CALIBRO .330 DAKOTA
La cartuccia calibro .330 Dakota è un derivato parziale
della cartuccia calibro
Questi sono, in sintesi, i suoi principali dati dimensionali:
- Diametro massimo del proiettile = 5,70mm (.224")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) =
69,00mm
- Lunghezza massima del bossolo = 56,70mm, ma in
sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 56,50mm
esatti
- Lunghezza
del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla (tipica) = mm
- Angolo di spalla = °
- Diametro del colletto = 7,24mm
- Diametro alla base della spalla = 10,94mm
- Diametro alla base del corpo = 11,90mm
- Diametro del fondello = 11,95mm
- Pressione di esercizio (media massimale) = 4400 bar (440MPa)
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Magnum
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 10"
per canne da 600mm (23,5") con palle da 50 a 75 grs. di peso
- Compressione =
come accade in TUTTE le cartucce ad alte prestazioni, anche in questa la
polvere può essere caricata in condizioni prossime al regime di compressione
(= densità di caricamento di poco inferiore al 100% CON polvere in
appoggio sulla colonna di polvere), oppure in regime di compressione vero
e proprio (= densità di caricamento superiore al 100% CON la palla
che preme sulla colonna di polvere) allo scopo di togliere ogni eventuale
spazio vuoto tra la colonna di polvere e la base della palla, onde facilitare
la combustione della (grossa) massa di polvere
ATTENZIONE !!
NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA RAGIONE,
RICARICHE CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO IN QUESTE
TABELLE, O POTREBBERO INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE ANOMALA ESTREMAMENTE
PERICOLOSI PER ARMA E TIRATORE !!
Così come avviene per la ricarica di TUTTE le munizioni
da caccia, anche per il .270 Winchester vanno rispettati i seguenti
principi fondamentali:
- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete
la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete
le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della
qualità più ELEVATA possibile
Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo (N.B.
che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore" della
ricarica !!), dal momento che sarà necessario:
- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente
ortogonale (intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito
utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro
di vampa con l'apposito utensile (N.B. una SOLA volta in tutta la
vita operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano estroflessioni
nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde
massimizzare la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione
del bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "lavorano" SOLO
sul colletto (N.B. serve per ottimizzare la precisione della cartuccia
!!) tutte le volte che è necessario (N.B. cioè
quando il colletto ha subito delle GRAVI deformazioni e deve essere ripristinata
la sua ortogonalità rispetto al resto del bossolo) e solo DOPO
avere effettuato l'operazione di ricalibratura TOTALE del bossolo
Va segnalato che il calibro in commento è normalmente
camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles),
per cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria. L'unico
problema che il cacciatore / ricaricatore potrebbe incontrare, è
quello di ottimizzare la lunghezza COMPLESSIVA della propria cartuccia
in riferimento alla propria arma. il principio da seguire è quello
di realizzare cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella
della larghezza del serbatoio della propria arma. Per ulteriori chiarimenti
su questo aspetto si rimanda il lettore all'apposita pagina presente in questo
sito, relativa all'ottimizzazione della ricarica per le munizioni per arma
lunga.
ATTENZIONE !!
NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI
IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI
IN DOSI PALESEMENTE SUPERIORI A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE.
SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE
SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA E TIRATORE !!
Seppur più raramente, esistono in commercio anche
fucili semiautomatici (autoloader rifles) camerati in .270 Winchester.
Dal momento che si tratta di armi moderne e di buona qualità,
solitamente non è necessaria, anche in questo caso, nessuna operazione
di crimpatura. Ad ogni modo, se dovessero insorgere problemi particolari,
è possibile effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio
di specifiche matrici come la Matrice per la Crimpatura Industriale
(factory crimp die) prodotta dall'americana LEE, comodamente disponibile
su tutto il territorio nazionale. Il problema talvolta legato all'impiego
delle armi semiautomatiche è rappresentato dal fatto che le loro
dimensioni interne (N.B. segnatamente le dimensioni del serbatoio)
non consentono l'impiego di cartucce con le dimensioni (complessive) riportate
sui manuali di ricarica, per cui si è costretti ad impiegare cartucce
un po' più corte del normale (N.B. il riferimento è a
qualche decimo di mm !!). Con le palle più lunghe (cioè
quelle più pesanti), questo aspetto potrebbe rappresentare un problema.
Se la cartuccia è un po' più corta del normale, la combustione
avviene in maniera anomala, perchè la pressione non cresce in maniera
uniforme prima che la palla abbandoni il bossolo. Per risolvere questo
problema è conveniente impiegare le matrici per la crimpatura citate
in precedenza. Detto questo, va ricordato che la quasi totalità
delle munizioni commerciali destinate ad impieghi venatori presentano una
palla trattenuta ins ede da una decisa crimpatura. Il motivo va ricercato
nel fatto che non potendo i produttori di munizioni realizzare cartucce
ottimizzate per ogni singola arma, preferiscono realizzare cartucce di qualche
decimo di mm più corte del normale sulle quale applicare delle decise
crimpature. In questo modo i produttori di munizioni ottengono due importantissimi
risultati:
- sono certi che le loro cartucce verranno camerate in QUALSIASI
arma (N.B. perchè essendo più corte del normale le cartucce
entreranno ovunque !!)
- sono certi di avere una combustione uniforme in QUALSIASI arma
(N.B. perchè avendo la crimpatura la pressione crescerà
in maniera UNIFORME prima che la palla lasci il bossolo !!)
Sono queste le ragioni per cui solitamente (al poligo o sui manuali
di ricarica) si dice che "...le cartucce da caccia sono più
corte di quelle da tiro...". Il motivo è che mentre per le cartucce
da caccia la pressione cresce uniformemente a causa della presenza della
crimpatura, in quelle da tiro lo stesso risultato si otterrà facendo
avvicinare il più possibile la palla all'inizio di rigatura. E' chiaro
che si tratta di considerazioni generali, poichè nella realtà
ogni arma fa storia se.
ATTENZIONE !!
TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO IMPIEGATE
LE MATRICI PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE NON ESAGERARE
MAI CON IL LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON LA FORZA APPLICATA
ALLA LEVA DELLA PRESSA)!!
In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria (610 -
620mm) le velocità oscillano tra i 1000 - 1005 m/s (con le palle
più leggere) ed i 790 - 795 m/s (con le palle più pesanti).