CALIBRO 6,5x34 MM (SPERIMENTALE)
ITALIANO
La cartuccia calibro 6,5x34mm è una (ipotetica)
munizione sperimentale italiana che non ha mai cessato di fare discutere
gli storici, i collezionisti e gli appassionati di armi. Secondo quella
che è la ricostruzione storica più attendibile, nel 1924,
un ufficiale delle FF.AA. italiane, il capitano Ippazio Masella,
progettò una nuova munizione derivata dal preesistente 6,5x52mm
(V. voce a se) da impiegare nel moschetto automatico Masella Modello
1924 e nella mitragliatrice leggera Masella. Secondo Masella,
le armi di cui disponevano le FF.AA. italiane "...erano del tuttto inadeguate
per affrontare la guerra moderna...", ed era necessario un serio programma
di ammodernamento a cominciare proprio delle armi portatili. Ambo le armi
avevano la stessa canna, derivata dal moschetto M-91, lunga 430mm (N.B.
il moschetto M-91 aveva una canna da 450mm, mentre le armi ideate da Masella
20mm in meno per compensare, si ritiene, la minore lunghezza della camera
di cartuccia) . Essendoci "...una parentela diretta..." con il
moschetto M-91, nell'intenzioni dell'inventore le nuove armi avrebbero potuto
essere prodotte con estrema facilità e senza eccessivi aggravi economici.
La munizione derivava direttamente dal 6,5 Carcano, tant'è vero che
lo stesso Masella affermava che "...calibro, metallo e polvere erano
identici..." . Ovviamente diminuivano la lunghezza della palla, che
passava da 30 a 25mm, e la carica di lancio, che passava da 2,28 a 1,3grammi
(cioè da circa 35 a 20 grs.). La morfologia della palla era analoga
a quella del 6,5x52mm (cioè completamente blindato con ogiva molto
corta e tonda), mentre il peso era di 8,7 grammi (cioè circa 135g).
Non ci sono giunti i dati balistici (o meglio, le ricerche finora compiute
non hanno ancora consentito di rinvenirli), ma la velocità
iniziale presunta era di 550m/ in una canna da 430mm di lunghezza, contro
i circa 650m/s del 6,5 Carcano sparato con il moschetto M-91. A rigor di
logica, la ridotta volumetria del bossolo richiedeva sicuramente polveri
più rapide a bruciare rispetto a quella comunemente impiegata per
il caricamento industriale del 6,5x52mm, anche se Masella nei suoi scritti
affermava che il propellente era identico a quello del 6,5x52mm. Non è
del tutto chiara quella che doveva essere la pressione media massimale della
munizione. Alcuni storici affermano doveva essere la stessa del 6,5x52mm,
mentre altri sostengono che doveva essere leggermente inferiore. Da quello
che le ricerche hanno consentito di accertare, il 30 novembre 1924 Masella
presentò il suo brevetto alla MBT (Metallurgica Breciana già
Tempini), la quale non rispose mai alle richieste del brillante ufficiale
(N.B. secondo una certa ricostruzione il brevetto venne in realtà
presentato alla MBT dal Prof. A. Banti, agente di brevetto domiciliato
a Roma in Via Cavour, 108), ne si degnò di restituire il progetto
all'inventore. Questo decretò "...la morte prematura..." di
una munizione che avrebbe sicuramente rivoluzionato TUTTO il comparto
mondiale delle armi portatili per le FF.AA. ANTECEDENTEMENTE
alla comparsa di cartucce come l'8mm Kurz o il 7,62x39 (V. voce
a se). Come è accaduto a molti altri italiani, putroppo anche Masella
non fu buon profeta in patria. La cosa fu dovuta ad una combinazione di fattori
sfortunati, tra i quali vanno ricordati senza dubbio una classe politica
di imbecilli (che è un po' una costante del nostro Paese), una classe
imprenditoriale composta in molti casi da incapaci ed uno Stato Maggiore
composto da pesonaggi altamente impreparati, che non seppero cogliere al
volo l'opportunità rappresentata dall'intuizione di Masella. Premessa
questa brevissima sintesi storica, quelli che seguono sono i (presunti) dati
dimensionali del 6,5x34mm sperimentale italiano :
- Diametro massimo del proiettile
= 6,81mm (.268")
- Lunghezza massima della cartuccia
assemblata (O.A.L.) = ?(si ritiene 53,00mm)
- Lunghezza massima del bossolo
= ? (si ritiene 34mm esatti)
- Lunghezza del bossolo
SOPRA la spalla (tipica) = ? (si ritiene 24,81mm)
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla (tipica)
= ?(si ritiene 20,02mm)
- Angolo di spalla = 25°
- Diametro del colletto = 7,49mm
- Diametro alla base della
spalla = 10,80mm
- Diametro alla base del corpo
= 11,33mm
- Diametro del fondello
= 11,40mm
- Pressione di esercizio (media
massimale) = ? (alcuni storici ritengono 3500 bar)
- Tipologia degli inneschi
= Large Rifle Standard
- Passo di rigatura (commerciale)
tipico = ? (N.B. si presume trattasi di 4 righe a passo costante,
ed alcuni ipotizzano un passo di 1 giro in 7" affine a quello del 7,62x43
sovietico)
Perchè è così importante l'invenzione di Masella?
E' importante perchè se l'intera vicenda fosse definitivamente
provata senza più alcun minimo dubbio, vorrebbe dire che il concetto
di cartuccia intermedia nacque in Italia negli anni '20 e non in Germania
negli anni '30 del XX secolo !! Solitamente si afferma che gli studi che
portarono alla nascita dell'8mm Kurz (V. voce a se) risalgano al 1934. Nel
corso della sperimentazione, grandi industrie tedesche del settore armiero
presero in considerazione bossoli di lunghezza compresa tra 30 e 46mm, per
poi arrivare a 33mm. Masella aveva già ideato una cartuccia del genere
con almeno dieci anni di anticipo, ed il ritrovamento di alcuni documenti
nuovi nei primi anni del XXI secolo, non farebbe altro che rafforzare questa
ipotesi. In passato si è ciclicamente diffusa la notizia di munizioni
intermedie di origine italiana in questa o in quella collezione pubblica
o privata. Ad esempio, si è più volte sostenuta l'esistenza
di una variante del moschetto automatico Terni M-1921 apparsa nel
1923 e camerata per "...una cartuccia ridotta..." di cui però
non si hanno conferme. Si è poi sentito dire dell'esistenza di altre
armi capaci di sparare simili munizioni, la più famosa della quali
si troverebbe presso il museo dell'arsenale di Springfield (USA),
al quale sarebbe stata donata dalla Regia Fabbrica d'Armi di Terni.
Tuttavia, molti criticano il fatto che non ci sono riscontri ne dati certi,
per cui questa notizia è sempre stata considerata come non veritiera.
Il ritrovamento del progetto originale di Masella ha completamente rivoluzionato
l'intera vicenda. Il problema è che, almeno a quanto sembra, Masella
non riuscì nemmeno a costruire il prototipo delle sue armi, ed è
questo il motivo per cui ancora oggi ci sono notevoli discussioni tra gli
storici.