento della leva della sicura contro l'elevatore)
- viti di regolazione dello scatto sempre a livlelo interno (e non esterno come nel modello 180)
- costruzione in acciaio inossidabile
- modifica del profilo del cane
- modifica del profilo dle mirino
- modifica del profilo della bindella ventilata
- modifica del chiavistello di apertura
- modifica delle appendici / superfici di maneggio ambidestre dell'otturatore (N.B. avevano risalti con forma triangolare)
- scomparsa delle righe sul frontalino e sul dorsalino (N.B. furono sostituite da una sorta di martellatura molto fitta ma scarsamente funzionale)
- pesenza di guancette in legno pregiato finemente zigrinate
 

Il modello di preserie venne sostituito entro breve tempo dal modello di serie vero e proprio, meglio noto come modello 180 (o M-180, cioè quello che è arrivato anche in Italia, pur se in pochissimi esemplari !!). Esso è facilmente riconoscibile per la scritta presente sul lato sinistro della culatta che recita "...AUTO MAG. - .44AMP MODEL 180 - PASADENA, CALIFORNIA - PAT. PENDING ...". Sul lato destro, nella parte anteriore, è presente il numero di matricola, che nei primi esemplari era preceduto dalle lettere "XP". Rispetto alla  preserie, il modello 180 si differenzia per i seguenti particolari :


- presenza della leva di blocco dell'otturatore (hold-open)
- modifica del profilo della sicura manuale
- regolazione del collasso di retroscatto tramite vite ESTERNA posta al centro dello stesso
- ricomparsa della rigature sul frontalino e sul dorsalino (N.B. la martellatura era troppo costosa e non altrettanto funzionale)
- canna a 8 rigature con verso destrorso (N.B. sia durante la fase prototipale che nella preserie, vennero impiegate canne con 8 rigature e verso sinistroso. Ad ogni modo esistono anche modelli di serie con il verso sinistrorso in luogo del classico verso destrorso, per cui è molto facile confondersi !!)
- adozione di righe con vuoti larghi 3,022mm (0,119") e profondi 0,1mm (0,04")
- numero totale di 70 componenti
- rotazione dell'otturatore di 22°30'


L'arma venne commercializzata a circa 250 dollari, in una valigetta di plastica nera contenente i seguenti accessori :


- manuale di uso e menutenzione
- chiave a brugola da 3/32"
- chiave a brugola da 5/64"
- foglio di plastica da cui ricavare l'inserto giallo o rosso da inserire nel mirino
- olio per armi originale "Auto Mag Gun Oil" (N.B. la casa produttrice sconsigliava l'uso di lubrificanti diversi poichè sosteneva che avrebbero rovinato le superfici dell'arma ed avrebbero causato degli inceppamenti, ma si trattava di una "trovata" pubbliciataria !!)



           




                                                                                                   LEGENDA


1 - complesso canna - culatta
2 - perno dell'acceleratore (amplificatore) di rinculo
3 - sede dell'acceleratore di rinculo
4 - acceleratore di rinculo
5 - perno della tacca di mira
6 - base della tacca di mira
7 - molla di elevazione della tacca di  mira
8 - vite per la regolazione dell'elevazione
9 - vite per la regolazione della deriva
10 - tacca di mira
11 - molla di contrasto della vite per la regolazione della deriva
12 - viti di tenuta della guancette (quattro pezzi)
13 - guancetta destra
14 - guancetta sinistra
15 - caricatore monofilare
16 - asta guidamolla della molla di recupero (due pezzi)
17 - molla di recupero
18 - appendice (blocco o manetta) di caricamento
19 - percussore
20 - molla di recupero (di contrasto) del percussore
21 - perno di rotazione dell'otturatore
22 - otturatore
23 - molla di contrasto di rotazione dell'otturatore
24 - perno di fissaggio dell'otturatore
25 - estrattore
26 - molla dell'estrattore
27 - perno di fissaggio dell'espulsore
28 - espulsore
29 - molla dell'espulsore
30 - anello di bloccaggio
31- anello spaziatore della piastra di sicurezza
32 - piastra di sicurezza
33 - viti di regolazione del grilletto
34 - dispositivo di bloccaggio dell'otturatore in apertura (hold-open)
35 - molla del dispositivo di bloccaggio dell'otturatore in apertura
36 - leva dello scatto
37 - molla di contrasto della leva di scatto
38 - grilletto
39 - perno del grilletto
40 - molla del grilletto
41 - perno del controcane
42 - controcane
43 - molla del controcane
44 - attuatore (pistoncino) della sicura automatica
45 - leva della sicura
46 - pistoncino di blocco della leva della sicura
47 - prima molla del pistoncino di blocco della leva della sicura
48 - seconda molla del pistoncino di blocco della leva della sicura
49 - anello di blocco del perno del cane
50 - perno del cane
51 - cane
52 - perno della barra di azionamento del cane
53 - barra di azionamento del cane
54 - boccola della barra di azionamento del cane
55 - prima molla del cane (concentrica alla successiva)
56 - seconda molla del cane (concentrica alla precedente)
57 - pulsante di sgancio del caricatore
58 - molla del pulsante di sgancio del caricatore
59 - elemento di ritegno del pulsante di sgancio del caricatore
60 - chiavistello di apertura
61 - pistoncino di blocco del chiavistello di apertura
62 - molla del pistoncino di blocco del chiavistello di apertura
63 - fusto
64 - inserto per il mirino di colore rosso
65 - inserto per il mirino di colore giallo


segue - dati di caricamento originali per il .44 AMP


Durante le prime fasi della diffusione della Automag, le munizioni commerciali scarseggiavano ed i dati di ricarica per il .44 AMP erano piuttosto rari. Per questo motivo, molti tiratori incontravano non pochi problemi per utilizzare l'arma. L'azienda costruttrice cercò allora di andare incontro alle esigenze dei tiratori fornedo loro anche i dati di caricamento per il "nuovo" .44AMP. I dati originali erano i seguenti :



palla da 180grs. di tipo 
di tipo blindato o semiblindato, varie morfologie



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Velocità (m/s)
H-110
23,0 (min.) - 25,0 (MAX)
455 - 550
Norma-1020
20,0 (min.) - 21,0 (MAX)
450 - 490
WW-630-P
24,0 (min.) - 26,0 (MAX)
505 - 535
Hercules 2400
25,0 (min.) - 26,0 (MAX)
490 - 505



palla da 200grs. di tipo 
di tipo blindato o semiblindato, varie morfologie



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Velocità (m/s)
H-110
23,0 (min.) - 25,0 (MAX)
465 - 505
Norma-1020
19,0 (min.) - 20,0 (MAX)
465 - 485
WW-630-P
22,0 (min.) - 23,0 (MAX)
480 - 515
Hercules 2400
23,0 (min.) - 24,0 (MAX)
475 - 480



palla da 240grs. di tipo 
di tipo blindato o semiblindato, varie morfologie



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Velocità (m/s)
H-110
21,0 (min.) - 24,0 (MAX)
400 - 460
Norma-1020
16,0 (min.) - 19,0 (MAX)
405 - 475
WW-630-P
18,0 (min.) - 19,0 (MAX)
405 -  425
Hercules 2400
20,0 (min.) - 22,0 (MAX)
420 - 450
Hercules Unique
10,0 (min.) - 12,0 (MAX)
375 - 410



I dati pubblicati (N.B. inizialmente venne utilizzato un foglio dattiloscritto fotocopiato più volte !!) facevano riferimento ad un'arma standard, cioè a quella con canna da 165mm di lunghezza (6,5") e venivano esplicitamente consigliati dalla casa produtrice come quelli "...capaci di assicurare il funzionamento ottimale..." del modello 180. Veniva poi consigliato di NON iniziare MAI con le cariche massime, ma di cominciare SEMPRE con le cariche minime e di effettuare degli incrementi di 1 GRANO alla volta, onde verificare la comparsa di eventuali segni di sovrapressione. Per scongiurare eventuali mancate percussioni, la casa produttrice consigliava i ricaricatori di verificare che gli inneschi fossero inseriti alla profondità corretta (N.B. gli inneschi sono i CCI-#350). Secondo la Automag Corporation la polvere migliore per caricare il .44 AMP era la H-110 della Hodgdon, ma in breve tempo, e dopo alcune sperimentazioni ulteriori, la stessa azienda costruttrice ammise che si potevano utilizzare liberamente anche altre polveri (chimicamente equivalenti). Vennero allora date alle stampe altre tabelle di ricarica con le quali si cercò di coprire le lacune precedenti.



palla da 180grs. di tipo blindato o semiblindato, varie morfologie



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Velocità (m/s)
WW-630-P
23,0 (min.) - 26,0 (MAX)
505 - 535
Norma-1020
19,0 (min.) - 21,0 (MAX)
395 - 490
Hercules 2400
25,0 (min.) - 26,0 (MAX)
485 - 505



palla da 200grs. di tipo blindato o semiblindato, varie morfologie



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Velocità (m/s)
WW-630-P
22,0 (min.) - 24,0 (MAX)
480 - 510
Norma-1020
18,0 (min.) - 20,0 (MAX)
430 - 485
Hercules 2400
22,0 (min.) - 24,0 (MAX)
455 - 480
IMR-4227
22,0 (min.) - 24,0 (MAX)
385 - 420



E' interessante notate come esista una grossa confuzione in riferimento alle velocità ottenibili con una  Automag M-180 dotata di canna da 165mm per tutta una serie di ragioni poco conosciute. In primo luogo, spesso non si dice che molti dati furono ottenuti con inneschi da fucile e non con i comuni inneschi magnum da pistola (CCI-#350 o equivalenti). In secondo luogo, il grande pubblico non sa che vennero apportate tutta una serie di modifiche alle rigature dell'arma che influenzarono non poco le velocità effettivamente ottenibili. In generale vennero commercializzate armi con il diametro dei vuoti pari a 10,92mm (0,430") e diametro dei pieni di 10,82mm (0,426"). Tuttavia, vennero anche commercializzate armi con il diametro dei vuoti pari a 10,92mm (0,430") e diametro dei pieni di 10,72mm (0,422").



palla da 240grs. di tipo blindato o semiblindato, varie morfologie



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
Velocità (m/s)
WW-630-P
23,0 (min.) - 26,0 (MAX)
385 - 435
Norma-1020
19,0 (min.) - 21,0 (MAX)
380 - 405
Hercules 2400
25,0 (min.) - 26,0 (MAX)
380 - 450
Hercules Unique
8,0 (min.) - 12,0 (MAX)
300 - 410



                                                                                 NOTE TECNICHE


La polvere Norma-1020 è una polvere oggi non più in circolazione, al pari della WW-630-P. Viceversa, le polveri Hercules (oggi Alliant Powders) 2400 ed Unique sono ancora esistenti, anche se non sono facilmente reperibili in Italia. Ad ogni modo, la Unique è una polvere che presenta un certo grado di similitudine con polveri come la Vihtavuori N-340 o la Hodgdon HS-6. Viceversa, la 2400 è una polvere chimicamente molto simile a propellenti molto famosi come WW-296, H-100 o N-110.



Le matrici venero inizialmente offerte sia dalla RCBS, sia dalla Eagle Products, mentre la Automag Corporation forniva i bossoli vergini di .44 AMP in scatole da 50 pezzi cadauna. Oggi nessun produttore ha in catalogo le matrici per il calibro .44 AMP, anche se molti ono disponibili a produrle su richiesta, previo pagamento di un certo sovraprezzo (N.B. la RCBS, ad esempio, le può realizzare tramite il suo Custom Shop dietro ordine speciale). Per quanto riguarda i bossoli, salvo che in qualche rarissima realtà commerciale americana (N.B. ci sono alcune armerie che offrono bossoli vergini per il .44 AMP),  la questione è abbastanza problematica. La Starline ha in catalogo i bossoli in .44AMP, i quali dovrebbero essere facilmente disponiibli anche in Italia. Vi è però un problema di fondo nel senso che se il possessore di una Automag ha la necessità di reperire questi bossoli e  ha la possibilità di "...fare rifornimento..." presso una grossa armeria, forse potrebbe anche essere fortunato (N.B. normalmente le armerie più grosse  e famose non hanno difficoltà ad accontentare le richieste più strane provenienti dai clienti più esigenti !!). Viceversa, se la stessa persona abita in qualche località disagiata e non può contare sull'appoggio di una grande armeria, per reperire i bossoli del .44 AMP DEVE tassativamente "...arrangiarsi con la ricarica casalinga..." e provvedere al taglio di un certo quantitativo di bossoli calibro .308 Winchester (N.B. questa è la situazione di gran lunga più difffusa in Italia !!).


segue - smontaggio, pulizia e lubrificazione


Lo smontaggio da campagna della Automag M-180 (field stripping) si effettua nel seguente modo :


- scarrellare vigorosamente e scaricare COMPLETAMENTE l'arma
- estrarre il caricatore ed accertarsi nuovamente che l'arma sia EFFETTIVAMENTE scarica
- arretrare il complesso canna-culatta (N.B. si tratta di una procedura simile a quella impiegata per smontare la Walther P-38) e spingere il chiavitello di smontaggio in avanti, ruotandolo di 90°
- sfilare in avanti il complesso canna-culatta e separarlo dal fusto


Per il montaggio si procederà, ovviamente, in senso inverso. Per quanto concerne la pulizia, in primo luogo è necessario SGRASSARE completamente l'arma onde rimuovbere i diversi residui carboniosi che si sono accumulati in seguito allo sparo. Per fare questo è necessario impiegare un idrocarburo a bassa densità come cherosene, gasolio, benzina bianca o diluente per vernici (c.d. acquaragia). Se possibile, si dovrebbe irrorare l'arma e poi soffiare via il solvente con l'ausilio di un compressore. Durante la pulizia particolare attenzione va posta all'acceleratore di rinculo, poichè essendo una parte a stretto contatto con i gas di scoppio, esso è piuttosto incline a raccogliere numerose impurità (N.B. il fatto che questa parte dell'arma sia a contatto con i gas di scoppio è la ragione per cui in molte fonti bibliografiche nordamericane si parla della Automag M-180 come di un'arma a ricupero di gas. Ad esempio, T. Ferguson, in Handgun '90, a pagina 11 - quinta riga in alto, raffrontando la Desert Eagle in calibro .50AE e la Automag M-180, parla esplicitamente di quest'ultima come di un'arma "...a ricupero di gas...". In altre fonti bibliogafiche si parla invece di un'arma "ad impulso di gas" o "ad azione di gas", ma senza mai spiegare la reale natura dell'organizzazione meccanica di quest'arma così atipica !!). Sono proprio le impurità che si raccolgono attorno all'acceleratore di rinculo che determinano i problemi di funzionamento per cui la Automag è nota!! Dopo avere sgrassato l'arma è possibile provvedere alla pulizia della canna impiegando unicamente gli appositi prodotti reperibili in una qualsiasi armeria per la pulizia delle armi. Dal momento che per garantire la massima funzionalità dell'arma NON devono essere impiegate cartucce con palle in lega (N.B. non importa se con o senza il gas-check !!), la pulizia dovrebbe essere abbastanza semplificata. Per mantenere la precisione dell'arma a livelli ottimali, dopo ogni 500 colpi è preferibile, ad ogni modo, effettuare una pulizia approfondita con l'ausilio di paste pulenti come il "JB Bore Cleaning Compund" o prodotti equivalenti. Dopo avere effettuato questa operazione è possibile effettuare la lubrificazione. Anche se all'epoca della sua presentazione la casa produttrice sconsigliava di impiegare lubrificanti diversi da quello esplicitamente consigliato (N.B. si trattava del c.d Automag Gun Oil), in realtà l'uso dei più moderni lubificanti per armi migliora il funzionamento dell'arma e limita i malfunzionamenti. Un moderno lubrificante a bassissima densità come quelli basati sul Bisolfuro di Molibdeno può essere molto utile per questo scopo.


                                                                                       ATTENZIONE!!


L'UNICO MODO PER LIMITARE AL MASSIMO IL PROBLEMA DEI POTENZIALI MALFUNZIONAMENTI E' QUELLO DI IMPIEGARE COSTANTEMENTE  MUNIZIONI A CARICA MASSIMA (O QUASI MASSIMA) !!


 

segue - regolazioni effettuabili sul modello 180


Sulla Automag M-180 sono effettuabili le seguenti regolazioni :


- regolazione della corsa del grilletto
- regolazione del collasso di retroscatto
- regolazione della tacca di mira


Per regolare la corsa del grilletto è necessario agire su una vite, posta internamente, proprio sopra lo stesso. Più precisamente si tratta di una vite interna posta sullo stesso piano del grilletto, che può essere regolata a proprio piacimento dal tiratore. Ruotandola in senso ORARIO riduce la corsa, mentre quella in senso ANTIORARIO la prolunga. Per regolare il collasso di retroscatto (backlash) è necessario agire su una vite posta esternamente al centro del grilletto (trigger-stop). Ruotando la vite in senso ORARIO il collasso di retroscatto si riduce, mentre ruotando la vite in senso ANTIORARIO il collasso di retroscatto aumenta. Per quanto concerne la tacca di mira, in  primo luogo è necessario ricordare che ogni scatto muta il punto di impatto di circa 15mm a 45m (50 yarde) in senso positivo o negativo. Ruotando la vite che regola l'elevazione, agendo in senso ORARIO la tacca si ALZA, mentre agendo in senso ANTIORARIO la tacca si ABBASSA. Ruotando invece la vite laterale, agendo in senso ORARIO la tacca si sposta verso SINISTRA, mentre ruotando in senso ANTIORARIO si sposta verso DESTRA. Nell'arma originale erano poi fornite dettagliate istruzioni per sostituire l'inserto colorato presente nel mirino. Se il tiratore voleva sostituire l'inserto colorato presente al centro del mirino doveva agire nel seguente modo :


- rimuovere l'inserto da sostituire con una lametta da rasoio
- pulire la zona sottostante all'inserto con del solvente in modo da sgrassare completamente la superficie
- tagliare un rettangolo delle dimensioni esatte dal foglio di materiale plastico accluso alla confezione dell'arma
- premere la parte adesiva contro il mirino
- rifilare eventuali eccedenze


segue - alcune note sul processo di formatura dei bossoli del .357 AMP utilizzando come base quelli del .44 AMP


Come detto in precedenza, accanto alla cartuccia calibro .44AMP dovevano comparire altre cartucce idonee ad essere camerate nella Automag M-180. Una di queste era la cartuccia calibro .357 AMP. Si trattava di un derivato diretto della cartuccia calibro .44 AMP ottenuto per restringimento del colletto fino a rendere possibile l'inserimento di palle del diametro di  9,06mm (.357"). La formazione di questi bossoli avveninva semplicemente facendo passare i bossoli del .44AMP dentro le matrici per il calibro .357AMP. Una semplice passata nella matrice di ridimensionamento (resizing die), cioè la prima d essere utilizzata nel ciclo di ricarica casalingaili, ed un esperto ricaricatore poteva ottenere tutti i bossoli in calibro .357 AMP che desiderava (N.B. naturalmente era necessario luibrificare bene i bossoli prima di eseguire l'operazione !!). I dati strutturali fondamentali del .357 AMP sono i seguenti:


- diametro del colletto = 11,68mm
- diametro del fondello = 12,01mm
- spessore della parete del colletto = 0,78mm
- diametro del bossolo sopra la spalla = variabile tra 9,68 e 9,75mm
- diametro del bossolo sotto la spalla = variabile tra 11,65  e 11,71mm
- raggio del raccordo tra colletto e spalla = 3,175mm
- raggio del raccordo tra spalla e corpo = variabile tra 7,62 e 10,16mm
- spessore del fondello =1,37mm
- lunghezza del bossolo sopra la spalla = variabile tra 25,37 e 25,43mm
- lunghezza del bossolo sotto la spalla = variabile tra 24,13 e 24,18mm
- lunghezza massima del bossolo = 32,96mm (N.B. in sede di ricarica casalinga, i bossoli vengono tagliati e rifilati a 32,70mm)
- lunghezza massima della cartuccia finita (O.A.L.) = 43,05mm
- diametro del  proiettile = 9,06mm (.357")


Per quanto riguarda la ricarica, la Auto Mag Corporation forniva i seguenti dati relativi alla polvere H-110.


palla (peso)
polvere (tipo)
polvere (dose)
110grs. JHP / JSP
H-110
25,0grs.
125grs. JHP / JSP
H-110
24,5grs.
158grs. JHP / JSP
H-110
22,5grs.


Accanto a queste dosi venne poi aggiunta dalla Casa produttrice anche quella di 22,5grs di IMR-4227 unita ad una palla di tipo JHP / JSP da 158grs (10,2 GRAMMI) di peso. Anche il .357AMP può impiegare validamente polveri idonee al caricamento del .44AMP, cioè propellenti come la WW-296, la N-110 o la 2400.



Sezione 2 - Questioni tecniche sul calibro .44 AMP: note sulle versioni della pistola modello 180 non originali




Come detto in precedenza, l'arma di maggior successo camerata per il .44 AMP  è senza dubbio stata la Automag modello 180. Poche persone sanno però che sono esistite anche altre versioni di carattere non originale. Nel 1975, L. Jurras (N.B. si tratta del fondatore della Super Vel, l'azienda specializzata nella produzione di munizioni ad alta velocità con palle ad alterazione strutturale,) chiuse la sua azienda e si trasferì a Roswell (Stato del Nuovo Messico, USA) dove fondò la L. E. Jurras & Associates, un'azienda che assemblava in proprio pistole SIMILI alla Automag modello 180 (N.B. ma ovviamente non originali !!). Più precisamente, Jurras aveva acquistato un lotto di parti del modello 180, direttamente da Sanford, ed iniziò in beve tempo l'assemblaggio e la commercializzazione. Le armi prodotte da Jurras sono riconoscibili perchè sul lato sinistro del carrello (N.B. per semplicità si parla di "carrello" ma in realtà è un prolungamento della canna che copre l'otturatore come una sorta di camicia metallica di tipo cilindrico !!) è impressa una dicitura su tre righe che recita "...AUTOMAG - .44 AMP MODEL 180 - EL MONTE - CALIF. PATENTED..." (N.B. il calibro può essere anche il .357 AMP). A sinistra delle scritte, sempre sul lato sinistro del carrello, vi è la scitta "TDE" inserita in cinque frecce di verso antiorario, disposte a cerchio. Jurras ed il suo staff realizzarono anche un attacco denominato Maxi-Mount, specifico per consentire un montaggio stabile di un'ottica di puntamento nonostante l'elevato rinculo generato dall'arma. Il primo modello venne testato con 1000 colpi in calibro .44 AMP, a piena carica, e non mostrò segni di cedimento. Dopo il modello per il calibro .44 AMP venne realizzata la variante per il .357 AMP. Utilizzando questa variante, era possibile applicare un'ottica Leupold & Stevens da due ingrandimenti (N.B. per la precisione si trattava di un Leupold & Stevens M-8), con cui si potevano tranquallamente realizzare rosate inferiori ai 30mm a 45 - 50m di distanza. Se le pistole prodotte da Jurras sono scarsamente conosciute, pochi sanno che, tra le altre cose, Jurras realizzò anche alcune varianti particolari. In primo luogo realizzò una variante denominata "International", caratterizzata dalla presenza di un calciolo in tubolare metallico. Successivamente, egli realizzò un quantitativo limitato di armi denominate "Alaskan". Si trattava di un piccolo lotto di Automag 180 con una canna da 300mm (12"), un calcio scheletrato in tubolare metallico ed una cinghia di trasporto in cuoio pregiato. L'arma, oltre che rara e del tutto inusuale, ebbe anche dei problemi di commercializzazione non indifferenti !! In primo luogo non era considerata legale in tutti gli USA e, in secondo luogo, gli Stati che ne ammettevano la commercializzazione pretendevano un esborso economico non indifferente (N.B. era necessario pagare una tassa di concessione governativa molto alta !!) e tempi di attesa molto lunghi (N.B. per avere l'arma bisognava recarsi presso il locale ufficio di P.S., compilare una serie di moduli in triplice copia ed attendere dai 60 ai 90 giorni per l'espletamento della pratica) !! Il modello "Alaskan" era riconoscibile perchè sul lato sinistro del carrello erano impresse delle scritte che recitavano "....44AMP ALASKAN - L.E. JURRAS CUSTOM MODEL 300 - EL MONTE, CALIF. - PATENTED...". A sinistra delle scritte (sempre sul lato sinistro del blocco canna-culatta) vi è la scritta "TDE" inserita in cinque frecce di verso antiorario, disposte a cerchio.  A destra delle scritte (sempre sul lato sinistro del blocco canna-culatta) vi è un leone stilizzato inserito in un cerchio. A richiesta, Jurras forniva anche le munizioni. Per gli amanti della ricarica personalizzata egli consigliava espressamente 28,5 grs. di WW-680 (N.B. è una polvere chimicamente affine alla AA-1680, per altro mai arrivata in Italia !!) dietro a una palla Hornady da 265grs. (17,1 GRAMMI) di tipo semiblindato a punta molle (SJSP). Con la canna da 300mm la velocità alla bocca era di circa 610 m/s. Altre pistole esteriormente analoghe al modello 180 vennero assemblate dalla High-Standard. Esse sono riconoscibili per le scritte impresse sul lato sinistro del castello, le quali recitano "...HIGH STANDARD AUTOMAG  -  .44AMP MODEL 180  -  EL MONTE, CALIF.  -  PAT. PENDING...". Sul lato destro sono presenti, oltre al numero di matricola (posto nella parte più anteriore del blocco canna-culatta) anche le scritte "TDE" inserita in cinque frecce di verso antiorario, disposte a cerchio  e "MADE IN USA". Queste armi sono atualmente rarissime e sono reperibili (con sforzi non indifferenti) a circa 2000 Euro sul solo mercato dell'usato



Sezione 3 - Questioni tecniche sul calibro .44 AMP:
tavola sinottica per il calcolo approssimato delle differenze di velocità



La pistola Automag modello 180 era originariamente offerta con una canna da 165mm (6,5"). Dal momento che sono state commercializzate anche delle varianti con lunghezze di canna alquanto diversificate (N.B. il noto attore C. Eastwod ne possiede un modello con canna da 8" con matricola CLINT02 !!), molti appassionati, ma anche i semplici curiosi, a volte si chiedono che differenza ci sia, in termini di velocità, tra armi con lunghezza di canna differente pur impiegando la stessa dose di ricarica. Per questo motivo, pubblichiamo una semplice tabella che consente di fare un calcolo approssimato del guadagno (o della perdita) di velocità che subisce una munizione al variare della lunghezza di canna.



V
L
305
455
610
760
915
1065
1220
25
5
10
15
20
25
30
35
50
10
20
30
40
50
60
70
75
15
30
45
60
75
90
105
100
20
40
60
80
100
120
140
125
25
50
75
100
125
150
175
150
30
60
90
120
150
180
210
175
35
70
105
140
175
210
245



                                                                                             LEGENDA


V = classe di velocità espressa per gruppi omogenei di velocità alla bocca, cioè fino a 305m/s, fino a 455 m/s e così via. Ogni gruppo ha un'approssimazione di +/- 5 m/s
L = lunghezza approsimativa della canna espessa in mm. Ogni casella esprime una differenza  approssimata dalla misura in pollici, cioè 1 pollice 25mm, 2 pollici 50mm e così via.


L'impiego pratico di questa tabella è piuttosto intuitivo. In altre parole, è sufficiente "...incrociare i dati..." della prima riga con quelli della prima colonna. Ad esempio, se con una canna da 150mm (6") la ricarica personalizzata (o la munizione commerciale) ha una certa velocità alla bocca, passando alla canna da 200mm (8") la velocità subirà un incremento stimabile attorno ai 10 - 20 m/s. Viceversa, se si passa dalla canna di 200mm a quella di 150mm si avrà un decremento stimabile in 10 - 20 m/s. Quindi, se la canna si accorcia si deve sottrarre, mentre se si allunga si deve aggiungere l'incremento velocitario derivante dall'incrocio tra riga e colonna. Naturalmente i valori velocitari derivanti da questa tabella saranno più o meno approssimati a causa del fatto che la velocità alla bocca varia in funzione delle condizioni atmosferiche (N.B. e segnatamente al variare di temperatura pressione ed umidità), ma tuttavia saranno più che sufficienti a qualsiasi tiratore per avere un'idea grossolana di come varia la velocità alla bocca delle sue munizioni.