COPERTURA ED OCCULTAMENTO : DUE ELEMENTI VITALI TROPPO SPESSO IGNORATI



§1 - aspetti generali della questione



I concetti di copertura ed occultamento sono due dei concetti in assoluto MENO conosciuti da parte dei membri delle  FFPP italiane (e mondiali !!). Se si chiedesse a tutti gli appartenenti alle  FF.PP. italiane cosa sono la copertura e l'occultamento, il 99% degli intervistati non sarebbe in grado di rispondere o darebbe delle risposte totalmente errate!! La cosa più sconcertante è che una simile percentuale di risposte errate compende TUTTI gli appartenenti alle FFPP, compresi i soggetti inseriti nei ruoli della dirigenza (o comunque svolgenti funzioni direttive) e quelli che dovrebbero assicurare un regolare (e corretto) addestramento al maneggio delle armi (cioè gli istruttori di tiro)!! Del resto non c'è da meravigliarsi che ci siano in circolazione una percentuali così elevata di persone incompetenti (cioè gli istruttori di tiro, salvo rarissimi casi sporadici !!) ed assolutamente impreparate (cioè la quasi totalità degli appartenenti alle FF.PP., salvo qualche caso sporadico !!), perchè altrimenti non si spiegherebbero le morti SCIOCCHE, INUTILI ed assolutamente EVITABILI, che ogni anno interessano gli appartenenti alle FF.PP. !! In altre parole, se si vanno ad analizzare CORRETTAMENTE i fatti e si verifica lo svolgersi delle morti "...per adempimento del dovere.." si scopre amaramente che TUTTE queste persone sono morte perchè non hanno usato la copertura nel modo più razionale possibile!! E la cosa più triste è che quasi sempre la copertura era posta solo a pochi metri (a volte a soli pochi centimetri) da loro, ma la loro CARENZA addestrativa ha impedito a queste persone di usarla razionalmente. Premessi questi dati sconvolgenti (che si spera facciano riflettere profondamente chi di dovere), va precisato che :


- la copertura è un OGGETTO (ad esempio un muro) che impedisce al malvivente di vedere direttamente l'operatore di polizia e di colpirlo con i suoi proiettili
- l'occultamento è un OGGETTO (ad esempio una tenda o una siepe) o un EFFETTO (ad esempio un'ombra o una luce molto intensa) che impedisce al malvivente di vedere l'operatore di polizia ma che gli consente comunque di colpirlo con i suoi proiettili


In altri termini, un elemento di copertura ferma i proiettili, mentre un elemento di occultamento non è in grado di farlo. Viceversa, sia la copertura che l'occultamento impediscono al criminale di vedere direttamente l'operatore di polizia. Dal momento che l'addestramento cui i membri delle FF.PP. DEVE rigorosamente essere indirizzato a massimizzarne la sopravvivenza, è NECESSARIO che ogni singolo operatore di polizia sia SEMPRE conscio degli elementi di copertura ed occultamento che si trovano in prossimità della sua persona in ogni momento della sua vita quotidiana (N.B. e SOPRATTUTTO durante le ore di servizio !!).



§2 - specificazioni sulla non equivalenza dei due concetti



Quando si parla di copertura e di occultamento, per lo meno tra quei rarissimi operatori di polziia che ne hanno sentito parlare, SPESSO i due concetti vengono concepiti come se fossero equivalenti. In realtà di tratta di un gravissimo errore che può portare a conseguenze LETALE !! Se si pensa che la copertura  e l'occultamento siano due elementi identici, o peggio equivalenti, si rischia fortmente di andare incontro "...ad una morte per cause di servizio..." del tutto stupida, inutile e perfettamente evitabile !! Va nuovamente RIBADITO che :


- la copertura è un OGGETTO (ad esempio un muro) che impedisce al malvivente di vedere direttamente l'operatore di polizia e di colpirlo con i suoi proiettili
- l'occultamento è un OGGETTO (ad esempio una tenda o una siepe) o un EFFETTO (ad esempio un'ombra o una luce molto intensa) che impedisce al malvivente di vedere l'operatore di polizia ma che gli consente comunque di colpirlo con i suoi proiettili


Volendo usare un altro tipo di esempio, si può dire che l'occultamento è un "elemento" che impedisce al malvivente di VEDERVI, ma NON di spararvi, mentre la copertura è un "elmento" che impedisce al malvivente di vedervi e di spararvi. Com'è già stato ricordato più volte in questo stesso sito, esiste dunque una vera e propia "gerarchia" tra copertura ed occultamento, che vede al primo posto la copertura (cover), al secondo posto l'occultamento (concealment) e, all'ultimo posto, lo spazio aperto (open space) !! Ovviamente l'operatore di polizia DEVE fare di tutto per EVITARE a tutti i costi  lo spazio aperto ed assicurarsi la miglior copertura possibile (N.B. per una trattazione più accurata di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA). . La copertura è uno strumento di vitale importanza per l'operatore di polizia perchè permette (tra le altre cose) :


- di acquisire un importante margine temporale di sicurezza necessario, ad esempio, per IDENTIFICARE (con l'adeguata certezza) il proprio potenziale aggressore o per capire DOVE questo sia esattamente collocato
- di valutare meglio la situazione in cui l'operatore di polizia è coinvolto
- di "...pensare prima di agire..." (a caso !!), specie se deve compiere gesti che potrebbero essere DECISIVI per l'esito dell'imminente scontro a fuoco
- di collocarsi in una posizione PROTETTA dalla quale difendersi in modo efficiente e dalla quale massimizzare la propria sopravvivenza (N.B. se l'operatore di polizia NON usa la copertura, o se non la sa usare, la sua sopravvivenza sarà prossima allo ZERO !!)



§3 - capacità di valutazione ottimale degli elementi di copertura da parte dell'operatore di polizia




Abbiamo già detto in precedenza che esiste una gerarchia tra copertura ed occultamento, tale per cui l'operatore di polizia DEVE fare ogni sforzo (tatticamente sensato !!) per guadagnare la copertura più efficiente presente in loco e per sfruttarla nel miglior modo possibile. Supponendo che l'operatore di polizia possa scegliere tra più coperture, al fine di massimizzare la propria sopravvivenza sarà necessario scegliere SEMPRE la copertura più robusta e duratura !! Questo è importante perchè TROPPO spesso (N.B. sia per l'addestramento irrealistico, sia per le fesserie trasmesse dalla TV e dai "film d'azione" !!) si tende a valutare in modo fortemente improprio il potere di penetrazione delle munizioni attualmente più diffuse. Spesso si sentono fesserie del tipo "...una cartuccia calibro .22 LR la puoi fermare con una mano..." oppure "...alza il cofano della tua autovettura per proteggerti, oppure mettiti dietro ad una portiera..." o ancora "... se ti metti dietro ad un qualsiasi pezzo di legno non c'è pericolo di esere colpiti da un proiettile convenzionale..." e così via !! Premesso che si tratta spesso di affermazioni provenienti dai c.d. "esperti di difesa personale armata"o dai "guru internazionali del tiro difensivo" (N.B. cioè da persone che dovrebbero tacere invece di dire fesserie a profusione di essere per giunta pagati per farlo !!), quando POTETE scegliere tra più coperture DOVETE sempre scegliere la più resistente. Tanto per davi un'idea, riflettete attentamente sul fatto che  :


- una tanto bistrattata cartuccia calibro .22 LR perfora agevolmente il finestrino di una comune autovettura
- una cartuccia calibro .308 Winchester (7,62x51mm NATO) o .30-06 Springfield in conformazione del tutto convenzionale (N.B. cioè non perforante) penetra agevolmente qualsiasi autovettura (N.B. non adeguatamente blindata !!), molti muri presenti nelle abitazioni moderne (N.B. ad esempio se costruiti con mattoni cavi o cartongesso) ed un gran numero di oggetti che teoricamente potrebbero essere usati come elementi di copertura
- salvo che in rarirssime eccezioni (N.B. cartucce depotenziate o caricamenti di natura particolare) le cartucce calibro 9x19mm (9x21mm), 7,63 Mauser, .357 Magnum e .45 ACP(.45HP) perforano due portiere di una comune autovettura con interposto un pannello di compensato da 20mm di spessore (N.B. i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza)
- una cartuccia per fucile a canna liscia (shotgun) in calibro 12 con palla singola (slug) da 32 - 36grammi perfora AGEVOLMENTE due portiere di una comune autovettura con interposto un pannello di compensato da 20mm di spessore


Ovviamente la capacità di individuare la copertura più vicina a se, così come quella di scegliere tra più coperture, è una capacità che deriva DIRETTAMENTE dal tipo di addestramento a cui l'operatore di polizia è stato sottoposto !! In altre parole, l'addestramento DEVE essere tale per cui l'operatore di polizia ISTINTIVAMENTE ricerca ed analizza TUTTI i POTENZIALI elementi di copertura o di occultamento presenti in qualsiasi ambiente in cui si venga a trovare. Solo in questo modo, se la situazione dovesse degenerare all'improvviso e se dovesse verificarsi uno scontro a fuoco, l'operatore di polizia sarà REALMENTE tatticamente avvantaggiato rispetto al suo aggressore !! In caso contrario, l'operatore di polizia sarà quasi certamente morto : si spera che questo faccia riflettere profondamente chi di dovere (N.B. per una trattazione più accurata di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA). .



§4 - mutamento di copertura



Una volta che l'operatore di polizia ha raggiunto una copertura (N.B. più precisamente si dovrebbe dire la miglior copertura possibile in una certa situazione !!), è assolutamente NECESSARIO che sappia fare due cose  :


- usare la copertura per il tempo più lungo possibile e, ipoteticamente, per tutta la durata dello scontro a fuoco
- cambiare la copertura se lo scontro a fuoco dovesse avere un'evoluzione tattica di tipo sfavorevole


In altre parole, se da un lato bisogna usare la copertura il più a lungo possibile, una volta trovata una copertura non significa che l'operatore di polizia non debba più sforzarsi di cercarne un'altra !! SE l'operatore di polizia decide di cambiare la propria copertura, NON deve agire in modo casuale ma, come si è visto numerose altre volte, deve SEMPRE pensare prima di agire (N.B. per una trattazione più accurata di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA). In linea del tutto generale, se possibile l'opeatore di polizia dovrebbe cambiare la copertura rimanendo SEMPRE al coperto, cioè proteggendosi SEMPRE dal fuoco proveniente dal proprio agressore. Ad esempio :


- dentro ad un immobile potete strisciare dietro a tavoli o a sedie gettati sul pavimento, fino a guadagnare una posizione più favorevole
- fuori da un immobile, potete muoversi sfruttando ogni elemento presente in una certa zona, in maniera tal da essere il meno evidente possibile agli occhi dell'aggressore


Se proprio vi venite a trovare in una situazione così critica dove dovete cambiare copertura e, per farlo, siete COSTRETTI ad attraversare uno spazio aperto più o meno ampio (N.B. cercate di fare in modo che sia sempre il più breve possibile !!), la cosa migliore da fare è quella di correre il più velocemente possibile stando il più bassi possibile !! A parole è molto facile, mentre nella relatà delle cose lo è molto MENO, specie quando qualcuno vi sta sparando addosso . Durante un simile (disperato !!) spostamento, è preferibile muoversi in senso trasversale rispetto alla traiettoria di proiettili del vostro aggressore, perchè se il moviemento fosse parallelo "...il suo compito..." sarebbe di MOLTO semplificato. Per essere più chiari, se gli correte incontro vi può ammazzare con estrema facilità : se siete in servizio permanente effettivo, provate a riflettere su quanti vostri colleghi sono morti in questo modo !! Quello che DEVE essere chiaro a tutti gli operatori di polizia, e che andrebbe loro spiegato fin dalle primissime fasi dell'addestramento, è che se si deve cambiare copertura lo si deve fare SOLO perchè si è realmente costretti a farlo, e NON per il solo sfizio di muoversi da una parte all'altra mentre stanno piovendo proiettili !!



§5 - capacità di adattamento della posizione di tiro alla singola copertura



Come abbiamo visto in precedenza, lo scopo ESSENZIALE di guadagnare la copertura più efficiente nel più breve tempo possibile è quello di permettere all'operatore di polizia di SOPRAVVIVERE. Tutto il resto è secondario !! Ciò detto, una volta che l'operatore di polizia ha raggiunto al copertura più efficiente che ha a disposizione, la cosa successiva che DEVE fare è quella di fondersi con essa allo scopo di sfruttarla nel miglior modo possibile (N.B. per una trattazione più accurata di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA). In altre parole, l'operatore di polizia DEVE sapere come adattare la propria posizone di tiro alla copertura che sa usando in un certo momento, per sopravvivere e per colpire in modo efficiente il proprio agressore !! La capacità di sfruttare nel modo migliore possibile la propria copertura implica che il singolo operatore di polziia conosca il numero più elevato possibile di posizioni di tiro !! E' di palmare evidenza il fatto che la conoscenza delle posizioni di tiro è direttamente collegata alla tipologia dell'addestramento cui l'operatore di polizia è stato sottoposto. Si è già avuto modo di dire in questo sito che l'operatore di polizia DEVE usare la posizione di tiro ERETTA e a due mani TUTTE le volte che ha la concreta possibilità di farlo (N.B. per una trattazione più accurata di questo argomento si consiglia un'attenta lettura del testo NOZIONI DI DIFESA PERSONALE edito dal GRURIFRASCA ma reperibile presso TUTTOSTORIA). Ci sono però situazioni dove non è possibile (N.B. perchè non sarebbe tatticamente razionale e rimarreste quasi certamente uccisi !!) usare la posizione di tiro eretta, per cui bisogna impiegare ALTRE  posizioni di tiro come quella prona o inginocchiata, che DEVONO necessariamente  fare parte del bagaglio tecnico dell'operatore di polizia. Provate ora a riflettere su quali e quante posizioni di tiro conoscete, nonchè su quale è il vostro livello di efficienza nell'applicarle realmente. Durante l'addestramento al tiro, l'operatore di polizia dovrebbe imparare, tra le altre cose :


- il più alto numero possibile di posizioni di tiro
- una posizione di tiro generale
- come e quando alcune posizioni di tiro "particolari" vanno applicate per avere salva la vita


Per sfruttare la meglio la propria copertura, cioè per "...fondersi con essa...", è necessario


- esporre la minor sagoma possibile (N.B. questo implica il fatto di "...imparare ad essere ambidestri..." perchè dovete sapere come sparare esponendo la porzione minore possibile del vostro corpo in QUALSIASI circostanza !!)
- non fare mai entrare in contatto la propria arma (qualsiasi essa sia) con la copertura (N.B. è rischioso perchè ne potrebbero derivare degli inceppamenti !!)
- non farsi condizionare dal c.d. "effetto di prospettiva nascosta" o "effetto ostrica" (N.B. l'effetto di prospettiva nascosta è un'illusione ottica tale per cui chi sta dietro una copertura è convinto di non essere visto dall'aggressore, il quale invece è in condizione di vederlo più o meno perfettamente !! Questa illusione ottica è amplificata con un uso eccessivo dell'occultamento, nonchè con l'uso di copertura ed occultamento durante le ore notturne o di scarsa visibilità !!)


Un aspetto TROPPO spesso sottovalutato relativo all'impiego della copertura (N.B. specie durante l'addestramento di base !!) è che usando una copertura si tende a sparare in maniera DIVERSA da quando NON la si usa !! In altre parole, sparando da dietro una copertura si tende a fare degli errori e ad essere meno precisi  rispetto a quando si spara senza copertura. Ovviamente non si tratta di un problema insormontabile, ma che può essere superato, molto semplicemente, con un addestramento specifico. E' chiaro che qualora un simile addestramento dovesse MANCARE, se un operatore di polizia ha la sfortuna di essere coinvolto in uno scontro a fuoco, le cose potrebbero prendere una piega MOLTO negativa. E' dunque necessario pensarci in tempo !!



§6 - l'autovettura di servizio come strumento di copertura



Durante il periodo di servizio degli operatori di polizia, spesso capita che gli scontri a fuoco si verifichino in prossimità della propria autovettura (di servizio). Per questo motivo è ASSOLUTAMENTE necessario che TUTTI gli operatori di polizia sappiano come sfruttare la loro autovettura come strumento di copertura. Se usata in maniera non razionale, infatti, l'autovettura di servizio (al pari di qualsiasi altra autovettura) si può trasformare in una trappola mortale!! Prima di procedere oltre è bene sgombrare il campo da una serie di EQUIVOCI che, ogni anno, continuano a provocare la morte di numerosi operatori di polizia in ogni parte del mondo. Fra i più gravi e pericolosi vanno segnalati :


- proteggersi sparando da DIETRO la portiera ed attraverso il finestrino = contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..esperti di tecniche e tattiche di polizia..." NON è assolutamente vero che l'operatore di polizia possa proteggersi usando la portiera della propria auto di servizio e sparando attraverso il finestrino della medesima; è vero che in certe situazioni l'operatore di polizia potrebbe essere chiamato (forzato !!) a scendere dalla propria auto di servizio per reagire ad un pericolo che appare in posizione, diciamo così, "frontale" e che in una simile situazione potrebbe essere costretto ad usare la portiera come copertura, ma questo DEVE avvenire entro un tempo ridottissimo; in altre parole, in una simile situazione è vero che l'operatore di polizia si protegge nel miglior modo possibile usando la portiera della propria auto di servizio, ma questo non avviene in maniera definitiva ma solo temporanea (N.B. in altre parole si esce dalla macchina, si spara usando per una frazione di secondo la portiera come elemento di occultamento e ci si sposta in maniera tale da avere il vano motore tra se ed il proprio aggressore !!); non si può pensare di sopravvivere ad uno scontro a fuoco ponendosi dietro la portiera della propria auto, poichè la quasi totalità delle munizioni oggi in circolazione posso penetrarla con estrema facilità
proteggersi sparando da DIETRO il cofano = contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..esperti di tecniche e tattiche di polizia..." NON è assolutamente vero che l'operatore di polizia possa proteggersi semplicemente sollevando il cofano della propria auto di servizio e sparando dietro di esso; non si può pensare di sopravvivere ad uno scontro a fuoco ponendosi dietro il cofano della propria auto, poichè la quasi totalità delle munizioni oggi in circolazione possono penetrarlo con estrema facilità, uccidendo che si trova dietro
- proteggersi sparando da  DIETRO il parabezza = contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..esperti di tecniche e tattiche di polizia..." NON è assolutamente vero che l'operatore di polizia possa IMITARE gli eroi dei cinema sparando attraverso il finestrino della propria auto di servizio (N.B. per favore lasciate certe fesserie SOLO agli eroi del cinema, perchè al cinema NESSUNO deve difendere la propria vita !!); premesso il fatto che potete provocarvi pericolose lesioni ai timpani, agendo in questo modo il proiettile rimarrà deviato rispetto al proprio tragitto originario e, ad ogni modo, NON riuscirete sicuramente a colpire il vostro bersaglio come vi eravate prefissi; l'unica ECCEZIONE al principio in base al quale l'operatore di polizia non deve sparare attraverso il parabrezza, si ha quando non esiste il tempo materiale per poter aprire il fuoco vantaggiosamente sporgendosi dal finestrino o uscendo dall'autovettura (N.B. in una simile circostanza, e SOLO in questo caso, l'operatore accetterà il compromesso di vedere rallentati e deviati i propri proiettili, ed aprirà immediatamente il fuoco sparando attraverso il parabrezza!!); infine, non dovete dimenticarvi che la quasi totalità delle munizioni oggi in circolazione possono penetrare un comune parabrezza con estrema facilità, per cui l'aggressore può colpire con facilità (e con effetto letale) chiunque si trovi all'interno dell'auto di servizio
proteggersi sparando da DIETRO il baule / vano motore  in posizione eretta = contrariamente a quanto affermato da certi sedicenti "..esperti di tecniche e tattiche di polizia..."  NON è assolutamente vero che l'operatore di polizia possa proteggersi semplicemente mettendosi dietro il vano motore od il baule e rimando in posizione completamente eretta; è vero che l'operatore di polizia DEVE fare ogni sforzo possibile per mettersi dietro al vano motore (N.B. oppure, se le circostanze non lo consentono immediatamente, prima si mette dietro il baule ma sia adopera per raggiungere il vano motore il più presto possibile !!), ma è altrettanto vero che lo deve fare esponendo la minor sagoma possibile al fuoco del proprio aggressore (N.B. l'operatore di polizia deve imparare "a stare il più basso possibile" dietro alla propria copertura !!)



segue - sparare da dentro l'autovettura di servizio



Si è detto in precedenza che, come criterio generale,  l'operatore di polizia NON deve sparare attraverso il parabrezza (N.B. salvo l'eccezione che si è specificata in precedenza) per colpire un aggressore posto in posizione frontale rispetto alla propria autovettura di servizio. Ci sono però delle situazioni dove l'operatore di polizia potrebbe essere costretto, per sopravvivere ad uno scontro a fuoco (N.B. è chiaro che se è possibile uscire e sparare l'operatore di polizia lo deve fare senza perdere tempo!!), a sparare da DENTRO  la propria autovettura !! Uno dei modi migliori per farlo, è quello di usare la c.d. "tecnica dell'appoggio posteriore" (back-brace technique). In pratica, l'operatore di polizia deve :


- inclinare lateralmente la schiena in maniera tale da appoggiarla al montante centrale dell'autovettura di servizio (N.B. il montante centrale è il punto dove va a chiudere la portiera anteriore e dove è vincolata la portiera posteriore)
- spingere contro la portiera il piede più all'esterno (N.B. cioè il sinistro se è aperta la portiera dal lato conducente, ed il destro se è aperta la portiera dal lato passeggero) in modo da vincolarsi e da trovare stabilità
- abbassare la testa il più possibile, occultandola parzialmente dietro al montante anteriore (N.B. il montante anteriore è il punto in cui si appoggia il parabrezza ed è vincolata la portiera anteriore)
- fare sporgere la canna della propria arma il minimo indispensabile, tra il bordo della portiera ed il montante anteriore
- usare la parte interna della portiera ed il montante anteriore come appoggio per le mani ma SENZA fare entrare in contatto l'arma (N.B. usare la macchina come copertura non significa fare entrare in contatto la propria arma con la superficie usata come appoggio, poichè altrimenti si rischia di causare un pericoloso inceppamento !!)


Anche se questa tecnica può essere a volte molto utile per un operatore di polizia, occorre tenere sempre presente che i cristalli e le parti metalliche dell'autovettura di servizio non sono un elemento di copertura in grado di bloccare tutti i proiettili ma che, viceversa, ci sono molte munizioni che sono in grado di attraversare con facilità questi elementi !!


                                                                                          ATTENZIONE !!


QUESTA TECNICA PUO' ESSERE IMPIEGATA VALIDAMENTE SOLO SE IL VOSTRO AGGRESSORE SI TROVA FRONTALMENTE RISPETTO A VOI  SE LA PORTIERA E' ALMENO PARZIALMENTE APERTA !!



Un altro modo per sparare da dentro la propria autovettura, ma SENZA aprire la portiera, è quello di ricorrere alla c.d. "tecnica del ribaltamento laterale" (roll-over technique). In pratica l'operatore di polizia deve :


- inclinare lateralmente la schiena in maniera tale da sporgere la testa e le braccia dell'autovetura di servizio il minimo indispensabile (N.B. questo è importante perchè l'operatore deve esporsi il meno possibile all'eventuale fuoco proveniente dal proprio aggressore)
- spingere contro il pavimento il piede più all'esterno (N.B. cioè il sinistro se è aperta la portiera dal lato conducente, ed il destro se è aperta la portiera dal lato passeggero) in modo da vincolarsi e da trovare stabilità
- abbassare la testa il più possibile, occultandola parzialmente dietro al montante ed alla struttura portante del finestrino
- fare sporgere la canna della propria arma il minimo indispensabile
- usare la parte esterna della portiera ed il montante come appoggio per le mani ma SENZA fare entrare in contatto l'arma (N.B. usare la macchina come copertura non significa fare entrare in contatto la propria arma con la superficie usata come appoggio, poichè altrimenti si rischia di causare un pericoloso inceppamento !!)


Questa tecnica può essere usata invariabilmente sia sul lato destro che sul lato sinistro dell'autovettura di servizio. Non va però dimenticato che facendo sporgere l'arma dal lato sinistro è necessario inclinarla di crica 45° verso l'esterno, onde evitare di avvicinare pericolosamente la finestra di espulsione alla superficie esterna della portiera. Questo va evitato se non si vuole incorrere in un inceppamento, che se si verificasse nel momento sbagliato potrebbe anche determinare la morte o il ferimento grave dell'operatore di polizia !! Ovviamente questa tecnica, al pari della precedente, deve essere praticata in maniera costante al fine da renderne la relativa applicazione del tutto automatica sotto stress.



segue - sparare uscendo l'autovettura di servizio



Dal momento che non sempre è possibile, o è conveniente, sparare da dentro l'autovettura di servizio, l'operatore di polizia deve entrare nell'ottica di idee che DEVE essere in grado di uscire e trovare la migliore copertura nel più breve tempo possibile qualora questa eventualità si veifichi.. Più in generale, se l'operatore di polizia deve uscire dalla propia autovettura, lo deve fare stando il più BASSO possibile e nel modo più VELOCE  possibile !! Purtroppo la discesa dall'autovettura di servizio non è un argomento molto considerato per quanto concerne l'addestramento degli operatori di polizia e questo può causare gravi problemi qualora l'equipaggio di un'autovettura delle FF.PP. dovesse essere costretto ad abbandonarla in tutta fretta (per salvarsi la vita !!). Un'altra cosa molto importante che spesso viene dimenticata durante l'addestramento è che l'operatore di polizia dovrebbe essere addestrato a  :


- uscire "strisciando" dalla propria autovettura allo scopo di esporre la minor sagoma possibile al proprio aggressore (N.B. in particolare si tratta di tenere nascoste il più possibile la testa ed il torace !!)
- uscire dalla parte opposta rispetto a quella da cui proviene il pericolo


Quando si parla di uscita dall'autoveicolo di servizio, spesso ci si dimentica di precisare che l'opeatore di polizia DEVE , nell'ordine  :


- uscire
- trovare la copertura
- estrarre l'arma d'ordinanza (N.B. oppure approntare al fuoco l'arma di ordinanza qualora si tratti di arma lunga !!)



                                                                                    ATTENZIONE !!


DOVETE IMPARARE AD ESTRARRE DOPO CHE SIETE USCITI DALL'AUTOVETTURA E NON PRIMA O DURANTE IL MOVIMENTO DI USCITA, O RISCHIATE SOLO DI ALLUNGARE I TEMPI DELLA VOSTRA MANOVRA E DI PREGIUDICARE LA VOSTRA CAPACITA DI SOPRAVVIVENZA !!




Non appena siete USCITI dalla vostra autovettura di servizio dovete IMMEDIATAMENTE cercare la migliore copertura disponibile, che normalmente è costituita dal vano motore. Eventualmente è possibile posizionarsi dietro le ruote posteriori, anche se tecnicamente si tratta di una forma di occultamento più che di una copertura vera e propria. Non bisogna poi dimenticarsi di "...capire da dove vengono i colpi..." (o da dove proviene il pericolo), per cui, facendo molta attenzione, l'operatore di polizia DEVE cercare un contatto visivo con il proprio aggressore. Ovviamente l'operatore di polizia NON deve assumere la posizione eretta per guardare tutto l'ambiente circostante, ma deve dare una serie di rapidi sguardi (N.B. agendo sempre da punti differenti per non essere prevedibile !!) per capire da dove provengono i colpi (o dove si trova l'aggressore). Durante questa "...ricerca visiva...", è preferibile che l'operatore di polizia faccia sporgere la testa a LATO e NON sopra la copertura (N.B. cioè sopra la propria autovettura di servizio), perchè l'esperienza insegna che si tratta di un comportamento MENO prevedibile, e quindi più sicuro, rispetto a quello di "...guardare da sopra..." (N.B. è chiaro che bisogna sporgersi il meno possibile e per un lasso di tempo molto breve) !! Una volta usciti dall'autovettura di servizio e stabilito il contatto visivo con il proprio aggressore, è NECESSARIO stare molto attenti a tutti i suoi movimenti, nel senso che se il vostro aggressore si sposta e guadagna una posizione per voi sfavorevole (N.B. e per lui tatticamente molto favorevole, nel senso che vi può uccidere con molta facilità da dove si è posizionato !!), voi dovete spostarvi di conseguenza. Questo a volte implica semplicemente il fatto di spostarvi attorno alla vostra autovettura, mentre altre volte significa che sarete costretti ad allontanarvi in modo più o meno marcato da essa !! Putroppo questo è un altro aspetto che è tenuto in scarsissima considerazione durante l'addestramento degli operatori di polizia. Dal momento che l'addestramento dovrebbe essere indirizzato verso la massimizzazione della sopravvivenza dell'operatore di polizia, dovrebbe essere di conseguenza insegnato che  :


- finchè si può occorre usare l'autovettura di servizio come copertura
- se la situazione degenera occorre allontanarsi dall'autovettura di servizio per utilizzare un'altra copertura


In altri termini, se l'autovettura di servizio può essere usata come strumento di copertura, l'operatore di polziia DEVE anche sapere come allontanarsi da essa per cambiare copertura e, in definitiva, per sopravvivere !! Bisogna evitare errori LETALI come i seguenti :


- Due agenti di P.S. in servizio durante il turno di notte, vengono attirati dal rumore di alcuni spari provenienti da una zona attigua a quella nella quale si trovavano a passare. Invece di avvisare via radio la Questura, essi portano la propria autovettura della zona dalla quale provenivano gli spari e, per un motivo del tutto incomprensibile, vanno a posizionare la propria autovettura a circa 2 m dalla "...fonte degli spari...", uno squilibrato armato di pistola che li uccide dopo pochi secondi dal loro arrivo !! Se questi due agenti di P.S. fossero stati addestrati CORRETTAMENTE non avrebbero MAI commesso una simile fesseria tattica !!
- Due carabinieri sono fermi al semaforo in prossimità di una banca in una grossa città dell'Italia centrale. Mentre attendono che il semaforo diventi verde, vedono uscire tre rapinatori armati che cominciano a sparare contro di loro. Invece di uscire dalla propria autovettura di servizio, i due carabinieri rimangono fermi in macchina, ad aspettare non si sa cosa, e tentano di mettersi in contatto con la propria centrale operativa. Nel frattempo i tre rapinatori si avvicinano sempre di più ai due carabinieri che non fanno nulla e che rimangono uccisi pochi secondi più tardi (N.B. per essere più precisi i due moriranno senza nemmeno avere estratto le proprie armi) !! Un'altra morte completamente EVITABILE figlia di un addestramento stupido ed irrealistico



§7 - cenni ai rapporti tra copertura e capacità di penetrazione delle moderne munizioni



Spesso si parla di copertura SENZA avere ben chiaro quello che può essere il reale potere di penetrazione delle munizioni convenzionalmente disponibili sul mercato (legale od illegale che sia !!). Troppi individui, tra cui moltissimi esponenti delle FF.PP., sono convinti di poter trovare protezione (copertura) collocandosi dietro ad oggetti come la portiera della propria autovettura di servizio o ad un bidone della spazzatura, NON redendosi conto che in questo modo troveranno facilmente la morte se un proiettile "...dovesse prendere la direzione sbagliata..." !! Premesso che un proiettile (N.B. anche quello a torto considerato "...il più debole...") può perforare agevolmente qualsiasi elemento di occultamento (N.B. si rammenta ancora una volta che l'occultamento nasconde alla vista del proprio aggressore ma NON protegge dai suoi proiettili !!), per capire cosa succede quando un proiettile urta un elemento di copertura bisogna partire dai seguenti  presupposti :


- più il proiettile è veloce e più è in grado di penetrare un elemento di copertura
- più il proiettile è denso e più è in grado di penetrare un elemento di copertura


Questa combinazione di elementi spiega, ad esempio, perchè :


- il 9x19mm (9x21mm) ha una superiore capacità di penetrazione rispetto al .45 ACP(.45HP)
- a prescindere dal calibro, un proiettile blindato a punta cava (JHP) ampiamente supersonico (N.B. cioè con velocità superiore ai 400 m/s), è in grado di penetrare un ostacolo con maggior facilità rispetto ad un proiettile con profilo cilindrico (WC) o semicilindrico (SWC) a media velocità (N.B. cioè con velocità di circa 330 m/s)
- i proiettili perforanti, a prescindere dal calibro, hanno una struttura molto DENSA (dura) e vengono lanciati a velocità MOLTO elevate


Analizzando il problema della perforazione della copertura dal punto di vista della densità (della medesima), si può notare che :


- i proiettili con maggiore capacità di penetrazione sono, in generale, i comuni proiettili blindati a punta tonda con nucleo in Piombo addizionato a deboli quantità di Antimonio (N.B. ovviamente se si eccettuano i proiettili perforanti e quelli blindati con nucleo ad elevata percentuale di  Antimonio )
- dopo i proiettili blindati, i proiettili con maggiore capacità di penetrazione sono quelli in lega ad elevato tenore di Stagno e Antimonio (N.B. la percentuale di Antimonio contenuta nei nuclei dei proiettili convenzionali varia dal 2% circa dei comuni prodotti industriali, al 6% dei più sofisticati e costosi nuclei per proiettili custom. Per i proiettili di tipo JHP o JSP la percentuale di Antimonio varia dal 2 allo 0,2%, anche se esistono proiettili di tipo JHP prodotti a partire dagli anni '90 del XX secolo che impiegano nuclei con Piombo iperpuro, cioè completamente SENZA Antimonio o Stagno)
- dopo i proiettili  in lega ad elevato tenore di Stagno e Antimonio, quelli dotati di maggiore penetrazione sono quelli di tipo JHP con blindatura in Rame iperpuro o in lega di rame ad alto spessore e/o con trattamento termico selettivo
- dopo i proiettili  di tipo JHP con blindatura in Rame iperpuro o in lega di rame ad alto spessore e/o con trattamento termico selettivo, quelli con maggiore capacità di penetrazione sono quelli di tipo JSP
- dopo i proiettili di tipo JSP, quelli con maggiore capacità di penetrazione sono quelli di tipo JHP con struttura convenzionale (N.B. blindatura in Rame 90/10 e nucleo con percentuale di antimonio variabile tra il 2 e lo 0,2%)
- dopo i proiettili  di tipo JHP a struttura convenzionale, quelli con maggiore capacità di penetrazione sono quelli di tipo SJSP e, subito dopo, SJHP



segue - alcuni dati analitici sulla perforazione di pannelli di compensato convenzionale



Qui di seguito verranno illustrati alcuni dati relativi alla capacità di perforazione di alcuni proiettili contro materiali che potrebbero essere impiegati come elementi elementi di copertura. Iniziamo la nostra analisi con lo studio di alcuni dati relativi alla penetrazione in pannelli di compensato da 25mm di spessore a 5m di disitanza.



Cartuccia calibro .22 LR, varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.22LR 
Remington "Stinger"  
48 mm
.22LR
Remington "Yellow Jacket"
61 mm

 

                                                                                            LEGENDA


N.B. = i colpi sono stati sparati con una pistola S&W M-22 - S "Bull". Le due cartucce riportate in tabella sono state indicate solo come esempio. Utilizzando un fucile le penetrazioni possono aumentare anche del 50% rispetto ai dati indicati in tabella. Un ulteriore aumento di penetrazione si ottiene utilizzando armi lunghe unite a proiettili del tipo "ad alta velocità", oppure di composizione particolarmente dura e resistente.


 Cartuccia calibro 7,65 Browning (.32ACP), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.32ACP
60grs. JHP
51 mm
.32ACP
71grs.  FMJ
102 mm


                                                                                             LEGENDA


N.B. = i colpi sono stati sparati con una pistola Walther "PP"

   
Cartuccia calibro 9x17mm (.380 ACP), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
9x17mm    
85grs.  JHP (1)
46 mm
9x17mm   
95grs. FMJ
91 mm


                                                                                            LEGENDA


N.B. = i colpi sono stati sparati con una pistola SIG Sauer P-230Walther
(1) = caricamento originale WW con palla realizzata in tecnologia STHP


 
Cartuccia calibro 9x19mm (9mm Parabellum / 9mm Luger), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
 9x19mm   
123grs. FMJ (1)
223 mm
9x19mm +P+  
115grs. JHP (2)
165 mm
9x19mm      
115grs. JHP (3)
135 mm
9x19mm      
115grs. JHP (4)
124 mm
9x19mm   
124grs. LRN-HP (5)
114 mm
9x19mm   sub.
147grs. JHP  (6)
102 mm
9x19mm      
80grs. GSS  (7)
102 mm
9x19mm  sub.
140grs. SJHP (8)
84 mm




                                                                                            LEGENDA


- (1) = caricamento originale FN Standard NATO sparato da un Beretta M-92. Risultati pressochè identici si ottengono con caricamenti originali di produzione GFL, FC, GeCo / DN, Remington e Winchester.
- (2) = caricamento originale FC "BP-LE" sparato con una Beretta M-92. Risultati pressochè identici si ottengono con munizionamento di produzione Cor- Bon.
- (3) = caricamento originale FC "BP", a pressione standard,  sparato con una Beretta M-92
- (4) = caricamento originale WW con palla realizzata in tecnologia STHP sparato con una Beretta M-92
- (5) = caricamento originale FC "Nyclad" sparato con una Beretta M-92
- (6) = caricamento originale WW "B - Type" sparato con una Beretta M-92
- (7) = caricamento originale Glaser con palla tipo "Safety Slug" sparato con una Beretta M-92
- (8) = caricamento originale WW "Subsonic round" sparato con una Beretta M-92
   
         
Cartuccia calibro .38 Special  (.38 Spl), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.38Spl   
158grs. SWC
117 mm
.38Spl +P
125grs.  JHP (1)
84 mm
.38Spl +P
110grs.  SJHP (2)
64 mm
.38Spl
158grs. SWC-HP
66 mm




                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"



Cartuccia calibro .357 Magnum, varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.357Magnum  
158grs. SWC  
203 mm
.357Magnum   
145grs. JHP
165 mm
.357Magnum 
125grs. SJHP (1)
124 mm
.357Magnum   
158grs. JHP
109 mm
.357Magnum
110grs. SJHP (2)
64 mm



                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"


Cartuccia calibro .41 Magnum, varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.41Magnum
210grs. JSP (1)
173 mm
.41Magnum   
175grs.  JHP (2)
165 mm




                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da 6"

    
Cartuccia calibro .44 Special (.44 Spl / .44 S&W Special), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.44Spl  
200grs.SWC-HP (1)
89 mm
.44Spl   
200grs. JHP (2)
64 mm



                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6"



Cartuccia calibro .44 Magnum (.44 Remigton Magnum / .44 S&W Magnum), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.44Magnum
180grs. JHP (1)
185 mm
.44Magnum   
240grs. JHP (2)
147 mm

 

                                                                                               LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6"



Cartuccia calibro .45 ACP (.45 Auto / .45 Automatic Colt Pistol), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.45ACP   
230grs. FMJ (1)
142 mm
.45ACP
200grs. JHP (2)
122 mm
.45ACP  
185grs. JHP (3)  
122 mm
.45ACP
185grs. JHP (4)
84 mm
.45ACP  
135grs. GSS (5)
66 mm



                                                                                               LEGENDA

- (1) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche nel calibro .45HP
- (2) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche nel calibro .45HP
- (3) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche nel calibro .45HP
- (4) = palla WW realizzata in tecnologia STHP
- (5) = cartuccia Glaser del tipo "Safety Slug"


Cartuccia calibro 12 per fucile a canna liscia (12 / 70), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
12
palla singola, 32 grammi (1)
178 mm
12
pallettoni 00 buck / terzarole (2)
107 mm
12
pallettoni 00 buck / terzarole (3)
94 mm
12
pallettoni 00 buck (4)
104 mm
12
pallettoni 4 buck
58 mm
12
pallini (piombo 7 1/2)
25 mm
   


                                                                                               LEGENDA

- (1) = velocità standard
- (2) = velocità standard
- (3) = basso rinculo
- (4) = cartuccia magnum da 76mm


Con riferimento all'impatto contro il compensato (di tipo convenzionale in fogli da 25m di spessore) si può notare come il  .38 Spl produca una penetrazione compresa tra 65 e 115mm, praticamente con tutti a caricamenti convenzionali oggi in circolazione (N.B. esclusi i proiettili di tipo perforante !!). Il .45 ACP / HP produce una penetrazione di circa  60 - 140mm. Il .41 Magnum ed il .44Magnum generano penetrazioni medie rispettivamente di 170 mm e 185mm con la quasi totalità dei caricamenti oggi commercialmente disponibili. Infine, cartucce come il 9x19mm, il .357 Magnum, producono grossomodo una penetrazione di circa  220mm  e 200mm praticamente con tutti i caricamenti oggi in circolazione. Ovviamente  esistono delle eccezioni poichè per qualsiasi calibro, l'uso di proiettili con struttura particolarmente robusta (N.B. ad esempio con una blindatura molto spessa, con una percentuale di Zinco molto elevata nella blindatura oppure con percentuale di Antimonio molto elevata nel nucleo), o addirittura di tipo perforante, darà origine a penetrazioni più elevate. Particolarmente pericolosi sotto il profilo applicativo si potrebbero rivelare il 9x19mm ed il .357 Magnum (N.B. si rammenta che il discorso fatto per questi due calibri vale grossomodo anche per il 9x21 e per .357 SIG !! ) con palla completamente blindata (FMJ-RN) o perforante (MP). Si ricordi che la penetrazione è importante "...ma non è tutto...", e che per gli operatori di polizia la penetrazione eccessiva (overpenetration) costituisce frequentemente un rilevante fattore di rischio che viene troppo spesso ignorato !!



segue - alcuni dati analitici sulla perforazione della portiera di un'autovettura



Dal momento che SPESSO gli scontri a fuoco che coinvolgono gli operatori di polizia avvengono in prossimità dell'autovettura di servizio, è interessante analizzare alcuni dati relativi alla capacità di penetrazione di talune munizioni convenzionali nei confronti delle portiere di un'autovettura, dal momento che spesso le portiere vengono usate come strumento di copertura improprio. Si è proceduto ad effettuare  la verifica mettendo un pannello di compensato da 10mm di spessore al posto del guidatore per verificare se il proiettile ha ancora energia cinetica sufficiente per perforarlo dopo avere perforato la portiera. Dal momento che il compensato è più duro delle tavole di abete a volte usate per i test balistici e, soprattutto, che è MOLTO più DURO (denso) di qualsiasi tessuto umano, se il proiettile dovesse perforare anche il compensato significa che esso ha comunque energia sufficiente per lesionare i tessuti biologici. I dati che seguono fanno riferimento a prove di tiro effettuate a 5m di distanza



Cartuccia calibro .22 LR, varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.22LR 
Remington "Stinger"  
B
.22LR
Remington "Yellow Jacket"
B



                                                                                              LEGENDA

- N.B. = i colpi sono stati sparati da 5m di distanza con una pistola S&W M-22 - S "Bull"
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna


 Cartuccia calibro 7,65 Browning (.32ACP), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.32ACP
60grs. JHP
P
.32ACP
71grs.  FMJ
P+P



                                                                                        
      LEGENDA

- N.B. = i colpi sono stati sparati da 5m di distanza con una pistola Walther  "PP"
- P = il proiettile perfora completamente la portiera ma non (sempre) il foglio di compensato
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato


Cartuccia calibro 9x17mm (.380 ACP), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
9x17mm    
85grs.  JHP
B
9x17mm   
95grs. FMJ
P



                                                                                                 LEGENDA

- N.B. = i colpi sono stati sparati da 5m di distanza con una pistola SIG Sauer P-230
- P = il proiettile perfora completamente la portiera ma non (sempre) il foglio di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna

 
Cartuccia calibro 9x19mm (9mm Parabellum / 9mm Luger), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
 9x19mm   
123grs. FMJ (1)
P+P
9x19mm +P+  
115grs. JHP (2)
P+P
9x19mm      
115grs. JHP (3)
P+P
9x19mm      
115grs. JHP (4)
P+P
9x19mm   
124grs. LRN-HP (5)
P+P
9x19mm   sub.
147grs. JHP  (6)
P+P
9x19mm      
80grs. GSS  (7)
P+P
9x19mm  sub.
140grs. SJHP (8)
P




                                                                                            LEGENDA


- (1) = caricamento originale FN Standard NATO sparato da un Beretta M-92. Risultati pressochè identici si ottengono con caricamenti originali di produzione GFL, FC, GeCo / DN.
- (2) = caricamento originale FC "BP-LE" sparato con una Beretta M-92. Risultati pressochè identici si ottengono con munizionamento di produzione Cor- Bon.
- (3) = caricamento originale FC "BP", a pressione standard,  sparato con una Beretta M-92
- (4) = caricamento originale WW con palla realizzata in tecnologia STHP sparato con una Beretta M-92
- (5) = caricamento originale FC "Nyclad" sparato con una Beretta M-92
- (6) = caricamento originale WW "B - Type" sparato con una Beretta M-92
- (7) = caricamento originale Glaser con palla tipo "Safety Slug" sparato con una Beretta M-92
- (8) = caricamento originale WW "Subsonic round" sparato con una Beretta M-92
- P = il proiettile perfora completamente la portiera ma non (sempre) il foglio di compensato
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato

         
Cartuccia calibro .38 Special  (.38 Spl), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.38Spl   
158grs. SWC (*)
P+P
.38Spl +P
125grs.  JHP (1)
P / B(+)
.38Spl +P
110grs.  SJHP (2)
P / B(+)
.38Spl
158grs. SWC-HP (*)
B




                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna
- (*) = se sparati con canna da 102mm (4"), spesso capita che le cartucce con palla da 158grs. vengano bloccate dall'imbottitura interna della portiera. Lo stesso fenomeno risulta essere amplificato se le munizioni vengono caricate a velocità troppo BASSE dal costruttore (N.B. per questo motivo è sempre preferibile, per l'operatore di polizia, impiegare cartucce con velocità alla bocca elevata)
- P / B(+) = per i caricamenti di tipo +P c'è la perforazione della portiera, ma non quella del pannello di compensato, mentre lo stesso caricamento assemblato a pressione standard resta conficcato nell'imbottitura interna della stessa !! N.B. per questo motivo è sempre preferibile, per l'operatore di polizia, impiegare cartucce con velocità alla bocca elevata)
- N.B. = un fenomeno molto interessante è costituito dal fatto che le cartucce con palla da 158grs. di tipo  blindato, tendono a perforare completamente sia la portiera che il pannello di compensato a causa della loro SCARSA deformabilità (N.B. e non del loro "...elevato potere d'arresto..." come qualche incompetente va cianciando, perchè il potere di penetrazione NON ha nulla  a che vedere con la capacità lesiva che un singolo proiettile è in grado di generare !!). Questo fenomeno, con regolarità, anche con armi dotate di canna da 102mm e non solo con quelle da 165mm di lunghezza


Cartuccia calibro .357 Magnum, varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Penetrazione
.357Magnum  
158grs. SWC  
P+P
.357Magnum   
145grs. JHP
P+P
.357Magnum 
125grs. SJHP (1)
P+P
.357Magnum   
158grs. JHP
P+P
.357Magnum
110grs. SJHP (2)
B



                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-27 con canna da 6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna


Cartuccia calibro .41 Magnum, varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.41Magnum
210grs. JSP (1)
P+P
.41Magnum   
175grs.  JHP (2)
P+P




                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-57 con canna da 6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato
    


Cartuccia calibro .44 Special (.44 Spl), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.44Spl  
200grs.SWC-HP (1)
B
.44Spl   
200grs. JHP (2)
B



                                                                                            LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6". A volte questi caricamenti possono perforare la portiera, ma non il pannello di compensato
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6". A volte questi caricamenti possono perforare la portiera, ma non il pannello di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna


Cartuccia calibro .44 Magnum (.44 S&W Magnum), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.44Magnum
180grs. JHP (1)
P+P
.44Magnum   
240grs. JHP (2)
P+P

 

                                                                                               LEGENDA

- (1) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6"
- (2) = caricamento originale FC sparato con S&W M-29 con canna da 6"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato


Cartuccia calibro .45 ACP (.45 Auto / .45 Automatic Colt Pistol), varie configurazioni



Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
.45ACP   
230grs. FMJ (1)
P+P
.45ACP
200grs. JHP (2)
P+P
.45ACP  
185grs. JHP (3)  
P+P
.45ACP
185grs.JHP (4)
B
.45ACP  
135grs. GSS (5)
B



                                                                                               LEGENDA

- (1) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche nel calibro .45HP
- (2) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche nel calibro .45HP
- (3) = cartuccia standard a velocità standard utilizzata anche nel calibro .45HP
- (4) = palla WW realizzata in tecnologia STHP
- (5) = cartuccia Glaser del tipo "Safety Slug"
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna



Cartuccia calibro 12 per fucile a canna liscia (12 / 70), varie configurazioni


Calibro
Tipo proiettile
Comportamento
12
palla singola, 32 grammi (1)
P+P
12
pallettoni 00 buck / terzarole (2)
P+P
12
pallettoni 00 buck / terzarole (3)
B
12
pallettoni 00 buck (4)
P+P
12
pallettoni 4 buck
B
12
pallini (piombo 7 1/2)
B
   


                                                                                               LEGENDA

- (1) = velocità standard
- (2) = velocità standard
- (3) = basso rinculo
- (4) = cartuccia magnum da 76mm
- P+P = il proiettile perfora completamente la portiera ed il foglio di compensato
- B = il proiettile perfora la lamiera ma resta bloccato nell'imbottitura interna


Sempre con riferimento agli impatti dei proiettili più comuni contro le portiere di un'autovettura va segnalato che :


- salvo che in rarirssime eccezioni (N.B. cartucce depotenziate o caricamenti di natura particolare) le cartucce calibro 9x19mm (9x21mm), 7,63 Mauser, .357 Magnum e .45 ACP (.45HP) perforano due portiere di una comune autovettura con interposto un pannello di compensato da 20mm di spessore (N.B. i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza)
- una cartuccia per fucile a canna liscia (shotgun) in calibro 12 con palla singola (slug) da 32 - 36grammi perfora AGEVOLMENTE due portiere di una comune autovettura con interposto un pannello di compensato da 20mm di spessore
- una cartuccia per fucile a canna liscia (shotgun) in calibro 12 con caricamento a pallettoni (buckshot) da 32 - 36grammi perfora AGEVOLMENTE la lamiera di una portiera ma rimane quasi sempre BLOCCATA dal rivestimento interno (N.B. questo avviene anche a distanze di soli 3m praticamente con tutti i caricamenti oggi in circolazione poichè è RARO che un pallettone riesca a perforare il rivestimento interno della portiera e raggiungere l'inerno dell'abitacolo. L'analisi degli omicidi tra gruppi criminali che avvengono in Italia meridionale mette in evidenza che chi decide di impiegare un'arma a canna liscia caricata a pallettoni con un bersaglio "protetto da un'autovettura convenzionale" lo fa sparando a breve dstanza contro i finestrini o il parabezza, arrivando in alcuni casi a sparare addirittura "a contatto" con i vetri per essere certo di raggiungere il proprio bersaglio !!)
- utilizzando cartucce calibro .44 Magnum di struttura convenzionale (N.B. cioè di tipo JSP, JHP, SJSP o SJHP con vario tenore di Antimonio e Stagno), i proiettili penetrano la prima portiera, il pannello di compensato da 20mm collocato al posto di guida ma si arrestano contro la lamiera della seconda portiera (N.B. i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza), cosa che invece non avviene utilizzando un proiettile di tipo blindato o con scarsa capacità di deformazione
- utilizzando cartucce calibro 7,65 Browning e .38 Special, i proiettili penetrano la prima portiera, il pannello di compensato da 20mm collocato al posto di guida ma si arrestano contro la lamiera della seconda portiera (N.B. i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza), cosa che invece non avviene utilizzando un proiettile di tipo blindato o con scarsa capacità di deformazione
- utilizzando cartucce calibro .38 Special in piombo, o ad alta capacità di deformazione oppure a bassa velocità, i proiettili SPESSO non riescono nemmemo a penetrare la prima portiera ne ad arrivare pannello di compensato da 20mm collocato al posto di guida (N.B. i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza)
- solitamente un proiettile calibro .22 LR NON è  in grado di perforare la portiera, a meno che non si tratti di un proiettile del tipo "ad alta velocità" (HV) che venga sparato con un fucile, poichè in questo caso il proiettil penetra la prima portiera, il pannello di compensato da 20mm collocato al posto di guida e si arresta contro la lamiera della seconda portiera (N.B. i dati fanno riferimento ad un test eseguito sparando a 5m di distanza),


La stessa verifica è stata poi fatta sostituendo un blocco di gelatina balistica calibrata al pannello di compensato. L'uso della gelatina ha messo in evidenza dei ridotti volumi a livello di cavità temporanea e permanente (V. voce a se in questo stesso sito), il che indica una ridotta capacità lesiva dei vari proiettili. Questo però non significa che un proiettile che attraversi la portiera di una comune autovettura sia "un proiettile innocuo" come sostenuto da molti incompetenti (italiani e non solo !!) che si spacciano per "...esperti di balistica terminale..." !! Noi NON siamo così arroganti da autoproclamarci "esperti di balistica terminale", ma vogliamo solo ribadire un concetto importante : un'autovettura convenzionale NON vi può proteggere efficacemente dai proiettili !!



segue - alcuni dati analitici sulla perforazione dei finestrini di un'autovettura




I finestrini delle comuni autovetture NON sono in grado di proteggere dai proiettili chi si trovi all'interno dell'auto al momento dello sparo. Il vetro più rallentare la corsa di un proiettile, anche se in misura INFERIORE rispetto alla lamiera o al legno, ma questo comunque non significa che il vetro possa proteggere dai proiettili !! Si è a volte sostenuto, da parte di patetici individui che si autonominano "esperti internazionali di balistica terminale" che i vetri delle comuni autovetture abbiano una sorta di "...potere magico..." che consentirebbe di inibire in tutto o in parte l'effetto lesivo che i vari proiettili sono capaci di generare sul corpo umano (N.B. per cui, secondo questi esperti, essere dietro il finestrino di un'autovettura "ripara dai proiettili", specie quelli più "molli" !!). Per rendersi conto della stupidità di queste persone, nonchè della falsità delle loro affermazioni, basta riflettere un attimo sugli esiti (visti troppe volte in TV o sui giornali) dei "regolamenti di conti" tra gli esponenti delle organizzazioni criminali che dominano alcune zone del Belpaese. I morti ammazzati dentro le autovetture (N.B. spesso il fatto che la vittima sia in macchina facilita, di molto, il "lavoro" dei sicari !!) sono stati tutti colpiti ATTRAVERSO i finestrini, ed i colpi che hanno attinto le portiere (o le parti metalliche dell'autovettura in genere) sono solo e semplicemente quelli che sono andati fuori bersaglio. Perchè tutto questo ? Per il semplice fatto che i sicari delle organizzazioni malavitose sanno perfettamente che "...tra i due mali è meglio scegliere il minore..." e cioè che è sempre preferibile sparare attraverso il vetro che non attraverso la lamiera. Si noti che questo avviene REGOLARMENTE a prescindere che per gli omicidi vengano impiegate armi corte o lunghe. Molti "esperti" affermano che questi omicidi avvengano solo con l'uso di armi lunghe (fucili a canna liscia caricati a pallettoni, fucili d'assalto, etc.), mentre in realtà spesso capita che l'attività esecutiva venga compiuta da un solo individuo armato di pistola (N.B. molto spesso in motocicletta per dileguarsi il più rapidamente possibile !!). Si noti che questo discorso vale a prescindere dal punto di impatto (N.B. non importa che il colpo arrivi sui finestrini, sul parabrezza o sul lunotto posteriore) e dal tipo del proiettile impiegato (N.B. non è assolutamente vero che un proiettile più o meno deformabile venga arrestato dal cristallo di un'autovettura). Un vetro convenzionale è SEMPRE un vetro convenzionale e non mette al riparo chi sta all'interno dell'autovettura. La conclusione è che se l'operatore di polizia è DIETRO al vetro di un'autovettura (quella di servizio o un'altra) NON ha nessuna garanzia di avere salva la vita !!



segue - alcuni dati analitici sulla perforazione dei pneumatici



Dal momento che spesso gli operatori di polizia sono chiamati a colpire i pneumatici di un'autovettura usata da un malvivente in fuga, può essere interessante analizzare alcuni dati relativi alla capacità di perforazione di alcuni proiettili. Questi dati sono così sintetizzabili :


- qualsiasi cartuccia, compreso il .22 LR,  è in grado di penetrare un penumatico dotato di camera d'aria se dotato di sufficiente velocità alla bocca (N.B. in realtà nel caso del calibro .22 LR è preferibile utilizzare un fucile piuttosto che una comune pistola, a causa della superiore velocità alla bocca che l'arma lunga è in grado di generare !!)
- la velocità di rotazione delle ruote è di fatto ininfluente sull'azione penetrativa dei vari proiettli nei diversi calibri
- non tutte le cartucce CONVENZIONALI oggi in circolazione sono in grado di penetrare i cerchioni dei penumatici SENZA camera d'aria
- per perforare agevolmente un pneumatico è preferibile usare munizioni con elevate velocità di impatto
- per perforare agevolmente un pneumatico è preferibile usare munizioni con SCARSA capacità di DEFORMAZIONE, anche se una scarsa capacità di deformazione NON è di aiuto se la velocità di impatto è troppo bassa
- salvo alcune rare eccezioni, le cartucce che impiegano palle fortemente blindate producono un svuotamento immediato del penumatico se la velocità di impatto è ragionevomente elevata
- la cartuccia calibro 9x19mm, genericamente considerata, perfora agevolmente i pneumatici a prescindere che siano con o senza camera d'aria (N.B. si tenga conto che il tanto criticato 9x21mm può originare risultati di circa il 20% superiori rispetto a quelli del validissimo 9x19mm)
- la cartuccia calibro 7,65 Browning è in grado di perforare agevolmente i pneumatici dotati di camera d'aria, mentre problemi sorgono nel caso di penumatici senza camera d'aria, poichè in un caso del genere è necessario forare il cerchione  e la cartuccia in esame non ha sufficiente potere di penetrazione (N.B. prove effettuate in laboratorio hanno evidenziato che non riuscendo a perforare il cerchione, la cartuccia calibro 7,65 Browning consentirà ad un'autovettura di percorrere tra i 5 e gli 8Km prima di avere il penumatico colpito "...completamente a terra...". Viceversa, cioè nel caso di penumatico CON camera d'aria, l'autovettura percorrerà poche centinaia di metri prima di avere la gomma a terra !!)
- la cartuccia calibro 9x19mm con palla blindata (FMJ-RN) o perforante (MP), penetra AGEVOLMENTE e con ESTREMA rapidità i pneumatici a prescindere che siano con o senza camera d'aria
- la cartuccia calibro .357 Magnum con palla blindata (FMJ-RN) o perforante (MP), penetra AGEVOLMENTE e con ESTREMA rapidità i pneumatici a prescindere che siano con o senza camera d'aria (N.B. risultati più o meno simili si hanno con la cartuccia calibro .357 SIG)
- la cartuccia calibro .45 ACP (.45HP) normalmente perfora i pneumatici con camera d'aria mentre ha delle difficoltà a perforare i cerchioni dei pneumatici privi di camera d'aria


I dati illustrati fanno riferimento a prove di tiro effettuate a 5m di distanza. Si prega di NON replicarli se non si hanno le conoscenze tecniche necessarie e, soprattutto, se non si ha la possibilità di operare con i sufficienti livelli di sicurezza !! Prima di concludere occorre segnalare che se un operatore di polizia deve arrestare la corsa di un'autovettura sparando ai penumatici sarà SPESSO necessario impiegare un numero più o meno elevato di colpi. Il motivo va ricercato nel fatto che non sempre l'autovettura in fuga si pesenta in maniera favorevole (N.B. cioè non è sempre "un bersaglio facile") e spesso i proiettili vengono deviati dalla carrozzeria e non raggiungono correttamente il bersaglio. Questo è il motivo per cui un'arma come il Beretta PM-12S (V. voce a se in questo stesso sito) risulta essere molto utile qualora un operatore di polizia sia chiamato a colpire i penumatici di un'autovettura in fuga. Ovviamente sarà necessario un approfondito e specifico addestramento per poter impiegare una delle armi  in dotazione per un scopo simile.



segue - alcuni dati analitici sulla perforazione del lunotto posteriore



Dal momento che gli operatori di polizia chiamati ad inseguire un'autovettura in fuga possono trovarsi coinvolti con rapidità impressionante in uno scontro a fuoco, potrebbe emerge la necessità non solo di colpire i penumatici, ma addirittura di sparare CONTRO gli occupanti dell'autovettura per aver salva la vita e per bloccare la loro azione criminale. A questo scopo può essere interessante analizzare brevemente i dati relativi alla perforazione del lunotto posteriore ed al potere di perforazione residuo dopo la penetrazione del predetto lunotto. Analogamente a prima, i dati illustrati fanno riferimento a prove di tiro effettuate a 5m di distanza. Si prega di NON replicarli se non si hanno le conoscenze tecniche necessarie e, soprattutto, se non si ha la possibilità di operare con i sufficienti livelli di sicurezza !! I dati sono così sintetizzabili :


- il calibro .22 LR perfora il lunotto posteriore ma rimane conficcato nel sedile dell'autista (N.B. si è usata una carabina Remington M-522)
- il calibro 7,65 Browning perfora il lunotto posteriore ma rimane conficcato nel sedile dell'autista
- il calibro .38 Spl perfora il lunotto posteriore ma rimane conficcato nel sedile dell'autista
- il calibro  9x19mm perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato e si blocca nel cruscotto (N.B. si tenga conto che il 9x21mm, così criticato poichè scaturito dall'ingegno italiano, può originare risultati di circa il 20% superiori rispetto a quelli del validissimo 9x19mm)
- il calibro .357 Magnum perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato e di blocca nel cruscotto
- il calibro .41 Magnum perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato e di blocca nel cruscotto
- il calibro .44 Magnum perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato e si blocca nel cruscotto
- il calibro  .45 ACP (.45HP) perfora il lunotto posteriore, il pannello di compensato e si blocca nel cruscotto
- il calibro  9x19mm con proiettili perforanti penetra il lunotto posteriore, il pannello di compensato, il cruscotto e si ferma nel vano motore (N.B. lo stesso risultato si ottiene solitamente sparando le comuni munizioni in uso presso le FF.PP. ma usando un Beretta PM-12 / S o un H&K MP-5 )
- il calibro .357 Magnum con proiettili perforanti penetra il lunotto posteriore, il pannello di compensato, il cruscotto e si ferma nel vano motore, solitamente all'altezza del radiatore


Per l'esecuzione di questa prova si è proceduto a collocare un pannello di compensato da 20mm di spessore al posto del guidatore per comprendere se il proiettile possedeva ancora energia cinetica sufficiente per perforarlo dopo avere perforato il lunotto. Analogamente a quanto si era detto in precedenza per altre prove di penetrazione, anche in questo caso, se il proiettile dovesse perforare anche il compensato significa che esso ha comunque energia sufficiente per lesionare i tessuti biologici (N.B. per favore NON fate l'errore di molti dirigenti dei Gabinetti / Reparti / Sezioni di Polizia Scientifica che credono di poter usare il legno, di qualsiasi tipo, come simulatore tissutale poichè solo un incompentente potrebbe pensare di usare il legno al posto della gelatina balistica calibrata !!). Si ribadisce che anche questa  è una semplice prova di penetrazione finalizzata a stabilire (N.B. pur con con tutte le sue limitazioni !!) se un certo oggetto può o meno essere usato come copertura, e NON una prova demenziale per individuare "...il proiettile migliore del mondo..." come quelle che piacciono molto agli "...esperti internazionali di balistica terminale..." italiani ed esteri !! Premesso che la penetrazione non è tutto e che per gli operatori di polizia un proiettile eccessivamente penetrante potrebbe essere controproducente (oltre che molto pericoloso !!), solo ad un idiota potrebbe venire in mente di stabilire se un proiettile "...è più o meno efficiente rispetto ad un altro..." sparandolo contro oggetti più DENSI di quello che sono i tessuti biologici !!



§8 - sparare attraverso la copertura ?



Come si è detto in precedenza, ci sono situazioni in cui come operatore di polizia potreste essere chiamati a sparare ATTRAVERSO un elemento di copertura. Il caso più tipico è forse quello del criminale alla guida di un'autovettura, la quale può essere invariabilmente ferma o in movimento. Ciò detto, va precisato che se l'operatore di polizia ha la necessità di sparare attraverso un'autovettura, è necessario che egli sia ASSOLUTAMENTE certo di COSA c'è dietro !! In altri termini, sparare attraverso la copertura è molto RISCHIOSO e se l'opeatore di polizia deve farlo è necessario sapere che dietro quella specifica copertura si trova ESATTAMENTE il suo aggressore e NON una persona qualsiasi (N.B. magari un terzo estraneo) !! Un esempio potrebbe, forse, chiarire il problema. Alcuni anni fa, sul raccordo anulare di Roma, un'autovettura con a bordo due pericolosi latitanti venne fermata dopo avere forzato un posto di blocco. Uno degli operatori di polizia presenti sparò l'intero caricatore della sua pistola d'ordinanza e 8 dei suoi proiettili colpirono l'abitacolo dell'autovettura. La cosa interessante è che quegli 8 colpi entrarono dal coperchio del baule posteriore, perforarono il sedile posteriore, il sedile anteriore ed il corpo del guidatore !!



                                                                                    ATTENZIONE !!


SE COME OPERATORE DI POLIZIA SIETE CHIAMATI A SPARARE CONTRO UNA COPERTURA, FATE IN MODO CHE I VOSTRI COLPI IMPATTINO CONTRO LA SUPERIFICIE DELLA COPERTURA NEL MODO PIU' PERPENDICOLARE POSSIBILE. SOLO IN QUESTO MODO LA CAPACITA' DI PENETRAZIONE VERRA' MASSIMIZZATA !!




Se dovete sparare contro un'autovettura fate in modo di sparare contro il vetro piuttosto che contro le parti metalliche, poichè il vetro offre meno resistenza rispetto al metallo, ma ricordatevi di accertarvi sempre DOVE state sparando e COSA c'è dietro la copertura che volete penetrare !!



§9 - non sacrificare inutilmente  la copertura



Come si è detto in precedenza, in qualità di operatore di polizia, una volta che avete trovato una copertura valida (N.B. cioè la migliore copertura possibile in una data situazione) la dovete mantenere il più a lungo possibile e, in particolare, fino a quando ha tatticamente senso farlo !! Premesso questo, ricordatevi che NON  dovete mai sacrificare la copertura per :


- raggiungere la radio della vostra autovettura di servizio a tutti i costi (ed in modo sconsiderato) = chi ha alcuni anni di servizio alle spalle sa perfettamente che ci sono state parecchie situazioni in cui un operatore di polizia è stato forzato ad uscire in tutta fretta dalla propria autovettura di servizio SENZA poter comunicare con il proprio comando per specificare cosa stava succedendo; in queste situazioni, spesso si è verificato che l'operatore di polizia è morto mentre tentava di raggiungere l'autovettura di servizio, dopo essersi allontanato frettolosamente da essa, SENZA rendersi conto del pericolo a cui andava incontro; come si è detto in precedenza dovete SEMPRE pensare prima di agire, per cui se siete in una zona battuta dal fuoco del vostro aggressore, NON muovetevi inutilmente verso la radio ma rimanete dietro la copertura che vi siete trovati e tenete sotto controllo la situazione
- aiutare un collega o un soggetto estraneo = chi ha alcuni anni di servizio alle spalle sa che ci sono situazioni in cui un operatore di polizia potrebbe trovarsi nella condizione di aiutare un collega ferito; l'instinto di conservazione che è tipico della nostra specie ci spinge naturalmente ad aiutare chi è in difficoltà, per cui quando un operatore di polizia che vede un collega in difficoltà è naturalmente spinto ad aiutarlo; in alcuni casi questo però potrebbe rivelarsi controproducente, nonchè estremamente pericoloso; aiutare un collega può significare a volte restare uccisi, per cui come operatori di polizia dovete sapere valutare se, di fronte ad una simile situazione, potete effettivamente aiutare il vostro collega ferito oppure se dovete limitarvi ad aspettare rimanendo DIETRO alla vostra copertura
- eccessiva impazienza = un numero incredibilmente alto di morti in servizio avviene per eccessiva impazienza; ci sono troppi operatori di polizia che in caso di pericolo "...vogliono vedere come stanno le cose..." e si portano in prossimità della fonte del pericolo SENZA usare la copertura (N.B. o meglio senza cercare la copertura più vicina a loro !!) e SENZA approntare al fuoco la propria arma di servizio; con riferimento all'Italia, un numero elevato di operatori di polizia è morto perchè, di fronte ad una rapina, si è messo "...a correre incontro..." ai rapinatori DIMENTICANDOSI fatalmente di usare ogni forma di copertura (N.B. se si pensa che queste persone sono morte spesso senza sparare nemmeno un colpo, o addirittura con l'arma in fondina, ci si può fare un'idea quanto era SCARSO  il loro addestramento !!)