CALIBRO .375 DAKOTA
Questi sono, in sintesi, i suoi principali dati dimensionali:
- Diametro massimo del proiettile = 5,70mm (.224")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) =
69,00mm
- Lunghezza
del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla (tipica) = mm
- Angolo di spalla = °
- Lunghezza massima del bossolo = 56,70mm, ma in sede di
ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 56,50mm esatti
- Diametro del colletto = 7,24mm
- Diametro alla base della spalla = 10,94mm
- Diametro alla base del corpo = 11,90mm
- Diametro del fondello = 11,95mm
- Pressione di esercizio (media massimale) = 4400 bar (440MPa)
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Magnum
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 10"
per canne da 600mm (23,5") con palle da 50 a 75 grs. di peso
- Compressione =
come accade in TUTTE le cartucce da caccia grossa, anche in questa la polvere
può essere caricata in condizioni prossime al regime di compressione
(= densità di caricamento di poco inferiore al 100% CON polvere in
appoggio sulla colonna di polvere), oppure in regime di compressione vero
e proprio (= densità di caricamento superiore al 100% CON la palla
che preme sulla colonna di polvere) allo scopo di togliere ogni eventuale
spazio vuoto tra la colonna di polvere e la base della palla, onde facilitare
la combustione della (grossa) massa di polvere
NOTE TECNICHE (1) - si ringrazia il Sig.
J.D. Conserva di Boulder City (Stato del Nevada, USA) per la gentile collaborazione
prestata nello sviluppo dei caricamenti riportati in questa pagina.
NOTE TECNICHE (1) - si ringrazia il Sig.
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prestata nello sviluppo dei caricamenti riportati in questa pagina.
ATTENZIONE !!
NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA RAGIONE,
RICARICHE CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO IN QUESTE TABELLE,
O POTREBBERO INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE ANOMALA ESTREMAMENTE PERICOLOSI
PER ARMA E TIRATORE !!
Così come avviene per la ricarica di TUTTE le munizioni
da caccia, anche per il .270 Winchester vanno rispettati i seguenti principi
fondamentali:
- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete
la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete
le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della
qualità più ELEVATA possibile
Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo (N.B.
che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore" della ricarica
!!), dal momento che sarà necessario:
- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente ortogonale
(intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito
utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro di
vampa con l'apposito utensile (N.B. una SOLA volta in tutta la vita
operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano estroflessioni
nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde massimizzare
la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione del
bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "lavorano" SOLO sul
colletto (N.B. serve per ottimizzare la precisione della cartuccia
!!) tutte le volte che è necessario (N.B. cioè
quando il colletto ha subito delle GRAVI deformazioni e deve essere ripristinata
la sua ortogonalità rispetto al resto del bossolo) e sempre
dopo avere effettuato la ricalibratura totale del bossolo
Va segnalato che il calibro in commento è normalmente
camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles),
per cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria. L'unico
problema che il cacciatore / ricaricatore potrebbe incontrare, è
quello di ottimizzare la lunghezza COMPLESSIVA della propria cartuccia in
riferimento alla propria arma. il principio da seguire è quello di
realizzare cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella della
larghezza del serbatoio della propria arma. Per ulteriori chiarimenti su
questo aspetto si rimanda il lettore all'apposita pagina presente in questo
sito, relativa all'ottimizzazione della ricarica per le munizioni per arma
lunga.
ATTENZIONE !!
NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI
IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI DI
TIPO COMPRESSO NE, A MAGGIOR RAGIONE, CARICAMENTI IN DOSI SUPERIORI
A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE. SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE
PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA
E TIRATORE !!
Seppur più raramente, esistono in commercio anche
fucili semiautomatici (autoloader rifles) camerati in .270 Winchester.
Dal momento che si tratta di armi moderne e di buona qualità,
solitamente non è necessaria, anche in questo caso, nessuna operazione
di crimpatura. Ad ogni modo, se dovessero insorgere problemi particolari,
è possibile effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio
di specifiche matrici come la Matrice per la Crimpatura Industriale
(factory crimp die) prodotta dall'americana LEE, comodamente disponibile
su tutto il territorio nazionale. Il problema talvolta legato all'impiego
delle armi semiautomatiche è rappresentato dal fatto che le loro
dimensioni interne (N.B. segnatamente le dimensioni del serbatoio)
non consentono l'impiego di cartucce con le dimensioni (complessive) riportate
sui manuali di ricarica, per cui si è costretti ad impiegare cartucce
un po' più corte del normale (N.B. il riferimento è a qualche
decimo di mm !!). Con le palle più lunghe (cioè quelle
più pesanti), questo aspetto potrebbe rappresentare un problema.
Se la cartuccia è un po' più corta del normale, la combustione
avviene in maniera anomala, perchè la pressione non cresce in maniera
uniforme prima che la palla abbandoni il bossolo. Per risolvere questo problema
è conveniente impiegare le matrici per la crimpatura citate in precedenza.
Detto questo, va ricordato che la quasi totalità delle munizioni commerciali
destinate ad impieghi venatori presentano una palla trattenuta ins ede da
una decisa crimpatura. Il motivo va ricercato nel fatto che non potendo
i produttori di munizioni realizzare cartucce ottimizzate per ogni singola
arma, preferiscono realizzare cartucce di qualche decimo di mm più
corte del normale sulle quale applicare delle decise crimpature. In questo
modo i produttori di munizioni ottengono due importantissimi risultati:
- sono certi che le loro cartucce verranno camerate in QUALSIASI
arma (N.B. perchè essendo più corte del normale le cartucce
entreranno ovunque !!)
- sono certi di avere una combustione uniforme in QUALSIASI arma
(N.B. perchè avendo la crimpatura la pressione crescerà
in maniera UNIFORME prima che la palla lasci il bossolo !!)
Sono queste le ragioni per cui solitamente (al poligo o sui manuali
di ricarica) si dice che "...le cartucce da caccia sono più
corte di quelle da tiro...". Il motivo è che mentre per le cartucce
da caccia la pressione cresce uniformemente a causa della presenza della
crimpatura, in quelle da tiro lo stesso risultato si otterrà facendo
avvicinare il più possibile la palla all'inizio di rigatura. E' chiaro
che si tratta di considerazioni generali, poichè nella realtà
ogni arma fa storia se.
ATTENZIONE !!
TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO IMPIEGATE LE
MATRICI PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE NON ESAGERARE
MAI CON IL LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON LA FORZA APPLICATA
ALLA LEVA DELLA PRESSA)!!
In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria (610 - 620mm)
le velocità oscillano tra i 1000 - 1005 m/s (con le palle più
leggere) ed i 790 - 795 m/s (con le palle più pesanti).