CALIBRO .338 - 06 (.338 A-SQUARE)
La cartuccia calibro .338-06
(nota nelle fonti bibliografiche anche
come .338 A-Square, poichè fu la A-Square la prima azienda a rendere
disponibili i caricamenti commerciali ) è un derivato diretto
del famosissimo .30-06 Springfield (V.
voce a se), ottenuto per alterazione del colletto fino a consentire l'introduzione
di un proiettile del diametro nominale di 8,6mm (.338). Dal punto di vista
delle prestazioni, il .338-06 presenta una fortissima affinità con
il .333OKH, una cartuccia sperimentale
americana risalente agli anni '40 del XX secolo, oggi di fatto inesistente,
ed è molto simile al .35 Whelen
(V. voce a se). Questi sono, in sintesi, i suoi principali dati dimensionali:
- Diametro massimo del proiettile = 8,61mm (.339")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) = 84,83mm
- Lunghezza massima del bossolo = 63,35mm, ma in sede
di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 63,20mm esatti
- Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 52,30mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla (tipica) = 44,40mm
- Angolo di spalla = 17°30"
- Diametro del colletto = 9,40mm (N.B. in realtà esiste
una lievissima rastrematura che determina un passaggio del diametro del
colletto da 9,40 a 9,42mm)
- Diametro alla base della spalla = 11,20mm
- Diametro alla base del corpo = 11,94mm
- Diametro del fondello = 12,01mm
- Pressione di esercizio (media massimale) =
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Standard
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 9" per
canne da 600mm (23,5") con palle da 200 a 250 grs. di peso (N.B.
esistono anche armi con un passo di 1 giro
in 10")
La ricarica del .338-06 non presenta particolari
difficoltà, con la sola eccezione del procedimento di formatura dei
bossoli, il quale richiede una certa manualità. Ad ogni modo, partendo
dai bossoli del .30-06, i bossoli del .338-06 sono facilmente ottenibili
tramite un processo di formatura a freddo (N.B. è la parte più noiosa di tutto il
processo di ricarica di questa cartuccia) consistente nel passaggio
del colletto dentro ad una matrice con oliva di espansione rastremata da
.338". Fatto questo, i bossoli sono già pronti per essere usati e NON
necessita nessuna operazione di formatura a caldo !! Gli inneschi sono i
canonici Large Rifle Standard. Per quanto riguarda le palle, dal momento che
si tratta di una munizione nata esclusivamente per finalità venatorie,
è possibile scegliere tra le migliori palle semibilindate a punta molle
presenti sul mercato. La gamma dei pesi di palla astrattamente impiegabili
va da 200 a 250grs. (N.B. cioè da
12,8 a 16 GRAMMI), anche se le palle da 250grs. sono di gran lunga
le più diffuse. Con riferimento specifico ai propellenti, il .338-06
da ottimi risultati con la N-150. Un'altra polvere molto valida è la
WW-760.
palla da 200grs. semiblindata a punta
molle o con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico 84,10mm)
Polvere (tipo)
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Dose (grs.)
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N-135
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44,5 (min.) - 55,5 (MAX)
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N-140
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47,0 (min.) - 56,0 (MAX) |
N-150
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47,5 (min.) - 56,5 (MAX) |
IMR-4895
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46,0 (min.) - 56,0 (MAX) |
IMR-4064
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47,5 (min.) - 54,0 (MAX) |
Norma 202
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51,0 (min.) - 55,0 (MAX)
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Norma 203-B
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54,0 (min.) - 58,0 (MAX)
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palla da 225grs. semiblindata a punta
molle o con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico 84,10mm)
Polvere (tipo)
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Dose (grs.)
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WW-760
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48,0 (min.) - 62,0 (MAX)
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N-140
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40,5 (min.) - 51,5 (MAX) |
N-150
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44,5 (min.) - 55,5 (MAX) |
IMR-4895
|
42,0 (min.) - 53,0 (MAX) |
IMR-4064
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43,0 (min.) - 53,5 (MAX) |
Norma 203-B
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49,0 (min.) - 53,0 (MAX)
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palla da 250grs. semiblindata a punta
molle o con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico mm)
Polvere (tipo)
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Dose (grs.)
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WW-760
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45,0 (min.) - 59,0 (MAX)
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N-140
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42,0 (min.) - 51,0 (MAX) |
N-150
|
43,0 (min.) - 53,0 (MAX) |
IMR-4895
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40,0 (min.) - 49,0 (MAX) |
IMR-4064
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42,0 (min.) - 50,5 (MAX) |
Norma 203-B
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47,0 (min.) - 51,0 (MAX)
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ATTENZIONE !!
NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA RAGIONE, RICARICHE
CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO IN QUESTE TABELLE, O POTREBBERO
INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE ANOMALA ESTREMAMENTE PERICOLOSI PER ARMA
E TIRATORE !!
Così come avviene per la ricarica
di TUTTE le munizioni da caccia, anche per il .338 - 06 vanno rispettati i seguenti
principi fondamentali:
- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete le
dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della qualità
più ELEVATA possibile
Particolare CURA va esercitata in riferimento
al bossolo (N.B. che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore"
della ricarica !!), dal momento che sarà necessario:
- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente
ortogonale (intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro di vampa
con l'apposito utensile (N.B. una SOLA volta in tutta la vita operativa
del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano estroflessioni
nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde massimizzare
la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione del
bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "lavorano" SOLO sul
colletto (N.B. serve per ottimizzare la precisione della cartuccia !!)
tutte le volte che è necessario (N.B. cioè quando il colletto
ha subito delle GRAVI deformazioni e deve essere ripristinata la sua ortogonalità
rispetto al resto del bossolo) e solo DOPO avere effettuato l'operazione
di ricalibratura TOTALE del bossolo
Va segnalato che il calibro in commento è essenzialmente
camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles), per
cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria. L'unico problema
che il cacciatore / ricaricatore potrebbe incontrare, è quello di
ottimizzare la lunghezza COMPLESSIVA della propria cartuccia in riferimento
alla propria arma. il principio da seguire è quello di realizzare
cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella della larghezza
del serbatoio della propria arma. Per ulteriori chiarimenti su questo aspetto
si rimanda il lettore all'apposita pagina presente in questo sito, relativa
all'ottimizzazione della ricarica per le munizioni per arma lunga.
ATTENZIONE !!
NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI IDIOTI,
SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI IN
DOSI PALESEMENTE SUPERIORI A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE.
SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE
SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA E TIRATORE !!
Seppur più raramente, esistono in commercio anche
fucili semiautomatici (autoloader rifles) camerati in .270 Winchester.
Dal momento che si tratta di armi moderne e di buona qualità, solitamente
non è necessaria, anche in questo caso, nessuna operazione di crimpatura.
Ad ogni modo, se dovessero insorgere problemi particolari, è possibile
effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio di specifiche matrici
come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory crimp die)
prodotta dall'americana LEE (N.B. in questo caso si tratta di un prodotto
"fuoriserie" che deve essere esplicitamente richiesto alla casa produttrice
e richiede l'esborso di un prezzo maggiorato rispetto al normale !!).
Il problema talvolta legato all'impiego delle armi semiautomatiche è
rappresentato dal fatto che le loro dimensioni interne (N.B. segnatamente
le dimensioni del serbatoio) non consentono l'impiego di cartucce con
le dimensioni (complessive) riportate sui manuali di ricarica, per cui
si è costretti ad impiegare cartucce un po' più corte del
normale (N.B. il riferimento è a qualche decimo di mm !!).
Con le palle più lunghe (cioè quelle più pesanti),
questo aspetto potrebbe rappresentare un problema. Se la cartuccia è
un po' più corta del normale, la combustione avviene in maniera anomala,
perchè la pressione non cresce in maniera uniforme prima che la palla
abbandoni il bossolo. Per risolvere questo problema è conveniente
impiegare le matrici per la crimpatura citate in precedenza. Detto questo,
va ricordato che la quasi totalità delle munizioni commerciali destinate
ad impieghi venatori presentano una palla trattenuta in sede da una decisa
crimpatura. Il motivo va ricercato nel fatto che non potendo i produttori
di munizioni realizzare cartucce ottimizzate per ogni singola arma, preferiscono
realizzare cartucce di qualche decimo di mm più corte del normale
sulle quale applicare delle decise crimpature. In questo modo i produttori
di munizioni ottengono due importantissimi risultati:
- sono certi che le loro cartucce verranno camerate in QUALSIASI arma
(N.B. perchè essendo più corte del normale le cartucce
entreranno ovunque !!)
- sono certi di avere una combustione uniforme in QUALSIASI arma (N.B.
perchè avendo la crimpatura la pressione crescerà in
maniera UNIFORME prima che la palla lasci il bossolo !!)
Sono queste le ragioni per cui solitamente si dice che "...le
cartucce da caccia sono più corte di quelle da tiro...". Il
motivo è che mentre per le cartucce da caccia la pressione cresce
uniformemente a causa della presenza della crimpatura, in quelle da tiro
lo stesso risultato si otterrà facendo avvicinare il più
possibile la palla all'inizio di rigatura. E' chiaro che si tratta di considerazioni
generali, poichè nella realtà ogni arma fa storia se.
ATTENZIONE !!
TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO IMPIEGATE LE MATRICI
PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE NON ESAGERARE MAI CON IL
LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON LA FORZA APPLICATA ALLA LEVA
DELLA PRESSA)!!
In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria (610 - 620mm)
le velocità oscillano tra gli 880 (con le palle più leggere)
ed i 790 m/s (con le palle più pesanti).