COPERTURA ED OCCULTAMENTO : DUE
ELEMENTI VITALI TROPPO SPESSO IGNORATI
§1 - aspetti generali della questione
I concetti di copertura ed occultamento sono due dei concetti
in assoluto MENO conosciuti da parte dei membri delle FFPP italiane
(e mondiali !!). Se si chiedesse a tutti gli appartenenti alle FF.PP.
italiane cosa sono la copertura e l'occultamento, il 99% degli intervistati
non sarebbe in grado di rispondere o darebbe delle risposte totalmente
errate!! La cosa più sconcertante è che una simile percentuale
di risposte errate compende TUTTI gli appartenenti alle FFPP, compresi i soggetti
inseriti nei ruoli della dirigenza (o comunque svolgenti funzioni direttive)
e quelli che dovrebbero assicurare un regolare (e corretto) addestramento
al maneggio delle armi (cioè gli istruttori di tiro)!! Del resto non
c'è da meravigliarsi che ci siano in circolazione una percentuali così
elevata di persone incompetenti (cioè gli istruttori di tiro, salvo
rarissimi casi sporadici !!) ed assolutamente impreparate (cioè
la quasi totalità degli appartenenti alle FF.PP., salvo qualche caso
sporadico !!), perchè altrimenti non si spiegherebbero le morti
SCIOCCHE, INUTILI ed assolutamente EVITABILI, che ogni anno interessano gli
appartenenti alle FF.PP. !! In altre parole, se si vanno ad analizzare CORRETTAMENTE
i fatti e si verifica lo svolgersi delle morti "...per adempimento del
dovere.." si scopre amaramente che TUTTE queste persone sono morte perchè
non hanno usato la copertura nel modo più razionale possibile!!
E la cosa più triste è che quasi sempre la copertura era posta
solo a pochi metri (a volte a soli pochi centimetri) da loro, ma la loro
CARENZA addestrativa ha impedito a queste persone di usarla razionalmente.
Premessi questi dati sconvolgenti (che si spera facciano riflettere profondamente
chi di dovere), va precisato che :
- la copertura è un OGGETTO (ad esempio un muro) che impedisce al
malvivente di vedere direttamente l'operatore di polizia e di colpirlo con
i suoi proiettili
- l'occultamento è un OGGETTO (ad esempio una tenda o una siepe)
o un EFFETTO (ad esempio un'ombra o una luce molto intensa) che impedisce
al malvivente di vedere l'operatore di polizia ma che gli consente comunque
di colpirlo con i suoi proiettili
In altri termini, un elemento di copertura ferma i proiettili, mentre un
elemento di occultamento non è in grado di farlo. Viceversa, sia la
copertura che l'occultamento impediscono al criminale di vedere direttamente
l'operatore di polizia. Dal momento che l'addestramento cui i membri delle
FF.PP. DEVE rigorosamente essere indirizzato a massimizzarne la sopravvivenza,
è NECESSARIO che ogni singolo operatore di polizia sia SEMPRE conscio
degli elementi di copertura ed occultamento che si trovano in prossimità
della sua persona in ogni momento della sua vita quotidiana (N.B. e SOPRATTUTTO
durante le ore di servizio !!).
§2 - specificazioni sulla non equivalenza dei
due concetti
Quando si parla di copertura e di occultamento, per lo meno tra quei rarissimi
operatori di polziia che ne hanno sentito parlare, SPESSO i due concetti vengono
concepiti come se fossero equivalenti. In realtà di tratta di un gravissimo
errore che può portare a conseguenze LETALE !! Se si pensa che
la copertura e l'occultamento siano due elementi identici, o peggio
equivalenti, si rischia fortmente di andare incontro "...ad una morte
per cause di servizio..." del tutto stupida, inutile e perfettamente evitabile
!! Va nuovamente RIBADITO che :
- la copertura è un OGGETTO (ad esempio un muro) che impedisce al
malvivente di vedere direttamente l'operatore di polizia e di colpirlo con
i suoi proiettili
- l'occultamento è un OGGETTO (ad esempio una tenda o una siepe)
o un EFFETTO (ad esempio un'ombra o una luce molto intensa) che impedisce
al malvivente di vedere l'operatore di polizia ma che gli consente comunque
di colpirlo con i suoi proiettili
Volendo usare un altro tipo di esempio, si può dire che l'occultamento
è un "elemento" che impedisce al malvivente di VEDERVI, ma NON
di spararvi, mentre la copertura è un "elmento" che impedisce
al malvivente di vedervi e di spararvi. Com'è già stato ricordato
più volte in questo stesso sito, esiste dunque una vera e propia "gerarchia"
tra copertura ed occultamento, che vede al primo posto la copertura (cover),
al secondo posto l'occultamento (concealment) e, all'ultimo posto,
lo spazio aperto (open space) !! Ovviamente l'operatore di polizia
DEVE fare di tutto per EVITARE a tutti i costi lo spazio aperto ed assicurarsi
la miglior copertura possibile (N.B. per una trattazione più accurata
di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI
DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA).
. La copertura è uno strumento di vitale importanza per
l'operatore di polizia perchè permette (tra le altre cose) :
- di acquisire un importante margine temporale di sicurezza necessario,
ad esempio, per IDENTIFICARE (con l'adeguata certezza) il proprio potenziale
aggressore o per capire DOVE questo sia esattamente collocato
- di valutare meglio la situazione in cui l'operatore di polizia è
coinvolto
- di "...pensare prima di agire..." (a caso !!), specie se deve
compiere gesti che potrebbero essere DECISIVI per l'esito dell'imminente
scontro a fuoco
- di collocarsi in una posizione PROTETTA dalla quale difendersi in modo
efficiente e dalla quale massimizzare la propria sopravvivenza (N.B. se
l'operatore di polizia NON usa la copertura, o se non la sa usare, la sua
sopravvivenza sarà prossima allo ZERO !!)
§3 - capacità di valutazione ottimale degli elementi di copertura
da parte dell'operatore di polizia
Abbiamo già detto in precedenza che esiste una gerarchia tra copertura
ed occultamento, tale per cui l'operatore di polizia DEVE fare ogni sforzo
(tatticamente sensato !!) per guadagnare la copertura più efficiente
presente in loco e per sfruttarla nel miglior modo possibile. Supponendo che
l'operatore di polizia possa scegliere tra più coperture, al fine di
massimizzare la propria sopravvivenza sarà necessario scegliere
SEMPRE la copertura più robusta e duratura !! Questo è importante
perchè TROPPO spesso (N.B.
sia per l'addestramento irrealistico,
sia per le fesserie trasmesse dalla TV e dai "film d'azione" !!) si tende
a valutare in modo fortemente improprio il potere di penetrazione delle munizioni
attualmente più diffuse. Spesso si sentono fesserie del tipo "...
una
cartuccia calibro .22 LR la puoi fermare con una mano..." oppure "...
alza
il cofano della tua autovettura per proteggerti, oppure mettiti dietro ad
una portiera..." o ancora "...
se ti metti dietro ad un qualsiasi pezzo
di legno non c'è pericolo di esere colpiti da un proiettile convenzionale..."
e così via !! Premesso che si tratta spesso di affermazioni provenienti
dai c.d. "
esperti di difesa personale armata"o dai "
guru internazionali
del tiro difensivo" (N.B.
cioè da persone che dovrebbero tacere
invece di dire fesserie a profusione di essere per giunta pagati per farlo
!!), quando POTETE scegliere tra più coperture DOVETE sempre scegliere
la più resistente. Tanto per davi un'idea, riflettete attentamente
sul fatto che :
- una tanto bistrattata cartuccia calibro .22 LR perfora agevolmente il
finestrino di una comune autovettura
- una cartuccia calibro .308 Winchester (7,62x51mm NATO) o .30-06 Springfield
in conformazione del tutto convenzionale (N.B.
cioè non perforante)
penetra agevolmente qualsiasi autovettura (N.B.
non adeguatamente blindata
!!), molti muri presenti nelle abitazioni moderne (N.B.
ad esempio
se costruiti con mattoni cavi o cartongesso) ed un gran numero di oggetti
che teoricamente potrebbero essere usati come elementi di copertura
- salvo che in rarirssime eccezioni (N.B.
cartucce depotenziate o caricamenti
di natura particolare) le cartucce calibro 9x19mm (9x21mm), 7,63 Mauser,
.357 Magnum e .45 ACP(.45HP) perforano due portiere di una comune autovettura
con interposto un pannello di compensato da 20mm di spessore (N.B.
i dati
fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza)
- una cartuccia per fucile a canna liscia (
shotgun) in calibro 12
con palla singola (
slug) da 32 - 36grammi perfora AGEVOLMENTE due portiere
di una comune autovettura con interposto un pannello di compensato da 20mm
di spessore
Ovviamente la capacità di individuare la copertura più vicina
a se, così come quella di scegliere tra più coperture, è
una capacità che deriva DIRETTAMENTE dal tipo di addestramento a cui
l'operatore di polizia è stato sottoposto !! In altre parole, l'addestramento
DEVE essere tale per cui l'operatore di polizia ISTINTIVAMENTE ricerca ed
analizza TUTTI i POTENZIALI elementi di copertura o di occultamento presenti
in qualsiasi ambiente in cui si venga a trovare. Solo in questo modo, se la
situazione dovesse degenerare all'improvviso e se dovesse verificarsi uno
scontro a fuoco, l'operatore di polizia sarà REALMENTE tatticamente
avvantaggiato rispetto al suo aggressore !! In caso contrario, l'operatore
di polizia sarà quasi certamente morto : si spera che questo faccia
riflettere profondamente chi di dovere (N.B.
per una trattazione più
accurata di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI
DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA).
.
§4 - mutamento di copertura
Una volta che l'operatore di polizia ha raggiunto una copertura (N.B. più
precisamente si dovrebbe dire la miglior copertura possibile in una certa
situazione !!), è assolutamente NECESSARIO che sappia fare due
cose :
- usare la copertura per il tempo più lungo possibile e, ipoteticamente,
per tutta la durata dello scontro a fuoco
- cambiare la copertura se lo scontro a fuoco dovesse avere un'evoluzione
tattica di tipo sfavorevole
In altre parole, se da un lato bisogna usare la copertura il più
a lungo possibile, una volta trovata una copertura non significa che l'operatore
di polizia non debba più sforzarsi di cercarne un'altra !! SE l'operatore
di polizia decide di cambiare la propria copertura, NON deve agire in modo
casuale ma, come si è visto numerose altre volte, deve SEMPRE pensare
prima di agire (N.B. per una trattazione più accurata di questo
argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE
edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA). In linea del
tutto generale, se possibile l'opeatore di polizia dovrebbe cambiare la copertura
rimanendo SEMPRE al coperto, cioè proteggendosi SEMPRE dal fuoco proveniente
dal proprio agressore. Ad esempio :
- dentro ad un immobile potete strisciare dietro a tavoli o a sedie gettati
sul pavimento, fino a guadagnare una posizione più favorevole
- fuori da un immobile, potete muoversi sfruttando ogni elemento presente
in una certa zona, in maniera tal da essere il meno evidente possibile agli
occhi dell'aggressore
Se proprio vi venite a trovare in una situazione così
critica dove dovete cambiare copertura e, per farlo, siete COSTRETTI ad attraversare
uno spazio aperto più o meno ampio (N.B. cercate di fare in modo
che sia sempre il più breve possibile !!), la cosa migliore da
fare è quella di correre il più velocemente possibile stando
il più bassi possibile !! A parole è molto facile, mentre nella
relatà delle cose lo è molto MENO, specie quando qualcuno vi
sta sparando addosso . Durante un simile (disperato !!) spostamento, è
preferibile muoversi in senso trasversale rispetto alla traiettoria di proiettili
del vostro aggressore, perchè se il moviemento fosse parallelo "...il
suo compito..." sarebbe di MOLTO semplificato. Per essere più chiari,
se gli correte incontro vi può ammazzare con estrema facilità
: se siete in servizio permanente effettivo, provate a riflettere su quanti
vostri colleghi sono morti in questo modo !! Quello che DEVE essere
chiaro a tutti gli operatori di polizia, e che andrebbe loro spiegato fin
dalle primissime fasi dell'addestramento, è che se si deve cambiare
copertura lo si deve fare SOLO perchè si è realmente costretti
a farlo, e NON per il solo sfizio di muoversi da una parte all'altra
mentre stanno piovendo proiettili !!
§5 - capacità di adattamento della posizione di tiro alla
singola copertura
Come abbiamo visto in precedenza, lo scopo ESSENZIALE
di guadagnare la copertura più efficiente nel più breve tempo
possibile è quello di permettere all'operatore di polizia di SOPRAVVIVERE.
Tutto il resto è secondario !! Ciò detto, una volta che l'operatore
di polizia ha raggiunto al copertura più efficiente che ha a disposizione,
la cosa successiva che DEVE fare è quella di fondersi con essa
allo scopo di sfruttarla nel miglior modo possibile (N.B. per una
trattazione più accurata di questo argomento si consiglia un'attenta
lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile
presso TUTTOSTORIA). In altre parole, l'operatore di polizia DEVE sapere
come adattare la propria posizone di tiro alla copertura che sa usando in
un certo momento, per sopravvivere e per colpire in modo efficiente il proprio
agressore !! La capacità di sfruttare nel modo migliore possibile la
propria copertura implica che il singolo operatore di polziia conosca il
numero più elevato possibile di posizioni di tiro !! E' di palmare
evidenza il fatto che la conoscenza delle posizioni di tiro è direttamente
collegata alla tipologia dell'addestramento cui l'operatore di polizia è
stato sottoposto. Si è già avuto modo di dire in questo sito
che l'operatore di polizia DEVE usare la posizione di tiro ERETTA e a due
mani TUTTE le volte che ha la concreta possibilità di farlo (N.B.
per una trattazione più accurata di questo argomento si consiglia
un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA
ma reperibile presso TUTTOSTORIA). Ci sono però situazioni dove
non è possibile (N.B. perchè non sarebbe tatticamente razionale
e rimarreste quasi certamente uccisi !!) usare la posizione di tiro
eretta, per cui bisogna impiegare ALTRE posizioni di tiro come quella
prona o inginocchiata, che DEVONO necessariamente fare parte del bagaglio
tecnico dell'operatore di polizia. Provate ora a riflettere su quali e quante
posizioni di tiro conoscete, nonchè su quale è il vostro livello
di efficienza nell'applicarle realmente. Durante l'addestramento al tiro,
l'operatore di polizia dovrebbe imparare, tra le altre cose :
- il più alto numero possibile di posizioni di tiro
- una posizione di tiro generale
- come e quando alcune posizioni di tiro "particolari" vanno applicate
per avere salva la vita
Per sfruttare la meglio la propria copertura, cioè per "...fondersi
con essa...", è necessario
- esporre la minor sagoma possibile (N.B. questo implica
il fatto di "...imparare ad essere ambidestri..." perchè dovete sapere
come sparare esponendo la porzione minore possibile del vostro corpo in QUALSIASI
circostanza !!)
- non fare mai entrare in contatto la propria arma (qualsiasi essa sia)
con la copertura (N.B. è rischioso perchè ne potrebbero derivare
degli inceppamenti !!)
- non farsi condizionare dal c.d. "effetto di prospettiva nascosta"
o "effetto ostrica" (N.B. l'effetto di prospettiva nascosta è
un'illusione ottica tale per cui chi sta dietro una copertura è convinto
di non essere visto dall'aggressore, il quale invece è in condizione
di vederlo più o meno perfettamente !! Questa illusione ottica è
amplificata con un uso eccessivo dell'occultamento, nonchè con l'uso
di copertura ed occultamento durante le ore notturne o di scarsa visibilità
!!)
Un aspetto TROPPO spesso sottovalutato relativo all'impiego della copertura
(N.B. specie durante l'addestramento di base !!) è che usando
una copertura si tende a sparare in maniera DIVERSA da quando NON la
si usa !! In altre parole, sparando da dietro una copertura si tende a
fare degli errori e ad essere meno precisi rispetto a quando si
spara senza copertura. Ovviamente non si tratta di un problema insormontabile,
ma che può essere superato, molto semplicemente, con un addestramento
specifico. E' chiaro che qualora un simile addestramento dovesse MANCARE,
se un operatore di polizia ha la sfortuna di essere coinvolto in uno scontro
a fuoco, le cose potrebbero prendere una piega MOLTO negativa. E' dunque necessario
pensarci in tempo !!
§6 - l'autovettura di servizio come strumento di copertura
Durante il periodo di servizio degli operatori di polizia, spesso capita
che gli scontri a fuoco si verifichino in prossimità della propria
autovettura (di servizio). Per questo motivo è ASSOLUTAMENTE necessario
che
TUTTI gli operatori di polizia sappiano come sfruttare la loro autovettura
come strumento di copertura. Se usata in maniera non razionale, infatti, l'autovettura
di servizio (al pari di qualsiasi altra autovettura) si può trasformare
in una trappola mortale!! Prima di procedere oltre è bene sgombrare
il campo da una serie di EQUIVOCI che, ogni anno, continuano a provocare
la morte di numerosi operatori di polizia in ogni parte del mondo. Fra i
più gravi e pericolosi vanno segnalati :
-
proteggersi sparando da DIETRO la portiera ed attraverso il finestrino
= contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..
esperti di tecniche
e tattiche di polizia..." NON è assolutamente vero che l'operatore
di polizia possa proteggersi usando la portiera della propria auto di servizio
e sparando attraverso il finestrino della medesima; è vero che in certe
situazioni l'operatore di polizia potrebbe essere chiamato (forzato !!) a
scendere dalla propria auto di servizio per reagire ad un pericolo che appare
in posizione, diciamo così,
"frontale" e che in una simile
situazione potrebbe essere costretto ad usare la portiera come copertura,
ma questo DEVE avvenire entro un tempo ridottissimo; in altre parole, in
una simile situazione è vero che l'operatore di polizia si protegge
nel miglior modo possibile usando la portiera della propria auto di servizio,
ma questo non avviene in maniera definitiva ma solo temporanea (N.B.
in
altre parole si esce dalla macchina, si spara usando per una frazione di
secondo la portiera come elemento di occultamento e ci si sposta in maniera
tale da avere il vano motore tra se ed il proprio aggressore !!); non
si può pensare di sopravvivere ad uno scontro a fuoco ponendosi dietro
la portiera della propria auto, poichè la quasi totalità delle
munizioni oggi in circolazione posso penetrarla con estrema facilità
-
proteggersi sparando da DIETRO il cofano
= contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..
esperti di tecniche
e tattiche di polizia..." NON è assolutamente vero che l'operatore
di polizia possa proteggersi semplicemente sollevando il cofano della propria
auto di servizio e sparando dietro di esso; non si può pensare di
sopravvivere ad uno scontro a fuoco ponendosi dietro il cofano della propria
auto, poichè la quasi totalità delle munizioni oggi in circolazione
possono penetrarlo con estrema facilità, uccidendo che si trova dietro
-
proteggersi sparando da DIETRO il parabezza
= contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..
esperti
di tecniche e tattiche di polizia..." NON è assolutamente vero
che l'operatore di polizia possa IMITARE gli eroi dei cinema sparando attraverso
il finestrino della propria auto di servizio (N.B.
per favore lasciate
certe fesserie SOLO agli eroi del cinema, perchè al cinema NESSUNO
deve difendere la propria vita !!); premesso il fatto che potete provocarvi
pericolose lesioni ai timpani, agendo in questo modo il proiettile rimarrà
deviato rispetto al proprio tragitto originario e, ad ogni modo, NON riuscirete
sicuramente a colpire il vostro bersaglio come vi eravate prefissi;
l'unica
ECCEZIONE al principio in base al quale l'operatore di polizia non deve
sparare attraverso il parabrezza, si ha quando
non esiste il tempo materiale
per poter aprire il fuoco vantaggiosamente sporgendosi dal finestrino
o uscendo dall'autovettura (
N.B. in una simile circostanza, e SOLO in
questo caso, l'operatore accetterà il compromesso di vedere rallentati
e deviati i propri proiettili, ed aprirà immediatamente il fuoco sparando
attraverso il parabrezza!!); infine, non dovete dimenticarvi che
la
quasi totalità delle munizioni oggi in circolazione possono
penetrare un comune parabrezza con estrema facilità, per cui l'aggressore
può colpire con facilità (e con effetto letale) chiunque si
trovi all'interno dell'auto di servizio
-
proteggersi sparando da DIETRO
il baule / vano motore in posizione eretta = contrariamente a quanto
affermato da certi sedicenti "..
esperti di tecniche e tattiche di polizia..."
NON è assolutamente vero che l'operatore di polizia possa proteggersi
semplicemente mettendosi dietro il vano motore od il baule e rimando in
posizione completamente eretta; è vero che l'operatore di polizia
DEVE fare ogni sforzo possibile per mettersi dietro al vano motore (N.B.
oppure, se le circostanze non lo consentono immediatamente, prima si mette
dietro il baule ma sia adopera per raggiungere il vano motore il più
presto possibile !!), ma è altrettanto vero che lo deve fare esponendo
la minor sagoma possibile al fuoco del proprio aggressore (N.B.
l'operatore
di polizia deve imparare "a stare il più basso possibile" dietro alla
propria copertura !!)
segue - sparare da dentro l'autovettura di servizio
Si è detto in precedenza che, come criterio generale, l'operatore
di polizia NON deve sparare attraverso il parabrezza (N.B.
salvo l'eccezione
che si è specificata in precedenza) per colpire un aggressore
posto in posizione frontale rispetto alla propria autovettura di servizio.
Ci sono però delle situazioni dove l'operatore di polizia potrebbe
essere costretto, per sopravvivere ad uno scontro a fuoco (N.B.
è
chiaro che se è possibile uscire e sparare l'operatore di polizia
lo deve fare senza perdere tempo!!), a sparare da DENTRO la propria
autovettura !! Uno dei modi migliori per farlo, è quello di usare
la c.d. "
tecnica dell'appoggio posteriore" (
back-brace technique).
In pratica, l'operatore di polizia deve :
- inclinare lateralmente la schiena in maniera tale da appoggiarla al montante
centrale dell'autovettura di servizio (N.B.
il montante centrale è
il punto dove va a chiudere la portiera anteriore e dove è vincolata
la portiera posteriore)
- spingere contro la portiera il piede più all'esterno (N.B.
cioè
il sinistro se è aperta la portiera dal lato conducente, ed il destro
se è aperta la portiera dal lato passeggero) in modo da vincolarsi
e da trovare stabilità
- abbassare la testa il più possibile, occultandola parzialmente
dietro al montante anteriore (N.B.
il montante anteriore è il punto
in cui si appoggia il parabrezza ed è vincolata la portiera anteriore)
- fare sporgere la canna della propria arma il minimo indispensabile, tra
il bordo della portiera ed il montante anteriore
- usare la parte interna della portiera ed il montante anteriore come appoggio
per le mani ma SENZA fare entrare in contatto l'arma (N.B.
usare la macchina
come copertura non significa fare entrare in contatto la propria arma con
la superficie usata come appoggio, poichè altrimenti si rischia di
causare un pericoloso inceppamento !!)
Anche se questa tecnica può essere a volte molto utile per un operatore
di polizia, occorre tenere sempre presente che i cristalli e le parti metalliche
dell'autovettura di servizio non sono un elemento di copertura in grado di
bloccare tutti i proiettili ma che, viceversa, ci sono molte munizioni che
sono in grado di attraversare con facilità questi elementi !!
ATTENZIONE !!
QUESTA TECNICA PUO' ESSERE IMPIEGATA VALIDAMENTE SOLO SE IL VOSTRO AGGRESSORE
SI TROVA FRONTALMENTE RISPETTO A VOI SE LA PORTIERA E' ALMENO PARZIALMENTE
APERTA !!
Un altro modo per sparare da dentro la propria autovettura, ma SENZA aprire
la portiera, è quello di ricorrere alla c.d. "
tecnica del ribaltamento
laterale" (
roll-over technique). In pratica l'operatore di polizia
deve :
- inclinare lateralmente la schiena in maniera tale da sporgere la testa
e le braccia dell'autovetura di servizio il minimo indispensabile (N.B.
questo
è importante perchè l'operatore deve esporsi il meno possibile
all'eventuale fuoco proveniente dal proprio aggressore)
- spingere contro il pavimento il piede più all'esterno (N.B.
cioè
il sinistro se è aperta la portiera dal lato conducente, ed il destro
se è aperta la portiera dal lato passeggero) in modo da vincolarsi
e da trovare stabilità
- abbassare la testa il più possibile, occultandola parzialmente
dietro al montante ed alla struttura portante del finestrino
- fare sporgere la canna della propria arma il minimo indispensabile
- usare la parte esterna della portiera ed il montante come appoggio per
le mani ma SENZA fare entrare in contatto l'arma (N.B.
usare la macchina
come copertura non significa fare entrare in contatto la propria arma con
la superficie usata come appoggio, poichè altrimenti si rischia di
causare un pericoloso inceppamento !!)
Questa tecnica può essere usata invariabilmente sia sul lato destro
che sul lato sinistro dell'autovettura di servizio. Non va però dimenticato
che facendo sporgere l'arma dal lato sinistro è necessario inclinarla
di crica 45° verso l'esterno, onde evitare di avvicinare pericolosamente
la finestra di espulsione alla superficie esterna della portiera. Questo
va evitato se non si vuole incorrere in un inceppamento, che se si verificasse
nel momento sbagliato potrebbe anche determinare la morte o il ferimento
grave dell'operatore di polizia !! Ovviamente questa tecnica, al pari della
precedente, deve essere praticata in maniera costante al fine da renderne
la relativa applicazione del tutto automatica sotto stress.
segue - sparare uscendo l'autovettura di servizio
Dal momento che non sempre è possibile, o è conveniente,
sparare da dentro l'autovettura di servizio, l'operatore di polizia deve
entrare nell'ottica di idee che DEVE essere in grado di uscire e trovare
la migliore copertura nel più breve tempo possibile qualora questa
eventualità si veifichi.. Più in generale, se l'operatore di
polizia deve uscire dalla propia autovettura, lo deve fare stando il più
BASSO possibile e nel modo più VELOCE possibile !! Purtroppo
la discesa dall'autovettura di servizio non è un argomento molto considerato
per quanto concerne l'addestramento degli operatori di polizia e questo può
causare gravi problemi qualora l'equipaggio di un'autovettura delle FF.PP.
dovesse essere costretto ad abbandonarla in tutta fretta (per salvarsi la
vita !!). Un'altra cosa molto importante che spesso viene dimenticata durante
l'addestramento è che l'operatore di polizia dovrebbe essere addestrato
a :
- uscire "
strisciando" dalla propria autovettura allo scopo di esporre
la minor sagoma possibile al proprio aggressore (N.B
. in particolare si
tratta di tenere nascoste il più possibile la testa ed il torace
!!)
- uscire dalla parte opposta rispetto a quella da cui proviene il pericolo
Quando si parla di uscita dall'autoveicolo di servizio, spesso ci si dimentica
di precisare che l'opeatore di polizia DEVE , nell'ordine :
- uscire
- trovare la copertura
- estrarre l'arma d'ordinanza (N.B.
oppure approntare al fuoco l'arma
di ordinanza qualora si tratti di arma lunga !!)
ATTENZIONE !!
DOVETE IMPARARE AD ESTRARRE DOPO CHE SIETE USCITI DALL'AUTOVETTURA E NON
PRIMA O DURANTE IL MOVIMENTO DI USCITA, O RISCHIATE SOLO DI ALLUNGARE I TEMPI
DELLA VOSTRA MANOVRA E DI PREGIUDICARE LA VOSTRA CAPACITA DI SOPRAVVIVENZA
!!
Non appena siete USCITI dalla vostra autovettura di servizio dovete IMMEDIATAMENTE
cercare la migliore copertura disponibile, che normalmente è costituita
dal vano motore. Eventualmente è possibile posizionarsi dietro le ruote
posteriori, anche se tecnicamente si tratta di una forma di occultamento più
che di una copertura vera e propria. Non bisogna poi dimenticarsi di "...
capire
da dove vengono i colpi..." (o da dove proviene il pericolo), per cui,
facendo molta attenzione, l'operatore di polizia DEVE cercare un contatto
visivo con il proprio aggressore. Ovviamente l'operatore di polizia NON deve
assumere la posizione eretta per guardare tutto l'ambiente circostante, ma
deve dare una serie di rapidi sguardi (N.B.
agendo sempre da punti differenti
per non essere prevedibile !!) per capire da dove provengono i colpi
(o dove si trova l'aggressore). Durante questa "...
ricerca visiva...",
è preferibile che l'operatore di polizia faccia sporgere la testa a
LATO e NON sopra la copertura (N.B.
cioè sopra la propria autovettura
di servizio), perchè l'esperienza insegna che si tratta di un comportamento
MENO prevedibile, e quindi più sicuro, rispetto a quello di "...
guardare
da sopra..." (N.B. è chiaro che bisogna sporgersi il meno possibile
e per un lasso di tempo molto breve) !! Una volta usciti dall'autovettura
di servizio e stabilito il contatto visivo con il proprio aggressore, è
NECESSARIO stare molto attenti a tutti i suoi movimenti, nel senso che se
il vostro aggressore si sposta e guadagna una posizione per voi sfavorevole
(N.B.
e per lui tatticamente molto favorevole, nel senso che vi può
uccidere con molta facilità da dove si è posizionato !!),
voi dovete spostarvi di conseguenza. Questo a volte implica semplicemente
il fatto di spostarvi attorno alla vostra autovettura, mentre altre volte
significa che sarete costretti ad allontanarvi in modo più o meno
marcato da essa !! Putroppo questo è un altro aspetto che è
tenuto in scarsissima considerazione durante l'addestramento degli operatori
di polizia. Dal momento che l'addestramento dovrebbe essere indirizzato verso
la massimizzazione della sopravvivenza dell'operatore di polizia, dovrebbe
essere di conseguenza insegnato che :
- finchè si può occorre usare l'autovettura di servizio come
copertura
- se la situazione degenera occorre allontanarsi dall'autovettura di servizio
per utilizzare un'altra copertura
In altri termini, se l'autovettura di servizio può essere usata
come strumento di copertura, l'operatore di polziia DEVE anche sapere come
allontanarsi da essa per cambiare copertura e, in definitiva, per sopravvivere
!! Bisogna evitare errori LETALI come i seguenti :
- Due agenti di P.S. in servizio durante il turno di notte, vengono attirati
dal rumore di alcuni spari provenienti da una zona attigua a quella nella
quale si trovavano a passare. Invece di avvisare via radio la Questura, essi
portano la propria autovettura della zona dalla quale provenivano gli spari
e, per un motivo del tutto incomprensibile, vanno a posizionare la propria
autovettura a circa 2 m dalla "...
fonte degli spari...", uno squilibrato
armato di pistola che li uccide dopo pochi secondi dal loro arrivo !! Se questi
due agenti di P.S. fossero stati addestrati CORRETTAMENTE non avrebbero MAI
commesso una simile fesseria tattica !!
- Due carabinieri sono fermi al semaforo in prossimità di una banca
in una grossa città dell'Italia centrale. Mentre attendono che il semaforo
diventi verde, vedono uscire tre rapinatori armati che cominciano a sparare
contro di loro. Invece di uscire dalla propria autovettura di servizio, i
due carabinieri rimangono fermi in macchina, ad aspettare non si sa cosa,
e tentano di mettersi in contatto con la propria centrale operativa. Nel frattempo
i tre rapinatori si avvicinano sempre di più ai due carabinieri che
non fanno nulla e che rimangono uccisi pochi secondi più tardi (N.B.
per essere più precisi i due moriranno senza nemmeno avere estratto
le proprie armi) !! Un'altra morte completamente EVITABILE figlia di
un addestramento stupido ed irrealistico
§7 - cenni ai rapporti tra copertura e capacità di penetrazione
delle moderne munizioni
Spesso si parla di copertura SENZA avere ben chiaro quello che può
essere il reale potere di penetrazione delle munizioni convenzionalmente disponibili
sul mercato (legale od illegale che sia !!). Troppi individui, tra cui moltissimi
esponenti delle FF.PP., sono convinti di poter trovare protezione (copertura)
collocandosi dietro ad oggetti come la portiera della propria autovettura
di servizio o ad un bidone della spazzatura, NON redendosi conto che in questo
modo troveranno facilmente la morte se un proiettile "...
dovesse prendere
la direzione sbagliata..." !! Premesso che un proiettile (N.B.
anche
quello a torto considerato "...il più debole...") può perforare
agevolmente qualsiasi elemento di occultamento (N.B.
si rammenta ancora
una volta che l'occultamento nasconde alla vista del proprio aggressore
ma NON protegge dai suoi proiettili !!), per capire cosa succede quando
un proiettile urta un elemento di copertura bisogna partire dai seguenti
presupposti :
- più il proiettile è veloce e più è in grado
di penetrare un elemento di copertura
- più il proiettile è denso e più è in grado
di penetrare un elemento di copertura
Questa combinazione di elementi spiega, ad esempio, perchè :
- il 9x19mm (9x21mm) ha una superiore capacità di penetrazione rispetto
al .45 ACP(.45HP)
- a prescindere dal calibro, un proiettile blindato a punta cava (JHP)
ampiamente supersonico (N.B.
cioè con velocità superiore
ai 400 m/s), è in grado di penetrare un ostacolo con maggior facilità
rispetto ad un proiettile con profilo cilindrico (WC) o semicilindrico (SWC)
a media velocità (N.B.
cioè con velocità di circa
330 m/s)
- i proiettili perforanti, a prescindere dal calibro, hanno una struttura
molto DENSA (dura) e vengono lanciati a velocità MOLTO elevate
Analizzando il problema della perforazione della copertura dal punto di
vista della densità (della medesima), si può notare che :
- i proiettili con maggiore capacità di penetrazione sono, in generale,
i comuni proiettili blindati a punta tonda con nucleo in Piombo addizionato
a deboli quantità di Antimonio (N.B.
ovviamente se si eccettuano
i proiettili perforanti e quelli blindati con nucleo ad elevata percentuale
di Antimonio )
- dopo i proiettili blindati, i proiettili con maggiore capacità
di penetrazione sono quelli in lega ad elevato tenore di Stagno e Antimonio
(N.B.
la percentuale di Antimonio contenuta nei nuclei dei proiettili convenzionali
varia dal 2% circa dei comuni prodotti industriali, al 6% dei più
sofisticati e costosi nuclei per proiettili custom. Per i proiettili di tipo
JHP o JSP la percentuale di Antimonio varia dal 2 allo 0,2%, anche se esistono
proiettili di tipo JHP prodotti a partire dagli anni '90 del XX secolo che
impiegano nuclei con Piombo iperpuro, cioè completamente SENZA Antimonio
o Stagno)
- dopo i proiettili in lega ad elevato tenore di Stagno e Antimonio,
quelli dotati di maggiore penetrazione sono quelli di tipo JHP con blindatura
in Rame iperpuro o in lega di rame ad alto spessore e/o con trattamento termico
selettivo
- dopo i proiettili di tipo JHP con blindatura in Rame iperpuro o
in lega di rame ad alto spessore e/o con trattamento termico selettivo, quelli
con maggiore capacità di penetrazione sono quelli di tipo JSP
- dopo i proiettili di tipo JSP, quelli con maggiore capacità di
penetrazione sono quelli di tipo JHP con struttura convenzionale (N.B.
blindatura
in Rame 90/10 e nucleo con percentuale di antimonio variabile tra il 2 e lo
0,2%)
- dopo i proiettili di tipo JHP a struttura convenzionale, quelli
con maggiore capacità di penetrazione sono quelli di tipo SJSP e,
subito dopo, SJHP
segue - alcuni dati analitici sulla perforazione di pannelli di compensato
convenzionale
Qui di seguito verranno illustrati alcuni dati relativi alla capacità
di perforazione di alcuni proiettili contro materiali che potrebbero essere
impiegati come elementi elementi di copertura. Iniziamo la nostra analisi
con lo studio di alcuni dati relativi alla penetrazione in pannelli di compensato
da 25mm di spessore a 5m di disitanza.
Cartuccia calibro .22 LR, varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.22LR
|
Remington "Stinger"
|
48 mm
|
.22LR
|
Remington "Yellow Jacket"
|
61 mm
|
LEGENDA
N.B. = i colpi sono stati sparati con una pistola S&W M-22 - S "
Bull".
Le due cartucce riportate in tabella sono state indicate solo come esempio.
Utilizzando un fucile le penetrazioni possono aumentare anche del 50% rispetto
ai dati indicati in tabella. Un ulteriore aumento di penetrazione si ottiene
utilizzando armi lunghe unite a proiettili del tipo "ad alta velocità",
oppure di composizione particolarmente dura e resistente.
Cartuccia calibro 7,65 Browning (.32ACP), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.32ACP
|
60grs. JHP
|
51 mm
|
.32ACP
|
71grs. FMJ
|
102 mm
|
LEGENDA
N.B. = i colpi sono stati sparati con una pistola Walther "
PP"
Cartuccia calibro 9x17mm (.380 ACP), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
9x17mm
|
85grs. JHP (1)
|
46 mm
|
9x17mm
|
95grs. FMJ
|
91 mm
|
LEGENDA
N.B. = i colpi sono stati sparati con una pistola SIG Sauer P-230Walther
(1) = caricamento originale WW con palla realizzata in tecnologia STHP
Cartuccia calibro 9x19mm (9mm Parabellum / 9mm Luger), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
9x19mm
|
123grs. FMJ (1)
|
223 mm
|
9x19mm +P+
|
115grs. JHP (2)
|
165 mm
|
9x19mm
|
115grs. JHP (3)
|
135 mm
|
9x19mm
|
115grs. JHP (4)
|
124 mm
|
9x19mm
|
124grs. LRN-HP (5)
|
114 mm
|
9x19mm sub.
|
147grs. JHP (6)
|
102 mm
|
9x19mm
|
80grs. GSS (7)
|
102 mm
|
9x19mm sub.
|
140grs. SJHP (8)
|
84 mm
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FN Standard NATO sparato da un Beretta M-92.
Risultati pressochè identici si ottengono con caricamenti originali
di produzione GFL, FC, GeCo / DN, Remington e Winchester.
- (2) = caricamento originale FC "
BP-LE" sparato con una Beretta
M-92. Risultati pressochè identici si ottengono con munizionamento
di produzione Cor- Bon.
- (3) = caricamento originale FC "
BP", a pressione standard,
sparato con una Beretta M-92
- (4) = caricamento originale WW con palla realizzata in tecnologia STHP
sparato con una Beretta M-92
- (5) = caricamento originale FC "
Nyclad" sparato con una Beretta
M-92
- (6) = caricamento originale WW "
B - Type" sparato con una Beretta
M-92
- (7) = caricamento originale Glaser con palla tipo "
Safety Slug"
sparato con una Beretta M-92
- (8) = caricamento originale WW "
Subsonic round" sparato con una
Beretta M-92
Cartuccia calibro .38 Special (.38 Spl), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.38Spl
|
158grs. SWC
|
117 mm
|
.38Spl +P
|
125grs. JHP (1)
|
84 mm
|
.38Spl +P
|
110grs. SJHP (2)
|
64 mm
|
.38Spl
|
158grs. SWC-HP
|
66 mm
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
Cartuccia calibro .357 Magnum, varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.357Magnum
|
158grs. SWC
|
203 mm
|
.357Magnum
|
145grs. JHP
|
165 mm
|
.357Magnum
|
125grs. SJHP (1)
|
124 mm
|
.357Magnum
|
158grs. JHP
|
109 mm
|
.357Magnum
|
110grs. SJHP (2)
|
64 mm
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
Cartuccia calibro .41 Magnum, varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.41Magnum
|
210grs. JSP (1)
|
173 mm
|
.41Magnum
|
175grs. JHP (2)
|
165 mm
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da
6"
Cartuccia calibro .44 Special (.44 Spl / .44 S&W Special), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.44Spl
|
200grs.SWC-HP (1)
|
89 mm
|
.44Spl
|
200grs. JHP (2)
|
64 mm
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6"
Cartuccia calibro .44 Magnum (.44 Remigton Magnum / .44 S&W Magnum),
varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.44Magnum
|
180grs. JHP (1)
|
185 mm
|
.44Magnum
|
240grs. JHP (2)
|
147 mm
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6"
Cartuccia calibro .45 ACP (.45 Auto / .45 Automatic Colt Pistol), varie
configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.45ACP
|
230grs. FMJ (1)
|
142 mm
|
.45ACP
|
200grs. JHP (2)
|
122 mm
|
.45ACP
|
185grs. JHP (3)
|
122 mm
|
.45ACP
|
185grs. JHP (4)
|
84 mm
|
.45ACP
|
135grs. GSS (5)
|
66 mm
|
LEGENDA
- (1) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche
nel calibro .45HP
- (2) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche
nel calibro .45HP
- (3) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche
nel calibro .45HP
- (4) = palla WW realizzata in tecnologia STHP
- (5) = cartuccia Glaser del tipo "
Safety Slug"
Cartuccia calibro 12 per fucile a canna liscia (12 / 70), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
12
|
palla singola, 32 grammi (1)
|
178 mm
|
12
|
pallettoni 00 buck / terzarole (2)
|
107 mm
|
12
|
pallettoni 00 buck / terzarole (3)
|
94 mm
|
12
|
pallettoni 00 buck (4)
|
104 mm
|
12
|
pallettoni 4 buck
|
58 mm
|
12
|
pallini (piombo 7 1/2)
|
25 mm
|
LEGENDA
- (1) = velocità standard
- (2) = velocità standard
- (3) = basso rinculo
- (4) = cartuccia magnum da 76mm
Con riferimento all'impatto contro il compensato (di tipo convenzionale
in fogli da 25m di spessore) si può notare come il .38 Spl produca
una penetrazione compresa tra 65 e 115mm, praticamente con tutti a caricamenti
convenzionali oggi in circolazione (N.B.
esclusi i proiettili di tipo perforante
!!). Il .45 ACP / HP produce una penetrazione di circa 60 - 140mm.
Il .41 Magnum ed il .44Magnum generano penetrazioni medie rispettivamente
di 170 mm e 185mm con la quasi totalità dei caricamenti oggi commercialmente
disponibili. Infine, cartucce come il 9x19mm, il .357 Magnum, producono grossomodo
una penetrazione di circa 220mm e 200mm praticamente con tutti
i caricamenti oggi in circolazione. Ovviamente esistono delle eccezioni
poichè per qualsiasi calibro, l'uso di proiettili con struttura particolarmente
robusta (N.B.
ad esempio con una blindatura molto spessa, con una percentuale
di Zinco molto elevata nella blindatura oppure con percentuale di Antimonio
molto elevata nel nucleo), o addirittura di tipo perforante, darà
origine a penetrazioni più elevate. Particolarmente pericolosi sotto
il profilo applicativo si potrebbero rivelare il 9x19mm ed il .357 Magnum
(N.B.
si rammenta che il discorso fatto per questi due calibri vale grossomodo
anche per il 9x21 e per .357 SIG !! ) con palla completamente blindata
(FMJ-RN) o perforante (MP). Si ricordi che la penetrazione è importante
"...
ma non è tutto...", e che per gli operatori di polizia la
penetrazione eccessiva (
overpenetration) costituisce frequentemente
un rilevante fattore di rischio che viene troppo spesso ignorato !!
segue - alcuni dati analitici sulla perforazione
della portiera di un'autovettura
Dal momento che SPESSO gli scontri a fuoco che coinvolgono gli operatori
di polizia avvengono in prossimità dell'autovettura di servizio, è
interessante analizzare alcuni dati relativi alla capacità di penetrazione
di talune munizioni convenzionali nei confronti delle portiere di un'autovettura,
dal momento che spesso le portiere vengono usate come strumento di copertura
improprio. Si è proceduto ad effettuare la verifica mettendo
un pannello di compensato da 10mm di spessore al posto del guidatore per verificare
se il proiettile ha ancora energia cinetica sufficiente per perforarlo dopo
avere perforato la portiera. Dal momento che il compensato è più
duro delle tavole di abete a volte usate per i test balistici e, soprattutto,
che è MOLTO più DURO (denso) di qualsiasi tessuto umano, se
il proiettile dovesse perforare anche il compensato significa che esso ha
comunque energia sufficiente per lesionare i tessuti biologici. I dati che
seguono fanno riferimento a prove di tiro effettuate a 5m di distanza
Cartuccia calibro .22 LR, varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.22LR
|
Remington "Stinger"
|
B
|
.22LR
|
Remington "Yellow Jacket"
|
B
|
LEGENDA
- N.B. = i colpi sono stati sparati da 5m di distanza con una pistola S&W
M-22 - S "
Bull"
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
Cartuccia calibro 7,65 Browning (.32ACP), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.32ACP
|
60grs. JHP
|
P
|
.32ACP
|
71grs. FMJ
|
P+P
|
LEGENDA
- N.B. = i colpi sono stati sparati da 5m di distanza con una pistola Walther
"
PP"
- P = il proiettile perfora completamente la portiera ma non (sempre) il
foglio di compensato
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
Cartuccia calibro 9x17mm (.380 ACP), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
9x17mm
|
85grs. JHP
|
B
|
9x17mm
|
95grs. FMJ
|
P
|
LEGENDA
- N.B. = i colpi sono stati sparati da 5m di distanza con una pistola SIG
Sauer P-230
- P = il proiettile perfora completamente la portiera ma non (sempre) il
foglio di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
Cartuccia calibro 9x19mm (9mm Parabellum / 9mm Luger), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
9x19mm
|
123grs. FMJ (1)
|
P+P
|
9x19mm +P+
|
115grs. JHP (2)
|
P+P
|
9x19mm
|
115grs. JHP (3)
|
P+P
|
9x19mm
|
115grs. JHP (4)
|
P+P
|
9x19mm
|
124grs. LRN-HP (5)
|
P+P
|
9x19mm sub.
|
147grs. JHP (6)
|
P+P
|
9x19mm
|
80grs. GSS (7)
|
P+P
|
9x19mm sub.
|
140grs. SJHP (8)
|
P
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FN Standard NATO sparato da un Beretta M-92.
Risultati pressochè identici si ottengono con caricamenti originali
di produzione GFL, FC, GeCo / DN.
- (2) = caricamento originale FC "
BP-LE" sparato con una Beretta
M-92. Risultati pressochè identici si ottengono con munizionamento
di produzione Cor- Bon.
- (3) = caricamento originale FC "
BP", a pressione standard,
sparato con una Beretta M-92
- (4) = caricamento originale WW con palla realizzata in tecnologia STHP
sparato con una Beretta M-92
- (5) = caricamento originale FC "
Nyclad" sparato con una Beretta
M-92
- (6) = caricamento originale WW "
B - Type" sparato con una Beretta
M-92
- (7) = caricamento originale Glaser con palla tipo "
Safety Slug"
sparato con una Beretta M-92
- (8) = caricamento originale WW "
Subsonic round" sparato con una
Beretta M-92
- P = il proiettile perfora completamente la portiera ma non (sempre) il
foglio di compensato
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
Cartuccia calibro .38 Special (.38 Spl), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.38Spl
|
158grs. SWC (*)
|
P+P
|
.38Spl +P
|
125grs. JHP (1)
|
P / B(+)
|
.38Spl +P
|
110grs. SJHP (2)
|
P / B(+)
|
.38Spl
|
158grs. SWC-HP (*)
|
B
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
- (*) = se sparati con canna da 102mm (4"), spesso capita che le cartucce
con palla da 158grs. vengano bloccate dall'imbottitura interna della portiera.
Lo stesso fenomeno risulta essere amplificato se le munizioni vengono caricate
a velocità troppo BASSE dal costruttore (N.B.
per questo motivo
è sempre preferibile, per l'operatore di polizia, impiegare cartucce
con velocità alla bocca elevata)
- P / B(+) = per i caricamenti di tipo +P c'è la perforazione della
portiera, ma non quella del pannello di compensato, mentre lo stesso caricamento
assemblato a pressione standard resta conficcato nell'imbottitura interna
della stessa !! N.B.
per questo motivo è sempre preferibile, per
l'operatore di polizia, impiegare cartucce con velocità alla bocca
elevata)
- N.B. = un fenomeno molto interessante è costituito dal fatto che
le cartucce con palla da 158grs. di tipo blindato, tendono a perforare
completamente sia la portiera che il pannello di compensato a causa della
loro SCARSA deformabilità (N.B.
e non del loro "...elevato potere
d'arresto..." come qualche incompetente va cianciando, perchè il potere
di penetrazione NON ha nulla a che vedere con la capacità lesiva
che un singolo proiettile è in grado di generare !!). Questo fenomeno,
con regolarità, anche con armi dotate di canna da 102mm e non solo
con quelle da 165mm di lunghezza
Cartuccia calibro .357 Magnum, varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Penetrazione
|
.357Magnum
|
158grs. SWC
|
P+P
|
.357Magnum
|
145grs. JHP
|
P+P
|
.357Magnum
|
125grs. SJHP (1)
|
P+P
|
.357Magnum
|
158grs. JHP
|
P+P
|
.357Magnum
|
110grs. SJHP (2)
|
B
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da
6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
Cartuccia calibro .41 Magnum, varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.41Magnum
|
210grs. JSP (1)
|
P+P
|
.41Magnum
|
175grs. JHP (2)
|
P+P
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da
6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
Cartuccia calibro .44 Special (.44 Spl), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.44Spl
|
200grs.SWC-HP (1)
|
B
|
.44Spl
|
200grs. JHP (2)
|
B
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6". A volte questi caricamenti possono perforare la portiera, ma non il pannello
di compensato
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6". A volte questi caricamenti possono perforare la portiera, ma non il pannello
di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
Cartuccia calibro .44 Magnum (.44 S&W Magnum), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.44Magnum
|
180grs. JHP (1)
|
P+P
|
.44Magnum
|
240grs. JHP (2)
|
P+P
|
LEGENDA
- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da
6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
Cartuccia calibro .45 ACP (.45 Auto / .45 Automatic Colt Pistol), varie
configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
.45ACP
|
230grs. FMJ (1)
|
P+P
|
.45ACP
|
200grs. JHP (2)
|
P+P
|
.45ACP
|
185grs. JHP (3)
|
P+P
|
.45ACP
|
185grs.JHP (4)
|
B
|
.45ACP
|
135grs. GSS (5)
|
B
|
LEGENDA
- (1) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche
nel calibro .45HP
- (2) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche
nel calibro .45HP
- (3) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche
nel calibro .45HP
- (4) = palla WW realizzata in tecnologia STHP
- (5) = cartuccia Glaser del tipo "
Safety Slug"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
Cartuccia calibro 12 per fucile a canna liscia (12 / 70), varie configurazioni
Calibro
|
Tipo proiettile
|
Comportamento
|
12
|
palla singola, 32 grammi (1)
|
P+P
|
12
|
pallettoni 00 buck / terzarole (2)
|
P+P
|
12
|
pallettoni 00 buck / terzarole (3)
|
B
|
12
|
pallettoni 00 buck (4)
|
P+P
|
12
|
pallettoni 4 buck
|
B
|
12
|
pallini (piombo 7 1/2)
|
B
|
LEGENDA
- (1) = velocità standard
- (2) = velocità standard
- (3) = basso rinculo
- (4) = cartuccia magnum da 76mm
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di
compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura
interna
Sempre con riferimento agli impatti dei proiettili più comuni contro
le portiere di un'autovettura va segnalato che :
- salvo che in rarirssime eccezioni (N.B.
cartucce depotenziate o caricamenti
di natura particolare) le cartucce calibro 9x19mm (9x21mm), 7,63 Mauser,
.357 Magnum e .45 ACP (.45HP) perforano due portiere di una comune autovettura
con interposto un pannello di compensato da 20mm di spessore (N.B.
i dati
fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza)
- una cartuccia per fucile a canna liscia (
shotgun) in calibro 12
con palla singola (
slug) da 32 - 36grammi perfora AGEVOLMENTE due portiere
di una comune autovettura con interposto un pannello di compensato da 20mm
di spessore
- una cartuccia per fucile a canna liscia (
shotgun) in calibro 12
con caricamento a pallettoni (
buckshot) da 32 - 36grammi perfora AGEVOLMENTE
la lamiera di una portiera ma rimane quasi sempre BLOCCATA dal rivestimento
interno (N.B.
questo avviene anche a distanze di soli 3m praticamente con
tutti i caricamenti oggi in circolazione poichè è RARO che
un pallettone riesca a perforare il rivestimento interno della portiera e
raggiungere l'inerno dell'abitacolo. L'analisi degli omicidi tra gruppi criminali
che avvengono in Italia meridionale mette in evidenza che chi decide di impiegare
un'arma a canna liscia caricata a pallettoni con un bersaglio "protetto da
un'autovettura convenzionale" lo fa sparando a breve dstanza contro i finestrini
o il parabezza, arrivando in alcuni casi a sparare addirittura "a contatto"
con i vetri per essere certo di raggiungere il proprio bersaglio !!)
- utilizzando cartucce calibro .44 Magnum di struttura convenzionale (N.B.
cioè di tipo JSP, JHP, SJSP o SJHP con vario tenore di Antimonio e
Stagno), i proiettili penetrano la prima portiera, il pannello di compensato
da 20mm collocato al posto di guida ma si arrestano contro la lamiera della
seconda portiera (N.B.
i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando
a 5m di distanza), cosa che invece non avviene utilizzando un proiettile
di tipo blindato o con scarsa capacità di deformazione
- utilizzando cartucce calibro 7,65 Browning e .38 Special, i proiettili
penetrano la prima portiera, il pannello di compensato da 20mm collocato al
posto di guida ma si arrestano contro la lamiera della seconda portiera (N.B.
i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza),
cosa che invece non avviene utilizzando un proiettile di tipo blindato o con
scarsa capacità di deformazione
- utilizzando cartucce calibro .38 Special in piombo, o ad alta capacità
di deformazione oppure a bassa velocità, i proiettili SPESSO non riescono
nemmemo a penetrare la prima portiera ne ad arrivare pannello di compensato
da 20mm collocato al posto di guida (N.B.
i dati fanno riferimento ad un
test eseguito sparando a 5m di distanza)
- solitamente un proiettile calibro .22 LR NON è in grado
di perforare la portiera, a meno che non si tratti di un proiettile del tipo
"
ad alta velocità" (HV) che venga sparato con un fucile, poichè
in questo caso il proiettil penetra la prima portiera, il pannello di compensato
da 20mm collocato al posto di guida e si arresta contro la lamiera della seconda
portiera (N.B.
i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a
5m di distanza),
La stessa verifica è stata poi fatta sostituendo un blocco di gelatina
balistica calibrata al pannello di compensato. L'uso della gelatina ha messo
in evidenza dei ridotti volumi a livello di cavità temporanea e permanente
(V. voce a se in questo stesso sito), il che indica una ridotta capacità
lesiva dei vari proiettili. Questo però non significa che un proiettile
che attraversi la portiera di una comune autovettura sia "
un proiettile
innocuo" come sostenuto da molti incompetenti (italiani e non solo !!)
che si spacciano per "...
esperti di balistica terminale..." !! Noi
NON siamo così arroganti da autoproclamarci "
esperti di balistica
terminale", ma vogliamo solo ribadire un concetto importante : un'autovettura
convenzionale NON vi può proteggere efficacemente dai proiettili !!
segue - alcuni dati analitici sulla perforazione dei finestrini di un'autovettura
I finestrini delle comuni autovetture NON sono in grado di proteggere dai
proiettili chi si trovi all'interno dell'auto al momento dello sparo. Il vetro
più rallentare la corsa di un proiettile, anche se in misura INFERIORE
rispetto alla lamiera o al legno, ma questo comunque non significa che il
vetro possa proteggere dai proiettili !! Si è a volte sostenuto, da
parte di patetici individui che si autonominano "
esperti internazionali
di balistica terminale" che i vetri delle comuni autovetture abbiano una
sorta di "...
potere magico..." che consentirebbe di inibire in tutto
o in parte l'effetto lesivo che i vari proiettili sono capaci di generare
sul corpo umano (N.B.
per cui, secondo questi esperti, essere dietro il
finestrino di un'autovettura "ripara dai proiettili", specie quelli più
"molli" !!). Per rendersi conto della stupidità di queste persone,
nonchè della falsità delle loro affermazioni, basta riflettere
un attimo sugli esiti (visti troppe volte in TV o sui giornali) dei "
regolamenti
di conti" tra gli esponenti delle organizzazioni criminali che dominano
alcune zone del Belpaese. I morti ammazzati dentro le autovetture (N.B.
spesso
il fatto che la vittima sia in macchina facilita, di molto, il "lavoro" dei
sicari !!) sono stati tutti colpiti ATTRAVERSO i finestrini, ed i colpi
che hanno attinto le portiere (o le parti metalliche dell'autovettura in genere)
sono solo e semplicemente quelli che sono andati fuori bersaglio. Perchè
tutto questo ? Per il semplice fatto che i sicari delle organizzazioni malavitose
sanno perfettamente che "...
tra i due mali è meglio scegliere il
minore..." e cioè che è sempre preferibile sparare attraverso
il vetro che non attraverso la lamiera. Si noti che questo avviene REGOLARMENTE
a prescindere che per gli omicidi vengano impiegate armi corte o lunghe.
Molti "
esperti" affermano che questi omicidi avvengano solo con l'uso
di armi lunghe (fucili a canna liscia caricati a pallettoni, fucili d'assalto,
etc.), mentre in realtà spesso capita che l'attività esecutiva
venga compiuta da un solo individuo armato di pistola (N.B.
molto spesso
in motocicletta per dileguarsi il più rapidamente possibile !!).
Si noti che questo discorso vale a prescindere dal punto di impatto (N.B.
non importa che il colpo arrivi sui finestrini, sul parabrezza o sul
lunotto posteriore) e dal tipo del proiettile impiegato (N.B.
non
è assolutamente vero che un proiettile più o meno deformabile
venga arrestato dal cristallo di un'autovettura). Un vetro convenzionale
è SEMPRE un vetro convenzionale e non mette al riparo chi sta all'interno
dell'autovettura. La conclusione è che se l'operatore di polizia
è DIETRO al vetro di un'autovettura (quella di servizio o un'altra)
NON ha nessuna garanzia di avere salva la vita !!
segue - alcuni dati analitici sulla perforazione dei pneumatici
Dal momento che spesso gli operatori di polizia sono
chiamati a colpire i pneumatici di un'autovettura usata da un malvivente in
fuga, può essere interessante analizzare alcuni dati relativi alla
capacità di perforazione di alcuni proiettili. Questi dati sono così
sintetizzabili :
- qualsiasi cartuccia, compreso il .22 LR, è in grado di penetrare
un penumatico dotato di camera d'aria se dotato di sufficiente velocità
alla bocca (N.B. in realtà nel caso del calibro .22 LR è
preferibile utilizzare un fucile piuttosto che una comune pistola, a causa
della superiore velocità alla bocca che l'arma lunga è in grado
di generare !!)
- la velocità di rotazione delle ruote è di fatto ininfluente
sull'azione penetrativa dei vari proiettli nei diversi calibri
- non tutte le cartucce CONVENZIONALI oggi in circolazione sono in grado
di penetrare i cerchioni dei penumatici SENZA camera d'aria
- per perforare agevolmente un pneumatico è preferibile usare munizioni
con elevate velocità di impatto
- per perforare agevolmente un pneumatico è preferibile usare munizioni
con SCARSA capacità di DEFORMAZIONE, anche se una scarsa capacità
di deformazione NON è di aiuto se la velocità di impatto è
troppo bassa
- salvo alcune rare eccezioni, le cartucce che impiegano palle fortemente
blindate producono un svuotamento immediato del penumatico se la velocità
di impatto è ragionevomente elevata
- la cartuccia calibro 9x19mm, genericamente considerata, perfora agevolmente
i pneumatici a prescindere che siano con o senza camera d'aria (N.B. si
tenga conto che il tanto criticato 9x21mm può originare risultati di
circa il 20% superiori rispetto a quelli del validissimo 9x19mm)
- la cartuccia calibro 7,65 Browning è in grado di perforare agevolmente
i pneumatici dotati di camera d'aria, mentre problemi sorgono nel caso di
penumatici senza camera d'aria, poichè in un caso del genere è
necessario forare il cerchione e la cartuccia in esame non ha sufficiente
potere di penetrazione (N.B. prove effettuate in laboratorio hanno evidenziato
che non riuscendo a perforare il cerchione, la cartuccia calibro 7,65 Browning
consentirà ad un'autovettura di percorrere tra i 5 e gli 8Km prima
di avere il penumatico colpito "...completamente a terra...". Viceversa,
cioè nel caso di penumatico CON camera d'aria, l'autovettura percorrerà
poche centinaia di metri prima di avere la gomma a terra !!)
- la cartuccia calibro 9x19mm con palla blindata (FMJ-RN) o perforante
(MP), penetra AGEVOLMENTE e con ESTREMA rapidità i pneumatici a prescindere
che siano con o senza camera d'aria
- la cartuccia calibro .357 Magnum con palla blindata (FMJ-RN) o perforante
(MP), penetra AGEVOLMENTE e con ESTREMA rapidità i pneumatici a prescindere
che siano con o senza camera d'aria (N.B. risultati più o meno simili
si hanno con la cartuccia calibro .357 SIG)
- la cartuccia calibro .45 ACP (.45HP) normalmente perfora i pneumatici
con camera d'aria mentre ha delle difficoltà a perforare i cerchioni
dei pneumatici privi di camera d'aria
I dati illustrati fanno riferimento a prove di tiro effettuate
a 5m
di distanza. Si prega di NON replicarli se non si hanno le conoscenze
tecniche necessarie e, soprattutto, se non si ha la possibilità di
operare con i sufficienti livelli di sicurezza !! Prima di concludere occorre
segnalare che se un operatore di polizia deve arrestare la corsa di un'autovettura
sparando ai penumatici sarà SPESSO necessario impiegare un numero più
o meno elevato di colpi. Il motivo va ricercato nel fatto che non sempre
l'autovettura in fuga si pesenta in maniera favorevole (N.B.
cioè
non è sempre "un bersaglio facile") e spesso i proiettili vengono
deviati dalla carrozzeria e non raggiungono correttamente il bersaglio. Questo
è il motivo per cui un'arma come il Beretta PM-12S (V. voce a se in
questo stesso sito) risulta essere molto utile qualora un operatore di polizia
sia chiamato a colpire i penumatici di un'autovettura in fuga. Ovviamente
sarà necessario un approfondito e specifico addestramento per poter
impiegare una delle armi in dotazione per un scopo simile.
segue - alcuni dati analitici sulla perforazione del lunotto posteriore
Dal momento che gli operatori di polizia chiamati ad inseguire un'autovettura
in fuga possono trovarsi coinvolti con rapidità impressionante in uno
scontro a fuoco, potrebbe emerge la necessità non solo di colpire i
penumatici, ma addirittura di sparare CONTRO gli occupanti dell'autovettura
per aver salva la vita e per bloccare la loro azione criminale. A questo scopo
può essere interessante analizzare brevemente i dati relativi alla
perforazione del lunotto posteriore ed al potere di perforazione residuo dopo
la penetrazione del predetto lunotto. Analogamente a prima, i dati illustrati
fanno riferimento a
prove di tiro effettuate a 5m di distanza. Si
prega di NON replicarli se non si hanno le conoscenze tecniche necessarie
e, soprattutto, se non si ha la possibilità di operare con i sufficienti
livelli di sicurezza !! I dati sono così sintetizzabili :
- il calibro .22 LR perfora il lunotto posteriore ma rimane conficcato
nel sedile dell'autista (N.B.
si è usata una carabina Remington
M-522)
- il calibro 7,65 Browning perfora il lunotto posteriore ma rimane conficcato
nel sedile dell'autista
- il calibro .38 Spl perfora il lunotto posteriore ma rimane conficcato
nel sedile dell'autista
- il calibro 9x19mm perfora il lunotto posteriore, il pannello di
compensato e si blocca nel cruscotto (N.B.
si tenga conto che il 9x21mm,
così criticato poichè scaturito dall'ingegno italiano, può
originare risultati di circa il 20% superiori rispetto a quelli del validissimo
9x19mm)
- il calibro .357 Magnum perfora il lunotto posteriore, il pannello di
compensato e di blocca nel cruscotto
- il calibro .41 Magnum perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato
e di blocca nel cruscotto
- il calibro .44 Magnum perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato
e si blocca nel cruscotto
- il calibro .45 ACP (.45HP) perfora il lunotto posteriore, il pannello
di compensato e si blocca nel cruscotto
- il calibro 9x19mm con proiettili perforanti penetra il lunotto
posteriore, il pannello di compensato, il cruscotto e si ferma nel vano motore
(N.B.
lo stesso risultato si ottiene solitamente sparando le comuni munizioni
in uso presso le FF.PP. ma usando un Beretta PM-12 / S o un H&K MP-5
)
- il calibro .357 Magnum con proiettili perforanti penetra il lunotto posteriore,
il pannello di compensato, il cruscotto e si ferma nel vano motore, solitamente
all'altezza del radiatore
Per l'esecuzione di questa prova si è proceduto a collocare un pannello
di compensato da 20mm di spessore al posto del guidatore per comprendere se
il proiettile possedeva ancora energia cinetica sufficiente per perforarlo
dopo avere perforato il lunotto. Analogamente a quanto si era detto in precedenza
per altre prove di penetrazione, anche in questo caso, se il proiettile dovesse
perforare anche il compensato significa che esso ha comunque energia sufficiente
per lesionare i tessuti biologici (N.B.
per favore NON fate l'errore di
molti dirigenti dei Gabinetti / Reparti / Sezioni di Polizia Scientifica che
credono di poter usare il legno, di qualsiasi tipo, come simulatore tissutale
poichè solo un incompentente potrebbe pensare di usare il legno al
posto della gelatina balistica calibrata !!). Si ribadisce che anche questa
è una semplice prova di penetrazione finalizzata a stabilire
(N.B.
pur con con tutte le sue limitazioni !!) se un certo oggetto
può o meno essere usato come copertura, e NON una prova demenziale
per individuare "..
.il proiettile migliore del mondo..." come quelle
che piacciono molto agli "...
esperti internazionali di balistica terminale..."
italiani ed esteri !! Premesso che la penetrazione non è tutto e che
per gli operatori di polizia un proiettile eccessivamente penetrante potrebbe
essere controproducente (oltre che molto pericoloso !!), solo ad un idiota
potrebbe venire in mente di stabilire se un proiettile "...
è più
o meno efficiente rispetto ad un altro..." sparandolo contro oggetti più
DENSI di quello che sono i tessuti biologici !!
§8 - sparare attraverso la copertura ?
Come si è detto in precedenza, ci sono situazioni in cui come operatore
di polizia potreste essere chiamati a sparare ATTRAVERSO un elemento di copertura.
Il caso più tipico è forse quello del criminale alla guida di
un'autovettura, la quale può essere invariabilmente ferma o in movimento.
Ciò detto, va precisato che se l'operatore di polizia ha la necessità
di sparare attraverso un'autovettura, è necessario che egli sia ASSOLUTAMENTE
certo di COSA c'è dietro !! In altri termini, sparare attraverso la
copertura è molto RISCHIOSO e se l'opeatore di polizia deve farlo
è necessario sapere che dietro quella specifica copertura si trova
ESATTAMENTE il suo aggressore e NON una persona qualsiasi (N.B. magari
un terzo estraneo) !! Un esempio potrebbe, forse, chiarire il problema.
Alcuni anni fa, sul raccordo anulare di Roma, un'autovettura con a bordo
due pericolosi latitanti venne fermata dopo avere forzato un posto di blocco.
Uno degli operatori di polizia presenti sparò l'intero caricatore
della sua pistola d'ordinanza e 8 dei suoi proiettili colpirono l'abitacolo
dell'autovettura. La cosa interessante è che quegli 8 colpi entrarono
dal coperchio del baule posteriore, perforarono il sedile posteriore, il
sedile anteriore ed il corpo del guidatore !!
ATTENZIONE !!
SE COME OPERATORE DI POLIZIA SIETE CHIAMATI A SPARARE CONTRO UNA COPERTURA,
FATE IN MODO CHE I VOSTRI COLPI IMPATTINO CONTRO LA SUPERIFICIE DELLA COPERTURA
NEL MODO PIU' PERPENDICOLARE POSSIBILE. SOLO IN QUESTO MODO LA CAPACITA' DI
PENETRAZIONE VERRA' MASSIMIZZATA !!
Se dovete sparare contro un'autovettura fate in modo di sparare contro
il vetro piuttosto che contro le parti metalliche, poichè il vetro
offre meno resistenza rispetto al metallo, ma ricordatevi di accertarvi
sempre DOVE state sparando e COSA c'è dietro la copertura che volete
penetrare !!
§9 - non sacrificare inutilmente la copertura
Come si è detto in precedenza, in qualità di operatore di
polizia, una volta che avete trovato una copertura valida (N.B. cioè
la migliore copertura possibile in una data situazione) la dovete mantenere
il più a lungo possibile e, in particolare, fino a quando ha tatticamente
senso farlo !! Premesso questo, ricordatevi che NON dovete mai sacrificare
la copertura per :
- raggiungere la radio della vostra autovettura di servizio a tutti
i costi (ed in modo sconsiderato) = chi ha alcuni anni di servizio alle
spalle sa perfettamente che ci sono state parecchie situazioni in cui un operatore
di polizia è stato forzato ad uscire in tutta fretta dalla propria
autovettura di servizio SENZA poter comunicare con il proprio comando per
specificare cosa stava succedendo; in queste situazioni, spesso si è
verificato che l'operatore di polizia è morto mentre tentava di raggiungere
l'autovettura di servizio, dopo essersi allontanato frettolosamente da essa,
SENZA rendersi conto del pericolo a cui andava incontro; come si è
detto in precedenza dovete SEMPRE pensare prima di agire, per cui se siete
in una zona battuta dal fuoco del vostro aggressore, NON muovetevi inutilmente
verso la radio ma rimanete dietro la copertura che vi siete trovati e tenete
sotto controllo la situazione
- aiutare un collega o un soggetto estraneo = chi ha alcuni anni
di servizio alle spalle sa che ci sono situazioni in cui un operatore di polizia
potrebbe trovarsi nella condizione di aiutare un collega ferito; l'instinto
di conservazione che è tipico della nostra specie ci spinge naturalmente
ad aiutare chi è in difficoltà, per cui quando un operatore
di polizia che vede un collega in difficoltà è naturalmente
spinto ad aiutarlo; in alcuni casi questo però potrebbe rivelarsi
controproducente, nonchè estremamente pericoloso; aiutare un collega
può significare a volte restare uccisi, per cui come operatori di
polizia dovete sapere valutare se, di fronte ad una simile situazione, potete
effettivamente aiutare il vostro collega ferito oppure se dovete limitarvi
ad aspettare rimanendo DIETRO alla vostra copertura
- eccessiva impazienza = un numero incredibilmente alto di morti
in servizio avviene per eccessiva impazienza; ci sono troppi operatori di
polizia che in caso di pericolo "...vogliono vedere come stanno le cose..."
e si portano in prossimità della fonte del pericolo SENZA usare la
copertura (N.B. o meglio senza cercare la copertura più vicina
a loro !!) e SENZA approntare al fuoco la propria arma di servizio; con
riferimento all'Italia, un numero elevato di operatori di polizia è
morto perchè, di fronte ad una rapina, si è messo "...a
correre incontro..." ai rapinatori DIMENTICANDOSI fatalmente di usare
ogni forma di copertura (N.B. se si pensa che queste persone sono morte
spesso senza sparare nemmeno un colpo, o addirittura con l'arma in fondina,
ci si può fare un'idea quanto era SCARSO il loro addestramento
!!)