LOCALIZZAZIONE E CONTROLLO DI CRIMINALI PERICOLOSI



§1 - L'importanza dei primi arrivati



I moderni mezzi di comunicazione permettono agli operatori di polizia di arrivare sul luogo in cui si sta consumando un reato con estrema rapidità. Questo fa si che spesso gli operatori di polizia si imbattano in un criminale che sta portando a termine la sua attività, oppure dopo che questa è appena ultimata ed il criminale è appena fuggito. Altre volte può invece capitare che gli operatori di polizia arrivino sul luogo in cui si sta consumando un reato e che l'autore del medesimo si nasconda all'interno di un certo ambiente per evitare la cattura. Premesso questo, quando un'autovettura delle FF.PP. arriva sul luogo in cui è in atto un crimine (dove si presume che sia in atto un crimine o dove si è appena consumato), gli operatori di polizia DEVONO stabilire se :


- il crimine è ancora in atto, oppure no
- se il criminale è ancora sul posto o se è già fuggito altrove


Dal momento che queste valutazioni NON sono così facili come potrebbero apparire in astratto, spetta agli operatori di polizia "...capire come stano effettivamente le cose...". Per verificare se l'autore di un crimine è ancora (effettivamente) PRESENTE nel luogo in cui è arrivato l'equipaggio di un'autovettura delle FF.PP., gli operatori di polizia DEVONO imparare ad applicare AUTOMATICAMENTE  le regole basiche per la localizzazione (ed il controllo) dei criminali. Si tratta di una necessità essenziale che richiede non solo un OTTIMO addestramento di base, ma anche dei periodi di richiamo da effettuarsi durante TUTTA la durata del servizio !!



§2 - Profili generali




Nel contesto della attività delle FF.PP., la localizzazione dei criminali (armati e) pericolosi comprende tutta una serie di attività che devono essere svolte in un ambiente sconosciuto e potenzialmente letale. All'interno di questo ambiente un criminale (armato) potrebbe celarsi con estrema facilità, per cui l'operatore di polizia ha la necessità di localizzare (preventivamente) e controllare un eventuale criminale in maniera fortemente razionale !! Chiaramente quello che in teoria è molto facile (cioè individuare con precisione un criminale prima che lui trovi voi !!), in realtà tende a complicarsi in maniera spesso esponenziale e con incredibile velocità. Il fatto che la localizzazione del criminale avvenga in un ambiente sconosciuto la rende ESTREMAMENTE pericolosa, poichè un criminale potrebbe sfruttare questa situazione RAZIONALMENTE a proprio vantaggio, con effetti spesso letali per gli operatori di polizia !! Per rendere il concetto più chiaro a tutti, se un criminale si sta nascondendo nello stesso ambiente dove l'operatore di polizia si sta attivando per localizzarlo, questi avrà già un enorme vantaggio tattico, perchè :


- conosce l'ambiente
- sa da dove "...potrebberro provenire i guai..."


In altre parole, pensare di soprendere un criminale (pericoloso e determinato) a proprio piacimento è una mera illusione !! Piuttosto, si può ragionevolmente pensare di applicare gli opportuni strumenti, onde localizzarlo e contenerne le potnzialità letali, per poi passare immediatamente (e senza soluzione di continuità) alla fase di controllo vera e propria.



§3 - Prerequisiti fondamentali



La localizzazione di un criminale pericoloso viene effettuata utilizzando in maniera intelligente ed integrata TRE strumenti tattici fondamentali, e cioè :

- le regole basiche di localizzazione dei soggetti pericolosi
- la comprensione del modo in cui si rapportano tra loro le suddette regole basiche ed il mondo reale (N.B. cioè come queste regole devono essere in concreto applicate)
- l'uso razionale di TUTTI gli strumenti di occultamento e copertura


Questi tre strumenti non devono essere concepiti come tre elementi differenziati ma come tre parti organiche di un unico insieme



§4 - Le regole basiche (fondamentali) per la localizzazione dei criminali pericolosi



Le regole fondamentali per la localizzazione dei criminali pericolosi sono un insieme di regole che hanno essenzialmente lo scopo di MASSIMIZZARE la sopravvivenza dell'operatore di polizia durante la PERICOLOSA attività di ricerca e di controllo di questi individui. Lo scopo di queste regole è quello di essere uno strumento in grado di abituare l'operatore di polizia ad avere la massima attenzione durante la ricerca dei criminali pericolosi, onde sviluppare la massima capacità di reazione possibile. Sviluppando la capacità di reazione dell'operatore di polizia, queste regole concorrono a :


- focalizzare l'attenzione sulle possibili collocazioni fisiche in cui un criminale peò essere occultato / nascosto
- evitare errori fatali
- massimizzare la propria incolumità in un contesto altamente stressogeno (come quello della ricerca di criminali armati e pericolosi)
- massimizzare la propria attenzione sviluppando la capacità di focalizzare la propria attività psichica sulla miriade di particolari (a volte apparentemente insiginficanti) che si potrebbero incontrare durante la ricerca di criminali pericolosi


In termini molto più semplificati, si può correttamente affermare che le regole fondamentali per la ricerca dei criminali pericolosi sono degli strumenti che servono al l'operatore di polizia per assicurarsi il necessario margine di TEMPO e di SPAZIO per poter sopravvivere !! Premesso ciò, le regole fondamentali per la ricerca dei criminali pericolosi sono così delineate (N.B. l'elenco è esaustivo, ma l'ordine con cui le regole sono espresse NON rispecchia la loro effettiva importanza poichè tutte sono ugualmente importanti !!) :


- osservazione globale dell'ambiente circostante
- pianificazione delle proprie azioni in tempo reale
- contestualizzazione della minaccia
- uso razionale e continuo di ogni strumento di copertura
- localizzazione in tempo reale dei possibili punti critici
- capacità di reazione appropriata


segue - osservazione globale dell'ambiente circostante


Durante la ricerca del contatto è NECESSARIO che l'operatore di polizia osservi l'ambiente attorno a se, a 360°, in maniera continuativa !! Questo viene effettuato tramite l'ausilio della c.d tecnica della cupola (dome technique), tramite la quale l'operatore immagina di essere al centro di una cupola (immaginaria) e deve per tanto osservare tutto l'ambiente circostante dal suolo fino al vertice di qusta cupola ideale. L'uso di questa tecnica è MOLTO importante perchè ha lo scopo di evitare che l'operatore di polizia, come SPESSO accade, indirizzi il proprio sguardo SOLO "...ad altezza d'uomo..." o sotto questo livello, dimenticandosi di guadare in altre direzioni che potrebbero celare pericoli letali !! Durante l'osservazione  è importante non solo muovere gli occhi (facendo muovere la testa di conseguenza), ma anche tenere le orecchie aperte nonchè prestare attenzione continuativa ad ogni particolare. In altre parole, è necessario usare tutti i propri sensi per cogliere qualsiasi cosa che possa indicare, anche indirettamente, che "...qualcosa non va per il verso giusto..." e che quindi il pericolo (mortale) è imminente. Per massimizzare la capacità di osservazione, essa viene eseguita in maniera tale da NON bloccare insieme corpo, arma e testa. In altre parole, viene attuata una DEROGA al principio di allineamento oculo-motorio (o principio del terzo occhio) in base al quale la volata e lo sguardo sono su due linee parallele, e si osserva l'ambiente circostante SENZA ruotare la testa insieme alla propria arma. Devono però farsi due importanti puntualizzazioni a tal proposito :


- l'osservazione va fatta da una posizione il più coperta o defilata possibile
- l'osservazione riguarda PRIMA lo spazio più vicino e POI quello più lontano


L'osservazione è poi PRIMA generale e POI particolare. In alti termini, prima si osserva in maniera rapida e generalizzata la porzione di terreno più vicina a se. Una volta che questa osservazione ha dato esito positivo, cioè se non vi sono segni evidenti della presenza di un criminale armato, è possibile passare all'osservazione di tipo particolare. Questo secondo tipo di osservazione può essere eseguita con l'ausilio delle seguenti tecniche :


- tecnica dell'osservazione orizzontale = l'operatore di polizia individua una striscia orizzontale immaginaria e la osserva in maniera accurata da destra a sinistra e da sinistra a destra (o viceversa, l'ordine non è importante !!) onde evidenziare una possibile presenza pericolosa
- tecnica dell'osservazione verticale =  l'operatore di polizia individua una striscia verticale immaginaria e la osserva in maniera accurata dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso (o viceversa, l'ordine non è importante !!) onde evidenziare una possibile presenza pericolosa
- tecnica dell'osservazione a zone =  l'operatore di polizia individua una zona specifica all'interno di una zona di più ampie dimensioni entro la quale si presume possa trovarsi un criminala pericoloso e la osserva in maniera accurata  usando la tecnica dell'osservazione verticale o quella dlel'osservazione orizzontale (N.B. questa tecnica è molto utile se si deve osservare una zona in cui esistono zone molto ampie in cui è palese che un criminale non ci possa essere)


segue - pianificazione delle proprie azioni in tempo reale


Durante l'attività di ricerca è necessario che l'operatore di polizia pianifichi in continuazione le proprie azioni. Questo è necessario perchè localizzare esattamente un criminale pericoloso non significa semplicemente camminare in una certa zona guardando distrattamente qua e là alla ricerca del nemico !! In altre parole, l'operatore di polizia DEVE costantemente pianificare COME localizzare il criminale (N.B. ad esempio come muoversi lungo una strada, come attraversare una porta, come superare un ostacolo, come attraversare un fiume, etc.) e COSA fare quando la localzizazione si verifica (N.B. come agire, quali coperture scegliere, come muoversi). Per motivi di sicurezza è necessario pianificare una condotta principale più almeno due condotte alternative qualora non sia possibile dare attuazione alla condotta principale. La pianificazione è corretta se in qualsiasi momento della localizzazione di un criminale pericoloso l'operatore di polizia è effettivamente in grado di affermare "..sto eseguendo la mia attività di localizzazione e so esattamente cosa fare qualora questa si verifichi, potendo contare su una serie di azioni già pianificate in precedenza...".


segue - contestualizzazione del pericolo



Durante l'attività di localizzazione è NECESSARIO che l'operatore di polizia consideri il pericolo come REALE ed EFFETTIVO !! In altre parole, l'operatore di polizia DEVE sempre agire pensando che il criminale possa attaccare da un momento all'altro, motivo per cui DEVE sforzarsi di avere sempre la massima attenzione su tutto quello che sta facendo. Per questo motivo, non è possibile ricorrere  a mezze misure o a condotte / azioni tatticamente illogiche !! Non è cioè possibile fare ragionamenti del tipo "...il ladro non sarà mai dietro quegli alberi..." o "...è impossibile per quel rapinatore nascondersi lì dietro...". Niente può essere lasciato al caso, poichè solo in questo modo è possibile prendere l'iniziativa e mantenerla in caso di effettiva localizzazione !! Un'altra cosa molto importante, è quella di osservare la regola della minaccia nascosta (o minaccia ulteriore) in base alla quale "...la localizzaizone di un criminale pericoloso  non è mai finita finchè non è veramente finita...". In altri termini, se si localizza effettivamente il criminale, è necessario controllarlo nella maniera adeguata ma, fatto questo, non si deve mai pensare che "...tutto sia finito..." se non si ha la certezza assoluta. Per mantenere alto il livello di attenzione occorre pensare sempre che ci possa essere un complice nascosto nei paraggi.(c.d. minaccia nascosta) per cui occorre accertarsi che  la localizzazione (o l'eventuale scontro a fuoco) sia EFFETTIVAMENTE finito e non si deve mai abbassare la guardia prima del dovuto !!


segue - uso razionale e continuo di ogni strumento di copertura


Durante la ricerca e la localizzazione di criminali pericolosi,  l'operatore di polizia DEVE abituarsi ad usare COSTANTEMENTE ogni possibile fonte di copertura (o di occultamento) presente in loco. Per massimizzare la propria sopravvivenza è necessario che l'operatore di polizia sia sempre conscio delle fonti copertura presenti, deve essere il più vicino possibile ad essere e deve essere sempre pronto a muoversi dietro ad esse. A volte può capitare che non vi siano fonti di copertura sfruttabili (N.B. si tratta di una cosa abbastanza rara, specie in città o nei centri abitati !!), ma ogni  l'operatore di polizia DEVE adottare come abitudine principale quella di localizzare e sfruttare ogni copertura possibile in una data situazione.


segue - localizzazione in tempo reale dei possibili punti critici



Durante l'attività di localizzazione dei criminali pericolosi l'operatore di polizia DEVE porre particolare attenzione a quei luoghi  entro i quali potrebbe ragionevolmente celarsi il soggetto che si sta tentando di localizzare / catturare. Dal momento che  l'operatore di polizia DEVE sempre considerare il pericolo come REALE ed EFFETTIVO , risulta fondamentale :


- osservare i luoghi in cui potrebbe trovarsi il criminale
- avvicinarsi con estrema attenzione a quei luoghi in cui potrebbe trovarsi il criminale
- fare in modo di frapporre un elemento di copertura (o comunque un ostacolo) fra la propria posizione e questi  luoghi in cui potrebbe trovarsi il criminale


Spesso capita che esistano contestualmente più punti in cui i luoghi in cui potrebbe trovarsi il criminale all'interno di una zona di più vaste dimensioni, per cui bisogna porre attenzione ad eventuali pericoli che provengono dalle spalle. Per questo motivo è NECESSARIO guardare attentamente anche quello che si è appena superato (porte, finestre, etc.), e che semba essere inerte, nonchè mantenere un'osservazione generalizzata a 360° (V. voce a se).

 
segue - capacità di reazione appropriata


Dal momento che quando si effettua la ricerca di un criminale pericoloso si può verificare in qualsiasi momento un'aggressione armata da parte di questo soggetto, è NECESSARIO che l'operatore di polizia sia capace di reagire e di decidere se è necessario sparare oppure no!! Questo risultato viene ottenuto sia manipolando correttamente l'arma che si ha a disposizione (cioè essendo in grado di passare correttamente dalla posizione di porto a quella di tiro, e viceversa), sia avendo già programmato in precedenza "...cosa fare..." in caso di aggressione armata. In altre parole, le qualità acquisite durante la fase addestrativa consentono all' operatore di poliziadi sparare prontamente SE fosse necessario, mentre la programmazione preventiva delle proprie azioni consente all'operatore di polizia "...di agire invece di pensare..." qualora una simile aggressione si verifichi !!



§5 - Applicazione pratica delle regole fondamentali per la ricerca di soggetti pericolosi (e potenzialmente letali)



L'applicazione pratica delle regole fondamentali per la ricerca di criminali pericolosi si realizza non solo conoscendo e comprendendo in maniera preventiva le predette regole, ma anche e soprattutto capendo che queste regole sono direttamente correlate con l'uso razionale delle posizioni  preliminari e delle posizioni di tiro. In altre parole, queste regole  "...funzionano nel mondo reale..." SOLO se si conoscono le posizioni preliminari e le posizioni di tiro, nonchè se è noto il modo in cui avviene il passaggio (senza soluzione di continuità) tra le prime e le seconde. Va rimarcato in questa sede che le posizioni preliminari (o di contatto) sono delle posizioni che risultano essere cronologicamente intermedie tra le posizioni di tiro e le posizioni di porto. Com'è noto, le posizioni preliminari (ready position), che devono essere rigorosamente apprese durante la fase primordiale dell'addestramento, sono di due tipi :


- posizione bassa (low-ready position) = con l'arma corta di ordinanza, è una posizione che si assume ponendo l'arma con la canna verso il BASSO a 45° ed il dito indice FUORI dalla guardia del grilletto; con l'arma lunga, è una posizione che viene assunta ponendo l'arma con la canna inclinata di circa 45° verso il BASSO (da cui la denominazione di posiione bassa, posizione di pronto bassa o posizione di attesa bassa !!), il calcio appoggiato alla spalla (forte) ed il dito indice FUORI dalla guardia del grilletto
- posizione alta (high-ready position) = con l'arma corta d'ordinanza, è una posizione che si assume ponendo l'arma con la canna verso l'ALTO a 45° ed il dito indice FUORI della guardia del grilletto; con l'arma lunga è una posizione che viene assunta ponendo l'arma con la canna inclinata di circa 45° verso l'ALTO (da cui la denominazione di posiione alta, posizione di pronto alta o posizione di attesa alta !!), il calcio trattenuto tra il bicipite (forte) ed il torace  ed il dito indice FUORI dalla guardia del grilletto


Anche se NON esiste una posizione di preliminare "perfetta", di queste due posizioni, quella c.d. bassa è di gran lunga quella più diffusa ed impiegata a livello mondiale, probabilmente a causa del fatto che molte persone la trovano più comoda o più naturale dell'altra. Le posizioni di tiro (firing position) sono invece le posizioni utilizzate per collocare con il necessario grado di precisione i colpi sul bersaglio. A seconda del diverso grado di pecisione espresso, queste posizioni si distinguono in :


- posizioni di tiro mirato (aimed firing position)
- posizioni di tiro non mirato (unaimed firing position / point-shooting position)


Per una trattazione ulteriore di queste posizioni si rinvia il lettore alle pagine di questo stesso sito ad esse dedicate. Quello che è improtante sottolineare in questa sede, è che le posizioni preliminari si differenziano da quelle di tiro a causa della diversa ANGOLAZIONE della volata della canna rispetto al suolo. In altre parole, mentre nelle posizioni preliminari  la canna è inclinata di (circa) 45° rispetto al suolo (in alto o in basso), nella posizioni di tiro la canna è (pressochè) parallela al suolo. Volendo usare un altro esempio :


- nelle posizioni preliminari, l'arma è attiva ma viene indirizzata in una direzione potenzialmente non letale / pericolosa
- nelle posizioni di tiro, l'arma è attiva e viene indirizzata in una direzione letale ed efficiente


Quando  l'operatore di polizia deve effettuare la ricerca di un criminale pericoloso, è ESSENZIALE saper passare SENZA soluzione di continuità (e quindi in maniera estremamente fluida) dalla posizione di tiro a quella preliminare, e viceversa, via via fino a quando il criminale non viene effettivamente localizzato. A quel punto sarà necessario prendere l'iniziativa e mantenerla fino quando il criminale non sarà stato controllato in maniera adeguata. Per capire come passare dalle posizioni di tiro a quelle preliminari è necessario comprendere che la ricerca di un criminale pericoloso è composta da due fasi ideali che vengono denominate :


- fase di localizzazione (searching phase) = riguarda l'osservazione di spazi molto ampi entro i quali devono essere individuati i possibili punti critici che dovranno poi essere avvicinati (bonificati) e superati
- fase di avvicinamento a corta distanza (close-approaching phase) = riguarda l'avvicinamento, la bonifica ed il superamento di EFFETTIVI punti critici posti entro spazi di dimensioni limitate


Quando l'operatore di polizia si trova nella fase di localizzazione DEVE utilizzare la posizione preliminare, mentre quando si trova nella fase di avvicinamento a corta distanza DEVE passare immediatamente alla posizione di tiro. Il motivo di questa correlazione tra posizioni (di tiro) e fasi (della ricerca), è il seguente :


- durante la localizzazione, l'arma deve poter essere resa operativa in tempi rapidi ma la sicurezza (circa l'incolumità dell'operatore di polizia e dei suoi colleghi) ha un'importanza fondamentale, per cui DEVE essere puntata in una direzione sicura
- durante l'avvicinamento, l'arma deve poter collocare sul bersaglio i propri colpi SENZA alcun tempo morto (dwell time), per cui DEVE essere puntata verso la direzione in cui si presume possa provenire l'aggressore



§6 - Uso razionale di tutti gli strumenti di occultamento e copertura


La conoscenza delle tecniche per la ricerca di un criminale (armato e) pericoloso, nonchè del modo in cui queste vanno applicate "...nel mondo reale...". NON deve mai fare dimenticare l'importanza dello sfruttamento RAZIONALE di qualsiasi elemento di occultamento e copertura.


segue - natura intrinseca degli ambienti in cui può verificarsi il contatto


Gli ambienti in cui l'operatore di polizia deve localizzare un criminale pericoloso, sono di fatto riconducibili a due modelli fondamentali :


- naturale (natural environment) = è NATURALE qualsiasi ambiente che è ESTRANEO al contesto urbano e che per sua natura intrinseca presenta un elevato numero di elementi di copertura e di occultamento, unito ad un grande numero di vie di ingresso e di uscita; solitamente un simile ambiente consente una ELEVATA libertà di movimento
- artificiale (constructed environment) = è ARTIFICIALE qualsiasi ambiente che è INTRINSECO al contesto urbano, che presenta un numero non trascurabile di elementi di copertura e di occultamento, unito ad u numero LIMITATO di vie di ingresso e di uscita; solitamente questo ambiente consente una SCARSA libertà di movimento


In un ambiente naturale, la localzizazione di un criminale (armato e) pericoloso viene effettuata sulla base dei seguenti principi :


- uso delle regole basiche di localizzazione dei criminali pericolosi
- adozione della posizione preliminare in linea generale
- possibilità di passare immediatamente dalla posizione preliminare a quella di tiro per colpire ogni aggressore che dovesse fare la sua comparsa
- passaggio alla posizione di tiro ogni volta che si verifica l'avvicinamento ad un possibile punto critico



                                                                           ATTENZIONE !!


SE LA RICERCA DI UN CRIMINALE PERICOLOSO VIENE EFFETTUATA IN UN AMBIENTE NATURALE, VI SONO ELEVATE PROBABILITA' CHE L'AGGRESSORE SI OCCULTI PER COMPARIRE ALLE SPALLE SUBITO DOPO IL VOSTRO PASSAGGIO !!




In un ambiente artificiale, la ricerca del contatto viene effettuata sulla base dei seguenti principi :


- uso delle regole basiche di localzizazione dei criminali pericolosi
- adozione della posizione preliminare solo quando non è assolutamente necessario usare la prosizione di tiro
- tendenziale prevalenza applicativa della posizione di tiro su quella preliminare
- tendenziale applicazione marginale della posizone preliminare (N.B. ma con possibilità di passare a quella di tiro per colpire ogni presenza nemica che dovesse fare la sua comparsa !!)
- passaggio automatico alla posizione di tiro ogni volta che si verifica l'avvicinamento ad un possibile punto critico




                                                                            ATTENZIONE !!


SE LA RICERCA DEL CONTATTO VIENE EFFETTUATA IN UN AMBIENTE ARTIFICIALE, VI SONO ELEVATE PROBABILITA' CHE L'AGGRESSORE SFRUTTI LA NATURALE LIMITATEZZA DI MOVIMENTO CONNESSA A QUESTO AMBIENTE PER CANALIZZARE I VOSTRI SPOSTAMENTI !!



segue - spostamenti da una copertura ad un'altra


Come si è già affermato in precedenza, durante la ricerca di criminali pericolosi, l'operatore di polizia DEVE abituarsi ad usare COSTANTEMENTE ogni possibile fonte di copertura (o di occultamento) presente in loco. In altre parole, occorre usare qualsiasi elemento di copertura sia eventualmente presente. Se non è presente nessun elemento di copertura, occorre sfruttare qualsiasi forma di occultamento. Com'è noto, esiste una gerarchia che vede al primo posto la copertura ed al secondo posto l'occultamento, per cui se c' è una copertura occorre sfruttarla, ma se non esiste occorre sfruttare immediatamente qualsiasi forma di occultamento (N.B. senza perdere tempo a pensare inutilmente !!). Ad ogni modo, l'operatore di polizia NON deve mai stare in posizione eretta ed esposta, ma deve avere l'abitudine di assumere una posizione il più BASSA e DEFILATA possibile !! Se possibile,  l'operatore di polizia dovrebbe evitare di muoversi attraverso spazi aperti, perchè è estremamente pericoloso per la propria incolumità, in quanto l'aggressore potrebbe comparire improvvisamente, guadagnando e mantenendo l'iniziativa !! Qualora sia assolutamente necessario muoversi in uno spazio aperto, è ESSENZIALE muoversi il più fluidamente e velocemente possibile da una posizione coperta a quella immediatamente successiva !! Quando l'operatore di polizia si sposta, è fondamentale effettuare un'attenta pianificazione tenendo conto dei seguenti elementi :


- scegliere la direzione lungo la quale ci si vuole muoversi e come usare gli elementi di coprtura ivi presenti
- decidere cosa fare in caso di aggressione armata imprevista


In altre parole,  l'operatore di polizia PRIMA deve decidere dove andare e POI si può effettivamente muovere dalla posizione in cui si trova attualmente alla posizione sucessiva. In  termini maggiormente precisi :


- occorre scegliere PRIMA dove andare scegliendo sempre la direzione che garantisce la migliore copertura possibile
- se vi sono più linee di movimento ipoteticamente opzionabili, occorre sempre scegliere la direzione "...più sicura...", cioè qualla con il più elevato livello di copertura
- occorre muoversi il più velocemente possibile da una posizione ad un'altra, SENZA inutili (e pericolose !!) perdite di tempo
- occorre muoversi lungo percorsi il più breve possibile
- quando si raggiunge la nuova posizione, è NECESSARIO fermarsi, guardare ed ascoltare tutto quanto proviene dall'ambiente circostante



                                                                            ATTENZIONE !!


ANCHE SE GUARDANDO L'AMBIENTE CIRCOSTANTE SEMBRA CHE IL CRIMINALE NON SIA PRESENTE, NULLA  GARANTISCE CHE LE COSE SIANO EFFETTIVAMENTE COSI' COME APPAIONO ANCHE SE NON E' VISIBILE O NON E' EVIDENTE, UN AGGRESSORE POTREBBE ESSERE MOLTO BEN NASCOSTO E PROPRIO DAVANTI A VOI !!


Per quanto riguarda la programmazione della reazione, dal momento che si tratta di localizzare un criminale pericoloso,  l'operatore di polizia DEVE programmare cosa fare nel caso di aggressione  improvvisa da parte del criminale che si vuole localizzare !! Per motivi di sicurezza, accanto ad un singola condotta, devono anche essere pre-programmate ALMENO due condotte alternative. Sapendo "...cosa fare in anticipo...", a prescindere "...che le cose vadano bene o male..." l'operatore di polizia NON perderà tempo inutile "..a pensare cosa fare per uscire dai guai..." e massimizzerà la propria capacità di sopravvivenza !!


segue - avvicinamento a breve distanza


Naturalmente, effettuando i vari spostamenti da una posizione all'altra, l'operatore di polizia sarà costretto spesso e volentieri ad avvicinarsi a punti particolarmente critici (Possible Threat Cover), cioè a quei punti in prossimità dei quali è ragionevole presumere che vi si possa tovare un criminale armato pronto ad attaccare !! Quando l'operatore di polizia è costretto ad effettuare un simile spostamento, è assolutamente NECESSARIO applicare le seguenti regole :


- passare IMMEDIATAMENTE dalla posizione preliminare a quella di tiro
- avere bene chiaro in mente cosa fare (cioè avere già progammato una condotta principale) in senso generale  e sapere cosa fare in via alternativa (cioè avere pre-programmato almeno due condotte alternative qualora non sia possibile applicare la condotta generale)


Applicare istintivamente queste regole è importante perchè spesso l'operatore di polizia potrebbe essere costretto ad attraversare di corsa uno spazio aperto per terminare il proprio movimento  a ridosso di un elemento di copertura (e solo più raramente di occultamento) dietro al quale potrebbe esserci proprio il criminale che si sta tentendo di localizzare !! Applicando i due principi segnalati in precedenza, se il criminale si dovesse presentare tentando un'aggressione armata, l'operatore di polizia sarebbe già in condizione di poter aprire il fuoco in maniera efficace.



§7 - Condotta da tenere in caso di localizzazione



La condotta da tenere durante la localizzazione di un criminale pericoloso è DIRETTAMENTE influenzata dalla capacità dell'operatore di polizia di crearsi i necessari margini di sicurezza sotto il profilo temporale e spaziale. Per questo motivo, è assolutamente NECESSARIO che l'operatore di polizia  rispetti i seguenti principi :


- avvicinamento e/o posizionamento occulto
- uso sistematico della sorpresa
- uso sistematico di copertura ed occultamento
- creazione di un vantaggio temporale
- priorità dell'individuazione rispetto al controllo


segue - avvicinamento e/o posizionamento occulto



Mentre si avvicina alla posizione  in cui si presume che si trovi celato un criminale, e dove quindi è ragionevole aspettarsi un'aggressione da parte sua, l'operatore di polizia deve compiere ogni sforzo possibile per NON essere visto o sentito !! Ovviamente questo non è facile, ma deve essere compiuto ogni sforzo utile per conseguire questo risultato. A volte si possono verificare una serie di condizioni favorevoli tali per cui è effettivamente possibile avvicinarsi o muoversi in una certa area SENZA essere visti o sentiti da un criminale che vi si trovi all'interno. Viceversa, altre volte NON è possibile effettuare INIZIALMENTE un avvicinamento silenzioso od occulto, ma è possibile raggiungere questo risultato solo successivamente. In altri termini, potrebbe benissimo verificarsi che l'operatore di polizia venga inizialmente visto (o notato) dal criminale, ma che poi questi perda successivamente il contatto visivio o uditivo. Anche se apparentemente sfavorevole, il fatto che il criminalene sappia che l'operatore di polizia sia presente ma che contestualmente NON conosca EFFETTIVAMENTE dove l'operatore di polizia si trovi costituisce un importante vantaggio che deve essere sfruttato adeguatamente.


segue - uso sistematico della sorpresa


Per individuare in maniera soddisfacente un criminale (armato e) pericoloso, l'operatore di polizia DEVE imparare ad usare la sorpresa durante TUTTA la fase di localizzazione . Usare la sopresa significa "...costringere il criminale a pensare..." dove si trova  l'operatore di polizia o cosa sta facendo in uno specifico momento "...senza riuscirsi a dare una risposta precisa...". Ad esempio, se l'operatore di polizia si trova dietro un elemento di copertura ed ha necessità di osservare l'ambiente circostante, egli NON uscirà MAI sempre alla stessa altezza e dallo stesso punto per farlo, ma quando lo farà, dovrà SEMPRE farlo in maniera diversificata (N.B. per questo motivo in alcuni manuali istituzionali di tattica si dice di essere "...sistematicamente asistematici..." !!). Viceversa, se il criminale sa COSA  l'operatore di polizia sta per fare o DOVE si trova in un certo momento, la sorpresa  sarà VANIFICATA e l'operatore di polizia sarà quasi sicuramente morto!! Per questo motivo,  l'operatore di polizia DEVE sforzarsi di usare la sopresa TUTTE le volte che è possibile per massimizzare la propria sopravvivenza.


segue - uso sistematico di copertura ed occultamento


Dell'impiego di ogni strumento / fattore di copertura e di occultamento si è già parlato in precedenza. In questa sede si coglie l'occasione per ribadire che l'uso RAZIONALE di qualsiasi forma di coperura od occultamento rappresenta il PRINCIPALE strumento di sopravvivenza a disposizione di qualsiasi operatore di polizia in qualsiasi situazione pericolosa !! Usare razionalmente qualsiasi strumento possibile di copertura od occultamento signfica :


- avvicinarsi o muoversi senza essere visti dal un eventuale criminale
- rendere comunque critica la localizzazione visuale o uditiva da parte del criminale
- essere protetti dal fuoco del criminale
- effettuare una localizzazione del criminale in maniera maggiormente sicura


Per questo motivo è FONDAMENTALE che ogni operatore di polizia apprenda ad usare la copertura e l'occultamento fin dalle prime fasi dell'addestramento nel miglior modo possibile.


segue - creazione di un vantaggio temporale


Dell'applicazione delle regole base per la ricerca di criminali pericolosi si è già parlato in precedenza (V. voce a se). In questa sede si coglie l'occasione per ribadire che l'uso ISTINTIVO di queste regole consente a qualsiasi operatore di polizia di acquisire un importante vantaggio temporale che spesso è fondamentale non solo per effettuare la localzizazione di un criminale, ma è altresì importante ai fini della sopravvivenza !! La creazione e lo sfruttamento di uno specifico margine temporale permette di effettuare molte cose importanti, come ad esempio :


- osservare correttamente una certa zona
- individuare elementi di coprtura e di occultmento
- individuare possibili punti critici da superare e bonificare
- comunicare informazioni rilevanti ad altri colleghi


Se il margine di tempo che si va a creare tramite l'uso delle regole base per la ricerca del contato viene usato correttamente, le azioni di qualsiasi criminale risulteranno rallentate, indebolite o comunque pregiudicate rispetto alle loro finalità originarie.


segue - priorità dell'individuazione rispetto al controllo (e alla neutralizzazione)


Contrariamente a quanto pensano molte persone (N.B. compresi molti "addetti ai lavori" !!), la localizzazione di un criminale "...armato e pericoloso..." NON è una corsa sfrenata ed irrazionale verso il luogo in cui si presume ci possa essere nascosto un criminale !! Localizzare un criminale pericoloso significa, in primo luogo, INDIVIDUARE il luogo in cui questi si trova con il maggior grado di precisione possibile!! E' vero che a volte individuazione e controllo sono cronologicamente molto vicini, ma ciò non significa che bisogna essere presi dalla foga di "...correre in avanti per trovare per primi il ladro...", dal momento che questo comportamento ha causato la morte INUTILE di numerosi operatori di polizia. In secondo luogo, localizzare un criminale pericoloso significa dare la PREVALENZA alla esatta individuazione (localizzazione) spaziale, in modo che questa fase preceda SEMPRE quella di controllo vera e propria !! In altre parole, PRIMA si individua il criminale e POI lo si controlla adeguatamente , perchè solo così si massimizza la propria sopravvivenza.


§8 - Localizzazione in senso stretto


Per localizzare (individuare) un criminale armato e pericoloso nel modo migliore possibile, è FONDAMENTALE essere in possesso dei necessari prerequisiti tattici e tecnici. In queste brevi note si darà conto dei principali prerequisiti tattici e tecnici NECESSARI per conseguire efficacemente questo obiettivo.


segue - verifica dello stato dell'equipaggiamento


Il più importante prerequisito TECNICO (N.B. in linea di massima è definitio "tecnico" un prerequisito attinente all'equipaggiamento) è quello dell'effettiva ADEGUATEZZA del proprio equipaggiamento. Ogni operatore di polizia, prima di prendere servizio, DEVE meticolosamente verificare che il proprio equipaggiamento sia adeguato. In particolare è necessario verificare che :


- l'equipaggiamento sia completo in ogni sua parte
- le armi siano funzionanti
- il quantitativo di munizioni sia corretto / adeguato
- non vi siano parti dell'equipaggiamento usurate o difettose
- non vi siano parti dell'equipaggiamento che producano rumori strani od inconsulti


segue - informazioni preliminari


Il più importante prerequisito TATTICO è quello della conoscenza del maggior numero possibile di informazioni relative al soggetto da localizzare. L 'operatore di polizia DEVE meticolosamente raccogliere il maggior numero di informazioni possibili rispetto all'attività che si appresta a compiere, dal momento che TUTTO quello che l'operatore di polizia apprende può fare la differenza tra la perfetta riuscita ed un totale fallimento. Per questo motivo, l 'operatore di polizia DEVE comunicare costantemente con la centrale tramite gli appositi strumenti radio di cui è dotato, allo scopo di avere un flusso costante di informazioni che viene aggiornato in tempo reale.


segue - avvicinamento a possibili punti critici


Come abbiamo già visto in precedenza, durante la ricerca di criminali pericolosi può spesso verificarsi che l'operatore di polizia debba avvicinarsi a numerosi punti critici (Possible Threat Cover, V. voce a se), cioè a zone dalle quali è ragionevole presumere che l'aggressore possa emergere all'improvviso con effetti letali. In questo caso occorre passare dalla posizione preliminare a quella di tiro e fare ogni sforzo possibile per rendere il proprio avvicinamento il MENO evidente possibile !! E' vero che NON sempre è possibile nascondere il proprio spostamento in maniera integrale, così come può verificarsi che questo avvenga solo in maniera parziale, ma è altrettanto vero che se non si tenta ogni sforzo possibile per rendere il proprio spostamento il meno evidente possibile NON si potrà mai raggiungere alcun risultato utile sotto il profilo tattico. Va dunque ribadita la necessità di :


- adottare una posizione il più bassa e defilata possibile
- rendere i propri spostamenti il meno evidenti possibile (onde cercare di perseguire l'obiettivo dell'avvicinamento "occulto")


Ad esempio, se  l'operatore di polizia deve avvicinarsi ad una casa (o ad una qualsiasi costruzione) è necessario che non lo faccia da una direzione in cui si trovano porte o finestre. Se l'operatore di polizia deve penetrare in una casa è necessario che lo faccia nel modo il più semplice e sicuro possibile. A volte il punto più sicuro potrebbe sembrare quello più usuale (N.B. la porta o il cancello), mente altre volte è necessario creare un punto di ingresso alternativo. Una volta entrato in casa (o comunque nella costruzione)  l'operatore di polizia  DEVE costantemente applicare le regole basiche per la ricerca del contatto (V. voce a se) e mantenere il massimo livello di attenzione possibile. Mantenere il massimo livello di attenzione possibile è ESTREMAMENTE stressante a livello psicofisico ma permette all'operatore di polizia non solo di raccogliere informazioni tatticamente rilevanti, ma anche di rimanere vivo !! Ancora, se l'operatore di polizia deve avvicinarsi ad una zona in cui sono presenti delle ombre (o se deve attraversare una zona del genere) è necessario che ponga particolare attenzione circa il fatto che l'ombra potrebbe celare un aggressore pronto a colpire (N.B. si tratta del c.d. effetto di prospettiva nascosta per cui il soldato crede di NON essere visto o di NON vedere il nemico in una certa posizione, mentre in realtà questo lo può vedere e colpire con estrema semplicità !!).


segue - sistematicità della condotta dell'operatore di polizia


Durante la localizzazione di un criminale pericoloso, è ESSENZIALE che la condotta dell'operatore di polizia sia la più sistematica possibile !! In altre parole, l'operatore di polizia NON deve MAI smettere di applicare CORRETTAMENTE le regole basiche (per la ricerca dei criminali pericolosi), e nemmeno deve applicarle in maniera parziale, confusa o contraddittoria. Per usare un modo di dire semplice ma efficace, "...se inizi a tralasciare inizi a morire..." cioè se durante la sua attività,  l'operatore di polizia inizia ad applicare in maniera ERRATA le regole basiche (per la ricerca di criminali pericolosi) inizia  a mettere seriamente a rischio la propria sopravvivenza !!


segue - l'importanza dei corretti margini di tempo e di spazio



Uno dei motivi per cui l'applicazione delle regole basiche per la ricerca di criminali pericolosi  ha un'importanza FONDAMENTALE è che queste regole (V. voce a se) permettono all'operatore di polizia di acquisire un certo margine  di sicurezza sotto il profilo spaziale e temporale. Un esempio banale di come queste regole possono funzionare è quello dell'avvicinamento ad un possibile punto critico. Se non si applicano queste regole, istintivamente si tende ad avanzare ed a muoversi in maniera del tutto illogica. Questo fa si che qualora nel punto critico si trovasse REALMENTE  un criminale nascosto, l'operatore di polizia non farebbe altro che "...andare a sbatterci contro..." rimanendo così quasi certamente ucciso o ferito !!Viceversa, se quello stesso spostamento venisse  fatto seguendo le regole basiche citate in precedenza, l'operatore di polizia avrebbe l'accortezza di creare un certo margine di spazio tra se ed il punto critico, tale per cui se il criminale comparisse all'improvviso sussisterebbe comunque la possibilità di reagire in modo corretto. Infatti, creare un margine di spazio significa IMPLICITAMENTE creare un margine di tempo e più tempo a disposizione per agire (o reagire), più elevate sono le probabilità di agire (o reagire) efficacemente !!


segue - capacità di adattamento dell'operatore di polizia durante l'individuazione di criminali pericolosi


Come detto già più volte, durante la ricerca di criminali pericolosi, la priorità di maggior rilievo tattico è quella di "...capire dove si trova esattamente il pericolo (criminale)..." nel modo più SICURO possibile. La metodologia è tanto più sicura quanto aumenta il margine di sopravvivenza dell'operatore di polizia. Una volta che "...si capisce dove si trova esattamente il ladro..." allora sarà possibile neutralizzarlo. Precisato ciò, questo non deve generare l'equivoco per cui ogni cosa debba necessariamente svolgersi in maniera rigida. In altri termini, durante la localizzazione di criminali pericolosi,  l'operatore di polizia DEVE si rispettare le più volte ricordate regole basiche, ma DEVE anche imparare ad essere BILANCIATO e FLESSIBILE al punto giusto !! I termini "bilanciato" e "flessibile" sono due facce della stessa medaglia che indicano all'operatore di polizia COME occorre comportarsi durante l'individuazione del nemico. Tanto per fare un esempio,  l'operatore di polizia non deve mai correre in maniera sconsiderata nella zona in cui si presume si trovi un criminale pericoloso ma, allo stesso modo, se per sfortuna il criminale dovesse attaccare, l'operatore di polizia DEVE sapere comunque abbandonare la zona critica (N.B. cioè quella maggiormente battuta dal fuoco ostile) correndo il più velocmente possibile onde posizionarsi dietro la prima copertura disponibile !!


segue - silenzio e sicurezza


Anche se è estremamente difficile, l'operatore di polizia DEVE porre particolare attenzione al fatto di LIMITARE il più possibile la generazione ogni rumore che possa tradire la propria presenza. Chiaramente, nel mondo reale NON è possibile ridurre a zero tutti i rumori che potrebbero generarsi, tuttavia l'operatore di polizia deve sforzarsi di rispettare i seguenti principi :


- non strisicare i piedi
- non incrociare i piedi
- non correre se non serve
- non saltare se non serve
- muoversi empre fluidamente e non a scatti


I principi testè elencati sono espressione di quella che genericamente viene definita come "disciplina del silenzio" (sound discipline, altresì detta silence discipline) in molti manuali istituzionali. Questa disciplina del silenzio non è altro che una serie di regole comportamentali finalizzate ad evitare il fatto che  l'operatore di polizia "...telegrafi la propria presenza al criminale ...", cioè che si riveli PRIMA del tempo vanificando così il fattore sorpresa (V. voce a se), l'avvicinamento occulto (V. voce a se), nonchè l'impiego della copertura e dell'occultamento (V. voce a se). In altri termini, tutto quello che può rivelare anzitempo la presenza dell'operatore di polizia ad un criminale eventualmente presente, come suoni, movimenti, luci, riflessi e quant'altro DEVE essere RIGOROSAMENTE eliminato o ridotto ai minimi termini. Durante il movimento, l'operatore di polizia NON deve mai avanzare in maniera inconsulta, ma deve sempre :


- guardare attentamente cosa c'è DAVANTI e ATTORNO (a 360° !!) a se
- usare le tecniche corrette per superare un angolo od aggirare un ostacolo (a prescidnere che ci si trovi in un contesto urbano o non urbano)
- considerare SEMPRE l'ambiente in cui si trova nella sua interezza (N.B. ad esempio, se  l'operatore di polizia è dentro un immobile non si deve mai dimenticare di cosa c'è all'esterno, e viceversa !!)


Chiaramente agire in questo modo NON da MAI all'operatore di polizia la certezza automatica (ed assoluta) "...di non avere problemi...", ma comunque consente di evidenziare dei pericoli mortali di fronte ai quali l'operatore di polizia potrà reagire di conseguenza.


segue - stress e decadimento del livello di attenzione durante la localizzazione di criminali pericolosi


Come si era già sottolineato in precedenza, la localzizazione di criminali pericolosi è un'attività ESTREMAMENTE stressante sotto il profilo psicofisico. Se si tiene conto del fatto che questa attività a volte può durare per ore, ci si può rendere facilmente conto di come sia difficile avere lo stesso livello di attenzione per un periodo di tempo così prolungato. Se a ciò si aggiunge che l'operatore di polizia deve portare in continuazione un'arma nella posizione preliminare (normalmente quella bassa), si capisce rapidamente come la localizzazione di questi individui sia "...un affare maledettamente complicato...", completamente diverso da come viene presentato nei cinema o alla televisione !! L'addestramento è ESTREMAMENTE importante sotto questo punto di vista (N.B. perchè abitua alla fatica), ma putroppo non è la soluzione a tutti i problemi, perchè quando lo stress si accumula non ci sono altre soluzioni se non quella di fermarsi. In altre parole, quando la stanchezza raggiunge livelli elevati, l'operatore di polizia assume una specifica posizione difensiva "...e si rilassa..." per circa 10 secondi. In termni più precisi,  l'operatore di polizia :


- assume una posizione adeguatamente coperta
- assume una posizione bassa e defilata
- assume la posizione di tiro (N.B. di solito l'operatore di polizia assume SEMPRE  la posizione inginocchiata o accosciata per motivi di sicurezza, e MAI quella eretta)
- pone l'arma davanti a se (N.B. ovviamente la sicura è disinserita ed il dito e fuori dalla guardia del grilletto !!)
- effettua un cambio mano e articola la mano forte per (circa) 10 secondi onde diminuire la tensione muscolare
- mentre effettua questo esercizio di rilassamento, continua a guardare COSA c'è attorno a se


Un periodo di rilassamento di 10 secondi DEVE essee considerato come MINIMO. Ad ogni modo questo periodo potrà essere prolungato a seconda di quelle che sono le effettive condizioni pratiche in cui si trova l'operatore di polizia .



§9 - Il lavoro di squadra



Naturalmente nell'attività di ricerca di criminali pericolosi l'operatore di polizia non agirà mai da solo, ma insieme ad un gruppo di persone più o meno ampio. Normalmente la ricerca del contatto avviene infatti a livello di equipaggio di un autovettura di servizio, per cui è ESSENZIALE che ogni operatore di polizia conosca alla perfezione gli elementi fondamentali del lavoro di squadra (team work). La localizzazione di criminali pericolosi è un'attività MOLTO pericolosa tale per cui non è sufficiente conoscere solo i rudimenti del lavoro di squadra, ma è viceversa richiesta una conoscenza il più ampia e dettagliata possibile di questa materia !!


segue - relazione tra qualità individuali e qualità collettive



Una delle cose più importanti da capire quando si parla di lavoro di squadra, è il modo in cui le qualità e le abilità del singolo operatore di polizia si collegano a quelle degli altri. In termini molto semplificati, si può dire che "...la capacità di funzionamento..." del gruppo (per esempio di un'autovettura di servizio) dipende dal livello di preparazione dei suoi singoli componenti. Questo signfica che più i singoli operatori di polizia sono preparati, più "...il gruppo..." sarà efficiente. Premessa quella che è l'importanza FONDAMENTALE dell'addestramento dei singoli operatori di polizia, altri fattori estremamente importanti sono i seguenti :


- il livello di conoscenza reciproca (N.B. più  il gruppo è affiatato e più potrà operare in maniera efficiente !!)
- la semplificazione procedurale (N.B.  il gruppo deve conoscere poche procedure che siano semplici ed efficienti, perchè più le cose sono semplici da fare / eseguire e più il gruppo avrà la capacità di essere flessibile e di superare i vari problemi che sarà chiamato ad affrontare "...nel mondo reale..." !!)
- l'eccesso di sicurezza (N.B. l'entità numerica, qualsiasi essa sia, non deve fare credere inconsciamente al gruppo di essere invulnerabile !!)
- il livello di attenzione (N.B. l'entità numerica non deve MAI portare ad un decadimento inconscio del livello di attenzione !!)


segue - supporto e comunicazione reciproca durante la ricerca del contatto


Un'altra questione di rilevante importanza in tema di lavoro di squadra è quella relativa al supporto ed alle comunicazioni tra i membri della squadra durante la ricerca e la localizzazione di criminali pericolosi. In tema di comunicazioni, la cosa più importante è assicurarsi che ogni operatore comunichi CHIARAMENTE con ogni altro membro della squadra !! In altre parole, l'operatore di polizia DEVE fare in modo di comunicare CHIARAMENTE a prescindere che comunichi con parole, gesti o segnali di QUALSIASI tipo / genere !! Ovviamente, se ogni operatore di polizia applica le tecniche basiche per la ricerca (di criminali pericolosi) in maniera CORRETTA, le comunicazioni ne saranno POSITIVAMENTE influenzate e, di riflesso, anche l'intera attività di localizzazione dei criminali pericolosi. Le comunicazioni devono essere fatte nel modo più efficiente possibile a seconda delle diverse circostanze in cui la squadra è coinvolta. Ad esempio, normalmente DEVE essere rispettato il silenzio, per cui dovranno essere utilizzati segni o gesti APPROPRIATI, ma ciò non significa che le informazioni possano essere urlate ad alta voce (N.B. ad esempio questo deve avvenire quando scoppia all'improvviso uno scontro a fuoco ed il livello di rumore è elevatissimo !!). Parlando di comunicazioni, per NESSUNA ragione l'operatore di polizia deve PRESUMERE che gli altri membri della squadra abbiano capito le informazioni trasmesse ma DEVE accertarsi di aver trasmesso CORRETTAMENTE quelle specifiche informazioni !! Le comunicazioni devono poi essere continue, nel senso che non appena l'operatore di polizia acquisisce un informazione (osservando l'ambiente circostante), la DEVE immediamente trasmettere  a TUTTI gli altri membri della squadra !! Conclusivamente deve osservarsi che per potere comunicare CORRETTAMENTE è NECESSARIO che i membri della squadra siano tra di loro ad una distanza NON eccessiva. La distanza è convenzionalmente considerata "...non eccessia ai fini della comunicazione..." quando tra i vari operatori di polizia sussiste il contatto visivo (visual contact). Questo è importante non solo per comunicare, ma anche per assicurarsi il supporto reciproco in caso di localizzazione di un criminale pericoloso, specie se questo dovesse attaccare in modo imprevisto.


segue - movimento e sfruttamento della copertura (occultamento) a livello collettivo


Abbiamo già visto in precedenza l'enorme IMPORTANZA dello sfruttamento della copertura (e dell'occultamento) durante la ricerca di criminali pericolosi. Si è anche sottolineata l'importanza circa il fatto che i vari operatore di polizia mantengano COSTANTEMENTE il contatto visivo tra di loro. Il contatto visivo (visual contact), che è essenziale per facilitare le comunicazioni e per assicurare il supporto reciproco, NON deve mai essere concepito in maniera distorta. In altre parole, i vari membri della squadra sono vicini tra di loro, ma non vicini al punto tale da diventare un bersaglio facile. Considerando la coppia come elemento base (buddy-team), la distanza (tra i due operatori di polizia che la compongono) è di circa 5 - 8m, mentre se si considera la squadra in maniera globale la distanza tra i vari operatori di polizia deve essere genericamente di circa 10 -12m . Agendo in particolare in un contesto urbano, è importante EVITARE che nel susseguirsi repentino degli eventi, i vari membri della squadra si vadano "...ad ammucchiare l'uno all'altro..." (bunching - up) in maniera sconsiderata, diventando così un facile bersaglio per un criminale nascosto e pronto ad aprire il fuoco. Un'altra cosa importante da evitare è che la vicinanza reciproca porti ad una PERDITA del livello di attenzione che potrebbe rivelarsi fatale !! Con riferimento specifico al movimento (movement), le tecniche che vengono utilizzate durante la ricerca del contatto sono essenzialmente due :


- tecnica del movimento continuo (continuos movement technique)
- tecnica del movimento a sbalzi (bounding over-watch technique)


La tecnica del movimento continuo è una metodologia relativamente semplice che prevede un operatore di polizia posto davati alla squadra (point-man), c.d. "primo tiratore", ed uno posto in coda alla squadra (rear-security), c.d. "addetto alla retroguardia". Questa tecnica è ottima per l'equipaggio di un'autovettura di servizio, mentre se dovessero esserci più di due operatori di polizia, tutti gli altri, a parte il primo e l'ultimo, si occupano della sicurezza sui lati. Normalmente l'uomo di testa è l'operatore di polizia più esperto e capace, e prende le decisioni relative alla modalità con cui la squadra deve muoversi o avanzare. La tecnica del movimento a sbalzi è una metodologia relativamente più complicata in cui esistono alcuni operatori di polizia prendono posizione (N.B. adeguatamente coperta e defilata) e coprono l'avanzata di altri operatori. Questa procedura si sussegue nel tempo senza soluzione di continuità, nel senso che chi ha prima coperto l'avanzamento dovrà poi effettuare a sua volta un successivo avanzamento, e viceversa. Se durante il movimento della squadra dovesse essere localizzato il criminale, l'operatore di polizia che si trova nel punto esatto in cui il contatto si verifica apre IMMEDIATAMENTE il fuoco !! Gli altri operatori di polizia aprono a loro volta il fuoco creando settori di fuoco (fire sectors) che si intersecano con il settore di fuoco primario (primary fire sector) ma che possono contestualmente proteggere la squadra da potenziali altri complici presenti in loco (e precedentemente occultati). Deve essere cioè chiaro che anche se il problema principale è "...chi ha effettuato il contatto...", non bisogna dimenticarsi di altre eventuali complici. Putroppo questo è reso difficile dal fatto che sotto stress (N.B. cioè quando una persona ha PAURA perchè qualcuno gli sta sparando addosso !!) l'aumento del tasso di ADRENALINA nel sangue determina la comparsa della c.d. "visione canalizzata" (tunnel vision), cosa che rende MOLTO difficile vedere correttamente l'ambiente circostante (N.B. per una trattazione maggiormente ampia del fenomeno della visione canalizzata si rinvia al testo "Nozioni di difesa personale" edito dal GRURIFRASCA e commercializzato da Tuttostoria ), rendendo "...di fatto invisibili..." anche dei pericoli (rectius, altri criminali) di fatto palesi !!


§10 - Controllo di criminali armati e pericolosi in senso stretto


Se le regole basiche per la ricerca di criminali pericolosi vengono applicate correttamente, l'operatore di polizia guadagnerà il vantaggio tattico necessario (sotto il profilo temporale e spaziale) per localizzare e neutralizzare il criminale. A livello di instruttori, ma anche ad ogni livello di comando, DEVE essere chiaro che l'operatore di polizia deve applicare le regole basiche per la ricerca di criminali pericolosi, trovare il vantaggio e mantenerlo fino a quando l'operazione non è REALMENTE conclusa.


segue - il contenuto dell'attivitò di controllo



Una volta che l'operatore di polizia ha effettivamente localizzato il criminale (spesso armato e pericoloso), la priorità essenziale è quella del controllo. Il termine "controllo" è ua sintesi lessicale che indica qualsiasi cosa sia compreso tra l'ordinare ad un criminale armato (e pericoloso) di arrendersi, ed aprire il fuoco contro per blcocarne sul nascere i movimenti (ostili). Il controllo è MOLTO importante perchè una volta che è stato stabilito, se è stato stabilito correttamente, il criminale potrà agire in maniera estremamente limitata. In altre parole, il criminale potrà cioè scegliere tra arrendersi, scappare o attaccare. Naturalmente questo non significa automaticamente che una volta stabilito il controllo il criminale si arrenderà, ma che piuttosto la maggior parte dei criminali tenderà ad arrendersi. Controllare significa quindi mettere il criminale in condizioni di scarsa mobilità ed in maniera tale che l'operatore di polizia possa vederne (effettivamente !!) AMBO le mani. Se non è possibile vedere le mani molto probabilmente il criminale è armato e si sta prepaando ad agire. Se viene notata un'arma, l'operatore di polizia DEVE ordinare al criminale di posarla a terra, poichè più tempo il criminale tiene l'arma in mano e più è elevata è la possibilità di un attacco (N.B. in una condizione simile la velocità di un attacco può essere INCREDIBILMENTE elevata !!) !! Un'altra cosa importante, ma spesso dimanticata, è che l'operatore di polizia NON inziaire MAI una conversazione con il criminale. L'operatore di polizia deve SOLO dare ordini chiari e precisi, poichè iniziare una conversazione significa mettere a SERIO rischio la propria vita !! Quello che è importante, è capire di non accelerare MAI i tempi perchè non bisogna mai avere fretta di concludere le cose !! Dopo avere localizzato il criminale, è necessario fermarsi,  prendere una copertura e controllarlo. Dopo averlo controllato sarà possibile procedere all'arresto vero e proprio. Questo è importante perchè le cose non sempre sono come appaiono inizialmente, ed un pericolo prima nascosto potrebbe apparire all'improvviso con effetti devastanti e letali !! Per questo motivo, NON dovete mai presupporre nulla . Non pensate mai che sia tutto finito se non avete la certezza assoluta, così come non dovete mai presupporre che chi vi sta accanto (cioè il vostro collega) sappia o veda (esattamente) quello che state vedendo voi, perchè potrebbe rivelarsi un errore fatale.


segue - non sottovalutare la copertura



Anche quando il criminale è stato localizzato, la copertura DEVE sempre essere sfruttata adeguatamente !! Non bisogna mai pensare "...che la copertura non serva più..." per il semplice fatto che il criminale sia stato localizzato. Dovete liberarvi dalla pessima abitudine "...di correre per arrivare primi..." perchè dovete eseguire un arresto. Mantenere la copertura significa avere il necessario margine di tempo e di spazio per agire o reagire nella maniera il più efficace possibile. Anche se la distanza dovesse essere di soli 4 - 5m, con la corretta copertura si diventa un bersaglio INCREDIBILMENTE difficile, mentre se la copertura dovesse mancare, l'operatore di polizia sarà quasi certamente morto. Per questo motivo NON bisogna mai forzare i tempi ma si deve fare ogni sforzo possibile per mantenere la necessaria condizione di vantaggio !!


segue - il problema dei tempi di reazione


Spesso, nella foga del momento, si tende a dimenticare quanto possa essere VELOCE la reazione di un criminale armato che tiene un'arma in mano e che sembra stia per arrendersi. Tanto per dare un'idea, si faccia mente locale sul fatto che l'azione di un soggetto con un'arma in mano e le braccia distese lungo il corpo e che decide improvvisamnte di sparare, viene normalmenre percepita in 0,3 secondi da chi gli sta di fronte (N.B. cioè dall'operatore di polizia). Se i riflessi del'operatore di polizia "...sono un po' lenti...", come accade quando si pensa che sia tutto finito e si vuole fare in fretta per eseguire l'arresto, la percezione avviene in circa 0,8 secondi. Premesso questo, si paragonino queste informazioni con il fatto che una persona qualsiasi (del tutto priva di abilità nel maneggio delle armi da fuoco), riesce a premere il grilletto di un revolver da 3 a 5 volte in 1 solo secondo !! Provate ora ad immaginare cosa potrebbe fare quella stessa persona, se avesse a disposizione una "comune" pistola semiautomatica od un fucile d'assalto come il Kalashnikov "...che va oggi di gran moda..." in talune aree del nostro Paese !! Per favore, se siete operatori di polizia, state BENE attenti a cosa fate quando avente davanti una persona (armata, palesemente o meno) che sembra stia per arrendersi !!