CALIBRO 10,4 X 47R (EX-ORDINANZA ITALIANA)


La cartuccia calibro 10,4x47R (N.B. questa cartuccia è nota in diverse fonti bibliografiche come 10,4x47R Vetterli, 10,35x47R Vetterli-Vitali 1870-71, 10,1x47,5R, M-70 Vetterli, M-71 Vetterli, 10,3 Vetterli, 10,35 Vetterli Italiano, 10,4x48R, 10,5x48 Swiss Schutzen, 10,8x48 Bachmann, DWM-59, DWM-59A, DWM-123, DWM-141, DWM-299, 10,4 Vetterli, 10,35 Vetterli, 10,35 ordinanza italiana o anche come 10,4 ordinanza italiana) è una munizione tecnologicamente SUPERATA ed oggi del tutto DESUETA, ma che ha un'importanza storica ENORME per il nostro Paese, poichè stata la PRIMA munizione a retrocarica ad essere adottata dall'esercito italiano. La cartuccia originale aveva un bossolo in rame 90/10 a collo di bottiglia, con fondello piatto, e del tipo con collarino (rimmed). Usava una palla in piombo a base cava e punta tonda da 20g. di peso con quattro anelli di forzamento. Due anelli erano esterni, mentre gli altri due erano affondati nel colletto. La prima scanalatura inserita nel bossolo era ingrassata con del grasso speciale composto da :

- 25% di grasso di bue
- 50% di paraffina
- 25% di olio di palma

Il diametro anteriore della palla era di 10,55mm, mentre a livello degli anelli di forzamento era di 10,85mm. Il valore di 10,35mm con cui è anche nota la cartuccia (10,35x47R) è invece quello misurato tra i pieni di rigatura. L'innesco era di tipo Boxer, del diametro di circa 4mm, con una miscela composta in parti uguali da :

- solfuro di antimonio
- clorato di potassio
- fulminato di mercurio

Per proteggere l'innesco dall'umidità, lo si copriva con della gommalacca. La carica di lancio era composta da 4g di polvere nera del tipo "grana fine - n°1", compattata e separata dalla palla tramite un dischetto di cartone. Questo per la cartuccia da fucile, dato che per quella da moschetto la dose si riduceva a 3,5g della stessa polvere. Stando ai manuali dell'epoca :

- la velocità alla bocca era di circa 435m/s con il fucile e di 410m/s con il moschetto
- la gittata era di circa 2750m con il fucile e di 2550m con il moschetto.

Nel corso del tempo, la cartuccia fu sottoposta ad una serie di migliorie tecnologiche la cui cronologia essenziale può così essere delineata :

- nel 1877 si passò dai bossoli in rame 90/10 a quelli in  rame 70/30 per evitare i fenomeni di rottura del fondello
- nel 1877 venne eliminata la cartuccia per moschetto e vene uniformata la carica di lancio a 4g. per TUTTE le armi
- nel 1877 si tentò l'impiego del rame 70/30 per gli inneschi, ma si ritornò subito dopo al rame 90/10
- nel 1884 si cominciò la produzione di bossoli tramite bandelle di ottone da 1,33 - 1,37mm al posto delle preesistenti da 2mm di spessore per ridurre i costi di produzione (N.B. inizialmente questi bossoli vennero resi riconoscibili tramite una "A" sul fondello e poi con un rilievo centrale sul fondello)
- nel 1880 venne introdotta la c.d. "cartuccia a mitraglia"
- nel 1886 venne introdotta la cartuccia per mitragliatrici, con palla blindata a punta tonda
- nel 1890 si passò dalla polvere nera alla polvere infume, con un caricamento basato su balistite in trucioli

Dal punto di vista tipologico, le fonti bibliografiche concordano nel sostenere che esitevano due famiglie DISTINTE di munizioni:

- quelle c.d. "ordinarie"
- quelle c.d. "speciali"

Rientrano nella famiglia delle munizioni ordinarie

- quella con palla in piombo
- quella con palla blindata per mitragliatrice
- quella con polvere infume
- quella ricaricata

La cartuccia con la palla in piombo era quella originale, ossia quella attorno alla quale nacquero il fucile ed il moschetto in calibro 10,4x47R. Si rinvia alle note presenti all'inizio della presente pagina per ulteriori informazioni. La cartuccia con la palla blindata per mitragliatrice risale al 1886 (c.d. M-86) e si rese necessaria perchè con la comparsa delle prime mitragliatrici, sorsero GRAVI problemi di alimentazione impiegando cartucce con palle di piombo (pur se a punta tonda). Infatti, impiegando mitragliatrici come le celebri Maxim, oppure come le "moderne"  Gardner o Nordenfeldt, ci si rese conto che le preesistenti cartucce con palla in piombo non riuscivano a fare funzionare correttamente i dispositivi di alimentazione, e si rese per tanto necessario il passaggio ad una nuova cartuccia con una palla sempre da 20g di peso, ma con una blindatura in lega rame-zinco (= rame 70/30) o, più raramente, in lega rame-nichel. Il profilo della palla era sempre rotondo e la base era sempre cava. Il bossolo era identico al precedente, ma l'innesco venne sostituito con uno da 5,7mm di diametro, sempre di tipo Boxer. Venne mutata la composizione dell'innesco nel seguente modo :

- 25% di fulminato di mercurio
- 37,5% di clorato di potassio
- 37,5% di solfuro di antimonio

Anche la carica di lancio subì una modifica nella composizione. Per avere una migliore costanza di combustione, venne impiegato il carbone derivante dalla combustione della canapa (c.d. canapuli). La carica di lancio era composta da 4,15g di polvere nera a grana fine n°3. I problemi di combustione vennero poi risolti in maniera definitiva con il passaggio alla polvere infume, avvenuto solo nel 1890. Nel 1889, venne realizzata una cartuccia "moderna" con una carica di lancio in balistite, la cui distribuzione avvenne però solo nel 1890. La cartuccia con polvere infume (c.d. M-90) aveva una palla da 16g  con blindatura in rame 70/30 ed un anello di forzamento. Il bossolo era in rame 70/30, ma venne eliminato il risalto centrale, dando così al bossolo di questa nuova cartuccia un aspetto tronco-conico. Venne mantenuto l'innesco da 5,7mm di diametro del precedente M-86, ma fu però modificata la composizione nel seguente modo :

- 50% di fulminato di mercurio
- 25% di clorato di potassio
- 25% di solfuro di antimonio

In realtà esistevano due tipologie diverse di innesco:

- il Boxer (il più diffuso, cioè quello con l'incudine non solidale alla sede dell'innesco)
- il Roth (il meno diffuso, cioè quello con l'incudine solidale alla sede dell'innesco, riconoscibile per la presenza di una stella a cinque punte sul fondello, anche se va detto che i bossoli prodotti dalla SMI durante il primo conflitto mondiale ne erano privi)

La carica di lancio era costituita da 2,4g di balistite in trucioli (indicata come "balistite n°1" nei manuali dell'epoca), che veniva tenuta in sede con del cotone idrofilo stante lo spazio vuoto che si veniva a creare per il mancato utilizzo della polvere nera. Secondo i manuali militari dell'epoca, la velocità alla bocca con il nuovo propellente era di ben 615m/s, il che costituiva un notevole passo in avanti rispetto al preesistente caricamento a polvere nera. Questa nuova cartuccia era disponibile :

- per il fucile
- per il moschetto
- per le mitragliatrici (N.B. è riconoscibile per la presenza di una crimpatura a tre punti sfalsati di 120°, resasi necessaria onde evitare fenomeni di sfilamento o di rientro della palla dal colletto durante il funzionamento)

La cartuccia ricaricata derivò dalla necessita di ridurre i costi di produzione del munizionamento destinato alle FF.AA. Per questo motivo, tutti i bossoli sparati dai vari  Reparti della FF.AA. durante gli addestramenti, ma anche quelli sparati nelle Sezioni del TSN dalle varie società di tiro, venivano meticolosamente raccolti e sottoposti a due lavaggi .

- il primo lavaggio, con una soluzione di acqua e soda
- il secondo lavaggio, con la sola acqua

Dopo il lavaggio si procedeva alla rimozione dell'innesco sparato ed alla pulizia esterna ed interna. Completate queste operazioni, i bossoli raccolti venivano suddivisi per anno e per marca, formando insiemi non più grandi di 20.000 pezzi. A questo punto, se si dovevano ricaricare cartucce a palla, il quindici per mille dei bossoli di un singolo insieme veniva caricato e testato. Se NON oltre il 5% delle cartucce ricaricate generava problemi (= difficoltà di estrazione, rottura del bossolo, cedimento della sede dell'innesco, frattura del colletto, etc.), TUTTO l'insieme veniva ricaricato. La disciplina normativa dell'epoca imponeva che per la ricarica a palla con polvere nera, si potessero utilizzare unicamente SOLO i bossoli che fossero :

- di tipo M-70 standard (= cioè non alleggeriti)
- in perfetto stato
- con fratture della bocca lunghe non oltre1,5mm

Il singolo bossolo poteva essere ricaricato fino ad un massimo di QUATTRO volte. Veniva effettuata non solo la ricarica delle cartucce a palla, ma anche quella delle cartucce a salve. In questo caso la procedura risultava MOLTO più semplificata per ben due motivi :

- non veniva eseguita la prova preliminare sul 5% dei pezzi OBBLIGATORIA per le cartucce a palla
- venivano impiegati ANCHE bossoli con fratture sulla bocca profonde fino a 6mm

I bossoli ricaricati a salve erano riconscibili perchè avevano una piccola croce punzonata sul fondello. Purtroppo, come sanno i collezionisti più esperti, questo particolare punzone veniva talvolta impiegato anche per le ricariche a pallottola. Questo potrebbe generare confusione nel riconoscimento dei bossoli da parte degli appassionati (N.B. e spesso la genera!!). Per la ricarica a salve a polvere nera si potevano utilizzare:

- una sola i bossoli M-70 alleggeriti
- più volte i bossoli M-70 standard

Inoltre, per espressa disposizione normativa :

- la ricarica a salve con la polvere infume si poteva effettuare una SOLA volta a prescindere dal tipo di bossolo utilizzato
- i bossoli del tipo M-90 non potevano essere mai ricaricati, a prescindere che si trattasse di ricarica a salve o con pallottola

Una terza tipologia di munizione ricaricata riguardava le cartucce c.d. "a mitraglia". Per questo particolare tipo di ricarica :

- non veniva effettuato il test di sparo sul campione del 5%
- non veniva apposto nessun punzone identificativo sul fondello
- venivano usati bossoli di risulta del tipo "a mitraglia" (secondo la maggioranza delle fonti bibliografiche)
- venivano usasti bossoli con fratture lunghe fino a 1,5mm (secondo la maggioranza delle fonti bibliografiche)

Rientrano nella famiglia delle munizioni speciali :

- quella per la prova forzata
- quella da manipolazione
- quella a salve
- quella c.d. "a mitraglia"

La cartuccia per la prova forzata venne realizzata per provare le armi di nuova costruzione. Si trattava di una speciale cartuccia con la stessa carica di lancio della cartuccia M-70, ma con una palla pesante circa il doppio di quella tradizionale. Si trattava infatti di una palla da 40,5g (circa 625grs.) lunga ben 48,2mm. La palla era in piombo a punta tonda, con quattro anelli di forzamento e quattro solchi di grassaggio. Due anelli di forzamento erano esterni, mentre gli altri due erano inseriti nel colletto. Diversamente dalla palla originale aveva la base piana e non cava. Questa soluzione venne concepita perchè era impossibile aumentare il quantitativo della carica di lancio, in quanto la polvere nera occupava tutto il volume interno disponibile. La cartuccia da manipolazione era una munizione totalmente INERTE destinata all'addestramento delle reclute. Nonostante alcune incertezze (cronologiche e non solo), le fonti bibliografiche più accreditate ne indicano tre varianti :

- la PRIMA, costituita da un bossolo inutilizzabile per la ricarica (non importa se a palla o a salve), SENZA innesco e con una palla in legno molto corta
- la SECONDA, costituita da un bossolo inutilizzabile per la ricarica (non importa se a palla o a salve), con un tacco in cuoio al posto dell'innesco ed una palla in legno con profilo IDENTICO all'originale (N.B. e che si prolunga dentro al bossolo fino a raggungere il tacco in cuoio)
- la TERZA (c.d. modello 90, M-90, M°90 o Mod.90 che dir si voglia), costituita da un bossolo inutilizzabile per la ricarica di tipo 70 o 90 (non importa se a palla o a salve), con un tacco di cuoio al posto dell'innesco e con una palla in rame 70/30 brunito e liscio al tatto (N.B. e con un cilindro di cartoncino rigido dentro al bossolo per evitare rientri della palla nel colletto)

La cartuccia a salve era una munizione particolare che venne prodotta nelle seguenti varianti :

- la PRIMA, basata su di un bossolo ordinario di tipo M-70 contenente 4g di polvere nera ed una lunga borra in feltro in sostituzione della pallottola
- la SECONDA, basata su di un bossolo ordinario di tipo M-70 contenente 3,5g di polvere nera e due borre in feltro sovrapposte in sostituzione della pallottola
- la TERZA, basata su di un bossolo ordinario di tipo M-70 contenente 3,5g di polvere nera ed una borra in feltro (in uno o due pezzi) in sostituzione della pallottola ed il colletto crimpato
- la QUARTA, con un cappuccio forato al posto della palla, la quale si rese necessaria per eliminare i problemi di alimentazione insorti dopo l'adozione del Vetterli M-70/87 (N.B. il bossolo può essere di tipo M-70 o M-86, nuovo o ricaricato)
- la QUINTA, con 0,55g di balistite in trucioli, una borra in feltro ed un falsa pallottola di carta arrotolata, adottata dopo il passaggio alla polvere infume avvenuto nel 1890 (N.B. il bossolo può essere di tipo M-70 o M-86, nuovo o ricaricato)

Tra i collezionisti è nota l'esistenza :

- delle cartucce a salve con il colletto di diametro ordinario
- delle cartucce a salve con il colletto ridotto a 9mm di diametro

Per quanto attiene alle false pallottole, queste possono essere :

- di colore bianco
- di colore grigio chiaro (varie tonalità)
- di colore arancione

Di solito i bossoli destinati al caricamento a salve ricano sul fondello QUATTRO segmenti perpendicolari tra loro, anche se questo non accadeva sempre. Si ricordi che le cartucce a salve vennero prodotte dagli opifici militari attivi in Italia in quel periodo storico. Anche alcune aziende, come la GFL o la Leon Beaux, produssero limitati quantitativi di cartucce a salve per il mercato civile. Venendo, infine alle cartucce c.d. "a mitraglia", queste munizioni vennero adottate nel 1880 per servizi di sentinella e, più in generale, per attività di ordine pubblico. Si trattava di una particolare cartuccia con .

- un bossolo più lungo del normale (ben 62,3mm!!)
- tre cilindri di piombo tagliati a 120°
- una corta pallottola in piombo
- un cilindro di pergamena in cui venivano inseriti i tre cilindri di piombo (N.B. spesso mancante nelle cartucce assemblate presso il Pirotecnico di Torino)
- due elementi separatori posti alle due estremità del cilindro di pergamena

La carica di lancio era costituita da 3g di polvere nera, che veniva separata dalla palla con un sottile dischetto di feltro. Il peso totale della "palla" era di 29,71g (circa 460grs.). Con il passaggio alla polvere infume, nel 1890 venne adottata una cartuccia IDENTICA alla precedente, ma caricata con 1,75g di balistite in trucioli. Il cilindro di pergamena venne sostituito da uno di percale con spessore maggiorato. Il diverso volume occupato dalla balistite determinò una riduzione del diametro dei cilindri di piombo. La nuova cartuccia montava quindi una palla da 28,81g di peso (circa 445grs.). Per quanto attiene alla produzione, il 10,4x47R venne prodotto essenzialmente dai principali opifici militari italiani attivi PRIMA del secondo conflitto mondiale :

- il pirotecnico di Torino (N.B. le cartucce sono riconoscibili perchè riportano la lettera "T" sul fondello)
- il pirotecnico di Bologna (N.B. le cartucce sono riconoscibili perchè riportano la lettera "B" sul fondello)
- il pirotecnico di Capua (N.B. le cartucce sono riconoscibili perchè riportano la lettera "C" sul fondello)

Tuttavia, anche alcune aziende produttrici di munizioni per il mercato civile si occuparono di commercializzare numerosi lotti di questa cartuccia. Vanno in particolare ricordate :

- GFL (Lecco)
- Leon Beaux (Milano)
- M&C (produttore attualmente ignoto)
- Keller & Co. (Austria)
- UMC (USA)
- Brass & Metal Mfg. Co. (Kansas City, USA)
- Gustav Genschow (Durlach, Germania)
- Egestoff (Linden, Germania)
- SFM (Francia)
- Gevelot (Francia)


                                          CODICE DI RICONOSCIMENTO DEI COLORI PER LE CONFEZIONI DELLE CARTUCCE CALIBRO 10,4x47R


Tipologia
Colore
a pallottola 1870
grigio (1)
a pallottola 1886
arancione
a pallottola 1890
arancione (2)
a salve 1870
viola (3)
a salve 1890
grigio (4)
a mitraglia 1870
rosso (5)
a mitraglia 1890
verde (6)


                                                                                                               LEGENDA

- (1) = può essere anche viola di varie tonalità
- (2) = il coperchio è di colore grigio o azzurro in varie tonalità
- (3) = può assumere varie tonalità di viola
- (4) = la scatola può essere grigia o azzurra ed il coperchio arancione
- (5) = può assumere varie tonalità di rosso
- (6) = può assumere varie tonalità di verde


Praticamente tutte le fonti bibliografiche, concordano nel fatto che le confezioni delle cartucce militari italiane erano fatte di cartoncino rigido ricoperto di carta sottile. Ogni scatola conteneva 8 cartucce disposte su due file. Le confezioni più vecchie avevano uno spago che consentiva l'apertura con la semplice trazione, mentre le scatole più "moderne" avevano una linguetta di percale su uno dei lati minori. Su ogni confezione era riportato :

- il modello di cartuccia
- il luogo di produzione
- l'anno di produzione
- una serie di informazioni aggiuntive per l'utilizzatore

Tra le informazioni aggiuntive figuravano una serie di lettere, disegni o di sigle, il cui significato era il seguente :

- "O" = bossolo in ottone (= rame 70/30)
- sbarretta orizzontale = bossolo in ottone (= era alternativo alla lettera "O")
- "OA" = bossolo in ottone alleggerito
- croce piccola = bossolo ricaricato
- stella a cinque punte = bossolo dotato di innesco con incudine solidale (c.d. sistema Roth), presente però solo sulle cartucce tipo 90
- "da salve" = indicazione riportata unicamente sulle cartucce a salve tipo 90
- "mod. 1870" , "M-1870", "M° 70/87" o "70/87" = indicazione riportata quasi sempre sulle cartucce a palla

Si ricordi che vennero realizzati anche alcuni lotti di cartucce tipo 90 che erano del tutto PRIVE di segni di riconoscimento sul fondello, poichè vennero inviate per armare gli affiliati dell'IRA insieme ad alcuni lotti di fucili M - 70/87. Premesse queste notizie storiche per nulla approfondite, quelli che seguono sono  i suoi principali dati dimensionali:


- Diametro massimo del proiettile = 10,70mm
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) = 66,40mm
- Lunghezza massima del bossolo  = 47,60mm, ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 47,40mm esatti
- Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 40,60mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla  (tipica) =
34,70mm
- Angolo di spalla = °
- Diametro del colletto = 11,20mm
- Diametro alla base della spalla = 13 mm
- Diametro alla base del corpo = 13,9mm
- Diametro del fondello = 16 mm
- Pressione di esercizio (media massimale) =
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Standard
- Passo di rigatura (commerciale) tipico =



                                                                      ATTENZIONE !!

SE DECIDETE DI RICARICARE USANDO PALLE BLINDATE, PER FAVORE PULITE SEMPRE LA CANNA CON PRODOTTI SPECIFICI COME IL MILFOAM (consultate il sito www.milfoam.fi per ulteriori informazioni) OD IL GUNSLICK (consultate il sito www.gunslick.com per ulteriori informazioni) . SI TRATTA DI OTTIMI PRODOTTI CHE ELIMINANO I DEPOSITI PARASSITI DI RAME IN PROFONDITA' E FACILITANO LE OPERAZIONI DI PULIZIA !!


                                                                       ATTENZIONE !!


SE DECIDETE DI RICARICARE USANDO LA POLVERE NERA, RICORDATEVI DI PULIRE SCRUPOLOSAMENTE L'ARMA DOPO OGNI SESSIONE DI TIRO. IL METODO TRADIZIONALE PREVEDE L'IMPIEGO DI ACQUA TIEPIDA E SAPONE DI MARSIGLIA, PER CUI SE INTENDETE SEGUIRLO, RICORDATEVI DI ASCIUGARE E LUBRIFICARE ADEGUATAMENTE L'ARMA DOPO AVERLA PULITA !!



La ricarica del 10,4x47R  presenta particolari difficoltà operative, di non poco conto, che verranno debitamente illustrate qui di seguito. A ciò va poi aggiunto che si tratta di una pratica del tutto NON comune nel nostro Paese. Mentre sono moltissimi gli appassionati di armi della classe "ex ordinanza" che ricaricano per il Carcano (v. voce a se), o per altre armi della medesima classe, ce ne sono davvero pochissimi che ricaricano per il Vetterli!! In primo luogo, dal momento che la cartuccia lavora a basse pressioni, anche se il bossolo appare grande, occorre ricordare che è assolutamente necessario  :


- non pensare di risolvere il problema usando le moderne polveri da fucile come avviene con il Carcano, anche ipotizzando di scegliere tra quelle MOLTO rapide a bruciare
- scegliere sempre la polvere più corretta
- misurare SCRUPOLOSAMENTE ogni SINGOLA dose di polvere
- porre un'attenzione maniacale per evitare in introdurre una DOPPIA dose nel bossolo (N.B. questo problema non sussiste se si vuole ricaricare con la polvere nera)


Molti ricaricatori esperti, affermano con convinzione che "...è molto meglio comprare un Vetterli per conservarlo gelosamente nella propria collezione piuttosto che tentare di iniziare il processo di ricarica personalizzata...", poichè lo considerano questa pratica come "...un'inutile perdita di tempo..." !! E' chiaro poi che ognuno è libero di pensarla come meglio crede, per cui chi vuole cimentarsi nell'impresa di ricaricare il calibro in questione è liberissimo di farlo. Preliminarmente ci corre l'obbligo di segnalare i seguenti aspetti rilevanti :


- peso di palla = la palla originale aveva un peso di 20g. (cioè poco meno di 310grs.). Era dotata di 4 anelli di forzamento ed aveva una punta tonda con una base cava. Molti esperti affermano che le palle oggi utilizzate per la ricarica del 10,4x47R in via maggioritaria siano troppo leggere (N.B. il peso oscilla solitamente tra i 220 ed i 240grs.), e che ciò vada a PREGIUDICARE seriamente la precisione di tiro

 - scelta della la polvere = per la polvere ci sono due scuole di pensiero. Alcuni usano semplicemente le moderne polveri infumi scegliendole tra quelle con la velocità di combustione più idonea all'impianto termobalistico della cartuccia. Viceversa, i puristi prediligono ricreare la cartuccia originale avvalendosi della polvere nera commercializzata dai produttori moderni. Su questo aspetto esistono però alcune divergenze. Alcuni usano la polvere nera svizzera n°3 (ffg), mentre altri usano la polvere nera svizzera n°2 (fffg). Entrambe sono dedicate alle armi lunghe, solo che la prima è più lenta mentre la seconda è più rapida a bruciare

- scelta degli inneschi = per gli inneschi ci sono diverse opinioni ancora oggi. Un numero ristretto di tiratori utilizza i Large Rifle Magnum. Altri affermano che l'impiego dei Large Rifle Magnum con la polvere nera è pericoloso e che potrebbe creare problemi seri (= sovrapressione), per cui optano per i Large Rifle Standard. Infine, non manca chi impiega dei Large Pistol Standard. Allo stato attuale i Large Rifle Standard sono sicuramente i più diffusi tra i ricaricatori

- quantitativo di polvere = la carica di lancio originale era di 4 GRAMMI di polvere nera (61,7grs.), cosa che nei bossoli attuali non è più possibile impiegare perchè hanno le pareti troppo spesse. Molti tiratori usano 3 GRAMMI (46,3grs.) che era la carica originariamente usata nei moschetti. Una carica molto diffusa tra gli amanti di questo calibro è costituita da 45,0grs. di polvere nera n°3 accesi da inneschi di tipo Large Rifle Standard, con un po' di semolino e di carta per eliminare gli spazi vuoti tra palla e polvere

- reprimento dei bossoli = i ricaricatori più esperti sono soliti ricavare i bossoli del 10,4 ex-ordinanza partendo da quelli del .348 Winchester tramite taglio e successiva formatura a caldo (fire-forming). Eventualmente è possibile rivolgersi alla STITRA di Torino che li vende già pronti. Si tenga presente che sono in circolazione i bossoli calibro 10,4x47R prodotti dalla tedesca Hulse Horneber che sono MOLTO più rari. Si possono trovare presso le armerie più fornite o presso l'importatore italiano che è la STITRA di Torino. Nonostante il nome, NON sono veri e propri bossoli Vetterli, ma sono bossoli per vecchie cartucce tedesche da tiro, che però possono essere impiegati per creare i bossoli Vetterli. E' sufficiente la formatura a caldo e la tornitura della base del corpo, che è di circa 0,2mm più larga rispetto ai bossoli Vetterli originali. Si segnala che molti tiratori preferisono non usarli perchè hanno avuto notevoli problemi di reperimento in seguito agli ordini on-line fatti direttamente in Germania.

- reperimento delle palle = per le palle il distributore italiano più fornito è la STITRA (www.stitra.com) che ha sia le palle che i fondipalle specifici da .43" e del peso di 230grs. con due anelli di forzamento. Le palle sono altresì reperibili presso la C.O.V. Trading ed altre armerie ALTAMENTE specializzate nella ricarica di munizioni obsolete. Si coglie l'occasione per segnalare come la cosa sia oggetto di accese DISCUSSIONI tra gli amanti del tiro con questa arma. Infatti, mentre alcuni tiratori / ricaricatori si sono trovati bene, altri si sono trovati male in quanto hanno LAMENTATO il fatto che queste palle risultino troppo larghe e cilindriche. Si è detto da parte di taluni tiratori che tali palle NON possono essere usate con profitto in quanto hanno diametri di .422" e .428", cosa che determina la deformazione del colletto e notevoli problemi di cameratura .

- reperimento delle matrici = per le matrici occorre rivolgersi ad un'armeria ALTAMENTE specializzata in ricarica di munizioni obsolete. Le matrici attualmente più diffuse sono quelle dell'americana C-H. , anche se non manca chi usa prodotti di marche diverse (N.B. da alcuni esperti è stato sollevato il problema che le matrici C-H sarebbro in grado di crimpare solo le palle sovracalibrate, e non quelle di diametro adeguato !!). In qualsiasi caso, si segnala che bisogna agire con ESTREMA attenzione quando si usano le matrici, a prescindere dalla marca utilizzata. Infatti, quando si inserisce la palla non si può effettuare una crimpatura "convenzionale" o gli anelli di forzamento verrebbero "asportati" dalla palla!! Per EVITARE problemi pratici, conviene agire nel seguente modo. Prima si inserisce la palla con la matrice di inserimento e poi si fa passare la cartuccia dentro la matrice di ricalibratura rimuovendo lo stelo decapsulatore. In questo modo la cartuccia verrà assemblata adeguatamente

- reperimento dei fondipalle = un discreto numero di "puristi" della ricarica, preferisce fondersi le palle ARTIGIANALMENTE, invece che acquistarle già pronte. Secondo un'opinione largamente diffusa, i migliori fondipalle al mondo sarebbero quelli della RCBS, che risultano però di difficile reprimento in quanto fuori produzione da anni (per cui si deve ricorrere ai fondi di magazzino). Alcuni tiratori prediligono i fondipalle NEI, mentre altri li detestano affermando che danno origine a palle sottocalibrate. I tiratori più scrupolosi prediligono impiegare fondipalle a 2 o 4 cavità fatti ad hoc da un valente armaiolo meccanico (o da qualche amico compiacente esperto nell'impiego di fresa e tornio), ed impiegando una palla originale in calibro 10,4mm come elemento di paragone per riprodurre le cavità


Così come avviene per la ricarica di TUTTE le munizioni, anche per il  10,4x47R  vanno rispettati i seguenti principi fondamentali :


- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della qualità più ELEVATA possibile


Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo (N.B. che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore" della ricarica !!), dal momento che sarà necessario :


- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente ortogonale (intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro di vampa con l'apposito utensile (N.B. una SOLA volta in tutta la vita operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano estroflessioni nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde massimizzare la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione del bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "lavorano" SOLO sul colletto (N.B. serve per ottimizzare la precisione della cartuccia !!) tutte le volte che è necessario (N.B. cioè quando il colletto ha subito delle GRAVI deformazioni e deve essere ripristinata la sua ortogonalità rispetto al resto del bossolo) e solo DOPO avere effettuato l'operazione di ricalibratura TOTALE del bossolo



                                                                                      ATTENZIONE !!

NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI DI TIPO COMPRESSO NE, A MAGGIOR RAGIONE, CARICAMENTI IN DOSI SUPERIORI A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE. SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA E TIRATORE !!


Va segnalato che il calibro in commento è camerato per armi monocolpo (single shot rifles) e a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles) e che avendo un bossolo del tipo "a collarino" (flanged / rimmed), richiede una leggera crimpatura, necessaria per tutte le cartucce della medesima specie.


                                                                                      ATTENZIONE !!

NON UTILIZZATE MAI UN VETTERLI O UN'ARMA DI VECCHIA FATTURA SENZA PRIMA AVERLA FATTA ESAMINARE ACCURATAMENTE DA UN VALIDO E CAPACE ARMAIOLO !! PER FAVORE NON SOTTOVALUTATE MAI LA SICUREZZA PER NESSUNA RAGIONE !!


Venendo infine alla ricarica vera e propria, quelle che seguono sono alcune dosi di ricarica con polveri infumi che sono state sviluppate tramite un'arma in perfette condizioni che è stata messa gentilmente a disposizione da un facoltoso collezionista iscritto alla Sezione TSN di Novara, che ringraziamo calorosamente per la gentile collaborazione prestata. Le dosi non hanno dato luogo a nessun inconveniente, ma si ricorda a tutti di iniziare SEMPRE dalla dose indicata come minima.



                      ALCUNI ESEMPI DI RICARICHE CON POLVERE INFUME E PALLE IN LEGA TERNARIA RICAVATE PER FUSIONE DOMESTICA


diametro palla (mm)
tipo palla
peso palla (grs.)
tipo polvere
peso polvere (grs.)
10,90 (.429")
cast GC
240
B&P M-410
17,0 - 23,0  
10,90 (.429")
cast GC
240
WW-296
21,0 - 27,0
10,90 (.429")
cast GC
240
N-110
18,0 - 24,0
10,90 (.429")
cast GC
240
N-120
22,0 - 28,0
10,90 (.429")
cast GC
240
N-130
26,0 - 31,0
10,90 (.429")
cast GC
240
Norma 200
21,0 - 27,0
10,90 (.429")
cast GC
240
IMR-4227
21,0 - 26,0
10,90 (.429")
cast GC
240
IMR-4198
22,0 - 28,0


NOTE TECNICHE (1) - chi  non ha la possibilità di farsi costruire artigianlmente un fondipalle specifico per la ricarica del 10,4x74R con FORMA e PESO identici a quelli della palla originale, aggira il problema acquistando un fondipalle Lyman n° 429251 comunemente impiegato per la ricarica del .44 Magnum. Questo fondipalle consente di ottenere una palla da 250grs. di peso che permette anche ai tiratori meno attrezzati di sparare con il 10,4x47R.

NOTE TECNICHE (2) - quei tiratori che usano la polvere nera con per la ricarica del 10,4x47R, impiegano SPESSO 44,0grs. di polvere nera n°3 accesi da inneschi di tipo Large Rifle Standard. Le palle sono quelle da 230grs., a profilo tondo, ricavate da stampi per la fusione casalinga e reperibili presso rivenditori specializzati. Gli spazi vuoti sono eliminati, e la polvere viene compattata, tramite introduzione di una borra in feltro calibro .44, oppure tramite l'impiego di semolino separato dalla polvere con un dischetto di carta. Questo tipo di ricarica è contestata da alcuni esperti, secondo i quali una palla da 230grs. sarebbe troppo leggera, e indatta per garantire la massima precisione.

NOTE TECNICHE (3) - alcune fonti bibliografiche indicano una dose di 28,0grs. di IMR-4198 dietro ad una palla in lega ternaria ricavata da un fondipalle Lyman n° 429251 comunemente impiegato per la ricarica del .44 Magnum. L'impiego di questa palla da 250grs. sarebbe errata secondo alcuni esperti, che la ritengono non adatta per la ricarica del 10,4x47R per quanto attiene PESO e PROFILO.

NOTE TECNICHE (4) - alcune fonti bibliografiche indicano una dose di 24,0grs. di H-4227 dietro ad una palla in lega ternaria ricavata da un fondipalle Lyman n° 429251 comunemente impiegato per la ricarica del .44 Magnum. L'impiego di questa palla da 250grs. sarebbe errata secondo alcuni esperti, che la ritengono non adatta per la ricarica del 10,4x47R per quanto attiene PESO e PROFILO.