F.A.Q. (Frequently Asked Questions)
ovvero domande più frequenti tra quelle ricevute alla casella di posta elettronica del nostro sito
 

D. un mio amico dice che la pressione massima della cartuccia X è pari a Y bar perchè lo ha letto sul manuale prodotto dalla Z, mentre il mio armiere di fiducia sostiene che il manuale di cui parla il mio amico è errato perchè confonde tra pressione massima e pressione media massimale. Cosa vuol dire? Chi ha ragione?
R. ha ragione il suo armiere. Il motivo è che in quasi tutti mauali di ricarica c'è scritto "Pmax", copiando in maniera maldestra quanto scritto nelle schede CIP, le quali riportano in realtà l'indicazione "Pt max". La dicitura Pt max indica la pressione media massimale e NON la pressione massima di una data cartuccia. Questa pressione media massimale non è altro che la media di un lotto di n cartucce estratte da un lotto di m cartucce (ovviamente con n minore di m). Le prove vengono effettuate scegliendo a caso su 10 (per le armi a canna liscia) o 12 cartucce (per le armi a canna rigata), mentre i lotti di riferimento sono di 5.000, 35.000 (qui il valore di m è pari a 20 pezzi) e 1.500.000 pezzi. E' chiaro che più è ampio il contenuto del lotto e più il valore di Pt max tenderà a scendere. Ma non è tutto. Le schede CIP contengono anche altri due valori pressori, che sono Pk e Pe, che sono sistematicamente ignorati da tutti, compresi anche parecchi "addetti ai lavori". Per essere più precisi, Pk  è la pressione statistica massima individuale (è la più alta delle pressioni misurata entro al lotto di m cartucce) mentre Pe è la pressione media di prova forzata  o pressione media di picco massimo (è la pressione media della c.d. "prova forzata"). Si noti che il prodotto 1,15 x PTmax, in base alle norme CIP, da il valore di Pk, mentre il prodotto 1,3 x PT max da il valore di Pe.

D. parlando con un fabbricante di palle mi ha riferito che, usando la Granular S grossa, in quale quantità non ricordo, lui usa un O.A.L. di 28,5 mm con palle piombo RN 124 gn e ben 27,6m con la palla LTC. Abituato alla misura di 29,5 dalla quale mi discosto massimo di 2 decimi in meno sono rimasto un pò dubbioso anche perchè in questo caso il free bore aumenta a discapito della precisione. E' vero quello che mi hanno raccontato?

R. assolutamente no!! Per quanto possa valere il nostro parere, le confermiamo che Lei ha perfettamente ragione, e che il suo interlocutore è un emerito incompetente. Per prima cosa, ci limitamo a ricordarle che la O.A.L. di un 9x17 è di 25mm, il che significherebbe caricare un 9x21mm con una O.A.L. di poco superiore a quella di un 9 Corto se avesse ragione il suo interlocutore. Inoltre, per fugare ogni dubbio, le trascriviamo le OAL indicate dalla SIERRA BULLTES  per il 9x21, con le palle di sua produzione .

- 90grs. = 27,90mm (è una palla per il 9x17, che il manuale Sierra riporta  per completezza)
- 115grs. = 29,30 - 29,60mm
- 125grs. = 29,60mm
- 150grs = 31,50mm (questa palla è destinata al tiro dinamico, per armi  della classe open, che possono camerare anche cartucce lunghe 32,00mm. Tenga  conto che può benissimo usare palle da 145 - 150grs. la più  tradizionale O.A.L. di 29,50mm, come fanno da decenni  quei tiratori che usano palle di questa gamma di peso)

In estrema sintesi, ha ragione Lei non solo perchè aumentando illogicamente la distanza tra palla e rigatura si perde in precisione, ma anche perchè :

- limita il volume interno utile per l'inserimento della polvere
- rischia stupidamente delle sovrapressioni, specie con polveri troppo  rapide a bruciare che non sono adatte nel 9x21
- rischia seriamente di mettere in crisi l'affidabilità dell'arma, qualsiasi  essa sia
- aumenta la possibilità di inceppamenti
- non va a sfruttare pienamente le potenzialità della cartuccia

D. sono in possesso di un discreto numero di palle WC da 148 grs. (completamente cilindriche) e della polvere Vithavuori N-340. Il mio revolver è un Colt Trooper MkIII con canna da 6” (anno 1977). Sembra che non esista una dose adatta…  Alcune tabelle suggeriscono min 3,6 max 4,1 altre di usare le dosi per il .38 special, l’armiere dove ho preso la polvere (è anche un ricaricatore) mi ha consigliato di partire da 4,5 grs. Tutte queste dosi sono molto diverse tra loro e creano confusione. Avete dei consigli da darmi sia per quanto riguarda le dosi con le palle e la polvere in mio possesso che per un futuro acquisto di polvere e palle più adatte al calibro in oggetto?
R. prima di tutto vanno chiarite due cose :
 
- la N-340 non è una polvere adatta al 357magnum, salvo che lei non abbia interesse ad assemblare ricariche depotenziate
- le palle tipo WC vanno inserite COMPLETAMENTE nel bossolo o, al massimo, lasciate sporgere per circa 2mm. Questo significa ridurre lo spazio disponibile per introdurre la polvere, ed avere una OAL che, nella migliore delle ipotesi, si attesta sui 33,00mm, diversamente dalla OAL tipica del 357 magnum che è attorno ai 40,00mm. La riduzione dello spazio utile richiede l'impiego di polveri con una certa rapidità di combustione, come appunto la N-340. Ovviamente, avere meno spazio disponibile significa anche mettere meno polvere rispetto alle dosi indicate per una OAL di 40,00 - 40,35mm
 
Per quanto riguarda il dosaggio con i componenti a sua disposizione, dal momento che lo spazio libero viene ridotto in seguito al'introduzione completa della palla, può usare o i dosaggi del 38Spl (come fanno in molti), oppure impiegare la dose che ha riportato Lei (3,6 - 4,1). Tenga conto che stiamo parlando di ricariche depotenziate e che deve essere forzato nulla.
Venendo ai suggerimenti richiesti, tutto dipende da cosa ha intenzione di fare in futuro. Se le interessa una ricarica a piena potenza per il 357 Magnum, allora deve :
 
- abbandonare la N-340  e passare a polveri molto più lente a bruciare, come la Vihtavuori N-110 o altre con affine velocità di combustione (WW-296, H-110, SP-3 e simili)
- usare gli inneschi magnum
- usare una OAL di 40,35mm
- usare palle blindate o semiblindate
- crimpare fortemente la palla onde facilitare la combustione della grossa massa di polvere
 
Viceversa, se le interessa una ricarica di bassa potenza per il 357 Magnum, allora deve :
 
- continuare con la N-340
- usare gli inneschi standard
- usare una OAL di 40,35mm se usa palle DIVERSE dalle WC, o continuare con la OAL di 33,00m se decide di usare le WC
- usare palle da tiro (WC o SWC)
- crimpare lievemente la palla

D. Ricarico da circa 4 anni e sono soddisfatto dei miei risultati. Ho acquistato un calibro digitale per consentire la verifica esatta dell'OAL. In precedenza avevo un calibro analogico con il quale verificavo che il terzo die fosse settato per un OAL di 29,5 /più o meno data la pochezza dello strumento). Munito del nuovo calibro, ho preso un bossolo Fiocchi nuovo, svasato, innescato e con la dose giusta di polvere, gli ho appoggiato sopra la palla e l'ho passato nel terzo die, regolando la vite della profondità della palle fino a quando ne è uscito un OAL di 29,52. Ho iniziato così a ricaricare una decina di munizioni e poi mi sono fermato e ho iniziato a misurare le munizioni prodotte: l'OAL andava da 28,90 a 29,65 passando per altre misure intermedie (il calibro è ok dato che l'ho provato su altri elementi senza nessuna variazione). La domanda che vi rivolgo è: il terzo DIE dovrebbe produrre SEMPRE e comunque dare un OAL preciso e fisso anche se il bossolo è più corto (o lungo) del normale? Lo stesso dicasi per la lunghezza della palla? O invece è sensibile a questi fattori? O, infine, c'è qualche problema con il mio DIE?
R. il problema che ha riscontrato deriva dalla lunghezza della palla. Non tutti i produttori lavorano allo stesso modo. Le  palle hanno tolleranze costruttive che variano non solo tra produttore e produttore, ma anche tra un lotto e l'altro dello stesso produttore. Queste tolleranze possono andare, molto grossolamente, da 0,2 a 0,6mm. Questo spiega la disparità di misure che ha riscontrato. Solitamente le palle in lega di piombo sono quelle con le differenze maggiori. Le palle ramate o quelle blindate, se fatte correttamente, dovrebbero dare i minori problemi. Una volta che la profondità di inserimento della palla è regolata, l'unico fattore che può portare a mutamenti della OAL è la tolleranza costruttiva della palla impiegata. Eventuali altre cause (molto più rare) potebbero essere):
 
- possibili giochi nel funzionamento della pressa
- fissaggio della pressa o delle matrici non corretto
 
Ad ogni modo, se fino ad ora ha sempre sparato senza problemi, significa che le discrepanze eventualmente incontrate non sono tali da pregiudicare il funzionamento della sua arma. Proceda pure con tranquillità.

D. ho una domanda secca: potreste dirmi quali sono i fattori che più possono pregiudicare la precisione di tiro di un'arma? Ovviamente mi sto riferendo al tiro di precisione e non alla caccia oppure al tiro da divertimento. In altre parole, a parità di condizioni, quando un'arma è più precisa di un'altra ?
R. Supponendo di avere una cartuccia di qualità elevata, un tiratore in possesso di una corretta tecnica di tiro ed un'ottica con caratterisiche adeguate alle esigenze specifiche, i fattori che più di tutti inflienzano la precisione di tiro sono i seguenti :


Parametro
Influenza
Fattori correttivi
rilevamento
1) ampiezza dell'angolo d'uscita del proiettile in maniera DRASTICA
2) frequenze di oscillazione del proiettile in maniera DRASTICA
3) dimensione della rosata a qualsiasi distanza in maniera DRASTICA
4) capacità di concentrazione del tiratore
1) arma con massa a vuoto elevata
2) freno di bocca realmente efficiente
rinculo
1) ampiezza dell'angolo d'uscita del proiettile in maniera DRASTICA
2) frequenze di oscillazione del proiettile in maniera DRASTICA
3) dimensione della rosata a qualsiasi distanza in maniera DRASTICA
4) capacità di concentrazione del tiratore
1) arma con massa a vuoto elevata
2) freno di bocca realmente efficiente
oscillazione della canna (fase armonica)
1) ampiezza dell'angolo d'uscita del proiettile in maniera DRASTICA
2) frequenze di oscillazione del proiettile in maniera DRASTICA
3) dimensione della rosata a qualsiasi distanza in maniera DRASTICA
1) canna pesante
2) arma con massa a vuoto elevata
3) freno di bocca realmente efficiente
canna non libera di oscillare (canna non flottante)
1) ampiezza dell'angolo d'uscita del proiettile
2) frequenze di oscillazione del proiettile
3) dimensione della rosata a qualsiasi distanza
1) canna libera di oscillare
deriva termica
1) ampiezza dell'angolo d'uscita del proiettile
2) frequenze di oscillazione del proiettile
3) dimensione della rosata a qualsiasi distanza
1) canna pesante


D. mi chiamo XY e sono un appartenente alle FF.PP. in servizio presso Z. Recentemente è sorta una discussione sulla resistenza della Beretta M92. Dal momento che ho sentito e letto versioni discordanti sull'argomento, volevo sapere cosa succede in caso di sparo con la canna otturata. L'arma è sicura? E quanto?
R. Contrariamente a quanto sostengono gli idioti (che sono moltissimi nel nostro sciagurato Paese), la Beretta della serie 92 è una delle armi migliori di sempre. L’arma perfetta ovviamente non esiste, dal momento che tutte le armi sono perfettibili, ma l'arma di suo interesse è sicuramente una delle migliori armi mai progettate. Si potranno dire tante cose della Beretta 92 (per esempio, che è pesante per chi non è prestante fisicamente, oppure che è grossa per chi ha le mani piccole), ma non che non sia affidabile, robusta e precisa. L’affidabilità deriva da molti aspetti :

-    l’alimentazione “in linea”, ideata anni fa dai tecnici della Beretta, ed ancora oggi insuperata, che colloca l’arma in una posizione a parte rispetto ai concorrenti
-    l’estrazione più potente del normale
-    l’espulsione più potente del normale
-    il carrello “aperto” superiormente
-    l’esatta proporzione delle masse e delle componenti del cinematismo di sparo, allo scopo di avere un ciclo di fuoco enormemente fluido, altro parametro ignorato dalla massa, che colloca l’arma in una posizione a parte rispetto ai concorrenti

L’arma esce già “bene” dalla fabbrica, e la sua condizione può essere ulteriormente migliorata ricordandosi di installare una molla di recupero di durezza nota e certificata da un produttore di alto livello (per esempio, Wolff o I.S.M.I.). Oppure (cosa più rara) sostituendo anche le molle originali dei caricatori con delle altre di qualità elevata. La robustezza deriva dal fatto che è una delle pochissime armi corte in possesso dell’omologazione NATO. Il che significa, tra le altre cose, che è stata sottoposta non solo alla prova a pressione forzata (l’arma deve resistere ad apposite munizioni  capaci di sviluppare una pressione del 40% superiore alla norma), ma anche alla prova di tiro con canna ostruita in due punti (subito dopo la camera e poco prima della volata). In nessun caso l’arma può esplodere o proiettare frammenti. Anche la precisione la mette al di sopra della concorrenza. Nonostante le tolleranze costruttive generose in certi punti, necessarie per garantire elevata affidabilità, abbiamo visto più volte una Beretta 92 spezzare un cotton-fioc a 10m. O vuotare l’intero caricatore in un pacchetto di sigarette a 25m. Per un’arma non preparata, sono risultati di non poco conto. Anche perché significa che alle stesse distanze, un uomo lo si può colpire con notevole facilità, anche in condizioni di elevato stress. La Beretta sottopone le proprie armi destinate al mercato militare, tra gli altri, anche ai seguenti test :

- vita operativa = non meno di 20.000 colpi, di cui almeno il 5% con munizioni di tipo +P

- intercambiabilità delle parti = tutti i componenti dell'arma devono essere compatibili al 100% con quelli delle altre armi della stessa serie (parametro richiesto anche dal protocollo NATO AC225).

- resistenza alle vibrazioni = simulazione delle sollecitazioni cui è sottoposta l'arma durante il trasporto (per aereo, camion, nave, autovettura, etc.) sulla base del protocollo NATO AC 225. Per il mercato americano  si usa il capitolato speciale 514.4 MIL STD 810F del Ministero della Difesa USA. La valutazione è positiva se non parte nessun colpo anche in condizione di cane armato e colpo in canna.
 
- resistenza alla nebbia salina = almeno 96 ore in nebbia salina. Ogni 24 ore l'arma deve sparare 2 caricatori senza problemi dopo la sottoposizione alla nebbia. Presso la Beretta il test è stato prolungato anche fino a 240 ore senza problemi.

- resistenza al fango = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225 - D14 (test con 5Kg di argilla, 1Kg di sabbia e 10l di acqua). L'arma deve sparare 2 caricatori dopo essere stata immersa per 60 secondi in questa soluzione per simulare il fango estremo.

- resistenza agli agenti chimici = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L'arma deve resistere ai solventi ed ai lubrificanti più comunemente usati  dalla FF.AA.

- resistenza all'immersione = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L'arma deve rimanere immersa 2 ore a 20m e poi sparare 2 caricatori.

- resistenza alla sabbia = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L'arma deve essere sepolta per 1 minuto sotto la sabbia e poi sparare 2 caricatori.

- resistenza alla caduta = simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC 225. L'ama deve cadere a terra da 1,5m senza partenza del colpo anche con cane armato e colpo in canna.

- resistenza alla alte temperature = 24 ore a +52°C e poi sparare 2 caricatori.

- resistenza alle basse temperature = 24 ore a -54°C e poi sparare 2 caricatori.

- resistenza all'acqua salata = immersione in acqua salata per 1 minuto e sparare 2 caricatori dopo una successiva esposizione all'aria per 72 ore

- resistenza all'umidità = sottoporre l'arma a temperature comprese tra 21 e 41°C con umidità oscillante tra 5 e 95%. Al primo, terzo quinto ottavo e decimo giorno l'arma deve sparare 2 caricatori.

- compatibilità del munizionamento = l'arma deve poter sparare tutte le munizioni presenti sul mercato militare o su quello di riferimento richiesto dal cliente.

- test TR  = è un test specifico delle FF.PP. tedesche e del Banco di Prova austriaco usato dalla Beretta per poter partecipare alle gare di appalto per le FF.PP. dei Paesi del Nord Europa. Consiste nel prelevare 3 esemplari a caso dal un lotto di produzione ed effettuare i seguenti test : resistenza alle alte e basse temperature, resistenza al fango, alla sabbia e all'acqua salata, più una prova di resistenza di 10.000 colpi. Le armi Beretta evidenziano la condizione di “zero difetti”

Altri test che vengono utilizzati dalla Beretta sono i seguenti :

- misurazione dei colpi medi tra un inceppamento e l'altro = vengono sparate munizioni con caratteristiche predefinite  e l’arma deve risultare il più possibile immune da inceppamenti. Si deve trattare di migliaia di colpi tra un inceppamento e l'altro. Solitamente viene prevista una lubrificazione ogni 500 colpi ed una pulizia e lubrificazione dopo alcune migliaia di colpi.

- resistenza alla pioggia ghiacciata = test basato sul protocollo NATO  AC225 o, in alternativa, sul capitolato speciale del Ministero della Difesa USA 521.1 MIL STD 810F. L'arma deve sparare 1 caricatore dopo che è stato fatto depositare uno strato di 6mm di ghiaccio sulla superficie esterna

- resistenza ai raggi UV  = l'arma viene esposta per 240 ore ai raggi UV per evidenziare eventuali fenomeni di discolorazione. Lo scopo è quello di simulare una esposizione di 960 ore al Sole più intenso presente sulla Terra .

- scatti a vuoto = 5.000 scatti a vuoto senza rottura di molle o del percussore.

Per attribuire un superiore livello di sicurezza, nonché una maggiore durante nel tempo, test parzialmente simili a quelli usati dalla NATO sono impiegati anche da alcuni fabbricanti di armi destinate al mercato civile. Per esempio, la carabina Benelli ARGO della serie “E” (dove “E” sta per “Endurance”) viene sottoposta ai seguenti test :

-    invio di un esemplare al BNP per l’effettuazione delle seguenti prove: (1) serie di 10 e 30 colpi per verificare la precisione e la giustezza iniziali con (2) successiva verifica delle principali quote
-    ritorno alla Benelli per eseguire (1) una prova di tiro di 1.500 colpi in serie da 20 colpi intervallate da raffreddamento forzato, con (2) lubrificazione ogni 500 colpi e (3) pulizia e lubrificazione complete solo al termine dei 1.500 colpi
-    successivo invio al BNP per l’esecuzione di una ripetizione del test fatto in precedenza
-    ritorno alla Benelli per eseguire una ripetizione della prova eseguita in precedenza
-    ritorno al BNP per l’esecuzione del collaudo finale che prevede, tra l’altro (1) misura di tutte le quote principali dell’arma, (2) misura del diametro di foratura della canna, (3) misura del peso di sgancio, (4) misura della profondità delle impronte di percussione, (5) misura della precisione dell’arma e (6) misura della luce di battuta
-    ritorno alla Benelli per valutazione del comportamento dell’arma durante il ciclo dei 3.000 colpi complessivi, con individuazione di eventuali malfunzionamenti e svolgimento di altre prove
-    caduta da 1,5m su tutte e 6 i lati con arma carica, colpo in canna e sicura disinserita
-    prova a bassa temperatura (-30°C) per 4 ore in camera climatica con successiva prova a fuoco
-    prova ad alta temperatura (+40°C a 90% di umidità relativa) per 4 ore in camera climatica con successiva prova a fuoco
-    trascinamento sulla sabbia con successiva prova a fuoco
-    test con canna ostruita 1 = l’arma viene fatta sparare con la canna ostruita tramite un proiettile che viene inserito subito dopo la camera di cartuccia. La canna non deve gonfiarsi e l’arma non deve rompersi
-    test con canna ostruita 2 = l’arma viene fatta sparare con la canna ostruita tramite un proiettile che viene inserito a 140mm dal vivo di volata, ossia subito dopo la presa di gas. La canna può gonfiarsi ma non si deve rompere. L’arma non si deve rompere

Tutti i test sono stati brillantemente superati. Può vedere parte di questa prova al seguente link :

https://www.youtube.com/watch?v=yeSEr5HIb74

Si tratta di una prova che ricalca parzialmente il protocollo NATO AC225 (LG/3 - S/G1) 2.5 attualmente in uso per le armi portatili destinate al mercato militare in cui si approvvigionano le FF.AA. della NATO. La Benelli ha impiegato questa procedura per valutare i prototipi della serie “E”e la utilizza attualmente tramite controllo a campione sui vari esemplari prodotti di serie. Prove pressoché analoghe sono state svolte anche dalla SIG per il fucile d’assalto modello 550 e 551. Può vedere una descrizione sintetica delle prove svolte dalla SIG al seguente link :


http://www.biggerhammer.net/sigamt/550/550techinspection/


Prove analoghe si sono svolte anche sui fucili d’assalto prodotti dalla Beretta, compresi i recenti membri della famiglia ARX. Questo è quanto. Per il resto, ignori le dicerie dei forum o dei sedicenti esperti. I forum sono un ricettacolo della più bieca ignoranza, mentre per quanto riguarda gli esperti, di sicuro ce ne sono fin troppi che pontificano a destra e a manca. E tanto più sono impreparati, tanto più vengono seguiti ed osannati dalla massa. Se poi sono stranieri, non ne parliamo... Tant'è vero, che nessuno di noi si ritiene esperto. E nessuno, in famiglia, partecipa a nessun genere di forum. Ad ogni buon conto, lei usa per servizio un'arma eccellente. Se avrà cura dell'arma, può stare certo che l'arma non l'abbandonerà mai

D. uso da sempre la polvere Sipe-N per la ricarica delle mie cartucce per pistola con eccellenti risultati. Conversando con un tale al poligono mi è stato detto che questa polvere può essudare nitroglicerina, che brucia male al freddo, che provoca fenomeni erosivi ....insomma, che ha solo difetti!! Io mi sono sempre trovato benissimo e non capisco il motivo di tutte queste critiche. Ma proprio tutto vero?
R. no!! Putroppo, secondo una letteratura piuttosto datata e del tutto priva di riscontri scientifici, è invalso presso molti individui il convicimento che la Sipe-N e tutte le polveri a doppia base (c.d. balistiti) sarebbero colme di difetti e che, come tali, dovrebbero essere ecluse da qualsiasi impiego. I difetti che vengono attributi alla Sipe-N, e alle altre polveri della medesima famiglia, sarebbero i seguenti :

- vampa di bocca eccessiva
- produzione di fenomeni erosivi
- rinculo elevato
- incapacità di bruciare alle basse temperature
- fenomeni di trasudazione di nitroglicerina, specie negli sbalzi di temperatura
- autodecomposizione

In reatà si tratta di critiche prive di fondamento o, comunque, non si tratta di veri e propri difetti

Difetto presunto
Spiegazione
Vampa di bocca eccessiva
Si tratta di una falsità!! La vampa di bocca è presente sia con le singole basi che con le doppie basi. Con queste ultime può assumere livelli superiori perchè i gas di combustione sono più ricchi di ossigeno e ossido di carbonio, che combinandosi con l'aria danno luogo ad un fenomeno di "riaccensione" dell'ossido di carbonio. Questo argomento riguarda essenzialmente l'impiego delle balistiti nei pezzi di artiglieria, e comunque in quantitativi elevati rispetto alle armi corte. Un altro settore dove un simile problema potrebbe rilevare è  nei fucili a canna liscia, e  segnatamente nel tiro a volo. L'impiego di agenti antibagliore (sali di potassio o cesio, che si legano all'ossigeno in eccesso), in caso di necessità, risolve il problema alla radice.
Produzione di fenomeni erosivi
Si tratta di una falsità!! Tutte le polveri possono creare fenomeni erosivi. Questo argomento riguarda essenzialmente l'impiego delle balistiti nei pezzi di artiglieria , e comunque in quantitativi elevati rispetto alle armi corte. Ci sono fucili che hanno sparato balistite per oltre 100 anni che possono avere segni di corrosione ma che non mostrano fenomeni di erosione. Erosione (= dovuta alla combustione della carica di lancio) e corrosione (= dovuta alla presenza di residui di sparo igroscopici) sono due fenomeni completamente diversi che non vanno confusi tra di loro!! Se la canna è fatta di acciaio contenente cromo non c'è erosione, specie se viene pulita e lubrificata. Se poi l'acciaio della canna è sottoposto ad un corretto trattamento termico, i fenomeni erosivi molto difficilmente possono comparire
Rinculo elevato
Si tratta di una falsità!! Questo argomento riguarda essenzialmente l'impiego delle balistiti nei fucili a canna liscia, e comunque in quantitativi elevati rispetto alle armi corte. A parità di componenti (calibro, peso di palla, peso della carica di lancio, tipo di innesco, etc) non c'è nessuna differenza di rinculo tra polveri a singola base e polveri a doppia base (come la Sipe-N). Il mito del rinculo eccesivo è nato perchè in passato le balistiti avevano una velocità di combustione molto elevata e questo, unito ad alti quantitativi di pallini, causava un rinculo intenso, Quando la velocità di combustione è stata ridotta, il problema è scomparso
Incapacità di bruciare alle basse temperature
Si tratta di una falsità!! Premesso che tutte le polveri hanno problemi a bruciare alle basse temperature, questo argomento riguarda essenzialmente l'impiego delle balistiti nei fucili a canna liscia, e comunque in quantitativi elevati rispetto alle armi corte. In realtà il problema riguarda l'accensione e non la combustione!! Premesso ciò, l'impiego di un innesco di potenza adeguata in un fucile a canna liscia risolve qualsiasi problema. Nelle munizioni per armi corte questo problema è inesistente. A causa della loro composizione chimica, le doppie basi bruciano nettamente meglio rispetto alle singole basi alle basse temperature
Fenomeni di trasudazione di nitroglicerina, specie negli sbalzi di temperatura
Si tratta di una falsità!! Un fenomeno del genere può avvenire solo in grossi deposti di esplosivo direttamente a contatto con l'aria e lasciato in un ambiente a temperatura non controllata. Un esplosivo perfettamente sigillato e conservato in un ambiente a temperatura controllata non può andare incontro a simili fenomeni. Una minima quantità di esplosivo, come quella contenuta in una cartuccia (per di più sigillata dentro al bossolo), non può andare incontro a fenomeni di trasudazione
Autodecomposizione
Si tratta di una falsità!! Si tratta di un fenomeno che interessa le polveri a singola base, che emettono vapori nitrosi, e non le doppie basi, che sono molto più stabili chimicamente


In reatà la Sipe-N, come le altre polveri della stessa famiglia, ha notevoli vantaggi pratici, quali :

- elevato rendimento termico (la quantità di calore che sono in grado di sviluppare per unità di peso)
- elevato rendimento meccanico (la quantità di lavoro che sono in grado di fare per unità di peso)
- notevole regolarità di combustione
- notevole stabilità chimica
- scarsa igroscopicità
- economia di impiego
- adattabilità a tutti i materiali di caricamento
- superiore omogeneità di impasto
- scarsa porosità

D. mi potete dire qualcosa di più preciso sulle balistiti?
R. la balistite, in senso tecnico (cioè in senso scientifico, e non come comunemente intesa al "bar dello sport") è una polvere senza fumo sviluppata specificamente per finalità belliche, composta per circa il 50% di nitroglicerina e per il 50% di nitrocellulosa (cotone collodio al 12% di azoto). Venne prodotta per la prima volta in Italia (ad Avigliana) da A. Nobel, nel 1888, sfruttando la scoperta fatta dal francese Vieille sulle proprietà esplosive della nitrocellulosa. Più precisamente,  Nobel scoprì che era possibile modificare la struttura fibrosa della nitrocellulosa tramite il processo di gelatinizzazione, nel quale però il solvente volatile veniva sostituito da un solvente fisso (cioè la nitroglicerina). In altre parole, Nobel intuì come si potesse trasformare la potenza frantumante della nitrocellulosa in potenza propulsiva, tramite l'impiego della nitroglicerina, la cui natura chimica è quella di esplosivo ad alto potenziale. Gli studi di Nobel partirono dalle gelatine esplodenti, e vennero progressivamente ampliati fino ad includere gomme, dinamiti, e concludendosi poi con la balistite. Le caratteristiche di quella che un tempo era denominata "balistite italiana" erano le seguenti :

- 50% di nitroglicerina
- 50% di nitrocellulosa
- titolo azotometrico oscillante tra 11,8 e 12,2%
- contenuto di anilina, come agente stabilizzante, oscillante tra 0,25 e 1% (N.B. è stata fabbricata anche senza)
- difenilammina (è stata aggiunta all'anilina come stabilizzante)
- temperatura di esplosione pari a 3008°C
- forza specifica pari a 10.084

La balistite poteva essere :

- per armi portatili, avente forma di lamelle quadrate, romboidali o rettangolari e, più raramente, sotto forma di fili finissimi, cilindri forati o ciambelle (= dischi forati al centro)
- per pezzi di artiglieria, avente forma di striscie o placche di grosse dimensioni

Ai giorni nostri esistono due famiglie di polveri genericamente denominate "balistiti", e cioè:

- balistiti non attenuate (dette anche normali o ad alto tenore di nitroglicerina), in cui il contenuto di nitroglicerina oscilla tra il 40 e il 60%, che risultano generalmente composte soltanto di nitroglicerina, e nitrocellulosa, con l'aggiunta di qualche agente plastificante e stabilizzante;
- balistiti attenuate (dette anche speciali o a basso tenore di nitroglicerina), in cui il contenuto di nitroglicerina oscilla tra il 20 ed il 40% , e che generalmente contengono svariate sostanze stabilizzanti, plastificanti, refrigeranti (come nitrotolueni, nitronaftaline, plastificanti e gelatinizzanti del gruppo dell'urea, vaseline, etc.).

Molti ignorano che queste polveri sono molto economiche e che hanno rappresentato un notevole progresso rispetto alle polveri a solvente volatile, così come quasi tutti (ancora oggi) ignorano che esse sono di fabbricazione e studio specificatamente italiano.

D. che plastica è quella usata per fabbricare le punte dei proiettili?
R. dipende. I proiettili migliori hanno i puntali fatti in policarbonato per i seguenti motivi:

- resistenza al calore
- facile da colorare
- facile da modellare
- insensibilità agli agenti atmosferici

I proiettili di minore qualità hanno i puntali fatti in materiali più economici, come polistirene, ABS, polipropilene, o polietile ad alta densità.

D. ho una domanda secca: come si classificano le polveri da sparo?
R. della domanda!! Diciamo che la classificazione può avvenire secondo diversi parametri. Prendendo come riferimento la densità (N.B. più propriamente per le polveri si dovrebbe parlare di densità gravimetrica perchè non occupano uniformemente un determinato volume) si distingue tra :

- polveri ad alta densità (o voluminose)
- polveri a media densità
- polveri a bassa densità

Prendendo come riferimento la configurazione geometrica dei granuli si distingue tra :

- polveri granulari (o a granuli irregolari)
- polveri sferiche (o a granuli sferici)
- polveri emisferiche schiacciate (dette anche lenticolari o sferoidali)
- polveri lamellari (quadrate, rettangolari o romboidali)
- polveri cilindriche, nelle configurazioni semplici (piene, monoperforate o multiperforate) o a ciambella (sono una variante delle cilidriche monoperforate caratterizzate da un'altezza molto ridotta rispetto al raggio)

Prendendo come riferimento la sottoposizione a gelatinizzazione dei granuli   (e quindi al fatto che il granulo sia diventato più o meno compatto) si distingue tra :

- polveri compatte
- polveri porose (o fibrose)

Prendendo come riferimento il volume di gas prodotto nella prima fase della combustione si distingue tra :

- polveri degressive
- polveri costanti
- polveri progressive

Prendendo come riferimento la  velocità di combustione si distingue tra :

- polveri vivaci (o ad alta velocità)
- polveri semivivaci (o a media velocità)
- polveri lente (o a bassa velocità)

Prendendo come riferimento la  presenza di nitroglicerina si distingue tra :

- polveri a singola base (o fredde, stante l'assenza di nitroglicerina)
- polveri a doppia base (o calde, stante la presenza di nitroglicerina)

D. ho cominciato a sparare a lunga distanza con carabine in calibro .300 Winchester Magnum e .338 Lapua Magnum ma c'è una domanda alla quale non riesco a trovare una risposta sensata. Con il  .338 Lapua Magnum sono meglio le palle da 250 o 300grs.? E con il .300 Winchester Magnum? Io non ci capisco più niente!! Mi potete dare una mano?
R. per rispndere alla sua domanda occorrerebbe una trattazione di balistica esterna che implica la conoscenza di una tutta una serie di elementi che non sono alla portata di tutti. Diciamo che all'aumentare dela distanza, tutta una serie di grandezze fisiche normalmente agenti sui proiettili, tende ad aumentare, e se questo aumento è incontrollato, la precisione ne verrebbe pregiudicata. Quste grandezze fisiche sono inversamente proporzionali alla massa del proiettile, per cui più il proiettili è pesante e più queste grandezze vengono limitate. Detto in maniera molto semplificata, questo è il motivo per cui più si vuole sparare lontano e più diventa encessario impiegare una palla pesante. Volendo semplificare un problema di per se enorme, possiamo usare la seguente tabella riassuntiva per darle una idea molto generale . Ribadiamo che il problema, per essere analizzato nella sua interezza, necessiterebbe di una trattazione matematica estremamente complessa (N.B. con la definizione "tiro utile" si intende la distanza massima fino alla quale non compaiono fenomeni perturbatori di entità tale da pregiudicare significativamente la precisione) :


Calibro
Peso di palla
Tipo di palla
Distanza utile (*)
.300 Winchester Magnum
190grs.
FMJ-SN o HPBT
fino a 1200m
IDEM
200grs.
FMJ-SN o HPBT
fino a 1400m
IDEM
220grs.
FMJ-SN o HPBT
fino a 1600m
.338 Lapua Magnum
250grs.
FMJ-SN o HPBT
fino a 1200m
IDEM
300grs.
FMJ-SN o HPBT
fino a 1800m

Usando come punto di partenza, la palla da 190grs. per il . 300 Winchester Magnum e la palla da 250grs. per il .338 Lapua Magnum ,può sparare senza problema ben oltre ai 1000m.

D. ho cominciato a ricaricare il .300 Winchester Magnum per andare a caccia di cervi dalle mie parti. Utilizzo palle semiblindate a punta molle da 180grs. inneschi Federal 215, bossoli WW e polvere N-165. I miei amici dicono che sbaglio polvere e che dovrei usare una polvere più progressiva: ma cosa vuole dire progressiva? Non capisco che polvere dovrei acquistare!! Leggendo i vari manuali di ricarica mi sembrava di avere capito che la N-165 fosse la scelta più adatta per le mie esigenze, ma adesso non so più cosa fare. Mi potete dare una mano?
R. la sua scelta è corretta e non c'è nulla di cui si debba preoccupare. Piuttosto sono i suoi amici che dovrebbero studiare un po', se mai lo hanno fatto in passato!! Nelle armerie, nei poligoni di tiro, ma anche nelle riviste di settore (specie quelle estere, ma anche in Italia abbiamo fior di "esperti" che parlano a sproposito) spesso si parla di "...progressività delle polveri..." senza avere minimamente idea di cosa si stia dicendo. Nel linguaggio comune si usa il termine "progressiva" per indicare una polvere "lenta" a bruciare. Per alcuni aspetti l'affermazione potrebbe anche essere vera, anche se è opportuno fare delle precisazioni. In pirodinamica (= la branca della fisica che studia i fenomeni di combustione della polvere) si parla di polveri DEGRESSIVE, COSTANTI (o neutre) e PROGRESSIVE per indicare la modalità di combustione della polvere in relazione alla geometria dei signoli granuli. La modalità di combustione deriva dal rapporto tra la superficie INIZIALE (spesso indicata anche come superficie utile o superficie combustibile, ma più nota con la definizione inglese di burning area) e la superficie FINALE del grano (final area). Più precisamente :

- una polvere i cui grani hanno una superficie utile (= burning area o burning surface) che DIMINUISCE durante la combustione si dice DEGRESSIVA
- una polvere i cui grani hanno una superficie utile (= burning area) che rimane COSTANTE durante la combustione si dice COSTANTE (o neutra)
- una polvere i cui grani hanno una superficie utile (= burning area) che AUMENTA durante la combustione si dice PROGRESSIVA

Per esempio, le polveri lamellari (a prescindere dalla forma impiegata), discoidali e sferoidali sono polveri DEGRESSIVE perchè i loro grani hanno una superficie utile che diminuisce durante la combustione. Per motivi di completezza va però aggiunto che le polveri sferoidali più recenti non sempre sono degressive, ma possono anche essere costanti grazie al trattamento superficiale applicato dal produttore. Più in generale si può dire che le polveri destinate al caricamento delle armi corte e dei fucili a canna liscia sono tutte degressive e, in qualche caso, possono essere costanti. Appartengono invece alla categoria delle polveri COSTANTI alcune polveri per armi corte e per fucili a canna liscia che hanno subito un opportuno trattamento superficiale, grazie al quale viene variato il volume di gas prodotto nella prima fase della combustione. In queste polveri, che possono essere lamellari, discoidali o sferoidali, con un opportuno trattamento superficiale, viene variata la velocità di combustione in seguito allo spostamento del fronte di fiamma dall'esterno all'interno del granulo. Parte della letteratura scientifica considera costanti anche le polveri cilindriche (o estruse che dir si voglia). mentre altra letteratura afferma che detta definizione ha un senso solo in astratto, dal momento che il trattamento superficiale dei granuli può esercitare un'influenza enorme sulla modalità di combustione, alterandola al punto tale da passare  :

- da costante a progressiva
- da degressiva a progressiva

Quanto ciò premesso, una polvere si definisce costante quando, durante la combustione, mentre l'area esterna diminuisce, l'area interna aumenta pressochè dello stesso valore. Infine, appartengono alle categoria delle polveri PROGRESSIVE quelle polveri in cui la superficie utile aumenta durante la combustione. Un esempio poco noto, è costituito da alcune polveri granulari (nate per il caricamento a livello industriale delle munizioni per fucile a canna liscia) che hanno subito un particolare trattamento superificiale denominato trattamento refrigerante. Un esempio di polvere progressiva è invece rappresentato dalle polveri cilindriche multiperforate, che sono specifiche per impieghi militari. In un granulo del genere, grazie alla presenza di perforazioni assiali plurime, la superficie utile aumenta (di un valore compreso tra il 25 ed il 35%) durante la combustione della polvere. La superficie continua ad aumentare fino a quando le varie perforazioni assiali (o canali) sono completamente bruciate. Le polveri cilindriche multiperforate sono più costose da produrre rispetto ad altre tipologie di polveri, e sono per questo poco diffuse. Uno modo per aumentare ancora di più il grado di progressività della polvere è quello di passare dalla forma cilindrica a quella detta "a rosa" (o a rosetta che dir si voglia), sempre utilizzando il sistema della multiperforazione, cosa che fa aumentare ancora di più la superficie utile durante la combustione. Una polvere con granuli a rosetta è molto più costosa di una polvere con i tradizionali granuli cilindrici, ed è per questo che simili polveri sono estremamente rare. Fatte queste precisazioni in ordine alla modalità di combustione delle polveri, per quanto riguarda il volume di gas prodotto :

-  le polveri DEGRESSIVE produrranno la maggiore quantità di gas all'inizio della combustione, ed il volume totale del gas prodotto sarà DECRESCENTE man mano che la combustione procede
-  le polveri COSTANTI  produrranno una quantità di gas costante per tutta la durata della combustione, ed il volume totale del gas prodotto sarà UNIFORME man mano che la combustione procede
-  le polveri PROGRESSIVE produrranno la maggiore quantità di gas al termine della combustione, ed il volume totale del gas prodotto sarà CRESCENTE man mano che la combustione procede

Conseguentemente, per quanto attiene allo sviluppo della pressione, le diverse modalità di combustione comportano che  :

-  le polveri DEGRESSIVE produrranno un picco pressorio (più marcato rispetto alle polveri neutre e progressive) all'inizio della combustione
-  le polveri COSTANTI  produrranno un picco pressorio (meno marcato rispetto alle polveri degressive ma più marcato rispetto a quelle progressive) tra 1/4 e 1/2 della combustione
-  le polveri PROGRESSIVE produrranno un picco pressorio (molto meno marcato rispetto alle polveri degressive e neutre) verso i 3/4 della combustione, e comunque verso la fine della stessa

Una volta chiarita la modalità di combustione, è possibile operare per associare la polvere al volume del bossolo nel modo più razionale. In senso del tutto generale si può dire che  :

-  le polveri DEGRESSIVE meglio si adattano ai bossoli di scarso volume
-  le polveri COSTANTI  meglio si adattano ai bossoli di volume intermedio
-  le polveri PROGRESSIVE meglio si adattano ai bossoli di grosso volume

Inoltre, una volta individuato il calibro, è possibile operare per associare nel modo più razionale possibile le polveri ai singoli pesi di palla. In altri termini, e sempre in senso del tutto generale :

-  le polveri DEGRESSIVE meglio si adattano alle palle più leggere (perchè più la palla è leggera e più può essere accelerata rapidamente)
-  le polveri COSTANTI  meglio si adattano alle palle di peso intermedio
-  le polveri PROGRESSIVE meglio si adattano alle palle più pesanti (perchè più la palla è pesante e più deve essere accelerata lentamente)

Nel gergo dei tiratori, spesso si parla (impropriamente) di "progressività della polvere", per indicare una polvere lenta a bruciare, anche se in realtà non si tratta di un'affermazione del tutto corretta. Quello che andrebbe detto, quando si parla di progressività delle polveri, è che i produttori possono variare lo sviluppo dei gas durante la prima fase della combustione della polvere, applicando uno specifico trattamento superficiale. In particolare, con l'applicazione di apposite sostanze chimiche alla superficie dei granuli di polvere, si può intervenire sul volume di gas prodotto nella prima fase della combustione e, di conseguenza, sullo sviluppo del curva pressione - tempo. Un esempio evidente è quello delle polveri appartenti alla serie 100 della finlandese Vihtavuori. Si tratta di polveri :

- cilindriche monoperforate a singola base (= il solo componente attivo è la nitrocellulosa)
- essenzialmente destinate alle armi lunghe

Più precisamente, si tratta di polveri che, per loro natura, brucerebbero con modalità degressiva se PRIVE di idoneo trattamento superficiale. Applicando un opportuno trattamento superficiale, non solo si riesce a variare la velocità di combustione delle diverse polveri che compongono questa famiglia, ma si riesce a ridurre il volume di gas prodotto durante la prima fase della combustione. E' proprio tramite questo procedimento che la N-110 risulta adatta per le cartucce magnum per arma corta, mentre la N-165 è adatta alle cartucce magnum con elevata volumetria. Lo stesso discorso fatto per le Vihtavuori della serie 100 si può estendere alle Norma della serie 200. In questo caso siamo di fronte a polveri:

- cilindriche monoperforate a doppia base (= come componente attivo, alla nitrocellulosa si aggiunge la nitroglicerina)
- con un tenore di nitroglicerina molto basso
- destinate prettamente alle armi lunghe (anche se la più rapida a bruciare, la Norma 200, può avere talune applicazioni in cartucce per arma corta dotate di elevata volumetria)

Anche in questo caso il trattamento superficiale gioca un ruolo enorme nella modalità di combustione di queste polveri, consentendo di passare da una polvere estremamente rapida a bruciare come la Norma 200 (idonea a cartucce con bossolo di scarsa volumetria), ad una molto lenta a bruciare come la Norma MRP-2 (specifica per cartucce magnum con bossolo dotato di ampio volume). Con il trattamento superficiale, anche una polvere che per sua natura è degressiva o costante, può essere resa simile ad una progressiva per quanto attiene al volume di gas sviluppato nella fase iniziale della combustione.

D. cosa si intende per temperatura di fiamma quando si parla di propellenti per armi portatili?
R. la temperatura di fiamma di una polvere è la massima temperatura alla quale una determinata polvere brucia. Dal momento che i fenomeni di combustione delle polveri avvengono in tempi estremamente ridotti, è molto difficile compiere una misurazione in laboratorio. Tuttavia, è possibile eseguire calcoli con un elevato livello di precisione, che permettono di misurare questo valore. La temperatura di fiamma viene solitamente misurata in gradi Kelvin (che è pari alla temperatura in gradi Celsius + 273), ed oscilla tra 4.000 (circa 3.700 °C) e 1.800 K (circa 1.500 °C). Le polveri a doppia base hanno temperature di fiamma superiori alle polveri a singola base, a causa della presenza di nitroglicerina. Viceversa, quelle a singola base hanno un temperatura di fiamma più bassa a causa della sola presenza di nitrocellulosa.

D. cosa si intende per fattore di forma di una polvere da sparo?
R. il fattore di forma è un parametro che descrive l'influenza della forma e della dimensione dei granuli sul volume di gas prodotto durante la combustione. E' dato dal rapporto tra l'area ed il volume inziale del granulo moltiplicato per la metà dell'interasse, e cioè :

                                   Si         d
                     A  =     ___      ___
                                  Vi        2
   

dove :

A  = è il fattore di forma
Si  = è l'area iniziale del granulo
Vi = è il volume iniziale del granulo
d = è l'interasse del granulo (N.B. per interasse si intende la distanza più breve tra due superfici parallele, che per polveri lamellari coincide con lo spessore del granulo, per quelle sferoidali coincide con il raggio, per quelle cilindriche coincide con il raggio, ma che per polveri cilindriche monoperforate è pari alla metà della differenza tra diametro maggiore e diametro minore. Per questo motivo, in alcune pubblicazioni i termini "spessore" , "asse" o "interasse" vengono usati come sinonimi)

Il volume di gas sviluppato è direttamente proporzionale all'area inziale del granulo. Infatti, più l'area cresce e più il volume di gas prodotto nella prima fase della combustione aumenta. Volendo parlare di numeri, a puro titolo di esempio, il fattore di forma di una polvere sferoidale è pari a 3, mentre quello di una polvere cilindrica monoperforata (come le Vihtavuori della "serie 100" o le Norma della "serie 200", comprese le celeberrime Norma MRP ed MRP-2) è pari a 1. Più il fattore di forma aumenta e più la polvere tenderà a produrre :

- pressioni elevate
- un picco pressorio iniziale molto rapido

D. che origine ha il J-B "Bore Cleaning Compound"?
R. il J-B "Bore Cleaning Compound" è stato sviluppato da J. Brobst tra i primi anni '60 ed il finire degli anni '70 del XX secolo per la pulizia delle armi da bench-rest. Il suo inventore era un noto tiratore di bench rest, che era alla ricerca di un prodotto efficace per pulire in profondità le proprie armi. La formula originale venne concessa in licenza dal suo inventore all'americana Brownells, che ne ha curato la commercializzazione e che se ne occupa ancora oggi. Il prodotto è costituito da una soluzione estremamente densa di colore ocra chiaro che contiene in sospensione una serie di sostanze, la cui esatta natura e composizione è oggetto di segreto industriale, capaci di svolgere una blanda azione abrasiva a carico della feccia e dei residui di combustione in genere. In particolare, questo prodotto è estremamente efficace contro piombo, plastica e rame. Dal momento che si tratta di una soluzione molto densa con una serie di sostanze in sospensione, queste sostanze non possono penetrare i pori del metallo. Premesso ciò, non va dimenticato che questo prodotto contribuisce efficacemente a ridurre il valore della rugosità superficiale dei metalli, cosa che rileva sotto i seguenti aspetti:

- aumento delle precisione intrinseca di qualsiasi arma, in particolare di quelle lunghe
- riduzione della capacità di adesione del rame e dei residui di combustione sulla rigatura e sulla superfice della canna in genere
- riduzione della comparsa di eventuali fenomeni corrosivi
- semplificazione e velocizzazione delle operazioni di pulizia della canna

L'applicazione del prodotto avviene tramite una pezzuola od un cilindretto di cotone montato sulla bacchetta di pulizia. Normalmente vengono date tra le 10 e le 20 passate. Una particolarità del J-B "Bore Cleaning Compound" è che si liquefa con l'utilizzo e si trasforma in una patina nera che viene rimossa con una pezzuola asciutta, seguita da una intrisa d'olio, seguita a sua volta da una ulteriore pezzuola asciutta. Se una applicazione non dovesse essere sufficiente per ottenere una pulizia adeguata, ne può essere data una successiva senza nessun problema.

D. per favore aiutatemi!! Dal gennaio di quest'anno, il presidente del poligono in cui sparo (Sezione TSN di ....................... ) pretende che tutte le pistole impieghino munzioni capaci di erogare energie cinetiche NON superiori ai 40Kgm. Avete letto bene: 40Kgm!! Mi chiedo e vi chiedo: ha un senso usare munizioni così deboli in una pistola? Ve lo chiedo perchè sono in possesso di porto d'armi per difesa personale (in quanto svolgo la professione di ..................... ) e non riesco a concepire il fatto di dovere impiegare munizioni così deboli!! Attualmente possiedo una PPQ - M2 ed una Berertta M98, e porto spesso con me una H&K SFP-9, tutte in 9x21mm, ma trovare munizioni così deboli per me è diventato un problema difficilmente risolvibile. E poi: è legittima la richiesta del mio presidente nei confronti dei soci? Io so che in altre Sezioni del TSN si spara con munizioni dotate di energia alla bocca pari o superiore a 55Kgm. Mi potete dare qualche consiglio?
R. se non sussistono chiari ed evidenti problemi di sicurezza (parapalle mancanti, parapalle insicuri, parapalle fatti con materiali non a norma, struttura non omologata, deficienze strutturali sopravvenute, etc.), la richiesta del suo presidente è del tutto illegittima. Tenga però presente che il presidente ed il Consiglio Direttivo hanno l'obbligo di fare in modo che le strutture della Sezione siano omologate, cioè che siano rispettose della vigente normativa in tema di sicurezza. Qundi, ammesso che nella Sezione che Lei frequenta sussista una situazione di pericolosità, il presidente DEVE attivarsi il prima possibile per eliminarla (= cioè per fare in modo che tutte le strutture destinate al tiro siano omologate)!! Premesso ciò, il divieto di sparare con munizioni aventi energia cinetica alla bocca superiore a 40Kgm ha senso solo se temporaneo, ossia fino a che non saranno stati completati i lavori di omologazione della strutttura (o delle strutture) interna. Per quanto riguarda quelle che possono essere le conseguenze pratiche di sparare con una pistola calibro 9x21mm con munizioni capaci di erogare energie inferiori ai 40Kgm, come  prima osservazione si può dire che l'evento più frequente è quello di andare incontro ad inceppamenti. Una cartuccia troppo debole è una cartuccia che non consente al cinematismo di sparo di funzionare regolarmente. Possono poi sopravvenire altri eventi, come ad esempio la scarsa precisione. Detto questo, fin quando si tratta di sparare al poligono, si può risolvere il problema montando una molla di recupero molto debole nella propria arma.  E' chiaro che una cartuccia così debole NON è adatta per difesa personale, dato che per questo scopo deve sempre essere scelta una munizione che :

- garantisca la massima affidabilità
- eroghi un livello di energia cinetica tale da fare funzionare correttamente l'arma (in tutte le stagioni ed anche in condizioni di arma sporca!!)

Volendo fare un paragone, anche se una munizione per difesa personale non è equivalente ad una munizione "a fattore" impiegata nellla "classe open" di tiro dinamico sportivo, è comunque un qualcosa che (come livello di energia cinetica erogata) gli va abbastanza vicino. Ciò, in quanto :

- serve controllabilità dell'arma, specie nel tiro rapido, per cui l'esuberanza delle munizioni impiegate nella "classe open" dei tiro dinamico sportivo non è richiesta (N.B. va comunque precisato che la controllabilità dell'arma è dettata in modo PREMINENTE da  fattori come la durezza della molla di recupero, la presa dell'arma e l'inclinazione del tronco rispetto al bersaglio)
- serve potenza  adeguata allo scopo (= energia cinetica alla bocca), in quanto sparare ad un uomo (estremamente determinato e mosso da una palese volontà omicida) non è la stessa cosa che sparare ad un pezzo di carta immobile ed inoffensivo

Nel suo caso, è ragionevole pensare di utilizzare una munizione capace di sviluppare almeno 55Kgm alla bocca.

D. Ho una domanda alla quale non riesco a trovare una risposta da anni: come faccio a capire quale è la polvere più corretta per ricaricare una determinata munizione? Premetto che ricarico da anni ma non ho mai capito come avviene questo genere di scelta. Mi potete dare qualche chiarimento in merito?
R. bella domanda!! Diciamo che, quando la polvere è dentro al bossolo, lo spazio vuoto (= quello che residua dopo l'occupazione del bossolo ad opera della carica di lancio) che i gas di combustione possono usare per espandersi è inizialmente molto ridotto. Contestualmente, la superficie utile della polvere è massima (N.B. con la sola eccezione delle polveri cilindriche multiperforate, che fanno storia a se). In condizioni simili, cioè con uno spazio vuoto così limitato tra palla e polvere, i gas di combustione possono creare repentinamente un pericoloso picco di pressione, o addirittura una sovrapressione. In pratica, per capire quale polvere scegliere, occore trovare un compromesso (o, se si vuole, un pericoloso equilibrio), tra lo spazio vuoto ed il volume di gas prodotto dalla polvere nella fase iniziale della combustione. Per rispondere alla sua domanda, i produttori sanno che volume di gas viene prodotto da ogni polvere nella fase iniziale della combustione, e sanno dunque consigliare ai clienti quale polvere scegliere per ogni singolo calibro. Le indicazioni dei produttori le può vedere chiaramente riportate, anche se in forma estremamente sintetica, nelle tabelle contenute nei diversi manuali di ricarica. Premesso ciò, i produttori intervengono sul volume di gas prodotto nella fase iniziale della combustione con il trattamento superficiale dei granuli. Il trattamento superficiale (surface coating) è un processo chimico con cui una determinata sostanza viene fatta penetrare nella superficie del granulo, fino ad una certa profondità, in modo da RALLENTARE (nel modo voluto dal produttore) lo sviluppo dei gas nella fase iniziale della combustione. In questo modo, si ottengono due risultati molto importanti :

- un più graduale sviluppo dei gas di combustione
- un più graduale sviluppo del curva pressione - tempo

Inoltre, il trattamento superficiale RIDUCE il potere calorico e la velocità di combustione della singola polvere. Per esempio, se una data polvere ha una velocità di combustione (supponiamo) di 90 mm/s SENZA trattamento superficiale, CON il trattamento superficiale la velocità di combustione viene all'incirca dimezzata. Va precisato che  :

- la concentrazione dell'agente impiegato per il trattamento superficiale è inversamente proporzionale alla profondità, per cui più si va in profondità e MENO l'agente sarà concentrato
- la penetrazione effettiva nella struttura del granulo dipende da : (1) tipo di sostanza impiegata (2) quantitativo di sostanza impiegata e (3) processo produttivo impiegato

L'applicazione del trattamento superficiale è la fase più critica nella produzione di una polvere, ed è per questo che costituisce un segreto (industriale) che viene gelosamente custodito dai vari produttori.

D. perchè le polveri usate per la ricarica domestica hanno i granuli di piccole dimensioni ?
R. i motivi sono plurimi, e possono essere così riassunti :

- necessità di potere entrare nel bossolo nel quantitativo ottimale (N.B. il problema riguarda non solo le polveri per arma corta ma anche quelle per arma lunga, molto più di quanto non si creda)
- necessità di essere scorrevoli nei dosatori (N.B. non solo a  livello di caricamento industriale, ma anche nella ricarica domestica)
- necessità di semplificare al massimo l'accensione (N.B. più la dimensione del granulo aumenta e più l'accensione peggiora, il che spiega perchè è sbagliato usare polveri di grosse dimensioni nella ricarica di munizioni per arma corta)

Il tempo di combustione dipende dalla dimensione del granulo. Va però precisato che, a parità di dimensioni, la velocità di combustione può essere variata con l'applicazione di un opportuno trattamento superficiale.

D. come fanno i produttori di polveri a variare il comportamento di ogni polvere che mettono in vendita? E cosa si intende per "forza" di una polvere?
R. per creare una famiglia di polveri più  meno ampia, i produttori devono intervenire sui seguenti parametri :

- fattore di forma
- spessore del granulo
- indice di combustione
- forza

Venendo alla "forza" di una polvere, con questo termine si intende il lavoro svolto dalla polvere per ogni Kg di essa. Il calcolo della forza viene fatto in via teorica, partendo dall'equazione di stato dei gas, ed introducendo un fattore correttivo che è il covolume. Essendo :

                                                               PV = n RT

Per una polvere da sparo, la forza prodotta in seguito alla combustione, ossia la pressione che viene generata sarà pari a :


                                                         F= P (V - v) = nRT

dove :

- F= è la forza prodotta da una determinata polvere
- P = è la pressione sviluppata dai gas di combustione
- V = è il volume dei gas prodotti
- v = è il covolume, cioè il volume occupato dalle molecole dei gas, che deve essere considerato nel calcolo perchè i gas reali non sono infinitamente comprimibili
- n = è il numero di moli di gas (N.B. la mole è una delle unità di misura fondamentali del SI ed esprime la quantità di sostanza. Più precisamente, la mole è definita come la quantità di sostanza di un sistema che contiene uun numero di entità pari al numero di atomi presenti in 12 grammi di carbonio - 12)
- R = è la costante universale dei gas (pari a 8,314472   J / mol K)
- T = è la temperatura di fiamma (misurata in gradi Kelvin)

D. al poligono sento spesso parlare i tiratori più esperti di "indice di combustione" ma non riesco a capire di cosa si tratti, anche perchè ognuno mi da una sua definizione personale. Mi potete dare un mano?
R. l'indice di combustione (più noto con la definizione inglese di burning rate) indica la velocità di combustione lineare di una determinata polvere. Più precisamente, indica la velocità alla quale la reazione chimica fortemente esotermica derivante dall'ossidazione della polvere in seguito all'azione dell'innesco progredisce nel tempo. Dal punto di vista matematico è il rapporto tra la quantità di polvere bruciata ed il tempo impiegato per bruciarla. Nei manuali di pirodinamica viene espressa in millimetri al secondo (mm/s). Ovviamente l'indice di combustione dipende da numerosi parametri, quali :

- composizione chimica della polvere
- pressione
- temperatura
- densità della polvere
- porosità della polvere
- potenziale calorico
- temperatura di fiamma
- tipologia del granulo (sferico, lamellare, cilindrico, etc)

Ad esempio, una polvere con un potenziale calorico elevato brucia più rapidamente rispetto ad una polvere con un potenziale calorico scarso. Ancora, tra la temperatura di fiamma e l'indice di combustione c'è una relazione logaritmica definita dalla legge di Muraour, secondo la quale :


                                                   Log  r  = 1,06 + (T : 1000)

dove :

r = è l'indice di combustione, espresso in mm/s alla pressione standard di 98,9 MPa
T = è la temperatura di fiamma espressa in gradi Kelvin

Inoltre, l'indice di combustione di qualsiasi polvere è fortemente influenzato dalla pressione e dalla temperatura. Con riferimento specifico alla pressione, l'indice di combustione  è espresso come  :


                                                                         a
                                                            r = BP


dove :

r = è l'indice di combustione
B = è una costante
a = è una costante definita "indice di pressione", che è un numero vicino a 0,9 è spesso inferiore a 1
P = pressione alla quale avviene la combustione di una data polvere

Dall'espressione precedente si deduce che l'indice di combustione è direttamente proporzionale al prodotto della costante B per la pressione (presente dentro al bossolo, alla quale avviene la combustione) elevata al valore delle indice di pressione "a". Detto in termini più semplificati, l'aumentare della pressione determina un aumento notevole dell'indice di combustione della polvere.

D. Ho ordinato le palle Nosler Accubond da 180 grs. per la ricarica del 7,5x55. Sul manuale della Vihtavuori è considerata la palla da 185 grs con un dosaggio con la N-140 compreso tra 37.8 e 41.8. Sul vostro sito trovo le palle da 175-180 grs con dosaggio tra 42 e 45 sempre con la N-140. Fra i due range di valori noto una differenza notevole. Mi sta sfuggendo qualcosa di importante? Sto ricaricando da poco tempo per cui potrebbero mancarmi nozioni fondamentali. Potete darmi una mano?
R. non conosciamo a quali condizioni i tecnici della Vihtavuori hanno sviluppato le loro dosi. Quello che è certo è che, secondo loro, quelle sono le combinazioni che danno la migliore precisione. Un altro motivo è che le dosi, molto presumibilmente, sono state sviluppate in canna manometrica e non in un'arma reale (anche se poi questo non viene detto). Non sapendo cosa ci fosse in circolazione negli altri Paesi, i tecnici della Vihtavuoti hanno optato per un approcio conservativo. Un'altra ragione per fornire dosi cosi basse (tenga presente che con 37grs. il bossolo non è molto pieno), è che in Finlandia e nei paesi scandinavi in genere ci sono in circolazione armi in calibro 7,5x55 che sono in pessime condizioni (N.B. spesso sono il risultato della modifica di altre armi, in particolare sono dei Mosin -  Nagant profondamente alterati), per cui è presumibile pensare che i tecnici della Vihtavuori non abbiamo voluto rischiare ad alzare troppo le dosi essendo consci del problema. Ad ogni modo, se la sua arma è in buone condizioni non ha nulla da temere. Potrebbe benissimo iniziare con una dose di 40grs. per vedere come si comporta l'arma. Ci faccia sapere come è finita.
 
D. per motivi che non sto qui a spiegarvi, sono diventato possessore di un bellissimo Sauer Weatherby Mark V in calibro 460. L'arma era di una persona che qualche volta andava a caccia in Africa, menttre io dovrò limitarmi ad usarla al poligono. Perfettamente cosciente che non è l'arma per tale uso vorrei comunque spararci qualche colpo di tanto in tanto al poligono, pensavo di comporre una ricarica "blanda" utilizzando delle palle monolitiche da 300grs della Peregrine modello VRG5 SPBT Match e polvere Reload Swiss RS60. La mia idea era che utilizzando delle palle monolitiche che pur essendo più leggere hanno una lunghezza superiore a quelle da 500grs e possono entrare molto nel bossolo, si poteva utilizzare una dose non esagerata di polvere. Esempio: 110grs di RS60 con le suddette palle potrebbe andare ? Avete qualche dritta da darmi, dosi, lunghezza cartuccia e quant'altro?
R. la RS60 è qualcosa di simile a polveri come N-550, IMR-4350, H-414, Norma URP e via di questo passo. Non sappiamo se si può propriamente definire una ricarica "blanda" quella assemblata con queste polveri. Ad ogni modo, vista la velocità di combustione della polvere, diciamo che 110grs. di RS60 con la palla da 300grs. potrebbero essere un punto di partenza ragionevole. Provi a vedere se la polvere va in compressione oppure no. In caso affermativo, riduca a 100grs. e parta da lì

D. vorrei ricaricare delle cartucce calibro 357 Magnum con palle Hornady FTX. Dove posso reperire questo tipo di palle? Ho in casa della polvere N 340,140,110 : possono andare bene?

le FTX sono state sviluppate per essere impiegate in carabine a leva. Il motivo per cui hanno un puntale in polimero è proprio quello di consentire l'impiego SICURO in carabine a leva in maniera sicura. Una palla accuminata dentro al serbatoio di una carabina a leva può urtare l'innesco e causare una pericolosa detonazione!! Con il puntale in polimero il problema è scongiurato. Come palle hanno la particolarità di essere più lunghe del normale. Una palla "tradizionale" per il 357 da 140grs. è più corta di una FTX da 140grs. Il motivo è la presenza del puntale in polimero. Essendo  più lunghe del normale, queste palle danno due problemi per chi intende affrontare la ricarica casalinga :
 
- le dosi sono leggermente più basse del normale
- il rispetto della OAL diventa critico
 
Il problema principale nell'impiego delle FTX è quello del mantenimento della lunghezza massima ESATTA della cartuccia assemblata, che per il 357 magnum non deve superare i 40,39mm (1,590"). Per questo motivo, i tecnici della Hornady raccomandano di ridurre la lunghezza dei bossoli a 31,50mm. Con un bossoli ridotti a questa lunghezza e la palla FTX, la cartuccia ha una lunghezza complessiva attorno ai 40,25mm, ovviamente inserendo la palla all'altezza del solco di crimpatura. Una volta compiuta questa operazione di riduzione diventa possibile l'impiego delle FTX senza problemi nelle carabine a leva e anche nei revolver. Per quanto riguarda la ricarica, gli inneschi sono i soliti small pistol magnum. Per la polvere, dato che l'impiego d'elezione è quello venatorio, vanno scelte polveri che siano in grado di massimizzare le prestazioni della cartuccia, come la N-110 o altre polveri di analoga velocità di combustione. Supponendo di usare la N-110 si possono introdurre da 10,0 a 13,0grs.   Polveri come la N-340 servono unicamente per assemblare ricariche depotenziate. Supponendo di usare la N-340, si possono introdurre tra 5,0 e 7,0grs. Naturalmente occorre iniziare sempre dalla dose indicata come minima. Un volta introdotta la palla, occorre crimpare bene il bossolo, come avviene con tutte le cartucce da revolver. La N-140 è un polvere specifica per cartucce da fucile, che per tanto è inadatta per la ricarica del 357 magnum. Per avere le FTX, o si rivolge a qualche grossa armeria, oppure le conviene rivolgersi direttamente all'importatore italiano del marchio HORNADY, che è BIGNAMI (www.bignami.it).
 
D. ho la necessità di trovare un compromesso accettabile qualità prezzo nella ricarica riguardante la disciplina del tiro alla sagoma corrente. La mia arma è una semiauto marca Browning 308 W. Generalmente adopero le lapua HPCE da 100 grs., oppure con le Sierra Round Nose da 110 grs., caricando con N-140 oppure IMR-4064. Ora sono alla fine dei barattoli e guardando i prezzi delle polveri nelle armerie ho visto che la PEFL 18 e 19 costa veramente poco, ma anche la Reload Swiss 40 e 50 costa il giusto. L'unico problema è che non trovo tabelle di riferimento: mi potete dare qualche consiglio?
R. potrebbe provare con :
 
PEFL -19 PALLA DA 100grs.
45 - 48
 
PEFL -19 PALLA DA 125grs.
44 - 47
 
PEFL -18 PALLA DA 100grs.
46 - 49
 
PEFL -18 PALLA DA 125grs.
45 - 48

 
oppure con :
 
RS-40 PALLA DA 100grs.
43 - 47
 
RS-40 PALLA DA 125grs.
42 - 46
 
RS-50 PALLA DA 100grs.
44 - 48
 
RS-50 PALLA DA 125grs.
43 - 47

 
Alcuni lotti di PEFL in circolazione sono vecchi e potrebbero contenere un quantitativo eccessivo di grafite e di carbonato di calcio. Questo potrebbe dare difficoltà di accensione nella stagione fredda, e potrebbe rivelarsi necessario l'uso di inneschi large rifle magnum. Normalmente le palle da 100 o 125grs. per il 308 hanno il solco di crimpatura, per cui conviene sfruttarlo in modo da avere una combustione ottimale. Controlli anche la tensione del colletto, che deve essere sempre presente per trattenere la palla fino all'ultimo momento utile (cioè fino a quanfo la polvere è bruciata).
Cominci sempre dalla dose minima e ci faccia sapere come è finita.
 
D. sono, oltre che appassionato cacciatore, anche un cultore delle armi ed un praticante del tiro lento mirato. Seguendo il vostro sito,fra le note riguardanti la Beretta 92,ho letto ciò che avete consigliato per la sua manutenzione straordinaria. Posseggo una Beretta 98SF, con la quale sparo, in media, 50 colpi la settimana, per sette mesi l'anno. Ora vi chiedo: dopo quanti colpi sarebbe necessario sostituire il blocchetto oscillante? E la molla di recupero?
R. premesso che 50 colpi alla settimana non sono nulla per un'arma simile, non abbiamo mai visto un blocchetto oscillante rotto ne abbiamo notizie in tal senso. Non confonda il fatto che con l'uso il blochetto oscillante si muova  in maniera più fluida con il fatto che sia debole e possa (ipoteticamente) rompersi. Se l'arma non viene (fortemente e dolosamente) manomessa e viene adeguatamente pulita e lubrificata, il bocchetto non si rompe. L'idea che il blocchetto oscillante sia debole o possa rompersi è una fantasia giornalistica , nonchè il frutto delle stupidità di alcune popolazioni e/o fasce sociali. Come criterio generale di carattere prudenziale, la molla di recupero va sostituita ogni 5000 colpi (criterio valido per tutte le semiautomatiche), anche se molto dipende dal livello di potenza delle munizioni impiegate. Con munizioni molto deboli un molla potrebbe durare anche il doppio. Le due cose fondamentali sono:
 
- parametrare la durata della molla alla potenza della munizione impiegata
- usare molle di origine certa e di durezza certificata dal produttore
 
Suggeriamo di usare molle di produttori noti su scala mondiale come WOLFF o I.S.M.I. che si possono trovare nelle migliori armerie o per corrispondenza presso distributori qualificati. E' oppurtuno avere a disposizione almeno 2 o 3 molle di vario tipo per meglio adattarsi alle più disparate esigenze pratiche. Nella fattispecie :
 
- una da 12 - 14 libbre per le ricariche più deboli da tiro al bersaglio o informale
- una da 16 libbre per le munizioni di potenza intermedia
- una da 18 libbre per le munizioni a piena carica
 
D. che cartuccia è il 25 -45 Sharps?
R. la cartuccia calibro 25 - 45Sharps è un derivato diretto del .223 Remington ottenuto semplicemente per allargamento del colletto fino a consentire l'introduzione di un proiettile del diametro nominale di 6mm (.25" / 6,35mm). L'angolo di spalla è identico e non sono richieste operazioni particolarmente complesse per l'ottenimento dei bossoli. La OAL è identica a quella del 223 Remington. Si tratta, in altre parole, di una cartuccia molto simile al poco diffuso 6x45mm. La munizione è stata presentata allo SHOT SHOW 2013 dalla Sharps Rifle Company come alternativa al classico 223 Remington da usare nelle piattoforme AR-15 / M-16. Il settore applicativo è essenzialmente quello venatorio. Le palle sono normalmente di peso compreso tra 80 e 100grs. Gli inneschi sono i soliti small rifle standard. Per quanto riguarda il munizionamento, quello commerciale è scarsamente diffuso, per cui i possessori di armi n questo calibro ricorrono alla ricarica casalinga. Le polveri più adatte per la ricarica sono, in definitiva, quelle comunemente impeigate per il 223Remington. Le tabelle che seguono possono chiarire meglio questo aspetto :

palla da 85 - 87grs. (O.A.L.  57,00 - 57,20mm)

Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
H-322
22,0
25,0
H-335
23,0
26,0
IMR-4198
19,0
22,0
WW-748
24,0
27,0

palla da 100grs. (O.A.L.  57,20 - 57,40mm)

Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
H-322
20,0
23,0
H-335
21,0
24,0
IMR-4198
17,0
20,0
WW-748
22,0
25,0


D. sono entrato casualmente in possesso di una belissima carabina Holland & Holland camerata in 240 APEX, ma non ho la più pallida idea di come si possa ricaricare questa cartuccia, cosa che sono costretto a fare perchè le munzioni originali sono introvabili. Mi potete dare una mano per la ricarica?
R. la cartuccia calibro 240 APEX (nota anche come .240 APEX belted nitro express Holland & Holland, .240 Nitro, .240 belted rimless NE, .240 Holland & Holland belted rimless, SAA 1730, XCR 06 063 BFC 020 ) è stata sviluppata dalla Holland & Holland negli anni '20 del XX secolo come cartuccia per la caccia a selvaggina di pelle tenera. Ne vennero sviluppate due versioni, destinate rispettivamente a carabine a ripetizione ordinaria (che è la più famosa e diffusa) ed armi basculanti. Piuttosto curiosamente, le due cartucce vennero sviluppate in modo da erogare identiche prestazioni, anche se in realtà la variante senza collarino (rimless) poteva essere spinta a velocità superiori rispetto alla variante con collarino (rimmed). Dal punto di vista delle prestazioni, i cataloghi dell'epoca indicano una velocità alla bocca di circa 880 m/s per una palla semiblindata a punta molle da 100grs. di peso (circa 6,5g). Non è nota la lunghezza della canna, ma molto probabilmente deve trattarsi di una canna da 610m. Detto in parole povere, nella sua forma orginale questa cartuccia era in grado di erogare prestazioni simili a quelle di un moderno .243 Winchester. Le cose in realtà cambiano completamente con l'impiego di propellenti moderni, che riescono a sviluppare prestazioni nettamente superiori senza mettere in pericolo arma e tiratore. Tanto per avere una idea grossolana, con la classica canna da 61cm (24") e palle da 100grs. si ottengono velocità alla bocca attorno ai 950m/s, mentre solo con i propellenti meno adatti si arriva ad eguagliare le prestazioni della cartuccia orginale!! In base a quello che è l'impianto termo balistico della munizione (ampia volumetria interna rispetto al volume della palla, colletto di diametro ridotto e angolo di spalla con connesso effetto Venturi molto pronunciato), essa richiede polvere decisamente lente a bruciare, ma di polveri del genere oggi vi è l'imbarazzo della scelta sul mercato. Per quanto riguarda la ricarica, i bossoli si possono trovare presso alcune armerie specializzate in ricarica per armi rare, oppure acquistare direttamente on-line presso rivenditori specializzati. Alcuni li ricavano partendo da quelli del 240 Weatherby Magnum, ma l'acquisto dei bossoli già fatti semplifica di molto le operazioni. Gli inneschi sono del tipo large rifle magnum. Per quanto riguarda le palle, in teoria si possono usare tutte le palle da caccia da .243" di diametro presenti sul mercato, anche se in realtà va fatta una precisazione. Per come è strutturata la cartuccia è meglio usare SOLO palle molto pesanti. Il motivo è che con palle leggere possono comparire con facilità fenomeni di erosione a carico dell'inizio di rigatura e questo, per un'arma rara (come lo sono quelle in questo calibro), è un problema che va evitato ad ogni costo!! Del resto, lo stesso costruttore aveva concepito la cartuccia per impiegare unicamente palle da 100grs. di peso, proprio allo scopo di impedire la formazione di fenomeni erosivi. Una particolarità interessante relativa alle palle, è che quelle originali avevano un diametro di .245" perchè le canne avevano un identico diametro di foratura. Tuttavia, chiunque ricarichi può benissimo usare le comuni palle da .243" senza alcun problema. Venendo alle polveri, quelle realmente specifiche sono quelle lente (es. Norma 204) o molto lente a bruciare (es. Norma MRP). Tanto per avere un'idea, qui sotto si riportano alcune combinazioni che potrebbero tornare utili ai rari possessori di armi camerate per questa munizione:


palla da 95 - 100grs. - polveri Norma - O.A.L. 81,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
Norma 201  
34,0
38,0
Norma 202  
34,0
38,0
Norma 203/B
35,0
39,5
Norma 204
41,0
45,0
URP
39,0
43,0
MRP  
45,0
49,0


palla da 95 - 100grs. - polveri Reload Swiss - O.A.L. 81,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
RS-40  
 33,0
37,0
RS-52
 37,0
41,0
RS-60
40,0
44,5
RS-62  
41,0 45,5
RS-70
44,0
48,5


palla da 95 - 100grs. - polveri Hodgdon - O.A.L. 81,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
BL-C2
37,0
41,0
H-322
31,0
35,5
H-335
34,0
38,0
H-380  
37,0
41,0
H-414  
40,0
44,0
H-4831
42,0
46,5

           
palla da 95 - 100grs. - polveri Winchester - O.A.L. 81,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
WW-748  
35,0
39,0
WW-760
40,0
44,0
WW-780
44,0
48,0
WW-WXR
43,0
47,0


palla da 95 - 100grs. - polveri Vihtavuori - O.A.L. 81,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
 N-135  
34,0
38,0
N-140
34,0
38,5
N-540  
36,0
40,0
N-150
37,0
41,0
N-550
39,0
43,5
N-160  
41,0
45,5
N-165
43,0
47,0


palla da 95 - 100grs. - polveri Vectan SNPE - O.A.L. 81,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
SP-7  
37,0
41,0
SP-9  
36,0
40,0
SP-10
33,0
37,0
SP-11
38,0
42,0
SP-12
47,0
51,0


 palla da 95 - 100grs. - polveri IMR - O.A.L. 81,50mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
IMR-3031  
32,0
36,5
IMR-4895
35,0
39,0
IMR-4064  
35,0
39,0
IMR-4320  
36,0
40,0
IMR-4350
39,0
43,5
IMR-4831    
40,0
44,0
IMR-7828
42,0
46,5


 palla da 95 - 100grs. - polveri Lovex - O.A.L. 81,50mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
Lovex S060
33,0
37,5
Lovex S062
35,0
39,0
Lovex S065
38,0
42,0
Lovex S070
39,0
43,0
Lovex D073-4
34,0  38,0
Lovex D073-5  
34,0
38,5
Lovex D073-6
35,0
39,5


D. ricarico il 44 magnum a piena carica e in passato ho utilizzato la Vithavuori N-320 e adesso la costosissima Winchester 296. Ottimissime polveri, ma... Volevo sapere l'equivalente come velocità di combustione a quelle sopraindicate, della PEFL. Quale mi consigliate per ricariche magnum?

R. in breve :

- la N320 è una polvere cilindrica a singola base, molto rapida a bruciare, idonea unicamente a creare caricamenti depotenziati in cartucce come 357, 41 o 44 magnum. Per le basse velocità sviluppate si presta bene ad essere impiegata non solo con e tradizionali palle semiblindate, ma anche con le palle ramate o in lega di piombo. Brucia correttamente anche con inneschi di tipo large pistol standard non richiedendo, per la sua composizione chimica, inneschi di tipo large pistol magnum
- la WW-296 è una polvere sferoidale a doppia base, molto lenta a bruciare, idonea specificamente per approntare munizioni a piena carica in cartucce come 357, 41 o 44 magnum. Per le elevate velocità che è in grado di sviluppare si presta unicamente ad essere impiegata con palle semiblindate, onde evitare il formarsi eccessivo di depositi nella canna, cosa che pregiudicherebbe la precisione dopo pochi colpi. Brucia in maniera adeguata SOLO con inneschi di tipo large pistol magnum. QUESTA POLVERE E' L'UNICA CHE DEVE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE SE IL SUO INTERESSE E' QUELLO DI ASSEMBLARE RICARICHE MAGNUM. Altre polveri alternative, finalizzate allo stesso scopo, sono H-110, SP-3, AA-9, N-110, Alliant 2400 od altre simili come velocità di combustione.
- la polvere PEFL più simile alla WW-296 è la M-410/2 o la vecchia M-410 (che è ancora in circolazione in alcuni lotti su tutto il territorio nazionale). Si tratta di una sferoidale a doppia base che, come velocità di combustione, si avvicina molto alla WW-296 e ad altre polveri della stessa classe che hanno la stessa destinazione d'uso (H-110, SP-3, AA-9, N-110, Alliant 2400 e simili). Con la "vecchia" M-410, usando la classica palla semiblindata da 240grs. di solito si introducono tra i 20,0 ed i 22,0 grs. di polvere. Supponendo di usare la nuova M-410/2 (che è un po' più rapida a bruciare rispetto alla M-410 originale), la dose è compresa tra 17,0 e 19,0grs. Serve una crimpatura adeguata ed è obbligatorio l'uso di inneschi magnum per una combustione regolare. Se vuole usare una polvere PEFL per  sostituire la WW-296, QUESTA POLVERE E' L'UNICA CHE DEVE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE SE IL SUO INTERESSE E' QUELLO DI ASSEMBLARE RICARICHE MAGNUM.
- la polvere PEFL più simile alla N-320 è la PEFL 26. Chimicamente sono diverse (la PEFL è una sferoidale a doppia base, mentre la Vihtavuori è una cilindrica a singola base), ma come velocità di combustione si avvicinano tra di loro, pur non essendo vicinissime. Supponendo di usare la classica palla da 240grs. di solito si introducono tra 6,0 e 8,5grs.

D. forse riuscirò ad entrare in possesso della mitica TOZ 49, ma non riesco più a ritrovare i dati relativi alle dimensioni del bossolo 7,62 x 26,2mm che mi avevate fornito tempo fa: potete fornirmele nuovamente? In http://www.armas.es/armas-y-accesorios/arma-corta/30221-revolver-toz-49-m-el-mejor-revolver-de-competicion-fabricado-por-la-urss leggo che tagliando i bossoli 7,62 Nagant a 26,2 se ne possono ottenere della dimensione giusta per la TOZ 49 a me sembra che il 7,62 Nagant sia un poco più abbondante nei diametri: diametro alla base 9,10 mm. anziché 8,6 che leggo in pagine ritrovate sul web. Potrei tentare a modificare i bossoli 32-20 WCF?
R. ecco i dati di suo interesse:
 
lunghezza cartuccia assemblata = 26,30mm
lunghezza massima bossolo = 26,03mm, tagliati e rifilati a 25,80mm
spessore fondello = 1,20mm
diametro colletto = 8,39mm
diametro alla base del corpo (a ridosso del solco di estrazione) = 9,04mm
diametro del fondello = 10,06mm

 
La cartuccia è comparsa nel 1972 per il revolver TOZ. E' nota anche come 7,62x26,2R Russian Match Revolver, 7,62 TOZ, 7,62 Russian Target, SAA 2310 o come XCR 08 026 TBC 010. E' stata sviluppata dal precedente 7,62Nagant, riducendo la lunghezza del bossolo da 38 a 26mm. Esiste unicamente con palla WC. L'arma andrà fatta ispezionare da un armaiolo competente. In particolare, andranno ispezionate le camere e la canna per verificare gli esatti diametri di foratura. Trovare i bossoli del 32-20 non è semplice, Trovare i bossoli del 7,62 Nagant per tagliarli e modificarli è ancora più difficile. Forse le conviene provare più con i primi che non con i secondi.
 
D. ho una domanda secca: che ne pensate delle reperibilissime F-REX marrone, gialla, verde, ets.? Se volessi sostituire la Sipe-N, quale dovrei scegliere
?
R. in primo luogo occorre ricordare che quando parliamo di GFL non stiamo parlando di un polverificio, ma solamente di un assemblatore che lavora tramite terzisti. Questi soggetti esterni forniscono tutta la materia prima e, tra le altre cose, anche le polveri. Tutto ciò solo per chiarire, contrariamente a quanto sostengono o credono in molti, GFL non produce ne ha mai prodotto polveri. Nel caso di specie, le polveri F-REX sono prodotte da EXPLOSIA SA per conto di GFL, e successivamente importate in Italia dalla stessa GFL. In secondo luogo, le NUOVE FIOCCHI F-REX non sono le vecchie polveri REX !! E' importante sottolinearlo perchè inizialmente GFL aveva detto che REX era cessata dagli affari e che , per tanto, l'importazione nel nostro paese sarebbe cessata, ma che le vecchie REX (azzurra, rossa, gialla e verde....tutte polveri nate unicamente per il caricamento del munizionamento spezzato in calibro 12/70, anche se qualcuno continua a sostenere che siano "polveri nate per il tiro"!!) sarebbero state sostituite dalle nuove F-REX. Addirittura in un primo momento si era sostenuto che le combinazioni palla-polvere fossero analoghe tra le due famiglie di polveri. Di fatto anche uno scaldabagno rotto avrebbe capito che le cose non potevano essere così, dal momento che le REX erano delle discoidali monobasiche di grosse dimensioni, mentre le F-REX erano di natura completamente diversa. Se la natura chimica e fisica è diversa, non è possibile che le dosi fossero identiche!! Ma andiamo avanti. Per fortuna. (i maligni dicono dopo qualche incidente, ma noi non ne abbiame le prove), la GFL ha emesso un comunicato stampa in cui si diceva che le nuove F-REX non sono le vecchie REX, motivo per cui le dosi non potevano essere intercambiabili. Dopo parecchio tempo (in cui molti avevano comprato le polveri ma non sapevano come usarle) si è riuscito a fare chiarezza da parte del distributore, il che non è male. Alleluja!! Successivamente GFL pubblicò un opuscolo per le armerie, in cui venivano forniti dei dati di caricamento con le F-REX in modalità molto sintetica. La prima domanda che sorge spontanea (per altro è la stessa osservazione che chiuque, con un minimo di esperienza di ricarica, farebbe quando legge i dati di ricarica delle polveri Cheddite Granular S "fine" e "grossa") è la seguente: perchè ci sono pochi decimi di grano di differenza tra la dose minima e quella massima in numerose combinazioni palla - proiettile in parecchi calibri? Detto in altri termini, se tra la dose minima e quella massima ci sono pochi decimi di grano, significa solo due cose:
 
- o la polvere non è adatta all'impianto termobalistico della cartuccia
- o chi ha fatto le tabelle di ricarica è un incompetente
 
Lei ha esperienza nell'uso della SIPE, per cui sa benissimo cosa intendiamo dire quando diciamo che c'è scarsa differenza tra la dose minima e quella massima!! Veniamo ora alla  natura delle polveri :
 
- la F-REX ROSSA è una cilindrica monobasica di ridotte dimensioni
- la F-REX GIALLA è una cilindrica monobasica di ridotte dimensioni
- la F-REX VERDE è una sferodiale a doppia base di ridotte dimensioni
- la F-REX MARRONE è una sferodiale a doppia base di ridotte dimensioni

 
Se dovessimo indicare una polvere per il 9x21, la scelta cadrebbe sulla VERDE o meglio ancora sulla MARRONE.  Sicuramente sono facilmente dosabili e sono economiche. Ma gli aspetti positivi finiscono qui. Per quanto possa contare il nostro parere, le suggeriamo di evitare le polveri F-REX  non solo perchè non hanno la flessibilità della SIPE e appaiono poco adatte al caricamento dell munizioni per arma corta, ma anche perchè sono obiettivamente un pessimo prodotto di scarsa qualità. Se usando queste polveri si ottengono caricamenti subsonici in cartucce che per loro natura sarebbero supersoniche, è evidente che c'è qualcosa che non funziona. La scarsa qualità si percepisce la prezzo molto basso, cosa che in molti non riescono a capire. La qualità, quando c'è, si paga. Anche in una polvere!! Poi se uno vuole sparare tanto per sparare sono affari suoi. E naturalmente, ognuno di noi è liberissimo di spendere i suoi soldi come più ritiene opportuno. Avendo potuto parlare con un chimico degli esplosivi, con il quale siamo in contatto da anni, abbiamo avuto una conferma delle nostre pessime impressioni in realazioni alle F-REX.
 
D. Stavo pensando da un po di giorni di cambiare la pressa "lee turret" (semiprogressiva) con una progressiva. La Dillon 650 è per me economicamente troppo costosa. Stavo pensando per questo motivo ad acquistare il pari prodotto della lee denominato Lee loadmaster. Il problema di questa pressa è il dosatore di tipo volumetrico poco compatibile o meglio incompatibile con la Sipe N. Cosa invece, se la notizia è fondata, che non succede con il dosatore della Dillon che è l'unico che riesce a dosare la Sipe N. Dosatore che però non può essere usato su altre presse!! Ecco il motivo della domanda in oggetto.. Sapreste consigliarmi una polvere sferoidale o comunque che si presti al dosatore lee in modo egregio che lavori bene con il cal 9x21 al pari della sipe per precisione e potenza espressa nella ricarica facilmente reperibile in armeria?
R. le soluzioni potrebbero essere :
 
- verificare se ci sono in circolazione dosatori a cassettino (come quello della Dillon) applicabili alla sua pressa, fatti magari da altri produttori
- verificare se effettivamente il modello prodotto dalla Dillon non si può applicare alla sua pressa (per esempio, il dosatore dei modelli 550 e 650 non è lo stesso del modello SQUARE DEAL, quindi va fatto un controllo)
- applicare il dispositivo per la regolazione micrometrica alla Lee "Load Master", che sostituisce il tradizionale dosatore a tamburo (Lee "Auto Disk"), dandole maggiore flessibilità nel dosaggio
- valutare l'acquisto delle Dillon modelli SQUARE DEAL o 550B, che sono un gradino inferiori rispetto al modello 650
- risparmiare soldi a sufficienza per acquistare la Dillon 650
 
Venendo al punto, la Lee Load Master utilizza un dosatore a tamburo detto "Auto Disk". il suo principale difetto che ha delle dosi (dipendenti dai 6 fori presenti in ogni tamburo) che non possono essere variate. Per alcuni tiratori questo è irrilevante. Per quelli che hannno delle esigenze specifiche, questo potrebbe diventare un problema. Per quanto riguarda la polvere, il dosatore a tamburo della Lee LM funziona benissimo con dosi medie e alte di polvere lamellare. I problemi li incontra con dosi molto basse, solitamente per motivi legati all'elettricità statica. Diciamo che da 5,5grs. in su non ci sono problemi con polveri come la Sipe o la S4, ma anche con altri propellenti affini come le GFL FBlu-32 e FBlu-36. Lo stesso dicasi per la poco nota JK-3. I problemi potrebbero esserci se ha la necessità di fare una regolazione fine della polvere. Una soluzione potrebbe essere quella di installare la piastrina per la regolazione micrometrica sulla Lee LM. Un'altra soluzione è quella di usare il dosatore da banco LEE, che ha un dispositivo a cilindro (simile per certi aspetti ai dosatori della Redding) poco sensibile all'elettricità statica. Volendo passare al classico dosatore volumetrico a tamburo ed  alla sostituzione della polvere lamellare con una di tipo sferoidale, si potrebbe provare con :
 
- Vectan SP-2
- Hodgdon HS-6
- Winchester 540
- PEFL 28

 
Probabilmente la più facile da trovare e la più economica è la PEFL-28. Va preferita alla PEFL-26 perchè è molto più flessibile e consente di spuntare maggiori velocità con superiori densità di caricamento. E' anche molto più costante a bruciare e non tende a generare sovrapressioni, cosa che invece tende a fare la sorella PEFL-26. Un'altra polvere abbastanza facile da trovare è la Vectan SP-2. Sono polveri con granuli molto sottili che consentono di arrivare velocemente ad elevate densità di caricamento anche usando il dosatore a dischi. Le conviene prima cerificare che tipo di polveri si possono trovare più facilmente nella sua zona e poi che tipo di dosatori si possono effettivamente installare sula pressa che intende utilizzare.
Ci faccia sapere come è finita.
 
D. sono costretto, mio malgrado, ad interpe­llarvi ancora una volta sulla scelta del­le polveri. Dopo aver atteso invano la polvere che avevo ordinato, scopro che  dalle mie parti abbonda la CSB1 della spagnola Maxam, molto­ usata e sponsorizzata dagli istruttori ­nei poligoni in provincia di Latina (che­ frequento) e Roma. In considerazione del­la estrema economicità di questa polvere­ e dalla veemenza con cui mi viene propo­sta e consigliata, sospetto che ci sia s­otto un’operazione di stampo puramente c­ommerciale, cosa legittima se poi il pro­dotto fosse valido (cosa che ignoro). Potreste darmi un giudizio su questo pro­dotto ed eventualmente qualche consiglio­ sul suo eventuale uso?

R. ecco quello che è venuto fuori dopo un rapido giro di consultazioni :
 
POLVERE MAXAM CSB5 - CALIBRO 9X21mm (OAL 29,50mm - innesco small pistol standard - palla FMJ-RN 124grs.)
3,3 - 3,6grs.
 
POLVERE MAXAM CSB4 - CALIBRO 9X21mm (OAL 29,50mm - innesco small pistol standard - palla FMJ-RN 124grs.)
3,5 - 3,9grs.
 
POLVERE MAXAM CSB3 - CALIBRO 9X21mm (OAL 29,50mm - innesco small pistol standard - palla FMJ-RN 124grs.)
3,7 - 4,1grs.
 
POLVERE MAXAM CSB1 - CALIBRO 9X21mm (OAL 29,50mm - innesco small pistol standard - palla FMJ-RN 124grs.)
4,2 - 4,6grs.
 
POLVERE MAXAM CSB2 - CALIBRO 9X21mm (OAL 29,50mm - innesco small pistol standard - palla FMJ-RN 124grs.)

5,1 - 5,6grs.
 
Per quanto attiene alla velocità di combustione, la CSB5 è la più rapida mentre la CSB2 è la più lenta. Volendo darle un'idea più generale, si potrebbe dire che :
 
- la CSB-5 è simile alla REX28  abbastanza vicina alla N-320
- la CSB-4 è più lenta a bruciare della REX-28 ma molto più vicina alla N-320 come velocità di combustione
- la CSB-3 è simile alla REX32 e più lenta a bruciare della N-320
- la CSB-1 è più lenta a bruciare della REX32 e molto simile alla N-330
- la CSB-2 è simile alla REX36 e abbastanza simile alla N-340
 
Questo, ovviamente, solo in termini generici. Come già accenntato in precedenza, si tratta di polveri discoidali a singola base nate per il caricamento industriale delle munzionamento spezzato in calibro 12/70 (serie CSB). Accanto alla serie CSB esistono la serie PSB (lamellare) e la serie SSB (lamellare), quest'ultima specifica per i caricamenti con i pallini d'acciaio. Tornando alle CSB, dire che sono "...eccellenti e versatili per caricare le munizioni per arma corta..." (come sostenuto da qualcuno) è una bestemmia!! Quando, con una data combinzione palla-polvere per una specifica cartuccia (il cui bossolo abbia un volume non esiguo, tipo 6,35 Borwning o 7,65 Browning), tra la dose minima e la massima c'è meno di un grano di differenza significa solo due cose:
 
- o le polveri non sono adatte all'impianto termobalistico di una data munizione
- o chi ha fatto le tabelle è un somaro
 
E' chiaro che essendo delle polveri discoidali di grosse dimensioni, male si adattano alla ricarica delle munzioni per arma corta, perchè si raggiungono subito elevate densità di caricamento con dosi molto basse, il che da luogo a due problemi:
 
- non si possono raggiungere veocità elevate anche nelle cartucce che sono nate per essere supersoniche
- si raggiungono facilmente pressioni critiche che con polveri più adatte non verrebbero raggiunte
 
Più il bossolo è piccolo e più questo problema è amplificato. Va poi detto che, con le cartucce nate per essere supersoniche, molto dififcilmente si riesce a spingere le palle a velocità superiori a quella del suono usando polveri MAXAM, e questo è un grosso limite pratico. Se poi ad uno non interessa, questo è un altro dicorso, anche se sarebbe opportuno usare una cartuccia (qualsiasi essa sia) rispettando quello che è il suo impianto termobalistico originale. Sappiamo bene che il Sig. X (di MAXAM Italia) sta spingendo moltissimo per fare circolare queste polveri. E' il suo lavoro e non lo biasimiamo. Altrettanto stanno facendo molte armerie nella sua zona, come ad esempio l'armeria Y. Però, per quanto possa valere il nostro modesto parere, siamo dell'idea che ci sia di molto meglio per la ricarica domestica delle proprie munizioni rispetto alle polveri MAXAM. Per chi si accontentava delle REX, l'uso delle MAXAM non costituisce un problema.Chi invece non si accontenta, ovviamente non la pensa così. Questo è tutto. Putroppo, allo stato attuale, non siamo in grado di dirle altro in ordine alle polveri MAXAM.
 
D. volevo sapere se solo Norma fa due tipi di bossoli, heavy/ light ? Quale dei due mi consigliate? Gli Altri produttori di bossoli a quale peso rispetto a Norma si avvicinano? E' importante per questo calibro fare il free bore e di quanti mm?
R. i bossoli Norma sono di ottima qualità. Tuttavia occorre fare molta attenzione ad usarli per evitare gravi incidenti. Normalmente un bossolo Norma del 300WM pesa attorno ai 215grs. I bossoli di altri fabbricanti hanno un peso compreso tra 220 e 240grs. Purtroppo anni fa sono stati messi in commercio alcuni lotti con lo spessore delle pareti molto elevato, che pesano circa 270grs. La differenza di peso dei bossoli si riflette inevitabilmente sul volume interno disponibile. A parità di polvere e di peso di palla, tra i bossoli LEGGERI e quelli PESANTI c'è una differenza del peso della carica di lancio di circa 5 grs. In pratica le dosi massime e minime che si possono inserire nei bossoli LEGGERI sono SUPERIORI di circa 5grs. rispetto a quelle che si possono inserire nei bossoli PESANTI. Quindi, nonostante la qualità elevata, il nostro parere, per quanto possa valere, è quello di non usare bossoli Norma, a meno che lei non prenda nota in maniera maniacale di ogni cosa e che sappia esattamente cosa sta facendo in ogni momento. Chi non ha prestato sufficiente attenzione al diverso peso è andato incontro ad incidenti. Per quanto riguarda la OAL, in generale essa sarà dettata dalla lunghezza del serbatoio della sua arma. Questo andrà anche a influenzare il valore del FB. Viceversa, se lei inserisce le munizioni singolarmente in camera e non ha la necessità di ripetere il colpo, allora dovrà trovare un equilibrio tra la densità di caricamento (che trattandosi di un magnum non deve mai essere troppo bassa, ossia non ci deve essere troppo spazio vuoto tra palla e polvere) e la distanza dall'inizio rigatura (che deve essere minima per assicurare la massima precisione, ma non al punto tale da generare delle sovrapressioni), che normalmente è compresa tra 0,8 e 0,2mm.

D. se i bossoli Norma hanno il problema che mi avete indicato, che tipo di bossoli mi consigliate? Attualmente io uso palle Hasler ariete " sottocalibrate ", o così ho sentito dire, e che in quanto sottocalibrate non hanno bisogno di nessun FB. Quindi qualsiasi lunghezza va bene o come al solito per ogni canna ce n'è una?
R. potrebbe cominciare con una cartuccia lunga 84,80mm per vedere come spara la sua arma. Tenga conto che ogni arma fa storia a se e che è necessario un po' di sperimentazione per ottimizzare la ricarica. Per i bossoli può provare con produttori europei (principalmente RWS e RUAG, ma anche Sellier & Bellot o Prvi Partizan) od extraeuropei (principalmente Remington, Federal e Winchester, ma anche Hornady). Deve verificare cosa è in grado di acquistare con maggiore regolarità. Questo le consentirà di avere una scorta di bossoli regolare.

D. mi potete dire qualche dato tecnico sulle polveri Lovex?
R.  la Lovex produce due tipologie di polvere, che sono a signola base (riconoscibili per la lettera S nella denominazione) e a doppia base (riconoscibili per la lettera D nella denominazione). Le polveri sono rispettose dei requisiti ISO-9001 e dal 2004 hanno anche le certificazioni NATO AQAP-110 e AQAP-2110. Di solito le polveri a singola base hanno un contenuto di nitrocellulosa variabile tra 90 e 98%. Le polveri a doppia base hanno un contenuto di nitrocellulosa variabile tra 60 e 88% e un  contenuto di nitroglicerina variabile tra 10 e 38%.


Tipologia
% nitrocellulosa
% nitroglicerina
Forma
singola base
90 - 98%
-
discoidale, cilindrica o lamellare
doppia base
60 - 88%
10 - 38%.
discoidale, sferoidale, cilindrica o lamellare


Di seguito vengono proposti i dati relativi ad alcune polveri di produzione Lovex utili per un confronto tra le varie polveri :


Polvere
% nitroglicerina

Diametro (mm)
Densità (g/cc - g/l)
Forma
D013-01
21
1,4
0,505 (505)
discoidale
S015-02
-
1,3
0,510 (510)
discoidale
S020-01
-
0,6
1,540 (1540)
lamellare
D032-03
14
0,4
0,650 (650)
sferoidale
D032-04
13
0,4
0,700 (700)
sferoidale
D036-03
18
0,6
0,950 (950)
sferoidale
D037-02
10
0,3
0,935 (935)
sferoidale
S060-02
-
0,7
0,880 (880)
cilindrica
D036-02
10
0,3
0,950 (950)
sferoidale
D073-05
10
0,6
0,990 (990)
sferoidale
D073-06
10
0,5
0,970 (970)
sferoidale



D. volendo aumentare la portata dei miei tiri nella caccia di selezione al capriolo, daino e cinghiale, (dal mio appostamento sono  di fatto  possibili  tiri di oltre 500 metri in tutta sicurezza), su quale  carabina, calibro e cartuccia di fabbrica (non avendo la passione della ricarica) mi conviene investire un budget di circa 3000 euro (ottica esclusa perchè ho già uno S&B 5-25x56) ?
R. in breve:
 
- se intende privilegiare una cartuccia magnum, sicuramente due grandi classici come il 7mm Remington Magnum (con palla da 140grs. semblindata a punta molle o con puntale in policarbonato) o il .300 Winchester Magnum (con palla da 180grs. semblindata a punta molle o con puntale in policarbonato) sono un scelta vincente. Sono i più venduti sul mercato da almeno 50 anni a giusta ragione. Un'arma come il Remington "Sendero" (con calcio in kevlar e fibra di carbonio con anima in alluminio aerodinamico) potrebbe fare al caso suo, ma si tratta solo di un'ipotesi perchè praticamente tutto i produttori mondiali hanno in catalogo armi camerate per queste due cartucce. La disponibilità di armi e munizioni è amplissima. Sempre rimanendo ai calibri magnum, si potrebbero considerare il 257 Weatherby Magnum o il 270 Weatherby Magnum, solo se non ha interesse a colpire cervi e cinghiali. La disponibilità di armi e munizioni è più limitata rispetto al caso precedente.
- se intende privilegiare una cartuccia non magnum, potrebbe optare per il 6,5x57 Mauser o il 7x64Brenneke (entrambi con palla da 140grs. semblindata a punta molle o con puntale in policarbonato). La disponibilità di armi e munizioni è abbastanza elevata e riguarda principalmente i produttori europei. Altre opzioni potrebbero essere il 6,5x65 RWS o il 6,5x68 S, che però, pur essendo validi, sono molto rari. La disponibilità di armi e munizioni è limitata rispetto al caso precedente, e riguarda quasi esclusivamente produttori europei.
 
Detto questo, un tiro a oltre 500m richiede necessariamente :
 
- un'arma in perfetta efficienza
- il possesso di una tecnica di tiro al di sopra della media
- una conoscenza precisa dell'anatomia delle proprie prede
- la capacità di collocare sempre il proiettile al posto giusto in quelle che sono le normali condizioni venatorie
- la capacità di valutare sempre, in maniera appropriata, le interferenze causate dai fattori ambientali (temperatura, pressione, umidità e VENTO) sulla traiettoria dei proiettili
- la conoscenza della balistica esterna della propria munizione PRIMA e DOPO la distanza di azzeramento della sua arma
 
D. dovendo ricaricare il calibro  30/30 Winchester, ho consultato la tabella di ricarica Vithavuori Europa che per la polvere N140 con palla da 150 gns dà le segg dosi: min 28,5 max. 31,8. Ma, esiste anche una tabella per il mercato USA, che allego, che riporta, a parità di componenti, dosi + alte e ben diverse, e cioè min 31,5 max. 34,7. Come mai queste differenze?

R. non ci è possibile risponderle perchè non sappiamo in che condizioni tecniche è stata provata l'arma (o la canna manometrica) a cui fanno riferimento le tabelle Vihtavuori per il mercato USA. Tutte le tabelle che vede nel nostro sito sono state provate e verificate una per una. Diversamente da quello che fanno i vari esperti italioti di tutto e niente, non ci siamo permessi di copiare tabelle da altri manuali e di inserirle nel nostro sito spacciandole poi per nostre!! Questo ha richiesto anni, anche perchè non abbiamo tutte le armi a cui si riferiscono i vari dati di caricamento. Spesso sono amici, parenti, conoscenti o armieri compiacenti che ci vengono incontro mettendoci a disposzione le armi per fare le prove. Ovviamente questo dilata i tempi di esecuzione. Quello che le possiamo dire è che con le nostre armi le dosi erano sicure. Un'altra cosa da dire è che tra lotto e lotto di polvere ci possono essere delle diversità (pensi solo al fatto che nelle polveri da fucile la densità può variare addirittura fino al 20%.........), e questo può portare a delle differenze (a volte notevoli) in termini di dosi massime e minime. Altro non le sappiamo cosa dire.

D. tempo fa ho acquistato una pressa RCBS modello TURRET PRESS, e  nella scatola c'era anche AUTO PRIME  mi chiedevo se potevate darmi delucidazioni sull'utilizzo di questo accessorio. Poi volevo chiedervi anche se sapevate come si chiama quell'accessorio plastico che raccoglie gli inneschi sparati sempre relativi a questa pressa, perché dovrei ordinarlo visto che nella confezione non c'era ( non so se optional o una dimenticanza)

R. l'accessorio a cui si riferisce è il serbatoio di raccolta degli inneschi bruciati (o esplosi o esausti che dir si voglia). E' strano che manchi nella confezione originale. L' AUTO PRIME a cui si riferisce è quello con la leva a fissare al banco di lavoro? L'accessorio ha due testine di inserimento degli inneschi (large e small) e due tubi per gli inneschi che fungono da serbatoio (large e small). C'è un pistone sopra al quale si trova una griffa reggibossolo (shell holder). All'interno del pistone scorre la testina per l'inserimento degli inneschi. Se collega il tubo degli inneschi al corpo dell'AUTO PRIME, gli inneschi possono scorrere verso la testina di inserimento. Se mette un bossolo dentro nella griffa, gli inneschi scenderanno uno per volta verso la testina. Premendo la leva l'innesco verrà spinto dentro al bossolo. In questo modo si otterrà l'innescamento
 
D. approfitto ancora della Vostra disponibilità. Per la caccia in alta montagna al solo camoscio avrei scelto la carabina Tikka Lite Stainless in cal 270Wsm. Ultimamente è stato catalogato anche il modello con freno di bocca. Visto che io soffro parecchio il rinculo e che normalmente sparo con notevoli angoli di sito, prevalentemente verso l'alto, mi parrebbe una buona scelta. Vi è però la differenza di lunghezza canna, 57 cm. con freno contro 62 cm. senza. Visto che, purtroppo, lo sbaglio di non pensare alla lunghezza canna nell'acquisto di una carabina l'ho già fatto una volta, Chiedo il Vostro gentile parere sulla questione. Riguardo la precisione di una carabina con freno di bocca vi sono pareri discordanti.Secondo Voi un freno di bocca influisce sulla precisione di una carabina?

R. in breve :
 
-  Riguardo la precisione di una carabina con freno di bocca vi sono pareri discordanti. Secondo Voi un freno di bocca influisce sulla precisione di una carabina?
= la precisione non viene alterata se il freno è fatto a regola d'arte. Il diametro delle paratie del freno di bocca di norma dovrebbe essere di circa 2 - 3 centesimi inferiore a quello dei vuoti di rigatura. In questo modo la palla non tocca il freno e la precisione non viene alterata. Venendo al suo caso, ci sarebbe da fare una verifica con un calibro a tampone (millesimale) sul singolo modello di arma
 
-  avrei scelto la carabina Tikka Lite Stainless in cal 270Wsm.
= ottima scelta . Tutti gli Short Magnum non hanno la potenza dei magnum tradizionali (300 Winchester Magnum, e simili), per cui dal lato del rinculo può stare tranquillo. Comunque, se può provi a fuoco l'arma (o un'arma dello stesso calibro) prima di acquistarla, in modo da farsi una idea più precisa
 
-  Vi è però la differenza di lunghezza canna, 57 cm. con freno contro 62 cm. senza.
= visto quello che deve fare, le conviene scegliere la canna più lunga
 
- Visto che io soffro parecchio il rinculo
= ha mai pensato di indossare una giacca da caccia con l'imbottitura sulla spalla? Aiuta moltissimo...........
 
D. volevo un chiarimento. Visto che 6BR Remington  6BR Norma hanno bossolo identico e dies da ricarica anche, tecnicamente la differenza è solamente il (coal)? E il passo di rigatura?

R. sono diversi :
 
- i pesi di palla
- le velocità alla bocca
- il passo di rigatura delle armi
- la lunghezza complessiva delle munizioni
- la lunghezza dello stelo di inserimento (della matrice di inserimento del 6mm BR Norma che è più corto)
 
Tutti i produttori tengono distinte le matrici. Non ci risulta che ci siano produttori che vendono un unico set di matrici per ricaricare ambo i calibri
 
D. sono indeciso sul calibro di una nuova carabina per varmint e tiro divertimrnto al poligono sono ricaricatore e mi piacciono calibri costanti e molto precisi intrinsecamente. La mia scelta è tra 6br norma e 6,5x47lapua tenendo conto anche dellla tensione impieganto palle da 80grs nel 6BR e 120 nel 6,5: che ne pensate?

R. prima di tutto c'è da vedere quanto ha intenzione di spendere. Tenga conto che oltre all'arma "nuda" deve aggiungere il prezzo dell'ottica (di qualità) da montare sull'arma.
Detto questo:
 
- il 6mm BR Norma è più diffuso, ma i coefficienti balistici delle palle da 6mm sono più bassi di quelli da 6,5mm
- il 6,5x47 Lapua è meno diffuso (perchè è più recente) ma le palle hanno coefficienti balistici più elevati
 
In ambo i casi, le armi sono rare sul mercato rispetto a quelle nei calibri più tradizionali (223, 308, 30-06, etc.) e spesso si tratta di prodotti artigianali o semi-artigianali. Tra i vari fabbricanti, ci permettiamo di segnalare la BCM "Europearms" e la Sabatti. Tra gli artigiani, Flavio Farè (Farè armi di precisione) , Varide Cicongnani (armera omonima) e Martino Baisotti (Grande Armeria Camuna). Adesso la scelta spetta solo a lei.
 
D. avevo un Remington 700 sps varmint hb in calibro .308  di cui non ero entusiasta, l’ho permutato con una savage ftr12 sempre nel medesimo calibro. Non riesco ad ottenere risultati buoni con questa carabina, forse quasi peggiori che col remington, tra l’altro ci scambiamo le ricariche con un amico che ce l’ha identica e che fa rosate fantastiche ma non c’è verso tanto che a volte mi sorge il dubbio che mi dia le dosi sballate per farmi inquietare … sparera meglio lui, Ok ma se con altre carabine faccio meglio… non capisco perché con questa è un disastro. Canna 30” passo 1:12, freebore a circa 72,5 con palle sierra MK 175. La carabina è esteticamente bellissima però dopo circa 250/300 colpi non ho trovato il bandolo della matassa. Cosa devo fare?
R. per prima cosa, non capita quasi mai che le dosi che fanno faville in un'arma facciano la stessa cosa in un'arma identica. Detto questo, occorre fare alcune verifiche:
 
- la canna è perfettamente pulita? Si ricorda di pulirla adeguatamente, con i prodotti specifici, dopo ogni sessione di tiro?
- le righe ci sono tutte?
- la volata è danneggiata?
- le viti della calciatura sono chiuse con la corretta coppia di serraggio (tra i 5 ed i 6 Nm)? Ha verificato con una chiave dinamometrica?
- l'ottica è montata correttamente? 
 
Per la cartuccia :
 
- bossoli Lapua (in mancanza, Norma)
- inneschi CCI-200/BR
- OAL 71,10mm per cominciare (se decide di inserire manualmente il colpo può andare a scalare, provando con 71,10 - 71,50 e 72,00mm per verificare cosa le da i migliori risultati)
 
Non deve dimenticare di :
 
- dividere i bossoli per peso
- verificare che il colletto non abbia imperfezioni superiori a 0,05mm misurando con un comparatore a orologio in almeno 4 punti a caso
- inserire le palle in modo che siano il più concentriche possibili rispetto al bossolo (l'errore non deve superare i 0,02mm): QUESTA E' LA COSA PIU' IMPORTANTE DI TUTTE!! UNA CARTUCCIA ECCENTRICA NON SARA' MAI UNA CARTUCCIA PRECISA
 
Per le dosi con la palla da 175 può provare con :
 
- 44,0grs. WW-748 (se la trova) (precisione eccellente)
- 47,0grs. WW-760 (se la trova)
- 43,0grs. BL-C2
- 42,0grs. IMR-4064
- 43,0grs. IMR-4320
- 41,0grs. Norma 202 (una delle migliori combinazioni in assoluto)
- 43,0grs. N-140 (una delle migliori combinazioni in assoluto)
- 44,0grs. N-150
- 43,0grs. PEFL-19 (precisione eccellente)
- 44,0grs. PEFL-18

 
Volendo usare un peso diverso, per le dosi con la palla da 185 (Lapua Scenar o D-46) o da 190 (Sierra MK) può provare con :
 
- 43,0grs. WW-748 (se la trova) (precisione eccellente)
- 46,0grs. WW-760 (se la trova)
- 42,0grs. BL-C2 (precisione eccellente)
- 41,0grs. IMR-4064
- 42,0grs. IMR-4320
- 40,0grs. Norma 202 (precisione eccellente)
- 41,0grs. N-140 (precisione eccellente)
- 42,0grs. N-150 (precisione eccellente)
- 42,0grs. PEFL-19 (precisione eccellente)
- 43,0grs. PEFL-18

 
Buona fortuna e buon divertimento.
 
D. volevo un aiuto nella scelta del calibro per tiro a lunga distanza sono indeciso tra 300win mag.  300wsm e 7saum secondo  voi quale è piu indicato e meno schizzinoso con la ricarica? Che ne pensate delle carabine Kelbly? O è meglio un artigiano italiano?
R. per quanto possa contare, ecco il nostro parere in merito :
 
- se le è possibile, è sempre meglio rivolgersi ad un artigiano italiano specializzato. Ciò non solo perchè l'arma le verrà costruita su misura, ma anche perchè per qualsiasi problema potrà contare direttamente sull'assistenza post vendita di chi le ha costruito l'arma, il che non è poco. E poi c'è anche il fattore linguistico, oltre al fatto che se ha bisogno, può anche recarsi direttamente presso di lui. Nulla da dire contro le Kelbly, ma è sempre preferibile l'assistenza diretta di chi le ha costruito tutte le volte in cui dovesse averne bisogno
- i recenti Short Magnum  e Short Action Ultra Magnum, se usati per attività venatoria non danno problemi di tenuta e di durata, mentre se usati per attività sportiva tendono a mostrare fenomni di erosione che gli altri magnum non mostrano. Questo è un fattore da prendere bene in considerazione prima di scegliere il calibro
- i recenti Short Magnum  e Short Action Ultra Magnum,sono limitati dal punto di vista della gamma applicativa delle palle. Contrariamente a quanto sostenuto dalla pubblicità, il 300 WSM o SAUM da il meglio di se con palle da 150 - 180grs., mentre il 7mm SAUM o 7mm WSM da il meglio di se con palle da 120 - 150grs. Per sparare a lunga distanza è essenziale poter disporre della gamma di peso più ampia possibile,  e questo è un fattore molto importante da considerare prima di scegliere il calibro
- la nostra scelta è per il 300 Winchester Magnum per tutta una seria di motivi: (1) è in circolazione dagli anni 60 del secolo scorso, per cui è ampiamente collaudato (2), può usare tutta la gamma delle palle calibro 30" presente sul mercato (3), le armi in circolazione sono moltissime e di tutte le fasce di prezzo (4), è facile da mettere a punto (5), ci sono moltissimi componenti di ricarica presenti sul mercato (6), ha una precisione notevole
 
D. ho trovato in Internet il sito della Nobel Sport con le tabelle ufficiali di ricarica delle loro polveri. E ho notato che nel 45 acp con palla da 230 gr. e polvere Sipe N dice di usare inneschi cci lpm (350). Qualcuno ha provato se ne vale la pena? Io ho notato che nella mia 45 i bossoli escono molto anneriti, magari usando i magnum lp si ottiene una combustione più magra con minor o nullo annerimento. Chissà? Quasi quasi ne compro un po' e provo. Voi che dite?

R. la Sipe-N è nota, tra le altre cose, per il fatto di bruciare con elevata regolarità praticamente in qualsiasi condizione atmosferica. Se lei usa palle del diametro corretto e bossoli di qualità, e spara una cartuccia crimpata in un'arma con una camera fatta correttamente i bossoli non possono uscire anneriti, ne si possono avere residui di combustione o scarsa precisione con la Sipe-N. In linea di massima, gli inneschi magnum messi in una cartuccia non magnum non hanno nessun effetto utile, a meno che non si tratti di una polvere molto difficile da accendere in determinate condizioni ambientali. Un innesco magnum messo in una polvere che non lo richiede fa solo alzare le pressioni inutilmente, anche se di solito la cosa non è pericolosa. Ad ogni modo, usiamo la Sipe-N da decenni in moltissimi calibri per arma corta e non siamo mai stati costretti ad usare inneschi magnum, non avendo mai riscontrato problemi di nessun tipo. E' chiaro che il nostro parere non conta nulla, per cui lei è liberissimo di fare come meglio crede.
 
D. sto cercando do capire se è possibile quello che vado ad elencarvi. Ho una Pietta mod 1873 in 357 magnum, e vorrei ricaricarla con palle della HORNADY in 38 Cal .357 140 gr FTX® (357 Mag) ballistic tip. Sapete dirmi se è una cosa possibile?

R. i proiettili per la cartuccia calibro 38Special sono gli stessi della cartuccia calibro 357 magnum. Per caricare gli FTX nel 357 Magnum è necessario che il bossolo sia lungo 31,50mm (in caso di lunghezza maggiore, è necessario tagliarli e rifilarli a 31,50mm) e che la lunghezza totale sia di 40,25mm. La punta in polimero consente indifferentemente l'uso in revolver o in carabine con serbatoio tubolare.

D. il fatto che la palla sia di 140 grani nel 357 Magnum può dare luogo a dei problemi? E il bossolo perché va accorciato con le FTX ? non posso tenere il suo da 33mm?

R. il 357 magnum ha una gamma come peso di palla che va da 110 a 180grs. Alcuni produttori fanno anche palle da 200grs. Il peso non è un problema. Il bossolo deve essere accorciato perchè lo prescrive il manuale Hornady. Anche i tecnici della Hornady danno la medesima indicazione. Non conosciamo la motivazione esatta, ma riteniamo che sia collegata al fatto di non avere una cartuccia con una OAL eccessiva, che potrebbe diventare un problema in un revolver perchè sporgerebbe dal tamburo

D.è possibile avere i dati di ricarica del calibro 9mm Browning Long con polvere Baschieri & Pellagri PEFL 26?

R. si potrebbe provare con una dose di PEFL 26 compresa tra 3,0 e 3,5grs. dietro ad una palla da 115grs. La palla è preferibile che sia blindata. Se la canna è forata troppo larga, provi con una palla in lega o ramata.Gli inneschi sono i soliti small pistol standard mentre la OAL è di 27,50 - 28,00mm. Trattandosi di una cartuccia per arma semiautomatica, è fondamentale che la palla venga crimpata dopo essere stata inserita. Questo per avere una superiore regolarità di combustione ed un ciclo di fuoco più fluido. Cominci sempre dalla dose indicata come minima. L'arma è delicata per cui PRIMA la faccia visionare da un armaiolo competente e POI (se ha la conferma che è possibile usarla) presti attenzione ad eventuali segni di sovrapressione sui bossoli.

D. sono da poco in possesso di un fucile Werndl mod. 1867 / 77 in cal. 11,15x58R. Potete darmi, se possibile, tutte le notizie sulla ricarica e reperibilità materiali, se avete già preso in considerazione tale calibro, e la eventuale possibilità di utilizzare, con dosi adeguate, la polvere infum
e?
R. La cartuccia calibro 11,15x58R Werndl è una munizione, oggi del tutto obsoleta, destinata a sostituire una munizione di calibro 11,4mm, in precedenza in uso presso le FF.AA. austriache. Si tratta di una munizione con palla in piombo di tipo calepinato e bossolo a collo di bottiglia, del tipo a polvere nera. Era destinata ad un fucile monocolpo, il Werndl a blocco cadente, ma tra il  1886 ed il 1888 venne camerata anche per il Mannlicher ad otturatore solo scorrevole. Le armi in questo calibro sono molto rare. Le munizioni sono state prodotte da numerosi fabbricanti europei ed extraeuropei in quantità non eccessive, ed oggi sono molto rare. La cartuccia originale impiegava una palla in piombo calepinato da 370grs. spinta da 75grs. di polvere nera, molto simile a quella moderna del tipo Fg. Per la ricarica, le palle normalmente vengono ricavate per fusione domestica da blocchetti Lyman n°439186, oppure si può provare a vedere cosa c’è sul mercato di palle molto pesanti per il .44”, anche se non sappiamo se si possa realmente trovare qualcosa di adatto. Gli inneschi sono i large rifle standard.  Il bossolo è molto simile a quello del 11,15x60R Mauser. Va fatta una ricerca per vedere cosa c’è sul mercato presso rivenditori specializzati in materiale per la ricarica di munizioni obsolete. Per le dosi, supponendo di usare delle palle da 370grs. ricavate dai blocchetti Lyman n°439186, si potrebbe provare con :


 palla da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri Vihtavuori - O.A.L. 76,70mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
N-133
47
57
N-135
52
62
N-140
56
66
N-150
57
67
N-540
56
66
N-550
62
72

  palla da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri IMR  - O.A.L. 76,70mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
IMR-3031
50
60
IMR-4895
52
62
IMR-4320 54
64
IMR-4064
52
62

 
  palla da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri Vectan SNPE - O.A.L. 76,70mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
SP-9
55
65
SP-11
60
70 


  palla da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri Norma - O.A.L. 76,70mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
NORMA 201
51
61
NORMA 202
51
61
NORMA 203-B
55
65
NORMA 204
64
74
NORMA URP
60
70

 
  palla da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri Hodgdon - O.A.L. 76,70mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
BL-C2
58
68


  palla da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri Winchester  - O.A.L. 76,70mm
        
      
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
WW-760
63
73


Non avendo potuto provare personalmente le dosi, gliele comunichiamo con beneficio di inventario
. Le suggeriamo di iniziare sempre con la dose indicata come minima, e di scegliere sempre le polveri più rapide a bruciare, come N-133, IMR-3031 o Norma 201. Ciò in quanto la cartuccia era nata per essere caricata con polvere nera, per cui non era destinata a lavorare ad alte pressioni. Il fatto che il bossolo sia capiente non deve trarre in inganno. Una dose che viene spesso indicata da varie fonti bibliografiche è  32grs. di IMR-4198 con una palla da  370grs., ma anche qui non abbiamo conoscenza diretta delle prestazioni della combinazione in oggetto, per cui la invitiamo a procedere con la massima calma. I principali dati dimensionali della munizione sono i seguenti:

Diametro proiettile =  11,20mm /  .441
Diametro colletto =  11,84mm / .466
Diametro spalla = 13,61mm / .536
Diametro base =  13,84mm / .545
Diametro fondello =  15,67mm / .617
Spessore fondello = 2,54mm /.100
Lunghezza bossolo =  57,66mm / 2,27
Lunghezza cartuccia = 76,71mm / 3,02
Passo = 1 giro in 28

Chiaramente l’arma deve essere accuratamente ispezionata da un armaiolo specializzato per capire se è possibile sparare. Se la verifica dovesse avere esito positivo, allora potrà pensare a come ricaricare la munizione. Purtroppo non siamo riusciti a reperire altro.

D. è possibile conoscere per il 300 Winchester Magnum una ricarica con palla Sierra HPBT "Matchking" 190grs. da usare in un Blaser con canna da 65cm passo 1 in 11"? Per la polvere è meglio la Vihtavuori N-160 oppure la N-165?

R. la N-160 e la N-165 sono due polveri cilindriche monoperforate a singola base piuttosto lente a bruciare. La N-165 è la più lenta a bruciare delle due, il che significa che a parità di calibro e di peso di palla, con la N-165 sarà possibile inserire una carica di lancio maggiore rispetto alla N-160. Se le interessa una carica per iniziare ad impratichirsi con il 300 WM, allora è meglio la N-160. Viceversa, se le interessa la potenza pura nel 300 WM, allora è meglio la N-165. Con la N-160, buoni risultati di possono ottenere usando tra i 67 ed i 69grs. dietro alla palla da 190grs., che è una palla eccezionale per il tiro di precisione. Volendo passare alla N-165, buoni risultati di possono ottenere usando tra i 74 ed i 76grs., sempre dietro alla palla da 190grs. Si ricordi che la precisione dipende tantissimo dal difetto di coassialità, per cui verifichi che la palla sia inserita nel bossolo nel modo più coassiale possibile. Per chi pratica il tiro di precisione, il difetto di coassialità non deve superare i 0,02mm. Gli inneschi devono ovviamente essere del tipo Large Rifle Magnum. Si ricordi di usare solo bossoli di qualità elevata e di controllare la tensione del colletto, che è importante per tenere la alla fino all'ultimo. Va poi controllato che i bossoli non si allunghino più del dovuto in seguito all'uso continuato, per cui se fosse necessario dovranno essere torniti e rifilati alla lunghezza di 66,30mm.

D. ho a disposizione della polvere Vihtavuori N-170 che vorrei utilizzare per caricare delle munizioni 300 Winchester Magnum (da utilizzare poi in una carabina Remington 700 sps). Facendo riferimento ai dati di ricarica forniti dal sito Lapua-Vihtavuori per il 300 WinMag (per questo tipo di polvere) si parte da un peso minimo di palla di 190 grani. Ho visto che nel vostro sito ci sono informazioni anche per pesi di palla più bassi, ad esempio palla 175-180 grs  N170:  70,0 (min.) - 80,5 (MAX) e anche palla 185-190 grs N170: 67,0 (min.) - 77,3 (MAX). Volendo utilizzare una palla da 180 grani tipo Sierra "GameKing" (2160) quale dose di polvere permette di ottenere una munizione eqilibrata (cioè non esasperata in velocità e pressione) mantenendo buona precisone ?

R. la N-170 è una polvere cilindrica monoperforata e a singola base, che nel 300 WM è specifica per essere impiegata con le palle di peso elevato (da 13 g in su, cioè 200grs. e oltre) ed elevate densità di caricamento (cioè con dosi massime o vicine alla massima). Per usare la N-170 con la palla Sierra "GK" da 180grs. si può avvalere delle dosi che i manuali riportano per le palle da 175 - 180grs. Un buon compromesso si può ottenere con 77 - 79grs. di N-170, usando inneschi magnum ed una OAL dettata da quella che è la lunghezza massima del serbatoio della sua arma. Si ricordi che, trattandosi di un caricamento destinato ad una cartuccia magnum, è consigliabile introdurre la polvere avvalendosi di un imbuto dotato di un tubo di prolunga, allo scopo di fare assestare bene la polvere. Questo è tutto, ma ci faccia sapere come è finita.

D. vorrei approfittare della vostra competenza ancora una volta. Su vostro consiglio, sono in cerca di un Rem Sendero/Police  in 300 Win mag oppure 7 rem mag per cacciare i caprioli  oltre i 300 metri. Girando ho trovato presso un' armeria della mia zona un Sendero in 7 Rem Ultra Mag completo di freno di bocca a circa 950 euro. Cosa ne pensate  di questo oggetto ? Meglio lasciar perdere ?

R. il calibro in questione è poco diffuso e poco apprezzato qui in Italia. In molti lo hanno provato ma sono poi ritornati al classico 7mm RM per via del rinculo. In generale, molti cacciatori lo trovano eccesivo, specie in armi poco pesanti. A parte questo, se per lei è importante avere l'arma il più rapidamente possibile e se le interessa fare un buon affare, allora questo Sendero potrebbe essere una alternativa interessante rispetto al duo 300 WM e 7mm RM. Il freno di bocca è essenziale perchè il rinculo è superiore a quello di un classico 7mm RM.  Poi le serviranno anche degli attacchi molto robusti. Le palle sono le stesse del 7mm RM, ma le dosi sono più elevate. Questo inciderà sui costi di gestione dell'arma Sicuramente i caprioli cadranno immediatamente quando verranno colpiti. Adesso deve decidere se aspettare e cercare un'altra occasione, oppure se acquistare subito quest'arma per cominciare a prepararsi per la prossima stagione di caccia. Deve poi considerare il problema del rinculo: lei lo tollera bene oppure no?
Se può, provi l'arma prima dell'acquisto.
 
D. ho appena acquistato un Remington  Sendero in 7mm Rem Ultra Magnum, dopo averne assaggiato il rinculo nel poligono dell' armeria (come da vostro consiglio).. Avrei alcune domande da porvi sul munizionamento, dal momento che ho trovato ben poche informazioni a riguardo. Le uniche munizioni che sono disponibili nelle armerie della mia zona  sono le Remington Premier con palla Swift Scirocco 150 grani, al costo unitario di quasi 5 Euro. Le mie domande sono :

1)  secondo voi, sono adatte per cacciare i caprioli alle massime distanze ?
2)  oppure esistono palle migliori per i miei scopi ?
3)  in  tale caso  quale palla-polvere-dose mi consigliate ?

R. in breve:
 
- di solito i 7mm sono caricati con palle da 140grs. di peso. Palle più leggere vengono usate per animali molto piccoli a breve distanze, mentre quelle più pesanti si usano per il cervo o per l'alce
- la palla da 150grs. è una palla di tipo "generalista", che è unica alternativa logica a quella da 140grs, per chi cerca una munizione di impiego generale
- la palla di per se potrebbe anche andare bene
- se non sono cambiate le cose, la Remington carica le sue cartucce con la IMR-7828 e inneschi Large Rifle Magnum. Se trova la IMR dalle sue parti la può usare per la ricarica senza problemi. Se non la trova, può usare la Vihtavuori N-165 o la Norma MRP. Per gli inneschi usi i Federal 215 oppure, se non li trova, i CCI-250
- di palle da 7mm c'è ampia scelta sul mercato per quanto attiene al panorama venatorio. La Swift è sicuramente una scelta razionale (è simile alla "Ballistic Tip" della Nosler ma è "pensata" per i magnum di più recente generazione, come ad esempio il suo 7mm RUM). Altre idee utili (se non trova le Swift) potrebbero essere la Sierra, la Hornady o la Nosler (queste ultime un po' deboli strutturalmente, ma capaci di espandersi anche a basse velocità). Si ricordi che, viste le sue esigenze, è importante privilegiare il coefficiente balistico. Dunque, identificato il peso di palla (140 o 150grs., a seconda di cosa riuscirà a trovare con sufficiente frequenza), è importante cercare la palla con il coefficiente balistico più alto per avere la massima ritenzione velocitaria anche oltre i 300m
 
Nel frattempo, acquisti tutte le munizioni commerciali che può. Le serviranno per avere i bossoli da usare per la ricarica in futuro.

D. in termini di impostazione meccanica è più affidabile e robusta l' inerziale del benelli M2 o il recupero gas del benelli M4 super 90? Quali sono i principali vantaggi e svantaggi delle due impostazioni?

R. sarebbe sbagliato dire che il Benelli M2 è meglio del Benelli M4 e viceversa. Si tratta di due risoluzioni progettuali completamente diverse hanno dimostrato di essere ampiamente efficienti nelle più disparate condizioni operative. Il fatto di acquistare uno o l'altro dipende molto dalle preferenze personali. Sicuramente ci sono differenze nell'ergonomia, e qui diventa fondamentale la prova pratica sul campo per capire con quale arma ci si trova meglio. Poi possono emergere differenze su come una persona percepisce il rinculo. Alcuni ritengono che il recupero di gas smorzi maggiormente il rinculo rispetto all'inerziale, mentre altri sono di parer opposto. Tenga comunque conto che sparare con un'arma in calibro 12 è fondamentale la tecnica di tiro, per cui anche qui torniamo al discorso di prima: serve una prova (personale e diretta) sul campo per potere decidere. Se ha intenzione di fare un acquisto, prima li provi tutti e due con le stesse munizioni, e poi decida tenendo conto delle sensazioni che ha provato durate il tiro.

D. quale è la vita media di una canna da carabina in cal.308 e 300WM lunghe entrambe 660mm?
R. la risposta alla sua domanda non è univoca ma cambia a seconda dei parametri che vengono considerati. Da un punto di vista generale, diciamo che la durata di una canna dipende da :

-          cosa si spara = una cartuccia magnum è molto più usurante di una cartuccia non magnum, per cui, ad esempio, una canna del 7mm Mauser durerà molto di più di una canna del 7mm Remington Magnum. Analogamente, una canna del 308 Winchester durerà molto di più di una canna del 300 Winchester Magnum e via di questo passo. Tra le cartucce di tipo non magnum, quelle che hanno un rapporto tra volume della palla e volume del bossolo sfavorevole dureranno meno rispetto a quelle che hanno un rapporto tra volume della palla e volume del bossolo favorevole. Per fare un esempio, una canna del 6,5x55 Mauser durerà molto di più di una del 6,5x68 o del 6,5 – 284 Norma.  Così via

-          come si spara = se si spara fino a fare diventare la canna rovente, si esercita un’azione usurante che potrebbe essere eliminata se si sparasse con maggiore calma o se venissero sparati meno colpi. Analogamente, sparare un numero elevato di colpi in piena estate peggiora la situazione rispetto a fare la stessa cosa in pieno inverno. Questo è un fattore che incide sulla durata di una canna, specie quando si usano calibri magnum, che fanno surriscaldare la canna prima del previsto

-          in cosa si spara = se si usa una canna di pessima qualità, la durata sarà inferiore rispetto ad una canna di qualità elevata. Questo avviene sempre, a prescindere dalla cartuccia impiegata

Tutto questo in linea generale. Ci sono poi altri fattori che spesso vengono dimenticati ma che in realtà sono molto importanti nel determinare la durata di una canna. Facciamo qualche esempio :

-          una canna che non viene mai pulita, oppure che viene pulita poco e male durerà meno di una canna che viene pulita dopo ogni sessione di tiro con gli strumenti specifici. I depositi di carbonio e di rame, se non rimossi, non solo fanno aumentare la pressione, ma determinano anche un grado di usura che non ci sarebbe se la canna fosse adeguatamente pulita.

-          il modo in cui è stato realizzato l’inizio di rigatura è un altro fattore determinante. Un inizio di rigatura corto e brusco consente di avere una maggiore precisione, ma determina anche una pressione maggiore e lo sviluppo di un grado di usura maggiore. Viceversa, una inizio di rigatura lungo e dolce consente di avere una minore precisione, ma determina anche una pressione minore e lo sviluppo di un grado di usura minore. Questo è il motivo per cui le canne destinate alle cartucce magnum hanno inizi di rigatura molto lunghi e dolci. Lo scopo è quello di ritardare il più possibile la comparsa di fenomeni di usura.

-          l’uso di palle con trattamento superficiale al bisolfuro di molibdeno (MoS2) è un fattore che potrebbe avere effetti devastanti sulla durata della canna. Quando una palla al MoS2 attraversa la canna, deposita al suo interno triossido di Molibdeno, biossido di Molibdeno e biossido di Zolfo. Il biossido di Zolfo reagisce con l’umidità presente nell’aria e forma acido solforico, che attacca la canna. Se la canna non viene pulita adeguatamente, l’uso di palle con trattamento superficiale al MoS2 rischia di limitarne gravemente le vita operativa

-          l’utilizzo dell’arma in ambienti molto umidi o con presenza di fattori ambientali altamente ossidanti (come avviene, per esempio, negli ambienti marini che hanno una notevole presenza di salsedine nell’aria) è un fattore che potrebbe avere effetti devastanti sulla durata della canna se non vengono prese le necessarie contromisure (uso di acciai inossidabili ad alta resistenza + lubrificazione preventiva durante le fasi di inutilizzo dell’arma).

 Altresì importanti nel dettare la durata di una canna sono le modalità con cui si ricaricano le proprie munizioni :

-          bossoli = l’uso di bossoli di pessima qualità non garantisce il necessario livello di tensione del colletto. Questo fa si che la palla si muova prima che la polvere abbia completato la combustione, fattore che determina un’usura prematura della canna

-          palle = l’uso di palle di pessima qualità genera la comparsa dell’effetto torcia, ossia il sopravazamento di larga parte dei gas di combustione durante l’attraversamento della canna da parte della palla. Questo determina un’usura prematura della canna

-          carica di lancio = l’uso di dosi compresse determina un’usura prematura della canna che non si avrebbe se venissero usate le dosi normalmente indicate nei manuali di ricarica. Purtroppo molti tiratori hanno come unica preoccupazione solo quella di ottenere la velocità alla bocca più alta possibile, ignorando completamente quello che è l’impianto termobalistico della singola munizione. Questo determina un’usura prematura della canna

Quando si parla di “durata”, c’è sempre da distinguere la sostituzione necessaria per effettivo raggiungimento della vita operativa della canna e la sostituzione per incapacità di mantenere un determinato livello di precisione. Per esempio, chi pratica discipline come il Bench Rest le dirà che una canna va sostituita dopo poche migliaia di colpi (1 – 2000 colpi), mentre chi va a caccia le dirà che una canna dura per tutta la vita e anche oltre. Ancora, ci sono notevoli differenze tra le canne di produzione industriale e quelle di produzione semiartigianale. Produttori come Sako e Lothar Walter, per esempio, garantiscono le proprie canne fino a 20.000 colpi, ed in alcuni casi anche oltre. Viceversa, produttori semiartigianali come Hart, Shilen, Schneider o altri ancora, suggeriscono la sostituzione dopo 5.000 colpi. Un’altra cosa importante è il rodaggio della canna. Un numero elevato di produttori suggerisce di eseguire il rodaggio della canna per aumentare la durata della stessa. Ogni produttore da dettagliate indicazioni in tal senso, che vanno seguite alla lettera se si vuole migliorare le prestazioni della propria arma e massimizzare la durata della canna. Venendo al lato più pratico, personalmente, abbiamo assistito alla sostituzione di tre canne su tre esemplari diversi di  Remington 700 “Police” in calibro .308 Winchester, rispettivamente dopo 10.000, 12.000 e 15.000 colpi (N.B. per inciso, sui Police vengono normalmente montate canne prodotte dall’americana Pac- Nor). Va detto che si trattava in tutti e tre i casi di armi in cui i rispettivi proprietari avevano sparato unicamente cartucce ricaricate ben oltre le dosi massime previste dai manuali per il 308 Winchester. Questo le può dare una vaga idea di quanto potrebbe durare una canna commerciale dopo essere stata alquanto maltrattata!! Come vede non è possibile dare una risposta univoca al suo quesito, perché ci sono molteplici variabili da considerare. Diciamo che volendo dare qualche numero, si potrebbe dire che :

-          per una canna semiartigianale = occorre seguire le indicazioni del produttore, ed in ogni caso va sempre fatto il rodaggio. Se il produttore suggerisce di sostituire la canna dopo un certo numero di colpi occorre seguire alla lettera le sue istruzioni. Di solito sono circa 5.000 colpi ma le cose variano tantissimo da un produttore all’altro

-          per una canna industriale in .308 Winchester = premesso che in ogni caso va sempre fatto il rodaggio, si può stimare una durata compresa tra 10.000 e 12.000 colpi nei casi peggiori e tra 13.000 e 16.000 colpi nei casi normali e tra 16.000 e 20.000 colpi nei casi migliori. Sono comunque  noti casi di canne industriali che hanno raggiunto addirittura i 30.000 colpi

-          per una canna industriale in .300 Winchester Magnum  = premesso che in ogni caso va sempre fatto il rodaggio, si può stimare una durata compresa tra 4.000 e 6.000 nei casi peggiori, tra 6.000 e 8.000 colpi nei casi normali e tra 8.000 e 12.000 colpi nei casi migliori

Dal momento che entrano in gioco una molteplicità di fattori, la preghiamo di prendere questi numeri con beneficio di inventario !!
  
D. Volevo avere delle informazioni su alcune cartucce  inglesi. Perchè il 297/320 morris short e long viene trattato in maniera unitaria? Il 297/320 era usato nei revolver sia long che short ?

R. le cartucce calibro 297/230  Morris nelle varianti short, long, extra long e 297/300 Lancaster Sporting vengono comunemente trattate congiuntamente nelle varie fonti bibliografiche perché  sono cartucce strutturalmente identiche, ma che si differenziano per la diversa lunghezza del colletto (nelle Morris short, long ed extra long il colletto si allunga progressivamente) o per il posizionamento della spalla (nella Lancaster Sporting la spalla è poco più avanti rispetto al Morris  short). Apparvero nel 1882 per opera della Eley, allo scopo di fornire delle cartucce per il tiro informale o per il tiro a segno, che venivano impiegate nel fucili calibro 577/ 450 Martini Henry tramite un riduttore di calibro. L’idea di Richard Morris piacque all’esercito inglese, che realizzò dei riduttori di calibro anche per i fucili in calibro 303 e per il revolver in calibro 450 e 455 Webley. Piuttosto raramente sono state prodotte armi in questi calibri anche fuori dall’Inghilterra. Si è trattato principalmente di pistole a colpi singolo o fucili, La Eley-Kynoch ha mantenuto le cartucce in catalogo fino al 1962, ma successivamente scomparvero perché il 22LR era molto più economico e facile da reperire. La cartuccia originale era caricata con polvere nera, anche se i modelli più recenti usavano polvere infume. Le palle erano in piombo a punta tonda o cava, da 37 o 43grs. di peso. La carica originale prevedeva una dose di polvere nera compresa tra 3 e 5grs, dietro ad una palla da 37grs. Alcuni hanno anche tentato un ricarica personalizzata con palle da 43grs. ricavate da blocchetto Lyman n°225438 e 3,0grs. di polvere WW-231 o Unique, anche se non le sappiamo dire come hanno fatto a reperire tutti i componenti (ed in particolare i bossoli). Non sappiamo se questo possa bastare, ma speriamo di si.

D. sono abbastanza casualmente venuto in possesso di un paio di vetuste latte da kg di polvere SNIA "Universal", conservata in buono stato e- alla "prova fiammifero" - apparentemente ben funzionante. Dato che non riesco a reperire le caratteristiche d'uso (canna liscia a parte, che invero non uso, in quanto di sparatore da poligono per diletto..) vorrei sapere cortesemente alcune cose :

- A quanti grani corrisponde 1cc della suddetta ( o il classico misurino lee da 5cc)
- Sembrerebbe una polvere abbastanza vivace: posso usarla anche per caricamenti 38Spl o 9x21? Dosaggi di partenza?
- Potrei altresì usarla per ricaricare senza danni il 7,62X39  in una SKS Tula x divertimento? (eventuali inneschi e bossoli e dosaggi di partenza?)
- per le ricariche attualmente uso il Lee power disk meter: dato il tipo di polvere sarà possibile utilizzarlo?

R. la Universal era una polvere granualare di tipo monobasico usata per il caricamento delle munizioni spezzate calibro 12/70. A livello casalingo veniva impiegata come alternativa alla più famosa GM-3. Chi la utilizzava sostiene che le dosi erano identiche a quelle della GM-3, anche se la veridicità di questa affermazione risulta essere non verificabile. Non conosciamo le caratteristiche fisico chimiche della polvere e non conosciamo nemmeno la densità, per cui non siamo in grado di dirle a quanti grani corrisponde 1cc di Universal. L'unico modo per saperlo è riempire un misurino e versare il contenuto sul piatto di una bilancia di precisione per misurarlo. Trattandosi di una polvere granulare, si può usare il dosatore a dischi della Lee, anche perchè altre polveri granulari (come  la GM-3,ad esempio) dentro a questo dosatore funzionano benissimo. Le conviene armarsi di pazienza e di verificare a quanti grani corrispondono le varie cavità del tamburo. Misuri con un bilancia di precisione e si faccia una tabella delle varie corspondenze. Di sicuro non può essere impiegata per caricare munizioni per fucile a canna rigata, dato che è stata realizzata per bruciare in scarsi volumi, ed in un bossolo da fucile brucerebbe in maniera irregolare, al punto tale da provocare un'esplosione. Non conoscendo le caratteristiche fisico chimiche della polvere, non siamo in grado di indicare eventuali dosaggi per l'impiego nel caricamento di munizioni per armi corte. Forse si potrebbe tentare usando i dosaggi minimi previsti per la GM-3 a parità di calibro e peso di palla, ma si tratta comunque di un grosso azzardo. Premesso questo, per quanto possa valere la nostra opinione, dal momento che la polvere è molto vecchia, le consigliamo di non utilizzarla. Anche se sembra che la polvere si sia conservata in buono stato, è meglio non tentare la fortuna.

D. Volevo avere delle informazioni sulle cartucce  inglesi. Volevo sapere se possibile dettagli sulle cartucce 320 revolver, in quanto esistono due modelli cioe il long e il short ma vengono descritte come un solo calibro ma ne sono state prodotte due. Perchè? Venivano sparate in una sola arma o esistevano due tipi di revolver per il 320 short e il 320 long ?
R. la cartuccia calibro 320 Revolver è stata sviluppata in  Inghilterra attorno al 1870 . Venne inizialmente camerata nei revolver Webley, ma successivamente venne camerata anche da altri produttori di armi europei. Questa cartuccia è stata la base del 32 short Colt, dato che le due cartucce sono praticamente identiche. E’ scomparsa dalla scena mondiale attorno al 1920. Dal punto di vista della balistica il 320 Revolver è identico al 32 short Colt. La cartuccia originale aveva una palla in piombo da 80grs. spinta a circa 170m/s. Si trattava quindi di una munizione nata per la caccia ai nocivi o alla piccola selvaggina. Il 320 Revolver è stato recentemente rimesso in commercio dalla GFL, anche se si è trattato di una iniziativa estemporanea. Nel 1875 la Colt introdusse le cartucce calibro 32 Colt nelle versioni short e long per i revolver della famiglia NEW LINE. Il primo non era altro che il 320 Revolver inglese. Il secondo era un 320 Revolver leggermente più lungo. Ambo le cartucce usavano una palla da 90grs. successivamente ridotti a 80grs. in seguito al passaggio da palle con lubrificazione esterna a palle con lubrificazione interna. La velocità era di 225m/s per la versione short e 230m/s per la versione long. La carica di lancio era di circa 4grs. di polvere nera. Dosi inferiori ai 2,0grs. di polveri molto rapide a bruciare (N-310, R1, Bullseye, etc.), possono essere utili per assemblare una ricarica personalizzata, ammesso di potere avere a disposizione tutti gli altri componenti.

D. il potere sgrassante di petrolio lampante e acquaragia dearomatizzata (assenza di solventi aromatici, quindi meno nociva) può essere equivalente o vi sono differenze significative?
R. premesso che la feccia di combustione può essere rimossa semplicemente con dell'alcool etilico (che può essere nebulizzato, applicato con un pennello, con un panno o con della carta igienica), qualsiasi solvente può essere usato per rimuovere la feccia di combustione o i composti che si formano dalla miscela di lubrificanti e feccia. I problemi per tutto quanto di diverso dall'alcool sono l'odore (non tutti gradiscono l'odore di certi solventi) e lo smaltimento (se usato in dosi massiccie). Il petrolio lampante (o petrolio bianco che dir si voglia), ha un ottimo potere solvente per smalti sintetici, oleosintetici e cere. Viene usato da lungo tempo come combustibile nelle lampade a petrolio (da cui il nome) nei lavori di pulizia in genere. Viene anche usato, puro o in soluzione per interventi di pulitura in genere e come smacchiatore specie per eliminare le macchie di catrame. Ha ampio utilizzo in falegnameria per rinvigorire le fibre del legno dopo l'utilizzo dallo sverniciatore, nella coloratura dei mobili e nel restauro in genere. L'uso più ampio che se ne fa nel settore armiero è per la lubrificazione degli scatti, specie delle armi lunghe. Alcuni lo usano per pulire le armi, versandolo in una vaschetta di plastica ed immergendovi le armi. Ovviamente l'operazione può andare bene per armi di piccole dimensioni, mentre diventa un po' critica per armi di maggiori dimensioni. Va detto che l'operazione, per come viene svolta, comporta un grosso spreco di prodotto. Venendo all'acquragia dearomatizzata (detta anche inodore), si tratta di un solvente per smalti e vernici sintetiche ad ampio spettro, Si tratta, più precisamente, di una essenza di trementina con elevato potere solvente. Viene usata spesso in maniera analoga al petrolio bianco (cioè immergendo l'arma), anche se il modo migliore per usarla è tramite la nebulizzazione sulle parti da pulire. Ha un potere solvente più elevato del petrolio bianco, evapora più rapidamente, e non ha potere lubrificante, anche se al tatto potrebbe essere scambiata per un liquido oleoso.

D. parlando un po' con altri appassionati al poligono, ascolto pareri diversi sulla crimpatura. Premetto che uso una Lee Classic Turret Press a 4 fori. Mi è stato suggerito di regolare il terzo die in modo da avere una specie di crimpatura senza bisogno del factory crimp 4° die, perchè mi è stato detto che il set della RCBS volendo non necessiterebbe del 4° die della Lee, ma alcuni tiratori invece consigliano di usarlo sempre. Cosa consigliate in proposito?

R. per quanto possa contare il nostro parere, le cose sinteticamente stanno come segue. Contrariamente a quanto ha letto o le hanno raccontato, tutte le munizioni necessitano di una crimpatura più o meno decisa. I suoi colleghi che le hanno detto di crimpare sempre hanno perfettamente ragione. La crimpatura per le munizioni da revolver si chiama orlatura, mentre quella per le munizioni da pistola si chiama rastrematura o piegatura. Sono due operazioni completamente diverse che non devono essere invertite, perchè :
 
- il bossolo da revolver va in battuta sulla parte anteriore e posteriore del fondello, per diventa fondamentale crimpare in modo corretto, piegando la bocca del bossolo dentro al solco di crimpatura della palla
- il bossolo da pistola va in battuta sulla parte posteriore del fondello e sulla bocca del bossolo, per cui applicare una crimpatura da revolver impedirebbe alla cartuccia di andare in battuta correttamente
 
La cartuccia da revolver deve essere crimpata perchè :
 
- regolarizza la combustione, per cui si migliora la precisione
- impedisce che la palla delle munizioni che stanno nel tamburo si muova sotto l'effetto del rinculo, cosa fondamentale per chi impiega cartucce magnum a piena carica
- consente una combustione certa delle polveri lente a bruciare (come H-110, WW-296, SP-3, AA-9 e simili) che vengono impiegate nella cartucce magnum, cosa che è impossibile da fare senza crimpatura, e che esporrebbe al rischio di mancata o ritardata accensione
- la palla comincia a muoversi solo dopo che la polvere è bruciata e non prima
 
La cartuccia da pistola deve essere crimpata perchè :
 
- regolarizza la combustione, per cui si migliora la precisione
- rende il ciclo di fuoco molto più fluido, eliminando gli inceppamenti
- impedisce che la palla delle munizioni che stanno nel caricatore si muova sotto l'effetto del rinculo, cosa fondamentale per chi impiega cartucce ad alta potenza, per evitare incappamenti
- la palla comincia a muoversi solo dopo che la polvere è bruciata e non prima
 
Si ricordi che crimpare non significa deformare la palla. Quando si crimpa per i revolver si tratta di piegare la bocca del bossolo dentro al solco di crimpatura (tutte le palle da revolver ne hanno uno) in maniera tale che guardando la cartuccia di profilo si può notare una piegatura "rotonda" della bocca verso la palla. Quando si crimpa per le pistole si tratta di piegare il bossolo quel tanto che basta per renderlo conico nella parte prossimale alla bocca (cosa che si può notare benissimo guardando la cartuccia di profilo una volta compiuta l'operazione), ma senza arrivare al punto di deformare la palla o, peggio, palla e bocca del bossolo. Precisato ciò, diversamente da quello che le hanno raccontato, le operazioni di inserimento e crimpatura sono operazioni completamente diverse che devono essere tenute separate. Mescolare le cose, ha come unico effetto quello di non realizzare nessun tipo di crimpatura e di usurare precocemente i bossoli, riducendone prematuramente la vita operativa. Se si tenta di unificare le operazioni di inserimento e crimaptura in maniera maldestra, si può anche ottenere di deformare in maniera irreparabile palla e bossolo in un colpo solo. Il fatto che alcuni fabbricanti vendano una matrice specifica per le operazioni di crimpatura (la quarta), non è il frutto di una attenta strategia di marketing come credono alcuni ("...loro devono vendere...", si sente spesso dire nelle armerie o nei poligoni), ma deriva dal fatto che applicare la crimpatura alle proprie ricariche è l'elemento che distingue tra la ricarica dozzinale (o amatoriale che dir si voglia) e quella professionale.

D. quando è necessario eseguire la tornitura esterna del colletto dei propri bossoli prima di ricaricare?
R. quasi mai. Essenzialmente i casi sono tre. Il PRIMO è quello di una cartuccia ricavata modificando un bossolo preesistente di un calibro diverso. Più precisamente si tratta del caso in cui il colletto viene allargato per consentire l'introduzione di una palla più larga. In questo caso diventa spesso necessario effettuare una tornitura per evitare problemi di cameratura. Il SECONDO è quello di un'arma con una camera realizzata con tolleranze strettissime (oltre il limite minimo delle schede CIP), tali per cui i bossoli commerciali non possono essere inseriti senza sforzi. Il TERZO è quello di un bossolo il cui colletto ha delle differenze di spessore (in più punti diversi) pari o superiori a 0,05mm. I bossoli attualmente prodotti a livello industriale hanno delle differenze che di solito sono comprese tra 0,03 e 0,05mm. difetti di produzione simili sono ammissibili per la maggioranza dei tiratori, tuttavia, per chi pratica il bench rest o si dedica al tiro di precisione, simili difetti rappresentano una anomalia intollerabile. In particolare se il colletto del bossolo mostra una differenza, in più punti, superiore a 0,05mm, diventa importante intervenire tornendo il colletto su almeno il 70 - 80% della lunghezza, in modo da eliminare il più possibile queste anomalie. Questa verifica viene fatta con un comparatore centesimale montato su uno strumento idoneo (per esempio il Foster "CO-AX Case and cartridge inspector", tanto per citarne uno), prendendo la misura dello spessore del colletto in almeno 4 o 5 punti diversi, che vengono identificati in maniera arbitraria tramite l'uso di un pennarello indelebile..

D. mi hanno regalato un comparatore centesimale per effettuare le misure sulle mie munizioni ricaricate in 308 Winchester ma io non so cosa devo fare. Che cosa devo misurare esattamente?
R. in una munizione ricaricata è buona regola misurare l'eccentricità del colletto (neck runout) e quella della palla (bullet runout). La prima deve essere compresa tra 0,03 e 0,05mm. Oltre è necessario eseguire una seconda ricalibratura sul solo colletto e, se non bastasse, tornire il colletto esternamente. La seconda può arrivare fino ad un massimo di 0,05mm. Con i moderni strumenti di ricarica attualmente in circolazione è possibile assemblare munizioni con un difetto di coassialità medio di 0,02mm. Un'eccentricità compresa tra 0,05 e 0,10mm è ammissibile per tutte le applicazioni venatorie e per alcune specialità di tiro sportivo. Oltre gli 0,10mm è essenziale verificare se ci sono anomalie a livello di bossolo (ed in particolare del colletto) oppure se ci sono problemi di inserimento della palla o, ancora, difetti nella pressa.

D. avendo esaurito la polvere rex gialla ormai introvabile, che uso per la ricarica  di 40sw 9x21 357m. Stò valutando altre alternative,quali la cheddite granular grossa.Alla luce di varie opinioni reperite, sento giudizi più o meno contrastanti,cè chi dice che la B&P è migliore,cè chi dice che la cheddite granular è insuperabile,insomma non si riesce ad avere una direttiva concreta per questo chiedo cortesemente un consiglio da parte vostra sulla polvere da usare per i calibri sopraindicati e se la progressività della granular grossa è pari alla rex gialla. Premetto che stò iniziando anche l'attività IDPA oltre a quella di tiro standard in poligono. Insomma, cosa devo comprare per stare tranquillo?

R. per rispondere compiutamente alla sua domanda bisognerebbe conoscere le sue esigenze concrete. Se quello che le interessa sono la velocità e la potenza pura in tutti i calibri che ha citato, allora la risposta è no. Il 357 richiederebbe polveri come la WW-296, la H-110, la SP-3, la H-110 e simili. Il 9x21 e il 40S&W richiederebbero polveri come la 3N37, 3N38, SP-2, WW-540, Sipe-N e simili. Viceversa, se il suo scopo è quello di realizzare cartucce per un impiego di carattere generale, allora anche una polvere come la Cheddite granular potrebbe fare al caso suo. La Cheddite granular è una polvere monobasica granulare nata per il caricamento delle cartucce a pallini in calibro 12/70. Come forma, è molto simile alla nostra GM-3. Come scopo, è molto simile sia alla GM-3  che alle Rex (anch'esse nate per il calibro 12/70). Come velocità di combustione, la Cheddite e la Rex gialla sono abbastanza simili, anche se simile non vuole dire uguale. Sicuramente la cheddite offre il vantaggio di essere facilmente dosabile in  tutti i dosatori volumetrici oggi in circolazione, fattore questo che accomuna le polveri granulari, cilindriche e sferoidali. Per quanto riguarda le polveri prodotte dalla B&P, dovrebbe dirci quale polvere le interessa nello specifico. A parte tutto, prima di scegliere, deve verificare quale di queste polveri  può reperire in maniera continuativa nella sua zona, in modo da non rimanere mai a  "secco".

D. ho acquistato un Browning  A-Bolt Varmint TCT in 223. Tutto sommato per il costo di 900 euro mi faceva gola in quanto era un’arma “completa” già con un calcio particolare, canna pesante, scatto, ecc. ecc. Essendo nuova assieme all’arma ho preso due pacchi di Jugman da 62 grani FMJ. Iniziano le prime difficoltà già a stare nel bersaglio a 50m. Attribuisco le difficoltà alla scarsa qualità delle cartucce e passo a 100 metri . Stesse difficoltà, con rosate molto grandi e disperse, anzi  io non parlerei neanche di rosate ma di colpi sparpagliati a caso. Finisco le jugman e passo alle mie ricariche. Anche con le mie ricariche il risultato delle “rosate”  non cambia, con colpi raggruppati due vicino in alto del punto mirato, due bassi rispetto il punto mirato e uno decentemente vicino al punto mirato. Non avendo mai riscontrato tali inconvenienti con le mie altre armi anche di calibro superiore, la mia esperienza finisce qua e non so come procedere. La mia domanda più impellente è la seguente : ma il mio ragionamento di attribuire al passo 1/8 l’uso di palle pesanti è corretto ?
R.   la Sierra nel suo manuale suggerice un passo di 1 in 7" o di 1 in 8" per le sue palle HPBT da 69 e 80grs. La Lapua nel suo manuale suggerisce l'uso del passo di 1 in 12" per le palle fino a 60grs. di peso, e quello di 1 in 7" per le palle da 69 e 75grs. di peso. La Hornady nel suo manuale suggerisce un passo di 1 in 9" con le palle da 68 e 75grs. HPBT. In base a quanto affermato da questi tre costruttori il suo passo è più che corretto per sparare palle pesanti nel 223 Remington. Da quello che dice lei, il problema non appare essere tanto quello del passo (a meno che in fabbrica non abbiano montato una canna con un passo di 1 in 12" al posto di una con il passo di 1 in 8", ma è davvero improbabile), ma piuttosto un problema di assemblaggio dell'arma stessa. Oppure di un vizio occulto. Per esempio, ha verificato se le tutte le viti della sua arma sono serrate nel modo corretto? Perchè dal suo racconto, sembra quasi che che qualcosa si muova al momento dello sparo, e quindi i colpi non vanno mai dove dovrebbero andare. Potrebbe benissimo essere che le viti di tenuta dell'arma si siano smollate, oppure che non siamo mai state serrate con il corretto valore di coppia. Occorre poi verificare lo stato dell'ottica. L'ottica è ferma quando l'arma spara? Gli anelli sono montati correttamente ? E gli attacchi? Le viti sono serrate nel modo adeguato? Ha verificato se l'ottica è strutturalmente integra? Ha poi controllato lo stato della rigatura? Ha visto se ci sono dei difetti nella rigatura in prossimità della volata? Per il resto, dalla sua descrizione lo scatto sembra essere ampiamente sfruttabile, quindi non dovrebbe darle alcun problema.  Per caso ha già sottoposto il problema al suo armiere di fiducia? Cosa le ha detto in proposito?

D. si può ricaricare il .500 S&W con la PEFL-28?
R. diciamo che NON è la polvere più adatta e che si potrebbe usare SOLO per ottenere delle ricariche depotenziate. Alcune combinazioni utili potrebbero essere le seguenti:

palla da 400grs. da 20,0 a 23,0 grs.
palla da 380grs. da 21,0 a 25,0 grs.
palla da 325grs. da 23,0 a 27,0 grs.
palla da 300grs. da 25,0 a 28,0 grs.


La OAL è di 57,15 mm, mentre gli inneschi sono i large rifle standard. Proceda con cautela, partendo sempre dalla dose indicata come minima, tenendo sempre conto del fatto che si tratta di una polvere che NON è per nulla adatta al caricamento di questa potente munizione.

D. oggi ho portato il mio Winchester 70 "stealth" .308 alla sua prima seduta al poligono per il noioso rodaggio. Per l' occasione ho approntato ricariche con: bossolo lapua, innesco cci br2 , n140 in dose di 42 grs, palle nosler competition hpbt da 155 grs, oal 71,10 mm, come da voi suggeritomi. Ho sparato solo 10 colpi, (ad ogni colpo scrupolosa pulizia), non mi sono concentrato molto sul tiro,(la mia precedente esperienza è la .22lr), ma ho ottenuto una rosata di 5 colpi in 15x25 mm con uno scatto di 1,1 kg. Ho acquistato un hornady oal per trovare nel .308 il free bore zero, mi consigliate di aumentarela lunghezza dell' oal, sempre con le palle da 155 grs, o visto il passo di rigatura1:12 di indirizzarmi sulle 168 grs tipo quelle della sierra?

R. andando con ordine  .
 
- il rinculo del 308 non è per nulla fastidioso. A meno che uno non sia pazzo ed assembli delle cariche compresse (= a suo rischio e pericolo), non ci sono minimamente problemi di rinculo. Questo, anche usando le palle più pesanti. Tenga conto che stiamo parlano di una cartuccia normale e non di una cartuccia magnum, per cui non ha nulla da temere
 
- dopo avere esaurito le palle da 155grs, usi solo palle da 11g. come le Sierra  "Match King" da 168grs. e simili. Non usi nulla di più leggero perchè non ha assolutamente senso se vuole fare del tiro di precisione
 
- adesso come prima cosa le conviene trovare una ricarica che le consenta di sviluppare la massima precisione. Provi, per esempio, gli stessi componenti che ha usato adesso ma con la palla da 168grs. e verifichi come spara l'arma. Prenda nota scrupolosamente di tutto. Quando l'avrà trovata, allora potrà cominciare la verificare se è il caso di intervenire sul valore della OAL. Per il momento, meno variabili ha tra le mani e meglio è. Adesso deve solo concentrarsi su pochi e semplici fattori
 
D. avrei l'occasione di comperare, da un privato, per circa 400 euro , un bel mosin finnico 28/30 SKY del 1935. Pero' e' stata montata l'ottica in precedenza da un altro ex propietario e siccome ci sono 4 fori, sul receiver esagonale, di cui uno solo passante parte per parte, osia quello in alto verso il calcio, mentre gli altri 3 sono semplicemente sfondati per circa 3,5-4 mm( diametro 4mm) sulla culatta esagonale, proprio dove alloggierebbe il bossolo. Io ho paura che si possano provocare delle esplosioni sulla camera di scoppio e sarei incerto nell'acquisto, anche se di 28/30 proprio non se ne trovano più. Secondo Voi ci sarebbe pericolo di esplosioni ?

R. in linea di massima se i due precedenti proprietari non hanno avuto problemi dovrebbe essere tutto sicuro. Inoltre, se il precedente proprietario ha fatto forare e filettare il castello e ha usato l'arma, di problemi pratici (anche potenziali) non ce ne dovrebbero essere.  Anche perchè la cartuccia non è di tipo magnum e comunque non lavora a pressioni esasperate  Ad ogni modo, non potendo vedere l'arma da vivo, le conviene sentire il parere dell'armiere. Il castello è abbastanza spesso e anche se ci sono dei fori non ci dovrebbero essere pericoli. potenziali o reali. Volendo potrebbe applicare a sua volta un'ottica, oppure potrebbe fare chiudere i fori ciechi con delle viti appositamente sagomate.
 
D. sperando fare cosa gradita, dato che lavorate per il 5° alpini,( io ero nel 4°, gruppo tattico Susa anni 66 ) mi permetto di sottoporvi una carica direttamente presa dal libro COMPENDIO TECNICO AL MODERNO TIRO DI INTERDIZIONE che nella mia Blaser da caccia è eccezionale, di cui allego foto.

- canna 300 WM cm 65 passo 1/11 bossoli lapua innesco WM, H 4831 69.6x 220 Sierra Mach l. 76.
- il foro unico sono 3 colpi 100 m. poligono di Novi.

Il cartello è della mia gara a 1000 yds del Sestrier del 2009, giornata avversa quasi invernale con vento a raffiche molto forti, non ricordo le velocità, angolate di circa 50  gradi, per cui correggevo lateralmente di circa 2.3 m., ma nonostante sono riuscito a mettere i 10 colpi a bersaglio. Se questa mia piccola esperienza sulla cartuccia potrà servire agli Alpini ne sarei orgoglioso.

R. dal momento che nessuno in famiglia ha l'assurda pretesa di sapere tutto di tutto, ogni forma di collaborazione è sempre bene accetta. In qualsiasi caso, servirà ad integrare le pagine del sito dedicate alla ricarica, in modo da dare un aiuto a tutti gli interessati. Ad ogni modo, complimenti vivissimi per il risultato ottenuto. Tutti parlano, tutti sono "esperti, "ma sono pochi a poter dimostrare in concreto di avere avuto un risultato analogo al Suo.

D. avrei bisogno di un'informazione tecnica relativa alla catalogazione della carabina in 22lr Adler ap-80. (evito ogni commento contro la legislazione perché altrimenti non si finisce più). Qualcuno mi dice che è arma comune (incredibile) sul catalogo Bignami non ci sono indicazioni di sorta. Ma dalla lunghezza della canna (405 mm) e dalla lunghezza complessiva (870 mm) oltre che dalle mire regolabili dovrei dedurre che si tratta di arma sportiva. Qual'è la vostra opinione, o meglio, dove sta l'inghippo? Fra parentesi e per inciso: sono molto tentato, a prescindere dalle considerazioni precedenti, a camprare la carabina: cosa ne pensate? l'avete mai provata?

R. sappiamo che esistono due Adler AP-80. Una è in  calibro .30 Adler ,mentre l'altra è in calibro .22 LR. Nessuna delle due è catalogata come "arma sportiva" e non ne conosciamo la ragione. Non abbiamo mai potuto provarla come arma e non sappiamo se sono ancora in produzione o no. Quello che sappiamo è che si tratta di un'arma molto rara. Allo stato attuale non siamo in grado di dirle altro.

D. vi contatto perchè leggendo le F.A.Q. ho trovato questa :

D. ho un'arma con mire fisse ma ho la necessità di sparare più in alto (o più in basso). Cosa posso fare?
R. le soluzioni sono due. In primo luogo è possibile o variare la velocità delle proprie ricariche, mantenendo invariati i restanti componenti, oppure modificare il peso della palla impiegata. In secondo luogo, è possibile rivolgersi ad un bravo armaiolo per chiedergli di effettuare la modifica delle mire.


é proprio il mio caso. Anche se io sarei propriamente più un "fuciliere" piuttosto che un "pistolero". Sparo con una Tanfoglio P21 compact del 1991  con una canna/camera di scoppio lunga 90 mm esclusivamente al tiro a segno. Anni fa sparavo nel TSN della mia città, Modena, lì ci sono 2 postazioni in tunnel che consentono di scegliere la distanza di tiro.  Con un'arma prettamente da difesa come la mia ho sempre sparato a "distanza da difesa" diciamo: max 6/7 metri  e al bersaglio "sagoma". Dove vado ora (TSN di Carpi) le linee di pistola sono esclusivamente a 25 metri. E qui, tirando al barilotto, sono cominciate le dolenti note. In pratica devo mirare circa 17 cm sopra il centro per attingere il nero. Quando usavo la GM3 (sui 4 grs con palle da 123 grs) a volte dovevo mirare vagamente SOPRA il cartello  !! Uso normalmente palle da 123 grs FMJTC della Fiocchi anche se ho provato delle teflonate, stesso peso/profilo che ho provveduto a ....smaltire dato i risultati indecenti. Al momento uso una latta nuova di Rex-32 che serbavo dai primi anno "90 con dosi di 4,6 grs coi soliti bossoli Fiocchi e inneschi CCI 500 small pistol. La mia Tanfoglio ha il mirino fisso solidale con il carrello e la tacca di mira non regolabile. Mi ero messo in contatto col sig Guerini di Tanfoglio che mi aveva  mandato una tacca di mira regolabile della LPA, ma si é rivelata incompatibile con la fresatura sul carrello. Per cui, eccomi qua.  Onestamente riesco a sopravvivere anche come faccio adesso, ovvero facendo una fotocopia del barilotto piegandola a metà e piazzandola con una molletta da bucato sul lato superiore del cartello. Così, mirando al "mezzo barilotto" superiore sono ragionevolmente nel nero...inferiore. Cosa potete dirmi al riguardo ?

R. andando con ordine :
- potrebbe provare a usare una palla più leggera, in modo da aumentare il valore della carica di lancio ed aumentare la velocità alla bocca. Questo fa alzare il punto di impatto, e dunque potrebbe risolvere il suo problema
 
- potrebbe rimanere fisso sulla palla da 123grs. e cambiare la polvere. Una polvere diversa dalla Rex la potrebbe aiutare ad aumentare la velocità alla bocca delle sue munizioni. Questo fa alzare il punto di impatto, e dunque potrebbe risolvere il suo problema
 
- per utilizzare la tacca di mira regolabile sulla Tanfoglio deve rivolgersi ad un armaiolo per fare fresare il carrello. Solo così sarà possibile effettuare il montaggio
 
- le palle della GFL sono sottocalibrate, per cui raramente di possono ottenere risultati decenti in tema di precisione. Essendo sottocalibrarte i gas di combustione fuoriescono in maniera eccessiva tra la palla e la canna, e questo comporta due problemi 1) perdita di velocità eccessiva, e quindi abbassamento del punto di impatto e 2) possibile irregolarità del ciclo di fuoco
 
D. mi hanno detto che un proiettile in lega con oltre il 6% di antimonio rovina le canne: è vero?
R. non è assolutamente vero e chi le ha dato la notizia o è ignorante o è in malafede. Ci sono in circolazione palle in lega con percentuale di antimonio che sfiora il 20%, per cui non è assolutamente vero che una percentuale del 6% di antimonio possa rovinare la canna. Tenga presente che solo sparando in maniera reiterata una palla blindata con una blindatura di acciaio è possibile usurare una canna. I materiali diversi dall'acciaio sono troppo morbidi per usurare un canna, e tra questi ci sono sicuramente piombo stagno ed antimonio.


Denominazione lega
%piombo
%stagno
%antimonio
Durezza Brinell
Monotype
72
9
19
28
Stereotype
80
6
14
23
Linotype
84
4
12
22
Lyman n°2
90
5
5
15
Taracorp
92
2
6
15
1 a 1
92
2
6
15
Elettrotype
94,5
3
2,5
12
10 a 1
91
9
-
11,5
16 a 1
94
6
-
11
20 a 1
95
5
-
10
30 a 1
97
3
-
9
piombo per equilibratura pneumatici
95,5
0,5
4
9
40 a 1
97,5
2,5
-
8,5
piombo puro
100
-
-
5


D. essendo alla ricerca di ogive in lega, ho letto che in genere si usa il piombo, con l'aggiunta di stagno ed antimonio per aumentarne la durezza. tuttavia, ho anche letto che una percentuale troppo alta di antimonio può provocare un effetto "abrasivo" sulla canna, a causa di un sensibile aumento della durezza nella scala brinell. Adesso, acquistando palle in lega, le percentuali dei suddetti metalli cambiano da marca a marca. Secondo voi, una percentuale di antimonio al 6% è da ritenere accettabile o provoca troppa usura sulla canna? su che percentuali dei suddetti metalli dovrei orientarmi per avere un'ogiva ottimale dal punto di vista della precisione, pochi residui in piombo sulla canna ed assenza di usura della canna stessa?
R. lo stagno viene aggiunto per RIDURRE la temperatura di fusione del piombo, mentre l'antimonio viene aggiunto per AUMENTARE la durezza della lega risultante. I proiettili in piombo puro non vengono quasi mai usati (un'eccezione è costituita, per esempio, dalle armi ad avancarica), perchè creano rapidamente depositi nella canna che riducono la precisione. Un altro problema dei proiettili in piombo è che tendono a saltare le rigature, per cui le velocità devono essere tenute relativamente basse. Per cercare di ridurre questi problemi, si usano palle in lega di piombo, con percentuali variabili di stagno e antimonio.
Premesso che la percentual di antimonio e per lo più costante, quello che conta maggormente è l'antimonio. Più la percentuale di antimonio sale e più il proiettile può essere lanciato a velocità elevate. Inoltre, più la percentuale di antimonio sale e meno si formano residui in canna, cosa che facilita la pulizia e consente di mantenere una precisione ragionevole. Normalmente un proiettile di lega ha una percentuale di antimonio del 5 - 6%, per cui i proiettili che intende acquistare  sono assolutamente nella norma. Tenga conto che in commercio esistono proiettili con percentuali di antimonio che arrivano al 20% circa della massa complessiva, per cui chi le ha detto che l'antimoio è abrasivo o è  fesso o è in malafede. L'unico modo per deteriorare una canna è sparare della palle blindate con una blindatura in acciaio. L'antimonio è molto più morbido di una canna, per cui è impossibile che la possa usurare o danneggiare. Detto questo, quando si acquistano palle in lega (o di altro tipo) è fondamentale verificare :
 
- la costanza del diametro
- il fatto che non siano sottocalibrate (= una palla sottocalibrata non solo è imprecisa ma tende a causare inceppamenti)
- la costanza del peso (= alcuni produttori commercializzano palle di peso certificato, mentre per altri sono comunque ammissibili variazioni minime)
 
D. ho bisogno della vostra esperienza per la scelta di una pressa e una bilancia, con buon rapporto qualità / prezzo, per ricarica del 6BR Norma. Cosa potete dirmi al riguardo ?

R. di bilance c'è l'imbarazzo della scelta sul mercato. Può scegliere tra :
 
- Lyman
- RCBS
- LEE
- Redding
- Dillon
 
Solo per citare le più famose. Le Lyman sono le più diffuse al mondo a causa del basso prezzo. Le RCBS sono molto belle ma più costose. Anche le Redding sono molto belle e costano meno delle RCBS. Le LEE sono le meno diffuse sul mercato. Tutte le armerie hanno delle bilance per la ricarica delle munizioni metalliche. Usarle è semplicissimo. Per quanto riguarda la pressa, c'è da vedere cosa deve fare in concreto. Se deve produrre grossi quantitativi di cartucce (centinaia per ogni sessione di ricarica), allora deve orientarsi verso una pressa progressiva (ad esempio le Dillon, che sono le più diffuse, oppure le Hornady o le LEE), o al limite semiprogressiva (Lyman "T-Mag" o Redding "T7 turret").  Se invece le serve produrre solo poche decine di cartucce, allora anche una pressa monostadio può fare al caso suo.
Tutti i principali produttori mondiali di presse hanno in catalogo presso monostadio, per cui non le sarà dfficile trovarle in una qualsiasi armeria. Ci sono poi speciali presse monostadio specifiche per chi pratica il Bench-Rest, come ad esempio quelle prodotte dall'americana Bonanza o dall'italiana BCM Europearms
 
D. si fa un gran parlare di 6,5-284 Norma o del 6,5x47 Lapua ma che vantaggi pratici possono avere per il tiro a 500m rispetto a un 6,5x55 o un 6,5x57 ?

R. ogni anno "nasce" qualcosa di nuovo che viene presentato sul mercato armiero. Purtroppo il mercato armiero per certi versi è molto stupido perchè si nutre in maniera abnorme di novità, senza valutare minimamente se si tratti effettivamente di cose valide oppure no. Il 6,5-284 è un calibro che è stato fatto perchè la Norma negli anni '70 aveva prodotto milioni di bossoli per il 284 Winchester. La scomparsa improvvisa di questo calibro aveva lasciato la Norma "a terra", dato che non poteva più vendere tutti i bossoli che aveva prodotto. L'idea era quella di rimpiazzare il 6,5x55, che secondo alcuni era un calibro del tutto "superato". In realtà è un po' difficile dire che è superato un calibro che ha oltre 100 anni di vita, ma qualcuno è convinto di poterlo fare lo stesso. Discorso identico per il 6,5x47 Lapua. Si diceva che il 6,5x55 "non era balisticamente efficiente", perchè bruciava "troppa polvere  e molto male", per cui doveva essere sostituito da qualcosa di più compatto ed efficiente. Il 6,5-284 Norma o il 6,5x47 Lapua sono calibri più esasperati rispetto al 6,5x55 poichè nati in tempi diversi, con pressioni di riferimento diverse e concepiti per propellenti diversi. In generale si potrebbe dire che questi calibri sviluppano velocità maggiori rispetto al 6,5x55. Dato che i coefficienti balistici sono identici, per il tiro a 500 - 600m la maggiore velocità potrebbe essere un vantaggio. A parte questo, se in Scandinavia sono decenni che si costruiscono armi da tiro in 6,5x55, un motivo ci deve essere. Diciamo che mentre ci sono in circolazione armi sofisticate per il 6,5-284 Norma o per il 6,5x47 Lapua, non ne esistono per il 6,5x55. O meglio, nessun produttore le ha mai volute fare. Forse a parità di armi, le differenze che ci sono sulla carta non sarebbero più così evidenti.  Per quanto riguarda il problema del cosa sia più idoneo per sparare a queste distanze, diciamo che ci sono due scuole di pensiero. Da un lato c'è chi preferisce i calibri più potenti ed esasperati, tipo il 300 Winchester Magnum  o il 338 Lapua Magnum. Dall'altro lato c'è chi preferisce i calibri più piccoli e meno esasperati, come il 6,5-284, il 6,5x47 e simili. Il 6,5x55 non lo considera nessuno perchè a tutti questi esperti "fa schifo a prescindere"!! E' chiaro che qualsiasi sia la scelta, si tratta di una disciplina molto costosa, sia per quanto attiene l'acquisto dell'arma, la sua preparazione, il mantenimento, l'allenamento e le gare (= gli impianti sono pochi e c'è da viaggiare per centinaia di km). Arma a parte, quello che conta è la capacità personale. Se uno non ha una tecnica di scatto più che ottima e inutile che cominci questa disciplina per poi dare la colpa all'arma o alla cartuccia dei suoi insuccessi. E di casi del genere ce ne sono davvero molti!!

D. ho intenzione di ricaricare le mie munizioni in calibro 30-06 per la caccia al cinghiale. Come compomenti utilizzerò la classica palla da 180grs. a punta molle, oppure una monolitica con puntale in policarbonato nei luoghi ove il piombo non è ammesso. Dal momento che utilizzerò una carabina semiautomatica con una canna di soli 460mm, su che tipo polvere mi devo indirizzare per non perdere troppa velocità ?

R. Dal momento che non deve perdere troppa velocità e che deve anche massimizzare la densità di caricamento, deve optare per polveri sferoidali a doppia base non eccessivamente lente a bruciare. Tra i nomi che si possono fare, possiamo citare la WW-748, la Hodgdon BL-C2, le PEFL 18 e 19 o le Vectan SP7 e 11. La OAL è normalmente fissata in 81,00mm
 
D. ho acquistato  un AK74 in 5,45x39mm, ma non riesco a trovare dati per la ricarica del suddetto calibro. Mi potete dare una mano?
R. ammesso di avere tutti i componenti a disposizione e premesso che la palla originale è una FMJ-SN che pesa poco meno di 55grs., potrebbe provare con:
 
23,5grs. di WW-748
21,0grs. di H-322
23,0grs. di H-335
24,0grs. di BL-C2
22,0grs. di SP-10
20,0grs. di Norma 200
22,0grs. di Norma 201
19,0grs. di IMR-4198
23,0grs. di Lovex D073-5
22,0grs. di Lovex D073-4
19,0grs. di N-120
20,0grs. di N-130
 
In linea teorica le palle dovrebbero avere un diametro di .215", ma vanno benissimo anche le palle da 55grs. comunemente impiegate per la ricarica del .223".

D. ho letto sulla vostra pagina riguardo alla ricarica del 7,62x39mm, che sconsigliate l'uso di palle superiori ai canonici 123grs, in quanto, palle sui 150/155grs portano ad un'usura precoce dell'arma. Volevo gentilmente chiedervi, se tale avvertimento riguarda solo armi semiautomatiche, oppure anche carabine in bolt action. io ricarico, oltre al suddetto calibro, anche altri in cui ( per esempio il 308w) la scelta del peso della palla è inerente al passo della canna, e comunque non mai motivo di usura più o meno precoce dell'arma.
R. la questione è un po' più complicata di quello che potrebbe apparire. Il 7,62x39 è nato attorno ad una palla da circa 8g da 7,87mm di diametro, e non ha una gamma di peso di palla analoga a quella del 308 Winchester. Il fatto che alcuni vogliano ricaricarlo con palle che pesano poco meno di 10g alle stesse velocità della palle da 8g, in modo da ottenere prestazioni analoghe (o secondo alcuni superiori) a quelle del 30-30 può causare gravi conseguenze. A parte le inevitabili problematiche a livello di pressione, se a parità di impianto termobalistico e di propellente si aumenta il peso di palla, si va ad aumentare il rinculo (non solo quello percepito dal tiratore ma anche quello che l'arma deve sopportare). L'aumento di rinculo va ovviamente ad incidere su quelli che sono i cinematismi del ciclo di fuoco, ed è per questo motivo che un'arma semiautomatica si usura in maniera precoce. La stabilizzazione giroscopica è comunque assicurata anche con le palle da 150-155grs., ma rimane comunque sbagliato il fatto di voler fare sparare (come fanno in molti) il 7,62x39 se fosse un 30-30, o peggio un 308Winchester, per potere abbattere grossi esemplari di cervi o cinghiali. Quello che molti non capiscono è che il binomio arma munizione deve essere scelto in funzione della preda che si intende cacciare. Non si può pretendere di ottenere dal 7,62x39mm le stesse prestazioni che hanno munizioni con impianto termobalistico completamente differente.

D. dovrei fare un regalo a X e lui vorrebbe tanto un fucile, e visto che sarebbe il suo primo fucile non voleva spendere tanto, anche perchè come ho già detto sono io che dovrei comprarlo ed i fondi sono limitati.Lui ha messo gli occhi su  una serie 700 Remington o sulla serie Axis della Savage (prodotto in offerta, al momento, a circa €500 con ottica inclusa). Quale sarebbe il più adatto essendo appunto il primo fucile?
R. nella sua lettera Lei non specifica quale sia esattamente l'oggetto dei desideri del suo fidanzato, cioè non chiarisce se quello che interessa  è un'arma da usare unicamente al poligono (cioè da tiro) oppure se vuole un'arma da caccia. Dato che parla di Remington della serie 700 , parrebbe che l'oggetto sia un'arma da tiro. La serie 700 di Remington è una della più diffuse al mondo, e sicuramente è una delle più vendute (se non la più venduta) in Italia. Un bel modello è sicuramente il Remington M-700 "Police" , che è l'arma preferita da chi comincia a sparare con le armi a canna rigata per la prima volta. Ha un canna pesante e un calcio in kevlar/fibra di carbonio con anima in alluminio areonautico (tutti elementi essenziali per la precisione). Il prezzo è sui 1300 - 1400 euro (a seconda dell'onestà dell'armiere), ma potrebe trovarlo anche a meno. Poi c'è il Remington M-700 "Sendero" che è molto simile al Police e che è sempre un'ottima arma. Se le interessa un'alternativa economica sempre nell'ambito della serie 700, può acquistare un Remington M 700 SPS VARMINT HB. Si tratta di un'arma molto simile al "Police" o al "Sendero", solo che usa un calcio di materiale poco pregiato (policarbonato) rispetto ai primi due. Questo porta il prezzo di vendita al dettaglio a circa 900 euro (contro il  1300 del Police, per esempio).L'arma comunque è molto precisa, e poi il suo fidanzato potrà elaborarla a proprio piacimento dopo averla acquistata, eventualmente applicando una calcio di materiale più pregiato (o qualsiasi altro accessorio reperibile in commercio). I Savage sono ottime armi ma sono poco conosciuti in Italia, e quindi poco apprezzati.  I modelli più diffusi, ed i più validi, sono i modelli 10 e 12. Prima di fare qualsiasi tipo di acquisto, le conviene fare il giro di tutte le armierie della sua zona e di informarsi il più possibile su prezzi e disponibilità dei vari tipi di armi. Siamo a fine agosto, e in questo periodo molte armerie fanno delle promozioni o degli sconti per cercare di attrarre la clientela. Provi ad informarsi.
Detto questo, se ha limiti stringenti per quanto attiene la cifra da spendere, potrebbe fare una di queste tre cose :
 
- fare una ricerca attenta nel settore dell'usato. Comprando un'arma usata spesso si fa un ottimo affare. Le armerie, in genere, sono piene zeppe di armi usate in condizioni "pari al nuovo", cioè di armi che spesso hanno meno di un mese di vita (nelle mani del precedente proprietario) e che sono state subito rivendute per i motivi più disparati (noia, acquisto errato, stupidità del precedente proprietario, etc.). Può poi trovare anche armi che erano in collezione e che non sono mai state usate. Se non le va di fare fisicamente il giro delle armerie della sua zona, può migliorare la ricerca visitando i siti internet delle riviste di armi (per esempio, www.armietiro.it) , che spesso hanno una parte dedicata a mettere in contatto coloro i quali vendono armi (usate) con quelli che desiderano acquistarle
 
- comprare prima l'arma e poi, a distanza di tempo, l'ottica
 
- rinviare l'acquisto a tempi futuri, quando avrà messo da parte una somma più consistente che le consenta una maggiore gamma di scelte
 
Due ultimi consigli :
 
- per l'ottica di puntamento vale sempre il proverbio CHI PIU' SPENDE, MENO SPENDE. Non si faccia mai ingannare da due cose : prezzi troppo bassi (= l'ottica è fatta con materiali scadenti) e ottiche troppo leggere (l'ottica è fatta con materiali troppo sottili e usa lenti di plastica e non di vetro). Non è detto che debba per forza spedere 2000 - 3000euro per un'ottica. Però se l'ottica costa troppo poco (oppure se costa troppo poco ed è pure in offerta), la cosa la deve insospettire. Altra cosa. Ci sono armieri disonesti che montano ottiche per armi ad aria compressa su armi da fuoco, con il risultato che l'ottica si romperà in breve tempo.
 
- stia alla larga da ottiche di produttori sconosciuti o nuovi. Per orientarsi meglio, questi sono i nomi di alcuni dei costruttori di ottiche più famosi che potrebbe trovare in armeria: ZEISS, SWAROVSKI, MEOPTA, KAHLES, SCHMIDT & BENDER, IOR, FOG-GORLITZ, LEICA, STEINER, HENSOLDT, WEAVER, BSA, REDFIELD, LEUPOLD, BURRIS,
 
D. come faccio a capire se le mie ricariche stanno sviluppando delle pressioni eccessive senza possedere strumentazioni particolarmente complesse o costose?
R. domanda molto difficile!! Un prima prima osservazione che si può fare, piuttosto banale, è quella di  verificare se il rinculo e la vampa di bocca sono eccessivi, specie paragonandoli a ricariche fatte in precedenza con polveri diverse o con la stessa polvere ma in dosi diverse. Si tratta di una valutazione non sempre facile da fare, per i seguenti motivi:

- per vedere bene la vampa di bocca occorre essere di lato e non dietro all'arma
- non è facile capire se la vampa di bocca è "normale" o se è "eccessiva" con riferimento a qualsiasi calibro
- non è facile capire se il rinculo è "normale" o se è "eccessivo" specie con riferimento alle cartucce magnum

Un'altra valutazione molto empirica è quella di verificare se:

- l'esplusione è troppo violenta, o decisamente anomala, per le armi semiautomatiche (non importa se lunghe o corte)
- se l'otturatore è palesemente duro da aprire per le armi a ripetizione ordinaria

Un altro particolare che può essere osservato è lo stato degli inneschi sui bossoli di risulta. Se le pressioni sono nella norma, i bordi dell'innesco sono palesemente rotondi e ben distanziati dai bordi della rispettiva sede. Se le pressioni sono alte (e quindi sopra la norma), si possono notare (1) un appiattimento della coppetta più o meno evidente, (2) un avvicinamento dei bordi dell'innesco alla sede e (3) un'impronta del percussore molto marcata. Se le pressioni sono eccessive, si possono notare (1) un appiattimento COMPLETO della coppetta, (2) un avvicinamento NETTO dei bordi dell'innesco alla sede e (3) un'impronta del percussore del tutto fuori luogo (c.d. craterizzazione), che può a volte lasciare spazio ad una vera e propria perforazione.  Questo tipo di osservazione normalmente è abbastanza semplice da eseguire, mentre in altri casi richiede una notevole esperienza. A ciò va aggiunto che la coppetta dell'innesco ha una durezza che può variare tra lotto e lotto o da un produttore all'altro, e questo potrebbe trarre in inganno gli osservatori meno esperti così come quelli molto abili, specie nel caso di pressioni alte ma non altissime. Un ulteriore metodo di verifica, sempre riferito agli inneschi, è quello relativo all'analisi degli inneschi estratti dai bossoli di risulta. Se si raccolgono i bossolo di risulta e si estraggono i rispettivi inneschi per analizzarli visivamente, si potrà notare che:

- se la ricarica sviluppa pressioni nella norma, l'innesco avrà i bordi della coppetta tondi e non ci saranno segni di fuga di gas sui bordi nella parte bassa (cioè quella che entra in contatto con la sede dell'innesco).
- se la ricarica sviluppa pressioni ALTE, l'innesco avrà i bordi della coppetta leggermente piatti e compariranno i primi segni di fuga di gas sui bordi nella parte bassa (cioè quella che entra in contatto con la sede dell'innesco).
- se la ricarica sviluppa pressioni ECCESSIVE, l'innesco avrà i bordi della coppetta più o meno spianati e saranno presenti dei palesi segni di fuga di gas sui bordi nella parte bassa (cioè quella che entra in contatto con la sede dell'innesco).

Un diverso metodo di verifica è quello che prevede l'utilizzo del calibro a corsoio o di un micrometro centesimale. Si tratta di effettuare la misurazione del diametro della base del bossolo a ridosso del solco di estrazione, e di paragonarla con la misura contenuta (per quella stessa cartuccia) nella schede CIP. A titolo di esempio:

- se la ricarica sviluppa pressioni nella norma, il bossolo di risulta sarà dilatato di 0,10 - 0,13mm rispetto a un bossolo commerciale (o ricalibrato con l'apposita matrice durante il processo di ricarica casalinga).
- se la ricarica sviluppa pressioni ALTE, il bossolo di risulta sarà dilatato di 0,17 - 0,18mm rispetto a un bossolo commerciale (o ricalibrato con l'apposita matrice durante il processo di ricarica casalinga).
- se la ricarica sviluppa pressioni ECCESSIVE, il bossolo di risulta sarà dilatato di 0,20mm ed oltre rispetto a un bossolo commerciale (o ricalibrato con l'apposita matrice durante il processo di ricarica casalinga)

Anche questo metodo presenta dei difetti, in quanto anche pressioni nettamente superiori rispetto alla pressione media massimale in una cartuccia per fucile di volumetria piccola o media (per esempo il 223 Remington o il 30-06 Springfield) determinano una deformazione anaelastica netta delle sedi degli inneschi (c.d. cedimento della sede), ma una dilatazione del bossolo nella zona basale molto scarsa o addirittura esigua. Questo potrebbe trarre in inganno moltissime persone, anche molto esperte nella ricarica casalinga. All'opposto, non va dimenticato che un lotto di bossoli particolarmente morbido potrebbe originare deformazioni anaelastiche, in più punti, ma per motivi che non hanno nulla  a che vedere con le pressioni eccessive!! Concludendo, unendo l'osservazione degli inneschi con la misurazione effettuata con il calibro a corsoio o il micrometro, qualsiasi ricaricatore può fare una valutazione che, pur non potendosi definire scientificamente inoppugnabile, si avvicina abbastanza alla realtà.

D. ho allestito un monocanna Baikal in calibro .308W con ottica Zeiss duralyt 3-12x50 ed attacco rapido Contessa Alessandro. Ho fatto allegerire lo scatto da un armiere competente e sono andato con tanto entusiasmo al poligono per effettuare la taratura a 100 m con le seguenti munizioni Remington SP da 180gr che avevo da 4-5 anni ma adeguatamente mantenute. Il risultato è stato una successione di colpi alcuni centrati ed altri sempre centrati ma alti anche di 15 cm, questo è accaduto per 10-12 cartucce fino a che sono arrivato al punto di gettare nel cestino le restanti 8. Dove sta il problema? Questo “effetto” può attribuirsi alle cartucce oppure ad altro?
R. purtroppo la causa potrebbe non essere una sola e non è facile individuarla. Alcune della cause potrebbero essere le seguenti:
 
- distanza occhio - oculare non costante tra un colpo e l'altro
- contatto tra guancia e calcio non costante tra un colpo e l'altro
- bersaglio non inquadrato correttamente attraverso l'ottica, oppure non inquadrato in modo costante tra un colpo e l'altro
- canna non pulita
- contatto tra polpastrello e faccia del grilletto non costante tra un colpo e l'altro
- trazione del grilletto erronea
- velocità non costante nel lotto delle munizioni dovuta ad un difetto di produzione, con conseguente sostanziale variazione nella scatola di munizioni che ha usato (N.B. questa è la causa più probabile)
- arma non adeguatamente appoggiata o appoggiata in modo non costante tra un colpo e  l'altro (questa è un altra causa molto probabile)
- appoggio dell'arma troppo rigido o troppo morbido
- anelli o attacchi non adeguatamente serrati
 
Se ha controllato ottica e attacchi è già a buon punto. Provi a verificare anche le altre possibili cause Ad ogni modo, se i colpi sono centrati, non è sicuramente un problema di canna, altrimenti sarebbero stati tutti sparpagliati.
 
D. usando il simulatore QL mi sono accorto che viene richiesta la lunghezza della palla, ma le palle che uso io, per un dato calibro, sono tutte di lunghezze diverse: sto sbagliando qualcosa? come faccio?
R. la soluzione è molto più semplice quello che comunemente si crede.  Il programma ha al suo interno le lunghezze standard fornite dai produttori dei singoli pezzi, quindi per la palla X da N grs. c'è la lunghezza nominale della palla così come l'ha fornita il produttore della palla X. Premesso ciò, è normale che in una scatola (o più scatole o in un certo lotto) le palle abbiano delle lunghezze leggermente diverse (rispetto al valore dei default contenuto nel simulatore) ma sono sempre all'interno delle tolleranze costruttive che il produttore X ha indicato all'ideatore del simulatore. Precisato questo, quello che non appare immediatamente evidente in seguito all'uso del simulatore, è che per il produttore X (o qualsiasi altro produttore che abbia fornito i dati relativi ai suoi prodotti) il contenuto della scatola è equiparabile alla lunghezza nominale fornita (+/- la tolleranza produttiva). Questo significa che non è necesssario preoccuparsi se una palla è leggermente più corta/lunga dell'altra, perchè utilizzando la dimensione fornita dal simulatore, le munizioni che verranno ottenute saranno sempre entro i margini di sicurezza. Ovviamente a patto di usare dosi di polvere entro il massimo ed il minimo previsti per quel dato binomio arma/munizione.La preghiamo di riflettere su questi elementi:
 
- una variazione di qualche decimo o centesimo di mm non altera significativamente la volumetria interna di una munizione di dimensioni medie. Se così non fosse, a livello industriale tutti i produttori dovrebbero misurare anche la capacità di tutti i bossoli, e si enterebbe in un circolo vizioso dal quale sarebbe difficile uscire
- se produttori come Federal (che usa palle Sierra per le linea Gold Medal) usano la medesima carica di polvere per ogni palla in un dato calibro (per un certo binomio polvere/palla), non ci sono ragioni per cui, chi ricarica personalmente le proprie munizioni, si debba preoccupare
- molti produttori usano QickLoad senza alcun problema
 
L'unico soggetto che può ragionevolmente variare le lunghezze di default contenute nel simulatore, è il produttore, che lo comunica al produttore del simulatore, il quale ne terrà conto per gli aggiornamenti che, di tanto in tanto, vengono pubblicati. Questa è la spiegazione che ci è stata fornita da chi ha lavorato per realizzare il simulatore balistico. Detto ciò, se non trova soddisfacente questa soluzione,  potrebbe agire come segue:
 
- acquistare un pareggiatore di punte in un negozio specializzato nella disciplina del Bench-Rest
- prendere la scatola di palle che intende utilizzare per la ricarica
- misurare le palle con il calibro ed identificare la più corta
- usare il pareggiatore di palle per ottenere tutte le palle (della scatola) della medesima lughezza
 
D. è possibile acquistare il Barrett? Mi riferisco in particolare al modello M82A1 cal 416. Se si, dove rivolgersi? Inoltre dove acquistare gli articoli per la ricarica?
R. attualmente l’unico Barrett in calibro .416 Barrett importato in Italia è il modello 99, che è a ripetizione ordinaria (cioè ad otturatore girevole scorrevole). Il modello 82A1 in .416 non è attualmente disponibile sul mercato italiano. Gli articoli per la ricarica del .416 Barrett si possono trovare presso armerie altamente specializzate, rivenditori specializzati (la MIDWAY ITALIA, che è il più grosso rivenditore italiano di articoli per ricarica) e presso l'importatore italiano del marchio Barrett.

D. di norma le cartucce derivano il loro nome dal diametro della palla (44 Magnum, 45 ACP, 10 Auto, 9 para, ...), mentre così non è avvenuto per il 38 (38 special, 38 super auto, ...) che usa una palla da .357". A cosa è dovuta questa stranezza?
R. bella domanda!! Secondo la ricostruzione storica più accreditata, il riferimento a 38 centesimi di pollice dovrebbe essere ricercato nel diametro del bossolo. L'origine della denominazione va ricercata nel fatto che il calibro progenitore, cioè il .38 Colt Short era stato creato per essere usato in armi ad avancarica in calibro .36 convertite per l'uso di munizionamento metallico. Queste armi avevano il diametro della camera pari a 38 centesimi di pollice e richiedevano un proiettile particolare che avesse la parte sporgente della palla dello stesso diametro della camera. Questa pare che sia la ragione per cui, da allora, tutte le cartucce che sono state derivate dal 38 Colt, o che ad esso sono riconducibili in qualche maniera, vengono chiamate "38", anche se il diametro della palla è di 357.

D. vi scrivo per confrontarmi con voi sul mio iter di pulizia di un modello akm (ak47). Nel vostro libro:"Compendio al moderno tiro di interdizione" trattate l' argomento pulizia in merito però a canne destinate ad un utilizzo di precisione, altro mondo rispetto agli standard di un normale fucile da fanteria.Quali sarebbero normalmente le fasi di pulizia di un armiere militare sui fucili d' assalto tipo m4, ak ecc? Personalmente tratto il mio akm nel seguente modo:

- smontaggio e pulizia/sgrassamento con kerosene e aria compressa
- immissione nella canna della schiuma millfoam per 30 minuti
- passaggio all' interno della canna con il boresnake della Hoppe's (almeno tre passate per permettere alla canna di asciugare e lasciare un film protettivo)
- oliare con un CLP i punti soggetti ad attriti
- rimontaggio della carabina

Chiedevo se a vostro parere l'operazione è giusta o se necessita qualche accorgimento? Inoltre vi chiedo se a vostro parere in assenza di un lubrificante CLP possa essere usata qualche goccia di olio sintetico per motore, dal momento che pure quello nasce per annullare attriti fra superfici in moto?

R. in breve:
 
- la procedura che ha indicato è corretta
- non sono necessarie modifiche a quello che fa attualmente
- il ricorso eventuale all'olio per motore è una soluzione logica a possibili carenze di prodotti specifici. Nella peggiore delle ipotesi, è sempre meglio un'arma sporca ma comunque lubrificata, piuttosto che un'arma sporca e priva di qualsiasi traccia di lubrificante

D. vorrei conoscere  le caratteristiche della palla XP-3 della Winchester da 180 grani in calibro 30. Gradirei sapere se veramente è una monolitica tipo la barnes ttsx tipped e la sua conformazione.
R. le WW XP-3 presentano numerosi profili di similitudine con le precedenti WW FAIL-SAFE. In pratica possono essere definite come delle FAIL-SAFE con l'aggiunta di un puntale in policarbonato per aumentare il coefficiente balistico. Le uniche WW fatte integralmente di rame sono le E-TIP. Le XP-3 sono fatte in rame, ma hanno comunque un nucleo in piombo antimoniale bloccato in sede da una crimpatura e da un disco di acciaio.

D. Come faccio a ricaricare il 6XC?
R. bella domanda!! La cartuccia calibro 6XC è un derivato parziale della cartuccia calibro .22-250 Remington, con il colletto ampliato per potere ospitare palle da 6mm di diametro (.243") e l'angolo di spalla modificato a 30° per massimizzare la volumetria interna. Si tratta di una cartuccia destinata unicamente all'attività sportiva, con specifico riferimento al tiro ai bersagli cartacei a lunga distanza. Il suo inventore è l'americano D. Tubb, motivo per cui la cartuccia è anche chiamata 6XC Tubb o 6mm Tubb. Secondo il suo inventore, questa cartuccia presenterebbe i seguenti VANTAGGI  :

- è più corta del 22-250 Remington, e quindi durante la ricalibratura il bossolo è sottoposto ad un minore stress in senso longitudinale, il che riduce la comparsa dell'incruditura dell'ottone
- ha una  volumetria interna inferiore al .243 Winchester (N.B. ci sono circa 7grs. in meno di polvere a parita di peso di palla impiegata), pur garantendo le stesse prestazioni, il che significa maggiore efficienza termobalistica
- il bossolo è meno incline a generare fenomeni di migrazione di materiale verso il colletto e la bocca in seguito allo sparo, limitando di molto la necessità di eseguire operazioni di riduzione della eventuale lunghezza eccessiva tramite l'impiego del tornietto rifilatore
- scarso rinculo se paragonato ad altre cartucce come il 6,5-284 Norma o il 308 Wichester

Le dimensioni principali della cartuccia sono le seguenti :

- Diametro massimo del proiettile = 6,17mm (.243")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) = 71,12 mm
- Lunghezza massima del bossolo  = 48,26mm, ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 48,00mm esatti
- Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 40,91mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla  (tipica) =
38,61mm
- Angolo di spalla =30°
- Diametro del colletto
= 6,91mm
- Diametro alla base della spalla = 11,56mm
- Diametro alla base del corpo = 11,91mm
- Diametro del fondello = 11,96mm
- Pressione di esercizio (media massimale) = 3850 bar (385MPa)
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Standard
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = tra 1 giro in 7" e 1 giro in 8" per canne lunghe tra 685 e 813mm

Purtroppo si tratta di una cartuccia pressochè inesistente fuori dagli USA, per cui è molto difficile trovare sia i dati di ricarica che i componenti per la ricarica personalizzata delle proprie munizioni. Per quanto riguarda i componenti, le palle sono le più semplici da reperire in armeria, dato che non sono altro che le classiche palle da tiro per il calibro 6mm. La cartuccia è stata concepita unicamente per il tiro le palle da 115 - 117grs., che con il 6mm BR sarebbero troppo pesanti. I ricaricatori più smaliziati sono soliti usare tutta la gamma di pesi di palla con peso compreso tra 90 e 115grs. Va precisato che la cartuccia viene normalmente impiegata in canne con lunghezza compresa tra 685 e 813 mm (cioè 27 e 32"). Il passo è normalmente compreso tra 1 in 7" e 1 in 8". Gli inneschi sono i large rifle standard, dato che con dosi di propellente superiori ai 35grs., l'accensione della carica di lancio diverrebbe critica usando inneschi del tipo small rifle (standard o magnuum). Le polveri vengono normalmente scelte tra quelle abbastanza lente a bruciare, come IMR-4831, Norma MRP, H-1000 SP-12, e così via. I bossoli sono prodotti da pochissime aziende, una della quali è la Norma. Altre case produttrici di bossoli sono le americane Tubb Ammo e Superior Shooting System, i cui prodotti non sono però reperibili in Italia all'atto della stesura di queste note. In teoria sarebbe possibile ricavare i bossoli del 6XC partendo da quelli del 22-250 Remington, tramite un procedimento di formatura a freddo (passandoli in una matrice di ricalibratura totale per il 6XC), ma il risultato è quello di provocare una vistosa deformazione anaelastica del bossolo poco al di sotto della spalla. Le deformazione dovrebbe sparire con la successiva operazione di formatura a caldo, solo che il bossolo così deformato quasi sempre non riesce ad entrare nella camera dell'arma. Si può tentare di eliminare il problema della deformazione anaelastica passando PRIMA il bossolo del .22-250 Remington in una matrice di ricalibratura totale per il .308 Winchester, ma serve una pressa monostazione sulla quale va montata una griffa reggibossolo debitamente modificata. Fatto questo, sarebbe possibile il passaggio in una matrice di ricalibratura totale del 6XC, senza avere una palese deformazione anaelastica, ma si tratta di una operazione da lasciare solo ai ricaricatori più esperti!! Per quanto riguarda le matrici, attualmente vengono prodotte alla Redding o dalla Superior Shooting System. Venedo alla ricarica, si possono prendere come base i seguenti dati, ricordandosi di cominciare sempre dalla dose minima :

Palla da 90 - 95grs.

Norma MRP  da 40 a 44,5
Norma URP da 35 a 39,5
Norma 204 da 37 a 41
Norma 203/B da 32 a 36,5
WW-760 da 36 a 40,5
H-380 da 34 a 38
H-414 da 36 a 40,5
H-1000 da 38 a 42
N-165 da 38 a 42
N-160  da 37 a 41
N-560 da 39 a 43,5
N-550 da 36 a 40
N-540 da 33 a 37
N-150 da 34 a 38
N-140 da 33 a 37
N-135 da 31 a 35
IMR-4320 da 32 a 36
IMR-4064 da 32 a 36,5
IMR-4350  da 35 a 39
IMR-4831 da 36 a 40,5
IMR-7828 da 37 a 41
SP-11  da 34 a 38,5
SP-12 da 41 a 45

Palla da 105 - 107grs.

Norma MRP  da 39 a 43,5
Norma URP da 34 a 38,5
Nomra 204 da 36 a 40
Norma 203/B da 31 a 35,5
WW-760 da 35 a 39,5
H-380 da 33 a 37
H-414 da 35 a 39,5
H-1000 da 37 a 41
N-165 da 37 a 41
N-160  da 36 a 40
N-560 da 38 a 42,5
N-550 da 35 a 39
N-540 da 32 a 36
N-150 da 33 a 37
N-140 da 32 a 36
N-135 da 30 a 34
IMR-4320 da 31 a 35
IMR-4064 da 31 a 35,5
IMR-4350  da 34 a 38
IMR-4831 da 35 a 39,5
IMR-7828 da 36 a 40
SP-11  da 33 a 37,5
SP-12 da 40 a 44

Palla da 115 - 117grs.

Norma MRP  da 38 a 42,5
Norma URP da 33 a 37,5
Nomra 204 da 35 a 39
Norma 203/B da 30 a 34,5
WW-760 da 34 a 38,5
H-380 da 32 a 36
H-414 da 34 a 38,5
H-1000 da 36 a 40
N-165 da 36 a 40
N-160  da 35 a 39
N-560 da 37 a 41,5
N-550 da 34 a 38
N-540 da 31 a 35
N-150 da 32 a 36
N-140 da 31 a 35
N-135 da 29 a 33
IMR-4320 da 30 a 34
IMR-4064 da 30 a 34,5
IMR-4350  da 33 a 37
IMR-4831 da 34 a 38,5
IMR-7828 da 35 a 39
SP-11  da 32 a 36,5
SP-12 da 39 a 43


D. desideravo ricevere consigli in merito ai pesi di palla da scegliere per i seguenti calibri: (1) 9x21, (2) 38special, (3) 45 acp. Premetto che per la ricarica utilizzerò unicamente la SIPE-N e che l'uso delle ricariche sarebbe il tiro a 25 metri di precisione o il TDO/TDS. Le armi nelle quali utilizzerò le mie ricariche sono: (1) glock M-19, (2) S&W M-67 canna da 4" , (3) H&K usp 45acp. Attualmente sarei orientato ad acquistare le Target Bullets  della serie hard cast , per via dell'estrema durezza della lega prodotta da questa azienda, che si avvicina molto alle ogive ramate, al fine di ottenere uno scarso impiombamento delle canne. Un ulteriore orientamento sarebbe quello di scegliere pesi molto leggeri per rispettivo calibro, al fine di risparmiare sui costi optando per:
1) 118 grani per il 9x21
2) 130 grani per il 38spl
3) 175 grani per il 45 acp
La cosa che mi scoraggia dall'acquisto, oltre alle eventuali prestazioni balistiche, che sconosco per gli usi soprascritti e di cui chiedo delucidazioni per i rispettivi anomali pesi di palla sopraelencato, è anche la scarsa diffusione per gli stessi pesi, di tabelle di ricarica sulla la Sipe N. Che ne pensate? Che dosi di SIPE-N consigliate, se ritenete valide le scelte? Quali altri pesi eventualmente consigliate? Quale marca di ogive oltre la Target Bullet eventualmente scegliere dalle prestazioni sovrapponibili?


R. in astratto, per l'acquisto non ci sono preclusioni di sorta. Per prima cosa, faccia il giro delle armerie della zona per chiedere cosa vendono e a che prezzo. Poi interpelli principali distributori italiani di materiali per ricarica e i produttori di palle per sentire cosa le propongono. Se ritiene che le Target Bullet facciano al caso suo, allora va benissimo. Per prima cosa, ha fatto bene a verificare la durezza, dato che una palla troppo morbida crea solo dei problemi di sporco e di scarsa precisione. Se sono le palle più dure che riesce a trovare, questo è molto positivo. La caratteristica è molto importante e va sfruttata a dovere. Il fatto è che il piombo (e la lega) tende a scavalcare la rigatura, e ad arrivare male sul bersaglio. Bisogna sempre fare in modo di trovare la lega più dura possibile (cosa sulla quale i produttori tendono spesso a mescolare le carte), perchè altrimenti ci saranno solo problemi di pulizia e di precisione. Detto questo, prima di acquistare le palle, cerchi di sapere BENE il diametro!! Questo è molto importante perchè se anche le palle sono dure e non impiombano (cosa importantissima), se il diametro non  corretto in relazione al calibro, non saranno mai precise. Questo causa notevoli arrabbiature. Se parliamo di palle in lega, i diametri devono essere :
 
- per il 9mm = 9,04mm / .356"
- per il .38Spl = 9,06mm / .357"
- per il .45 = 11,48mm / .452"

Prima di procedere all'acquisto cerchi di ottenere più informazioni possibili su questo aspetto. Non c'è nulla di peggio di avere in casa centinaia di palle sottocalibrate e di non sapere come fare ad usarle. Per la ricarica, di problemi particolari non ne esistono molti. Le palle del 9mm si possono ricaricare usando le stesse dosi delle palle da 115grs. Una differenza di peso di 0,003grs. è trascurabile, e comunque tenga conto del fatto che le dosi con le palle in lega sono più basse rispetto a quelle delle palle blindate. A ciò aggiunga anche che con le palle in lega, le tolleranze costruttive sono spesso piuttosto "allegre", anche se i produttori non lo dicono mai. Per il 38Spl può usare come base di partenza i dati riferiti alle palle da 125grs. Dopo avere completato la sperimentazione e dopo avere osservato come si comporta la SUA arma, sceglierà le dosi più opportune. Infine, per il 45 può cominciare a ricaricare partendo dalle dosi relative alle palle da 185grs. ricordandosi che può mettere dentro un quantitativo maggiore di propellente, e che alla fine dovrà fare gli adattamenti del caso. Ovviamente, tutte le volte che si comincia a caricare con dei componenti nuovi, occorre iniziare sempre dalla dose indicata come minima per qualsiasi polvere.

D. sono in difficoltà dal momento che nonostante  abbia letto la ricarica Vs non riesco a trovare i dati  che mi occorrono per la ricarica con il materiale attualmente a mia disposizione nella calura e chiusura estiva:

- Calibro 45acp  pistola W.C.CQB elite
- Palle  SPEER TMJ RN da 230grani catalogo 4480
- Palle SPEER TMJ FP da 200grani catalogo 4471
- Palle SIERRA FMJ da 230 grani
- Polvere Vihtavuori N340
- Bossoli Remington,Fiocchi.

Non ho il manuale Speer,  e quello Vithvuori non prevede quelle palle. Sarei contento di conoscere anche altre Soluzioni migliori, infine uso poligono ed altro. Desidererei sapere dosi min e max della polvere citata, e COL ed una curiosità da pricipiante, il Seater micrometrico della Redding funziona anche da taper?

R. potrebbe fare così :
 
PALLA DA 230GRS.
 
N-340 5,0 - 6,5grs.
 
PALLA DA 200GRS.
 
N-340 5,5 - 7,0grs.
 
La OAL è di 31,00mm. Gli inneschi sono i soliti Large Pistol Standard. Inizi sempre dalla dose indicata come minima. La matrice di inserimento della Redding funziona solo da inseritore, anche perchè nella ricarica di precisione si preferisce separare le due fasi di inserimento e crimpatura. Dunque, a meno che recentissimamente il produttore non abbia cambiato idea, lo strumento in suo possesso consente solo l'inserimento micrometrico. Per crimpare il bossolo (cosa importatissima nelle cartucce destinate alle armi semiatomatiche), le conviene usare l'apposita matrice creata espressamente dalla LEE per risolvere questo problema.

D. ho la possibilità di reperire un caricamento speer gold dot da 270 grani soft point per uso in carabina. Ho paura di scassare la 629 o posso azzardare ad usarne una cinquantina. La midway vende le gold dot hollow point da 200 e 210 grani (non capisco questa disponibilità di pesi cosi simili) ipotizzando l'uso della 200 grani potete darmi qualche consiglio sulla ricarica ? Io sul revolver con canna corta ho molto apprezzato il funzionamento con la 3n37 come detto con palle in lega da 190 grani. La gold dot mi sembra una palla ben congegnata e non ritengo il caso di modificarla. Infine riassumo la domanda cardine: è più lesivo un xtp da 240 portato a 190/200 grani con eventuale e auspicata totale frammentazione dentro il selvatico o  una gold point hollow point da 200 grani senza modifiche?
R. in estrema sintesi :
 
ho la possibilità di reperire un caricamento speer gold dot da 270 grani soft point per uso in carabina ho paura di scassare la 629 o posso azzardare ad usarne una cinquantina  = sono palle specifiche per caccia e per impiego in carabina. E' chiaro che l'arma non si danneggia sparandone solo 50. Però il rinculo sarà pesante.
 
- la gold dot mi sembra una palla ben congegnata e non ritengo il caso di modificarla. = nel caso che voglia usarla, non serve modificare assolutamente nulla
 
- è più lesivo un xtp da 240 portato a 190/200 grani con eventuale e auspicata totale frammentazione dentro il selvatico o  una gold point hollow point da 200 grani senza modifiche.= per esperienza personale, le palle che si frammentano di più sono le Sierra SJHP o le Remington SJHP da 240grs. Poi ci sono le Hornady HP/XTP e le Nosler SJHP da 240grs. Le GFL si frammentano poco o nulla. E' raro che una GD si frammenti completamente perchè è parecchio dura. Si espande e può deformarsi fino a rompersi in pochi pezzi, ma una frammentazione vera e propria è molto difficile
 
D. dovendo provare ad attingere un selvatico coriaceo ho optato per il 44 magnum sparato in 629 classic canna 5 pollici. Premetto che l'arma ha sparato forse 150 cartucce magtec 240 grani blindate e poi solo palle ottime della Target in lega da 190 grani con cariche a partire da 12,5 a 15,5 (max) di 3n37. premetto che 12,5 grani da una cartuccia piacevoloissima e molto precisa. 15.5 grani danno una bella castagna ma secca con l'arma che non tende a ruotare quando si alza. in questo caso difficile sparare piu di 50 colpi consecutivi. a 12,5 sessioni di 100 colpi sono possibili. con le magtec è difficile arrivare a 50 senza indolenzimenti. Essendo il selvatico coriaceo presumo bisogna usare una palla semicamiciata a espansione. Ho ha disposizione delle palle hornady xtp da 240 grani. approfondendo la cavità con una fresa da .221 ( .223 reminton  )sono riuscito a portare la palla a 190 grani . mi è venuta la strana idea di montarci dentro ad interferenza di 2,5 centesimi/mm  un 52 grani cal. 223 sierra. all'impatto la palla piu piccola con la punta esposta iniziando ad espandersi favorirebbe l'espansione della xtp per poi separarsi dalla stessa e costituire un altro proietto a se stante unendosi al potere lesivo della xtp a questo punto completamente espansa qualora addirittura frammentata del tutto . cosa ne pensa di questa astruseria ? con che polvere opererebbe 240 grani complessivi risultanti? la 3n37 (che mi piace) sarebbe ancora idonea ? N105 ? N110? altra polvere della Vita?

R. in breve :

- dovendo provare ad attingere un selvatico coriaceo ho optato per il 44 magnum = le conviene usare una carabina a leva con palle da 240grs di tipo SJHP unite a polveri a doppia base e accese da inneschi magnum. Le polveri migliori in tal senso sono la WW-296, la H-110 o la SP-3. Un grande classico, utilizzato da moltissima cacciatori, sono 24,0grs. di WW-296 dietro ad una palla da 240grs. ben crimpata nella bocca del bossolo.
 
- premetto che l'arma ha sparato forse 150 cartucce = sono pochi per "distruggere" un'arma, anche se a piena carica. Chiaramente gli effetti sul polso del tiratore sono un'altra storia...
 
- palle ottime della Target in lega da 190 grani con cariche a partire da 12,5 a 15,5 (max) di 3n37. premetto che 12,5 grani da una cartuccia piacevoloissima e molto precisa. 15.5 grani danno una bella castagna ma secca con l'arma che non tende a ruotare quando si alza. in questo caso difficile sparare piu di 50 colpi consecutivi. a 12,5 sessioni di 100 colpi sono possibili = se le interessa assemblare ricariche semi-magnum, allora polveri come la 3N37, 3N38, N-350 o simili sono la scelta giusta
 
- essendo il selvatico coriaceo presumo bisogna usare una palla semicamiciata a espansione.= si. Prima ancora però c'è da fare due cose importanti. PRIMO : conoscere a memoria l'anatomia della preda, in modo da abbatterlo a prescindere dalla posizione e dall'angolazione con cui si presenterà ai suoi occhi. Si ricordi che, a differenza di quello che credono in molti, il selvatico non è un pezzo di carta con disegnato un centro, ma un animale con una sua anatomia. SECONDO : le serve spingere ad alta velocità una palla molto robusta, o  altrimenti si sbiciolerà attraversando i primi centimetri di grasso. In questo caso otterrà solo una ferita superficiale!! Il peso classico delle palle da caccia è 240grs. (che è poi il peso attorno al quale è nata la cartuccia), anche se alcuni cacciatori usano palle da 270 o addirittura 300grs.
 
- la 3n37 (che mi piace) sarebbe ancora idonea ? N105 ? N110? altra polvere della Vita? = SI se vuole assemblare una cartuccia di media potenza. NO se vuole assemblare una cartuccia da caccia. La N-105 è dedicata ai calibri magnum con palle leggere. La N-110 è dedicata ai magnum con palle pesanti e medio-pesanti. Nel 44 magnum si usa con palle di peso pari o superiore ai 240grs. Di solito si usano 21,0 - 21,5grs. di N-110 con la palla da 240grs. In carabina se ne usano addirittura 22,0grs. La dose minima è di 19,0grs. E' chiaro che con una polvere del genere più la canna è lunga e più la combustione è ottimale. Inoltre,  è poi ovvio che essendo una polvere magnum per eccellenza, il rinculo sarà notevole
 
D. Ho acquistato recentemente un H&K MR308 con canna poligonale da 20" Match in passo 1-12". Vi scrivo per avere, se possibile, qualche suggerimento per la ricarica di munizioni in questo tipo di canna, essendo abituato ad utilizzare il 308W solo su sniper bolt-action (Rem e Sako). Ho provato ricariche con palle HPBT da 150-155-168gr e polveri piuttosto veloci (Vihtavuori N135 e Norma N202) ottenenendo risultati alterni, anche per la lunghezza della canna. In sintesi, a parità di passo di rigatura, rispetto ad una rigatura canonica quella poligonale, trattenendo meno la palla, richiede l'uso di palle più pesanti (eg. 175-185gr)? In generale a palle più pesanti corrispondono polveri più lente, ma con una canna di soli 20" si riescono ad ottenere velocità adeguate?
R. come consigli di carattere generale si può dire quanto segue :
 
- usi solo bossoli della migliore qualità
 
- usi inneschi di qualità
 
- controlli che tutti i bossoli siano della stessa lunghezza e che non superino la lunghezza massima prevista (N.B. è un parametro importante in generale e lo è ancora di più per le armi semiautomatiche)
 
- controlli che la tensione del colletto sia idonea in tutti i bossoli
 
- non usi polveri troppo rapide a bruciare perchè sono poco tollerate dalle armi semiautomatiche
 
- controlli che la cartuccia sia il più coassiale possibile
 
Nel caso di specie, con la sua arma :
 
- avendo una canna di soli 20" non potrà ovviamente ottenere le velocità tipiche di una canna da 61 o 66cm
 
- avendo una canna "leggera" paragonata ad una canna da tiro, non potrà avere lo stesso livello di precisione di un'arma da tiro
 
- il fatto il avere uno scatto con un peso di sgancio di oltre 2Kg potrebbe procurarLe delle difficoltà pratiche se cerca la massima precisione. Ponga attenzione circa il fatto che questo potrebbe essere il problema più grave con cui avrà a che fare. Eventuali "rosate large" non sono tanto dovute al tipo di ricarica o all'abilità personale del tiratore, ma piuttosto allo scatto non adatto ad effettuare del tiro di precisione
 
Premesso questo, in estrema sintesi .
 
- usi solo palle di tipo HPBT  o, in alternativa, FMJBT. Eviti altri tipi di palla
 
- scelga palle nella fascia degli 11 - 12g di peso. Non di più e non di meno
 
- la N-135 si è rivelata spesso troppo rapida a bruciare per un'arma semiautomatica e potrebbe dare luogo a problemi di apertura anticipata
 
- la Norma 202 è una scelta migliore rispetto alla N-135
 
- una dose di 42,5grs. di Norma 202 dietro ad una palla Sierra MK da 175grs. sviluppano una velocità di 800m/s con una canna da 24". Usando la sua canna da 20" chiaramente non porà ottenere la stessa velocità, ma avrà comunque una velocità sufficientemente alta per gli scopi che si prefigge. La dose di 42,5grs. è considerata massima dal manuale Norma, per cui potrebbe benissimo usare la dose di 42,0grs. ottenendo velocità comunque soddisfacenti. Si ricordi che eventualmente potrebbe tenere la OAL a 70,00mm invece dei soliti 71,00 - 71,10mm, allo scopo di compensare la riduzione di 0,5grs.
 
- una dose di 42,0grs. di N-140 unita ad una palla Sierra MK da 175 potrebbe essere un'alternativa logica alla carica precedente. Alcuni usano una dose di 43,0grs. per avere una migliore densità di caricamento. Diciamo che dosi comprese tra 42,0 e 42,5grs. di N-140 dietro alla palla da 175grs. consentono di avere risultati più che soddisfacenti
 
- una possibile altra soluzione potrebbe essere rappresentata da 43,0grs. di Norma 203/B dietro alla palla Sierra da 175grs.
 
- volendo potrebbe usare gli stessi dosaggi indicati per le palle da 175grs, anche con le palle con peso di poco inferiore agli 11g (167- 168grs.)
 
- da valutare potrebbero anche essere 42,0grs. di N-140 con le palle da 180 - 185grs. , oppure  43,0grs. di N-150 con le palle da 180 - 185grs. , o ancora 42,0grs. di Norma 203/B con le palle da 180 - 185grs.

D. come faccio a ricaricare cartucce per il tiro ridotto con le palle GUNNY?
R. le conviene informarsi direttamente presso il venditore, che è l'armeria FMJ. Può trovare informazioni utili sul sito http://www.fmj.it/gunny.htm. Nel sito sono riportate le dosi di ricarica e come si deve ricaricare. Tenga conto che deve riempire il bossolo anche di semolino o altro materiale inerte, e che le armi semiautomatiche non funzionano con queste combinazioni palla - polvere.

D. cosa ne pensate delle ogive estremamenti pesanti per il cal 9x21 tipo quelle da 147grani o da 135? Cosa ne pensate delle ogive ramate? Sono da preferire anche a quelle in lega di qualità?
R. in breve :
 
- le palle pesanti per il 9x21 sono state fatte per impeghi agonistici. In origine erano state fatte per la classe open del tiro dinamico sportivo. Poi si sono diffuse anche ad altre discipline sportive. Non hanno impieghi al di fuori di questo settore. Se poi uno le vuole usare per fare altro, ognuno è libero di spendere i propri soldi come meglio crede........ Si ricordi che più sale  il peso di palla e più aumenta  il rinculo (IN QUALSIASI CALIBRO) e, quindi, diminuisce il controllo durante il tiro rapido
 
- le palle ramate sono state fatte perchè normalmente è raro che una palla in lega sia molto dura. Lo scopo era quello di evitare gli impiombamenti riducendo i costi legati all'acquisto di palle blindate. L'altro problema è  che le palle in lega di scarsa qualità tendono a scavalcare la rigatura, oppure a risultare poco precise in alcune armi. Allora si è tentato di risolvere il problema tramite le palle ramate. Per essere di qualità, una palla ramata deve essere ad alto spessore, o al ramatura si sbriciolerà durante il passaggio nella canna. Ci sono spessori di 60, 90, 120 e 240 micron. Molte palle in circolazione sono vendute come "da 120micron" , ma in realtà sono da 90 o peggio 60 micron!! Per sparare con sicurezza (= senza che la ramatura si perda per strada......), serve uno spessore di almeno 120micron. Sono molto belle quelle della tedesca H&N. Ad ogni modo, più lo spessore aumenta e più il prezzo della palla sale

D. ho acquistato un Carcano e vorrei dedicarmi alla ricarica delle mie munizioni, ma prima di farlo vorrei conoscere esattamente il diametro della canna della mia arma. Mi hanno detto che ci sono in commercio dei tamponi per effettuare questa operazione, ma non so dove trovarli: come posso fare?
R. per prima cosa, dovrebbe richiedere l'esecuzione di questa operazione al suo armaiolo di fiducia. A parte questo, la TANI (un'azienda di Alessandria specializzata in strumenti per la ricarica di precisione), ha messo in commercio un set di 4 tamponi per verificare l'esatto diametro della canna delle armi calibro 6,5x52Carcano. I diametri dei tamponi sono rispettivamente di :

- RS 6,65mm (rifiuto servizio) = non deve mai essere inserito per oltre 20mm dal vivo di volata e oltre 180mm dal vivo di culatta
- AF 6,50mm (accettazione di fabbrica) = deve scorrere senza problemi per tutta la lunghezza della canna
- UC 6,55mm (usura canne 1) = usura canna minima
- UC 6,60mm (usura canne 2) = usura canna media

La realizzazione è molto curata, dal momento che le bacchette di acciaio vengono tornite dal pieno, per poi essere sottoposte a:

- godronatura
- maschiatura
- rettifica millesimale
- incisione LASER del diametro esatto sul corpo

Tutti i tamponi sono filettati, in modo da potere essere montati facilmente su una bacchetta di pulizia per armi.

D. ho comperato palle Barnes TTSX 225 gr da ricaricare sul mio Remington Police MLR 338 Lm canna 26'' passo 1/10  utilizzando polvere VIHTAUORI  N165. Leggendo le tabelle sul vostro sito, indicate come dose minima 88,00gr e dose massima 97,00gr con un OAL di 91,00-92,00mm, invece leggendo le tabelle Vihtauori per carabina 2007 danno come dose min 83,2 gr e come dose max 92,8. Potete darmi un vostro consiglio sulle dosi da provare viste anche le caratteristiche dell' arma ?
R. non sappiamo in quali condizioni i tecnici della vihtavuori hanno provato l'arma, per cui non le sappiamo rispondere in modo preciso. Quello che è certo, è che nel manuale precedente la stessa vihtavuori dava come massima una dose di 96,9grs. per la palla da 225grs. I tecnici della Barnes con la palla da 225grs. suggeriscono una dose di 94grs. di IMR-7828, che è una polvere molto simile alla N-165 come caratteristiche di combustione. Tanto per avere un'idea, tenga conto che con 88grs. di N-165 il bossolo appare ancora abbastanza vuoto, e che 92grs. sono la dose massima con la palla da 250grs. Forse il motivo di questa differenza va visto nel fatto che le palle della Barnes sono più lunghe del normale, per cui i tecnici della vihtavuori hanno scelto un approcio più cauto. Però la nostra è solo un'ipotesi. Per iniziare, provi a partire da 88grs. e vada fino a 92grs. Controlli ogni eventuale segno di sovrapressione. Arrivato a questo punto, se non ha riscontrato problemi potrebbe verificare se può aumentare la dose con incrementi di 0,5grs. per volta. Controlli come si comporta l'arma e verifichi a quale dosaggio è più precisa. Tenga presente che essendo un magnum, i risultati migliori si hanno di solito alle dosi massime o quasi massime. Usi una OAL di 92,00mm

D. ho letto che la H-110 è l'equivalente della WW-296, e che la HP-38 è l'equivalente della WW-231. E' possibile avere una tabella più ampia sull'equivalenza tra le principali polveri Hodgdon e Winchester?
R. diciamo di si. Partendo dal presupposto che la similitudine chimica tra due propellenti non significa che si possano usare le stesse dosi a parità di calibro (ad esempio, la WW-296 e la H-110 sono due polveri sferoidali a doppia base create per il caricamento di cartucce magnum per arma corta, ma le dosi di impiego non sono identiche), una tabella che fornisce un'equivalenza grossolana (per altro ricavabile dai dati pubblicati dai rispettivi produttori) è la seguente:

Hodgdon Trap-100 = WW-452AA
Hodgdon HP-38 = WW-231
Hodgdon HS-6 = WW-540
Hodgdon HS-7 = WW-571
Hodgdon H-110 = WW-296
Hodgdon H-414 = WW-760

D. ho sentito dire che ricaricando il 9x21 si rischia di ottenere l'effetto clessidra. Cosa significa?
R. con il termine effetto clessidra, ci si riferisce al fatto che, ad un esame visivo, il bossolo di una cartuccia RICARICATA appare "più stretto" al centro e "più largo" alle estremità (= cioè a livello di bocca e a ridosso del solco di estrazione). Il fenomeno può essere causato :

- errata regolazione delle matrici (questo è il motivo principale!!)
- bossoli realizzati con materiale di scarsa qualità (N.B. questo è un altro motivo rilevante)
- usura eccessiva dei bossoli (N.B. anche questo è importante, perchè nei bossoli nuovi l'effetto clessidra non compare mai, salvo che non ci sia una regolazione della matrice di ricalibratura completamente ERRATA!!)

La ragione principale è che la conicità del 9x21mm è INFERIORE a quella del 9x19mm, e se la matrice (di ricalibratura) è regolata male, il risultato è quello di avere un bossolo che viene "strizzato" eccessivamente in fase di ricalibratura. Per eliminare il problema, che è UNICAMENTE estetico (e che non causa nessun inconveniente pratico), o si regola adeguatamente la matrice di ricalibratura, oppure si acquista una matrice di ricalibratura custom (presso un produttore di fama mondiale, oppure facendola realizzare ad hoc da una valente armaiolo meccanico). Come ultimo consiglio, non va dimenticato che la ricarica CORRETTA di una munizione richiede SEMPRE 4 matrici, e non solo 3, vale a dire:

- prima matrice O matrice di ricalibratura e decapsulamento
- seconda matrice O matrice di svasatura (e caricamento)
- terza matrice O matrice di inserimento
- quarta matrice O matrice di crimpatura

D. vorrei farmi costruire un'arma custom in calibro 7mm, ma sono indeciso tra 7mm WSM e 7mm SAUM. Molti, compreso l'artigiano che mi deve costruire l'arma, mi dicono che il 7mm SAUM è meglio per una questione di allineamento del proiettile all'anima della canna: è vero tutto questo?
R. la camera di cartuccia è composta dalle seguenti parti :

- camera
- colletto (collo)
- gola
- inizio di rigatura

Cominciando con la camera (chamber) intesa in senso stretto, essa è la parte della canna che alloggia (quasi tutta) la cartuccia. La realizzazione della camera non consiste nel "...fare un buco ed allargarlo con un alesatore...", come pensano in molti, ma richiede un compromesso tra efficienza (dell'arma) e precisione (sul bersaglio). Una camera "stretta" (cioè realizzata alle misure minime previste dalle schede CIP) consentirà di ottenere ELEVATI livelli di precisione, oltre ad AUMENTARE significativamente la vita operativa dei bossoli (N.B. particolare importante per chi pratica la ricarica personalizzata delle proprie munizioni). Tuttavia, una camera "stretta" darebbe luogo a malfunzionamenti se l'arma dovesse essere usata in pessime condizioni operative o, in alcuni casi, semplicemente dopo avere sparato un numero esiguo di colpi (N.B. cioè semplicemente accumulando la feccia di combustione). Al contrario, una camera "larga" (cioè realizzata alle misure massime previste dalle schede CIP) consentirà di avere una ELEVATA efficienza, ma la precisione e la vita operativa dei bossoli saranno SCARSE. La scelta delle dimensioni della camera è correlata anche all'esatta misura dello spazio di battuta, o luce di battuta (headspace) che dir si voglia, cioè alla distanza esistente tra la faccia dell'otturatore e la spalla della (camera di) cartuccia in condizioni di chiusura. Questa distanza NON è una misura unica, ma una gamma di misure comprese tra un massimo ed un minimo, e che possono variare a seconda che si tratti di armi destinate al mercato civile o al mercato militare. Anche in questo caso, per scegliere il corretto valore della luce di battuta andrà fatto un compromesso a seconda del risultato che si vuole ottenere, nel senso che:

- aumentare il valore significa aumentare l'efficienza ma ridurre la durata del bossoli e la precisione
- diminuire il valore significa aumentare la durata del bossoli e la precisione, ma mettere a rischio il funzionamento se l'arma è molto sporca

La cosa importante è che il valore non vada mai oltre il massimo o il minimo previsti. Venendo al colletto (o collo), esso è la parte della camera dove appoggia il colletto del bossolo. Anche il diametro del colletto è CRITICO perchè deve essere:

- sufficientemente piccolo, per limitare la deformazione anaelastica del bossolo associata allo sparo
- sufficientemente grande, per consentire comunque un funzionamento privo di incertezze 

Nell'individuazione del diametro adeguato del colletto, è dunque necessario fare un compromesso tra esigenze contrapposte, cioè tra regolarità di funzionamento e durata dei bossoli. La gola (throat) è quella piccola porzione cilindrica anteposta al colletto, che ha un diametro INFERIORE a quello del colletto ma SUPERIORE a quello del proiettile che viene impiegato (N.B. spesso ha lo stesso diametro dell'anima della canna). Detto in altri termini, la gola è quella parte della camera che viene occupata dal proiettile. Lo scopo della gola è duplice, e cioè di consentire al proiettile di lasciare il bossolo e di semplificare l'alimentazione. Anche in questo caso, per il produttore la realizzazione della gola consiste nel trovare il giusto compromesso tra esigenze contrapposte. Infatti, più  la gola è corta e più la precisione aumenta, ma più la gola è corta e più aumentano le pressioni in camera. Viceversa, più la gola è lunga e più la precisione tende a diminuire, ma una gola più lunga consente un maggiore controllo sulle pressioni di esercizio, che saranno più basse. Per quanto riguarda l'inizio di rigatura (leade), si tratta della parte anteposta alla gola, dalla quale comincia la rigatura vera e propria. A seconda dei costruttori, l'inizio di rigatura può essere:

- più o meno corto
- più o meno ripido 

Il modo in cui l'inizio di rigatura è realizzato ha un'importanza decisiva per controllare:

- precisione
- velocità
- pressione

La scelta, in concreto, andrà fatta a seconda di quelle che sono le reali esigenze. Qualche esempio potrà chiarire meglio i termini della questione. Per un soldato, l'inizio di rigatura deve essere lungo e poco ripido, in modo da tenere le pressioni basse e la funzionalità elevata anche nelle peggiori condizioni operative possibili. Ciò andra a discapito della precisione assoluta, ma colpire un uomo a 300m non è come fare la rosata più piccola possibile alla stessa distanza. Viceversa, per chi si dedica al tiro di precisione (sportivo), l'inizio di rigatura deve essere corto e ripido, in modo da massimizzare la precisione ed ottenere velocità alla bocca elevate. Premesso tutto questo, per chi deve realizzare una camera di cartuccia partendo da zero, è importante avere non solo degli alesatori più precisi possibile, ma anche la possibilità di regolare con precisione il centraggio, dopo averli inseriti nella macchina che dovrà realizzare la lavorazione. In altre parole :

- prima si dovrà identificare l'asse della canna da alesare
- poi si dovrà identificare l'asse dell'alesatore
- infine, si dovrà fare coincidere l'asse della canna con l'asse dell'alesatore

Per quanto attiene alle differenza concreta tra Short Magnum (Winchester) e Short Action Ultra Magnum (Remington), la differenza sta essenzialmente nella lunghezza  di collo e dell'inizio di rigatura, nonchè nell'inclinazione dell'inizio di rigatura. Nei SAUM questi parametri sono stati ottimizzati per migliorare la precisione pura, che risulta essere sensibilmente migliore rispetto a quella delle cartucce Short Magnum.

D. ho recentemente acquistato uno Sharp Pedersoli. Come posso ricaricare avendo disposizione i seguenti componenti: palle 451,  500grs MAXI PEDERSOLI e polvere caccia SIPE, IK6, Anigrina lamellare, Balistite C DN - MB?

R. purtroppo la risposta è negativa. Per ricaricare il .45-70 con tutta la gamma di palle disponibili, e a maggior ragione con la palla da 500grs., è necessario ricorrere a polveri specifiche. Si tratta di  polveri con media velocità di combustione, che può trovare indicate in qualsiasi manuale di ricarica, o nella pagina del nostro sito dedicata al calibro di suo interesse. Il volere a tutti costi utilizzare polveri destinate al caricamento di munizioni spezzate per fucile a canna liscia può unicamente portare a pericolosi incidenti. Il fatto che ultimamente in Italia siano in aumento gli incidenti tra chi ricarica il 45-70, è proprio dovuto a persone che vogliono assemblare ricariche per il "tiro ridotto" o per il "tiro da divertimento" usando polveri nate per il fucile a canna liscia. Il nostro consiglio, per quanto possa valere, è quello di acquistare della
polvere specifica per ricaricare il 45-70, lasciando le polveri che ci ha indicato per la ricarica delle cartucce destinate alle armi a canna liscia.

D. avrei una domanda piuttosto stupida: di che cosa è fatta la canna della Wildey in .475 Wildey Magnum? Che acciaio è stato usato?
R. stando al costruttore, si tratta di acciaio AISI 410 martensitico, sottoposto a raffreddamento con velocità costante.

D. è vero che l'idoneità al maneggio delle armi si può autocertificare?

R. si, lo prevede la L.183/2011. Allo stato attuale, le PP.AA. o i gestori di SS.PP. sono tenuti ad acquisire d'ufficio le informazioni in possesso di altre PP.AA., oppure sono tenute ad accettare la dichiarazione sostitutiva dell'interessato. Detto in altri termini, una Questura non può chiedere ad un cittadino la produzione del certificato di idoneità al maneggio dopo che ha svolto il relativo esame, così come la Sezione del TSN non è obbligata a rilasciare il certificato di idoneità maneggio senza una specifica richiesta. Il cittadino può semplicemente autocertificare l'avvenuto superamento dell'esame. Ancora, il cittadino non è nemmeno obbligato a chiedere alla Sezione del TSN il rilascio del certificato. Lo può fare, ma non è obbligato a farlo. La Sezione del TSN, su richiesta della Questura competente per territorio, può confermare o meno che un dato cittadino ha sostenuto positivamente l'esame per il maneggio delle armi da fuoco.

D. qualche azienda distribuisce ogive per il .38Spl trafilate a .358"? Sono da preferire a quelle trafilate a .357?
R. allo stato attuale, l'unica azienda che produce la palla per il 38/357 da .358" è la tedesca H&N. Questo, almeno per quanto di nostra conoscenza. Poi potrebbero anche esserci delle eccezioni che non conosciamo. Comunque, un qualsiasi produttore di palle (serio) lo potrebbe fare su richiesta, ovviamente a prezzo maggiorato e per quantitativi molto grossi (= decine o meglio centinaia di migliaia di pezzi). Volendo, uno potrebbe farsi modificare uno stampo commerciale per fondersi le palle a livello casalingo, ma si tratta di una scelta altamente personale. Una palla per il 38/357 da .358" di diametro serve solo per due ipotesi :
 
- la canna è stata forata larga (è questo è stato effettivamente accertato da un armaiolo competente o è stato dichiarato dal produttore)
- la canna è erosa o usurata
 
Al di fuori di questi casi non serve

D. ho acquistato una splendida SW1006 e volevo chiedervi se esistono in commercio munizioni 10 Auto full power, per intenderci a livello di Norma/Federal HiPower da voi citate nella pagina della ricarica. Mi interessa non tanto sparare delle “cannonate”, ma avere un termine di paragone nello studio delle mie ricariche.
R. salvo il fatto di riuscire a reperire qualche fondo di magazzino presso qualche armeria e presso qualche distributore/importatore, le 10mm Auto a piena carica sono scomparse dal mercato da oltre 20 anni. Magari in zona Milano o hinterland si potrebbe trovare qualcosa del genere presso qualche grossa armeria. Stesso tentativo lo potrebbe fare a Torino, Genova, Firenze o Roma. Ma si tratta solo di tentativi, dato che non siamo in grado di indicarle un posto preciso dove recarsi. Per darle un'idea del livello di potenza sviluppato dalla munizione originale, tenga conto che il 10mm a piena carica incrinava i fusti delle Colt "Delta Elite" o delle meno note (e diffuse) Bren Ten.
 
D. ho una domanda scaturita da una considerazione personale. Da tabelle di case produttrici di polveri, in questo caso parlo espressamente della Vihtavuori, nonché sul vs.sito si parla sempre di non scendere al di sotto delle dosi minime. Ebbene, voi suggerite dai 5,0 ai 7,3 grani di 3N37 per palla da 145-150g,  la Vihtavuori parla di 4,9 come minimo per uno sviluppo di 1016 fps con PF 147. Volendo portare, la mia cartuccia,  a 127 di PF dovrei scendere a 4,3, il che significa un bel 13% in meno. La mia domanda è: quali sono i rischi che questa operazione comporta?
R. in linea teorica, la combustione della polvere è ottimale solo quando nel bossolo non esiste nessuno spazio vuoto. Questa condizione è nota come quella in cui si ha una densità di caricamento del 100%. Di solito nelle  munizioni per pistola è raro che si arrivi ad una tale densità di caricamento, essenzialmente per due motivi :
 
- non tutte le combinazioni palla - polvere lo consentono (per motivi di pressione di esercizio)
- non tutte le polveri ammettono l'introduzione oltre certe dosi senza andare incontro a significative alterazioni dell'indice di combustione (in pratica se c'è "troppa" polvere, la polvere non brucia più alla velocità prevista in origine dal costruttore, ma comincia a bruciare troppo rapidamente, cosa che fa alzare le pressioni di esercizio in modo eccessivo)
 
Di solito si lavora con densità di caricamento dell'80 - 90% e si crimpa il bossolo in modo da fare crescere in modo uniforme la pressione dentro al bossolo PRIMA che la palla si distacchi. Questo fa in modo che la combustione sia regolare. Se lei ha una certa combinazione palla-polvere e va a mettere meno polvere del previsto nel bossolo, lo spazio vuoto cresce e la combustione peggiora. Al di sotto di una certa misura, la polvere brucia "a pezzi" e questo provoca il rischio di esplosioni dentro al bossolo. Nelle munizioni per armi corte è abbastanza raro come fenomeno. Di solito avviene se si cerca di mettere dosi troppo piccole di polveri molto lente a bruciare in un bossolo medio grande (per esempio una dose troppo piccola di WW-296 dentro ad un bossolo del .44magnum). Nelle munzioni per fucile è frequente quando si tenta di assemblare le c.d. "cariche per il tiro ridotto". Quando un bossolo da fucile è pieno solo per il 50% o meno, il rischio è in agguato. Spesso questi fenomeno si verificano tra gli appassionati di ex-ordinanza, i quali ricaricano smontando le cartucce e togliendo gran parte della polvere. Tornando al suo caso, se le differenze sono minime (= decimi di grano) il problema non si pone. Il problema nasce se si cominciano a togliere alcuni grani rispetto alla dose indicata come minima. La 3N37 è abbastanza flessibile in tal senso. Molti ricaricano con 5,0 - 5,5grs. con la palla da 123-125grs. per il tiro di divertimento, e passano a dosi più alte per la competizione o per altri scopi. Con la palla da 145-150grs. di solito si parte  da 5,0grs. come minima. Per risolvere  il suo problema, potrebbe provare a ridurre lo spazio vuoto usando una OAL di 29,00 invece dei soliti 29,50mm. Provi, per esempio, una dose di 4,5grs. con una OAL di 29,00mm ed una adeguata crimpatura per vedere come si comporta questa combinazione. Prima di compiere tutte queste operazioni, verifichi che velocità si ottiene nella SUA arma con 5,0grs. di 3N37 uniti alla palla che intende usare. Solo dopo avere fatto le misure necessarie potrà decidere cosa fare. Venendo ai dati contenuti nel manuale Vihtavuori :
 
- molti ricaricatori hanno verificato sulla loro pelle che spesso le velocità riportate sono del tutto irrealistiche. Nessuno (in Italia e all'estero) ha capito come siano state effettuate le misurazioni. I dati pubblicati sul manuale dovrebbero essere il frutto di migliaia di prove svolte in canna manometrica, ma da verifiche svolte (in Italia e non solo) i dati non tornano ne eseguendo le prove con armi vere e nemmeno con canne manometriche
- c'è un gravissimo errore di stampa che si ripete in tutte le edizioni, perchè quella che viene indicata come "pressione massima", in realtà è la "pressione media massimale"!! Quella che la CIP indica come Ptmax non è la pressione massima, ma la pressione media massimale, che è una cosa completamente diversa. Leggendo il manuale Vihtavuori (e non solo, perchè anche altri manuali od opuscoli contengono il medesimo errore) viene invece detto che Ptmax è la pressione massima di una qualsiasi cartuccia, e questo non corrisponde al vero.
 
D. ho in casa 2Kg di Vectan AS ma non so come usarla nella mia Tanfoglio Limited. Vorrei impiegarla per delle gare informali di tiro dinamico, magari con palle da 135 - 145grs. Avete qualche idea in proposito?
R. molti tiratori usano la seguente combinazione: 3,7grs. di polvere accesi da inneschi Small Pistol Standard, con palla Shooter bullet TMJ da145grs. RN (PF = 135). La O.A.L. è fissata a 29,50mm. Alcuni tiratori usano anche 3,5grs. lasciando tutti gli altri componenti invariati ed assicurano di trovarsi benissimo a livello di sensazioni di sparo e di precisione.

D. ho acquistato un basculante in calibro 6x52R e non so ne cosa sia ne come fare per assemblare una ricarica. Avete qualche suggerimento?

R. il 6x52R è una cartuccia nata in Germania nel 1998 per opera di B.Bretschneider, un armaiolo di Ingolstadt. Per questo motivo è nota anche come 6x52R Bretschneider. Si tratta di un derivato del 5,6x52R Savage, con il colletto allargato a 6mm. Per quanto riguarda la ricarica, supponendo di usare palle da 115grs., che sono le più pesanti per il 6mm, sarebbe possibile usare:

H-414 = 23,0 - 27,0
WW-760 = 23,0 - 27,0
SP-11 = 22,0 - 26,0
Norma URP = 22,0 - 26,5
Norma 204 = 23,0 - 27,5
Norma MRP = 24,0 - 28,5
IMR-4320 = 20,0 - 24,0
IMR-4350 = 22,0 - 26,5
IMR-4064  = 19,0 - 23,5
IMR-4831 = 22,0 - 26,0
IMR-7828 = 22,0 - 26,5
N-135 = 19,0 - 23,0
N-150 = 21,0 - 25,0
N-550 = 22,0 - 26,5
N-560 = 24,0 - 28,0
N-160 = 22,0 - 26,0
N-165 = 23,0 - 27,0

Le dimensioni principali della cartuccia sono le seguenti:

- Diametro massimo del proiettile = 6,17mm (.243")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) = 68,50mm
- Lunghezza massima del bossolo  = 52,00mm, ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 51,80mm esatti
- Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 40,73mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla  (tipica) =
35,04mm
- Angolo di spalla = 24° 00' 38"
- Diametro del colletto = 6,78mm
- Diametro alla base della spalla = 9,20mm
- Diametro alla base del corpo =10,62mm
- Diametro del fondello = 12,50mm

La cartuccia originale ha un angolo di spalla di 24°, ma nel 2005 ne è stata realizzata anche una versione con l'angolo di spalla di 36°, con un volume maggiore per immettere quantitativi di polvere leggermente superiori rispetto alla "cartuccia madre". Questa nuova cartuccia è nota come 6x52R BB2, dove BB sono le iniziali del suo ideatore.
 
D. mi piacerebbe conoscere quante più cose su due calibri: il 223 Remington e il 7,62x39.  Sono consapevole che i due hanno un impianto balistico differente, ma in quanto a lesività, chi dei due lo è di più? Perchè per i calibri per fucili d'assalto come i sopracitati, non si parla mai di potere d'arresto ma appunto di lesività?
R. la sua è una domanda molto complessa che richiede una risposta che non può essere fornita in una semplice lettera. Cominciamo con il dire che le due cartucce hanno un impianto termobalistico completamente diverso. Le masse dei proiettili e le rispettive velocità alla bocca sono  completamente diverse. Anche la struttura dei proiettili è diversa, infatti:
 
- i proiettili del 5,56/223 hanno il nucleo in piombo (M-193), ma anche in acciaio e piombo (M855) o in solo acciaio (M-855-A1) e la blindatura in lega rame/zinco
- i proiettili del 7,62x39 hanno il nucleo in acciaio dolce e la blindatura in lega rame/zinco oppure in acciaio placcato
 
Le proprietà lesive sono sovrapponibili, anche se si manifestano in modo completamente diverso a causa della diversa struttura dei proiettili impiegati. Mentre il 5,56/223 privilegia l'effetto granata (cioè un cedimento strutturale repentino con violenta proiezione di frammenti dovuto alle velocità di impatto che generano forze superiori al valore del carico di rottura dei materiali che costituiscono la palla), il 7,62x39 privilegia il ribaltamento lungo l'asse verticale (cioè il fenomeno dovuto al fatto che, essendo il nucleo più corto della blindatura, all'atto dell'impatto il nucleo "scivola" in avanti e produce il ribaltamento del proiettile lungo il suo asse verticale). In ambo i casi le lesioni sono particolarmente gravi. Dove si nota una differenza tra 5,56/223 e  7,62x39 è nella penetrazione dei materiali strutturali, a causa del nucleo in acciao dolce comunemente presente nei proiettili di origine russa. Questo però non significa che sia "intelligente" mettersi dietro un vetro o un legno e farsi sparare addosso con un 223!!
Per il resto:
 
- non c'è nessun libro di medicina legale che parli di potere d'arresto. Non c'è nessuna rivista di medicina legale (o medico-scientifica in generale, come THE JOURNAL OF TRAUMA, MILITARY MEDICINE, SURGERY, e così via) che parli di potere d'aresto. Non per nulla si parla di "balistica della lesione" o "balistica terminale" e non di "balistica del potere d'arresto". Oppure si parla di "proprietà lesiva" o "capacità lesiva" dei proiettili. Ma non di potere d'arresto. E non ci vuole un luminare per capirlo. Questo lo può confermare anche un ragazzino che frequenta il primo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia
- il potere d'arresto non esiste. E' solo un'invenzione dei giornalisti per vendere più giornali possibili. O dei produttori di armi e munizioni, per vendere il più possibile i loro prodotti. A meno che lei non voglia semplificare e usi il termine "poter d'arresto" come sinonimo di lesività. Il che è ammissibile, anche se non scientificamente corretto
 
D. è possibile inviare una decina di cartucce al Banco di Prova per misurare le pressioni?
R. la risposta alla sua domanda è positiva. Purtroppo però non conosciamo i costi e i tempi. Normalmente chi lo fa, si "appoggia" tramite una Sezione del TSN. Le suggeriamo quindi di telefonare allo 030/8919800 - 8912102 - 8912653 - 8911736 oppure mandi un fax allo 030/8911543 e chieda ulteriori delucidazioni in merito.

D. Stavo per ricaricare delle cartucce calibro 338 Lapua Magnum con palla da 250 grani e polvere vihtavuori N165, mi sono accorto però che sulla Vostra tabella con palla da 250 grani e polvere N165 va da un minimo di 75,5 grani ad un massimo di 94,5 grani, mentre sulla tabella della Vihtavuori sono riportate le seguenti dosi:

N165 da 75,5 a 83,2 con palla Scenar da 250 grani
N165 da 74,9 a 88,5 con palla Lock Base da 250 grani

C'è un errore da parte Vostra o magari la tabella in mio possesso non è aggiornata?

R. preliminarmente:
 
- il caricamento originale del 338LM è stato sviluppato attorno ad una dose media di 92grs. di N-165 accesi da inneschi large rifle magnum e palle lock-base da 250grs. Questo rappresenta il caricamento militare oggi in circolazione
- il caricamento commerciale attuale del 338LM prevede invece una dose media di 88grs. di N-165 accesi da inneschi large rifle magnum e palle lock-base o scenar da 250grs.
 
Detto questo, non ci sono ne errori, ne mancati aggiornamenti. E' solo una questione di diverso OAL. Noi abbiamo sviluppato tutte le ricariche alla massima OAL possibile, che è di 93,50mm. Lapua e Vihtavuori tendono a fornire dati che fanno riferimento a OAL di 91,00 - 91,50mm con gli stessi pesi di palla. Variare la OAL significa variare il volume interno disponibile, e quindi non solo il quantitativo di polvere che si può inserire, ma anche le pressioni in gioco. Ad ogni modo, tutte le volte che deve ricaricare qualsiasi cartuccia, incominci SEMPRE dalla dose indicata come minima e verifichi  sempre cosa succede. Se vuole aumentare la dose usi sempre incrementi modesti e controlli sempre eventuali segni di sovrapressione.

D. devo ricaricare il 6,5Carcano per il mio modello 41 perfetto come  headspace e con canna orginale ( non ritubata a .264). La mia intenzione è di usare le palle Hornady da .267. Il problema è che non riesco a trovare in giro la polvere Winchester 760 nè la Hodgdon 414. Nelle riviste di settore circola una dose di 32 grani di Norma 202. E' affidabile? Quali alternative ho nel campo delle polveri?

R. polveri con velocità di combustione simile alla Norma 202 vanno benissimo per risolvere il suo problema. Da lungo  tempo, nei vari TSN in molti usano 32,0grs. di Norma 202 o 33,0grs. di Vihtavuori N-140 unita alla palla da 155 - 160grs. da .268" di diametro. Si tratta di due dosi ottime che non hanno mai dato problemi di sorta a nessuno. I bossoli escono benissimo dalla camera e l'arma non viene stressata oltremisura.

D. Sto cercando dei prodotti che uniscano l'efficacia con la bassa o nulla tossicità, per fare il tutto dentro le mura di casa senza dover mettere mascherine o altro. Nel caso del petrolio bianco l'odore è forte. Come posso fare?

R. la prima cosa che va chiarita è quella di evitare di compiere l'errore fatto dal 90% di quelli che possiedono un'arma. Contrariamente a quello che pensano in molti, pulire un'arma non significa irrorarla con del lubrificante!! Pulire un'arma significa per prima cosa SEGUIRE IL LIBRETTO DI ISTRUZIONI e RIMUOVERE i residui di combustione, e di lubrificante, dopo la sessione di tiro. Questo viene fatto seguendo il libretto di istruzioni (che quasi nessuno legge mai a sufficienza, poichè lo ritengono  inutile) ed effettuando lo smontaggio da campagna. Dopo avere rimosso i residui di combustione di lubrificante, occorre verificare se necessitano altre forme specialistiche di pulizia. Se non servono, l'arma viene lubrificata e rimontata. Se servono, si procederà di conseguenza. Gli armieri risolvono il problema della pulizia generale irrorando le armi con degli idrocarburi a bassa densità e soffiando via il tutto con l'aiuto di un compressore. A  livello industriale la pulizia delle armi viene effettuata con delle pulitrici ad ultrasuoni, non dissimili da quelle che vengono usate dagli orafi (N.B. sono solo più grandi). Volendo ci sono anche dei modelli per l'uso casalingo, destinate alla pulizia delle armi corte. E' chiaro che per sottoporre l'arma ad una simile pulizia occorre verificare preventivamente che l'arma possa sopportarlo senza danni alla finitura o ai materiali strutturali Le armi moderne di solito non hanno problemi in tal senso. Per le armi più vecchie occorre prima fare delle verifiche, onde evitare di danneggiare la finitura. Argomento PIOMBO.Il piombo si rimuove passando nella canna con lo scovolo in bronzo solforoso, dopo averla irrorata con un prodotto idoneo, che potrebbe anche essere il suo kempersolv 60. Se le condizioni sono critiche, perchè sono state sparate migliaia di cartucce con la palla in piombo e l'arma non è mai stata pulita, è necessario usare irrorare la canna con lo spiombatore (= sono derivati da idrocarburi a bassa o bassissima densità) e passare sempre con il solito scovolo di bronzo. Per accelerare la pulizia, l'uso dello scovolo viene alternato all'uso di apposite paste pulenti (= la più famosa e la più diffusa in Italia è il J-B Bore Cleaning Compound, che può trovare presso qualsiasi armeria) che, oltre a rimuovere il piombo, aiutano molto a ridurre la rugosità superficiale della canna (= cosa molto importante perchè meno la canna è rugosa è più il piombo o il rame fanno fatica ad aderire). Argomento RAME. Per rimuovere il rame occorre usare degli appositi prodotti in grado di attaccarlo chimicamente. Il problema della rimozione dei residui di rame è di PRIMARIA IMPORTANZA per le ARMI LUNGHE (perchè i depositi di rame non rimossi causano una drastica riduzione della precisione), mentre le ARMI CORTE il problema non è di importanza assoluta, dato che pistole e revolver hanno una grado di precisione nettamente inferiore a quello delle armi lunghe, e dunque possono "soppravvivere" anche se i residui di rame non sono perfettamente rimossi. La rimozione del rame avviene unicamente per via chimica.  Si applica il prodotto nella canna, lo si lascia agire (di solito per 15 - 20 minuti) e si asciuga la canna. Se ci sono tracce di rame, asciugando la canna la pezzuola risulterà di colore, viola, blu profondo, azzurro o verde,  a seconda del grado di sporcizia e dell'età dei depositi. Di solito i prodotti più diffusi sono a base di ammoniaca, perchè attacca naturalmente il rame ed è molto efficace. Ci sono anche dei prodotti a base di acqua (atossici ed inodori), come quelli prodotti dalla KG Industries (reperibili presso la Grande Armeria Camuna o la Midway Italia).  Un altro esempio è il Forrest "Milfoam", una schiuma che si spruzza direttamente nella canna e che rimuove i depositi di rame mentre si dissolve. La può trovare presso tutte le armerie. Un discorso completamente diverso è quello della pulizia generale dell'arma, che viene fatto una o due volte l'anno (oppure dopo un numero elevato di colpi, per esempio 10.000 colpi), e solitamente dall'armiere di fiducia.  Qui l'arma viene smontata OLTRE a quello specificato nel libretto di istruzioni (cioè non ci si limita allo smontaggio di campagna), viene completamente pulita e viene poi rimontata e lubrificata.

D. ho acquistato un sistema a boccole intercambiabili per la ricalibratura del colletto destinato ai calibri .308 Winchester, .300 Winchester Magnum e .338 Lapua Magnum. ma non ho la più pallida idea di come fare ad usarlo. Ho sentito cosi tante opinioni diverse che non ho la più pallida idea di quale boccola devo scegliere per i vari calibri in mio possesso. E poi ho il problema che non sapendo l'ingelse non sono in grado di  leggere le istruzioni. Mi potete dare delle indicazioni semplici per individuare la boccola giusta nei vari calibri?
R. per capire che boccolas ceglire deve prima misurare il diametro del colletto delle sue munizioni ricaricate: Quello che è importante è che la misura avvenga sulle muniioni ricaricate e non sui semplici bossoli, o la misura non sarà coerente!! Ci sono due metodi per scegliere la boccola, in modo da ottenere una tensione minima o massima. Nel primo caso, si tratta di sottrarre 1 millesimo di pollice dal diametro del colletto. Nel secondo caso, si tratta di sottrarre 3 millesimi di pollice dal diametro del colletto. Le boccole hanno incrementi di 1millesimo di pollice (0,0254mm), per cui sarà facile dopo avere fatto questa semplice sottrazione. La tabella sottostante le sarà utile per chiarirle le idee.


Diametro del colletto tipico (munizione carica o ricaricata)
Diametro della boccola (interno) – tensione minima 
Diametro della boccola (interno) – tensione massima
.343”
(1) tipico dei bossoli militari calibro 7,62 NATO (2) più raro nei bossoli civili calibro 308 Winchester  molto spessi
Misurare il diametro del colletto e togliere 1 millesimo di pollice
.343” - .001” = .342” 
Misurare il diametro del colletto e togliere 3 millesimi di pollice
.343” - .003” = .340”
.339”
(1) tipico dei bossoli civili calibro 308 Winchester
Misurare il diametro del colletto e togliere 1 millesimo di pollice
.339” - .001” = .338”  
Misurare il diametro del colletto e togliere 3 millesimi di pollice
.339” - .003” = .336”
.343”
(1) tipico dei bossoli Norma calibro 300 Winchester Magnum di tipo pesante (heavy)
 (2) bossoli calibro 300 Winchester Magnum di qualità elevata 
Misurare il diametro del colletto e togliere 1 millesimo di pollice
.343” - .001” = .342”  
Misurare il diametro del colletto e togliere 3 millesimi di pollice
.343” - .003” = .340”
.339”
(1) tipico dei bossoli Norma calibro 300 Winchester Magnum di tipo leggero (light)
 (2) bossoli calibro 300 Winchester Magnum di media qualità  
Misurare il diametro del colletto e togliere 1 millesimo di pollice
.339” - .001” = .338”  
Misurare il diametro del colletto e togliere 3 millesimi di pollice
.339” - .003” = .336”
.373”
(1) tipico dei bossoli calibro .338 Lapua Magnum di qualità superiore 
Misurare il diametro del colletto e togliere 1 millesimo di pollice
.373” - .001” = .372”  
Misurare il diametro del colletto e togliere 3 millesimi di pollice
.373” - .003” = .370”
.370”
(1) tipico dei bossoli calibro 338 Lapua Magnum di media qualità 
Misurare il diametro del colletto e togliere 1 millesimo di pollice
.370” - .001” = .369”  
Misurare il diametro del colletto e togliere 3 millesimi di pollice
.370” - .003” = .367”

D. avrei una domanda sui diametri delle palle. Per quanto riguarda i diametri relativi alle ogive ramate o fmj, sempre per gli stessi calibri, che diametro consiglaito devono avere? Che ne pensate infine sulla massima: "palla leggera ballerina, palla pesante molto più stabile" ?
R. le palle ramate di solito hanno gli stessi diametri di quelle in lega. Però alcuni produttori le fanno con diametri analoghi a quelle blindate per risparmiare. Le palle blindate, per ogni calibro, hanno un diametro inferiore a quello delle palle in lega di 0,02mm. Per quanto riguarda la massima, c'è da vedere cosa uno deve fare in concreto. Se deve sparare a 300m (e oltre) con un fucile allora è vero. Se deve sparare a 10-15m con una pistola, allora è un'altra storia. La precisione di una pistola è ben poca cosa se paragonata a quella di un'arma lunga. Tenga presente che con un'arma corta, non è tanto un problema di peso, ma piuttosto di velocità alla bocca. Questo, ovviamente, sempre che a uno interessi solo il tiro di precisione allo stato puro, da farsi con una pistola/revolver.

D. mi potere dire qualcosa di più preciso sulla profondità di inserimento delle palle nel bossolo? Ho letto così tanti dati che ho solo una gran confusione in testa. Ma come mi devo regolare in concreto? Io ho armi di diverse tipologie e non capisco cosa devo fare. Va bene la stessa profondità in tutti i casi oppure ogni arma fa storia a se? Mi potete dare una mano, magari con qualche tabella sintetica?
R. non è facile ma ci proveremo ugualmente. Diciamo che da un lato ci sono le profondità di inserimento teoriche, mentre dall'altro ci sono quell reali. Detto in altri termini, in teoria più la palla è vicina all'iniziio di rigatura e più l'arma tende ad essere precisa. Accanto a questa considerazione vi è poi quella che non sempre è possibile assemblare una cartuccia lunga a proprio piacimento. Questo perchè la profondità di inserimento va bilanciata con il fatto che la cartuccia deve andare dal serbatoio alla camera senza impuntarsi. Forse la tabella sottostante  la potrà aiutare meglio a comprendere l'intera questione

Profondità di inserimento minima (teorica)
Profondità di inserimento massima (teorica)
Profodità di inserimento reale
Profondità di inserimento per armi semiautomatiche
da 0,10 - 0,15mm fino a 0,20 - 0,25mm dall'inizio di rigatura
da 0,40 - 0,5mm fino a 0,70 - 0,80mm dall'inizio di rigatura
1) dipendente dalle dimensioni del serbatoio o del caricatore
2) tale da consentire un'alimentazione fluida
1) dipendente dalle dimensioni del serbatoio o del caricatore
2) potrebbe richiedere un accorciamento di 0,3 - 0,5mm rispetto alle dimensioni interne del caricatore

D. mi potete dire qualcosa in più sul rilascio anticipato nella piattaforma AR-15 / M-16?
R. Un problema poco conosciuto, che può colpire lo scatto della piattaforma AR-15 / M-16, è quello noto con la definizione tecnica di “rilascio anticipato” (early release). Si tratta di un difetto di funzionamento estremamente RARO che interessa la modalità di funzionamento semiautomatica, e che quindi riguarda solo le armi destinate al mercato civile (N.B. anche se nulla esclude che possa presentarsi anche nelle armi destinate al mercato professionale). Esso consiste, molto semplicemente, nel fatto che ogni volta che il grilletto viene premuto, vengono sparati due colpi in maniera del tutto INDIPENDENTE dalla volontà del tiratore. In pratica, il primo colpo viene esploso quando viene premuto il grilletto, mentre il secondo viene esploso quando l’otturatore sta per completare il movimento di chiusura. Il fenomeno può presentarsi :

-    In modo saltuario (N.B. è il caso più raro di tutti, e spesso è associato all’uso di munizioni scarsamente potenti, che danno un impulso insufficiente al porta otturatore)
-    In modo progressivo (N.B. è un caso molto raro, ed è associato ad un progressivo deterioramento delle superfici di ingaggio dello scatto)
-    in modo costante (N.B. è il caso più frequente !!)

Le cause del fenomeno possono essere le seguenti :

-    un tentativo improprio di modificare lo scatto compiuto da soggetti privi delle necessarie cognizioni tecniche in materia (N.B. di solito si tratta di incapaci che si improvvisano “armaioli esperti” e tentano di ridurre il peso di sgancio, mentre talvolta si tratta di idioti che tentano di fare sparare a raffica un AR-15!!)
-    usura eccezionalmente elevata dei piani di sgancio dello scatto (N.B. potrebbe presentarsi in armi che hanno sparato decine di migliaia di colpi, anche se è un fatto estremamente raro)
-    rottura (totale o parziale) dei piani di sgancio dello scatto
-    difetto di fabbricazione dei piani di sgancio dello scatto
-    errato posizionamento dei fori di passaggio dei perni di tenuta del  pacchetto di scatto nel semicastello inferiore (N.B. errata tolleranza costruttiva)
-    sostituzione dei componenti dello scatto originali con altri (di diverso fabbricante) di tipo non adatto all’arma in questione
-    incompatibilità dimensionale dei piani di ingaggio dello scatto
-    scatto da tiro regolabile in cui manca una adeguata regolazione dei tempi di ingaggio del disconnettere (N.B. perché non è mai stata fatta da chi di dovere o perché è andata perduta in seguito all’uso)

Come si è detto in precedenza, si tratta di un fenomeno estremamente raro a verificarsi (N.B. alcune ricerche indicano una incidenza su 2 armi ogni 1.000.000 pezzi prodotti!!). Tuttavia, se qualcuno dovesse avere la sfortuna di sperimentarlo, la prima ed UNICA cosa da fare è interrompere qualsiasi operazione di tiro per recarsi dal proprio armaiolo di fiducia. Non cedete alla tentazione di risolvere la cosa da soli o tramite il vostro migliore amico (a meno che non sia un armaiolo professionista), cercando di modificare le superfici di ingaggio dello scatto, ma chiedete aiuto SOLO a chi può effettivamente darvelo!! Solitamente si risolve il tutto cambiando completamente il pacchetto di scatto. Purtroppo, a volte, questa semplice operazione non è sufficiente, ma diventa necessario tenere conto anche delle varie tolleranze costruttive dell’arma. Detto in altre parole, a volte entrano in gioco tre tipi di tolleranze costruttive :

-    quelle delle superfici di sgancio
-    quelle delle dimensioni di cane, controcane e disconnettore
-    quelle dei fori di passaggio dei perni di tenuta

Il compito di un (bravo) armaiolo è quello di fare in modo che questi tre gruppi di tolleranze non risultino incompatibili le une con le altre. Se ciò non fosse possibile, l’unica soluzione rimasta è quella di installare uno scatto da tiro, in cui il tempo di ingaggio del disconnettere sia regolabile in modo adeguato da parte di un professionista. Quindi, riassumendo :

-    non improvvisatevi MAI armaioli, specie in un’arma complessa come la piattaforma AR-15 / M-16 (N.B. non credete alle fesserie di chi vi dice che “…è un gioco da ragazzi e lo possono fare tutti…”) pensando di risparmiare nel compimento di questa o quella operazione (N.B. risparmiare sulla sicurezza ha sempre conseguenze molto gravi)
-    se volete uno scatto con il peso di sgancio regolabile, fatevelo installare da un armaiolo competente (N.B. non tutti sono in grado di lavorare adeguatamente sulla piattaforma AR-15 / M-16, per cui informatevi bene prima di chiedere l’esecuzione di una certa operazione sulla vostra arma!!)
-    se volete uno scatto più morbido, chiedete la sostituzione delle varie molle ad un armaiolo competente (N.B. con la sostituzione delle molle di cane, grilletto e disconnettere si ottengono risultati ampiamente soddisfacenti)
-    se volete uno scatto più fluido e privo di grattamenti, chiedete la lucidatura dei piani di sgancio dello scatto ad un armaiolo competente
-    scegliete sempre il tipo di scatto in funzione a quelle che sono le vostre REALI esigenze, e non fatevi influenzare dalle stupide mode che nascono e  muoiono ogni anno

Per verificare se la propria arma è affetta dal rilascio anticipato, è sufficiente compiere la seguente operazione:

-    verificare che l’arma sia COMPLETAMENTE  scarica (N.B. per favore controllate SEMPRE due volte!!) ed eseguire lo smontaggio da campagna
-    prendere il semicastello inferiore
-    armare il cane e premere il grilletto SENZA rilasciarlo (N.B. ossia premere il grilletto per fare abbattere il cane SENZA togliere il dito dal grilletto)
-    continuando a tenere il dito ben premuto sul grilletto,  arretrare il cane fino ad ottenerne l’effettivo riarmo
-    con il cane riarmato, rilasciare il dito dal grilletto in maniera ESTREMAMENTE lenta (N.B. se il dito viene tolto dal grilletto rapidamente il difetto, pur se presente, non si manifesta)
-    se il problema è presente, rilasciando LENTAMENTE il dito dal grilletto il cane si abbatterà in avanti (N.B. con l’arma montata, questo comporterà la partenza del secondo colpo)
-    se il problema NON è presente, mentre il dito viene rilasciato dal grilletto, il cane farà un minimo movimento ma senza sganciarsi

Come ultima annotazione va segnalato che il problema del rilascio anticipato, a volte si potrebbe presentare durante l’utilizzo delle conversioni in calibro .22LR. Questo genera notevole confusione tra i tiratori ma anche tra alcuni armaioli. Quello che in molto non capiscono è  perché l’arma funziona perfettamente con il .223Remington e spara raffiche di due colpi (assolutamente involontarie) con la conversione in calibro .22LR. Il problema è aggravato dal fatto che, a volte, il tutto avviene in maniera casuale. Volendo semplificare si può dire che :

- molto raramente, quello che accade durante l’utilizzo di una conversione in calibro .22LR è la premessa ad una manifestazione vera e propria del rilascio anticipato
- quasi sempre, quello che accade durante l’utilizzo di una conversione in calibro .22LR è semplicemente dovuto all’uso di munizioni scarsamente potenti, che sono incapaci di fare funzionare correttamente l’arma (N.B. è preferibile usare delle cartucce calibro .22LR della serie “High-Velocity” e non delle munizioni destinate invariabilmente a pistola o fucile)

D. vorrei richiedervi un parere. Uutilizzo una Browning BAR Zenith in 30.06, ricarico  con N160 (55grs) e palla Norma "Vulkan" 180grs, ottima palla che da grandi soddisfazioni sui cinghiali, ma al poligono ho visto che la rosata tende ad "orizzontalizzarsi". Vorrei sapere se anche per il 30-06 (come per i calibri magnum) avvicinarsi a dosi massime di polveri "paga" in termini di precisione. Vorrei infatti provare la dose massima da voi pubblicata (59grs di N160 con palla Vulcan 180 grs): che ne dite? Per la battuta al cinghiale taro l'arma a 50 metri, anche se sarei tentato di tararla a 20 metri, che ne dite?
R. proviamo a rispondere in breve, anche se non è facile:
 
- la Browning è un'arma eccellente sotto tutti i punti di vista
- la Norma Vulkan è la palla più venduta al mondo per la caccia al cinghiale ed una delle più vendute al mondo per la caccia al cervo e all'alce
- la N-160 (oppure la Norma 204) è un'ottima polvere, sicuramente una delle migliori scelte per la ricarica del 30-06 in armi a ripetizione ordinaria
- il .30-06 da caccia "è nato" attorno alla palla da 180grs., quindi la scelta è corretta
- come criterio generale, MENO spazio vuoto c'è in una qualsiasi cartuccia (tra palla e polvere) e MEGLIO brucia la polvere (= quindi si ha una cartuccia più precisa). Questo fenomeno si nota poco nelle cartucce per armi corte, ma diventa via via più evidente nelle cartucce per armi lunghe, fino ad esasperarsi nelle cartucce magnum o in quelle da caccia grossa
 
Detto questo, nella ricarica di armi come la sua ci sono tutta una serie di particolari da tenere bene a mente :
 
- vanno evitate polveri troppo rapide a bruciare perchè potrebbero generare facilmente aperture anticipate con pressioni IN CAMERA ancora troppo alte
- vanno evitate palle troppo leggere perchè richiederebbero troppo propellente che darebbe luogo a molteplici problemi (combustione non completa + apertura anticipata)
- vanno preferite palle di peso medio alto (N.B. 180grs. è la scelta migliore, mentre l'unica eccenzione logica sarebbe quella da 165grs.)
- vanno preferite polveri non troppo rapide e non troppo lente a bruciare
 
Il problema principale che si verifica nella ricarica del 30-06 in carabina è quello della pressione di spillatura troppo elevata. Questo problema riguarda NON la pressione in camera di scoppio, ma quella nel punto in cui si trova la presa di gas, che si verifica quando viene usata una polvere troppo lenta a bruciare, o che sarebbe più idonea a bruciare in una canna più lunga e in un'arma a ripetizione ordinaria. La soluzione migliore in questi casi, almeno di solito è quella di passare ad una polvere SOLO leggermente più rapida a bruciare, come ad esempio la N-140 (al posto della N-160) o la Norma 202 (al posto della Norma 204). La cosa va fatta possibilmente a dosi massime (o prossime a quella massima) E con il bossolo crimpato. Questo consente non solo di ottimizzare la combustione, ma anche di livellare le pressioni in camera, in modo da avere una pressione di spillatura bassa al punto giusto. Tenga presente che anche le persone che partecipano alle gare per armi della classe "ex-ordinanza" con il Garand hanno il suo stesso problema. Provi a vedere la pagina dedicata alla ricarica del 30-06 nel nostro sito. In fondo c'è una parte dedicata alla ricarica del Garand e c'è una foto di una rosata fatta con la N-140 e una palla da tiro. Si tratta di una rosata fatta sparando con una certa fretta, e con le sole mire metalliche, ma che può dare un'idea di quanto sia importante il problema della pressione di spillatura. Se fosse stata fatta con una polvere più lenta come la N-160, la Norma 204 o la IMR-4831, i risultati sarebbero stati nettamente peggiori. Per la distanza alla quale tarare la sua arma, c'è da vedere a quale distanza Lei incontra con maggior frequenza le sue prede. Chi spara nel folto, di solito tara l'arma a 50m, anche perchè se le distanze fossero minori le differenze nel punto di impatto sarebbero minime. Il problema sarebbe se, con l'arma tarata a 50m, il cinghiale dovesse improvvisamente comparire a 100 - 150m, e magari in corsa. Qui servirebbe una forte esperienza pregressa ed una enorme capacità di adattamento da parte del cacciatore. Viceversa, chi spara in campo aperto, di solito tara l'arma a 150 - 200m, Anche in questo caso, tutto dipende dalla distanza alla quale, si presume, comparirà la preda.

D. ho visto e stampata la pagina relativa al 30.06 con tanto di rosata ottenuta con palla Scenar ed N140. Devo specificare una cosa. Sulla BAR Zenith monto due differenti ottiche di puntamento, una per la battuta (Bushnell Holosight, tarato a 50 metri) ed un Meopta 3-12X50 per abbattimenti selettivi sempre al cinghiale (taratura 100 metri), con attacchi a sgancio rapido di ottima qualità. E' nella fase di taratura a 100 metri che ho visto che la rosata si sviluppava in orizzontale, 8 colpi perfettamente allineati in orizzontale. E' davvero così importante il problema della pressione di spillatura? O è colpa mia che continuo  montare e smontare le ottiche?

R. purtroppo il problema della eccessiva pressione di spillatura non solo è poco conosciuto, ma è anche parecchio subdolo. Di solito non si manifesta mai a breve distanza, ma comincia a mostrarsi (piuttosto grossolanamente) dai 100m in avanti. Ci sarebbe poi da capire bene QUANTO il problema da Lei evidenziato sia causato dalla pressione di spillatura e quale è l'influenza dell'uso dell'ottica con agganci a sgancio rapido. Contrariamente a quanto raccontano i fabbricanti, nessun ottica è in grado di mantenere assolutamente costante il punto di impatto in seguito a continui montaggi e smontaggi, anche se sulla medesima arma.

D. ho una domanda secca: perchè le cartucce commerciali RWS con palla UNI-Classic da 181grs. in calibro 30-06 Springfield sono lunghe solo 79,00mm? Non è troppo poco per il 30-06?
R. in effetti ha ragione Lei. Una O.A.L. di 79,00mm nel 30-06 è tipica delle palla da 8 - 9g al massimo (cioè tra 125 e 155grs. al massimo, nella migliore delle ipotesi). Il fatto che la palla abbia un profilo tronco e molto tozzo, non giustifica assolutamente una simile O.A.L. Quello che viene da pensare è che, come dicono in molti, "...la palla sia stata concepita male e prodotta peggio...", nel senso che :

- la parte anteriore è troppo corta, cosa che riduce il coefficiente balistico e potrebbe portare a problemi di alimentazione
- sono stati introdotti due solchi di crimptura di dubbia utilità
- il peso è stato posto nella parte arretrata della palla, cosa che riduce lo spazio utile per introdurre la polvere nel bossolo

Se si pensa che la OAL  massima del 30-06 è di 84,84mm e che le cartucce commerciali con palla da 180grs. hanno una O.A.L. che normalmente è attorno agli 82,00mm, ci si può rendere conto facilmente del fatto che la cartuccia in commento ha qualche evidente difetto di progettazione.

D. se inserisco la palla più o meno nel bossolo, la pressione aumenta o diminuisce? Secondo me più inserisco la palla nel bossolo più la pressione diminuisce, sbaglio? Potete indicarmi il motivo?

R. la risposta alla sua domanda è negativa. In base alla legge di Boyle (una delle leggi usate in fisica per spiegare il comportamento dei gas), per una certa massa di gas (m) a temperatura costante (T), il prodotto del volume del gas V per la sua pressione p è costante (K), cioè :

                         (p . V)    =  K
                                   T

Detto in altri termini, per una certa massa di gas a temperatura costante, le pressioni sono INVERSAMENTE PROPORZIONALI ai volumi, quindi:

- se AUMENTA il volume DIMINUISCE la pressione

- se DIMINUISCE il volume AUMENTA la pressione

Venendo al suo esempio, più inserisce la palla nel bossolo è più diminuisce il volume interno, per cui al momento della combustione del propellente le pressioni in gioco aumenteranno, a volte anche in maniera considerevole. Per questo occorre sempre rispettare le indicazioni relative alla OAL per le varie cartucce. Fare una cartuccia troppo corta è stupido non solo perchè si creano facilmente problemi di alimentazione, ma anche perchè si possono fare crescere le pressioni al punto tale da ottenere effetti devastanti per arma e tiratore. Se una cartuccia, con una data palla, è lunga 71mm e pericoloso caricarla con la stessa dose di polvere e la stessa palla a 65mm di lunghezza.
 
D. ho visto sul sito, nella pagina dedicata al calibro 45 ACP, che le munizioni di quel calibro hanno una velocità inferiore a taluni altri calibri. In particolare, sono interessato al fatto che l'utilizzo ottimale del calibro 45 si ha con una canna di una certa lunghezza (4,5 " - 5 ") e che una canna inferiore ne pregiudicherebbe parzialmente le potenzialità. Esistono degli studi particolari su quel calibro, qualche bibliografia o comunque una fonte che è possibile citare e che confermi quanto sopra?
R. preliminarmente, per quanto riguarda quello che ha citato dal nostro sito va detto che:
 
- non abbiamo fatto altro che riportare un semplicissimo fatto notorio
- la nostra non è una critica alla cartuccia in se
- la nostra è semplicemente una valutazione dal punto di vista fisico, prima di tutto della balistica interna ed esterna, e poi di quella terminale
- le prestazioni di una munizione sono influenzate dalle condizioni ambientali
- a parità di condizioni ambientali, più la canna è corta e più la combustione tende e peggiorare. Quindi, più la canna è corta e più la velocità alla bocca è bassa. Questo vale per qualsiasi cartuccia per arma corta o lunga
- a parità di condizioni ambientali, più la canna è lunga e più la combustione tende a migliorare. Quindi, più la canna è lunga e più la velocità alla bocca è alta. Ciò fino a quando non si arriva alla combustione totale del propellente contenuto nel bossolo. Questo vale per qualsiasi cartuccia per arma corta o lunga
 
Premesso questo:
 
- il problema che abbiamo evidenziato per il 45ACP/HP esiste per TUTTE le cartucce, solo che in quelle subsoniche è molto più evidente rispetto a quelle che sono supersoniche
- se avesse letto la pagina dedicata al 44magnum avrebbe visto la foto di una palla GFL da 240grs. in cui si mostra come il mutamento della lunghezza di canna influisce sulla velocità alla bocca. Questo accade anche con le cartucce magnum
- se avesse letto la pagina dedicata al 357 magnum, avrebbe visto una tabella in cui viene mostrato il rapporto tra velocità alla bocca e lunghezza di canna per più cartucce con pesi di palla differenti
- lo stesso problema del 45 ACP/HP è presente anche per il 38Spl e per tutte le altre cartucce che sono nate come munizioni subsoniche
- abbiamo evidenziato che, volendo ad ogni costo usare un'arma con la canna corta, un modo per cercare di limitare il più possibile i  problemi legati alla perdita di velocità è quello di ridurre drasticamente il peso di palla
- le velocità indicate nella pagina dedicata al 45ACP/HP derivano o da nostre rilevazioni cronografiche o da rilevazioni messaci gentilmente a disposizione da alcuni frequentatori
- non vogliamo fare cambiare idea a nessuno ma, lo ripetiamo, ci siamo limitati a menzionare una fatto notorio, motivo per cui lei è liberissimo di fare come meglio crede
- il 45ACP/HP con la classica palla da 230grs. sviluppa attorno ai 250 - 270m/s in canna da 5", spararlo in una canna più corta e pretendere di avere gli stessi risultati sarebbe molto stupido, per cui, se uno dovesse usare una 45 con una canna cortissima per difesa personale e le cose dovessero andare male, poi non bisogna dare la colpa all'arma o alla cartuccia circa una loro presunta "inefficacia".
- un'arma da difesa non è un arma di riserva e confondere le due cose potrebbe essere controproducente
- può trovare conferma a quanto detto, semplicemente leggendo qualche articolo su riviste mediche di rilevanza internazionale, una su tutte "The journal of trauma".
 
D. potreste darmi un commento sul "double shot" , capitato anche a me oltre che a gente che conosco (loro avevano una .44 magnum) e sulle possibili cause?
R. il problema da Lei evidenziato è di natura tecnica e non strutturale. Putroppo chi possiede armi non sa quanto sia difficile sparare con un revolver. Spesso nelle armerie si sente dire "compra un revolver che è più facile da usare", ma chi compie questa affermazione non ha la più pallida idea di cosa stia dicendo. Sparare con un revolver non è facile,anche iniziando a sparare in singola azione. Il motivo è poco intuibile per i profani, ma risiede nel fatto che revolver e pistola sono strutturalmente molto diversi fra loro. L'asse della canna in un revolver è molto più alto di quello di una pistola. La posizione del grilletto in un revolver non è la stessa di quella di una pistola, e questo causa dei problemi, specie ai principianti. Il rapporto tra impugnatura e grilletto in un revolver è completamente diverso rispetto a quello che c'è normalmente in una semiautomatica. Sono tutti fattori che, sommati tra loro, creano problemi non indifferenti a chi si cimenta nel tiro con il revolver.Premesso questo, riuscire a sparare con un revolver in doppia azione è ancora più difficile. E per arrivare a padroneggiare realmente il tiro in doppia azione ci vogliono anni. Se uno si accontenta di premere il grilletto è un conto. Se uno vuole invece arrivare ad ottenere risultati degni di nota, allora ci vogliono anni di dedizione, impegno e "studio". Detto questo, finchè si sparacon cartucce poco "impegnative", o comunque caricate a scarsi livelli di potenza, è difficile che si manifesti una partenza accidentale di un colpo. Più la potenza aumenta e più il problema è in agguato. Il fatto che si manifesti questo problema è dovuto a una serie di fattori concomitanti:
 
- elevato livello di potenza della munizione impiegata
- molla di ritorno del cane debole, o comunque di durezza non correlata al tipo di munizione usata
- presa spasmodica dell'arma (dovuta per esempio a mani piccole con una impugnstura molto grossa)
- volontà di controllare a tutti i costi l'arma mentre rincula tentando di riportarla verso il basso (N.B. se la cartuccia è potente, lasci rinculare l'arma e non tenti di fermarla)
- pressione spasmodica del dito sul grilletto, con incapacità di lasciare l'arma fare il "ripristino"
 
Il fatto che in alcuni poligono sia consentito l'uso di revolver estremamente potenti caricate con un solo colpo (o con il tamburo caricato in maniera sfalsata) è dovuto al fatto che poche persone sanno maneggiare armi del genere. Premendo l'arma in maniera spasmodica (prima e durante la partenza del colpo), si ottiene l'effetto che ha descritto lei. Il tamburo si viene a trovare nel "punto critico" e una presione spasmodica del grilletto mentre si tenta di controllare l'arma fa il resto. Se la canna è indirizzata nel punto sbagliato, le conseguenze potrebbero essere molto pericolose!! In conclusione, Lei è liberissimo di comprare il revolver più potente in commercio. Deve solo imparare  a manipolarlo correttamente.
 
D. usando il mio X semiautomatico in calibro 30-06 con munizioni marca Y ho avvertito un rumore del tutto anomalo al momento dello sparo. Non ho riportato conseguenze fisiche, ma l'arma ha riportato danni gravissimi, ed ora è da buttare. Ho sempre usato munizioni commerciali di marca Y. Mi sapete dire cosa è successo?
R. da quello che si può intuire, la pressione di spillatura era sicuramente anomala, e questo ha causato la rottura. Cosa abbia causato una pressione anomala è difficile da dire. Alcune delle cause potrebbero essere:
 
- polvere errata (N.B. nello specifico, una polvere troppo lenta a bruciare per sistema d'arma del genere...........quello che succederebbe in un 30-06 con una canna da 50cm, mettendo la IMR-4831 al posto della, oppure la N-160 al posto della N-140, sempre con lo stesso peso di palla)
- dose di polvere errata (N.B. solitamente una troppo bassa, ma potrebbe anche esserci il caso di una dose compressa, cosa che può alterare la velocità di combustione)
- una combinazione dei due fattori prcedenti
 
Se però in precedenza l'arma ha sempre funzionato e le munizioni non hanno mai dato problemi, verrebbe da pensare che il danno sia stato causato dalle munizioni nuove. Questa conclusione è suffragata anche dal fatto che il proprietario dice di avere udito un rumore anomalo al momento dello sparo. Sarebbe interessante a questo punto sapere con  cosa sono caricate queste nuove munizioni, sia per quanto attiene alla tipologia che alla dose di polvere.L'unica alternativa a tutto questo sarebbe che l'arma avesse un vizio occulto già all'origine (per cui prima o poi il danno si sarebbe verificato comunque), ma si tratta di una eventualità rarissima.

D. mi hanno consigliato di usare un solvente denominato KEMPERSOLV 60 per la pulizia delle armi. Che prodotto è?

R. il kempersolv 60 è uno sgrassante certificato ISO e omologato NATO. E' inodore e scarsamente tossico. Rimuove i residui di grasso, olio e lubrificanti in genere. Aiuta a rimuovere i residui di combustione, specie se usato con uno scovolo. Chiaramente è del tutto inutile per rimovere i residui di piombo o di rame dalle canne. Per il piombo potrebbe eventualmente usarlo per irrorare la canna, ma poi le serve comunque uno scovolo. Per il rame servono prodotti specifici, ricordandosi di non usare mai uno scovolo di bronzo solforoso mentre viene condotta l'operazione di pulizia.
 
D. che cartucce mi consighiate per la mia Glock 17, per difesa, e cosa mi dite della Rruger LCP in 9corto ?
R. per le munizioni può scegliere tra:

- Cheddite
- GFL
- GECO
- Magtech
- Northwest
- Sellier & Bellot
- Winchester
- IMI

Le migliori per lungo tempo sono state le IMI, solo che non sono facili da trovare. In alternativa può scegliere le GFL "Black Mamba". La LCP è un'arma interessante. Potrebbe essere una alternativa valida alla Glock in  9 Corto

D. desideravo sapere cosa possa cambiare (e se cambia) utilizzando inneschi magnum al posto dei normali, usando la Vihtavuori N-340.  In verità uso anche la 3N37 ed usando i magnum e crimpando quasi deciso ho notato delle differenze sostanziali di velocità. E' preferibile mantenere l’OAL a 29,50 o scendere a 29,30mm. Ricarico in 9x21 ed ho una Tanfoglio Limited HC, uso palle da 135g e 145g della CPB sia piombo che ramate: avete qualche suggerimento da darmi? Infine, posso avere qualche indicazione maggiore per come e quando effettuare la crimpatura ?

R. andando con ordine :
 
- il parametro che varia passando da inneschi normali a magnum è la pressione di esercizio della singola cartuccia, cosa che determina un aumento della velocità alla bocca a parità di arma e di altri componenti impiegati. Questo in generale, perchè alcune polveri sono del tutto insensibili al cambiamento di inneschi
 
- il parametro che varia RIDUCENDO la OAL è la pressione di esercizio della singola cartuccia, cosa che determina un aumento della velocità alla bocca a parità di arma e di altri componenti impiegati. Viceversa,  AUMENTANDO la OAL di norma si determina una riduzione della pressione di esercizio, con una conseguente riduzione della velocità alla bocca. Questo in generale, perchè alcune polveri sono del tutto insensibili alla riduzione del volume interno, e quindi ad una possibile compressione. Altre polveri, viceversa, sono estremamente sensibili alla compressione e subiscono una alterazione della velocità di combustione quando ciò si verifica (cioè quando di riduce la OAL), cosa che in alcuni casi può portare a dei picchi di pressione anomali
 
- di solito usando gli inneschi magnum si aumenta la velocità alla bocca. Se si riduce la OAL e si usano inneschi magnum si dovrebbe aumentare ancora di più la velocità alla bocca. Questo in linea del tutto generale.
 
- per scegliere la OAL deve vedere quale delle due le da i migliori risultati con i componenti che usa nella sua arma. Comunque è importante non scendere sotto i 29,20 - 29,30mm, che sono le dimensioni minime a livello industriale-commerciale, specie con palle pesanti come quelle da 145grs.
 
- tutte le cartucce per pistole semiautomatiche vanno crimpate. Tutti i produttori più attenti lo fanno da sempre!! Questo serve per due motivi : 1) ottimizzare il ciclo di fuoco (evitando che la palla rientri nel bossolo) e 2) regolarizzare la combustione della polvere in ogni singola cartuccia (= per avere velocità molto simili tra un colpo e l'altro). Per nessuna ragione il bossolo della cartuccia finita deve essere "dritto" o "strombato", o si rischiano non solo malfunzionamenti, ma si avrà anche una combustione fortemente irregolare (= quindi velocità alla bocca molto diverse tra loro!!). L'unico errore da NON fare è tentare di applicare su una cartuccia per pistola il tipo di crimpatura che viene fatto sulle cartucce da revolver, che è completamente diverso
 
- la crimpatura è "giusta" quando 1) la può vedere ad occhio nudo guardando la cartuccia di profilo, 2) il colletto è semplicemente "piegato" all'interno e non "ruotato" o palesemente deformato 3) la palla non viene palesemente deformata, o non sarebbe più trattenuta correttamente dal colletto
 
D. avete qualche suggerimento per la ricarica del calibro 38-40WCF con polvere Granular S Grossa?
R. una delle ricariche più usate per la ricarica del calibro 38-40 WCF è quella con una palla in lega ternaria da 175grs. ottenuta da un blocchetto fondipalle Lyman 401043 (oppure una palla ramata  o semiblindata da 180grs.), spinta da 8,0grs. di polvere Cheddite Granular Grossa. Sparata in una replica Uberti Winchester 73 con canna da 61cm (24") la velocità cronografata si attesta grossomodo sui  390 m/s. Usando gli stessi componenti ma con 9,0 grs della stessa polvere, la velocità raggiunge in media i 415 m/s. Aumentando la dose è però preferibile usare solo palle blindate o ramate, in modo da evitare l'insorgere di fenomeni di impiombamento che pregiudicherebbero rapidamente la precisione.
 
D. posso usare la GM-3 per ricaricare il 357magnum, o è meglio lasciare perdere?  E se fosse possibile, con che dosi potrei ricaricare le mie cartucce?

R. la GM-3 non è una polvere specifica per ricaricare il 357Magnum. In alttre parole, se le interessa la potenza pura, questa è una polvere da evitare. Se invece le interessa assemblare ricariche molto economiche e dolci da sparare, allora risulta essere una scelta corretta. Premesso questo, ecco i dati di suo interesse :
 
PALLA DA 110grs.
 5,0 (min.) - 7,5 (MAX)
 
PALLA DA 125grs.
 4,0 (min.) - 7,0 (MAX)
 
PALLA DA 140grs.
 4,0 (min.) - 6,5 (MAX)
 
PALLA DA 158 - 160grs.
 4,0 (min.) - 6,0 (MAX)
 
Se volesse assemblare ricariche per il solo tiro di precisione con palle WC o SWC:

PALLA DA 148grs. WC - SWC (OAL 33,00mm se con palla WC)
 
 3,0 - 3,7
 
PALLA DA 158grs. WC - SWC (OAL 33,00mm se con palla WC)
 
 3,0 - 3,5
 
D. che cartuccia è il 40-65WCF? Come si ricarica?

R.il 40-65WCF era una vecchia cartuccia a polvere nera che superò indenne il passaggio dalla polvere nera ai propellenti infumi. Fu commericalizzata dalla WW nel 1887 per il fucile modello 1886, e rimase nel catalogo WW fino a circa il 1935. Inizialmente era caricata con una palla in piombo da 260grs. lanciata a circa 430m/s. Per un certo periodo fu disponibile contemporaneamente con il caricamento a polvere nera e quello a polvere infume. Come molte cartucce a polvere nera nate nello stesso periodo, era progettata per avere una pressione media massimale di 1440bar (144MPa). Tuttavia, le repliche moderne delle armi d'epoca sono progettate per lavorare con una pressione media massimale di 2960bar (296MPa). Il diametro di foratura della canna era in media sui .408", mentre il diametro delle palle oscillava tra i .405" ed i .406". Il passo di rigatura oscillava tra 1 in 20" e 1 in 26". Attualmente i bossoli sono prodotti dalla Starline o dalla Bertram, ma possono anche essere ricavati da quelli del 45-70. La O.A.L. è di 63,00mm mentre gli inneschi sono i soliti large rifle standard, a meno che non si debba sparare a temperature costanemente sotto lo zero, dove sono più utili i large rifle magnum. Per quanto riguarda le polveri, di solito si tende ad usare polveri abbastanza rapide a bruciare per non generare pressioni troppo elevate, ma una ricaricatore capace può optare anche per polveri lente a bruciare, in modo da sfruttare al meglio il volume interno disponibile. Ipotizzando di usare una palla da 250grs. in modo da assemblare una ricarica che sia il più fedele all'originale, si potrebbe provare con:

N-133 = 35,0 - 39,0
N-135 = 39,0 - 43,5
N-140 = 42,0 - 46,0
N-550 = 45,0 – 49,0
N-150 = 42,0 - 46,5
N-560 = 47,0 – 51,0
N-160 = 45,0 - 48,5
N-165 = 46,0 – 50,0
Norma URP = 45,0- 49,0
Norma 204 = 45,0 - 49,5
Norma MRP = 48,0 - 52,5
Lovex S070 = 44,0 - 48,5
Lovex S065 = 43,0 – 47,0
WW760 = 45,0 – 49,0
WW WXR = 46,0 – 50,0
IMR-3031 = 40,0 - 44,0
IMR-4350 = 43,0 - 47,5
IMR-4831 = 44,0 - 48,5

D. ho a casa un grosso quantitativo di palle in calibro 44 di tipo WC da 240grs. e vorrei assemblare ricariche da tiro. Cosa posso fare? Che polveri posso scegliere? Avete qualche consiglio in proposito?
R. con la palla da 240 grani molti tiratori ricaricano con 5,7grs. di SIPE-N 5,7grs. oppure 5,8grs. di N-350. La O.A.L. è di 35,00 mm e gli inneschi sono i soliti large pistol standard. Sono ricariche ampiamente sperimentate , sicurissime e davvero precise. La precisione a 25 m è realmente fenomenale.

D. ho visto in armeria delle polveri spagnole Maxam della serie CSB. Che polveri sono? Il prezzo è buono e volevo acquistarle, ma non le conoscevo e la cosa mi ha frenato dal farlo. L'armiere mi ha detto che sono simili alle REX e che posso usare gli stessi dati di ricarica, ma è vero?
R. le polveri MAXAM (ex UEE) sono importate dalla Maxam italia, e sono delle polveri discoidali a singola base destinate al caricamento industriale delle cartucce per fucile a canna liscia. I dati di ricarica sono molto simili ma NON sovrapponibili a quelli delle polveri REX nel modo che segue :
 
CSB-3 = REX ROSSA
CSB-1 = REX GIALLA
CSB-2 = REX VERDE

Dal momento che in balistica interna "simile" non significa "uguale", occorre agire con la massima cautela, iniziando sempre dalla dose minima.

D. dovrei allestire delle ricariche in .38 special avendo a disposizione della polvere gm3. Può essere utilizzata in tale calibro? E in che dosi?
R. la GM-3 è un polvere monobasica di tipo granulare, nata per il il caricamento industriale delle cartucce calibro 12/70, ma che può essere impiegata anche per il caricamento domestico di munizioni per armi corte. Con questa polvere è possibile ottenere caricamenti di scarsa potenza, spesso impiegati per il tiro di precisione. E' una polvere usata, per esempio, da chi vuole assembalre ricariche di precisione nel 38Spl con palla WC da 148grs. di peso. Potrebbe procedere come segue:

CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA DA 110grs. DI PESO
4,0 - 5,4

CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA DA 125grs. DI PESO
4,0 - 5,2

CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA DA 140grs. DI PESO
4,0 - 5,0

CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA DA 158grs. DI PESO
4,0 - 4,8

Gli inneschi sono i soliti small pistol standard, come ad esempio i CCI-500. Inizi sempre dalla dose indicata come minima. per qualsiasi combinazione palla - polvere. Dal momento che si tratta di una cartuccia da revolver, è buona regola sfruttare il solco di crimpatura per assemblare la cartuccia e definire la O.A.L. A scanso di equivoci, la O.A.L. massima del 38Spl è di 39,37mm. Una questione a parte sono le ricariche con le palla da tiro (WCBB, WCHB e simili), cioè le classiche palle "a barilotto".Solo per le cartucce da tiro con palla WC, occorre inserirle completamente nel bossolo (onde avere una O.A.L. di 35,00mm) oppure lasciare sporgere la palla di circa 2mm. Solo per questa particolare palla, la dose è compresa tra 2,0 e 3,0grs., sia con la palla da 148 e che quella da 158grs. WC. Ciò allo scopo di massimizzare la precisione e ridurre i depositi in canna dovuti al passaggio della palla.

D. ho letto che il difetto di coassialità è fondamentale ai fini della precisione di tiro. Mi potete dire cosa devo controllare per avere un basso difetto di coassialità? Si può avere una tabella di facile consultazione?
R. non è facile rispondere alla sua domanda in poche parole. Diciamo che si potrebbe fare in questo modo :



Massimo ammissibile
Interventi
possibili
Verifiche
necessarie
Opzioni
Anomalie del colletto
0,04mm misurati in almeno 4 punti a caso per tiro di precisione
(1) cambiare marca di bossoli
(2) tornitura esterna su 70 - 80% della superficie del colletto
preventiva con comparatore centesimale a orologio
bossoli di qualità elevata con successiva divisione per peso
Disallineamento del colletto
0,05mm per ogni applicazione
(1) cambiare marca di bossoli
(2) tornitura esterna su 70 - 80% della superficie del colletto
successiva con comparatore centesimale a orologio
bossoli di qualità elevata
Disallineamento palla
0,02mm per tiro (fino a 0,10mm per caccia)
(1) uso matrici in linea
(2) uso presse dedicate

successiva con comparatore centesimale a orologio
(1) uso palle di qualità
(2) sbavatura interna del colletto con fresa ad angolo acuto


D. Volevo porvi una domanda "stupida". Mi sto avvicinando alla caccia con armi ad anima rigata. Quali sono le differenze sostanziali tra una cartuccia 7mm Remington Magnum e una .30-06 Springfield? Qual'è la più "potente" a parità di grani?
R. proviamo a rispondere alla sua domanda. Prima però, è doverosa una premessa. Vista quella che è la situazione venatoria nel nostro Paese, una cartuccia magnum in Italia è del tutto inutile. Le uniche eccezioni sono i più grossi esemplari di cervo o di cinghiale, specie se devono essere colpite a lunga distanza. In  questo caso le cartucce più usate sono il .300 Winchester Magnum o il 7mm Remington Magnum (tra i cacciatori italiani). Al di fuori di queste due ipotesi, le cartucce magnum in Italia non hanno senso. Detto questo, venendo alla sua domanda, si può dire che:

- il 7mm Remington Magnum ed il 30-06 sono due cartucce completamente diverse
- il 7mm Remington Magnum  è una cartuccia magnum
- il 7mm Remington Magnum  usa inneschi magnum, necessari per bruciare la grossa carica di lancio che usa
- il 7mm Remington Magnum genera più rinculo, più rumore e più vampa di bocca
- il 7mm Remington Magnum  ha una traiettoria più tesa
- il 7mm Remington Magnum  ha una gamma di peso di palla che va tra 100 e 175grs. (la palla tuttofare per caccia è quella da 140grs.)
- il 7mm Remington Magnum sviluppa velocità superiori rispetto al 30-06 Springfield
- il 30-06 Springfield NON è una cartuccia magnum
- il 30-06 Springfield  NON usa inneschi magnum
- il 30-06 Springfield  genera meno rinculo, meno rumore e meno vampa di bocca
- il 30-06 Springfield ha una traiettoria MENO tesa
- il 30-06 Springfield ha una gamma di peso di palla che va tra 110 e 220grs. (la palla tuttofare per caccia è quella da 180grs.)
- il 30-06 Springfield sviluppa velocità inferiori rispetto al 7mm Remington Magnum
- il 30-06 Springfield ha una diffusione enorme in Italia a livello venatorio
- il 30-06 Springfield è molto facile da ricaricare a livello casalingo

D. Ho bisogno di ricaricare il  calibro 12,7x44R. Mi potete dare una mano?
R. quelle che seguono sono alcune combinazioni per la ricarica del 12,7x44R sperimentate da tempo:

PALLA DA 450grs.

>IMR-4831 = 50 - 55grs.
>IMR-4350 = 50 - 55grs.
>IMR-3031 = 32 - 36grs.
>IMR-4198 = 22 - 26grs.
>IMR-4227 = 24 - 27grs.
>H-4198 = 28 - 31grs.
>H-4831 = 50 - 55grs.
>FFg =60 - 70grs.

Occorre eliminare eventuali spazi vuoti con materale inerte, come carta, cotone, etc. Nei bossoli moderni probabilmente 70grs. di polvere nera non ci stanno, per cui potrebbe essere necessario ridurre leggermente la dose. Se usa la polvere nera, occorre :

- eliminare spazi vuoti con del materiale inerte
- separare la polvere dal materiale inerte con un disco di cartoncino

D. dove posso trovare cartucce in calibro 5,75mm Velodog?
R. bella domanda!! Allo stato attuale, la GFL è l'unica azienda che produce cartucce calibro 5,75mm Velodog. Fanno parte della linea "Old time", e sono cartucce che montano una palla FMJ da 43grs. spinta a circa 240m/s. Purtroppo la produzione è effettuata in modo estremamente sporadico, per cui sono difficilissime da trovare. In alternativa potrebbe fare il giro delle armerie della sua zona, per verificare se per caso qualcuna ha dei fondi di magazzino. Ma non sarà facile.

D. ho delle piastrine di caricamento del Garand da 8 colpi e dei caricatori per una Beretta M98 da 17 colpi. In più possiedo anche dei caricatori maggiorati per la mia Tanfoglio "Gold Custom" e dei caricatori da 30 colpi per il mio Colt M4. Cosa devo fare con la modifica normativa intervenuta in materia di capacità dei caricatori?
R. assolutamente nulla!! Allo stato attuale, i caricatori per arma corta o lunga con una capienza superiore a quella prevista dalla legge sono assolutamente legali. Quindi lei è assolutamente in regola e non suscettibile di alcune sanzione penale. Il problema sorgerebbe, in ipotesi, se lei volesse vendere le sue armi DOPO il 5 novembre 2015. In questo caso,  i caricatori dovrebbero essere ridotti come capienza, per adeguarli alla previsione normativa. Questo scoraggererà molte persone a vendere le proprie armi, anche se va detto che, in una simile situazione, l'acquirente potrebbe comunque dichiarare di avere sempre posseduto quei caricatori con quella determinata capienza.

D. posso montare un compensatore su un'arma semiautomatica? E un rompifiamma?
R. bella domanda!! Premesso che rompifiamma e compensatori svolgono due funzioni completamente distinte (il primo genera una turbolenza nei gas di egresso, miscelando violentemente aria fredda con i gas  in modo da smorzare l'espansione dei gas all'uscita dalla volata, mentre il secondo redireziona i gas di egresso in modo da ridurre il rinculo ed il rilevamento), per lungo tempo è stato consentito il fissaggio di compensatori o di rompifiamma unicamente alle carabine a ripetizione ordinaria. Ciò perchè, secondo alcune circolari interpretative del Ministero dell'Interno ed alcune isolate sentenze della Corte di Cassazione, l'applicazione di simili dispositivi alle armi semiautomatiche, mutando la capacità offensiva dell'arma, avrebbe configurato il reato di alterazione d'arma. Con il recepimento da parrte del nostro ordinamento giuridico della più recente direttiva comunitaria in materia di armi avvenuto nel 2011, le cose sono completamente cambiate, poichè la direttiva comunitaria considera rompifiamma e compensatori come semplici accessori. Dunque, allo stato attuale, il montaggio i compensatori e rompifiamma è consentito non solo sulle armi a ripetizione ordinaria, ma anche su quelle semiautomatiche.

D. sono affascinato dal 7,65 Browning. Qual' è la pistola con la canna più lunga prodotta in questo calibro per fare del tiro a segno in poligono?
R. proveremo a rispondereLe ma non è facile. Questo  è un piccolo elenco di pistole in calibro 7,65 Browning con la canna un po' più lunga del solito.

ASTRA "FALCON"                  98
BENELLI "B-77"                    108
BERETTA "70"                         90
BERETTA "81"                        97
BERETTA "82B"                     97
BERNARDELLI "AMR"        153
ERMA "KGP 68"                   100
F.N. "125"                              113
STAR "IR"                              110

A sinistra trova il produttore ed il modello, mentre a destra trova la lunghezza della canna in mm. Le conviene indirizzarsi sul mercato dell'usato, dato che molte di queste armi sono praticamente introvabili.

D. nel numero di Settembre della rivista  X ho letto con stupore di fucili con canna a rigatura radiale. A parte che non mi è per nulla chiaro il concetto, a cosa si riferiva l'articolista? Si parlava di fucili prodotti dalla Remington, ma che significa rigatura radiale?
R. la sua e-mail ci ha messo la pulce nell'orecchio e abbiamo interpellato direttamente i tecnici della Remington per avere chiarimenti. L'acronimo 5-R non significa 5 (righe) radiali, come qualche "genio" ha sostenuto, ma significa 5 (righe) arrotondate. In altri termini, le righe presenti nella canna del Remington M-24, o nel più recente M-700 TTC, invece di avere gli spigoli dei vuoti e dei pieni "vivi" (a 90°), li hanno arrotondati (visti in sezione, appaiono come dei trapezi isosceli con due piccole curve in alto). I pieni sono molto più larghi rispetto a quelli di tipo tradizionale dovendo, nelle intenzioni del produttore, coprire circa il 50% della superficie interna (parametro non sempre rispettato all'atto pratico), allo scopo di "avvolgere" a sezione di guida della palla. Il fatto di avere spigoli arrotondati, unito al numero dispari di righe verrebbe giustificato, a detta del produttore, per determinare una MINORE deformazione della palla durante l'attraversamento della canna, cosa che si tradurrebbe in una SUPERIORE precisione di tiro. Ragionando a mente fredda, che il concetto di "rigatura radiale" fosse una scemenza, forse lo avrebbe capito anche l'uomo della strada. Basterebbe pensare al fatto che la rotomartellartice effettua una movimento radiale quando incide la canna per formare la rigatura. Lo stesso discorso vale anche per le canne fatte per bottonatura. Che dire? Se solo chi scrive sulle riviste di settore (o parla in  TV come "esperto di armi") si informasse prima di dire scemenze, forse sarebbe meglio per tutti. In fondo, bastava prendere il vocabolario inglese-italiano per capire le cose. O, eventualmente, chiamare il produttore.... Anche perchè, sul sito della Remington, di rigatura radiale proprio non se ne parla. E forse questo vorrà dire qualcosa, non le pare?

D. dovrei ricaricare la cartuccia calibro 45-75WCF ma non riesco a cavare il classico ragno dal buco: mi potreste aiutare?
R. la cartuccia calibro 45-75 Winchester venne camerata nel 1876 per il Winchester modello "Centennial". La cartuccia era la risposta commerciale della Winchester al 45-75 Sharps. Di fatto venne fuori una cartuccia con il bossolo a collo di bottiglia più corto del 45-70 Government ma abbastanza  capiente. Le prestazioni sono analoghe a quelle del 45-70 e, con le polveri moderne, anche leggermente superiori. La cartuccia originale montava palle da .454" di diametro e del peso 350grs. in origine di tipo calepinato. Oggi le potrebbe sostituire validamente con delle palle da caccia semiblindate. Il caricamento originale lanciava una palla da 350grs. a circa 450 m/s. Con i componenti attuali probabilmente si può fare di meglio, specie se l'arma è moderna e non originale. I bossoli si possono ricavare da quelli del 348Winchester, ma se riesce a trovarli già fatti sarebbe meglio. Anche se costano e nessuno vuole spendere troppo. Sono solo un investimento per il futuro del suo hobby. Tanto le dureranno tutta la vita. Il grosso problema che c'è nella ricarica del 45-75 è la debolezza strutturale dell'arma che la camera. Purtroppo l'azione del Winchester 76 non è mai stata nota per essere robusta, e questo condiziona parecchio le cose. Per questo motivo, anche se il volume disponibile del bossolo è notevole, si tende ad evitare dosi massicce di polveri moderne. La ricarica più diffusa tra le pochissime persone che oggi la sparano è 24,0grs. di IMR-4198 con una palla da 350grs. di peso. Chiaramente, con un'arma moderna si può anche salire. Sarebbe però il caso di chiedere maggiori informazioni al fabbricante, sul livello di robustezza dell'arma in questione. Questo le darà una maggiore latitudine operativa al momento di scegliere come ricaricare. Supponendo invece di avere palle da 300grs. di peso ed un'arma moderna, queste sono alcune combinazioni utili :
 
IMR-3031 = 47 - 51
IMR-4895 = 51 - 55
IMR-4064 = 48 - 52
IMR-4320 = 50 - 54
IMR-4350 = 52 - 56
NORMA-201 = 47 - 51
NORMA-202 = 48 - 52
NORMA-203B = 51- 55
H-322 = 44 - 48
BL-C2 = 53 - 57
N-130 = 42 - 46
N-133 = 44 - 48
N-135 = 47 - 51
N-140 = 49 - 53
N-150 = 49 - 53
SP-9 = 50 - 54
SP-11 = 54 - 58
SP-7 = 53 - 57
WW-748 = 50 - 54
WW-760 = 56 - 60
 
Questo solo ed esclusivamente con un'arma nuova, costruita con acciai moderni ed in perfetta effcienza!! Da non usare assolutamente per armi d'epoca o per armi strutturalmente molto deboli (N.B. ad esempio, un'arma costruita 50 anni fa è "debole" paragonata ad un'arma costruita oggi, perchè gli acciai e le tecniche metallurgiche sono cambiate). Chieda lumi al suo armiere di fiducia e al produttore sulla possibilità di usare dosi massiccie di polveri moderne. Come criterio generale, vanno preferite le polveri  più rapide a bruciare, per esempio la IMR-3031, la Norma 201, la N-133 etc., in modo da sollecitare poco l'arma. Il motivo è che la cartuccia non lavorava ad altissime pressioni. Chiaramente, inizi sempre dalla dose indicata come minima e controlli come si comporta l'arma. Gli inneschi sono i large rifle standard, ma se ha in previsione di sparare al freddo, è meglio usare i large rifle magnum per non avere problemi di combustione.

D. è vero che il 50-70Government ed il 12,7x44R svedese sono la stessa cartuccia?
R. no. Sono due cartucce molto simili, ma non sono la stessa cosa. Un'arma camerata per il 12,7x44R non può camerare una cartuccia calibro 50-70Government, stante il diverso diametro del fondello. In altri termini, 50-70Government e 12,7x44R NON sono sinonimi riferiti alle medesima munizione!!

D. io ricarico già le mie munizioni subsoniche per il .308 Winchester con della vectan GM-3 11,0grs. palle 200grs. e non ho mai avuto problemi. Prima sparavo le cartucce commerciali di produzione Lapua, le subsonic con palla FMJ-BT da 200grs. Smontando una munizione non sono stato capace di capire con sufficiente sicurezza la tipologia di polvere utilizzata.  Anche al poligono che frequento, tiratori con 30 anni di esperienza non sono riusciti a capire che polvere sia. Ne sapete qualcosa di più?

R. i tecnici della Lapua hanno sempre sostenuto di usare la N-310 per assemblare i caricamenti subsonici per il .308Winchester con la palla da 200grs., però non siamo in grado di dirle con precisione se questa affermazione sia veritiera oppure no.

D. Ho di recente acquistato un basculante BERGARA mod APEX calibro 308W. La canna lunga 635 mm è in inox AISI 416 ed è dotata di 6 principi di rigatura e un passo di 1/11. Ho tutta l'attrezzatura per la ricarica, ma vorrei trovare una cartuccia per scopo venatorio precisa quanto più possibile, per permettermi anche tiri oltre i 300 m. Al momento ho qualche rimanenza delle seguenti polveri  N 133, N 135, N 540, N 150, N 160, IMR 4320, WW 748, Norma MRP. Le palle per uso venatorio attualmente in mio possesso sono le seguenti: Berger vld hunting 175 grs, Nosler accubond 150 e 165 grs. Siccome non ho esperienza sui 6 principi di rigatura e sul passo 1/11, onde evitare di finire la canna prima di trovare un risultato soddisfacente, potreste darmi qualche dritta?
R. il suo problema è di facilissima soluzione. Le ricariche vanno assemblate come per qualsiasi altra arma camerata per il 308 Winchester. Può trovare i dati che le interessano su un qualsiasi manuale. Per quanto riguarda le polveri:
 
- N-133 e N-135 sono specifiche per cartucce di scarsa volumetria come il 223Remington = da scartare
- la N-540 è la versione a doppia base della N-140 ed è specifica per il 308Winchester, specie se si tratta di sparare in pieno inverno o comunque alle basse temperature
- la N-150 è una polvere specifica per il 308Winchester con palle dagli 11g in su
- la N-160 è una polvere adatta al 30-06 o ad alttre cartucce, ma troppo lenta a bruciare per il 308Winchester = da scartare
- la IMR-4320 è una polvere molto simile alla N-140
- la WW-748 è una polvere specifica per il 308 Winchester
- la MRP è una polvere specifica per le cartucce magnum = da scartare
 
In breve:
 
PALLA DA 150GRS.
 
N-540 = 45,0
N-150 = 46,0
WW-748 = 48,0
IMR-4320 = 47,5
 
PALLA DA 165GRS.
 
N-540 = 43,0
N-150 = 45,0
WW-748 = 45,0
IMR-4320 = 44,0
 
PALLA DA 175GRS.
 
N-540 = 42,0
N-150 = 43,0
WW-748 = 43,5
IMR-4320 = 43,0
 
Queste sono le combinazioni che si sono rivelate migliori nel corso degli anni. La OAL è di 71,00mm. Gli inneschi sono i soliti large rifle standard.
 
D. avrei da porvi le seguenti domande :
- Sui testi di Sanow & Marhall, la munizione a palla asciutta, nello specifico la Winch. 12/70 con palla Forster, raggiunge una percentuale di Stopping Power pari al 99%, superando addirittura il 308 winch. e il 223 rem. Come si spiega una tale lesivitá?
- Sempre nel sopracitato testo, viene menzionata unicamente la munizione Winchester con palla Foster, non prendendo in considerazione altri caricamenti. Tutto questo vuol dire che la palla Foster é piú lesiva rispetto alla Gualandi alla Brenneke ecc...?
- Quale palla è la piú lesiva e qual'è il peso ottimale?
- Cambiando tipologia di munizione, per quale motivo la Federal 00 Buck " Tactical load" con una V0 di 350 m/s é piú lesiva rispetto ad un'altra che ha una V0 di 405 m/s ?
- Ho avuto modo di provare le tanto blasonate Winchester e Remington 00 Buck, sia nello Spas che nell'870, alla distanza di 10 m, ottenendo delle velocitá inferiori a quelle dichiarate e delle concentrazioni di pallettoni del tutto sguarnite. Perché vengono considerate come le migliori?
- Per concludere, ho letto da qualche parte che lo Shotgun é l'arma piú potente per la difesa abitativa che un civile possa detenere e quindi adoperare. E' vero?


R. molto sinteticamente:
 
- Sui testi di Sanow & Marhall, la munizione a palla asciutta, nello specifico la Winch. 12/70 con palla Forster, raggiunge una percentuale di Stopping Power pari al 99%, superando addirittura il 308 winch. e il 223 rem. Come si spiega una tale lesivitá?  =  i dati che ha letto sono statistici, per cui sono destinati ad evolvere nel tempo sulla base della tipologia e del numero raccolto. Quindi non li deve prendere come un dato definitivo ed immutabile. Se parliamo di palle singole, occorre fare una distinzione. Le palle da caccia, in generale, sono molto dure e molto veloci, e causano sempre una sovrapenetrazione sul corpo umano. Diverso è il discorso di quelle palle in piombo puro. Con masse non eccessive (tipo 28g), anche in caso di impatto a velocità sostenute, tendono a deformarsi e a non sovrapenetrare. Questo, parlando ovviamente in linea del tutto generale.
Sempre nel sopracitato testo, viene menzionata unicamente la munizione Winchester con palla Foster, non prendendo in considerazione altri caricamenti. Tutto questo vuol dire che la palla Foster é piú lesiva rispetto alla Gualandi alla Brenneke ecc...? = negli USA i caricamenti europei sono merce rara!! O non esistono del tutto, oppure sono difficili da trovare e parecchio costosi. Tenga conto che, solo di recente, la Brenneke ha costituito la sua filiale americana, e che solo adesso le Brenneke si stanno diffondendo in maniera capillare negli USA. Questo spiega perchè gli studi che lei ha letto sono limitati unicamente ai caricamenti americani
- Quale palla è la piú lesiva e qual'è il peso ottimale? = le nostre terzarole, ossia le 11/0 caricate con tre file da tre pallettoni cadauna. Siamo attorno ai 33g di piombo. Sono l'equivalente delle 00 americane
- Cambiando tipologia di munizione, per quale motivo la Federal 00 Buck " Tactical load" con una V0 di 350 m/s é piú lesiva rispetto ad un'altra che ha una V0 di 405 m/s ? = la questione sta nella sovrapenetrazione e non nella lesività. Alle brevi distanze (per capirci, dentro ad una stanza), una massa di piombo elevata e lanciata ad una velocità eccessiva causa facilmente sovrapenetrazione. Cioè un mancato trasferimento di energica cinetica sul bersaglio in tempi ristretti, cosa essenziale per rendere un bersaglio inoffensivo il prima possibile. Questo è il motivo per cui parecchi fabbricanti hanno deciso di ridurre le velocità di alcuni caricamenti
- Ho avuto modo di provare le tanto blasonate Winchester e Remington 00 Buck, sia nello Spas che nell'870, alla distanza di 10 M, ottenendo delle velocitá inferiori a quelle dichiarate e delle concentrazioni di pallettoni del tutto sguarnite. Perché vengono considerate come le migliori? = bisogna vedere come e dove. Prima di tutto, i dati che ha letto lei fanno riferimento a prove in canna manometrica in condizioni di laboratorio. Se deve scegliere una munizione per difesa personale per un fucile a canna liscia, non è infrequente che i migliori risultati si ottengano con l'ausilio di uno strozzatore. Poi va detto che ogni arma fa storia a se, per cui occorre provare più cartucce diverse per verificare quale munizioni da i risultati migliori. In un'arma come il fucile a canna liscia, questo tipo di approcio è fondamentale
- Per concludere, ho letto da qualche parte che lo Shotgun é l'arma piú potente per la difesa abitativa che un civile possa detenere e quindi adoperare. E' vero ? = è vero. La gamma di munizioni disponibili è impressionante. L'energia cinetica alla bocca è elevatissima. Il controllo e la velocità di ripetizione del colpo sono elevati. E' chiaro però che nulla può sostituire un addestramento corretto. Quindi, una cosa sono le prestazioni teoriche dell'arma, mentre una cosa ben diversa è la capacità di sapere usarre correttamente l'arma da parte del singolo individuo. Il che significa minmizzare i difetti e massimizzarne  i pregi

D. avrei da porvi le seguenti domande:
- Potreste indicarmi una dose, con relativa tipologia di polvere per poter ottenere una V0 di 830 m/s con palla da 175 grani? (tenendo conto della canna lunga 60 cm) ?
- Ho avuto modo di vedere e di leggere su un testo di medicina legale, di scatole craniche esplose all'impatto con una palla di fucile cal. 308 Winc., spiegando un simile fenomeno sul fatto che una palla che viaggia a velocità superiori agli 800 m/s produca simili effetti. E' veramente così?
- Come è possibile che una palla Sierra HPBT da tiro, costruita per materiale cartaceo, sia così devastante, così lesiva sui tessuti biologici?  Non si tratta di una palla da caccia con proprietà espansive!
- Concludendo, è più lesiva una palla da tiro o una da caccia entro i 300 metri?
- Per quanto concerne la lesività, lo è di più una da 168 o una da 175 grani?


in breve:
 
- Potrebbe indicarmi una dose, con relativa tipologia di polvere per poter ottenere una V0 di 830 m/s con palla da 175 grani? (tenendo conto della canna lunga 60 cm) ? = nessuna, per una velocità del genere ci vuole almeno una canna da 70cm nel 308. A meno che non voglia rischiare di usare dosi compresse, con ovvio rischio di sovrapressioni. E comunque, una palla da 175grs. a 1000m è ancora superosonica se sparata con velocità attorno agli 800m/s o di poco inferiori. Questo, ipotizzando di sparare a condizioni atmosferiche standard
- Ho avuto modo di vedere e di leggere su un testo di medicina legale, di scatole craniche esplose all'impatto con una palla di fucile cal. 308 Winc., spiegando un simile fenomeno sul fatto che una palla che viaggia a velocità superiori agli 800 m/s produca simili effetti. E' veramente così? = ha mai sparato ad un cartone di latte chiuso e pieno di liquido? Anche se spara con una pistola, il cartone esploderà. Se spara ad una struttura chiusa e piena di liquido, la struttura cederà in maniera tanto più violenta quanto è elevata la velocità di impatto. Questo perchè esiste una principio fisico, noto come principio di Pascal, in base al quale la pressione applicata ad un punto di un fluido è identica in ogni punto del fluido stesso. Venendo al fucile, se ha osservato il filmato dell'omicidio Kennedy (più volte trasmesso da varie reti televisive), avrà certamente notato il carattere esplosivo della lesione alla teca cranica della vittima. L'arma in questione sparava un più modesto 6,5x52mm, ma ciò è stato comunque sufficiente per vedere esplodere una parte del cranio. Nel caso, poi delle lesioni intraorali causate da fucili, è possibile notare la c.d. "lesione stellata", o "lesione floreale" (così detta per l'apertura "a fiore" della teca cranica), causata non solo dalla violenta decelerazione del proiettile, ma anche dalla proiezione violenta dei gas di combustione dentro alla teca cranica
- Come è possibile che una palla Sierra HPBT da tiro, costruita per materiale cartaceo, sia così devastante, così lesiva sui tessuti biologici?  Non si tratta di una palla da caccia con proprietà espansive! = la risposta è molto semplice. Le palle di tipo HPBT non sono progettate per colpire bersagli biologici, umani o animali che siano, per cui all'impatto con un bersaglio del genere, si spezzano in due grossi frammenti e producono una moltitudine di frammenti. Dal momento che questo fenomeno avviene in maniera estremamente rapida e violenta, l'effetto è devastante, ed è molto simile a quello di una palla di tipo SP che prima si espande e poi si frammenta violentemente. Dunque, la risposta alla sua domanda, sarebbe una sola parola: frammentazione
- Concludendo, è più lesiva una palla da tiro o una da caccia entro i 300 metri? = fanno la stessa cosa, ma in due modi completamente diversi. L'unica differenza di rilievo è la penetrazione totale. Le palle da caccia tendono a penetrare di più rispetto alle HPBT. Questo è il motivo per cui le HPBT sono sconsigliate per la caccia dai vari produttori
- Per quanto concerne la lesività, lo è di più una da 168 o una da 175 grani? = i dati esistenti oggi fanno in maggioranza riferimento alla palla da 168grs. perchè è comparsa prima sul mercato. La lesività di queste palle è enorme, se sparate a brevi distanze (per esempio 300m) contro un bersaglio diverso da un pezzo di carta. Sicuramente, la palla da 175grs. avendo più massa, ha però il vantaggio di poter produrre un maggior numero di frammenti
 
D. sapete indicarmi l'indirizzo di un impianto di tiro valido nei pressi di Salerno?
R. probabilmente l'impianto più attrezzato è il SSD Shooting Range. L'indirizzo è : Colle della Maddalena, SNC 84095 - Giffoni Vallepiana (SA) . I recapiti sono:

telefono: 331 7651622
internet :
www.shootingrange.it
info@shootingrange.it

L'impianto è affiliato con FIDASC, CNDA, FITAV e FITDS, per cui troverà sicuramente quello che più le interessa.

D. avete qualche suggerimento per ricaricare il .300AAC con polveri Vihtavuori N-110, 120 e 130?

R. indicativamente con le polveri Vihtavuori si potrebbe provare ad usare:
 
PALLA DA 110grs.
N-110  = 15,0 - 18,5
N-120  = 17,0 - 21,0
N-130  = 18,0 - 21,5
 
PALLA DA 125grs.

N-110  = 14,0 - 17,5
N-120  = 16,0 - 20,0
N-130  = 17,0 - 20,5
 
PALLA DA 130grs.
N-110  = 14,0 - 17,0
N-120  = 16,0 - 19,5
N-130  = 17,0 - 20,0
 
PALLA DA 150grs.
N-110  = 13,0 - 16,0
N-120  = 15,0 - 18,5
N-130  = 16,0 - 19,0
 
D. posso portare la mia balestra fuori di casa per recarmi a tirare in uno spazio apposito? Ci sono delle regole particolari  da seguire?
R. la balestra può essere liberamente venduta, acquistata e detenuta. Il trasporto può essere effettuato solo per giustificato motivo, ad esempio per recarsi in un luogo destinato all'allenamento o per partecipare ad una competizione sportiva. In qualsiasi caso, la balestra va trasportata scarica ed in un'apposita custodia. Per l'attività sportiva, o per il tiro da divertimento, le punte delle frecce dovranno avere il convenzionale profilo di tipo ogivale. Informazioni maggiormente dettagliate sono contenute nella circolare del Ministero dell'Interno n. 559 del 16/12/1995 (pubblicata nella G.U. n. 26 del 01/02/1996). Questa circolare interpretativa, tra l'altro, indica espressamente la balestra come  "attrezzatura sportiva".

D. avrei due quesiti da porvi. Quale è il passo della rigatura della Tikka T3 Tactical in cal. 308 Winchester con la canna da 24 pollici? E quello della Remington 700 ADL in calibro 7mm Remington Magnum con la canna da 610 mm?

R. se non sono cambiate le cose, la Tikka dovrebbe avere un passo di 1 giro in 11", mentre la Remington dovrebbe avere un passo di 1 giro in 9". Detto in altri termini, significa che con la prima è possibile stabilizzare palle lunghe fino a 40,62mm, e con la seconda palle lunghe fino a 45,71mm.
 
D. sarei intenzionato a ricaricare il mio 7 mmRM con polvere Lovex perchè più economica di altre. Ho dato un'occhiata alla tabella di ricarica che propone la casa, ma ho trovato delle discordanze. Innanzitutto propone una sola ricarica con palla  da 173 gr. e le seguenti polveri
S062
D076.6 questa se non ho capito male e quella + consigliata.
S062
S065
S070
Nella spiegazione iniziale consiglia solo la D076.6 e sconsiglia tutte le altre che invece riporta in tabella con dosi, velocità ecc. Voi cosa mi consigliate ? Tenete conto che userò solo palle da 140 e 160gr.

R. purtroppo lei non è il primo ad individuare delle incongruenze nel manuale della Lovex. A parte questo, prendendo per veritiere le indicazioni fornite dal produttore, le conviene indirizzarsi sulla D076.6 e considerare le altre polveri come eventuali sostitui nel caso non riesca a trovare la D076.6. Sempre prendendo per buono quello che viene riportato sul manuale, ed arrotondando un po' i valori, si potrebbero ipotizzare le seguenti combinazioni :
 
PALLA DA 140 grs.   (da 53 a 56grs.)
PALLA DA 150 grs.   (da 52 a 55grs.)
PALLA DA 160 grs.   (da 51 a 54grs.)
PALLA  DA 173 grs.  (da 50 a 53grs.)
 
Cominci con la dose indicata come minima. Usi solo inneschi magnum. Tenga conto che la palla più usata nel 7mm RM è quella da 140grs. Le altre più pesanti sono da intendersi come destinate ai capi di selvaggina più grossi e robusti. Per esempio, in Italia, gli esemplari più grossi e robusti di  cinghiale o cervo.

D. facendo passare in secondo piano il costo di una carabina Blaser R8, (cosa comunque da non trascurare affatto) voi , a livello di sicurezza e precisione cosa ne pensate ?

R. premesso il prezzo e il fatto che per ottenere i migliori risultati ci sarà da lavorare sulla ricarica, l'arma è interessante.Tecnologicamente è valida e le soluzioni adottate dal fabbricante sono di tutto rispetto. Prima dell'acquisto deve ragionare bene su quali sono i suoi obiettivi, in modo da capire bene quale calibro scegliere. Se le fosse possibile, le suggeriamo di fare almeno una prova prima dell'acquisto, anche se ci rendiamo conto del fatto che non sempre la cosa risulti fattibile.Venendo alla precisione, i pareri sono discordi, ma ciò è dovuto al fatto che i primi esemplari arrivati sul mercato non erano proprio il massimo. Poi, dopo avere curato "alcuni difetti di giovinezza", le cose sono migliorate sensibilmente. Per quanto riguarda la precisione, a oltre 600m l'arma colpisce ripetutamente un quadrato di 20x20cm, sparando con appoggio dalla posizione prona.
 
D. ho tutta una serie di dubbi sulla ricottura dei bossoli che mi tormentano. Per esempio, in alcuni filmati i bossoli, dopo l'esposizione alla fiamma, vengono immersi in acqua mentre in altri filmati vendono lasciati raffreddare all'aria. Quale dei due metodi è il migliore? E poi, ho provato a casa su bossoli calibro .357Magnum, anche se sarebbe stato meglio farlo su bossoli di carabina ma non ne ho al momento perchè ancora non ho acquistato tutto il materiale per la ricarica. Esiste un metodo empirico per saggiare l'ammorbidimento del colletto di un bossolo al fine di stabilire l'efficacia della ricottura e di quanto dev'essere approssimativamente più cedevole il metallo rispetto ad un bossolo incrudito dall'uso? Di quanto, approssimativamente, si allunga la vita del bossolo ricotto? La ricottura è raccomandabile anche su bossoli di revolver ?

R. volendo essere sintetici :
- in alcuni filmati i bossoli, dopo l'esposizione alla fiamma, vengono immersi in acqua mentre in altri filmati vendono lasciati raffreddare all'aria. Quale dei due metodi è il migliore = alcuni effettuano la ricottura con i bossoli dentro ad una bacinella d'acqua. Altri immergono i bossoli in acqua dopo averli ricotti. Chi lo fa, lo fa sempre per una buona ragione. Lo scopo è quello di evitare che il calore si propaghi al resto del bossolo, alterando la struttura molecolare in punti diversi dal colletto. L'ottone non si "tempra" come l'acciaio se viene raffreddato bruscamente
- Sarebbe stato meglio farla su bossoli di carabina... = i bossoli migliori per carabina sono venduti già ricotti in fabbrica, per cui comprarli per ricuocerli non ha alcun senso. Un bossolo nuovo di elevata qualità (un LAPUA o un NORMA, per esempio), deve essere ricotto a livello casalingo dopo 7 - 8 ricariche (per cartucce NON magnum). Le cartucce magnum vengono ricotte dopo 4 o 5 volte.
- di quanto, approssimativamente, si allunga la vita del bossolo? = un bossolo ricotto correttamente e con cadenza regolare, può durare anche fino a 40 ricariche se parliamo di cartucce non magnum
- la ricottura è raccomandabile anche su bossoli di revolver ? = la ricottura è una tecnica destinata essenzialmente alle munizioni per armi lunghe, allo scopo di aumentare la precisione e la vita operativa del bossolo. Alcuni la applicano nelle cartucce magnum per arma corte più esasperate di recente concezione, ma si tratta di una tecnica poco diffusa
- Vorrei sapere se esiste un metodo empirico per saggiare l'ammorbidimento del colletto di un bossolo al fine di stabilire l'efficacia della ricottura e di quanto dev'essere approssimativamente più cedevole il metallo rispetto ad un bossolo incrudito dall'uso = quando scalda il bossolo, la fiamma non deve mai diventare arancione o, peggio, rossa, perchè signficherebbe che sta cominciando a bruciarsi lo zinco contenuto nell'ottone!! Fino a 350 - 370°C la struttura molecolare dell'ottone NON si modifica, e si ottiene SOLO una sotto-ricottura, cosa che si traduce in una operazione del tutto inutile. Attorno ai 450°C la ricottura avviene in pochi secondi. Oltre i 500°C il bossolo verrebbe sovra ricotto, e sarebbe da buttare in quanto TROPPO morbido per esserer utilizzato con sicurezza
- Vorrei sapere se esiste un metodo empirico per saggiare l'ammorbidimento del colletto di un bossolo al fine di stabilire l'efficacia della ricottura e di quanto dev'essere approssimativamente più cedevole il metallo rispetto ad un bossolo incrudito dall'uso = in commercio ci sono delle "vernici" che vengono usate come indicatori di temperatura. Vengono applicate in TRE punti strategici, che sono COLLETTO, SPALLA e CORPO del bossolo. Se la ricottura è fatta correttamente, per tempo e temperatura, solo la vernice sul colletto su brucia, mentre le altre rimarranno intatte. 
 
D. Ho comprato un X modello Y in calibro .223 Remington, ma ho una serie di dubbi su questo calibro che non riesco a risolvere. Vengo subito al dunque:
- Perchè gli eserciti appartenenti alla NATO, avendo a disposizione svariate tipologie di munizionamento, hanno optato per la M-855  62 grani?
-  La Federal Gold Medal HPBT  69 grani, può ritenersi più o meno lesiva della M-855?
- Le sopracitate munizioni, hanno il tremendo effetto terminale delle leggere 55 grani a distanze medio brevi?
- A distanze non superiori a 100 metri,la lesività del 223Rem. può essere affine agli effetti terminali di un 308 Winchester (M-80)?
-  Infine, tenendo ancora conto del parametro lesività, un 223 Rem. è più lesivo di un 7,62x39 (M- 43)?

R. in breve :
 
- Perchè gli eserciti appartenenti alla NATO, avendo a disposizione svariate tipologie di munizionamento, hanno optato per la M-855  62 grani? = entrambe le palle sono progettate per spezzarsi in due in seguito all'impatto. Per come sono costruite (la M-193 è una blindata "pura", mentre la M-855, contrariamente quanto tutti credono, è una semiperforante), la M-855 tende a risentire meno della distanza, continuando a manifestare il comportamenteo anche oltre le distanze alle quali quello stesso comportamento tende a scomparire usando la M-193

La Federal Gold Medal HPBT  69 grani, può ritenersi più o meno lesiva della M-855? = se guardiamo puramente la cavità temporanea si. I volumi medi delle cavità temporanee sono di 600ml (M-193), 755ml (M-855) e 2135 ml(FC-GM). Tenga presente che sulla brevissima distanza, su un bersaglio non protetto, la palla HPBT (progettata unicamente per il tiro contro i bersagli cartacei) è devastante

- Le sopracitate munizioni, hanno il tremendo effetto terminale delle leggere 55 grani a distanze medio brevi ? = certamente

- A distanze non superiori a 100 metri,la lesività del 223Rem. può essere affine agli effetti terminali di un 308 Winchester (M-80) ? = sono due cose completamente diverse. Il .223 sicuramente non mostra problemi di sovrapenetrazione, e questo in molte situazioni può essere un vantaggio importante.

Infine, tenendo ancora conto del parametro lesività, un 223 Rem. è più lesivo di un 7,62x39 (M- 43) ? = le due cartucce sono progettate in maniera diversissima tra loro e lavorano sul bersaglio in maniera completamente diversa. Entrambe sono in grado di "fare il lavoro" per il quale sono state progettate. Non c'è un vero vincitore. Poi, è un po' come se fosse una questione di donne: ad ogni uomo piace la sua, e spesso non c'è verso di fargli cambiare idea
 
D. chiacchierando tra amici, il mio amico poliziotto mi ha detto che lui ha il porto d'armi per la sola pistola d'ordinanza, e se vuole detenere un'altra pistola deve necessariamente munirsi di un'altro porto d'armi. E' vero ?
R. si ma vanno fatte delle precisazioni. Detto molto in breve, i membri delle FF.AA. e delle FF.PP. usano le armi di servizio SENZA il bisogno di porto d'armi. Ciò in quanto, le armi di servizio (e tutti gli altri beni utilizzati per servizio) costituiscono un elemento strumentale per lo svolgimento delle funzioni connesse con l'ufficio (di natura pubblica) di cui ogni membro delle FF.AA. o delle FF.PP. è titolare. La semplice appartenenza, per esempio, alla Polizia di Stato, costituisce titolo idoneo per portare e detenere tutte le armi di servizio. E' chiaro che per andare a caccia, per frequentare il campo di tiro a volo, per frequentare la sezione del TSN o un poligono dedicato al tiro dinamico, ANCHE per l'appartenente alle FF.PP. o alle FF.AA. sarà NECESSARIO munirsi di idoneo titolo giuridico, in grado di legittima l'acquisto, le detenzione e il trasporto (o, in alcuni casi, il porto) delle armi e delle relative munizioni che sono DIVERSE da quelle di servizio

D. è vero che esistono dei Remington M1903A1 con un diametro di foratura anomalo?

R. Si. Esistono armi prodotte dalla Remington con un diametro di foratura di 7, 73 mm e non 7, 62. Ciò perchè la Remington ha utilizzato, per un certo periodo, gli stessi utensili che usava per il p17, che erano a loro volta gli stessi del p14 in 303. Ci sono molti 1903 di produzione Remington che hanno una canna idonea per palle da .311" e non da .308".

D. devo sparare il 7x64 con una canna molto corta, ma le polveri tradizionali mi hanno dato pessimi risultati. Che polveri posso usare, tenuto conto che adesso ho a disposizione Norma 202 e 203B e IMR 4895 e 4064?

R. potrebbe provare con:
 
PALLA DA 120grs. / OAL 81,00mm
NORMA 202 = 45 - 48
NORMA 203-B = 50 - 53
IMR-4320 = 47 - 50
IMR-4895 = 41 - 45
 
PALLA DA 140grs. / OAL 82,00mm
NORMA 202 = 44 - 47
NORMA 203-B = 46 - 49
IMR-4320 = 44 - 47
IMR-4895 = 40 - 44
 
Verifichi che la canna sia perfettamente pulita prima di inziare le prove con le sue ricariche. Controlli sempre lo stato dei bossoli e verifichi che ci sia la corretta tensione nel colletto. Controlli che le sedi degli inneschi non siano lasche. Inizi sempre dalla dose inicata come minima. Abbiamo indicato la OAL più diffusa a livello commerciale, ma si ricordi comunque di fare in modo che la cartuccia assemblata abbia una lunghezza di poco inferiore a quella del serbatoio della sua arma. Questo consentirà di avere il migliore compromesso tra densità di caricamento, fluidità di funzionamento e lunghezza complessiva della cartuccia.

D. quale peso di palla preferire con il cal 9x21 utilizzando la Vithavuori 3N38?
115?
125?
150?
Con quale dei tre pesi ho un redimento balistico più completo sul bersaglio anche a 25m (precisione e potenza massima specifica relativa al calibro in questione in termini di energia scaricata e rilevamento ridotto dell'arma)?

R. i parametri che ha indicato non sono per nulla coerenti tra di loro. L'energia scaricata dal proiettile sul bersaglio dipende dalla tipologia del proiettile impiegato. Se un proiettile è in tutto o in parte indeformabile, l'energia scaricata sul bersaglio sarà molto limitata. Si possono assemblare ricariche molto potenti (= cioè con un'energia alla bocca elevata), ma poi bisogna verificare se il proiettile è in grado di trasferire l'energia alla bocca sul bersaglio oppure no. Il rilevamento e la potenza sono due parametri del tutto antitetici. Se vuole avere una ricarica potente non può pretendere di avere un'arma che rileva poco, e viceversa!! A parte l'energia della cartuccia alla bocca, il rilevamento aumenta se sono presenti i seguenti fattori.
 
- arma leggera, di tipo compatto e/o con il fusto in polimeri
- posizione dell'asse della canna rispetto all'asse del braccio del tiratore
- modo con cui l'arma viene impugnata dal singolo individuo (= una presa troppo "bassa" aumenta il rilevamento)
- peso di palla elevato
- canna corta
 
Per quanto riguarda la precisione, occorre sapere cosa intende Lei quando parla di "precisione". Se vuole fare unicamente del tiro di precisione, una dose di 5,5grs. di 3N38 con una qualsiasi delle palle che ha indicato andrà benissimo. Ma questo non è tutto. Per fare del tiro di precisione le servono anche :
 
- un'arma pesante
- una canna pesante e di qualità elevata
- una tecnica di scatto eccellente
- palle di qualità elevata e con il diametro corretto (che vadano bene per la canna della  SUA arma)
- inneschi di qualità
- bossoli di qualità, con il colletto e le sedi degli inneschi in perfette condizioni
 
La precisione dipende molto dalla distanza alla quale intende sparare. Sparare a 5-10m non è la stessa cosa di sparare a 25m. Una ricarica modesta a 5m andrebbe benissimo (perchè non si vedrebbero gli errori), mentre quella stessa ricarica a 25m non sarebbe soddisfacente. Detto questo, la precisione è un parametro antitetico rispetto alla potenza. Una ricarica potente non è mai precisa, o comunque non è in grado di svilupparre livelli di precisione elevatissimi. Qui dovrà fare una scelta, e dovrà capire se è meglio privilegiare potenza o precisione, o se invece ha un senso accettare un compromesso molto modesto tra questi due fattori. Per quanto attiene alla potenza, le dosi da impiegare saranno massime o quasi massime, ma questo comporterà .
 
- combustione incompleta se la canna è lunga meno di 5"
- rinculo elevato
- precisione non ottimale
- difficile controllo, se l'arma è leggera
 
Rispetto alla 3N37, (e supponendo di non fare cartucce troppo corte come fanno alcuni) con la 3N38 ne vanno dentro almeno 0,3grs. in più come dosi massime. Le massime con la 3N37 sono normalmente indicate in .
 
- 7,6grs. per la palla da 115grs.
- 7,5grs. per la palla da 125grs.
- 7,3grs. per la palla da 147-150grs.
 
Si tratta delle dosi indicate dal manuale Sierra nelle sue due ultime edizioni. Per la 3N38 le dosi massime vengono solitamente indicate in :
 
- 7,9grs. per la palla da 115grs.
- 7,8grs. per la palla da 125grs.
- 7,6grs. per la palla da 147-150grs.
 
Trattandosi di dosi massime, vanno raggiunte con molta calma e per gradi, partendo da 7,0grs. e con incrementi di 0,1grs. per volta. Venendo infine alla velocità è chiaro che si deve preferire la palla più leggera. Una palla più leggera significa avere più velocità e minore rinculo (che, a parità di calibro, aumenta all'aumentare del peso di palla). Limitando il discorso alle polveri monobasiche di tipo cilindrico, la 3N38 è sicuramente una delle migliori scelte che si possono fare. C'è però da capire quale è la propria esigenza e quale obiettivo si vuole raggiungere.
 
D. ci sono aziende italiane che producono palle da pistola per la ricarica casalinga?
R. si. Tra le più note, ed in ordine assolutamente casuale, segnaliamo:

- DYNAMIC BULLETS, Via Le Mura, 18 - 00038 Valmontone (RM), www.dynamicbullets.it
- HI-Q BULLETS, Via A. Toscanini, 7 - 92020 Castrofilippo (AG), www.hi-qbullets.com
- LEAD EXTRUSIONS, Via del Pavone, 17 - 25050 Paderno F.C. (BS), www.leadextrusions.com
- ROMANA METALLI, Via Adria,4 - 00040, Pomezia (RM), www.romanametalli.com
- SHOOTER BULLETS, Via Colle Cerro, 27 - 00030 Genezzano (RM), www.shooterbullets.it
- TARGET BULLETS, Via A. Grandi, 15 - 20017 Rho (MI), www.targetbullests.com
- X-RAY BULLETS, Via caduti sul lavoro, 3/2 - 35014 Fontaniva (PD), www.xraybullets.it

D. vorrei conoscere i pregi ed i difetti dei calibri 7mm Remington Magnum e 7mm Blaser Magnum. Vorrei anche sapere in fase di ricarica i pregi e difetti, quale dei due è il calibro più preciso quale dei due è più costante come rosate, insomma un po di tutto ma abbastanza nello specifico dato che almeno io faccio fatica a trovare informazioni in merito. Voi in previsione di un futuro acquisto, per cosa optereste? Quale carabina sarebbe una buona carabina camerata in uno di questi calibri, ed infine cosa pensate della Blaser R8, come precisione e costanza è veramente così valida o si può puntare anche ad altro ?
R. per rispondere alla sua domanda ci vorrebbe un'enciclopedia.
Molto sinteicamente si può dire che :
 
CALIBRO 7mm REMINGTON MAGNUM
 
- è sul mercato dagli anni '60 del XX secolo scorso
- può capitare che sia usato da cretini, con risultati disastrosi sul bersaglio, che viene mandato clamorosamente
- richiede canne lunghe per bruciare adeguatamente il quantitativo di polvere immesso (N.B. non si può pretendere di sfruttare adeguatamente un magnum con una canna da 50cm)
- non ha mai fallito salvo che non fosse usato da un incapace
- è collaudatissimo
- c'è un numero enorme di componenti di ricarica sul mercato
- praticamente tutti i produttori di carabine ne hanno almeno un modello in catalogo
- richiede inneschi magnum
- richiede alti quantitativi di polvere
- da il meglio di se a dose massime o vicine alla massima
- richiede un'ampia sperimentazione per trovare la combinazione migliore per la propria arma
- è uno dei 7mm più precisi di sempre
- come tutti i 7mm, la sua palla "tuttofare" è quella da 140grs.
- richiede bossoli di qualità elevata
- richiede attenzione per selezionare solo i componenti migliori per la propria ricarica
 
CALIBRO 7mm BLASER MAGNUM
 
- è recentissimo
- può capitare che sia usato da cretini, con risultati disastrosi sul bersaglio, che viene mandato clamorosamente
- richiede canne lunghe per bruciare adeguatamente il quantitativo di polvere immesso (N.B. non si può pretendere di sfruttare adeguatamente un magnum con una canna da 50cm)
- la diffusione è scarsa
- il suo futuro per ora è incerto
- le applicazione pratiche per ora sono limitate
- c'è un numero enorme di componenti di ricarica sul mercato per quanto attiene a palle, inneschi e  polveri
- i bossoli per ora non sono facili da trovare
- i produttori di carabine con armi in catalogo sono veramente pochi
- richiede inneschi magnum
- richiede alti quantitativi di polvere
- da il meglio di se a dose massime o vicine alla massima
- richiede un'ampia sperimentazione per trovare la combinazione migliore per la propria arma
- come tutti i 7mm, la sua palla "tuttofare" è quella da 140grs.
- richiede bossoli di qualità elevata
- richiede attenzione per selezionare solo i componenti migliori per la propria ricarica
 
Come può vedere, ci sono alcuni punti di similitudine ed alcuni punti di differenza tra i due calibri. Venendo alle armi, la Blaser R8 è un'ottima arma, se le interessa il 7mm Blaser Magnum. Il prezzo non è però dei più abbordabili, sempre che per lei la spesa sia un problema importante. Se preferisce il 7mm RM, di armi ne può trovare moltissime, sia europee (ZOLI, SAKO, MAUSER, MERKEL per esempio) che extraeuropee (REMINGTON, WINCHESTER per esempio). Nell'usato trova moltissimo e anche a buon prezzo ed in ottime condizioni. Se dovessimo fare una scelta, sceglieremmo il 7mm Remington Magnum per i motivi esposti in precedenza, e anche per esperienza personale. Questo, per quanto possa valere, è il nostro consiglio.  Ovviamente i soldi sono i suoi e la decisione finale spetta unicamente a lei.

D. per motivi che non vi sto a raccontare, sono venuto in possesso di un'arma in calibro 8x56mmR Kropatschek. Mi è stato detto che questa arma è simile ad un'altra camerata per una cartuccia pressochè equivalente che viene chiamata 8x60mmR Kropatschek. Io vorrei tanto provare a spararci non ho la più pallida idea di come ricaricare: mi potete dare un mano?

R. ci proviamo anche se sarà difficile!! Prima un po' di storia. La cartuccia calibro 8x60mmR Guedes venne adottata dalle FF.AA. portoghesi nel 1885 con il fucile omonimo. Si trattava di un’arma a colpo singolo basato sull’azione Martini – Henry. Il caricamento originale montava una palla da 247grs. (circa 16g) spinta da 70,0grs. di polvere nera affine alla moderna Fg. Il diametro della palla era di 8,28 mm (.326”). La cartuccia, così come concepita, sviluppava una velocità alla bocca di circa 520 m/s, cui corrispondevano approssimativamente 210Kgm. Alcune fonti bibliografiche indicano una pressione media massimale di 234MPa (2340 bar), mentre altre forniscono dati leggermente diversi. Le armi erano prodotte in Austria, dalla Steyr, ed erano estremamente ben fatte e rifinite, non solo per gli standard dell’epoca ma anche per quelli attuali. I dati dimensionali principali della cartuccia erano i seguenti :

-    diametro del proiettile = 8,28 mm (.326”)
-    diametro del colletto = 8,99 mm (.354”)
-    diametro della spalla = 12,45 mm (.490”)
-    diametro della base = 13,79 mm (.543”)
-    diametro del fondello = 15,75 mm (.620”)
-    spessore del fondello = 2,03 mm (.080”)
-    lunghezza del bossolo = 59,44 mm (2.34”) (N.B. nella ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 59,30mm)
-    lunghezza della cartuccia = 82,55 mm (3,25”)
-    passo di rigatura = 1 giro in 279 mm (1 in 11”)
-    tipologia dell’innesco = large rifle


L’adozione del binomio arma -  munizione ebbe vita breve, dal momento che le FF.AA. portoghesi cambiarono arma nel 1896. Un cartuccia molto simile, denominata 8x60mm R Kropatschek, venne adottata nel 1896, insieme all’omonimo fucile, dal Portogallo. Anche i fucili Kropatschek, che erano armi a ripetizione con serbatoio tubolare, erano prodotti in Austria. Dal punto di vista strutturale, le due munizioni sono sovrapponibili, non solo balisticamente ma anche dimensionalmente. Nel giro di poco tempo, l’8x60mmR Kropatschek venne modificato, e si passò così all’8x56mmR Kropatschek. La denominazione non deve trarre in inganno, dal momento che l’8x56mmR Kropatschek NON DEVE essere confuso con il più noto 8x56mm R ex ordinanza ungherese (8mm Mannlicher). Pur avendo una denominazione in apparenza simile, in realtà le due cartucce sono dimensionalmente e balisticamente difformi. Tornando a rapporto tra 8mm Guedes e 8mm Kropatschek, le due cartucce si differenziano fondamentalmente per il bossolo più corto di circa 3mm, vale a dire :

-    tra 57,8 e 59,4 mm per il Guedes (approssimativamente 60mm)
-    tra 54,1 e 57,6mm per il Kropatschek (approssimativamente 56mm)

E’ importante prestare attenzione a non inserire il bossolo da 60mm dentro alla camera da 56mm, perché il primo si potrebbe incastrare nell’inizio di rigatura della seconda, cosa che potrebbe provocare:

-    una sovrapressione
-    l’espulsione dell’innesco dalla rispettiva sede in seguito allo sparo

Un altro aspetto che va verificato attentamente è lo spessore del fondello, perché possono esserci anche grosse differenze tra il Guedes ed il Kropatschek (anche oltre 0,10mm). Il diametro di foratura dell’8mm Guedes / Kropatschek era :

-    di 8mm (.315”) per i pieni
-    tra 8,31 e 8,38mm (.327 - .330”) per i vuoti

Per quanto attiene alla ricarica, occorre fare alcune importanti puntualizzazioni. In primo luogo, l’arma era nata per la polvere nera, per cui PRIMA di recarsi al poligono occorre necessariamente :

-    fare ispezionare l’arma da un armaiolo (realmente) competente perché ci possono essere dei difetti invisibili all’occhio inesperto che potrebbero avere un effetto devastante in caso di uso al poligono
-    fare eseguire una misura esatta del vivo di volata, possibilmente con un calibro a tampone, per capire come massimizzare la precisione
-    utilizzare la polvere nera se si vuole replicare il caricamento originale
-    non esagerare con i dosaggi se si vuole usare la polvere infume, avvicinandosi con prudenza alla dose massima e mantenendosi verso la dose mediana
-    preferire palle in lega o ramate

Prima di proseguire occorre ricordare di EVITARE sistematicamente l’impiego di palle blindate per due motivi :

-    l’usura accelerata della rigatura (che era nata per la polvere nera e non per i propellenti moderni)
-    la possibile comparsa di sovrapressioni impreviste

Dal momento che l’arma era nata per la polvere nera, i vuoti di rigatura sono estremamente profondi. Per questo motivo, l’arma va pulita molto scrupolosamente con prodotti destinati a ridurre la rugosità superficiale del metallo, non solo subito dopo l’acquisto, ma anche dopo ogni sessione di tiro. Venendo al caricamento in senso stretto, gli inneschi sono i classici large rifle standard, dal momento che i large rifle magnum sono del tutto inutili per le carica di lancio in gioco (oltre che potenzialmente idonei a generare pressioni più alte del normale). Per quanto riguarda le polveri, supponendo di utilizzare propellenti di produzione moderna, occorre privilegiare polveri non eccessivamente lente a bruciare. La capienza del bossolo non deve ingannare, perché essendo un’arma nata per la polvere nera, le pressioni in gioco non possono mai essere elevate. Per quanto riguarda le combinazioni palla – polvere utili per la ricarica personalizzata, senza pretesa di completezza vanno segnalate almeno le seguenti :

Palla da 175grs. in lega (blocchetto Lyman n.321232) spinta da 75,0grs. di polvere nera tipo Fg (dia. 321”)

Palla da 175grs. in lega (blocchetto Lyman n.321232) spinta da 28,0grs. di IMR-4198 (dia. 321”)

Palla da 200grs. in lega (dia. 326”) spinta da 28,0grs. di IMR-4198

Palla da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 43,0grs. di IMR-4198

Palla da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 45,0grs. di IMR-4895

Palla da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 53,0grs. di IMR-4350

Palla da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 42,0grs. di BL-C2

Palla da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 45,0grs. di H-4895

Palla da 220 - 240grs. in lega (dia. 326”) spinta da 55,0 - 60,0grs. di polvere nera tipo FFg (usare materiale inerte per eliminare spazi vuoti)

Palla da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 22,0grs. di IMR-4227

Palla da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 35,0grs. di IMR-3031

Palla da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 38,0grs. di IMR-4895

Palla da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 33,0grs. di IMR-4064

Palla da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 15,0grs. di Hercules 2400 (usare materiale inerte per eliminare spazi vuoti)

Palla da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 16,0grs. di Unique (usare materiale inerte per eliminare spazi vuoti)

Palla da 190 ramata (dia. 323”) o 200grs. in lega (dia. 326”) spinta da 19,0 - 22,0grs. di N-120

Palla da 190 ramata (dia. 323”) o 200grs. in lega (dia. 326”) spinta da 21,0 - 25,0grs. di N-130

Palla da 190 ramata (dia. 323”) o 200grs. in lega (dia. 326”) spinta da 24,0 - 28,0grs. di N-133


Purtroppo non abbiamo potuto verificare prsonalmente le dosi in commento, motivo per cui le chiediamo di prenderle con beneficio di inventario. Il problema principale che i ricaricatori possono incontrare è costituito dal reperimento dei bossoli. Per risolverlo, o  si acquistano dei bossoli nuovi commercializzati da qualche produttore specializzato (per esempio, Buffalo Arms o Bertram, solo per citarne alcuni), oppure occorre ricavarli da quelli del .348 Winchester (o, più raramente, con quelli del .450 o del .500 Nitro Express). L’operazione è abbastanza complicata, perché il bossolo dell’8x56mmR ha il fondello con una fresatura (con un angolo di circa 20°) che, se mancante, impedisce di chiudere l’otturatore. L’operazione e da lasciare ai ricaricatori più esperti e smaliziati, motivo per cui è preferibile acquistare bossoli nuovi, già fatti e pronti all’uso, anche se più costosi. I risultati migliori in termini di precisione si ottengono usando palle che, per caratteristiche, siano il più simile possibile a quelle originali. Andranno dunque privilegiate palle :

-    in lega ternaria o ramate
-    con forma cilindrica molto lunga
-    di peso prossimo ai 250grs.
-    con diametro di 8,28mm / .326” (N.B. questo in teoria, perché il diametro va scelto in base all’effettivo diametro di foratura della propria arma per massimizzare la precisione)

Una nota interessante è costituita dal fatto che non sono mai stati prodotti fucili per il tiro sportivo in questo calibro, ma solo ed unicamente armi destinate al mercato militare.

D. da dove nasce il calibro .300 BLACKOUT?
R. il .300 BLACKOUT (detto anche 7,62x35mm, .300AAC o .300BLK) è un derivato parziale del .223 Remington, nato attraverso una complessa operazione di accorciamento e di modifica del corpo del bossolo. Secondo la teoria genericamente accettata, sarebbe stato realizzato dalla AAC, la nota azienda americana produttrice di silenziatori, quale alternativa al .223 Remington da camerare nella piattaforma AR-15. L'idea era quella di poter avere, rapidamente e con poca spesa, un Colt M4 capace di sparare una munizione diversa dal .223 Remington. Ciò significava sparare una munizione diversa, in un Colt M4, ma cambiando il numero minimo di componenti. La cartuccia è nata per essere sparata in canne con un passo di rigatura compreso tra 1 giro in 8" e 1 giro in 7". Le munizioni commerciali sono prodotte dalla Remington, grazie anche al fatto che la AAC e la Remington fanno parte del medesimo  gruppo industriale. Altri produttori di rilievo sono la Cor-Bon e la Hornady. Le palle sono da 100, 120, 200 e 220grs. di peso. Le versioni con le palle più pesanti sono di tipo subsonico.  Secondo una diversa ricostruzione storica, il .300 BLACKOUT non sarebbe stato inventato dalla AAC, la quale avrebbe in realtà "...brutalmente copiato... il .300BLK da una preesistente  cartuccia brevettata da J.D. Jones della SSK Industries, e commercializzata con il nome di .300 Whisper (un derivato parziale del .221Fireball, oggi completamente desueto). Il dubbio è nato per tre motivi. Primo, perchè la AAC produce silenziatori, e il .300 Whisper è disponibile in due caricamenti, uno supersonico e l'altro subsonico (maggiormente adatto all'impiego in armi silenziate). Il secondo è che le matrici per la ricarica casalinga del .300 Whisper sono praticamente intercambiabili con quelle del .300 BLACKOUT. Il terzo motivo è che i dati di caricamento sono praticamente identici. Attualmente non è dato sapere se ciò corrisponda a verità, e quanto ci sia di vero in queste affermazioni. Ad ogni modo, le armi camerate per questo calibro sono poche, così come limitata è la diffusione della munizione. Il motivo è che esso non offre vantaggi realmente significativi rispetto al .223 Remington, specie quando vengono usate le palle più pesanti. per cui molti preferiscono rimanere fedeli alla "cartuccia madre". A livello casalingo i bossoli si possono ricavare tagliando quelli del .223 Remington sotto la spalla (cioè nel punto di giunzione tra la spalla e il corpo) e facendoli poi passare in una matrice di ricalibratura totale per il .300BLACKOUT previa apposita lubrificazione. A questo punto il bossolo va tornito a rifilato a 35mm esatti. Gli inneschi sono ovviamente del tipo small rifle standard. La OAL non può essere superiore a quella del .223 Remington.

D. che differenza c'è tra il 6,8mm SPC Remington e il .300 BLACKOUT?

R. il 6,8mm SPC Remington è un derivato parziale del preesistente .30 Remington (una cartuccia nata nel 1906 come risposta al successo commerciale del .30-30Winchester, oggi del tutto scomparsa, e dunque da non confondere con il più recente .30Remington AR) modificato al fine di sparare palle da 6,8mm di diametro.  Normalmente impiega palle da 100, 110 (o 115) e 130grs. di peso. Di fatto, le palle da 130grs. sono dedicate ad impieghi venatori, mentre quelle più leggere sarebbero destinate ad applicazioni militari. In teoria, da una canna da 16" le palle da 100 e 110grs. dovrebbero essere accelerate fino a raggiungere circa gli 800m/s. Le palle da 130grs. dovebbero viaggiare a circa 730m/s. La cartuccia era nata per essere sparata in canne con un passo di 1 giro in 10" e con un inizio di rigatura piuttosto brusco. Successivamente, per ridurre le pressioni in gioco e semplificare il funzionamento in condizioni di arma sporca, il passo venne portato a 1 giro in 11", mentre l'inzio di rigatura venne reso più dolce. Le munizioni commerciali sono prodotte, tra gli altri, da Remington, Cor-Bon, Black Hills e Hornady. La scelta non è comunque amplissima. Attualmente, le armi camerate per questo calibro sono poche, così come limitata è la diffusione della munizione. Il motivo è che esso non offre vantaggi realmente significativi rispetto al .223 Remington, oltre al fatto che la palle più pesanti non possono essere utilizzate nella piattaforma AR-15, ma solo in armi a ripetizione ordinaria. Il .300 BLACKOUT (detto anche 7,62x35mm, .300AAC o .300BLK) è un derivato parziale del .223 Remington, nato attraverso una complessa operazione di accorciamento e di modifica del corpo del bossolo. E' stato realizzato dalla AAC, la nota azienda americana produttrice di silenziatori, quale alternativa al .223 Remington da camerare nella piattaforma AR-15. L'idea era quella di poter avere, rapidamente e con poca spesa, un Colt M4 capace di sparare una munizione diversa dal .223 Remington. Ciò significava sparare una muniziine diversa, in un Colt M4, ma cambiando il numero minimo di componenti.. Le munizioni commerciali sono prodotte dalla Remington, grazie anche al fatto che la AAC e la Remington fanno parte del medesimo  gruppo industriale. Alcuni sostengono che la AAC abbia "...brutalmente copiato... il .300BLK da una preesistente  cartuccia brevettata da J.D. Jones della SSK Industries, commercializzata con il nome di .300 Whisper. Il dubbio è nato per tre motivi. Primo, perchè la AAC produce silenziatori, e il .300 Whisper è disponibile in due caricamenti, uno supersonico e l'altro subsonico (maggiormente adatto all'impiego in armi silenziate). Il secondo è che le matrici per la ricarica casalinga del .300 Whisper sono praticamente intercambiabili con quelle del .300 BLACKOUT. Il terzo motivo è che i dati di caricamento sono praticamente identici. Attualmente non è dato sapere se ciò corrisponda a verità, e quando ci sia di vero in queste affermazioni. Ad ogni modo, le armi camerate per questo calibro sono poche, così come limitata è la diffusione della munizione. Il motivo è che esso non offre vantaggi realmente significativi rispetto al .223 Remington, specie quando vengono usate le palle più pesanti. per cui molti preferiscono rimanere fedeli alla "cartuccia madre". A livello casalingo i bossoli si possono ricavare tagliando quelli del .223 Remington sotto la spalla (cioè nel punto di giunzione tra la spalla e il corpo) e facendoli poi passare in una matrice di ricalibratura totale per il .300BLACKOUT previa apposita lubrificazione. A questo punto il bossolo va tornito a rifilato a 35mm esatti. Gli inneschi sono ovviamente del tipo small rifle standard. Entrambi sono nati come alternativa al .223 Remington nella piattaforma AR-15, il che signfica che la O.A.L. non potrà essere superiore a quella del .223 Remington.
 
D. come si ricarica il 7mm Blaser Magnum?

R. bella domanda!! A livello casalingo potrebbe essere utile provare con i seguenti componenti :

palla da 120grs. O.A.L. 81,00 mm

N570  = 73- 77
N-170 = 69 - 73
N560 = 69 - 73
N-160  = 62 - 66
N-165 = 64 - 68
MRP-2 = 68 - 72
MRP  = 64 - 68
IMR-4831 = 58 - 62
IMR-7828 = 64 - 68
H-1000 = 69 - 73
H-4831 = 64 - 67
SP-12 = 70 - 74
SP-13 = 71 - 75

palla da 140grs. O.A.L. 82,00mm

N570  = 72 - 76
N-170 = 68 - 72
N560 = 68 - 72
N-160  = 61 - 65
N-165 = 63 - 67
MRP-2 = 67 - 71
MRP  = 63 - 67
IMR-4831 = 57 - 61
IMR-7828 = 63 - 67
H-1000 = 68 - 72
H-4831 = 63 - 66
SP-12 = 69 - 73
SP-13 = 70 - 74

palla da 150grs. O.A.L. 83,00mm

N570  = 71 - 75
N-170 = 67 - 71
N560 = 67 - 71
N-160  = 60 - 64
N-165 = 62 - 66
MRP-2 = 66 - 70
MRP  = 62 - 66
IMR-4831 = 56 - 60
IMR-7828 = 62 - 66
H-1000 = 67 - 71
H-4831 = 62 - 65
SP-12 = 68 - 72
SP-13 = 69 - 73

palla da 160grs. O.A.L. 83,80mm

N570  = 70 - 74
N-170 = 66 - 70
N560 = 66 - 70
N-160  = 59 - 63
N-165 = 61 - 65
MRP-2 = 65 - 69
MRP  = 61 - 65
IMR-4831 = 55 - 59
IMR-7828 = 61 - 65
H-1000 = 66 - 70
H-4831 = 60 - 64
SP-12 = 67 - 71
SP-13 = 68 - 72

palla da 175grs. O.A.L. 83,80mm

N570  = 69 - 73
N-170 = 65 - 69
N560 = 65 - 69
N-160  = 58 - 62
N-165 = 60 - 64
MRP-2 = 64 - 68
MRP  = 60 - 64
IMR-4831 = 54 - 58
IMR-7828 = 60 - 64
H-1000 = 65 - 69
H-4831 = 59 - 63
SP-12 = 66 - 70
SP-13 = 67 - 71


D. ho un grosso dubbio per la pulizia della mia arma. Usando come solvente il petrolio bianco, come devo operare ? Glielo spruzzo e ci passo il pennello/spazzolando ? Oppure lo metto in ammollo per alcuni minuti? Il dubbio viene perche' le nuove 98FS hanno un po' di componenti in plastica (guancette, grilletto, astaguidamolla, mirino) e non vorrei che si danneggiassero. Potete darmi qualche dritta per favore?
R. molto semplicemente:
- gli armaioli solitamente usano il petrolio bianco per tenere lubrificati i pacchetti di scatto di fucili o carabine. In mancanza di altro, si può usarlo come solvente
- volendo usare il petrolio bianco come solvente, lo si può usare solo per rimuovere i residui di carbonio che si formano in seguito alla combustione
- la cosa migliore da fare è applicare il petrolio bianco (con un pennello, con uno spruzzatore, con una spugnetta, etc.) nei punti dove sono presenti i residui di combustione, lasciarlo agire per qualche minuto e poi soffiare via il tutto usando un compressore (oppure quelle bombolette di aria compressa che si possono trovare nelle armerie più grosse)
- anche se non dovrebbe succedere nulla, è meglio non rischiare e non lasciare la plastica a contatto con il petrolio
- naturalmente il petrolio non può servire per rimuovere residui di piombo o di rame dall'anima della canna, i quali richiedono l'uso di prodotti specifici
- dopo avere pulito l'arma, occorre lubrificarla nei punti indicati dal produttore. IMPORTANTE : occorre evitare di usare l'olio (al posto di un solvente) per pulire l'arma, come fanno in molti !!

D. vorrei chiedere cortesemente il parere su le palle Swift Scirocco, quindi se considerarle passanti su cinghiale sparate con carabina bolt action 7mm RM. Quale differenza c'è con le barnes TSX?
R. la Swift "Scirocco" è una palla concettualmente simile alla Nosler "Ballistic  Tip". Il coefficiente balistico è elevato, per cui se le interesse il tiro a lunga distanza è una scelta azzeccata. La differenza con la Nosler sta nel fatto che è molto più dura e resistente. Come la Nosler ha un puntale in policarbonato, ma la blindatura è molto più spessa. E' una palla specifica per il caricamento delle cartucce magnum, comprese quelle dell'ultima generazione come i RUM. Diversamente dalla Nosler, ha una ritenzione di massa molto elevata anche alle distanze brevi, dove le velocità sono ancora elevate. La Barnes TSX è fatta completamente in rame. Essendo fatta completamente in rame, a parità di peso sarà molto più lunga delle palle prodotte dalla concorrenza. Non ha un nucleo di piombo, e questo la rende molto più dura delle altre palle presenti in commercio. Si tratta di una palla specifica per la perforazione delle strutture osteoarticolari della selvaggina più robusta, compreso il cervo o il cinghiale. Non avendo nessun nucleo, anche se la palla si espande la ritenzione di massa è prossima la 100%. Tutte e due le palle possono produrre lesioni perforanti alle brevi distanze (meno di 200m), ma quelle che è certamente più incline a produrle è la Barnes.

D. supponendo di usare le palle più idonee nei rispettivi calibri (110 con 38spl e 125 con 357mag) e considerando solo la Sipe N come unico propellente e 4 pollici di canna nei miei due revolver (67&66), che dosi consigliate per caricamenti:
1) Normali (equivalenti per energia e resa ai 5 grani di sipe per il 9x21 palla da 125fmj)
2) Forti (tipo 6,5 grani di sipe nel 9x21 stessa palla)
3) Molto forti (tipo 7 grani di sipe nel 9x21stessa palla)
Infine l'OAL nei due calibri non è "comandato" dal solco di crimpatura della palla?

R. potrebbe fare così :
- per il .38Spl, supponendo di usare la palla da 110grs., potrebbe usare 2, 4 o 6grs., a seconda che voglia assemblare una ricarica debole, media o forte (N.B. alcuni mettono dentro anche 6,5grs. ma è meglio andare per gradi e non esagerare!!)
- per il .357Magnum, supponendo di usare la palla da 125grs. potrebbe usare 7, 9, 11grs. a seconda che voglia assemblare una ricarica debole, media o forte. Volendo potrebbe anche farne una "debolissima" con  4grs. di polvere
- se ha il solco di crimpatura, tenga come riferimento il solco di crimpatura per regolare la OAL
- crimpi bene
- usi inneschi small pistol standard

D. che pistola o revolver compatto posso acquistare, possibilmente in calibro 9 Corto e .38Spl?
R. per le pistole compatte potrebbe scegliere (in ordine sparso) tra :
 
Walther
Beretta
Kahr
Kimber
Keltec
Glock
Taurus
 
Per i revolver, sarebbe più opportuno limitare la scelta tra :
 
S&W
Ruger
 
La questione della scalta definitiva è unicamente demandata ai gusti personali. Si ricordi però che in una materia così delicata come la difesa personale, deve fare ogni sforzo possibile per provare le armi prima di acquistarle. A parte l'affiidbilità, che la qualità primaria che un'arma da difesa personale deve avere, deve poi verificare che l'arma sia comoda e facile da usare per lei, tenendo conto anche di quella che è la sua struttura fisica. Detto questo, l'importante è non fare confusione (come fanno un po' in troppi) tra un' arma da difesa (pesonal defense weapon) e un' arma di riserva (backup weapon), perchè sono due cose completamente diverse tra loro. Svolgono funzioni diverse e vengono usate  in tempi e circostanze diverse, anche se l'utilizzo finale è identico (= quello di salvare la vita di chi le  usa). Pensare che una pistola da difesa sia una pistola "da tasca" è una delle cose più sbagliate del mondo.
 
D. vi disturbo per sapere se avete qualche consiglio in merito alla ricarica del  cal.22 Hornet da usare per nocivi, per la maggiore parte volatili. Cosa posso usare?
R. il 22 Hornet esiste in 2 diametri di palla, a seconda che sia stato prodotto PRIMA o DOPO la seconda guerra mondiale. I più vecchi sono forati a .223", mentre tutti quelli prodotti  DOPO la seconda guerra mondiale sono forati a 224". Dunque, Lei dovrà semplicemente acquisare le comuni palle da 224" reperibili in armeria. Per quanto riguarda il peso, le palle più comuni sono quelle da 40 o al  massimo 45grs. Alcuni tiratori ricaricano con palle da 55grs., che sono un po' fuori luogo. Deve scegliere le palle di tipo HP o RN tra quelle dei più famosi produttori mondiali, come Sierra, Hornday e simili. Le polveri migliori sono quelle come la WW-296, la H-110, la N-110, la IMR-4227 e simili. Supponendo di avere le palle da 40grs., potrebbe agire come segue :

- N-110 (8,0 - 9,8)
- H-110 (8,0 - 10,5)
- WW-296 (9,0 - 11,3)
- IMR-4227 (9,0 - 11,6)

Faccia attenzione all'inserimento della palla nel bossolo: se la bocca non è svasata adeguatamente, il colletto verrà danneggiato durante l'inserimento!! Altra cosa. Per favore ponga attenzione al fatto che usando un bossolo molto piccolo, una minima variazione della carica di lancio da luogo a forti aumenti di pressione. Dunque, cominci sempre dalla dose indicata come minima ed avanzi  molto prudentemente.


D. dovrei ricaricare il calibro .30T/C. Mi potete dare una mano?
R. Purtroppo la nostra esperienza è limitata, dato che la persona che ci ha messo a disposizione l'arma per eseguirer le prove lo ha fatto per pochissimo tempo. Dunque non abbiamo sviluppato molti dati, e i pochi che abbiamo raccolto andrebbero ancora analizzati e raffinati. Possiamo però darle qualche suggerimento per alcune polveri.
  
PALLA DA 150 - 155grs. varie morfologie

Polvere
 Dose (grs.)
IMR-3031
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
IMR-4895
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
IMR-4320
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
IMR-4064
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
IMR-4350
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
RS-40
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
RS-50
40,0 (min.) - 44,0 (MAX)
RS-52
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
RS-60
40,0 (min.) - 44,0 (MAX)
H-322
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
H-335
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
BL-C2
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
H-380
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
H-414
40,0 (min.) - 44,5 (MAX)
WW-748
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
WW-760
40,0 (min.) - 44,5 (MAX)
Norma 200
32,0 (min.) - 36,0 (MAX)
Norma 201
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Norma 202
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Norma 203/B
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
Norma URP
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
Norma 204
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
Lovex S060
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Lovex S062
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
Lovex S065
37,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Lovex D073-4
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Lovex D073-5
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
Lovex D073-6
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
SP-7
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
SP-9
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
SP-10
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
SP-11
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
N-140
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
N-540
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
N-150
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
N-550
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)

PALLA DA 170grs. varie morfologie (idonea anche per palle da 165grs.)

Polvere
 Dose (grs.)
IMR-3031
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
IMR-4895
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
IMR-4320
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
IMR-4064
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
IMR-4350
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
RS-40
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
RS-50
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
RS-52
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
RS-60
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
H-322
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
H-335
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
BL-C2
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
H-380
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
H-414
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
WW-748
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
WW-760
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
Norma 200
31,0 (min.) - 35,0 (MAX)
Norma 201
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Norma 202
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Norma 203/B
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
Norma URP
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
Norma 204
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
Lovex S060
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Lovex S062
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
Lovex S065
36,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Lovex D073-4
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Lovex D073-5
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Lovex D073-6
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
SP-7
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
SP-9
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
SP-10
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
SP-11
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
N-140
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
N-540
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
N-150
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
N-550
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)

PALLA DA 180grs. varie morfologie (idonea anche per palle da 175grs.)

Polvere
 Dose (grs.)
IMR-3031
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
IMR-4895
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
IMR-4320
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
IMR-4064
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
IMR-4350
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
RS-40
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
RS-50
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
RS-52
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
RS-60
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
H-322
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
H-335
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
BL-C2
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
H-380
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
H-414
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
WW-748
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
WW-760
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
Norma 200
30,0 (min.) - 34,0 (MAX)
Norma 201
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Norma 202
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Norma 203/B
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Norma URP
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
Norma 204
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
Lovex S060
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
Lovex S062
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
Lovex S065
35,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Lovex D073-4
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Lovex D073-5
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Lovex D073-6
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
SP-7
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
SP-9
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
SP-10
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
SP-11
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
N-140
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
N-540
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
N-150
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
N-550
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)

PALLA DA 190grs. varie morfologie (idonea anche per palle da 185grs.)

Polvere
 Dose (grs.)
IMR-3031
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
IMR-4895
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
IMR-4320
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
IMR-4064
33,0 (min.) - 37,0 (MAX)
IMR-4350
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
RS-40
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
RS-50
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
RS-52
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
RS-60
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
H-322
31,0 (min.) - 35,5 (MAX)
H-335
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
BL-C2
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
H-380
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
H-414
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
WW-748
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
WW-760
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
Norma 200
29,0 (min.) - 33,0 (MAX)
Norma 201
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
Norma 202
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
Norma 203/B
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
Norma URP
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
Norma 204
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
Lovex S060
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
Lovex S062
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
Lovex S065
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Lovex D073-4
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
Lovex D073-5
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
Lovex D073-6
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
SP-7
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
SP-9
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
SP-10
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
SP-11
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
N-140
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
N-540
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
N-150
33,0 (min.) - 37,0 (MAX)
N-550
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)


Gli inneschi sono i soliti large rifle standard. Cominci sempre dalla dose indicata come minima e salga fino alla massima senza mai superarla. Questo le consentirà di  trovare la combinazione che le offre i migliori risultati.

D. ho appena acquistato una Tanfoglio STOCK 3 ed una CZ SP-01 SHADOW in calibro 9 x 21. Mi potreste indicare la ricarica ideale per queste armi ?
R. la ricarica migliore non esiste. Purtroppo ogni arma fa storia a se.ed occorre fare un po' di prove prima di capire come muoversi. Diciamo che inizialmente si può cercare di restringere il campo. Per semplificare le cose, supponiamo che a Lei interessi solo una ricarica per il tiro da divertimento, economica  e molto precisa (e non qualcosa di estremamente specialistico). Premesso questo, supponendo di avere tra le mani della N-320, ne potrebbe usare 4,0grs., indifferentemente dietro ad una palla da 115 o 125grs.di qualsiasi tipo (blindata, in lega ternaria o ramata). Ancora, sempre limitando il discorso alla Vihtavuori, potrebbe usare 5,5grs. di 3N37 (ma anche di N-350 o di 3N38) indifferentemente dietro ad una palla da 115 o 125grs. di qualsiasi tipo (blindata, in lega ternaria o ramata). Ancora  potrebbe benissimo usare 5,5grs. di Sipe- N o di S4-N indifferentemente dietro ad una palla da 115 o 125grs. di ogni tipo (blindata, in lega ternaria o ramata) . Ipotizzando adesso di usare la JK-3, potrebbe benissimo inserire usare 5,0grs. dietro ad una palla da 115 o 125grs. di qualsiasi tipo (blindata, in lega ternaria o ramata) .  Immaginando ora di usare la Granular S (non importa se fine o grossa) ne potrebbe inserire 4,0grs. indifferentemente dietro ad una palla da 115 o 125grs. di ogni genere (blindata, in lega ternaria o ramata). Per i bossoli, le conviene raccoglierene un grosso quantitativo e della migliore qualità possibile (e possibilmente anche dello stesso lotto, ma è estremamente difficile). Può anche raccoglierli al poligono, recuperando quelli sparati dagli altri tiratori che non si dedicano alla ricarica. E' preferibile preparare i bossoli facendo in modo che le sedi degli inneschi siano perfettamente ortogonali e che i fori di vampa siano liberi da imperfezioni. Queste due semplici operazioni (fatte con le comuni frese manuali) le consentiranno di avere munizioni molto costanti. In relazione agli inneschi, scelga solo quelli noti per la loro costanza di accensione, come ad esempio i CCI o i Federal. In famiglia usiamo da lungo tempo i CC-500 con ampia soddisfazione. Trattandosi di una cartuccia per pistola, deve necessariamente essere crimpata per ottimizzare la combustione ed il ciclo di fuoco. In famiglia usiamo da sempre la LEE "Factory Crimp Die" (come quarta e ultima matrice) con ottimi risultati. Per questo motivo, è preferibile separare le operazioni di inserimento e crimpatura della palla, o si rischia di assemblare munizioni qualitativamente inferiori (oltre al serio rischio di danneggiare il bossolo). Per tutte le ricariche, la OAL è  quella usata dalla maggioranza dei produttori, cioè 29,50mm. Non ha senso usare cartucce troppo corte (= cioè sotto i  29,00mm), o si rischiano degli inceppamenti e cattiva combustione. Se per caso le armi non dovessero funzionare correttamente (cosa possibile con armi nuove e molle di recupero intonse), sostituisca la molla di recupero originale con una meno dura (N.B. indicativamente, una molla da 12 libbre per le ricariche più deboli, una da 14-15 libbre per le ricariche intermedie e una da 18 libbre per le ricariche a piena potenza). A parte queste banali indicazioni di massima, la Tanfoglio Stock 3 e la CZ SP-01 sono armi fenomenali (anche se qualcuno continua a disprezzarle, non si capisce ben il motivo...) e non tarderanno a darle ampie soddisfazioni.

D. Mi piacerebbe conoscere le dosi da usare nella mia glock 19 per la palla da 150 grani da .356 tipo rn serie platinium (alto spessore di rame) della  target bullet (equiparabile per durezza alla fmj). Vi porto sempre quella scala del 9x21 che mi avete passato un po di tempo fa. Per farvi capire meglio cosa sto cercando:
1) 5 grani di Sipe N palla da 125grani (carica decisa rilevamento scarso e molto precisa sul bersaglio)
2) 6,5 grani di Sipe N (carica forte e abbastanza precisa rilevamento buono ma sopportabile)
3) 7 grani di Sipe N (carica molto forte precisione sempre buona e rilevamento più deciso ma sempre sopportabile)
Se volessi ottenere gli stessi risultati in termini di forza gradualmente crescente della carica, utilizzando però la palla da 150, quali dosi dovrei usare?

R. come criterio generale, deve ridurre le dosi che ha di almeno 0,5grs. per tutte le combinazioni

D. Pensate che una molla di recupero più robusta dell'originale che è da 18lb possa essere una buona idea? Parlo ad esempio di una 22lb. Infine al momento con le ricariche da 5 grani, palla da 125tc, oal da 29,45 in 50 colpi almeno 10 volte l'ultimo colpo non fa rimanere aperto il carrello. Naturalmente con le botte da 6,5 o 7 grani, il carrello rimane bello aperto... Pensate che devo aumentare un po quella dose "minima" di 5grani e portarla ad esempio a 5,3 per avere anche un perfetto funzionamento dell'arma? E poi, perchè 5grs. di SIPE N sono diversi da 4,0grs. di N-320?

R. contrariamente a quello che crede le gente, non c'è una molla di recupero che va bene per tutto. La sperimentazione con munizioni di diversi livelli di potenza è utile perchè aiuta a capire quale molla va bene con la munizione che si usa abitualmente (o con maggior frequenza). Il criterio generale è che bisogna sempre mettere una molla dura al punto tale che, sparato l'ultimo colpo, l'arma rimane in apertura (perchè è intervenuto il c.d. hold-open). Se questo non accade, occorre scegliere quella immediatamente precedente nella scala della durezza (= cioè quella un po' più debole). Dunque, se con 5grs. l'arma non rimane aperta, è sufficiente montare una molla leggermente meno dura. Per le cariche più potenti, è meglio montare la molla più dura che si ha , sempre che consenta il perfetto funzionamento della sua arma. Se ne ha una da 22 libbre, provi a montarla con le cariche più potenti e guardi cosa succede. La differenza tra 4grs. di N-320 e 5grs. di Sipe-N si spiega non solo per il diverso peso della carica di lancio, ma anche perchè la prima è una polvere monobasica di tipo cilindrico, mentre la seconda è una doppia base di tipo lamellare.Le doppie basi (come al Sipe-N, S4-N, WW-540, SP-2 e tc.) sono molto più potenti delle singole basi, perchè hanno due componenti attivi, e non  uno solo.

D. ho una domanda che ha provocato parecchie discussioni al poligono. Che ne pensate di 6,0 grani di Sipe N dietro la palla da 115grani tipo flat point serie gold teb (ramatura spessa tipo fmj) della target bullet (diametro palla .356")? Ho pensato a 6 grani dietro la palla da 115, perchè oggi con la palla da 125TC serie gold teb ho sperimentato una precisione incredibile con una dose di 5,5 grani. Alcuni mi continuano a dire che rischio di saltare in aria!! E' veramente troppo spinta?

R. assolutamente no!! Si preoccupi solo di verificare di avere montato una molla di durezza corretta

D. in una Glock 19, con carica da 6.5, 7 o 7,5 di sipe N dietro palla da 115HP e qualche volta 125TC devi mettere una molla di recupero da 20 o da 22, tenuto conto che quella di serie è di 18Lb?

R. deve sempre mettere la molla più dura che le consente il funzionamento corretto dell'arma (= ciclo di fuoco regolare per tutti i colpi del caricatore e apertura dopo lo sparo dell'ultimo colpo). Se usa l'arma per difesa, non si dimentichi di valutare anche se la molla è dura al punto tale da consentirle TUTTE  le manipolazioni dell'arma, comprese quelle di emergenza e quelle con una sola mano. Se per caso fosse troppo dura (ipotizziamo, per manipolare l'arma con una sola mano supponendo di essere stato ferito ad un arto superiore), scelga quella immediatamente più leggera (N.B. ad esempio 20 se aveva scelto 22, ma solo se esiste realmente il problema di non essere in grado di manipolare l'arma in condizioni di emergenza).

D. ho un dubbio per il calibro .40 S&W: una Glock in 40 è resistente come una SigSauer? So per esperienza diretta che la Glock 17 è in grado di sopportare 10000 e più colpi, ma una Glock in .40 quanto mi potrebbe durare?:
R. in breve:
 
- la Glock 17 è la più diffusa e più affidabile di tutte le Glock. Non per niente, ancora oggi è la più venduta su scala mondiale di tutte le semiautomatiche austriache
- le Glock in 40S&W sono poco vendute perchè per lungo tempo sono state vendute armi con la rampa realizzata erroneamente. La Glock si è accorta con molto ritardo di questo difetto, che nel corso del tempo era andato peggiorando. In pratica la rampa era fatta male (= entrava troppo dentro alla camera) e una parte del bossolo, in prossimità del fondello, rimaneva scoperta quando la cartuccia veniva camerata. Questo difetto ha causato degli incidenti che hanno daneggiato seriamente l'arma. Quando il difetto è risultato palese, la Glock ha ritirato le armi di cui era a conoscenza diretta. Purtroppo non tutte le armi sono state ritirate, e ancora oggi nel mondo circolano migliaia di armi con questo difetto, all'insaputa dei rispettivi proprietari. Diciamo che in generale, non dovrebbe succedere nulla se vengono usate munizioni normali, e soprattutto se non si tenta di "trasformare" il 40S&W in un 10mm Auto quando si ricarica
- la causa principale degli incidenti avvenuti con il 40S&W deriva dalla stupidità di chi tenta di trasformare il 40S&W in un 10mm Auto (che è estremamente potente). Contrariamente alle scemenze che si sentono in giro, il 40S&W è nato attorno a palle con peso leggero o medio. Il 10mm Auto usava palle da 180grs. in su. Il fatto di voler mettere a tutti i costi palle da 180 o 200grs. dentro al 40S&W (spesso con polveri che non centrano nulla !!) è un vero e proprio invito al suicidio... 
- per massimizzare la vita della propria arma è essenziale usare una molla di recupero di durezza corretta e ricordarsi di sostituirla dopo 5000 colpi. Per essere ancora più sicuro, non escluda la possibilità di inserire un guidamolla con ammortizzatore di rinculo incorporato nell'arma (qualsiasi essa sia). Detto questo, chiaramente un'arma totalmente in metallo sarà sempre più resistente di una parzialmente in metallo

D.Potreste indicarmi con precisione dove cospargere con il grasso di vasellina una pistola e dove inserite l'olio? Che ne pensate dell'olio break free? Cosa dell'olio benelli MF2? Che ne pensate infine della sicura automatica al percussore in titanio nella glock?
R. per lubrificare l'arma :
 
- il grasso va messo (usando la punta di un cacciavite o di uno stuzzicadenti) sulle guide del carrello, nel cielo del carrello (= nel punto esatto dove il carrello va in battuta durante la chiusura, ossia a ridosso della parte alta della finestra di espulsione) e nel foro di passaggio della canna (a meno che non decida di metterlo direttamente attorno alla canna) +  attorno alla canna in prossimità della volata (se non lo ha messo nel foro di passaggio del carrello) e sotto alla camera di cartuccia tra le due "gambe" (= dove la canna fa fulcro per aprirsi e chiudersi). Il motivo per cui gli armaioli mettono il grasso in certi punti è perchè l'arma è lubrificata senza che nulla coli all'esterno o che l'arma si imbratti. Inoltre il grasso lavora entro una gamma molto ampia di temperature e tende a bloccare la diffusione dei residui di combustione dentro all'arma, lasciandoli localizzati in poche aree
- l'olio NON va messo dove suggerito dal costruttore o con pochi secondi di porto o di maneggio l'arma (e la fondina, se la si porta per difesa) sara(nno) completamente imbrattata(e). Va messo in misura minima nel canale del percussore, nella sede della sicura al percussore e nel disconnettore
 
Come grasso può usare qualsiasi grasso per armi. Gli armaioli di solito usano il grasso di vaselina. Come olio può usare il WD-40, il MF-2 o qualsiasi altro olio di densità analoga.  Lubrificazione a parte, per migliorare il funzionamento generale dell'arma, le conviene fare quanto segue :
 
- lucidare a specchio il dente del percussore
- lucidare a specchio la protuberanza verticale presente sulla staffa del cane, SOLO nella parte che entra in contatto con la sicura al percussore
- arrotondare gli spigoli della sicura al percussore, SENZA RIDURRE LA LUNGHEZZA DELLA SICURA MEDESIMA, invece di lasciarli al naturale (cioè con una fresatura a 45°, perchè così si provoca attrito contro la protuberanza presente sulla staffa del cane quando si preme il grilletto). Questo lavoro è meglio che vada fatto da un professionista se uno non conosce l'arma nel dettaglio o se non ha la manualità (o gli strumenti) necessari. L'esecuzione di questo aggiustamento (poco conosciuto) sulla sicura al percussore di serie rende INUTILE l'acquisto della sicura al percussore in titanio, che guardacaso ha la medesima forma, ma costa  molto di più e richiede (preferibilmente) l'installazione di un percussore in titanio
 
Il BF è un ibrido tra due componenti. E' omologato NATO. Risulta essere più denso del WD-40 o dell'MF-2. Trova impiego generale sulle armi portatili, quindi lo può usare liberamente.
 
D. che ne pensate del percussore in titanio? Serve veramente?

R. il percussore in titanio è un accessorio tipico del tiro dinamico sportivo. Ha lo scopo di ridurre i tempi di percussione, perchè a parità di forma e dimensioni ha una massa minore rispetto all'acciaio (avendo un peso specifico minore). Questo significa avere cadenze di tiro più rapide, chiaramente nelle mani di un professionista. Il difetto del titranio è che si usura rapidamente. Anni fa vennero introdotte anche delle coppie cane-controcane (grezze o già preparate) in titanio, ma scomparirono rapidamente perchè alle cadenze di tiro tipiche del tiro dinamico (e della classe open in particolare) l'usura era precocissima (= questo accadeva non solo quando due pezzi di titanio lavoravano tra di loro, ma ancora di più quando un pezzo di titanio lavorava con un pezzo di acciaio) e le armi non funzionavano più dopo poche migliaia di colpi (= l'arma non teneva più la monta o la mezza monta del cane!!). Dopo questa breve esperienza il titanio venne praticamente abbandonato da tutti su scala mondiale. Le uniche cose rimaste oggi sono i percussori. In realtà non sempre si tratta di titanio, perchè a volte (i produttori barano e) si tratta di acciaio ricoperto di nitruro di titanio, cosa che conferisce al pezzo il classico colore giallo-oro. Il percussore in titanio richiede una molla di potenza ridotta rispetto a quella in acciaio, o si potrebbero verificare delle mancate percussioni. In linea di massima, tutti i produttori e i preparatori sconsigliano l'uso del percussore in titanio per la difesa personale o per le applicazioni di carattere professionale per evitare che si verifichi una mancata percussione al momento sbagliato. Con riferimento specifico alla Glock, è molto meglio accoppiare il percussore alla sicura al percussore, in modo da fare lavorare insieme due pezzi entrambi in titanio ed avere meno usura possibile. Questa pratica è quella suggerita dai produttori o dai preparatori per avere i migliori risultati.
 
D. Cosa mi dite del grasso ramato per lubrificare le armi? Dove va messo? E' corretto metterlo su tutti i punti di attrito di una pistola?
R. i grassi a base metallica servono unicamente ad una cosa :  la lubrificazione (sia in fase liquida che in fase secca) ad altissima temperatura. Il caso più famoso  è senza dubbio quello del grasso al bisolfuro di molibdeno. Altri casi noti (di una certa importanza) sono i grassi a base di litio o di rame. Questi ultimi vengono usati sia nel settore dell'elettronica di potenza che in quello della meccanica. Detto tra noi, nel settore civile lubrificanti del genere sono del tutto inutili, semplicemente perchè, non lavorando ad altissime temperature, non svolgono la funzione per la quale sono stati creati. . Tra le poche eccezioni note nel settore civile vanno segnalate :
 
- l'uso nella classe OPEN del tiro dinamico sportivo (non tanto a livello di GUIDE del carrello, quanto piuttosto a livello di cielo del carrello e di punti di vincolo/svincolo)
- la protezione del pistone nelle armi a ricupero di gas con presa indiretta per scongiurare fenomeni di erosione a lungo termine, specie se si spara con cadenze di tiro lunghe o molto rapide
 
Per lubrificare un'arma "normale" basta ricordarsi il seguente criterio .
 
- dove possono entraere le dita si mette del grasso
- dove non possono entrare le dita si mette dell 'olio
 
Adottanto il criterio usato dagli armieri più esperti, in famiglia nel primo caso noi mettiamo del grasso iperpuro di vaselina (lo può trovare in qualsiasi ferramenta in barattoli da 1Kg), mentre nel secondo caso mettiamo dell'olio per armi a bassissima densità. Tutte le armi hanno sempre funzionato in maniera  impeccabile.
 
D. Come faccio a sapere se la crimpatura è buona o è eccessiva con la mia X modello Y calibro Z? Essendo una crimpatura taper, non osservo problemi utilizzandola nella mia semiauto. Non osservo neanche segni di pressione alta leggendo il bossolo. Se è troppo crimpata può dare comuque altri problemi? Dallo "zero" del pomello del factory crimp, di quanto devo girarlo o avvitarlo ancora, per realizzare una crimpatura ideale?
R. in breve :
 
- per regolare le matrici si procede per 1/4 di giro, e anche quella per la crimpatura non fa eccezione a questo criterio
- se la palla strutturalmente è molto debole, il "troppo" della crimpatura si ha quando la palla gira dentro al bossolo dopo avere effettuato la crimpatura. In questo caso bisogna ridurre
- un altro caso di crimpatura eccessiva è quello, raro (perchè palle di questo genere sono scarsamente diffuse in commercio), relativo alle palle fatte per sinterizzazione. Qui se si stringe troppo la palla si rompe in due pezzi
- il caso normale di crimpatura eccessiva, è quello in cui il bossolo è palesemente deformato, risultando o troppo piegato in dentro o quasi "spalmato" verso l'alto
- con certe polveri (ma non con tutte) una crimpatura eccessiva potrebbe dare luogo a delle sovrapressioni. Però questo non accade sempre
- se con il livello di crimpatura che usa attualmente non ha avuto problemi di pressione o di precisione significa che il livello è comunque corretto
 
D. finalmente ho comprato un'orlatrice manuale, 100 palle maremmane con porta biglia e 100 bossoli già innescati 12/70 con fondello T3. Potete darmi dei consigli su dove comprare il materiale e in generale su come ricaricare per il calibro 12/70 con la GM-3?
R. può trovare componenti per la ricarica del calibro 12 presso uno qualsiasi dei seguenti rivenditori :

- gualandi (www.gualandi.it)
- la balistica (www.labalistica.net)
- danesi (www.danesisport.com)
- siarm (www.siarm.com)

Per il resto .

- l'orlatrice manuale va benissimo per la ricarica casalinga

- i bossoli le conviene recuperarli e conservarli dopo averli sparati. Li potrà ricaricare in futuro, ma nel frattempo le conviene reperire anche una macchina ricalibratrice (N.B. può trovarla presso la Big Hunter all'indirizzo www.bighunter.it). Queste macchine (manuali) consentono di compiere tre operazioni fondamentali: 1) ricalibrare il bossolo, 2) togliere l'innesco sparato e 3) inserire il nuovo innesco

- più che la palla maremmana, che è la più antica ma anche la meno precisa di quelle in circolazione, le conviene acquistare delle palle da 28g da tiro. In questo modo otterrà risultati più brillanti e tiri molto più precisi. Ce ne sono di molto belle fatte da molti produttori italiani

- a parte la polvere, tutti gli altri componenti per la ricarica (= inneschi, bossoli, borre, palle, etc.) li può acquistare per corrispondenza senza alcun problema

- supponendo di usare la GM-3, con le palle da 26 - 28g si mettono tra 21,0 e 23,0grs. di polvere. Misuri accuratamente ogni dose e cominci sempre dalla dose indicata come minima

- per l'altezza della cartuccia finita (OAL) si regoli sulla base della lunghezza del porta-biglia che ha acquistato. Tenga conto che quando la cartuccia viene chiusa con l'orlatrice,  la biglia ed il portabiglia devono essere perfettamente bloccati. Eventualmente faccia prima qualche prova con dei bossoli già sparati recuperati al poligono. In questo modo, anche se sbaglia, potrà sempre tagliare il bossolo e recuperare la palla per compiere nuove prove fino a quando non avrà acquisito la necessaria sicurezza

D. Ho una glock 17 4^ generazione e sto avendo frequenti inceppamenti con munizionamento ricaricato. Faccio uso delle seguenti polveri variando i dosaggi come indicato: VIHTAVUORI N340 con dosaggi di 4,5 - 4,7 - 5,0 grani e palla ramata e grassata da 126 grani LOVEX D032-4  con dosaggi di 4,3 - 4,5 e palla ramata e grassata da 126 grani. Si è inceppata una volta anche sparando 20 munizioni Fiocchi FMJ. Per la ricarica uso matrici della LEE con factory crimp e OAL mm 29,5 - 29,4. Uso l'arma sia isolatamente che inserita in un supporto KPOS. Ho notato che i bossoli sono tutti segnati e ammaccati da un lato. Cosa posso fare?
R. il problema che ha riscontrato è tipico di una Glock che ha sparato pochi colpi. Altre cause o concause possono essere la scarsa lubrificazione delle guide del carrello, una errata (o mancante)  pulizia o la presenza di una molla di recupero troppo dura rispetto alla  potenza della munizione usata. Ignori il problema avvenuto con le GFL, dato che sono notoriamente sottopotenziate, e che quindi sono inclini a generare malfunzionamenti un  po' dovunque.
Le conviene :

- usare costantemente la dose di 5,0grs. di N-340 o 4,5grs. di Lovex D032
- pulire regolarmente l'arma dopo ogni sessione di tiro
- lubrificare adeguatamente l'arma dopo la pulizia
- sparare almeno qualche migliaio di colpi

L'impronta che ha trovato sui bossoli è tipica delle glock, specie se hanno sparato poco.

D. Come si ricarica il 308 Marlin Express?
R. domanda difficile. La cartuccia gode di SCARSA diffusione già nel suo paese di origine, ed in Italia è ancora meno diffusa. Per quanto riguarda le polveri, sono grosso modo quelle impiegate per la ricarica del 308 Winchesetr. Gli inneschi sono i tradizionali large rifle standard. Diciamo che la scelta di palle  è piuttosto limitata, comprendendo solo quelle da 150, 160 e 170grs. Essendo una munizione destinata alle carabine a leva, per la ricarica sono assolutamente necessarie le palle con punta PIATTA, salvo non si opti per le recenti palle della Hornady (LEVERevolution) con puntale in gomma morbida. Per la ricarica potrebbe provare con:

palla da 150grs.

IMR-3031 = 33,0 - 37,5
SP-11 = 38,0 - 42,5
BL-C2 = 37,0 - 41,5
WW-748 = 35,0 - 39,5
WW-760 = 40,0 - 44,5
H-414 = 40,0 - 44,5
IMR-4895 = 35,0 - 39,5
Norma 203/B = 36,0 - 40,0
N-540 = 36,0 - 40,0
IMR-4320 = 37,0 - 41,0
Norma 202 = 34,0 - 38,0
SP-9 = 36,0 - 40,0
H-322 = 32,0 - 36,0
N-135 = 34,0 - 38,5
N-140 = 35,0 - 39,0
SP-7 = 37,0 - 41,0
IMR-4064 = 34,0 - 38,5
Norma 201 = 34,0 - 38,0

palla da 160grs.

IMR-3031 = 32,0 - 36,5
SP-11 = 37,0 - 41,5
BL-C2 = 36,0 - 40,5
WW-748 = 34,0 - 38,5
WW-760 = 39,0 - 43,5
H-414 = 39,0 - 43,5
IMR-4895 = 34,0 - 38,5
Norma 203/B = 35,0 - 39,0
N-540 = 35,0 - 39,0
IMR-4320 = 36,0 - 40,0
Norma 202 = 33,0 - 37,0
SP-9 = 35,0 - 39,0
H-322 = 31,0 - 35,0
N-135 = 33,0 - 37,5
N-140 = 34,0 - 38,0
SP-7 = 36,0 - 40,0
IMR-4064 = 33,0 - 37,5
Norma 201 = 33,0 - 37,0

palla da 170grs.

IMR-3031 = 31,0 - 35,5
SP-11 = 36,0 - 40,5
BL-C2 = 35,0 - 39,5
WW-748 = 33,0 - 37,5
WW-760 = 38,0 - 42,5
H-414 = 38,0 - 42,5
IMR-4895 = 33,0 - 37,5
Norma 203/B = 34,0 - 38,0
N-540 = 34,0 - 38,0
IMR-4320 = 35,0 - 39,0
Norma 202 = 32,0 - 36,0
SP-9 = 34,0 - 38,0
H-322 = 30,0 - 34,0
N-135 = 32,0 - 36,5
N-140 = 33,0 - 37,0
SP-7 = 35,0 - 39,0
IMR-4064 = 32,0 - 36,5
Norma 201 = 32,0 - 36,0

D. il mio amico dice che a parità di calibro e di peso di palla, devo sempre cambiare la OAL se cambio il profilo di palla. Io ho fatto delle prove ma non mi sembra che le cose stiano proprio così. Insomma, è corretto dire che se voglio ottenere due cartucce uguali con due profili diversi devo cambiare la OAL?

R. premesso che non è chiaro dove voglia arrivare il suo amico, il suo discorso ha un senso più teorico che reale e non è comunque suscettibile di essere generalizzato. Nella ricarica di ogni cartuccia la capacità del bossolo è un elemento che può ritenersi costante. E' meglio usare sempre bossoli dello stesso produttore e, possibilmente, anche dello stesso lotto. Questo assicurerà una costanza di combustione e, per la ricarica di precisione, è un elemento imprescindibile. Il volume interno disponibile (= cioè lo spazio che si può riempire di polvere) decresce all'aumentare della massa della palla. Tuttavia, a parità di volume interno disponibile non corrisponde un identico quantitativo di polvere inseribile. Polveri diverse vanno ad occupare quello stesso volume in maniera diversa, pur in costanza di massa della palla.  Ad esempio, una polvere molto voluminosa potrà essere inserita in qualtità minore rispetto ad una polvere meno voluminosa, e viceversa. Normalmente le polveri più voluminose sono le più rapide a bruciare, ma non è detto che sia sempre così. Premesso questo, una cartuccia caratterizzata per scarso volume interno disponibile, basse pressioni di esercizio e basse velocità alla bocca, potrebbe risentire (in senso positivo o negativo) anche di una variazione minima del volume interno disponibile dovuta all'uso di palle di peso identico ma di profilo diverso. Un caso potrebbe essere quello del .32 WC o, più raramente, quello del 38Spl. Queste cartucce sono subsoniche, hanno basse pressioni di esercizio ed usano polveri molto rapide a bruciare. Potrebbe capitare che, variando il profilo di palla a parità di peso. Il diverso proflio della palla potrebbe alterare non solo la densità di caricamento (= cioè il rapporto tra il volume interno disponibile e quello effettivamente occupato), ma anche la velocità di combustione. Alcune famiglie di polveri, se vengono messe in uno spazio troppo limitato, o se vengono  compresse, non bruciano più alla velocità originariamente prevista dal produttore. Questo può dare problemi di pressione, ed eventualmente anche di sovrapressione. Il discorso del suo amico non può essere generalizzato perchè entrano in gioco altre e troppe variabili.Normalmente le palle di tipo RN sono più lunghe di quelle di tpo TC, però questo non è sempre vero. Ci sono produttori che hanno palle di tipo TC "allungate" (per esempio la Lapua), ed altri che le hanno di tipo tozzo (ad esempio la Sierra). Lo stesso discorso avviene anche per quelle di tipo RN. Non c'è poi da dimenticare che alcune palle hanno la base piatta, mentre altre hanno la base concava, e questo nonostante appaiano più o meno lunghe misurandole con il calibro. Questo è un primo aspetto da considerare. L'altra questone da non sottovalutare è che mentre alcune polveri sono sensibili alla riduzione del volume interno disponibile e ancora di più alla compressione, ne esistono altre che sono pressochè insensibili ad ambo i fenomeni. Normalmente sono le polveri con i granuli di piccole dimensioni ad essere le meno sensibili, ma non è sempre detto che sia così.In generale, le polveri lamellari o sferoidali sono pressochè insensibili alla compressione. Un esempio su tutti potrebbe essere la Sipe-N, ma ci sono anche la S4-N o la JK-3 (= tutte lamellari di piccole dimensioni) e molte altre ancora. Un altro parametro da prendere in considerazione è l'effettiva riduzione del volume interno disponibile. I problemi cominciano realmente a diventare seri non tanto quando ci sono differenze legate al profilo di palla (pur a parità di peso), ma quando la palla viene inserita nel bossolo più del normale e senza una ragione logica. Questo con le armi corte si nota poco (anche perchè quasi sempre non conta nulla), essendo più che altro un problema legato al caricamento di cartucce per armi corte. Per esempio, quando si carica una cartuccia come il 308 Winchester con una OAL di 67mm al posto dei canonici 71mm usando palle di peso medio o medio alto (da 10 - 11g in su) , qualche problema (di alta pressione) potrebbe insorgere, nel senso che ci saranno delle differenze di combustione. La Norma, per esempio, con il suo manuale fornisce dei suggerimenti per la ricarica delle  cartucce per arma lunga che hanno fatto storcere il naso a più di una pesona, in quanto a parità di peso (e spesso anche di forma) di palla vengono date delle OAL differenti (anche di 2 - 3mm) senza alcuna ragione.Ma questa è un'altra storia.
 
D. Io sono possessore di una Weatherby "Vanguard S2" in 308 e vorrei conoscerne il Free bore per poter aggiustare poi il O.A.L..  Ho cercato e tentato con armaioli ,internet e calco in fusione tenera ma sembra che parli arabo.Sapreste darmi qualche consiglio?
R. in commercio ci sono vari articoli per la misurazione del FB, e sicuramente potrà trovare quello che fa al caso suo. Detto questo, c'è sempre da vedere se il gioco vale la candela. Portare la OAL oltre il limite CIP se da un lato potrebbe aumentare la precisione (cosa che va verificata in concreto, perchè non tutte le camere di cartuccia sono uguali e ogni arma fa storia a se), di sicuro riduce la densità di caricamento, cosa che determina un peggioramento delle combustione. Peggiorare la combustione della carica di lancio significa ridurre la precisione. Quindi come prima cosa bisogna rispondere a questa domanda: come ha intenzione di usare la sua arma? Se la vuole usare in maniera ordinaria, la OAL delle sue cartucce non potrà superare la lunghezza massima del serbatoio della sua arma. Se invece non le interessa questo tipo di discorso, ma intende inserire manualmente le munizioni in camera, allora potrà utilizzare una OAL superiore alla lunghezza del suo serbatoio. Oviamente, a condizione che una simile OAL porti evidenti benefici in termini di precisione, poichè altrimenti non avrebbe alcun senso. Come criterio generale, bisogna prima individuare una ricarica in grado di esprimere elevati livelli di precisione nella sua arma, e lavorare su quella. Ovviamente cominciando con una OAL di 71,00 - 71,10mm. I fattori fondamentali sono:
 
- l'eccentricità del colletto, che va misurata prima di incominciare le operazioni di ricarica su un gruppo di bossoli che intende usare, e che deve essere la più bassa possibile (= usare solo bossoli di qualità elevata). Si segnano con un pennarello indelebile 4 o 5 punti sul colletto, che verranno poi misurati con un comparatore centesimale a orologio. La differenza tra i vari punti non deve superare i 0,05mm. Valori superiori si possono usare per andare a caccia, ma non  per eseguire del tiro di precisione con profitto. Eventuali difetti si eliminano o con una ricalibratura del solo colletto (che di solito basta e avanza), oppure con una tornitura esterna del colletto (soluzione estrema da usare con parsimonia)
- l'eccentricità della palla rispetto al bossolo (che si somma a quella del colletto), che deve essere la più bassa possibile (= usare solo matrici di inserimento in linea della migliore qualità). La misurazione va fatta sulla munizione assemblata, e la misura verrà fatta con un comparatore centesimale a orologio. L'errore massimo ammesso sull'intera circonferenza non deve superare i 0,05mm. Tenga presente che le munizioni commerciali hanno un errore compreso tra 0,1 e 0,5mm (che è enorme!!), e che con gli strumenti in circolazione oggi per la ricarica casalinga delle munizioni metalliche si può contenere l'errore entro i 0,02mm
 
Riassumendo, cerchi di lavorare con i componenti migliori e di assemblarli nel modo più preciso possibile. Fatto questo, verifichi i risultati sul campo. Se i risultati saranno insoddisfacenti, allora una delle aree di indagine potrebbe essere quella della modifica della OAL. Prima di questo, è inutile rendere più complessi i confini del problema e cominciare a considerare anche  la variazione della OAL.

D. ho a disposizione  AMMONIACA SOLUZIONE al 33% (usata come prodotto chimico da laboratorio). Posso utilizzarla come solvente per i residui di rame nella canna o è del tutto inadeguata in quanto troppo concentrata?

R. i prodotti per la rimozione del rame dalle canne si dividono in due grosse categorie a seconda che contengano più o meno del 5% di ammoniaca. I prodotti più diffusi hanno circa il 5% di ammoniaca.  Ci sono in circolazione anche prodotti con il 20% di ammoniaca, che sono molto più efficaci. Il rischio che si corre quando la concentrazione di ammoniaca è elevata è che possano venire danneggiate le componenti in legno o in plastica, oltre alla finitura esterna delle armi, con particolare riferimento a quelle di maggior pregio. Per quanto possa contare il nostro parere, è più prudente non utilizzare una soluzione al 33%, anche perchè non è dato sapere in cosa è stata disciolta l'ammoniaca. Di solito i prodotti professionali per rimuovere i residui di rame hanno l'ammoniaca mescolata con degli idrocarburi a bassa densità. In qualsiasi caso, tutte le volte che l'arma viene pulita deve sempre avere la volata più in basso rispetto alla culatta, in modo da fare defluire verso l'esterno le eventuali eccedenze dei prodotti usati per la pulizia. Se proprio desidera fare una prova, è meglio usare un feltrino o un cilindro di cotone, immergerlo nella soluzione e farlo passare nella canna tramite la bacchetta di pulizia. Ovviamente la canna non dovrà rimanere baganta a lungo con questa soluzione, ma occorrerà asciugarla accuratamente con delle pezzuole asciutte e neutralizzare eventuali residui con olio per armi.
 
D. sono interessato all’acquisto di un vecchio billing con canna liscia in cal.12 e canna rigata (presumibilmente) in calibro 11,15x60R a me totalmente sconosciuto. Desidererei conoscere, se possibile, informazioni su questo calibro: energia, dimensioni, velocità ecc. ed avere eventualmente qualche tabella di ricarica. Io possiedo le seguenti polveri: N130- N140 e W748. Come posso agire per ricaricare questa cartuccia?

R. la Sua domanda ci pone parecchie difficoltà. La cartuccia calibro 11,15x60R Mauser (o 11,15x60R (43) Mauser 11x60& Mauser che dir si voglia) è stata la prima di una lunghissima serie di cartucce militari  ideate da P. Mauser. Venne adottata dalle FF.AA. tedesche nel 1871 per il fucile monocolpo M71, con meccanica ad otturatore girevole scorrevole. Venne poi impiegata nel fucile M-71/84 a serbatoio tubolare. La cartuccia calibro 11mm Mauser divenne una famossissima munizione da caccia nel periodo compreso tra il 1870 ed il 1880. Venne usata in Europa ed in Africa. La Canadian Industries Limited ha realizzato munizioni a polvere nera che vennero esportate negli USA. Sempre negli USA, la cartuccia venne prodotta da Remington e Winchester. Una versione moderna, a polvere infume, venne realizzata dalla Krieghoff di Suhl negli anni '20 del XX secolo. Oggi è una munizione del tutto "estinta". La versione militare originale era a polvere nera ed usava una palla calepinata. Il peso oscillava tra i 370 ed i 390grs. Il profilo era quello RN e il diametro esatto era di .446" . La maggioranza delle munizioni orignali usava un innesco Berdan. Il caricamento MILITARE originale lanciava una palla in piombo da 385grs. a circa 435m/s, mentre il caricamento CIVILE originale lanciava una palla in piombo da 385grs. a circa 415m/s. Per la ricarica, deve rivolgersi a chi tratta materiale per la ricarica di munizioni obsolete. Le servono stampi per realizzare palle calibro 44 molto pesanti (controlli il catalogo Lyman o RCBS). Oppure potrebbe vedere cosa c'è sul mercato di palle calibro 44 semiblindate molto lunghe e pesanti. Supponendo di usare una palla in piombo da 370 - 380grs. e la polvere nera, ne può mettere 77grs. di polvere di tipo Fg. Molti ritengono questa ricarica simile a quella originale militare, ma non avendola mai provata di persona non le sappiamo dire se sia vero o no. Se desidera usare le moderne polveri infumi, deve usare polveri molto rapide a bruciare, come la IMR.4198 o simili. Per esempio, con una palla da 390grs. in piombo, potrebbe usare tra 32 e 35grs. di IMR-4198, ottenendo delle buone velocità ed ottima prestazioni.  Altri dati sull'11mm Mauser che le potrebbero essere utili sono quelli che segueno, che però fanno riferimento ad una palla semiblindata da 360grs. di peso prodotta dalla Delsing (= sembra sia l'unica reperibile con una certa continuità) e non alla palla vera da 390grs. :
 
IMR-3031 =  60 - 65
IMR-4895 = 62 - 67
IMR-4320 = 64 - 69
IMR-4064 = 62 - 67
N-133 = 57 - 62
N-135 = 62 - 67
N-140 = 66 - 71
N-540 = 66 - 71
N-150 = 67 - 72
N-550 = 72 - 77
NORMA 201 = 61 - 66
NORMA 202 = 61 - 66
NORMA 203 (vecchia) = 68 - 73
NORMA 203-B (nuova) = 65 - 70
NORMA URP = 70 - 75
NORMA 204 = 74 - 79
WW-760 = 73 - 78
BL-C2 = 68 - 73
SP-9 = 65 - 70
SP-11 = 70 - 75

Per il resto, la OAL della cartuccia è 78,00mm, mentre l'angolo di spalla è di circa 17°. Il bossolo è a collo di bottiglia. La parte sopra la spalla ha un diametro di 11,85mm ed è lunga 17,65mm (sopra la spalla). La parte sotto la spalla è lunga36,40mm. La spalla è lunga 3,65mm. Il diametro sopra la spalla è di 11,85mm, mentre quello sotto la spalla è di 13,00mm. Il diametro del fondello è di 15,00mm
Qualsiasi sia la sua scelta, cominci sempre dalla dose indicata come minima.

D. sono in possesso di polveri Vihtavuori, Cheddite e  GM3. Come posso ricaricare la mia Tanfoglio Stock 2calibro 9x21 con le palle TARGET BULLET PLATINUM  da 124 grs. RN, 125 grs. TC e 150 grs. RN ?
R. è molto semplice. Tanto per cominciare, potrebbe provare con le seguenti combinazioni:
 
PALLA DA 124 - 125grs:
 

4,0grs. di GM-3
4,0grs. di N-320
5,5grs. di N-350
5,5grs. di 3N37
4,0grs. di cheddite granular S fine
4,0grs. di cheddite granular S grossa
 
PALLA DA 150grs.
 

3,5grs. di GM-3
3,5grs. di N-320
5,0grs. di N-350
5,0grs. di 3N37
3,5grs. di cheddite granular S fine
3,5grs. di cheddite granular S grossa
 
O.A.L. di 29,50mm e inneschi small pistol standard.

D. quanta GM3 devo mettere con bossolo 12/70, inneschi 616 con palla "Cervo" da 28 grammi? Vi chiedo le pesate a scopo sia venatorio che da tiro alla sagoma?
R. può agire in due modi. La maggioranza dei fabbricanti usa per la palla da 28g le stesse dosi della palla da 32g. Quindi si tratta di  mettere tra  1,50 e 1,55g di GM-3 (con una borra di plastica). Altri fabbricanti aumentano leggermente la dose, passando a 1,60 - 1,65g  con la palla da 28g, per compensare la minore massa della palla. Se con la palla da 28g vuole fare una cartuccia da tiro, allora può provare con 1,40 - 1,45g di GM-3.

D. una pistola camerata .41AE può esplodere un .40S&W?
R. il 40S&W ha il bossolo più corto e di diametro minore, mentre il 41AE ha il bossolo che è più lungo e di diametro maggiore. La struttura generale del bossolo è diversa, perchè il 41AE ha il fondello più piccolo del corpo del bossolo, mentre nel 40S&W bossolo e fondello hanno il medesimo diametro. La cartuccia entra nella camera, ma è difficile che venga trattenuta in maniera corretta una volta che il carrello sarà chiuso, essendo la camera leggermente più lunga e l'estrattore collocato in maniera diversa (perchè il bossolo ha conformazione diversa). Non va dimenticato che i diametri di foratura sono diversi, per cui la palla del 40 è più piccola della canna del 41, e non riuscirà ad impegnare correttamente la rigatura.
 
D. Sono felice possessore di una carabinetta mod. 94 della Winchester in cal. 44 magnum. Ho parecchia GM-3 e vorrei sapere se secondo voi posso utilizzare questa polvere per ricaricare le cartucce con palla in piombo o anche blindata (preferibile). Ho visto che indicate dosi di gm3 per il 44 magnum da utilizzare in pistola e solo con palle in piombo (come mai?). Mi chiedo se posso mutuarle per la mia carabina, se posso usare palle blindate e con che esito?
R. in breve :

- Vorrei sapere se secondo voi posso utilizzare questa polvere per ricaricare le cartucce con palla in piombo o anche blindata (preferibile) = sicuramente. Dato che usa una carabina, sarà meglio utilizzare palle blindate o, per lo meno ramate, in modo da ridurre al minimo l'impiombamento. Più la canna è impombata e meno l'arma sarà precisa
- Ho visto che indicate dosi di gm3 per il 44 magnum da utilizzare in pistola e solo con palle in piombo (come mai?) = la GM-3 è una polvere monobasica granulare nata per il caricamento di cartucca con munizione spezzata in calibro 12/70. La si può usare anche per ricaricare munizioni per armi corte, ma solo per realizzare cartucce depotenziate. Dal momento che i caricamenti depotenziati sono quelli più economici, si preferisce associare la polvere ad una palla in lega di piombo o ramata. E' chiaro che se uno lo desidera, potrebbe usare anche delle palle blindate o semiblindate, ma la spesa sarebbe superiore
- Mi chiedo se posso mutuarle per la mia carabina = certamente
- ...se posso usare palle blindate = senza nessun problema, se per lei spendere più soldi per le palle blindate/semiblindate non è un problema
- ... e con che esito = ottimo se le interessa la precisione pura. Pessimo se le interessa unicamente la potenza. In questo caso deve cambiare completamente polvere

D. Ho un winchester M-1910 in cal 401 Winchester. Che tipo di palle posso montare (peso e diametro)? Lo posso ricaricare? Se si, come?
R. bella domanda!! Ecco come si potrebbe compiere un primo approcio al suo problema:
 
PALLA DA 200grs.
WW-296 = 21 - 23
H-110 = 21 - 23
N-110 = 19 - 21
Norma 200 = 24 - 26
IMR-4227 = 21 - 23
 
PALLA DA 250grs.
WW-296 = 19 - 21,5
H-110 = 19 - 21,5
N-110 =17 - 19
Norma 200 = 22 - 24,5
IMR-4227 = 19 - 21
 
Il problema fondamentale per la ricarica è il diametro di palla. Le palle originali avevano un diametro compreso tra .406 e .408", mentre le forature delle canna erano parecchio variegate. Se si ha una canna "stretta", possono andare bene anche le palle del .40". Se si ha una canna "larga" è meglio usare le palle del .41".Faccia fare una verifica da un armaiolo competente prima di spararci.

D. sono il Maggiore X del Y Rgt. Alpini di Z e sono in possesso di palle da 650 e 750grs. in calibro .50"e polveri H-1000 e N-170. Che dosi posso usare per la ricarica della cartuccia calibro 12,7NATO? Posso usare le polveri in mio possesso o ne servono altre?
R. le polveri in suo possesso non sono adatte alla ricarica del 12,7NATO, perchè sono troppo rapide a bruciare per il volume della cartuccia. La polvere più semplice da trovare in Italia è la Vectan SP-13, che è un propellente specifico per il caricamento del 12,7NATO a livello industriale. Volendo potrebbe provare con la N-570, ma non è la cosa migliore, perchè sarebbero da preferire polveri come la 24N41 o la 20N29, che sono specifiche per questa cartuccia. Per quanto riguarda le dosi:

palla da 650grs.
SP-13 = 228 - 238
N-170 = 205 - 215
H-1000 = 199 - 209
N-570 = 210 - 220

 palla da 750grs.

SP-13 = 218 - 228,5
N-170 = 195 - 205,5
H-1000 = 190 - 200
N-570 = 201 - 211

D. sono andato in armeria per comprare cartucce per la mia carabina in calibro 30-06 Springfield ma ho avuto una brutta sorpresa. Io sono in possesso di PORTO di FUCILE ad uso CACCIA valido fino al 2017, e avendo deciso di NON andare a caccia, ma di sfruttarlo per il tiro sportivo al poligono, NON HO PAGATO I BOLLETTINI della tassa di concessione governativa che consentono l'uso venatorio. E qui parte tutta la vicenda perchè l'armiere NON mi ha venduto i colpi, mi ha detto che rischio anche se porto in giro l'arma in quanto il mio porto d'armi senza i bollettini non è efficace !! Con molta sorpresa, dopo aver letto direttamente sul libretto che esso è valido anche come tiro sportivo, mi è stato confermato dalla Questura territorialmente competente (via telefono) che NON POSSO ne portare le armi da casa al poligono, ne acquistare altre armi, ne acquistare munizioni, in quanto il  D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641, all'art. 8, stabilisce che: "Gli atti per i quali sono dovute le tasse non sono efficaci sino a quando queste non siano pagate". Chi ha ragione? Cosa devo fare? Sono diventato un criminale a mia insaputa?
R. il problema sorge perchè chi le ha risposto non conosce la normativa di riferimento. Si compie frequentemente l'errore di fare riferimento alla normativa tributaria (contenuta effettivamente nel D.P.R. 641/72), invece che a quella penale, che è poi quella che conta veramente. La disciplina di riferimento, in realtà, è la legge 895/1967 (detta legge per il controllo sulle armi), ed in particolare l'art.7. Questo articolo è stato poi modificato dalla successiva legge 497/1974. In sostanza, la norma dice che le pene per il porto abusivo di armi non si applicano ai casi di mancanza di validità della licenza di porto d'armi anche per uso caccia, a causa del mancato pagamento della tassa di concessione governativa. In altre parole, se lei va a caccia senza avere pagato la tassa di concessione governativa, le verrà contestata la caccia senza licenza e non il porto abustivo di armi. Analogamente, se durante un controllo lei risulta non aver pagato la tassa di concessione governativa, non le verrà contestata la detenzione abusiva di armi. Tenga poi presente, che la stessa Corte di Cassazione sostiene da sempre che il porto d'armi, dopo essere stato ottenuto, è valido a prescindere dalla finalità per la quale è stato emesso. Questo significa che se lei non paga la tassa di concessione governativa negli anni successivi a quello del rilascio, lei non potrà andare a caccia, ma potrà fare comunque tutto quello che il porto d'armi le consente di fare, e che può leggere dentro al libretto.

D. ho comprato una CZ75 sp01 "Shadow" in calibro 9x21 per le gare di TDS in classe "Production" e voglio iniziare a ricaricare. Ho già ordinato una pressa Dillon modello XLl650 per ricaricare, ma il mio più grosso problema è proprio la ricarica, tenendo presente che in "production" dovrei stare il più vicino possibile a PF di 125 e non oltre 135, mantenendo sempre un ottima precisione. Cosa devo fare?
R. Il problema è di facile soluzione. Tutto dipende da quale polvere può trovare con maggiore semplicità nella sua zona. Se ha a disposizione della GRANULAR S-GROSSA può provare con:

- 3,3grs. con palle da 145grs.
- 3,9grs. con palle da 135grs.
- 4,2grs. con palle da 125grs.

Supponendo di usare la GM-3 può provare con:
 
- 3,8grs. con palle da 145grs.
- 4,0grs. con palle da 135grs.
- 4,2grs. con palle da 125grs.
 
Supponendo di usare la 3N37 può provare con:
 
- 5,0grs. con palle da 145grs.
- 5,2grs. con palle da 135grs.
- 5,5grs. con palle da 125grs.
 
La OAL è tra 29,20 e 29,50mm. Gli inneschi sono i classici small pistol standard.

D.quali sono le cartucce in calibro 5,56NATO attualmente in produzione?
R. salvo rare eccezioni, quelle diffuse presso i Paesi aderenti alla NATO sono le seguenti :

TIPO = blindato ordinario M193
DESTINAZIONE (ARMI) =  fucile d’assalto
VELOCITA' = 990 m/s
PRESSIONE ESERCIZIO = 3580bar
PRECISIONE = circa 6cm a 200m
CARTUCCIA = 11,8g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO = piombo-stagno
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = IMR-8208M (cilindrica a singola base) o WC846 (sferoidale a doppia base)
PROPELLENTE (PESO) = 1,6g (25,5grs.  di IMR-8208M) o 1,8g (28,5 di WC846)
PUNTA (COLORE) = naturale

TIPO = blindato semiperforante M855 (SS-109 se prodotta dalla F.N. di Herstal)
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto e mitragliatrice leggera
VELOCITA' = 920m/s
PRESSIONE ESERCIZIO = 3580bar
PRECISIONE = circa 6cm a 200m
CARTUCCIA = 12,1g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA =  4g
NUCLEO = anteriore in acciaio dolce e posteriore in lega piombo-stagno
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = IMR-8208M (cilindrica a singola base) o WC846 (sferoidale a doppia base)
PROPELLENTE (PESO) = 1,5g (23,5grs. di IMR-8208M) o 1.6g (25,5 di WC846)
PUNTA (COLORE) = verde chiaro

TIPO = semiblindato con nucleo perforante parzialmente esposto M855-A1
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto e mitragliatrice leggera
VELOCITA' = 940m/s
PRESSIONE ESERCIZIO = 3800bar
PRECISIONE = circa 22cm a 550m
CARTUCCIA = 12,3g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA =  4g
NUCLEO = anteriore in acciaio con struttura a doppio cono sovrapposto e posteriore in  rame; perfora 9,5mm di acciaio dolce a 350m se sparato con il Colt M4; perfora 9,5mm di acciaio dolce a 450m se sparato con il Colt M16; perfora un blocco di calcestruzzo a 30m se sparato con il Colt M4; perfora un blocco di calcestruzzo a 100m se sparato con il Colt M16
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescantee , con incudine speciale del tipo a 4 fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = SMP-842 (sferoidale a doppia base)
PROPELLENTE (PESO) = 1.6g (25,5 di SMP-842)
PUNTA (COLORE) = bronzo

TIPO = lanciagranate M195
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto (destinata unicamente al lancio di granate da fucile da 700g)
VELOCITA' = circa 50m/s (mai inferiore ai 42m/s)
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 8,2g
BOSSOLO = 6,3g
PALLA = borraggio in cartoncino pressato lungo non oltre 13mm e con estremità laccate
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = IMR-4475 (cilindrica singola base)
PROPELLENTE (PESO) = 1,6g (25,0grs.)
PUNTA (COLORE) = chiusura stellare a sette pliche colorata di rosso


TIPO = tracciante M196
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto
VELOCITA' = 975m/s
PRESSIONE ESERCIZIO = 3580bar
PRECISIONE = circa 14cm a 200m; traccia visibile tra circa 65 e 450m
CARTUCCIA = 11.5g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,5g
NUCLEO = 0,17g di miscela tracciante + 0,06g di composto per accensione
RIEMPITIVO (PUNTA) = 1,8g di lega piombo - stagno
RIEMPITIVO (BASE) = vinile
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = IMR-8208M (cilindrica a singola base)
PROPELLENTE (PESO) = 1,6g (25,3grs.)
PUNTA (COLORE) =  rosso


TIPO = cartuccia di prova ad alta pressione M197
DESTINAZIONE (ARMI) = nessuna (serve unicamente come cartuccia di prova)
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO = 4820bar
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 174 11
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = HPC-3 (sferoidale a doppia base)
PROPELLENTE (PESO) = 1,3g (20,0grs.)
PUNTA (COLORE) = nichelata oppure stagnata

TIPO = tracciante M856A1
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto e mitragliatrice leggera
VELOCITA' = 850m/s
PRESSIONE ESERCIZIO = 3850
PRECISIONE = circa 14cm a 200m; traccia visibile tra circa 65 e 450m
CARTUCCIA = 11,4g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 4,1g
NUCLEO = 0,17g di miscela tracciante
RIEMPITIVO (PUNTA) = 1,8g di lega piombo - stagno
RIEMPITIVO (BASE) = vinile
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
PROPELLENTE (PESO) =
PUNTA (COLORE) =  arancio


TIPO = inerte M199
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 9,7g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA =  3,6g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE) = assente
PROPELLENTE (TIPO) = assente
PROPELLENTE (PESO) = assente
PUNTA (COLORE) = chiusura stellare a 6 pliche profonde circa 0,8mm; iscrizione di riconoscimento posta sul corpo del bossolo


TIPO = a salve XM200
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto ; da usarsi con il sistema di fissaggio M13; non deve perforare un foglio di carta a 5m di distanza
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 7,1g
BOSSOLO = 6,4g
PALLA = assente; chiusura a 7 pliche
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,3g di miscela innescante con incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = lamellare a doppia base
PROPELLENTE (PESO) = 7
PUNTA (COLORE) =


TIPO = inerte M232
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 11,8g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE) = assente
PROPELLENTE (TIPO) = assente; riempitivo costituito da 2g di carbonato di sodio monoidrato
PROPELLENTE (PESO) =
PUNTA (COLORE) =


TIPO = inerte M857
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile d’assalto e mitragliatrice leggera
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 12,2g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA =  3,9g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE) = assente
PROPELLENTE (TIPO) = = assente; riempitivo costituito da 2g di carbonato di sodio monoidrato
PROPELLENTE (PESO) =
PUNTA (COLORE) =

D. ho letto su vari siti che la cartuccia a salve calibro 9x17 (.380) per revolver tipo scacciacani, camerabile in armi vere, rientrano nelle 200 per arma corta. Se fosse così perchè allora in armeria vendono dei revolver a salve in cal. 9x17 e relative cartucce in assenza di porto d’armi uso Tiro a Volo?

R. le cartucce a salve non sono cartucce vere, quindi non sono sottoposte alla vigente disciplina in materia di munizioni. Analogamente, uno scacciacani non è una vera arma.e quindi non è sottoposto alla disciplina in materia di armi. Il fatto che uno scacciani e le relative cartucce siano vendute anche ai soggetti privi di idoneo titolo (= cioè del porto d'armi) si spiega in questo modo. Quanto ciò premesso, non corrisponde al vero il fatto che le cartucce a salve rinetrino nel numero massimo delle munizioni detenibili per arma corta. Ciò per il semplice fatto che non sono munizioni intese in senso tecnico-giuridico.
 
D. Nel sito X ho visto che vendono canne per pistola anche filettate. Ho contattato l’armeria Y per avere delucidazioni e questi mi hanno detto che l’abolizione del CNAF non solo ha liberalizzato la vendita delle canne (sotto ai 30 cm), ma addirittura si possono usare canne filettate (nel sito effettivamente offerte) per l’applicazione del silenziatore che sarebbe diventato legale. E’ vero quanto mi hanno detto?

R. in realtà l'abolizione del CNAF non ha nulla a che vedere con tutto questo. La direttiva comunitaria in materia di armi, che è stata recepita anche nel nostro Paese, dispone che le armi corte sono quelle con canne di lunghezza COMPLESSIVA inferiore ai 30cm, oppure con lunghezza TOTALE inferiore ai 60cm. Sono armi lunghe tutte quelle con canna di lunghezza superiore ai 30cm, oppure con lunghezza complessiva superiore ai 60cm. Detto questo, la direttiva comunitaria enumera in maniera specifica le parti di arma, ed include tra esse il silenziatore. La direttiva comunitaria è stata recepita, ed è stata di conseguenza adeguata la legislazione nazionale, modificando tra le altre cose anche la L.110/75. Attualmente il silenziatore è una parte d'arma, il che significa che può essere acquistato in armeria ma che deve essere denunciato.

D. pratico il tiro nella categoria ex-ordinanza con un Carl Gustafs del XXXX  matr. XXXXXX ma da qualche tempo a questa parte ho dei grossi probelmi. Premetto che sto usando una vechia confezione di N-160 (2009) che mi era stata data tempo da un amico, e che per tanto era già aperta quando ne sono entrato in possesso. Vengo al problema. In pratica ho dei bossoli che risultano completamente anneriti dopo avere sparato e che determinano un allargamento insolito delle dimensioni della rosata. Il tutto avviene in maniera ampiamente casuale, almeno per me. Aggiungo che le impronte di percussione dei bossoli anneriti sono diverse dai bossoli che non mostrano questo problema. Uso seguenti componenti: palle Lapua "Scenar" da 139grs., bossoli Lapua, 43,0grs. di N-160 accesi da inneschi CCI-200/BR. La OAL è di 79,00mm esatti. Potete darmi un consiglio?
R. purtroppo dare una risposta senza vedere l'arma sparare è impossibile. Diciamo che una polvere del 2009 con la confezione aperta da un tempo ignoto non aiuta  ad ottenere buoni risultati. Ciò, in quanto, la N-160 è una polvere cilindrica monoperforata e a singola base. Essendo una singola base, va incontro a fenomeni di autodecomposizione attraverso l'emissione di vapori nitrosi. Detto in termini maggiormente semplificati, più la polvere rimane aperta e più peggiora la sua qualità. Questo può determinare una combustione irregoalre e spiegare una precisione scarsa. Per questo motivo è meglio usarla il prima possibile, o passare direttamente ad una confezione nuova. Fatta questa doversa premessa, tra le cause del problema è possibile citare :

- colletto lasco (tensione del colletto insufficiente dovuta a bossoli eccessivamente usurati, non ricalibrati adeguatamente o di pessima qualità)
- colletto con diametro interno irregolare
- inneschi di pessima qualità
- inneschi non inseriti adeguatamente
- sede dell'innesco sporca
- densità di caricamento errata (eccessiva o insufficiente)
- palla troppo lasca rispetto al diametro interno del colletto
- palla con superficie irregolare (a livello del corpo)

D. vorrei cominciare a sparare nella categoria ex ordinanza con un Carl Gustafs in 6,5x55 (anno: XXXX ; matricola: xxxxxxxxxxxxx) che ho già acquistato, ma ho un grosso dubbio che non sono ancor stato in grado di risolvere. Premesso che vorrei ricaricare con palle Lapua "Scenar", bossoli Lapua, polvere N-160 (in dose di 43grs.) e inneschi CCI-200 / BR, non ho ancora cominciato le operazioni di ricarica. Sono in possesso di manuali Vihtavuori di anni diversi ma non capisco perche vengano indicate dosi completamente diverse nei limiti massimi e minimi. Quello che non capisco, è che le differenze sono realmente elevate (parecchi grani e solo decimi di grano!!). Mi potete dare una spiegazione?
R. purtroppo no!! O meglio, dal momento che non sappiamo in quali condizioni operative (canna manometrica o arma vera ; condizioni di laboratorio o ambiente esterno e via di questo passo...) i tecnici della Vihtavuori hanno sviluppato il loro manuale, la nostra risposta sarà puramente ipotetica. Fatta questa doverosa premessa, tra i motivi che possono giustificare  simili differenze vanno segnalati  (N.B. elenco non è esaustivo):

- possibilità che l'utenza impieghi le dosi in armi molto vecchie (che potrebbero essere in condizioni non perfette e dove dosi elevate potrebbero creare problemi)
- possibilità che l'utenza impieghi le dosi in armi con canne molto corte (dove dosi elevate brucerebbero male)
- possibilità che, ad alcuni dosaggi ed in combinazione con determinati pesi di palla, sopravvengano problemi legati alla densità di caricamento (eccessiva od insufficiente)
- possibilità che vengano impiegati bossoli di pessima qualità o con difetti dimensionali non evidenti a livello del colletto
- possibilità che la ricarica (magari in condizioni critiche) venga effettuata da un'utenza impreparata
- possibilità che la ricarica venga eseguita con componenti scadenti da parte di un'utenza particolarmente desiderosa di risparmiare

D. volevo acquistare una pistola in 9 corto ma non ho le idee chiare su cosa acquistare. Potete darmi un consiglio?
R. ecco un elenco di armi in calibro 9 Corto da prendere in  considerazione:

- Beretta 84FS
- Glock 25 e 28
- Kel-Tec P3AT
- Sig Sauer P232
- Ruger LCP
- Tanfoglio FT7 e FT9
-Walther PK380 e PPK
- ZVI ZP-98

D. ultimamente sto riscontrando problemi di doppia alimentazione.  Secondo la vostra esperienza a cosa devo imputare il problema?
R. la doppia alimentazione si può verificare:
 
IN FASE STATICA :
 
SE il carrello viene arretrato (in apertura) troppo lentamente

SE il carrello viene accompagnato (in chiusura) troppo lentamente

IN FASE DINAMICA :
 
- Camera sporca, usurata, arrugginita o danneggiata

- Estrattore sporco, rotto, danneggiato, oppure usurato o indebolito

- Munizioni di potenza insufficiente

- Molla di recupero troppo potente in relazione alla munizione impiegata

- Caricatori danneggiati, usurati  o rotti

- Molla del caricatore danneggiata, usurata o rotta

- Elevatori rotti, danneggiati, usurati o di pessima qualità (quest'ultimo molto più diffuso di quanto si pensi)

- Munizioni con profilo irregolare nel bossolo o nella palla

Detto questo, le due cause principali rimangono sempre :
 
- ARMA SPORCA

- POLSI MOLLI

D. ho visto in armeria una carabina Lancaster in calibro .297/250, cartuccia della quale non avevo mai sentito parlare. Sarei interessato all'acquisto, ma anche l'armiere non ha saputo darmi indicazioni precise in merito. Di che cartuccia si tratta, e soprattutto, è possibile ricaricarla?
R. bella domanda. La cartuccia calibro 297/250, meglio nota come 297/250Rook, è una degli esponenti della famiglia di cartucce Rook, che va da minuscolo 297/230 (molto simile al 297/250) fino al 300 (lungo) Rook. La più piccola delle cartucce Rook, il 297/230 Rook (o 297/230 Morris), nacque come cartuccia militare per scopi puramente addestrativi. Questa vecchia cartuccia inglese, era disponibile in due varianti, dette "corta" e "lunga". Venne inventata e commercializzata dalla Eley nel 1882 ed era una cartuccia con bossolo a collo di bottiglia destinata ad essere sparata nel fucile Henry-Martini calibro 450/577, nel quale poteva essere montata quella che noi oggi definiremmo una "conversione" , di forma tubolare. All'epoca il successo commerciale fu enorme, e il binomio arma-cartuccia divenne famoso per essere impiegato in ambenti chiusi con estrema facilità. Fabbricanti estremamente famosi come W.W. Greener e C.G.Bonehill (entrambi appaltatori del ministero della difesa), produssero armi su azione Henry-Martini camerate per questa cartuccia. Il 297/230 "corto" sparava una palla da 37grs. a 265m/s usando 3,5grs. di polvere nera, mentre il 297/250 "lungo" sparava la stessa palla a 365m/s usando 5,5grs. di polvere nera. Verso il 1900 (forse il 1898) la Holland & Holland commercializzò il 297/250 Rook (o .250 Holland & Holland), che molti autori inglesi considerano la prima e vera cartuccia della famiglia Rook. Questa cartuccia sparava una palla in piombo da 56grs. a 350m/s con 6,5grs. di polvere nera. Le armi della Holland & Holland erano particolarmente famose perchè usavano delle speciali canne denominate "semiliscie", allo scopo di ridurre l'impiombamento che si manifestava usando cartucce con palle in piombo di piccolo diametro. Molti fabbricanti inglesi di armi produssero armi camerate per questa munizione, quasi tutte di tipo basculante con o senza cane esterno.  Come risposta al successo commerciale della H&H, la W.J.Jeffery produsse il .255Jeffery, che lanciava una palla da 65grs. a  365m/s con 9,0grs. di polverre nera. Anche se molti altri fabbricanti usarono questa cartuccia, di fatto è la meno diffusa tra tutte le cartucce Rook. Il più famoso tra tutti i calibri Rook è senza dubbio stato il .300Rook (noto anche come .295H&H o .300H&H). Questa cartuccia venne commercializzata dalla Holland & Holland verso il 1880 (forse il 1882, ma ci sono delle discussioni in merito), e si stima che la sola Holland & Holland ne produsse circa 2.000 pezzi (stima indiretta fatta sulla base delle armi passate per il banco di prova di Birmingham), mentre circa 1.000 esemplari vennero prodotti dalla Purdey. Nella sua conformazione originale, questa cartuccia lanciava una palla da 80grs. a 335 m/s con 10grs. di polvere nera.  Premessa questa breve digressione di carattere storico, la ricarica di questa munizione pone dei problemi pratici non indifferenti, e si tratta sicuramente di un argomento per ricaricatori "superesperti". Le matrici esistono e vengono prodotte (tra gli altri) dalla RCBS,  ma solo su ordine speciale. Questo significa che si possono trovare, ma che ci vorrà del tempo e che le costeranno parecchio. I bossoli si possono formare a freddo tramite apposite matrici (sempre prodotte dalla RCBS) partendo dai bossoli del .22 Hornet, oppure esistono anche bossoli vergini prodotti da aziende specializzate come l'americana Rocky Mountain Cartridges, ma pressochè introvabili fuori dagli USA. Per quanto attiene ad eventuali ostacoli connessi alla formatura a freddo, alcune fonti bibliografiche precisano che le misure del 297/250 in tre zone chiave erano le seguenti:

- collarino = .343"
- base del bossolo = .295"
- spessore del collarino = .81"

Per il .22Hornet, queste stesse misure sono :

- collarino = .345"
- base del bossolo = .294"

In realtà il collarino del .22Hornet è leggermente più spesso di quello del .297/250, ma la cosa non dovrebbe essere problematica, almeno stando alle poche fonti che trattano l'argomento. Ad ogni modo per i bossoli le conviene contattare qualche grosso rivenditore di articoli per ricarica per sapere cosa ha a disposizione. Per le  palle, la cartuccia originale usava una palla in piombo, ma per aggirare l'ostacolo i pochi che la ricaricano lo fanno usando le palle del 6,35 Browning. Veniamo alla polvere. In linea del tutto teorica, le servirebbe una polvere molto rapida a bruciare, come WW.231, R-1, N-310 e simili. In realtà molte fonti citano la Unique in dose di 2,5 - 3,0grs.

D. vorrei ricaricare i calibri 12 e 16 con la borra-proiettile GUALANDI e polvere GM-3, ma ho le idee piuttosto confuse. Che dosi devo usare?
R. per il calibro 12 le dosi sono da 1,6 a 1,7GRAMMI di polvere, mentre per il calibro 16 sono da 1,4 a 1,5 GRAMMI di GM-3 Il produttore specifica che è essenziale l'uso di un orlatore con il centro piatto, e non concavo, per evitare che punta della palla sporga con la cartuccia assemblata..

D. a che valore devono essere serrate le viti del mio Savage M-12 con calciatura Choate dotata di gondola in alluminio?
R. i valori di serraggio possono andare da un minimo di 50 libbre per pollice (5,65 nm) ad un massimo di 60 libbre per pollice (6,78 nm).

D. avrei una domanda che forse vi hanno già fatto in molti. Il mio problema riguarda la ricarica delle cartucce per arma corta. In generale, a parità di carica di lancio, di peso di palla, di morfologia (RN), tipologia (FMJ) e di marca (S&B da .355), quanta crimpatura bisogna dare per realizzare il miglior risultato balistico? Il mio dubbio nasce dal fatto che ho realizzato due cariche identiche in tutto tranne che nella crimpatura. La precisione e la reazione allo sparo sono sovrapponibili o addirittura uguali. L'unica differenza che noto sono i segni lasciati sulla palla e la difficoltà con il martello cinetico nel disassemblare la cartuccia. Cosa devo fare? Coma faccio a capire quale è la migliore della due?
R. purtroppo la sua domanda non ha una risposta univoca. In teoria, la crimpatura deve essere tale da non alterare la combustione della polvere. Deve renderla regolare, ma non la deve altrerare. Cioè si deve crimpare fino a non esagerare. Ora il problema diventa: quando non si esagera? Quando la crimpatura non altera la velocità di combustione della polvere? In teoria (ma mooolto in teoria), la crimpatura dovrebbe piegare il bossolo al punto tale da "...segnare appena..." la superficie esterna della palla. Il problema è che questo è vero in teoria ma non in pratica Il problema fondamentale e che non tutte le palle sono dure al medesimo modo, per cui supponendo di avere due palle identiche ma di due produttori diversi, una crimpatura che per una palla è perfetta, per l'altra potrebbe non essere tale. Per cercare di risolvere questo problema, di solito si dice di crimpare fino a rimuovere lo spigolo esterno del bossolo se la palla non ha il solco di crimpatura, e di applicare una crimpatura più decisa se la palla ha il solco di crimpatura. Il guaio è che le palle da pistola con il solco di crimpatura sono rarissime, per cui non è facile capire come orientarsi al meglio. Un altro grosso problema è il rapporto tra la crimpatura e il tipo di camera della propria arma. Non è infrequente che una cartuccia crimpata in un certo modo risulti perfetta per una data arma, ma non risulti più soddisfacente se sparata in un'arma di identico calibro ma di marca diversa. Il fatto che ci siano della lievi differenze a livello di lavorazione della camera di cartuccia, a volte  può 'influenzare anche significativamente  il rendimento della cartuccia. Sicuramente la crimpatura può definirsi "corretta", fino a quando, osservando la cartuccia assemblata, la bocca del bossolo non appare "strizzata" e il corpo del bossolo non appare "bombato" (sopra o sotto) o "a clessidra".
Questo è il motivo per cui nella crimpatura è essenziale sperimentare fino a trovare la "misura giusta" per i propri componenti nella propria arma. Una questione a parte sono le palle realizzate per sinterizzazione, che richiedono livelli di crimpatura bassissimi. Applicare una crimpatura troppo decisa significa rompere la palla, il che può avvenire subito oppure durante l'attravesamento della canna. Però queste palle sono scarsamente diffuse sul mercato civile, per cui il problema è molto remoto. Un altro caso in cui la crimpatura è bassissima è quello delle palle in piombo usate per assemblare munzioni da tiro. Il motivo normalmente addotto è che le dosi di polvere sono basse, motivo per cui una crimpatura lievissima, o addiritura un bossolo molto rigido (come fanno quelli che ricaricano il 38Spl da tiro) risultano sufficienti per ottimizzare la combustione della polvere. A parte tutto questo discorso, dalle foto dei bossoli di risulta che ci ha inviato si capisce che le pressioni sono ottimali, per cui indirettamente si può desumere che i livelli di crimpatura che aveva applicato erano perfetti nella sua arma e con i componenti impiegati.
 
D. Non riesco ad effettuare il crimpaggio sul 308 Winchester. Bossoli vergini della GFL, palla norma da 147 gr. ho acquistato i dies della rcbs...ce ne son dentro appena 2(per cercar di farvi capire che tipo di dies ho)..Alcuni dicono che il crimpaggio devo effettuarlo col die spingipalla avvitandolo, solo che mi trovo già in battuta sullo shell holder e più di così non posso "scendere" e la cartuccia non si crimpa per niente. Alcuni dicono che bisogna usare il Die factory crimp della Lee...è che non so cosa fare...fin ora ho assemblato cartucce senza un minimo di crimpaggio, ma non son molto stabili, facendo un poco di forza la palla si muove e la cosa non mi piace...per esempio oggi una cartuccia si è "sfondata", cioè la palla è uscita e c'era polvere ovunque nell'otturatore. Cosa devo fare per avere una ricarica fatta a regola d'arte?
Cerchiamo di analizzare meglio il problema. Detto molto sinteticamente:
 
- Non riesco ad effettuare il crimpaggio sul 308 winchester. Bossoli vergini della fiocchi...= il problema sta nel fatto che il colletto non ha uno spessore costante, ed è comunque sottodimensionato già da nuovo. In altre parole, il problema sta semplicemente nella pessima qualità dei bossoli, che sono tra i peggiori sul mercato, insieme a pochi altri. Non stia mai a risparmiare su componenti chiave della ricarica come il bossolo, ma scelga solo componenti di qualità come LAPUA o NORMA. Le dureranno di più, avrà molte più soddisfazioni al poligono ed avrà meno problemi. Se usa bossoli vergini, il colletto dovrebbe essere SPESSO e RIGIDO al punto tale da trattere la palla asenza alcun problema.  Se il  bossolo, pur vergine, è di pessima qualità, allora ci saranno i problemi che ha incontrato lei. Potrebbe tentare di "recuperare" i bossolo facendoli passare nella matrice di ricalibratura (= solo il bossolo e non la cartuccia!!) dopo avere rimosso lo stelo di decapsualamento, ma non è detto che funzioni
- Alcuni dicono che il crimpaggio devo effettuarlo col die spingipalla avvitandolo...= è vero. In situazioni di emergenza è possibile sfilare lo stelo di inserimento dalla matrice ed avvitarla in 1 o 2 giri in modo da piegare il colletto di quel poco che basta per ottenere una sorta di crimpatura, anche se impropria. Detto questo, è sempre opportruno SEPARARE le operazioni di inserimento e crimpatura della palla, per evitare di danneggiare il colletto del bossolo oppure tutta la cartuccia. Per questo occorrono due matrici distinte, una per l'inserimento ed una per la crimpatura
- fin ora ho assemblato cartucce senza un minimo di crimpaggio, ma non son molto stabili, facendo un poco di forza la palla si muove e la cosa nn mi piace..per esempio oggi una cartuccia si è "sfondata", cioè la palla è uscita e c'era polvere ovunque nell'otturatore... = una volta che ha inserito la palla nel bossolo non deve più essere possibile togliere la palla con le dita, e la palla non deve nemmeno girare su sse stessa se viene fatta ruotare a mano. Una cartuccia in queste condizioni è una pessima cartuccia, anche perchè la palla lascerà il bossolo prima del previsto e la combustione della polvere sarà di pessima qualità. Il che significa avere cartucce poco precise
- Alcuni dicono che bisogna usare il Die factory crimp della Lee ... = lo compri perchè è comunque utile per risolvere un sacco di problemi, tra cui il suo
 
D. ho acquistato un fucile monocolpo Rossi modello "Pomba" in calibro 9x21, ma non riesco ad inserire i colpi nella camera. Cosa posso fare?
R. per prima cosa deve interpellare il suo armiere di fiducia, o comunque chi le ha venduto l'arma. Contatti anche il produttore, che è l'unico a porterle fornire informazioni tecniche dettagliate. Per il resto, occorre tenere presente che l'estrattore di quest'arma è regolato da una vite di piccole dimensioni, che si serra in posizione con una chiave molto piccola che è inclusa con l'arma. Con l'ausilio della chiave, è possibile regolare micrometricamente l'estrattore in modo da far camerare le cartucce desiderate

D. è normale la comparsa di una fessurazione in un bossolo di risulta calibro .357 magnum ricaricato parecchie volte con 3,3 - 3,4grs. di polvere REX VERDE, palla wc 148grs. e  innesco small pistol CCI-500?
R. prima di rispondere alla sua domanda, bisognerebbe sapere cosa intende lei per "...ricaricato parecchie volte...". Se i bossoli sono di buona fattura (ad esempio i Federal), un 357 magnum può durare anche 20 ricariche, usando le dosi massime e le polveri specifiche (= polveri come la WW-296 o la H-110 accese da inneschi magnum). Se la ricarica è a bassa potenza, i bossoli potrebbero durare molto di più, tant'è vero che molti ricaricatori li usano fino a quando non si rompono. Premesso questo, diciamo che in generale la risposta è negativa, per il semplice fatto che quella che ha indicato lei una ricarica non esasperata. Quello che viene da pensare, è che il bossolo sia nato con dei difetti strutturali, o che faccia parte di un lotto "nato male", oppure che è stato fabbricato da chi non sa fare bene il suo mestiere. A meno che lei non abbia ricaricato usando bossoli recuperati al poligono ma di provenienza ignota, dei quali non può ragionevolmente conoscere l'età e, cosa che più conta, dei quali non può sapere quante volte erano stati utilizzati in precedenza.

D. ho acquistato da poco un Mosin-Nagant 91/30 in calibro 7,62x54R, e per misurare effettivamente il calibro sono ricorso ad un calco in piombo lubrificato ed inserito per circa un centimetro dalla parte della volata. Le misure rilevate con un micrometro centesimale sono: vuoti 8,05mm e 7.55mm tra i pieni. La rigatura dall'interno sembra ancora buona senza variazioni di colore e omogenea. Le quote mi sembrano un poco larghe dai canonici .311, ma il calco secondo voi devo introdurlo dalla volata e farlo uscire dalla camera di cartuccia con una bacchetta di legno o è sufficente cosi? Che diametro di palla posso utilizzare?            
R. i risultati migliori si ottengono con la palla da tiro (= HPBT) da 174grs. della SIERRA BULLETS o quella analoga prodotta dalla HORNADY da .311". Gli inneschi sono i classici large rifle standard. La OAL è  di 76,20mm. Può ottenere ottimi risultati nel tiro di precisione con una dose di N-140 compresa tra 42 e 44grs.  Pulisca molto bene l'arma prima di iniziare a sparare in modo da mettere bene in evidenza la condizione di rigatura e si ricordi di pulirla sempre alla fine di ogni sessione di tiro. Per misurare il diametro di foratura l'unica cosa da fare è usare uno strumento adeguato, e cioè calibro a  tampone.
Qualsiasi altro metodo è un surrogato. Tenga conto che prendere un calco come ha fatto lei è molto pericoloso, non solo perchè si rischia di danneggiare seriamente la volata, ma anche perchè estraendo il calco lo si può facilmente deformare e, quindi, si rischia di ottenere poi una misura falsata. In ogni caso, non deve mai inserire un calco dalla volata per farlo uscire dalla camera, anche se è di materiale molto morbido.

D. avrei bisogno di indicazioni PRECISE in merito all'uso della polvere Cheddite Granular S (grana grossa o fine?) che vorrei iniziare ad usare. Finora ho usato con risultati soddisfacenti la Rex GIALLA della quale, mi dicono, la Cheddite dovrebbe un ottimo sostitutivo. I calibri di mio interesse sono i seguenti:
1) cal. 44 magnum con carica "soft" perchè voglio fare punti ad un bersaglio di carta a 25 metri e non gradisco botti devastanti e inutili.
2) cal. 44 special con carica limitata in quanto usato in revolver "conversion", quindi, a castello aperto (mod. Richards Mason della Uberti canna da 8 pollici).
3) cal. 44 Russian  "     "         "       "      "       "            "               "               "            "          "     (mod. Open Top della Uberti canna da 7,5 pollici).
3) cal. 45 Colt
5) cal. 44-40 per fucile

R. purtroppo lei non ci ha specificato che peso di palla vuole usare nelle sue ricariche, per cui cercheremo di semplificare al massimo i termini del problema:
 
- la scelta migliore è  la GRANULAR S "GROSSA" , dato che è quella che le da la maggiore flessibilità di caricamento. Tenga sempre presente che, come per le Rex, stiamo parlando di polveri nate per il caricamento del munizionamento spezzato in calibro 12/70 e non per armi corte
- gli inneschi sono i classici large pistol standard
- per il 44 magnum, la dose più usata è di 8grs. con la palla da 240grs. di peso, ma alcuni scendono a 7 o addirittura a 6grs.
- per il 44 special la dose più usata è comprea tra 4 e 5grs., anche se la dose di 4grs. è quella che va per la maggiore con la palla canonica da 240grs.
- per il 44 russian la dose più usata è compresa tra 2,5 e 3,5grs. anche se la dose più usata è quella di 2,5grs. con la palla da 220grs.
- per il 44-40 da fucile deve usare una polvere più specifica, dato che la Granular S è inadatta. Se vuole usarlo per pistola, di solito si usano tra i 4 e i 5grs, e la dose più usata è quella di 4grs.di granular S grossa con la palla da 200grs. In carabina molti usano 6grs. di granular S grossa dietro alla palla da 200grs.
- per il 45 colt la combinazione più usata in assoluto è 5,8grs. di granular S grossa dietro ad una palla da 250-255grs. Le dosi oscillano comunque tra i 5,5 ed i 6grs.

D. avrei una domanda, che penso in molti abbiano fatto. Premettendo che, per il 357 Magnum, la Vihtavuori nelle sue tabelle fino al 2006 prescriveva l’innesco Small Rifle, e in seguito lo Small Pistol,  senza  nominare  neppure gli Small Pistol Magnum, (come se non esistessero), come devo fare per ricaricare con polvere N-110 e palle da 155grs.? Che inneschi devo scegliere?
R. l'uso del innesco da fucile nel 357 magnum si giustifica per i seguenti motivi:
 
- accendere grosse masse di polvere molto lenta a bruciare, a temperature costantemente e parecchio sotto lo zero (come potrebbero esserlo quelle in scandinavia)
- assemblare una ricarica specifica per il tiro con carabina
- una combinazione dei due fattori precedenti
 
Quanto ciò premesso, nell'uso "normale" (= cioè a temperature sopra lo zero e con un'arma corta) del .357 magnum, vale sempre la seguente regola:
 
- innesco standard e crimpatura minima (o assente) per le munizioni da tiro e tutte quelle depotenziate (= ad esempio, 3,5grs. di N-320 con una palla WC da 148grs.)
- innesco magnum e crimpatura decisa per le munizioni a piena carica (= ad esempio, 18,0grs di N-110 con una palla SJSP da 125grs.)
 
Precisato tutto ciò, lei deve pensare che il manuale vhitavuori è stato concepito principalmente per il cacciatore scandinavo, cioè per una persona che caccia a temperatura molto basse, per non dire bassissime quando caccia oltre il circolo polare artico. Tenga presente che, anche ipotizzando di usare il .357 magnum per puro divertimento, accendere 18grs. di N-110  a -15 / 20°C , non è come fare la stessa cosa in una splendida giornata estiva in Italia. Dunque, almeno da questo punto di vista, l'uso del'innesco da fucile è giustificato. Quello che non è giustificato è l'uso di un innesco di tipo small pistol standard con una polvere come la N-110. Il manuale dell Vihatuori è un ottimo manuale, ma quello ha messo in evidenza lei è palesemente un errore. Non sappiamo se  sia un semplice refuso oppure un ben più grave errore concettuale, ma ad ogni modo si tratta comunque di un errore. Polveri come N-105 o N-110, oppure come WW-296, H-110. SP-3 e simili, richiedono necessariamente una innesco di tipo small pistol magnum già a condizioni normali (= cioè non sotto lo zero). Questo perchè, altrimenti,non brucerebbero correttamente, o si potrebbe addirittura verificare una mancata accensione della carica di lancio. Inserire un innesco da fucile in una cartuccia per arma corta, normalmente provoca un innalzamento delle pressioni di esercizio, anche se va detto che questo fenomeno non accade sempre e non accade con tutte le polveri. C'è anche da vedere DOVE quella cartuccia viene sparata. Se lei ricarica il 357magnum con un innesco da fucile per spararlo in carabina, di problemi non ce ne sono. Ce ne potrebbero essere se lo volesse sparare in un revolver. Tenga poi presente che c'è anche un altro errore. Quella che il manuale indica come "pressione massima", in realtà è la pressione media massimale, che è tutt'altra cosa!! Se lei leggesse la scheda CIP del .357 magnum, troverebbe scritto :
 
- P (t) max = 3200bar (pressione media massimale)
- Pk = 3680bar (pressione statistica massima individuale)
- Pe = 4160bar (picco pressorio massimo ammesso)
 
Purtroppo questo errore c'è in tutte le pagine del manuale Vihtavuori (di ogni edizione) e in tutti i calibri, a prescindere che si tratti di munizioni per arma corta o lunga. A parte questo, lei può benissimo iniziare a ricaricare con 14grs, di N-110 accesa da inneschi small pistol magnum.

D. ho da poco acquistato una BAR "traqueur" con canna da 47 cm. in calibro .308 Winchester. Siccome ho una canna cosi corta, non so con che polvere ricaricare usando palle Barnes TSX oppure TTSX da 150, 165 o 168grs. da usare contro i cinghiali, alla distanza massima di 150m. Uso bossoli Remington con inneschi CCI-200 o FC "GM" 210.  Dispongo attualmente di polvere N-160. N-560 e Norma URP. Volendo posso acquistare anche altre polveri Norma e Vihtavuori. Mi potete suggerire una eventuale OAL per ottenere buone rosate?
R. in breve:
 
- polveri come la N-160 o la N-560 sono troppo lente per il 308 in generale, e per un 308 con una canna così corta in particolare
- bossoli e inneschi vanno benissimo
- per la OAL tenga la classica misura di 71,00mm
- come polvere potrebbe provare la Norma 202 o la vihtavuori N-140
- per le dosi potrebbe provare con 42,0grs di Norma 202 o 44,0grs. di N-140 con palle da 165 e 168grs., oppure  43,0grs di Norma 202 o 45,0grs. di N-140 con palle da 150grs. Dato che le dosi sono suggerite come massime dai tecnici della Barnes, le conviene partire da un paio di grani in meno per vedere come si comporta l'arma allo sparo e come appaiono i bossoli di risulta
- dato che la canna è molto corta, le conviene privilegiare la palla da 150grs., in modo da contenere il più possibile la perdita di velocità legata alla riduzione della lunghezza della canna

D. come posso assemblare ricariche non stressanti per la disciplina del TIRO AL CINGHIALE CORRENTE con palla "Cervo" da 28g. e polvere SIPE-N?
R. in linea di massima, chi pratica questa disciplina usa le stesse dosi impiegate comunemente per le palle da 32g. Nel caso in esame, la maggioranza dei tiratori usa una dose di SIPE-N compresa tra 1,75 e 1,80g. Tuttavia, chi preferisce un caricamento meno potente, normalmente impiega 1,65g di SIPE-N con eccellenti risultati in  termini di precisione e di gestibilità dell'arma allo sparo. Lo stesso discorso fatto per la SIPE-N si può fare anche per la S4-N, che chimicamente è molto simile alla prima.

D. che origine ha il .338NORMA MAGNUM e come si ricarica?
R. bella domanda!! le origini del .338NM sono alquanto controverse. Secondo la versione ufficiale, il .338NM sarebbe la risposta della Norma al successo commerciale del (ben più famoso) .338 LM. La cartuccia è un derivato parziale del .416 RIBGY ed è stata realizzata nel 2008, anche se la produzione a livello industriale e la successiva commercializzazione sono avvenute nel 2009. Viceversa, secondo una diversa ricostruzione, la cartuccia sarebbe stata ideata dall'americano J. Sloan, un tiratore sportivo appassionato di tiro a lunga distanza. La sua idea era quella di creare una nuova cartuccia basata su di un proiettile da .338" ottimizzata per la palla Sierra "Match King" da 300grs. di peso (19,4g). Nell'idea di Sloan la cartuccia doveva essere destinata a quelle armi che non possono utilizzare cartucce più lunghe di 91,4mm. La cartuccia era puramente sperimentale (wildacat) e non venne mai brevettata, e la Norma, venuta a sapere della cosa, la fece brevettare (2008) e la inserì nella sua linea di munizioni (2009). Secondo un'altra versione, invece, Sloan brevettò la sua munizione e cedette alla Norma il diritto di esclusiva sulla produzione e commercializzazione. Per quanto riguarda le dimensioni della cartuccia, a tutt'oggi la cosa è alquanto controversa, anche se il fondello ed il colletto dovebbero avere dimensioni analoghe a quelle del .338 LM. Per quanto riguarda le differenze con il .338LM, a livello pratico si può sintetizzare il tutto dicendo che :

IL .338 LAPUA MAGNUM
la O.A.L. è di 93,50mm
è progettato attorno alla palla da 250grs.
la lunghezza di canna minima è di 680 mm (27")
il passo di rigatura tipico è di 1 giro in 10" per canne da 680 mm (27") o superiori

PER IL .338 NORMA MAGNUM
la O.A.L. è di 91,40mm
è progettato attorno alla palla da 300grs.
il bossolo è più corto di 6,35mm rispetto a quella del bossolo del .338LM
la capacità del bossolo è inferiore del 6,5% rispetto a quella del bossolo del .338LM
la capacità del bossolo è pari a 6,95 cm3 di acqua
la lunghezza di canna minima non è specificata
il passo di rigatura tipico è di 1 giro in 9"

Venendo alla ricarica, la Norma suggerisce le seguenti dosi con i suoi propellenti:

PALLA DA 250grs. HPBT (O.A.L. 88,80mm - inneschi large rifle magnum)
URP  = da 75 a 80grs.
MRP da = 83 a 88grs.
MRP-2  = da 89 a 94,5grs.

PALLA DA 300grs. HPBT (O.A.L. 91,40mm - inneschi large rifle magnum)
MRP = da 75 a 88grs.
MRP-2 = da 80 a 85grs.


D. dovrei ricaricre il 5,45x18mm. Avrei a disposizione  palle da 40grs. calibro 222 / 223 e polvere PEFL 26A. Mi potete dare una mano?
R. bella domanda!! Diciamo che la cartuccia è abbastanza complicata da ricaricare perchè le dosi sono minime e devono essere misurate con estrema cautela. Poi c'è da porre particolare attenzione a non dannggiare il bossolo durante le operazioni di ricarica. Alcune combinazioni con la palla da 40grs. potrebbero essere le seguenti :

Polveri Vihtavuori

Polvere
Dose (min - Max)
N-105
3,0 - 3,8
3N38
2,8 - 3,6
3N37
2,0 - 2,9
N-350
2,0 - 2,8
N-340
1,8 - 2,4
N-330
1,6 - 2,2

Polveri Reload Swiss

Polvere
Dose (min - Max)
RS-12
1,6 - 2,2
RS-20
1,6 - 2,7
RS-24
2,8 - 3,4

Polveri Rex Nitrokemia

Polvere
Dose (min - Max)
Rex rossa
1,6 - 2,2
Rex gialla
1,6 - 2,2
Rex verde
2,8 - 3,6

Polveri Lovex

Polvere
Dose (min - Max)
D037-1
3,0 - 3,9
D037-2
3,5 - 4,3
D036
2,6 - 3,2
S020
1,6 - 2,3
S040
3,5 - 4,3

Polveri Norma

Polvere
Dose (min - Max)
R-123
4,0 - 5,0

Polveri Hodgdon

Polvere
Dose (min - Max)
HS-6
2,0 - 3,0

Polveri Winchester

Polvere
Dose (min - Max)
540
2,0 - 3,0

Polveri PEFL

Polvere
Dose (min - Max)
26A
1,6 - 2,2
28
2,0 - 3,0

Polveri Accurate Arms

Polvere
Dose (min - Max)
n°5
2,6 - 3,2
n°7
3,0 - 3,9
n°9
3,5 - 4,3

D. ho già sparato oltre 17.000 colpi con la mia  Glock-19 e l'estrazione del bossolo non mi sembra più come prima. Devo sostituire delle molle o fare qualche altro tipo di manutenzione/riparazione?
R. la molla più critica in assoluto è la molla di recupero. Non va mai lasciata installata per troppo tempo perchè non dura per sempre. Come criterio generale andrebbe sostituita ogni 5000 colpi, oppure quando, osservandola, appare PALESEMENTE più corta rispetto ad una molla nuova dello stesso tipo (pur essendo a parità di spire). Inoltre, DEVE sempre essere associata in maniera coretta ad una determinata munizione. Una molla DURA va sempre associata ad una munizione potente, mentre una molla MORDIBA va associata ad una munzione debole. Non bisogna mai fare il contrario, o si rischia di danneggiare l'arma. Per il resto:

- altre molle critiche sono quella del percussore, dell'estrattore e della sicura al percussore. Di solito si cambiano dopo 10.000 colpi
- meno critiche sono la molla dello scatto, quella del pulsante di sgancio del caricatore (= non è una vera e propria molla) e quella del pulsante di smontaggio dell'arma. Di solito se non sono rotte o danneggiate non vengono sostituite
- normalmente non andrebbero sostituite la molla del caricatore e quella del pulsante dell'hold open, salvo non siano danneggiate o arrvino  a fine  via operativa
 
Almeno dopo 10.000 colpi l'arma andrebbe smontata completamente e pulita in maniera approfondita da un armaiolo specializzato. Si ricordi che a parte la sostituzione delle molle, l'altra cosa importante (spesso ignorata da molti) è la CORRETTA lubrificazione, da farsi dopo la pulizia al termine di ogni sessione di tiro..

D. Posseggo una Glock 26 in 9x21 e uso munizioni da me ricaricate. Ho notato che utilizzando palle ogivali camiciate da 124 gn, ottengo scarsi risultati sul bersaglio, mentre utilizzando palle da 100 gn, le rosate sono davvero molto strette, doppiando facilmente il colpo; la polvere utilizzata e' la Vihtavuori N-340. E' forse possibile che la causa della cattiva precisione delle 124 gn dipenda dalla lunghezza esigua della canna e dall'impossibilita' della stessa di stabilizzare palle pesanti?
R. non proprio. Diciamo che:
- non è una questione di stabilizzazione giroscopica. Se così fosse, la palla arriverebbe di piatto sul bersaglio!! Non bisogna fare l'errore di molti GURU, che confondono scarsa precisione con mancanza di stabilizzazione
- si tratta di una questione di cattiva combustione, forte sollecitazione armonica della canna (= aumenta all'aumentare della massa della palla) e scarsa massa complessiva dell'arma (= più aumenta la massa della palla e più servirebbe un'arma di una certa massa per avere meno vibrazioni possibili). Sommate insieme queste variabili implicano scarsa controllabilità e bassa precisione
- più la canna si accorcia e più si deve scendere con il peso di palla, in modo da fare vibrare la canna il meno possibile. Si ricordi che più la canna vibra e meno l'arma sarà precisa. Questo è evidentissimo con le armi lunghe, ma è un particolare rilevante anche per le armi corte.
- le conviene usare palle di peso non superiore ai 7,5g, cioè i canonici 115grs. Con palle leggere la vibrazione della canna è contenuta entro livelli minimi, e questo contribuisce a mantere un certo livello di precisione. Il profilo non ha importanza

D. ho acquistato un Chamelot Delvigne 11 mm e volevo sapere se è possibile avere delle cariche con prestazioni piu spinte rispetto a quelle originali. I bossoli, ho letto sui vari siti, che posso ricavarli dal .44 magnum. Ma per le palle, invece, quale devo prendere ?

R. la cartuccia calibro 11mm Chamelot del Vigne era una  cartuccia molto simile al .44 Russian, la cui denominazione esatta è 11x17mmR (o anche 11x17,8mm R, 11mm Mle 1873, 11mm Mle 73, oppure 11x18mmR). E' molto simile ad un'altra cartuccia da 11mm per revolver, in uso nello stesso periodo presso le FF.AA. tedesche. Il proiettile impiegato dalla cartuccia francese era di circa 0,47mm più grosso di quello impiegato dalla cartuccia tedesca. In pratica, la cartuccia tedesca poteva essere caricata e sparata nel revolver francese ma non viceversa!! L'arma venne prodotta in due modelli, le cui caratteristiche erano le seguenti :

Modello 73
•    Lunghezza totale : 240 mm
•    Lunghezza di canna : 115 mm
•    Peso (scarica): 1.04 kg
•    Tamburo: 6 cartucce
•    Munizionamento: 11 mm M - 1873 (11x17mmR)
•    Righe (numero e tipo): 4 destrorse
•    Funzionamento: azione mista

Modello 74
•    Lunghezza totale: 240mm
•    Lunghezza di canna: 110mm
•    Peso (scarica): 1.08kg
•    Tamburo: 6 cartucce
•    Munizionamento: 11 mm M - 1873 (11x17mmR)
•    Righe (numero e tipo): 4 destrorse
•    Funzionamento: doppia azione

Il modello 73 venne adottato come arma per i sottufficiali, mentre il modello 74 venne adottato come arma per gli ufficiali dell'Esercito. Le differenze più evienti tra i due modelli erano essenzialmente :

- il modello 73 era finito in bianco
- il modello 74 aveva il tamburo scanalato ed aveva una finitura di colore blu

Ambo le armi fuono i primi revolver a percussione centrale ad essere adottati dall'esercito francese. Il castello era di tipo integrale, mentre l'espulsione del bossoli ed il caricamento avvenivano lateralmente, tramite un apposito sportellino. Gli organi di mira erano costituiti da un mirino a perla e da una tacca di mira a "V", ed erano estremamente facili da allineare sul bersaglio. Pulizia e manutenzione erano estremamente semplici, anche perchè l'asta del tamburo fungeva da cacciavite e da utensile multiuso. Le partri interne erano finemente lavorate. Le armi erano prodotte dalla MAS. La forma e le dimensioni di questo revolver divennero così popolari che, in breve, delle versioni speciali vennero adottate dagli eserciti di Beglio, Olanda, Italia e Svizzera. La ricarica con componenti moderni è alquanto complicata. I problemi fondamentali sono quelli del reprimento delle palle e dei bossoli con la necessaria continuità e del diametro corretto. I bossoli si possono ricavare tagliando a 18mm quelli del :

-    .44 Spl
-    .44 Magnum

Alcune fonti indicano come possibili bossoli di partenza, anche quelli del :

-    45 LC
-    45 Auto Rim
-    .44 – 40

La cosa più facile da fare è quella di partire dai bossoli del .44 Spl. Alcuni produttori di bossoli per cartucce obsolete hanno commercializzato bossoli per l’11x18mmR, ma non sono facili d trovare. La palla era in piombo, con un profilo molto acuminato, da 180grs. di peso. Il problema fondamentale è fare in modo di accordare il diametro di foratura con il diametro di palla. Tecnicamente le palle sarebbero quelle da .44” (11,18mm), ma il diametro di foratura va spesso da .447 a  .450” (11,35 – 11,43mm). Le possibili soluzioni che sono state sperimentate per assemblare una ricarica soddisfacente sono :

-    usare  palle calibro .45” e ridurne il peso
-    usare sferiche calibro .45”
-    ricavare palle dal blocchetto fondipalle Lyman n° 42798 (205grs.)
-    ricavare palle dal blocchetto fondipalle Lyman n° 452460 (200grs.)

Per quanto riguarda la carica di lancio, il quantitativo è simile a quello impiegato nel .44 Spl. Si tenga presente che la cartuccia originale era nota per essere scarsamente potente, dal momento che impiegava circa 11,0grs. di polvere nera di tipologia ignota.  Siccome l’arma è nata per la polvere nera, è importante non esagerare con la ricarica nel ricercare la potenza a tutti i costi.  Il caricamento originale era così composto :

-    palla = 180grs. (11,7g) in piombo, a punta acuminata
-    polvere = nera, in circa 11,0grs.
-    V(0) = 212 m/s
-    E(0) = 27Kgm

Per quanto riguarda le dosi con componenti moderni, in più fonti sono stati suggeriti :

- 30,0 grs. di Pyrodex
- 30,0 grs. di polvere nera tipo fffg
- impiegare gli stessi dosaggi per il .44 Russian avendo l’accortezza di usare  polveri molto rapide a bruciare

D. ho un Blaser R-93 cal. 308win con canna da 51cm. Ho a disposizione polvere Norma 202, bossoli Norma, inneschi CCI- BR e palla sierra 168gr da tiro. Potete darmi un suggerimento per una giusta ricarica per praticare il tiro a segno a 200 metri al poligono ?
R. perchè non prova con un "grande classico" come 42gs. di Norma 202 accesi da inneschi CCI-200 BR e una OAL di 71,00 - 71,10mm? Gli altri componenti che ha citato vanno benissimo

D. ho un grosso problema con la ricarica del cal. 45-70 govt. perchè ho acquistato uno Sharps Pedersoli Sporting  con canna da 32” e vorrei assemblare delle ricariche depotenziate. Ho visto che la STITRA produce palle in LEGA da 405 grs. e 490 grs. ad un prezzo più abbordabili, e penso che quelle in lega da 405 grani potrebbero andare bene. Quale polvere mi consigliate con quale dose? C’è bisogno di gas-check? Attualmente uso  la N-140 (223rem)  la N-110 (357mag per carabina) e la N-320 (44mag ridotta). Chi mi ha venduto lo Sharps mi ha accennato ad una carica ridotta con la N110  e borra di kapok. Voi cosa mi consigliate?
R. quelle che seguono sono alcune combinazioni già ampiamente sperimentate per creare ricariche depotenziate nel 45-70 :
 
POLVERE VIHTAVUORI N-320 - palla da 405grs.
da 9,0 a 13,0grs.
innesco large rifle standard
riempitivo (carta, sughero, kapok, borra in feltro, etc.)
crimpatura modesta
 
POLVERE VIHTAVUORI N-110 - palla da 405grs.

da 21,0 a 25,0grs.
innesco large rifle standard
riempitivo (carta, sughero, kapok, borra in feltro, etc.)
crimpatura modesta
 
Il riempitivo serve non solo per eliminare lo spazio vuoto in eccesso, ma anche per compattare la colonna di polvere e ottimizzare la combustione. Le velocità sono modeste e con il riempitivo l'impiombatura è fortemente ridotta, motivo per cui il G-C non è necessario.

D. volevo un chiarimento sul 6br norma. Voglio aquistare una carabina in questo calibro per poligono e varmint e la mia idea è quella di usare palle tipo balistic tip 80gr. o bergher sempre sui suddetti pesi per aver un buon compromesso velocità peso! Vedo che il passo è di 1 giro in 8". Ci possono essere dei problemi con palle da 80gr visto che il passo di 1 giro in 8 sembra studiato per le varie 100?
R. se il passo di 1 in 8" è stato concepito per le palle da 100grs. (quindi più lunghe), non avrà problemi ad usare le palle da 80grs. Il problema ci sarebbe stato al contrario, cioè nel tentare di sparare una palla più pesante con un passo nato per sparare una palla più leggera.
 
D. ormai da diverso tempo leggo e apprezzo gli articoli del vostro sito. Vorrei con questa, chiedere un parere tecnico in relazione ad una Glock 17. Durante una serie ti tiri con munizionamento originale Sellier & Bellot l'arma si inceppa. In pratica :

- il carrello otturatore rimane parzialmente aperto di circa 3mm.
- si prova a forzarlo in apertura...nulla
- si prova a forzarlo in chusura...nulla

Necessita comunque risolvere e scaricare l'arma. Dopo diversi tentativi, il carrello si chiude ma rimane comunque bloccato. Si decide di smontare l'arma. BENE...è una Glock e per smontare occorre far scattare il percussore  tirando il grilletto !! In canna c'è una cartuccia carica, non un bossolo.  Quindi si procede allo sparo contro il parapalla. Un modo empirico usato da molti in questi casi, è quello di agire sull'unghia dell'estrattore cercando di sollevarla con un cacciavite. Provato questo sistema...non si è riusciti ad agganciarlo. La domanda è:  secondo il vostro parere, è una pecca dell'arma dover agire in questa maniera per scaricare ? (far scattare il grilletto) Fosse stata una Beretta o qualche altra pistola non ci sarebbe stato  questo problema a mio avviso pericoloso se fatto da mani poco esperte.  Si precisa che tutte le manovre sono avvenute in zona sicurezza e che il colpo sparato ha impattato contro il parapalle della galleria di tiro. Cosa ne pensate?

R. in effetti ha ragione lei. Nulla da dire in generale sull'arma. Anche noi possediamo una 17. Sicuramente è un'arma bella, interessante e innovativa finchè si vuole, ma il suo ragionamento non fa una grinza!! Quello che lei ha evidenziato è sicuramente un limite tecnico dell'arma. Forse è una della ragioni per cui la Glock non ha mai ottenuto l'omologazione NATO. Giustissimo il suo ragionamento anche quando mette in evidenza la pericolosità della manovra necessaria per risolvere l'inceppamento. E' evidente che ci vuole un tiratore molto esperto per poterlo fare in sicurezza, e che un soggetto alle prime armi potrebbe andare incontro a seri problemi (o anche degli incidenti)!! In base all'esperienza che abbiamo maturato in famiglia, le possiamo dire che le Glock in generale sono piuttostosto "difficili" per quanto attiene la qualità del munizionamento.  In altre parole  :

- serve un munizionamento di potenza adeguata, o il carrello non si apre completamente oppure il ciclo di fuoco risulta farragginoso e a volte incompleto
- se si usano munizioni ricaricate, i bossoli devono essere in condizioni  più che perfette o l'arma potrebbe non chiudersi

Anche se le imperfezioni esterne del bossolo fossero minime, l'arma si  potrebbe inceppare ugualmente. In altri termini, laddove un'altra pistola  funzionerebbe ugualmente, una glock potrebbe incepparsi nel modo da lei evidenziato. Il modello 17 è il migliore ed il più venduto al mondo di tutti i modelli  prodotti dalla Glock, ma se non presta attenzione a certi particolari anche  con questo modello abbiamo riscontrato problemi che le abbiamo indicato in  precedenza. Venendo allo specifico, la qualità delle S&B è piuttosto bassa, per cui  l'arma potrebbe avere dei problemi di funzionamento. Non è la prima volta
che abbiamo avuto personalmente problemi con questo munizionamento o che  veniamo a sapere di persone che hanno avuto problemi analoghi. Un consiglio che si può dare è quello di curare al massimo la qualità del  munizionamento. La cosa va fatta con tutte le armi ma va fatta a maggior ragione per le Glock.

D. ho un Ruger in calibro 7,69x39. Posso spararci le stesse palle che sparo nel mio Simonov SKS russo  con la canna forata a .311" e con la Izhmash modello Saiga (MADE IN  RUSSIA) in calibro 7,62x39 La canna è forata a 308" o a 311"?
R. il Simonov e l'Izmash hanno le canne forate a  .311". Il Ruger ha la canna forata a .308". Se ha lo strumento adatto in casa, può benissimo ridurre le palle da .311" a .309" per poterle sparare nel suo Ruger

D. è vero che la presa di gas del Garand può portare a dei problemi di armamento se difettosa o male regolata?
R. a volte si. La presa di gas del Garand ha una sorta di "chiusura" che avviene tramite nottolino filettato che blocca il sistema di presa di gas. Se dovesse formarsi un lasco, anche piccolo, si verrebbe a creare una perdita di pressione con un conseguente ciclo di fuoco incompleto o anomalo. Spesso gli armaioli più esperti usano un sottile filo di rame per creare un paio di spire, realizzando così una sorta di guarnizione di tenuta. Questo consente all'arma di funzionare perfettamente anche con dosaggi relativamente bassi di polvere.

D. perchè la Vihtavuori N-350 è più progressiva della 3N37 ma brucia più velocemente?

R. non proprio. C'è una piccola imprecisione da correggere. Le polveri Vihtavuori della serie 300 sono tutte cilindriche monobasiche e, più di ogni altra cosa, sono tutte DEGRESSIVE. La N-310 è la più rapida a bruciare, mentre la N-350 è la più lenta a bruciare ma, lo ripetiamo, sono tutte DEGRESSIVE.E' il produttorre che lo dice chiaramente, non noi. Se qualcuno in qualche poligono ancora straparla di "polvere progressiva" evidentemente non sa cosa sta dicendo. Tanto per semplificare brutalmente, DEGRESSIVA è una polvere che produce gas in proporzione inferiore alla sua massa originaria, COSTANTE è una polvere che produce gas in proporzione identica alla sua massa originaria e, infine, PROGRESSIVA è una polvere che produce gas in proporzione maggiore rispetto alla sua massa originaria. Questo detto molto semplicemente. Quanto ciò premesso, le polveri della serie 3N sono le uniche polveri Vihtavuori (da pistola) di tipo progressivo. Sono sempre delle monobasiche di tipo cilindrico, ma mentre quelle della serie 300 sono DEGRESSIVE queste due sono PROGRESSIVE. Purtroppo molti confondono "lento" con "progressivo", ma si tratta di un errore. Anche se di solito una polvere lenta è progressiva, non è sempre detto che questo sia vero, perchè ogni produttore potrebbe scegliere strade diverse. Per semplicità di trattazione, il manuale della Vihtavuori accomuna tutte le polveri della serie 300 con le polveri della serie 3N, ed è quello che abbiamo fatto anche noi nel sito, anche se a dire il vero andrebbero fatti dei distinguo. Per quanto attiene alla velocità di combustione:
 
- la N-350 è la più lenta della serie 300
- la 3N37 è più lenta della N-350
- la 3N38 è più lenta dela 3N37
 
In sintesi:
 
- non è vero che la N-350 è progressiva
- non è vero che la N-350 è più progressiva della 3N37 (N.B. è un discorso che non sta in piedi: una è progressiva mentre l'altra è degressiva!!)
- è vero che la 3N37 è progressiva
- è vero che la 3N37 è più lenta a bruciare rispetto alla N-350
 
D. Mi sono tolto uno sfizio ed ho acquistato una Ruger MK 77 RSM in calibro 458 Lott. Premesso che non andrò mai a caccia di bufali e neppure di elefanti, ho il desiderio di provare ad assemblare delle ricariche al solo scopo di provare la carabina in oggetto, con la maggior cautela possibile. Nutro infatti, un certo timore reverenziale nei confronti del citato calibro, a causa del rinculo. Sono in possesso dei bossoli della Hornady, dei primers della CCI Large Rifle Magum, ho acquistato le segenti palle: Barnes TSX da 300 - 350 e 450 grn. Le Speer Hot Core da 350 grn.e le Special Purpose da 400 grn. E per finire, le Hornady Interlock RN da 500 grn. Come polvere ho la Vihtavuori n 140, la N 150 e posso procurarmi senza problemi anche la N 130, 133, 135 e la Winchester 748. Vorrei assemblare con i citati componenti, delle ricariche al solo scopo di provare la carabina. Senza nessuna velleità di velocità oppure di energia. Anzi...vorrei indicazioni per assemblare delle ricariche al minimo della potenza, per facilitare l'approccio. Avrei pensato di iniziare utilizzando le palle più leggere, per poi aumentare...se sarà il caso. Tenete presente che non ho ancora montato l'ottica sulla carabina. Considererò la cosa solo dopo aver sparato un pochino. Potete darmi una mano?
R. in breve:

- Come polvere ho la Vihtavuori n 140, la N 150 e posso procurarmi senza problemi anche la N 130, 133, 135 e la Winchester 748 = polveri come la Vihtavuori n 140 o la N 150 possono andare bene. Non sono adatte la N 130 e la 133, in quanto troppo rapide a bruciare nel bossolo del .45Lott. La N135 è al limite come utilizzo. La Winchester 748 va bene. Altre polveri potrebbero essere la IMR4320 o la 4064

- Sono in possesso dei bossoli della Hornady, dei primers della CCI Large Rifle Magnum = bossoli e inneschi vanno bene

- ho acquistato le segenti palle: Barnes TSX da 300 - 350 e 450 grn. Le Speer Hot Core da 350 grn.e le Special Purpose da 400 grn. E per finire, le Hornady Interlock RN da 500 grn. = a giudicare da quello che acquistato sembra che abbia tutta l'intenzione di sviluppare una ricarica personalizzata per andare in Africa

- Vorrei assemblare con i citati componenti, delle ricariche al solo scopo di provare la carabina. Senza nessuna velleità di velocità oppure di energia. Anzi...vorrei indicazioni per assemblare delle ricariche al minimo della potenza, per facilitare l'approccio = deve usare le palle più leggere che ha con le dosi minime di polvere. A parità di dosaggio, più aumenta il peso di palla e più aumenta il rinculo che dovrà sopportare

- Tenete presente che non ho ancora montato l'ottica sulla carabina = su un'arma del genere l'ottica è inutile. Gli elefanti si cacciano a 5 - 10m ed i bufali a distanze di poco più gradi. Sparare a 50m contro animali del genere è considerata una "lunga distanza". Tenga presente che stiamo comunque parlando di un'arma da caccia grossa, e non di uno strumento di precisione per il tiro sui bersagli cartacei

Per quanto riguarda le combinazioni palla - polvere, si ricordi che le Barnes hanno il difetto di essere più lunghe dei prodotti della concorrenza a parità di peso, a causa del fatto che sono realizzate in rame. Questo significa che con le Barnes andrà dentro meno polvere rispetto ad una palla fatta da un altro produttore ma dello stesso peso e calibro. Detto questo, si potrebbe tentare come segue :

 
Barnes TSX da 300 grn.

                                  dose minima                                         dose massima

N. 130 ESCLUDERE IN QUANTO TROPPO RAPIDA A BRUCIARE. POSSIBILE RISCHIO SOVRAPRESSIONE

N. 135                            78                                                           84

N. 140                            80                                                           87

Win. 748                        86                                                            92

N 150                            80                                                             87

 
Barnes TSX da 350 grn.

                                  dose minima                                                  dose massima

N. 130 ESCLUDERE IN QUANTO TROPPO RAPIDA A BRUCIARE. POSSIBILE RISCHIO SOVRAPRESSIONE

N. 135                             76                                                                    82

N. 140                             78                                                                    85

Win. 748                         84                                                                     90

N 150                             78                                                                      85

 
Barnes TSX da 450 grn.

                                      dose minima                                                 dose massima

N. 130 ESCLUDERE IN QUANTO TROPPO RAPIDA A BRUCIARE. POSSIBILE RISCHIO SOVRAPRESSIONE

N. 135                                 73                                                                    79

N. 140                                 75                                                                    82

Win. 748                              81                                                                    87

N 150                                  75                                                                    82

 
Speer Hot Core da 350 grn.

                                    dose minima                                                     dose massima

N. 130 ESCLUDERE IN QUANTO TROPPO RAPIDA A BRUCIARE. POSSIBILE RISCHIO SOVRAPRESSIONE

N. 135                              78                                                                         84

N. 140                              80                                                                         87

Win. 748                          86                                                                         92

N 150                               80                                                                         87

 
Speer Special Purpose da 400 grn.

                                       dose minima                                                      dose massima

N. 130 ESCLUDERE IN QUANTO TROPPO RAPIDA A BRUCIARE. POSSIBILE RISCHIO SOVRAPRESSIONE

N. 135                                  75                                                                         81

N. 140                                  77                                                                         84

Win. 748                              83                                                                         89

N 150                                   77                                                                         84

 
Hornady Interlock round nose da 500 grn.

                                       dose minima                                                        dose massima

N. 130 ESCLUDERE IN QUANTO TROPPO RAPIDA A BRUCIARE. POSSIBILE RISCHIO SOVRAPRESSIONE

N. 135                                   74                                                                          80

N. 140                                   76                                                                          83

Win. 748                               82                                                                           88

N 150                                    76                                                                          83
 
 
Ovviamente, qualsiasi sia la sua scelta, deve sempre partire con la dose minima.
 
D. con un calibro ho misurato lo HS della mia carabina marca X modello Y calibro .308Winchester, che è pari a poco più di 41mm. Come faccio a tenere questo valore costante nel tempo? Devo usare degli accorgimenti particolari quando ricalibro il bossolo?

R. la misura è in linea con il calibro utilizzato. Occorre però fare delle precisazioni. Molti confondono lo HS con la OAL,e li considerano equivalenti. Le parrà strano ma è così. Ora, mentre la OAL può variare poco in negativo (perchè si potrebbero rischiare delle sovrapressioni inserendo troppo la palla nel colletto) e molto in positivo (perchè lei potrebbe benissimo fare cartucce molto più lunghe del normale ed inserirle manualmente in camera, per lo meno fino a quando la densità di caricamento non si abbassa troppo e la combustione non diventa irregolare), lo HS deve sempre rimanere pressochè costante. O meglio, come dato puramente fisico, lo HS è costante nel tempo. Nella realtà, con l'usura dovuta all'utilizzo, lo HS pian piano tende impercettibilmente ad aumentare, anche se stiamo parlando di centesimi o addirittura millesimi di millimetro.Ovviamente, nell'ottica dei costruttori (e della "tenuta" dello HS al passare del tempo), è molto più facile costruire un'arma a ripetizione ordinaria che una semiautomatica. Mentre è praticamente impossibile che un'arma nasca con uno HS troppo "corto" (perchè altrimenti non chiuderebbe), il vero problema pratico è che se lo HS aumentasse "troppo" nel corso del tempo (= cioè con l'uso ripetuto dell'arma), al momento dello sparo il bossolo subirebbe delle deformazioni anaelastiche che, a lungo termine, potrebbero diventare molto pericolose per i problemi di cui abbiamo discusso nella nostra precedente corrispondenza. Altra cosa. Non c'è da confondere le deformazioni anaelastiche del bossolo post- sparo con una eventuale variazione dello HS, perchè sono dure cose completamente
diverse. Quando il bossolo viene ricalibrato dopo avere sparato, viene ripristinata la condizione originaria ed il bossolo può essere camerato nuovamente in quella stessa arma. C'è poi un altro aspetto che spesso genera confusione tra chi ricarica. Sparando e ricaricando continuativamente, si assiste ad una "migrazione" di materiale lungo il colletto del bossolo. Il bossolo, per dirla in parole povere, si allunga oltre i limiti imposti dalla CIP, ed è necessario riportalo entro i limiti prestabiliti. Il rischio di un bossolo troppo lungo (rischio che si potrebbe avere anche con un'arma difettosa poichè dotata di uno HS eccessivo, anche se qui è il bossolo che si allunga e non solo il colletto) è quello di avere il colletto che "si pianta" nell'inizio di rigatura, con conseguente pericolo di aumento delle pressioni in modo incontrollato. Molta gente crede che allungandosi il bossolo si allunghi anche lo HS, ma anche in questo caso lo HS non c'entra proprio nulla: sono due problemi completamente diversi!! Per quanto riguarda l'uso delle matrici di ripristino (c.d. body die), queste vengono usati solo in casi "disperati", e cioè quando o per errori del ricaricatore (per esempio quando si lubrificano i bossoli con grasso ed  il bossolo non risulta essere ricalibrato completamente) o per difetti nella camera dell'arma (lo HS è realmente eccesivo) non è possibile effettuare la consueta operazione di ricalibratura con le matrici di tipo tradizionale.

D. mi sto avvicinando alla ricarica per motivi di contenimento del costi e per ottenere munizioni qulitativamente superiori a quelle commerciali. Non vorrei acquistare un quantitativo enorme di polvere, dal momento che dveo ricaricare i seguenti calibri: .223 Remington, .308 Winchester, .444Marlin e 6,5x55 Mauser. Mi sembra di aver captio che la polvere N-130 potrebbe permettere ricaricare tutti i calibri di mio interesse, anche se è un po' fuori luogo per il .308 Winchester ed il 6,5x55 Mauser. Mi potete dare una mano?
R. lei ha sicuramente ragione quando dice che con la ricarica personalizzata si risparmia e si possono ottenere munizioni qualitativamente migliori rispetto a quelle commerciali. Ma per avere una qualità superiore, occorre scegliere i componenti migliori sul mercato. Il che include anche la scelta della polvere più adatta alla singola cartuccia. Per questo motivo, la risposta alla sua domanda è negativa. La polvere universale non esiste. Ciò, in quanto, la stessa polvere brucia  in maniera diversa dentro a bossoli con volume diverso. Ogni cartuccia ha la propria polvere (o gruppo di polveri) specifica perché ogni cartuccia ha un bossolo con volume diverso. Ad ogni bossolo, o meglio, al volume di ogni bossolo, va accoppiata una polvere che produce un adeguato volume di gas. Se quel volume fosse troppo grande o troppo piccolo, la cartuccia esploderebbe. Infatti, chi ha tentato di fare esperimenti con una polvere unica, molte volte non ha avuto la fortuna di potere andarlo a raccontare in giro. Usare una polvere non idonea in una data cartuccia, può provocare con facilità esplosioni che avrebbero gravi conseguenze per arma e tiratore. Il porto d’armi di cui è titolare le consente di acquistare un massimo di 5Kg di polvere, che non sono assolutamente una quantità enorme. Con alcuni Kg di polvere potrebbe assemblare tutte le ricariche che vuole per lungo tempo. Se poi lei non vuole acquistare alcuni Kg di polvere per gestire tutta la sua attività di ricarica personalizzata, questa è un’altra storia. Detto questo, le polveri più adatte alle cartucce di suo interesse sono :

per il .223 Remington = quelle abbastanza rapide a bruciare, come IMR-4198, H-4198, N-133, H-322, Norma 200 e simili
per il 308 Winchester = quelle a media velocità di combustione, come N-140, WW-748, BL-C2, Norma 202 e simili
per il .444 Marlin = quelle abbastanza rapide a bruciare, come IMR-4198, H-4198, H-322, H-335, N-130, Norma 200 e simili
per il 6,5x55 Mauser = quelle abbastanza lente a bruciare, come Norma 204, N-160, IMR-4831, H-4831 e simili

La soluzione migliore è (supponendo di usare polveri Vihtavuori) :

N-130 o simili per .444Marlin
N-133 o simili per .223 Remington
N-140 o simili per .308 Winchester
N-160 o simili per 6,5x55

Possibili soluzioni ad ampio spettro, comunque da scartare in linea generale, potrebbero essere (N.B. sono dosi indicative, per cui, dal momento che ogni arma fa storia a se, conviene diminuirle di 1 – 2grs. prima di utilizzarle):

.444 MARLIN

IMR-4198  potrebbe coprire .444 Marlin e .223 Remington

Esempi :
46,0grs. con palla da 240grs.
43,0grs. con palla da 265grs.

H-4198  potrebbe coprire .444 Marlin e .223 Remington

Esempi :
48,0grs. con palla da 240grs.
46,0grs. con palla da 265grs.

N-133 potrebbe coprire .444 Marlin e .223 Remington

Esempi :
54,0grs. con palla da 240grs.
51,0grs. con palla da 265grs.

H-322 potrebbe coprire .444 Marlin e .223 Remington

Esempi :
53,0grs. con palla da 240grs.
51,0grs. con palla da 265grs.

.223 REMINGTON

IMR-4198  potrebbe coprire .223 Remington e  .444 Marlin

Esempi :
19,0grs. con palla da 55grs.
18,0grs. con palla da 60grs.

H-4198  potrebbe coprire .223 Remington e .444 Marlin

Esempi :
20,0grs. con palla da 55grs.
19,0grs. con palla da 60grs.

N-133 potrebbe coprire .223 Remington e .444 Marlin

Esempi :
24,0grs. con palla da 55grs.
23,5grs. con palla da 60grs.

H-322 potrebbe coprire .223 Remington e .444 Marlin

Esempi :
23,5grs. con palla da 55grs.
23,0grs. con palla da 60grs.

N.B. si precisa che per effettuare del tiro di precisione con il .223 ci vogliono almeno palle da 55grs. di peso di tipo HPBT. Palle di peso inferiore sono unicamente adatte per il tiro a nocivi.

.308 WINCHESTER

N-140 potrebbe coprire .308 Winchester e 6,5x55

Esempi :
44,0grs. con palla da 150grs.
42,0grs. con palla da 165grs.

N.B. la N-140 è una delle migliori scelte in assoluto per il .308 Winchester.

6,5X55 MAUSER

N-140 potrebbe coprire 6,5x55 e .308 Winchester

Esempi :
37,0grs. con palla da 139 - 140grs.

N.B. la N-140 non è adatta al 6,5x55. Vanno sempre preferite polveri molto più lente a bruciare come la N-160. Con la palla da 139 – 140 viene normalmente usata la dose di 43,0grs. di N-160 con O.A.L. di 80,00mm.

D. devo crimpare le cartucce per il mio M-16? E con quale livello di piega? Ci vuole più o meno forza?
R. dipende da tipo di palla si sta usando. Come criterio generale, se si usano palle CON il solco di crimpatura, si crimpa normalmente piegando la bocca del bossolo dentro al solco di crimpatura. Se la palla usata NON HA il solco di crimpatura, si crimpa SOLO qual tanto che basta per togliere lo "spigolo" esterno della bocca del bossolo (o meglio lo spigolo che c'è nel punto di giunzione tra bocca e colletto). Questo renderà comunque l'alimentazione più fluida, andando ad ottimizzare il passaggio dal caricatore alla camera di cartuccia. Per il compimento di questa operazione, si suggerisce l'uso della matrice di crimpatura industriale della LEE (Factory Crimp Die) e NON della matrice di inserimento (che molti avvitano più del normale per farle svolgere una funzione che non le è propria). Crimpatura a parte, non si dimentichi mai che la cosa fondamentale per avere una buona munizione ricaricata è il CORRETTO livello dei tensione del colletto. Per questo motivo i bossoli vanno controllati attentamente ricarica dopo ricarica prima di utilizzarli.

D. cosa è lo HS e cosa indica?
R. il concetto di HS (in italiano, spazio di battuta  o spazio di chiusura) è un concetto di facile comprensione per qualsiasi operaio specializzato (= tornitore, frestatore, addetto alle macchine CNC ) o perito  meccanico. Purtroppo, per gli "esperti di armi" (o presunti tali), le cose non sono sempre chiare. Lo HS è la distanza tra il punto di battuta (appoggio) ANTERIORE ed il punto  di battuta (appoggio) POSTERIORE di una cartuccia quando è chiusa in camera. Per le ARMI CORTE, solitamente i punti di appoggio sono il fondello e lo spigolo del colletto (o meglio il punto tra bocca e colletto). Eccezionalmente, lo HS può essere :

- tra il fondello e la spalla, per le cartucce a collo di bottiglia come il .357SIG, il 7,63Mauser e simili
- tra la faccia posteriore e la faccia anteriore del fondello, o meglio tra il fondello ed il collarino, per le cartucce da revolver

Per le ARMI LUNGHE, solitamente i punti di appoggio sono il fondello e la spalla, mentre eccezionalmente possono essere:

- tra la faccia posteriore e lo spingolo anteriore del risalto anulare presente nei bossoli di tipo "belted" (7mm Remington Magnum, .300 Winchester Magnum e simili)
- tra la faccia posteriore e la faccia anteriore del fondello, o meglio tra il fondello ed il collarino, per le cartucce destinate ad armi basculanti o a colpo singolo (.470 N.E., .500 N.E., .600 N.E.  e simili)

Mentre per le armi commerciali i produttori tendono a stare  a metà tra valore massimo e minimo nella realizzazione dela camera, per le armi custom si tende a stare verso il  valore minimo, in modo da ridurre il più possibile le deformazioni del bossolo al momento dello sparo.

D. come faccio a misurare lo HS? Che strumenti è meglio usare?
R. per misurare lo HS può usare uno qualsiasi degli  articoli oggi presenti in commercio dedicati a questo scopo. Per quanto riguarda gli strumenti di misura puri e semplici, in  famiglia (anche per compiere altre misurazioni) abbiamo sempre scelto strumenti che:

- fossero costruiti da una fabbricante noto
- siano in possesso di certificato di taratura e collaudo
- potessero essere ritarati in caso di necessità

Abbiamo anche noi prodotti americani, ma gli strumenti di misura sono tutti  rigorosamente BORLETTI o MITUTOYO. Il problema concreto dello HS non tanto quello della precisione (o meglio il  problema della precisione è secondario), quanto piuttosto quello del funzionamento generale dell'arma e del comportamento della cartuccia durante la combustione della polvere. Detto in altre parole, se lo HS fosse troppo CORTO, si rischiano delle sovrapressioni, o comunque si avrebbe tra le mani un'arma che va in chiusura in maniera imperfetta. Se lo HS fosse troppo LUNGO, il bossolo andrebbe  incontro a delle deformazioni anaelastiche anomale al momento dello sparo, che ne accorcerebbero la vita operativa e che potrebbero portere anche a delle rotture del bossolo (di solito poco al di sopra del fondello). E' chiaro che  a condizioni del genere (che sono condizioni limite, perchè  i costruttori cercano comunque di non superare mai questi valori) la combustione sarà anomala, e difficilmente l'arma sarà precisa. Molti chiedono come si fa a modificarlo qualora fosse necessario? Per ridurlo, serve un nuovo otturattore, o comunque un otturatore grezzo che  verrà poi lavorato da un armaiolo (che conosce benissimo l'arma e le sue caratteristiche) porandolo alla misura richiesta. Per aumentarlo, occorre fresare la faccia dell'otturatore della propria arma (cosa alquanto complicata perchè stiamo parlando di un pezzo trattato termicamente) per arrivare alla lunghezza desiderata. Questo, molto in breve, è quello che va detto sullo HS.

D. che differenza c'è tra la SIPE  e la SIPE-N?

R. detto molto semplicemente, la SIPE era la  polvere originale (quella italiana), che oggi non esiste più e che è stata  sostituita dalla SIPE-N (francese ma fatta in realtà in Repubblica Ceca). Esteriormente sono identiche (= sono entrambi lamellari). A livello chimico sono praticamente sovrapponibili (sono entrambe delle doppie basi), anche se la SIPE-N consente dosaggi e velocità leggermente più alti. E' una delle polveri più belle di sempre per la ricarica del calibro 12/70 e per i caricamento personalizzato delle munizioni per arma corta perchè :

- si adatta praticamente a tutte le cartucce per arma corta
- è praticamente insensibile ai mutamenti ambientali
- ha una combustione estremamente costante in ogni condizione
- sviluppa velocità elevate a pressioni basse in ogni calibro

D. un mio amico mi ha detto che le armi vanno tutte lubrificate unicamente con olio per motore. Lui dice che se un olio regge alle sollecitazioni ed al calore di un motore, allora andrà benissimo per qualsiasi arma da fuoco. Il mio armiere di fiducia dice che il mio amico è completamente pazzo e che le armi vanno lubrificate solo con prodotti specifici. Vi chiedo: chi dei due ha ragione?
R. senza dubbio il suo armiere di fiducia. Se il ragionamento del suo amico fosse corretto, allora a questo punto si potrebbe lubrificare le armi con del lubrificante per navi o aerei!! La verità è che le armi richiedono lubrificanti specialistici e che non si può usare la prima cosa che le passa per la testa per lubrificare la sua arma
 

D. per una serie di motivi che non sto a spiegarvi, sono venuto in possesso di una conversione in calibro .400Cor-Bon per una Colt M-1911. Il mio problema è che non trovo nessuna dose per potere effettuare la ricarica, e le munizioni commerciali sono introvabili. Mi potete dare una mano?
R. bella domanda!! Diciamo subito che il .400 Cor - Bon è una di quelle cartucce di cui non si sentiva assolutamente la mancanza. Si tratta di una derivato diretto del .45ACP. ottenuto semplicemente tramite restringimento del colletto fino a rendere possibile l'introduzione di palle da .40" di diametro. A livello teorico dovrebbe sviluppare circa 80Km alla bocca, anche se in realtà è preferibile rimanere al di sotto del 70Kgm per evitare problemi, quali :

- durata limitata dei bossoli
- scarso controllo durante il tiro
- ridotta precisione
- combustione anomala

Contrariamente a quanto si crede, si tratta di una cartuccia estremamente problematica da usare e da ricaricare. Avendo il bossolo a collo di bottiglia, presnta  numerosi problemi di alimentazione, che non possono essere eliminati del tutto. Alcuni accorgimenti per cercare di ridurli sono :

- usare canne con rampa integrale
- usare una OAL non superiore a 31,50mm
- usare palle a profilo tondo, evitando sistematicamente quelle di tipo TC, SWC, o comunque con profilo spigoloso

La ragione principale dei problemi di alientazione deriva dal fatto che il bossolo ha un colletto lungo tra i 3,5 ed i 3,8mm, che è assolutamente incapace di garantire una corretta tenuta della palla. Questo signfica che :

- durante il passaggio dal caricatore alla camera, la palla può rientrare molto facilmente nel bossolo, cosa che provoca una cattiva combustione che determina una sovrapressione
- durante la chiusura, l'inerzia acquisita dalla cartuccia e dal carrello fanno si che la palla tenda a muoversi in avanti
- durante il tiro,  l'azione del rinculo può fare muovere in avanti le palle delle cartucce contenute nel caricatore

Per quanto riguarda la ricarica, i bossoli si possono .

- o ricavare da quelli del .45ACP
- o acquistare da produttori specializzati (per esempio la Starline) rivolgendosi presso armerie specializzate sul territorio nazionale, oppure acquistandoli sul mercato elettronico

Gli inneschi sono i soliti Large Pistol Standard. Le palle hanno, almeno di norma, peso compreso tra i 150ed i 180grs. Le polveri  più adatte sono quelle da pistola con una velocità di combustione intermedia, anche se si possono impiegare alcune polveri destinate al caricamento industriale del calibro 12/70. Una tabella riassuntiva potrà chiarire meglio le idee :


 palla blindata / ramata ad alto spessore da 150grs. - O.A.L. 31,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
Granular S- fine
5,0
7,0
B&P MBX-36
5,0
7,5
GFL Blu-36
6,0
8,0
Sipe-N
5,0
7,5
S4-N
5,0
7,5
Vectan BA-9
6,0
8,5
Vectan SP-2
9,0
11,0
WW-540
9,0
11,0
PEFL-28
9,0
11,0

           
 palla blindata / ramata ad alto spessore da 180grs. - O.A.L. 31,50mm

 
Polvere tipo
Dose min. (grs.)
Dose MAX (grs.)
Granular S- fine
5,0
6,5
B&P MBX-36
5,0
7,0
GFL Blu-36
6,0
7,5
Sipe-N
5,0
7,0
S4-N
5,0
7,0
Vectan BA-9
6,0
8,0
Vectan SP-2
9,0
10,5
WW-540
9,0
10,5
PEFL-28
9,0
10,5

           
D. a quali letture "cartacee" posso affidarmi per farmi una cultura personale sulla balistica?
R. contrariamente a quello che credono in molti, la balistica è qualcosa che va nettamente al di là di quello che viene raccontato su internet o sulle riviste specializzate. Comprendere la balistica nella sua totalità è impossibile perché è troppo complessa. È molto più semplice focalizzarsi su una parte di essa, cioè specializzarsi sulla balistica interna, esterna o terminale. Detto questo, per capire qualcosa di balistica (almeno una parte), occorrono una o più lauree in discipline scientifiche. Per esempio :

-          una laurea in chimica per gli aspetti relativi ai propellenti

-          una laurea in fisica per gli aspetti relativi alla pirodinamica e, più in generale, alla balistica interna

-          una laurea in fisica per gli aspetti relativi alla balistica esterna

-          una laurea in ingegneria meccanica per tutto quello che attiene alla progettazione ed al funzionamento delle armi da fuoco

-          una laurea in fisica o in ingegneria per gli aspetti relativi allo studio delle protezioni balistiche ed agli impatti contro i materiali strutturali

-          una laurea in medicina con specializzazione in traumatologia, oppure chirurgia vascolare, o ancora neurochirurgia per tutto quello che attiene alla balistica terminale 

 Chiarite quelle che sono le imprescindibili basi culturali per comprendere la balistica (che sono ben diverse da quelle possedute dagli esperti del bar dello sport che affollano il nostro mondo), di conseguenza vengono individuate quelle che possono essere le eventuali letture. Si tratterà di riviste internazionali specializzate nel trattare i temi indicati in precedenza. Per esempio, chi si occupa si giubbotti antiproiettili, sarà focalizzato su pubblicazioni come INTERNATIONAL FIBER JOURNAL . Viceversa, che si occupa di balistica terminale, leggerà riviste come THE JOURNAL OF TRAUMA, SURGERY, MILITARY MEDICINE e così via. Questo, solo per fare alcuni esempi. Ovviamente, tutte queste persone, si preoccuperanno di partecipare a convegni internazionali ed a prendere conoscenza delle ricerche svolte a livello universitario presso i più prestigiosi atenei mondiali.

 D. dato che posseggo tutta l'attrezzatura necessaria, vorrei autocostruirmi un compensatore in casa per la mia X modello Y in calibro Z. Ci sono libri o siti specifici sull'argomento?
R. allo stato attuale non siamo in grado di indicarti dei libri o dei siti specifici dai quali trarre informazioni per costruire un compensatore per armi lunghe. Per quanto concerne i libri, a parte i testi di livello universitario o postunivesitario sulla dinamica dei fluidi, non sappiamo proprio cosa indicare. Ovviamente un libro di dinamica dei fluidi può essere utile solo se si è in grado di estrapolare delle informazioni rilevanti da esso. In altre parole, il libro può essere utile solo se l'acquirente sa già cosa fare. In pratica bisogna sapere come è fatto il compensatore e come funziona.  Solo poi il libro di dinamica dei fluidi potrebbe tornare utile. Venendo ai siti, a parte quello che potresti eventualmente trovare a livello amatoriale su internet (digitando parole come "compensator" o "muzzle brake" su di un motore di ricerca), trovare qualcosa di ufficiale è praticamente impossibile. Il motivo è che chi costruisce compensatori a livello industriale è piuttoso geloso dei suoi segreti, e tende sempre a tacere su questa attività. Noi abbiamo dato fastidio a parecchie persone rivelando i criteri attraverso i quali vengono costruiti i compensatori. Per costruire un compensatore ti serviranno macchine e materiali giusti. Occorre filettare la canna e filettare il compensatore, realizzando normalmente un microfiletto, cosa che non è alla portata di tutti. Il filetto va realizzato con la massima precisione, e non deve avere nessun tipo di gioco una volta che il compensatore è montato sull'arma. Altra cosa da non sottovalutare, è che il filetto deve essere fatto in asse con la canna. Il filetto del compensatore va fatto in asse con il corpo del compensatore. Solo in questo modo canna e compensatore saranno realmente in asse. Per compiere queste operazioni serve un operaio specializzato nell'uso di macchine CNC o un armaiolo meccanico, che sono "merce" piuttosto rara oggi giorno. Poi c'è il problema di realizzare il compensatore.  Ovviamente, prendere un tubo e riempirlo di fori come fanno alcuni, e poi pretendere che funzioni come compensatore è una pia illusione. Dal momento che il compensatore funziona in base al terzo principio della dinamica, deve esistere almeno una paratia e almeno un camera. Il punto di egresso dei gas può essere realizzato in varie maniere, ma se non ci sono almeno una paratia ed un camera il compensatore non può funzionare!! Si possono realizzare camere tradizionali, si possono fare camere di volume diverso (crescente o decrescente, c.d. "progressive"), si possono creare delle feritoie, si può fare un'unica camera cilindrica con una sola paratia anteriore ed una serie di fori lungo il corpo del cilindro, e così via. La lunghezza della singola camera, o delle varie camere (se ne esistono più di una), deve essere fatta in maniera tale che la palla "tappi" i fori di passaggio durante la fase di attraversamento. Se così non fosse, i gas uscirebbero sia dalla (parte superiore della) camera che dai fori di passaggio dei proiettile, e non solo dalla parte superiore (oppure dalla due parti laterali, nei compensatori fatti in questo modo) della camera come dovrebbe avvenire correttamente!! Un altro punto molto importante sono i fori di passaggio del proiettile. Occorre evitare che i gas possano sopravanzare il proiettile quando questo sta attraversando il compensatore (perchè altrimenti non funzionerebbe), per cui occorre fare in modo che siano il più stretti possibile. I migliori produttori li realizzano facendoli solo leggermente più grandi del diametro dei vuoti di rigatura
 
D. di cosa tengono conto i progettisti per realizzare i compensatori? Su quali parametri lavorano per creare un compensatore realmente efficiente?
R. ecco qui alcune informazioni utili per la realizzazione del tuo progetto sui compensatori. Contrariamente a quanto credono in molti, fare un compensatore e montarlo, è una delle cose più difficili che esistano. Un rompifiamma (cioè un dispositivo destinato unicamente a creare una turobolenza più o meno marcata nei gas di egresso) è solo relativamente complesso. Qui oltre alla filettatura c'è solo da decidere come la vampa di bocca deve "aprirsi". Il compensatore no. Si tratta di tutta un'altra cosa. C'è da scegliere il materiale, che dovrà essere facile da lavorare, ma in grado di resistere a lungo all'azione dei gas di egresso che, anche se non caldi come nella camera o nell'inizio di rigatura, sono comunque "abbastanza caldi". Altro dettaglio da tenere in considerazione, è che il materiale dovrà essere scelto anche tenendo conto della finitura superficiale che si vorrà applicare. Che cosa si desidera di più? Una bella cromatura? Una fosfatazione? Una satinatura? Oppure una brunitura tradizionale? O magari una finitura al solfuro di cromo per chi abita in riva al mare e teme la salsedine? Anche l'estetica conta, per cui occorrerà ricordarsi di valutare questo aspetto. Non solo. Ci sarà poi da scegliere il materiale tenendo conto del fatto che, i professionisti, montano il compensatore "a caldo". In altre parole, dopo che il pezzo è stato realizzato, lo si scalda (con un apposito forno) ad una temperatura modesta (di solito sui 120 - 150°C), in modo da fare dilatare il metallo al punto tale da avvitarlo sulla canna. Una volta avvitato, lo si lascia raffreddare a temperatura ambiente.  Quando il raffreddamento è avvenuto, il compensatore formerà un blocco unico con la canna. Ovviamente tutto questo deriva dal fatto che viene realizzato un mircofiletto con delle tolleranze di lavorazione strettissime. Qui ci vuole un professionista delle macchine CNC per realizzare un lavoro a regola d'arte e non ci si può improvvisare in nessun modo. Un incapace  o un tecnico alle prime armi farebbero solo un disastro. E' chiaro che tutto questo discorso, implica che il compensatore e la canna siano perfettamente coassiali tra di loro.  Se così non fosse, il proiettile urterebbe il compensatore durante l'uscita. con conseguente perdita di precisione (a meno che i fori di passaggio non abbiano un diametro chilometrico...........ma allora il compensatore funzionerebbe poco e male!!). Chi dice che "i compensatori sono imprecisi" o che "le armi compensate sono imprecise", lo dice perchè (per dolo o per colpa) ha usato prodotti scadenti, che sono stati costruiti e montati da incompetenti. Altra cosa. Se vuoi montare un compensatore su un'arma sportiva/da tiro, allora avrai una maggiore libertà di azione per quanto riguarda la forma e le dimensioni. Se invece lo vorrai montare su un'arma da caccia (magari una raffinata e costosa carabina da caccia grossa), allora ci vorrà un occhio maggiore all'estetica, in modo da avere poi un prodotto finale che si raccordi nel miglior modo possibile con la forma dell'arma. Estetica a parte, c'è da ragionare su cosa provoca il rinculo in un'arma. Consideriamo come base il problema di una pistola semiautomatica. Qui il rilevamento sarà dato da :
 
- il proiettile che viene accelerato dentro alla canna (= è come se si colpisse la camera con una mazza da muratore)
- la differenza tra asse della canna e asse delle braccia del tiratore (= si può limitarlo usando una presa "alta", ma non eliminarlo del tutto)
- la vampa di bocca (= cioè il fatto che tutti i gas di egresso fuoriescano dalla canna in senso parallelo all'asse della stessa)
- il moto retrogrado del carrello che sbatte contro il castello (= tutto dipende dalle masse in gioco e dalla durezza della molla di recupero)
 
I primi tre fattori sono determinanti. Il quarto ha un'importanza minore Passiamo al caso dell'arma lunga. Qui i fattori sono più complessi rispetto a prima, e cioè :
 
- il proiettile che viene accelerato dentro alla canna (= la massa di polvere è enorme paragonata a quella di una cartuccia da pistola, per cui l'effetto è fortemente amplificato)
- la differenza tra asse della canna e asse delle braccia del tiratore (= la questione è posta diversamente rispetto alla pistola, ma usando la posizione prona il problema è praticamente ridotto a zero. Non così se si spara dalla posizione eretta o seduta)
- la vampa di bocca (= qui il problema è enorme perchè la massa dei gas di combustione è nettamente superiore a quella prodotta da una cartuccia da pistola)
- pala del calcio con angolazione errata rispetto all'asse della canna o della calciatura
- calciatura marcatamente disassata rispetto all'asse della canna
- canna troppo leggera (= tutte le armi di precisione hanno canne pesanti, perchè il primo fattore di imprecisione è la formazione di un regime di oscillazione anomalo della canna durante il passaggio del proiettile)
 
Supponendo di essere intervenuti come possibile (ed in maniera tecnicamente ineccepible) sugli altri fattori, come deve lavorare il compensatore? Deve semplicemente deviare la più grande massa possibile di gas di combustione (= è chiaro che non si può deviarne il 100%, ma ci si deve andare il più vicino possibile con una realizzazione ad hoc del compensatore) verso l'alto.  Questo costringe l'arma "a stare ferma", facendo in modo di "premerla verso il basso" tutte le volte che un proiettile attraversa la canna. Tutto questo, ovviamente, detto in maniera altamente semplificata
 
D. che differenza c'è tra un compensatore per un'arma corta ed uno per un'arma lunga?
R. non è facile dirlo in poche paroleCominciamo dal caso di una pistola semiautomatica, che è sicuramente più semplice, e supponiamo di considerare il caso di un compensatore monocamera (quindi con una sola paratia tra la volata e l'esterno). Cosa rende il compensatore realmente efficiente (e non a parole)? Di sicuro per renderlo efficiente ci sarà da lavorare sui seguenti fattori :
 
- diametro corretto del foro di passaggio del proiettile (in teoria, tra 2 e 5 centesimi di mm più grande dei vuoti di rigatura, facendo in modo di lavorare avvicinandosi il più possibile al diametro minore)
- coassialità assoluta tra anima della canna ed asse del compensatore (se il proiettile "sbatte la faccia" contro la paratia, a parte creare dei danni, sarebbe impreciso sul bersaglio)
- spigoli della camera perfettamente raccordati (dal momento che la camera è realizzata con una fresa, gli spigoli interni non saranno mai "vivi", ma rotondi. E' però importante che i raccordi con i 4 lati della camera siano perfetti, o si potrebbero creare delle turbolenze durante la fase di deviazione dei gas che potrebbero inficiare le prestazioni del compensatore)
- lunghezza della camera corretta (la lunghezza della camera non è mai scelta "a occhio", come pensano in molti, ma è costruita prendendo come riferimento la lunghezza del corpo della palla CIOE' LA SUA SEZIONE CILINDRICA. In altri termini, è fatta in modo tale quando la base della palla lascia la volata, il corpo sta già "chiudendo" la paratia!! Se così non fosse, i gas di combustione sfuggirebbero in avanti, ed il rendimento del compensatore sarebbe scarso o molto scarso)
 
Queste sono le basi. Cosa potrebbe fare il progettista per migliorare le prestazioni?  Ad esempio aumentare il numero delle camere, tenendo per tutte la stessa volumetria. Oppure aumentare il numero della camere, ma introducendo una volumetria variabile, con le camere più vicine alla volata più grandi e quelli più lontane più piccole. Ci sono teorie diverse sulla necessità, o meno, di preferire le camere omogenee a quelle progressive. Molto dipende dall'estetica e dai gusti personali, oppure dal tipo di richiesta che riceve l'armaiolo. La cosa importante, qualsiasi sia la scelta, è che la lunghezza massima delle camere più grosse non sia mai superiore a quella del corpo della palla che si intende usare. Detto questo, c'è però da verificare se ci sono dei fattori estrinseci che il progettista non può controllare. Il più grosso problema che il progettista non può controllare, e che poi incide fortemente sul rendimento del compensatore, è la massa dei gas di combustione. Altro parametro strettamente correlato a questo è la pressione di lavoro di una cartuccia. Torniamo al nostro esempio della pistola.  Consideriamo un'arma della classe open preparata per le competizioni di tiro dinamico sportivo. Immaginiamo di usare un arma camerata per il 9x21 o il 38SA, che vengono "caricati come si deve" (e non come 38Spl da tiro). Qui il volume di gas è elevato ed il compensatore (se costruito da un professionista) sarà enormemente efficiente. Consideramo la stessa arma, ma questa volta camerata per il calibro 45. Qui ci sarà sicuramente un controllo migliore del rinculo, ed una diminuzione del rilevamento RISPETTO AD UN'ARMA PRIVA DI COMPENSATORE, ma l'efficienza complessiva del compensatore sarà minore rispetto al caso precedente. Il motivo va ricercato nel fatto che le cartucce generano volumi di gas diversi, e lavorano anche a pressioni diverse (la pressione media massimale, quella massima individuale e quella di picco sono complemente diverse tra 9mm/38SA e 45). Passiamo adesso all'arma lunga. I criteri di base per la progettazione sono i medesimi visti per la pistola. Cosa può o deve fare il progettista per migliorare le cose? Per prima cosa, stante l'enorme massa di gas di combustione deve sempre scegliere di usare un compensatore multicamera per aumentare il rendimento. Cominciamo con un minimo di 2 (per i calibri "base") ed arriviamo ad un massimo di 4 (per i calibri magnum o supermagnum).  Molti professionisti optano per un compensatore a tripla camera, perchè lo considerano il miglior compromesso tra il 2 ed il 4 camere. Qui poi entrano in gioco anche i gusti pesonali e l'estetica, ma diciamo che questa è sicuramente "la scelta più gettonata" . Un altra cosa che il progettista può fare è quella di aumentare il volume della camere, NON (tanto) OPERANDO SULLA LUNGHEZZA (che deve sempre rispettare il principio indicato in precedenza), MA SUL DIAMETRO ESTERNO (o comunque sulla forma esterna del corpo del compesatore). Questo consente di fare due cose :
 
. fare urtare una massa maggiore di gas contro le paratie
- ridurre la lunghezza complessiva del compensatore
 
Normalmente il criterio è 1,5 o 2 volte il diametro della canna, oppure 3 o 4 volte il diametro del proiettile. Questi sono i criteri più usati, anche se poi ognuno se ne inventa uno e se lo tiene per se (per esempio il quadrato del diametro del proiettile, oppure il quadrato del diametro della canna per 0,75 e così via). Se il tuo lavoro sarà indirizzato ad un'arma da tiro, non ci saranno grossi problemi. Supponendo invece di lavorare con una carabina da caccia, la cosa è un po' più complicata, nel senso che molto spesso un cliente (prova ad immaginare il cliente di un armaiolo che chiede gli di montare un compensatore sulla sua prestigiosa H&H originale...) vuole uno strumento che si raccorda perfettamente  con il profilo esterno della propria arma. In questo caso, dunque, forme e dimensioni avranno limiti stringenti. Altra cosa. Abbiamo detto che il compensatore deve "spingere verso il basso" l'arma durante il tiro. C'è stato chi ha pensato di "spingere avanti" la canna, per contrastare il rinculo. Pensa per esempio ai TRG prodotti dalla Sako. Oppure pensa ai Barrett M-82 o M-107. L'idea sarebbe quella di fare una camera (o più camere) con due punti di uscita (laterali e contrapposti) al posto dell'unico punto tradizionale. I due punti di uscita deviano i gas parallelamente al suolo e verso il tiratore Questo dovrebbe costituire una modalità di riduzione del rinculo e del rilevamento alternativa a quella tradizionale. Dopo essere diventati esperti con il sistema tradizionale, questa potrebbe essere una soluzione alternativa da sperimentare e da analizzare a dovere.
 
D. che differenza c'è tra il compensatore montato sul REMINGTON MLR e quello montato sul PETERS STAHL SWS-2000 SSW? Perchè i costruttori hanno fatto scelte così diverse per fare la stessa cosa?
R. ecco un esempio pratico di come lo stesso problema (= la riduzione del rinculo) può essere affrontato in modi completamente diversi, come è stato fatto con il REMINGTON MLR ed il PETERS STAHL SWS-2000 SSW. Il primo è camerato per il 338 Lapua Magnum. Il secondo è camerato per 308 Winchester, .300 Winchester Magnum e .338 Lapua Magnum. Il primo è un prodotto interamente industriale. Il secondo è uno dei migliori prodotti semi-artigianali attualmente in circolazione sul mercato. Il confronto tra le due armi (che abbiamo provato ma che però non possediamo), non vuole essere il solito discorso da bar dello sport della serie "io ce l'ho più lungo del tuo" oppure "io piscio più lontano di te" (scusaci per il francesismo........). Piuttosto vuole essere un modo per ragionare su come due produttori diversi, con mezzi a disposizione completamente diversi, hanno affrontato e risolto (a loro modo di vedere, si intende) il problema della riduzione del rinculo connesso all'impiego di calibri esasperati (338 LM contro 338 LM, oppure 338LM contro 300 WM). Entrambi hanno optato per quella che in teoria dovrebbe essere un sistema a camera unica con una pluralità di luci di sfogo. Quella che sulla carta sembra una soluzione univoca, è in realtà stata intepretata in maniera diversa dai due produttori. La Remington, fedele alla scuola americana (pensa alla Weatherby per esempio) ha adottato il (per loro) canonico sistema del "tubo bucato". In altre parole la canna è stata filettata ed è stato applicato un tubo con una serie di fori multipli, in cui manca però una vera e propria paratia. Il risultato è che una parte dei gas si disperdono in maniera pressochè radiale rispetto alla circonferenza esterna della canna, ma che manca una vera a propria azione frenante, intesa in senso fisico-matematico. Inoltre non è stato rispettato il principio cardine con il quale viene parametrata la lunghezza delle camere alla lunghezza della palla. Ci permettiamo di aggiungere che la scelta compiuta dai tecnici della Remington in relazione alla canna appare essere totalmente errata. Ci rendiamo conto che si volevano contenere i costi, ma il diametro in volata è decisamente troppo piccolo per un calibro magnum. Le vibrazioni sono eccessive, ed infatti sul bersaglio questo errore si paga a caro prezzo in termini di precisione. Questi purtroppo sono i problemi (veri !!) che si hanno quando quelli dell'ufficio marketing si vogliono sostituire a quelli dell ufficio ricerca e sviluppo............Veniamo alla Peters Stahl. Qui è stato usato un cilindro con 8 file di fori sfalsati, posti radialmente sulla circonferenza esterna. In apparenza tutto sembra essere simile al Remington. Però in questo caso però abbiamo una vera paratia, che "chiude il tubo", contro la quale i gas di egresso urtano violentemente dopo il passaggio della palla. Anche se non è stato rispettato il principio cardine con il quale viene prametrata la lunghezza delle camere alla lunghezza della palla (perchè il tubo è parecchio più lungo di una palla), il fatto che comunque esista una paratia (almeno una) consente di avere un certo rendimento.  Non si tratta di un rendimento ideale, ma è comunque superiore a quello dei freni di scuola americana. Tieni presente che sparando con il Peters Stahl, anche usando i caricamenti più esasperati, l'arma rimane pressochè immobile. Il fatto che l'arma usi una canna con un diametro in volata di oltre 30mm, fa in modo che possano essere raggiunti livelli di precisione di assoluta eccellenza.
 
D. che tipo di compensatore è meglio usare quando si spara con cartucce ad alte prestazioni?
R. il problema legato alle scelte tecniche per fare fronte a munizioni in grado di produrre elevati volumi di gas non è dei più semplici da risolvere. La soluzione in questo caso è la stessa impiegata per i pezzi di artiglieria. Si tratta del sistema a luci contrapposte, o in controfase, che dir si voglia. Come funziona? E' abbastanza semplice. Supponi di avere un cilindro di acciaio dal quale ricavare il compensatore da montare sulla volata della tua arma. Per il momento non concentraimoci su  COME avverrà il fissaggio, ma limitiamoci ad analizzare unicamente la modalità costruttiva. Il cilindro verrà prima forato (del diametro corretto) per consentire il passaggio del proiettile. Poi, con una fresa CNC, verranno eseguite due fresaure contrapposte su ambo i lati. La "lunghezza" della fresatura dipende dalla lunghezza della palla, usando il consueto criterio che abbiamo già detto altre volte, mentre la "profondità" sarà tale da lasciare, sui due lati contrapposti uno spessore sufficiente a garantire la necessaria rigidità strutturale (diciamo 4 - 5mm come base, ma potrebbero essere anche più se il freno è molto grosso). A seconda di come viene eseguita la fresatura (cioè a seconda che si usi il lato "lungo" o quello "corto" della fresa), gli spigoli risulteranno essere netti (= ad esempio quelli fatti da Falvio Farè sulle sue armi da caccia o da tiro) o arrotondati (= ad esempio quello che è montato di fabbrica sui Sako TRG-22 e 42). In pratica, con questa tecnica, invece di avere una camera con la paratia ed il "fondo" messa perpendicolare al terreno, si avranno due camere contrapposte, ovviamente senza fondo, e parallele al terreno. L'idea è quella che, togliendo il fondo della camera e sostituendolo con due camere contrapposte, si ottiene un rendimento del tutto superiore (al sistema tradizionale) quando vengono usate cartucce magnum, o comunque cartucce basate su cariche di lancio molto spinte, in grado di generare alti volumi di gas. La "misura minima" è di UNA sola serie di fresature, il che significa avere due camere contrapposte. Di solito se ne fanno 2 o 3 serie (dunque, 4 o 6 camere totali, in contrapposizione), a seconda che il calibro sia più  o meno esasperato.  Si discute poi da anni per stabilire se sia meglio avere le camere con i bordi netti oppure arrotondati. Alcuni affemano che lo spigolo vivo provocherebbe pericolose turobolenze, che ridurrebbero l'efficienza del dispositivo. Altri invece, affemano che essendo le camere contrapposte (e più che altro macando il fondo della camera) le eventuali turbolenze si annullerebbero reciprocamente. Chiarito il principio, è possibile espanderlo a proprio piacimento. Per prima cosa puoi aumentare il diametro del cilindro dal quale intendi ricavare il compensatore, in modo da aumentarne il rendimento. Poi si possono creare dei freni con camere progressive, così come abbiamo visto in precedenza con i compensatori tradizionali.  Oppure si può usare un pezzo di acciaio conico (e non cilindrico) e fare delle fresature in modo di avere, a seconda di come lo si va a montare, il c.d. "freno ad albero di Natale", oppure quello c.d. "a tromba". Ancora, si possono creare i c.d. "freni a scatola", che vengono però realizzati tramite elettrosaldatura, ma pur sempre rispettando gli stessi criteri indicati in precedenza. Con lo stesso criterio vengono realizzati anche i c,d. "freni ad emiciclo", in cui le pareti non sono dritte (come quelli a scatola) ma curve. Compensatori a scatola o a emiciclo si possono notare con frequenza sulle armi camerate per il 12,7 NATO, dove risultano superiori ad altri compensatori talvolta pubblicizzati dalle riviste  dagli addetti al lavori (veri o presunti). Tentare di applicare il solito "tubo bucato" su un'arma in calibro 12,7 NATO è parecchio controprodcente, perchè il rendimento è bassissimo. Per rendersi conto del problema, basta paragonare il freno montato sui Barrett (un freno a scatola), con quello montato suo McMillan (un tubo forato). Nel primo caso, l'arma è stabile, l'esplusione è dolcissima ed è possibile fare anche serie prolungate. Nel secondo caso, si rischia sul serio di farsi male, perchè l'arma rincula di brutto e la lacerazione del sopracciglio è di norma se non si sta molto attenti!! In teoria questo non dovrebbe succedere. In realtà succede perchè nel McMillan, il tubo è troppo lungo (anche se appare grosso ed efficiente) ed i gas, non solo sopravanzano la palla, ma non vengono redirezionati in maniera corretta. Dunque, se devono essere usate cartucce capaci di generare alti volumi di gas, è meglio scegliere bene quale risoluzione progettuale usare. Quello che va bene per una cartuccia "normale" (= cioè di scarsa volumetria), potrebbe non andare bene per una cartuccia esasperata. 

D. Attualmente ricarico il 45 acp che uso in un revolver con povere GM3 ( 4,2/4,4 grs), palla ramata RN 230 grs. e inneschi CCI e Federal large pistol. Ultimamente sono venuto in possesso di diversi bossoli Fiocchi USA con innesco Small e ricaricandoli con lo stesso materiale di cui sopra ma, chiaramente con inneschi small CCI, mi ritrovo diversa polvere incombusta che mi ostacola nell'inserimento delle lunette successive. Devo aumentare la dose o usare inneschi small di altra marca?

R. se la sede dell'innesco è di tipo small, provi con un innesco small pistol magnum come i CCI-550 o analoghi fatti da altro produttore. Verifichi che i fori di vampa siano perfettamente puliti e regolari ed intervenga con l'apposito utensile manuale se non lo fossero. Controlli che il colletto abbia la tensione necessaria, e non si dimentichi mai di crimpare.

D. volevo chiedervi come aumentare la grandezza della manetta del mio Remington 700. In giro ho visto molte foto e vari prodotti ma non ho visto "come" si installa. Voi per caso avete suggerimenti su che prodotto prendere e come montarlo?

R. per montare una manetta maggiorata bisogna saldarla. E bene. A meno che lei non voglia solo montare un pomo maggiorato. In questo caso occorre tagliare via il vecchio pomo, forare e filettare la manetta, ed installare un pomo maggiorato (quasi sempre fatto al tornio da un professionista). In ambo i casi, il lavoro va fatto da un professionista qualificato. Servono macchinari professionali e non ci si può improvvisare in alcun modo. Detto tra noi, una manetta maggiorata non serve a nulla, tranne a rendere più difficoltosa la portabilità dell'arma e a sbattere contro l'ottica. Comunque l'arma e i soldi sono suoi e deve decidere lei cosa fare.
 
D. ho partecipato ad una gara di "tiro al cinghiale corrente" organizzata dalla mia sezione. Dato che ho sentito le teorie più strampalate, volevo porvi le seguenti domande:
1)     Per palle senza sabot meglio canna liscia o rigata? = dipende da cosa deve fare e da come è forata la canna del suo fucile. Tenga presente che la "BF" Sauvestre hanno il sabot ma vanno benissimo anche in canne completamente lisce. Viceversa, alcune munizioni di recente concezione (ad esempio le WW "XP-3") sono state fatte esplicitamente per le canne raggiate, per cui c'è da vedere cosa dice il produttore
2)     Dovendo scegliere la canna liscia: Canna Slug o dotata di strozzatori? =dipende da cosa deve fare in concreto e con che munizioni spara. Se usa munizioni spezzate e le serve limitare la dispersione, deve scegliere lo strozzatore che le fornisce i risultati più vicini alle sue aspettative alla distanza alla quale spara di solito. Se usa munizioni a palla singola, c'è da vedere quali sono le prescrizioni del produttore. Alcune munizioni a palla singola hanno degli anelli di forzamento ma sono autoriducenti, per cui si possono sparare anche in canne strozzate. Altre, viceversa, devono essere sparate rigorosamente in canne cilindriche
3)     In caso di canna liscia non slug, meglio con alesatura classica 18.4 tipo Benelli o sovralesate 18.6 tipo Beretta o 18.8 tipo Browning/Winchester? = dipende tutto da cosa cerca e in quali condizioni operative. Chi vuole più velocità e precisione, sceglie le canne forate strette, ma avrà anche più pressione più rinculo. Ci vuole meno rinculo e meno pressione sceglierà una canna sovralesta. Chi vuole a tutti i costi un compromesso, cercherà una foratura intermedia. Questo in astratto. Poi ci sarà da andare a verificare COME si comporta la sua arma con le munizioni che intenderà scegliere. E qui è lei che dovrà fare la verifica
4)     Di quale lunghezza? = per il tiro sportivo "informale" o per il tiro al cinghiale corrente (= quindi non il tiro al piattello), le lunghezze di solito sono comprese tra 45 e 50cm
5)     In caso di strozzatura Sempre cilindrica? = bisogna vedere che munizione usa, cose intende farci e se il produttore da delle indicazioni particolari o se sono previste delle limitazioni

D. vorrei solo alcune precisazione sulle mie ultime domande ovvero: 1) parlando dell’effetto dell’alesatura minore o maggiore sugli effetti relativi a precisione e rinculo sapevo degli effetti da voi descritti per la munizione spezzata. Valevo capire se valle allo stesso modo per la palla singola (tipo brenneke) e quindi se una palla singola acquisisce maggiore precisione in una canna meno alesata o in una più alesata, 2) parlando di lunghezza mi dite giustamente che la lunghezza tipo è di  circa 50 cm. Vorrei sapere però se, sparando sempre una palla tipo brenneke o gualandi, aumentando la lunghezza della canna a 70 cm aumenta anche la precisione e la velocià? 3) Le palle tipiche da tiro a palla, Fiocchi o RC, richiedono strozzatura cilindrica?

R. Parlando dell’effetto dell’alesatura minore o maggiore sugli effetti relativi a precisione e rinculo sapevo degli effetti da voi descritti per la munizione spezzata. Valevo capire se valle allo stesso modo per la palla singola (tipo brenneke) e quindi se una palla singola acquisisce maggiore precisione in una canna meno alesata o in una più alesata
= nella quasi totalità dei casi, meno c'è differenza tra diametro di foratura e diametro della palla e maggiore è la precisione. Ci sono però tre cose in più da valutare per avere un quadro più completo della vicenda. Primo, la durezza della palla. Più e dura e meno la canna si impiomba, e quindi meno si impiomba e più il tiro è preciso. Secondo, il tipo di strozzatura. A volte la strozzatura aiuta, ma una strozzatura troppo stretta potrebbe essere controproducente. Una strozzatura troppo stretta potrebbe fare accumulare troppo piombo nella canna in breve tempo e rendere il tiro impreciso molto rapidamente.  Terzo, se la palla è di tipo autoriducente (come ad esempio le gualandi) o no. Una palla autoriducente non ha grossi problemi se viene sparata in una canna strozzata, anche se più la strozzatura è forte e più il piombo si depositerà rapidamente, con conseguente perdita di precisione. Se la palla non è autoriducente, allora serve una canna cilindirca, sempre sparando che la differenza di diametro tra palla e canna sia minima
Parlando di lunghezza mi dite giustamente che la lunghezza tipo è di  circa 50 cm. Vorrei sapere però se, sparando sempre una palla tipo brenneke o gualandi, aumentando la lunghezza della canna a 70 cm aumenta anche la precisione e la velocià? = ci sarebbe da sapere una cosa che i produttori non dicono. Più una canna è lunga e più la palla viene accelerata. Quindi, più la canna è lunga e più la velocità alla bocca aumenta. In generale, più la canna  è lunga e più aumenta la precisione, perchè la carica di lancio brucia in maniera migliore e perchè la canna ha un'inerzia minore allo sparo. Ad ogni modo, la velocità alla bocca aumenta all'aumentare della lunghezza di canna solo fino a quando la carica di lancio non è bruciata completamente. Quando la carica di lancio è bruciata completamente, una canna troppo lunga darebbe luogo ad una decelerazione, perchè la palla non essendo più accelerata va incontro a degli attriti. Quello che i produttori non dicono mai, è che lunghezza di canna ci vuole per ottenere la completa combustione della carica di lancio delle loro munizioni, per cui l'unica cosa da fare è provare, sempre che uno ne abbia la possibilità
 Le palle tipiche da tiro a palla, Fiocchi o RC, richiedono strozzatura cilindrica? = i produttori non dicono nulla, per cui si dovrebbe supporre che le munizioni possano essere sparate senza problemi in ogni tipo di canna. Quale sia poi la canna che fornisce i migliori risultati, questo però i produttori non lo dicono a noi consumatori...
 
D. il libretto della Remington 911 cal. 45 acp indica come ottimale, munizioni con palla rn 230gr con velocita 254 m/s. Potete indicarmi come ottenere questa velocita con polveri vihtavuori N-320 / 340?

R. può provare ad usare 4,0grs. di N-320 oppure 5,0grs. di N-340. O.A.L. 32,00mm e inneschi standard. Con temperature sotto lo zero è preferibile passare agli inneschi magnum per evtiare problemi di accensione con polveri cilindriche come le Vihtavuori.
 
D. desidererei avere informazioni sul calibro “8 bore”, una potente cartuccia da 20 mm da “elefante”. Si trovano ancora in commercio? Ha anche una diversa denominazione? È possibile trovare materiale da ricarica?
R. la cartuccia calibro 8 (8 bore / 8 gauge / 8 gage) è stata una munizione molto popolare, specie negli USA, grossomodo tra il 1880 ed il 1920. Era una cartuccia destinata alla caccia agli anatidi sulle lunghe distanze. Le prestazioni erano molto simili a quelle dei moderni fucili calibro 12 supermagnum caricati con 50 - 62grammi di piombo. Il colpo di grazia arrivò nel 1917, quando negli USA il calibro venne vietato per la caccia agli anatidi. Da lì in poi cominciò un lento declino. La cartuccia ebbe anche un certo successo nella caccia al tacchino selvatico, ma non fu sufficiente a salvarla "...dall'estinzione...". Altri motivi che decretarono l'insuccesso commerciale furono: la deformazione dei pallini durante l'attraversamento della canna, la scarsa tenuta dei gas di combustione e il fatto che le prestazioni delle migliori cartucce calibro 8 sono comunque inferiori a quelle dei moderni calibro 12 magnum e supermagnum. La lunghezza del bossolo andava da 76 a 100mm. Il diametro di foratura della canne era di 21,21mm. L'unica azienda che dovrebbe averle ancora in produzione dovrebbe essere l'inglese GAME BORE CARTRIDGE Co., che dovrebbe avere anche il materiale per la ricarica, sempre che non siano cambiate le cose. Purtroppo, allo stato attuale, non siamo in grado di fornirle ulteriori informazioni.
 
D. Tutti i manuali di ricarica delle varie aziende del settore riportano i dati dei grani in polvere, dalle più vivaci alle progressive, testate su armi specifiche bolt-action e canne che vanno dai  24”- 26”....direi che il discorso fila liscio. Dovendo ricaricare su carabine, HK slb 2000 – 30-06 spr. con canna di 20” e Argo E Comfortech – 308 win. con canna sempre di 20” ed utilizzando polvere VITH. N 140 – 550 – 160. con palle di grani 165 – 168 – 180. Domando: quanto devo diminuire il peso di polvere rispetto ai dati riportati sui manuali affinchè abbia una ottima combustione della polvere ? Premetto che nel periodo primavera - estate uso la N 140 per palle da 165 a 168 e la N550 per palle da 168 a 180. Nel periodo invernale la N 160 con innesco magnum solo per il cal. 30-06 spr.
R. il suo problema non è tanto quello di diminuire la dose di polvere rispetto a quello che c'è scritto sui manuali di ricarica, ma scegliere la tipologia più corretta di polvere per le sue armi. L'unico problema che c'è ricaricando per un arma semiautomatica con la canna corta, è quello della pressione di spillatura (port pressure), cioè della pressione che c'è nel punto in cui vengono prelevati i gas di combustione necessari per il funzionamento dell'arma. Se questa pressione fosse troppo alta, l'arma risulterebbe imprecisa perchè la canna vibrerebbe troppo. E' essenziale che la polvere venga scelta in maniera oculata, e che non sia mai troppo lenta a bruciare. Una polvere troppo lenta a bruciare messa in una canna troppo corta genera una pressione di spillatura troppo elevata, e di questo parametro il ricaricatore deve sempre tenerne conto. La N-140 è una monobasica cilindrica di tipo monoperforato, ed in un semiautomatico va benissimo dal punto di vista della velocità di combustione. La N-550 è una doppia base cilindrica di tipo monoperforato. E' la "sorella"della N-150, che invece è una polvere a singola base. Dal punto di vista della velocità di combustione è solo leggermente più lenta della N-140, quindi va benissimo anche in un semiautomatico. Essendo una doppia base è meno sensibile rispetto alle singole basi (come la N-140 e la N-150) dei mutamenti climatici, quindi ben sia adatta nel cambio di stagione o nella stagione fredda. La N-160 è una monobasica cilindrica di tipo monoperforato, ed è ottima per il 30-06 a ripetizione ordinaria con una canna da 24" o superiori. Volendo si può anche usarla in armi come le sue, però la combustione della polvere (che è molto più lenta della N-140 o della N-150 e delle loro "sorelle") non sarà ottimale. La pressione di spillatura che si genera è ancora elevata. Può trovare delle informazioni utili nella pagina del nostro sito dedicata alla ricarica del .30-06 (dove c'è scritto come ricaricare per il Garand). Gli inneschi magnum nel 308 o nel 30-06 non servono assolutamente a nulla, a meno che lei non spari oltre il circolo polare artico, oppure in pieno inverno, a temperature parecchio al di sotto dello zero. Usi solo bossoli di buona qualità. Controlli sempre che il colletto sia in perfette condizioni. Se necessario per ottimizzare la combustione, applichi anche la crimpatura dopo avere introdotto la palla nel colletto. In ultima analisi, supponendo che lei sia in possesso di una tecnica di tiro fenomenale e che le sue ricariche siano perfette, l'unica cosa che conta NEL MONDO REALE è saper sparare dritto. Lei deve conoscere  a memoria l'anatomia delle prede che intende cacciare, in modo da poterle colpire in maniera letale nella normali condizioni venatorie ed entro distanze di tiro ragionevoli. Un proiettile piazzato male sul bersaglio non può essere compensato dalla tecnica di tiro o dalla quelità elevata della ricarica impiegata
 
D. sono interessato all’acquisto di un vecchio billing con canna liscia in cal.12 e canna rigata in calibro 11,15x60R a me totalmente sconosciuto. Dove posso trovare maggiori informazioni su questo calibro?

R. La cartuccia calibro 11,15x60R Mauser (o 11,15x60R (43) Mauser 11x60R Mauser che dir si voglia) è stata la prima di una lunghissima serie di cartucce militari  ideate da P. Mauser. Venne adottata dalle FF.AA. tedesche nel 1871 per il fucile monocolpo M-71, con meccanica ad otturatore girevole scorrevole. Venne poi impiegata nel fucile M-71/84 a serbatoio tubolare. La cartuccia calibro 11mm Mauser divenne una famossissima munizione da caccia nel periodo compreso tra il 1870 ed il 1880. Venne usata in Europa ed in Africa. La Canadian Industries Limited ha realizzato munizioni a polvere nera che vennero esportate negli USA. Sempre negli USA, la cartuccia venne prodotta da Remington e Winchester. Una versione moderna, a polvere infume, venne realizzata dalla Krieghoff di Suhl negli anni '20 del XX secolo. Oggi è una munizione del tutto "estinta". La versione militare originale era a polvere nera ed usava una palla calepinata. Il peso oscillava tra i 370 ed i 390grs. Il profilo era quello RN o RN-TP e il diametro esatto era di .446", ma i diametri di foratura variavano tra .446" e .449" . La maggioranza delle munizioni orignali usava un innesco Berdan.  Il caricamento MILITARE originale lanciava una palla in piombo da 385grs. a circa 435m/s, mentre il caricamento CIVILE originale lanciava una palla in piombo da 385grs. a circa 415m/s. Per la ricarica, deve rivolgersi a chi tratta materiale per la ricarica di munizioni obsolete. Le servono stampi per realizzare palle calibro 44 molto pesanti (controlli il catalogo Lyman o RCBS). Oppure potrebbe vedere cosa c'è sul mercato di palle calibro 44" semiblindate molto lunghe e pesanti. Supponendo di usare una palla in piombo da 370 - 380grs. e la polvere nera, potrebbe usare 77,0grs. di polvere di tipo Fg.  Molti storici ritengono questa ricarica simile a quella originale militare. Se desidera usare le moderne polveri infumi, almeno in linea teorica dovrebbe privilegiare le polveri molto rapide a bruciare, come la IMR.4198 o simili. Per esempio, con una palla da 390grs. in piombo, potrebbe usare tra 32 e 35grs. di IMR-4198, ottenendo delle buoone velocità ed ottime prestazioni complessive. Altri dati sull'11mm Mauser che purtroppo fanno riferimento ad una palla semiblindata da 360grs. di peso prodotta dalla Delsing (= sembra sia l'unica reperibile con una certa continuità) e non alla palla vera da 390grs. sono i seguenti :
 
IMR-3031 =  60 - 65
N-550 = 72 - 77
NORMA 203 VECCHIA = 68 - 73
BL-C2 = 68 - 73
SP-11 = 70 - 75
NORMA 203-B = 65 - 70
WW-760 = 73 - 78
IMR-4895 = 62 - 67
N-135 = 62 - 67
NORMA 202 = 61 - 66
SP-9 = 65 - 70
N-150 = 67 - 72
IMR-4320 = 64 - 69
NORMA URP = 70 - 75
NORMA 201 = 61 - 66
N-540 = 66 - 71
IMR-4064 = 62 - 67
N-140 = 66 - 71
NORMA 204 = 74 - 79
N-133 = 57 - 62
 
Per il resto, la OAL della cartuccia è 78,00mm, mentre l'angolo di spalla è di circa 17°. Il bossolo è a collo di bottiglia. La parte sopra la spalla ha un diametro di 11,85mm ed è lunga 17,65mm (sopra la spalla). La parte sotto la spalla è lunga36,40mm. La spalla è lunga 3,65mm. Il diametro sopra la spalla è di 11,85mm, mentre quello sotto la spalla è di 13,00mm. Il diametro del fondello è di 15,00mm.

D. vi scrivo per chiedervi informazioni riguardo a questo calibro 6,5 mm Creedmoor di cui sento parlare. Mi potete dire qualcosa di pù preciso?
R. il 6,5 Creedmoor è un derivato dal 30C/T, che deriva a sua volta dal 308 Winchester. E' stato sviluppato dai tecnici della Hornady nel 2007 e presentato sul mercato nel 2008. L'idea era quella di creare una cartuccia in grado di funzionare all'interno di un'azione di tipo "corto" (cioè con una lunghezza non superiore a quella di di un 30-06) in calibro 6,5mm, capace di essere utilizzata invariabilmente per la caccia o per il tiro a segno. Solitamente viene impiegata in armi a ripetizione ordinaria con canna da 24". Si tratta di una cartuccia concepita per l'impiego di propellenti con indice di combustione intermedio, cioè molto simili a quelli comunemente impiegati per ricaricare il 308 Winchester. L'impianto balistico è buono e consente di ottenere una combustione molto regolare. Il più grosso vantaggio del 6,5Creedmoor è lo scarso rinculo. Altri aspetti favorevoli sono la scarsa vampa di bocca e la buona precisione. Venendo alla ricarica, gli inneschi sono i soliti large rifle standard. La O.A.L. massima è identica a quella del 308 Winchester. Le palle sono identiche alle 6,5mm che si trovano sul mercato per la ricarica di cartucce con analogo diametro. Ciò significa che la disponibilità di componenti di ricarica è enorme. Il peso di palla oscilla teoricamente tra i 100 ed i 160grs. anche le cartucce commerciali hanno pesi di 120 o 140grs. La Hornady ha messo inizialmente a disposizione cartucce commerciali con palle da 120 e 140grs. di tipo A-Max. Successivamente si sono aggiunte palle da 120 (tipo GMX) e 129grs. (tipo SST). I bossoli per la ricarica casalinga sono disponibili presso le armerie più specializzate in ricarica

D. possiedo una pressa monostazione della Lee "classic cast" e ho notato che ultimamente le palle quando ricarico il 9x21 vengono inserite leggermente storte. Ho provato anche a cambiare i dies con quelli della RCBS crededo fosse un problema legato alle matrici di marca Lee, ma il difetto rimane. Secondo voi può essere dovuto alla pressa? Mi potete suggerire (se possibile) come risolvere questo problema e secondo voi da cosa può essere causato?
R. più che un problema di matrici, si tratta di un problema di tolleranze costruttive. Più precisamente si tratta di un problema legato alle tolleranze costruttive del foro di passaggio del c.d. "pistone", che risulta essere lievemente eccentrico, anche se ad occhio nudo la cosa è invisibile. L'uso non fa altro che accentuare questo difetto. Purtroppo l'unica soluzione è cambiare la pressa, però, dato che stiamo parlando di ricarica per arma corta e non di ricarica di precisione per arma lunga, può benissimo continuare ad usare la sua pressa. Quello che è importante è (qualsiasi sia la pressa ed il tipo di ricarica praticato) ottimizzare la tecnica di inserimento delle palle. In primo luogo, occorre che la bocca del bossolo sia adeguatamente svasata, in modo da facilitare l'ingresso della palla, facendo in modo che questa vada ad "autocentrarsi" (N.B. questo è importante sia per le palle blindate e ancora di più per quelle in lega che sono le più difficili da inserire correttamente). Una volta che la palla è appoggiata (bene!!) sulla bocca del bossolo, è importante controllare che sia il più verticale possibile usando TUTTE le dita e non solo due come fanno in molti. E' importante capire che questa operazione deve essere fatta SEMPRE  con la massima calma e che non bisogna mai andare troppo velocemente!!

D. dove posso trovare maggiori informazioni sulla cartuccia calibro 8,15x46R? Come si ricarica?
R.  la cartuccia 8,15x46R, è una antica ed obsoleta munizione tedesca da tiro a segno (N.B. anche se non sono mancate applicazioni di carattere venatorio). Era la munizione più diffusa in Germania (e nell'Europa centrale) per le competizioni sportive con arma libera a 200m. L'origine è dubbia, ma normalmente si sostiene che sia nata tra il 1890 ed il 1900 a Suhl, per opera della Frohl. Il successo commerciale fu immediato, tanto è vero che svariati fabbricanti ne produssero varie versioni, tutte leggermente diverse tra loro. Fu prodotta, tra l'altro, da aziende famossime come RWS, Mauser, DWM ed altre ancora. Successivamente queste diverse versioni vennero uniformate per evitare problemi di cameratura. La versione uniformata (ossia quella più moderna) è detta "normalizzata" e si riconosce perchè sui bossoli  è riportata la scritta "norm", che alcuni erroneamente traducono/interpretano come "NORMA" (N.B. il riferimento all'azienda svedese è dunque errato). Le cartucce più antiche montavano palle in piombo a punta piatta con un numero variabile di anelli di forzamento. Le cartucce più moderne montavano invece palle semiblindate a punta molle con proflilo tondo o piatto. A livello di prestazioni è molto simile al .32-40, tant'è vero che molti storici affermano che i bossoli per ricaricare l'8,15x46R possono essere ricavati senza problemi da quelli del .32-40, anche se in realtà la strada più semplice è quella di ricavarli dai bossoli del .30-30. L'alternativa è quella di cercarli presso i produttori specializzati in bossoli di cartucce obsolete, come ad esempio la Bertram. Alcune scarne informazioni le può trovare sul sito www.municion.org , che è il sito dell'associazione nazionale spagnola dei collezionisti di cartucce. Prima di ricaricare è essenziale fare controllare l'arma da un armaiolo esperto in armi antiche. Una delle operazioni che devono essere condotte è quella della misurazione dell'effettivo diametro di foratura della canna. Questo le consentirà di capire come agire per ricaricare. Non bisogna dimenticare che i diametri di foratura erano piuttosto variegati (specie prima dell'uniformazione delle quote della cartuccia), così come lo erano i diametri di palla, che andavano tra i .312" ed i .316" (cioè tra 7,92 e 8,03mm). Venendo alla ricarica, l'unica cosa che Le possiamo dire per certo è che i pochi collezionisti che ricaricano questa cartuccia sono soliti usare polveri da fucile molto rapide a bruciare, come ad esempio la N-133 o la IMR-4198. L'unica ricarica che conosciamo e che possiamo consigliare (avendone seguito direttamente la sperimentazione con un amico al poligono) è quella con 22,5grs. di IMR-4198 dietro ad una palla da 150grs. Le velocità si attestano attorno ai 600m/s. Altre polveri che vengono saltuariamente impiegate per la ricarica sono la IMR-3031 e la IMR-4895 nel seguente modo:

- 30,0grs. IMR-4895 / palla da 150grs.
- 28,0grs. IMR-4895 / palla da 170grs.
- 26,0grs. IMR-4895 / palla da 200grs.
- 24,0grs. IMR-4895 / palla da 220grs.
- 26,0grs. IMR-3031 / palla da 150grs.
- 24,0grs. IMR-3031 / palla da 170grs.
- 22,0grs. IMR-3031 / palla da 200grs.
- 20,0grs. IMR-3031 / palla da 220grs.
 
D. dove posso trovare maggiori informazioni sul sistema Aydt?
R.  il tedesco C.W. Aydt è stato l'inventore della meccanica a blocco cadente. I fucili originali con meccanica di questo tipo sono quasi tutti tedeschi e sono anche vecchi e costosi. Sono armi con canne, spesso ottagonali, lunghe attorno ai 30". I calibri sono spesso quelli tedeschi da "tiro a segno" in voga tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Non mancano casi in cui, ex post, l'arma è stata ricamerata per un calibro più diffuso, in modo da consentirne l'utilizzo con munizioni di più facile reperibilità. Normalmente si tratta di armi con il castello inciso  ed una brunitura diversificata tra canna e castello, cosa che li rende molto rari e preziosi. Se ne trovano alcuni in certe aste (quasi sempre denominati vagamente "Schutzen" e con una certa frequenza fabbricati dalla Haenel), ma sono molto rari. Occorre essere al posto giusto nel momento giusto.  Altre armi affini a quelle basate sul sistema Aydt sono quelle con meccanica Stahl, Martini o Tanner. Per una descrizione più dettagliata, dato che Aydt sviluppò la meccanica a blocco cadente per la Haenel, potrebbe forse trovare maggiori informazioni collegandosi al sito www.cg-haenel.de , oppure consultando il forum www.assra.com , o ancora digitando l'indirizzo ebookpp.com/ay/aydt-pdf.html  .

D. come posso fare per migliorare lo scatto della mia S&W modello M&P-9 senza compiere interventi troppo costosi?
R. con circa 30 minuti di lavoro è possibile compiere correttamente quanto segue :
 
- lucidare a specchio il dente del percussore
- lucidare a specchio la protuberanza verticale presente sulla staffa del grilletto (= cioè la parte che toglie la sicura al percussore quando si preme il grilletto), SOLO nella parte che entra in contatto con la sicura al percussore
- arrotondare gli spigoli della sicura al percussore, SENZA RIDURRE LA LUNGHEZZA DELLA SICURA MEDESIMA, invece di lasciarli al naturale (N.B. cioè con una fresatura a 45°, perchè lasciando il tutto nello stato "normale" si provoca attrito contro la protuberanza presente sulla staffa del cane quando si preme il grilletto). Per ottenere un risultato CORRETTO, è essenziale che questo intervento venga eseguito da un professionista se Lei non conosce l'arma nel dettaglio o se non ha la manualità (o gli strumenti) necessari, poichè si rischia di danneggiare l'arma rendendola non più funzionante. Dopo che gli spigoli della sicura sono stati debitamente arrotondati, è NECESSARO lucidare a specchio la superficie (N.B. agendo SEMPRE senza mai ridurre la lunghezza complessiva della sicura, o se ne perderebbe la funzionalità!!) con una ruota di feltro e paste lucidanti allo scopo di diminuire il più possibile gli attriti parassiti. L'esecuzione di questo aggiustamento (poco conosciuto) sulla sicura al percussore di serie rende ESTREMAMENTE fluido lo scatto, ma deve essere necessariamente fatto da un professionista capace
- ridurre lo spessore dello "sperone" presente sul RETRO del controcane, lucidando poi a specchio la parte "lavorata". L'operazione va fatta con una "lima" di carburo di silicio o di corindone, e DEVE essere fatta in modo da rendere ortogonale la superficie, SENZA che si producano angoli (positivi o negativi) di alcun genere. L'esecuzione di questo aggiustamento (poco conosciuto) su un componente essenziale dell'arma riduce significativamente il peso di sgancio e rende anche la corsa estremamente FLUIDA, ma deve essere necessariamente fatto da un professionista compentente

Tutti questi interventi vanno fatti sulle parti originali dell'arma, senza dover acquistare parti ulteriori, ma è necessario che il lavoro sia svolto da un professionista per avere un risultato otttimale.

D. ho un problema con la ricarica con il mio K-31. Ricarico con palla sierra 168 gr. Hpbt ed 44,3 - 44,5 - 44,7 gr. Di n140 , con queste dosi la rosata più stretta la ottengo con 44,7 gr ma pur sempre larga con free bore -1 la rosata più stretta e di circa 20 cm con mire metalliche a 100 m. Cosa posso fare ? Sbaglio dosi o cos'altro?
R. domanda davvero difficile. Provi a fare alcune verifiche preliminari:
 
- ha controllato se la volata è danneggiata?
- la canna è perfettamente pulita prima di iniziare la sua sessione di tiro?
- l'arma è  bene appoggiata su di un sostegno solido quando spara?
- le mire metalliche sono danneggiate o hanno delle viti lasche?
 
Deve poi dare un'occhiata alle munizioni che ricarica. Provi a controllare :
 
- il colletto ha la giusta tensione?
- i bossoli sono di qualità?
- gli inneschi sono tutti alla stessa profondità?
- la palla viene inserita dentro al bossolo nel modo più coassiale possibile?
 
La polvere è corretta, e sicuramente non da problemi. Alcuni preferiscono la N-150. Altri la Norma 202. Normalmente il 7,5x55 da i risultati migliori a dosi prossime alla massima. Di solito chi spara con lo S-R usa palle da 175grs, (quasi tutti usano le Sierra "MK") dato che la palla originale svizzera era una FMJ-BT che pesava 174grs. Normalmente i ricaricatori più esperti che partecipano alle gare di ex-ordinanza usano una O.A.L. di 77,70mm, anche se alcuni ne usano una leggermente più ridotta. In generale, è raro che uno S-R non sia preciso. Anche ammesso di usare le mire metalliche, una rosata di 20cm a 100m è davvero insolita. Provi a ricontrollare i dettagli, e poi ci faccia sapere come è finita.

D. cosa posso fare per assemblare cartucce calibro .45.hp, palle in lega, gr.200/gr.230 e polvere SIPE-N ?
R. proviamo a ragionare per gradi :
 
- con una palla (blindata / semiblindata) da 185grs. la dose MAX di Sipe-N è comunemente indicata in 7,5grs. (in sostituzione si può usare la "sorella" S-4N) con OAL di 32,00mm
- con una palla (blindata / semiblindata) da 200grs. la dose MAX di Sipe-N è comunemente indicata in 7,2grs. (in sostituzione si può usare la "sorella" S-4N) con OAL di 32,00mm
- con una palla (blindata / semiblindata) da 230grs. la dose MAX di Sipe-N è comunemente indicata in 7,0grs. (in sostituzione si può usare la "sorella" S-4N) con OAL di 32,00mm
- avendo palle da 230grs. e volendo usare palle in lega, supponendo di volere massimizzare solo la precisione, non curandosi della potenza sviluppata, si può provare con una dose compresa tra 4,0 e 5,0grs., valutando poi con attenzione se è il caso di preferire una OAL di 32,00 o di 31,00mm
- avendo palle da 200grs. e volendo usare palle in lega, supponendo di volere massimizzare solo la precisione, non curandosi della potenza sviluppata, si può provare con una dose compresa tra 4,5 e 5,5grs., valutando poi con attenzione se è il caso di preferire una OAL di 32,00 o di 31,00mm
- cerchi la OAL migliore per avere il ciclo di fuoco più fluido e si ricordi di crimpare
 
D. sono in confusione totale!! Come faccio a migliorare lo scatto della mia carabina marca X modello Y? E dato che ho cambiato il calcio, come faccio a sapere con quale coppia si chiudono le viti del calcio della mia arma? E per il bedding, chi me lo può fare realmente in maniera decente?
R.vediamo di analizzare meglio i suoi problemi. Per quanto riguarda lo scatto :
 
- per sparare bene le serve un pacchetto di scatto che sia non troppo duro e non troppo leggero. Eviti le scemenze come gli scatti da 45g, che fanno sparare l'arma non appena si chiude l'otturatore o semplicemente inserendo/disinserendo la sicura!! Ne scelga un modello, possibilmente regolabile, con un peso di sgancio non superiore ai 1000g e non inferiore ai 500g
 
- va benissimo un pacchetto di scatto realizzato da un produttore di fama mondiale. Ne prenda uno a caso tra Timney, Canjar, Giesele, Jewell. Verifichi solo che sia adatto alla SUA arma e che abbia un peso di sgancio nella gamma indicata in precedenza
 
- se non sa come funziona lo scatto, si limiti semplicemente ad acquistarlo e a chiedere AD UN ARMAIOLO COMPETENTE, di installarlo sulla sua arma. Si ricordi che un pacchetto di scatto (N.B. anche nei modelli c.d. drop-in) non va semplicemente inserito nell'arma, ma DEVE ANCHE ESSERE ACCURATAMENTE REGOLATO!! Ci sono normalmente 2 o 3 viti da regolare, che devono essere accuratamente regolate da un professionista, o altrimenti l'arma non sarebbe più sicura (è questo è un GROSSO problema!!)
 
- un artigiano CAPACE è in grado di rendere maggiormente fruibile anche lo scatto di un'arma commerciale. Ad ogni modo, se non è in grado di compiere operazioni simili per favore NON METTA le mani nello scatto, o l'arma non funzionerà più in maniera regolare. Tagliare le molle o limare alcune parti come fanno alcuni non significa assolutamente "preparare" uno scatto!!
 
Per il bedding DEVE necessariamente rivolgersi ad un professionista di altissimo livello. Le diamo solo alcuni nomi :
 
- Flavio Farè - costruzione armi di precisione
- BCM Europearms
- Grande Armeria Camuna
- Pierantonio Sponga - Dolomiti Armi
- Ermes Besseghini - Ermesport
- Gabriele Cardi
- Vittorio Giani - MAG Italia
- Daniele Tincani
 
Per il serraggio con la chiave dinamometrica, TUTTI i produttori indicano i valori esatti ai quali le viti devono essere serrate per ottenere i risultati ottimali. Se non è in possesso di questi dati, le conviene contattare direttamente chi le ha venduto l'arma, oppure l'importatore italiano. Se anche questa strada non dovesse dare esito positivo, le diamo alcuni valori di carattere generale :
 
- calcio in legno con/senza trattamento e senza alcuna operazione di incassatura (no bedding) = 3,40 - 3,95 +/- 0,05 Nm
- calcio in legno con/senza trattamento e con incassatura su fibra di vetro liquida (glass bedding) = 4,55 - 5,10 +/- 0,05 Nm
- calcio in materiale sintetico di vario tipo con incassatura su fibra di vetro liquida (glass bedding) = 6,25 - 6,80 +/- 0,05 Nm
- calcio in materiale sintetico di vario tipo con incassatura su canotti di alluminio o acciaio (pillar bedding) = 6,80 - 7,35 +/- 0,05 Nm
- calcio in materale sintetico di vario tipo con anima (integrale) alluminio areonautico  = 7,35 - 7,50 +/- 0,05 Nm
 
Tenga presente che si tratta di valori del tutto generici, e che alcune armi possono avere dei valori diversi di serraggio da quelli indicati in tabella

D. ho acquistato una carabina CZ varminter con canna pesante calibro 22 lr e sono in procinto d'acquistare dagli U.S.A la pinza per la ricarica del sudetto calibro. Posso sapere le dosi di ricarica se sono disponibili minime e massime con le polveri presenti in Italia?
R. vista l'enorme disponibilità di munizioni commerciali in calibro 22LR, che vanno dalle più economiche alle più costose, le sconsigliamo nella maniera più assoluta di intraprendere le operazioni di ricarica di tale munizione. Ciò per i seguenti motivi :
 
- la miscela innescante del 22LR è bagnata e viene fatta depositare sul fondo del bossolo con una centrifuga e successivamente asciugata. Questa operazione è impossibile da fare a livello casalingo
- i bossoli di risulta non si possono riutilizzare
- le polveri specifiche non sono disponibili in commercio
- le palle non sono disponibili in commercio
- non esistono matrici per eseguire  le operazioni di ricarica
 
Piuttosto sporadicamente, sono stati compiuti dei tentativi di caricare il 22LR a livello casalingo utilizzando :
 
- palle DAYSTATE "High Impact" da 40grs., calibro .223" per armi ad aria compressa
- bossoli per cartucce calibro 6mm a pallini già innescati (oppure bossoli ricavati smontando cartucce calibro 6mm a  pallini)
- polveri molto rapide a bruciare, come ad esempio la WW-231
 
Le dosi che sono state impiegate più frequentemente con le polveri diffuse in Italia sono :
 
1,2 - 1,6grs. di GM-3 
1,4 - 1,8grs. di WW-231
1,8 - 2,0grs. di Sipe-N
 
L'assemblaggio avvieniva nomalmente tramite utensili autocostruiti. Detto questo, precisiamo che i componenti sono di difficile reperibilità e costano davvero molto. Dal momento che il gioco non vale la candela, un po' come avviene per chi pratica il tiro al piattello, le sconsigliamo di cimentarsi in un simile avventura. Ovviamente i soldi sono i suoi e la decisione finale spetta solo a lei. In ultima analisi, ci permettiamo di suggerire, oltre alla corretta e regolare attività di manutenzione e pulizia della sua arma al termine di ogni sessione di tiro. l'uso di munizioni Lapua, che sono le pù usate a livello mondiale tra i tiratori agonisti. Con queste munizioni sono state vinte un numero elevatissimo di medaglie d'oro, per cui se è in possesso della corretta tecnica di tiro, i risultati non potranno mancare.

D. per il calibro 223R su un semiauto ho usato fino ad ora la LOVEX 060 ma ultimamente non si trova. Qualcuno usa la PEFL ma tanti dicono che non è affidabile per incostanza di prestazioni. Non volendo usare polveri più blasonate e costose (uso la N140 per il mio POLICE 308W) ho fatto un ragionamento dedotto da alcune cose lette sul Vs sito. Ho visto che la rex gialla 32 nata per fucili da caccia la mettete nelle tabelle anche per le pistole (la uso per 9x21 e 357) perciò mi sono chiesto se si potesse usare per il 223R una polvere per pistola come ad esempio la FREX BROWN (che ho per la 357)o altri tipi che siano cmq facilmente reperibili. Dato che su queste cose non mi azzardo a fare esperimenti volevo un vs parere.
R. in breve, ma in ordine sparso :

- perchè non usa la N-140 con il 223? Con le palle di peso medio-alto o alto va benissimo. Avrebbe una polvere che funziona egregiamente nel 223 e nel 308
- se non trova con la necessaria frequenza la Lovex, ha mai pensato di provare la Reload Swiss RS-40? Costa molto meno delle Vihtavuori. Va benissimo nel 223 e non solo in quello
- come criterio generale, una polvere nata per le munizioni destinate alle armi lunghe non deve mai essere usata in armi corte. E viceversa. Il motivo è che hanno una velocità di combustione incompatibile e che sono state create per bruciare entro volumi (= bossoli) compleamente diversi gli uni agli altri. Detto questo,  a maggior ragione, una polvere nata per le armi a canna lunga rigata non deve mai essere usata per il caricamento di munizioni per arma corta. E viceversa. I motivi sono gli stessi di prima. Tenga conto che una polvere da fucile a canna rigata è fatta per lavorare dentro ad impianti termobalistici che sono completante diversi da quelli di una catuccia per arma corta. Dopo avere precisato ciò, va detto che esistono delle RARISSIME eccezioni. Per esempio, la serie 300 di Vihtavuori è nata per il caricamento delle munizioni per il calibro 12/70 ma è stata modificata per essere impiegata anche per il munizionamento destinato alle armi corte. Le REX sono nate per il caricamento a livello industriale del  calibro 12/70, ma si possono usare per assemblare delle ricariche depotenziate  per le armi corte. Lo stesso discorso si può fare per la  Granular S "grossa" e "fine". Tenga conto che quando si usano polveri per la  canna liscia nelle munizioni per armi corte, vanno sempre scelte quelle con  le dimensioni minori, dal momento che altrimenti si raggiungerebbero troppo presto densità di caricamento elevate che potrebbero anche provocare sovrapressioni.
- una polvere nata per il fucile a canna liscia non si può usare per ricariche destinate a fucili a canna rigata. Dal momento che si tratta di polveri che bruciano a velocità completamente diverse dentro volumi
completamente diversi, l'unica cosa che si otterebbe è una pericolosa sovrapressione e, probabilmente, anche un'esplosione
- le PEFL prodotte fino a circa il 2010 avevano un eccesso di grafitatura e di carbonato di calcio che rendeva critica l'accensione e non garantiva prestazione regolari. Le PEFL prodotte oggi vanno benissimo nel 223, così come in altri calibri, salvo che non si incappi in qualche scatola appartenente ad un vecchio lotto. Nello specifico, la PEFL-19 va benissimo nel 223  Remington
- la risposta alla sua domanda è assolutamente negativa. Tutte le F-Rex, compresa la F-Rex Brown, bruciano troppo velocemente dentro ad un bossolo da fucile per assicurare una combustione regolare. L'unica cosa che otterrebbe è una pericolosa sovrapressione, e non vale assolutamente la pena di giocare allo scienziato pazzo. O usa la N-140 o si compra un'altra polvere SPECIFICA per il .223

D. il poligono presso il quale sono iscritto ha indetto una gara di tiro al birillo per il mese prossimo. Sono in possesso di una revolver S&W modello 625 in calibro .45ACP  e sono intenzionato a partecipare con questa arma, ma sono completamente indeciso per quanto riguarda la munizione da usare. Ho chiesto ad altri iscritti ma mi hanno solo messo in confusione. Che tipo di ricarica devo assemblare?
R. ecco alcune delle ricariche più usate nelle diverse sezioni del TSN :

- 4,3 grs. di Rex Rossa, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 4,0 grs. di GM-3, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 4,0 grs. di Granular S - fine, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 4,0 grs. di Granular S - grossa, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 5,0 grs. di Sipe-N, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 5,0 grs. di S4-N, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 5,1 grs. di Rex Gialla, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in rame iperpuro ad alto spessore
- 4,8 grs. di Rex Rossa, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 4,7 grs. di N-310, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
- 4,5 grs. di Rex Gialla, con palla da 220 - 230grs. in lega ternaria con copertura elettrolitica in Rame iperpuro ad alto spessore
 
La palla normalmente è di tipo SWC, ramata (per non fare fumo eccessivo, in modo da vedere sempre bene tutti i birilli) ma può benissimo usare anche le RN se non le trova. Gli inneschi sono i soliti large pistol standard. L'importante è colpire BENE il birillo al centro. L'altra cosa importante è avere un revolver con uno scatto particolarmente fluido. Questo le faciliterà molto il tiro. Si ricordi di crimpare la cartuccia dopo avere inserito la palla per ottimizzare la combustione.

D. non riesco a sparare bene con la mia pistola ed un mio amico continua a stressarmi per installare il percussore in titanio sulla mia arma, dicendo che solo così facendo migliorerò la qualità dello scatto. Ha senso installare un percussore in titanio sulla mia Glock 17 o non serve a nulla?
R. il percussore in titanio è un accessorio tipico del tiro dinamico sportivo. Ha lo scopo di ridurre i tempi di percussione, perchè a parità di forma e dimensioni ha una massa minore rispetto all'acciaio (avendo un peso specifico minore). Questo significa avere cadenze di tiro più rapide, chiaramente nelle mani di un professionista, dato che un tiratore scarso non sarebbe in grado di sfruttare il vantaggio. Il difetto del titanio è che si usura rapidamente. Anni fa vennero introdotte anche delle coppie cane-controcane (grezze o già preparate) in titanio, ma scomparirono rapidamente perchè alle cadenze di tiro tipiche del tiro dinamico (e della classe open in particolare) l'usura era precocissima (= questo accadeva non solo quando due pezzi di titanio lavoravano tra di loro, ma ancora di più quando un pezzo di titanio lavorava con un pezzo di acciaio) e le armi non funzionavano più dopo poche migliaia di colpi (= l'arma non teneva più la monta o la mezza monta del cane!!). Dopo questa breve esperienza il titanio venne praticamente abbandonato da tutti su scala mondiale. Le uniche cose rimaste oggi sono i percussori. In realtà non sempre si tratta di titanio, perchè a volte (i produttori barano e) si tratta di acciaio ricoperto di nitruro di titanio, cosa che conferisce al pezzo il classico colore giallo-oro. Il percussore in titanio richiede una molla di potenza ridotta rispetto a quella in acciaio, o si potrebbero verificare delle mancate percussioni. In linea di massima, tutti i produttori e i preparatori sconsigliano l'uso del percussore in titanio per la difesa personale o per le applicazioni di carattere professionale per evitare che si verifichi una mancata percussione al momento sbagliato. Con riferimento specifico alla Glock, è molto meglio accoppiare il percussore alla sicura al percussore, in modo da fare lavorare insieme due componenti che sono entrambi costruiti in titanio per avere meno usura possibile. Questa pratica è quella suggerita dai produttori o dai preparatori per avere i migliori risultati.
 
D. come posso fare per migliorare lo scatto della mia Glock 17 senza compiere interventi troppo costosi?
R. le conviene fare quanto segue :
 
- lucidare a specchio il dente del percussore
- lucidare a specchio la protuberanza verticale presente sulla staffa del grilletto,  SOLO nella parte che entra in contatto con la sicura al percussore
- arrotondare gli spigoli della sicura al percussore, SENZA RIDURRE LA LUNGHEZZA DELLA SICURA MEDESIMA, invece di lasciarli al naturale (cioè con una fresatura a 45°, perchè così si provoca attrito contro la protuberanza presente sulla staffa del cane quando si preme il grilletto). Dopo che gli spigoli della sicura sono stati debitamente arrotondati, è NECESSARO lucidare a specchio la superficie (N.B. agendo SEMPRE senza mai ridurre la lunghezza complessiva della sicura, o se ne perderebbe la funzionalità!!) con una ruota di feltro e paste lucidanti allo scopo di diminuire il più possibile gli attriti parassiti. Questo lavoro è ESSENZIALE che venga eseguito da un professionista se uno non conosce l'arma nel dettaglio o se non ha la manualità (o gli strumenti) necessari. L'esecuzione di questo aggiustamento (poco conosciuto) sulla sicura al percussore di serie rende INUTILE l'acquisto della sicura al percussore in titanio, che guardacaso ha la medesima forma, ma costa  molto di più e richiede (preferibilmente) l'installazione di un percussore in titanio

D. servono a qualcosa i grassi a base metallica per lubrificare una pistola?
R.  i grassi a base metallica servono unicamente ad una cosa, vale a dire la lubrificazione (sia in fase liquida che in fase secca) ad altissima temperatura. Il caso più famoso  è senza dubbio quello del grasso al bisolfuro di molibdeno. Altri casi noti (di una certa importanza) sono i grassi a base di litio o di rame. Questi ultimi vengono usati sia nel settore dell'elettronica di potenza che in quello della meccanica. Venendo al caso concreto, nel settore civile lubrificanti del genere sono del tutto inutili, semplicemente perchè, non lavorando ad altissime temperature, non svolgono la funzione per la quale sono stati creati. Tra le poche eccezioni note nel settore civile vanno segnalate :
 
- l'uso nella classe OPEN del tiro dinamico sportivo (non tanto a livello di GUIDE del carrello, quanto piuttosto a livello di cielo del carrello e di punti di vincolo/svincolo)
- la protezione del pistone nelle armi a ricupero di gas con presa indiretta per scongiurare fenomeni di erosione a lungo termine, specie se si spara con cadenze di tiro lunghe o molto rapide
 
Per lubrificare un'arma "normale" basta ricordarsi il seguente criterio usato da decine di anni dagli armieri più esperti :
 
- dove possono entrare le dita si mette del grasso
- dove non possono entrare le dita si mette dell 'olio
 
D. devo fare preparare la mia carabina per partecipare a delle competizioni di tiro a 300m. Dove posso trovare un artigiano serio e competente in questa materia?
R. ecco alcuni riferimenti utili :

- Flavio Farè - costruzione armi di precisione
- BCM Europearms
- Grande Armeria Camuna
- Pierantonio Sponga - Dolomiti Armi
- Ermes Besseghini - Ermesport
- Gabriele Cardi
- Vittorio Giani - MAG Italia
- Daniele Tincani

D. Dove posso trovare materiale affidabile per la ricarica del calibro 12/70?
R. per la ricarica del fucile a canna liscia può rivolgersi senza dubbio presso uno qualsiasi dei seguenti rivenditori :

- gualandi (www.gualandi.it)
- la balistica (www.labalistica.net)
- danesi (www.danesisport.com)
- siarm (www.siarm.com)

D. nel poligono in cui sono iscritto il presidente ha vietato l'uso di palle blindate per non ben specificati "motivi di sicurezza". Come posso fare per ridurre i residui di piombo nelle mie pistole, dal momento che sono costretto ad usare solo palle in lega?
R. il problema va affrontato e risolto sotto molteplici aspetti :
 
- usare assolutamente ricariche subsoniche con velocità alla bocca ben al di sotto dei 300m/s (N.B. la cosa è più facile con certi calibri e un po' meno con altri, anche perchè richiede l'uso di polveri specifiche. Inoltre, mentre con un revolver non pone problemi, con una semiautomatica richiede l'uso di molle di recupero molto deboli)
- usare polveri adatte (= possibilmente monobasiche, perchè hanno una temperatura di fiamma bassa, e molto rapide a bruciare perchè le velocità e le pressioni sviluppate sono molto basse)
- cercare ed usare solo le palle in lega più dure possibili
- pulire scrupolosamente l'arma tra una sessione e l'altra
- non sparare oltre 100 colpi per sessione
 
Per la pulizia ci sono in commercio vari prodotti denominatin genericamente "spiombatori", che consentono di semplificare la rimozione dei residui di piombo. Occorre "bagnare" con questi prodotti e poi scovolare vigorosamente. Questo ridurrà moltissimo i tempi di pulizia. Un trucco poco noto è quello di usare la paste pulenti (= la più nota è il J-B Bore Cleaning Compound) a scadenze prefissate durante la pulizia (ad esempio ogni 200 - 300 colpi). Per usarlo le serve solo una bacchetta, uno spingi-pezzuola del calibro desiderato ed un pezzuola di cotone (N.B. gli armaioli usano della semplice carta igienica perchè raccoglie meglio i residui, anche quelli che l'occhio umano non vede). Si applica il prodotto sullo spingi-pezzuola e si scovola ripetutamente. La pasta, che è di color ocra-beige, scovolando diventerà nera, segno inequivocabile che sta lavorando. Anche se qualche imbecille sostiene che simili prodotti "...contengono diamanti e rovinano la canna...", in realà lucidano la canna (= riducono la rugosità superficiale) e rendono sempre più difficile l'adesione dei residui di piombo durante lo sparo. Non solo. Essendo la canna via via più lucida, è anche più semplice da pulire volta dopo volta. Se l'impiombatura fosse "grave", si può benissimo iniziare l'operazione di pulizia con la pasta pulente, poi passare lo scovolo, ed infine ancora la pasta pulentePer la pulizia, oltre al tradizionale scovolo in bronzo o in rame, è utile usare un prodotto denominato LEWIS LEAD REMOVER. Si tratta di una bacchetta di alluminio sulla quale viene montato un tampone in gomma di diametro simile a quello del calibro della propria arma, ma regolabile grazie ad una vite. Su questo tampone viene montata una sorta di "rete" in ottone. Usando il LLR come una normale scolvolo, si ottiene l'asportazione meccanica dei residui di piombo, anche quello più tenaci. Il prodotto esiste sia per pistola che per revolver (= questa variante contiene anche un cono in alluminio per pulire il cono di forzamento), per cui è sufficiente ordinarlo nel calibro desiderato. Alcuni tiratori utilizzano il mercurio per la rimozione dei residui di piombo, ma confermiamo altresì due problemi rilevanti:
 
- la difficoltà di reperimento
- la capacità di creare il fenomeno noto come amalgama
 
Va menzionato il fatto che alcuni tiratori rimuovono il piombo con una soluzione al 50% di aceto di vino bianco e acqua ossigenata. I problemi sono che :
 
- la canna deve poi essere accuratamente asciugata e lubrificata
- alcune finiture reagiscono violentemente con questa soluzione, per cui molti (= produttori di armi fini)  ne sconsigliano l'uso

D. mi potete dare qualche indicazione sulle caratteristiche tecniche delle polveri Norma ?
R. le polveri Norma sono delle cilindriche monoperforate a doppia base. Hanno una contenuto di nitroglicerina che oscilla tra il 4,5 ed il 11,5%, motivo per cui sono indicate anche come polveri a doppia base attenuata. Per avere un'idea più dettagliata della composizione chimica, forse può essere utile fare riferimento alla tabella sottostante :


Polvere / Parametro
Norma 200
Norma 201
Norma 202
Norma 203-B
Norma URP
Norma 204
Norma MRP
Nitrocellulosa %
88,5
88,0
88,0
85,0
83,5
87,0
82,0
Nitroglicerina %
4,5
4,5
4,5
7,5
10,5
4,5
11,5
Copertura superficiale %
2,3
2,7
3,1
2,0
3,7
3,1
4,0
Additivi vari %
4,0
3,9
4,5
4,6
1,65
4,5
1,85
Acqua %
0,7
0,9
0,9
0,9
0,65
0,9
0,65
Potenziale calorico J / g
3940
3894
3852
3957
4017
3852
3873
Densità g / l
870
880
880
890
895
900
910
Lunghezza granulo mm
1,1
1,1
1,1
1,3
1,4
1,4
1,5
Diametro granulo mm
0,67
0,72
0,72
0,85
1,0
0,85
1,0
Diametro foro assiale mm
0,12
0,12
0,12
0,15
0,20
0,12
0,15


D. vorrei un vostro parere sui freni di bocca after-market del tipo a morsetto, per canne non filettate. Lo vorrei applicare su Winchester 70 Coyote cal. 270 WSM con canna inox da 18 mm. Secondo il mio armaiolo la precisione rimarrà invariata, con una diminuizione   del rinculo del 50 %. Avete esperienza in merito ?  C'è la possibilità che le rosate ( già non entusiasmanti ) si allarghino ulteriormente ?
R. la nostra esperienza con i freni di bocca fissati tramite viti è ottima. Detto questo, se il freno di bocca è fatto da chi conosce il mestiere non ci sono problemi di sorta. E' chiaro che ogni arma ha il suo freno, nel senso che il freno va costruito partendo dalle misure della canna della singola arma. Se così non fosse, non solo ci sarebbe il rischio che il proiettile, uscendo, impatti contro le paratie, ma il freno si staccherebbe dall'arma dopo pochi colpi. Ciò, in quanto, i gas di combustione hanno una velocità che è circa 1,5 volte quella della palla. Se il freno è fatto a regola d'arte, non solo il rinculo diminuisce, ma la precisione è destinata ad aumentare perchè viene aggiunta massa, e quindi la canna vibra di meno. Questo aiuta a migliorare la precisione. Per quanto  riguarda la precisione, le cartucce della serie  SM o SAUM tendono a non dare risultati entusiasmanti, perchè necessitano di canne lunghe e pesanti, cosa che nelle armi da caccia normalmente non avviene. Per migliorare la precisione in un'arma da caccia camerata per cartucce SM o SAUM sono fondamentali:
 
- la personalizzazione dell'arma ad opera di un armaiolo serio e competente (è la prima cosa da fare, con particolare riferimento all'accoppiamento calcio - azione)
- la ricarica personalizzata (deve trovare la "ricetta" migliore per SUA propria arma, che non è necessariamente quella di un suo amico o conoscente)
- la pulizia accurata ( gli SM ed i SAUM sporcano parecchio, ed i SSM tendono a generare fenomeni di erosione prima del previsto)
 
D. pensate sia utile uniformare i colletti con lieve tornitura nel mio 6br?  Ho altresì notato che spara meglio non forzando la palla nel colletto, cioè usando boccole da .267" invece che da .266". Però con palle berger 80gr fb funzionano con tutti i tipi di boccole le rosate di 5 colpi non superano mai i 10mm. Sarà che la qualità e il raggio d'ogiva delle berger piace alla canna? In genere è meglio non forzare la tensione del collo, oppure il contrario, visto che con la mia carabina rende al meglio con free bore intorno a un decimo di mm?
R. in breve  :
 
- pensate sia utile uniformare i colletti con lieve tornitura nel mio 6br? = si se ha delle difficoltà di estrazione o di cameratura. Oppure se risulta che i bossoli hanno effettivamente il colletto eccentrico. Se invece si ritiene soddisfatto di risultati ottenuti finora, allora lasci perdere
- ho notato che spara meglio non forfando la palla nel collo cioè usando boccole da .267" invece che da .266" = dipende tutto da quanto è spesso il colletto e dal tipo di palla usata. Spesso c'è da capire come mettere in relazione l'uno con l'altro
- però con palle berger 80gr fb funzionano con tutti i tipi di boccole le rosate di 5 colpi non superano mai i 10mm  sarà che la qualità e il raggio d'oggiva delle berger piace alla canna ? = si. Potrebbe darsi che il profilo della Berger sia maggiormente adatto al profilo dell'inizio di rigatura della sua arma. Mentre invece il profilo di un'altra palla potrebbe non accordarsi bene con l'inizio di rigatura della sua arma
- in genere è meglio non forzare la tensione del collo..o il contrario? =  la tensione del colletto è fondamentale, però la cosa da capire è che non deve mai essere ne troppa ne poca. La palla deve fare una certa fatica ad entrare durante l'inserimento, ma mai troppa. Ancora, la palla deve uscire dal colletto all'ultimo momento utile, e mai troppo presto (quando la combustione non è ancora completata e il picco di pressione non è ancora stato raggiunto). Purtroppo c'è da fare delle prove per capire cosa va meglio per la propria arma
 
D. sono casualmente venuto in possesso di un revolver camerato per il 7,5 ex ordinanza svizzero. Il calibro per me è completamente sconosciuto. La domanda è ovvia: mi potete dare qualche dritta per la ricarica di questa cartuccia?
R. La cartuccia calibro 7,5 svizzera (nota anche come 7,5 ex ordinanza svizzera, 7,5 Nagant svizzera, .295 Nagant Svizzera, 7,5mm revolver Schmidt mod. 1882, 7,5 revolver svizzero mod. 82 o 7,72x23,10 revolver svizzero) è una vecchia cartuccia svizzera risalente al 1882, anno in cui venne adottata dall’Esercito svizzero. Essa venne impiegata ufficialmente fino al 1903, anche se di fatto venne usata parallelamente alla pistola Luger fin verso il 1940. L’arma che impiegava questa cartuccia era un revolver con una meccanica mutuata dal sistema Nagant, motivo per cui questa munizione è anche chiamata 7,5 Nagant svizzera in svariate fonti bibliografiche. La prime versioni erano caricate a polvere nera ed avevano proiettile in piombo nudo calepinato, che vennero poi abbandonati per fare spazio a versioni tecnologicamente più avanzate. Successivamente vennero introdotti proiettili  completamente blindati con profilo alquanto variegato, ma riconducibili essenzialmente alle famiglie tronco conico (TC) e rotondo (RN). Il bossolo era in ottone, con una lunghezza compresa tra 22,30 e 22,80mm, mentre gli inneschi erano di tipo Berdan. La palla aveva un peso compreso tra 6,6 e 7,1g, mentre il diametro poteva variare in maniera alquanto grossolana, a seconda dei fabbricanti e dei lotti di produzione, tra 7,75 e 8,30mm. La lunghezza complessiva della munizione assemblata oscillava tra i 33,90 ed i 35,50mm. Vennero poi introdotti due versioni particolari di cartucce con un singolare caricamento a pallini. Con il caricamento a palla singola veniva sviluppata una velocità di circa 220m/s, a cui corrispondevano 17Kgm alla bocca. Il riferimento è ad un’arma con una canna da 114mm. Dal punto di vista balistico, questa cartuccia è sovrapponibile al .32 S&W lungo, mentre dal punto di vista dimensionale essa è intercambiabile con il 7,5mm Svedese e con il 7,5mm Norvegese. Venendo nello specifico a quelle che sono le caratteristiche dimensionali principali della cartuccia in commento, forse questo schema riassuntivo può essere utile a chi si diletta con la ricarica domestica :

- Diametro colletto = 8,40 mm
- Diametro fondello = 10,40 mm
- Spessore fondello = 1,50 mm
- Lunghezza bossolo = 22,80mm, ma in sede di ricarica casalinga è corretto tagliare e rifilare i bossoli ad una lunghezza di 22,60mm
- Lunghezza totale cartuccia finita (O.A.L.) = 34,60mm
- Diametro del proiettile = da 7,50 fino a 8,00 mm per quelli in piombo. Tra 7,50 e 7,60mm per quelli blindati
- Innesco (tipo) = Small Pistol Standard
- Passo di rigatura commerciale tipico = 1 giro in 14"  oppure 1 giro in 18" con tutti i pesi di palla disponibili

E’ stata prodotta fino a tempi abbastanza recenti da aziende come GFL e Eidgenossiche. Parallelamente, la Norma aveva prodotto munizioni caricate con polveri moderne per 7,5mm Svedese, che potevano essere impiegate nei revolver camerati per il 7,5 svizzero. La differenza essenziale per tra il 7,5 Svizzero ed il 7,5 Svedese risiede nel fatto che il primo usava palle in piombo con solchi di lubrificazione interna, mentre il secondo aveva palle con solchi di lubrificazione esterni. Sul mercato collezionistico è possibile imbattersi ancora oggi in vecchie scatole di munizioni con il caricamento a polvere nera o infume. Negli anni ’60 del XX secolo molti revolver camerati per questa vecchia cartuccia vennero esportati dalla Svizzera agli USA.  Questo spiega perchè negli USA, ancora oggi,  esiste un certo numero di tiratori appassionati di armi camerate in questo vecchio calibro. Per coloro i quali intendono ricaricare questa strana munizione, va senza dubbio detto che i problemi da affrontare per fare sparare nuovamente questa "vecchia gloria" sono molteplici. Le palle erano in maggioranza a  punta tonda, prima in piombo e successivamente blindate. Premesso che vanno ovviamente scartate le palle da tiro del tipo "a barilotto" (WC), quelle di gran lunga più facili da trovare sono quelle di tipo LRN da 100grs. di peso. Per quanto riguarda i bossoli, la cosa più semplice da fare è quella di rivolgersi ad un rivenditore specializzato in bossoli per cartucce rare od obsolete. Venendo alle polveri, supponendo di usare una palla da 100grs., che è la più facile da reperire sul mercato, si potrebbe provare una delle seguenti combinazioni:

Polveri Norma - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Norma R-123 
6,0
8,7
Norma R-1 
2,5
3,2

Polveri Vihtavuori - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
N-110
5,0
7,4
N-105 
5,0
6,8
3N38  
5,0
6,6
3N37 
4,0
5,3
N-350 
4,0
5,2
N-340  
3,5
4,4
N-330 
3,0
4,1
N-320 
2,5
3,5

Polveri Lovex - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Lovex D-063
7,0
9,1
Lovex D037-1  
5,0
7,2
Lovex D037-2  
5,0
7,8
Lovex D-036 
4,0
5,7
Lovex D-013 
2,5
3,1
Lovex S-040
5,0
7,8
Lovex S-015 
2,5
3,3
Lovex S-011 
2,5
3,6

Polveri RS - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
RS-12 
3,5
4,2
RS-20
4,0
5,0
RS-24 
5,0
6,3
RS-30
5,0
7,7

Polveri Accurate Arms - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
AA-5 
4,0
5,7
AA-2 
3,5
4,1
  
 Polveri Winchester - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
WW-296 
7,0
9,4
WW-540  
4,5
5,2
WW-231 
2,8
3,9
    
Polveri Hodgdon - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
HP-38 
2,5
3,8
HS-6
4,0
5,5
H-110 
7,0
9,4
        
Polveri Rex / Nitrokemia - palla da 100grs.

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Rex Verde 
4,0
4,5
Rex Gialla 
3,5
4,1
Rex Rossa 
3,5
4,0
 
Va precisato che, nonostante questa cartuccia presenti la singolarità di poter impiegare proficuamente polveri adatte alle moderne cartucce magnum per arma corta (per esempio, WW-296, H-110 e simili), dal momento che la munizione originale sviluppava circa 220m/s alla bocca (con una canna da circa  5"), è preferibile sempre usare modici quantitativi di polveri abbastanza rapide a bruciare, come N-320, W-231, R-1 ed altre con velocità di combustione più o meno simile. Si raccomanda inoltre di misurare sempre le dosi una per una e con la massima attenzione

D. Qualche settimana fa ,ho acquistato un revolver marca X modello Y in calibro 38 Special con canna da 6 pollici. Sono andato al poligono a provarla ma ho trovato solo munizioni FIOCCHI da 148 grani WC. Sono rimasto entusiasta dalla precisione e dal moderato rinculo. Ricaricando con bossoli di risulta, inneschi Fiocchi Standart e 4,5grani di FREX VERDE con una palla da 158 grani TCCP, ne é saltata fuori una cartuccia molto potente, e forse anche precisa. Il guaio è che il rinculo è molto aumentato e mi disturba molto. La tabella di ricarica indica una dose fra 4,2 e 4,6 grs. Ho scaricato una cartuccia Fiocchi con palla WC e ho trovato una polvere che non conosco dal peso di 2grani. Come posso fare a replicare questa cartuccia? Ho notato che alcuni inneschi dopo lo sparo risultano bucati. La colpa è da attribuire alla percussione troppo potente  del cane ,oppure a qualche picco pressorio ?
R. caricare il 38 Spl con una palla da 148WC significa approntare un caricamento specifico per il tiro di precisione sui bersagli cartacei.
In questo caso occorre:
 
- usare bossoli di buona qualità
- usare inneschi smal pistol standard
- usare palle WC da 148grs.
- introdurre la palla quasi completamente nel bossolo, o farla sporgere di 2mm al massimo, onde ottenere una OAL non superiore a 35,00mm
- usare piccoli quantitativi di polveri molto rapide a bruciare
- misurare con precisione le dosi di polvere da immettere nel bossolo
- porre attenzione a non immettere una doppia dose nel bossolo
 
Per le polveri, può usare una delle seguenti combinazioni, che sono già state ampiamente sperimentate in numerosi poligoni italiani :
 
- 3,0grs. di HP-38
- 2,0grs. di GM-3
- 2,0grs. di N-310
- 3,0grs, di N-320
- 2,0grs. di BA-10
- 2,8grs. di Granular S "fine"
- 3,0grs. di Granular S "grossa"
 
La GFL "F-Rex Verde" non è adatta per sviluppare il caricamento di suo interesse. Le suggeriamo di sostituire la polvere con una di quelle indicate in precedenza. La perforazione degli inneschi che ha notato potrebbe essere dovuta a uno o più dei seguenti fattori  :
 
- sovrapressione
- cattiva qualità degli inneschi
- sede dell'innesco irregolare

D.ho una domanda che mi tormenta da un po' di tempo a questa parte: cosa si intende per densità di caricamento? E quale delle essere la densità di caricamento corretta delle più diffuse cartucce per arma corta?
R. detto in termini molto semplici, la densità di caricamento è il rapporto tra lo spazio pieno e lo spazio vuoto dentro ad una qualsiasi cartuccia. Volendo dare una spiegazione da un altro punto di vista, più lo spazio vuoto tra la palla e la polvere si RIDUCE, e più AUMENTA la densità di caricamento. Viceversa, più lo spazio vuoto AUMENTA e più la densità di caricamento DIMINUISCE. Le cartucce ad alta intesità, cioè quelle di tipo "magnum", hanno densità di caricamento molto alte, che in alcuni casi possono sfiorare il 100%. A determinate condizioni simili cartucce possono addirittura trovarsi in regime di compressione, cioè con densità di caricamento superiori al 100%, condizione questa che potrebbe rivelarsi estremamente pericolosa!! Diversamente, le cartucce che non sono ad alta intesità (ossia quelle diverse da quelle di tipo magnum) hanno densità di caricamento inferiori. Va detto che la densità di caricamento dipende non solo dall'impianto termobalistico della singola munizione, ma anche dal tipo di polvere che viene impiegato per il caricamento. Le polveri più rapide a bruciare non consentono di arrivare ad elevate densità di caricamento, cosa che invece consentono di fare quelle più lente a bruciare. Se la densità di caricamento è bassa, le prestazioni delle munizione saranno a sua volta basse. Questo significa che PRIMA bisogna capire quali sono le proprie necessità concrete, e solo POI scegliere la polvere con la quale si vuole ricaricare le proprie munizioni. Volendo avere un'idea di quelle che sono le densità di caricamento delle principali cartucce per arma corta, la tabella sottostante le può dare un'idea abbastanza precisa della questione :


Cartuccia / Calibro
Polveri aspecifiche
 - bassa densità / più rapide a bruciare (valore medio)
Polveri specifiche
- alta densità / meno rapide a bruciare (valore medio)
9 Corto / 9mm Makarov / 9mm Ultra
30 - 50%
60 - 70%
9x19mm  / 9x21mm / 9x22mm / 9x23mm +P / 9mm TSW
40 - 50%
70 - 90%
357SIG
40 - 50 %
70 - 90% (1)
38 SA
40 - 50 % (2)
70 - 90%
38 Spl
20 - 25%  (3)
65 - 70%
357 Magnum
30 - 40%
80 - 95%
40 S&W
40 - 50 %
70 - 90%
10mm Auto
40 - 50 %
70 - 90%
41 Magnum
30 - 40%
80 - 95% (4)
44Spl
25 - 30%
60 - 65%
44 Magnum
50 - 60%
80 - 95% (5)
45 ACP / HP
20 - 35%
40 - 45%
45 Casull
50 - 70%
80 - 90% (6)
45 Colt
40 - 60%
70 - 80% (7)


NOTE

- (1) = alcune polveri sferoidali raggiungono densità di caricamento prossime al 100%, come ad esempio la AA-9
- (2) = talune polveri con bassa densità raggiungono densità di caricamento molto ridotte, che oscillano attorno al 30 - 40%
- (3) = talune polveri con bassa densità raggiungono densità di caricamento molto ridotte, che oscillano attorno al 15 - 20%
- (4) = alcune polveri sferoidali raggiungono densità di caricamento prossime al 100%
- (5) = alcune polveri sferoidali raggiungono densità di caricamento prossime al 100%
- (6) = alcune polveri sferoidali raggiungono densità di caricamento prossime al 100%
- (7) = le densità più elevate si otengono solo con polveri molto dense ed in caricamenti destinati ad armi moderne. In armi lunghe o in armi monocolpo si possono assemblare cartucce con densità di caricamento in grado di raggungere anche il 90%

D.quali sono le cartucce in calibro 7,62NATO attualmente in produzione?
R. salvo rare eccezioni, quelle diffuse presso i Paesi aderenti alla NATO sono le seguenti :


TIPO = blindato ordinario M59
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile o mitragliatrice
VELOCITA' = circa 840m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE = diametro di circa 130mm a 550m se scatole di cartone o piastrine; diametro di circa 190mm a 550m se nastri
CARTUCCIA = 25,4g
BOSSOLO = 12,3g
PALLA = 9,7g
NUCLEO = 3,5g di acciaio dolce
RIEMPITIVO (PUNTA) = piombo-antimonio
RIEMPITIVO (BASE) = piombo-antimonio
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) = sferoidale a doppia  base (WC-846); cilindrica a singola base (IMR-4475)
PROPELLENTE (PESO) = 2,9g (WC-846); 2,6g (IMR-4475)
PUNTA (COLORE) = naturale


TIPO = cartuccia di prova ad alta pressione M60
DESTINAZIONE (ARMI) = usata solo per la verifica del regolare funzionamento a pressione forzata; NON è una munizione per impiego generale
VELOCITA' =
PRESSIONE = 465MPa (4650bar)
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 26,6g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = 11,2g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = cilindrica a singola base (IMR-4475)
PROPELLENTE (PESO) = 2,6g
PUNTA (COLORE) = opaca


TIPO = perforante M61
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile e mitragliatrice
VELOCITA' = circa 840m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE = diametro di circa 190mm a 550m di distanza
CARTUCCIA = 25,4g
BOSSOLO = 12,3g
PALLA = 9,8g
NUCLEO = 3,5g di acciaio temperato o tungsteno
RIEMPITIVO (PUNTA) = piombo-antimonio
RIEMPITIVO (BASE) = piombo-antimonio
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = cilindrica a singola base (IMR-4475); sferoidale a doppia base (WC-846)
PROPELLENTE (PESO) = 2,6g (IMR-4475); 2,9g (WC-846)
PUNTA (COLORE) = nero


TIPO = tracciante M62
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile e mitragliatrice
VELOCITA' = circa 840m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE = diametro di circa 380mm a 550m di distanza
CARTUCCIA = 24,8g
BOSSOLO = 12,3g
PALLA = 9,2g
NUCLEO = piombo-antimonio+ miscela tracciante
RIEMPITIVO (PUNTA) = 4,6g di piombo-antimonio
RIEMPITIVO (BASE) = piombo-antimonio
INNESCO (PESO) = 0,35
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956
PROPELLENTE (TIPO) = sferoidale a doppia base
PROPELLENTE (PESO) = 2,9g
PUNTA (COLORE) = rossa o arancione


TIPO = da manipolazione M63
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile o mitragliatrice (solo per verificare il funzionamento)
VELOCITA' = assente; forza di estrazione del proiettile non inferiore a 78Kg
PRESSIONE ESERCIZIO = assente
PRECISIONE = assente
CARTUCCIA = 16,7g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = 4,4g
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE) = assente
PROPELLENTE (TIPO) = assente
PROPELLENTE (PESO) = assente
PUNTA (COLORE) = naturale; riconoscibile per le 6 scanalature radiali presenti sul bossolo


TIPO = lanciagranate M64
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile (solo per il lancio delle granate da fucile)
VELOCITA' = la cartuccia deve spingere una granata da 700g a 48m/s per lanciarla circa 1,7m dall'arma
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 15g (con polvere HPS-4); 15,2g (con polvere IMR-8097); 15,6g (con polvere WC-830)
BOSSOLO = 12,3g
PALLA = assente (borra di carta)
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = cilindrica a doppia base (HPS-4);  cilindrica a singola base (IMR-8097); sferoidale a doppia base (WC-830)
PROPELLENTE (PESO) = 2,3g (HPS-4) ; 2,5g (IMR-8097); 2,9g (WC-830)
PUNTA (COLORE) = bocca crimpata; borra di carta


TIPO = blindato ordinario M80
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile o mitragliatrice
VELOCITA' = circa 840m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE = diametro di circa 130mm a 550m di distanza
CARTUCCIA = 25,4g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = 9,7
NUCLEO = piombo-antimonio
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = sferoidale a doppia base (WC-846); cilindrica a singola base (IMR-8138M); cilindrica a singola base (IMR-4475)
PROPELLENTE (PESO) = 2,9g (WC-846); 2,6g (IMR-8138M); 2,6 (IMR-4475)
PUNTA (COLORE) = naturale


TIPO = a salve M82
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile o mitragliatrice, solo per esercitazione
VELOCITA' = assente; la borra non deve provocare segni profondi oltre 3mm nella carta a 3m di distanza dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = assente
PRECISIONE = assente
CARTUCCIA = 14,5g
BOSSOLO = rame 70/30, da 13g
PALLA = palla assente; borra da 7,82mm
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956 o FA1023 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = cilindrica a singola base (SR4759); lamellare a doppia base (HPC-2); sferoidale a doppia base (WC-818)
PROPELLENTE (PESO) = 1,1g (SR4759), 0,9g (HPC-2); 0,9g (WC-818)
PUNTA (COLORE) = palla assente; bocca crimpata; colletto rastremato in due punti; foro apicale sigillato con smalto rosso


TIPO = blindato di precisione M118 Special Ball
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile di precisione
VELOCITA' = 775m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE = diametro di circa 90mm a 550m di distanza
CARTUCCIA = 25,2g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = 11,2g
NUCLEO = piombo-antimonio
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956, oppure FA961, o FA1023 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = sferoidale a doppia base (WC-846); cilindrico a singola base (IMR-4895)
PROPELLENTE (PESO) = 2,8g (WC-846); 2,7g (IMR-4895)
PUNTA (COLORE) = naturale; bossolo con la scritta NM


TIPO = frangibile M160
DESTINAZIONE (ARMI) = mitragliatrice o fucile (solo per addestramento sulla corta distanza)
VELOCITA' = circa 400m/s
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE = diametro di circa 100mm a 100m; il proiettile NON deve perforare una piastra di Dural tipo 2024-T4 spessa 0,5mm e della durezza compresa tra 105 e 125 gradi Brinnell a 25m
CARTUCCIA = 20,4g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = 7g, in bakelite e polvere di piombo
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA-956
PROPELLENTE (TIPO) = cilindrica a singola base (SR-8074); lamellare a doppia base (HPC-8); sferoidale a singola base (WC-140)
PROPELLENTE (PESO) = 0,6g (SR-80749); 0,5g (HPC-8); 0,7g (WC-140)
PUNTA (COLORE) = verde con anello bianco


TIPO = inerte M172
DESTINAZIONE (ARMI) = mitragliatrice (solo per verificare il funzionamento dell'arma e dei nastri)
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO =
PRECISIONE  =
CARTUCCIA = 24,9g
BOSSOLO = 12,3g
PALLA = 9,7g
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) = carbonato di sodio monoidrato o altro materiale simile
RIEMPITIVO (BASE) = idem c.s.
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE) = assente
PROPELLENTE (TIPO) = assente
PROPELLENTE (PESO) = assente
PUNTA (COLORE) = cartuccia completamente nera, senza innesco o foro al posto dell'innesco


TIPO = caricamento con doppio proiettile M198
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile (solo per tiro a distanza ravvicinata)
VELOCITA' = proiettile anteriore, circa 840m/s a 23m dalla volata; proiettile posteriore, circa 670m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE  = proiettile anteriore, diametro di circa 25mm a 100m di distanza; proiettile posteriore tra 120 e 250mm a 100m di distanza
CARTUCCIA = 26,6g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = anteriore 5,4g; posteriore 5,4g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (TIPO) = tradizionale a percussione
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA-956 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = sferoidale a doppa base
PROPELLENTE (PESO) = 2,9g
PUNTA (COLORE) = verde


TIPO = di precisione con palla da tiro per bersagli cartacei M852
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile(solo per attività sportiva nel circuito interno delle FF.AA. USA, ma in realtà impiegata in ambito extraterritoriale dalle medesime anche in attività antiterrorismo)
VELOCITA' = circa 775m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE  = diametro di circa 90mm a 550m di distanza
CARTUCCIA = 24,8g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3g
PALLA = 10,8g (prodotta da Sierra Bullets per le FF.AA.)
NUCLEO = piombo-antimonio
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956, oppure FA961, o FA1023 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = cilindrica a singola base (IMR-4895)
PROPELLENTE (PESO) = 2,7g
PUNTA (COLORE) = naturale; bossolo con la scritta NM (national match)


TIPO = di precisione con palla da tiro per bersagli cartacei M118 Long Range
DESTINAZIONE (ARMI) = fucile (solo per attività sportiva nel circuito interno delle FF.AA. USA, ma in realtà impiegata in ambito extraterritoriale dalle medesime anche in attività antiterrorismo)
VELOCITA' = circa 775m/s a 23m dalla volata
PRESSIONE ESERCIZIO = 349MPa (3490bar)
PRECISIONE  = diametro di circa 90mm a 550m di distanza
CARTUCCIA = 24,8g
BOSSOLO = rame 70/30, da 12,3
PALLA = 11,3g (prodotta da Sierra Bullets per le FF.AA.)
NUCLEO = piombo-antimonio
RIEMPITIVO (PUNTA) = assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,35g
INNESCO (COMPOSIZIONE) = miscela tipo FA956, oppure FA961, o FA1023 (stifnato di piombo)
PROPELLENTE (TIPO) = sferoidale a doppia base (WC-846); cilindrica a singola base (IMR-4895)
PROPELLENTE (PESO) = 2,8g (WC-846); 2,7g (IMR-4895)
PUNTA (COLORE) = naturale; bossolo con la scritta NM (national match)


D. è vero che per andare al poligono devo sempre scegliere la strada più corta?
R. no. Non esiste nessuna norma che prevede una disciplina del genere, anche perchè una siffatta disciplina potrebbe spesso essere irrealizzabile nel caso concreto. Ad esempio, in caso di incidente stradale o di lavori sulla carreggiata oppure di altri fatti imprevisti o imprevedibili, una simile disciplina non potrebbe trovare applicazione. Ed in simili situazioni non si potrebbe nemmeno pretendere che il singolo cittadino si autodenunci all'autorità di P.S., dichiarando di non aver potuto percorrere la strada  più breve tra la propria residenza ed il poligono!!

D. custodisco le mie armi in un armadio blindato dentro alla mia abitazione. Per circa due mesi, dovrò recarmi all'estero per motivi di lavoro e in questo periodo il mio vicino entrerà regolarmente nella mia abitazione per raccogliere la corrispondenza, annaffiare l'orto e dare da mangiare al mio cane. Premesso questo, come faccio ad essere in regola per quanto attiene alla disciplina della corretta custodia delle armi?
R. essendo questa la situazione, non ci sono problemi particolari a  livello giuridico. L'unica cosa importante è che la persona che entra in casa non abbia accesso alle armi. Dunque, è essenziale che il vicino abbia le chiavi di casa ma non le chiavi dell'armadio. Se in casa  è presente anche del materiale da ricarica, è essenziale che la polvere o le  munizioni vengano chiuse dentro all'armadio. Se c'è un allarme, è essenziale che il vicino sappia come inserirlo e disinserirlo correttamente, in modo da rendere la penetrazione di eventuali malintenzionati maggiormente difficoltosa.

D. posso ricaricare il .38Spl usando palle da 148grs. e  polvere nera di produzione moderna?

R. il .38Spl è una cartuccia nata per la polvere infume, per cui l'idea di caricarla con la polvere nera non è molto intelligente. Detto questo, volendo usare una palla da 148grs. si potrebbero usare da 1,0 a 1,20 GRAMMI di polvere nera di tipo FFFg con una leggera crimpatura. Gli inneschi sono i classici small pistol standard. Sarebbe preferibile spingere la palla nel bossolo in modo da mettere la palla a contatto con la polvere. Se non si desidera optare per questa soluzione, è necessario mettere del materiale inerte (= cotone, semolino, Kapok, etc.) per eliminare ogni spazio vuoto all'interno e regolarizzare la combustione. Non va dimenticato che i bossoli si sporcano profondamente dopo l'uso della polvere nera, e vanno IMMEDIATAMENTE puliti dopo l'uso con i consueti strumenti.

D. che differenza c'è tra il .22 Long ed il  .22 Long Rifle?

R. il .22Long è una cartuccia che, stando alle fonti più attendibili, nacque dopo 16 anni dalla comparsa sul mercato del .22LR . Alcune fonti la indicano come l'insieme del bossolo del .22LR e del proiettile del .22 Short. Altre invece sono di contrario avviso. Il catalogo della Great western gun del 1871 (N.B. la maggioranza delle fonti sostiene che il .22LR risalga al 1871, ma non venne commercializzato fino al 1887) la indicava come camerata per il loro "nuovo" revolver "Standard" a 7 colpi. Il caricamento originale prevedeva una palla in piombo a punta tonda a 29grs. spinta da 5,0grs. di polvere nera di grana extrafine (molto simile alla odiera FFFFg). Esistevano anche un caricamento a pallini ed uno con una palla in piombo del tipo "ad alta velocità".

D. quando è nato il .22LR?
R. il .22LR è, secondo la maggioranza delle fonti, la cartuccia a percussione anulare più precisa di sempre. Nacque per opera (si ritiene) della J. Stevens Arms Tool & Co., anche se molti fonti affermano che la produzione vera e propria venne realizzata dalla Peters Cartridge Co. L'anno esatto di produzione è incerto, perchè alcune fonti indicano il 1871, mentre altre il 1887. Tuttavia, il catalogo Marlin-Ballard del 1888, riportava un fucile da sala camerato per il "nuovo" .22Long Rifle. Questo fucile "modello n°3" veniva indicato come più preciso rispetto al modello camerato per il preesistente .22 Long. Il caricamento originale prevedeva una palla da 40grs. in piombo a punta tonda spinta da 5,0grs. di polvere nera extrafine, molto simile all'attuale FFFFg. Successivamente vennero offerte le varianti caricate con polvere semi-infume e poi con la polvere infume. Una cosa curiosa è che i caricamenti più vecchi non avevano la palla crimpata come siamo soliti vederli noi oggi. La crimpatura comparve solo a partire dal 1900. La Remington, nel 1930, presentò sul mercato la prima versione "ad alta velocità". Si tratta di un'ottima cartuccia per la caccia ai nocivi e, proprio per questo motivo, è la favorita dai bracconieri. Il livello di emissione sonora è comunque molto basso, e fino a 70-75m può abbattere animali delle dimensioni di una lepre o di un coniglio selvatico.  Le migliori prestazioni si hanno con carabine da caccia con canne da 60-65cm. A breve distanza può comunque penetrare fino a 150mm di abete non stagionato, e per questo motivo va trattata con ESTREMA prudenza!! Molti sono convinti che "...il .22LR possa essere fermato con le mani a 20 - 25m di distanza...", ma a breve distanza il .22LR può facilmente uccidere un uomo adulto. Magari i sintomi non sono subito evidenti, ma poi succede che il soggetto colpito muoia all'improvviso senza una ragione apparente. Per queste sue caratteristiche, è da sempre la preferita della criminalità organizzata nordamericana. Si tenga pesente che ancora oggi, organizzazioni o reparti come il SAS o il Mossad, mantengono comunque nelle loro armerie pistole silenziate in calibro .22LR (principalmente Beretta).

D. ho comprato di ricente un Garand M1 e vorrei iniziare a sparare nella categoria ex ordinanza, ma sono molto preoccupato, perchè mi è stato detto che l'arma potrebbe manifestarer il c.d. "slam fire". Mi potete spiegare cosa è lo slam fire e come si elimina?
R. la percussione indotta (slam fire) è la percussione indotta dalla chiusura dell'otturatore. Si tratta di un fenomeno  che è tipico di quelle armi (come ad esempio il Garand), che hanno quello che la manualistica definisce "percussore flottante" (floating pin), cioè un percussore che è libero di muoversi dentro l'otturatore, e che è privo di qualsiasi molla di ritorno. Diciamo subito, a scanso di equivoci, che nel 99% dei casi la percussione indotta deriva da un innesco inserito in maniera non corretta nella propria sede. Va ricordato che, una volta inseriti, gli inneschi devono essere a circa 0,08 mm sotto la superficie del fondello del bossolo. Di norma il valore medio della profondità di inserimento, a livello industriale, è attorno ai 0,15 mm, mentre il valore di 0,2mm è considerato come valore massimo. Per eliminare la percussione indotta, è sufficiente ricordarsi di uniformare tutte le sedi degli inneschi dei propri bossoli con l'apposita fresa. Questa semplice precauzione dovrebbe già eliminare il problema lla radice. Un altro aiuto notevole deriva dal fatto di usare un innescatore manuale di precisione. In questo modo, tutti gli inneschi verranno inseriti alla medesima profondtà Se questi due "...trucchi del mestiere..." non dovessero risolvere il problema, è sufficiente inserire  una molla di contrasto attorno al percussore. Dal momento che non si tratta di una molla qualsiasi (N.B. la molla va scelta molto attentamente, perchè deve essere DURA al punto tale da impedire la percussione indotta , ma MORBIDA al punto tale da non pregiudicare la percussione), l'operazione deve essere compiuta da un armaiolo specializzato.

D. frequento un poligono sparando sulla linea dei 50 mt. con una carabina 9x21 con canna da 19" e cartucce GFL 123gr.  FMJRN. Volendo iniziare la ricarica gradirei un Vs. consiglio sulla polvere VV serie N da usare con tale arma, qualora la lunghezza della canna abbisognasse di un tipo specifico. Preciso che vorrei rimanere sulle stesse caratteristiche di palla. Mi potete dare una mano ?
R. non c'è molto da dire in merito, e non ci sono  segreti particolari. Piuttosto semplicemente potrebbe provare con :
 
PALLA = GFL 123grs. FMJ-RN
INNESCHI = CCI-500, oppure GFL Small Pistol Standard, oppure WW o Federal Small Pistol Standard
BOSSOLI = GFL
POLVERE = tra 6,0 e 7,0grs. di 3N37, oppure da 6,0 a 7,0grs. di N-350
OAL = 29,50mm

 
Cominci sempre dalla dose indicata come minima fino a trovare quella che le garantisce le prestazioni migliori nella sua arma. Questo è tutto, ma ci faccia sapere come è finita.

D. ho circa 1 kg di PEFL 28 che vorrei usare per la mia 1911 in. 45. Purtroppo non riesco a trovare dei riferimenti per la ricarica con palle da 200 grani in piombo WC e con quale tipo di inneschi (normali o magnum). La ricarica è da considerarsi per il tiro difensivo (IDPA). Avete qualche suggerimento ?
R. sono già state sperimentate con successo da lungo tempo le seguenti combinazioni :

PALLA DA 185GRS. FMJ-TC  (O.A.L.31,00 - 31,50mm)
6,0 (min.) - 7,6 (MAX)

PALLA DA 200grs. FMJ-TC / FMJ-RN (O.A.L. 31,50 - 32,00mm)
6,0 (min.) - 7,4 (MAX)

PALLA DA 230grs. FMJ-TC / FMJ-RN (O.A.L. 31,50 - 32,00mm)
6,0 (min.) - 7,2 (MAX)


Per le palla in lega ternaria o in piombo riduca la dose massima di 0,2 -  0,4grs. allo scopo di ridurre al massimo la formazione di feccia e di depositi di piombo. Taluni lotti contengono un eccesso di grafite e di carbonato di calcio, che danno difficoltà di accensione e di combustione. Nel dubbio, è utile usare inneschi di tipo large pistol magnum. Trattandosi di una cartuccia per pistola, si ricordi di crimpare adeguatamente per rendere il ciclo di fuoco più fluido e rendere la combustione costante. Questo la aiuterà a migliorare la qualità delle sue ricariche.

D. sparando con il mio SEMIAUTOMATICO "X" modello "Y" in calibro "Z", mi sono accorto che a volte le palle tendono  a muoversi in avanti durante la fase di chiusura dell'arma!! Addirittura una volta una cartuccia si è smontata, cospargendo tutta la camera di polvere. Al poligono mi è stato suggerito di controllare la tensione del colletto, ma ho le idee un po' confuse sull'argomento. Nonostante abbia cercato di risolvere il problema, non sono ancora riuscito a trovare una soluzione decente. Vengo subito al punto: come posso aumentare la tensione del colletto dei miei bossoli?
R. nelle armi semiautomatiche, la palla è sottoposta a due forze contrastanti durante il ciclo di fuoco. Infatti, quando la cartuccia viene prelevata dal caricatore e viene spinta verso la camera, qualsiasi elemento che possa rallentarne il movimento, tende a  spingere la palla dentro nel colletto (cioè dentro nel bossolo). Viceversa, quando la cartuccia viene camerata ed il ciclo di fuoco si completa, la chiusura dell'otturatore tende a spingere il proiettile fuori dal colletto (cioè fuori dal bossolo). L'esperienza pratica dimostra che, al momento della chiusura dell'otturatore, la cartuccia subisce un allungamento che può andare, piuttosto grossolanamente, tra 0,08 a 0,15mm. Per risolvere il problema si può agire  in due modi. Il più semplice è quello di crimpare la palla. Ora, se questa soluzione è accettabile per i cacciatori, non lo è per chi si dedica al tiro di precisione. Premesso che la maggioranza dei proiettili da tiro è PRIVA del solco di crimpatura, tutte le volte che viene applicata una crimpatura ad una cartuccia da tiro vengono :

- peggiorate le proprietà aerodinamiche del proiettile
- peggiorata la precisione della cartuccia

Per questo motivo, è meglio limitare la crimpatura alle SOLE munizioni destinate alla caccia. La seconda soluzione, che è di gran lunga la migliore, è quella ricalibrare il bossolo in maniera tale da ridurre il diametro interno del colletto in modo che sia circa 0,05 - 0,08mm INFERIORE rispetto a  quello della palla che verrà usata. Nel caso di una ipotetica palla da .30", il diametro interno del colletto dovrà essere tra i  7,77 ed i 7,75mm. Questa operazione può essere condotta in tre modi alternativi, vale a dire :

- (1) rimuovendo l'oliva dilatatrice dalla matrice di ricalibratura totale che viene normalmente impiegata (o l'intero stelo decapsulatore, se non è possibile rimuovere l'oliva dilatatrice)
- (2) eseguendo una ricalibratura del solo colletto con una matrice specifica, solo DOPO avere compiuto la ricalibratura totale del bossolo con una matrice di ricalibratura totale (N.B. per le armi semiautomatiche i bossoli vanno SEMPRE ricalibrati completamente per evitare problemi di alimentazione!! La ricalibratura del colletto è una AGGIUNTA e non può mai essere considerata come sostituto alla ricalibratura totale)
- (3) eseguendo l'operazione indicata al punto (2), ma avvalendosi di una matrice di ricalibratura del solo colletto (neck - resizing die) dotata di una sistema di boccole intercambiabili (bushing system), meglio se con trattamento superficiale al nitruro di tungsteno, come ad esempio quella prodotta dalla Redding

D. ho di recente acquistato delle palle modello X e marca Y da Z grs. di peso perchè voglio iniziare a dedicarmi al tiro a 300m. Misurandole con un calibro, mi sono accorto che la loro lunghezza varia, a volte anche in maniera sensibile. Mi potete dire se è normale e se questo può influenzare negativamente la precisione?
R. bella domanda!! Diciamo subito che, dentro allo stesso lotto di palle, la loro lunghezza può variare tra 0,40 e 0,50mm. Più in generale, tenga conto che più la palla è di piccolo calibro e più è difficile avere tolleranze costruttive strette. Questo è assoluamente normale e non influenza minimamente la precisione.

D. che differenza c'è tra Lubaloy e Lubalox?
R. bella domanda!! Il Lubaloy è una lega in rame, zinco e stagno brevettata dalla Winchester come alternativa alla tradizionale lega rame-zinco utilizzata per le blindature dei proiettili. Lo scopo era quello di ridurre la formazione di depositi di rame dentro alla canna, durante il passaggio di proiettili ad alte velocità. Il Lubalox, è invece una vernice basata sul bisolfuro di Molibdeno, brevettata dalla sempre dalla Winchester per ridurre i depositi di rame dentro alla canna. Diciamo che lo scopo di questi due brevetti è assolutamente identico, solo che il risultato viene raggiunto in due modi diversi. 

D. che cartuccia è il .50BAT?

R. il .50BAT (detto anche 12,7x76mm o 12,7x77mm) è una munizione usata dalle FF.AA. USA tempo fa, in associazione con un'arma anticarro (N.B. BAT sta per Battalion Anti Tank) da 106mm. Serviva per "prendere la mira" prima di sparare con l'arma vera e propria, in modo da non rivelare al nemico la propria posizione. La denominazione della cartuccia era M48 oppure M48A1 e M48A2. Il bossolo viene riutilizzato con una palla da 700grs. (N.B. la cartuccia originale usava la palla da 700grs. della cartuccia militare americana M2) per le competizioni a lunga distanza dove il .50BMG è vietato, oppure dove è consentito sparare congiuntamente con il .50BMG ed il .50 BAT. La palla dovrebbe essere spinta (in teoria) a circa 600m/s. Anche se è possibile ricavare i bossoli del 12,7x76 da quelli del 12,7x99, la diffusione del .50BAT è limitatissima.
 
D. ho letto che si può usare l'aceto per togliere il piombo dalle canne al posto dei prodotti tradizionali basati sugli idrocarburi: è vero?
R. alcuni tiratori rimuovono le tracce di piombo dalle canne usando una soluzione al 50% di aceto di vino biano e acqua ossigenata. La canna deve essere poi perfettamente asciugata e lubrificata. Il difetto di questa ed altre "ricette" simili è che attaccano (violentemente!!) le bruniture, e le finiture in genere, delle varie armi, specie quelle di maggior pregio. Questo è il motivo per cui i fabbricanti di armi ne sconsigliano  l'uso.

D. quali sono le caratteristiche della cartuccia calibro 5,45x18mm?
R. la cartuccia calibro 5,45x18mm è stata sviluppata negli anni '70  del XX secolo per la pistola semiautomatica PSM. La cartuccia ha dimensioni molto modeste. In pratica è alta come una cartuccia calibro .22LR ed il bossolo è largo grosso modo come quello di una 6,35 Browning. La lunghezza del bossolo è di poco superiore rispetto a quello di una .22LR. La peculiarità è che il bossolo è del tipo "a collo di bottiglia" (e non cilindrico), il che consente comunque di inserire un quantitativo di polvere maggiore rispetto a bossoli di lunghezza simile. La PSM è una pistola con chiusura a massa, di dimensioni modeste, destinata essenzialmente al porto continuato da parte degli alti ufficiali dello Stato Maggiore sovietico. Questa almeno era l'idea dei progettisti. L'arma venne sviluppata presso l'arsenale di Izhevsk. Negli anni '90 del XX secolo venne realizzata anche una versione della PSM in calibro 6,35 Browning, che però non è mai stata molto famosa. Il proiettile del 5,45 è stato progettato da A. Denisskaya. Il nucleo è realizzato in acciaio (parte anteriore) e piombo (parte posteriore), ed è ricoperto da una blindatura in rame/zinco (probabilmente rame 90/10). Si dice che il proiettile sia in grado di perforare 45 strati di Kevlar, anche se non sono note le reali condizioni nelle quali è stato effettuato questo test (distanza, tipo di kevlar, etc.)

D. quando è nata la cartuccia calibro .22 Short? Quali sono le sue caratteristiche?
R. il .22 Short è stata la prima e la più vecchia cartuccia metallica di origine americana, essendo stata in produzione ininterrottamente dal XIX secolo ad oggi!! Venne realizzata dalla S&W nel 1857, per essere camerata nel revolver Modello 1. La denominazione "Short" venne apposta però solo nel 1871, quando venne presentato sul mercato il .22 Long Rifle. Anche se a noi la cosa può fare sorridere, il .22 Short venne concepito esclusivamente come cartuccia per difesa personale. Il suo caricamento originale prevedeva una palla da 29grs. (in piombo a punta tonda) spinta da 4,0grs. di polvere nera extrafine, molto simile a quella che  noi oggi chiamiamo FFFFg. Dopo il 1887 venne commercializzata la versione con polvere semi-infume e, dopo pochissimo tempo, anche con il caricamento di polvere infume. La Remington introdusse la cartuccia con innesco non corrosivo nel 1927 (noto con la denominazione commerciale di Kleanbore) e, nel 1930, presentò la prima cartuccia ad alta velocità. Venne camerata principalmente in armi corte (N.B. oltre alle pistole da tiro, non sono mancate anche delle pistole semiatomatiche da tasca in questo calibro), anche se non sono mancate camerature per armi lunghe (per tiro o caccia). Essendo in grado di sviluppare livelli di energia  MINIMIi, nei tempi più vicini ai nostri venne impiegata essenzialmente nel tiro agli animali nocivi (di peso comunque non superiore a 1 - 1,5Kg) ma, avendo anche una buona precisione intrinseca, venne impiegata anche nel tiro a segno. Fino al 2004, venne usata nella disciplina di tiro accademico detta "Pistola Automatica" (PA o Rapid Fire), quando venne sostituita in maniera definitiva dal .22 LR in seguito ad una decisione degli organi internazionali competenti. La .22Short può essere sparata anche in armi camerate per il .22LR, anche se allo stato attuale la prima è nettamente meno diffusa della seconda. Il peso di palla (nella produzione moderna, perchè in passato c'era anche una veriante con la palla da 40grs.) si aggira sui 27 - 30grs. a seconda dei vari produttori. La palla può essere di piombo a punta tonda (LRN), oppure ramata (copper LRN), sempre a punta tonda. Esistono anche palle con una introflessione apicale più o meno marcata, che viene spesso considerata come una vera e propria cavità. La velocità alla bocca oscilla tra i 300 ed i 330m/s, ed è strettamente dipendente dal tipo di arma impiegata e della lunghezza di canna. In passato le munizioni avevano una velocità che spesso era inferiore ai 300m/s. Esistono anche cartucce a bassa emissione sonora, con velocità di poco superiore ai 200m/s. L'energia cinetica alla bocca oscilla tra i 40 ed i 45Joule (cioè circa 4 Kgm). Dopo i 45-50m, la velocità decade molto rapidamente, ma si deve comunque tenere bene a mente che il .22 Short ha una gittata di circa 1500m. A brevi distanze è in grado di perforare circa 50mm di abete non stagionato, e in circostante particolarmente sfortunate, può comunque infliggere lesioni mortali.

D. ha iniziato l'attività venatoria con armi a canna liscia e rigata, ma ho ancora dei dubbi su quante munizioni posso detenere. Quali sono i riferimenti normativi? Quante munizioni posso detenere al massimo?
R. in base alla legislazione vigente (N.B. cioè sulla base del regolamento di attuazione del TULPS) si possono detenere, previa deuncia all'autorità di P.S. competente (per territorio), 200 cartucce per pistola e 1500 cartucce per fucile. Si noti che quando parla dei limiti relativi alla detenzione di munizioni, il Reg. Att. del TULPS contiene l'inciso "...per fucile da caccia...", definizione che però DEVE essere interpretata alla luce delle legislazione vigente. Infatti il Reg. Att. del TULPS risale al 1940 ma in quel periodo storico TUTTE le armi detenibili erano da caccia. Questo significa che le cartucce per fucile di cui parla la legge possono essere per armi a canna liscia o rigata e a palla singola o spezzata. Un disciplina peculiare è poi prevista per chi detiene UNICAMENTE munizioni per armi a canna liscia di tipo spezzato, che posson essere detenute SENZA obbligo di denuncia fino ad un massimo di 1000 pezzi.

D. pratico da anni il tiro dinamico sportivo con la pistola X modello Y e mi trovo spesso a sparare elevati quantitativi di munzioni su campi da tiro. Posso sparare più di 200 munizioni per ogni sessione di tiro?
R. in base alla legislazione vigente non è possibile acquistare, detenere e trasportare più di 200 cartucce per arma corta, per cui il superamento di questo limite esporrebbe il tiratore ad una responsabilità penale. Diverso è il caso in cui un tiratore, recandosi al poligono o al campo di tiro, acquisti e spari più volte munizioni per arma corta SENZA mai superare il limite dei 200 pezzi. Se un tiratore acquista 200 cartucce, le spara tutte e poi ne compra altre 200, non compie nessun genere di reato. Va precisato che la denuncia di acquisto delle munizioni non va fatta se le munizioni vengono esaurite immediatamente, cioè se non si ha la necessità di detenerle per un tempo SUPERIORE  a quello occorrente per fare la denuncia. Analogamente, non è necessaria alcuna denuncia se avvengono delle variazioni del quantitativo detenuto in dimunizione.

D. sono titolare di porto d'armi e detengo regolarmente una carabina ad aria compressa di alta potenza (23j) con la quale pratico il tiro a segno presso la locale sezione del TSN. Per potere fuori casa la carabina e recarmi al poligono, devo avere un giutificato motivo?
R. no. Per trasportare una carabina ad aria compressa di elevata potenza serve il porto d'armi, essendo la stessa sottoposta alla stessa disciplina delle armi da sparo. Se la carabina è scarica e in custodia, non serve alcun giustificato motivo per uscire di casa ad andare al poligono. Il giustificato motivo è un parametro che rileva solo per le armi ad aria compressa di modesta capacità offensiva (cioè con potenza non superiore ai 7,5j), le quali non richiedono il porto d'armi e sono acquistabili solo da soggetti maggiorenni.

D. che caratteristiche ha il 6mm Flobert a palla singola?
R. il 6mm Flobert (o .22 Flobert) è nato nel 1845 e montava, almeno in origine, una palla tonda (RN) da 5,6mm di diametro. La denominazione metrica effettiva del calibro è 5,6x7mm. Questo signfica che, volendo, si possono sparare le cartucce del 6mm Flobert anche nelle armi camerate per il 22LR. Il peso di palla è di circa 16grs., cioè 1,05g. Come energia cinetica siamo sui 15 - 20joule alla bocca. Tanto per fare un paragone, il 22Short sviluppa circa 50 - 60 joule alla bocca. Si tratta di una cartuccia usata essenzialmente per l'eliminazione dei ratti o di altri animali nocivi, anche se alcuni la usano per la caccia in capanno, ritenendola superiore ad altre munizioni usate per lo stesso scopo, come ad esempio l'8mm Flobert. La Sellier & Bellot ha attualmente in catalogo tutta una serie di munizioni a percussione anulare, tra cui anche il 6mm Flobert.
 
D. nelle F.A.Q. del Grurifrasca riportate un giudizio decisamente negativo sulle F-Rex e, in quanto ricaricatore amatoriale, desidero avere maggiori informazioni. In dettaglio:

- Quali tra gli aspetti negativi (qualità, costanza del prodotto, andamenti pressori, dosabilità, stabilità, residui, …) sono i più rilevanti?

- Le etichettature dei primi flaconi commercializzati da Fiocchi, ma la cosa è confermata da Armi Magazine che a suo tempo consultò direttamente il produttore ceco, le F-Rex altro non sono che i seguenti prodotti Lovex: F-Rex Red=S011 ; F-Rex Yellow=S020 ; F-Rex Green=D032 ; F-Rex Brown=D036, è da ritenersi che anche i rispettivi prodotti Lovex siano scadenti?

- E a questo punto è possibile che anche la SIPE N, attualmente prodotta da Lovex Explosia, soffra di problemi qualitativi ?


R. in breve :
 
- premesso che siamo dei convinti sostenitori del MADE IN ITALY, se un prodotto non è valido ci permettiamo di dirlo ugualmente, anche se ha a che fare con l'Italia. Premesso questo, il giudizio negativo sulle F-Rex non è solo il nostro, ma di molte altre persone. Se poi a qualcuno non piace perchè bisogna dire che una cosa va sempre bene se ha a che fare con GFL, a noi non sta bene
- il difetto principale delle F-Rex è la scarsa costanza tra una confezione e l'altra, anche all'interno dello stesso lotto. Si possono notare evidenti differenze di peso tra una confezione l'altra, probabilmente a causa del diverso tenore di umidità residua. Probabilmente il problema nasce o da un errore durante il lavaggio, oppure da una essicazione incompleta o, ancora, da una stagionaura imperfetta. Altri problemi sono la grafitatura ed il contenuto di agente riducente che non appaiono costanti. Questo lo si nota perchè a volte di sono problemi di accensione e di combustione, che altre volte non sono presenti.
- non ci sono problemi di dosabilità
- i problemi di stabilità riguardano unicamente le singole basi, che sono note per i fenomeni di autodecomposizione attraverso emissioni di vapori nitrosi. Ma questo è un aspetto che riguarda tutte polveri a singola base prodotte da chiunque. Con le singole basi (tutte, da chiunque siano prodotte) è buona regola non conservare a lungo la confezione dopo averla aperta
- che GFL lavori da sempre con terzisti lo sanno anche i sassi. Quello che non si sa è il controllo di qualità effettuato da GFL e (più di ogni altra cosa) COSA effettivamente abbia chiesto GFL a EXPLOSIA S.A.
- francamente non sappiamo che peso dare alle parole di Armi Magazine. Il motivo è che, anche se EXPLOSIA S.A. non lo dice, in realtà esistono parecchie varianti di polveri prodotte (e che lei vede commercailzzate dalla LOVEX). Per esempio, di D-032 ne esistono 6 varianti diverse. Lo stesso dicasi per la D-036. Nel corso del tempo, prima sono state ridotte, poi di nuovo aumentate, e poi ridotte nuovamente (ma potenzialmente aumentabili su richiesta del cliente). Come vede, la situazione è un po' più complicata di quella che appare e, dire che "...la polvere A è uguale alla polvere B...", è un affermazione che lascia il tempo che trova
- con riferimento alla sua domanda, quello che è emerso a oggi, è che non esistono uguaglianze tra una polvere e l'altra (F-REX con LOVEX e viceversa). Piccolo esempio. Anni fa si diceva che EXPLOSIA S.A. producesse polveri identiche alle Accurate Arms, ma si trattava di un falso. Erano polveri che mostravano una somiglianza fisica con le AA, ma nulla di più. Lo stesso dicasi per il rapporto tra LOVEX  e F-REX
- Le F-REX si avvicinano ad alcune polveri Lovex, ma non sono la stessa identica cosa. Magari potrebbero assomigliarsi fisicamente, ma chimicamente non sono la stessa cosa. Non si ossono dunque attribuire alle LOVEX i difetti ricontrati nelle F-REX.
- la SIPE nel corso del tempo è stata prodotta da : SIPE, SNIA, SFM, SNPE e NOBEL SPORT (gruppo SNPE). Attualmente viene prodotta da Nobel Sport Italia. Lo stabilimento produttivo principale di NSI è a Rivalta Scrivia (AL). Altri stabilimenti ausiliari si trovano in Francia. Germania e Repubblica Ceca. Da quando è stata creata, NSI ha messo in commercio oltre 3,5 miliardi di cartucce per fucile a canna liscia, molte delle quali caricate con la SIPE-N. Il fatto che NSI si avvalga anche dello stabilimento di EXPLOSIA S.A. non deve farle temere eventuali problemi qualitativi, da momento che questa polvere (così come le altre prodotte da NSI, come S4-N o GM-3, solo per citarne due) continua a funzionare perfettamente, sia a livello di ricarica industriale che a livello di ricarica casalinga. Per convicersene, basterebbe solo vedere non solo il quantitativo di munizioni per fucile a canna liscia che ogni anno vengono vendute (in Italia e all'estero) presso il pubblico dei cacciatori, ma anche l'elevato numero di trofei internazionali (di ogni genere) che sono stati vinti da tiratori che usavano cartucce prodotte da NSI
 
D. ho appena acquistato un Lee-Enfield modello X tpo Y, ma l'arma è priva di ottica ed io ne vorrei applicare una. Mi interessa molto la possibilità di montare un'ottica originale. Come posso fare per reperire un'ottica di tipo N32? Chi è che le vende in Italia? Ci sono delle armerie specializzate?
R. brutta faccenda!! Purtroppo le N 32  sono rarissime, e attualmente non esistono negozi specializzati  dove poterle comprare!! Oggi trovarne una è quasi come fare un terno al lotto. La strada più semplice (per modo di dire) è quella di provare tramite internet. Con una buona dose di fortuna,  quando qualche collezionista decide di vendere N32 la "mette in palio" su internet. Va comunque detto che quasi sempre si tratta di un caso, oltre al fatto che quando vengono vendute  costano un patrimonio!! Un link dove si possono trovare delle ottiche N32 è il seguente : mjsmilitaria.com  Ulteriori informazioni si posso avere al sito milsurps.com . Inoltre si possono trovare delle COPIE su ebay  u.s.a.  che sono molto belle ma purtroppo non vengono spedite in italia. Volendo, si possono  cercare anche su ebay inghilterra  sotto la voce enfield scope. Seppur raramente, ne appare una in vendita, anche se al massimo si tratta di 1 o 2 pezzi l'anno. Se si riesce a farsela vendere fuori dall’inghilterra  è fatta!! Il problema maggiore, oltre alla reperibilità, è che queste ottiche di solito hanno delle condizioni non sono delle migliori. Il restaturo è quasi sempre necessario, e questo è molto grave perchè in pratica nessuno è in grado di restaurarle in maniera corretta. L'unica eccezione in tal senso è colonnello Peter Laidner, che è l'ex addetto Sezione Tiratori Scelti dell’esercito britannico. Questa persona è oggi in pensione e ha fatto di questa sua passione un lavoro vero e proprio, ma i costi di tale restauro sono elevati. Una volta trovata l’ottica, mancano i pads da montare sul fucile e l’attacco  che ovviamente va adattato ai pads avvitati sul fucile (N.B. si ricordi che ogni attacco è unico e fatto solo per quel fucile!! Infatti l’esercito inglese le faceva montare alla Holland &Holland). Come pezzi di ricambio per le N32 sono ottime le N42 , che sono un pò piu facili da trovare. Sono quelle da artiglieria e sono intercambiabili con le N32  ma senza torrette  (N.B. i restauratori le usano per sostituire le lenti ribaltatori di focale ed altri pezzi).

D. gradirei molto avere delle informazioni su come poter ricaricare delle munizioni con palla monolitica da impiegare nella caccia al cinghiale sulla breve distanza, in quanto canaio, con una carabina Ruger camerata in 44 remington magnum. Sono in possesso dei seguenti ingredienti :
 
palle Barnes XPB da 200 e 225 grani
polvere Ww 296 (ma volendo posso reperire anche la Hogdon H110)
bossoli Remington nuovi
inneschi CCI Large Rifle Primers #250 magnum
 
Dato che non riesco a trovare un manuale che mi possa in qualche modo indirizzare, ho pensato di chiedere lumi a Voi: potreste aiutarmi?

R. purtroppo caricare con le palle Barnes è un problema perchè sono troppo lunghe e questo "ruba" spazio alla polvere che potrebbe essere immessa nel bossolo. Per questo motivo, le dosi di polvere "normali" difficilmente sono utilizzabili. Questo è problema è aggravato quando si parla di cartcce per arma corta. Diciamo che nel suo caso si potrebbe provare in questo modo:
 
PALLA DA 200grs.
 
WW-296  22,0 - 24,0
H-110 22,0 - 24,0
 
PALLA DA 225grs.
 
WW-296  20,0 - 22,0
H-110 19,0 - 21,0
 
Ovviamente servono inneschi magnum ed un crimpatura  adeguata. Cominci sempre dalla dose minima e prosegua gradualmente verso la massima

D. ho appena acquistato una carabina di marca A , modello B in calibro C e volevo sapere come fare per effettuare il rodaggio dell'arma. Il libretto di istruzioni non dice nulla a riguardo. C'è qualcosa che devo fare per evitare di danneggiarla?
R. fare il rodaggio ad un'arma nuova signfica solo sparare qualche centinaio di colpi, ricordandosi di pulirla SCRUPOLOSAMENTE dopo ogni sessione di tiro per rimuovere i residui di carbonio ed i (pericolosissimi) depositi di rame, che sono i più duri da togliere ed i più deleteri per la precisione. Naturalmente l'arma NON SI PULISCE CON L'OLIO PER ARMI (come credono in molti!!), ma solo con prodotti appositi. Serve un prodotto per togliere i residui di carbonio ed uno per rimuovere i residui di rame. Serve una bacchetta di pulizia di lunghezza adeguata, scovoli in bronzo solforoso e scovoli in nylon (= per quando si usa uno sramatore, o gli scovoli di bronzo verranno corrosi e l'arma non verrà pulita) del diametro adeguato. Per i prodotti chieda al suo armiere di fiducia, oppure contatti direttamente la MIDWAY ITALIA, che è il più grosso distributore italiano di articoli per armi, ricarica, accessori e quant'altro gira attorno al settore armiero. Un discorso completamente diverso è quello della pulizia dei pori del metallo (= barrel break-in) della canna. Ci sono una marea di metodi per effettuare la pulizia dei pori del metallo, fondamentalmente perchè ogni giorno si sveglia qualche esperto (vero o presunto) che sostiene di avere inventato un nuovo metodo rivoluzionario per effettuare la pulizia dei pori del metallo (e che quelli indicati dagli altri sono errati). In questa sede indicheremo solo i due metodi più diffusi. Il metodo LUNGO è il seguente :
 
- pulire e sgrassare completamente l'arma, con riferimento specifico all'anima della canna
- andare al poligono
- sparare un colpo solo
- togliere l'otturatore
- dare 8 - 10 passate dentro nella canna con una pezzuola imbevuta di un prodotto per rimuovere i residui di carbonio
- asciugare la canna
- dare 3 - 4 passate dentro nella canna con una pezzuola imbevuta di un prodotto per rimuovere i residui di rame
- lasciare agire per un paio di minuti
- asciugare la canna
- dare 1 - 2 passate dentro nella canna con una pezzuola cosparsa di con una pasta lappante / lucidante
- dare una passata alla canna con una pezzuola imbevuta di olio per armi in modo da rimuovere eventuali residui di pasta lappante / lucidante
- asciugare la canna
- rimontare l'otturatore
- sparare un altro colpo e ripetere la procedura dall'inizio per un totale di 50 o 60 colpi (a seconda di quanto è rugosa la canna, cosa che può desumersi in astratto da quanto è stato difficile pulire l'arma nuova)
 
Il metodo CORTO è il seguente :
 
- sparare 10 colpi effettuando una pulizia dopo ogni singolo colpo come indicato nel METODO LUNGO
- sparare 15 colpi effettuando una pulizia dopo ogni TRE colpi come indicato nel METODO LUNGO
 
Questo metodo prevede solo l'esplosione di 25 colpi ed è molto più rapido del precedente. Può benissimo utilizzare il metodo corto se non ha particolari problemi. A conclusione di tutto questo, segnaliamo che qualche anno fa sono entrati in commercio i prodotti dell'americana KAL-GARD. In questa linea di prodotti ne esite uno che serve per fare la pulizia profonda dalla canna, semplicemente applicandolo dentro alla canna e sparando. Sparando con la canna "bagnata" da questo prodotto, si ottiene un sorta di "lappatura a caldo" che semplificherà molto le  operazioni di pulizia profonda della canna della propria arma. Lo stesso prodotto può essere usato anche per ripristinare la condizione di canne che hanno sparato molte migliaia di colpi.

D. ho una Tanfoglio Standard comprata nuova nel 2011. Ha sempre funzionato bene ma ultimamente fa cilecca con munizioni ricaricate. Ad un esame dell'innesco si apprezza un segno fiacco e poco marcato. Potete aiutarmi per favore?

R. per quanto riguarda l'arma, dal momento che le Tanfoglio sono armi eccellenti, e che lei stesso dice che l'arma ha sempre funzionato bene, quasi sicuramente è un problema di sporcizia accumulata nel canale del percussore. Detto questo, in breve :
 
- estragga il percussore e pulisca la sua sede con un solvente. Pulisca anche la molla ed il percussore, poi lubrifichi il tutto con olio per armi a BASSISSIMA densità (MAI grasso od olio molto denso perchè impedisce al percussore di funzionare correttamente) e lo rimonti
- verifichi se la molla del percussore per qualsiasi ragione è usurata o danneggiata, e la sostituisca se è necessario
- verifichi se è penetrato qualcosa nella sede della molla del cane. Pulisca e lubrifichi il tutto se necessario.
- verifichi se la molla del cane per qualsiasi ragione è usurata o danneggiata, e la sostituisca se è necessario
 
Per qualsiasi operazione indicata in precedenza, si faccia sempre aiutare dal suo armiere di fidudcia se ha dei dubbi o se non è in grado di compiere l'operazone in autonomia. Non c'è mai da vergognarsi nel chiedere aiuto. Noi stessi siamo degli eterni apprendisti. Non è tutto. Il problema che ha lamentato potrebbe anche essere originato da un lotto di bossoli o di inneschi di cattiva qualità. Per gli inneschi basta provare a cambiare marca, tenendo sempre come riferimento quelli di migliore qualità. Per quanto riguarda i bossoli, invece :
 
- usi solo bossoli di buona qualità
- divida i bossoli i gruppi dello stesso produttore
- rettifichi le sedi degli inneschi con l'apposita fresa (= operazione fondamentale per avere tutti gli inneschi inseriti alla stessa profondità, e quindi per avere percussioni regolari)
- verifichi di inserire sempre  CORRETTAMENTE gli inneschi, perchè un innesco inserito male è una causa certa di problemi di percussione
- si ricordi di tenere pulite le sedi degli inneschi quando ricarica, perchè spesso la presenza di feccia in questo punto causa notevoli problemi di percussione
 
D. ho un problema di ricarica con il 9x21. Hho ricaricato con palle da 145gr "target bullet" in piombo con 5.2gr di vihtavuori n350 ed un o.a.l. di 29,50. ma niente da fare la palla arriva sul bersaglio di traverso facendo un buco enorme e strappando il bersaglio stesso. La mia domanda è : devo aumentare le dosi o diminuire?
R. la Sierra, con la 3N37, usa 7,2grs. dietro alla sua palla da 150grs. come dose massima. Tenuto conto del fatto che la N-350 è leggermente più rapida a bruciare della 3N37 (N.B. il che signfica che a parità di calibro e di peso di palla, andrà dentro un po' meno polvere rispetto alla 3N37), possiamo provare a fare alcuni ragionamenti deduttivi :
 
- va bene la OAL di 29,50mm
- vanno bene i soliti inneschi small pistol standard
- ipotizzando che 5,0 - 5,2grs. di N-350 sia la dose minima e che 7,0 sia quella massima, potrebbe provare con un dose intermedia di 6,0grs.
- si ricordi di crimpare la palla dopo averla inserita
- se non ha rilevato segni di sovrapressione significa che le pressioni sono basse, magari insolitamente basse a causa di una carica inadeguata
 
D. mi potete dare qualche informazione sulla cartuccia calibro 50 Beowulf? E' vero che può fermare un'auto in corsa? Si può avere in Italia? E' vero che può essere sparata a tutti quelli che possiedono un M-16?
R. il 50 Beowulf è nato per rispondere alle esigenze di chi considerava la normale piattaforma AR-15 scarsamente potente. La cartuccia non è altro che un .50AE allungato in maniera tale da entrare nei normali caricatori destinati al 223Remington. Infatti, la OAL del 50 Beowulf è identica a quella del 223Remington, in modo da rendere intercambiabili i caricatori. E' sufficiente montare  un semicastello superiore in calibro 50Beowulf su un qualsiasi semicastello inferiore in calibro 223 per potere sparare il .50Beowulf. La cartuccia è nata attorno ad una palla da 325grs, lanciata a poco meno di 580m/s, il che significa avere circa 359 Kgm alla bocca. Tanto per dare un'idea, è un po' come sparare un cartuccia calibro 12/70 a piena carica con una palla da 32g di piombo. Per quanto riguarda gli effetti, anche se si è detto che la cartuccia è stata progettata per fermare in auto in corsa, in realtà non è assolutamente vero. Può danneggare un'auto in corsa, ma non la può certamente fermare sul posto. Per rendersene conto, basta fare un paio di calcoli elementari. Supponiamo di avere un veicolo del peso di 5 tonnellate che si muove alla velocità di 50Km/h. L'energia cinetica di cui è animato sarà di:
 
Ec = 5.000 x 5.000 x 13,89 : 2 = 173.611.111,2 J cioè 17.697.360,98 Kgm
 
mentre l'energia cinetica sviluppata da 50 Beowulf con una palla da 325grs. è di :
 
Ec = 578,93 x 578,93 x 0,02106 : 2 = 3529,2J cioè 359,6 Kgm
 
Si capisce subito che chi sostiene che il 50 Beowulf possa fermare un auto in corsa, o è in malafede o è molto ignorante. Parecchio ignorante!! Si può danneggiare un veicolo (tenendo conto che le cartucce montano palle di tipo JHP o FMJ-RN), ma non si può assoluamente fermarlo sul posto. E' un po' come quelli che pensano di andare in Africa e di fermare sul posto un elefante che carica. Un elefante adulto pesa fino a 6 tonnellate e riesce a correre (per brevi tratti), fino a 50 Km/h (cioè 13,89m/s), per cui, se sta caricando, la cosa migliore da fare è sparargli dritto in testa e spostarsi di lato il più in fretta possibile!! Non c'è nessun arma da caccia grossa capace di arrestare sul posto un elefante che carica. Lo stesso discorso vale per il 50 Beowulf. Non c'è nessuna cartuccia per arma portatile in grado di arrestrare sul posto un autoveicolo in corsa. Non  è possibile aggirare la fisica. Detto questo, allo stato attuale la cartuccia non è disponibile in Italia. Ad ogni modo, chiunque possieda un AR-15, potrebbe sparare  il 50Beowulf senza problemi,semplicemente montando un semicastello superiore in calibro 50 Beowulf sul semicastello inferiore in calibro 223 Remington.

D. che polveri posso usare per la ricarica dell'8mm CF?
R. bella domanda!!In passato si usavano molto polveri come RANDITE, EXCELSIOR, UNIVERSALE o ACAPNIA in dose di 0,15g per 5g di piombo. Alcuni vecchi testi indicavano 0,20g di RANDITE dietro a 6g di piombo. Altri cacciatori che ricercano esclusivamente colpi a bassa intensità, prediligono polveri come PRIMA SUBSOND o F2 SUBSOUND in dose di 0,12g per 8,0g di piombo. Le polveri che sono comunque più utilizzate sono le doppie basi di tipo lamellare o sferoidale come SIPE-N, S4-N o WW-540 in dose di 0,20g per 5g di pombo. Alcuni usano 0,20g di GM-3 dietro a 6g di piombo. In certi testi vengono indicati anche 0,20g di SIPE-N o di S4-N dietro a 6,0 - 7,5g di piombo.

D. che bossoli devo usare per ricaricare l'8mm CF?
R. in commercio esistono due tipologie di bossolo: quelli in plastica e quelli in ottone. I primi sono più economici, ma hanno il difetto di avere delle pareti più spesse, cosa che riduce la quantità di polvere e piombo inseribile all'interno. Per questo motivo, è nettamente meglio utilizzare i bossoli in ottone. Va segnalato che la lunghezza della cartuccia finita è compresa tra 43,60 e 44,30mm a norma CIP.

D. mi sono avvicinato alla caccia in capanno e vorrei ricaricare l'8mm CF. Che tipo di inneschi devo usare?
R. i bossoli possono avere due tipi diversi di sedi degli inneschi. In primo luogo ci sono bossoli con sedi per gli inneschi di tipo small pistol .Ci sono divergenze di opinione tra quelli che prediligono gli inneschi small pistol standard (rienuti più utili per avere una fucilata meno rumorosa) e quelli che prediligono gli inneschi small pistol magnum (ritenuti più utili per avere una combustione costante anche a basse temperature). La seconda tipologia di bossoli è quella con sede per gli inneschi GFL 615, che è la più diffusa.

D. come posso fare per pulire i bossoli senza ricorrere al classico vibropulitore? C'è un metodo alternativo alla graniglia che mi permetta di risparmiare tempo e denaro?
R. in commercio esiste un prodotto che, diluito al 50% rende praticamente nuovi i bossoli anche se MOLTO sporchi. Il liquido é prodotto dalla Mafra, una ditta che produce detergenti anche per auto. Si tratta di un liquido azzurro e denso denominato Mafrasol. Non va usato puro, ma deve essere diluito al 50%. Lo si può acquistare presso grosse ferramenta, centri commerciali, negozi specializzati in articoli per la pulizia delle autovetture, oppure con un pò di fortuna in qualche officina o qualche distributore di benzina. Per l'uso occorre munirsi di un contenitore tipo pentola con colapasta estraibile. Si riempie il colapasta con i bossoli e lo si immerge per circa 2 - 3 minuti nella pentola contenete il prodotto, avendo cura di estrarre e affondare il colapasta tre o quattro volte. Dopo si gettano i bossoli in un contenitore pieno di acqua. Si risciaquano alcune volte eliminando l'abbondante schiuma. I più pignoli possono usare un pennellino o dei cotton fioc per rimovere la schiuma dall'interno. I bossoli si possono poi asciugare con l'aria compressa, oppure lasciandoli esposti al sole (nelle giornate estive) o appoggiandoli sopra un termosifone (nelle giornate invernali). Una volta terminata la pulizia, i bossoli sembrano nuovi!! Il liquido ha il vantaggio che dopo parecchie applicazioni può essere filtrato e riutilizzato.

D. a quali criteri devo fare riferimento per acquistare un'arma per difesa personale?
R. premesso che "l'arma migliore" o "il calibro migliore" sono concetti PRIVI di qualsiasi base scientifica e del tutto ILLOGICI, si può fare riferimento ai seguenti criteri :
 
- AFFIDABILITA' = è la cosa più importante di tutte!! Se l'arma non è affidabile non va nemmeno considerata come ipotesi. Più l'arma è diffusa a livello internazionale (RIPETIAMO a livello internazionale e non solo in un paese o nel cervello di alcuni fanatici !!) e più è sintomo che è affidabile
- DURATA = l'arma (sottoposta a regolare manutenzione) le deve durare NON solo alcune migliaia di colpi, ma come minimo qualche decina di migliaia di colpi
- PROPRIETA' BALISTICHE = la cartuccia deve essere bilanciata e precisa (profilo interno ed esterno). Deve fornire alla palla velocità adeguata, ma deve anche sviluppare energia cinetica adeguata sul bersaglio. Ci vogliono solo 8 Kgm per uccidere un uomo, tuttavia cartucce capaci di sviluppare tra i 40 e gli 80Kgm si sono rivelate le migliori per difesa personale, a patto ovviamente di colpire il bersaglio nel modo corretto. Avvicinandosi agli 80Kgm la cartuccia comincia a diventare ingestibile. Oltre gli 80 Kgm la cartuccia è del tutto inutile per difesa personale perchè l'incontrollabilità e la sovrapenetrazione diventano fattori determinanti
- CAPACITA' DEL CARICATORE = deve avere il più alto volume di fuoco possibile compatibilmente con il peso in assetto operativo dell'arma
- ERGONOMIA = l'arma non  deve risultare scomoda da impugnare, manipolare e da usare
- PESO IN ASSETTO OPERATIVO = non deve mai essere eccessivo, ma occorre anche ricordarsi che il peso va parametrato alla funzione svolta. Un'arma per difesa personale ha un peso DIVERSO da un'arma destinata all'attività di pattugliamento da parte delle FF.AA. e così via
- MODALITA' DI FUNZIONAMENTO = l'arma deve SEMPRE funzionare fluidamente e non deve avere una meccanica troppo complessa. Più la meccanica è complessa e più possono verificarsi inceppamenti o malfunzionamenti di vario genere, per non parlare di potenziali rotture
- PRECISIONE = l'arma deve avere precisione sufficiente per gli scopi  ai quali è destinata, chiaramente EVITANDO scemenze come quelle del tipo "...in morsa quest'arma fa rosate di 25mm a 50m..." dato che simili misure in difesa personale non interessano proprio a nessuno
- ACCESSORI DISPONIBILI= se si intende usare l'arma per attività particolari (per esempio la difesa personale), o di carattere professionale, gli accessori potrebbero essere determinanti. Ci sono le mire al trizio? Esistono le guancette più o meno sottili? Ci sono fondine adatte ? La posso personalizzare in base ai miei gusti? E così via...........
- PREZZO = non deve essere eccessivo rispetto alla funzione a cui è destinata. E' chiaro che un express fatto  a mano da un artigiano costerà molto di più rispetto ad una pistola per difesa personale
- DIFFUSIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE = se l'arma gode di uno scarso livello di diffusione a livello internazionale non deve essere presa in considerazione. Più è diffusa e più è apprezzata per le sue qualità. Questo significa che più è diffusa e più è affidabile
 
L'arma migliore del mondo non esiste !! Sta solo ne cervello bacato di certi individui, che purtroppo possono condizionare le menti di milioni di persone. Se in armeria si riesce a trovare un'arma che offre un compromesso valido tra tutti i fattori indicati in precedenza, allora quella potrebbe essere l'arma pià adatta allo scopo. E' chiaro che ce ne saranno alcune in grado di fornire compromessi adeguati, e non una sola, ed è qui che scatta la scelta personale.

D. dato che si possono detenere fino ad un massimo di 1500 cartucce per fucile, posso portare a caccia 3000 cartucce se esco insieme a mio fratello?
R. in base alla legislazione vigente (N.B. cioè sulla base del Regolamento di Attuazione del TULPS), il quantitativo massimo di munizioni detenbili non è cumulabile, per cui se due o più persone escono insieme per una battuta collettiva a caccia, potranno potrare con loro SOLO un massimo di 1500 cartucce, a nulla rilevando il numero effettivo dei cacciatori presenti.

D. tempo fa ho portato in armeria la mia pistola X di marca Y e calibro Z a riparare. Dal momento che mi trovo spesso fuori città per lavoro, posso mandare il mio amico in armeria a ritirala?
R. no, a meno che l'amico non si in possesso di idoneo titolo. Le regole relative alle armi si applicano anche alle munizioni, per cui oltre alla denuncia è necessaria (o meglio, è prodromica) la titolarità di una licenza di P.S.. Quindi, se l'amico è in possesso di porto d'armi, egli si potrà recare in armeria a ritirare l'arma (N.B. è meglio avvisare preventivamente l'armiere per evitare problemi). In caso contrario, ci si deve  recare di persona in armeria per ritirare la propria arma, non potendo essere sostituiti in ciò da un soggetto privo di porto d'armi.

D. ho cominciato a praticare il tiro a lunga distanza da un po' di tempo ma c'è una domanda alla quale non sono ancora riuscito a trovare risposta. Mi potreste dire quali sono le condizioni alle quali una cartuccia riesce esprimersi al meglio? In pratica, cosa devo fare per avere i migliori risutlati possibili?
R. bella domanda, anche se per rispondere sarebbe necessario scomodare una trattato di balistica esterna. Per avere i migliori risultati servono :

- un'arma di qualità elevata
- un'ottica di qualità elevata
- una munizione di qualità elevata
- il possesso di una tecnica di tiro al di sopra della media

Questi sono, ovviamente, requisiti preliminari "...per sparare bene..." o, meglio, per sparare meglio rispetto alla massa !! Se poi lei intende anche riferirsi alle condizioni atmosferiche che facilitano il tiro, forse una tabella potrebbe essere la cosa più chiara di tutte :

Funzionamento migliore
Funzionamento peggiore
alta temperatura esterna
1) migliora la combustione
2) aria meno densa
3) rduce l'attrito incontrato dal proiettile
bassa temperatura esterna
1) peggiora la combustione
2) aria più densa
3) aumenta l'attrito incontrato dal proiettile
bassa pressione atmosferica
1) pressione inferiore
2) aria meno densa
3) riduce l'attrito incontrato dal proiettile
alta pressione atmosferica
1) pressione maggiore
2) aria più densa
3) aumenta l'attrito incontrato dal proiettile
altezza sul livello del mare elevata
1) aria meno densa
2) riduce l'attrito incontrato dal proiettile
altezza sul livello del mare scarsa
1) aria più densa
2) aumenta l'attrito incontrato dal proiettile
bassa umidità
1) aria meno densa
2) riduce l'attrito incontrato dal proiettile
alta umidità
1) aria più densa
2) aumenta l'attrito incontrato dal proiettile

D. ci sono siti dove visualizzare gli esplosi di armi e, nello specifico per la Beretta M-98 ?
R. con riferimento specifico alle Beretta, potrebbe provare a consultare il sito
 
www.berettaweb.com
 
In senso più generale, potrebbe provare con :
 
http://www.gundigest.com/exploded-gun-drawings
 
http://www.urban-armory.com/diagrams/exploded.htm
 
http://home.gwu.edu/~wfrowe/drawing.html
 
https://www.americanrifleman.org/handguns/exploded-view/
 
https://it.pinterest.com/wade83ut/exploded-views/
 
https://www.brownells.com/schematics/index.htm


Per quanto attiene alla bibliografia, potrebbe provare con 
 
THE GUN DIGEST BOOK OF  EXPLODED GUN DRAWINGS
FIREARMS DISASSEMBLY WITH EXPLODED VIEWS

 
entrambi reperibili nelle librerie specializzate o su Amazon. Buona fortuna
 
D. mi potete dire come varia la velocità alla bocca in funzione della lunghezza di canna nel .223 Remington ? E come varia la lesività del proiettile?
R. qualsiasi cartuccia ha una velocità alla bocca che è direttamente proporzionale alla lunghezza della canna in cui viene sparata. In altre parole, più la canna è lunga e più la velocità alla bocca sarà elevata. Questo rapporto di proporzionalità diretta vale fino a quando non è avvenuta la combustione completa della carica di lancio. Una volta che la carica di lancio è completamente bruciata, un eventuale aumento della lunghezza di canna provoca una decelerazione della palla (perchè gli attriti diventano preponderanti rispetto all'accelerazione impressa alla palla). Questo spiega perchè i produttori tendono ad ottimizzare la lunghezza di canna attorno a lunghezza standard. Un canna da 50cm  riesce a fornire una combustione di circa il 90 - 95% della carica di lancio di un .223 Remington. Questo spiega perchè le canne da tiro hanno lunghezze di 61 - 66cm, mentre le canne ordinarie hanno canne con lunghezze attorno ai 50cm. Premesso ciò, è evidente che ogni diminuzione della lunghezza di canna rispetto ai classci 50cm porterà solo una minore velocità alla bocca. Questo fenomeno, a parità di calibro, è maggiromente evidente :

- per lunghezze di canna ridotte in maniera eccessiva
- per cartucce con peso di palla elevato
- per basse temperature

Premesse queste considerazioni di carattere generale, ecco alcuni numeri utili per fare qualche ragionamento :
 
CARTUCCIA SS-109 E LE VARIANTI MAGGIORMENTE SIGNIFICATIVE ATTUALMENTE IN PRODUZIONE

Palla peso/tipo
V (0) *
 E (0) *
SS-109 FMJ-BT 62grs. (4g.) - Belgio
940 m/s
 1767 J / 180 Kgm
DM-11 FMJ-BT 63grs. (4,1g.) - Germania
 936 m/s
 1796 J / 183 Kgm
GP-90 FMJ-BT 63grs. (4,1g.) - Svizzera
905 m/s
1679 J / 171 Kgm

LEGENDA

- Palla peso/tipo = peso e tipologia della palla, con indicazione del Paese costruttore
- V(0) = velocità alla bocca in m/s
- E (0) = energia cinetica alla bocca in J e Kgm
- * = dati ottenuti in canna manometrica da 50cm (20")


VARIAZIONE DELLA LUNGHEZZA DI CANNA E VARIAZIONE DELLA VELOCITA' ALLA BOCCA


Lunghezza di canna
V(0)
 Differenza
210
723
199
240
764
158
270
796
126
300
825
97
330
843
79
360
866
56
390
878
44
420
892
30
450
906
16
480
915
 7

 LEGENDA

- Lunghezza di canna = indica la lunghezza della canna manometrica utilizzata per la prova (in mm)
- V(0) = velocità alla bocca in m/s di una cartuccia SS-109, che nel test in oggetto ha sviluppato una velocità di circa 922m/s
- Differenza = indica la perdita di velocità in m/s rispetto allo stesso proiettile sparato nella canna manometrica "classica" da 50cm (20")

Per quanto riguarda la lesività del proiettile, può essere utile fare una serie di considerazioni con le velocità di impatto della cartuccia M-193 ed il relativo comportamento terminale. Come è noto, questa cartuccia, con palla FMJ-SN da 55grs., si comporta in maniera difforme a seconda della velocità di impatto. In altre parole, mentre in caso di impatto ad alta velocità si spezza in due e produce un numero elevato di frammenti, se l'impatto avviene a bassa velocità questo fenomento non si presenta. A seconda che avvenga, o meno, la frammentazione e la produzione di framment, si avrà una lesività maggiore o minore sui tessuti umani. La tabella sottostante sintetizza questo fenomeno :


Fascia di velocità
Comportamento
tra 980 e 960 m/s
sono presenti frattura e frammentazione ed il numero di frammenti è elevato
tra 950 e 810 m/s
sono presenti frattura e frammentazione ma il numero di frammenti tende a ridursi
tra 800 e 770 m/s
c'è la frattura e sono chiaramente distingubili corpo e ogiva, mentre il numero di frammenti è ridottissimo
a 730 m/s
il proiettile è integro ma si deforma ancora la parte caudale, con perdita evidente di una parte del nucleo
a 650 m/s
il proiettile è integro ma si deforma ancora la parte caudale, con perdita della parte più arretrata del nucleo, anche se in forma minore
630 m/s
il proiettile è integro ma la deformazione è pressochè scomparsa e la perdita della parte basale del nucleo non si verifica


D. vorrei acquistare un red dot, da montare su M16 (maniglia) o sul Benelli M4, capisco che "dipende da come dovrei usarlo", essenzialmente difesa personale e/o uso breve, medio breve distanza. Mi sono un po documentato, e ci sono i prezzi più svariati dai 50 euro ai 800, con un range tecnico vario ed esteso e francamente ho solo confusione. Potete indicarmi i range (requisiti medi) necessari?
R. preliminarmente va fatta una distinzione tra :
 
- sistemi di puntamento elettro ottici = costano di meno, sono tendenzialmente più robusti e sono genericamente dedicati al tiro a breve distanza
- sistemi di puntamento ottici (o a gruppi di lenti che dir si voglia) = costano di più, sono tendenzialmente meno robusti e sono essenzialmente dedicati al tiro a distanze maggiori
 
Detto questo, se dovesse impiegare il red dot per scopi professionali, l'indicazione tassativa sarebbe quella di acquistare un aimpoint, dato che anche in questo campo, vale il detto CHI PIU' SPENDE, MENO SPENDE. Premesso ciò, ci permettiamo sottoporre alla sua attenzione i seguenti aspetti :
 
- esegua un "taglio delle ali", escludendo la fascia di prezzo inferiore e quella superiore
- escluda tassativamente tutti i prodotti di prezzo troppo basso, dal momento che la qualità si paga ed un prodotto a basso prezzo la potrebbe "piantare in asso" nel momento meno opportuno
- escluda i modelli dedicati al tiro sportivo, ed in particolare quelli con un semplice schermo esposto e senza alcuna protezione (sparare per divertirsi è diverso da sparare per difendersi)
- privilegi i modelli più robusti
- privilegi i modelli destinati all'utenza professionale o all'impiego venatorio (sono le due classi più robuste)
- verifichi che si tratti di un prodotto impermeabile
- verifichi che le lenti abbiano il trattamento antiriflesso
- privilegi le lenti di vetro e non di policarbonato
- privilegi la funzionalità (è comodo da usare? i comandi sono intuitivi e razionali? e così via)
 
D. sulla base di una discussione avvenuta in armeria, mi è sorto un dubbio sulla possibilità di ricaricare personalmente le proprie munizioni. E' effettivamente lecita la ricarica personalizzata delle munizioni?
R. si, perchè allo stato attuale non esiste NESSUNA norma che la vieti espressamente. Dal momento che uno dei principi essenziali del diritto penale italiano è che non esiste reato se non preesiste ad un determinato fatto una norma che lo vieti espressamente, qualificandolo come reato, la ricarica delle propria munizioni DEVE essere considerata lecita sotto tutti i punti di vista.

D. quali sono i componenti della ricarica personalizzata che possono essere detenuti senza denuncia?
R. premesso che la polvere da sparo può essere detenuta SOLO previa denuncia all'autorità di P.S. si possono detenere LIBERAMENTE (= cioè senza obbligo di licenza), le palle, i bossoli, gli inneschi, i bossoli innescati, i pallini, i pallettoni, le borre, i dischetti separatori, i dischetti di chiusura e tutto quello che è diverso dalla polvere da sparo.

D. come si fa collegare il quantitativo massimo di polvere detenibile con la polvere che è già stata usata per ricaricare le proprie munizioni?
R. secondo il  D.M. 23/09/1999, una singola cartuccia per arma corta contiene 0,25g di polvere (cui corrispondono, in linea teorica, 4000 cartucce), mentre una per arma lunga 1,785g di polvere (cui corrispondono, in linea teorica, 560 cartucce). Questi quantitativi devono essere computati con quelli di polvere già detenuta, in modo da non superare i limiti massimi imposti dalla legge.

D. è possibile sparare delle cartucce calibro .45 LC in una carabina a leva calibro .454 Casull del brasiliano Rossi? Personalmente credo di sì, ma, prima di provare, vorrei un vostro parere. E per i .460S&W Magnum sempre nella sunnominata carabina?
R. in breve:
 
- è possibile usare un'arma camerata per il 454Casull per sparare della cartucce calibro 45LC
- NON è possibile usare un'arma camerata per il 45LC per sparare della cartucce calibro 454Casull
 
Chi possiede armi camerate in calibro .454 è solito sparare anche cartucce calibro .45LC. Il motivo è quello di contenere i costi di gestione dell'arma, oltre al fatto di non impiegare in maniera continuativa cartucce estremamente potenti. Detto in altri termini, dal momento che il 454 lavora a pressioni molto più alte rispetto al .45LC, è del tutto sicuro usare armi camerate in 454 Casull per sparare cartucce calibro 45LC, mentre non è possibile fare il contrario. Il .460S&W Magnum è una sorta di .454Casull "allungato", per cui, chi ha armi camerate per il 460S&W Magnum può spararci cartucce calibro .454Casull o .45LC, anche se la precisione non sarà ottimale (specie con le "corte" cartucce calibro .45LC). Ovviamente, non sarà possibile fare il contrario, cioè non è possibile sparare cartucce calibro .460S&W Magnum dentro ad armi camerate nei calibri .454Casull o .45LC. Questo, non solo per motivi di dimensioni, ma anche per motivi legati alla diverse pressioni di esercizio.

D. il mio armiere di fiducia mi ha detto che le cartucce ricaricate devono sempre essere crimpate per migliorare l'affidabilità e le prestazioni. Al poligono invece, alcuni vecchi tiratori, mi hanno detto detto che crimpare le proprie cartucce non serve a nulla : chi ha ragione dei due ?
R. ha ragione il suo armiere, anche se vanno fatte alcune precisazioni. Esistono DUE forme DIVERSE di crimpatura, ognuna delle quali ha uno scopo ben preciso. Lo scopo primario della crimpatura è quello du  EVITARE che la palla possa sposatarsi (aventi o indietro) in seguito al rinculo dell'arma. Questo andrebbe ad alterare la lunghezza di assemblaggio della cartuccia (OAL), e provocherebbe tutta una serie di problemi molto gravi. In primo luogo l'arma può incepparsi. Inoltre si potrebbe generare una sovrapressione (se la cartuccia si "accorcia") o una combustione anomala (se la cartuccia si "allunga"). Più il rinculo è forte e più questo problema tende ad aggravarsi. Nelle cartucce per revolver e in quelle destinate alle armi con serbatoio tubolare, viene applicata una crimpatura detta ORLATURA (roll-crimp). anche le cartucce da caccia grossa, storicamente sono nate con una crimpatura del genere. In questo modo la palla è stabile e non si sposterà in seguito all'effetto del rinculo. Anche per le armi semiautomatiche deve essere applicata la crimpatura, ma c'è una dificoltà ulteriore. Le cartucce destinate a queste armi vanno in battuta (headspacing) usando lo spigolo anteriore del bossolo, per cui NON è possibile effettuare un'operazione di orlatura. Infatti, applicando un'orlatura il bossolo non potrà allinearsi correttamente all'anima della canna. Tuttavia, dal momento che la cartuccia viene "spinta" in camera e che l'otturatore "sbatte" in continuazione contro le cartucce, diventa necessario l'uso della crimpatura. Per questo motivo, in questo caso si effettua una crimpatura detta RASTREMATURA. Con questa operazione il colletto viene piegato contro la palla, ma senza essere  "rivoltato" all'interno come avviene con l'orlatura. In questo modo : 1) l'allineamento della cartuccia rispetto alla canna non viene perso, 2) il ciclo di fuoco viene ottimizzato, 3) la combustione è ottimale 4) la palla non si sposta durante la cameratura. La crimpatura dei bossoli per armi semiautomatiche è molto importante perchè la maggioranza dei bossoli ha forma conica (N.B. solo la minima parte sono cilindrici), ed effettuando una rastrematura il ciclo di fuoco risulta molto più fluido. Si ricordi comunque che anche i bossoli prettamente cilindrici (tipo il .38 SA o il 10mm Auto) riceveranno giovamento dall'applicazione di una corretta crimpatura. In commercio esistono matrici (crimping dies) DIVERSE per effettuare queste due operazioni, le quali non possono e non devono essere scambiate tra di loro.  Una cartuccia da revolver non può essere crimpata come quella di una semiautomatica, e vicerversa. Esistono poi matrici speciali per crimpare i bossoli da pistola a collo di bottiglia, o per i bossoli da fucile.

D. mi servirebbero i dati per l'utilizzo del dosatore Lee Auto Disk riferiti alla polvere PEFL-28 : dove li posso trovare?
R. da nessuna parte!! Occorre calcolarli con il bilancino e tanta pazienza, in base ai fori presenti sui vari dischi del dosatore. Ecco i dati più importanti  (tutte le dosi sono in grs.):

- 5,0
- 5,4
- 6,0
- 6,3
- 6,7
- 7,2
- 7,7
- 8,3
- 9,1
- 9,4
- 10,2
- 10,4

Questi dosaggi in GRANI corrispondono ai fori con il seguente diametro  :

.40
.43
.46
.49
.53
.57
.61
.66
.71
.76
.82
.88


D. solitamente quando ricarico cerco di avvicinare il più possibile la palla all'inizio di rigatura per avere la massima precisione, e mi sono accorto che i risultati effettivamente migliorano. Perchè se faccio la stessa cosa nel mio Mauser 98 succede l'esatto contrario pur avendo l'arma un inizio di rigatura lunghissimo?
R. perchè divesamente dalle armi più moderne,  le ex-ordinanze hanno un inzio di rigatura che è si molto lungo, ma che ha un angolo di invito pressochè pari a 0°. Questo particolare costruttivo fa si che la palla venga particamente "guidata dentro alla rigatura" dal tratto di canna che è effettivamente PRIVO della rigatura. Anche se è apparentemente illogico, la realtà dei fatti dimostra che le armi della categoria ex-ordinanza si comportano in questo modo singolare.

D. ho acquistato una matrice di ricalibratura REDDING tipo "Competition" per il solo colletto, dotata di sistema multiplo di boccole di ricalibratura, ma non capisco come fare ad utilizzarla correttamente : dove posso avere informazioni precise in italiano?
R. solitamente basta leggere il foglio di istruzioni accluso alla matrice, ma se avete problemi con la lingua, potete chiedere ad un amico (esperto in inglese tecnico) di effettuare la traduzione. In caso di risposta negativa, ecco un piccolo aiuto (N.B. quella che segue è la traduzione del foglietto di istruzioni).

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Congratulazioni !! Il vostro acquisto della matrice di ricalibratura parziale con boccole intercambiabili porta la ricarica personalizzata ad un superiore livello di precisione.

INTRODUZIONE

La nuova matrice di ricalibratura del solo colletto, utilizza un sistema di boccole intercambiabili e  ha tutta una serie di caratteristche uniche con le quali dovete acquisire familiarità  :

- ha una camicia interna che allinea il bossolo con la boccola prima di ogni operazione di ricalibratura
- ha delle boccole intercambiabili che vi consentono di scegliere l'esatto ammontare della ricalibratura del colletto
- le boccole sono disponibili in incrementi di 0,001" dai calibri .17"  fino al .30"
- la possibilità di regolare la posizione dello stelo decapsulatore e di agire sulla testina micrometrica danno la possibilità di ricalibrare praticamente ogni parte del colletto
- speciali olive dilatatirici sono disponibili per coloro i quali desiderano controllare il diametro interno del colletto

SMONTAGGIO

Lo smontaggio può essere effettuato nel seguente modo. La testina micrometrica può essere rimossa svitandola dal corpo della matrice. Ruotando in senso ANTIORARIO la testina con una mano e tenendo fermo il corpo con l'altra, verranno estratti la molla di ritorno, la camicia, la sede della molla e il pistone della boccola. Questo consentirà l'ispezione e la pulizia

INSTALLAZIONE DELLA BOCCOLA

A questo punto dovete rimuovere la molla ed il pistone della boccola. Questo vi consentirà di installare la boccola del diametro che avete prescelto, a seconda di quelle che sono le vostre esigenze (V. voce  a se DETERMINARE IL DIAMETRO DELLA BOCCOLA).

PULIZIA E LUBRIFICAZIONE

Quando  rimontate la matrice, accertatevi che tutto si muova senza problemi. Tenete ogni parte libera da polvere, abrasivi o impurità. Se è  necessario effettuare la pulizia, usate un buon solvente  per armi e applicate del lubrificante dopo aver finito. La testina micrometrica non sempre deve essere rimossa. Il foro posto sulla sommità non sevre per lubrificare ma solo per

PROCEDURA DI REGOLAZIONE

La vostra matrice funziona con tutte le presse dotate di filetto da 7/8"-14. L'impiego di questa matrice non è raccomandato con presse multistazioni o progressive. Quando installate la matrice nella vostra pressa, è molto importante che ci sia una luce tra la griffa reggibossolo e il corpo della matrice una volta che la leva della pressa è premuta tutta verso il basso. Infatti la matrice può danneggiarsi in seguito al funzionamento della pressa se questa luce dovesse mancare. A queste condizioni il corpo del bossolo può deformarsi e la matrice non funzionerebbe più correttamente.  Il danno può derivare anche dal fatto che il micrometro non è regolato correttamnte. Se avete dei dubbi, svitate il micrometro prima di procedere. La maniera migliore per regolare la posizione esatta della matrice è la seguente. Premete la leva della pressa completamente verso il basso e fate entrare in contatto la griffa reggibossolo con la matrice (questo farà rientrare la camicia completamente nel corpo). Se la compressione non è completa, ruotate il micrometro finchè ciò non accade. A questo punto, svitare la marice fino a quando le tacche di regolazione non sono dritte davanti a voi. Questo moetodo i darà una luce di circa 0,5 - 1,8mm, ed una conseguente protursione della camicia interna. A questo punto bloccate la matrice in posizione con l'apposito anello da 7/8" - 14

REGOLAZIONE DEL MICROMETRO

Per effettuare questa regolazione una boccola deve essere in posizione dentro alla matrice. Se la procedura di regolazione è stata fatta correttamente, la testina deve essere di 1 o 2 giri più in alto del normale, e solo una parte del colletto verrebbe ricalibrata. Premete la leva della pressa COMPLETAMENTE verso il basso. Questa procedurea va fatta SENZA che il bossolo sia inserito nella matrice. A questo punto regolate la testina micrometrica finoa quando non si blocca, cioè in modo che sia COMPLETAMENTE avvitata. A questo punto la boccola si trova nella posizione più bassa in assoluto. Adesso dovete ruotare la testina micrometrica in senso ANTIORARIO per svitarla in modo tale che sia  staccato dalla boccola di almeno 0,13mm (0,005"). Questa è la misura minima per evitare di danneggiare la matrice durante il suo utilizzo. Questa modalità di regolazione vi consentirà di ricalibrare TUTTO il colletto. Se volete ricalibrare solo 1/2 o 1/3 del colletto, dovete semplicemente svitare la testina fino a raggiungere la misura desiderata. Ricordatevi che ogni rotazione della testina significa uno spostamento di  1,27mm (0,050")

REGOLAZIONE DELLO STELO DI DECAPSULAMENTO

Dopo avere regolato la testina micrometrica seguendo la procedura indicata in precedenza, dovete regolare la posizione dello stelo di decapsulamento. La posizione ideale dello stelo è quella tale per cui l'innesco bruciato viene rimosso senza che lo stelo entri effettivamente in contatto con il bossolo. Il modo più semplie di agire è quello di fare scorrere completamente la camicia e di osservare la protrusione dell'ago rispetto al corpo, che normalmente dovrebbe essere di circa 3,2 - 4,8mm per ottenere l'estrazione degli inneschi sparati. Un buon elemento di paragone è costituito dallo spessore di due centesimi (di dollaro). Per verificare le cose, potete togliere la matrice dalla pressa e metterla a testa in giù, estrarre la molla di ritorno, e verificare di quanto sporge l'ago. Lo stelo di decapsulamento è tenuto in posizione da una vite di registro accessibile dalla sommità della testina micrometrica. Inserite una chiave a brugola da 3/32" nel foro posto sopra la testina per entrare nell'elemento di blocco connesso alla vite micrometrica. La vite entra in contatto con lo stelo e lo blocca nella posizione voluta. Ruotando in senso ANTIORARIO la vite viene smollata ed è possibile la regolazione della posizione dello stelo. Ogni roazione è pari a circa 1/32" . Una volta trovata la posizione, la vite può essere serrata. Tutte le regolazioni della testina micrometrica di ampie proporzioni richiedono una conseguente regolazione dello stelo di decapsulamento.

PREPARAZIONE DEL BOSSOLO

Per ottenere il meglio dalla vostra nuova matrice, dovete acquisire familiarità con le procedure di preparazione dei bossoli usate dai tiratori di bench-rest o da altri agonisti. Il segreto della precisione è l'uniformità dei bossoli. Come minimo dovete separare i vostri bossoli per produttore, numero di lotto e ordinarli per uniformità. E' stato dimostrato che i bossoli che sono più uniformi a livello del colletto, così come forniti dal produttore, sono quelli che risultano più rigidi durante l'intero processo di ricarica. E' altresì molto importante che la bocca del bossolo sia perfettamente perpendicolare al colletto e che sia sbavata dentro e fuori.

LUBRIFICAZIONE

Dovete sempre ispezionare e pulire i bossoli prima di ricalibrarli. L'interno del colletto deve essere pulito con l'aposita spazzola per rimuovere impurità, abrasivi o sporco. Le boccolo per la ricalibratura sono disponibili in acciaio temperato con  senza la copertura superficiale in nitruro di titanio. La copertura in nitruro di titanio rende inutile l'uso di lubrificanti. Non danneggerete le boccolo agendo senza lubrificante. Tuttavia la notra politica è quella di  consigliare sempre l'uso di lubrificante idoneo per diminuire lo stress subito dal bossolo durante le operazioni di ricalibratura.

DETERMINARE IL DIAMETRO DELLA BOCCOLA

Il diametro adeguato della boccola può essere determinato misurando il diametro del colletto di una (vostra) cartuccia carica e sottraendo .001". Questo vi darà una buona approssimazione del diametro esatto e consentirà all'ottone di flettersi, conservando un certo gioco che permetterà di trattenere il proiettile

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D. in qualità di agente di P.S., ho recuperato dei bossoli in calibro 9x19mm per effettuare la ricarica delle munizioni per la mia arma di servizio. Ho però avuto uno spiacevole inconveniente, in quanto tentando di ricaricare i bossoli in oggetto ho rotto (impossibile poi da estrarre) 2 aghi del RCBS "Resizer & decapper". Un collega mi ha poi detto che alcuni bossoli possono avere un foro di vampa di dimensioni tali che un cacciaspine da 1mm si pianta all'interno : è possibile?
R. si. Purtroppo ci sono in circolazione bossoli (per armi corte o lunghe) costruti in maniera errata, che danno grossi problemi a chi li volesse ricaricare. Ad esempio, è giunta notizia che i bossoli in calibro 9x19 (usato dalla PS nel TSN di Torino) e marcati S & B  9x19 P.S. 07/09 hanno questo difetto
 
D. il mio amico possiede una S&W M&P9-L con la  quale riesce a fare ottime rosate a 25m sparando senza appoggio. Perchè io usando le stesse ricariche in una S&W M&P9 ottengo rosate di pessima qualità e molto meno soddisfacenti?
R. perchè a parità di ricarica, la polvere brucia in maniera diversa nella M&P9 a causa della minore lunghezza di canna. Per avere maggiore precisione è fondamentale ridurre la dose di polvere, ed eventualemente cambiare del tutto il propellente, in modo da ottenere una combustione più che adeguata. Se il tiro di precisione su bersagli cartacei è l'unico obiettivo, occorre porre attenzione se sparando si ottiene una grossa vampa di bocca. Se ciò avvenisse, significa che il propellente è inadeguato, e che deve essere ridotta la dose, oppure che deve essere addirittura sostituito con un altro dotato di DIVERSE modalità di combustione .

D. quali sono i diametri di foratura massimi e minimi per le armi a canna liscia in calibro 12?
R. il diametro di foratura nelle armi in calibro 12 va 18,2 a 18,9mm. Tutto dipende da cosa vuole fare il singolo costruttore. Se si vuole aumentare velocità e pressione, la canna verrà forata "stretta". Se si desidera invece una canna per impiego generico, allora verrà fatta una foratura "media". Infine, se si vuole avere rosate larghe con molti pallini sul bersaglio, allora si effttuerà una foratura "larga". Le canne "larghe" sono note anche come sovralesate (backbored barrels) , e sono create allo scopo di ridurre di molto la sensazione di rinculo. Questo effetto viene migliorato ulteriormente se dal costruttore vengono usati coni di raccordo tra camera e canna molto lunghi .

D. ho letto che una canna ad anima liscia può essere più o meno strozzata, ma quali sono le tolleranze nei valori di foratura per un'arma a canna liscia in calibro 12 rispetto al diametro in volata?
R. il diametro in volata è legato al diametro di foratura interno della canna (c.d. foratura in asta). Il valore della strozzatura è dato dalla differenza tra la foratura interna e quella in volata. Un strozzatura cilindrica modificata prevede 2-3 decimi di mm, emntre un modificata ne prevede da 4 a 6 decimi di mm di differenza. I valori di restringimento canonici del calibro 12 sono i seguenti :

* ............... Full  (piena o 1 stella).......................... = 9-10-11 decimi di mm

** .............. Improved Modified (modificata migliorata o 2 stelle) ........ = 7-8 decimi di mm

*** ............ Modified (modificata o 3 stelle) ...................... = 4-5-6 decimi di mm

**** .......... Improved Cylinder (cilindrica modificata o 4 stelle) ........ = 2-3 decimi di mm

Cyl o ***** .. Cylinder (cilindrica o 5 stelle) ..................... = 0-1 decimi di mm

D. un mio amico mi ha parlato di armi con rigatura radiale, ma il concetto in se mi è un po' oscuro : cosa significa?
R. Il termine era già comparso anni fa con la presentazione sul mercato del Remington M-24, ed è tornato di moda con la recente commercializzazione del Remington M-700 TTR. L'acronimo 5-R non significa 5 (righe) radiali, come qualche "genio" ha sostenuto, ma significa 5 (righe) arrotondate. La lettera R sta per "rounded", cioè arrotondato in lingua inglese.In altri termini, le righe presenti nella canna del Remington M-24, o nel più recente M-700 TTC, invece di avere gli spigoli dei pieni VIVI (a 90°), li hanno arrotondati (visti in sezione, appaiono come dei trapezi equilateri con due piccole curve in alto). I pieni sono molto più larghi rispetto a quelli di tipo tradizionale dovendo, nelle intenzioni del produttore, coprire circa il 50% della superficie interna (parametro questo non sempre rispettato all'atto pratico), allo scopo di "avvolgere" la sezione di guida della palla. Il fatto di avere spigoli arrotondati, unito al numero DISPARI di righe verrebbe giustificato, a detta del produttore, per determinare una MINORE deformazione della palla durante l'attraversamento della canna, cosa che si tradurrebbe in una SUPERIORE precisione di tiro. Ragionando a mente fredda, che il concetto di "rigatura radiale" fosse un qualcosa di discutibile, lo capirebbe anche l'uomo della strada. Basterebbe pensare al fatto che la rotomartellartice effettua una movimento radiale quando incide la canna per formare la rigatura, e che lo stesso discorso vale anche per le canne fatte per bottonatura.

D. sono da poco un “quasi felice” possessore di una Smith & Wesson mod.MP in calibro .45 acp. Dispongo di una Lee Pro 1000 con la quale effettuo le mie ricariche...sia in 9x21 che in .45 acp. Il problema è proprio con la .45. Ricarico con bossoli GFL,palle in piombo da 230grs, polvere Cheddite “granular grossa” con 4,7grs,lunghezza cartuccia finita 32mm. Il problema in questione è che dopo il primo colpo,la pistola si inceppa, con il carrello che non completa la sua corsa,rimanendo di qualche mm arretrato all’esterno.Tolgo il caricatore e quando vado a scarrellare per togliere la cartuccia,sento che l’unghia estrattrice fa parecchia forza per estrarla. Ho sentito parlare di errata crimpatura, o di scarsa quantità di polvere. Mi potete dare una mano?

R. dal momento che la OAL è corretta, ha provato a controllare se la cartuccia è crimpata nel modo adeguato? Il problema nasce dal fatto che essendo una cartuccia destinata ad un'arma semiautomatica, ha bisogno di essere crimpata per avere un ciclo di fuoco corretto. Se dopo l'inserimento della palla il bossolo dovesse risultare "dritto" o "strombato", il ciclo di fuoco avrebbe serie difficoltà a concludersi perchè la cartuccia non verrebbe camerata correttamente. Provi a verificare questo parametro. Se possiede una pressa LEE, saprà benissimo come usare la matrice per la crimpatura industriale prodotta dalla LEE. La usi e guardi cosa succede. Eventualmente, se le pressioni dovessero essere troppo basse, provi a portare la OAL a 31,50mm e a verificare se questo contribuisce a migliorare la qualità del ciclo di fuoco. Il quantitativo di polvere da lei indicato non dovrebbe costituire un problema.

D. ho letto con attenzione la sezione del vostro sito dedicata all'ottimizzazione della precisone nel tiro. In particolare mi ha colpito questo paragrafo:  Parte 5 - la determinazione della profondità di inserimento della palla nella ricarica di precisione come parametro dipendente dalla lunghezza dell’inizio di rigatura del sistema d’arma specificamente utilizzato". Ho seguito alla lettera le istruzioni con la mia CZ Shadow e sinceramente ho diverse perplessità su cui mi piacerebbe avere con voi un confronto. La camerata della cartuccia avviene correttamente anche con OAL superiore a 30mm. Conviene impostare questa come lunghezza? E poi, tutto questo discorso non cozza con la minore deviazione di velocità che si ottiene diminuendo l'OAL, ovvero aumentando la densità di caricamento? Per ottimizzare i due metodi non mi converrebbe usare un OAL di 30mm e usare una polvere monobasica a bassa densità? Andrebbe bene la Cheddite S Grossa? Altri suggerimenti? Mi aiutate a fare chiarezza?
R. molto sinteticamente:

-          il breve scritto intitolato, “Parte 5 - la determinazione della profondità di inserimento della palla nella ricarica di precisione come parametro dipendente dalla lunghezza dell’inizio di rigatura del sistema d’arma specificamente utilizzato” , al quale Lei fa riferimento, è collocato all’interno di una serie di appunti denominata  ”APPUNTI PER MIGLIORARE LA PRECISIONE DI TIRO NELLA RICARICA DELLE MUNIZIONI PER ARMA LUNGA” , per cui capirà benissimo che quanto in esso espresso trova poca o nulla applicazione al campo della ricarica personalizzata di munizioni per armi corte

-          la precisione espressa da un’arma corta è ben poca cosa se paragonata a quella che è capace di esprimere un’arma lunga.  Dal momento che la carica di lancio delle cartucce per arma corta è molto più piccola rispetto a quelle delle munizioni per armi lunghe, è molto più facile ottenere una combustione regolare nelle cartucce per arma corta. Avere una combustione regolare della carica di lancio è una delle componenti chiave per avere maggiore precisione in maniera costante con la propria arma

-          Per massimizzare la precisione nel caso di ricarica personalizzata delle munizioni per armi corte sono fondamentali almeno i seguenti aspetti. Premesso che il PREREQUISITO FONDAMENTALE PER SPARARE BENE CON QUALSIASI ARMA è il possesso di una tecnica di tiro superiore alla media, i due elementi di cui si è accennato in precedenza fanno riferimento ai bossoli ed alle palle. In relazione ai BOSSOLI occorre :

o       usare bossoli della stessa marca (= bossoli di produttori diversi hanno diverse tolleranze costruttive, e questo si ripercuote negativamente sulla precisione) e possibilmente dello stesso lotto

o       regolarizzare le sedi degli inneschi in modo da avere la medesima profondità di inserimento (= è importante in generale ma diventa fondamentale in caso di munizioni di tipo magnum)

o       regolarizzare il diametro del foro di vampa (fondamentale per i bossoli di quei produttori che lavorano male su questo aspetto, commercializzando bossoli con fori di vampa eccentrici o irregolari)

o       scartare tutti bossoli con foro di vampa palesemente eccentrico (= se il foro di vampa appare eccentrico a occhio nudo, significa che il produttore NON SA FARE correttamente il proprio lavoro!! Un foro di vampa eccentrico origina un dardo di fiamma eccentrico. Avere un dardo di fiamma eccentrico significa avere una cattiva combustione ed una durata del bossolo più limitata del previsto)

o       scartare i bossoli con spessore del colletto/bocca irregolare

o       verificare che la tensione del colletto sia sufficiente trattenere la palla fino all’ottenimento della corretta combustione della carica di lancio

o       applicare la crimpatura richiesta dalla natura della munizione per regolarizzare la combustione, per evitare movimenti parassiti della palla durante il ciclo di fuoco (essenziale per le armi semiautomatiche e per le cartucce magnum) e per rendere il ciclo di fuoco il più fluido possibile (essenziale per la armi semiautomatiche)

-          In relazione alle PALLE occorre :

o       usare le palle che meglio si adattano al tipo di bossolo impiegato (il diametro della palla deve adattarsi allo spessore del bossolo in modo da ottenere una tenuta adeguata della palla dopo che si è eseguito l’assemblaggio)

o       usare palle con il peso più costante possibile (una palla con peso irregolare è una palla che genera una curva pressione tempo irregolare, cosa a cui corrisponde una scarsa precisione)

o       usare palle con il diametro più costante possibile (una palla con il diametro irregolare è una palla che provoca una combustione irregolare)

o       non usare mai palle sottocalibrate, anche se il prezzo appare essere concorrenziale rispetto ad altre marche (una palla sottocalibrata è una palla fortemente imprecisa che provoca una combustione parecchio irregolare)

-          La scelta della densità di caricamento nell’ambito della ricarica delle proprie munizioni non è un dato assoluto, ma dipende fortemente dalla relazione tra l’impianto termobalistico e la tipologia di propellente  utilizzato. Proviamo a fare un esempio con il .44 Remington Magnum. Una caricamento tipico per questa cartuccia con la classica palla da 240grs. è quello basato su polveri molto lente a bruciare che consentono di arrivare ad elevate densità di caricamento (attorno al 100%). Dette polveri richiedono inneschi magnum ed una forte crimpatura per ottenere una combustione regolare. Un esempio potrebbe essere 24,0grs. di Winchester WW-296 dietro ad una palla semiblindata da 240grs. Si tratta di una ricarica a piena potenza, che consente di sfruttare tutta la energia di cui questo impianto termobalistico è capace di generare, meglio se in canne di lunghezza pari o superiore a 6”. Vista la curva pressione-tempo che questo propellente è in grado di generare, la densità di caricamento deve essere molto elevata. Se non lo fosse, la combustione diverrebbe irregolare, o addirittura pericolosa per l’utilizzatore!! Tuttavia, nulla impedisce di sviluppare una munizione per il tiro da divertimento, lavorando sulla densità di caricamento, ovviamente a parità di impianto termobalistico. Usando 5,0 - 5,5 di Vihtavuori N-320 dietro ad una palla da 240grs.  in lega  ternaria o con trattamento elettrolitico superficiale si ottiene una cartuccia precisissima, economica, ed ampiamente sfruttabile per il tiro informale. In questo caso, la densità di caricamento è molto bassa (attorno al 50%), dato che il bossolo è quasi vuoto, ma la combustione avviene in maniera perfettamente regolare entro a quelle che sono le pressioni di esercizio del .44 Remington Magnum. Quanto ciò premesso, a titolo di mero esempio, dal momento che la WW-296 e la N-320 generano due curve pressione-tempo completamente diverse (a causa della diversa natura fisica e chimica), le densità di caricamento richieste per il loro corretto utilizzo saranno totalmente difformi. Questo significa, per esempio, che nel .44 Remington Magnum non sarà possibile usare 5,0grs. di WW-296 oppure  24,0grs. di N-320 dietro alla palla da 240grs. perché si verrebbe a sviluppare una curva pressione-tempo irregolare al punto tale da divenire pericolosa. Le pressioni che si svilupperebbero sarebbero ben oltre i limiti imposti dalle schede CIP, con conseguenze pericolose per l’arma e per il tiratore

-          Le variazioni di OAL in diminuzione sono sistematicamente  ignorate dalla maggioranza dei tiratori, anche se in realtà sono estremamente pericolose. Premesso che le variazioni in diminuzione sono comunque pericolose, a prescindere che si tratti di arma corta o arma lunga, esistono cartucce che sono più sensibili di altre a dette variazioni. Limitando il discorso alle sole armi corte, tutte le cartucce con volumetria molto scarsa sono parecchio sensibili in tal senso. Vanno ricordate sotto questo punto di vista il 6,35 Browning, il 7,65 Browning, il 32 S&W. Estremamente sensibile alle variazioni in diminuzione della OAL è il .40S&W. Per evitare simili problemi, a parte il fatto di verificare la misura delle proprie cartucce con un calibro a corsoio al termine dell’assemblaggio, è poi opportuno usare qualche piccolo accorgimento pratico. Parlando di revolver, è buona regola assemblare la cartuccia in modo che la bocca del bossolo sia poco più sotto del solco di crimpatura della palla. Questo da un ragionevole margine di sicurezza contro le sovrapressioni con qualsiasi combinazione palla-polvere, presupponendo ovviamente di non superare mai i dosaggi minimi e massimi.  Parlando di pistole, è buone regola assemblare la cartuccia alla lunghezza massima ammessa dal caricatore o, più precisamente, in maniera tale che possa muoversi liberamente dentro al caricatore (quindi con una dimensione di alcuni decimi di mm INFERIORE alla dimensione interna del corpo del caricatore). Questo evita inceppamenti (= una cartuccia troppo corta in una pistola è una cartuccia che provoca inceppamenti), fornisce un ragionevole compromesso tra densità di caricamento e OAL e, cosa molto importante, da un ragionevole margine di sicurezza contro le sovrapressioni con qualsiasi combinazione palla-polvere, presupponendo ovviamente di non superare mai i dosaggi minimi e massimi.

Particolare attenzione nella ricerca della precisione da parte di ogni tiratore, va posta sulla morfologia camera di cartuccia della propria arma. Senza dilungarsi troppo in analisi eccessivamente approfondite, la camera di cartuccia è composta dalle seguenti parti :

- camera
- colletto (collo)
- gola
- inizio di rigatura

Cominciando con la camera (chamber) intesa in senso stretto, essa è la parte della canna che alloggia (quasi tutta) la cartuccia. La realizzazione della camera non consiste nel "...fare un buco ed allargarlo con un alesatore...", come pensano in molti, ma richiede un compromesso tra efficienza (dell'arma) e precisione (sul bersaglio). Una camera "stretta" (cioè realizzata alle misure minime previste dalle schede CIP) consentirà di ottenere ELEVATI livelli di precisione, oltre ad AUMENTARE significativamente la vita operativa dei bossoli (N.B. particolare importante per chi pratica la ricarica personalizzata delle proprie munizioni). Tuttavia, una camera "stretta" darebbe luogo a malfunzionamenti se l'arma dovesse essere usata in pessime condizioni operative o, in alcuni casi, semplicemente dopo avere sparato un numero esiguo di colpi (N.B. cioè semplicemente accumulando la feccia di combustione). Al contrario, una camera "larga" (cioè realizzata alle misure massime previste dalle schede CIP) consentirà di avere una ELEVATA efficienza, ma la precisione e la vita operativa dei bossoli saranno SCARSE. La scelta delle dimensioni della camera è correlata anche all'esatta misura dello spazio di battuta, o luce di battuta (headspace) che dir si voglia, cioè alla distanza esistente tra la faccia dell'otturatore ed il punto di appoggio anteriore della cartuccia in condizioni di chiusura. Questa distanza NON è una misura unica, ma una gamma di misure comprese tra un massimo ed un minimo, e che possono variare a seconda che si tratti di armi destinate al mercato civile o al mercato militare. Anche in questo caso, per scegliere il corretto valore della luce di battuta andrà fatto un compromesso a seconda del risultato che si vuole ottenere, nel senso che:

- aumentare il valore significa aumentare l'efficienza ma ridurre la durata del bossoli e la precisione
- diminuire il valore significa aumentare la durata del bossoli e la precisione, ma mettere a rischio il funzionamento se l'arma è molto sporca

La cosa importante è che il valore non vada mai oltre il massimo o il minimo previsti. Venendo al colletto (o collo), esso è la parte della camera dove appoggia il colletto del bossolo. Anche il diametro del colletto è CRITICO perchè deve essere:

- sufficientemente piccolo, per limitare la deformazione anaelastica del bossolo associata allo sparo
- sufficientemente grande, per consentire comunque un funzionamento privo di incertezze

Nell'individuazione del diametro adeguato del colletto, è dunque necessario fare un compromesso tra esigenze contrapposte, cioè tra regolarità di funzionamento e durata dei bossoli. La gola (throat) è quella piccola porzione cilindrica anteposta al colletto, che ha un diametro INFERIORE a quello del colletto ma SUPERIORE a quello del proiettile che viene impiegato (N.B. spesso ha lo stesso diametro dell'anima della canna). Detto in altri termini, la gola è quella parte della camera che viene occupata dal proiettile. Lo scopo della gola è duplice, e cioè di consentire al proiettile di lasciare il bossolo e di semplificare l'alimentazione. Anche in questo caso, per il produttore la realizzazione della gola consiste nel trovare il giusto compromesso tra esigenze contrapposte. Infatti, più  la gola è corta e più la precisione aumenta, ma più la gola è corta e più aumentano le pressioni in camera. Viceversa, più la gola è lunga e più la precisione tende a diminuire, ma una gola più lunga consente un maggiore controllo sulle pressioni di esercizio, che saranno più basse. Per quanto riguarda l'inizio di rigatura (leade), si tratta della parte anteposta alla gola, dalla quale comincia la rigatura vera e propria. A seconda dei costruttori, l'inizio di rigatura può essere:

- più o meno corto
- più o meno ripido 

Il modo in cui l'inizio di rigatura è realizzato dal costruttore ha un'importanza decisiva per controllare:

- precisione
- velocità
- pressione

La scelta, in concreto della esatta tipologia di inizio di rigatura, andrà fatta a seconda di quelle che sono le reali esigenze dell’utilizzatore.  Dopo avere chiarito questi concetti di base, quello che va sottolineato è che le variazioni della OAL possono, a certe condizioni, avere un’importanza fondamentale sul raggiungimento della massima precisione. Però questo aspetto riguarda le armi lunghe e non quelle corte. Esistono alcune discipline di tiro con le armi lunghe, in cui l’uso di cartucce assemblate con OAL al di sopra di quello che è il limite massimo indicato dalle schede CIP potrebbe dare risultati nettamente superiori alla norma in termini di precisione. Ma questo deriva da come sono fatte le camere di alcune armi e non  è detto che l’applicazione di una simile tecnica in relazione all’arma “X”, sia in grado di garantire gli stessi risultati anche all’arma “Y”.  E poi, ogni arma fa storia a se, per cui non esistono regole di carattere generale o principi assoluti!! Inoltre, si tratta di una tecnica che si regge su un precario equilibrio tra :

-          pressione
-          densità di caricamento
-          precisione
-          tempo di rilascio della palla
-          sviluppo della curva pressione - tempo

Avvicinare la palla all’inizio di rigatura potrebbe aumentare la precisione, ma potrebbe con altrettanta facilità causare una sovrapressione (magari con effetti devastanti) o una cattiva combustione della carica di lancio. Inoltre, una simile tecnica potrebbe dare risultati entusiasmanti in certe stagioni, ma non in altre, in quanto le combinazioni dei componenti di ricarica sono fortemente sensibili alle variazioni degli elementi ambientali (temperatura, pressione, umidità relativa e altezza sul livello del mare). Volendo sintetizzare, per esaltare la precisione occorre :

 -          rendere “costanti” tutte le possibili “variabili”,cioè tutti quegli elementi (= palle, bossoli, tipo di polvere, inneschi, misure di assemblaggio, quantitativo di polveere, etc.) sui quali è possibile esercitare una qualsiasi forma di controllo
-          scegliere componenti di qualità
-          assemblarli correttamente
-          scegliere le tecniche di ricarica specifiche per le proprie esigenze

 D. come si fa a migliorare il coefficiente balistico di un proiettile da tiro? Su quali parametri lavorano i progettisti?
R. la risposta richiederebbe una lunga e complessa trattazione matematica, ma comunque si può dire che i parametri fondamentali sono i seguenti :
1) lunghezza dell'ogiva = in linea di massima, più aumenta la lunghezza dell'ogiva (N.B. che non va confusa con l'intero proiettile come fanno alcuni "esperti" !!) e più aumenta il coefficiente balistico, e i progettisti devono fare in modo che la lunghezza complessiva della palla sia compresa tra 5 e 5,5 calibri; in realtà, motivi di ordine pratico costringono i progettisti spesso ad optare per lunghezze di circa 4 calibri;  in linea di massima i proiettili ad ogiva secante dovebbero essere preferiti rispetto a quelli ad ogiva tangente a causa del loro minor attrito in regime supersonico, anche se ciò non sempre è possibile
2) forma della punta = la punta conica è quella che genera il maggior attrito in regime supersonico; le punte (N.B. da non confondere ne con le ogive e nemmeno con i proiettili interi !!) aperte o rotonde sono quelle che generano il livello minore di turbolenza e tra le due, la seconda è quella che genera il livello di attrito minore
3) diametro della punta = studi compiuti nella galleria del vento hanno dimostrato che un diametro compreso tra 0,10 e 0,15 calibri è ottimale per un'ampia gamma di velocità in regime supersonico; diametri inferiori o superiori aumentano il livello di turbolenza e, di conseguenza, l'attrito del proiettile
4) angolo di coda = attualmente vengono utilizzati angoli di coda compresi tra 5° e 9°; l'angolo di coda di 7° è molto diffuso perchè si è dimostrato capace di ridurre parecchio le turbolenze in regime supersonico; l'altrettanto famoso angolo di coda di 9° genera un attrito di circa il 2% superiore rispetto all'angolo di coda di 7°; angoli di coda superiori ai 10° non vengono usati perchè si è osservato che aumentano l'attrito in maniera vistosa
5) lunghezza di coda = studi compiuti nella galleria del vento hanno dimostrato che la lunghezza ottimale deve essere compresa tra 0,5 e 1 calibro; lunghezza superiori ad 1 calibro aumentano l'attrito signficativamente e provocano problemi di instabilità dinamica

D. devo montare sul mio fucile di marca X modello Y, un'ottica S&B della serie PM-II. Il produttore dice che gli anelli vanno serrati a 12 libbre per pollice, mentre le viti di tenuta della slitta a 65 libbre per pollice. A quanti Nm equivalgono? C'è un modo per saperlo? E poi, con che chiave devo effettuare il montaggio?
R. 65 libbre x pollice equivalgono a 7,34 Nm, e rappresentano la coppia di serraggio per le viti degli anelli che si serrano sulla base, mentre le 12 libbre x pollice equivalgono a 1,36 Nm e rappresentano la coppia di serraggio per le viti degli anelli che tengono l'ottica. Per il serraggio, serve una chiave dinamometrica, per cui si rivolga ad una ferramenta / utensileria ben fornita. Scelga un modello professionale prodotto da USAG, Beta o altri produttori di livello mondaile. Le chiavi migliori hanno la doppia scala graduata in Newton per metro e libbre per pollice, in modo da non sbagliare.

D. devo ricaricare il 7,62x54R per il mio Dragunov ed ho a disposizione palle FMJBT da 180grs. e polveri WW-748 e WW-760 : quale devo scegliere tra le due?
R. è meglio la WW-748. Anche se normalmente la WW-760 è associata a palle pesanti in tutti i calibri .30", questo discorso ha senso solo per le armi a ripetizione ordinaria e non per quelle semiautomatiche. Per le armi semiautomatiche è preferibile la WW-748 poichè la WW-760 non brucia in maniera adeguata. La pressione di spillatura è troppo elevata e la vibrazione della canna è eccessiva. Usando la WW-748, la combustione sarà migliore, più pulita e la cartuccia sarà più precisa.

D. che differenza c'è tra precisione intrinseca e precisione estrinseca?
R. per precisione intrinseca (o più semplicemente precisione), si intende la capacità di una data arma di realizzare rosate il più piccole possibile. Per maggiore correttezza, la precisione deriva dal rapporto tra una data arma ed una specifica tipologia di munizioni, ed è un dato esclusivamente OGGETTIVO. Va specificato che la precisione intrinseca DEVE essere valutata su una serie di rosate e mai su una sola. Questo in quanto la casualità potrebbe generare rosate troppo piccole o troppo grosse in rapporto alle REALI qualità dell'arma!! Diversamente, per precisione estrinseca, o giustezza (altresì detta "esattezza"), si indende la capacità di un'arma di generare una rosata tale per cui all'interno della medesima CADA il punto mirato. Questa caratteristica è estrinseca, perchè dipende dal tiratore e non unicamente dall'arma. Chiaramente, più l'arma è precisa e tanto più facile sarà per il tiratore collocare il punto mirato DENTRO alla rosata.

D. come faccio a ricaricare il 6,5x52R?
R. il 6,5x52R è la versione europea del 25-35 Winchester. Le due cartucce sono praticamente identiche dal punto di vista dimensionale e dei pesi di palla impiegabili. La differenza sta nella pressione di esercizio. Mentre il 25-35 è stato concepito per armi con funzionamento a leva, il 6,5x52R è stato concepito per le armi basculanti. Questo significa che la pressione del 25-35 è più alta rispetto a quella del 6,5x52R. Dal punto di vista della ricarica, per i bossoli e per le matrici può prendere quelle destinate al 25-35 Winchester, che presso rivenditori specializzati sono relativamente facili da fare. Le palle sono le stesse destinate al 25-35. Per le dosi di ricarica, tenendo conto che le pressioni sono inferiori rispetto a quelle del 25-35 (che può trovare praticamente in qualsiasi manuale di ricarica), alcuni ricaricatori utilizzano le dosi minime del 25-35 come se fossero le massime del 6,5x52R, e da lì vanno all'indietro. L'approcio potrà apparire eccessivamente conservativo, ma quando c'è di mezzo un'arma basculante, per di più datata, è spesso la cosa più saggia da fare.

D. ho la licenza di caccia e pratico l'attività venatoria con armi a canna liscia e rigata. Tenendo conto che nei fine settimana tavolta mi reco anche al poligono a sparare con la pistola, quante cartucce posso detenere al massimo?
R. a legislazione vigente,  previa denuncia,  è possibile detenere  :
 
- 3 ARMI COMUNI DA SPARO
- 6 ARMI SPORTIVE
- 8 ARMI ANTICHE
- UN NUMERO ILLIMITATO DI ARMI DA CACCIA
- 1500 CARTUCCE (a palla singola o a munizione spezzata) PER FUCILE (a canna liscia o rigata)
- 200 CARTUCCE PER ARMA CORTA
- 5 KG DI POLVERE DA SPARO
 
Per detenere armi oltre i limiti indicati, è necessaria la licenza di collezione. Se si esercita l'attività venatoria sia con armi a canna liscia che rigata, il numero massimo di cartucce detenibili è comunque di 1500. Se si pratica unicamente la caccia con fucili a canna liscia e si usano solo cartucce a pallini, queste sono detenibili anche SENZA denuncia fino ad un massimo di 1000 pezzi. Se oltre all'attività venatoria con arma a canna liscia e rigata si detengono anche armi corte, il limite massimo sale a 1700 colpi (= 1500 + 200). Oltre i limiti indicati per le munizioni (cioè oltre le 1500 cartucce per arma lunga e le 200 per arma corta), la detenzione in quantitativi SUPERIORI è possibile solo con apposita  licenza prefettizia.

D. sono un ricaricatore agli esordi e mi permetto di disturbarvi per un quesito. Ad un medesimo peso di palla ma di tipo diverso si applica la stessa dose di polvere. Mi spiego meglio. Per esempio:

- cal. 40 S&W - polvere Vectan BA9

- palla Fiocchi LTC TFL 180 grs dose polvere da 4,4 a 5,7 grs

Per una palla Hornady da 180 grs ma con disegno XTP si usa la stessa dose? In poche parole un diverso disegno della palla può portare a dosi di carica differenti?

R. il corretto sviluppo della curva pressione - tempo (= cioè il fatto che la cartuccia possa essere impiegata entro un'arma in maniera sicura) dipende da una precisa relazione tra massa della carica di lancio e massa della palla. Questo rapporto è di proporzionalità inversa, nel senso che :
 
- se aumenta la massa della palla deve diminuire la massa della carica di lancio
- se diminuisce la massa della palla può aumentare la massa della carica di lancio
 
Ciò, in quanto.
 
- se aumenta la massa della palla diminuisce il volume utile, e quindi il quantitativo di polvere introducibile
- se diminuisce la massa della palla aumenta il volume utile e quindi il quantativo di polvere introducibile
 
Una violazione di questo principio base porterebbe ad una formazione di pressioni eccessive. Premesso che il rapporto tra la massa della palla e quello della carica di lancio è essenziale per qualsiasi cartuccia, la risposta alla sua domanda è positiva, nel senso che se la massa del proiettile (a parità di calibro) è identica ma MUTA SOLO LA MORFOLOGIA della palla, allora la massa della carica di lancio sarà sempre identica. Uniche eccezioni a questo principio basilare potrebbero essere .
 
- fattori limitativi (alla corretta alimentazione) derivanti dalla conformazione del caricatore (in particolare delle labbra)
- fattori limitativi (alla corretta alimentzione) derivanti dalla conformazione della culatta, o dalla presenza / assenza della rampa di alimentazione
 
Precisato questo, tutte le volte che si ricarica si comincia sempre dalla dose minima, ivi compresi i casi in cui, A PARITA' DI CALIBRO, si cambiano i componenti.

D. vorrei acquistare un'arma in 6mm PPC, ma tutti mi hanno sconsigliato di farlo dicendomi che si tratta di un calibro molto difficile da usare. Come mai ?
R. il 6mm PPC e tutti i suoi "fratelli" (6mm Remington e Norma) sono stati creati esclusivamente per il Bench-Rest. Di armi commerciali praticamente non ne esistono (e quelle poche che esistono non sono all'altezza dei prodotti custom), e se uno vuole qualcosa di realmente all'altezza, deve rivolgersi ad armaioli specializzati (pochi), per farsi costruire un'arma specifica. Le armi sono tutte moncolpo, e sono parecchio costose. Dato che la destinazione d'uso dell'arma è elitaria, l'arma sarà ovviamente parecchio costosa!! Poi c'è il problema della ricarica. Qui dovrà acquistare ed usare solo ed unicamente il meglio che trova, a cominciare da presse, matrici e dosatori. Prima di iniziare a ricaricare c'è il discorso della preparazione dei bossoli. I bossoli vano divisi oltre che per produttore, anche per lotto. Dopo di che vanno divisi per gruppi omogenei di peso con differenze di +/- 2 grs. (se possibile, e non oltre). Poi c'è da preparare le sedi degli inneschi, con l'apposita fresa, allo scopo di renderli ortogonali il più possibile. Va infine effettuata la fresatura dei colletti (per tutta la lunghezza), perchè le armi custom hanno la camera più stretta del normale, e i bossoli commerciali non entrano. Fatto tutto questo, si può iniziare a ricaricare. L'innescamento va effettuato manualmente con un innescatore professionale, possibilmente del tipo che le consente di verificare la profondità di nerimento. Poi deve versare, la polvere (dopo averl scelta), ovviamente bossolo per bossolo, e con uno strumento che le consente di misurare la dose con scarti del decimo di grano. Questo le sarà utile perchè dovrà predisporre una sorta di "tabella" con dosaggi tra di loro difformi di valori del decimo di grano, da impiegare a seconda delle condizioni metorologiche che incontrerà e della stagione. Chi pratica il Bench-Rest non ricarica il 6mm PPC tanto per ricaricare, ma ricarica nell'immediatezza della singola competizione o del singolo allenamento. Infne, deve inserire la palla nel bossolo. Prima di tutto dovrà scegliere la palla, a seconda del caso specifico. Poi dovrà valutare QUANTO la palla dovrà essere vicina all'inizio di rigatura una volta che la cartuccia è inserita in camera (fattore critico nel Bench-Rest e per il 6mm PPC in particolare). Fatto ciò, dovrà effettuare l'inserimento o con una matrice dotata di regolatore micrometrico di profondità, oppure con un inseritore a cilindro (fatto da chi ha costruito l'arma, in maniera speculare alla camera). Alla fine di tutto c'è il discorso della pulizia dell'arma, che va fatto in maniera assolutamente maniacale per mantenere le prestazioni dell'arma a livello di assoluta eccellenza. E' chiaro che tutto questo non solo richide molto tempo, ma richiede anche l'esborso di molto denaro . Questo è tutto, ovviamente se uno vuole usare il 6mmPPC per quello per cui è stato creato, e cioè il Bench-Rest. Naturalmente uno è libero di spendere i suoi soldi come meglio crede, per cui potrebbe benissimo usare il 6mm PPC per sparare ai barattoli, o magari a caccia di piccoli animali.

D. vengo subito al dunque, Qualche settimana fa ,ho acquistato una pistola a tamburo della ARMI SAN PAOLO di Brescia, cal 38 Special con canna da 6 pollici. Sono andato al poligono a provarla. Ho trovato solo munizioni FIOCCHI da 148 grani WC. Sono rimasto entusiasta dalla precisione e dal moderato rinculo. Siccome mi piace ricaricare, ho proceduto nel seguente modo :

- bossoli di risulta
- inneschi GFL Standard
- 4,5grani di FREX VERDE
- palla da 158 grani TCCP

Ho ottenuto una cartuccia molto potente, e forse anche precisa, ma  il rinculo è molto aumentato , e la cosa mi disturba molto. Ho scaricato una cartuccia commerciale GFL con palla da 148grs. WC e ho trovato una polvere che non conosco dal peso di 2grani. Come posso fare per copiare questa cartuccia.? Altro problema. Ho notato che alcuni inneschi dopo lo sparo risultano bucati. La colpa è da attribuire alla percussione troppo potente  del cane ,oppure a qualche picco pressorio ?

R. caricare il 38 Spl con una palla da 148WC significa approntare un caricamento specifico per il tiro di precisione sui bersagli cartacei. In questo caso occorre:
 
- usare bossoli di buona qualità
- usare inneschi smal pistol standard
- usare palle WC da 148grs.
- introdurre la palla quasi completamente nel bossolo, o farla sporgere di 2mm al massimo, onde ottenere una OAL non superiore a 35,00mm
- usare piccoli quantitativi di polveri molto rapide a bruciare
- misurare con precisione le dosi di polvere da immettere nel bossolo
- porre attenzione a non immettere una doppia dose nel bossolo
 
Per le polveri, può usare una delle seguenti combinazioni, che sono già state ampiamente sperimentate in numerosi poligoni italiani :
 
- 3,0grs. di HP-38
- 2,0grs. di GM-3
- 2,0grs. di N-310
- 3,0grs, di N-320
- 2,0grs. di BA-10
- 2,8grs. di Granular S "fine"
- 3,0grs. di Granular S "grossa"

 
La GFL "F-Rex Verde" non è adatta per sviluppare il caricamento di suo interesse. Le suggeriamo di sostituire la polvere con una di quelle indicate in precedenza. Venendo alla perforazione degli inneschi che ha notato, questa potrebbe essere dovuta a uno o più dei seguenti fattori  :
 
- sovrapressione
- cattiva qualità degli inneschi
- sede dell'innesco irregolare
 
D. mi è stato suggerito l'acquisto di una confezione dello sramatore MONTANA XTREME "Copper killer" 50BMG SPECIAL FORMULA per la pulizia delle mie armi, cosa che poi ho effettuato, ma non ne comprendo le istruzioni per l'uso. Come posso fare per impiegarlo correttamente?
R. per prima cosa occorre rivolgersi a chi le ha venduto il prodotto, cioè al proprio armiere di fiducia, o al rivenditore di prodotti per la cura / pulizia delle armi. Ad ogni modo, ecco la traduzione delle istruzioni riportate sulla singola confezione.

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ISTRUZIONI

1 - impregnate una pezzuola Montana Xtreme di dimensioni adeguate con lo sramatore Montana Xtreme "Copper killer" , montatela su un portapezzuola e fissate il tutto ad una bacchetta di pulizia.
2 - partendo dalla CULATTA (= dalla camera di cartuccia), fate passare la pezzuola lungo TUTTA la canna più volte. Ripetete la stessa operazione con una nuova pezzuola
3 - impregnate uno scovolo di nylon (= non usate scovoli di bronzo o lo scovolo verrà aggredito chimicamente e la canna non verrà pulita!!) con lo sramatore Montana Xtreme e date circa 20 passate alla canna.
4 - impregnate una pezzuola Montana Xtreme di dimensioni adeguate con lo sramatore Montana Xtreme "Copper killer" , montatela su un portapezzuola e fissate il tutto ad una bacchetta di pulizia. Date una singla passata alla canna.
5 - per le canne particolarmente sporche, applicare una pezzuola stretta in maniera decisa ad uno spingipezzuola, cospargetela con la pasta pulente Montana Xtreme "Copper Cream" e date 5 - 6 passate dalla canna.
6 - impregnate una pezzuola con il Montana Xtreme, montatela su un portapezzuola e fissate il tutto adlla bacchetta di pulizia. Adesso date una passata alla canna. Se la canna è ancora sporca, ripetete i passi numero 5 e 6.
7 - fate passare due pezzuole ASCIUTTE lungo la canna.
8 - proteggete la canna dando un paio di passate alla canna con una pezzuola imbevuta di Montana Xtreme "Bore Conditioner". Assicuratevi di non lasciare mai un eccesso di olio dentro alla canna prima di riporla.

++++

Come ultima cosa, si rammenta che si tratta di un prodotto ESTREMAMENTE velenoso ed aggressivo e che, nonostante quello che si dice in giro, è a base di ammoniaca (come lo sono la quasi totalità degli sramamtori).

D. ricaricando la cartuccia calibro X con palla di peso Y e polvere Z, ho notato una differenza di velocità tra gli inneschi CCI e Federal, entrambi di tipo small pistol standard. E' normale un fenomeno simile ? A cosa può essere dovuto?
R. è difficile dare una risposta certa. Sicuramente ci sono delle differenze a livello di miscela innescante. I Federal hanno la coppetta più morbida, e normalmente non sono costanti come i CCI. vicerversa, i CCI hanno la coppetta più dura e sono notoriamente molto costanti. Si è a consocenza di casi in cui sono stati messi in circolazione lotti di inneschi Federal molto più costanti dei CCI.

D. devo ricaricare delle cartucce calibro .444 Marlin per la caccia al cinghiale. Cosa è meglio scegliere tra Sierra SJHP e Nosler SJHP, entrambi da 240grs.?
R. dipende. La Sierra è un po' più morbida, si espande e si frammenta molto violentemente e tende a limitare la penetrazione massima. Viceversa, la Nosler si espande meno lentamente e tende a penetrare maggiormente. Nessuna delle due ha difficoltà ad attingere gli organi vitali del cinghiale. In ambo i casi il diametro finale si attesta sui 15mm.

D. che differenza c'è tra temperatura di fiamma e temperatura di accensione?
R. la temperatura di fiamma è la temperatura alla quale brucia un determinato propellente. Le polveri a doppia base hanno una temperatura di fiamma più elevata rispetto a quelle a singola base. La temperatura di accensione è la temperatura necessaria per iniziare la combustione di un determinato propellente. Di solito, le polveri a doppia base hanno una temperatura di accensione inferiore rispetto a quelle a singola base.

D. perchè per sparare a 300m, o a lunga distanza, è necessario usare palle pesanti?
R. la domanda richiederebbe un'approfondita trattazione matematica per poter fornire una risposta adeguata. Anche se molti erroneamente usano palle leggere, i tiratori più esperti che ricaricano le proprie munizioni per il tiro a lunga distanza usano palle pesanti perchè: (1) sono meno suscettibili al vento, (2) sono dotate di un'inerzia superiore (rispetto alle palle più leggere) e mantengono meglio il loro moto di rotazione assiale e (3) nel tiro di precisione, a parità di calibro, una palla lenta e pesante è più facile da stabilizzare di una leggera e veloce

D. ho acquistato un vecchio drilling marchiato Franz Sodia in calibro 10,5x47R. Il mio armaiolo di fiducia mi ha suggerito di fare ritubare la canna e convertirlo in un calibro più "moderno" e semplice da ricaricare. Sarebbe possibile ricaricarlo?
R. domanda molto difficile!! La denominazione 10,5x47 è una denominazione generica che ricomprende tutta una serie di cartucce sviluppate tra il 1880 ed il 1890 tra Austria e Germania. La versione più famosa è quella fatta in Germania nel  1887. In Germania c'era anche un famoso produttore di cartucce di questo calibro, un tale G. Egestorff di Hannover. Anche la DWM ha prodotto cartucce in questo calibro. Un'altra versione è stata fatta in Austria da un certo Stahl. All'epoca vennero camerate armi da caccia e da tiro per questa cartuccia, tutte con leggere differenze a livello del bossolo. La cartuccia era nata con la polvere nera ed usava una palla in piombo calepinata di peso compreso tra 260 e 300grs.Altre denonimazioni della cartuccia sono 10,4x47R MB Lorenz, 10,4x46,5R, 10,5x47 R Target, GR 164 e DWM 29. La ricarica presenta problemi non indifferenti per quanto riguarda il reperimento del bossolo, delle palle e delle matrici. Prima ancora di reperire i bossoli occorre fare analizzare l'arma da un armaiolo esperto per capire se può ancora sparare. Poi è importante prendere un calco della rigatura e della camera, per capire esattamente quale sia il diametro di foratura e quale tipo di munizione si va esattamente ad  impiegare. Le dimensioni della versione più famosa sono le seguenti:
 
- lunghezza totale della cartuccia = 59,27mm
- lunghezza del bossolo = 47,04mm
- lunghezza del colletto = 17,20mm
- lunghezza del corpo SOPRA la spalla = 35,42mm
- lunghezza del corpo SOTTO la spalla = 26,31mm
- diametro del proiettile = 10,64 mm
- diametro del colletto = 11,21mm
- diametro del corpo sotto la spalla = 12,59mm
- diametro del corpo alla base = 12,99mm
- diametro del fondello = 14,73mm
 
Volendo ricaricare, la cartuccia originale, si potrebbe cominciare usando le dosi minime normalmente impiegate per ricarica il 10,4 ex ordinanza italiano, dal momento che la volumetria interna è molto simile. Va aggiunto che il calibro di suo interesse usava attorno ai 4g di polvere nera, il che significa che usava dosaggi simili a quelli del 10,4 ex ordinanza italiano. Per trovare i bossoli, o si prova a fare una ricerca sul catalogo di qualche azienda specializzata in munizioni rare od obsolete (che non è escluso che dia risultati positivi), oppure si potrebbe tentare di ricavarli dal 348 Winchester (come fanno i puristi della ricarica per ricaricare il 10,4 Vetterli). Probabimente l'operazione è fattibile, solo che è lunga e complessa!! L'altro problema sono le palle. Prima c'è da fare il calco della rigatura per capire come è stata forata la canna. Fatto questo, c'è da farsi costruire un fondipalle da un bravo armaiolo meccanico abile ad usare una fresa CNC. Riteniano che sia molto difficile se non impossibile trovare delle palle blindate / semiblindate del diametro corretto, ma potremmo anche sbagliarci. L'ultimo problema sono le matrici. Anche se non è escluso che un grosso produttore le abbia in catalogo o le possa fare su richiesta (ad esempio la RCBS o la Redding), forse la cosa più semplice e farsele fare ex novo da un bravo armaiolo meccanico abile ad usare una fresa CNC. Detto questo, vada con la massima calma e prima di iniziare il lavoro si confronti con il suo armiere di fiducia.  In particolare, ascolti il suo consiglio per quanto riguarda l'individuazione del "nuovo" calibro, che dovrà essere necessariamente facile da ricaricare (= componenti sempre reperibili) e con delle pressioni di esercizio non esaperate.
 
D. da un paio d'anni ricarico il 9x21 con GM3 e sono soddisfatto. Da qualche giorno ho acquistato una S&W 686 357 mag e vorrei cominciare a ricaricare. Ho acquistato in armeria palle in piombo della Romana Metalli da 155 grn RN, ma sulle tabelle di ricarica non riesco a trovare questo peso. Quanto devo caricare con la polvere GM3 e che AOL per avere tiri poco stressanti e precisi?

R. per ricaricare con una palla da 155grs, può avvalersi tranquillamente dei dati relativi alle palle da 158grs. Con la palla RN da 155grs. può usare una dose compresa tra 4,0 e 6,0grs. di GM-3. Alla dose minima si ottiene già una precisione notevole. Tenga presente che la GM-3 è una polvere monobasica di tipo granulare, e che come tale tende ad essere fumosa alle basse temperature. Se per lei la fumosità non è un problema, allora non ci sono controindicazioni nell'impiego della GM-3 per assemblare ricariche depotenziate per il tiro da divertimento. Per ottimizzare la combustione, è opportuno crimpare la palla dopo averla inserita nel bossolo. Questo la aiuterà molto, specie durante l'autunno e l'inverno. Gli inneschi sono i soliti small pistol standard, perchè la GM-3 non richiede inneschi magnum per una accensione perfetta. La OAL è dettata dal posizionamento del solco di crimpatura presente sulle palle. In mancanza, un valore di 40,00mm può andare bene. Cominci dalla dose indicata come minima e verificihi quale combinazione le da la migliore precisione nella SUA arma.

D. il fucile del mio amico in calibro X ha un passo di Y, mentre il mio ha lo stesso calibro ma un passo di rigatura diverso : perchè? Come fanno i produttori a scegliere il passo di rigatura?
R. la scelta del passo di rigatura dipende da diversi fattori. Uno è lunghezza della canna. A parità di calibro, più la canna si allunga e più il passo diventa "largo", mentre più la canna sia accorcia e più il passo si "stringe" (N.B. per esempio, mentre un .308 con canna da 610 - 660mm ha un passo di 1 giro in 12", un .308 con una canna da 700mm o superiore di norma ha un passo di 1 giro in 14"). Il motivo è che la palla DEVE fare un numero SPECIFICO di giri (compreso tra un massimo e un minimo) prima di lasciare la volata. Se i giri fossero troppi, la palla avrebbe certamente un valore di Sg (il fattore di stabilizzazione giroscopica) elevato, ma le frequenze di oscillazione verticali ed orizzontali sarebbero troppo elevate, e subentrerebbero problemi di instabilità dinamica durante il volo del proiettile (N.B. per favore, non confondete il fattore di stabilità giroscopica con quello di stabilità dinamica !!). Viceversa, se i giri fossero troppo pochi la palla sarebbe priva della necessaria stabilizzazione giroscopica. Volendo dare alcuni numeri indicativi, le palle dei calibri "standard" devono compiere tra i 1,7 e 2,4 i giri prima di lasciare la volata. Al contrario, le palle dei calibri "magnum" devono fare tra i 2,5 ed i 3 giri prima di lasciare la volata dell'arma. Un altro fattore che il costruttore deve considerare è la gamma di velocità entro la quale la palla deve operare, cioè il modo in cui la palla viene accelerata dentro alla canna. Questo è evidentissimo a parità di calibro, e si vede benissimo nel raffrontare i calibri "normali" con quelli "magnum". Per esempio, più la palla viene accelerata lentamente e più il numero di giri deve essere alto (per esempio, il .300 Winchester Magnum o il .300Remington Ultra Magnum hanno un passo di 1 giro in 10"). Al contrario, più la palla viene accelerata velocemente e più il numero di giri deve essere basso (per esempio, il 308 Winchester). Il fatto che la palla venga accelerata più o meno velocemente dipende dal tipo di polveri impiegate e, dunque, dall'impianto balistico della cartuccia. Ad esempio, pur impiegando lo stesso diametro di palla, il .308 Winchester impiega polveri del tutto diverse da quelle usate dal .300 Winchester Magnum. Infatti, mentre il passo di rigatura "tipico" del .308 Winchester (in cui la palla viene accelerata più velocemente perchè le polveri usate bruciano più velocemente) è di 1 in 12", quello del .300 Winchester Magnum (in cui la palla viene accelerata più lentamente perchè usa polveri più lente a burciare) è di 1 in 10". La scelta dei costruttori, apparentemente illogica, si spiega in realtà per i seguenti motivi:

- necessità di sfruttare tutta la gamma di pesi di palla del .300Winchester Magnum commercialmente disponibile (N.B. la cartuccia può impiegare palle fino a 240grs. di peso)
- necessità di accelerare la palla più lentamente (N.B. la curva pressione-tempo del .300 Winchester Magnum è completamente diversa da quella del .308Winchester a causa della diversa tipologia di polveri impiegate, che sono più lente a bruciare e caricate con volumi nettamente superiori)
- necessità di ottenere velocità alla bocca più elevate nel .300 Winchester Magnum, anche se a parità di lunghezza di canna e di peso di palla impiegato (N.B. se il .300Winchester Magnum avesse il passo di 1 in 12", le velocità alla bocca non sarebbero alte come quelle che si ottengono con il "canonico" passo di 1 in 10". Lo stesso discorso è vero anche al contrario. Un .308 Winchester con passo di 1 in 11" svilupperà velocità alla bocca più elevate di quelle sviluppate da un'arma con una canna dotata del passo "classico" di 1 in 12", pure se a parità di peso di palla e di lunghezza di canna)

Infine, un altro fattore di cui il costruttore deve tenere conto è la massa della palla e, dunque, la sua lunghezza complessiva. Esiste una relazione matematica in base alla quale il passo espresso in calibri / giro (per esempio, 1 in 12") è uguale alla tangente dell'angolo formato dall'asse della canna con il verso  della rigatura . Estrapolando la cotangente dell'angolo  in questione, si ottiene il valore massimo, espresso in calibri, della palla che può essere stabilizzata (giroscopicamente) da quello specifico passo. Facciamo un esempio. Supponiamo di avere il tipico .308 Winchester con un passo da 1 giro in 12". Da questa relazione (cioè 1 : 12) otteniamo che la tangente dell'angolo formato dall'asse della canna con il verso  della rigatura è pari a 0,0833°. Dato questo valore, se facciamo la cotangente, otteniamo il valore di 4,7636, che è il valore massimo, espresso in calibri, della palla che può essere stabilizzata con il passo di 1 in 12". Se ci interessasse conoscere  il valore, in mm, della lunghezza della palla, sarebbe sufficiente moltiplicare il valore espresso in calibri per il calibro dell'arma (nel nostro caso, 4,7636 x 7,82, che da 37,2517mm) .

R. perchè nelle pagine del vostro sito contiunate a dire di crimpare le cartucce per pistola? Mi riferisco in particolare al 9x21. Ma la crimpatura  é necessaria ? Ma per il 9x21 che si diceva di accostarlo bene ma non crimparlo perchè "il bossolo deve essere un prolungamento della camera di scoppio !!!!!!"
R. lei ha capito proprio male, o forse ha dei cattivi  maestri. Tutte le cartucce per pistola vanno crimpate, compresi tutti i 9mm. Se qualcuno le ha detto il contrario, o è profondamente ignorante o è in
malafdede. I motivi della crimpatura, che sono plurimi, possono essere così sintetizzati  :

- rende la combustione più regolare
- rende le velocità più costanti
- impedisce che la palla si muova durante il ciclo di fuoco (specie nella fase di chiusura, durante la quale la palla tende a spostarsi  in avanti)
- semplifica l'alimentazione
- rende più fluido il ciclo di fuoco

Tanto per essere più chiari, le cartucce per pistola vengono crimpate da sempre a livello industriale . Se poi chi ricarica a livello casalingo non lo vuole fare per  convinzioni sue personali, o per mille altri motivi, sono problemi suoi. E poi scusi, ma che idiozia è IL BOSSOLO DEVE ESSERE IL PROLUNGAMENTO DELLA CAMERA DI SCOPPIO? Cosa vuole dire? Se ha una vaga idea di cosa sia una camera di cartuccia, dovrebbe  rendersi conto da solo che si tratta di una affermazione demenziale. Ha mai sentito parlare di camera, colletto, gola ed inizio di rigatura? Come fa un  bossolo a "...prolungare la camera di scoppio.." se la cartuccia è dentro la camera di scoppio? E' chiaro che quando si parla di crimpatura per una cartuccia per pistola,  significa che non bisogna applicare un crimpatura per cartucce da revolver, che è una cosa completamente diversa. Applicare ad una cartuccia da pistola la crimaptura di una cartuccia da revolver significa creare dei problemi di allineamento della cartuccia  all'anima della canna. Ma questa è una cosa ben diversa dal dire che non bisogna crimpare le cartucce da pistola. E poi scusi, ma si è mai chiesto perchè tutti produttori di matrici mettono in commercio matrici per eseguire la crimpatira? Pensa che lo facciano perchè sono stupidi ? O forse crede che lo facciano perchè vogliono truffare i consumatori? Ad ogni modo, questo è solo in nostro modesto parere, che non conta nulla,  motivo per cui lei è liberissimo di fare come meglio crede.

D. Su un sito americano ho visto che fanno delle ricariche per il 22-250 con carica ridotta che sviluppano velocità di circa 1800 fps, però le polveri che usano, in Italia sono molto difficili da reperire, sulla scala del burn rate sono praticamente simili alla viht. 110 (infatti usano imr sr 4759, Accurate 5744, H4198). Pertanto vi chiedo se non avete mai fatto prove con la Viht.110 ?
R. supponendo di usare una palla da 50 - 55grs., che nel 22-250 è la palla che va per la maggiore, molto sinteticamente si potrebbe dire che tra le ricariche ridotte maggiormente utilzzate si potrebbero citare le
seguenti :

- N-320 =  9,0 - 11,0
- WW-231 = 9,0 - 11,5
- N-340 = 10,0 - 12,5
- N-110 = 15,0 - 18,0
- N-120 = 16,0 - 21,0
- N-133 = 18,0 - 24,5


Dal momento che non abbiamo mai potuto sperimentare personalmente le combinazioni in questione, la preghiamo di usare la massima cautela. Solitamente, nelle varie fonti, non viene mai suggerito l'impiego di materiali inerti per colmare il volume lasciato vuoto all'interno del bossolo, cosa che in realtà andrebbe valutata attentamente. Per il resto :

- la SR-4759 è leggermente più rapida a bruciare della N-120 e un po' più lenta a bruciare della N-110 o della H-110
- la H-4198 è una polvere per la ricarica del 223 Remington molto simile alla N-133

Ci scusiamo per non poter esserle maggiormente di aiuto.

D. da cosa dipende il fatto che la canna del mio fucile X modello Y si sporca più velocemente di quello del mio amico?
R. da diversi fattori. In primo luogo, le canne industriali tendono a sporcarsi molto più velocemente rispetto a quelle artigianali o semiartigianali. Ciò deriva dal fatto che le canne artigianali o semiartigianali sono lappate prima di lasciare la fabbrica, cosa che per le canne industriali non avviene (N.B. questo spiega l'importanza dell'applicazione della tecnica della pulizia profonda della canna di un'arma nuova prima di iniziare a sparare). Un altro fattore è il passo di rigatura. Più il passo è "stretto" e più l'arma tende a sporcarsi velocemente. Al contrario, più il passo è "largo" e più l'arma tende a sporcarsi lentamente. Questo si nota immediatamente a parità di calibro, ma anche in caso di calibri diversi. Un altro fattore è il volume del bossolo. A parità di calibro, più il volume del bossolo è ampio e più la canna si sporcherà velocemente. Ad esempio, un .22-250 si sporcherà molto più velocmente di un .222 Remington. Un altro fattore è il numero delle righe. Più il numero delle righe è alto e più la canna si sporcherà velocemente. Una canna con 4 righe tende a sporcarsi meno rapidamente rispetto ad una con 6 righe, anche se qui entrano in gioco molti altri fattori come il modo con cui la canna è prodotta e la finitura interna della canna. Vi è poi il modo in cui la canna è realizzata. Per esempio, una canna fatta per rotomartellatura o per bottonatura tende a sporcarsi meno velocemente di una canna realizzata con la tecnica del taglio singolo. La profondità dei pieni è altresì importante. Se i pieni sono più "lunghi" la canna tenderà a sporcarsi più velocemente rispetto ad una con i pieni più "corti". Anche i materiali usati giocano il loro ruolo. Una canna convenzionale in acciaio al cromo-molibdeno tende a sporcarsi più velocemente rispetto ad una canna realizzata con altri tipi di acciaio.

D. vorrei iniziare a praticare il tiro a 300m con un'arma in calibro .308 a ripetizione ordinaria. Che tipo di arma posso scegliere, considerando che mi interessa acquistare comunque un'arma commerciale e non una custom?
R. dare una risposta in poche righe è molto difficile. Diciamo che un elenco molto approssimativo potrebbe compendere : Steyr modelli SSG-69 "Police" e SSG-04, CZ modelli 550 "Varmint Kevlar" e 750 "S1-M1", Sig-Sauer SSG-3000, HS-Precision serie "HRT" (a scelta, tra i modelli disponibili oggi in Italia), Zoli "Black Magic", Robar "SR-90", McMillan (a scelta, tra i modelli attualmente disponibili in Italia), Accuracy International "AWP", Remington modelli "Police", "Sendero", XCR, VSF e XB-Tactical, Winchester M-70 "Stealth", Sabatti Rover 870 "Black Eagle", Sabatti "Custom Light", Sako TRG-22, Savage modelli M-12 "Tactical", M-10 "Predator" e M-10 "HS-Precision" .

D. ho acquistato un'arma per difesa personale ed intendo allenarmi per imparare ad usarla. Quante volte mi devo recare al poligono a sparare?
R. una volta alla settimana oppure una volta al mese va benissimo!! Ricordatevi che l'addestramento al tiro con munizioni vere deve sempre essere la parte minore della vostra routine addestrativa, e che il tiro in bianco deve sempre avere la prevalenza.

D. ho acquistato un'arma per difesa personale ed intendo allenarmi per imparare ad usarla. Quanto deve durare la sessione addestrativa dedicata al tiro in bianco?
R. non oltre 5 minuti. Diciamo che è molto più importante praticare 5 minuti al giorno TUTTI i giorni, che non fare 30 minuti una sola volta al mese. Inoltre, il tiro in bianco è molto più utile del tiro con munizioni vere, perchè è quello che consente di apprendere la giusta tecnica di tiro e di correggere i propri errori con estrema rapidità.

D. ho acquistato un'arma per difesa personale ed intendo allenarmi per imparare ad usarla. A che distanza devo effettuare il tiro in bianco?
R. a circa 3m. Diciamo che la distanza che c'è tra le pareti di una stanza va benissimo. Usate una sagoma di forma umanoide ed allenatevi con quella. Distanze superiori sono del tutto inutili.

D. ho acquistato un'arma per difesa personale ed intendo allenarmi per imparare ad usarla. Quanto deve durare, in media, una sessione addestrativa?
R. di solito 20 o 30 minuti per ogni sessione sono più che sufficienti. Lo scopo dell'allenamento è quello di imparare le varie tecniche fino a farle diventare automatiche, per cui è assolutamente necessario che durante la sessione di tiro la vostra concentrazione sia MASSIMA !! Se vi sentite stanchi, e se vi rendete conto che state perdendo la concentrazione, interrompete la sessione e tornatevene a casa .

D. ho acquistato un'arma per difesa personale ed intendo allenarmi per imparare ad usarla. Quante volte mi devo allenare?
R. dare una risposta in poche righe è molto difficile. Diciamo che la risposta più semplice sarebbe che "...bisogna allenarsi in proporzione al livello di bravura che si vuole raggungere...". Più "scarsi" si vuole essere e meno ci si deve allenare. A parte questo principio generale, la pratica frequente è essenziale nella prime fasi dell'addestramento e tutte le volte che vengono imparate tecniche nuove. Una volta che gli elementi di base sono bene acquisiti, la pratica frequente non  è più assolutamente necesaria, ma diventa importante la pratica di mantenimento.

D. ho acquistato una carabina semiautomatica X modello Y in calibro .30-06 Springfield per la caccia al cinghiale. Qual'è la cartuccia migliore da usare, tenuto conto che non intendo ricaricare?
R. bella domanda!! Preliminarmente va detto che la cartuccia migliore non esiste, ma bisogna vedere quali sono le reali esigenze dell'utente finale. Diciamo che di solito si usano cartucce con palle da 180grs. , semiblindate a punta molle, da sempre le più indicate per la caccia al coriaceo suide nostrano. Guardando la realtà delle vendite, perlomeno a livello europeo, forse si potrebbe indicare le Norma con palla "Vulkan", anche se in realtà è praticamente impossibile fare un solo nome. Tra i tanti prodotti che si possono citare vanno segnalati  le Remington "Core-Lokt", le RWS "UNI-Classic" o "EVO", le Winchester "XP-3", le Hirtenberger "Partition", le Igman "SP" e le GFL con palla "SST" e "Gameking" , tutte le 180grs. di peso .

D. che polvere devo usare per ricaricare il .577/450 Henry-Martini ?
R. bella domanda!! Diciamo che di solito i pochi appassionati che si accingono a ricaricare questa cartuccia usano la polvere Wano con granitura Fffg. Una delle ricariche più diffuse prevende l'impiego di una palla da 500grs. trafilata a .459 centesimi di pollice (N.B. le palle sono facilmente reperibili presso Davide Pedersoli tramite il sito web www.davide-pedersoli.com) spinta da 78,0grs. di polvere Wano "Pow-ex" Fffg. La polvere va delicatamente assestata nel bossolo (e mai compressa nel senso vero e proprio del termine !!) e lo spazio vuoto va colmato con del semolino . Se tutto è stato fatto correttamente (e se l'arma ha ancora le rigature in buono stato), sparando in appoggio a 50m, i colpi dovrebbero finire tutti nel "9" del bersaglio .

D. come si comporta la cartuccia calibro .22LR oltre i canonici 25m di distanza ?
R.  il .22LR ha una velocità alla bocca compresa tra 320 e 390m/s con le palle da 38 - 40grs. di peso. A 50m la velocità è di circa 290m/s mentre a 100m è di solito sui 270 - 260m/s. Le cartucce con palle più leggere, come quelle da 33 - 36grs. possono spuntare anche velocità alla bocca molto più elevate.  Si può arrivare anche a velocità alla bocca anche di 430 - 450m/s, che a 50m si attestano sui 380 - 350m/s.  A 100m di distanza quelle stesse palle viaggeranno di solito sui 320 - 330m/s. Le energie cinetiche varieranno di conseguenza. L'energia cinetica è data dalla formula

Ec = 1/2 x m x V2


Ovviamente m è la massa della palla e V è la sua velocità (alla distanza di interesse). Conoscendo la massa della palla e la velocità, basta fare la moltiplicazione. Si ricorda che per fare i calcoli, tutte le unità di misura devono essere congruenti tra loro, per cui la massa si misura in Kg e la velocità in m/s. La caduta della palla a 100m, varia a seconda della velocità alla bocca e della massa delle palla, ed è di solito compresa tra 70 e 120mm.

D. ho comprato da pochi mesi una carabina Remington 700 "Police MLR" in calibro  .338 lapua magnum. La carabina mi è stata venduta con un solo caricatore (peraltro con riduttore a 3 colpi). Mi piacerebbe dedicarmi al tiro a media- lunga distanza , per cui volevo comprare qualche caricatore di scorta. Ho interpellato più armerie ovunque  più L'importatore ufficiale Paganini. Tutti, nonostante li abbiano previsti a catalogo, mi hanno detto che che NON hanno caricatori disponibili e NON ne avranno! Su Internet ho trovato qualcosa ma non spediscono in Italia. Midway Usa li ha solo per Accuracy sistemi ( non so cosa voglia dire). Remington country li avrebbe in versioni Long action / Short Action.... (Non so che differenza ci sia e quale andrebbe bene per il mio Police con canna pesante da 24" e freno di bocca integrato. Onestamente sono molto disamorato, avevo persino pensato di vendere la carabina e sostituirlo con un altro fucile di altra marca con accessori disponibili ( Sako, Barrett) ma hanno prezzi troppo alti. Come posso fare?  A chi posso rivolgermi? Che tipo di action ha la mia carabina...Long oppure Short?
R. in breve :
 
- Ho comprato da pochi mesi una carabina Remington 700 police mlr in calibro  .338 lapua magnum = va bene
- La carabina mi è stata venduta con un solo caricatore (peraltro con riduttore a 3 colpi) = che il caricatore sia uno ci può anche stare. Quello che non va è che ci siano problemi per l'assistenza post vendita e per il reperimento degli accessori
- Mi piacerebbe dedicarmi al tiro a media- lunga distanza , per cui volevo comprare qualche caricatore di scorta = ottima idea, per di più anche perfettamente legittima
- Ho interpellato più armerie ovunque  più l'importatore ufficiale Paganini .Tutti, nonostante li abbiano previsti a catalogo, mi hanno detto che che NON hanno caricatori disponibili e NON ne avranno!!! = purtroppo questi signori vogliono che lei acquisti l'arma intera e non i singoli accessori, per cui dei clienti non gliene frega assolutamente nulla!! E' brutto da dire ma è così
- Su Internet ho trovato qualcosa ma non spediscono in Italia = questo è un problema perchè ci considerano una Paese di serie B
- Midway Usa li ha solo per Accuracy sistemi ( non so cosa voglia dire) = la ACCURACY INTERNATIONAL è un'azienda inglese specializzata nella costruzione di fucile di precisione di tipo semiartigianale. Questa azienda produce anche una calciatura per l'azione REMINGTON M 700 corta o lunga, denominata AICS (= Accuracy International Chassis System), destinata a sostituire la calciatura Remington originale. E' una calciatura specifica per il tiro di precisione, che è abbastanza costosa, ma è di qualità eccellente. il sistema AICS viene venduto completo di caricatori amovibili di tipo standar o magnum. Può trovare ulteriori informazioni sulle calciature AICS all'indrizzo www.accuracyinternational.com  oppure sul sito di MIDWAY ITALIA www.midwayitalia.com o quello dell'ARMERIA BERSAGLIO MOBILE www.bersagliomobile.com
- Remington country li avrebbe in versioni Long action / Short Action.... (Non so che differenza ci sia e quale andrebbe bene per il mio Police con canna pesante da 24" e freno di bocca integrato = tutte le azioni non magnum (= es. 308 Winchester) sono corte, mentre quelle magnum (= es. 300 Winchester Magnum) sono azioni lunghe, per cui la sua è un'azione 700 di tipo lungo. Provi a vedere se può averli tramite questo canale. Vale la pena tentare, visti gli elementi in circolazione qui in Italia sul mercato armiero
- Come posso fare? = il nostro consiglio, per quello che può valere, è montare una calciatura AICS sul suo Remington (e di comprare quindi i relativi caricatori), anche se ci rendiamo benissimo conto che si tratta di una scelta costosa. Non costosissima (perchè non non si tratta di fare elaborare l'arma da un artigiano superspecializzato) ma comunque costosa, ed i soldi sono i suoi, per cui è lei che deve decidere
 
D. volevo chiedervi, guardando alla pagina del calibro 7,62x54R Russo che mi piacerebbe acquistare, se i fori di vampa si possono allargare allo stesso modo (uniformare al max a 2,2 mm anche per il 7,5x55mm. Ho notato che i miei bossoli (ne ho circa 300) hanno tutti il foro molto piccolo circa 0,8- 0,9 mm. Il discorso è valido su tutti i bossoli militari vedi Carcano ecc.?
R. per allargare i fori in astratto non ci sono problemi. Deve però tenere bene a mente che la profondità del dardo di fiamma è inversamente proporzionale al diametro del foro di vampa, il che significa che più si allarga il foro di vampa e più peggiora la capacità di accensione della carica di lancio da parte dell'innesco, specie se si parla di grosse masse di polvere. Detto questo, non deve però mai fare confusione tra la rimozione dei difetti di lavorazione dal foro di vampa (operazione doverosa per chi riceca la massima precisione, fatta per rendere uniformi i fori di vampa di un determinato gruppo di bossoli), con l'aumento indiscriminato del diametro del foro di vampa di un certo gruppo di bossoli. Il motivo per cui i fabbricanti di bossoli (specie quelli di elevata qualità) fanno bossoli con fori vampa molto piccoli è quello di aumentare la profondità del dardo di fiamma e, quindi, semplificare la combustione in tutte le condizioni possibili, comprese le peggiori.

D. ricaricando le cartucce per la mia pistola X modello Y in calibro .357SIG, spesso mi capita che le palle rientrino nei bossoli durante il ciclo di fuoco causandomi un sacco di guai : c'è un modo per evitare questo problema?
R. Si, basta ricordarsi di crimpare la cartuccia dopo averla ultimata. L'americana LEE, produttrice del famoso Factory Crimp Die, o matrice per la crimpatura industriale che dir si voglia, ha in catalogo una matrice specifica per la crimpatura delle munizioni con bossolo a collo di bottiglia come il .357 SIG. E' reperibile con facilità  in tutte le armerie o tramite l'importatore italiano del marchio Lee.

D. quali sono i test a cui è stata sottoposta la Beretta PX-4 per partecipare alla gara indetta dal Comando Unificato delle Forze Speciali USA (US-SOCOM) ?
R. la Beretta PX-4 Storm "Special Duty" in calibro .45ACP è stata sottoposta dai tecnici della Beretta ai seguenti test :
- colpi medi tra un inceppamento e l'altro = almeno 2000 colpi tra un inceppamento e l'altro . Test brillantemente superato
- vita operativa = 20.000 colpi, di cui almeno il 5% con munizioni di tipo +P . La PX-4 ne ha sparati 40.000 senza problemi .
- intercambiabilità delle parti = tutti i componenti dell'arma devono essere compatibili al 100% con quelli delle altre armi della stessa seri .
- resistenza alle vibrazioni = simluazione delle sollecitazioni cui è sottoposta l'arma durante il trasporto (per aereo, camion, nave, autovettura, etc.) sulla base del protocollo 514.4 MIL STD 810F (Ministero della Difesa USA) in cui non deve partire nessun colpo anche in condizione di cane armato e colpo in canna . Test brillantemente superato
- resistenza alla nebbia salina = 96 ore in nebbia salina. Ogni 24 ore l'arma doveva poter sparare 2 caricatori. Il test della Beretta si è prolungato fino a 240 ore senza problemi
- resistenza al fango = sono stati effettuati il test Top 3-2-045 (1Kg di sabbia e 1Kg di argilla sciolti in 10l di acqua) e AC 225 D14 (test NATO con 5Kg di argilla, 1Kg di sabbia e 10l di acqua). L'arma deve sparare 2 caricatori dopo essere stata immersa per 60 secondi in questa soluzione per simulare il fango estremo . Test brillantemente superato
- resistenza alla pioggia ghiacciata = test basato sul protocollo del Ministero della Difesa USA 521.1 MIL STD 810F. L'arma deve sparare 1 caricatore dopo che è stato fatto depositare uno strato di 6mm di ghiaccio sulla superficie esterna . Test brillantemente superato
- resistenza agli agenti chimici = l'arma deve resistere ai solventi e agli olii più comunemente usati  dalla FF.AA.
- resistenza all'immersione = l'arma deve rimanere 2 ore a 20m e poi sparare 2 caricaori. La PX-4 è stata a 40m per 24 ore ed ha superato brillanetemente la prova
- resistenza ai raggi UV  (test NON richiesto dalla gara SOCOM) = l'arma è stata 240 ore ai raggi UV senza alcun fenomeno di discolorazione, il che equivale ad una esposzione di 960 ore al solo più intenso presente sulla Terra .
- resistenza alla sabbia = l'arma deve essere sepolta per 1 minuto sotto la sabbia e poi sparare 2 caricatori . Test brillanetemente superato
- resistenza alla caduta = caduta dell'erma da 1,5m da terra senza partenza del colpo anche con cane armato e colpo in canna. Test brillantemente superato
- resistenza alla alte temperature = 24 ore a +52°C e poi sparare 2 caricatori . Test brillanetemente superato
- resistenza alle basse temperature = 24 ore a -54°C e poi sparare 2 caricatori . Test brillantemente superato
- resistenza all'acqua salata = immersione in acqua salata per 1 minuto e sparare 2 caricatori dopo una successiva esposizione all'aria per 72 ore . Test brillantemente superato
- resistenza all'umidità = sottoporre l'arma a temperature comprese tra 21 e 41°C con umidità oscillante tra 5 e 95%. Al primo, terzo quinto ottavo e decimo giorno l'arma deve sparare 2 caricatori . Test brillantemente superato
- scatti a vuoto (test non richiesto dalla gara SOCOM) = 5.000 scatti a vuoto senza rottura di molle o del percussore . Test brillantemente superato .
- compatibilità del munizionamento = l'arma deve poter sparare tutte le munizioni presenti sul mercato americano . Test brillantemente superato
- test TR (test NON richiesto dalla gara SOCOM) = è un test specifico delle FF.PP. tedesche e del Banco di Prova austriaco usato dalla Beretta per poter partecipare alle gare di appalto per le FF.PP. dei Paesi del Nord Europa. Consiste nel prelevare 3 esemplari a caso dal un lotto di produzione ed effetture i seguenti test : resistenza alle alte e basse temperature, resistenza al fango, alla sabbia e all'acqua salata, più una prova di resistenza di 10.000 colpi. Il risultato è stato di "zero difetti" su tutti i 3 esemplari provati .

Dunque, la PX-4 ha superato non solo i test richiesti dal Ministero della Difesa USA ma anche alcuni test non richiesti. Non solo, ma ha anche superato alcuni test previsti dalle norme NATO. Si fa notare che utte le PX-4 (in qualsiasi calibro), hanno queste caratteristiche di resistenza ed affidabilità .

D. dovrei assemblare delle ricariche per partecipare alle competizioni di tiro dinamico sportivo della classe Production. Uso palle da 145-147grs. di peso ma non so se devo preferire la vihtavuori N-340 o la N-350  : cosa devo fare?

R. anche per le armi corte vale il principio per cui più cresce il peso di palla e più la polvere deve bruciare lentamente, dunque la scelta più corretta è rappresentata dalla N-350 .Di solito conviene partire da una dose di base di 4,0grs. con una OAL di 29,50mm. Con una dose di 4,5 - 4,6grs. la velocità alla bocca è di circa 330m/s usando la classica canna da 5" di lunghezza. Con riferimento alle esigenze della classe Production, la dose massima di N-350 è indicata da più parti in 5,0grs.

D. è vero che in Italia è vietato sparare con il fucile Enfield MK-4 in calibro .303 ?
R. no, però bisogna fare molta attenzione. In seguito a due incidenti (= esplosione in prossimità della culatta) avvenuti nel 1988, il Ministero della Difesa britannico ha emesso un  DIVIETO ASSOLUTO DI SPARO CON IL FUCILE SMLE N°1 MK-4 e ne ha dato notizia a tutti i Paesi. Gli incidenti sono derivati da micro incrinature a livello della culatta, invisibili ad occhio nudo, presenti in armi che allo stato dei fatti avevano una età ed una vita operativa indeterminate. In seguito all'avviso, l'UITS ha inviato una circolare a tutte le sezioni del TSN per renderle edotte dell'accaduto. Chiunque ha armi del genere DEVE assolutamente farle ispezionare da un bravo armaiolo per verificare che non sussistano danni strutturali tali da pregiudicarne l'impiego pratico. Anche se avete un'arma che vi è stata venduta come "nuova d'arsenale", per favore fatela ispezionare da un bravo armaiolo prim di recarvi al poligono.

D. ho a disposizione le seguenti polveri di produzione IMR  : 3031, 4064, 4895 e 4320. Qual'è la migliore scelta per assemblare ricariche destinate al tiro di precisione con il .308 Winchester ?
R. la IMR-3031 è il primo (cronologicamente) di tutti i propellenti per fucile realizzati dalla IMR. Come tutte le polveri IMR, anche la 3031 è monobasica ed ha forma cilindrica. Viene usato nel .308 con palle da 11grammi di peso. Di solito viene usato in dosi di 39,0grs. con palle da 168grs. di tipo HPBT per realizzare ricariche destinate al tiro di precisione da impiegare in armi di vario genere. I risultati sono solitamente di livello elevato un po' con tutte le armi. La IMR-4064 è molto simile alla 3031, ma è leggermente più lenta a bruciare . I dati di caricamento e la gamma di impiego, nel .308 Winchester, sono pressochè analoghi a quelli della IMR-3031 . La IMR-4895 è un propellente estremamente flessibile destinato a cartucce come il .308 Winchester o il .30-06 . La 4320 è una polvere molto simile alla RL-15 o alla N-140, ed è stata creata per il caricamento delle munizioni militari destinate al tiro di interdizione. E' un propellente estremamente flessibile, che viene impiegato praticamente in tutti i calibri dal .22-250 fino al .375 H&H Magnum, passando per il .30-06 ed il .35 Whelen . Forse tra tutti i propellenti marcati IMR, la 4320 potrebbe rivelarsi in molti casi la scelta più adatta per assemblare ricariche di precisione nel .308 Winchester . Dosi di 40 - 42grs. unite a palle da 11 - 12grammi di peso consentono, molte volte, di ottenere risultati di assoluto rilievo anche a 300 m .

D. che differenza c'è tra la N-135 e la N-140?
R. la Vihtavuori N-135 è un propellente monobasico di forma cilindrica a struttura monoperforata creato per il caricamento a livello industriale delle cartucce calibro 7,62 NATO. Normalmente viene usata con palle di peso compreso tra 9 e 11grammi, anche se non sono rari i casi in viene impiegata anche con palle fino a 12 grammi di peso. La N-140 è un derivato della N-135, ne condivide la natura chimica (è monobasica) e la forma (è cilindrica), ma è leggermente più lenta a bruciare. A parità di peso di palla consente di introdurre alcuni grani di polvere in più rispetto alla N-135. Per lo stesso motivo, consente di spuntare velocità leggermente superiori a parità di peso di palla e di lunghezza di canna. La N-140 viene solitamente usata con palle di peso compreso tra 11 e 13 grammi ed ha un comportamento simile a quello della N-135. Dal punto di vista delle prestazioni è molto simile alla IMR-4320 o alla RL-15 . In ambo i casi si tratta di eccellenti polveri da tiro .

D. ho acquistato un revolver S&W modello XVR in calibro .460S&W Magnum e vorrei assemblare delle ricariche usando palle da 200grs.  e polvere Rex VERDE. Io non ho trovato nessun dato di ricarica utile e tutti mi hanno sconsigliato di farlo : devo proprio lasciar perdere ?

R. premesso che la polvere in questione  è forse una delle MENO adatte per la la ricarica personalizzata del .460 S&W Magnum, usando le palle da 200grs. di peso si potrebbe provare con una dose minima di 15,0grs, per arrivare ad una dose massima di 20,0grs. Naturalmente occorre sempre iniziare dalla dose minima e salire in maniera graduale fino a raggiungere la dose massima .

D. ho la necessità di assemblare una ricarica per il mio Benelli ARGO in calibro 9,3x62 Mauser usando palle Norma Vulkan da 232grs. ma non riesco a trovare nessun dato utile perchè tutte le tabelle che ho consultato fanno riferimento a palle molto più pesanti. So che usando le Vulkan la Norma consiglia polveri di sua produzione ma io ho a disposizione solo della Vihtavuori N-140 : come posso fare?
R. la Norma consiglia 59,0grs. di N-201 dietro ad una palla Vulkan da 232grs. per replicare il suo caricanento commerciale. Usando la Vihtavuori N-140, un'ottima combinazione si ottiene con 57,0grs., che in teoria rappresenterebbero la dose massima nel 9,3x62 Mauser con una palla da 250grs. di peso. Nel Benelli ARGO questa ricarica è precisa e consente un ottimo funzionamento.

D. è vero che le polveri lente sono tutte progressive?
R. piuttosto grossolanamente si può dire di si, anche se non sempre si può fare l'equivalenza lentezza di combustione = progressività della polvere. Dal punto di vista della velocità di combustione, le polveri vengono distinte in vivaci (o rapide), semivivaci (o mediane) e lente. Dal punto della massa di gas prodotta in seguito alla combustione, le polveri vengono distinte in degressive (= la massa di gas è in proporzione inferiore rispetto alla massa della polvere), costanti (= la massa di gas è direttamente proporzionale alla polvere) e progressive (= la massa di gas è in proporzione superiore alla massa iniziale della polvere). Ora, quasi sempre una polvere lenta a bruciare è una polvere progressiva, anche se non sempre è così. Un esempio relativo alle polveri per pistola può essere utile per chiarire le idee. Si prenda il caso delle polveri della serire 300 della Vihtavuori. Pur avendo diverse velocità di combustione, TUTTE queste polveri hanno carattere degressivo, con la sola eccezione della 3N37 e della 3N38. Quindi, per fare un esempio, è vero che la N-350 è più lenta a bruciare della N-310, mentre non è vero che la N-350 è progressiva rispetto alla N-310. Diversamente, la 3N37 non solo è più a lenta a bruciare della N-310 ed è anche progressiva rispetto alla N-310.

D. ricaricando il 45-70 Government con polvere N-130 e palla da 300grs Sierra, quando si utilizzano i dati per ricarica con "azione debole", bisogna mettere una borra di feltro per evitare che resti troppo spazio tra la polvere e la palla? Perchè 37 grani di polvere lasciano il bossolo alquanto vuoto. Cosa devo fare?
R. in generale il materiale inerte non viene mai usato con le polveri moderne, trovando applicazione solo con la polvere nera. Più in generale, se non trova indicazioni specifiche sui siti o sui manuali di ricarica, non va introdotto nessun materiale inerte poichè è già stato ampiamente verificato che la ricarica è comunque sicura anche se la densità di caricamento non è elevata (= c'è un evidente spazio vuoto nel bossolo). Diverso è il discorso per chi è interessato alla precisione pura, oppure per chi deve sparare a temperature prossime od inferiori allo zero. In casi del genere, per assicurarsi una ragionevole costanza di combustione diventa fondamentale creare una colonna di polvere molto compatta, e fare salire la densità di caricamento a valori prossimi al 100%. Detto in parole povere, in casi del genere si toglie l'eventuale spazio vuoto introducendo del materiale inerte tra la colonna di polvere e la palla. E per chi spara a temperature sotto lo zero, diventa fondamentale anche l'utilizzo di inneschi magnum.
 
D. vorrei gentilmente chiedervi se nella ricarica del .458 Winchester Magnum allestita con palla ramata H&N TC HS da 350 gr. e 37 gr. di IMR 4227 (dati forniti da H&N) sia il caso o meno di utilizzare del riempitivo. Nei dati di ricarica non viene menzionato l'uso dello stesso, la velocità sviluppata dovrebbe attestarsi attorno ai 510 m/s . Io utlizzerei una borretta Pedersoli in feltro da 10 mm , la stessa che utilizzo nel 45/70, per le ricariche leggere: può andare bene ?
R. dal momento che non ci è dato sapere in che condizioni  i tecnici della H&N hanno sviluppato la ricarica, è preferibile inserire un riempitivo per compattare la carica di lancio e favorire la combustione della polvere.

D. Buon giorno, vorrei porvi un quesito per quanto riguarda l' OAL del 338Lapua Magnum.Voi scrivete di un OAL max in sede di ricarica di 93,50 mm, ma per esempio nel mio Remington MLR misurando il free-bore mi verrebbe una cartuccia con un OAL di 93,80 mm. Ma misurando il caricatore all'interno di esso non potrei inserire colpi con un OAL superiore a 93,70 come dovrei comportarmi? Utilizzo per la ricarica la N-165 ma avrei a disposizione anche la IMR 4831 che ne dite di quest'ultima mi dareste dei consigli visto la vostra esperienza?

R. la OAL indicata dal costruttore è quella che consente alla cartuccia di entrare in qualsiasi tipo di arma. Detto questo, il principio generale da seguire quando si ricarica è quello di usare una OAL pari a quella che è la lunghezza del serbatoio della propria arma, cioè tale da consentirle il passaggio dal serbatoio alla camera senza alcun problema. Dunque, se lei ha un serbatoio che le consente di usare una OAL di 93,70mm, allora dovrà usare questa misura come punto di riferimento. Argomento polvere. La cartuccia è nata attorno ad un palla da 250grs. spinta da 92grs. di N-165, anche se le cartucce oggi in commercio usano solo 88grs. Dunque, per ricaricare le proprie cartucce, la scelta ideale è una polvere con una velocità di combustione simile a quella della N-165. Gli inneschi devono essere ovviamente di tipo magnum. Una buona dose di partenza, per cominciare a fare pratica con questo binomio arma-cartuccia, è costituita da 85grs. di N-165 accesi da inneschi CCI-250 (o Federal 215) con palla da 250grs.
Altre polveri idonee sono la IMR-7828 o la Norma MRP. Per la IMR 4831 non è indicata come la N-165 per ricaricare il 338LM, ma potrebbe provare con una dose compresa tra 70 e 82grs. Chiaramente, come per qualsiasi polvere in qualsiasi cartuccia, inizi sempre dalla dose indicata come minima. Come peso di palla, se lo scopo che si prefigge è il tiro di precisione, le conviene rispettare quanto fatto in origine dal costruttore, ed usare estensivamente la palla da 250grs. Quando ricarica, si ricordi di controllare bene la tensione del colletto, che non deve mai essere scarsa. Verifichi poi che il bossolo non si allunghi oltre la misura massima prevista dal costruttore prima di iniziare le operazioni di ricarica.

D. non sono capace di trovare una dose da caccia per il calibro 8x57jrs con palle barnes da 160 grains ttsx e polvere vihtavouri N-140. La carabina è un combinato sabatti master che mi serve x daini e caprioli. Potete darmi qualche cosiglio?

R. In generale può usare i dati di ricarica che trova su qualsiasi manuale. Comunque, i tecnici della Barnes consigliano esplicitamente da 46 a 50grs. di N-140 con la palla da 160grs. , da 44 a 48grs. di N-140 usando la palla da 180grs. e, infine, da 41 a 45grs. di N-140 con la palla da 200grs. Gli inneschi sono i soliti large rifle standard. Ovviamente, come accade per tutte le ricariche, parta sempre dalla dose indicata come minima. Di solito i risultati migliori si ottengono con dosi medie o medio-alte.

D. ho acquistato un vecchio Gewehr-43 ma non ho idea di come posso fare per effettuare la ricarica. Alcuni amici mi hanno suggerito l'uso di palle pesanti, altri quello di palle leggere : cosa devo fare?
R. il G-43 usava cartucce calibro 8x57JS Mauser (N.B. "J" sta per "Infanterie", dal momento che la "I" e la "J" in tedesco sono equivalenti) con palla da 154grs. di tipo FMJ-SN. Per le palle ci si può orientare verso quelle da 150 - 155grs. di peso realizzate da diversi produttori mondiali, scegliendo possibilmente tra quelle NON destinate all'impiego venatorio. I bossoli e gli inneschi sono facilmente reperibili sul mercato. Per le polveri è importante usare propellenti non eccessivamente progressivi come la N-135 o la IMR-3031 per non usurare eccessivamente l'arma. Alcune dosi che vengono spesso impiegate sono 41,0grs. di IMR-3031, 42,0grs. di N-135, 44,0grs. di N-140, 41,0grs. di IMR-4320 o 45,0grs. di WW-748. Si tratta di dosi considerate "minime" da diversi manuali in riferimento alla palla da 150grs. di peso

D. voglio acquistare il mio primo revolver avente le seguenti caratteristiche: snub nose DAO cal 357mag, sapendo che quelli con il  telaio in acciaio si controllano meglio ma quelli alleggeriti sono più confortevoli nel porto, avrei le seguenti domande:
*  Ruger  sp101 dao ha il cane senza cresta,  è possibile che cadendo sabbia o liquidi possano farsi strada nella meccanica causando inceppamenti?
*  i modelli come lo SW 642 a cane interno, possono essere fastidiosi nell'utilizzo visto lo "sperone" pronunciato? ho mani medio piccole e so che l'impugnatura dei revolver alleggeriti tendono a ruotare nella mano verso l'alto,
*  esteticamente preferisco quelli cromati ma possono dare riflessi fastidiosi se c'è molta luce rispetto agli omonini bruniti?
*  i modelli allo scandio sono più costosi di quelli d'alluminio ne vale la pena?
*  i modelli in alluminio si scalfiscono facilmente e sono più sensibili al sudore di quelli allo scandio?
*  per utilizzare proficuamente uno snub nose sono da preferire munizioni con palla da 110/125 gn  rispetto a quelle classiche più pesanti?
* in un'ottica difensiva munizioni a piena carica o ricariche ad hoc? se si quali?
* classifica tra Ruger sp 101, Taurus 650, SW mp 340 e SW 642 ( quello che un esperto di revolver sceglierebbe e perchè) ?
* in una classica situazione difensiva: 2 ostili armati distanti 3/5 metri, estrazione e tiro d'accenno con mano forte, munizioni 110/125 gn tra le armi sopra esposte quale sarebbe la classifica, cercando: la più veloce nell'utilizzo, cioè la più comoda e pratica da estrarre "caso limite anche da una tasca" la meglio controllabile, quella che fa scegliere uno snub nose rispetto ad una sub compatta in 9mm ?


Potete darmi una serie di consigli o suggerimenti concreti ?                          
R. andiamo con calma :
 
*  Ruger  sp101 dao ha il cane senza cresta,  è possibile che cadendo sabbia  o liquidi possano farsi strada nella meccanica causando inceppamenti?  = tutti i revolver hanno questo problema, a prescindere dalla marca. E' un rischio che chi decide di acquistare un revolver deve valutare attentamente in modo preventivo. Le sostanze estranee possono entrare da più punti, per cui occorre valutare il problema. Di solito non succede mai nulla, però  occorre ricordarselo

*  i modelli come lo SW 642 a cane interno, possono essere fastidiosi nell'utilizzo visto lo "sperone" pronunciato, (foto allegata) ho mani medio piccole e so che l'impugnatura dei revolver alleggeriti tendono a ruotare nella mano verso l'alto =
deve provare personalmente l'arma perchè dare una valutazione priori senza "toccare con mano" la situazione è impossibile. Anzi, la cosa migliore è quella di provare più armi possibili prima di effettuare la scelta finale
 
*  esteticamente preferisco quelli cromati ma possono dare riflessi fastidiosi se c'è molta luce rispetto agli omonini bruniti =
dato che non deve mimetizzarsi nel deserto iracheno o nella giungla tropicale, il problema dei riflessi non si pone minimamente. Anche perchè il revolver verrà usato per pochi secondi e non sarà esposto per ore o giorni
 
*  i modelli allo scandio sono più costosi di quelli d'alluminio ne vale la pena?
= no. Lasci perdere, A meno che non voglia solo spendere soldi per il gusto di spenderle, oppure acquistare l'arma per tenerla solo in collezione. C'è poi da dire che questi revlver iperleggeri hanno il difetto di andare incontro a fenomeni di erosione (del castello, in prossimità del cono di forzamento) non presenti sulle tradizionali armi in acciaio

*  i modelli in alluminio si scalfiscono facilmente e sono più sensibili al sudore di quelli allo scandio?
= è il difetto comune a tutte le armi in materiali diversi dall'acciaio. Purtroppo l'alluminio non è duro come l'acciaio, per cui chi acquista un'arma con il castello in alluminio sa a cosa va incontro. Poi c'è il problema della corrosione. Alcuni individui con la sudorazione particolarmente acida potrebbero registare la  comparsa di fenomeni di corrosione in seguito all'uso prolungato
 
*  per utilizzare proficuamente uno snub nose sono da preferire munizioni con palla da 110/125 gn  rispetto a quelle classiche più pesanti?
= il 357 magnum è nato attorno alla palla da 125grs. Tutti i principali produttori mondiali ne hanno almeno 2 - 3 in catalogo. Le palle da 158grs. (e superiori) sono palle per scopi venatori, oppure per il tiro alla sagoma metallica


* in un'ottica difensiva munizioni a piena carica o ricariche ad hoc? se si quali?
= dato che è impossibile pensare di usare munizioni depotenziate o da tiro (perchè c'è da cercare il massimo della lesività), l'unica scelta logica è quella di usare munizioni, commerciali  o ricaricate, a piena potenza. Usando munizioni potenti si cerca di compensare alla presenza di una canna così corta, cosa che non aiuta ad ottenere una massima accelerazione della palla. L'altro lato della medaglia è che con una canna così corta, la controllabilità non sarà massima e la combustione della polvere non sarà ottimale. Come avviene spesso in difesa personale, anche in questo caso si tratta di scendere a compromessi
 
 
* classifica tra Ruger sp 101, Taurus 650, SW mp 340 e SW 642... ......( quello che un esperto di revolver sceglierebbe e perchè ) ?
= se uno dovesse guardare la diffusione, allora S&W o Ruger. Se uno dovesse guarare il gusto personale, allora una qualsiasi di quelle citate va bene.


* 2 ostili armati distanti 3/5 metri, estrazione e tiro d'accenno con mano forte, munizioni 110/125 gn tra le armi sopra esposte quale sarebbe la classifica, cercando: la più veloce nell'utilizzo, cioè la più comoda e pratica da estrarre  "caso limite anche da una tasca" la meglio controllabile,quella che fa scegliere uno snub nose rispetto ad una sub compatta in 9mm ?
= il fatto di scegliere un revolver su una semiautomatica compatta è una questione di scelta personale. Per quanto attiene al resto, A PARITA' DI CALIBRO, più la palla è LEGGERA e più il rinculo percepito è MINORE. In questo caso avrebbe un senso logico usare una palla da 110grs. Con canne così corte, la palla da 125grs. deve essere vista come il "peso massimo", o altrimenti potrebbero aumentare in modo intollerante i problemi di controllabilità. E' chiaro che poi, a monte (come per qualsiasi tipo di arma), ci vuole sempre tanto allenamento.
 
D. vi scrivo per una informazione tecnica: ricarico il 357 M, con pressa e dies Lee, con ogive wad cutter della Target. Mi sta capitando che, in corrispondenza dell'estremità della palla affondata nel bossolo, questi presenti un rigonfiamento per tutta la circonferenza del bossolo, ma non costantemente. Il rigonfiamento rende impossibile camerare i colpi nel tamburo della mia Taurus. Potreste aiutarmi ?

R. durante la fase di assemblaggio delle sue ricariche dovrebbe fare le seguenti verifiche  :
 
- se i bossoli sono stati TUTTI adeguatamente ricalibrati per tutta la loro lungheza
 
- se la bocca del bossolo  è adeguatamente svasata PRIMA di introdurre la palla
 
- se la palla entra perpendicolarmente nel bossolo
 
- se vengono prodotte delle bave durante l'introduzione della palla
 
Controlli poi che le camere del tamburo siano perfettamente pulite. Le conviene poi utilizzare una matrice prodotta dalla  LEE, che è la matrice di crimpatura industriale. Questa matrice, oltre a crimpare la cartuccia, è in grado di regolarizzare le dimensioni esterne del bossolo, per cui è molto utile per avere una perfetta cameratura delle proprie munizioni.

D. volevo chiedervi un'informazione sul peso dei bossoli. Sto iniziando ad effettuare la ricarica di un tikka varmint in 300wm e ho acquistato bossoli della Winchester. Li ho pesati uno ad uno ed ho notato che tra il minimo(134) e il massimo(141) ci sono ben 7grani di differenza. A questo punto mi chiedevo quale fosse la differenza massima da tenere in considerazione per ottenere la massima precisione, o meglio la differenza entro la quale questo parametro non influisce sulla ricarica finale. E' chiaro che se fossero tutti dello stesso peso sarebbe meglio, ma così facendo ne dovrei buttare circa l'80%. Avete qualche dritta di ricarica per le palle Hornady da 168gr e 178gr (uso tiro) e le Ballistic TIP DA 165gr e 180gr (uso caccia)?

R. per rispondere correttamente alle sue domande bisognerebbe sapere che tipo di precisione ha in mente lei. Se le interessa la precisione pura (per esempio, se desidera sparare a 1000m di distanza), i bossoli vengono divisi in gruppi omogenei di +/- 2grs. Se le interessa un livello più grossolano di precisione, vanno bene anche scarti più elevati, tipo +/-5grs. Se le interessa ricaricare per caccia, qui invece il problema non si pone. Comunque, prima di pesare i bossoli dovrebbe :
 
- assicurarsi che abbiano tutti la stessa lunghezza, e se del caso tornirli in modo da pareggiarli
- rendere ortogonale la sede dell'innesco con la fresa manuale
- pulire il foro di vampa con l'apposito utensile manuale
 
Queste tre operazioni, tenderanno a livellare le eventuali differenze di peso tra i bossoli. Per la ricarica, lei non specifica che componenti possiede. Premesso che dovrà usare inneschi rigorosamente large rifle magnum (Federal 215 o CCI-250), può prendere come riferimento le seguenti fasce di velocità :
 
PALLA DA 165 - 168GRS
 
tiro = circa 950 m/s - caccia = circa 980m/s
 
 
PALLA DA 178 - 180GRS.
 
tiro = circa 920 m/s  - caccia = circa 950 m/s
 
Questo con una canna di spessore medio. Se la canna della sua arma dovesse essere particolarmente sottile, riduca le dosi in modo da avere velocità ridotte di circa 20 - 30m/s. Le conviene dotarsi di un cronografo per effettuare queste valutazioni nel modo più opportuno. Si ricordi che la cartucce da caccia vanno assemblate alla lunghezza di 84,85mm. Quelle da tiro, se il serbatoio lo consente (o se decide di inserirle singolarmente nella camera), possono essere assemblate anche a lunghezze maggiori (ad esempio 85,00mm) in modo da avvicinare la palla all'inizio di rigatura.

D. vi chiedo gentilmente una informazione sulla ricarica del 38Spl. Leggendo le vostre indicazioni sul 38Sp, vedo che la misura dell'OAL è in alcuni casi indicato con 39mm. Ho provato a tenere questa misura con una palla troncoconica da 158grs, ma la munizione non entra totalmente nel tamburo di una SW 67; ho dovuto ridurre a 37,50. Su altri manuali non appare mai la misura di 39mm neanche con palle
round nose. Potete aiutarmi ?

R. il valore di 39,00mm per la OAL è una media delle principali tipologie di palla in circolazione. A volte può andare bene. Altre volte no. Nel suo caso, evidentemente non va bene per cui lei ha agito correttamente nel regolare la OAL in funzione della lughezza del tamburo della sua arma.

D. rricarico da qualche anno, dispongo di polvere Hodgdon HP 38 con la quale ricarico un nove makarov ; da poco ho acquistato una Glock 34 SC in 9x21 ( non ci ho ancora tirato )  volevo ricaricare con la medesima, dal vostro sito ho letto che utilizzando palle da 125gr. le dosi vanno da 4.0 a 6.2 grs. andando per curiosità sul sito della Hodgdon danno con le medesime palle valori da 4.4 a 4.8, vi chiedo quindi come mi debbo comportare. ( ne ho gia' caricate una cinquantina a 5.0 grani può andare bene ? ). Utilizzo palle troncoconiche della top target. Essendo la prima volta che ricarico il 9x21 su questo tipo di arma vi chiedevo inoltre qualche suggerimento in merito, come la differenza tra le troncoconiche e le round nose in termini di precisione, tiro in poligono su bersagli di pistola standard a 25mt. Cosa devo fare?

R. in breve :
 
- la forma dela palla non conta molto, essendo molto più importante il diametro. E' fondamentale che le palle non siano sottocalibrate o la precisione sarà pessima. Nel suo caso, per le palle blindate il diametro dovrebbe essere di 9,02mm, mentre per quelle in lega o ramate il diametro dovrebbe essere di 9,04mm
 
- la Hodgdon usa i dati del 9x19 per caricare un 9x21 molto corto come OAL. L'unico produttore americano che tratta nel dettaglio il 9x21 è la Sierra. Nel nostro sito i dati sono riferiti a un 9x21 con una OAL di 29,50mm. Comunque i dati che legge nelle tabelle sono stati ampiamente sperimentati non solo da noi ma anche da molti altri tiratori, e senza alcun inconveniente
 
D. sto per vendere un caricatore Beretta mod 76 in .22LR. Pensavo di inviarlo tramite busta con raccomandata con ricevuta di ritorno.  Su internet ho letto che con la legge 210 del 2008, su indicazione dell 'Unione Europea, i caricatori non sono più ritenuti parti d' arma, ma visto come vanno le cose in Italia, e visto che sono incensurato, non voglio rovinarmi la fedina penale, (e il porto d' armi), per 15 euro.
La domanda è questa: faccio un reato perchè può essere ritenuto parte d' arma?
R. eviti di spedire il caricatore dentro ad una busta, anche se si tratta di una raccomandata AR. Anche se si trattasse di una di quelle buste con l'interno foderato con materiale antiurto. E poi la raccomandata non è tracciabile in caso ci fossero dei problemi con la consegna.  Piuttosto, usi il sistema PACCO CELERE 3 delle PP.TT.. Viene consegnato entro 3 giorni lavorativi al massimo (N.B. se per Lei 3 giorni sono troppi, c'è anche il sistema pacco celere 1). Può ritirare il modulo in qualsiasi ufficio postale.  Ogni pacco ha un codice (indicato nella parte in alto del modulo) ed è tracciabile da casa (in qualsiasi momento) tramite il proprio PC. Poi come sistema di spedizione è molto più sicuro ed affidabile della raccomandata.
Alcuni suggerimenti :
 
- prepari un piccolo pacco con una scatola di cartone di modeste dimensioni
-.vi riponga il caricatore all'interno e riempia il tutto con del materiale antiurto (carta di giornale, cartone, plastica antiurto, gomma, etc.)
- faccia in modo che una volta chiuso, il pacco non produca rumori strani se viene mosso o sbattuto
- nella dicitura "contenuto del pacco" presente sul modulo, fornisca indicazioni generiche come "articoli sportivi", "articoli meccanici", "libri", "materiale informatico", "materiale elettronico" e simili, e comunque nulla che possa ricollegarsi al caricatore
- dopo avere effettuato la spedizione (per motivi di correttezza) avvisi il destinatario della stessa e gli comunichi il codice per il tracciamento
 
Le confermiamo che i caricatori non sono parti d'arma.

D. ho una domanda sulla ricarica in cal. 9 x 21. Mi capita di avere velocità diverse con medesime dosi a distanza di tempo, nello specifico: arma Glock 19, palle Fiocchi fmj da 115 gn, polvere Keddite S grana grossa, inneschi CCI,  oal 29,00, stessa crimpatura, pressa e dosatore Dillon, utilizzato lo stesso cronografo ad 1 metro dalla volata, sono passato da:
- 115 gn + 4,6 Kedd =  1090  fps  125 PF   a marzo  2010   
- 115 gn + 4,6 Kedd =  1170  fps  134 PF   a giugno 2011 
Visto che le prestazioni di una stessa polvere possono variare da lotto a lotto e che le polveri sono tutte diverse penso sia utile avere delle velocità di riferimento in modo  da sapere se le cartucce  ricaricate sono "coerenti"  le mie sono corrette per una Glock 19  visto che faccio tiro informale e che mi piacciono la cartucce allegre?

da 1050 fps a 1150 fps palla da 123 gn  fmj rn
da 1080 fps a 1180 fps palla da 115 gn  fmj tc
da 1200 fps a 1300 fps palla da 100 gn  fmj tc

Il 9x19 NATO in uso alle nostre forze di polizia ha una palla da 115 gn come credo o da 124 gn come asserisce qualcuno in poligono e che velocità raggiunge?

R. la differenza di velocità potrebbe essere legata ad alcuni fattori sui quali Lei non ha alcun controllo, tra i quali  :
 
- stagionatura della polvere
- dimensioni effettive del singolo grano tra lotto e lotto (a a volte tra scatola e scatola)
- condizioni atmosferiche esterne al tempo dello sparo
- lotto degli inneschi
- condizioni di conservazione degli inneschi prima e dopo l'acquisto
- condizioni di conservazione della polvere prima e dopo l'acquisto
- diametro effettivo delle palle usate
- tensione del colletto
- spessore delle pareti del bossolo a livello del colletto (nel punto esatto dove viene trattenuta la palla)
 
La differenza di velocità è accettabile. Se ci fa caso, la velocità più alta è stata rilevata a giugno, cioè nel mese più caldo, mentre la più bassa a marzo. Più la temperatura esterna è alta e più viene alterata la modalità di combustione, e la velocità alla bocca si alza. Nella stagione fredda succede il contrario. Osservando meglio la situazione, c'è una differenza di circa 24m/s tra primavera ed estate, cosa che con una polvere monobasica (in questo caso granulare) potrebbe facilmente verificarsi, tenuto conto che questa famiglia di polveri è molto più sensibile alle variazioni climatiche rispetto alle polveri a doppia base. La cosa preoccupante sarebbe stata, invece, se una simile variazione si fosse verificata lo stesso giorno e nello stesso gruppo di munizioni che ha cronografato. Dare una valutazione precisa da fuori è ptraticamente impossibile. Tenuto conto che la stessa ricarica (oppure la stessa munizione commerciale), non da mai la stessa identica velocità anche se sparata in due armi identiche, le converrebbe fare rilevazioni cronografiche divise per stagione, in modo da avere un riferimento preciso con le SUE  ricariche nella SUA arma. In ogni caso, tenga conto che le velocità delle munizioni commerciali sono a dir poco ridicole, dato che sono quasi sempre caricate in maniera tale da essere subsoniche. 15 - 20 anni fa la situazione era completamente diversa. Per quanto attiene al 9x19, la GFL lo carica in maniera piuttosto fiacca. Esistono caricamenti con la palla da 115 ma ci sono anche quelli con la palla da 124grs., entrambe di tipo FMJ-RN. Per fare un esempio, il 9x19 caricato a norma NATO dovrebbe fare 380m/s con la palla da 124grs. in canna da 5", mentre quello della GFL è solo di poco supersonico. La versione con la palla da 115grs. viagggia a circa 350 - 360m/s in canna da 5".
 
D. che differenza c'è tra le Barnes TSX e le MRX?
R. le TSX appartengono alla serie X , sono realizzate unicamente in lega di rame / zinco ed hanno 4 anelli di forzamento. Secondo quanto dichiarato dal produttore, possono impiegare 1 - 2grs. in più rispetto alle dosi normalmente impiegate dalle palle prodotte dai concorrenti a parità di calibro. All'impatto si espandono generando 4 petali taglienti, ma perdendo la propria massa in maniera minima. Le MRX somo analoghe alla TSX ma si differenziano perchè hanno un puntale in policarbonato ed un nucleo in tungesteno. Per il caricamento valgono gli stessi criteri indicati per i proiettili della serie X. Si ricorda in particolare che la casa produttrice richiede di mantenere la palla a non MENO di 1,27mm (0,050") dall'inizio di rigatura .

D. che differenza c'è tra le Barnes della serie X e le LC?
R. le Barnes LC hanno una copertura esterna realizzata con una vernice lubrificante di colore blu. Le XLC sono delle palle realizzate unicamente in lega di rame/zinco, mentre le VLC sono della convenzionali palle con nucleo in piombo e blindatura in lega di rame. I dati di caricamento delle Barnes LC non sono interscambiabili con quelli delle altre palle Barnes e/o quelle di altri produttori. La Barnes afferma che a parità di peso, con le LC è possibile immettere fino a 2grs. in più ed ottenere velocità di 50-60m/s maggiori.

D. ho acquistato una matrice di ricalibratura REDDING tipo - S dotata di sistema multiplo di boccole di ricalibratura, ma non capisco come fare ad utilizzarla correttamente : dove posso avere informazioni precise in italiano?
R. solitamente basta leggere il foglio di istruzioni accluso alla matrice, ma se avete problemi con la lingua, potete chiedere ad un amico (esperto in inglese tecnico) di effettuare la traduzione. In caso di risposta negativa, ecco un piccolo aiuto (N.B. quella che segue è la traduzione del foglietto di istruzioni).

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Congratulazioni !! Il vostro acquisto della matrice di ricalibratura totale con boccole intercambiabili porta la ricarica personalizzata ad un superiore livello di precisione.

INTRODUZIONE

La nuova matrice di ricalibratura totale con boccola utilizza un sistema di boccole intercambiabili che vi consentono di scegliere il livello di ricalibratura del colletto a seconda delle vostre esigenze. Le boccole sono disponibili in incrementi di .001", così che possiate scegliere il livello di ricalibratura più consono al tipo di bossoli che state usando. Una ricalibratura limitata del solo colletto può essere effettuata semplicemente regolando lo stelo di decapsulamento in maniera appropriata. Per chi preferisce effettuare le operazioni di ricalibratura SENZA preventiva lubrificazione sono disponibili anche delle boccole con copertura superificiale in nitruro di titanio.
La concentricità del colletto è aumentata a causa della capacità della boccola di autocentrarsi. L'attaccatura della spalla al colletto può essere regolata con precisione o agendo sulla matrice, oppure usando il nostro Competition Shellholder Set.

UTILIZZI ADDIZIONALI

Corpo della matrice : semplicemente rimuovendo la boccola, avrete a disposizione il corpo della matrice che potrà essere utile per riformare il corpo e la spalla del bossolo senza alterare il diametro del colletto. Formatura a freddo : un moderato ammontare di formatura a freddo necessario per i bossoli di cartucce sperimentali può essere ottenuto tramite l'impiego di una serie di boccole. Come regola generale, ricordatevi che se dovete ridurre il diametro del colletto, dovete sempre procedere con incrementi di .010" . ATTENZIONE : la formatura a freddo dei bossoli è una tecnica di ricarica avanzata. Lo spessore del colletto aumenta sempre quando lo si riduce di diametro. Fate attenzione a questo problema ed ai suoi potenziali pericoli se tentate di effettuare la formatura a freddo.

PREPARAZIONE DEL BOSSOLO

Per ottenere il meglio dalla vostra nuova matrice, dovete acquisire familiarità con le procedure di preparazione dei bossoli usate dai tiratori di bench-rest o da altri agonisti. Il segreto della precisione è l'uniformità dei bossoli. Come minimo dovete separare i vostri bossoli per produttore, numero di lotto e ordinarli per uniformità. E' stato dimostrato che i bossoli che sono più uniformi a livello del colletto, così come forniti dal produttore, sono quelli che risultano più rigidi durante l'intero processo di ricarica. E' altresì molto importante che la bocca del bossolo sia perfettamente perpendicolare al colletto e che sia sbavata dentro e fuori.

COME DETERMINARE IL DIAMETRO DELLA BOCCOLA

Il diametro adeguato della boccola può essere determinato misurando il diametro del colletto di una (vostra) cartuccia carica e sottraendo .001". Questo vi darà una buona approssimazione del diametro esatto e consentirà all'ottone di flettersi, conservando un certo gioco che permetterà di trattenere il proiettile


PREPARAZIONE DELLA MATRICE

Tutte le matrici Redding sono conservate e spedite con una pellicola di antiruggine che deve essere rimossa prima dell'uso. Smontate la matrice ed usate un solvente per armi di buona qualità ed uno scovolo. Rimuovete ogni eccesso ed asciugate con una pezzuola pulita. Mentre la matrice è smontata approfittatene per prendere confidenza con lo stelo decapsulatore. Notate che la lunghezza complessiva può essere variata.


REGOLAZIONE DELLA MATRICE

Inserite la boccola delle dimensioni desiderate nel corpo della matrice. Inserite lo stelo di decapsulamento fino a quando non entra in contatto con la boccola. A questo punto arretratelo di 1/16 di giro e bloccatelo in posizione.  NOTA BENE : questo ultimo passo è MOLTO impotante perchè da alla boccola una tolleranza di .003" - .004" che gli consente di autocentrarsi sul colletto del bossolo. Si noti la posizone dello stelo decapsulatore. L'ago deve protrudere dal corpo della matrice di circa 1/8" - 3/16" per rimuovere efficacemente gli inneschi bruciati. Una buona regola è di verificare che ci sia lo spessore di due monetine. Se la misura non è corretta, rimuovete lo stelo e riaggiustatelo a seconda delle necessità. Può essere effettuata una ricalibratura parziale del colletto se desiderato. Seguite la summenzionata procedura con un'eccezione. Dopo avere sentito il contatto tra lo stelo decapsulatore e la boccola, arretrate lo stelo di 2 o 3 giri necessari per ottenere la ricalibratura parziale del colletto. Questo richiederà un riaggiustamento della profondità di inserimento dello stelo.

LUBRIFICAZIONE

Dovete sempre ispezionare i bossoli prima di ricalibrarli. L'interno del colletto deve essere pulito con uno scovolo per rimuovere eventuali residui di materiale abrasivo. Le boccole sono disponibili sia in acciaio temperato che in nitruro di titanio. Anche se il nitruro di titanio è considerato un materiale che non richiede lubrificazione dei bossoli, noi consigliamo sempre di farlo per non sottoporre i bossoli ad eccessivo stress. Per assicurarsi un funzionamento senza problemi, consigliamo di usare del lubrificante com il Redding original formula o un lubrificante per bossoli a base di acqua.

INSTALLAZIONE

Quando installate la matrice nella vostra pressa, assicuratevi che faccia contatto con la griffa reggibossolo quando la leva è premuta completamente verso il basso. Fatto questo, riportatela indietro di 1 giro. A questo punto, un bossolo sparato nella vostra arma deve essere lubrificato e fatto passare dentro la matrice. Dopo averlo estratto dalla matrice ed averlo pulito , provate ad inserirlo nella camera della vostra arma ed a chiudere l'azione. Se l'azione non si chiude liberamente, abbassate leggermente la matrice e ripetete la procedura. Questa procedura va ripetuta finchè l'azione non si chiude liberamente . Quando ciò avviene la matrice è regolata adeguatamente e potete bloccarla in posizione. Un modo più facile per regolare con esattezza la matrice è quello di usare il nostro nuovo Redding Competition Shell-holder Set. Per favore fate riferimento al nostro catalogo per ulteriori informazioni.

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D. ho acquistato una matrice di ricalibratura REDDING con un sistema di griffe reggibossolo multiplo ma non capisco come fare ad utilizzarla nel modo più adeguato : dove posso avere informazioni precise in italiano?
R. solitamente basta leggere il foglio di istruzioni accluso alla matrice, ma se avete problemi con la lingua, potete chiedere ad un amico (esperto in inglese tecnico) di effettuare la traduzione. In caso di risposta negativa, ecco un piccolo aiuto (N.B. quella che segue è la traduzione del foglietto di istruzioni).

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Per massimizzare la durata del bossolo ed il potenziale in termini di precisione delle vostre ricariche, si tende a ricalibrare i bossoli sparati quel tanto che basta da consentirne la reintroduzione in camera. La maggioranza dei cacciatori e molti tiratori ottengono questo risultato effettuando una ricalibratura completa del bossolo ogni volta. Dal momento che le dimensioni interne del bossolo sono determinate del produttore, il corretto riposizionamento della spalla in sede di ricarica risultava critico. In passato, la regolazione della posizione della matrice di ricalibratura facendone ruotare il corpo nella pressa era usuale. Anche se accettabile, questo metodo non consentiva una regolazione molto precisa. L'utilizzo di questo metodo non consentiva un contatto preciso tra matrice e griffa reggibossolo a causa dello spessore e della durezza dell'ottone, nonchè della quantità di lubrificante applicata, tutti fattori che influenzavano negativamente il riposizionamento della spalla. Inoltre, il bossolo non risultava inserito in maniera ortogonale nella matrice, e questo influenzava la precisione. La possibilità di "mettere in quadro" la marice una volta inserita nella pressa era preclusa. Per garantire un contatto tra il fondo della matrice e la griffa reggibossolo soddisfacente durante la fase di ricalibratura, la Redding vi offre ora delle griffe reggibossolo più spesse di circa .002" rispetto agli standard industriali. Lo spessore nominale a livello industriale è di .125" (si veda la dimensione X sul diagramma). Il nostro nuovo Competition Shell-holder Set include 5 griffe reggibossolo più spesse con incrementi di .002". Per questo motivo il set comprende una serie di griffe reggibossolo marcate con +.002 , +.004" , +.006" , +.008 e +.010 che è l'ammontare con cui la luce di cameratura del bossolo viena fatta decrescere. Per scegliere la griffa adeguata, inziate con quella marcata +.010". La griffa reggibossolo va regolata in modo da assicurare un contatto preciso con il fondo della matrice di ricalibratura durante l'operazione di ricalibratura di ogni bossolo. Ricalibrate un bossolo e provate a camerarlo nella vostra arma (scarico e non innescato). Se non camera, provate con la griffa reggibossolo marcata +.008" e ripetete la sequenza. Fermatevi quando l'azione della vostra arma si chiude senza problemi. A questo punto i vostri bossoli sono ricalibrati in modo tale da avere la luce di cameratura ridotta al minimo indispensabile.

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D. come si fa ad estrarre il pacchetto di scatto della PX-4?
R. basta leggere il manuale di uso e manutenzione. Per prima cosa l'arma va SCARICATA e SMONTATA. Una volta effettuato lo smontaggio di campagna  si deve togliere la prima spina, quella più sottile, posta sotto l'elsa. Poi va rimossa la seconda spina, quella che sembra un chiodo, posta poco sopra la prima spina. Questa seconda spina è tenuta in sede da una molla che preme in una scanalatura ricavata nella spina stessa. Per rimuovere questa seconda spina, immaginando di guardare l'arma da dietro (ed impugnare l'arma normalmente) è necessario premere da destra verso sinistra. Per poter premere è necessario però spingere verso il basso un piccolo braccio metallico che si trova nella parte sinistra del gruppo di scatto, con un cacciaspine di diametro adeguato (sempre immaginando di impugnare l'arma normalmente) .
 
D. vorrei migliorare il livello qualitativo dello scatto della mia PX-4 : cosa posso fare?
R. la prima cosa da fare e non mettere le mani dentro alla scatto se non si hanno della cognizioni tecniche a livello di un buon armaiolo meccanico!! Si correrebbe solo il rischio di danneggiare irreparabilmente l'arma. Di solito gli armaioli si limitano a sostituire la molla del cane originale della PX-4 con una da 19 libbre di peso. Le molle che vengono scelte per compiere questa operazione sono quelle prodotte dalla I.S.M.I. o dalla Wolff. In rari casi, gli armaioli estraggono il gruppo di scatto dall'arma e lo smontano nei suoi componenti essenziali. Fatto ciò provvedono a lucidare a specchio il dente del cane e del controcane RISPETTANDO gli angoli di ingaggio fissati dal produttore e SENZA MAI TOCCARE IL DENTE DELLA MEZZA MONTA . Fatto questo, rimontano il pacchetto di scatto, lo lubrificano con un lubrificante adeguato e lo rimettono in sede nell'arma.

D. devo iniziare la caccia agli ungulati ma non so quale calibro scegliere. Ho sentito parecchi amici ed ho consultato parecchi armieri, ma la confusione è solo aumentata: come posso orientarmi per non fare acquisti azzardati o controproducenti ?
R. dipende da cosa si vuole cacciare. Supponendo che si voglia cacciare solo in Italia, i calibri compresi tra i 5,6 ed i 6mm vengono solitamente consigliati a chi voglia cacciare unicamente il capriolo. Si tende, cioè, a privilegiare calibri piccoli e tesi. Se oltre al capriolo si ha in previsione di cacciare (più o meno saltuariamente) il camoscio, il daino od il muflone, si possono prendere in considerazione i calibri compresi tra i 6,5 ed i 7mm. Se, viceversa, l'obbiettivo è unicamente rappresentato dal cinghiale o dal cervo, allora occorrerà indirizzarsi verso  i 7 o gli 8mm, non trascurando i vari 9 - 9,3mm per i cinghiali di mole più grossa.

D. qual'è l'equivalenza tra le strozzature italiane ed americane?

R. le denominazioni USA sono, CYLINDER, IMPROVED CYLINDER, MODIFIED, IMPROVED MODIFIED e FULL, che corrispondono alle denominazioni CL, QUATTRO STELLE (o ****), TRE STELLE (o ***), DUE STELLE (o **) e UNA STELLA (o *), usate sul mercato italiano. Si ricordi che esistono comunque molteplici criteri classificatori delle strozzature, che non fanno riferimento ai criteri testè esposti.

D. inizialmente non capivo, veramente non sapevo, poi qualcuno mi ha parlato della sostituzione delle molle nelle pistole semiautomatiche. Come comportarmi ? Nella Tanfoglio Limited Custom HC 9x21 ne ho una montata poi un’altra 75 AA kg 6,46 e un’altra kg.5,59 53AA. Esiste un modo per capire, magari dalla lunghezza, dalle spire, con quale referenza si ha a che fare? Al poligono ho visto carrelli che quasi si riarmavano con una spinta del braccio….(?) molle troncate di 4-5 spire (?). insomma. Saranno regolari ? Come mi devo comportare?
R. la potenza di cartuccia va sempre rapportata ad una specifica molla di recupero. Non si può mai agire a caso. La molla deve essere dura al punto tale da consentire il funzionamento della leva dell'hold-open DOPO che è stato sparato l'ultimo colpo, ma non deve mai essere troppo morbida. Se fosse troppo morbida .
 
- l'arma potrebbe danneggiarsi a lungo termine
- il controllo nel tiro rapido risulta pregiudicato
 
Inoltre, è buona regola sostituire la molla di recupero dopo ogni 5000 colpi in modo da avere la certezza del regolare funzionamento dell'arma. La "durezza" della molla di solito viene espressa in libbre. Dato che 1 libbra equivale a circa 450g, la durezza in Kg è pari a un po' meno della metà di quella espressa in libbre. Le conviene avere in casa le molle per la sua arma per lo meno da 12 fino a 16libbre. E' fondamentale avere solo molle di qualità, e non molle economiche di cui non si conosce l'origine, il fabbricante o la durezza. Come marca, le conviene scegliere tra le WOLFF e le ISMI. Le può ordinare presso la MIDWAY ITALIA, oppure presso l'armeria Fracassi. Tenga conto che le molle della Tanfoglio sono le stesse che vanno bene per la Beretta o per la CZ. I codici 75AA e 53AA sono i codici interni di riconoscimento per le molle usati dalla Tanfoglio. I riferimenti vengono dati in Kg accanto all'identificativo alfanumerico. Se ci fa caso, può leggere 6,46 e 5,59Kg, il che significa che la "durezza" in libbre equivale a circa il doppio di quella espressa in Kg. Quando si parla di "durezza", si intende il carico che serve per fare comprimere COMPLETAMENTE una molla su se stessa. Argomento "taglio delle spire".
Alcuni fabbricanti mettono in commercio molle più lunghe del normale, che devono essere adattate dall'acquirente alla propria arma. Si ricordi che una molla troppo corta danneggia l'arma e non assicura il corretto ciclo di funzionamento.

D. dopo una sessione di tiro al poligono, mi sono accorto che il mio Colt M4 "nuovo di zecca" ha la canna rovinata in più parti !! Pur non avendo sottoposto l'arma ad abusi, la finitura esterna è alterata signficativamente in più punti e non so come comportarmi : come posso fare per ripristinarla?
R. per prima cosa occorre rivolgersi al proprio armiere di fiducia e sentire il suo parere. Se è il caso di intervenire, è necessario rivolgersi ad un'azienda specializzata in finiture per armi. Potrebbe rivolgersi per esempio alla BRUGAR di Roberto Dalle Aste di Gardone Valtrompia (BS) che è un'azienda specializzata in finiture di armi militari e civili (brugar@intred.it).

D. che meccanica hanno le Tanfoglio?
R. il sistema di apertura è a corto rinculo di canna, mentre quello di chiusura è un sistema Petter (o Browning-Petter). La meccanica è condivisa dalle CZ e dalle SIG. Sia le Tanfoglio che le SIG derivano dalla CZ, e condividono non solo la meccanica ma anche la localizzazione del baricentro, il posizionamento del carrello e delle relative guide di scorrimento.
 
D. durante una discussione al poligono, è venuto fuori che la Beretta M-92/98 ha un sistema di apertura a corto rinculo ed una chiusura di tipo Browning modificata. Il mio armiere di fiducia afferma che si tratta di un sistema di chiusura di tipo Walther : chi ha ragione?
R. le Beretta modello 92, 96, 98 e 90-two hanno un sistema di apertura a corto rinculo di canna ed un sistema di chiusura Walther - Barthelmes.
 
D. che tipo di chiusura ha la PX-4?
R. si tratta di una chiusura di tipo Steyr-Krnka, spesso denonimata "chiusura rototraslante" nella bibliografia specializzata e nelle riviste di settore.

D. ho letto su una scheda della CIP (Commissione Internazionale Permanente dei Banchi di Prova) i termini Pt max, Pk e Pe : cosa significano?

R. bella domanda. Pt max è la pressione media massimale (è la media di un lotto di n cartucce estratte da un lotto di m cartucce, ovviamente con n<m), Pk  è la pressione statistica massima individuale (è la più alta delle pressioni misurata entro al lotto di m cartucce) e Pe è la pressione media di prova ( è la pressione media della c.d. "prova forzata"). E' interessante notare come Pmax (o meglio, PTmax) NON sia la pressione massima di una determinata cartuccia, come molti credono (o affermano), ma è la media massimale su un determinato lotto di munizioni, che è tutt'altra cosa. Le prove vengono effettuate su 10 (per le armi a canna liscia) o 12 cartucce (per le armi a canna rigata), mentre i lotti di riferimento sono di 5.000, 35.000 (qui il valore di m è pari a 20 pezzi) e 1.500.000 pezzi .

D. ho un vecchio opuscolo di ricarica della GFL in cui si dice che la pressione massima del 9x21 è di 2700bar. Il mio armiere dice che la pressione massima è di 2600bar mentre i miei amici affermano che è di 2350bar  : perchè c'è tutta questa confusione?
R. fondamentalmente perchè si confonde la pressione media massimale con la pressione massima individuale. La media massimale (PTmax o P max, secondo certe fonti) è la pressione media considerando solo i valori massimi raggiunti in un determinato numero di prove. E' chiaro che più è AMPIO il campione e più e BASSA la media. La massima individuale (Pk) è la pressione che la CIP considera effettivamente come pressione massima reale di una data cartuccia, che per il 9x21 è di 2703bar. Si noti che il prodotto 1,15 x PTmax, in base alle norme CIP, da il valore di Pk . Ancora, il prodotto 1,3 x PT max da il valore di Pe.

D. ho acquistato un Armalite AR-10-A4 ma ho dei dubbi sulla ricarica più corretta da impiegare. Ho consultato vari manuali di ricarica ma non ho trovato nessun dato utile. Possiedo palle da 168grs. HPBT, inneschi CCI-200 BR e bossoli Federal  : come posso fare?
R. l'importatore italiano consiglia una delle tre seguenti ricariche : palla Lapua "Scenar" da 167grs spinta da 43,5grs. di N-140, oppure palla Sierra "Match King" da 168grs. spinta da 43,0grs. di N-540 o ancora palla Sierra "Palma" da 155grs. spinta da 44,5grs. di N-140.

D. che polvere devo usare per ricaricare il 10,4x47R ?
R. bella domanda!! Diciamo che ci sono due scuole di pensiero. Alcuni usano la polvere nera svizzera n°3 (ffg), mentre altri usano la polvere nera svizzera n°2 (fffg). Entrambe sono dedicate alle armi lunghe, solo che la prima è più lenta mentre la seconda è più vivace

D. quali sono gli inneschi più adatti per ricaricare il 10,4x47R ?

R. per gli inneschi ci sono diverse opinioni. Alcuni tiratori usano i Large Rifle Magnum. Altri affermano che l'impiego dei Large Rifle Magnum con la polvere nera è pericoloso e che potrebbe creare problemi seri (= sovrapressione), per cui optano per i Large Rifle Standard. Infine, non manca chi impiega dei Large Pistol Standard. Allo stato attuale i Large Rifle Standard sono sicuramente i più diffusi tra i ricaricatori

D. devo acquistare una carabina per la caccia in montagna, ma sono indeciso tra il 6,5x65 RWS, il 7mm Remington Magnum ed il .300 Winchester Magnum. Un mio amico mi ha quasi convineto a comprare il 6.5x65RWS: devo fidarmi?

R. è un derivato parziale del 9,3x62Mauser fatto per replicare le prestazioni del preesistente 6,5x68. Del 6,5x65 esiste anche la versione per arma basculante, che è leggermente meno potente. Tanto per darle un'idea relativa al 6,5x65R RWS, ipotizzando di avere la classica canna da 61cm (24"), ecco cosa si potrebbe ottenere con palle idonee per i cervi di grosse dimensioni:

palla da 140 grs. = 855 m/s  e 3309 Joule (337 Kgm)
palla da 154 grs. = 840 m/s e 3538 Joule (361 Kgm)
palla da 160 grs. = 830 m/s e 3569 Joule (364 Kgm)


La tensione di traiettoria e la potenza non mancano. Tenga presente che le palle da 6,5mm in genere hanno coefficienti balistici molto elevati, per chi si può sparare tranquillamente anche a lunga distanza. La precisione dipende dall'arma e dalle capacità personali del tiratore. E dal tipo di munizione impegata, anche se sarebbe opportuno lavorare su una ricarica personalizzata per la propria arma data la scarsezza dei caricamenti commerciali. Volendo fare un confronto tra il 6,5x65R RWS e due cartucce magnum molto diffuse anche nel nostro paese, ecco quali sarebbero i risultati (immaginando di usare due presi classici da caccia):
 
7mm REMINGTON MAGNUM - palla da 140grs.
 
ipotizzando una velocità alla bocca di 940m/s si avrebbero circa 385Kgm
 
300 WINCHESTER MAGNUM - palla da 180grs.
 
ipotizzando una velocità alla bocca di 940m/s si avrebbero circa 530Kgm
 
Come può vedere il 6,5x65R RWS non è una cartuccia magnum, ma ha delle prestazioni che comunuque si avvicinano a quelle di due grandi classici della caccia moderna. Se le condizioni sono favorevoli (tiratore abile, ricarica ad hoc, arma in perfetta efficienza), si possono effettuare tiri anche fino a 300m senza particolari problemi. Naturalmente spetta al cacciatore collocare il proiettile al punto giusto.

D. qual'è la dose di polvere nera più corretta per ricaricare il 10,4x47R ?

R. la carica di lancio originale era di 4 GRAMMI di polvere nera (61,7grs.), cosa che nei bossoli attuali non è più possibile impiegare perchè hanno le pareti troppo spesse. Molti tiratori usano 3 GRAMMI (46,3grs.) che era la carica originariamente usata nei moschetti. Una carica molto diffusa tra gli amanti di questo calibro è 45grs. di polvere nera n°3 con un po' di semolino e di carta per eliminare gli spazi vuoti tra palla e polvere

D. vi chiedo per favore se mi potete dire quanto è esattamente nella realtà il diametro del cal.9,3x62 perchè in alcuni siti internet è scritto che sono mm. 9,2198 pari alla misura americana 0,363 (ottenuto da 2,5399x0,363); in altri si dice che è mm. 9,24 pari alla misura americana 0,364 e via discorrendo. Altri dicono che le palle sono di diametro 0,365 pari a mm. 9,27. Cosa devo fare?

R. lei sta confondendo tre cose diverse, nel senso che confonde tra DIAMETRO MASSIMO della palla, DIAMETRO dei PIENI di rigatura e DIAMETRO dei VUOTI di rigatura. Nelle armi originali, il DIAMETRO dei PIENI di rigatura era di .355", mentre il DIAMETRO dei VUOTI di rigatura era di .366". Le canne erano lunghe circa 710mm ed avevano 4 rigature destrorse larghe circa 4,5mm. Il diametro MASSIMO della palla era di .366" . Da allora bene poco è cambiato. Ci sono tolleranze costruttive più o meno strette, nel senso che non tutti i costruttori hanno un diametro di foratura dei pieni stretto come avveniva in passato, o hanno lo stesso numero di righe (oggi molte canna hanno 6 righe), mentre sono rimasti immutat il diametro di foratura dei vuoti e quello massimo delle palle.
Non si faccia fuoriviare da quello che legge su internet, dal momento che una differenza di 1 millesimo di pollice è una differenza irrilevante nella realizzazione di una palla o di una foratura per un'arma da caccia. Se il suo desiderio è quello di usare un'arma in calibro 9,3x62 Mauser, lasci perdere quello che vede o legge su internet ed affronti la questione con assoluta tranquillità. Qualsiasi arma persente sul mercato in calibro 9,3x62 Mauser è in grado di sparare qualsiasi cartuccia dello stesso calibro, a prescindere che sia commerciale o ricaricata.

D. volevo cortesemente avere una consulenza da parte vostra su un fatto alquanto strano riguardo la ricarica di un 6,5x55 su un Tikka m65 continental canna pesante da 20mm del 2002. Premesso che l'utilizzo è esclusivamente da tiro e che il fucile ha sparato centinaia di colpi con mia estrema soddisfazione. Il fatto è il seguente: dopo alcuni anni che non usavo l'arma ho ripreso a sparare al poligono lo scorso giugno 2014 utilizzando le vecchie cartucce ricaricate nel lontano 2007 le ricariche utilizzate erano con bossoli Lapua, inneschi Gold Match della Federa povere N560 43,5gr e palla Lapua Scenar 139 moly OAL 78,6, la sessione è stata buona con rosate di 2,5 cm a 200mt.  Ho ripreso poi quest'anno ma dopo alcuni colpi sempre della stessa serie dell'anno precedente ho cominciato a riscontrare problemi so sovrapressione fino ad arrivare alla "perdita" dell'innesco. A questo punto ho provato ricaricare delle cartucce ex novo ma con qualsiasi combinazione di polvere (N160 a 42-42,5-43 grani oppure N560 a 43,5-44-44,5) con lunghezze tra i 78 fino a 80,5 mm ho sempre problemi di sovrapressione. A questo punto ho provato a prendere dei bossoli nuovi, sempre Lapua, delle palle nuove Lapua Scenar-L da 139 e polvere nuova N160 ma il problema rimane. Infine ho acquistato una scatola di cartucce Sako match da 139 grani con lunghezza 70,8 (!!!!) e con questo non riscontro alcun problema. Il fucile visivamente non ha alcun problema di camera di cartuccia/canna, lo ho portato a controllare da alcune armerie ma mi dicono che il fucile è perfetto è solo un problema di ricarica. Avendole provate tutto chiedo a voi cosa può causare la sovrapressione visto che le ricariche utilizzate le ho usate per anni senza problemi. Cosa posso fare?

R. in breve :
- tutti i componenti che ha usato sono di eccellente qualità
- per quanta cura si possa mettere nella realizzazione delle proprie ricariche, esse non saranno mai sigillate come le munizioni destinate alle forniture militari. Per questo motivo, è impensabile pretendere di conservare così a lungo le proprie ricariche senza che subentrino dei problemi al momento dell'utilizzo. Da quello che possiamo capire, la polvere dentro alle sue ricariche si è deteriorata (= capita molto più spesso di quanto non si creda), per cui il nostro modesto consiglio è quello di non tenere in casa troppo a lungo le sue ricariche
- non bisogna mai sparare nella stessa arma, palle CON e SENZA il trattamento superficiale al bisolfuro di molibdeno se non si esegue una pulizia dei pori del metallo tra una tipo di palla e l'altro. Il motivo è che il bisolfiro di molibdeno, durante il passaggio nella canna, sviluppa biossido di molibdeno, triossido di molibdeno e biossido di zolfo. La canna in apparenza sembra pulita, mentre in realtà non è vero, perchè le tracce di rame sono coperte dagli ossidi di molibdeno. Se questo fenomeno viene ignorato, le pressioni che in una canna pulita non danno problemi, in una canna sporca dagli ossidi di molibdeno fanno alzare le pressioni in maniera estremamente pericolosa. Poi c'è un altro problema che viene spesso sottovalutato. Il biossido di zolfo si combina con l'umidità presente nell'aria e genera acido solforico che si deposita nell'anima della canna. Anche se questo fenomeno viene ignorato da molti, in realtà causa un aumento della rugosità sperificiale del metallo, che determina un aumento delle pressioni in gioco. Questo aumento a volte può essere molto pericoloso
- la Scenar, le Scenar-L e le Sierra MK (= sono usate dalla Sako per il caricamento delle sue munizioni destinate al tiro di precisione) hanno tre raggi di curvatura dell'ogiva completamente diversi tra loro. Probabilmente, uno di questi profili è più gradito alla sua arma risptto agli altri. Ad ogni modo, questa differenza, combinandosi con l'angolo dell'inizio di rigatura (specie se è brusco e corto), potrebbe fare alzare le pressioni in maniera anche considerevole. Il problema potrebbe aggravarsi se all'interno della canna ci sono depositi di ossidi di molibdeno
 
A questo punto le conviene:
 
- pulire la canna più volte con una pasta pulente come il J-B "Bore Cleaning Compound", che è l'unico modo certo per rimuovere non solo il rame, ma anche gli ossidi di molobdeno. L'uso della pasta pultente è molto importante perchè riduce la rugosità superificale del metallo, cosa che fornisce due vantaggi : (1) maggiore precisione e (2) riduzione dei depositi tra un colpo e l'altro
- pulire la canna con uno sramatore particolarmente efficace, non importa se a base di ammoniaca o di acqua
. riassemblare nuove ricariche tenendo una OAL inferiore a quella che usa di solito. Se ha avuto problemi tra 78 e 80mm, e tenuto conto che i caricamenti commerciali hanno un valore (grossolano) di circa 70mm, provi a cominciare con 75mm, palla da 139 - 140grs,  e 42 grs di N-160 o 43grs. di N-560
 
D. pratico tiro ludico con una Glock 17 4gen  e, come evoluzione di ogni tiratore, vuoi per economizzare vuoi per migliorare le prestazioni, mi sono dato alla ricarica. Ho preso la polvere GM3 (che dalle mie parti viene usata molto per la ricarica 9x21) inneschi sellier e bellot e palle della romana metalli in lega da 125 grani tipo CNBB trafilate .356. Quali quantità di propellente dovrei usare?
R. perchè non prova con un "grande classico" tipo 4,5grs. di GM-3 accesi da inneschi CCI-500 e OAL di 29,50mm? Lo hanno usato in migliaia in tutta Italia, per decenni, e forse andrà bene anche a lei.

D. Sono sconvolto!  Ho telefonato 5 minuti fa alla X per sapere il passo della rigatura della mia pistola semiautomatica X modello Y in calibro 9X21 e un tecnico non identificato mi ha risposto in questo modo "Non si può parlare di passo in una rigatura semipoligonale perchè è ottenuta per martellatura e quindi è diversa dalla rigatura tradizionale. E' un dato che bisogna chiedere alla Lothar in Germania. Non posso divulgare un dato degli altri". Allora, insistendo, gli ho detto "ma quante striscioline ci sono dentro la canna?" Risposta :" è un poligono, è un poligono!" Si ma quante linee si vedono guardando dentro la canna? "5 linee" E' una conversazione al limite del paradossale che mi fa sorgere dubbi sulle mie competenze di base. Meno male che il passo di una rigatuira semipoligonale è un dato che non ha niente di trascendentale perchè quello della mia Glock 17 non è un mistero e, per inciso, le rigature o "striscioline" nella mia X sono 6. In sintesi, al di la della conversazione, un pò surreale, che vi ho riferito, se siete in grado di dirmi il valore del passo della rigatura in oggetto ?

R. purtroppo la mamma del cretino è sempre incinta e...........Lei ne ha fatto le spese!! Lei è stato fin troppo educato con il  somaro (bipede, perchè i quadrupedi sono molto più intelligenti!!), dato che  avrebbe potuto benissimo mandarlo a quel paese e sbattergli il telefono in faccia. In breve :

- tutti i 9mm hanno un passo di 1 in 10", a prescindere dalla natura della  canna (tradizionale, semipoligonale, poligonale). Fanno eccezione il 9corto, il 9 makarov,  a volte il 38SA e certe creazioni artigianali che usano passi lievemente difformi (N.B. ad esempio ci sono delle armi in 9x21 e/o in 38SA con passi di 1 in 12" o 1 in 14", ma sono cose abbastanza rare.........il motivo sarebbe quello di dare meno torsione all'arma durante il tiro, ma molti ritengono che si tratti di una cosa più teorica che reale)

- dire che una canna non ha il passo di rigatura è come dire che un'autovettura non ha le ruote!! Chi le ha risposto è un emerito cretino!!

- se fosse vera l'affermazione di quel cretino che le ha risposto, allora le palle sparate dalla sua arma dovrebbero arrivare di piatto sul bersaglio o non arrivare proprio!! Una palla non stabilizzata giroscopicamente (tramite una rigatura) non può volare in maniera corretta nell'atmosfera terrestre

- comunicare ad un cliente il passo di rigatura della propria arma NON SIGNIFICA VIOLARE IL SEGRETO INDUSTRIALE, ma significa semplicemente svolgere un corretto servizio di post vendita!!

- le X  in generale hanno canne tradizionali con 6 righe destrorse di tipo costante

- la canna dell'arma che vede nella nostra pagina dedicata alla ricarica del 9x21 (quella della X modello Y) è una Lothar Walter semipoligonale con 6 righe destrorse e passo di 1 in 10"

- le X provenienti dal Custom Shop montano canne pesanti (= tronco coniche, in modo da renderle autocentranti tutte le volte che viene compiuto il ciclo di fuoco) con rigatura semipoligonale a 6 principi destrorsi

- una canna semipoligonale è una canna dove i VUOTI sono identici a quelli della canne tradizionali, mentre i PIENI hanno un profilo diverso (che cambia da produttore a produttore)

- una canna poligonale è quella che ha una sezione identica ad un poligono, che normalmente è un esagono. Dunque la persona che le ha risposto è talmente ignorante che non conosce nemmeno la differenza tra poligonale e semipoligonale. Ed è uno che vende armi, non fa  il salumiere (con tutto il rispetto per i salumieri)!!

- quello che le ha risposto è talmente ignorante che sa contare fino a 5!! Non sa nemmeno che le X normalmente montano canne con un numero PARI di righe e che le righe sono 6. Quasi tutti i produttori mondiali di pistole usano canne con 6 righe. Tra le eccezioni più significative c'è per esempio la S&W, che ha sempre usato canne con 5 righe destrorse

Un'ultima domanda. Perchè ha dovuto telefonare direttamente alla X per avere questa semplicissima informazione? Da sempre il passo di rigatura delle armi X è riportato sul rispettivo libretto di istruzioni. A meno che per risparmiare adesso non lo riportino più. Si sa, l'inchiostro costa...........

D. ho notato che la minoranza delle pistole semiautomatiche ha l’estrattore interno, mentre il resto lo ha esterno. Estetica a parte, certamente a favore della soluzione “estrattore interno”, chi vince in termini di funzionalità e durata?

R. a parte la questione estetica, che rimane comunque fortemente opinabile (poichè "tutti i gusti sono gusti e non tutti sono al limone", nel senso che non è detto che il particolare di un'arma possa piacere a tutti), in breve si può dire che:
 
- l'estrattore interno è più difficile da costruire, da montare e da regolare, ma è poco o per nulla appariscente. Non è facile realizzarne un molto robusto
- l'estrattore esterno è più facile da costruire, da montare e da regolare, ma è evidente in misura maggiore o minore. E' facile realizzarne uno molto robusto
 
A monte di tutto questo c'è poi da vedere tutta una serie di particolari come:
 
- dimensioni complessive
- spessore
- metallo impiegato
- trattamento termico impiegato
- molla impiegata
 
D. dove si trovano i bossoli per la ricarica del 10,4x47R?
R. occorre rivolgersi alle armerie specializzate in ricarica di cartucce vecchie od obsolete, oppure presso i rivenditori di articoli di ricarica più specialistici come la STITRA di Torino.

D. posso ricavare i bossoli per la ricarica del 10,4x47R da altri bossoli di più facile reperibilità?
R. si, è possibile ricavarli dai bossoli del .348 Winchester in maniera analoga a come avviene per il 10,4x38R ex-ordinanza svizzera .

D. è vero che è possibile sostituire la molla del cane originale della PX-4 con una montata su una Colt M-1911?
R. si, è possibile a causa delle dimensioni. Alcuni preparatori usano molle prodotte dalla I.S.M.I. o dalla Wolff di 19 libbre e le montano sulle PX-4 in luogo di quella originale. Viceversa, alcuni amanti del "fai da te" alla ricerca dello "scatto perfetto" arrivano a montare molle della durezza di 16 libbre, che potrebbero rischiare di determinare delle mancate percussioni. In ogni caso si tratta di un'operazione che è meglio lasciare ad un valido artigiano onde evitare di avere un'arma non più funzionante in maniera adeguata. Per favore, non mettetevi MAI a tagliare le spire della molla del cane, ma lasciate che sia un valido artigiano ad occuparsi di intervenire sullo scatto.

D. è vero che le PX-4 montano canne più "larghe" del dovuto?
R. è difficile dare una risposta precisa. Quello che si può dire è che effettuando una misura a campione con un calibro a tampone sui primi lotti di canne, si è rilevato un diametro di foratura di 9,09mm tra i VUOTI di rigatura ed uno di 8,79mm tra i PIENI. Questo può creare problemi per chi ricerca la precisione assoluta. L'arma in se è MOLTO precisa anche con il munizionamento commerciale, ma impiegando palle da 9,06mm (.357") si possono migliorare ancora di più i risultati. Ovviamente l'impiego di palle di diametro superiore a 9,02mm (N.B. che è il diametro tipico delle 9mm) ha un senso solo se effettivamente la canna ha un diametro di foratura "anomalo" come quello indicato in precedenza. Prima di decidere cosa fare è essenziale rivolgersi la proprio armiere di fiducia. Non si dimentichi che esistono anche delle PX-4 con canne forate a 9,01 - 9,02mm, dove l'impiego di palle sovradimensionate sarebbe del tutto inutile !!

D. è vero che ci sono pistole in 9x21 che danno risultati migliori (in termini di precisione) con palle da 9,06 - 9,08mm di diametro?
R. in certi casi si. Ci sono armi le cui canne sono forate a .354", come ad esempio le Sphinix svizzere, che vanno benissimo con la classica palla da 9,02mm di diametro. Viceversa ve ne sono altre che sono forate a 9,04 - 9,06mm, e che richiedono palle di diametro sovradimensionato per avere i migliori risultati in termini di precisione. Prima di decidere cosa fare è necessario accertarsi del REALE diametro di foratura della propria arma.

D. come faccio a pulire la canna del mio XXX dopo aver sparato molti proiettili con trattamento superficiale al bisolfuro di molibdeno?
R. per prima cosa bisogna avere la "sana" abitudine di pulire sempre il proprio fucile dopo ogni sessione di tiro a prescindere da quante cartucce sono state sparate e dal tipo di finitura superficiale delle palle impiegate. Venendo al problema specifico, solitamente vengono consigliati prodotti a base alcalina come il famoso Alkanox, di fatto irreperibile in Italia almeno allo stato attuale. Un'alternativa credibile è quella di impiegare paste pulenti come la USP - Bore Paste o il J-B Bore Cleaning Compound. La prima è irrepribile in Italia, almeno attualmente, mentre la seconda è facilmente reperibile in tutte le armerie.

D. vorrei installare delle mire al trizio sulla mia Glock M-17 e la mia idea era quella di usare le mire originali. I miei amici mi hanno sconsigliato e mi hanno suggerito le Meprolight o le Trijicon : chi ha ragione ?
R. premesso che ognuno è libero di fare come crede, sicuramente le mire originali Glock sono qualitativamente inferiori rispetto alle altre marche citate. Inoltre, il mirino originale glock ha il difetto di dovere essere ribattuto in sede, cosa che non sempre assicura il perfetto montaggio e che comunque rende impossibile un suo eventuale riutilizzo. Tutte le altre mire sono prodotti di comprovata qualità. Le Trijicon hanno i punti più piccoli delle altre mire al trizio, ma sono molto robuste hanno un garanzia di 12 anni. Le Meprolight hanno i punti più grandi delle Trijicon e hanno la consueta garanzia di 12 anni. Le Ameri-Glo sono simili alla Meprolight come diametro dei punti e come garanzia. Sono disponibili nelle varianti normale e a profilo basso. Ci sono poi le Novak, con il loro classico profilo sfuggente, che però hanno il difetto di richiedere un certo adattamento per il montaggio. Infine, vanno ricordate le Tru-Glo nelle varianti normali e ibride. Qeulle normali hanno delle convenzionali ampolle di trizio. Quelle ibride sono realizzate con tecnologia TFO che unisce trizio e fibra ottica. Tutte queste mire sono reperibili senza difficoltà presso le migliori armerie.

D. mi servirebbero alcuni consigli per ricaricare due fucili exordinanza tra cui Enfield MK1  (.303 British) e Mosin Nagant M39 finnico (7.62x54R). Attualmente ho a disposizione polveri Pelf18 e Pelf19, palle da 174grani trafilate a .311, palle da 168-175-185 trafilate a .308 e inneschi CCI-200 e CCI-200 / BR. Avete qualche idea?

R. potrebbe provare con :
 
 
CALIBRO 303 BRITISH - PALLA DA 174grs.

 
pefl 18 = 36 - 40
pefl 19 = 35 - 39
 
CALIBRO 7,62X54R

PALLA DA 168grs.

 
pefl 18 = 40 - 50
pefl 19 = 39 - 49
 
PALLA DA 175grs.

 
pefl 18 = 38 - 48
pefl 19 = 37 - 47
 
PALLA DA 185grs.

 
pefl 18 = 37 - 47
pefl 19 = 36 - 46
 
Cominci con la dose indicata come minima e salga con incrementi successivi verso la massima. Come informazione di caratere generale, tenga presente che le pefl sono spesso difficili da accendere e lasciano parecchi residui di carbonio nella camera e nella canna.  E' importante che la tensione del colletto sia corretta per avere una buona combustione.

D. cos'è il decapaggio ?
R. è un procedimento protettivo finalizzato a limitare l'ossidazione del bossoli d'ottone. Viene impiegato a livello industriale, sia per la produzione militare che per quella civile, e consiste in un'immersione in una soluzione acquosa di acido cloridrico (finalizzata a rimuovere l'ossidazione derivante dalla ricottura), seguito da un lavaggio in acqua o in una soluzione neutra (per rimuovere l'acido) .

D. cos'è la polvere Pyrodex ?
R. è un polvere INFUME dotata di caratteristiche chimiche che la rendono affine alla polvere nera. Si tratta di un brevetto dell'americana Hodgdon, realizzato allo scopo di facilitare la ricarica delle armi a polvere nera, producendo MENO residui di sparo rispetto alla polvere nera "tradizionale". Commercialmente è disponibile sia sfusa, sia in cilindri di dosaggio differente, destinate a calibri diversi. Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito www.pyrodex.com.

D. cos'è la prova a campana?
R. è un controllo  fatto per saggiare il livello qualitativo delle canne dei fucili a canna liscia. Consiste nell'appendere le cane tramite i tenoni e nel percuoterle con una piccola barra di ottone (od altro metallo tenero). Percuotendole ne dovrebbe risultare un suono nitido, simile a quello delle campane, da cui il nome di "prova a campana". Se questo non avviene, significa che è presente una dissaldatura od un altro difetto strutturale più o meno grave.

D. come devo fare per montare correttamente la matrice di crimpatura industriale LEE, per fucile, sulla mia pressa di marca "X" modello "Y" ?
R. per prima cosa è meglio LEGGERE bene il libretto di istruzioni, interpellare il fabbricante (della matrice o della pressa) o chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia. A parte questo, in linea di massima il criterio da adottare per il montaggio è il seguente  : (1) premere completamente verso il basso la leva della pressa in modo da fare entrare in contatto la griffa reggibossolo (o la piastra reggibossolo, se la pressa è progressiva) e (2) riportare la leva in posizione di riposo ed avvitare la matrice di un ulteriore mezzo giro (1/2). Questo dovrebbe eliminare ogni gioco ed assicurare un corretto inserimento della matrice nella pressa. Si prega comunque di procedere con estrema cautela perchè è preferibile iniziare con un livlelo di crimpatura BASSO che con uno molto alto (N.B. se si inizia con un livello di crimpatura basso è poi possibile fare ulteriori aggiustamenti, a seconda delle vostre esigenze). Ricordate che quando le quattro valve della camicia interna sono completamente chiuse, il livello di crimpatura è MASSIMO. Un vantaggio ESCLUSIVO di questo tipo di matrice è che può effettuare crimpature anche su proiettili che sono PRIVI dello specifico solco di crimpatura (cannelure). Se avete ulteriori dubbi, rivolgetevi al vostro armiere di fiducia .

D. come devo fare per montare correttamente la matrice di crimpatura industriale LEE, per pistola, sulla mia pressa di marca "X" modello "Y" ?
R. per prima cosa è meglio LEGGERE bene il libretto di istruzioni, interpellare il fabbricante (della matrice o della pressa) o chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia. A parte questo, in linea di massima il criterio da adottare per il montaggio è il seguente  : (1) premere completamente verso il basso la leva della pressa in modo da fare entrare in contatto la griffa reggibossolo (o la piastra reggibossolo, se la pressa è progressiva) e (2) riportare la leva in posizione di riposo ed avvitare la matrice di un ulteriore mezzo giro (1/2). Questo dovrebbe eliminare ogni gioco ed assicurare un corretto inserimento della matrice nella pressa. A questo punto potete bloccare la matrice nella posizione da voi prescelta con l'apposito dado. Fatto questo, svitate il tappo della matrice (= è la parte di alluminio zigrinata che sta nella parte superiore della matrice) di circa 3/4. Inserite una cartuccia nella griffa reggibossolo e premete la leva completamente verso il basso. Inizialmente, vi accorgerete che state spingendo la leva senza fare alcuno sforzo. Adesso iniziate ad avvitare il tappo della matrice, fino a quando non vi accorgerete che state cominciando ad avvertire un po' di sforzo nel premere la leva. E' il segnale che la matrice sta cominciando a crimpare il bossolo. Continate ad avvitare il tappo fino a quando non ottenete il livello di crimpatura desiderato. Si prega comunque di procedere con estrema cautela perchè è preferibile iniziare con un livello di crimpatura BASSO che con uno molto alto (N.B. se si inizia con un livello di crimpatura basso è poi possibile fare ulteriori aggiustamenti, a seconda delle vostre esigenze). Un vantaggio ESCLUSIVO di questo tipo di matrice è che può effettuare crimpature anche su proiettili che sono PRIVI dello specifico solco di crimpatura (cannelure). Se avete ulteriori dubbi, rivolgetevi al vostro armiere di fiducia .

D. come devo fare per montare correttamente una matrice di ricalibratura/decapsulamento di tipo standard sulla mia pressa di marca "X" modello "Y" ?
R. per prima cosa è meglio LEGGERE bene il libretto di istruzioni, interpellare il fabbricante (della matrice o della pressa) o chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia. A parte questo, in linea di massima il criterio da adottare per il montaggio è il seguente  : (1) premere completamente verso il basso la leva della pressa in modo da fare entrare in contatto la griffa reggibossolo (o la piastra reggibossolo, se la pressa è progressiva) e (2) riportare la leva in posizione di riposo ed avvitare la matrice di un ulteriore quarto di giro (1/4). Questo dovrebbe eliminare ogni gioco ed assicurare un corretto inserimento della matrice nella pressa. Se avete ulteriori dubbi, rivolgetevi al vostro armiere di fiducia .

D. come devo fare per montare correttamente una matrice di inserimento standard sulla mia pressa di marca "X" e modello "Y"?
R. per prima cosa è meglio LEGGERE bene il libretto di istruzioni, interpellare il fabbricante (della matrice o della pressa) o chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia. A parte questo, in linea di massima il criterio da adottare per il montaggio è il seguente  : (1) premere completamente verso il basso la leva della pressa in modo da fare entrare in contatto la griffa reggibossolo (o la piastra reggibossolo, se la pressa è progressiva) e (2) riportare la leva in posizione di riposo ed avvitare la matrice di un ulteriore quarto di giro (1/4). Questo dovrebbe eliminare ogni gioco ed assicurare un corretto inserimento della matrice nella pressa. Se avete ulteriori dubbi, rivolgetevi al vostro armiere di fiducia .

D. come devo fare per montare correttamente la matrice di inserimento "in linea" di tipo "ABC" sulla mia pressa di marca "X" e modello "Y"?
R. per prima cosa è meglio LEGGERE bene il libretto di istruzioni, interpellare il fabbricante (della matrice o della pressa) o chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia. A parte questo, in linea di massima il criterio da adottare per il montaggio è il seguente  : (1) premere completamente verso il basso la leva della pressa in modo da fare entrare in contatto la griffa reggibossolo e (2) avvitare la matrice fino a quando la camicia di inserimento si protrude dal corpo della matrice per non oltre 1mm e non meno di 0,5mm. In nessun caso : (1) la camicia deve rientrare completamente nel corpo  e (2) il corpo deve entrare in contatto con la griffa reggibossolo (N.B. si rischia di danneggiare seriamente la matrice!!). Se avete ulteriori dubbi, rivolgetevi al vostro armiere di fiducia .

D. è vero che non si possono usare matrici di inserimento "in linea" su presse di tipo progressivo?
R. tendenzialmente SI, perchè la matrice potrebbe NON lavorare in condizioni ottimali ed il suo livello di precisione verrebbe vanificato. Un modo "intelligente" per usare una matrice di inserimento "in linea" su una pressa progressiva massimizzando i risultati del proprio lavoro, è quello di usare la pressa SOLO per effettuare l'operazione di inserimento della palla. In pratica, si devono compiere le operazioni di innescamento del bossolo (con un innescatore manuale di tipo professionale, come quelli prodotti dalla K&M Services o simili) e di inserimento della polvere (con un bilancino e manualmente, per avere il massimo della precisione), in maniera MANUALE e SEPARATA dalla pressa, lasciando per ultima l'operazione di inserimento della palla (N.B. con questa tecnica sono stati fissati record del mondo e sono stati vinti numerosi trofei nelle gare UIT a 300m !!). Detto questo, va aggiunto per completezza di informazioni che alcuni produttori semi-industriali di munizioni, applicano matrici di inserimento "in linea" (Redding o Bonanza) su presse progressive prodotte dalla Dillon, ed ottengono cartucce di ottima qualità.

D. ho acquistato una matrice per la ricalibratura del solo colletto prodotta dalla LEE (LEE collet neck sizer) ma non so come fare per montarla ed usarla  adeguatamente poichè non comprendo il libretto di istruzioni che è scritto in lingua inglese : come devo fare per montarla correttamente senza danneggiare i bossoli ?
R. per prima cosa è meglio interpellare il fabbricante (della matrice o della pressa) o chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia. A parte questo, in linea di massima il criterio suggerito dal fabbricante per il montaggio è il seguente  : (1) premere completamente verso il basso la leva della pressa in modo da fare entrare in contatto la griffa reggibossolo (o la piastra reggibossolo, se la pressa è progressiva) con la matrice e (2) riportare la leva in posizione di riposo ed avvitare la matrice di un ulteriore giro completo. Questo dovrebbe eliminare ogni gioco ed assicurare un corretto inserimento della matrice nella pressa. La prova del corretto montaggio è data dal fatto che se inserite un bossolo sparato ed abbassta completamente la leva della pressa, sentirete prima l'innesco che viene espulso e dopo un brusco arresto della leva, segno inequivocabile che le quattro valve si sono chiuse ed il colletto è stato ricalibrato  Il fabbricante precisa inoltre che non tutte le presse hanno una corsa del pistone identica, e che con certi modelli (specie di vecchia produzione) l'operatore non si rende conto del momento di espulsione dell'innesco (e della successiva chiusura della quattro valve), cosa che può portare a danneggiare il bossolo. In questi casi, il fabbricante suggerisce allora di impiegare lo stesso principio illustrato in precedenza, ma di dare due giri completi invece di uno solo. Procedere SEMPRE con la massima calma e SENZA mai forzare nulla, e se avete ulteriori dubbi, rivolgetevi al vostro armiere di fiducia .

D. cos'è l'acciaio balistico ?
R. il termine acciaio balistico è una definizione alquanto generica relativa ad acciai legati con durezza SUPERIORE ai 500 (gradi) Brinell impiegati nella produzione di blindature (protezioni) o di parapalle. Componenti tipici di questa famiglia di acciai sono il nichel, il cromo ed il molibdeno, spesso uniti a silicio, fosforo, manganese ed altri elementi, oltre ovviamente al ferro ed al carbonio.

D. vorrei ricaricare le cartucce calibro .22 LR per risparmiare : come posso fare ?
R. ricaricare le cartucce calibro .22 LR partendo dai bossoli di risulta recuperati al poligono è possibile SOLO avendo a disposizione degli impianti industriali. Dopo avere recuperato i bossoli, è necessario ripristinarne la forma originale, il che richiede un'attrezzatura apposita. Poi occorre introdurre l'innesco, sottoforma di miscela bagnata, che deve essere collocata in posizione con un'apposita centrifuga. Fatto questo, occorre fare asciugare la miscela innescante. Una volta completato il processo di innescamento, si può procedere al caricamento vero e proprio, il che richiede l'impiego di apposite matrici. In sintesi, si tratta di un procedimento lungo, complesso, costoso e non alla portata di tutti, tranne che per le aziende.

D. perchè il calibro 12 è più grande del calibro 16 o del calibro 20 ?
R. perchè il numero 12 indica il quantitativo di palle da 18,5mm di diametro che si possono ricavare da una libbra di piombo. Ovviamente, se con una libbra si ricavano 12 palle, il calibro dell'arma sarà MINORE se da quella stessa libbra si vogliono ricavare 16 o 20 palle.

D. non ho capito quali inneschi devo usare per ricaricare la cartuccia calibro 7,5x55mm con inneschi origiali Berdan. Ho fatto varie ricerche ma non sono riuscito a trovare nessun tipo di informazione utile. A chi posso chiedere ?
R. per prima cosa al proprio armiere di fiducia o a qualche grosso importatore. Ad ogni modo gli inneschi da usare sono gli RWS n°5620 (large rifle standard) o n°5627 (large rifle magnum). I più usati in assoluto sono i n° 5620. Anche se da molti ricaricatori sono considerati "...più che sicuri...", quelli di tipo large rifle magnum non vengono utilizzati per EVITARE l'insorgere di alte pressioni, che sarebbero pericolose in armi di vecchia fattura .

D. ho acquistato il decapsulatore per rimovere gli inneschi di tipo Berdan ma all'interno non ho trovato le istruzioni : come si usa correttamente ?

R.  per prima cosa si può chiedere informazioni al proprio armiere di fiducia, oppure diretamente all'importatore. La sequenza di funzionamento è grossomodo questa : 1) allentare (non troppo!!) la brugola che blocca la lunghezza della punta estrattrice, 2) posizionare la punta sull'innesco, contro l'impronta del percussore, 3) inclinare la barra fino a posizionare il gancio nel solco di estrazione del bossolo, 4) stringere la brugola di blocco della punta, 5) premere delicatamente e fluidamente le due barre per estrarre l'innesco. Se tutto va per il verso giusto l'innesco esce dalla sua sede senza fatica, anche se dovesse essere crimpato come accade per i bossoli militari.

D. che palla è meglio usare per ricaricare il 7,5x55mm?

R. dipende che cosa si ha realmente a disposizione. Si possono usare le palle militari svizzere da 174grs, oppure le eccellenti SIERRA "Matchking" da 175grs. HPBT. In ogni caso è meglio non usare palle da caccia (cioè quelle con la punta di piombo esposta) perchè non sono adatte per il tiro di precisione. Ottimi risultati si ottengono anche con la LAPUA D-46 (oppure Lock-Base) da 170grs.

D. vorrei ricaricare cartucce per il mio Schmidt-Rubin K-31 ma ho dei dubbi sulla corretta O.A.L. : cosa devo fare ?

R. tra chi ricarica il 7,5x55, la OAL viene di solito fissata a 77,70mm, anche se alcuni ricaricatori usano una OAL di 2 - 3mm più corta. Va ricordato che come criterio generale, più la cartuccia è lunga e più la cartuccia è precisa (perchè la palla non deve fare il "salto" dal colletto all'inizio di rigatura), motivo per cui molti preferiscono il valore di 77,70mm.

D. vorrei assemblare delle ricariche ad hoc per il 7,5x55mm con bossoli dotati di inneschi Berdan ma non ho trovato nulla al riguardo. Posso usare i dati riportati sui manuali di ricarica per i bossoli con innesco di tipo Boxer?

R. si, perchè non ci sono differenze per quanto rigaurda la volumetria interna. Per le polveri molti usano la Norma 204 oppure le Vihtavuori N-150 o N-160. Con le palle da 174-175grs. (che sono le più diffuse tra i ricaricatori) si può usare : N150 (45,0 - 47,0grs.) N160 (49,0 - 51,0grs.) o N-204 (46,0 - 48,0grs.). Le stesse dosi vengono impiegate anche per le palle da 170grs. Le opinioni su "cosa sia meglio" divergono poi in misura più o meno ampia. Alcuni affermano che 51,0grs. di N-160 dietro ad una palla Lapua da 170 sono eccezionali per costanza e precisione. Altri dicono che usando la palla originale svizzera da 174grs spinta da 47,0grs. di N150 si ottiene una ricarica eccellente. Insomma, il mondo pullula di "esperti" e di "fenomeni" vari ed ognuno dice la sua, ma è chiaro che poi ognuno è libero di fare come crede, ovviamente rispettando il buon senso e  le norme di sicurezza .

D. vorrei acquistare un'ottica variabile per il tiro ad oltre 300m ma non ho capito se sia meglio preferirne una con il reticolo sul primo piano focale oppure sul secondo piano focale : cosa devo fare?
R. per prima cosa è meglio sentire il parere di un armiere esperto, per cui è preferibile rivolgersi al proprio armiere di fiducia. Relativamente all'aspetto tecnico, il PRIMO piano focale è quello dell'obiettivo (= la parte più vicina al bersaglio), mentre il SECONDO piano focale è quello dell'oculare (= quello più vicino al proprio occhio). Se il reticolo è collocato sul primo piano focale, aumentando il valore dell'ingrandimento aumentano, di conseguenza, le dimensioni del reticolo. Viceversa, se il reticolo è posto sul secondo piano focale, aumentando gli ingrandimenti, le dimensioni del reticolo non mutano, il che costituisce un indubbio vantaggio per il tiratore.

D. Sto cercando  di montare un Aimpoint con base A.R.M.S. sul mio Springfield "Scout" con attacco originale Springfield di terza generazione ma finora è stato tutto inutile : perchè?
R.  perchè le quote sono diverse. In questo caso, la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio armaiolo di fiducia per sottoporgli il problema.

D. Come faccio a sapere se la canna del mio fucile "X" in calibro  "Y" è stata martellata a freddo?
R.  per sapere se una canna è stata ricavata per rotomartellatura, si può chiedere al costruttore (sempre che voglia rispondere !!), oppure si può leggere il libretto di istruzioni dell'arma. Di solito questo dato è riportato. In alternativa si può fare analizzare la canna con un boroscopio da un bravo artigiano. Infine, si può fare analizzare l'interno della canna con un tampone, sempre da un bravo artigiano. Di norma, le canne non finite a mano, cioè quelle industriali, non permettono al tampone di scorrere liberamente lungo la canna, e di tanto in tanto tendono a farlo "rallentare". Viceversa, le canne finite a mano consentono al tampone di scorrere liberamente

D. cos'è la rotomartellatura a freddo ?
R. è la tecnica per costruire le canne per armi lunghe di tipo rigato più diffusa a livello industriale. Si tratta di una tecnica che consente di ottenere un elevato quantitativo di pezzi con una qualità sufficientemente ( e sicuramente ) elevata. Se si eccettua la produzione artigianale, tutte le armi lunghe a canna rigata oggi in circolazione sono realizzate con questa tecnica .

D. come vengono costruite le canne da fucile di tipo artigianale (custom barrles) ?
R. essenzialmente in due modi, e cioè o con la tecnica della bottonatura (button rifling) oppure con la tecnica del taglio singolo (single-cut rifling). Nel primo caso, una matrice conica autocentrante viene "trascinata" dentro alla canna e forma le rigature in un'unica passata. Nel secondo caso, una fresa conica con un singolo tagliente, viene spinta nella canna ed effettua un SINGOLO VUOTO di rigatura per ogni SINGOLA passata. Il primo metodo è leggermente più economico e più rapido, mentre il secondo e meno economico e meno rapido. In ambo i casi le canne vengono ispezionate con un boroscopio più e più volte, vengono sottoposte a controlli con appositi calibri, e vengono poi rifinite a mano prima di essere vendute. Ovviamente, tutti i pezzi "peggiori" vengono scartati

D. come viene costruita la canna del Benelli ARGO ?
R. il Benelli ARGO ha la canna realizzata con rotomartellatura a freddo, successivamente sottoposta a trattamento termico (tempra) di tipo criogenico. Le tempra di tipo criogenico (= cioè a bassissima temperatura) è stata scelta allo scopo di uniformare la disposizione degli atomi a tutto vantaggio della precisione .

D. rotomartellatura e trattamento criogenico sono due cose diverse?

R. si. La prima è una tecnica di costruzione delle canne per armi lunghe. Si tratta della tecnica attualmente più diffusa a livello industriale. La seconda è una modalità di trattamento termico delle canne antitecica ai processi di tempra convenzionali.

D. perchè la Benelli ha adottato il trattamento termico criogenico per le canne delle proprie armi?

R. essenzialmente per tre motivi diversi. Il primo è la MAGGIORE precisione della canna. Il secondo è la SUPERIORE vita operativa media della canna. Il terzo motivo, infine, è il MINORE deposito dei residui di sparo (a parità di colpi sparati), e quindi la superiore facilità di pulizia.

D. cos'è un monogrillo inerziale ?
R. è un dispositivo, basato sul rinculo dell'arma, in cui una massa mobile cambia di posizione in seguito allo sparo e consente di sparare  con la c.d. "seconda canna", cioè con quella che non ha ancora sparato, E' tipico delle doppiette o dei sovrapposti .

D. cos'è un monogrillo meccanico ?
R. è un dispositivo, basato su un inseieme di leve e di molle, che consente di sparare  con la c.d. "seconda canna", cioè con quella che non ha ancora sparato, E' tipico delle doppiette o dei sovrapposti ed è alternativo al monogrillo c.d. "inerziale" .

D. mi era venuta una mezza idea di prendere una carabina CZ calibro .416 Rigby. Non potendone fare utilizzo venatorio, capisco che tal calibro ha poco senso, eppure avrei voglia di possedere una carabina in tal calibro e di ricaricarne le cartucce. Capisco benissimo che non sia un calibro da TSN, e di ampio utilizzo.per questo ci sono altri calibri più consoni a tal uso. La domanda che mi preme è questa: ma il riculo del .416 rigby è proibitivo? Nella vostra sezione ricarica, nelle pagine dedicate a l .416 rigby si parla di rinculo gestibile e in tali toni si è espresso anche Andrea Bonzani in un articolo apparso su Armi e Tiro.Insomma si può gustare in una seduta di tiro anche un 5/8 colpi  di .416 rigby,  senza andare a spulciare le dosi massime delle tabelle di ricarica, e senza traumi esagerati?

R. complimenti per la sua domanda!! Andando con ordine  :

- la CZ in 416 Rigby è, insieme alla "sorella" in 375 H&H Magnum, l'arma più diffusa tra i Professional Hunter africani (e non solo) fin dalla sua comparsa sul mercato. I motivi sono l'eccellente rapporto qualità-prezzo, la robustezza, la manegevolezza,  i materiali eccellenti e precisione

- in Italia il 416 Rigby è inutile per qualsiasi cosa. Alcuni lo usano per andare a caccia di cinghiali, specie dopo che in alcune zone hanno fatto la loro comparsa esemplari da 200Kg e oltre. La potrebbe usare se dovesse andare a caccia di alci nella penisola scandinava, anche se come calibro sarebbe molto più adatto alle alci americane (più grosse e pesanti) che a quelle europee. Ma in generale come calibro da noi e inutile. Poi c'è da vedere se lei è disposto a togliersi lo sfizio e a comprare ugualmente quella che rimane comunque una bellissima arma camerata in un calibro immortale (sono 100 anni proprio quest'anno...)

- il rinculo è gestibile se lo si paragona a quello di molti altri calibri da caccia grossa. Altrimenti non sarebbe così diffuso tra i PH. E' molto simile  quello del 375 H&H, solo un po' più potente. Diciamo che il grosso vantaggio del 416 è che pur essendo una cartuccia da caccia grossa a tutti gli effetti, lavora a pressioni molto BASSE. Questo significa 1) alta sicurezza in paesi dove le temperature sono alte (come in Africa o in Asia), perchè le alte temperature alterano la combustione della polvere e aumentano le pressioni, e 2) rinculo basso se paragonato a quello di cartucce simili per peso di palla e/o velocità alla bocca, MA caricate a pressioni più elevate. Se uno dovesse affrontare un safari in Africa questi sono parametri importantissimi!! Poi, volendo, un ricaricatore molto smaliziato lo potrebbe caricare a livelli prossimi a quelli di un 416 Weatherby Magnum, ma questa è tutta un'altra storia........

- al massimo prima di iniziare a sparare con questo calibro compri uno di quei giubbotti "da safari"con la spallina imbottita. Oppure metta un piccolo asciugamano tra la spalla ed il calciolo. All'inizio può autare a fare durare di più la sessione di tiro

-  essendo un'arma da caccia grossa, le sedute di tiro vanno fatte tenendo conto di questo aspetto. Quando si studia una ricarica prima di un safari si può arrivare al massimo a 10 - 12 colpi. Per le sessioni di tiro "ordinarie" è meglio limitarsi a meno di 10. Chiaramente essendo il bossolo molto capace, la polvere entrerà in grosse quantità anche volendo usare dosi minime. Questo significa che le spese di gestione saranno molto elevate se paragonate a quelle di un 308 winchester (tanto per fare un esempio)

D. posso sparare una cartuccia calibro 9x19mm in una Beretta M-98 ?
R. teoricamente si, anche se non avrebbe molto senso. La camera di una Beretta M-92 è lunga 19,15 - 19,70mm, mentre quella di una Beretta M-98 è lunga 21,10 - 21,15mm. Chiaramente un cartuccia calibro 9x19mm ENTRA in una Beretta M-98 mentre una cartuccia calibro 9x21mm NON ENTRA in una Beretta M-92. Premesso questo, non ha molto senso sparare una cartuccia calibro 9x19mm in una Beretta M-98 (o in un'altra arma camerata per il 9x21mm). Primo, la palla sarebbe (troppo) distante dall'inizio di rigatura e questo andrebbe a detrimento della precisione (perchè la palla non impegnerebbe correttamente la rigatura). Secondo, ci sarebbe un accumulo di residui di combustione nella parte apicale della camera di cartuccia e non solo nella canna. Terzo, dopo decine di migliaia di colpi ci potrebbero essere fenomeni erosivi della struttura della parte apicale della camera di scoppio, dovuto al fatto che la camera risulta "lunga" per il 9x19mm . In sintesi, è meglio usare il corretto binomio arma-munizione onde evitare problemi che sarebbero facilmente evitabili con un po' di buon senso.

D. ricarico personalmente le mie munizioni, mi capita di avere numerose mancate percussioni quando vado a sparare. Un mio amico mi ha detto che potrebbe derivare dal fatto che non pulisco la sede dell'innesco quando ricarico le mie munizioni, ma a me la cosa non sembra così importante. Potrebbe essere vero?
R. si. Quando si ricarica, la sede dell'innesco va SEMPRE pulita perchè i residui carboniosi che si depositano sul fondo, possono fare da cuscinetto ed impedire un corretto inserimento dell'innesco. Questo inserimento imperfetto dell'innesco da spesso luogo a problemi di mancate percussioni. Una cosa importante è poi quella di rettificare la sede dell'innesco con l'apposita fresa manuale. Anche se questa operazione viene solitamente fatta solo per la ricarica delle munizioni da fucile, qualora venga effettuata per le munizioni da pistola si rivela molto utile perchè evita il verificarsi di mancate percussioni.

D. ho deciso di assemblare delle ricariche depotenziate per la mia .357 Magnum utilizzando la N-310 unita a palla da 148grs. WC o 158grs. SWC. Un mio amico mi ha detto che dovrei utilizzare la N-320 perchè è più adatta per il .357 Magnum: chi ha ragione?
R. entrambe le soluzioni possono essere considerate valide. Impiegando le palle indicate, la N-310 tende a fare un pò più di fiamma tra tamburo e cono di forzamento, mentre la N-320 tende ad essere un po' più fumosa. In ogni caso si possono ottenere cartucce molto economiche e molto precise con ambo le polveri. Ovviamente gli inneschi dovranno essere del tipo small pistol standard, poichè quelli di tipo magnum sarebbero del tutto fuori luogo in questo caso (N.B. non c'è la necessità di accendere una grossa massa di polvere progressiva, ma una piccola massa di polvere vivace !!), mentre la crimpatura dovrà essere poco pronunciata (N.B. alcune fonti bibliografiche suggeriscono una crimpatura del tutto assente in casi del genere !!) .

D. vi scrivo brevemente per chiedere il vostro parere circa la ricarica e i dosaggi per il 223r da ricaricare, se per voi è opportuno, con vectan nobel sport Gm3. Uso tale polvere per il 9x21 e il 357 magnum con ottimi risultati e, possibilmente, vorrei usarla anche per il 223r che ho appena acquistato. Lo posso fare in sicurrezza?
R. la GM-3 è una polvere monobasica di tipo granulare nata per il caricamento su scala industriale della cartucce calibro 12/70. Non è adatta per la ricarica di munizioni per arma corta, a meno che non la si usi unicamente per l'assemblaggio di munizioni depotenziate da destinare a tiro di precisione o di divertimento. Il motivo per cui questa polvere viene usata da decenni per caricare cartucce per arma corta è unicamente quello economico. Detto questo, l'utilizzo della GM-3 nelle munizioni per armi lunghe a canna rigata è assolutamente sconsigliato in quanto fortemente pericoloso. La GM.3 brucia ad una velocità troppo elevata rispetto a quella tipica delle polveri impeigate per caricare il 223 Remington, per cui usarla per caricare questa cartuccia significherebbe creare le condizioni per lo sviluppo di pericolose sovrapressioni. Se vuole ricaricare il 223 Remington deve usare polveri adatte allo scopo, come ad esempio, la Hodgdon H-322, le PEFL 18 o 19, la WW-748, le Norma 200 o 201, le Vihtavuori N-133 o N-135 e altre con velocità di combustione affine.

D. vi scrivo la presente per chiederVi se è possibile avere delle indicazioni. Come posso produrre o reperire blocchi di gelatina balistica, per effettuare dei test con varie tipologie di munizioni (preferibilmente quella di tipo trasparente chiaro) ?
R. la gelatina balistica della migliore qualità disponibile può essere reperita presso:
 
ITALGELATINE S.p.A.

Strada Statale Alba - Bra,  n°201
12069 - Santa Vittoria d'Alba (CN)
tel. (+39) 0172 / 478715
fax (+39) 0172 / 478047

e-mail : italgelatine@italgelatine.com
sito web : www.italgelatine.com


Il costo è di circa 10€ al Kg, IVA inclusa. Ovviamente non sono incluse le spese di spedizione. All'atto dell'ordine deve specificare che deve trattarsi di gelatina di tipo A, da 250 gradi Bloom, e che verrà impiegata per test balistici. Indicazioni dettagliate per l'uso della gelatina si possono leggere sul nosto sito al seguente link  :
 
file:///C:/Documents%20and%20Settings/Admin/Documenti/Dropbox/Documenti/Sito/index.html
 
Venendo alle sue domande :
 
- Vi scrivo la presente per chiederVi se è possibile avere delle indicazioni... = le indicazioni le può trovare o nel libro intitolato BREVE GUIDA ALLE MUNIZIONI NON CONVENZIONALI, oppure nel link che le abbiamo indicato in precedenza
- Vi scrivo la presente per chiederVi se è possibile avere delle indicazioni su come produrre o reperire blocchi di gelatina balistica = i blocchi non esistono e non li trova da nessuna parte!! Se le hanno raccontato che si possono comprare i blocchi di gelatina balistica l'hanno presa in giro. Oppure ha incontrato delle persone molto ignoranti. Chi vende blocchi di gelatina balistica è un ignorante  o è in totale malafede!! Diciamo questo perchè siamo al corrente che esistono aziende che spediscono sul territorio nazionale blocchi di gelatina in casse di legno o altro materiale. Ciò non è assolutamente possibile, in quanto la gelatina balistica DEVE STARE IN FRIGO A 4°C FINO AL MOMENTO PRECEDENTE A QUELLO DEL SUO UTILIZZZO!! Non si può spedire un blocco di gelatina balistica per posta. Quello che può acquistare per posta è la polvere di gelatina ma non il blocco di gelatina balistica già pronto all'uso!!
- Vi scrivo ... indicazioni su come produrre o reperire blocchi di gelatina balistica preferibilmente quella di tipo trasparente chiaro = la gelatina balistica è solo di un tipo ed è solo trasparente. Non esiste una gelatina balistica scura o non trasparente. Non creda a quello che vede in TV. Non creda a quello che legge  vede su internet. Cose come internet, wikipedia o youtube sono una fonte incredibile di ignoranza e di false informazioni. E poi non confonda la gelatina balistica con il gel per candele, il sapone o altri materiali di origine non biologica

D. ricarico da diversi anni il cal 9 imi, fino a ca 2 anni l'ho fa ho fatto in maniera "tradizionale", avendo il fastidioso effetto "clessidra" del colpo confezionato sia in piombo che blindato, soltanto estetico che non mi ha mai  dato problemi di alimentazione, arma Glock 19. Per caso ho trovato un articolo che spiegava che disinnescando il bossolo ma ricalibrandolo 2mm in meno ( shell holder a 2mm distante dal pistone all'altezza massima ) e passando poi la munizione finita nel factory crimp si eliminava quasi del tutto l'effetto estetico menzionato; tutto vero; però capita che il fondo del bossolo non ricalibrato lasci un segno di ca 2mm di diverso colore una volta sparato, non so dire se sempre ma comunque solo estetico ed i bossoli in questione sono stati utilizzati almeno 15 volte senza nessun problema, in entrambi i casi ho avuto bossoli fessurati solo nella parte superiore, il colletto e solo dopo molti utilizzi. Per una mia fisima chiedo se tra i due sistemi ce n'è uno più corretto? Il bossolo deve essere ricalibrato totalmente? Che validità ha il factory crimp in armi non da competizione Perchè passando 2/3 volte la stessa munizione nel factory crimp si ha la  medesima frizione, sembra di non averlo passato ?

R. in breve:

- l'effetto clessidra è puramente estetico e non ha nessuno rilievo di carattere funzionale. Contrariamente a quanto credono o dicono in molti, riguarda tutti i bossoli per pistola semiautomatica in misura maggiore  o minore. Esso dipende principalmente dalla qualità dei bossoli. Nei bossoli di buona qualità (IMI o WW), il problema tende a manifestarsi solo dopo decine e decine di ricariche. Nei bossoli di pessima qualità (GFL o MFS) tende a manifestarsi quasi subito.
- contrariamente a quanto credono in molti, esistono delle differenze tra il bossolo del 9x19 e quello del 9x21 a livello basale. A determinate condizioni, questo può amplificare l'effetto clessidra
- esistono in commercio matrici specifiche per il 9x21 che eliminano l'effetto clessidra. Sono molto rare e più costose rispetto a quelle che si trovano normalmente ma ci sono
- il bossolo di un'arma semiautomatica ovviamente deve essere ricaricato completamente, dal momento che in caso contrario si verrebbero a creare aree
di stress non uniformi sulla superificie esterna, che a lungo termine potrebbere portare a rotture o a difficoltà di cameratura
- la crimpatura è un'operazione fondamentale nella ricarica delle munizioni. E' il discrimine tra la ricarica professionale e quella dozzinale, non solo perchè rende più fluido il ciclo di fuoco, ma anche perchè regolarizza di molto la combustione tra un colpo e l'altro. Non risponde a verità il fatto che la crimpatura serva solo con armi da competizione. Purtroppo a volte si vendono in circolazione cartucce con la bocca del bossolo strombata, che non solo provocano difficoltà di alimentazione, ma rendono la combustione parecchio incostante
- la crimpatura viene eseguita la prima volta che la leva della pressa viene premuta, ovviamente se la matrice di crimpatura è regolata adeguatamente. Tuttavia, dal momento che l'ottone è elastico e che la matrice di crimpatura esegute DUE operazioni in un solo passaggio (crimpatura + ripristino quote complessivo), l'impressione che si ha è quella di non avere mai compiuto nessuna crimpatura!! Si ricordi che, contrariamente a quanto credono in molti, crimpare NON significa deformare grossolanamente palle e bossolo
- la fessurazione del bossolo dipende dalla qualità dell'ottone, dallo spessore dell'ottone ma anche dalla tolleranza costruttiva della camera di cartuccia. Una camera stretta ed un bossolo di buona qualità raramente danno origine ad una fessurazione, o comunque la originano dopo lungo tempo (mesi o anni)

D. come faccio a rimuovere i residui di rame dal mio revolver in calibro .44 Magnum senza fare troppa fatica?
R. una soluzione potrebbe essere quella di impiegare un prodotto denominato KG-12 realizzato dall'americana KG Industries Inc. (N.B. visitate il sito www.kgcoatings.com per ulteriori informazioni). Si tratta di uno sramatore a base di acqua capace di esplicare un'azione molto decisa su tutti i depositi di rame, ivi compresi quelli più tenaci. L'importatore ufficiale di questo prodotto  per l'Italia è la Grande Armeria Camuna, per cui vi conviene visitare il sito www.armeriacamuna.it per ulterori informazioni.

D. posso sparare delle palle da .410" nella mia pistola calibro 10mm Auto?
R. no, non è consigliabile farlo, perchè potrebbero anche manifestarsi dei problemi seri. Le canne per il calibro .41 AE (N.B. ma anche per i calibri .41 Avenger o .41 Magnum) sono forate a  .399" tra i PIENI e a .409" tra i VUOTI. Viceversa, quelle per il 10mm Auto sono forate a .390" - 394" tra i  PIENI e .4005 - 4045" tra i VUOTI, per cui è meglio non effetture scambi illogici tra palle di diametro diverso costruite per essere sparate in canne con diverso diametro di foratura !!

D. come faccio a capire se la palle in lega che ho acquistato vanno bene per la mia arma X modello Y in calibro .45?
R. in linea di massima è necessario verificare che la palla abbia un diametro di 0,025mm (cioè .001") SUPERIORE rispetto al diametro di foratura della canna. Questo dovrebbe consentire alla palla di impegnare correttamente la rigatura e, all'arma, di esprimere una buona precisione sul bersaglio . Come nota conclusiva, si ricordi che le canne per il calibro .45 (N.B. il discorso vale in generale per .45 LC o .45 ACP / HP), sono forate a .442" - .446" tra i PIENI e .450" - 454" tra i VUOTI.

D. posso sparare delle comuni palle calibro 9mm nella mia pistola marca X modello Y in .38 Super Auto ?
R. teoricamente si, anche se per sapere se la scelta è CORRETTA sotto il profilo della precisione, bisognerebbe conoscere prima il diametro di foratura della canna. Le canne del 9mm hanno un diametro di foratura compreso tra .346" e .350" tra i PIENI e tra .355" e .359" tra i VUOTI. Le canne per le armi camerate in .38 SA vengono forate come quelle per il 9mm solo che, almeno di solito, hanno una particolarità costruttiva che pochi conoscono. La particolarità è costituita dal fatto che le canne per il .38 SA vengono forate alla massima tolleranza ammessa, per cui a volte risulteranno "...un po' larghe..." per le convenzionali palle da 9mm, e richiederanno palle da .356" o .357" di diametro per esprimere la massima precisione. Dall'altro lato, ci sono sul mercato canne per il .38SA forate "...molto strette...", che sono capaci di esprimere alti livelli di precisione anche con le convenzionali palle da 9mm di diametro.

D. come faccio a capire se la palle in lega che ho acquistato vanno bene per la mia arma X modello Y in calibro Z?
R. in linea di massima è necessario verificare che la palla abbia un diametro di 0,025mm (cioè .001") SUPERIORE rispetto al diametro di foratura della canna. Questo dovrebbe consentire alla palla di impegnare correttamente la rigatura e, all'arma, di esprimere una buona precisione sul bersaglio .

D. le canne del 10mm Auto e del .40 S&W hanno il medesimo diametro di foratura?
R. teoricamente si, anche se in realtà ogni fabbricante agisce con una certa libertà. Il diametro di foratura di una canna calibro 10mm Auto varia da .390" a .394" tra i PIENI e da .4005" a .4045" tra i VUOTI. Quando comparve sul mercato  il 10mm Auto, vennero approntate canne forate al MINIMO della tolleranza costruttiva, in maniera tale da risultare molto "strette". Questo garantiva la "...elevata precisione intrinseca..." per cui il 10mm era giustamente noto. Successivamente  le tolleranze costruttive divenenro progressivamente meno rigide, e si affermò la produzione di canne forate al massimo della tolleranza costruttiva, cosa che ovviamente garantiva una precisione minore. Con la comparsa del .40S&W, le canne continuarono ad essere forate al massimo della tolleranza costruttiva. Questo permette di capire alcune cose. Primo, la scarsa precisione di alcune armi di recente costruzione camerate per il 10mm Auto o per il .40 S&W. Secondo, la precisione tendenzialmente superiore di quelle armi, camerate in 10mm Auto o in .40 S&W, che impiegano canne con rigatura semipoligonale. Terzo, il fatto che molti artigiani realizzino armi custom o semicustom usando canne artgianali forate al minimo della tolleranza costruttiva per il 10mm o per il .40S&W.

D. come faccio a rimuovere i residui di rame dal mio fucile senza fare troppa fatica?
R. una soluzione potrebbe essere quella di impiegare un prodotto denominato MILFOAM, un prodotto schiumogeno atossico che è in grado di rimuovere  i residui di rame molto velocemente. Si tratta di un prodotto sviluppato originariamente per la pulizia delle cane dei carri armati o dei pezzi di artiglieria, ma che successivamente ha cominciato ad essere utilizzato anche  per le armi portatili. Per lungo tempo è stato confinato a solo settore militare, ma da un po' di tempo a questa parte si è diffuso anche nel mercato civile. Allo stato attuale, purtroppo non c'è un importatore ufficiale di questo prodotto in Italia, ma ci sono molte armerie che effettuano spontaneamente l'importazione in via del tutto ufficiosa. Visitate il sito www.milfoam.fi per ulterori informazioni.

D. perchè alcuni manuali di ricarica riportano la dizione "caricamento di precisione" in riferimento a certe combinazioni di palla e polvere?
R. perchè quando gli sviluppatori di un manuale trovano una caricamento che risulta molto preciso in molteplici armi dello stesso calibro, e non solo in canna manometrica, allora gli attribuiscono questa denominazione .

D. ho una carabina di marca X in calibro .22-250 ed ho acquistato delle palle di marca Y da 55grs. di peso con diametro di .224", ma non ho capito se il tipo di palla si accorda con il passo di rigatura della mia arma o no. Come posso fare?
R. di solito le armi camerate per il .22-250 hanno un passo di 1 giro in 14" e, almeno normalmente, sono state create per impiegare palle da 50 o 55grs.di peso. La canna è lunga 610mm (24"), almeno normalmente, ma possono esistere delle eccezioni. Come criterio generale, in primo luogo va ricordato che tutte le cartucce che impiegano palle da 5,56mm di diametro (.22") hanno passi di rigatura compresi tra 1 giro in 12" e 1 giro in 14". In secondo luogo, va ricordato che a parità di (lunghezza di) canna, più il peso di palla aumenta e più occorre avere un passo "più stretto" (N.B. cioè passare da 1 in 14" a 1 in 12", per esempio) per stabilizzare correttamente il proiettile. Fate sempre riferimento al manuale di istruzioni dell'arma e chiedete informazioni al vostro armiere di fiducia.

D. abito in provincia di Roma e volevo sapere se ci sono corsi specifici per difesa personale armata. Dove posso rivolgermi? A chi posso chiedere informazioni utili?
R. può contattare senza dubbio la ASD Top Shooter Academy, via Valle Pozzo, 2 Albano Laziale (RM), tel. 334/96.59.545 www.topshooteracademy.it

D. all'atto della denuncia di armi ed esplosivi, ho denunciato anche le munizioni nel quantitativo massimo detenuto dalla legge. Devo andare a denunciare le variazioni in diminuzione tutte le volte che vado a sparare?
R. No. La Corte di Cassazione (con la nota sentenza n° 1327/1994, poi ribadita con la successiva sentenza n°20234/2001) ha stabilito che una volta denunciate munizioni (N.B. per motivi di praticità è sempre preferibile fare la denuncia nel numero massimo consentito dalla legge), quando si va a sparare non è più necessario denunciare le variazioni in diminuzione (= non si deve cioè denunciare di avere sparato TUTTE o solo una PARTE delle munizioni denunciate) e nemmeno i successivi acquisti, SALVO che con i nuovi acquisti non si vada a detenere un numero di munizoni SUPERIORE a quello denunciato in precedenza. Questo perchè la legge IMPONE di denuciare la detenzione ma non l'acquisto. E' chiaro che per aversi detenzione, è necessario che le armi e le munizioni permangano per un lasso di tempo minimo nella disponibilità del denunciante, ossia per il tempo necessario per fare da denuncia. Ne consegue che sono del tutto illegittime quelle richieste degli uffici di P.S. relativi alla denuncia delle variazioni in diminuzione, pochi assolutamente privi di qualsivoglia supporto normativo.

D. abitando in aperta campagna, mi sono chiesto se posso sparare in aria per spaventare un ladro che penetri nella mia proprietà. Cosa dice la legge in proposito?
R. la legge (art. 703 c.p. e art. 57 TULPS) vieta di sparare negli abitati, nelle adiacenze degli abitati, nella pubblica via e verso un'abitazione. Il divieto sancito dall'art. 703c.p. (il cui contenuto è ripreso simmetricamente dall'art. 57 TUPLS) non è assoluto, ma deve essere parametrato al caso concreto. Infatti, anche se la norma è rubricata "divieto di esplosioni pericolose", in realtà lo scopo della norma non tanto quello di impedire esplosioni, ma evitare incidenti. C'è dunque da vedere se, quando si spara, il proiettile possa causare incidenti oppure no. Premesso che l'idea di sparare in aria è estremamente stupida (perchè il proiettile ricade al suolo nello stesso punto dal quale è partito solo se la traiettoria è perfettamente perpendicolare, mentre negli altri casi cadrà più o meno distante dal tiratore), occorre verificare quella che è la traiettoria del proiettile. E' fondamentale non sparare MAI alla cieca verso ombre o rumori, ed essere sempre certi della traiettoria del proiettile. Occorre ciòè accertarsi PREVENTIVAMENTE che il proiettile impatti contro qualcosa che ne arresti la traiettoria con sicurezza DOPO essere stato sparato. Quindi, tanto per fare un esempio banale, se un ladro entra nel vostro giardino (o comunque all'interno della proprietà) e volete farlo scappare, non potete colpirlo direttamente (perchè non c'è nessuna giustificazione, e nemmeno la legittima difesa potrebbe essere invocata in giudizio), ma potete farlo fuggire sparando in una direzione tale per cui ne il ladro, ne terzi estranei possono risultare colpiti. Conclusioni del tutto ANALOGHE si hanno se il ladro sta fuggendo con la refurtiva. Chi usa il fucile ad anima liscia sarà facilitato nel giustificare il fatto di avere sparato, avendo l'accortezza di sparare  il primo colpo con pallettoni di gomma, granulato plastico o pallini di piccole dimensioni.

D. i bossoli del 5,56mm NATO sono intercambiabili con quelli del .223 Remington?
R. non del tutto e non sempre. I bossoli militari sono molto più robusti di quelli destinati al mercato civile, il che signfica che la loro capacità interna è inferiore. E' buona regola quella di ridurre la dose di polvere di almeno 1 GRANO quando si passa dal bossolo civile a quello militare. Ci sono poi delle peculiarità. Ad esempio, per il .223 Remington non ci sono praticamente differenze con il 5,56mm NATO a livello di volumetria. Viceversa, praticamente tutti i bossoli militari di 7,62mm NATO hanno un volume interno inferiore a quelli del .308 Winchester. Per evitare problemi, è dunque meglio NON presupporre mai nulla e ridurre sempre la propria dose di polvere .

D. ho assemblato una ricarica che ho letto sul manuale X per il mio .30-06 ma mi sono accorto che la polvere praticamente riempiva il bossolo ed ho dovuto comprimerla per poter fare entrare il proiettile. Può essere pericoloso?

R. dipende. Ci sono in commercio alcune polveri che sono state appositamente realizzate per essere impiegate in questo modo. Ad esempio, una è la H-4831, ma ve ne sono anche altre. Diciamo che vi sono molteplici casi di polveri per fucile molto progressive che danno il meglio se vengono caricate in modo da non avere spazi vuoti dentro al bosssolo, e dunque con una leggere compressione. Al di là di questo caso particolare, è preferibile evitare di assemblare caricamenti compressi, poichè si potrebbe andare incontro a delle sovrapressioni

D. ho acquistato una "Colt Gold Cup" ma l'arma continua ad incepparsi. Mi è stato suggerito di sostituire i caricatori originali con altri di qualità superiore. Mi conviene farlo?
R. si, se il problema dipende effettivamente dai caricatori. In tutte le armi di tipo Colt M-1911, originali o derivate, una delle principali  cause di inceppamenti è rappresentata dalla scarsa qualità dei caricatori di serie. Caricatori di ottima qualità sono i MEC-GAR (N.B. consultate il sito www.mec-gar.it), gli ACT-MAG (N.B. consultate il sito www.precisionsalesintl.com/actmag.html) o i Wilson (N.B. consultate il sito www.wilson.com). L'italiana MEC-GAR, in particolare, è  il primo produttore mondiale di caricatori di alta qualità per armi corte e lunghe, e nella sua produzione ci sono caricatori per armi come la Colt M-1911 e derivati di ottima qualità.
 
D. è necessario rendere flottante la canna del mio fucile da caccia?
R. si, qualora l'arma non fosse stata costruita con la cura sufficiente. Ad ogni modo, prima di decidere cosa fare occorre una analisi specifica effettuata da un bravo armaiolo. Se la canna è a contatto con il calcio occorre ribassare il canale in maniera tale che essa possa vibrare liberamente durante il tiro. La cosa importante è essere consci del fatto che la canna VIBRA tutte le volte che viene attraversata da un proiettile, e se non può vibrare liberamente il tiro risulterà impreciso. Riducendo lo spessore del canale in maniera tale da EVITARE ogni contatto tra canna e calciatura in condizione di riposo, si eviterà un contatto tra i due durante l'uso dell'arma. Questa operazione deve essere fatta da un valido armaiolo.

D. un mio amico che pratica il Bench-Rest mi ha detto che il massimo della precisione si ottiene quando si assembla una ricarica in cui la palla è a contatto diretto con l'inizio di rigatura. Posso farlo anch'io nella mia carabina di marca X in calibro Y che uso per cacciare il cervo?
R. teoricamente si, ma occorre agire con cautela. Il massimo della precisione si ottiene quando la palla è a contatto con l'inizio di rigatura perchè meno spazio il proiettile deve percorrere spazio impiegnare la rigatura e più il proiettile entra nella rigatura in maniera ottimale. Va detto che se la palla è a diretto contatto con la rigatura, si può verificare un aumento della pressione, per cui occorre sviluppare la ricarica partendo SEMPRE dalla dose indicata come minima per individuare preventivamente l'insorgere di questo problema. Teoricamente questa tecnica si può usare anche a caccia, anche se non tutte le armi da caccia permettono di farlo perchè le dimensioni interne (quelle del serbatoio)  potrebbero pregiudicare l'assemblaggio di una ricarica "...più lunga..." del normale. In altre parole, il serbatoio potrebbe essere tale da costringere il ricaricatore ad assemblare un ricarica di lunghezza standard o comunque non lunga come si vorrebbe .

D. tutti i proiettili a punta molle sono progettati per espandersi?
R. in teoria si, anche se molto dipende dalla esatta modalità di impiego. I proiettili a punta molle destinati ai fucili sono proiettili per impiego venatorio e, quindi, sono progettati per espandersi. Teoricamente, anche i proiettili a punta molle per arma corta sarebbero in grado di espandersi, ma in realtà l'espansione è minima o assente, poichè le velocità a cui vengono spinti questi proiettili sono troppo BASSE per assicurare una espansione certa.

D. tutti i proiettili a punta cava sono progettati per espandersi?
R. no, non tutti. In linea di massima, i proiettili per arma corta a punta cava sono progettati per espandersi. Viceversa, non tutti i proiettili a punta cava destinati alla armi lunghe sono progettati per espandersi. Ad esempio, sono progettati per espandersi solo alcuni proiettili per fucile, che sono quelli destinati ad applicazioni venatorie. Non sono progettati per espandersi quei proiettili per fucile che sono destinati al tiro sui bersagli cartacei, anche se possiedono un minuscolo foro apicale (N.B. e non una vera e propria cavità apicale) .

D. vado a caccia di cinghiali e mi capita spesso di essere costretto a sparare 2 o 3 colpi perchè i proiettili si sbriciolano e non sortiscono l'effetto voluto. Come posso risolvere il problema ?
R. diciamo che si può agire in due modi diversi. Si può risolvere il problema o diminuendo la velocità, oppure usando un proiettile strutturalmente più robusto. A livello pratico, la soluzione più diffusa è quella di lasciare immutata la velocità e di cambiare il tipo (ma non il peso) di proiettile. La cosa importante è avere una palla che si espanda e che rimanga DENTRO al corpo dell'animale una volta che questo viene colpito. Se la palla perfora l'animale, si rischia solo di ferirlo malamente e di perderlo. Lo stesso rischio si verifica se la palla si sbriciola o se si ha una separazione tra nucleo e blindatura.

D. nel luglio di quest'anno ho sparato delle ricariche che avevo assemblato a dicembre dello scorso anno e non riuscivo ad aprire l'otturatore se non facendo una grossa fatica. Perchè quando le avevo assemblate si erano rivelate precise e non avevano dato nessun problema ?
R. perchè il mutamento di temperatura esterna determina una mutamento della modalità con cui la polvere brucia. Questo comporta un innalzamento della pressione a livelli tali per cui l'otturatore "...rimane incollato..." in posizione di chiusura. Premesso che questo fenomeno solitamente accade quando si impiegano dosi massime, una buona regola sarebbe quella di usare caricamenti differenziati per la stagione calda e fredda. Per la stagione calda andrebbe impiegata una dose minore (per compensare l'alta temepratura), mentre per quella fredda un maggiore (per compensare la bassa temperatura) .

D. che differenza c'è tra la tornitura ESTERNA e la tornitura INTERNA del colletto del bossolo?
R. sono operazioni estremamente specialistiche che vengono fatte per scopi diversi. La tornitura ESTERNA (outside neck turning) viene eseguita per rendere possibile l'inserimento di un bossolo (o meglio, delle proprie ricariche una volta assemblate) dentro ad un'arma dotata di una camera fatta a mano da un artigiano specializzato (custom chamber). Questo tipo di camera è molto "...più stretto..." rispetto alle camere convenzionali (standard chamber) presenti nelle armi commerciali, ed un bossolo non tornito non potrebbe entrare, per cui a maggior ragione non potrebbe entrare una ricarica assemblata con un bossolo non tornito. La tornitura INTERNA (inside neck turning) viene impiegata quando si modifica un bossolo per passare da una cartuccia di calibro maggiore ad una di calibro minore. In questo caso, se mancasse la tornitura interna il colletto sarebbe "...troppo stretto...", e sarebbe estremamente pericoloso sparare poichè con la combustione della polvere la pressione aumenterebbe in maniera abnorme !!

D. cosa si intende per coassialità quando si parla di tiro di precisione e perchè è così importante?
R. il termine coassialità è utilizzato per indicare diverse cose quando si parla di ricarica per il tiro di precisione. In primo luogo ci si può riferire alla coassialità tra palla e bossolo. Si tratta di uno dei parametri FONDAMENTALI per avere una ricarica REALMENTE precisa, che occorre ricercare con la masima determinazione quando si assembla la cartuccia. Per questo scopo è FONDAMENTALE una matrice di inserimento in linea (in-line seating die) come quelle prodotte dalla Bonanza o dalla Redding. In secondo luogo, ci si può riferire alla coassialità tra la cartuccia e la camera di scoppio. In tal senso la coassialità dipende da come è stata realizzata la camera e da come è stata assemblata la ricarica. Premesso che non è possibile annullare totalmente il difetto di coassialità (N.B. perchè la forza di gravità fa naturalmente "appoggiare" il bossolo sul fondo della camera di scoppio), per avere un difetto minimo occorre avere un'arma con la camera "...più stretta possibile..." e con il bossolo "...più grosso posibile..." Questo è il motivo per cui i tiratori di Bench-Rest, e tutti quelli che si dedicano al tiro di precisione, impiegano bossoli ricalibrati solo sul colletto tutte le volte che ne hanno la possibilità di farlo.
 
D. dopo avere ricaricato le mie cartucce in calibro X per il mio fucile/carabina di marca Y mi sono accorto che sono tutte calmorosamente"storte", nel senso che si vede chiaramente che la palla non è stata inserita in maniera adeguata. Cosa posso fare?
R. fondamentalmente si può agire in due modi diversi. In primo luogo occorre impiegare solo matrici di inserimento della migliore qualità possibile, orientandosi possibilmente verso quelle c.d. "in linea" come quelle prodotte dalla Bonanza o dalla Redding. In secondo luogo, è possibile "...raddrizzare una cartuccia storta..." impiegando strumenti particolari come quelli realizzati dalla svizzera Bersin (N.B. è disponibile presso le armerie più fornite) o quello artigianale sviluppato e venduto dall'Armeria "Fratelli Parini" . Si ricordi però di non esagerare con l'uso di questi strumenti, o si rischia di perdere la tensione del colletto, che è assolutamente NECESSARIA per avere una combustione regolare .

D. ho problemi nel controllare la mia pistola durante il tiro rapido. Il mio armaiolo di fiducia mi ha consigliato l'installazione di un'asta guidamolla con ammortizzatore di rinculo incorporato : può essermi utile?
R. si, senza dubbio. Un'asta guidamolla come quella prodotta dalla Sprin-co (o altre aziende specializzate opernti nel settore) contribuisce non solo a ridurre il rinculo percepito, e quindi il rilevamento dell'arma, ma favorisce anche il corretto svolgimento del ciclo di fuoco (cycling) della vostra arma. Avere un ciclo di fuoco perfettamente regolato, significa massimizzare la vita operativa della molla di recupero  ed eliminare ogni potenziale causa di inceppamento legata ad anomalie del ciclo di fuoco. Per ulteriori informazioni, visitate i siti web www.sprinco.com, www.bersagliomobile.com, oppure rivolgetevi al vostro armaiolo di fiducia .

D. è vero che tra privati è sempre obbligtorio denunnciare la cessione e l'acquisto di armi? La legge non prevede una disciplina semplificata per questa materia?
R. in passato, presso taluni Commissariati o Questure, è stato sostenuto che la vendita tra privati non fosse soggetta ad alcuna denuncia sulla base del disposto dell'art. 4 del DL 1274/1956. Alcuni uffici di P.S. hanno fatto riferimento a questa norma e non hanno mai richiesto che una vendita tra privati fosse denunciata. Tuttavia, la maggioranza degli uffici di P.S. ha sempre ritenuto l'art. 4 del DL 1274/1956 non vincolante, e continua a richiedere la denuncia per le vendite tra privati. La stessa Corte di Cassazione, sostiene ormai da lungo tempo, che ogni mutamento soggettivo della titolarità di un'arma deve essere reso noto all'autorità di P.S. Il motivo è che l'autorità di P.S. deve consocere i soggetti detentori di armi ed esplosivi, e deve implicitamente sapere non solo a chi fanno riferimento le varie armi che sono state denunciate, ma anche le relativie variazioni di titolarità.

D. dal momento che ho molte armi in casa, per evitare furti ho pensato di collocarle in armadi blindati o in casseforti collocati nelle pertinenze della mia abitazione. Tuttavia, al poligono e in armeria mi hanno sconsigliato di farlo perchè potrei andare incontro a spiacevoli conseguenze se la Questura dovesse saperlo? In pratica, posso detenere le mie armi in posti diversi dalla mia abitazione ?
R. si. Non bisogna fare confusione tra l'obbligo di denuncia e l'obbligo di custodia delle armi. La legge (art. 38 TULPS) sancisce UNICAMENTE l'obbligo di denuncia delle armi, mentre l'art. 38 del Reg. Att. del TULPS non contiene alcuna indicazione specifica (od obbligo) circa il LUOGO in cui le armi vengono poi detenute, ma stabilisce unicamente che con la denuncia venga specificato il luogo in cui vengono detenute le armi e il luogo (o i luoghi) in cui si trovano altre armi già eventualmente detenute. In linea di massima si tende a fare riferimento alla propria abitazione perchè ritenuta (almeno in astratto) più sicura di altri luoghi. Questo non esclude a priori che un detentore di armi possa attrezzare più luoghi per custodire le proprie armi. In sintesi, non è vietato detenere le proprie armi in luoghi diversi dalla propria abitazione perchè nessuna legge vigente lo vieta.  E' chiaro però che tutti i luoghi scelti per detenere le proprie armi, DEVONO sempre possedere i requisiti tali da garantire una custodia SICURA in ogni circostanza.

D. da oltre 20 anni faccio la guardia giurata. Da 25 frequento il TSN e ricarico le munizioni. Francamente pensavo di saper usare una pistola fino a quando non ho partecipato ad una garetta dove si sparava in MOVIMENTO. Ho fatto una figura penosa, ho sparato meno colpi di quelli richiesti, degli ostaggi poi non ne parliamo. Bene, mi sono detto, e io allora vado a fare dei corsi di tiro operativo, ma qui si entra in un marasma totale. Non sto a dilungarmi, tanto lo sapete meglio di me. Avreste un consiglio e magari un nominativo da darmi?
 
R. grazie per il complimenti, ma in famiglia ci limitiamo solo a dire quelle poche cose che sappiamo su pochi argomenti ben specifici. Diversamente da molte altre persone, non abbiamo mai avuto l'assurda pretesa di sapere tutto di ogni cosa, ma ci limitiamo a parlare solo di quello che conosciamo veramente.
Per il resto :
 
-  fa benissimo a frequentare il TSN. C'è in giro troppa gente che lo dovrebbe frequentare con assiduità e che invece si presenta solo poche volte l'anno. Poi, chiaramente, i risultati si vedono............
 
- fa bene a ricaricare personalmente le sue munizioni. Non solo per l'aspetto economico, ma anche perchè in questo modo capisce realmente cose c'è dietro ad una munizione, cosa che nella sua professione è estremamente importante
 
- ha fatto bene a partecipare a quella gara e a metterci la faccia. C'è in giro troppa gente che crede di sapere fare tutto, e che invece è solo un pericolo per se stessa e per gli altri. Molta genta non avrebbe mai avuto il coraggio di fare quello che ha fatto Lei, nel senso che non sarebbe mai andato a partecipare a quella gara!! Pensi se non fosse stata una gara, ma se fosse stato il "mondo reale". Provi a pensare se non fossero state sagome di carta ma persone in carne e ossa. Cosa sarebbe successo? Molto meglio andare a fare una gara e rendersi conto che occorre migliorarsi in determinati aspetti tecnici, piuttosto che continuare a vivere credendo di sapere fare tutto e di non avere bisogno di imparare nulla
 
- per quanto riguarda l'argomento dei corsi, purtroppo ha ragione Lei. In pochi anni il nostro Paese si è riempito di "esperti" che dicono di sapere tutto di ogni cosa. Questo avviene praticamente in ogni Regione, per cui la scelta si fa veramente critica. Uno pensa (agendo in totale buonafede) di affidarsi a dei professionisti capaci di migliorare le sue capacità, mentre invece finisce solo con lo spendere soldi (molte centinaia di euro, a volte anche migliaia) per non imparare nulla!! Diciamo che, in generale, questi esperti  (quasi tutti sono "ex qualcosa".............della serie io da giovane ero nei Berretti Verdi, ero nei SAS e così via!!) si fanno pagare profumatamente per non insegnare nulla e per acquisire solo abitudini molto pericolose (se uno vuole sopravvivere !!). Precisato ciò (cosa molto importante prima di spendere soldi a vanvera!!), il primo nome affidabile che ci viene in mente è quello dell'Accademia di Tiro "Benelli - Beretta" (www.accademiaditiro.it). Questo non solo per il fatto che è la struttura più grande d'Europa e che è frequentata ogni anno da molte persone (provenienti da tutta Italia), ma anche perchè gli istruttori sono in gran parte internazionali e vengono "ospitati" presso la struttura per svolgere le loro lezioni. Questa è già una garanzia di serietà, perchè è sicuro che non andrà a "studiare" da uno che fino a ieri faceva tutt'altro nella vita!! Poi ovviamente ci sono anche gli istruttori italiani. Per la lingua non c'è problema, dato che gli istruttori italiani sono in grado di effettuare una traduzione simultanea quando sono presenti gli istruttori stranieri. I corsi sono moltissimi, per pistola, fucile ad anima liscia e a canna rigata. Ci sono vari livelli e ognuno può scegliere quello più confacente alla sue esigenze. Il corso più famoso e più frequentato di tutti quello per pistola di livello base. Fatto questo, si può poi proseguire per tutti gli altri tipi di corsi. Per calendari, disponibilità di posti, tipologia di corsi deve telefonare o mandare una e-mail per avere ulteriori informazioni.
 
- per rispondere meglio alla sua domanda sui corsi bisognerebbe sapere dove abita e se ha la possibilità e la voglia di spostarsi sul territorio nazionale.
 

D. quante armi senza numero di catalogo si possono detenere?
R. solo una. Tuttavia, il Ministero dell'Interno ha stabilito (il 15/10/1986, in risposta ad un quesito sollevato dalla Questura di Padova) che se ci sono più armi dello stesso modello MA TRA DI LORO NON PERFETTAMENTE UGUALI (stante la presenza di marchi, punzoni ed altri segni distintivi sui vari esemplari), deve essere consentita la detenzione in collezione di più armi dello stesso modello, che, stante queste differenze, non possono essere considerate uguali tra di loro.

D. a cosa serve un'asta guidmolla in Tungsteno?
R. il Tungsteno è un metallo molto resistente, ma anche molto pesante, che viene usato da decenni nell'industria areospaziale ed in quella bellica. A partire dagli anni '80 del XX secolo viene impiegato per realizzare aste guidamolla integrali di tipo pesante allo scopo di ridurre il rilevamento delle armi destinate alla classe Standard o Modified del Tiro Dinamico Sportivo. Per lo stesso motivo, viene anche usato nelle armi destinate alla difesa personale.
 
D. ho una pistola di marca X, modello Y elaborata dal noto preparatore Z per le competizioni di Tiro Dinamico Sportivo. Mi è  stata proposta la possibilità di installare una coppia cane - controcane in Titanio per ridurrec il tempo di battuta : ne vale la pena?
R. no, perchè si usurerebbe molto più velocemente rispetto ad una convenzionale coppia cane-controcane fatta in acciaio. Tutti i preparatori più famosi sconsigliano l'installazione di cane e controcane in titanio proprio per questo motivo .
 
D. a cosa serve un percussore in Titanio?
R. il Titanio è un metallo molto resistente, ma anche estremente leggero, che viene essenzialmente utilizzato in chirurgia e nell'industria areospaziale. A partire dagli anni '80 del XX secolo ha cominciato ad essere utilzizato anche per realizzare dei componenti per le armi portatili, tra cui i percussori (firing pins).Viene utilizzato per realizzare percussori in luogo del tradizionale acciaio, perchè a parità di dimensioni ha un peso MINORE, il che comporta una riduzione del tempo di percussione (N.B. cioè del tempo impiegato dal percussore a colpire l'innesco dopo avere ricevuto l'impulso susseguente alla battuta del cane). In altre parole, avendo un percussore in Titanio un'inerzia MINORE rispetto a quella del percussore in acciaio, il tempo di percussione sarà OVVIAMENTE ridotto. Questo è il motivo per cui i percussori in Titanio sono molto diffusi nel settore del Tiro Dinamico Sportivo dove la riduzione dei tempi di esecuzione dei singoli esercizio è FONDAMENTALE, per acquisire il punteggio maggiore. Si rammenta che l'installazione di un percussore in Titanio richiede l'intervento di un bravo armaiolo perchè occorre sostituire la molla di recupero del percussore (firing pin spring) con una di tipo DEPOTENZIATO. Usare una molla di ritorno costruita per un percussore in acciaio 4140 (o simili) con un percussore in Titanio significa correre seriamente  il rischio di MANCATE PERCUSSIONI . In altre parole, la diversa densità dei due metalli richiede due molle diverse, una più debole per il Titanio ed una più dura per l'acciaio. Per questo motivo, si SCONSIGLIA l'uso di percussori in titanio in armi destinate alla difesa personale .

D. ho acquistato delle palle LAPUA di tipo D-46 da 185grs. e mi ha colpito molto la forma della parte basale. Devo usare qualche accorgimento particolare per assemblare le mire ricariche, considerando che voglio sparare a 300m di distanza?
R. no, è sufficiente agire come se si trattasse di una qualsiasi palla da tiro. La LAPUA D-46 è una delle palle più famose del mondo per quanto riguarda il tiro di interdizione o il tiro sui bersagli cartacei a lunga distanza, ed è menzionata in diversi annuari mondiali fino dal 1930. La forma peculiare della parte basale è finalizzata a ridurre le turbolenze durante i mutamenti di velocità a cui la palla va incontro durante il suo tragitto.

D. ho sentito che esistono delle cartucce di tipo +P e +P+ ma non riesco a reperirle in commercio. Posso realizzarle con la ricarica personalizzata delle mie munizoni ?
R. teoricamente si, ma si tratta di un tipo di attività MOLTO complessa che va NETTAMENTE sconsigliata alla maggioranza dei ricaricatori poichè può diventare MOLTO pericolosa se non supportata dalla necessaria conoscenza tecnica!! Di solito "...il ricaricatore comune..." NON ha nessuna necessità di assemblare ricariche di tipo +P o +P+, per cui si può tranquillamente dire che il 99% degli individui che si diletta nella ricarica casalinga è meglio che non si dedichi a questo tipo di attività. Simili ricariche vengono comunemente impiegate in certe categorie del Tiro Dinamico Sportivo. Ancora, ricariche del genere possono essere validamente impiegate per difesa personale. Premesso questo, assemblare una ricarica di tipo +P o +P+ signfica scegliere i componenti migliori (N.B. con riferimento a palle, bossoli ed inneschi), assemblare la singola cartuccia con la massima cura e misurando SEMPRE il quantitativo di polvere che viene immesso!! In sintesi, lasciate perdere e non tentate di assemblare simili ricariche se non avete la necessaria competenza ed esperienza .

 D. ho acquistato una Beretta PX-4 e vorrei estrarre il gruppo di scatto. Posso farlo senza problemi?

R. premesso che il gruppo di scatto della PX-4 è estraibile SENZA troppe difficoltà, è meglio che evitiate assolutamente di compiere questa operazione se non ne avete una assoluta necessità!! In altre parole, il gruppo di scatto deve essere smontato SOLO per effettuare delle riparazioni o della pulizia straordinaria, e questa operazione va eseguita solo da personale estremamente qualificato. Dovete SEMPRE pulire l'arma dopo ogni sessione di tiro, ma dovete limitarvi ad effettuare lo smontaggio ordinario, poichè quello straordinario è assolutamente inutile .

 D. ho delle difficoltà nell'estrarre i bossoli dal mio revolver anche impiegando cariche di bassa potenza. Come mai?

R. i motivi sono plurimi e vanno analizzati con attenzione. Il più importante è senza dubbio la mancante o scarsa pulizia delle camere, che genera o delle sovrapressioni (perchè il bossolo viene forzato in camera), oppure un maggiore attrito nella fase di estrazione del bossolo (perchè il bossolo si è dilatato e fa fatica ad uscire). Un caso classico è quello di un revolver in calibro .357 Magnum in cui vengono usate cartucce calibro .38 Spl per LUNGO tempo e SENZA alcuna alcuna operazione di pulizia. Lo stesso discorso vale per un revolver in calibro .44 Magnum in cui vengono usate cartucce calibro .44 Spl. , in piombo, senza mai essere pulito. Per prima cosa, ricordatevi di pulire SEMPRE l'arma dopo ogni sessione di tiro, con particolare attenzione a CANNA e CAMERE. Se pulendo le camere verificate la presenza EVIDENTE di tracce di erosione, indentamenti o di rugosita, l'arma va IMMEDIATAMENTE inviata alla fabbrica o consegnata ad un bravo armaiolo .

D. devo sempre usare inneschi magnum nel mio revolver in calibro .44 Magnum ?
R. dipende dalle vostre esigenze. Se volete utilizzare ricariche a piena potenza siete costretti ad impiegare polveri progressive (N.B. cioè LENTE a bruciare come la WW-296 o la H-110), le quali necessitano di inneschi di tipo magnum. Se volete impiegare ricariche depotenziate, oppure ricariche basate su polveri poco progressive o decisamente vivaci, allora non è necessario impiegare inneschi magnum, ma sono sufficienti gli inneschi di tipo convenzionale.

D. ho sparato delle ricariche per il mio fucile / carabina di marca "X" modello "Y" in calibro 7mm Remington Magnum ed ho notato che alcuni bossoli di risulta (spent cases) hanno gli inneschi perfetti, mentre altri sono appiattiti. Non riesco a capire il motivo perchè ho misurato singolarmente ogni dose di polvere ed in più tutti i bossoli rientrano agilmente in camera. Perchè c'è questa differenza? Ho rischiato veramente una sovrapressione ?
R. non è facile dare una risposta, ma è presumibile che la ragione sia la presenza di anomalie nelle sedi degli inneschi dei bossoli. Se le sede dell'innesco non è perfettamente ortogonale, l'innesco viene inserito in maniera troppo "alta", e questo portebbe dare luogo a fenomeni di "appiattimento" apparentemente simili a quelli comunemente  associati  alle sovrapressioni. Per risolvere il problema è meglio rendere PERFETTAMENTE ortogonale la sede dell'innesco di TUTTI i bossoli con cui si vogliono assemblare le proprie ricariche. Si tratta di un'operazione molto semplice che può essere fatta impiegando una fresa manuale in carburo di Tungsteno in vendita presso ogni armeria (primer pocket uniformer). Questo dovrebbbe risolvere ogni problema. Un altro  trucco del mestiere è quello di ripulire il foro di vampa con l'apposito utensile (flash-hole deburring tool) in vendita presso ogni armeria. Questo migliorerà la combustione ed eliminerà potenziali sovrapressioni. Un trucco ulteriore è quello di innescare SEMPRE i bossoli usando un innescatore manuale, possibilmente di tipo professionale. Questo vi consentirà di inserire gli inneschi in maniera adeguata e, soprattutto, costante.

D. ho dei problemi a sparare con la mia Glock e sono sempre molto impreciso sul bersaglio. Ho sentito parlare di disconnettori speciali da utilizzare per migliorare lo scatto : mi possono essere utili?

R. in linea di massima si. Molte persone hanno dei problemi a premere il grilletto delle Glock e necessitano dell'aiuto di un bravo armaiolo per apportatre dlele modifiche ad hoc. In commercio ci sono dei disconnettori speciali che consentono di rendere più fluido lo scatto della propria Glock, nonchè di eliminare il collasso di retroscatto, che su certi modelli è molto evidente. Per avere informazioni chiedete al vostro armiere di fiducia, o visitate dei siti specializzati (N.B. ad esempio, www.bersagliomobile.com, www.glockparts.com oppure www.ghostinc.com, solo per citarne alcuni)

D. ho delle vecchie cartucce ricaricate con i bossoli fortemente ossidati. Le posso pulire mettendole nel virbropulitore (tumbler) per usarle successivamente al poligono?
R. no, per nessuna ragione. I motivo è che le vibrazioni associate al funzionamento del vibropulitore (tumbler) possono danneggiare la struttura della polvere, o possono intaccare lo strato di riduttore di fiamma (deterrent coating) che copre i sigoli granuli (o, a seconda dei casi, lamelle, sfere o cilindri) di polvere. Questo ALTERA signficativamente l'indice di combustione della polvere (burning rate) e potrebbe creare o dei fenomeni di combustione anomale, oppure delle pericolose sovrapressioni .

D. perchè non devo usare proiettili a profilo accuminato in un'arma con serbatoio tubolare ?

R. perchè sotto l'azione del rinculo, l'ogiva della palla potrebbe colpire l'innesco della cartuccia che la precede nel serbatoio, generando una pericolosissima detonazione !!

D. ho letto da più parti che esistono alcune polveri per arma corta o lunga che sono dette progressive. Cosa significa?
R. in maniera alquanto grossolana, si può dire che una polvere progressiva è una polvere che è LENTA a bruciare. Si tratta di una polvere che ha un comportamento pirodinamico (N.B. la pirodinamica è una branca della fisica che studia i fenomeni combustivi che avvengono dentro al bossolo) OPPOSTO a quello delle polveri dette vivaci. Per esempio, limitando il discorso alle polveri per pistola, una polvere progressiva è la WW-296, così come sono progressive tutte le polveri impiegate per assemblare ricariche per cartucce magnum a piena potenza (full-power load). Viceversa, è vivace una polvere come la WW-231, così come lo sono tutte le altre polveri impiegte per assemblare ricariche a bassa potenza (mild load). Naturalmente, anche per le polveri da fucile esiste il dualismo tra polveri vivaci e progressive. Per esempio, la N-135 è una polvere vivace mentre la N-165 è una polvere progressiva. Ancora, la WW-748 è una polvere vivace mentre la WW-WXR è una polvere progressiva, e così via . Infine, all'interno di uno specifico calibro, il ricaricatore ha la possibilità di scegliere tra una serie di polveri di cui alcune saranno più progressive di altre e viceversa. A parità di calibro e di peso di palla, le polveri progressive hanno sempre dosi maggiori rispetto a quelle vivaci .

D. cos'è la balistica terminale ?

R. è una parte della balistica (di cui fanno parte anche balistica interna ed esterna) che studia l'interazione tra proiettile e bersaglio. Più precisamente, si tratta di una materia estremamente complessa collocata in una sorta di "zona grigia" posta tra la FISICA (fluidodinamica e teoria degli urti anaelastici) e la MEDICINA (chirurgia generale, fisiologia ed anatomia patologica) . Lo studio teorico avviene tramite l'uso di materiali isotropi (cioè che reagiscono in maniera analoga alle sollecitazioni meccaniche a prescindere dal punto in cui vengono applicate), detti simulatori tissuatli come la gelatina balistica calibrata (V. voce a se) o l'acqua. Lo studio pratico avviene tramite l'analisi degli urti sui materiali ortotropi (cioè che reagiscono in maniera difforme alle sollecitazioni meccaniche a seconda del punto in cui la sollecitazione viene applicata, come avviene per il corpo umano) e, fondamentalmente, estrapolando dati tramite lo studio dei referti autoptici

D. che cos'è il tempo di battuta (lock-time) ?

R. il tempo di battuta, altrsì detto tempo di blocco o tempo di ingaggio, è il tempo impiegato dal cane per colpire il percussore. Viene misurato in millisecondi (1 / 1.000 secondi) o in microsecondi (1 / 1.000.000 secondi) .

D. ho un'arma con mire fisse ma ho la necessità di sparare più in alto (o più in basso). Cosa posso fare?
R. le soluzioni sono due. In primo luogo è possibile o variare la velocità delle proprie ricariche, mantenendo invariati i restanti componenti, oppure modificare il peso della palla impiegata. In secondo luogo, è possibile rivolgersi ad un bravo armaiolo per chiedergli di effettuare la modifica delle mire.

D. è vero che è importante non avere nessuno spazio vuoto tra palla e polvere quando si assembla una ricarica?
R. se la polvere è RAPIDA, un eventuale spazio non costituisce problemi. Se la polvere è LENTA, è preferibile ridurre al MINIMO ogni eventuale spazio vuoto al fine di migliorare la combustione. Come principio generale, più la colonna di polvere è compatta, più la qualità delle combustione è migliore, per cui MENO spazio vuoto esiste e meglio è, per lo meno con le polveri più lente a bruciare. Con riferimento alle munizioni da fucile, dove le polveri sono comunque più lente rispetto a quelle da pistola, è preferibile ridurre il più possibile ogni eventuale spazio tra palla e polvere per migliorare la combustione, e quindi per avere una ricarica di qualità superiore.

D. ho intenzione di sparare a 300m con il mio Winchester M-70 "Stealth" ed ho acquistato una matrice di inserimento "in linea" di marca "X". Come devo fare per inserirla correttamente nella pressa? Devo seguire una procedura particolare?

R. è necessario EVITARE di danneggiare a tutti i costi la matrice, ed è preferibile agire come segue. Sollevate la piastra reggibossolo premendo la leva fino in fondo. Inserite la matrice ed avvitatela fino a fare toccare la matrice con la piastra reggibossolo. Abbassate a piastra reggibossolo e svitate la matrice di una misura compresa tra 1/4 ed 1/8 di giro. Sollevate nuovamente la piastra reggibossolo fino al punto massimo e VERIFICATE attentamente che tra la piastra reggibossolo e il fondo della matrice vi sia una luce compresa all'incirca  tra 0,5mm e 1,5mm, variabile a seconda del calibro. Questo è fondamentale per EVITARE di danneggiare la matrice durante l'utilizzo. Si ricordi che se la matrice fosse troppo bassa, non solo si potrebbe danneggiare il corpo, ma si potrebbe danneggiare anche la molla di contrasto che agisce sul regolatore di profondità In questo modo lo stelo di inserimento non potrebbe essere regolato in maniera ottimale. Si ricorda che per massimizzare la precisione che questo tipo di matrice può sviluppare, i produttori sono soliti sconsigliarne l'impiego in presse di tipo progressivo .

D. il fusto della mia Glock M-17 va lubrificato? Se si, dove?

R. con riferimento al fusto, TUTTE le pistole Glock, e dunque anche il famosissimo Modello17, vanno lubrificate in un SOLO punto, e cioè nella parte retrostante del disconnettore (c.d. gancio). Questa è l'unica operazione necessaria per avere uno scatto fluido e privo di grattamenti. Nessuna altra parte deve essere lubrificata, tanto meno le parti in materiale polimerico

D. quanto mi possono durare i bossoli ricaricando da solo le mie munizioni ?
R. dipende dal tipo di munizione che viene ricaricato.  In primo luogo, una munzione che lavora ad alta pressione (9x21mm o .38 SA) tende ad usurare i bossoli molto più velocemente rispetto ad una che lavora a bassa pressione (.45ACP / HP), specie se le ricariche vengono assemblate alle dosi massime. In secondo luogo, una munizione di tipo magnum (.357 o .44 Magnum) tende ad usurare i bossoli molto più di una munizione non magnum (9x21mm, .40S&W, .45ACP/HP). Questo è tanto più evidente quanto più  la munizione viene usata a piena carica. In una ricarica di bassa potenza i bossoli possono durare anche per 100 ricariche. Per una ricarica esasperata, i bossoli possono durare 10 o 20 ricariche o, in certi casi, solo 4 - 5 ricariche (N.B. questo è vero o per le ricariche magnum da pistola o per le ricariche da fucile più esasperate) .

D. perchè molte fonti bibliografiche distinguono tra ricariche da caccia e ricariche da tiro? Che differenza c'è?

R. una ricarica da caccia (hunting reload) è una ricarica che privilegia la massima velocità allo scopo di avere la massima energia cinetica disponibile sul bersaglio. Una ricarica da tiro (target reload) è una ricarica destinata al tiro sui bersagli cartacei e massimizza la precisione e non, almeno necessariamente, la massima velocità.

D. è necessario ridimensionare un bossolo vergine (di pistola o fucile) prima  di usarlo per iniziare a ricaricare ?
R. in linea di massima NO, dal momento che i bossoli vergini hanno già le dimensioni corrette per poter essere ricaricati. Potrebbero insorgere dei problemi qualora il bossolo, anche se vergine, fosse privo del corretto livello di tensione a livello del colletto, cosa che farebbe cadere la palla dentro al bossolo. In questo caso è necessario effettuare una ricalibratura totale (full-resizing) o, come minimo, una ricalibratura del solo colletto (neck-sizing) per risolvere il problema.

D. pratico il tiro dinamico e ricarico con una pressa progressiva di marca "X". Come faccio a regolare la matrice di crimpatura per ottenere  l'esatto valore di crimpatura finale ? C'è un modo per essere sicuri di non avere problemi di cameratura?
R. Il principio generale da seguire è che la crimpatura deve essere tale da rimuovere ogni segno di divaricazione del colletto. La crimpatura non deve mai essere superiore a quanto richiesto. Premesso questo, è preferibile semplificare le cose ed agire come segue. Sollevate la piastra reggibossolo premendo la leva della pressa e regolate la profondità della matrice in maniera tale che vada in contatto con la piastra reggibossolo. Sollevate la leva e mandate verso il basso la piastra reggibossolo. A questo punto, fate scendere la matrice di una misura compresa tra 1/4 ed 1/8 di giro, ricordandovi di partire sempre dalla misura MINORE (cioè di 1/4 di giro !!). In teoria si potrebbe usare questa tecnica per ogni tipo di pressa. In realtà se usate una pressa a stadio singolo, vi conviene agire come segue. Misurate lo spessore delle pareti del bossolo a livello del colletto impiegando una calibro a corsoio. Raddoppiate il valore che avete rilevato (per lavorare con il diametro e non con il raggio) e SOMMATELO al diametro della palla. A questo punto, sottraete 0,025 mm (0,001") dal valore che avete ottenuto precedentemente ed otterrete un valore che rappresenta una buona indicazione di quello che dovrebbe essere il diametro di crimpatura della vostra ricarica.

D. ho acquistato delle matrici di marca "X" per assemblare ricariche da usare su bersagli cartacei posti a 300m ma non ho capito come devo fare per scegliere la boccola che è inclusa nella matrice per la ricalibratura del solo colletto. Come faccio a scegliere la boccola del diametro corretto tre le 3 (o le 5) inserite nella confezione?

R. alcuni fabbricanti di matrici realizzano delle matrici per la ricalibratura del solo colletto dotate di una serie di boccole in acciaio (N.B. di nitruro di Titanio o in carburo di Tungsteno) di DIVERSO diametro. Per scegliere la boccola del diametro corretto è necessario agire come segue. Misurate il diametro del colletto di una delle vostre ricariche (N.B. cioè di una cartuccia assemblata). Da questo valore, sottrare una misura compresa tra un minimo di 0,05mm (0,002") ed un massimo di 0,07mm (0,003"). Questo vi lascia una tolleranza di circa 0,02mm (0,001"), necessaria al colletto per riassestarsi dopo il passaggio nella matrice. Per sempificare le cose vi conviene sempre sottrarre la misura minore, cioè 0,05mm. Con questa tecnica si ottiene una tensione ottimale del colletto, necessaria per assemblare una ricarica in maniera professionale.

D. vi chiedo cortesemente se potete fornirmi una tabella con  la spiegazione della tipologia di palle esistenti sul mercato esempio FMJ= palla camiciata....;  FMJRN: ..... LRN: ... TCBB: , etc. ?

R. qualsiasi manuale di ricarica contiene i termini da lei richiesti. Ovviamente in lingua inglese.
Ecco un piccolo esempio  :
 
- FMJ = palla completamente blindata (generico)
- FMJ-RN = blindata a punta tonda
- FMJ-FN = blindata a punta piatta
- FMJ-TC = blindata tronco-conica
- FMJ-SN = blindata a punta accuminata
- RN = palla a punta tonda (generico)
- LRN = piombo a punta tonda
- LTC = piombo tronco-conica
- TC-BB = tronco conico a base smussata
- TC-PB = tronco conico a base piana
- WC = palla a barilotto (completamente cilindrica)
- SWC = palla a semibarilotto (un cilindro sormontato da un piccolo tronco di cono)
- WC-BB = palla cilindrica a base smussata
- WC-HB = palla cilindrica a base cava
- WC-PB = palla clinidrica a base piana
- CP = palla con copertura elettrolitica in rame
- CP-WC = palla a barilotto (completamente cilindrica) con copertura elettrolitica in rame
- CP-SWC = palla a semibarilotto (un cilindro sormontato da un piccolo tronco di cono) con copertura elettrolitica in rame
- CP-WC-BB = palla cilindrica a base smussata con copertura elettrolitica in rame
- CP-WC-HB = palla cilindrica a base cava con copertura elettrolitica in rame
- CP-WC-PB = palla clinidrica a base piana con copertura elettrolitica in rame
- CP-LRN = piombo a punta tonda con copertura elettrolitica in rame
- CP-LTC = piombo tronco-conica con copertura elettrolitica in rame
- JHP = blindato a punta cava
- JSP = blindato a punta piatta
- S-JHP = semi-blindato a punta cava
- S-JSP = semi-blindato a punta piatta
- PSP = semiblindato a punta accuminato (tipico proiettile da fucile per impiego venatorio)
- HP = punta cava (tipico proiettile da fucile per impiego venatorio, specie per la caccia ai nocivi)
- HPBT = punta cava e base rastremata (proiettile da fucile per il tiro di precisione)
 
D. posso scambiare gli inneschi di tipo small pistol con quelli di tipo small rifle nelle mie ricariche per pistola ?
R. no, per nessuna ragione, perchè gli inneschi da fucile sviluppano livelli di pressione nettamente SUPERIORI rispetto a quelli da pistola. E' vero che in alcune discipline sportive peculiari, come ad esempio il Tiro Dinamico Sportivo, i comuni inneschi da pistola vengono A VOLTE sostituiti con inneschi da fucile, ma questa è un'operazione del tutto particolare che va lasciata agli agonisti del TDS cioè a persone che sanno esattamente quello che stanno facendo!! Per tutti gli utenti "normali", gli inneschi di tipo small pistol NON vanno MAI sostituiti con quelli di tipo small rifle !!

D. ricaricando il .357 Magnum, ho raggiunto la dose massima della polvere "X" usando inneschi di tipo standard? Posso cambiare gli inneschi e sostituirli con quelli di tipo magnum?
R. no, mai con lo STESSO quantitativo di polvere, e comunque mai prima di avere ridotto la vostra "dose massima" del 5 o del 10%. Questa è una importante misura di sciurezza che vi evita di andare incontro a delle pericolose sovrapressioni che potrebbero essere estremamente pericolose (per l'arma e per il tiratore) !!

D. ho un'arma camerata per il 10mm Auto ed un'altra camerata per il .40S&W. Posso usare gli stessi proiettili?
R. si, perchè il diametro di foratura delle canne è il medesimo, così come identico è il diametro delle palle. Si tenga però presente che il 10mm auto è nato per sparare palle di peso tendenzialmente più elevato rispetto a quelle del .40S&W, il quale è stato invece creato per impiegare palle molto più leggere. Il peso tipico delle palle per il 10mm Auto è di 180grs. (11,7GRAMMI) e, eventualmente, di 200grs. (12,9 GRAMMI). Inserire palle di questo tipo nel .40 S&W può essere molto pericoloso, se non si impiegano dosi di polvere molto basse, poichè si rischiano delle sovrapressioni. Con il .40S&W è meglio stare entro la gamma compresa tra 135 e 165grs. (8,7 - 10,6 GRAMMI) non solo per ridurre il rinculo, ma anche per evitare il rischio di una sovrapressione.

D. ho un'arma camerata per il 10mm Auto ed un'altra camerata per il .40S&W. Posso usare le stesse dosi di propellente?
R. no, perchè la volumetria interna dei due bossoli è completamente DIVERSA, per cui le dosi del 10mm Auto saranno sempre nettamente più elevate rispetto a.quelle del .40S&W .

D. ho acquistato una Glock M-17 ma non ho capito bene come devo fare per pulirla e soprattutto per lubrificarla. Devo impiegare delle procedure particolari?
R. per la pulizia è sufficiente attenersi a quanto descritto dal manuale di uso e manutenzione dell'arma. Più in generale, occorre comportarsi come ci si comporta per pulire qualsisi tipo di arma. Per evitare di lesionare il fusto in polimero, è preferibile usare solventi non particolarmente aggressivi, mentre per la parti metalliche si possono usare i convenzionali prodotti impiegati per la pulizia di armi con fusto metallico. Per la lubrificazione occorre semplicemente attenersi al principio, valido per tutte le  Glock, di lubrificare SOLO quei punti in cui ci sono due superfici metalliche a contatto tra di loro.

D. sto per iniziare a ricaricare il .308 Winchester per il mio Remington 700 "Police" per sparare a 300m. Devo fare qualche operazione particolare sui bossoli, considerando che sono tutti bossoli vergini?
R. per prima cosa occorre acquistare SOLO  bossoli della migliore qualità possibile. Fatto questo occorre fare due operazioni importanti. La prima è quella di rimuovere le imperfezioni presenti dentro al foro di vampa con l'apposito utensile. Questo serve per migliorare la combustione della polvere. La seconda è quella di rendere perfettamente perfettamente ortogonale la sede dell'innesco. Questo serve per avere tutti gli inneschi inseriti nello stesso modo e alla stessa profondità .

D. possiedo uno Springfield M1A Supermatch nuovo che spesso da luogo a fenomeni di percussione indotta (slamfire). Vi faccio presente che l'arma, diversamente da modelli simili, ha il percussore dotato di una molla di ritorno, per cui non dovrebbe avere problemi del genere. Faccio altresì presente che l'arma, oltre ad avere una canna da competizione ed il bedding, è estremamente costosa. Nonstante il prezzo, e la qualità teoricamente elevata, i problemi di percussione indotta sono abbastanza frequenti. Cosa posso fare per eliminarli ?

R. per prima cosa va precisato che questo fenomeno è TIPICO delle armi semiautomatiche :

- di VECCHIA fattura
- in PESSIME condizioni
- con il percussore flottante (cioè privo di molla di recupero)
- in cui sussistono una combinazione delle condizioni precedenti

In armi semiautomatiche MODERNE, questo fenomeno è INESISTENTE, almeno di norma, salvo che l'arma non abbia dei palesi vizi meccanici. Detto questo, nella quasi totalità dei casi il fenomeno della percussione indotta deriva da una ERRATA operazione di inserimento degli inneschi. Se l'innesco è troppo "alto", quando l'arma va in chiusura si potrebbe determinare la partenza del colpo, cosa che è tanto più frequente quando la molla del percussore è debole e/o usurata. Se un'arma nuova presenta questo difetto nonostante la presenza della molla di ritorno del percussore e l'impiego di ricariche ad hoc (o di munizioni commerciali), sono possibili due soluzioni. La prima è quella di usare inneschi "duri" come i CCI-34. La seconda è quella di sostituire la molla del percussore con una di durezza superiore rispetto a quella originale. In ogni caso rivolgetevi sempre al vostro armiere di fiducia  e NON mettete mai le mani dentro all'arma!! Lasciate che sia un professionista qualificato ad occuparsi del problema
D. mi è stata prospettata la concreta possibilità di acquistare alcune sciabole e baionette proveninenti da una vecchia collezione: come mi devo regolare per l'acquisto e la detenzione?
R. le sciabole e le baionette, al pari di tutte le altre armi bianche (= cioè quelle destinate all'offesa della persona, come spade, pugnali, sciabole, baionette, etc.) devono essere denunciate presso l'autorità di P.S. competente per territorio, al pari delle armi da sparo. All'atto dell'acquisto è importante esigere una dichiarazione di cessione da parte del venditore, in modo da certificare la legittima provenienza di queste sciabole e baionette.

D. sparando non riesco a controllare l'arma per il troppo rinculo? Posso intervenire sulle mie ricariche per risolvere queto problema?
R. potete fare due cose. In primo luogo, potete usare la palla più leggera per la cartuccia che intendete ricaricare (N.B. il rinculo cresce con il crescere del peso di palla). In secondo luogo potete usare la dose minima della polvere che impiegate (N.B. più la dose è bassa e più il rinculo è basso),  che dovrà sempre essere scelta tra quelle di tipo vivace (N.B. il rinculo aumenta con l'aumentare della  progessività della polvere). Potete infine combinare una palla leggera con una dose minima di polvere alquanto vivace.

D. come faccio a capire se devo effetturare un orlatura (roll-crimp) od una rastrematura (
taper-crimp) ?
R. è molto semplice. Se il bossolo è di tipo orlato, o con collarino (rimmed), è necessario applicare un'orlatura. Questa operazione serve per evitare che la palla fuoriesca sotto l'azione del rinculo, cosa che può capitare se si usa il .357 o il .44 Magnum a piena carica. Se il bossolo e di tipo non orlato, o senza collarino (rimless), è necessario applicare una rastrematura. Questo serve per migliorare l'alimentazione e ridurre al minimo eventuali inceppamenti in fase di alimentazione. In sintesi, tutti i bossoli di cartucce per revolver richiedono un'orlatura, mentre tutti quelli per pistola semiautomatica richiedono una rastrematura.

D. Come faccio a sapere a quale profondità devo inserire gli inneschi? C'è un modo per valutare l'esattezza dell'inserimento degli inneschi ?
R. è necessario che l'incudine (anvil) e  NON la coppa (cup) sia in perfetto contatto con la base della sede dell'innesco. Questo consente di "armare" adeguatamente l'innesco e di avere delle percussioni ottimali. I ricaricatori più esperti capiscono se l'innesco è inserito correttamente sfiorandolo con un dito. Se l'innesco è inserito in maniera adeguata, esso risulterà, al tatto, leggermente "più basso" rispetto al fondello. Per evitare problemi è meglio uniformare la sede dell'innesco di ogni bossolo prima di inizare a ricaricare. Questo vi permetterà di avere tutti gli inneschi inseriti alla emdesima profondità, ridurrà gli errori e vi consentirà di avere cartucce qualitativamente migliori.

D. Un mio amico mi ha detto che è riuscito a replicare la munizione commerciale "X" attraverso la ricarica. C'è veramente un modo per replicare i caricamenti commerciali con la ricarica?
R. per rispondere bisognerebbe capire cosa si intende per "...replicare la munizione commerciale...". Se con questo termine si intende realizzare una ricarica che ha la stessa velocità di una munizione commerciale, allora la risposta potrebbe essere positiva. Viceversa, la risposta è negativa se si pensasse di replicare le munizioni commerciali dal punto di vista della componentistica. Anche ammesso di avere gli stessi bossoli, gli stessi inneschi e le medesime palle, rimane insormontabile il problema della polvere. Le aziende che producono munizioni impiegano lotti di polvere "fuori commercio", che i produttori di polveri realizzano esclusivamente per i fabbricanti di munizioni. Per questo motivo, o si sa con certezza quale tipo di polvere è stata usata, oppure replicare in tutto e per tutto una munizione commerciale è impossibile.

D. che differenza c'è tra proiettili per pistole a colpo singolo e proiettili da fucile dello stesso calibro ?
R. esiste una importante differenza a livello strutturale perchè si tratta di proiettili destinati a lavorare a velocità DIVERSE pur avendo lo stesso calibro. Questo significa che i proiettili per pistola sono MENO resistenti di quelli da fucile. Avranno blindature meno spesse e/o meno robuste. Avranno nuclei MENO duri e con una INFERIORE percentuale di antimonio (N.B. l'antimonio è un metallo che serve per aumentare la durezza dei nuclei). Il discorso opposto vale per i proiettili da pistola.

D. perchè non posso usare le ricariche indicate per il .45 Long Colt o per il .45-70 Government in un'arma d'epoca?

R. per due motivi. Primo, perchè le armi d'epoca NON sono robuste come le armi attualmente in produzione. Secondo, le polveri attuali sviluppano livelli di pressione che le armi d'epoca NON sono in grado di sopportare. Accertatevi SEMPRE sulla reale tipologia di arma state usando prima assemblare le vostre ricariche. Nel dubbio, rivolgetevi SEMPRE al vostro armaiolo di fiducia

D. non riesco a trovare proiettili calibro .221" per la mia .221 "Fireball". Perchè nessun fabbricante li ha in catalogo ?
R. perchè .221" è il calibro nominale (o formale), e NON quello reale. La cartuccia calibro .221 Remington Fireball impiega in realtà proiettili da .224" di diametro, cioè 5,56mm, che vengono commercializzati da tutti i principali produttori di palle per ricarica.

D. non voglio spendere troppi soldi per le polveri e non voglio avere troppe polveri in giro per casa. Posso usare una sola polvere per ricaricare la mia Beretta M-98  pistola ed il mio Remington M-700 ?
R. no, nella maniera più assoluta!! Le polveri per pistola sono radicalmente DIVERSE da quelle da fucile, per cui dovete usare una polvere specifica per la pistola ed una specifica per il fucile. Non ci sono altre soluzioni !!

D. da un po' di tempo a questa parte sto ricaricando il .308 Winchester con palla da 185grs. di marca "X", e mi sono accorto che alcuni  manuali di ricarica indicano diversi OAL a seconda che venga impiegata una palla  HPBT piuttosto che una FMJBT. Perchè?
R. perchè le due palle hanno due conformazioni diverse (FMJ-BT e HPBT) e, quindi, due lunghezze totali diverse. Questo implica che la lunghezza totale della cartuccia una volta assemblata (O.A.L.) sarà DIVERSA a seconda che venga impiegata l'una o l'altra palla.  A ciò si deve aggiungere che la lunghezza andrà ottimizzata per la propria arma (V. voce a se), e questo determina ulteriori differenze tra cartucce assemblate con due palle di morfologia diversa.

D. perchè non riesco a trovare la polvere "X" sul manuale di ricarica "Z"?
R. perchè non esiste nessun manuale che è così completo da contenere i dati di ricarica relativi a tutte le polveri esistenti in commercio !!

D. perchè ci sono variazioni, a parità di polvere e di calibro, tra manuale  e manuale ?
R. perchè non tutti i manuali sono stati realizzati nelle medesime condizioni operative. Anche se i calibri sono più o meno gli stessi in tutti i manuali, in realtà le condizioni operative (temperatura, pressione, umidità, lotto di propellente utilizzato, inneschi, tipologia dei bossoli, tipologia di proiettili, etc.) che consentono di svilupare ogni manuale sono radicalmente diverse. Ovviamente, diverse condizioni operative determinano diversi risultati pratici, e questo spiega le inevitabili DIFFERENZE esisstenti tra un manuale ed un altro..

D. devo tornire i bossoli (trimming) prima di assemblare le ricariche per la mia pistola ?
R. di norma l'operazione di tornitura NON riguarda MAI i bossoli di cartucce per pistola. I bossoli di queste munizioni non sono sottoposti a sollecitazioni così ELEVATE da richiedere una simile operazione. Un'eccezione potrebbe essere rappresentata dai bossoli di munizioni come  .357 Magnum (molto raro), .357 Maximum, .41 Magnum (raro), .414 Super Magnum, .44Magnum (raro), .44 AMP (raro), .445Super Magnum, .45 Winchester Magnum, .460 S&W, .454 Casull, . 480 Ruger, .475 Wildey Magnum, .50 AE e .500 S&W. I bossoli di queste munizioni sono sottoposti a sollecitazioni esasperate, e potrebbero necessitare, di tanto in tanto, di un'operazione di tornitura. A parte questo, la tornitura dei bossoli (trimming) è un'operazione che solitamente riguarda solo i bossoli delle cartucce da fucile più esasperate, perchè sparando il colletto del bossolo tende ad allungarsi impercettibilemente e deve essere riportato alla lughezza corretta. Limitando il discorso alle munizioni per fucile, per quelle di tipo non esasperato (N.B. ad esempio, .223 Remington, 6,5x55 Mauser, .308 Winchester,etc.) è abbastanza infrequente che una simile operazione sia necessaria .

D. mi sono accorto che sparando le mie ricariche ho una vampa di bocca del tutto eccessiva. Posso fare qualcosa per eliminarla o per ridurla?
R. fondamentalmente si possono fare due operazioni. Per prima cosa si potrebbe cambiare tipo di polvere, usandone una meno progressiva di quella comunemente in uso. Ancora, si potrebbe ridurre la dose di polvere solitamente impiegata, oppure si potrebbe impiegare una dose bassa di polvere meno progressiva di quella solitamente impiegata .

D. dopo l'ultima sessione di tiro mi sono accorto che alcuni bossoli hanno una frattura verticale che parte dal colletto e scende veso il corpo. Perchè? Qual'è la causa?
R. i motivi possono essere due. Il primo è la scarsa qualità dei bossoli. Il secondo, che è poi il più frequente, è che ricalibrando lo stesso bossolo più volte, la struttura molecolare del metallo viene alterata ed il colletto diventa via via sempre più fragile. Questo fa si che la sollecitazione susseguente alla combustione della polvere produca, prima o poi, delle incrinature lungo il colletto. Quando viene rinvenuto un bossolo in simili condizioni occorre scartarlo IMMEDIATAMENTE onde evitare pericolosi incidenti !!

D. ho sentito parlare di matrici con inserti di carburo di tungsteno. A cosa servono?
R. si tratta di particolari matrici di ricalibratura (resizing die) che, DIVERSAMENTE da quelle realizzate INTEGRALMENTE in acciaio, consentono di ricalibrare i bossoli in maniera diretta e SENZA ricorrere alla preventiva lubrificazione degli stessi!! Essendo il carburo di Tungsteno estemamente DURO ma anche molto FRAGILE, è NECESSARIO regolare con estrema precisione la profondità di inserimento della matrice nella propria pressa PRIMA di iniziare ad usarla, onde evitare di danneggiarla.

D. le pistole a  canna corta sono più o meno precise rispetto a quelle a canna lunga ?
R. a distanze molto brevi  oppre in condizioni "sterili" (cioè di laboratorio) tendenzialmente no. Nel mondo reale o a distanze più elevate le armi con canna più lunga sono più precise di quelle con la canna corta fondamentalmente perchè 1) consentono una corretta combustione del propellente e 2) hanno una linea di mira più lunga.

D. posso scambiare i dati di ricarica da un manuale ad un altro ?
R. in linea di massima NO, perchè i VARI manuali di ricarica vengono realizzati lavorando con DIVERSE condizioni operative. Per questo motivo è buona regola iniziare a ricaricare SEMPRE dalla dose indicata come minima e salire progressivamente fino a raggiungere la dose indicata come massima, oppure la dose più adeguata per i propri scopi. Se manuali diversi indicano diverse dosi minime, scegliete la più BASSA ed iniziate a ricaricare partendo da quella. Nel dubbio, prendete la dose più bassa, riducetela del 5% (o del 10% per i fucili) ed inziate  ricaricare da quel punto .

D. posso scambiare i dati di ricarica del .44 Magnum per pistola con quelli per fucile e viceversa?
R. no, nella maniera più assoluta, perchè le dosi di ricarica sono state sviluppate per dare origine a caricamenti che lavorano a presioni completamente diverse. Attenetevi scrupolosamente ai manuali di ricarica e non scambiate mai i dosaggi relativi alle armi corte con quelli relativi alle armi lunghe !!

D. ho dei bossoli militari marcati SMI che voglio usare per ricaricare. Dopo avere tolto a fatica l'innesco usato, mi sono accorto che non riesco ad inserire il nuovo innesco. Perchè ? Come posso risolvere il problema?
R. i bossoli di origine militare hanno l'innesco crimpato nella propria sede, per cui bisogna agire con un apposito utensile per rimuovere la crimpatura. Compiuta questa operazione, è possibile ricaricare questi bossoli come avviene con i bossoli convenzionali .

D. posso usare le convenzionali palle calibro 9mm per ricaricare le munizioni per la mia 9mm Makarov?

R. no, perchè nonostante il  nome, il 9mm Makarov in realtà impiega palle da 9,22mm (.363"), per cui usando le palle del 9mm la palle non verà trattenuta del colletto e cadrà dentro al bossolo

D. ricaricando le mie cartucce in calibro "X" con la pressa di marca "Y", mi capita spesso di vedere dei sottilissimi trucioli di blindatura staccarsi dalla palla al momento dell'inserimento. Perchè? E' un difetto delle pressa o sono io che sto sbagliando qualcosa?

R. il problema deriva dal fatto che il colletto del bossolo non viene sufficientemente divaricato (belling), per cui l'inserimento della palla risulta difficoltoso ed emergono i famosi "trucioli". Occorre dunque regolare correttamente la matrice in modo da facilitare l'inserimento del proiettile. Un altra fonte di questo problema risiede nel fatto che a volte si tenta di effettuare SIMULTANEAMENTE le operazioni di inserimento e crimpatura. In questo caso è preferibile SCINDERE le due operazioni, effettuando l'inserimento e la crimpatura con due matrici distinte.

D. ho usato la stessa arma e la stessa combinazione palla - polvere - innesco che viene indicata sul manuale "X" per il calibro "Y" ma ho ottenuto velocità diverse. Come mai?

R. normalmente capita che a parità di arma, pur impiegando la STESSA ricarica, si ottengono velocità diverse ANCHE di +/- 30m/s!! I motivi sono plurimi, ma vengono ricondotti a variabili di tipo intrinseco (cioè dell'arma) ed estrinseco (cioè ambientali). Tra le variabili principali vanno segnalate la temperaura esterna (più è alta e più aumenta la velocità), la rugosità della canna (più e bassa e più aumenta la velocità), le variazioni chimico-fische della polvere, le variazioni nel diametro di foratura della canna e così via.

D. perchè molte fonti bibliografiche suggeriscono si effettuare le operazioni di inserimento e crimpatura in due fasi distinte?
R. Perchè eseguendo in maniera separata queste due operazioni si ottengono delle ricariche qualitativamente migliori. Eseguendo le due operazioni simultaneamente, si corre il rischio di effettuare la crimpatura quando il proiettile non è ancora inserito alla profondità corretta, ottenendo così una ricarica assemblata in maniera errata.

D. perchè le matrici con inserto al carburo di tungsteno devono essere regolate in maniera tale che esista una luce tra piastra reggibossolo e base della matrice?
R. perchè esercitando una pressione eccessiva durante l'impiego della pressa, il carburo di Tungsteno potrebbe incrinarsi o rompersi. Si ricordi che il  carburo di Tungsteno è molto duro ma anche molto fragile, per cui va  trattato con cautela .

D. il mio revolver lancia all'esterno frammenti di proiettile tutte le volte che viene premuto il grilletto. Ci sono dei problemi?

R. bisogna distinguere due casi ben distinti. Se i frammenti vengono proiettati ai lati del tamburo il fenomeno è abbastanza normale, specie quando si impiegano palle in lega. Se i frammenti vengono proiettati in avanti, allora signfica che l'asse del tamburo NON è più  PARALLELO con l'asse della canna, per cui l'arma va IMMEDIATAMENTE inviata alla fabbrica o consegnata ad un bravo armaiolo per ripristinare la sincronia.

D. la mia pistola semiautomatica spesso si inceppa usando palle a punta cava o a profilo tronco-conico. Come posso fare per risolvere il problema?

R. In primo luogo è necessario verificare di avere delle ricariche che siano le più lunghe possile. In altre termini, è preferibile lavorare con ricariche che abbiano un OAL massimo o il più vicino possibile a quello massimo (N.B. leggete un buon manuale di ricarica per avere informazioni in merito). Questo permette di risolvere i problemi di inceppamento nella quasi totalità dei casi. Se questo non fosse sufficiente ed il problema persistesse, potete o cambiare il profilo di palla (scegliendo un LRN o un FMJ-RN), oppure potete rivolgervi al vostro armaiolo di fiducia per sottoporgli la questione.

D. non ho voglia di perdere tempo a ripulire i bossoli dopo averli lubrificati per effettuare la procedura di ridimensionamento (resizing). Posso fare qualcosa?

R. premesso che se non avete voglia e meglio che ve la facciate venire (N.B. altrimenti e meglio che non vi mettiate a ricaricare), teoricamente si possono fare due operazioni. Un'opzione è quella di ridimensionare PRIMA i bossoli e di puliirli POI con l'ausilio di un vibropulitore. Un'altra scelta è quella di pulire i bossoli con il vibropulitore, (decapsularli e) ridimensionarli e, infine, rimuovere le tracce di lubrificazione con dell'acetone o con del solvente per vernici come la c.d. "acquaragia" .

D. non ho capito bene dove devo lubrificare la mia Glock M-17 e non possiedo il libretto di istruzioni. Come devo agire?
R. come principio generale, TUTTE le Glock vanno lubrificate solo sulle parti metalliche e, più precisamente (1) lungo le guide del carrello, (2) nel cielo del carrello, (3) sulla superifice esterna della canna, (4) sulla superficie interna della canna, (5) sui tenoni della canna. Il fusto non va assolutamente lubrificato, con la sola eccezione della parte retrostante del disconnettore (c.d. gancio). La sede del percussore NON va lubrificata e DEVE essere pulita dopo ogni sessione di tiro poichè i detriti si sparo potrebbero accumularsi e creare degli inceppamenti!! Non è necessario smontare ogni volta il percussore, ma è sufficiente agire con del solvente, oppure con del lubrificante a BASSISSIMA densità, e con dell'aria compressa (N.B. un compressore è molto utile in tal senso) per espellere ogni impurità .

D. perchè è meglio usare proiettili a base rastremata per effettuare tiri a lunga distanza?
R. perchè la base rastremata (boat tail) aumenta il coefficiente balistico e riduce la turbolenza causata dal passaggio del proietile nell'atmosfera. Questo significa conservare maggiore velocità, il che implica avere un'energia cinetica superiore, una traiettoria più tesa ed avere una superiore resistenza al vento. Tutto questo è normalmente importante per chi si dedica al tiro contro i bersagli cartacei, ma può essere importante anche per quei cacciatori che hanno la necessità di effettuare tiri a lunga distanza ..

D. per ricaricare adopero una pressa progressiva di marca X modello Y. Devo pesare ogni singola carica o mi posso fidare del dosatore volumetrico incorporato nella mia pressa?
R. di solito non è necessario misurare ogni singola carica, a meno che non state lavorando su qualcosa di particolare. Ad esempio, dovete SEMPRE misurare ogni singola carica se state lavorando con dosi MASSIME . Lo stesso principio vale se state lavorando su cariche compresse (N.B. cosa che potrebbe capitare con certe cartucce da fucile), oppure con caricamenti di di +P o +P+ per pistola o, ancora, se state ricaricando per sparare a 300m (N.B. o per fare del tiro di precisione in genere con le armi lunghe). A parte questi casi paritcolari, di solito i dosatori volumetrici che sono integrati nelle presse progressive di livello più elevato, sono sufficientemente precisi per soddisfare le esigenze della quasi totalità dei tiratori. Una buona abitudine, cosigliata dai ricaricatori più esperti, è quella di misurare la polvere spillata dal dosatore ogni 5 dosi, per verificare che effettivamente il peso della carica di lancio sia il più uniforme possibile.

D. cosa succede se inserisco i proiettili più in profondità rispetto a quanto descritto dai vari manuali di ricarica ?
R. la pressione si potrebbe alzare più del normale, ed in certi casi il mutamento di pressione potrebbe anche giungere  a livelli estremamente pericolosi. Questo è vero, a maggior ragione, quando si assemblano ricariche per armi lunghe, per cui dovete sempre porre la massima attenzione per fare in modo che la cartuccia non abbia una lunghezza totale INFERIORE a quanto indicato dai manuali di ricarica .

D. ho sparato alcune munizioni ricaricate personalmente con il mio fucile X modello Y in .300 Winchester Magnum e mi sono accorto che i bossoli di risulta hanno tutti un segno lucido sul fondello. Come mai?
R. si tratta di un chiaro segno di sovrapressione causato dal fatto che la pressione era così alta al momento della combustione della polvere che il bossolo è stato premuto violentemente contro la faccia dell'otturatore, nel canale di passaggio per l'espulsore. Questo ha prodotto il segno lucente che è stato ritrovato sui bossoli di risulta. Per questo motivo, è consigliabile rivedere il processo di assemblaggio e, in ogni caso, ridurre la dose di almeno 1 GRANO prima di riassemblare le proprie ricariche .

D. ho un fucile camerato per il .30-06 Springfield Ackley-Improved ma non riesco a trovare nessun manuale di ricarica che contenga dati relativi a questo calibro. Come posso fare?
R. in linea di massima, tutti i calibri di tipo "Improved" (N.B. sono le cartucce sviluppate da P.O. Ackley, note anche come "Ackley" o "Ackley Improved") possono essere ricaricate partendo dalle dosi per il calibro progenitore. Si tratta di partire dalla dosi mediane per il calibro base (o secondo un approcio meno esaspaerato, dalla dose minima ) e di aumentare progressivamenre la dose fino ad arrivare alla dose massima. Quest'ultima potrà poi essere superata di circa il 5% (o in alcuni casi del 7%).

D. ho letto sul manuale X una ricarica di 60,0 grs. di polvere Y per il calibro Z, ma mi sono accorto che non entra nei bossoli che uso io per ricaricare le mie munizoni. Dopo avere rotto in granelli di polvere sono finalmente riuscito a fare entrare tutto il propellente nel bossolo. Come mai nessuno ci aveva mai pensato prima ad una simile operazione ?
R. perchè rompere i grani significa alterare l'indice di combustione della polvere, e quindi creare una situazione ESTREMAMENTE pericolosa in cui possono svilupparsi pressioni elevate.

D. posso scambiare tra di loro i dati relativi a H-4350, IMR-4350 e AA-4350?
R. no, perchè anche se simili, queste polveri NON sono uguali tra loro. Se avete i dati di una delle tre ma avete a disposizione solo un'altra, dovete partire dalla dose minima e aumentarla lentamente (N.B. con incrementi mai superiori ad  1 GRANO !!), fino a raggiungere la dose che vi interessa (N.B. o una dose vicina a quella che vi interessa, perchè non essendo uguali le polveri non è possibile pretendere di usare dosi identiche).

D. come faccio a capire se la canna del mio fucile è realmente pulita?
R. in primo luogo guardandola controluce. In secondo luogo, usando una pezzuola bagnata di solvente per rame. Se essa risulta colorata di blu - verde, signfica che la canna è ancora sporca. In terzo luogo, facendo passare una pezzuola asciutta, o un pezzo di carta igienica, dentro alla canna. Se esce sporca, significa che la canna è ancora sporca. Infine, un metodo molto valido usato dagli armaioli più esperti, consiste nel mettere una pezzuola pulita dentro alla canna a pochi centimetri dalla volata, ed illuminarla con una piccola torcia elettrica. Se la canna è pulita, essa apparirà come se fosse "lucidata a specchio". Viceversa, i segni di rame verranno immediatamente evidenziati.

D. ho comprato un Garand in .30-06 Springfield per partecipare alle gare per armi ex-ordinanza. Voglio usare della IMR-4831 per ricaricarlo, ma il mio armiere me lo ha decisamente sconsigliato, dicendo che altrimenti l'arma si sarebbe danneggiata. Cosa devo fare?
R. l'armiere ha ragione perchè il Garand venne progettato per impiegare propellenti dotati di medio indice di combustione. Si possono usare polveri come la N-140, la WW-748 o la IMR-4895, ma sicuramente non come la IMR-4831, che è troppo LENTA per il Garand (N.B. cioè brucia troppo lentamente). Usare una polvere troppo lenta a bruciare significherebbe avere una pressione di spillatura (port pressure) troppo ELEVATA, il che sicuramente danneggia l'arma dopo un periodo di uso più o meno prolungato.

D. perchè devo avere bossoli puliti ed asciutti prima di ricaricare?
R. i bossoli devono essere puliti perchè questo contribuirà ad ottimizzare il funzionamento della vostra arma. I bossoli devono essere asciutti perchè altrimenti l'arma potrebbe danneggiarsi. Quando avviene la combustione della polvere, il bossolo "...tende ad appiccicarsi..." alla camera per un istante, per poi restringersi subito dopo. Se il bossolo fosse unto o bagnato, non potrebbe "...attaccarsi alle pareti della camera..." come avviene di solito, e tenderebbe a scivolare all'indietro. Questo spostamento all'indietro è molto pericoloso, e potrebbe danneggiare l'arma se fosse eccessivmente potente. si tratta di un fenomeno che è tipico delle armi lunghe, ma che non deve essere mai sottovalutato in qualsiasi tipo di arma.

D. perchè è famoso Johann Peterlongo ?
R. Johann Peterlongo (1854 - 1930) era un armaiolo austriaco divenuto famoso perchè ha costruito armi molto rare ed ha realizzato due cartucce oggi molto ricercate tra i collezionisti . Si tratta del 9mm Peterlongo (9x71mm) e dell'8mm Peterlongo (8x71mm). Entrambe erano cartucce di tipo non orlato (rimless) destinate alla caccia. Stando alle fonti storiche più accreditate, sembra che l'8x71mm impiegasse palle da 154 e 200grs., mentre il 9x71mm montava palle da 184 e 227grs. Anche se per un certo periodo furono prodotte commercialmente dalla Roth und Hirtenberger Patronenfabrik, ed ebbero una certa diffusione in Europa centrale, oggi sono pressochè inesistenti e rappresentano il sogno di moltissimi  collezionisti.

D. sono casualmente venuto in possesso di una carabina camerata in calibro 303 Savage. L'arma è molto vecchia e pare risalire al primo decennio del XX secolo. Dopo averla fatta ispezionare dal mio armaiolo di fiducia mi sto apprestando alla ricarica. Palle e inneschi non sono un problema. I bossoli li ricavo da quelli del .220 Swift o del .307 Winchester, ma per le polveri non so prorio come fare. Volevo provare con la N-140 ma non so come comportarmi. Mi potete dare qualche suggerimento?
R. la cartuccia calibro 303 Savage è una munizione, oggi del tutto scomparsa, caratterizzata da una storia alquanto curiosa. Essa nacque nel 1895 come cartuccia che, almeno nelle intenzioni del produttore, doveva essere destinata al mercato militare. Le cose cambiarono completamente quando, nel 1899, venne commercializzata  come cameratura destinata alla carabina a leva modello 1899. Secondo le fonti storiche più accreditate, il .303 Savage era la risposta della Savage al successo della Winchseter, la quale nello stesso anno aveva commercializzato la cartuccia calibro .30-30 Winchester nella sua famosa carabina a leva modello 94. Un altro aspetto curioso che connota la storia di questa cartuccia, è costituito dal fatto che la Savage non l'ha mai commercializzata in maniera costante nel corso del tempo. Più precisamente, c'è stata una differenza marcata tra il destino delle armi e delle munizioni. Infatti, mentre le armi hanno goduto di un notevole successo tra la fine del XIX secolo ed il 1930, ci furono alcune interruzioni, che culminarono in un arresto pressochè definitivo verso la fine degli anni '40 del XX secolo. Questa data è fatta coincidere da alcune fonti biblografiche con la fine della seconda guerra mondiale. Piuttosto paradossalmente, la produzione delle munizioni si protrasse fin verso la fine degli anni '90 del XX secolo. Nel corso del tempo questa cartuccia è stata prodotta da :

- Eley (riconoscibile per la scritta "Eley" sul fondello tra le ore "10" e le ore "2")
- Kynoch (riconoscibile per la scritta "Kynoch" sul fondello tra le ore "10" e le ore "2" e la scritta "303 Savage" tre le ore "8" e le ore "4")
- Remington (riconoscibile per la scritta "REM - UMC" sul fondello tra le ore "10" e le ore "2" e la scritta "303 Savage" tre le ore "8" e le ore "4")
- Savage Corporation (riconoscibile per la scritta "Sa Co" sul fondello tra le ore "10" e le ore "2" e la scritta "303 Savage" tre le ore "8" e le ore "4")
- Winchester (riconoscibile per la scritta "WW - Super" sul fondello tra le ore "10" e le ore "2" e la scritta "303 Savage" tre le ore "8" e le ore "4" OPPURE per la scritta "Super Speed" sul fondello tra le ore "10" e le ore "2" e la scritta "303 Savage" tre le ore "8" e le ore "4")

Questo fatto contribuì a limitarne moltissimo la diffusione, perchè da un lato la Savage aveva ancora in catalogo le munizioni, ma le armi in circolazione erano fortemente datate, e non sempre in condizioni idonee all'uso. A parte il suo paese di origine, il 303 Savage ha goduto di una certa diffusione in Inghilterra, dove è noto come 301 Savage. Due fabbriche inglesi molto note, la Eley e la Kynoch, hanno prodotto cartucce in questo calibro. Un aspetto molto controverso relativo al 303 Savage è rappresentato dal fatto che, secondo la maggioranza delle fonti bibliografiche, esso non userebbe un vero proiettile da .303" , bensì le convenzionali palle da .308" . Di fatto, le cose sono parecchio più complicate. Da un lato, le canne delle armi per le quali è stata camerata la cartuccia non hanno tutte il medesimo diametro di foratura, andando da .308" a .310" (N.B. dati riferiti ai vuoti di foratura). Dall'altro lato, il diametro delle palle impiegate nelle munizioni che sono state commercializzate nel corso del tempo, oscilla tra .308" - .309" e .310" - .311"  Per questo motivo, chiunque si appresti ad usare un'arma camerata per il 303 Savage DEVE prima accertarsi del reale diametro di foratura della canne. Una volta conosciuto questo dato, sarà possibile fare la scelta più appropriata per quanto concerne la palla da impeigare per la ricarica. Sotto il profilo balistico, il 303 Savage è molto simile, dal punto di vista delle dimensioni, della forma e delle prestazioni, al 30.30 Winchester. Nonostante tutte queste similitudini, le due cartucce non sono assolutamente intercambiabili!! Il caricamento originale impiegava palle da 180 grs. (11,6g) o da 190grs. (12,3g) spinte a velocità oscillanti tra i  650 ed i 575 m/s.  Appartenendo alla stessa classe del .30-30 Winchester, il 303 Savage è un'ottima cartuccia per la caccia nel folto, a breve distanza, contro gli ungulati.  Molti storici hanno criticato la scelta della Savage di non volere commercializzare un caricamento con una palla da 150grs., cosa che, a detta di alcuni, gli avrebbe garantito un maggiore successo comemrciale rispetto al 30-30 Winchester. Quale che sia la verità, negli USA molti appassionati ricarica il 303 Savage con una palla da 150grs. (9,7g) spinta a circa 730m/s. Per chiunque fosse in possesso di armi camerate in calibro 303 Savage e desiderasse impiegarle al poligono, la PRIMA cosa da fare è quella di farle ispezionare accuratamente da un armaiolo esperto. Questa operazione  è fondamentale non solo per capire se l'arma può sparare, ma anche per determinare con precisione il diametro di foratura della canna. A seconda che il diametro di foratura sia di  .308" o di .310", si potrà scegliere, di conseguenza, la palla che permetterà di ottenere la massima precisione. Venendo nello specifico a quelle che sono le caratteristiche dimensionali principali della cartuccia in commento, forse questo schema riassuntivo può essere utile a chi si diletta con la ricarica domestica :

- Diametro colletto =  8,54 mm
- Diametro bossolo SOPRA la spalla =  8,57 mm
- Diametro bossolo SOTTO la spalla =  10,58 mm
- Diametro fondello
= 12,94 mm
- Spessore fondello = 1,68 mm
- Lunghezza colletto =  13,00 mm
- Lunghezza bossolo =  51,09 mm, ma in sede di ricarica casalinga è corretto tagliare e rifilare i bossoli ad una lunghezza di  50,90mm
- Lunghezza totale cartuccia finita (O.A.L.) = 64,00 mm
- Diametro del proiettile = da 7,82 a 7,97 mm (da .308"  a .311")
- Innesco (tipo) = Large Rifle Standard

Per quanto riguarda la ricarica, mentre non ci sono problemi per polveri, palle ed inneschi, per i bossoli ci potrebbero essere talune difficoltà operative legate ai problemi di approvigionamento. Qui le soluzioni possibili sono due, e cioè :

- ricavarli partendo dai bossoli del .307 Winchester (più rari da trovare ma più facili da lavorare) oppure (ma è molto più difficile), da quelli del .220 Swift
- reperirli tramite qualche rivenditore (magari operativo anche nel settore dell'e-commerce) specializzato in bossoli per cartucce rare od obsolete

Venendo alle combinazioni palla - polvere, la cosa più sensata è quella di utilizzare polveri affini a quelle impiegate dal 30-30 Winchester, e considerare le palle che vanno da 150 a (massimo) 200grs. Un altro consiglio utile è quello di non esagerare mai con la dose di polvere. Anche se il bossolo potrebbe apparire capiente, occorre tenere sempre a mente che il 303 Savage è una cartuccia a bassa intesità da impiegare in armi estremamente datate!!  Essendo le armi datate, gli acciai non sono stati prodotti e lavorati con le tecniche metallurgiche utilizzate attualmente. Questo deve sempre essere tenuto bene a mente. La capacità del bossolo è di circa 1,9 cm3 di acqua e le densità di caricamento non sono elevatissime. Per favore cominciate SEMPRE dalla dose indicata come minima e procedete con la massma cautela. Detto questo, quelle che seguono sono alcune combinazioni utili per fare sparare nuovamente questa vecchia gloria.


Palla da 150grs.  OAL 64,00 mm

Polveri IMR

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
IMR-3031
24,0
28,5
IMR-4895
26,0
30,0
IMR-4320
26,0
30,0
IMR-4064
25,0
29,5

Polveri RS 

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
RS-40
23,0
27,5
RS-50
27,0
31,5
RS-52
27,0
31,5
RS-60
28,0
32,5

Polveri Lovex

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Lovex S060 
23,0
27,5
Lovex S062 
25,0
29,5
Lovex D073-6
26,0
30,5
Lovex D073-5
25,0
29,5
Lovex D073-4
25,0
29,0

Polveri Hodgdon

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
H-322
23,0
27,0
H-335
24,0
28,5
H-4895
25,0
29,0
BL-C2
27,0
31,0
H-380
27,0
31,5
H-414
28,0
32,5

Polveri Winchester

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
WW-748
26,0
30,0
WW-760
28,0
32,5
  
Polveri Norma

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Norma 200
21,0
25,5
Norma 201
23,0
28,5
Norma 202
25,0
29,0
Norma 203-B
26,0
30,5
Norma URP
27,0
31,0
Norma 204
28,0
32,0

Polveri Vectan

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
SP-7
27,0
31,0
SP-9  
26,0
30,0
SP-10
24,0
28,0
SP-11
28,0
32,0
 

Polveri Vihtavuori

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
N-135
24,0
28,5
N-140
25,0
29,0
N-540
26,0
30,0
N-150
25,0
29,5
 

Palla da 180grs.  OAL 64,00 mm

Polveri IMR

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
IMR-3031
22,0
26,5
IMR-4895
24,0
28,0
IMR-4320
24,0
28,0
IMR-4064
23,0
27,5

Polveri RS 

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
RS-40
21,0
25,5
RS-50
25,0
29,5
RS-52
25,0
29,5
RS-60
26,0
30,5

Polveri Lovex

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Lovex S060 
21,0
25,5
Lovex S062 
23,0
27,5
Lovex D073-6
24,0
28,5
Lovex D073-5
23,0
27,5
Lovex D073-4
23,0
27,0

Polveri Hodgdon

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
H-322
21,0
25,0
H-335
22,0
26,5
H-4895
23,0
27,0
BL-C2
25,0
29,0
H-380
25,0
29,5
H-414
26,0
30,5

Polveri Winchester

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
WW-748
24,0
28,0
WW-760
26,0
30,5
  
Polveri Norma

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Norma 200
19,0
23,5
Norma 201
22,0
26,5
Norma 202
23,0
27,0
Norma 203-B
24,0
28,5
Norma URP
25,0
29,0
Norma 204
26,0
30,0

Polveri Vectan

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
SP-7
25,0
29,0
SP-9  
24,0
28,0
SP-10
22,0
26,0
SP-11
26,0
30,0
 

Polveri Vihtavuori

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
N-135
22,0
26,5
N-140
23,0
27,0
N-540
24,0
28,0
N-150
23,0
27,5
 

Palla da 200grs.  OAL 64,00 mm


Polveri IMR

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
IMR-3031
20,0
24,5
IMR-4895
22,0
26,0
IMR-4320
22,0
26,0
IMR-4064
21,0
25,5

Polveri RS

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
RS-40
19,0
23,5
RS-50
23,0
27,5
RS-52
23,0
27,5
RS-60
24,0
28,5

Polveri Lovex

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Lovex S060 
19,0
23,5
Lovex S062 
21,0
25,5
Lovex D073-6
22,0
26,5
Lovex D073-5
21,0
25,5
Lovex D073-4
21,0
25,0

Polveri Hodgdon

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
H-322
19,0
23,0
H-335
20,0
24,5
H-4895
21,0
25,0
BL-C2
23,0
27,0
H-380
23,0
27,5
H-414
24,0
28,5

Polveri Winchester

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
WW-748
22,0
26,0
WW-760
24,0
28,5
  
Polveri Norma

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
Norma 200
17,0
21,5
Norma 201
20,0
24,5
Norma 202
21,0
25,0
Norma 203-B
22,0
26,5
Norma URP
23,0
27,0
Norma 204
24,0
28,0

Polveri Vectan

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
SP-7
23,0
27,0
SP-9  
22,0
26,0
SP-10
20,0
24,0
SP-11
24,0
28,0
 
Polveri Vihtavuori

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
N-135
20,0
24,5
N-140
21,0
25,0
N-540
22,0
26,0
N-150
21,0
25,5
 

D. Ricarico da circa un anno i calibri 9x21, 45 acp, 357 magnum e 10 mm tutti - su consiglio dell'armiere - con polvere Vithavuori N350, affidandomi per le quantità alle tabelle del produttore. Normalmente utilizzo sia ogive in lega ternaria che ramate. Nessun problema da segnalare, ma mi piacerebbe provare ad approntare ricariche un po' più specifiche per i vari calibri: cosa mi suggerite di utilizzare?
R. il suggerimento del suo armiere è corretto. La N-350 è una polvere cilindrica  a singola base, creata originariamente per il caricamento su scala industriale delle cartucce calibro 12/70 con 36 – 40 g di piombo. È composta da minuscoli cilindri con dimensioni approssimative di 1 x0,7mm, possiede un potenziale calorico di 4200 J/g ed una densità di  690 g/l. I suoi componenti essenziali sono :

-          nitrocellulosa
-          agenti stabilizzanti
-          agenti riducenti di fiamma
-          grafite

 Premesso questo, si tratta di un’ottima scelta se si desidera una polvere di carattere “generalista” per assemblare ricariche personalizzate di media (o in alcuni casi anche alta) potenza in svariati calibri per arma corta. Si tratta della polvere più lenta a bruciare nell’ambito della serie “300” di Vihtavuori. Per il resto, tenuto conto che il nostro parere conta poco o nulla, ci limitiamo a fornire le seguenti osservazioni :

 9x21mm = la N-350 è una scelta corretta se si desidera assemblare una ricarica per questa cartuccia :

-          di buona potenza
-          economica rispetto al munizionamento commerciale 
-          più precisa rispetto al munizionamento commerciale
-          qualitativamente superiore al munizionamento disponibile commercialmente

 Questa polvere le consente di ottenere :

-          alte densità di caricamento, impossibili da ottenere con polveri più rapide a bruciare, spesso erroneamente suggerite per la ricarica del 9x21mm
-          velocità superiore ai tradizionali caricamenti depotenziati che vengono normalmente suggeriti da più fonti
-          potenza superiore ai tradizionali caricamenti depotenziati che vengono normalmente suggeriti da più fonti

Se desidera ottenere velocità ed energie superiori a quelle garantite dalla N-350, può scegliere la 3N37 o la 3N38, che sono due polveri specifiche per i 9mm, destinate rispettivamente alle alte prestazioni (3N37) o alle competizioni di tiro dinamico sportivo (3N38). Viceversa, se le interessano scarse prestazioni ed alta economicità, le conviene optare per la N-320 in dose modeste, unita a palle in lega ternaria ed inneschi small pistol standard.

 357 Magnum = la N-350 è una buona scelta se si desidera assemblare una ricarica per questa cartuccia :

-          di media potenza
-          economica rispetto al munizionamento a piena carica
-          qualitativamente superiore al munizionamento disponibile commercialmente

Questa polvere le consente di ottenere ricariche di buona potenza SENZA gli eccessi tipici del munizionamento magnum a piena potenza. Viceversa, se desidera assemblare una ricarica per il calibro 357 Magnum allo scopo di sfruttarne appieno le sue potenzialità, occorre passare a polveri più lente a bruciare come la N-110. Nello specifico, la N-110 possiede una velocità di combustione affine a quella di altre polveri specifiche per il munizionamento magnum per arma corta, come WW-296, H-110, SP-3, AA-9 e simili.  Il passaggio alla N-110 le consentirà di estrapolare tutte le potenzialità di cui il .357 Magnum è capace . Questo, ovviamente, solo se le interessa la potenza pura. Se non le interessa la potenza pura, la N-350 va benissimo per 357 Magnum. E se invece le dovesse interessare la precisione pura nel 357 Magnum, poche polveri possono battere la seguente combinazione : palla da tiro da 148 o 158grs. spinta da 3,6 – 3,8grs. N-320 accesi da inneschi small pistol standard .

 
10mm Auto = la N-350 è una delle scelte migliori in assoluto per la ricarica personalizzata di questa cartuccia, consentendo elevate densità di caricamento e prestazioni verticistiche per quanto attiene le velocità, con la sola eccezione delle palle più pesanti (200grs.) dove gli va preferita la N-105 (almeno se le interessano le massime velocità)

 
45ACP = la N-350 è da sempre ignorata per la ricarica della cartuccia in questione perché gli vengono preferite polveri molti più rapide a bruciare come la N-320. In realtà, pochi sanno che si tratta di un’ottima scelta se si vogliono assemblare cartucce capaci di raggiungere velocità molto più elevate di quanto possono offrire i caricamenti commerciali. Se non le interessano velocità particolarmente elevate, allora va benissimo la N-320

D. potreste dirmi le principali cartucce da 9mm che sono apparse sul mercato ?
R. bella domanda!! Diciamo subito che per rispondere correttamente ci vorrebbe un volume intero, ma se si accontenta potrebbe bastare anche la tabelle che segue :

Denominazione
Origine
Note
.38 Short
USA
cartuccia a percussione anulare del 1865 ; è simile al 38 Short Colt a percussione centrale
.38 Long
USA
cartuccia a percussione anulare della guerra civile americana  ; è simile al 38 Long Colt a percussione centrale
.38 Extra Long
USA
cartuccia a percussione anulare del 1870 destinata alle armi lunghe
.38 S&W
USA
 cartuccia creata dalla S&W per il proprio revolver nel 1877 ; ebbe ampia diffusione negli USA ma non in Europa, con la sola eccezione dell'inghilterra, dove divenne munizione d'ordinanza per un revolver
.38 Long Colt
USA
destinata ai revolver modello "Navy" ed "Army" tra il 1882 ed il 1911
.38 ACP
USA
nota anche come .38AUTO ;  prodotta fino al 1929 ; prima munizione Colt ad essere esaminata dall'O.D. (Ordnance Department)
.38 Super Auto
USA
creata nel 1929 in sostituzione della .38ACP ; è stata camerata da numerosi fabbricanti, come Colt, Astra, Llama e Star
.38 Special
USA
è stata camerata da un numero impressionante di revolver e da due semiautomatiche (S6W M-52 e SIG - Hammerli) ; è la cartuccia da revolver più diffusa al mondo
.356 TSW
USA
è la copia americana del 9x21mm creata dai tecnici della S&W per i tiratori della propria squadra sportiva (TSW è l'acronimo di Team Smith & Wesson) con un bossolo di circa 0,5mm più lungo; é stata commercializzata dalla Federal principalmente con palle da 147grs. di tipo FMJRN
.357 Magnum
USA
è stata commercializzata nel 1935 allungando il bossolo del 38Special ; è stata la più potente cartuccia per revolver fino alla comparsa del .44 Remington Magnum ; ha una diffusione elevatissima
.357 Automagnum
USA
è una versione snza collarino del 357 Magnum creata per armi semiautomatiche come Automag o Wildey ; è scarsamente diffusa
.357 Remington Maximum
USA
è un derivato del 357 Magnum ottenuto per allungamento del bossolo ; è stata sviluppata da Remington e Ruger ; è scarsamente diffusa a causa dei fenomeni erosivi che produce a carico dell'inizio di rigatura
.357/44 Bain & Davis
USA
è un derivato del 44 Remington Magnum ottenuto per restringimento del colletto ; offre prestazioni simili al .357 Magnum ma è scarsamente diffusa  
.38/45 HH
USA
è un derivato del .45 Winchester Magnum o del .451 Detonics ottenuto per restringimento del colletto ; è scarsamente diffusa  
.38/45 Auto
USA
è un derivato del 45 ottenuto per restringimento del colletto ; è scarsamente diffusa  
.357 SIG
Europa
è un derivato del 40 S&W ottenuto per restringimento del colletto ; nonostante il grosso interesse iniziale dovuto alle prestazioni elevate, i problemi operativi che si sono successivamente manifestati ne hanno determinato una scarsa diffusione
9mm High Standard
USA
è una cartuccia prodotta nel 1948 dalla High Standard ; è scarsamente diffusa  
9mm corto
USA
è stata commercializzata nel 1908 ; è camerata in moltissime armi ; ha una diffusione elevatissima
9mm Bergmann
Europa
è una cartuccia sviluppata da T. Bergmann nel 1898 ; è nota anche come 9mm Mars n° 6 ; è scarsamente diffusa  
9mm Mars
Europa


Europa


Europa


Europa


Europa



D. avendo la possibilità di fare tiro dinamico, in un poligono a non più di dieci chilometri da casa mia vi chiedo se sarebbe possibile usare, in quel contesto, un clone 1911 con i caricatori maggiorati, da dieci colpi o undici, venduti per esempio dalla Mec-Gar (non se esistono altre ditte, nel caso voi lo sappiate è possibile avere qualche informazione?). E con quali modelli?
R. i caricatori migliori del mondo (per qualsiasi tipo di arma) non sono americani, ma sono italiani . Si tratta di quelli prodotti dalla MEC-GAR. L'unica alternativa razionale è rappresentata da quelli della ACT-MAG altra azienda tutta italiana. Il caricatore maggiorato può essere usato nelle competizioni subordinatamente a quello che è il regolamento previsto. Per esempio, nella classe open non ci sono problemi ad usarlo. Nelle altre classi deve verificare, cosa prevede il regolamento. Le conviene chiedere ad un Range Officer o al presidente di qualche club di tiro dinamico per avere maggiori lumi. Per l'arma, un clone andrebbe benissimo. Si ricordi solo di non acquistare "roba" cinese o turca. Abbiamo visto molte persone farsi abbagliare dal prezzo incredibilmente basso, per poi avere subito dopo un'arma ingestibile e che andava in pezzi.

D. sono un felice possessore di una Glock 20C, calibro 10mm Auto, e ricarico le munizioni usando tipicamente poveri VV N-340, VV N105 e IMR-800X. Ho dato una lettura ad alcune pagine del vostro sito sui concetti di balistica terminale e ricarica. Nello specifico, avrei qualche domanda in più da porvi, relativamente al munizionamento che utilizzo sia in poligono sia per difesa abitativa con arma corta. Riguardo al 10mm Auto, vorrei avere da voi qualche delucidazione (ed in generale per calibri per armi corte semiautomatiche):

 Balistica Generale:

1)      In una pura ottica di massima penetrazione sia contro bersagli morbidi (gelatina balistica), SIA contro protezioni balistiche / lamierati, ho letto sulla pagina della difesa abitativa, sotto “over-penetrazione”, che una palla con profilo TroncoConico ha MAGGIORE penetrazione di una palla di egual peso e velocità ma con profilo Conico. E’ corretto o è il contrario?

2)      Sempre nella stessa ottica, ovviamente la palla migliore è una FMJ. Io uso tendenzialmente le Fiocchi da 170 gr (TC), che riesco a spingere in sicurezza fino a 380/390 m/s. In alternativa, uso anche delle Hornady FMJ TC da 200 gr che posso spingere fino a 350 m/s. Tra le due scelte, quale garantisce la maggiore penetrazione? Teoricamente la palla più pesante, anche se è più lenta, mantiene più a lungo la sua energia cinetica, ma è anche vero che essendo più lenta, ha più difficoltà a “perforare” una lamiera, o sbaglio io?

Difesa Abitativa:

3)      Nell’ottica della difesa abitativa (e quindi EVITAMENTO di problemi di over-penetrazione), mi trovo di fronte ad una scelta di munizionamento, premesso il fatto che in Italia, per la difesa personale, NON si può usare munizionamento HP (corretto?):

a.       Palle commerciali CCI Blazer, con palla Ramata 200gr TC, circa 320 m/s

b.       Palle ricaricate con palla 200gr Ramata TC, velocità NON superiore ai 300 m/s

c.       Palle ricaricate con palla 212gr Hardcast (23 HBN), TC, velocità circa 260 m/s

d.       Palle ricaricate con palla 150gr Hardcast (23 HBN), TC, velocità circa 380 m/s – praticando però sulla punta della palla una sorta di “cavità” con trapano, per riprodurre la forma delle palle “Fiocchi Black Mamba”

e.       Palle ricaricate, SE RIESCO A TROVARLE IN COMMERCIO, con la palla Fiocchi “Black Mamba” da 135gr à sono effettivamente palle sicure per la difesa personale?

Nell’ottica della Home Defense, penso che le palle pesanti e lente, dato che comunque non si possono usare palle espansive, siano da preferirsi (opzione C).

 C’è anche da dire, d’altra parte, che, SECONDO ME, la migliore palla per difesa personale dovrebbe essere quella che:

-         Trapassa COMPLETAMENTE il corpo, cosi da generare un foro di ingresso e un foro di uscita, per una maggiore perdita di sangue dell’aggressore

-         In caso di mancato impatto, NON tende a rimbalzare all’impazzata (meglio quindi una Hardcast che una Ramata)

 Tenderei, infine, a NON usare palle in piombo MORBIDO (soliti problemi di precisione con le canne Glock) Mi può dare qualche suggerimento ai punti sopra?


R. bella domanda!! Andando in ordine sparso  si potrebbe dire quanto segue :
 
- alle distanze tipiche degli scontri a fuoco, il discorso della precisione diventa del tutto relativo!! Un'arma per difesa personale non ha assolutamente bisogno di collocare tutti i colpi in pochi mm a 25 o 50m di distanza. Piuttosto, il suo problema è quello di riuscire a collocare i colpi necessari nella zona critica entro una gamma (limitata !!) di distanze che vanno dal contatto pieno con l'aggressore a pochi metri di distanza da lui
 
- la palla che ha maggiore attrito è quella che penetra di meno. Le palle RN penetrano maggiormente rispetto a quelle TC perchè incontrano minore attrito, sia in aria che nei fluidi. Non è un'opionione personale, ma una banale questione di fisica. Ci scusi se non siamo stati in grado di chiarire meglio il concetto
 
- con il 10mm auto non deve eccedere nelle velocità quando ricarica le sue munizioni,  e ciò a maggior ragione se si tratta di palle incapaci di espandersi, o otterrà solo il risultato di massimizzare la sovrapenetrazione
 
- le palle più pesanti hanno la maggiore energia cinetica, quindi la maggiore capacità di penetrazione sui bersagli
 
- il 10mm auto è noto per la sua elevata capacità di sovrapenetrazione se caricato in maniera troppo spinta e con palle prive di capactà espansiva. Le combinazioni che lei indica nella parte di "balistica generale" sono in grado non solo di passare un uomo da parte a parte, ma anche la portiera di una comune autovettura
 
- le polveri che usa per ricaricare il 10mm auto sono eccellenti
 
- le GFL "BM" sono identiche a delle palle blindate di tipo non deformabile e a proflio tronco conico. Ne più, ne meno.
 
- se il funzionamento dell'arma è garantito, le combinazioni che ha indicato nei punti "a","b", e "c" potrebbero essere degne di considerazione per scopi difensivi. A prescindere dalla scelta finale, che sarà solo sua, l'unica cosa che conta è il piazzamento dei colpi sul bersaglio umano (e non sul pezzo di carta in condizioni sterili)
 
- l'operazione che lei indica al punto "d" non serve a nulla se non a spostare indietro il baricentro della palla
 
- generalmente parlando, se una cartuccia nasce come cartuccia subsonica, l'idea di usare una palla lenta e pesante potrebbe avere una logica. Tenga però conto che una palla troppo pesante signifca sovrapenetazione anche a velocità relativamente basse
 
- è impossibile fare valutazioni a priori sui rimbalzi. Il rimbalzo è influenzato da almeno tre fattori: natura della palla, natura dell'oggetto colpito e angolo di impatto. In generale, è preferibile che la palla si conficchi dentro a cosa colpisce in caso di mancato impatto con il bersaglio che si intendeva colpire originariamente. Più il proiettile è duro e più tende a conficcarsi dentro ad una parete o ad un altro materiale strutturale, anche con angolo di impatto molto piccoli. Al contrario, più e morbido e più tende a rimbalzare. Purtroppo, più il proiettile e duro e più tende ad accrescersi la sovrapenetrazione. Questo vale per qualsiasi arma in qualsiasi calibro. Questo significa che è fondamentale sapere sparare "dritto" e colpire il bersaglio anche nelle condizioni peggiori
 
-  a caccia, i peggiori incidenti sono causati dai proiettili in piombo. Di incidenti con i proiettili da carabina (= cioè con armi a canna rigata) ne esistono pochi, e sono riferiti  colpi diretti
 
- dato che lei non deve danneggiare o distruggere materiali strutturali, la palla migliore per difesa personale è quella che scarica tutta l'energia cinetica sul bersaglio senza fuoriuscirne. Ci sono molti ottimi prodotti, ma non sempre si riesce ad ottenere questo risultato
 
- a meno che non ci sia stata una lesione vascolare importante, le perdite ematiche susseguenti alle lesioni d'arma da fuoco sono irrilevanti. Non deve pensare che il sangue esca più velocemente se ci sono due buchi al posto di uno, perchè la lesione non è un cilindro cavo, ma una sorta di "tubo schiacciato". Il sangue all'esterno esce in minima parte, salvo in caso di lesioni alla testa o al collo. Tenga presente che anche in caso di lesione a carico dei vasi maggiori, il sangue tende a fuoriuscire all'interno piuttosto che all'esterno. A parte questo, una lesione perforante significa alto rischio di sovrapenetrazione, cosa che in difesa personale va tenuta in debita considerazione
 
D. ho un combinato in calibro 12 e 6,5x70R. Lo so che è una missione impossibile, ma mi potete dare qualche dritta per ricaricalo?
R. la cartuccia di suo interesse è nota anche con una variegata serie di sinonimi, quali 6,5x70R Sauer & Sohn, 6,5x70R Cecoslovacco, 6,5x70R Nimrod, 6,6x70R Nimrod, GR 937, Hirtenberger 937, SAA 1820, ECRA - ECDA 07 070 TBC 10. Trattasi, nello specifico, di una cartuccia prodotta dalla Sauer & Sohn nei primi anni '20 del XX secolo (1923, secondo le fonti più accreditate) per i combinati e faceva parte di una famiglia che partiva dal 6,5x50R ed andava fino al 6,5x70R. Oggi è praticamente sconosciuta, anche perchè di armi ce ne sono in circolazione pochissime e le munizioni sono praticamente un oggetto da collezione !!  Gli inneschi sono i soliti large rifle standard. Per i bossoli si può provare a verificare quello che è disponibile presso aziende specializzate in articoli per munizioni obsolete come B.E.L.L., Bertram , Huntington o Buffalo Arms, possibilmente tramite qualche rivenditore che opera nel settore dell'e-commerce. Evenualmente si potrebbe provare presso qualche armeria specializzata, anche se è un po' più difficile. Per le matrici, aziende come la CH-4D o la RCBS  le hanno in catalogo, anche se si tratta di articoli speciali, che richiedono tempi di consegna più lunghi e costi maggiori rispetto a qualle destinati alle cartucce oggi di corrente disponibilità. L'unica alternativa ad acquistare un prodotto commerciale è quella di farsele realizzare da un valido armaiolo meccanico capace di lavorare con una macchina CNC dopo avere preso il calco della camera di cartuccia. Una questione da segnalare è che il diametro di foratura delle canne nelle armi orginali era di di .260" tra i pieni e di 262" tra i vuoti. Per questo motivo, anche se  la maggioranza delle fonti indica le comuni palle da .264" per ricaricare, ci sono però alcune fonti che suggeriscono l'impiego di palle leggermente sottocalibrate, come ad esempio quelle prodotte dalla Prvi - Partizan, che hanno un diametro medio di .263". I principali dati dimensionali di questa munizione sono i seguenti:

Diametro proiettile =  6,64mm
Diametro colletto =  7,42mm
Diametro spalla = 7,52mm
Diametro base =  9,00mm
Diametro fondello =  10,70mm
Spessore fondello = 1,52mm
Lunghezza bossolo =  70,00mm
Lunghezza cartuccia = 90,00mm
Passo = da 1 giro in 7 a 1 giro in 9


La pressione media  massimale è abbastanza ridotta, attestandosi sui 2450 bar (245MPa), risultando così molto più simile a quella di una moderna munizione per arma corta che non a quella per arma lunga. Il volume disponibile all'interno del bossolo per il caricamento è di circa 2 cc di acqua, il che significa che, nonostante le dimensioni all'apparenza considerevoli, il bossolo non può essere riempito in maniera eccessiva dal propellente.Venendo ai propellenti, quelle che seguono sono alcune combinazioni che potrebbero aiutare chiunque debba cimentarsi nella ricarica di questa cartuccia ormai dimenticata da tempo  :


 Palla da 156 - 160grs. - polveri RS

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
RS-40
18,0
22,0
RS-50
21,0
25,0
RS-52
21,0
25,5
RS-60
23,0
27,5
RS-62
24,0
28,5
RS-70
26,0
30,0


Palla da 156 - 160grs. - polveri Norma

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
MRP
26,0
30,5
URP
23,0
27,0
Norma 204
23,0
27,5
Norma 203-B
20,0
24,0
Norma 202
18,0
22,5


 Palla da 156 - 160grs. - polveri Vihtavuori

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
N-135
18,0
22,0
N-140
19,0
23,0
N-150
21,0
25,0
N-540
20,0
24,0
N-550
26,0
30,0
N-560
23,0
27,0


 Palla da 156 - 160grs. - polveri IMR

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
IMR-3031
18,0
22,0
IMR-4895
18,0
22,5
IMR-4320
20,0
24,0
IMR-4064
19,0
23,0
IMR-4350
22,0
26,5
IMR-4831
23,0
27,5


 Palla da 156 - 160grs. - polveri WW

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
WW-748
19,0
23,5
WW-760
23,0
27,0


 Palla da 156 - 160grs. - polveri Vectan

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
SP-7
20,0
24,5
SP-9
20,0
24,0
SP-10
18,0
22,0
SP-11
22,0
26,0


 Palla da 156 - 160grs. - polveri Hodgdon

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
BL-C2
21,0
25,0
H-380
21,0
25,5
H-335
18,0
22,5
H-322
17,0
21,0


 Palla da 156 - 160grs. - polveri Lovex

Polvere (tipo)
Dose (min.)
Dose (MAX)
D073-6
20,0
24,0
S070
22,0
26,0
S065
21,0
25,5
S062
19,0
23,5
S060
18,0
22,0

Pur potendo essere utilizzate anche polveri molto lente a bruciare per la ricarica di questa cartuccia, dal momento che si tratta di una munizione non particolarmente esasperata destinata ad armi basculanti, è fondamentale compiere una scelta molto oculata in modo da non sottoporre l'arma a stress eccessivo. Inoltre, dal momento che utilizzando i propellenti moderni potrebbero venirsi a creare anche spazi vuoti molto ampi tra la palla e la colonna di polvere, deve essere presa in considerazione la possibilità di utilizzare del materiale inerte come riempitivo. Supponendo di impiegare un'arma con la classica canna da 61cm (24"), con la palla da 156 - 160grs. si possono ottenere velocità alla bocca dell'ordine dei 650m/s.

D. che differenza c'è tra il .44 Remington Magnum ed il .44Spl in termini di velocità e di energia cinetica alla bocca?
R. molto semplicemente, ecco i dati relativi al confronto tra il 44 Spl ed il 44 Remington Magnum :
 
CALIBRO 44 SPL
 
PALLA DA 200GRS. @ 295 m/s = 564 J (57 Kgm)
PALLA DA 240GRS. @ 265 m/s = 546 J (55 Kgm)
 
CALIBRO 44 REMINGTON MAGNUM
 
PALLA DA 200GRS. @ 500 m/s = 1660 J (169 Kgm)
PALLA DA 240GRS. @ 450 m/s = 1560 J (159 Kgm)

 
I dati fanno riferimento ad un canna da test da 8,2 pollici. Ovviamente le velocità sono medie e sono a condizioni atmosferiche standard. Tenga conto che le armi con canne da 8 pollici sono abbastanza rare, per cui difficlmente si riuscirebbe a sviluppare velocità del genere nel 44 Spl. I revolver più comuni sono quelli con canna da 2 o da 4", il che significa che le velocità sarebbero parecchio più ridotte rispetto a quelle indicate in questa sede. Le tabelle che seguono la possono forse aiutare ad inquadrare meglio la questione :


 Calibro .44 Spl - palla da 200grs.

Canna (pollici)
V (0) m/s
E(0) J
E(0) Kgm
2
150
145
15
2,5
179
207
21
3
201
261
27
3,5
217
306
31
4
231
346
35
5
253
413
42
6
269
467
48
6,5
275
491
50
7
281
513
52
7,5
287
533
54



 Calibro .44 Spl - palla da 240grs.

Canna (pollici)
V (0) m/s
E(0) J
E(0) Kgm
2
136
143
15
2,5
162
204
21
3
181
256
26
3,5
197
301
31
4
209
339
35
5
228
403
41
6
242
455
46
6,5
248
477
48
7
253
498
51
7,5
258
517
53



 Calibro .44 Remington Magnum - palla da 200grs.

Canna (pollici)
V (0) m/s
E(0) J
E(0) Kgm
2
254
418
43
2,5
303
596
61
3
340
748
76
3,5
368
879
90
4
392
994
101
5
428
1186
121
6
455
1344
137
6,5
467
1413
144
7
477
1476
151
7,5
487
1536
157




 Calibro .44 Remington Magnum - palla da 240grs.

Canna (pollici)
V (0) m/s
E(0) J
E(0) Kgm
2
225
395
40
2,5
270
568
58
3
303
716
73
3,5
329
843
86
4
351
955
97
5
384
1144
117
6
409
1298
132
6,5
419
1366
139
7
429
1428
146
7,5
437
1486
152


D. un amico mi ha regalato una matrice L.E. Wilson per la ricalibratura del solo colletto con sistema di boccole multiple, ma non ho il libretto di istruzioni : come posso fare per utilizzarla al meglio ?
R. se avete un'adeguata conoscenza della lingua inglese, in primo luogo mandando una e-mail al produttore all'indirizzo support@lewilson.com oppure customservice@lewilson.com . Poi potete chiedere informazioni al vostro armiere di fiducia o a chi vi ha venduto la matrice. In mancanza, pubblichiamo la traduzione integrale del foglietto di istruzioni di questo prodotto

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La nuova matrice Wilson per la ricalibratura del solo colletto è ora fornita con un sistema di boccole intercambiabili per sostiuire il sistema monopezzo Wilson realizzato in precedenza per anni. La vecchia matrice, anche se eccellente, aveva lo svantaggio di adattarsi al diametro del colletto del bossolo che il singolo tiratore doveva ricaricare. La nuova matrice è fatta per alesatura, in maniera tale da mantenere l'allineamento che noi riteniamo essenziale, ma consente la scelta del diametro di ricalibratura del colletto. Sia il bossolo che la boccola sia adattano in maniera estremamente precisa e senza alcun gioco. La confezione della matrice Wilson per la ricalibratura del solo colletto contiene il corpo, il tappo, lo stelo di decapsulamento, una chiave a brugola da 3/32" , la boccola di ricalibratura o le boccole, se ordinate congiuntamente, sono collocate separatamente dentro alla confezione. Per usare la matrice, è necessario scegliere la boccola più adatta. Ecco come fare. Pulite la superficie esterna rimuovendo l'olio e preparatevi e estrarre lo stelo decapsulatore. Non rimuovetelo immediatamente. Prendete la chiave a brugola da 3/32" e regolate la pressione sui separatori che trattengono lo stelo, prima stringendo e poi allentando le viti poste nei recessi sulla parte esterna del tappo (la parte corta e superiore del corpo). Le viti vanno strette in modo fermo ma NON eccessivo, dato che userete una chiave piccola. Quando le viti di registro sono allentate, lo stelo può essere estratto con poco sforzo. Lo scopo del serraggio iniziale è di agire sui separatori in fibra in modo che rimangano in posizione anche quando lo stelo è rimosso. A questo punto togliete lo stelo. Allentate una vite posta sul tappo e togliete l'altra. Ruotate il tappo in modo da esporre la sede della boccola posta all'estremità del corpo della matrice. Rimuovete l'olio dalla camera e dalla sede della boccola. Assicuratevi che tutto sia pulito ed inserite la boccola in modo che l'indicazione delle dimensioni sia rivolta verso l'altro. La boccola entra in maniera molto precisa, per cui deve essere allineata a dovere per poterla inserire e deve entrare in modo da essere a filo della superificie. Non forzate nulla!! Se avete difficoltà smontate tutto, ripulite e provate di nuovo. Se tutto è pulito e non danneggiato, la boccola entra con facilità. Per rimuovere la boccola è molto comodo usare un bossolo per spingere dalla parte opposta. Con la boccola in posizione, avvitate il tappo e serrate moderatamente le viti di registro. Accertatevi che i separatori siano in posizione e reinserite lo stelo decapsulatore in modo che l'ago sia rivolto verso la camera. Regolate le viti di registro in modo che lo stelo possa essere spinto fuori con una modica pressione, ma senza che ci sia il pericolo che cada all'esterno. Serve un serraggio moderato per avere questo risultato. Accertatevi di non serrare le viti SENZA lo stelo inserito, o i separatori cadranno all'esterno. Non stringete mai le viti contro lo stelo SENZA i separatori inseriti, o lo graffierete. La matrice è pronta per essere usata. Prendete un bossolo e pulitelo con uno straccio asciutto o leggermente oliato. L'olio tende ad attirare polvere ed impurità, per cui fate attenzione. Inserite il bossolo nella matrice e battetelo leggermente in con un martello con la testa di gomma in modo da mandarlo a filo con la faccia della matrice. Estraetelo insieme allo stelo decapsulatore. Di solito questo rimuove l'innesco. Se l'innesco è corroso o crimpato , o se per qualsiasi altra ragione rimane bloccato, l'operazione di decapsulamento può richiedere il supporto del fondello. Ovviamente il decapsulamento può essere effettuato anche FUORI dalla matrice. Lo stelo di decapsulamento è ottiamale per questa operazione se usato in congiunzione con la nostra base di decapsulamento. L'utente finale che desidera utilizzare la pressa di tipo Arbor invece di effettuare tutte le operazioni a mano, troverà questa base altrettanto utile. La Sinclair International ed altre aziende producono basi che si adattano alla nostra matrice.

CONSIGLI SULL'IMPIEGO PRATICO

- Tutte le parti della matrice che accolgono i separatori in fibra sono d'acciaio e possono arrugginire. Una modica quantità di olio come il WD-40 dopo ogni uso è un'ottima idea.
- Se lo stelo di decapsulamento tende a cadere o a fuoriuscie durante l'uso, è necessario serrare leggermente le viti di tenuta.
- Se le operazioni di ricalibratura ed estrazione sono troppo difficoltose, lo stelo di decapsulamento potrebbe essere troppo serrato. Verificate se potete muoverlo liberamente con la mano.
- Accertatevi che la boccola corretta sia installata. Se una boccola stretta per un bossolo con il colletto sottile è installata quando si sta lavorando su un bossolo con il colletto spesso nel calibro .22", un eccesso di ricalibratura portrebbe "crimpare" il colletto sullo stelo da .218" di diametro !! Se il bossolo sembra essere "duro" nella prima fase di ricalibratura, fermatevi immediatamente ed estraete il bossolo. Controllate la boccola per verificare la presenza di eventuali residui di ottone provenienti dal bossolo, oppure di graffi sullo stelo di decapsulamento. Se li trovate, lucidate delicatamente il tutto con una carta abrasiva fine .
- Non mettete mai il bossolo SOTTO la superficie della matrice. Posizionandolo leggermente indietro, la spalla farà già contatto con la matrice.
- Se la boccola di ricalibratura non entra in sede anche se è tutto pulito, controllate se la camera ha degli indentamenti che possono impedirne l'ingresso, cosa che anche l'acciaio temperato può avere se cade o sbatte contro qualcosa di durezza analoga o superiore. Sia la camera che il relativo ingresso sono protetti quando vengono assemblati, ma possono comunque essere danneggiati. Tenete sempre la camera coperta con il relativo tappo, anche quando non la utilizzate, ed evitate che la vostra collezione di boccole sbatta senza ritegno contro la matrice. Un buon micrometro dovrebbe indicarvi  la dimensione della boccola da usare con una tolleranza di non oltre .5017" (1,274mm)

SCELTA DELLE DIMENSIONI DELLA BOCCOLA  


- il modo più semplice per capire quale boccola scegliere è quello di misurare il diametro del colletto di una vostra munizione ricaricata. Il micrometro vi indicherà la misura del diametro del proiettile più DUE volte lo spessore delle pareti del colletto. Il diametro della boccola dovrà ovviamente essere INFERIORE a questa misura, e noi sceglieremmo una misura di .003" inferiore. Calcolando l'elasticià dell'ottone dopo la ricalibratura, dovrebbe esserci una tenuta di circa .002" sul proiettile.

- I ricaricatori che desiderano una tenuta più stretta del colletto,........................


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Se avete domande relative all'uso di questa matrice o problemi relativi al suo funzionamento, rivolgetevi al vostro rivenditore di fiducia o mandate una e-mail al produttore all'indirizzo support@lewilson.com oppure customservice@lewilson.com .

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