SUGGERIMENTI UTILI PER GLI ISTRUTTORI 


§1 - generalità sull'importanza degli istruttori


Le capacità personali di un istruttore e la qualità dei suoi insegnamenti hanno un'influenza DETERMINANTE sulla preparazione dei suoi allievi. Dal momento che non si finisce mai di imparare, specie fra i membri delle FF.AA. o delle FF.PP., il supporto di un istruttore esperto e capace è SEMPRE necessario !! Questo discorso vale per tutti gli appartenenti alle FF.AA. e/o alle FF.PP., comprese anche le branche più specialistiche delle medesime. Quelli che seguono sono alcune idee che possono servire agli istruttori per migliorare il proprio livello qualitativo e, dunque, per migliorare il livello di insegnamento fornito.


§2 - come organizzare un corso di formazione



Un corso di formazione per gli operatori delle FF.AA. o delle FF.PP., a prescindere dall'argomento trattato, è di norma strutturato su tre elementi  :


- lezione teorica
- dimostrazione pratica
- prova pratica


La lezione TEORICA spetta, ovviamente, all'istruttore (o agli istruttori). Analogamente, la dimostrazione PRATICA spetta SEMPRE all'istruttore, sia perchè un istruttore che non è capace di effettuare in prima persona quanto affermato durante la lezione teorica è un istruttore INCAPACE, sia perchè un simile istruttore perderebbe IMMEDIATAMENTE la stima degli allievi !! Se un istruttore non ha la stima dei suoi allievi, questi saranno disincentivati e apprenderanno poco o nulla !! Infne, la prova pratica verrà effettuata dagli allievi sotto l'attenta osservazione dell'istruttore. Durante qualsiasi fase delle sua attività, l'istruttore non deve mai dimenticare una serie di principi pratici che riguardano l'apprendimento degli allievi. Questi principi possono così essere riassunti (N.B. si rammenti che dopo l'adolescenza, la capacità di apprendimento diventa un fattore costante presente in ogni individuo, nel senso che non è più necessario forzare un individuo per fargli apprendere qualcosa) :


-  la capacità di apprendimento degli allievi dipende direttamente dalla capacità degli allievi di stimolarne la curiosità
- la capacità di apprendimento degli allievi dipende direttamente dal tipo di attività svolta a livello pratico e teorico
- la capacità di apprendeimento degli allievi è influenzata dall'osservazione e dall'esperienza personale
- l'apprendimento è tanto più efficace quanto più si stimola la curiosità
- la creazione di una sana competizione tra gli allievi ne migliora l'apprendimento
- riconoscere i progressi di ogni singolo allievo ne migliora l'apprendimento
- spingere gli allievi a migliorarsi in continuazione ne migliora l'apprendimento
- spingere gli allievi ad autoresponsabilizzarsi ne migliora l'apprendimento


Due dettagli molto importanti che ogni istruttore deve sempre tenere a mente sono i seguenti  :


- alla teoria deve SEMPRE seguire la pratica (N.B. un corso solo teorico è la cosa più intuile che ci sia !!)
- la perfezione (N.B. da parte di chi insegna e di chi riceve l'insegnamento !!) NON esiste, ma ci si può andare molto vicino attraverso la pratica reiterata


Occorre ricordare che molte delle persone che partecipano ad un programma di formazione  :


- hanno degli obiettivi prefissati
- richiedono una spiegazione costante delle regole
- sono rivolti all'azione
- sono pragmatici
- si aspettano un'ottima organizzazione
- sono realistici
- sono critici verso gli altri
- richiedono una valutazione continua delle proprie prestazioni da parte degli istruttori
- sono sospettosi verso tutto e tutti
- giudicano immediatamente un istruttore e non perdonano eventuali errori


Gli istruttori devono tenere bene a mente questi aspetti per evitare la fiducia di molti allievi. Detto questo, non va dimenticato che, stante lo scopo di un programma di formazione,  gli allievi sono sotto costante osservazione (durante il corso), per cui sono valutati continuamente dagli istruttori. Questo non significa che non sia necessario effettuare delle  valutazioni supplementari a fine corso, oppure a scadenze prefissate durante il corso (N.B. questo discorso diventa MOLTO importante specie se il corso  è molto lungo). La valutazione può essere fatta in uno o più dei seguenti modi  :


- esame scritto
- prove pratiche
- osservazione da parte dell'istruttore
- esame orale


Ovviamente la valutazione dovrà essere il più REALISTICA possibile. Non ha alcun senso valutare un allievo richiedendo una prestazione non pertinente o completamente irrealistica. Ad esempio, non ha senso effettuare una valutazione pratica pretendendo che l'allievo esegua una rosata MASSIMA di 40 - 50mm a 25m effettuando del tiro rapido !! Più semplice, e realistico, sarebbe richiedere di collocare in maniera continuativa dei colpi in un zona specifica del bersaglio (N.B. ad esempio la "testa" di una sagoma IPSC di vecchio tipo) a 10 - 15m di distanza.


§3 - osservazioni sul comportamento degli istruttori in generale


La qualità più importante che un istruttore deve avere è senza dubbio la MODESTIA!! Per nessuna ragione l'istruttore deve pensare "...di essere arrivato...", e nemmeno di sapere già tutto di tutto. Se uno soggetto è arrogante di natura, o se ha dei problemi comportamentali per cui crede sempre "...di non aver più nulla da imparare...", allora è meglio per TUTTI che non faccia l'istruttore!! Un simile sogetto sarebbe solo controproducente per l'apprendimento degli allievi, dal momento che ne contrasterebbe la loro crescita intellettuale. Un'altra qualità importante che un istruttore DEVE possedere è quella di essere mentalmente aperto. Un istruttore deve essere flessibile ed aperto non solo a nuove idee, ma anche alla possibilità di insegnare ed utilizzare nuove tecniche e nuovi equipaggiamenti. Più in generale, un istruttore dovrebbe avere contemporaneamente i seguenti requisiti  :


- esperienza di servizio
- volontà di svolgere la professione di istruttore
- volontà di eccellere nella professione di istruttore
- capacità di essere flessibile
- volontà di agire con  mentalità aperta verso nuove idee, equipaggiamenti e tecniche
- volontà di aggiornarsi in continuazione e di ricarcare con determinazione NUOVE tattiche e metodologie di addestramento
- volontà di analizzare in maniera scientifica armi, munizioni, accessori e tutto quanto è pertinente alla propria professione
- capacità di agire SENZA preconcetti
- volontà di accertare preventivamente la funzionalità e/o fattibilità di qualsiasi cosa sia pertinente con la propria attività di insegnamento (N.B. l'istruttore DEVE sempre verificare PRIMA, e di  persona, che qualsiasi cosa funzioni nella PRATICA e non solo in teoria !!)


Un'ultima cosa riguarda l'aspetto ESTERIORE di un istruttore. Il modo di apparire dovrebbe riflettere in maniera chiara il livello di professionalità del singolo istruttore, per cui devono essere EVITATI nel modo più assoluto qualsivoglia tipo di atteggiamento che possa apparire eccessivo !!


§4 - il comportamento degli istruttori durante le lezioni teoriche


Durante le lezioni TEORICHE un istruttore dovrebbe seguire un proprio schema MENTALE che, ridotto ai minimi termini, può essere così sintetizzato  :


- presentarsi agli allievi e dare una breve spiegazione di QUALI materie verranno trattate e di COME verranno trattate
- essere sempre entusiasta e coinvolgente durante le lezioni, evitando lunghi monologhi e cercando di coinvolgere il più possibile gli allievi
- sviluppare la capacità di fare liberamente discorsi "...a braccio...", evitando di ricorrere in maniera continuativa alla lettura delle proprie note personali, appunti o comunque fonti SCRITTE sull'oggetto della lezione (N.B. un istruttore del genere appare come IMPREPARATO agli occhi degli allievi, i quali tenderanno a non seguire i suoi insegnamenti !!)
- pianificare in precedenza il programma delle lezioni in maniera tal da non essere mai impreparato o da non sapere cosa fare in un determinato frangente
- incoraggiare SEMPRE gli studenti a fare domande durante le lezioni
- incoraggiare sempre gli studenti a NON essere passivi durante le lezioni ma prendere note in continuazione
- consentire sempre la proposizione di domande da parte degli allievi, anche sviluppando brevi discussioni basate su domande e risposte sintetiche, ma SENZA perdere MAI di vista l'oggetto specifico della lezione
- insegnare SOLO quello che si conosce REALMENTE senza ricorrere a storie di guerra o altre FESSERIE per fare colpo sugli allievi (N.B. se avete esperienze personali le potete usare per arricchire la lezione, ma evitate di proporre stupidaggini in "stile Hollywood " !!)
- accertatevi di conoscere ESATTAMENTE quello che state insegnando, con particolare riferimento alla terminologia di tipo tecnico
- evitate un ricorso eccessivo a volgarità e/o bestemmie, poichè un simile comportamento mette in risalto la vostra INCAPACITA' di esprimervi in maniera corretta e, di conseguenza, la vostra qualità di istruttore
- cercare sempre di essere il più PAZIENTI possibile, parlare CHIARAMENTE ed essere pronti a RISPIEGARE un determinato concetto se gli allievi non lo comprendono
- essere sempre in grado di giustificare qualsiasi affermazione in maniera scientifica
- essere sempre in grado di giustificare tutti i dati di carattere TEORICO  con altrettanti dati di carattere PRATICO (N.B. deve SEMPRE esistere una correlazione tra teoria e pratica, altrimenti un programma di formazione non sarà MAI realistico !!)
- prevedere sempre pause di 5 - 10 minuti ogni 30 - 60 minuti (a seconda della durata della singola lezione) per consentire agli allievi di rilassarsi
- destinare sempre la parte finale della lezione a domande degli allievi e a discussioni più approfondite


Un'ultimo, ma importantissimo, dettaglio. Se vi viene posta una domanda alla quale NON conoscete la risposta, per favore non fate gli arroganti !! Dite semplicemente a chi vi ha posto la domanda che NON conoscete la risposta, ma che farete delle ricerche opportune per trovarla. In un caso simile, sarebbe opportuno che all'inizio della lezione successiva, l'istruttore torni sulla domanda e fornisca, all'allievo che la posta, una risposta chiara ed esauriente !! Questo dimostra inequivocabilmente la professionalità di un istruttore .


§5 - il comportamento degli istruttori durante le  lezioni al poligono



Durante le lezioni al poligono, un istruttore capace deve evitare perdite di tempo inutili e deve fare in modo che gli allievi possano sparare il prima possibile. Naturalmente è necessario che il poligono sia preparato preventivamente in maniera tale che quando si passa dalla lezione teorica a quella pratca non vi siano perdite di tempo (N.B. o se ci sono devono essere ridotte al minimo !!). Inoltre, dal momento che la sicurezza è una priorità ASSOLUTA, un istruttore capace deve fare in modo che i suoi comandi vengano rispettati IMMEDIATAMENTE !! Una cosa spesso dimenticata è che quando si arriva al poligono,  PRIMA l'istruttore dimostra in PRATICA cosa si deve fare agli allievi, e POI saranno questi ultimi a ripetere l'esercizio che è stato illustrato a livello teorico e pratico dall'istruttore. In altre parole, un istruttore DEVE sempre essere pronto a fare dimostrazioni pratiche davanti agli allievi in qualsiasi momento, anche perchè un istruttore che parla e non spara è visto in maniera negativa dagli allievi !! Questo implica che l'istruttore abbia capacità di tiro il più elevate possibile, e comunque bene al di sopra della norma. Un istruttore che "...predica bene ma razzola male...", cioè che parla bene (= bravo a livello teorico) ma spara in maniera maldestra o imprecisa (= scarso a livello pratico) NON verrà preso in seria considerazione dagli allievi .  In sintesi possiamo dire che durante le lezioni al poligono un istruttore deve  :


- compiere una ESSENZIALE dimostrazione pratica prima che gli allievi cominciano a sparare
- essere sempre pronto a dare ULTERIORI dimostrazioni agli allievi nel caso in cui ci siano delle incomprensioni
- verificare che gli allievi maneggino le armi in sicurezza in OGNI momento
- essere costruttivi nel criticare le prestazioni di ogni singolo allievo
- spronare ogni allievo a dare sempre il meglio di se
- non usare trucchi (N.B. ad esempio non usare un'arma preparata per il Tiro Dinamico Sportivo), ma dimostrare che è possibile sparare bene anche con le armi degli allievi (N.B. in questo modo gli allievi saranno stimolati ad applicarsi ed a migliorarsi)
- stimolare gli allievi a migliorarsi continuamente, ribadendo il concetto che la loro sopravvivenza o quella dei colleghi dipende dalla loro abilità nel maneggiare correttamente le armi


La natura comunque dinamica dell'attività compiuta al poligono, rende IMPERATIVO il rispetto delle più elementari norme di sicurezza. E' preferibile che l'istruttore ribadisca le principali norme di sicurezza durante le lezioni teoriche e all'arrivo al poligono, prima di iniziare la lezione pratica. Premesso che gli allievi devono ubbidire immediatamente ai comandi impartiti dall'istruttore, le regole fondamentali di sicurezza che devovo sempre essere rispettate sono :  


- considerare QUALSIASI arma come se fosse sempre carica
- evitare sistematicamente ogni maneggio INUTILE di qualsiasi arma (N.B. non bisogna mai mettersi "a giocare" con un'arma in fondina !!)
- non puntare MAI un'arma verso cose o persone a meno che non si voglia uccidere o distruggere
- non lasciare mai un'arma incustodita
- essere sempre consci di dove si sta puntando la volata della propria arma (N.B. questo vale sia in condizione statica che dinamica !!)


Se l'istrutore è INCERTO sul reale LIVELLO di abilità degli allievi, è preferibile che i primi esercizi vengano fatti allo scopo di valutare questo livlelo nel modo più preciso possibile. Una volta che l'istruttore avrà chiarito il reale livello di abilità degli allievi, potrà procedere di conseguenza con il programma. Un altro dettaglio importante è costituito dal fatto che un istruttore non deve mai presupporre che gli allievi siano tutti ad un certo livello, oppure che possiedano un identico livello di abilità con diversi tipi di armi. Per evitare pericolosi equivoci è meglio che l'istruttore si accerti di persona. Non bisogna dimenticare che se da un lato occorre spronare gli allievi ad essere il più veloci possibile, l'istruttore deve evitare che una ricerca eccessiva della velocità (da parte del singolo) vada a discapito della sicurezza (del singolo o del gruppo). Dunque è fondamentale che l'istruttore abbia il controllo su quello che sta facendo ogni allievo, onde EVITARE il verificarsi di pericolosi incidenti. Man mano che aumenta il livello degli allievi, le esercitazioni pratiche si faranno via via più sofisticate. Può dunque capitare che si svolgano esercitazioni con pistole cariche inserite in fondina (N.B. questo accade, ad esempio, se si studia l'estrazione !!) oppure con armi lunghe imbracciate. Tutte le volte che l'esercitazione prevede "...una partenza..." con armi cariche (e non un caricamento delle armi nella piazzola di tiro, alcuni momenti prima di sparare !!), queste devono avere la sicura inserita e devono essere tenute con la volata in posizione di sicurezza !! Infine, sempre per motivi di sicurezza, è necessario che tutti gli allievi indossino protezioni per occhi e orecchie in modo costante durante le esercitazioni pratiche


                                                                               ATTENZIONE !!


L'ISTRUTTORE DEVE VERIFICARE CHE TUTTI I PARTECIPANTI AL CORSO RISPETTINO LE NORME DI SICUREZZA IN QUALSIASI MOMENTO !!



§6 - come sviluppare un programma di formazione (addestrativo)


Il primo criterio da prendere in considerazione per sviluppare qualsiasi programma di formazione (addestrativo) è il REALISMO !! Nessun programma di formazione può essere efficace se non è dotato di un FORTE grado di realismo. Anzi, da un certo punto di vista si può dire che meno un programma è realistico e più e pericoloso per chi viene addestrato. Un soggetto a cui viene impartito un programma di formazione  IRREALISTICO è un soggetto MORTO qualora abbia la sfortuna di essere coinvolto in uno scontro a fuoco. Detto questo, per sviluppare un SERIO (= realistico ) programma di formazione (addestrativo), l'istruttore dovrà tenere conto, come minimo, dei seguenti fattori  :

- tipologia delle armi impiegate e degli utenti finali (N.B. un corso di formazione tenuto presso una Sezione del TSN a favore dei soci obbligati è completamente diverso da un programma rivolto a membri delle FF.PP., così come quest'ultimo è a sua volta diverso da un programma rivolto ai membri delle FF.AA., e così via !!)
- maneggio in SICUREZZA di TUTTE le armi impiegate
- familiarizzazione con TUTTE le armi a disposizione dell'utente finale (N.B. anche in questo caso, le armi a diosposizione dei soci obbligati di una qualsiasi Sezione del TSN  sono completamente diverse da quelle delle FF.PP., così come queste sono a loro volta diverse da quelle impiegate dai membri delle FF.AA., e così via !!)
- livelli MINIMI di efficienza richiesti nel maneggio di ogni tipo di arma da parte di ogni singolo partecipante (= utente finale) al corso (N.B. ad esempio fissando dei punteggi od impiegando qualsiasi metodo di valutazione che possa risultare pertinente !!)


Altri fattori che devono essere debitamente considerati, specie per corsi di tipo AVANZATO, sono i seguenti  :


- tecniche di ritenzione dell'arma e di resistenza ai tentativi di disarmo
- tecniche di tiro in condizioni di luminosità precaria
- tiro verso bersagli multipli
- capacità di discrimazione tra bersagli ostili e non ostili
- tattiche a livello di coppia e di squadra
- comunicazioni


Se possibile, un corso andrebbe INTEGRATO anche con la presenza di esperti su materie specifiche, come ad esempio quelli legali (N.B. fondamentale, ad esempio, per parlare di legittima difesa o di uso legittimo delle armi) o medico-scientifiche (N.B. fondamentale, ad esempio, per parlare di lesioni d'arma da fuoco e di balistica terminale), così come sulla difesa personale disarmata, sul maneggio del coltello e quant'altro. E' chiaro che questi esperti NON vanno scelti a caso (N.B. non deve, cioè, trattarsi dei soliti "esperti di tutto e niente" che vanno oggi di gran moda!!), ma vanno individuati e scelti fra quei soggetti noti per avere una carriera pluriennale, pubblicazioni scientifiche, nonchè (possibilmente) per il fatto di avere una lunga attività accaemica alle spalle. Premesso questo, un istruttore non deve mai dimenticare che per programmare un corso di formazione deve tenere conto  :


- del supporto concreto dei superiori gerarchici
- delle disponibilità economiche effettive
- del personale effettivamente disponibile (N.B. un istruttore NON può fare tutto da solo ma ha bisogno di un certo numero di aiutanti !!)
- delle infrastrutture realmente disponibili (N.B. occorre verificare dove si trovano le infrastrutture, in che condizioni sono, quante persone possono accogliere, etc.)
- del tempo effettivamente a disposizione
- tipologia e condizione dei soggetti da addestrare
- frequenza dell'addestramento


§7 - gestione del tempo disponibile



Il tempo è un fatto critico che influenza il corretto svolgimento di qualsiasi corso di formazione. Per questo motivo, un istruttore sarà tanto più bravo quanto riesce a limitare le perdite di tempo. Per svolgere un corso nel modo più corretto possibile, un istruttore deve organizzarsi preventivamente nel modo più preciso possibile, sia per evitare perdote di tempo, sia per essere flessibile al punto tale da "...sapere sempre cosa fare..." in caso di inconvenienti. Per raggiungere questo obiettivo è necessario, tra le altre cose  :

- prepararsi preventivamente a livello personale sul'oggetto del corso
- conoscere il numero esatto dei partecipanti
- preparare ed organizzare preventivamente tutto il materiale da usare al poligono
- preparare ed organizzare preventivamente tutto il materiale da usare durante le lezioni teoriche
-  avere cura di preparare preventivamente tutto il materiale di ricambio (N.B. se vengono usati dei proiettori per le diapositive servono delle lampadine di ricambio, così come se viene effettuata una lezione sull'uso della torcia elettrica servono batterie e lampadine di ricambio, etc.)


                                                                           ATTENZIONE !!


SE I PARTECIPANTI DEL CORSO PROVENGONO DA LOCALITA' DIVERSE DA QUELLA IN CUI SI TIENE IL CORSO, E' NECESSARIO RICHIEDERE LORO LA MASSIMA PUNTUALITA' !!



E' poi importante "...non fare mai mancare niente..." nemmeno al poligono, o si rischia di rovinare tutto quello è stato spiegato durante la lezione teorica. Sotto questo punto di vista è importante che l'istruttore  :


- prenoti il poligono preventivamente (N.B. questo è importante se il poligono deve essere usato da sogetti diversi, mentre il problema non si pone se il poligono viene sempre utilizzato dalla stesse persone o dagli stessi Reparti)
-  abbia a disposizione un quantitativo sufficiente di bersagli per eseguire tutti gli esercizi previsti
-  abbia a disposizione un quantitativo sufficiente di bersagli di riserva
- si assicuri che TUTTI i partecipanti abbiano a disposizione lo stesso numero di bersagli
- istruisca eventuali assistenti-istruttori sul tipo di attività da svolgere al poligono (N.B. questo è importante se il numero di partecipanti è elevato !!)
- abbia a disposizione tutti quegli attrezzi e/o utensili che sono fondamentali per compiere quelle "riparazioni minime" che potrebbero essere richieste durante l'attività al poligono (N.B. ad esempio riparare una struttura lignea per appoggiare i bersagli, inchiodare un asse che si è staccato, etc.)


                                                                               ATTENZIONE !!


DAL MOMENTO CHE LA SICUREZZA VIENE PRIMA DI TUTTO, L'ISTRUTTORE DEVE RICORDARE AI PARTECIPANTI DEL CORSO DI RISPETTARE IMMEDIATAMENTE I SUOI COMANDI IN QUALSIASI MOMENTO !!



Per quanto riguarda la DURATA dei corsi, se da un lato esistono argomenti che possono essere discussi in 2 o 3 ore, è altrettanto vero che, dall'altro lato, si tratta solo di trattazioni teoriche che non possono dare molto ai partcipanti. In altre parole, non è possibile relamente trasmettere cultura in sole 2 o 3 ore, ne si può pretendere che dopo un tempo così RIDOTTO,  il livello di abilità dei partecipanti al corso sia cambiato. Solitamente i corsi di formazione (programmi addestrativi) vengono suddivisi in  :


- corsi di mezza giornata
- corsi di 1 giorno
- corsi di 2 o 3 giorni
- corsi di 4 o 5 giorni
- corsi di 1 o 2 settimane


segue - corsi di mezza giornata



Il corso di mezza giornata non è un vero e proprio corso, piuttosto è uno "strumento" che viene utilizzato dall'istruttore per valutare le debolezze e le deficienze di ogni singolo partecipante. Dal momento che il tempo è quanto mai LIMITATO, è essenziale che l'istruttore concentri TUTTO il corso su uno specifico argomento. E' impossibile trattare più di un argomento in un corso simile, o si rischia di confondere ancora di più la mente dei partcipanti !! Eventualmente un corso di mezza giornata potrebbe essere usato come requisito minimo per la partecipazione a corsi successivi, ma nulla di più !! In altre parole, è impossibile  fornire una preparazione SERIA con un corso di durata così limitata.


segue - corsi di 1 giorno



Il corso di 1 giorno è sicuramente meglio di quello di mezza giornata, ma presenta anch'esso degli svantaggi non indifferenti. Se da un lato è più flessibile del corso di mezza giornata, dall'altro si rischia di "...intasare la testa dei partecipanti..." con concetti che verrano presto dimenticati. Molti sostengono che a questo si può porre rimedio organizzando più corsi di 1 giorno per diversi mesi, ma il problema è che (nella pratica) molte persone tendono a dimenticare per 29 giorni quello che hanno imparato durante 1 giorno !! Ad ogni modo, così come avviene per il corso da mezza giornata, anche per il corso di 1 giorno deve essere trattato SOLO un argomento. E' preferibile insegnare un solo argomento e fare in modo che esso sia appreso nel modo migliore possibile dai partecipanti, piuttosto che insegnare due o più argomenti che non potranno mai essere appresi correttamente a causa del tempo limitato.


segue - corsi di 2 o 3 giorni



Il corso di 2 o 3 giorni deve essere considerato come il corso BASE per impartire un  insegnamento serio. C'è tempo a sufficienza per insegnare una serie di argomenti collegati tra di loro e per approfondirne i contenuti. Un corso del genere è molto utile perchè può essere utilizzato per  individuare i punti deboli dei partecipanti e, dunque, per programare il contenuto di corsi futuri. Eventualmente si possono organizzare altri corsi da 2 o 3 giorni che possono essere impiegati come corsi di tipo avanzato.


segue - corsi di 4 o 5 giorni



Il corso di 4 o 5 giorni deve essere considerato come il corso  di durata OTTIMALE per la quasi totalità degli esponenti delle FF.AA. e delle FF.PP.Di norma il mattino è dedicato alle lezioni teoriche, oppure in parte alle lezioni teoriche ed in parte a quelle pratiche. Il pomeriggio viene dedicato quasi completamente alle lezioni pratiche, oppure viene fatto un ripasso BREVE dei principali concetti teorici visti in precedenza e, successivamente, ci si sposta al poligono per effettuare l'applicazione pratica. In linea di massima un corso del genere si tiene tra LUNEDI' e VENERDI'. Il fine settimana viene lasciato libero in modo da non sovraccaricare la mente dei partecipanti. Si tenga conto che anche se il tempo è abbondante, il livello di attenzione  dei partecipanti tende a scendere man mano che  trascorrono i giorni. Dunque, sarà compito degli istruttori stimolare l'attenzione dei partecipanti e non annoiarli. Al termine del corso è necessario che l'istruttore (o gli istruttori) effettuino una valutazione di tutti i partecipanti . Questo è importante per PROGRAMMARE i corsi FUTURI , tenendo conto in specialmodo di eventuali punti deboli dei partecipanti. Si tenga conto del fatto che un corso di 4 o 5 giorni deve essere visto come corso di base per i membri delle FF.AA: o delle FF:PP.e non come un qualcosa che "...permetta di imparare tutto quello che c'è da sapere su un certo numero di argomenti...". Troppo spesso, molte persone pensano che un corso di più di 1 giorno consenta loro di imparare tutto quanto c'è da sapere su uno o più argomenti, mentre in realtà non è nulla di più lontano dal vero !!


segue - corsi di 1 o 2 settimane



Il corso di 1 o 2 settimane è un corso destinato UNICAMENTE alle branche più specialistiche delle FF.AA. o delle FF.PP. Vengono analizzati nel dettaglio una serie di argomenti tra di loro correlati, anche se può capitare che i vari argomenti non abbiano una correlazione diretta ma che facciano semplicemente parte del bagaglio culturale di un determinato utente finale (operatore). Solitamente un corso di 1 o 2 settimane è preceduto da almeno un corso di 4 o 5 giorni, per "...smussare gli angoli..." e per dare modo all'istruttore (o agli istruttori) di vedere quali sono i punti forti ed i punti deboli dei partecipanti. In un corso di 1 o 2 settimane le lezioni teoriche si susseguono senza interruzione a quelle pratiche. La raccolta di appunti e di note personali da parte dei singoli partecipanti è FONDAMENTALE al fine di rivedere quanto si è appreso dopo il termine del corso. Inoltre, sono spesso previste lezioni pratiche NOTTURNE, e non solo diurne come accade in tutti gli altri tipi di corso. Una lezione pratica notturna potrebbe benissimo protrarsi  fino alle 4 di notte, per cui tutti i tempi devono essere calcolati preventivamente e gli istruttori devono sempre sapere cosa fare. E' chiaro che in un caso del genere non si può poi pretendere di effettuare una lezione teorica di 2 o 3 ore il mattino succesivo !! Dunque l'istruttore deve essere in grado di modellare accuratamente il programma a seconda della situazione.. Fatta questa precisazione, si tenga conto che di norma si tende a concentrare la teoria al mattino. Ci sarà poi un'ora di pausa per il pranzo e, successivamente, ci si concentrerà sulla pratica. Naturalmente questo in linea del tutto generale, perchè potranno poi esserci tutte le variazioni richieste dal caso specifico .


§8 - alcune puntualizazioni sui bersagli



Dal momento che un corso di formazione (addestramento) prevede sempre un congruo numero di ore dedicate alla pratica in poligono, è FONDAMENTALE scegliere i bersagli più corretti. Più precisamente, è NECESSARIO  che i bersagli siano PERTINENTI con il tipo di attività svolta. Dal momento che è del tutto INUTILE pretendere che i partecipanti al corso siano in grado di realizzare la rosata più piccola possibile a 50m di distanza, i bersagli ufficiali UITS devono essere rigorosamente EVITATI !! A nessuno viene chiesto "...di fare la mouche a 50m...", così' come sarebbe inadatto qualsiasi istruttore che farebbe una simile richiesta. .Ancora una volta, il criterio chiave per scegliere i bersagli è il MASSIMO realismo, dunque dovranno essere acquistati ed utilizzati SOLO ed esclusivamente bersagli che siano il più realistici possibile. Questo è fondamentale non solo perchè avvicina gli allievi "...alla dura realtà della strada...", ma anche perchè spinge gli allievi a sparare dritto e non a sparare per fare il punteggio massimo !! Putroppo esistono numerose situazioni in cui vengono realizzati dei (fantomatici) "corsi di tiro operativo" dove si insegna ai partecipanti a sparare nell'ottica del punteggio. Chi partecipa ad un corso di formazione (addestramento) a tiro operativo DEVE imparare come collocare il più alto numero di colpi nella zona critica di un bersaglio (kill zone) nel più breve tempo possibile, e NON a realzizare "...tutti 10 sul bersaglio..." !! Detto questo, il mercato attuale mette a disposizione dell'istruttore (o degli istruttori) un quantitativo esorbitante di bersagli che possono essere raggruppati nelle seguenti categorie  (N.B. l'elenco non è esaustivo) :


- bersagli tattici
- bersagli metallici
- bersagli mobili
- bersagli oscillanti
- bersagli reattivi
- bersagli tridimensionali (manichini)
- bersagli esplosivi
- palloncini
- piattelli


segue - bersagli tattici


I bersagli tattici (tactical targets) sono i bersagli che si sono diffusi in maniera massiccia a partire dagli anni '80 del XX secolo e sono quelli che rappresentano in maniera più o meno precisa la figura umana. Ne esistono di tutte le forme e dimensioni. i più famosi sono senza dubbio gli ASR (N.B. è l'acronimo di Action Stress Response, cioè risposta attiva sotto stress) prodotti dall'americana Duel - A - Tron. Si tratta di bersagli umani di dimensioni reali che possono essere utilizzati o in condizione statica, oppure dinamica (N.B. possono essere montati su speciali strutture porta-bersaglio in grado di farli girare di 180° o di sollevarli da terra di 90° a seconda dei casi !!). Possono altresi essere modificati graficamente in maniera tale da togliere o aggiungere  un particolare (N.B. cioè un'arma corta o lunga), trasformando così una sagoma ostile (hostile target) in una non ostile (non-hostile target), e viceversa, aggiungendo così varietà e realismo all'addestramento. Il difetto principale di qeusti bersagli è, ovviamente, il loro costo elevato.


segue - bersagli metallici



Per bersaglio metallico (metallic target / steel target) si intende qualsiasi tipo di bersaglio  non cartaceo, ma realizzato interamente icon materiale metallico e, più precisamente, in acciaio (N.B. da cui il nome di steel target, cioè bersagli d'acciaio). Normalmente vengono impiegati dischi metallici (plates) di diametro compreso tra i 20 ed i 25cm. Eventualmente possono essere impiegati anche bersagli rettangolari di 45x60cm o di 30x45cm. Tuttavia, mentre i bersagli circolari vengono usati per le armi corte, i bersagli rettangolari vengono in prevalenza impiegati per le armi lunghe. Lo spessore varia tra i 25 ed i 50mm. di solito i bersagli più sottili vengono usati per il tiro con le armi CORTE, mentre quelli più spessi vengono usati per il tiro con le armi LUNGHE (N.B. alcuni poligono hanno linee a 100, 200, 300, 400 e 500m per il tiro con il fucile equipaggiate esclusivamente con bersagli metallici). Il VANTAGGIO principale dei bersagli metallici è rappresentato dalla loro economicità. Un altro fattore importante è rappresentato dalla facilità di utilizzo, perchè il tiratore si rende subito conto di come e dove ha colpito il bersaglio. Il loro DIFETTO sta nel pericolo di eventuali rimbalzi, motivo per cui NESSUN bersaglio metallico deve essere utilizzato a MENO di 10 m di distanza con proiettili blindati (N.B. questo per le armi corte, mentre per i fucili a canna rigata NON si deve sparare MAI a meno di 100m !!)


segue - bersagli mobili



Un bersaglio mobile (mover / moving target) è una qualsiasi bersaglio  che NON è statico. Solitamente si tratta di un bersaglio cartaceo (o di un bersaglio cartaceo sovrapposto ad uno specifico porta bersaglio) che si muove in maniera perpendicolare alla linea di mira del singolo tiratore. Questi bersagli si sono diffusi progressivamente a partire dagli anni '80 del XX secolo in seguito alla comparsa del tiro dinamico. Il più famoso è senza dubbio il c.d. "Bianchi Mover", così chiamato poichè impiegato nella c.d. "Bianchi Cup", una competizione famosissima di Tiro Dinamico Sportivo oggi diffusa in tutto il mondo. Ad ogni modo, di norma si tratta di strutture relativamente semplici, azionate da piccoli motori elettrici, capaci di spostare lentamente una sagoma da destra verso sinistra e da sinistra verso destra (N.B. chiaramente serve un pulsante per invertire il verso di rotazione del motore !!). A seconda di come sono organizzate, possono essere azionate da un istruttore, oppure dallo stesso tiratore (magari colpendo un altro bersaglio).


segue - bersagli oscillanti



Un bersaglio mobile (bobber / bobbing target) è una qualsiasi bersaglio in grado di oscillare intorno al proprio asse verticale. Questi bersagli si sono diffusi progressivamente a partire dagli anni '80 del XX secolo in seguito alla comparsa del tiro dinamico. Di solito questi bersagli sono tenuti in "posizione nascosta", e compaiono all'improvviso di solito dopo che viene colpito un bersaglio precedente (e a questo collegato). Normalmente "...si sfrutta la forza di gravità..." nel senso che viene colpito un bersaglio il quale, cadendo, provoca la comparsa del bersaglio oscillante. Alternativamente, il bersaglio oscillante potrebe anche essere attivato dall'istruttore dopo che l'allievo ha compiuto una certa azione.


segue - bersagli reattivi



Un bersaglio reattivo (reactionary target / reactive target) è un qualsiasi bersaglio che compie una certa azione dopo che è stato colpito. Solitamente i piatti metallici (plates / steeel paltes) vengono considerati bersagli reattivi perchè CADONO dopo essere stati colpiti. Analogamente, spesso vengono considerati bersagli reattivi i c.d. "pepper-popper" impiegati nelle competizioni di Tiro Dinamico Sportivo. In realtà, i bersagli reattivi in senso tecnico sono però altri. Un esempio classico di bersaglio reattivo in senso tecnico è rappresentato dai c.d. "double-tap target". Si tratta di sagome metalliche di forma umanoide con al centro un foro di circa 20cm di diametro. Questo foro è "chiuso", nella sua parte posteriore, da un piatto metallico. Colpendo il piatto, questo cade all'indietro a fa salire uns econdo piatto posto dietro alla sagoma e da essa coperto. A quel punto il tiratore deve colpire il secondo piatto che si trova sempre al centro ma circa 30 - 40cm più indietro. Di solito il secondo piatto è sempre al centro (N.B. questo si spiega perchè una simile struttura è costruttivamente più facile da realizzare), ma non mancano casi in cui il secondo piatto compare a livello della "testa" della sagoma .


segue - bersagli tridimensionali (manichini)


Con il termine bersaglio tridimensionale (tridimensional target) non si intende altro che un manichino proveniente da un negozio di abbigliamento che viene impiegato come bersaglio. Solitamente è possibile reperire a poco prezzo manichini danneggiati, o con parti mancanti, presso gli esercizi commerciali specializzati. Fatto questo, è sufficiente aggiungere alcuni vecchi abiti "...per vestire il manichino..." ed il gioco è fatto !! In questo modo si può sviluppare un programma di formazione connotato da un'elevata dose di realismo. Eventualmente si potrebbe reperire un certo numero di manichini e suddividerli tra "ostaggi" e "criminali". A questo punto occorre stampare delle fotografie a cui corrispondono "ostaggi" e "criminali". Fatto questo, occorre appendere alla testa di ogni manichino una fotografia specifica. L'allievo verrà posto davati ad un gruppo di manichini e dovrà colpire i bersagli ostili lasciando intatti quelli non ostili, sulla abse delle informazioni ricevute in precedenza dall'istruttore.


segue - bersagli esplosivi



Il termine bersaglio esplosivo (explosive target) indica una piccola carica di esplosivo a bassissimo potenziale che viene applicata sulla superficie di un bersaglio di cartoncino allo scopo di rendere più SPETTACOLARE l'effetto dell'impatto dei proiettili. Più precisamente si tratta di petardi di forma rettangolare che possono essere acquistati negli esercizi commerciali specializzati a poco prezzo, e che possono essere appplicati su determinati bersagli cartacei per rendere l'addestramento più interessante. Dal momento che l'esplosione di questi petardi produce uno squarcio nel bersaglio è FONDAMENTALE rispettare le essenziali norme di sicurezza (N.B. questi petardi non solo letali, ma è sempre necessario indossare le opportune protezioni per occhi e orecchie !!) .


segue - palloncini


Alcuni istruttori sono soliti applicare (con del nastro adesivo) dei palloncini colorati (colored balloons) ai bersagli per visualizzare in modo immediato la localizzazione dei colpi e, quindi, dei progressi dell'allievo . Si tratta di un metodo semplice ed economico per rendere più coinvolgente l'addestramento. I palloncini possono essere molto utili per migliorare le tecniche di tiro non mirato .


segue - piattelli da tiro a volo (piccoli)



Alcuni istruttori sono soliti applicare (con del nastro adesivo robusto) dei piattelli da tiro a volo (clay birds) ai bersagli per visualizzare in modo immediato la localizzazione dei colpi (N.B. sono quelli piccoli, con un diametro di circa 10cm) e, quindi, dei progressi dell'allievo . Si tratta di un metodo semplice ed economico per rendere più coinvolgente l'addestramento. Similmente ai palloncini colorati, anche i piattelli possono essere molto utili per migliorare le tecniche di tiro non mirato .


§9 - tiro dinamico e tiro difensivo (operativo) : non facciamo confusione !!



Uno dei modi con un un istruttore può tenere ELEVATE le sue qualità di tiratore (N.B. si ricordi che le qualità di tiratore dell'istruttore devono sempre essere al di sopra del normale !!), potrebbe essere quello di partecipare alle competizioni di Tiro Dinamico Sportivo patrocinate dall'AITDS. Si tratta di una cosa molto importante poichè questa disciplina sviluppa tutta una serie di qualità FONDAMENTALI per un istruttore, come ad esempio (N.B. l'elenco non è esaustivo !!) :

- coordinazione occhio - mani - cervello
- condizionamento cardiovascolare
- condizionamento respiratorio
- resistenza alla fatica
- agilità
- riflessi

Detto questo, l'istruttore NON deve mai applicare al tiro difensivo (operativo) i caratteri, gli strumenti ed i programmi SPECIFICI del Tiro Dinamico Sportivo. Se da un lato esistono dei principi che possono essere considerati utili (N.B. è in certi casi magari anche comuni !!), dall'altro lato esistono tutta una serie di profonde DIFFERENZE che, se non prese debitamente in considerazione, potrebbero portare a risultati disastrosi !! In particolare, occorre riflettere sui seguenti aspetti  :

- arma impiegata
- munizioni impiegate
- equipaggiamento
- abbigliamento
- uso degli elementi di occultamento e copertura
- rapporto con i bersagli
- modalità di movimento


segue - arma impiegata



L'arma impiegata per il TDS è un'arma SPECIFICAMENTE modificata per questa disciplina (N.B. l'unica eccezione è rappresentata dalle armi impiegate nella categoria Production, oppure dalle armi impiegate nelle competizioni IDPA), mentre quella impiegata nel tiro difensivo (operativo) è, fondamentalmente, un'arma di serie (N.B. ci possono essere alcune modifiche, ma queste modifiche non hanno nulla a che vedere con le modifiche effettuate su armi destinate alle competizioni di TDS !!)


segue - munizioni impiegate



Le munizioni impiegate nelle competizioni di TDS sono munizioni ricaricate personalmente dal singolo tiratore per raggiungere il "Fattore Minor" od il "Fattore Major": richiesti per poter partecipare alle competizioni. Le munizioni impiegate nel tiro difensivo (operativo) sono munizioni commerciali, a piena carica (full-power load), che dovrebbero essere caratterizzate dalla migliore qualità possibile.


segue - equipaggiamento



L'equipaggiamento impiegato nelle competizioni di TDS non ha nulla a che vedere con l'equipaggiamento tipico delle FF.PP. o delle FF.AA. (N.B. idem dicasi per il privato cittadino in possesso di Porto d'Armi per difesa personale). In particolare, il partecipante alle competizioni di TDS ha una fondina specialmente realizzata per finalità sportive, che esula completamente da una fondina destinata a finalità prettamente difensive (operative).


segue - abbigliamento



L'abbigliamento impiegato nelle competizioni di TDS non ha nulla  a che vedere con quello impiegato dalle FF.AA. o dalle FF.PP. Il primo è finalizzato a consentire la massima comodità e la massima libertà di movimento durante un evento sportivo, mentre il secondo è destinato ad essere impiegato per il perseguimento di finalità istituzionali specifiche.


segue - uso degli elementi di occultamento e copertura



Gli elementi di copertura (cover) e di occultamento (concelament), che sono VITALI  nel tiro difensivo, non hanno praticamente alcuna relazione con quanto avviene nelle competizioni di  TDS !! Contrariamente a quanto molti sono portati a credere, esistono delle differenze talmente profonde che potrebbero costare la vita se non comprese a fondo. Nel tiro difensivo (operativo), è necessario porsi il prima possibile dietro ad una solida copertura (= un oggetto in grado di arrestare i proiettili e di proteggere dalla vista dell'aggressore !!) o, in mancanza, dirigersi verso il più vicino elemento di occultamento (= un oggetto od un effetto, perchè potrebbe essere un'ombra oppure una siepe, che protegge dallo sguardo dell'aggressore ma NON dai suoi proiettili !!). In mancanza di copertura ed occultamento, occorre spostarsi dalla linea di mira dell'aggressore, rispondere al fuoco e correre dietro al più vicino elemento di copertura disponibile. Nel tiro difensivo esiste poi una rigida gerarchia che vede prima la copertura, poi l'occultamento e, solo infine, il campo aperto (N.B. ma con l'obbligo di correre il più velocemente possibile verso una solida copertura !!) . Tutto questo non accade nel TDS. Nelle competizioni di TDS si spara o d adietro una pseudo-copertura (barricade), che dovrebbe simulare un vero elemento di copertura. In alternativa, si può essere chiamati a sparare verso bersagli parzialmente coperti da elementi che vengono considerati, seconda dei casi, penetrabili od impenetrabili. Infine, nel TDS non esiste alcun riferimento al concetto di occultamento ed al suo sfruttamento. Dunque, non solo NON bisogna fare confusione tra copertura ed occultamento, ma NON bisogna nemmeno fare confusione tra il concetto di copertura tipico del TDS e quello specifico del tiro difensivo (operativo) .


segue - rapporto con i bersagli



Nelle competizioni di TDS il bersaglio è un innocuo pezzo di carta  INCAPACE di qualsivoglia atteggiamento intellettivo e volitivo. Questo significa che il bersaglio NON può ne agire e ne reagire, per cui la vita del partecipante alla competizione sarà sempre e comunque salva !! Un'altra conseguenza importante è che è sempre il tiratore, e  MAI il bersaglio, a prendere l'iniziativa. Diversamente, nel tiro difensivo (operativo), il bersaglio non solo è vivo e vitale, ma è anche determinato ad uccidere la sua vittima. Inoltre, e questo è molto importante, il bersaglio ha il vantaggio di iniziare l'azione e possiede una feroce capacità di reazione !!


segue - modalità di movimento



Nelle competizioni di TDS il movimento del tiratore è strettamente dipendente dalla tipologia dell'esercizio che deve essere eseguito. Nel tiro difensivo (operativo), viceversa, tutto questo non accade mai !! Più precisamente, nel tiro difensivo (operativo) si cerca di posizionarsi il PRIMA possibile dietro la migliore copertura disponibile, e lì si rimane fino al termine dello scontro a fuoco, sempre che motivi di ordine superiore (= salvarsi la vita !!) non costringano l'operatore a spostarsi ed a cercare una diversa copertura. Affrontare una situazione REALE (N.B. cioè di tiro difensivo / operativo) muovendosi come accade nelle competizioni di TDS significa essere morto o, nella migliore delle ipotesi, essere ferito molto gravemente !! Un altro grosso fattore di confusione, è costituito dal fatto che in molti esercizi di TDS il tiratore  estrae l'arma ed apre il fuoco da una posizione eretta contro uno o più bersagli statici (N.B. si pensi ad esercizi tipici del TDS come il  "Three shots for life" od il famosissimo "El presidente" !!), magari "infarcendo il tutto" con un cambio di caricatore. Una condotta del genere, applicata nella vita reale, significherebbe morte pressochè certa in quasi tutti i casi !! Se l'operatore ha la sfortuna di essere colto "in campo aperto" dal suo aggressore, NON può assolutamente rimanere in piedi, dritto come un palo, e rispondere al fuoco!! Viceversa, l'operatore dovrebbe  IMMEDIATAMENTE spostarsi dalla linea di mira dell'aggressore, riducendo contemporaneamente la propria sagoma (N.B. compatibilimente alle possibilità del caso concreto !!) e, SEMPRE contemporaneamente, aprire il fuoco il più velocemente possibile. E' di palmare evidenza che una simile risposta "...costituisce un qualcosa di non semplice...", e che può essere effettuata solo grazie ad un addestramento MOLTO specifico.