La localizzazione di un criminale pericoloso
viene effettuata utilizzando in maniera intelligente ed integrata TRE
strumenti tattici fondamentali, e cioè :
- le regole basiche di localizzazione dei soggetti pericolosi
- la comprensione del modo in cui si rapportano tra loro le suddette
regole basiche ed il mondo reale (N.B. cioè come queste
regole devono essere in concreto applicate)
- l'uso razionale di TUTTI gli strumenti di occultamento e copertura
Questi tre strumenti non devono essere concepiti come tre elementi
differenziati ma come tre parti organiche di un unico insieme
Le regole fondamentali per la localizzazione dei criminali pericolosi
sono un insieme di regole che
hanno essenzialmente lo scopo di
MASSIMIZZARE la sopravvivenza dell'operatore di polizia durante la
PERICOLOSA attività di ricerca e di controllo di questi
individui. Lo scopo di queste regole è quello di essere uno
strumento in grado di abituare l'operatore di polizia ad
avere la
massima attenzione durante la ricerca dei criminali pericolosi,
onde sviluppare la massima capacità di reazione possibile.
Sviluppando la capacità di reazione dell'operatore di polizia,
queste regole concorrono a :
- focalizzare l'attenzione sulle possibili collocazioni
fisiche in cui un criminale peò essere occultato / nascosto
- evitare errori fatali
- massimizzare la propria incolumità in
un contesto
altamente stressogeno (come quello della ricerca di criminali
armati e pericolosi)
- massimizzare la propria attenzione sviluppando la capacità di
focalizzare la propria attività psichica sulla miriade
di particolari (a volte apparentemente insiginficanti) che si
potrebbero incontrare durante la ricerca di criminali pericolosi
In termini molto più semplificati, si può
correttamente affermare che le regole fondamentali per la ricerca
dei criminali pericolosi sono degli strumenti che servono al
l'operatore
di polizia per assicurarsi il necessario margine di TEMPO e di SPAZIO
per poter sopravvivere !! Premesso ciò, le regole fondamentali
per la ricerca dei criminali pericolosi sono così delineate (N.B.
l'elenco è esaustivo, ma l'ordine con cui le regole sono
espresse
NON rispecchia la loro effettiva importanza poichè tutte sono
ugualmente importanti !!) :
- osservazione globale dell'ambiente circostante
- pianificazione delle proprie azioni in tempo reale
- contestualizzazione della minaccia
- uso razionale e continuo di ogni strumento di copertura
- localizzazione in tempo reale dei possibili punti critici
- capacità di reazione appropriata
segue - osservazione globale dell'ambiente circostante
Durante la ricerca del contatto è NECESSARIO che l'operatore di
polizia osservi l'ambiente attorno a se, a 360°, in maniera
continuativa !! Questo viene effettuato tramite l'ausilio della c.d
tecnica
della cupola (
dome technique), tramite la quale l'operatore
immagina di essere al centro di una cupola (immaginaria) e deve per
tanto osservare tutto l'ambiente circostante dal suolo fino al vertice
di qusta cupola ideale. L'uso di questa tecnica è MOLTO
importante perchè ha lo scopo di evitare che l'operatore di
polizia, come SPESSO accade, indirizzi il proprio sguardo SOLO "...
ad
altezza d'uomo..." o
sotto questo livello, dimenticandosi di guadare in altre direzioni che
potrebbero celare pericoli letali !! Durante l'osservazione
è importante non solo muovere gli occhi (facendo muovere
la testa di conseguenza), ma anche tenere le orecchie aperte
nonchè prestare attenzione continuativa ad ogni particolare. In
altre parole, è necessario usare tutti
i propri sensi per cogliere qualsiasi cosa che possa indicare, anche
indirettamente, che "...
qualcosa non va per il verso giusto..."
e che quindi il pericolo (mortale) è imminente. Per massimizzare
la capacità di osservazione, essa viene eseguita in maniera tale
da NON bloccare insieme corpo, arma e testa. In altre parole, viene
attuata una DEROGA al
principio di allineamento oculo-motorio
(o
principio del terzo occhio)
in base al quale la volata e lo sguardo sono su due linee parallele, e
si
osserva l'ambiente circostante SENZA ruotare la testa insieme alla
propria
arma. Devono però farsi due importanti puntualizzazioni a tal
proposito :
- l'osservazione va fatta da una posizione il più coperta o
defilata possibile
- l'osservazione riguarda PRIMA lo spazio più vicino e POI
quello più lontano
L'osservazione è poi PRIMA generale e POI particolare. In alti
termini, prima si osserva in maniera rapida e generalizzata la porzione
di terreno più vicina a se. Una volta che questa osservazione ha
dato esito positivo, cioè se non vi sono segni evidenti della
presenza di un criminale armato, è possibile passare
all'osservazione di tipo particolare. Questo secondo tipo di
osservazione può
essere eseguita con l'ausilio delle seguenti tecniche :
-
tecnica dell'osservazione orizzontale = l'operatore di
polizia individua una striscia orizzontale immaginaria e la osserva in
maniera accurata da destra a sinistra e da sinistra a destra (o
viceversa, l'ordine non è importante !!) onde evidenziare una
possibile
presenza pericolosa
-
tecnica dell'osservazione verticale = l'operatore di
polizia individua una striscia verticale immaginaria e la osserva in
maniera accurata dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso (o
viceversa, l'ordine non è importante !!) onde evidenziare
una possibile presenza pericolosa
-
tecnica dell'osservazione a zone = l'operatore di
polizia individua una zona specifica all'interno di una zona di
più ampie dimensioni entro la quale si presume possa trovarsi un
criminala pericoloso e la osserva in maniera accurata usando la
tecnica
dell'osservazione verticale o quella dlel'osservazione orizzontale
(N.B.
questa tecnica è molto utile se si deve osservare una zona
in cui esistono zone molto ampie in cui è palese che un
criminale non ci possa essere)
segue - pianificazione delle proprie azioni in tempo
reale
Durante l'attività di ricerca è necessario che
l'operatore di polizia pianifichi in continuazione le proprie azioni.
Questo è necessario perchè localizzare esattamente un
criminale pericoloso non significa semplicemente camminare in una certa
zona guardando distrattamente qua e là alla ricerca del nemico
!! In altre parole, l'operatore di polizia DEVE costantemente
pianificare COME localizzare il criminale (N.B.
ad esempio come
muoversi lungo una strada, come attraversare una porta, come superare
un ostacolo, come attraversare un fiume, etc.) e COSA fare quando
la localzizazione si verifica (N.B. come agire, quali coperture
scegliere, come muoversi). Per motivi di sicurezza è necessario
pianificare una condotta principale più almeno due condotte
alternative qualora non sia possibile dare attuazione alla condotta
principale. La pianificazione è corretta se in qualsiasi momento
della localizzazione di un criminale pericoloso l'operatore di polizia
è effettivamente in grado di affermare "..
sto eseguendo la
mia attività di localizzazione e so esattamente cosa fare
qualora questa si verifichi, potendo contare su una serie di azioni
già pianificate in precedenza...".
segue - contestualizzazione del pericolo
Durante l'attività di localizzazione è NECESSARIO che
l'operatore di polizia consideri il pericolo come REALE ed EFFETTIVO !!
In altre parole, l'operatore di polizia DEVE sempre agire pensando che
il criminale possa attaccare da un momento all'altro, motivo per cui
DEVE sforzarsi di avere sempre la massima attenzione su tutto quello
che sta facendo. Per questo motivo, non è possibile ricorrere
a mezze misure o a condotte / azioni tatticamente illogiche !!
Non è cioè possibile fare ragionamenti del tipo "...
il
ladro
non sarà mai dietro quegli alberi..." o "...
è
impossibile per quel rapinatore nascondersi lì dietro...".
Niente può essere lasciato al caso, poichè solo in questo
modo è possibile prendere l'iniziativa e mantenerla in caso di
effettiva localizzazione
!! Un'altra cosa molto importante, è quella di osservare la
regola
della minaccia nascosta (o minaccia ulteriore) in base alla quale
"...
la localizzaizone di un criminale pericoloso non è
mai finita finchè non è veramente finita...". In
altri
termini, se si localizza effettivamente il criminale, è
necessario
controllarlo nella maniera adeguata ma, fatto questo, non si deve mai
pensare
che "...
tutto sia finito..." se non si ha la certezza assoluta.
Per mantenere alto il livello di attenzione occorre pensare sempre che
ci possa essere un complice nascosto nei paraggi.(c.d.
minaccia
nascosta)
per cui occorre accertarsi che la localizzazione (o l'eventuale
scontro
a fuoco) sia EFFETTIVAMENTE finito e non si deve mai abbassare la
guardia prima del dovuto !!
segue - uso razionale e continuo di ogni strumento di copertura
Durante la ricerca e la localizzazione di criminali pericolosi,
l'operatore di polizia DEVE abituarsi ad usare COSTANTEMENTE ogni
possibile fonte di copertura (o di occultamento) presente in loco. Per
massimizzare la propria sopravvivenza è necessario che
l'operatore
di polizia sia sempre conscio delle fonti copertura presenti, deve
essere
il più vicino possibile ad essere e deve essere sempre pronto
a muoversi dietro ad esse. A volte può capitare che non vi siano
fonti di copertura sfruttabili (N.B.
si tratta di una cosa
abbastanza
rara, specie in città o nei centri abitati !!), ma
ogni
l'operatore di polizia DEVE adottare come abitudine principale quella
di
localizzare e sfruttare ogni copertura possibile in una data situazione.
segue - localizzazione in tempo reale dei possibili punti critici
Durante l'attività di localizzazione dei criminali pericolosi
l'operatore di polizia DEVE porre particolare attenzione a quei luoghi
entro i quali potrebbe ragionevolmente celarsi il soggetto che
si sta tentando di localizzare / catturare. Dal momento che
l'operatore
di polizia DEVE sempre considerare il pericolo come REALE ed EFFETTIVO
, risulta fondamentale :
- osservare i luoghi in cui potrebbe trovarsi il criminale
- avvicinarsi con estrema attenzione a quei luoghi in cui potrebbe
trovarsi il criminale
- fare in modo di frapporre un elemento di copertura (o comunque un
ostacolo) fra la propria posizione e questi luoghi in cui
potrebbe trovarsi il criminale
Spesso capita che esistano contestualmente più punti in cui i
luoghi in cui potrebbe trovarsi il criminale all'interno di una zona di
più vaste dimensioni, per cui bisogna porre attenzione ad
eventuali pericoli che provengono dalle spalle. Per questo motivo
è NECESSARIO guardare attentamente anche quello che si è
appena superato (porte, finestre, etc.), e che semba essere inerte,
nonchè mantenere un'osservazione generalizzata a 360° (V.
voce a se).
segue - capacità di reazione appropriata
Dal momento che quando si effettua la ricerca di un criminale
pericoloso si può verificare in qualsiasi momento un'aggressione
armata da parte di questo soggetto, è NECESSARIO che l'operatore
di polizia sia capace di reagire e di decidere se è necessario
sparare oppure no!! Questo risultato viene ottenuto sia manipolando
correttamente l'arma che si ha a disposizione (cioè essendo in
grado di passare correttamente dalla posizione di porto a quella di
tiro, e viceversa), sia avendo già programmato in precedenza "...
cosa
fare..." in
caso di aggressione armata. In altre parole, le qualità
acquisite durante la fase addestrativa consentono all' operatore di
poliziadi sparare prontamente SE fosse necessario, mentre la
programmazione preventiva delle proprie azioni consente all'operatore
di polizia "...
di agire invece di
pensare..." qualora una simile aggressione si verifichi !!
§5 - Applicazione pratica delle regole fondamentali per la
ricerca di soggetti pericolosi (e potenzialmente letali)
L'applicazione pratica delle regole fondamentali per la ricerca di
criminali pericolosi si realizza non solo conoscendo e comprendendo in
maniera preventiva le predette regole, ma anche e soprattutto capendo
che queste regole sono direttamente correlate con l'uso razionale delle
posizioni preliminari e delle posizioni di tiro. In altre parole,
queste regole "...
funzionano nel mondo reale..." SOLO se
si conoscono le posizioni preliminari e le posizioni di tiro,
nonchè se è noto il modo in cui avviene il passaggio
(senza soluzione di continuità) tra le prime e le seconde. Va
rimarcato in questa sede che le
posizioni preliminari (o di
contatto) sono delle posizioni che risultano essere cronologicamente
intermedie tra le posizioni di tiro e le posizioni di porto.
Com'è noto, le posizioni preliminari (
ready position),
che
devono essere rigorosamente apprese durante la
fase primordiale dell'addestramento, sono di due tipi :
-
posizione bassa (low-ready position) = con l'arma corta di
ordinanza, è una posizione che si assume ponendo l'arma con la
canna verso il BASSO a 45° ed il dito indice FUORI dalla guardia
del
grilletto; con l'arma lunga, è una posizione che viene assunta
ponendo l'arma con la canna inclinata di circa 45° verso il BASSO
(da cui la denominazione di posiione bassa, posizione di pronto bassa o
posizione di attesa bassa !!), il calcio appoggiato alla spalla (forte)
ed il dito indice FUORI dalla guardia del grilletto
-
posizione alta (high-ready position) = con l'arma corta
d'ordinanza, è una posizione che si assume ponendo l'arma con la
canna verso l'ALTO a 45° ed il dito indice FUORI della guardia del
grilletto; con l'arma lunga è una posizione che viene assunta
ponendo l'arma con la canna inclinata di circa 45° verso l'ALTO (da
cui la denominazione di posiione alta, posizione di pronto alta o
posizione di attesa alta !!), il calcio trattenuto tra il bicipite
(forte) ed il torace ed il dito indice FUORI dalla guardia del
grilletto
Anche se NON esiste una posizione di preliminare "
perfetta", di
queste due posizioni, quella c.d.
bassa è di gran lunga
quella più diffusa ed impiegata a livello mondiale,
probabilmente a causa del fatto che molte persone la trovano più
comoda o più naturale dell'altra. Le posizioni di tiro (
firing
position) sono invece le posizioni utilizzate per collocare con il
necessario grado di precisione i colpi sul bersaglio. A seconda del
diverso grado di pecisione espresso, queste posizioni si distinguono in
:
- posizioni di tiro mirato (
aimed firing position)
- posizioni di tiro non mirato (
unaimed firing position /
point-shooting position)
Per una trattazione ulteriore di queste posizioni si rinvia il lettore
alle pagine di questo stesso sito ad esse dedicate. Quello
che è improtante sottolineare in questa sede, è che le
posizioni preliminari si differenziano da quelle di tiro a causa della
diversa ANGOLAZIONE della volata della canna rispetto al suolo. In
altre
parole, mentre nelle posizioni preliminari la canna è
inclinata
di (circa) 45° rispetto al suolo (in alto o in basso), nella
posizioni
di tiro la canna è (pressochè) parallela al suolo.
Volendo
usare un altro esempio :
- nelle posizioni preliminari, l'arma è attiva ma viene
indirizzata in una direzione potenzialmente non letale / pericolosa
- nelle posizioni di tiro, l'arma è attiva e viene indirizzata
in una direzione letale ed efficiente
Quando l'operatore di polizia deve effettuare la ricerca di un
criminale pericoloso, è ESSENZIALE saper passare SENZA soluzione
di continuità (e quindi in maniera estremamente fluida) dalla
posizione di tiro a quella preliminare, e viceversa, via via fino a
quando
il criminale non viene effettivamente localizzato. A quel punto
sarà
necessario prendere l'iniziativa e mantenerla fino quando il criminale
non sarà stato controllato in maniera adeguata. Per capire come
passare dalle posizioni di tiro a quelle preliminari è
necessario
comprendere che la ricerca di un criminale pericoloso è composta
da due fasi ideali che vengono denominate :
-
fase di localizzazione (searching phase) = riguarda
l'osservazione di spazi molto ampi entro i quali devono essere
individuati
i possibili punti critici che dovranno poi essere avvicinati
(bonificati)
e superati
-
fase di avvicinamento a corta distanza (close-approaching phase)
= riguarda l'avvicinamento, la bonifica ed il superamento di EFFETTIVI
punti critici posti entro spazi di dimensioni limitate
Quando l'operatore di polizia si trova nella fase di localizzazione
DEVE utilizzare la posizione preliminare, mentre quando si trova nella
fase di avvicinamento a corta distanza DEVE passare immediatamente
alla posizione di tiro. Il motivo di questa correlazione tra posizioni
(di tiro) e fasi (della ricerca), è il seguente :
- durante la localizzazione, l'arma deve poter essere resa operativa in
tempi rapidi ma la sicurezza (circa l'incolumità dell'operatore
di polizia e dei suoi colleghi) ha un'importanza fondamentale, per cui
DEVE essere puntata in una direzione sicura
- durante l'avvicinamento, l'arma deve poter collocare sul bersaglio i
propri colpi SENZA alcun tempo morto (
dwell time), per cui DEVE
essere puntata verso la direzione in cui si presume possa provenire
l'aggressore
§6 - Uso razionale di tutti gli strumenti di occultamento e
copertura
La conoscenza delle tecniche per la ricerca di un criminale (armato e)
pericoloso, nonchè del modo in cui queste vanno applicate
"...
nel mondo reale...". NON deve mai fare dimenticare
l'importanza
dello sfruttamento RAZIONALE di qualsiasi elemento di occultamento e
copertura.
segue - natura intrinseca degli ambienti in cui può
verificarsi il contatto
Gli ambienti in cui l'operatore di polizia deve localizzare
un criminale pericoloso, sono di fatto riconducibili a due modelli
fondamentali :
-
naturale (natural environment) = è NATURALE qualsiasi
ambiente che è ESTRANEO al contesto urbano e che per sua natura
intrinseca presenta un elevato numero di elementi di copertura e di
occultamento, unito ad un grande numero di vie di ingresso e di uscita;
solitamente un simile ambiente consente una ELEVATA libertà di
movimento
-
artificiale (constructed environment) = è ARTIFICIALE
qualsiasi ambiente che è INTRINSECO al contesto urbano, che
presenta un numero non trascurabile di elementi di copertura e di
occultamento, unito ad u numero LIMITATO di vie di ingresso e di
uscita; solitamente questo ambiente consente una SCARSA libertà
di movimento
In un ambiente naturale, la localzizazione di un criminale (armato e)
pericoloso viene effettuata sulla base dei seguenti principi :
- uso delle regole basiche di localizzazione dei criminali pericolosi
- adozione della posizione preliminare in linea generale
- possibilità di passare immediatamente dalla posizione
preliminare a quella di tiro per colpire ogni aggressore che dovesse
fare la sua comparsa
- passaggio alla posizione di tiro ogni volta che si verifica
l'avvicinamento ad un possibile punto critico
ATTENZIONE !!
SE LA RICERCA DI UN CRIMINALE PERICOLOSO VIENE EFFETTUATA IN
UN AMBIENTE NATURALE, VI SONO ELEVATE PROBABILITA' CHE L'AGGRESSORE SI
OCCULTI PER COMPARIRE ALLE SPALLE SUBITO DOPO IL VOSTRO PASSAGGIO !!
In un ambiente artificiale, la ricerca del contatto viene effettuata
sulla base dei seguenti principi :
- uso delle regole basiche di localzizazione dei criminali pericolosi
- adozione della posizione preliminare solo quando non è
assolutamente necessario usare la prosizione di tiro
- tendenziale prevalenza applicativa della posizione di tiro
su quella preliminare
- tendenziale applicazione marginale della posizone preliminare (N.B.
ma
con possibilità di passare a quella di tiro per
colpire ogni presenza nemica che dovesse fare la sua comparsa !!)
- passaggio automatico alla posizione di tiro ogni volta che si
verifica l'avvicinamento ad un possibile punto critico
ATTENZIONE !!
SE LA RICERCA DEL CONTATTO VIENE EFFETTUATA IN UN AMBIENTE ARTIFICIALE,
VI SONO ELEVATE PROBABILITA' CHE L'AGGRESSORE SFRUTTI LA NATURALE
LIMITATEZZA DI MOVIMENTO CONNESSA A QUESTO AMBIENTE PER CANALIZZARE I
VOSTRI SPOSTAMENTI !!
segue - spostamenti da una copertura ad un'altra
Come si è già affermato in precedenza, durante la ricerca
di criminali pericolosi, l'operatore di polizia DEVE abituarsi ad usare
COSTANTEMENTE ogni possibile fonte di copertura (o di occultamento)
presente in loco. In altre parole, occorre usare qualsiasi elemento
di copertura sia eventualmente presente. Se non è presente
nessun elemento di copertura, occorre sfruttare qualsiasi forma di
occultamento. Com'è noto, esiste una gerarchia che vede al primo
posto la copertura ed al secondo posto l'occultamento, per cui se c'
è una copertura occorre sfruttarla, ma se non esiste occorre
sfruttare immediatamente qualsiasi forma di occultamento (N.B.
senza
perdere tempo a pensare inutilmente !!). Ad ogni modo, l'operatore
di polizia NON deve mai stare in posizione eretta ed esposta, ma deve
avere l'abitudine di assumere una posizione il più BASSA e
DEFILATA possibile !! Se possibile, l'operatore
di polizia dovrebbe evitare di muoversi attraverso spazi aperti,
perchè è estremamente pericoloso per la propria
incolumità, in quanto l'aggressore potrebbe comparire
improvvisamente, guadagnando e mantenendo l'iniziativa !! Qualora sia
assolutamente necessario muoversi in uno
spazio aperto, è ESSENZIALE muoversi il più fluidamente e
velocemente possibile da una posizione coperta a quella immediatamente
successiva !! Quando l'operatore di polizia si sposta, è
fondamentale
effettuare un'attenta pianificazione tenendo conto dei seguenti
elementi
:
- scegliere la direzione lungo la quale ci si vuole muoversi
e come usare gli elementi di coprtura ivi presenti
- decidere cosa fare in caso di aggressione armata imprevista
In altre parole, l'operatore di polizia PRIMA deve decidere dove
andare e POI si può effettivamente muovere dalla posizione in
cui si trova attualmente alla posizione sucessiva. In termini
maggiormente precisi :
- occorre scegliere PRIMA dove andare scegliendo sempre la direzione
che garantisce la migliore copertura possibile
- se vi sono più linee di movimento ipoteticamente opzionabili,
occorre sempre scegliere la direzione "...
più sicura...",
cioè qualla con il più elevato livello di copertura
- occorre muoversi il più velocemente possibile da una posizione
ad un'altra, SENZA inutili (e pericolose !!) perdite di tempo
- occorre muoversi lungo percorsi il più breve possibile
- quando si raggiunge la nuova posizione, è NECESSARIO fermarsi,
guardare ed ascoltare tutto quanto proviene dall'ambiente circostante
ATTENZIONE !!
ANCHE SE GUARDANDO L'AMBIENTE CIRCOSTANTE SEMBRA CHE IL CRIMINALE NON
SIA PRESENTE, NULLA GARANTISCE CHE LE COSE SIANO EFFETTIVAMENTE
COSI' COME APPAIONO ANCHE SE NON E' VISIBILE O NON E' EVIDENTE, UN
AGGRESSORE POTREBBE ESSERE MOLTO BEN NASCOSTO E PROPRIO DAVANTI A VOI !!
Per quanto riguarda la programmazione della reazione, dal momento che
si tratta di localizzare un criminale pericoloso, l'operatore
di polizia DEVE programmare cosa fare nel caso di aggressione
improvvisa da parte del criminale che si vuole localizzare !! Per
motivi di sicurezza, accanto ad un singola condotta, devono anche
essere pre-programmate ALMENO due condotte alternative. Sapendo "...
cosa
fare in anticipo...", a prescindere "...che le cose vadano bene o
male..." l'operatore di
polizia NON perderà tempo inutile "..
a pensare cosa fare per
uscire dai guai..." e massimizzerà la propria
capacità
di sopravvivenza !!
segue - avvicinamento a breve distanza
Naturalmente, effettuando i vari spostamenti da una posizione
all'altra, l'operatore di polizia sarà costretto spesso e
volentieri
ad avvicinarsi a punti particolarmente critici (
Possible Threat Cover),
cioè a quei punti in prossimità dei quali è
ragionevole
presumere che vi si possa tovare un criminale armato pronto ad
attaccare
!! Quando l'operatore di polizia è costretto ad effettuare un
simile spostamento, è assolutamente NECESSARIO applicare le
seguenti regole :
- passare IMMEDIATAMENTE dalla posizione preliminare a quella
di tiro
- avere bene chiaro in mente cosa fare (
cioè avere già
progammato una condotta principale) in senso generale e
sapere cosa fare in via alternativa (
cioè avere
pre-programmato almeno due condotte alternative qualora non sia
possibile applicare la condotta generale)
Applicare istintivamente queste regole è importante
perchè spesso l'operatore di polizia potrebbe essere costretto
ad attraversare di corsa uno spazio aperto per terminare il proprio
movimento a
ridosso di un elemento di copertura (e solo più raramente di
occultamento) dietro al quale potrebbe esserci proprio il criminale che
si sta tentendo di localizzare !! Applicando i due principi segnalati
in precedenza, se il criminale si dovesse presentare tentando
un'aggressione armata, l'operatore di polizia sarebbe già in
condizione di poter aprire
il fuoco in maniera efficace.
§7 - Condotta da tenere in caso di localizzazione
La condotta da tenere durante la localizzazione di un criminale
pericoloso è DIRETTAMENTE influenzata dalla capacità
dell'operatore di polizia di
crearsi i necessari margini di
sicurezza sotto il profilo temporale e spaziale. Per questo
motivo, è
assolutamente NECESSARIO che l'operatore di polizia rispetti i
seguenti
principi :
- avvicinamento e/o posizionamento occulto
- uso sistematico della sorpresa
- uso sistematico di copertura ed occultamento
- creazione di un vantaggio temporale
- priorità dell'individuazione rispetto al controllo
segue - avvicinamento e/o posizionamento occulto
Mentre si avvicina alla posizione in cui si presume
che si trovi celato un criminale, e dove quindi è ragionevole
aspettarsi un'aggressione da parte sua, l'operatore di polizia deve
compiere
ogni sforzo possibile per NON essere visto o sentito !! Ovviamente
questo
non è facile, ma deve essere compiuto ogni sforzo utile per
conseguire
questo risultato. A volte si possono verificare una serie di condizioni
favorevoli tali per cui è effettivamente possibile avvicinarsi o
muoversi in una certa area SENZA essere visti o sentiti da un criminale
che vi si trovi all'interno. Viceversa, altre volte NON è
possibile
effettuare INIZIALMENTE un avvicinamento silenzioso od occulto, ma
è
possibile raggiungere questo risultato solo successivamente. In altri
termini,
potrebbe benissimo verificarsi che l'operatore di polizia venga
inizialmente visto (o notato) dal criminale, ma che poi questi perda
successivamente
il contatto visivio o uditivo. Anche se apparentemente sfavorevole, il
fatto che il criminalene sappia che l'operatore di polizia sia presente
ma che contestualmente NON conosca EFFETTIVAMENTE dove l'operatore di
polizia si trovi costituisce un importante vantaggio che deve essere
sfruttato
adeguatamente.
segue - uso sistematico della sorpresa
Per individuare in maniera soddisfacente un criminale (armato
e) pericoloso, l'operatore di polizia DEVE imparare ad usare la
sorpresa durante TUTTA la fase di localizzazione . Usare la sopresa
significa "...
costringere il criminale a pensare..." dove si
trova l'operatore di polizia o cosa sta facendo in uno specifico
momento "...
senza riuscirsi a
dare una risposta precisa...". Ad esempio, se l'operatore di
polizia
si trova dietro un elemento di copertura ed ha necessità di
osservare l'ambiente circostante, egli NON uscirà MAI sempre
alla stessa altezza e dallo stesso punto per farlo, ma quando lo
farà, dovrà SEMPRE farlo in maniera diversificata (N.B.
per
questo motivo in alcuni manuali istituzionali di tattica si dice di
essere "...sistematicamente asistematici..." !!). Viceversa, se il
criminale sa COSA l'operatore di polizia sta per fare o DOVE si
trova in un certo momento, la sorpresa sarà VANIFICATA e
l'operatore di polizia sarà quasi sicuramente morto!! Per questo
motivo, l'operatore di polizia DEVE sforzarsi di usare la sopresa
TUTTE le volte che è possibile per
massimizzare la propria sopravvivenza.
segue - uso sistematico di copertura ed occultamento
Dell'impiego di ogni strumento / fattore di copertura e di occultamento
si è già parlato in precedenza. In questa sede si coglie
l'occasione per ribadire che l'uso RAZIONALE di qualsiasi forma di
coperura od occultamento rappresenta il PRINCIPALE strumento di
sopravvivenza
a disposizione di qualsiasi operatore di polizia in qualsiasi
situazione
pericolosa !! Usare razionalmente qualsiasi strumento possibile di
copertura
od occultamento signfica :
- avvicinarsi o muoversi senza essere visti dal un eventuale criminale
- rendere comunque critica la localizzazione visuale o uditiva da parte
del criminale
- essere protetti dal fuoco del criminale
- effettuare una localizzazione del criminale in maniera maggiormente
sicura
Per questo motivo è FONDAMENTALE che ogni operatore di
polizia apprenda ad usare la copertura e l'occultamento fin dalle prime
fasi dell'addestramento nel miglior modo possibile.
segue - creazione di un vantaggio temporale
Dell'applicazione delle regole base per la ricerca di criminali
pericolosi si è già parlato in precedenza (V. voce a se).
In questa sede si coglie l'occasione per ribadire che l'uso ISTINTIVO
di queste regole consente a qualsiasi operatore di polizia di acquisire
un importante vantaggio temporale che spesso è fondamentale non
solo per effettuare la localzizazione di un criminale, ma è
altresì importante ai fini della sopravvivenza !! La creazione e
lo sfruttamento di uno specifico margine temporale permette di
effettuare molte cose importanti, come ad esempio :
- osservare correttamente una certa zona
- individuare elementi di coprtura e di occultmento
- individuare possibili punti critici da superare e bonificare
- comunicare informazioni rilevanti ad altri colleghi
Se il margine di tempo che si va a creare tramite l'uso delle
regole base per la ricerca del contato viene usato correttamente, le
azioni di qualsiasi criminale risulteranno rallentate, indebolite o
comunque
pregiudicate rispetto alle loro finalità originarie.
segue - priorità dell'individuazione rispetto al controllo (e
alla neutralizzazione)
Contrariamente a quanto pensano molte persone (N.B.
compresi molti
"addetti ai lavori" !!), la localizzazione di un criminale
"...
armato e pericoloso..."
NON è una corsa sfrenata ed
irrazionale
verso il luogo in cui si presume ci possa essere nascosto un criminale
!!
Localizzare un criminale pericoloso significa, in primo luogo,
INDIVIDUARE il luogo in cui questi si trova con il maggior grado di
precisione possibile!! E' vero che a volte individuazione e controllo
sono cronologicamente molto vicini, ma ciò non significa che
bisogna essere presi dalla foga di "...
correre in avanti per trovare
per primi il ladro...", dal momento che questo comportamento ha
causato la morte INUTILE di numerosi
operatori di polizia. In secondo luogo, localizzare un criminale
pericoloso
significa dare la PREVALENZA alla esatta individuazione
(localizzazione)
spaziale, in modo che questa fase preceda SEMPRE quella di controllo
vera
e propria !! In altre parole, PRIMA si individua il criminale e POI lo
si
controlla adeguatamente , perchè solo così si massimizza
la
propria sopravvivenza.
Per localizzare (individuare) un criminale armato
e pericoloso
nel modo migliore possibile, è FONDAMENTALE essere in possesso
dei necessari prerequisiti tattici e tecnici. In queste brevi note si
darà conto dei principali prerequisiti tattici e tecnici
NECESSARI
per conseguire efficacemente questo obiettivo.
Il più importante prerequisito TECNICO
(N.B. in
linea di massima è definitio "tecnico" un prerequisito attinente
all'equipaggiamento)
è quello dell'effettiva ADEGUATEZZA del proprio equipaggiamento.
Ogni
operatore di polizia, prima di prendere servizio, DEVE meticolosamente
verificare
che il proprio equipaggiamento sia adeguato. In particolare è
necessario
verificare che :
- l'equipaggiamento sia completo in ogni sua parte
- le armi siano funzionanti
- il quantitativo di munizioni sia corretto / adeguato
- non vi siano parti dell'equipaggiamento usurate o difettose
- non vi siano parti dell'equipaggiamento che producano rumori strani
od inconsulti
segue - informazioni preliminari
Il più importante prerequisito TATTICO è quello
della conoscenza del maggior numero possibile di informazioni relative
al soggetto da localizzare. L 'operatore di polizia DEVE
meticolosamente
raccogliere il maggior numero di informazioni possibili rispetto
all'attività che si appresta a compiere, dal momento che TUTTO
quello che l'operatore di polizia apprende può fare la
differenza tra la perfetta riuscita ed un totale fallimento. Per questo
motivo, l 'operatore di polizia DEVE comunicare costantemente con la
centrale tramite gli appositi strumenti
radio di cui è dotato, allo scopo di avere un flusso costante di
informazioni che viene aggiornato in tempo reale.
segue - avvicinamento a possibili punti critici
Come abbiamo già visto in precedenza, durante la ricerca di
criminali pericolosi può spesso verificarsi che l'operatore di
polizia debba avvicinarsi a numerosi punti critici (Possible Threat
Cover, V. voce a se), cioè a zone dalle quali è
ragionevole presumere che l'aggressore possa emergere all'improvviso
con effetti letali. In questo caso occorre passare dalla posizione
preliminare a quella di tiro e fare ogni sforzo possibile per rendere
il proprio avvicinamento il MENO evidente possibile !! E' vero che NON
sempre è possibile nascondere il proprio spostamento in maniera
integrale, così come può verificarsi che questo avvenga
solo in maniera parziale, ma è altrettanto vero che se non si
tenta ogni sforzo possibile per rendere il proprio spostamento il meno
evidente possibile NON si potrà mai raggiungere alcun risultato
utile sotto il profilo tattico. Va dunque ribadita la necessità
di :
- adottare una posizione il più bassa e defilata possibile
- rendere i propri spostamenti il meno evidenti possibile (onde
cercare di perseguire l'obiettivo dell'avvicinamento "occulto")
Ad esempio, se l'operatore di polizia deve avvicinarsi ad
una casa (o ad una qualsiasi costruzione) è necessario che non
lo faccia da una direzione in cui si trovano porte o finestre. Se
l'operatore
di polizia deve penetrare in una casa è necessario che lo faccia
nel modo il più semplice e sicuro possibile. A volte il punto
più sicuro potrebbe sembrare quello più usuale (N.B. la
porta o
il cancello), mente altre volte è necessario creare un punto
di ingresso alternativo. Una volta entrato in casa (o comunque nella
costruzione) l'operatore di polizia DEVE costantemente
applicare le regole basiche per la ricerca del contatto (V. voce a se)
e mantenere il massimo livello di attenzione possibile. Mantenere il
massimo livello di attenzione possibile è ESTREMAMENTE
stressante a livello psicofisico ma permette all'operatore di polizia
non solo di raccogliere informazioni tatticamente rilevanti,
ma anche di rimanere vivo !! Ancora, se l'operatore di polizia deve
avvicinarsi ad una zona in cui sono presenti delle ombre (o se deve
attraversare una zona del genere) è necessario che ponga
particolare attenzione circa il fatto che l'ombra potrebbe celare un
aggressore pronto a colpire (N.B. si tratta del c.d. effetto di
prospettiva nascosta per cui il soldato
crede di NON essere visto o di NON vedere il nemico in una certa
posizione,
mentre in realtà questo lo può vedere e colpire con
estrema
semplicità !!).
segue - sistematicità della condotta dell'operatore di
polizia
Durante la localizzazione di un criminale pericoloso, è
ESSENZIALE che la condotta dell'operatore di polizia sia la più
sistematica possibile !! In altre parole, l'operatore di polizia NON
deve MAI smettere di applicare CORRETTAMENTE le regole basiche (per la
ricerca dei criminali pericolosi), e nemmeno deve applicarle in maniera
parziale, confusa o contraddittoria. Per usare un modo di dire semplice
ma efficace, "...se inizi a tralasciare inizi a morire..."
cioè se durante la sua attività, l'operatore di
polizia inizia ad applicare in maniera ERRATA le regole basiche (per la
ricerca di criminali pericolosi) inizia a mettere seriamente a
rischio la propria sopravvivenza !!
segue - l'importanza dei corretti margini di tempo e di spazio
Uno dei motivi per cui l'applicazione delle regole basiche per la
ricerca di criminali pericolosi ha un'importanza FONDAMENTALE
è che queste regole (V. voce a se) permettono all'operatore di
polizia
di acquisire un certo margine di sicurezza sotto il profilo
spaziale e temporale. Un esempio banale di come queste regole possono
funzionare
è quello dell'avvicinamento ad un possibile punto critico. Se
non
si applicano queste regole, istintivamente si tende ad avanzare ed a
muoversi
in maniera del tutto illogica. Questo fa si che qualora nel punto
critico
si trovasse REALMENTE un criminale nascosto, l'operatore di
polizia
non farebbe altro che "...andare a sbatterci contro..."
rimanendo
così quasi certamente ucciso o ferito !!Viceversa, se quello
stesso
spostamento venisse fatto seguendo le regole basiche citate in
precedenza,
l'operatore di polizia avrebbe l'accortezza di creare un certo margine
di
spazio tra se ed il punto critico, tale per cui se il criminale
comparisse
all'improvviso sussisterebbe comunque la possibilità di reagire
in modo corretto. Infatti, creare un margine di spazio significa
IMPLICITAMENTE
creare un margine di tempo e più tempo a disposizione per agire
(o
reagire), più elevate sono le probabilità di agire (o
reagire)
efficacemente !!
segue - capacità di adattamento dell'operatore di polizia
durante
l'individuazione di criminali pericolosi
Come detto già più volte, durante la ricerca di criminali
pericolosi, la priorità di maggior rilievo tattico è
quella di "...capire dove si trova esattamente il pericolo
(criminale)..."
nel
modo più SICURO possibile. La metodologia è tanto
più
sicura quanto aumenta il margine di sopravvivenza dell'operatore di
polizia.
Una volta che "...si capisce dove si trova esattamente il ladro..."
allora sarà possibile neutralizzarlo. Precisato ciò,
questo non deve generare l'equivoco per cui ogni cosa debba
necessariamente svolgersi in maniera rigida. In altri termini, durante
la localizzazione di criminali pericolosi, l'operatore di polizia
DEVE si rispettare le più volte ricordate regole basiche, ma
DEVE anche imparare ad essere BILANCIATO e FLESSIBILE al punto giusto
!! I termini "bilanciato" e "flessibile" sono due facce
della stessa medaglia che indicano all'operatore di polizia COME
occorre comportarsi durante l'individuazione del nemico. Tanto per fare
un esempio, l'operatore di polizia non deve mai correre in
maniera sconsiderata nella zona in cui si presume si trovi un criminale
pericoloso ma, allo stesso modo, se per sfortuna il criminale dovesse
attaccare, l'operatore di polizia DEVE sapere comunque abbandonare la
zona critica
(N.B. cioè quella maggiormente battuta dal fuoco ostile)
correndo il più velocmente possibile onde posizionarsi dietro la
prima copertura disponibile !!
segue - silenzio e sicurezza
Anche se è estremamente difficile, l'operatore di polizia DEVE
porre particolare attenzione al fatto di LIMITARE il più
possibile la generazione ogni rumore che possa tradire la propria
presenza. Chiaramente, nel mondo reale NON è possibile ridurre a
zero tutti i rumori che potrebbero generarsi, tuttavia l'operatore di
polizia deve sforzarsi di rispettare i seguenti principi :
- non strisicare i piedi
- non incrociare i piedi
- non correre se non serve
- non saltare se non serve
- muoversi empre fluidamente e non a scatti
I principi testè elencati sono espressione di quella che
genericamente viene definita come "disciplina del silenzio" (sound
discipline, altresì detta silence discipline) in
molti manuali istituzionali. Questa disciplina del silenzio non
è altro che una serie
di regole comportamentali finalizzate ad evitare il fatto che
l'operatore di polizia "...telegrafi la propria presenza al criminale
...",
cioè che si riveli PRIMA del tempo vanificando così il
fattore
sorpresa (V. voce a se), l'avvicinamento occulto (V. voce a se),
nonchè
l'impiego della copertura e dell'occultamento (V. voce a se). In altri
termini, tutto quello che può rivelare anzitempo la presenza
dell'operatore di polizia ad un criminale eventualmente presente, come
suoni, movimenti, luci, riflessi e quant'altro DEVE essere
RIGOROSAMENTE eliminato o ridotto ai minimi termini. Durante il
movimento, l'operatore di polizia NON deve mai avanzare in maniera
inconsulta, ma deve sempre :
- guardare attentamente cosa c'è DAVANTI e ATTORNO (a 360°
!!) a se
- usare le tecniche corrette per superare un angolo od aggirare un
ostacolo (a prescidnere che ci si trovi in un contesto urbano o non
urbano)
- considerare SEMPRE l'ambiente in cui si trova nella sua interezza
(N.B. ad esempio, se l'operatore di polizia è
dentro un immobile non si deve mai dimenticare di cosa c'è
all'esterno,
e viceversa !!)
Chiaramente agire in questo modo NON da MAI all'operatore di polizia la
certezza automatica (ed assoluta) "...di non avere problemi...",
ma comunque consente di evidenziare dei pericoli mortali di fronte ai
quali l'operatore di polizia potrà reagire di conseguenza.
segue - stress e decadimento del livello di attenzione durante la
localizzazione di criminali pericolosi
Come si era già sottolineato in precedenza, la localzizazione di
criminali pericolosi è un'attività ESTREMAMENTE
stressante sotto il profilo psicofisico. Se si tiene conto del fatto
che questa attività a volte può durare per ore, ci si
può rendere facilmente
conto di come sia difficile avere lo stesso livello di attenzione per
un
periodo di tempo così prolungato. Se a ciò si aggiunge
che l'operatore di polizia deve portare in continuazione un'arma nella
posizione
preliminare (normalmente quella bassa), si capisce rapidamente come la
localizzazione di questi individui sia "...un affare maledettamente
complicato...", completamente diverso da come viene presentato nei
cinema o alla televisione !! L'addestramento è ESTREMAMENTE
importante sotto questo punto
di vista (N.B. perchè abitua alla fatica), ma putroppo non
è la soluzione a tutti i problemi, perchè quando lo
stress si accumula non ci sono altre soluzioni se non quella di
fermarsi. In altre parole, quando la stanchezza raggiunge livelli
elevati, l'operatore di polizia
assume una specifica posizione difensiva "...e si rilassa..."
per
circa 10 secondi. In termni più precisi, l'operatore di
polizia
:
- assume una posizione adeguatamente coperta
- assume una posizione bassa e defilata
- assume la posizione di tiro (N.B. di solito l'operatore di polizia
assume SEMPRE la posizione inginocchiata o accosciata per motivi
di sicurezza, e MAI quella eretta)
- pone l'arma davanti a se (N.B. ovviamente la sicura è
disinserita ed il dito e fuori dalla guardia del grilletto !!)
- effettua un cambio mano e articola la mano forte per (circa) 10
secondi onde diminuire la tensione muscolare
- mentre effettua questo esercizio di rilassamento, continua a guardare
COSA c'è attorno a se
Un periodo di rilassamento di 10 secondi DEVE essee considerato come
MINIMO. Ad ogni modo questo periodo potrà essere prolungato a
seconda di quelle che sono le effettive condizioni pratiche in cui si
trova l'operatore di polizia .
Naturalmente nell'attività di ricerca di
criminali pericolosi l'operatore di polizia non agirà mai da
solo, ma insieme ad un gruppo di persone più o meno ampio.
Normalmente la ricerca del contatto avviene infatti a livello di
equipaggio di un autovettura
di servizio, per cui è ESSENZIALE che ogni operatore di
polizia
conosca alla perfezione gli elementi fondamentali del lavoro di
squadra
(team work). La localizzazione di criminali pericolosi è
un'attività MOLTO pericolosa tale per cui non è
sufficiente
conoscere solo i rudimenti del lavoro di squadra, ma è viceversa
richiesta una conoscenza il più ampia e dettagliata possibile di
questa materia !!
segue - relazione tra qualità individuali e qualità
collettive
Una delle cose più importanti da capire quando si parla di
lavoro di squadra, è il modo in cui le qualità e le
abilità del singolo operatore di polizia si collegano a quelle
degli altri. In termini molto semplificati, si può dire che "...la
capacità di funzionamento..." del gruppo (per esempio di
un'autovettura di servizio) dipende dal livello di preparazione dei
suoi singoli componenti. Questo signfica
che più i singoli operatori di polizia sono preparati,
più "...il gruppo..." sarà efficiente. Premessa
quella che è l'importanza FONDAMENTALE dell'addestramento dei
singoli operatori di polizia, altri fattori estremamente importanti
sono i seguenti :
- il livello di conoscenza reciproca (N.B. più il
gruppo è affiatato e più potrà operare in maniera
efficiente !!)
- la semplificazione procedurale (N.B. il gruppo deve
conoscere poche procedure che siano semplici ed efficienti,
perchè più le cose sono semplici da fare / eseguire e
più il gruppo avrà la capacità di essere
flessibile e di superare i vari problemi che sarà chiamato ad
affrontare "...nel mondo reale..." !!)
- l'eccesso di sicurezza (N.B. l'entità numerica, qualsiasi
essa sia, non deve fare credere inconsciamente al gruppo di essere
invulnerabile !!)
- il livello di attenzione (N.B. l'entità numerica non deve
MAI portare ad un decadimento inconscio del livello di attenzione
!!)
segue - supporto e comunicazione reciproca durante la
ricerca del contatto
Un'altra questione di rilevante importanza in tema di lavoro di squadra
è quella relativa al supporto ed alle comunicazioni tra i membri
della squadra durante la ricerca e la localizzazione di criminali
pericolosi. In tema di comunicazioni, la cosa più importante
è assicurarsi che ogni operatore comunichi CHIARAMENTE con ogni
altro membro della squadra !! In altre parole, l'operatore di polizia
DEVE fare in modo di comunicare CHIARAMENTE a prescindere che comunichi
con parole, gesti o segnali di QUALSIASI tipo / genere !! Ovviamente,
se ogni operatore di polizia applica le tecniche basiche per la ricerca
(di criminali pericolosi) in maniera CORRETTA, le
comunicazioni ne saranno POSITIVAMENTE influenzate e, di riflesso,
anche
l'intera attività di localizzazione dei criminali pericolosi. Le
comunicazioni
devono essere fatte nel modo più efficiente possibile a seconda
delle
diverse circostanze in cui la squadra è coinvolta. Ad esempio,
normalmente DEVE essere rispettato il silenzio, per cui dovranno essere
utilizzati segni o gesti APPROPRIATI, ma ciò non significa che
le informazioni possano essere urlate ad alta voce (N.B. ad esempio
questo deve avvenire quando
scoppia all'improvviso uno scontro a fuoco ed il livello di rumore
è
elevatissimo !!). Parlando di comunicazioni, per NESSUNA ragione
l'operatore
di polizia deve PRESUMERE che gli altri membri della squadra abbiano
capito
le informazioni trasmesse ma DEVE accertarsi di aver trasmesso
CORRETTAMENTE
quelle specifiche informazioni !! Le comunicazioni devono poi essere
continue,
nel senso che non appena l'operatore di polizia acquisisce un
informazione
(osservando l'ambiente circostante), la DEVE immediamente trasmettere
a
TUTTI gli altri membri della squadra !! Conclusivamente deve osservarsi
che per potere comunicare CORRETTAMENTE è NECESSARIO che i
membri
della squadra siano tra di loro ad una distanza NON eccessiva. La
distanza
è convenzionalmente considerata "...non eccessia ai fini
della
comunicazione..." quando tra i vari operatori di polizia sussiste
il
contatto visivo (visual contact). Questo è importante non
solo per comunicare, ma anche per assicurarsi il supporto reciproco
in caso di localizzazione di un criminale pericoloso, specie se questo
dovesse
attaccare in modo imprevisto.
segue - movimento e sfruttamento della copertura (occultamento) a
livello collettivo
Abbiamo già visto in precedenza l'enorme IMPORTANZA dello
sfruttamento della copertura (e dell'occultamento) durante la ricerca
di criminali pericolosi. Si è anche sottolineata l'importanza
circa il fatto che i vari operatore di polizia mantengano COSTANTEMENTE
il contatto visivo tra di loro. Il contatto visivo (visual contact),
che è essenziale per facilitare le comunicazioni e per
assicurare il supporto reciproco, NON deve mai essere concepito in
maniera distorta. In altre parole, i vari membri della squadra sono
vicini tra di loro, ma non vicini al punto tale da diventare un
bersaglio facile. Considerando la coppia come elemento base (buddy-team),
la distanza (tra i due operatori di polizia che la compongono) è
di circa 5 - 8m, mentre se si considera la squadra in maniera globale
la
distanza tra i vari operatori di polizia deve essere genericamente di
circa
10 -12m . Agendo in particolare in un contesto urbano, è
importante
EVITARE che nel susseguirsi repentino degli eventi, i vari membri della
squadra si vadano "...ad ammucchiare l'uno all'altro..." (bunching
- up) in maniera sconsiderata, diventando così un facile
bersaglio
per un criminale nascosto e pronto ad aprire il fuoco. Un'altra cosa
importante
da evitare è che la vicinanza reciproca porti ad una PERDITA del
livello di attenzione che potrebbe rivelarsi fatale !! Con riferimento
specifico al movimento (movement), le tecniche che vengono
utilizzate durante la ricerca del contatto sono essenzialmente due :
- tecnica del movimento continuo (continuos movement technique)
- tecnica del movimento a sbalzi (bounding over-watch technique)
La tecnica del movimento continuo è una metodologia
relativamente semplice che prevede un operatore di polizia posto davati
alla squadra
(point-man), c.d. "primo tiratore", ed uno posto in coda
alla squadra (rear-security), c.d. "addetto alla retroguardia".
Questa tecnica è ottima per l'equipaggio di un'autovettura di
servizio,
mentre se dovessero esserci più di due operatori di polizia,
tutti
gli altri, a parte il primo e l'ultimo, si occupano della sicurezza sui
lati. Normalmente l'uomo di testa è l'operatore di polizia
più
esperto e capace, e prende le decisioni relative alla modalità
con
cui la squadra deve muoversi o avanzare. La tecnica del movimento a
sbalzi
è una metodologia relativamente più complicata in cui
esistono
alcuni operatori di polizia prendono posizione (N.B. adeguatamente
coperta
e defilata) e coprono l'avanzata di altri operatori. Questa
procedura
si sussegue nel tempo senza soluzione di continuità, nel senso
che
chi ha prima coperto l'avanzamento dovrà poi effettuare a sua
volta
un successivo avanzamento, e viceversa. Se durante il movimento della
squadra dovesse essere localizzato il criminale, l'operatore di polizia
che si
trova nel punto esatto in cui il contatto si verifica apre
IMMEDIATAMENTE
il fuoco !! Gli altri operatori di polizia aprono a loro volta il fuoco
creando settori di fuoco (fire sectors) che si intersecano con
il
settore di fuoco primario (primary fire sector) ma che possono
contestualmente
proteggere la squadra da potenziali altri complici presenti in loco (e
precedentemente occultati). Deve essere cioè chiaro che anche se
il problema principale è "...chi ha effettuato il contatto...",
non bisogna dimenticarsi di altre eventuali complici. Putroppo questo
è reso difficile dal fatto che sotto stress (N.B. cioè
quando una persona ha PAURA
perchè qualcuno gli sta sparando addosso !!) l'aumento del
tasso
di ADRENALINA nel sangue determina la comparsa della c.d. "visione
canalizzata"
(tunnel vision), cosa che rende MOLTO difficile vedere
correttamente
l'ambiente circostante (N.B. per una trattazione maggiormente ampia
del
fenomeno della visione canalizzata si rinvia al testo "Nozioni di
difesa
personale" edito dal GRURIFRASCA e commercializzato da Tuttostoria
),
rendendo "...di fatto invisibili..." anche dei pericoli
(rectius,
altri criminali) di fatto palesi !!
Se le regole basiche per la ricerca di criminali
pericolosi vengono applicate correttamente, l'operatore di polizia
guadagnerà il vantaggio tattico necessario (sotto il profilo
temporale e spaziale) per localizzare e neutralizzare il criminale. A
livello di instruttori,
ma anche ad ogni livello di comando, DEVE essere chiaro
che l'operatore di polizia deve applicare le regole basiche per la
ricerca di criminali
pericolosi, trovare il vantaggio e mantenerlo fino a quando
l'operazione
non è REALMENTE conclusa.
segue - il contenuto dell'attivitò di controllo
Una volta che l'operatore di polizia ha effettivamente localizzato
il criminale (spesso armato e pericoloso), la priorità
essenziale è quella del controllo. Il termine "controllo"
è ua
sintesi lessicale che indica qualsiasi cosa sia compreso tra l'ordinare
ad un criminale armato (e pericoloso) di arrendersi, ed aprire il fuoco
contro per blcocarne sul nascere i movimenti (ostili). Il controllo
è
MOLTO importante perchè una volta che è stato stabilito,
se
è stato stabilito correttamente, il criminale potrà agire
in
maniera estremamente limitata. In altre parole, il criminale
potrà
cioè scegliere tra arrendersi, scappare o attaccare.
Naturalmente
questo non significa automaticamente che una volta stabilito il
controllo
il criminale si arrenderà, ma che piuttosto la maggior parte dei
criminali
tenderà ad arrendersi. Controllare significa quindi mettere il
criminale
in condizioni di scarsa mobilità ed in maniera tale che
l'operatore
di polizia possa vederne (effettivamente !!) AMBO le mani. Se non
è
possibile vedere le mani molto probabilmente il criminale è
armato
e si sta prepaando ad agire. Se viene notata un'arma, l'operatore di
polizia
DEVE ordinare al criminale di posarla a terra, poichè più
tempo
il criminale tiene l'arma in mano e più è elevata
è
la possibilità di un attacco (N.B. in una condizione simile
la
velocità di un attacco può essere INCREDIBILMENTE elevata
!!) !! Un'altra cosa importante, ma spesso dimanticata, è che
l'operatore
di polizia NON inziaire MAI una conversazione con il criminale.
L'operatore
di polizia deve SOLO dare ordini chiari e precisi, poichè
iniziare una
conversazione significa mettere a SERIO rischio la propria vita !!
Quello
che è importante, è capire di non accelerare MAI i tempi
perchè
non bisogna mai avere fretta di concludere le cose !! Dopo avere
localizzato
il criminale, è necessario fermarsi, prendere una
copertura
e controllarlo. Dopo averlo controllato sarà possibile procedere
all'arresto vero e proprio. Questo è importante perchè le
cose non sempre sono come appaiono inizialmente, ed un pericolo prima
nascosto
potrebbe apparire all'improvviso con effetti devastanti e letali !! Per
questo
motivo, NON dovete mai presupporre nulla . Non pensate mai che sia
tutto
finito se non avete la certezza assoluta, così come non dovete
mai
presupporre che chi vi sta accanto (cioè il vostro collega)
sappia
o veda (esattamente) quello che state vedendo voi, perchè
potrebbe
rivelarsi un errore fatale.
segue - non sottovalutare la copertura
Anche quando il criminale è stato localizzato, la copertura
DEVE sempre essere sfruttata adeguatamente !! Non bisogna mai pensare
"...che la copertura non serva più..." per il semplice
fatto che il criminale sia stato localizzato. Dovete liberarvi dalla
pessima abitudine
"...di correre per arrivare primi..." perchè dovete
eseguire
un arresto. Mantenere la copertura significa avere il necessario
margine
di tempo e di spazio per agire o reagire nella maniera il
più
efficace possibile. Anche se la distanza dovesse essere di soli
4 - 5m, con la corretta copertura si diventa un bersaglio
INCREDIBILMENTE
difficile, mentre se la copertura dovesse mancare, l'operatore di
polizia
sarà quasi certamente morto. Per questo motivo NON bisogna
mai
forzare i tempi ma si deve fare ogni sforzo possibile per
mantenere la
necessaria condizione di vantaggio !!
segue - il problema dei tempi di reazione
Spesso, nella foga del momento, si tende a dimenticare quanto possa
essere VELOCE la reazione di un criminale armato che tiene un'arma in
mano e che sembra stia per arrendersi. Tanto per dare un'idea, si
faccia
mente locale sul fatto che l'azione di un soggetto con un'arma in mano
e le braccia distese lungo il corpo e che decide improvvisamnte di
sparare,
viene normalmenre percepita in 0,3 secondi da chi gli sta di fronte
(N.B.
). Se i riflessi del'operatore
di polizia "...
...", come accade quando si
pensa
che sia tutto finito e si vuole fare in fretta per eseguire l'arresto,
la percezione avviene in circa 0,8 secondi. Premesso questo, si
paragonino
queste informazioni con il fatto che una persona qualsiasi (
), riesce a
premere il grilletto di un revolver da 3 a 5 volte in 1 solo secondo !!
Provate ora ad immaginare cosa potrebbe fare quella stessa persona, se
avesse
a disposizione una "
" pistola semiautomatica od un fucile
d'assalto
come il Kalashnikov "...
..." in talune
aree
del nostro Paese !! Per favore, se siete operatori di polizia, state
BENE
attenti a cosa fate quando avente davanti una persona (armata,
palesemente
o meno) che sembra stia per arrendersi !!