APPROCIO AL PERICOLO E
PRONTA
DISPONIBILITA' DELLA ARMI DA PARTE DELL'OPERATORE DELLE FF.PP.
§1 - profili generali
La pronta disponibilità delle armi da parte dell'operatore di
polizia in relazione all'approcio al pericolo è uno dei
problemi più importanti ma meno considerati nel lavoro delle
FF.PP. Attendere troppo
tardi prima di estrarre l'arma d'ordinanza (o comunque prima di avere
la
pronta disponibilità di una qualsiasi arma di servizio)
significa
quasi sempre essere morti!! Una morte stupida, inutile e del tutto
evitabile!!
Viceversa, estrarre la propria arma d'ordinanza (o mostrare
pubblicamente
una qualsiasi altra arma di servizio) senza un apparente giustificato
motivo
potrebbe essere controproducente per l'immagine stessa delle FF.PP. e
dei
suoi appartenenti.
§2 - la condizione critica dei c.d. " primi
arrivati"
Come abbiamo già visto in un'altra parte di questo sito (V.
localizzazione e controllo di criminali pericolosi), i moderni mezzi di
comunicazione permettono agli operatori di polizia di arrivare sul
luogo in cui si sta consumando un reato con
estrema rapidità. Questo fa si che spesso gli operatori di
polizia arrivino sul posto mentre un criminale che sta portando a
termine la sua attività,
oppure dopo che questa è appena ultimata ed il criminale
è
appena fuggito. Altre volte può invece capitare che gli
operatori
di polizia arrivino sul luogo in cui si sta consumando un reato e che
l'autore
del medesimo si nasconda all'interno di un certo ambiente per evitare
la
cattura. Purtroppo capita spesso che gli operatori di polizia arrivino
sul luogo del delitto SENZA considerare MINIMAMENTE il pericolo a cui
stanno andando incontro, per cui "...sono
troppo rilassati..." (N.B. o
comunque non hanno il corretto grado di attenzione !!) e,
soprattutto, non si preoccupano
minimamente di approntare le armi di servizio !! In
realtà, quando un'autovettura delle FF.PP. arriva sul luogo
in cui è in atto un crimine (dove si presume che sia in atto un
crimine
o dove si è appena consumato), gli operatori di polizia DEVONO
già avere le armi di servizio pronte ad essere impiegate SENZA
alcun ritardo, poichè un eventuale ritardo in una simile
situazione sarebbe letale. Oltre a questo, gli operatori di polizia
devono poi stabilire
con il maggior grado di certezza possibile se :
- il crimine è ancora in atto, oppure no
- se il criminale è ancora sul posto o se è già
fuggito altrove
Dal momento che queste valutazioni NON sono così facili come
potrebbero apparire in astratto, spetta agli operatori di polizia "...capire
come stano effettivamente le cose...". Per verificare se l'autore
di un crimine è ancora (effettivamente) PRESENTE nel luogo in
cui è arrivato l'equipaggio di un'autovettura delle FF.PP., gli
operatori di polizia DEVONO
imparare ad applicare AUTOMATICAMENTE le regole basiche per
la localizzazione
(ed il controllo) dei criminali. Si tratta di una
necessità
essenziale che richiede non solo un OTTIMO addestramento di base, ma
anche
dei periodi di richiamo da effettuarsi durante TUTTA la durata del
servizio (N.B. sul punto si vedo la
voce "Localizzazione econtrollo di criminali pericolosi" in questo
stesso sito)
§3 - il tempo ed il modo
dell'approntamento dell'arma
La semplice lettura dei quotidiani evidenzia in maniera allarmante una
verità sconvolgente : la quasi
totalità degli operatori
delle FF.PP. non estrae mai l'arma quando dovrebbe farlo
!! Con un'impressionante frequenza si verifica che, quando ci sono
delle
morti "per causa di servizio",
emerge che il soggetto deceduto non ha estratto l'arma d'ordinanza, non
ha sparato e, a volte, non ha nemmeno tentato di difendersi. Questo non
signfica che le FF.PP. devono trasformarsi in un'organizzazione su
modello degli "squadroni della
morte sudamericani" (N.B. anche
se magari a qualche parassita esaltato piacerebbe !!) ma che,
piuttosto, è necessaria una diversa e più razionale forma
di addestramento. Con specifico riferimento all'addestramento delle
FF.PP. (N.B. e si sottolinea di TUTTE
le FF.PP. !!), chiunque può testimoniare che si insegna
sempre "...a non estrarre la pistola
d'ordinanza fino a quando non si vuole sparare...". Questo tipo
di insegnamento, che avrebbe un suo senso da un punto di vista
meramente TEORICO, è in realtà del tutto PRIVO di
applicazioni a livello pratico !! In altri termini, questo tipo di
insegnamento va assolutamente scartato poichè del tutto ILLOGICO
dal punto di vista della massimizzazione della sopravvivenza del
singolo operatore di polizia !! Applicare una simile forma di
addestramento significa inculcare agli operatori di polizia ad
aspettare all'ultimo momento prima di avere l'arma in mano pronta al
fuoco (o comunque prima di approntare al fuoco una qualsiasi altra arma
di servizio). Putroppo, aspettare l'ultimo momento utile in teoria non
è la stessa cosa che farlo in pratica, e guardando la TV o
leggendo i giornali si capisce facilmente che si tratta di un approcio
del tutto sbagliato !! Se si vuole realmente massimizzare la
sopravvivenza dell'operatore di polizia, occorre insegnare "...a non estrarre la pistola d'ordinanza (o
ad approntare un'altra arma di servizio) fino a quando non si è
EFFETTIVAMENTE preparati a sparare...". Si noti che con la
locuzione "...preparati
a sparare..." si intende essere REALMENTE pronti a sparare dal
punto di vista psico-fisico, il che consente all'operatore di polizia
di estrarre l'arma di ordinanza (o di approntare al fuoco un'altra arma
di servizio) addirittura prima che lo scontro a fuoco sia
effettivamente cominciato
§4 - casi in cui l'approntamento
dell'arma deve SEMPRE essere necessariamente preventivo
In
qualità di esponenti delle FF.PP. dovete SEMPRE estrarre la
pistola d'ordinanza (od approntare al fuoco una qualsiasi altra arma di
servizio) nelle seguenti occasioni :
- quando vi state avvicinando ad un luogo in cui sapete
preventivamente, con assoluta certezza, che si trova un criminale
armato (o comunque un individuo in possesso di una o più armi)
- quando vi state avvicinando ad un luogo potete ragionavolmente
presumere che che
si trova un criminale armato (o comunque un individuo in possesso di
una o più armi)
- quando siete coinvolti in attività istituzionali ad alto
rischio come perquisizioni, ricerche di latitanti, inseguimenti,
esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, esecuzione di mandati di
arresto internazionali, etc.
- quando siete chiamati ad intervenire in un luogo in cui si sta
consumando un reato
- tutte le volte che avete il regionavole dubbio che la vostra
incolumità (o l'incolumità dei vostri colleghi o dei
terzi estranei) sia in pericolo
§5 - impiego razionale di TUTTE
le armi di servizio
Durante un
qualsiasi scontro a fuoco, in qualità di esponenti delle FF.PP.
sarete spesso chiamati ad impiegare la vostra pistola d'ordinanza nel
modo più efficiente e razionale possibile. Tuttavia, dal momento
che le FF.PP. hanno anche altre di servizio oltre all'arma c.d. "corta" (N.B. segnatamente si tratta anche di armi lunghe
quali il mitra, il fucile d'assalto ed il fucile a canna liscia),
in qualità di operatori di polzia avete il DOVERE di essere
ESTREMAMENTE abili anche nel maneggio di tutte le altre armi di
servizio !! Detto questo, se c'è la possibilità di
impiegare una qualsiasi arma lunga nel contesto di uno scontro a fuoco,
l'operatore di polizia ha il dovere di utilizzare nel modo
più efficiente possibile. Ad esempio, se potete usare un
fucile a canna liscia, non limitatevi a portare con voi la sola
pistola d'ordinanza, ma prendete ANCHE il fucile a canna liscia. In
altri termini, non entrate mai in uno
scontro a fuoco (o in'altra situzione pericolosa) con la sola pistola
d'ordinanza se avete la disponibilità CONCRETA di usare altre
armi di servizio !! Ovviamente tutto questo discorso implica che
l'operatore di polizia sia EFFETTIVAMENTE in grado di impiegare
razionalmente ANCHE le altre armi, il che richiede una buona dose di
umiltà (N.B. non bisogna mai
pensare di sapere tutto nella vita !!) ed un'applicazione
costante.