ovvero domande
più frequenti tra quelle
ricevute alla casella di posta elettronica del nostro sito
D. un mio
amico dice che la pressione
massima della cartuccia
X è pari a Y bar perchè
lo ha letto sul manuale
prodotto dalla Z, mentre
il mio armiere di fiducia sostiene
che il manuale di cui parla il mio
amico è errato perchè
confonde tra pressione massima
e pressione media massimale. Cosa
vuol dire? Chi ha ragione?
R. ha
ragione il suo armiere. Il
motivo è che in quasi
tutti mauali di ricarica c'è
scritto "
Pmax",
copiando in maniera maldestra
quanto scritto nelle schede CIP,
le quali riportano in realtà
l'indicazione "
Pt max".
La dicitura Pt max indica la
pressione media
massimale e NON la pressione
massima di una data cartuccia.
Questa pressione media massimale
non è altro che la media
di un lotto di n cartucce
estratte da un lotto di
m cartucce (ovviamente con n minore
di m). Le prove vengono effettuate
scegliendo a caso su 10 (per le armi a canna
liscia) o 12 cartucce (per le armi
a canna rigata), mentre i lotti di
riferimento sono di 5.000,
35.000 (
qui il valore di m è
pari a 20 pezzi) e 1.500.000
pezzi. E' chiaro che più è
ampio il contenuto del lotto e più
il valore di Pt max tenderà a scendere.
Ma non è tutto. Le schede CIP contengono
anche altri due valori pressori, che
sono Pk e Pe, che sono sistematicamente ignorati
da tutti, compresi anche parecchi "addetti
ai lavori". Per essere più precisi,
Pk è la
pressione
statistica massima
individuale (è
la più alta delle pressioni
misurata entro al lotto
di m cartucce) mentre Pe è
la
pressione media
di prova forzata o
pressione media
di picco massimo (è la
pressione media della c.d. "
prova
forzata"). Si noti che il prodotto
1,15 x PTmax, in base alle norme
CIP, da il valore di Pk, mentre il
prodotto 1,3 x PT max da il valore di Pe.
D. parlando con un
fabbricante di palle mi ha riferito
che, usando la Granular
S grossa, in quale quantità
non ricordo, lui usa un
O.A.L. di 28,5 mm con palle piombo RN
124 gn e ben 27,6m con la palla
LTC. Abituato alla misura di 29,5 dalla
quale mi discosto massimo di 2 decimi in
meno sono rimasto un pò dubbioso anche
perchè in questo caso il free
bore aumenta a discapito della precisione.
E' vero quello che mi hanno raccontato?
R. assolutamente
no!! Per quanto possa valere
il nostro parere, le confermiamo
che Lei ha perfettamente
ragione, e che il suo interlocutore
è un emerito incompetente. Per
prima cosa, ci limitamo a ricordarle
che la O.A.L. di un 9x17 è
di 25mm, il che significherebbe
caricare un 9x21mm con una O.A.L. di poco
superiore a quella di un 9 Corto se
avesse ragione il suo interlocutore.
Inoltre, per fugare ogni dubbio,
le trascriviamo le OAL indicate dalla
SIERRA BULLTES per il 9x21, con
le palle di sua produzione .
- 90grs. = 27,90mm
(è una palla per il
9x17, che il manuale Sierra
riporta per completezza)
- 115grs. = 29,30
- 29,60mm
- 125grs. = 29,60mm
- 150grs = 31,50mm
(questa palla è destinata
al tiro dinamico, per
armi della classe open,
che possono camerare anche cartucce
lunghe 32,00mm. Tenga conto
che può benissimo usare
palle da 145 - 150grs. la più
tradizionale O.A.L.
di 29,50mm, come fanno da decenni quei
tiratori che usano palle di questa
gamma di peso)
In estrema sintesi,
ha ragione Lei non solo perchè
aumentando illogicamente
la distanza tra palla e rigatura
si perde in precisione, ma anche
perchè :
- limita il volume
interno utile per l'inserimento
della polvere
- rischia stupidamente
delle sovrapressioni,
specie con polveri troppo
rapide a bruciare che non
sono adatte nel 9x21
- rischia seriamente
di mettere in crisi l'affidabilità
dell'arma, qualsiasi
essa sia
- aumenta la possibilità
di inceppamenti
- non va a sfruttare
pienamente le potenzialità
della cartuccia
D. sono in possesso di un
discreto numero di palle WC da 148 grs. (completamente
cilindriche) e della polvere Vithavuori N-340. Il mio revolver
è un Colt Trooper MkIII con canna da 6” (anno 1977).
Sembra che non esista una dose adatta… Alcune tabelle suggeriscono
min 3,6 max 4,1 altre di usare le dosi per il .38 special, l’armiere
dove ho preso la polvere (è anche un ricaricatore) mi ha consigliato
di partire da 4,5 grs. Tutte queste dosi sono molto diverse tra
loro e creano confusione. Avete dei consigli da darmi sia per quanto
riguarda le dosi con le palle e la polvere in mio possesso che per
un futuro acquisto di polvere e palle più adatte al calibro in
oggetto?
R. prima di tutto vanno chiarite
due cose :
- la N-340 non è una polvere
adatta al 357magnum, salvo che lei non abbia interesse
ad assemblare ricariche depotenziate
- le palle tipo WC vanno inserite
COMPLETAMENTE nel bossolo o, al massimo, lasciate sporgere
per circa 2mm. Questo significa ridurre lo spazio disponibile
per introdurre la polvere, ed avere una OAL che, nella migliore
delle ipotesi, si attesta sui 33,00mm, diversamente dalla OAL tipica
del 357 magnum che è attorno ai 40,00mm. La riduzione dello
spazio utile richiede l'impiego di polveri con una certa rapidità
di combustione, come appunto la N-340. Ovviamente, avere meno spazio
disponibile significa anche mettere meno polvere rispetto alle dosi
indicate per una OAL di 40,00 - 40,35mm
Per quanto riguarda il dosaggio
con i componenti a sua disposizione, dal momento che
lo spazio libero viene ridotto in seguito al'introduzione
completa della palla, può usare o i dosaggi del 38Spl (come
fanno in molti), oppure impiegare la dose che ha riportato Lei
(3,6 - 4,1). Tenga conto che stiamo parlando di ricariche depotenziate
e che deve essere forzato nulla.
Venendo ai suggerimenti richiesti,
tutto dipende da cosa ha intenzione di fare in futuro.
Se le interessa una ricarica a piena potenza per il 357 Magnum,
allora deve :
- abbandonare la N-340
e passare a polveri molto più lente a bruciare,
come la Vihtavuori N-110 o altre con affine velocità
di combustione (WW-296, H-110, SP-3 e simili)
- usare gli inneschi magnum
- usare una OAL di 40,35mm
- usare palle blindate o semiblindate
- crimpare fortemente la palla
onde facilitare la combustione della grossa massa di
polvere
Viceversa, se le interessa una
ricarica di bassa potenza per il 357 Magnum, allora deve
:
- continuare con la N-340
- usare gli inneschi standard
- usare una OAL di 40,35mm se
usa palle DIVERSE dalle WC, o continuare con la OAL di
33,00m se decide di usare le WC
- usare palle da tiro (WC o SWC)
- crimpare lievemente la palla
D. Ricarico da circa 4 anni
e sono soddisfatto dei miei risultati. Ho acquistato
un calibro digitale per consentire la verifica esatta dell'OAL.
In precedenza avevo un calibro analogico con il quale verificavo
che il terzo die fosse settato per un OAL di 29,5 /più
o meno data la pochezza dello strumento). Munito del nuovo
calibro, ho preso un bossolo Fiocchi nuovo, svasato, innescato
e con la dose giusta di polvere, gli ho appoggiato sopra la
palla e l'ho passato nel terzo die, regolando la vite della profondità
della palle fino a quando ne è uscito un OAL di 29,52.
Ho iniziato così a ricaricare una decina di munizioni
e poi mi sono fermato e ho iniziato a misurare le munizioni prodotte:
l'OAL andava da 28,90 a 29,65 passando per altre misure intermedie
(il calibro è ok dato che l'ho provato su altri elementi
senza nessuna variazione). La domanda che vi rivolgo è: il
terzo DIE dovrebbe produrre SEMPRE e comunque dare un OAL preciso
e fisso anche se il bossolo è più corto (o lungo) del
normale? Lo stesso dicasi per la lunghezza della palla? O invece è
sensibile a questi fattori? O, infine, c'è qualche problema
con il mio DIE?
R. il problema che ha riscontrato
deriva dalla lunghezza della palla. Non tutti i produttori
lavorano allo stesso modo. Le palle hanno tolleranze
costruttive che variano non solo tra produttore e produttore,
ma anche tra un lotto e l'altro dello stesso produttore. Queste
tolleranze possono andare, molto grossolamente, da 0,2 a 0,6mm.
Questo spiega la disparità di misure che ha riscontrato. Solitamente
le palle in lega di piombo sono quelle con le differenze maggiori.
Le palle ramate o quelle blindate, se fatte correttamente, dovrebbero
dare i minori problemi. Una volta che la profondità di inserimento
della palla è regolata, l'unico fattore che può portare
a mutamenti della OAL è la tolleranza costruttiva della palla
impiegata. Eventuali altre cause (molto più rare) potebbero
essere):
- possibili giochi nel funzionamento
della pressa
- fissaggio della pressa o delle
matrici non corretto
Ad ogni modo, se fino ad ora
ha sempre sparato senza problemi, significa che le discrepanze
eventualmente incontrate non sono tali da pregiudicare
il funzionamento della sua arma. Proceda pure con tranquillità.
D. ho una domanda secca: potreste
dirmi quali sono i fattori che più possono pregiudicare
la precisione di tiro di un'arma? Ovviamente mi sto riferendo
al tiro di precisione e non alla caccia oppure al tiro da divertimento.
In altre parole, a parità di condizioni, quando un'arma
è più precisa di un'altra ?
R. Supponendo di avere una cartuccia
di qualità elevata, un tiratore in possesso di una
corretta tecnica di tiro ed un'ottica con caratterisiche adeguate
alle esigenze specifiche, i fattori che più di tutti inflienzano
la precisione di tiro sono i seguenti :
Parametro
|
Influenza
|
Fattori
correttivi
|
rilevamento
|
1) ampiezza
dell'angolo d'uscita del proiettile in maniera DRASTICA
2) frequenze di oscillazione del
proiettile in maniera DRASTICA
3) dimensione della rosata a qualsiasi
distanza in maniera DRASTICA
4) capacità di concentrazione
del tiratore
|
1) arma con
massa a vuoto elevata
2) freno di bocca realmente efficiente
|
rinculo
|
1) ampiezza
dell'angolo d'uscita del proiettile in maniera DRASTICA
2) frequenze di oscillazione del
proiettile in maniera DRASTICA
3) dimensione della rosata a qualsiasi
distanza in maniera DRASTICA
4) capacità di concentrazione
del tiratore
|
1) arma con
massa a vuoto elevata
2) freno di bocca realmente efficiente
|
oscillazione
della canna (fase armonica)
|
1) ampiezza
dell'angolo d'uscita del proiettile in maniera DRASTICA
2) frequenze di oscillazione del
proiettile in maniera DRASTICA
3) dimensione della rosata a qualsiasi
distanza in maniera DRASTICA
|
1) canna pesante
2) arma con massa a vuoto elevata
3) freno di bocca realmente efficiente
|
canna non
libera di oscillare (canna non flottante)
|
1) ampiezza
dell'angolo d'uscita del proiettile
2) frequenze di oscillazione del
proiettile
3) dimensione della rosata a qualsiasi
distanza
|
1) canna libera
di oscillare
|
deriva termica
|
1) ampiezza
dell'angolo d'uscita del proiettile
2) frequenze di oscillazione del
proiettile
3) dimensione della rosata a qualsiasi
distanza
|
1) canna pesante
|
D. mi chiamo XY e sono un appartenente
alle FF.PP. in servizio presso Z. Recentemente è
sorta una discussione sulla resistenza della Beretta M92.
Dal momento che ho sentito e letto versioni discordanti sull'argomento,
volevo sapere cosa succede in caso di sparo con la canna otturata.
L'arma è sicura? E quanto?
R. Contrariamente a quanto sostengono
gli idioti (che sono moltissimi nel nostro sciagurato
Paese), la Beretta della serie 92 è una delle armi
migliori di sempre. L’arma perfetta ovviamente non esiste, dal
momento che tutte le armi sono perfettibili, ma l'arma di suo
interesse è sicuramente una delle migliori armi mai progettate.
Si potranno dire tante cose della Beretta 92 (per esempio, che
è pesante per chi non è prestante fisicamente, oppure
che è grossa per chi ha le mani piccole), ma non che non
sia affidabile, robusta e precisa. L’affidabilità deriva
da molti aspetti :
- l’alimentazione
“in linea”, ideata anni fa dai tecnici della Beretta,
ed ancora oggi insuperata, che colloca l’arma in una posizione
a parte rispetto ai concorrenti
- l’estrazione
più potente del normale
- l’espulsione
più potente del normale
- il carrello
“aperto” superiormente
- l’esatta proporzione
delle masse e delle componenti del cinematismo di sparo,
allo scopo di avere un ciclo di fuoco enormemente fluido,
altro parametro ignorato dalla massa, che colloca l’arma in una
posizione a parte rispetto ai concorrenti
L’arma esce già “bene”
dalla fabbrica, e la sua condizione può essere
ulteriormente migliorata ricordandosi di installare una molla
di recupero di durezza nota e certificata da un produttore di
alto livello (per esempio, Wolff o I.S.M.I.). Oppure (cosa
più rara) sostituendo anche le molle originali dei caricatori
con delle altre di qualità elevata. La robustezza deriva
dal fatto che è una delle pochissime armi corte in possesso
dell’omologazione NATO. Il che significa, tra le altre cose, che
è stata sottoposta non solo alla prova a pressione forzata
(l’arma deve resistere ad apposite munizioni capaci di sviluppare
una pressione del 40% superiore alla norma), ma anche alla prova
di tiro con canna ostruita in due punti (subito dopo la camera
e poco prima della volata). In nessun caso l’arma può esplodere
o proiettare frammenti. Anche la precisione la mette al di sopra
della concorrenza. Nonostante le tolleranze costruttive generose
in certi punti, necessarie per garantire elevata affidabilità,
abbiamo visto più volte una Beretta 92 spezzare un cotton-fioc
a 10m. O vuotare l’intero caricatore in un pacchetto di sigarette
a 25m. Per un’arma non preparata, sono risultati di non poco conto.
Anche perché significa che alle stesse distanze, un uomo lo
si può colpire con notevole facilità, anche in condizioni
di elevato stress. La Beretta sottopone le proprie armi destinate al
mercato militare, tra gli altri, anche ai seguenti test :
-
vita operativa
= non meno di 20.000 colpi, di cui almeno il 5% con munizioni
di tipo +P
-
intercambiabilità
delle parti = tutti i componenti dell'arma devono
essere compatibili al 100% con quelli delle altre armi della
stessa serie (parametro richiesto anche dal protocollo NATO
AC225).
-
resistenza alle vibrazioni
= simulazione delle sollecitazioni cui è sottoposta
l'arma durante il trasporto (per aereo, camion, nave, autovettura,
etc.) sulla base del protocollo NATO AC 225. Per il mercato
americano si usa il capitolato speciale 514.4 MIL STD 810F
del Ministero della Difesa USA. La valutazione è positiva
se non parte nessun colpo anche in condizione di cane armato e
colpo in canna.
-
resistenza alla nebbia
salina = almeno 96 ore in nebbia salina. Ogni 24
ore l'arma deve sparare 2 caricatori senza problemi dopo la
sottoposizione alla nebbia. Presso la Beretta il test è stato
prolungato anche fino a 240 ore senza problemi.
-
resistenza al fango
= simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC
225 - D14 (test con 5Kg di argilla, 1Kg di sabbia e 10l di
acqua). L'arma deve sparare 2 caricatori dopo essere stata immersa
per 60 secondi in questa soluzione per simulare il fango estremo.
-
resistenza agli agenti
chimici = simulazione effettuata in base al protocollo
NATO AC 225. L'arma deve resistere ai solventi ed ai lubrificanti
più comunemente usati dalla FF.AA.
-
resistenza all'immersione
= simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC
225. L'arma deve rimanere immersa 2 ore a 20m e poi sparare
2 caricatori.
-
resistenza alla sabbia
= simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC
225. L'arma deve essere sepolta per 1 minuto sotto la sabbia
e poi sparare 2 caricatori.
-
resistenza alla caduta
= simulazione effettuata in base al protocollo NATO AC
225. L'ama deve cadere a terra da 1,5m senza partenza del colpo
anche con cane armato e colpo in canna.
-
resistenza alla alte temperature
= 24 ore a +52°C e poi sparare 2 caricatori.
-
resistenza alle basse
temperature = 24 ore a -54°C e poi sparare
2 caricatori.
-
resistenza all'acqua salata
= immersione in acqua salata per 1 minuto e sparare 2
caricatori dopo una successiva esposizione all'aria per
72 ore
-
resistenza all'umidità
= sottoporre l'arma a temperature comprese tra 21 e 41°C
con umidità oscillante tra 5 e 95%. Al primo, terzo
quinto ottavo e decimo giorno l'arma deve sparare 2 caricatori.
-
compatibilità del
munizionamento = l'arma deve poter sparare tutte
le munizioni presenti sul mercato militare o su quello di riferimento
richiesto dal cliente.
-
test TR
= è un test specifico delle FF.PP. tedesche e del
Banco di Prova austriaco usato dalla Beretta per poter partecipare
alle gare di appalto per le FF.PP. dei Paesi del Nord Europa.
Consiste nel prelevare 3 esemplari a caso dal un lotto di produzione
ed effettuare i seguenti test : resistenza alle alte e basse temperature,
resistenza al fango, alla sabbia e all'acqua salata, più
una prova di resistenza di 10.000 colpi. Le armi Beretta evidenziano
la condizione di “zero difetti”
Altri test che vengono utilizzati
dalla Beretta sono i seguenti :
-
misurazione dei colpi
medi tra un inceppamento e l'altro = vengono
sparate munizioni con caratteristiche predefinite e l’arma
deve risultare il più possibile immune da inceppamenti.
Si deve trattare di migliaia di colpi tra un inceppamento e l'altro.
Solitamente viene prevista una lubrificazione ogni 500 colpi
ed una pulizia e lubrificazione dopo alcune migliaia di colpi.
-
resistenza alla pioggia
ghiacciata = test basato sul protocollo NATO
AC225 o, in alternativa, sul capitolato speciale del Ministero
della Difesa USA 521.1 MIL STD 810F. L'arma deve sparare
1 caricatore dopo che è stato fatto depositare uno strato
di 6mm di ghiaccio sulla superficie esterna
-
resistenza ai raggi UV
= l'arma viene esposta per 240 ore ai raggi UV per evidenziare
eventuali fenomeni di discolorazione. Lo scopo è quello
di simulare una esposizione di 960 ore al Sole più
intenso presente sulla Terra .
-
scatti a vuoto
= 5.000 scatti a vuoto senza rottura di molle o del percussore.
Per attribuire un superiore livello
di sicurezza, nonché una maggiore durante nel
tempo, test parzialmente simili a quelli usati dalla NATO
sono impiegati anche da alcuni fabbricanti di armi destinate
al mercato civile. Per esempio, la carabina Benelli ARGO
della serie “E” (dove “E” sta per “Endurance”) viene sottoposta
ai seguenti test :
- invio di un
esemplare al BNP per l’effettuazione delle seguenti
prove: (1) serie di 10 e 30 colpi per verificare la precisione
e la giustezza iniziali con (2) successiva verifica delle
principali quote
- ritorno alla
Benelli per eseguire (1) una prova di tiro di 1.500 colpi
in serie da 20 colpi intervallate da raffreddamento forzato,
con (2) lubrificazione ogni 500 colpi e (3) pulizia e lubrificazione
complete solo al termine dei 1.500 colpi
- successivo
invio al BNP per l’esecuzione di una ripetizione del test
fatto in precedenza
- ritorno alla
Benelli per eseguire una ripetizione della prova eseguita
in precedenza
- ritorno al
BNP per l’esecuzione del collaudo finale che prevede, tra
l’altro (1) misura di tutte le quote principali dell’arma,
(2) misura del diametro di foratura della canna, (3) misura
del peso di sgancio, (4) misura della profondità delle impronte
di percussione, (5) misura della precisione dell’arma e (6)
misura della luce di battuta
- ritorno alla
Benelli per valutazione del comportamento dell’arma durante
il ciclo dei 3.000 colpi complessivi, con individuazione
di eventuali malfunzionamenti e svolgimento di altre prove
- caduta da
1,5m su tutte e 6 i lati con arma carica, colpo in canna
e sicura disinserita
- prova a bassa
temperatura (-30°C) per 4 ore in camera climatica
con successiva prova a fuoco
- prova ad alta
temperatura (+40°C a 90% di umidità relativa)
per 4 ore in camera climatica con successiva prova a fuoco
- trascinamento
sulla sabbia con successiva prova a fuoco
- test con canna
ostruita 1 = l’arma viene fatta sparare con la canna ostruita
tramite un proiettile che viene inserito subito dopo la
camera di cartuccia. La canna non deve gonfiarsi e l’arma non
deve rompersi
- test con canna
ostruita 2 = l’arma viene fatta sparare con la canna ostruita
tramite un proiettile che viene inserito a 140mm dal vivo
di volata, ossia subito dopo la presa di gas. La canna può
gonfiarsi ma non si deve rompere. L’arma non si deve rompere
Tutti i test sono stati brillantemente
superati. Può vedere parte di questa prova al seguente
link :
https://www.youtube.com/watch?v=yeSEr5HIb74
Si tratta di una prova che ricalca
parzialmente il protocollo NATO AC225 (LG/3 - S/G1) 2.5
attualmente in uso per le armi portatili destinate al mercato
militare in cui si approvvigionano le FF.AA. della NATO. La Benelli
ha impiegato questa procedura per valutare i prototipi della serie
“E”e la utilizza attualmente tramite controllo a campione sui vari
esemplari prodotti di serie. Prove pressoché analoghe sono
state svolte anche dalla SIG per il fucile d’assalto modello 550 e
551. Può vedere una descrizione sintetica delle prove svolte
dalla SIG al seguente link :
http://www.biggerhammer.net/sigamt/550/550techinspection/
Prove analoghe si sono svolte
anche sui fucili d’assalto prodotti dalla Beretta, compresi
i recenti membri della famiglia ARX. Questo è quanto.
Per il resto, ignori le dicerie dei forum o dei sedicenti esperti.
I forum sono un ricettacolo della più bieca ignoranza,
mentre per quanto riguarda gli esperti, di sicuro ce ne sono fin
troppi che pontificano a destra e a manca. E tanto più
sono impreparati, tanto più vengono seguiti ed osannati dalla
massa. Se poi sono stranieri, non ne parliamo... Tant'è vero,
che nessuno di noi si ritiene esperto. E nessuno, in famiglia, partecipa
a nessun genere di forum. Ad ogni buon conto, lei usa per servizio
un'arma eccellente. Se avrà cura dell'arma, può stare
certo che l'arma non l'abbandonerà mai
D. uso da sempre la polvere Sipe-N
per la ricarica delle mie cartucce per pistola
con eccellenti risultati. Conversando con un tale
al poligono mi è stato detto che questa polvere
può essudare nitroglicerina, che brucia
male al freddo, che provoca fenomeni erosivi ....insomma,
che ha solo difetti!! Io mi sono sempre trovato
benissimo e non capisco il motivo di tutte queste
critiche. Ma proprio tutto vero?
R. no!! Putroppo, secondo una letteratura
piuttosto datata e del tutto priva di riscontri
scientifici, è invalso presso molti
individui il convicimento che la Sipe-N e tutte le polveri
a doppia base (c.d. balistiti) sarebbero colme
di difetti e che, come tali, dovrebbero essere ecluse da
qualsiasi impiego. I difetti che vengono attributi alla
Sipe-N, e alle altre polveri della medesima famiglia, sarebbero
i seguenti :
- vampa di bocca eccessiva
- produzione di fenomeni erosivi
- rinculo elevato
- incapacità di bruciare alle
basse temperature
- fenomeni di trasudazione di nitroglicerina,
specie negli sbalzi di temperatura
- autodecomposizione
In reatà si tratta di critiche
prive di fondamento o, comunque, non si
tratta di veri e propri difetti
Difetto presunto
|
Spiegazione
|
Vampa di bocca
eccessiva
|
Si tratta di una
falsità!! La vampa di bocca è
presente sia con le singole basi che con le doppie
basi. Con queste ultime può assumere livelli
superiori perchè i gas di combustione sono più
ricchi di ossigeno e ossido di carbonio, che combinandosi
con l'aria danno luogo ad un fenomeno di "riaccensione"
dell'ossido di carbonio. Questo argomento riguarda essenzialmente
l'impiego delle balistiti nei pezzi di artiglieria,
e comunque in quantitativi elevati rispetto alle armi
corte. Un altro settore dove un simile problema potrebbe
rilevare è nei fucili a canna liscia, e segnatamente
nel tiro a volo. L'impiego di agenti antibagliore
(sali di potassio o cesio, che si legano all'ossigeno
in eccesso), in caso di necessità, risolve
il problema alla radice.
|
Produzione di
fenomeni erosivi
|
Si tratta di una
falsità!! Tutte le polveri possono creare
fenomeni erosivi. Questo argomento riguarda essenzialmente
l'impiego delle balistiti nei pezzi di artiglieria
, e comunque in quantitativi elevati rispetto alle armi
corte. Ci sono fucili che hanno sparato balistite per
oltre 100 anni che possono avere segni di corrosione ma che
non mostrano fenomeni di erosione. Erosione (= dovuta alla
combustione della carica di lancio) e corrosione (= dovuta
alla presenza di residui di sparo igroscopici) sono due
fenomeni completamente diversi che non vanno confusi
tra di loro!! Se la canna è fatta di acciaio
contenente cromo non c'è erosione, specie se viene
pulita e lubrificata. Se poi l'acciaio della canna è
sottoposto ad un corretto trattamento termico, i fenomeni
erosivi molto difficilmente possono comparire
|
Rinculo elevato
|
Si tratta di una
falsità!! Questo argomento riguarda essenzialmente
l'impiego delle balistiti nei fucili a canna
liscia, e comunque in quantitativi elevati rispetto
alle armi corte. A parità di componenti
(calibro, peso di palla, peso della carica di lancio,
tipo di innesco, etc) non c'è nessuna differenza
di rinculo tra polveri a singola base e polveri a doppia
base (come la Sipe-N). Il mito del rinculo eccesivo è
nato perchè in passato le balistiti avevano una
velocità di combustione molto elevata e questo,
unito ad alti quantitativi di pallini, causava un rinculo
intenso, Quando la velocità di combustione
è stata ridotta, il problema è scomparso
|
Incapacità
di bruciare alle basse temperature
|
Si tratta di una
falsità!! Premesso che tutte le polveri
hanno problemi a bruciare alle basse temperature,
questo argomento riguarda essenzialmente l'impiego
delle balistiti nei fucili a canna liscia, e comunque
in quantitativi elevati rispetto alle armi corte.
In realtà il problema riguarda l'accensione e non
la combustione!! Premesso ciò, l'impiego di un innesco
di potenza adeguata in un fucile a canna liscia risolve qualsiasi
problema. Nelle munizioni per armi corte questo problema
è inesistente. A causa della loro composizione
chimica, le doppie basi bruciano nettamente meglio rispetto
alle singole basi alle basse temperature
|
Fenomeni di trasudazione
di nitroglicerina, specie negli sbalzi
di temperatura
|
Si tratta di una
falsità!! Un fenomeno del genere
può avvenire solo in grossi deposti di esplosivo
direttamente a contatto con l'aria e lasciato in
un ambiente a temperatura non controllata. Un esplosivo
perfettamente sigillato e conservato in un ambiente
a temperatura controllata non può andare incontro
a simili fenomeni. Una minima quantità di
esplosivo, come quella contenuta in una cartuccia (per di
più sigillata dentro al bossolo), non può
andare incontro a fenomeni di trasudazione
|
Autodecomposizione
|
Si tratta di una
falsità!! Si tratta di un fenomeno
che interessa le polveri a singola base, che emettono
vapori nitrosi, e non le doppie basi, che sono molto
più stabili chimicamente
|
In reatà la Sipe-N, come le altre
polveri della stessa famiglia, ha notevoli
vantaggi pratici, quali :
- elevato rendimento termico (la quantità
di calore che sono in grado di sviluppare
per unità di peso)
- elevato rendimento meccanico (la quantità
di lavoro che sono in grado di fare per unità
di peso)
- notevole regolarità di combustione
- notevole stabilità chimica
- scarsa igroscopicità
- economia di impiego
- adattabilità a tutti i materiali
di caricamento
- superiore omogeneità di impasto
- scarsa porosità
D. mi potete dire qualcosa di più preciso
sulle balistiti?
R. la balistite, in senso
tecnico (cioè
in senso scientifico, e non come comunemente intesa
al "
bar dello sport") è una polvere
senza fumo sviluppata specificamente per finalità
belliche, composta per circa il 50% di nitroglicerina
e per il 50% di nitrocellulosa (cotone collodio al 12% di
azoto). Venne prodotta per la prima volta in Italia (ad
Avigliana) da
A. Nobel, nel 1888, sfruttando la
scoperta fatta dal francese
Vieille sulle
proprietà esplosive della nitrocellulosa. Più
precisamente, Nobel scoprì che era possibile
modificare la struttura fibrosa della nitrocellulosa tramite
il processo di gelatinizzazione, nel quale però il solvente
volatile veniva sostituito da un solvente fisso (cioè
la nitroglicerina). In altre parole, Nobel intuì come
si potesse trasformare la potenza frantumante della nitrocellulosa
in potenza propulsiva, tramite l'impiego della nitroglicerina,
la cui natura chimica è quella di esplosivo ad alto potenziale.
Gli studi di Nobel partirono dalle gelatine esplodenti, e vennero
progressivamente ampliati fino ad includere gomme, dinamiti,
e concludendosi poi con la balistite. Le caratteristiche di quella
che un tempo era denominata "
balistite italiana" erano
le seguenti :
- 50% di nitroglicerina
- 50% di nitrocellulosa
- titolo azotometrico oscillante tra 11,8 e 12,2%
- contenuto di anilina, come agente stabilizzante,
oscillante tra 0,25 e 1% (N.B. è stata fabbricata
anche senza)
- difenilammina (è stata aggiunta all'anilina
come stabilizzante)
- temperatura di esplosione pari a 3008°C
- forza specifica pari a 10.084
La balistite poteva essere :
-
per armi portatili, avente forma
di lamelle quadrate, romboidali o rettangolari e,
più raramente, sotto forma di fili finissimi, cilindri
forati o ciambelle (= dischi forati al centro)
-
per pezzi di artiglieria, avente
forma di striscie o placche di grosse dimensioni
Ai giorni nostri esistono due famiglie di polveri
genericamente denominate "
balistiti", e cioè:
-
balistiti non attenuate (dette anche
normali o ad alto tenore di nitroglicerina), in cui
il contenuto di nitroglicerina oscilla tra il 40 e il
60%, che risultano generalmente composte soltanto di nitroglicerina,
e nitrocellulosa, con l'aggiunta di qualche agente
plastificante e stabilizzante;
-
balistiti attenuate (dette anche
speciali o a basso tenore di nitroglicerina),
in cui il contenuto di nitroglicerina oscilla tra il
20 ed il 40% , e che generalmente contengono svariate
sostanze stabilizzanti, plastificanti, refrigeranti
(come nitrotolueni, nitronaftaline, plastificanti e
gelatinizzanti del gruppo dell'urea, vaseline, etc.).
Molti ignorano che queste polveri sono molto economiche
e che hanno rappresentato un notevole progresso
rispetto alle polveri a solvente volatile, così
come quasi tutti (ancora oggi) ignorano che esse sono
di fabbricazione e studio specificatamente italiano.
D. che plastica è
quella usata per fabbricare le punte dei proiettili?
R. dipende. I proiettili migliori hanno
i puntali fatti in policarbonato per i seguenti motivi:
- resistenza al calore
- facile da colorare
- facile da modellare
- insensibilità
agli agenti atmosferici
I proiettili di minore
qualità hanno i puntali fatti in materiali
più economici, come polistirene, ABS, polipropilene,
o polietile ad alta densità.
D. ho una domanda secca: come si classificano
le polveri da sparo?
R. della domanda!! Diciamo che la
classificazione può avvenire secondo diversi
parametri. Prendendo come riferimento la
densità
(N.B. più propriamente per le polveri si
dovrebbe parlare di densità gravimetrica perchè
non occupano uniformemente un determinato volume) si distingue
tra :
- polveri ad alta densità (o voluminose)
- polveri a media densità
- polveri a bassa densità
Prendendo come riferimento la
configurazione
geometrica dei granuli si distingue tra :
- polveri granulari (o a granuli irregolari)
- polveri sferiche (o a granuli sferici)
- polveri emisferiche schiacciate (dette anche
lenticolari o sferoidali)
- polveri lamellari (quadrate, rettangolari o romboidali)
- polveri cilindriche, nelle configurazioni semplici
(piene, monoperforate o multiperforate) o a ciambella
(sono una variante delle cilidriche monoperforate
caratterizzate da un'altezza molto ridotta rispetto al raggio)
Prendendo come riferimento la
sottoposizione
a gelatinizzazione dei granuli (e
quindi al fatto che il granulo sia diventato più
o meno compatto) si distingue tra :
- polveri compatte
- polveri porose (o fibrose)
Prendendo come riferimento il
volume di gas prodotto
nella prima fase della combustione si distingue
tra :
- polveri degressive
- polveri costanti
- polveri progressive
Prendendo come riferimento la
velocità
di combustione si distingue tra :
- polveri vivaci (o ad alta velocità)
- polveri semivivaci (o a media velocità)
- polveri lente (o a bassa velocità)
Prendendo come riferimento la
presenza
di nitroglicerina si distingue tra :
- polveri a singola base (o fredde, stante l'assenza
di nitroglicerina)
- polveri a doppia base (o calde, stante la presenza
di nitroglicerina)
D. ho cominciato a sparare a lunga distanza con
carabine in calibro .300 Winchester Magnum e .338 Lapua Magnum
ma c'è una domanda alla quale non riesco a trovare
una risposta sensata. Con il .338 Lapua Magnum
sono meglio le palle da 250 o 300grs.? E con il .300 Winchester
Magnum? Io non ci capisco più niente!! Mi potete
dare una mano?
R. per rispndere alla sua domanda occorrerebbe
una trattazione di balistica esterna che implica la conoscenza
di una tutta una serie di elementi che non sono alla portata
di tutti. Diciamo che all'aumentare dela distanza, tutta una serie
di grandezze fisiche normalmente agenti sui proiettili, tende
ad aumentare, e se questo aumento è incontrollato, la precisione
ne verrebbe pregiudicata. Quste grandezze fisiche sono inversamente
proporzionali alla massa del proiettile, per cui più
il proiettili è pesante e più queste grandezze
vengono limitate. Detto in maniera molto semplificata, questo
è il motivo per cui più si vuole sparare lontano
e più diventa encessario impiegare una palla pesante.
Volendo semplificare un problema di per se enorme, possiamo
usare la seguente tabella riassuntiva per darle una idea molto
generale . Ribadiamo che il problema, per essere analizzato nella
sua interezza, necessiterebbe di una trattazione matematica
estremamente complessa (N.B. con la definizione "
tiro utile"
si intende la distanza massima fino alla quale non compaiono
fenomeni perturbatori di entità tale da pregiudicare
significativamente la precisione) :
Calibro
|
Peso
di palla
|
Tipo
di palla
|
Distanza
utile (*)
|
.300
Winchester Magnum
|
190grs.
|
FMJ-SN
o HPBT
|
fino
a 1200m
|
IDEM
|
200grs.
|
FMJ-SN
o HPBT
|
fino
a 1400m
|
IDEM
|
220grs.
|
FMJ-SN
o HPBT
|
fino
a 1600m
|
.338
Lapua Magnum
|
250grs.
|
FMJ-SN
o HPBT
|
fino
a 1200m
|
IDEM
|
300grs.
|
FMJ-SN
o HPBT
|
fino
a 1800m
|
Usando come punto di partenza,
la palla da 190grs. per il . 300 Winchester Magnum e la
palla da 250grs. per il .338 Lapua Magnum ,può sparare
senza problema ben oltre ai 1000m.
D. ho cominciato a ricaricare il
.300 Winchester Magnum per andare a caccia di cervi
dalle mie parti. Utilizzo palle semiblindate a
punta molle da 180grs. inneschi Federal 215, bossoli WW e
polvere N-165. I miei amici dicono che sbaglio polvere
e che dovrei usare una polvere più progressiva:
ma cosa vuole dire progressiva? Non capisco che polvere
dovrei acquistare!! Leggendo i vari manuali di ricarica
mi sembrava di avere capito che la N-165 fosse la scelta
più adatta per le mie esigenze, ma adesso non so
più cosa fare. Mi potete dare una mano?
R. la sua scelta è corretta
e non c'è nulla di cui si debba preoccupare.
Piuttosto sono i suoi amici che dovrebbero studiare
un po', se mai lo hanno fatto in passato!! Nelle armerie,
nei poligoni di tiro, ma anche nelle riviste di settore
(specie quelle estere, ma anche in Italia abbiamo fior di
"
esperti" che parlano a sproposito) spesso si parla
di "...
progressività delle polveri..."
senza avere minimamente idea di cosa si stia dicendo.
Nel linguaggio comune si usa il termine "
progressiva"
per indicare una polvere "
lenta" a bruciare.
Per alcuni aspetti l'affermazione potrebbe anche essere
vera, anche se è opportuno fare delle precisazioni.
In
pirodinamica (= la branca della fisica che studia
i fenomeni di combustione della polvere) si parla di polveri
DEGRESSIVE, COSTANTI (o neutre) e PROGRESSIVE per indicare
la modalità di combustione della polvere in relazione
alla geometria dei signoli granuli. La modalità
di combustione deriva dal rapporto tra la superficie INIZIALE
(spesso indicata anche come superficie utile o superficie combustibile,
ma più nota con la definizione inglese di burning area)
e la superficie FINALE del grano (final area). Più precisamente
:
- una polvere i cui grani hanno una superficie
utile (= burning area o burning surface) che
DIMINUISCE durante la combustione si dice DEGRESSIVA
- una polvere i cui grani hanno una superficie
utile (= burning area) che rimane COSTANTE durante
la combustione si dice COSTANTE (o neutra)
- una polvere i cui grani hanno una superficie
utile (= burning area) che AUMENTA durante la
combustione si dice PROGRESSIVA
Per esempio, le polveri
lamellari (a
prescindere dalla forma impiegata),
discoidali
e
sferoidali sono polveri DEGRESSIVE
perchè i loro grani hanno
una superficie utile
che diminuisce durante la combustione. Per motivi di
completezza va però aggiunto che
le polveri sferoidali
più recenti non sempre sono degressive,
ma possono anche essere costanti grazie al trattamento
superficiale applicato dal produttore. Più in generale
si può dire che le polveri
destinate al caricamento
delle armi corte e dei fucili a canna liscia sono tutte
degressive e, in qualche caso, possono essere costanti. Appartengono
invece alla categoria delle polveri COSTANTI alcune polveri
per armi corte e per fucili a canna liscia che hanno subito un
opportuno trattamento superficiale, grazie al quale viene
variato il volume di gas prodotto nella prima fase della combustione.
In queste polveri, che possono essere lamellari, discoidali
o sferoidali, con un opportuno trattamento superficiale,
viene variata la velocità di combustione in seguito allo
spostamento del fronte di fiamma dall'esterno all'interno
del granulo. Parte della letteratura scientifica considera
costanti anche le polveri
cilindriche (o estruse che
dir si voglia). mentre altra letteratura afferma che detta definizione
ha un senso solo in astratto, dal momento che il trattamento
superficiale dei granuli può esercitare un'influenza
enorme sulla modalità di combustione, alterandola al
punto tale da passare :
- da costante a progressiva
- da degressiva a progressiva
Quanto ciò premesso, una polvere si definisce
costante quando, durante la combustione,
mentre
l'area esterna diminuisce, l'area interna aumenta
pressochè dello stesso valore. Infine,
appartengono alle categoria delle polveri PROGRESSIVE
quelle
polveri in cui la superficie utile aumenta
durante la combustione. Un esempio poco noto, è
costituito da alcune polveri granulari (nate per il caricamento
a livello industriale delle munizioni per fucile a canna liscia)
che hanno subito un particolare trattamento superificiale
denominato trattamento refrigerante. Un esempio di polvere
progressiva è invece rappresentato dalle polveri
cilindriche
multiperforate, che sono specifiche per impieghi militari.
In un granulo del genere, grazie alla presenza di perforazioni
assiali plurime, la superficie utile aumenta (di un valore
compreso tra il 25 ed il 35%) durante la combustione della polvere.
La superficie continua ad aumentare fino a quando le varie
perforazioni assiali (o canali) sono completamente bruciate.
Le polveri cilindriche multiperforate sono più costose
da produrre rispetto ad altre tipologie di polveri, e sono per
questo poco diffuse. Uno modo per aumentare ancora di più
il grado di progressività della polvere è quello
di passare dalla forma cilindrica a quella detta "
a rosa"
(o a rosetta che dir si voglia), sempre utilizzando il sistema
della multiperforazione, cosa che fa aumentare ancora di più
la superficie utile durante la combustione. Una polvere con
granuli a rosetta è molto più costosa di una
polvere con i tradizionali granuli cilindrici, ed è per
questo che simili polveri sono estremamente rare. Fatte queste precisazioni
in ordine alla modalità di combustione delle polveri,
per quanto riguarda il
volume di gas prodotto :
- le polveri DEGRESSIVE produrranno la
maggiore quantità di gas all'inizio della
combustione, ed il volume totale del gas prodotto
sarà DECRESCENTE man mano che la combustione procede
- le polveri COSTANTI produrranno
una quantità di gas costante per tutta
la durata della combustione, ed il volume totale
del gas prodotto sarà UNIFORME man mano che la combustione
procede
- le polveri PROGRESSIVE produrranno
la maggiore quantità di gas al termine
della combustione, ed il volume totale del gas prodotto
sarà CRESCENTE man mano che la combustione
procede
Conseguentemente, per quanto attiene allo
sviluppo della pressione, le diverse
modalità di combustione comportano che
:
- le polveri DEGRESSIVE produrranno
un picco pressorio (più marcato rispetto
alle polveri neutre e progressive) all'inizio della
combustione
- le polveri COSTANTI produrranno
un picco pressorio (meno marcato rispetto
alle polveri degressive ma più marcato rispetto
a quelle progressive) tra 1/4 e 1/2 della combustione
- le polveri PROGRESSIVE produrranno
un picco pressorio (molto meno marcato rispetto
alle polveri degressive e neutre) verso i 3/4 della
combustione, e comunque verso la fine della stessa
Una volta chiarita la modalità di combustione,
è possibile operare per
associare
la polvere al volume del bossolo nel modo più
razionale. In senso del tutto generale si può
dire che :
- le polveri DEGRESSIVE meglio si adattano
ai bossoli di scarso volume
- le polveri COSTANTI meglio si
adattano ai bossoli di volume intermedio
- le polveri PROGRESSIVE meglio si adattano
ai bossoli di grosso volume
Inoltre, una volta individuato il calibro,
è possibile operare per
associare nel
modo più razionale possibile le polveri ai
singoli pesi di palla. In altri termini, e sempre
in senso del tutto generale :
- le polveri DEGRESSIVE meglio si adattano
alle palle più leggere (perchè più
la palla è leggera e più può
essere accelerata rapidamente)
- le polveri COSTANTI meglio si
adattano alle palle di peso intermedio
- le polveri PROGRESSIVE meglio si adattano
alle palle più pesanti (perchè
più la palla è pesante e più
deve essere accelerata lentamente)
Nel gergo dei tiratori, spesso si parla (impropriamente)
di "
progressività della polvere",
per indicare una polvere lenta a bruciare, anche
se in realtà non si tratta di un'affermazione
del tutto corretta. Quello che andrebbe detto, quando si
parla di progressività delle polveri, è
che i
produttori possono variare lo sviluppo dei
gas durante la prima fase della combustione della polvere,
applicando
uno specifico trattamento superficiale.
In particolare, con l'applicazione di apposite sostanze
chimiche alla superficie dei granuli di polvere, si può
intervenire sul volume di gas
prodotto nella prima
fase della combustione e, di conseguenza, sullo sviluppo
del curva pressione - tempo. Un esempio evidente è
quello delle polveri appartenti alla serie 100 della finlandese
Vihtavuori. Si tratta di polveri :
- cilindriche monoperforate a singola base (=
il solo componente attivo è la nitrocellulosa)
- essenzialmente destinate alle armi lunghe
Più precisamente, si tratta di polveri
che, per loro natura, brucerebbero con
modalità
degressiva se PRIVE di idoneo trattamento
superficiale. Applicando un opportuno trattamento
superficiale, non solo si riesce a variare la velocità
di combustione delle diverse polveri che compongono
questa famiglia, ma si riesce a ridurre il volume di
gas prodotto durante la prima fase della combustione. E'
proprio tramite questo procedimento che la N-110 risulta adatta
per le cartucce magnum per arma corta, mentre la N-165
è adatta alle cartucce magnum con elevata volumetria.
Lo stesso discorso fatto per le
Vihtavuori della
serie
100 si può estendere alle
Norma della
serie
200. In questo caso siamo di fronte a polveri:
- cilindriche monoperforate a doppia base (= come
componente attivo, alla nitrocellulosa si aggiunge
la nitroglicerina)
- con un tenore di nitroglicerina molto basso
- destinate prettamente alle armi lunghe (anche
se la più rapida a bruciare, la Norma 200,
può avere talune applicazioni in cartucce
per arma corta dotate di elevata volumetria)
Anche in questo caso
il trattamento superficiale
gioca un ruolo enorme nella modalità
di combustione di queste polveri, consentendo di passare
da una polvere estremamente rapida a bruciare come
la Norma 200 (idonea a cartucce con bossolo di scarsa volumetria),
ad una molto lenta a bruciare come la Norma MRP-2 (specifica
per cartucce magnum con bossolo dotato di ampio volume).
Con il trattamento superficiale, anche una polvere che per
sua natura è degressiva o costante, può essere
resa simile ad una progressiva per quanto attiene al volume
di gas sviluppato nella fase iniziale della combustione.
D
. cosa si intende per temperatura
di fiamma quando si parla di propellenti per armi
portatili?
R. la temperatura di fiamma di una
polvere
è la massima temperatura
alla quale una determinata polvere brucia. Dal momento che
i fenomeni di combustione delle polveri avvengono in
tempi estremamente ridotti, è molto difficile compiere
una misurazione in laboratorio. Tuttavia, è possibile
eseguire calcoli con un elevato livello di precisione,
che permettono di misurare questo valore. La temperatura
di fiamma viene solitamente misurata in gradi Kelvin (che
è pari alla temperatura in gradi Celsius + 273), ed
oscilla tra 4.000 (circa 3.700 °C) e 1.800 K (circa 1.500
°C). Le polveri a doppia base hanno temperature di fiamma
superiori alle polveri a singola base, a causa della presenza
di nitroglicerina. Viceversa, quelle a singola base hanno
un temperatura di fiamma più bassa a causa della sola
presenza di nitrocellulosa.
D
. cosa si intende per fattore
di forma di una polvere da sparo?
R. il fattore di forma è
un parametro che descrive
l'influenza della
forma e della dimensione dei granuli sul volume
di gas prodotto durante la combustione. E' dato dal rapporto
tra l'area ed il volume inziale del granulo moltiplicato per
la metà dell'interasse, e cioè :
Si
d
A =
___ ___
Vi
2
dove :
A = è il fattore di forma
Si = è l'area iniziale del granulo
Vi = è il volume iniziale del granulo
d = è l'interasse del granulo (N.B.
per interasse si intende la distanza più
breve tra due superfici parallele, che per polveri
lamellari coincide con lo spessore del granulo,
per quelle sferoidali coincide con il raggio, per
quelle cilindriche coincide con il raggio, ma che per polveri
cilindriche monoperforate è pari alla metà
della differenza tra diametro maggiore e diametro minore.
Per questo motivo, in alcune pubblicazioni i termini "
spessore"
, "
asse" o "
interasse" vengono usati come
sinonimi)
Il volume di gas sviluppato
è direttamente
proporzionale all'area inziale del granulo.
Infatti, più l'area cresce e più il
volume di gas prodotto nella prima fase della combustione
aumenta. Volendo parlare di numeri, a puro titolo di esempio,
il fattore di forma di una
polvere sferoidale è
pari a 3, mentre quello di una polvere
cilindrica
monoperforata (come le Vihtavuori della "
serie 100"
o le Norma della "
serie 200", comprese le celeberrime
Norma MRP ed MRP-2) è pari a 1. Più il fattore
di forma aumenta e più la polvere tenderà a produrre
:
- pressioni elevate
- un picco pressorio iniziale molto rapido
D. che origine ha il J-B "Bore
Cleaning Compound"?
R. il J-B "
Bore Cleaning Compound"
è stato sviluppato da
J. Brobst
tra i primi anni '60 ed il finire degli anni '70
del XX secolo per la pulizia delle armi da bench-rest.
Il suo inventore era un noto tiratore di bench rest,
che era alla ricerca di un prodotto efficace per pulire
in profondità le proprie armi. La formula originale
venne concessa in licenza dal suo inventore all'americana
Brownells, che ne ha curato la commercializzazione
e che se ne occupa ancora oggi. Il prodotto è costituito
da una soluzione estremamente densa di colore ocra chiaro
che contiene in sospensione una serie di sostanze, la
cui esatta natura e composizione è oggetto di segreto
industriale, capaci di svolgere una blanda azione abrasiva
a carico della feccia e dei residui di combustione in genere.
In particolare, questo prodotto è estremamente efficace
contro piombo, plastica e rame. Dal momento che si tratta
di una soluzione molto densa con una serie di sostanze in sospensione,
queste sostanze non possono penetrare i pori del metallo.
Premesso ciò, non va dimenticato che questo prodotto
contribuisce efficacemente a ridurre il valore della rugosità
superficiale dei metalli, cosa che rileva sotto i seguenti
aspetti:
- aumento delle precisione intrinseca
di qualsiasi arma, in particolare di quelle
lunghe
- riduzione della capacità
di adesione del rame e dei residui di combustione
sulla rigatura e sulla superfice della canna in genere
- riduzione della comparsa di eventuali
fenomeni corrosivi
- semplificazione e velocizzazione
delle operazioni di pulizia della canna
L'applicazione del prodotto avviene
tramite una pezzuola od un cilindretto
di cotone montato sulla bacchetta di pulizia. Normalmente
vengono date tra le 10 e le 20 passate. Una particolarità
del J-B "
Bore Cleaning Compound" è
che si liquefa con l'utilizzo e si trasforma in una
patina nera che viene rimossa con una pezzuola asciutta,
seguita da una intrisa d'olio, seguita a sua volta da una
ulteriore pezzuola asciutta. Se una applicazione non
dovesse essere sufficiente per ottenere una pulizia adeguata,
ne può essere data una successiva senza nessun problema.
D
. per favore aiutatemi!! Dal
gennaio di quest'anno, il presidente del poligono
in cui sparo (Sezione TSN di .......................
) pretende che tutte le pistole impieghino
munzioni capaci di erogare energie cinetiche
NON superiori ai 40Kgm. Avete letto bene: 40Kgm!!
Mi chiedo e vi chiedo: ha un senso usare munizioni così
deboli in una pistola? Ve lo chiedo perchè
sono in possesso di porto d'armi per difesa personale
(in quanto svolgo la professione di .....................
) e non riesco a concepire il fatto di dovere impiegare
munizioni così deboli!! Attualmente possiedo una
PPQ - M2 ed una Berertta M98, e porto spesso con me una
H&K SFP-9, tutte in 9x21mm, ma trovare munizioni così
deboli per me è diventato un problema difficilmente
risolvibile. E poi: è legittima la richiesta del mio
presidente nei confronti dei soci? Io so che in altre Sezioni
del TSN si spara con munizioni dotate di energia alla bocca pari
o superiore a 55Kgm. Mi potete dare qualche consiglio?
R. se non sussistono chiari ed evidenti
problemi di sicurezza (parapalle mancanti, parapalle
insicuri, parapalle fatti con materiali non a
norma, struttura non omologata, deficienze strutturali
sopravvenute, etc.), la richiesta del suo presidente
è del tutto illegittima. Tenga però
presente che il presidente ed il Consiglio Direttivo
hanno l'obbligo di fare in modo che le strutture della Sezione
siano omologate, cioè che siano rispettose della
vigente normativa in tema di sicurezza. Qundi, ammesso
che nella Sezione che Lei frequenta sussista una situazione
di pericolosità, il presidente DEVE attivarsi
il prima possibile per eliminarla (= cioè
per fare in modo che tutte le strutture destinate al tiro
siano omologate)!! Premesso ciò, il divieto
di sparare con munizioni aventi energia cinetica alla bocca
superiore a 40Kgm ha senso solo se temporaneo, ossia fino a
che non saranno stati completati i lavori di omologazione
della strutttura (o delle strutture) interna. Per quanto riguarda
quelle che possono essere le conseguenze pratiche di sparare
con una pistola calibro 9x21mm con munizioni capaci di erogare
energie inferiori ai 40Kgm, come prima osservazione si
può dire che
l'evento più frequente è
quello di andare incontro ad inceppamenti. Una cartuccia troppo
debole è una cartuccia che non consente al cinematismo
di sparo di funzionare regolarmente. Possono poi sopravvenire
altri eventi, come ad esempio la scarsa precisione. Detto questo,
fin quando si tratta di sparare al poligono, si può risolvere
il problema montando una molla di recupero molto debole nella propria
arma. E' chiaro che
una cartuccia così debole NON
è adatta per difesa personale, dato che per questo scopo
deve sempre essere scelta una munizione che :
- garantisca la massima affidabilità
- eroghi un livello di energia cinetica tale
da fare funzionare correttamente l'arma (in tutte
le stagioni ed anche in condizioni di arma sporca!!)
Volendo fare un paragone, anche se
una
munizione per difesa personale non è equivalente
ad una munizione "
a fattore" impiegata
nellla "
classe open" di tiro dinamico sportivo,
è comunque un qualcosa che (come livello
di energia cinetica erogata) gli va abbastanza
vicino. Ciò, in quanto :
-
serve controllabilità dell'arma,
specie nel tiro rapido, per cui l'esuberanza
delle munizioni impiegate nella "
classe open"
dei tiro dinamico sportivo non è richiesta (N.B.
va comunque precisato che la controllabilità
dell'arma è dettata in modo PREMINENTE da
fattori come la durezza della molla di recupero, la
presa dell'arma e l'inclinazione del tronco rispetto al
bersaglio)
-
serve potenza adeguata allo scopo
(= energia cinetica alla bocca), in quanto sparare
ad un uomo (estremamente determinato e mosso da una
palese volontà omicida) non è la stessa
cosa che sparare ad un pezzo di carta immobile ed inoffensivo
Nel suo caso, è ragionevole pensare di
utilizzare una munizione capace di sviluppare
almeno 55Kgm alla bocca.
D. Ho una domanda alla quale non riesco
a trovare una risposta da anni: come faccio a
capire quale è la polvere più corretta
per ricaricare una determinata munizione? Premetto
che ricarico da anni ma non ho mai capito come avviene
questo genere di scelta. Mi potete dare qualche chiarimento
in merito?
R. bella domanda!! Diciamo che, quando la
polvere è dentro al bossolo, lo spazio vuoto
(= quello che residua dopo l'occupazione del bossolo
ad opera della carica di lancio) che i gas di combustione
possono usare per espandersi è inizialmente
molto ridotto. Contestualmente, la superficie utile
della polvere è massima (N.B. con la sola eccezione
delle polveri cilindriche multiperforate, che fanno storia
a se). In condizioni simili, cioè con
uno spazio
vuoto così limitato tra palla e polvere, i gas
di combustione possono creare repentinamente un pericoloso
picco di pressione, o addirittura una sovrapressione. In pratica,
per capire quale polvere scegliere, occore trovare un compromesso
(o, se si vuole, un pericoloso equilibrio), tra lo spazio
vuoto ed il volume di gas prodotto dalla polvere nella fase
iniziale della combustione. Per rispondere alla sua domanda,
i
produttori sanno che volume di gas viene prodotto da ogni polvere
nella fase iniziale della combustione, e sanno dunque
consigliare ai clienti quale polvere scegliere per ogni singolo
calibro. Le indicazioni dei produttori le può vedere chiaramente
riportate, anche se in forma estremamente sintetica, nelle
tabelle contenute nei diversi manuali di ricarica. Premesso
ciò, i produttori intervengono sul volume di gas prodotto
nella fase iniziale della combustione con il trattamento
superficiale dei granuli. Il trattamento superficiale (surface
coating) è un
processo chimico con cui una determinata
sostanza viene fatta penetrare nella superficie del granulo,
fino ad una certa profondità, in modo da RALLENTARE
(nel modo voluto dal produttore) lo sviluppo dei gas nella
fase iniziale della combustione. In questo modo, si ottengono
due risultati molto importanti :
- un più graduale sviluppo dei gas di
combustione
- un più graduale sviluppo del curva
pressione - tempo
Inoltre, il trattamento superficiale RIDUCE
il potere calorico e la velocità di combustione
della singola polvere. Per esempio, se una data
polvere ha una velocità di combustione (supponiamo)
di 90 mm/s SENZA trattamento superficiale, CON il
trattamento superficiale la velocità di combustione
viene all'incirca dimezzata. Va precisato che
:
- la
concentrazione dell'agente impiegato
per il trattamento superficiale è
inversamente
proporzionale alla profondità,
per cui più si va in profondità e MENO
l'agente sarà concentrato
- la
penetrazione effettiva nella struttura
del granulo dipende da : (1) tipo di sostanza
impiegata (2) quantitativo di sostanza impiegata
e (3) processo produttivo impiegato
L'applicazione del trattamento superficiale
è la fase più critica
nella produzione di una polvere, ed è per
questo che costituisce un segreto (industriale) che viene
gelosamente custodito dai vari produttori.
D
. perchè le polveri usate per la ricarica
domestica hanno i granuli di piccole dimensioni
?
R. i motivi sono plurimi, e possono
essere così riassunti :
- necessità di potere entrare nel bossolo
nel quantitativo ottimale (N.B. il problema riguarda
non solo le polveri per arma corta ma anche quelle
per arma lunga, molto più di quanto non si creda)
- necessità di essere scorrevoli nei dosatori
(N.B. non solo a livello di caricamento
industriale, ma anche nella ricarica domestica)
- necessità di semplificare al massimo
l'accensione (N.B. più la dimensione
del granulo aumenta e più l'accensione peggiora,
il che spiega perchè è sbagliato usare polveri
di grosse dimensioni nella ricarica di munizioni per
arma corta)
Il tempo di combustione dipende dalla dimensione
del granulo. Va però precisato che, a
parità di dimensioni, la velocità di
combustione
può essere variata con l'applicazione
di un opportuno trattamento superficiale.
D
. come fanno i produttori di polveri a variare
il comportamento di ogni polvere che mettono
in vendita? E cosa si intende per "forza" di una
polvere?
R. per creare una famiglia di polveri
più meno ampia, i produttori devono
intervenire sui seguenti parametri :
- fattore di forma
- spessore del granulo
- indice di combustione
- forza
Venendo alla "
forza" di una polvere,
con questo termine si intende il lavoro svolto
dalla polvere per ogni Kg di essa. Il calcolo della
forza viene fatto in via teorica, partendo dall'equazione
di stato dei gas, ed introducendo un fattore correttivo
che è il covolume. Essendo :
PV = n RT
Per una polvere da sparo, la forza prodotta
in seguito alla combustione, ossia la pressione
che viene generata sarà pari a :
F=
P (V - v) = nRT
dove :
- F= è la forza prodotta da una determinata
polvere
- P = è la pressione sviluppata dai
gas di combustione
- V = è il volume dei gas prodotti
- v = è il covolume, cioè il volume
occupato dalle molecole dei gas, che deve essere
considerato nel calcolo perchè i gas reali
non sono infinitamente comprimibili
- n = è il numero di moli di gas (N.B.
la mole è una delle unità di misura
fondamentali del SI ed esprime la quantità
di sostanza. Più precisamente, la mole è
definita come la quantità di sostanza di un sistema
che contiene uun numero di entità pari al numero
di atomi presenti in 12 grammi di
carbonio - 12)
- R = è la costante universale dei gas (pari
a 8,314472 J / mol K)
- T = è la temperatura di fiamma (misurata
in gradi Kelvin)
D
. al poligono sento spesso parlare
i tiratori più esperti di "indice di combustione"
ma non riesco a capire di cosa si tratti, anche
perchè ognuno mi da una sua definizione personale.
Mi potete dare un mano?
R. l'indice di combustione (più
noto con la definizione inglese di
burning rate)
indica la
velocità di combustione lineare
di una determinata polvere. Più precisamente,
indica la velocità alla quale la reazione
chimica fortemente esotermica derivante dall'ossidazione
della polvere in seguito all'azione dell'innesco
progredisce nel tempo. Dal punto di vista matematico è
il rapporto tra la quantità di polvere bruciata
ed il tempo impiegato per bruciarla. Nei manuali di pirodinamica
viene espressa in millimetri al secondo (mm/s). Ovviamente
l'indice di combustione dipende da numerosi parametri, quali
:
- composizione chimica della polvere
- pressione
- temperatura
- densità della polvere
- porosità della polvere
- potenziale calorico
- temperatura di fiamma
- tipologia del granulo (sferico, lamellare, cilindrico,
etc)
Ad esempio, una polvere con un potenziale calorico
elevato brucia più rapidamente rispetto ad
una polvere con un potenziale calorico scarso. Ancora,
tra la temperatura di fiamma e l'indice di combustione c'è
una relazione logaritmica definita dalla
legge
di Muraour, secondo la quale :
Log r = 1,06
+ (T : 1000)
dove :
r = è l'indice di combustione, espresso in
mm/s alla pressione standard di 98,9 MPa
T = è la temperatura di fiamma espressa in
gradi Kelvin
Inoltre, l'indice di combustione di qualsiasi polvere
è
fortemente influenzato dalla
pressione e dalla temperatura. Con riferimento specifico
alla pressione, l'indice di combustione è
espresso come :
a
r = BP
dove :
r = è l'indice di combustione
B = è una costante
a = è una costante definita "
indice di
pressione", che è un numero vicino a 0,9
è spesso inferiore a 1
P = pressione alla quale avviene la combustione
di una data polvere
Dall'espressione precedente si deduce che l'indice
di combustione è
direttamente proporzionale
al prodotto della costante B per la pressione
(presente dentro al bossolo, alla quale avviene la combustione)
elevata al valore delle indice di pressione "a". Detto
in termini più semplificati, l'aumentare della pressione
determina un aumento notevole dell'indice di combustione
della polvere.
D. Ho ordinato le palle Nosler Accubond
da 180 grs. per la ricarica del 7,5x55. Sul manuale
della Vihtavuori è considerata la palla
da 185 grs con un dosaggio con la N-140 compreso tra 37.8
e 41.8. Sul vostro sito trovo le palle da 175-180 grs
con dosaggio tra 42 e 45 sempre con la N-140. Fra i due
range di valori noto una differenza notevole. Mi sta
sfuggendo qualcosa di importante? Sto ricaricando da poco
tempo per cui potrebbero mancarmi nozioni fondamentali.
Potete darmi una mano?
R. non conosciamo a quali condizioni i tecnici
della Vihtavuori hanno sviluppato le loro dosi.
Quello che è certo è che, secondo
loro, quelle sono le combinazioni che danno la
migliore precisione. Un altro motivo è che le
dosi, molto presumibilmente, sono state sviluppate in
canna manometrica e non in un'arma reale (anche se poi questo
non viene detto). Non sapendo cosa ci fosse in circolazione
negli altri Paesi, i tecnici della Vihtavuoti hanno optato
per un approcio conservativo. Un'altra ragione per fornire
dosi cosi basse (tenga presente che con 37grs. il bossolo non
è molto pieno), è che in Finlandia e nei paesi
scandinavi in genere ci sono in circolazione armi in calibro
7,5x55 che sono in pessime condizioni (N.B. spesso sono il
risultato della modifica di altre armi, in particolare sono
dei Mosin - Nagant profondamente alterati), per cui è
presumibile pensare che i tecnici della Vihtavuori non abbiamo
voluto rischiare ad alzare troppo le dosi essendo consci del
problema. Ad ogni modo, se la sua arma è in buone condizioni
non ha nulla da temere. Potrebbe benissimo iniziare con una
dose di 40grs. per vedere come si comporta l'arma. Ci faccia sapere
come è finita.
D. per motivi che non sto qui a spiegarvi,
sono diventato possessore di un bellissimo
Sauer Weatherby Mark V in calibro 460. L'arma era di
una persona che qualche volta andava a caccia in Africa,
menttre io dovrò limitarmi ad usarla al poligono. Perfettamente
cosciente che non è l'arma per tale uso vorrei
comunque spararci qualche colpo di tanto in tanto al poligono,
pensavo di comporre una ricarica "blanda" utilizzando
delle palle monolitiche da 300grs della Peregrine modello
VRG5 SPBT Match e polvere Reload Swiss RS60. La mia idea
era che utilizzando delle palle monolitiche che pur essendo più
leggere hanno una lunghezza superiore a quelle da 500grs e possono
entrare molto nel bossolo, si poteva utilizzare una dose non esagerata
di polvere. Esempio: 110grs di RS60 con le suddette palle potrebbe
andare ? Avete qualche dritta da darmi, dosi, lunghezza cartuccia
e quant'altro?
R. la RS60 è qualcosa di simile a polveri
come N-550, IMR-4350, H-414, Norma URP e via di
questo passo. Non sappiamo se si può propriamente
definire una ricarica "
blanda" quella assemblata
con queste polveri. Ad ogni modo, vista la velocità
di combustione della polvere, diciamo che 110grs. di RS60
con la palla da 300grs. potrebbero essere un punto di
partenza ragionevole. Provi a vedere se la polvere va in
compressione oppure no. In caso affermativo, riduca a 100grs.
e parta da lì
D. vorrei ricaricare delle cartucce calibro
357 Magnum con palle Hornady FTX. Dove posso
reperire questo tipo di palle? Ho in casa della polvere
N 340,140,110 : possono andare bene?
le FTX sono state sviluppate per essere impiegate
in carabine a leva. Il motivo per cui hanno un
puntale in polimero è proprio quello di consentire
l'impiego SICURO in carabine a leva in maniera sicura.
Una palla accuminata dentro al serbatoio di una
carabina a leva può urtare l'innesco e causare una
pericolosa detonazione!! Con il puntale in polimero il
problema è scongiurato. Come palle hanno la particolarità
di essere più lunghe del normale. Una palla "
tradizionale"
per il 357 da 140grs. è più corta di
una FTX da 140grs. Il motivo è la presenza del puntale
in polimero. Essendo più lunghe del normale,
queste palle danno due problemi per chi intende affrontare
la ricarica casalinga :
- le dosi sono leggermente più basse
del normale
- il rispetto della OAL diventa critico
Il problema principale nell'impiego delle
FTX è quello del mantenimento della lunghezza
massima ESATTA della cartuccia assemblata, che
per il 357 magnum non deve superare i 40,39mm (1,590").
Per questo motivo, i tecnici della Hornady
raccomandano
di ridurre la lunghezza dei bossoli a 31,50mm.
Con un bossoli ridotti a questa lunghezza e la palla
FTX, la cartuccia ha una lunghezza complessiva attorno
ai 40,25mm, ovviamente inserendo la palla all'altezza
del solco di crimpatura. Una volta compiuta questa operazione
di riduzione diventa possibile l'impiego delle FTX senza problemi
nelle carabine a leva e anche nei revolver. Per quanto riguarda
la ricarica, gli inneschi sono i soliti small pistol magnum.
Per la polvere, dato che l'impiego d'elezione è quello
venatorio, vanno scelte polveri che siano in grado di massimizzare
le prestazioni della cartuccia, come la N-110 o altre polveri
di analoga velocità di combustione. Supponendo di usare
la N-110 si possono introdurre da 10,0 a 13,0grs. Polveri
come la N-340 servono unicamente per assemblare ricariche depotenziate.
Supponendo di usare la N-340, si possono introdurre tra 5,0 e
7,0grs. Naturalmente occorre iniziare sempre dalla dose indicata
come minima. Un volta introdotta la palla, occorre crimpare bene
il bossolo, come avviene con tutte le cartucce da revolver.
La N-140 è un polvere specifica per cartucce da fucile,
che per tanto è inadatta per la ricarica del 357 magnum.
Per avere le FTX, o si rivolge a qualche grossa armeria, oppure
le conviene rivolgersi direttamente all'importatore italiano
del marchio HORNADY, che è BIGNAMI (www.bignami.it).
D
. ho la necessità di trovare
un compromesso accettabile qualità
prezzo nella ricarica riguardante la disciplina
del tiro alla sagoma corrente. La mia arma è
una semiauto marca Browning 308 W. Generalmente adopero
le lapua HPCE da 100 grs., oppure con le Sierra
Round Nose da 110 grs., caricando con N-140 oppure IMR-4064.
Ora sono alla fine dei barattoli e guardando i prezzi
delle polveri nelle armerie ho visto che la PEFL 18 e 19 costa
veramente poco, ma anche la Reload Swiss 40 e 50 costa
il giusto. L'unico problema è che non trovo tabelle
di riferimento: mi potete dare qualche consiglio?
R. potrebbe provare con :
PEFL -19 PALLA DA 100grs.
45 - 48
PEFL -19 PALLA DA 125grs.
44 - 47
PEFL -18 PALLA DA 100grs.
46 - 49
PEFL -18 PALLA DA 125grs.
45 - 48
oppure con :
RS-40 PALLA DA 100grs.
43 - 47
RS-40 PALLA DA 125grs.
42 - 46
RS-50 PALLA DA 100grs.
44 - 48
RS-50 PALLA DA 125grs.
43 - 47
Alcuni lotti di PEFL in circolazione
sono vecchi e potrebbero contenere un quantitativo
eccessivo di grafite e di carbonato di calcio. Questo
potrebbe dare difficoltà di accensione nella
stagione fredda, e potrebbe rivelarsi necessario
l'uso di inneschi large rifle magnum. Normalmente
le palle da 100 o 125grs. per il 308 hanno il solco di crimpatura,
per cui conviene sfruttarlo in modo da avere una
combustione ottimale. Controlli anche la tensione
del colletto, che deve essere sempre presente per trattenere
la palla fino all'ultimo momento utile (cioè
fino a quanfo la polvere è bruciata).
Cominci sempre dalla dose minima
e ci faccia sapere come è finita.
D. sono, oltre che appassionato
cacciatore, anche un cultore delle armi
ed un praticante del tiro lento mirato. Seguendo
il vostro sito,fra le note riguardanti la Beretta
92,ho letto ciò che avete consigliato
per la sua manutenzione straordinaria. Posseggo una
Beretta 98SF, con la quale sparo, in media, 50 colpi
la settimana, per sette mesi l'anno. Ora vi chiedo:
dopo quanti colpi sarebbe necessario sostituire il blocchetto
oscillante? E la molla di recupero?
R. premesso che 50 colpi alla settimana
non sono nulla per un'arma simile, non abbiamo
mai visto un blocchetto oscillante rotto ne abbiamo
notizie in tal senso. Non confonda il fatto che
con l'uso il blochetto oscillante si muova
in maniera più fluida con il fatto che
sia debole e possa (ipoteticamente) rompersi. Se l'arma
non viene (fortemente e dolosamente) manomessa
e viene adeguatamente pulita e lubrificata, il bocchetto
non si rompe. L'idea che il blocchetto oscillante sia debole
o possa rompersi è una fantasia giornalistica
, nonchè il frutto delle stupidità di alcune
popolazioni e/o fasce sociali. Come criterio generale di
carattere prudenziale, la molla di recupero va sostituita
ogni 5000 colpi (criterio valido per tutte le semiautomatiche),
anche se molto dipende dal livello di potenza delle
munizioni impiegate. Con munizioni molto deboli un molla
potrebbe durare anche il doppio. Le due cose fondamentali
sono:
- parametrare la durata della molla
alla potenza della munizione impiegata
- usare molle di origine certa e
di durezza certificata dal produttore
Suggeriamo di usare molle di produttori
noti su scala mondiale come WOLFF o I.S.M.I.
che si possono trovare nelle migliori armerie
o per corrispondenza presso distributori qualificati.
E' oppurtuno avere a disposizione almeno 2 o 3
molle di vario tipo per meglio adattarsi alle più
disparate esigenze pratiche. Nella fattispecie :
- una da 12 - 14 libbre per le ricariche
più deboli da tiro al bersaglio o
informale
- una da 16 libbre per le munizioni
di potenza intermedia
- una da 18 libbre per le munizioni
a piena carica
D. che cartuccia è il 25 -45 Sharps?
R. la cartuccia calibro 25 - 45Sharps è
un derivato diretto del .223 Remington ottenuto
semplicemente per allargamento del colletto
fino a consentire l'introduzione di un proiettile del
diametro nominale di 6mm (.25" / 6,35mm). L'angolo di
spalla è identico e non sono richieste operazioni
particolarmente complesse per l'ottenimento dei bossoli.
La OAL è identica a quella del 223 Remington.
Si tratta, in altre parole, di una cartuccia molto simile
al poco diffuso 6x45mm. La munizione è stata presentata
allo SHOT SHOW 2013 dalla Sharps Rifle Company come alternativa
al classico 223 Remington da usare nelle piattoforme AR-15
/ M-16. Il settore applicativo è essenzialmente quello
venatorio. Le palle sono normalmente di peso compreso tra 80
e 100grs. Gli inneschi sono i soliti small rifle standard. Per
quanto riguarda il munizionamento, quello commerciale è
scarsamente diffuso, per cui i possessori di armi n questo calibro
ricorrono alla ricarica casalinga. Le polveri più adatte
per la ricarica sono, in definitiva, quelle comunemente impeigate
per il 223Remington. Le tabelle che seguono possono chiarire
meglio questo aspetto :
palla da 85 - 87grs. (O.A.L. 57,00
- 57,20mm)
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
H-322
|
22,0
|
25,0
|
H-335
|
23,0
|
26,0
|
IMR-4198
|
19,0
|
22,0
|
WW-748
|
24,0
|
27,0
|
palla da 100grs. (O.A.L. 57,20
- 57,40mm)
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
H-322
|
20,0
|
23,0
|
H-335
|
21,0
|
24,0
|
IMR-4198
|
17,0
|
20,0
|
WW-748
|
22,0
|
25,0
|
D. sono entrato casualmente in
possesso di una belissima carabina Holland
& Holland camerata in 240 APEX, ma non ho la
più pallida idea di come si possa ricaricare
questa cartuccia, cosa che sono costretto a fare perchè
le munzioni originali sono introvabili. Mi potete
dare una mano per la ricarica?
R. la cartuccia calibro 240 APEX
(nota anche come .240 APEX belted nitro express
Holland & Holland, .240 Nitro, .240 belted
rimless NE, .240 Holland & Holland belted rimless,
SAA 1730, XCR 06 063 BFC 020 ) è stata sviluppata
dalla Holland & Holland negli anni '20 del XX
secolo come cartuccia per la caccia a selvaggina di pelle
tenera. Ne vennero sviluppate due versioni, destinate rispettivamente
a carabine a ripetizione ordinaria (che è la più
famosa e diffusa) ed armi basculanti. Piuttosto curiosamente,
le due cartucce vennero sviluppate in modo da
erogare
identiche prestazioni, anche se in realtà
la variante senza collarino (rimless) poteva essere spinta
a velocità superiori rispetto alla variante con
collarino (rimmed). Dal punto di vista delle prestazioni,
i cataloghi dell'epoca indicano una velocità alla bocca
di circa 880 m/s per una palla semiblindata a punta molle
da 100grs. di peso (circa 6,5g). Non è nota la lunghezza
della canna, ma molto probabilmente deve trattarsi di una canna
da 610m. Detto in parole povere, nella sua forma
orginale
questa cartuccia era in grado di erogare
prestazioni simili
a quelle di un moderno .243 Winchester. Le cose in realtà
cambiano completamente con l'impiego di propellenti moderni,
che riescono a sviluppare prestazioni nettamente superiori
senza mettere in pericolo arma e tiratore. Tanto per avere
una idea grossolana, con la classica canna da 61cm (24") e
palle da 100grs. si ottengono velocità alla bocca attorno
ai 950m/s, mentre solo con i propellenti meno adatti si arriva
ad eguagliare le prestazioni della cartuccia orginale!!
In base a quello che è l'impianto termo balistico
della munizione (ampia volumetria interna rispetto al volume
della palla, colletto di diametro ridotto e angolo di spalla
con connesso effetto Venturi molto pronunciato), essa richiede
polvere decisamente lente a bruciare, ma di polveri del genere
oggi vi è l'imbarazzo della scelta sul mercato. Per
quanto riguarda la ricarica, i bossoli si possono trovare
presso alcune armerie specializzate in ricarica per armi
rare, oppure acquistare direttamente on-line presso rivenditori
specializzati. Alcuni li ricavano partendo da quelli del 240
Weatherby Magnum, ma l'acquisto dei bossoli già fatti
semplifica di molto le operazioni. Gli inneschi sono del tipo
large rifle magnum. Per quanto riguarda le palle, in teoria
si possono usare tutte le palle da caccia da .243" di diametro
presenti sul mercato, anche se in realtà va fatta una precisazione.
Per come è strutturata la cartuccia
è meglio
usare SOLO palle molto pesanti. Il motivo è che con
palle leggere
possono comparire con facilità fenomeni
di erosione a carico dell'inizio di rigatura e questo, per
un'arma rara (come lo sono quelle in questo calibro), è
un problema che va
evitato ad ogni costo!! Del resto,
lo stesso costruttore aveva concepito la cartuccia per impiegare
unicamente palle da 100grs. di peso, proprio allo scopo di impedire
la formazione di fenomeni erosivi. Una particolarità
interessante relativa alle palle, è che quelle originali
avevano un diametro di .245" perchè le canne avevano
un identico diametro di foratura. Tuttavia, chiunque ricarichi
può benissimo usare le comuni palle da .243" senza
alcun problema. Venendo alle polveri, quelle realmente
specifiche
sono quelle lente (es. Norma 204) o molto lente a bruciare
(es. Norma MRP). Tanto per avere un'idea, qui sotto si riportano
alcune combinazioni che potrebbero tornare utili ai rari possessori
di armi camerate per questa munizione:
palla da 95 - 100grs.
- polveri Norma - O.A.L. 81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
Norma 201
|
34,0
|
38,0
|
Norma 202
|
34,0
|
38,0
|
Norma 203/B
|
35,0
|
39,5
|
Norma 204
|
41,0
|
45,0
|
URP
|
39,0
|
43,0
|
MRP
|
45,0
|
49,0
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri Reload Swiss - O.A.L.
81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
RS-40
|
33,0
|
37,0
|
RS-52
|
37,0
|
41,0
|
RS-60
|
40,0
|
44,5
|
RS-62
|
41,0 |
45,5
|
RS-70
|
44,0
|
48,5
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri Hodgdon - O.A.L. 81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
BL-C2
|
37,0
|
41,0
|
H-322
|
31,0
|
35,5
|
H-335
|
34,0
|
38,0
|
H-380
|
37,0
|
41,0
|
H-414
|
40,0
|
44,0
|
H-4831
|
42,0
|
46,5
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri Winchester - O.A.L.
81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
WW-748
|
35,0
|
39,0
|
WW-760
|
40,0
|
44,0
|
WW-780
|
44,0
|
48,0
|
WW-WXR
|
43,0
|
47,0
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri Vihtavuori - O.A.L.
81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
N-135
|
34,0
|
38,0
|
N-140
|
34,0
|
38,5
|
N-540
|
36,0
|
40,0
|
N-150
|
37,0
|
41,0
|
N-550
|
39,0
|
43,5
|
N-160
|
41,0
|
45,5
|
N-165
|
43,0
|
47,0
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri Vectan SNPE - O.A.L. 81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
SP-7
|
37,0
|
41,0
|
SP-9
|
36,0
|
40,0
|
SP-10
|
33,0
|
37,0
|
SP-11
|
38,0
|
42,0
|
SP-12
|
47,0
|
51,0
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri IMR - O.A.L. 81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
IMR-3031
|
32,0
|
36,5
|
IMR-4895
|
35,0
|
39,0
|
IMR-4064
|
35,0
|
39,0
|
IMR-4320
|
36,0
|
40,0
|
IMR-4350
|
39,0
|
43,5
|
IMR-4831
|
40,0
|
44,0
|
IMR-7828
|
42,0
|
46,5
|
palla da 95 - 100grs.
- polveri Lovex - O.A.L. 81,50mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
Lovex S060
|
33,0
|
37,5
|
Lovex S062
|
35,0
|
39,0
|
Lovex S065
|
38,0
|
42,0
|
Lovex S070
|
39,0
|
43,0
|
Lovex D073-4
|
34,0 |
38,0
|
Lovex D073-5
|
34,0
|
38,5
|
Lovex D073-6
|
35,0
|
39,5
|
D. ricarico il 44 magnum a piena carica
e in passato ho utilizzato la Vithavuori
N-320 e adesso la costosissima Winchester 296. Ottimissime
polveri, ma... Volevo sapere l'equivalente come
velocità di combustione a quelle sopraindicate,
della PEFL. Quale mi consigliate per ricariche
magnum?
R. in breve :
- la
N320 è una polvere
cilindrica a singola base, molto rapida a
bruciare, idonea unicamente a creare caricamenti
depotenziati in cartucce come 357, 41 o 44 magnum. Per
le basse velocità sviluppate si presta
bene ad essere impiegata non solo con e tradizionali
palle semiblindate, ma anche con le palle ramate
o in lega di piombo. Brucia correttamente anche con inneschi
di tipo large pistol standard non richiedendo, per la
sua composizione chimica, inneschi di tipo large pistol
magnum
- la
WW-296 è una polvere
sferoidale a doppia base, molto lenta a
bruciare, idonea specificamente per approntare munizioni
a piena carica in cartucce come 357, 41 o 44 magnum.
Per le elevate velocità che è in grado
di sviluppare si presta unicamente ad essere impiegata
con palle semiblindate, onde evitare il formarsi eccessivo
di depositi nella canna, cosa che pregiudicherebbe la
precisione dopo pochi colpi. Brucia in maniera adeguata
SOLO con inneschi di tipo large pistol magnum.
QUESTA POLVERE
E' L'UNICA CHE DEVE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE SE IL SUO
INTERESSE E' QUELLO DI ASSEMBLARE RICARICHE MAGNUM.
Altre polveri alternative, finalizzate allo stesso scopo,
sono H-110, SP-3, AA-9, N-110, Alliant 2400 od altre simili
come velocità di combustione.
- la polvere PEFL più simile
alla WW-296 è la M-410/2 o la vecchia
M-410 (che è ancora in circolazione in alcuni
lotti su tutto il territorio nazionale). Si tratta
di una sferoidale a doppia base che, come velocità
di combustione, si avvicina molto alla WW-296 e
ad altre polveri della stessa classe che hanno la stessa
destinazione d'uso (H-110, SP-3, AA-9, N-110, Alliant
2400 e simili). Con la "vecchia" M-410, usando la classica
palla semiblindata da 240grs. di solito si introducono
tra i 20,0 ed i 22,0 grs. di polvere. Supponendo di usare
la nuova M-410/2 (che è un po' più rapida
a bruciare rispetto alla M-410 originale), la dose è
compresa tra 17,0 e 19,0grs. Serve una crimpatura adeguata
ed è obbligatorio l'uso di inneschi magnum per una combustione
regolare. Se vuole usare una polvere PEFL per sostituire
la WW-296,
QUESTA POLVERE E' L'UNICA CHE DEVE PRENDERE IN
CONSIDERAZIONE SE IL SUO INTERESSE E' QUELLO DI ASSEMBLARE
RICARICHE MAGNUM.
- la polvere PEFL più simile
alla N-320 è la PEFL 26. Chimicamente
sono diverse (la PEFL è una sferoidale
a doppia base, mentre la Vihtavuori è una cilindrica
a singola base), ma come velocità di combustione
si avvicinano tra di loro, pur non essendo vicinissime.
Supponendo di usare la classica palla da 240grs.
di solito si introducono tra 6,0 e 8,5grs.
D. forse riuscirò ad
entrare in possesso della mitica TOZ 49,
ma non riesco più a ritrovare i dati relativi
alle dimensioni del bossolo 7,62 x 26,2mm che
mi avevate fornito tempo fa: potete fornirmele nuovamente?
In http://www.armas.es/armas-y-accesorios/arma-corta/30221-revolver-toz-49-m-el-mejor-revolver-de-competicion-fabricado-por-la-urss
leggo che tagliando i
bossoli 7,62 Nagant a 26,2 se ne possono
ottenere della dimensione giusta per la TOZ 49 a
me sembra che il 7,62 Nagant sia un poco più
abbondante nei diametri: diametro alla base 9,10
mm. anziché 8,6 che leggo in pagine ritrovate
sul web. Potrei tentare a modificare i bossoli 32-20
WCF?
R. ecco i dati di suo interesse:
lunghezza cartuccia assemblata
= 26,30mm
lunghezza massima bossolo = 26,03mm,
tagliati e rifilati a 25,80mm
spessore fondello = 1,20mm
diametro colletto = 8,39mm
diametro alla base del corpo (a
ridosso del solco di estrazione) = 9,04mm
diametro del fondello = 10,06mm
La cartuccia è comparsa
nel 1972 per il revolver TOZ. E' nota anche
come 7,62x26,2R Russian Match Revolver, 7,62 TOZ,
7,62 Russian Target, SAA 2310 o come XCR 08 026
TBC 010. E' stata sviluppata dal precedente 7,62Nagant,
riducendo la lunghezza del bossolo da 38 a 26mm. Esiste
unicamente con palla WC. L'arma andrà fatta ispezionare
da un armaiolo competente. In particolare, andranno
ispezionate le camere e la canna per verificare gli
esatti diametri di foratura. Trovare i bossoli del 32-20
non è semplice, Trovare i bossoli del 7,62
Nagant per tagliarli e modificarli è ancora
più difficile. Forse le conviene provare più
con i primi che non con i secondi.
D. ho una domanda secca: che ne pensate
delle reperibilissime F-REX marrone, gialla,
verde, ets.? Se volessi sostituire la Sipe-N,
quale dovrei scegliere?
R. in primo luogo occorre ricordare
che quando parliamo di GFL non stiamo parlando
di un polverificio, ma solamente di un assemblatore
che lavora tramite terzisti. Questi soggetti esterni
forniscono tutta la materia prima e, tra le altre
cose, anche le polveri. Tutto ciò solo per chiarire,
contrariamente a quanto sostengono o credono in molti,
GFL non produce ne ha mai prodotto polveri. Nel caso
di specie, le polveri F-REX sono prodotte da EXPLOSIA
SA per conto di GFL, e successivamente importate in Italia
dalla stessa GFL. In secondo luogo, le NUOVE FIOCCHI F-REX
non sono le vecchie polveri REX !! E' importante sottolinearlo
perchè inizialmente GFL aveva detto che REX era
cessata dagli affari e che , per tanto, l'importazione
nel nostro paese sarebbe cessata, ma che le vecchie
REX (azzurra, rossa, gialla e verde....tutte polveri nate
unicamente per il caricamento del munizionamento spezzato
in calibro 12/70, anche se qualcuno continua a sostenere
che siano "
polveri nate per il tiro"!!) sarebbero state
sostituite dalle nuove F-REX. Addirittura in un primo momento
si era sostenuto che le combinazioni palla-polvere fossero
analoghe tra le due famiglie di polveri. Di fatto anche uno scaldabagno
rotto avrebbe capito che le cose non potevano essere così,
dal momento che le REX erano delle discoidali monobasiche di
grosse dimensioni, mentre le F-REX erano di natura completamente
diversa. Se la natura chimica e fisica è diversa, non è
possibile che le dosi fossero identiche!! Ma andiamo avanti.
Per fortuna. (i maligni dicono dopo qualche incidente, ma noi
non ne abbiame le prove), la GFL ha emesso un comunicato stampa
in cui si diceva che
le nuove F-REX non sono le vecchie REX,
motivo per cui le dosi non potevano essere intercambiabili. Dopo
parecchio tempo (in cui molti avevano comprato le polveri ma
non sapevano come usarle) si è riuscito a fare chiarezza
da parte del distributore, il che non è male. Alleluja!!
Successivamente GFL pubblicò un opuscolo per le armerie,
in cui venivano forniti dei dati di caricamento con le F-REX in
modalità molto sintetica. La prima domanda che sorge
spontanea (per altro è la stessa osservazione che chiuque,
con un minimo di esperienza di ricarica, farebbe quando legge i
dati di ricarica delle polveri Cheddite Granular S "
fine"
e "
grossa") è la seguente: perchè ci
sono pochi decimi di grano di differenza tra la dose minima e
quella massima in numerose combinazioni palla - proiettile
in parecchi calibri? Detto in altri termini, se tra la dose
minima e quella massima ci sono pochi decimi di grano, significa
solo due cose:
- o la polvere non è adatta
all'impianto termobalistico della cartuccia
- o chi ha fatto le tabelle di ricarica
è un incompetente
Lei ha esperienza nell'uso della
SIPE, per cui sa benissimo cosa intendiamo
dire quando diciamo che c'è scarsa differenza
tra la dose minima e quella massima!! Veniamo
ora alla natura delle polveri :
- la F-REX ROSSA è una cilindrica
monobasica di ridotte dimensioni
- la F-REX GIALLA è una cilindrica
monobasica di ridotte dimensioni
- la F-REX VERDE è una sferodiale
a doppia base di ridotte dimensioni
- la F-REX MARRONE è una
sferodiale a doppia base di ridotte dimensioni
Se dovessimo indicare una polvere
per il 9x21, la scelta cadrebbe sulla VERDE
o meglio ancora sulla MARRONE. Sicuramente
sono facilmente dosabili e sono economiche. Ma
gli aspetti positivi finiscono qui. Per quanto possa
contare il nostro parere, le suggeriamo di evitare
le polveri F-REX non solo perchè non hanno
la flessibilità della SIPE e appaiono poco adatte
al caricamento dell munizioni per arma corta, ma anche
perchè sono obiettivamente un pessimo prodotto
di scarsa qualità. Se usando queste polveri
si ottengono caricamenti subsonici in cartucce che per loro
natura sarebbero supersoniche, è evidente che c'è
qualcosa che non funziona. La scarsa qualità si percepisce
la prezzo molto basso, cosa che in molti non riescono a capire.
La qualità, quando c'è, si paga. Anche in una
polvere!! Poi se uno vuole sparare tanto per sparare sono affari
suoi. E naturalmente, ognuno di noi è liberissimo di
spendere i suoi soldi come più ritiene opportuno. Avendo
potuto parlare con un chimico degli esplosivi, con il quale siamo
in contatto da anni, abbiamo avuto una conferma delle nostre pessime
impressioni in realazioni alle F-REX.
D. Stavo pensando da un po di
giorni di cambiare la pressa "lee turret"
(semiprogressiva) con una progressiva. La Dillon
650 è per me economicamente troppo costosa.
Stavo pensando per questo motivo ad acquistare
il pari prodotto della lee denominato Lee loadmaster.
Il problema di questa pressa è il dosatore
di tipo volumetrico poco compatibile o meglio incompatibile
con la Sipe N. Cosa invece, se la notizia è
fondata, che non succede con il dosatore della Dillon
che è l'unico che riesce a dosare la Sipe N. Dosatore
che però non può essere usato su altre presse!!
Ecco il motivo della domanda in oggetto.. Sapreste consigliarmi
una polvere sferoidale o comunque che si presti al
dosatore lee in modo egregio che lavori bene con il
cal 9x21 al pari della sipe per precisione e potenza espressa
nella ricarica facilmente reperibile in armeria?
R. le soluzioni potrebbero essere
:
- verificare se ci sono in circolazione
dosatori a cassettino (come quello della
Dillon) applicabili alla sua pressa, fatti magari
da altri produttori
- verificare se effettivamente il
modello prodotto dalla Dillon non si può
applicare alla sua pressa (per esempio, il
dosatore dei modelli 550 e 650 non è lo stesso
del modello SQUARE DEAL, quindi va fatto un controllo)
- applicare il dispositivo per la
regolazione micrometrica alla Lee "
Load
Master", che sostituisce il tradizionale dosatore
a tamburo (Lee "
Auto Disk"), dandole maggiore
flessibilità nel dosaggio
- valutare l'acquisto delle Dillon
modelli SQUARE DEAL o 550B, che sono un gradino
inferiori rispetto al modello 650
- risparmiare soldi a sufficienza
per acquistare la Dillon 650
Venendo al punto, la Lee Load Master
utilizza un dosatore a tamburo detto "
Auto
Disk". il suo principale difetto che ha delle
dosi (dipendenti dai 6 fori presenti in ogni tamburo)
che non possono essere variate. Per alcuni tiratori
questo è irrilevante. Per quelli che hannno
delle esigenze specifiche, questo potrebbe diventare un
problema. Per quanto riguarda la polvere, il dosatore a tamburo
della Lee LM funziona benissimo con dosi medie e alte di
polvere lamellare. I problemi li incontra con dosi molto
basse, solitamente per motivi legati all'elettricità
statica. Diciamo che da 5,5grs. in su non ci sono problemi
con polveri come la Sipe o la S4, ma anche con altri propellenti
affini come le GFL FBlu-32 e FBlu-36. Lo stesso dicasi
per la poco nota JK-3. I problemi potrebbero esserci
se ha la necessità di fare una regolazione fine della
polvere. Una soluzione potrebbe essere quella di installare
la piastrina per la regolazione micrometrica sulla
Lee LM. Un'altra soluzione è quella di usare il
dosatore da banco LEE, che ha un dispositivo a cilindro (simile
per certi aspetti ai dosatori della Redding) poco sensibile
all'elettricità statica. Volendo passare al classico
dosatore volumetrico a tamburo ed alla sostituzione
della polvere lamellare con una di tipo sferoidale,
si potrebbe provare con :
- Vectan SP-2
- Hodgdon HS-6
- Winchester 540
- PEFL 28
Probabilmente la più facile
da trovare e la più economica è
la PEFL-28. Va preferita alla PEFL-26 perchè
è molto più flessibile e consente
di spuntare maggiori velocità con superiori
densità di caricamento. E' anche molto
più costante a bruciare e non tende a generare
sovrapressioni, cosa che invece tende a fare la
sorella PEFL-26. Un'altra polvere abbastanza facile
da trovare è la Vectan SP-2. Sono polveri con granuli
molto sottili che consentono di arrivare velocemente
ad elevate densità di caricamento anche usando
il dosatore a dischi. Le conviene prima cerificare che
tipo di polveri si possono trovare più facilmente nella
sua zona e poi che tipo di dosatori si possono effettivamente
installare sula pressa che intende utilizzare.
Ci faccia sapere come è finita.
D. sono costretto, mio malgrado,
ad interpellarvi ancora una volta
sulla scelta delle polveri. Dopo aver atteso invano
la polvere che avevo ordinato, scopro che dalle
mie parti abbonda la CSB1 della spagnola Maxam,
molto usata e sponsorizzata dagli istruttori
nei poligoni in provincia di Latina (che
frequento) e Roma. In considerazione della estrema
economicità di questa polvere e dalla veemenza
con cui mi viene proposta e consigliata, sospetto
che ci sia sotto un’operazione di stampo puramente
commerciale, cosa legittima se poi il prodotto
fosse valido (cosa che ignoro). Potreste darmi un giudizio
su questo prodotto ed eventualmente qualche
consiglio sul suo eventuale uso?
R. ecco quello che è venuto
fuori dopo un rapido giro di consultazioni
:
POLVERE MAXAM CSB5 - CALIBRO
9X21mm (OAL 29,50mm - innesco small pistol
standard - palla FMJ-RN 124grs.)
3,3 - 3,6grs.
POLVERE MAXAM CSB4 - CALIBRO 9X21mm
(OAL 29,50mm - innesco small pistol standard
- palla FMJ-RN 124grs.)
3,5 - 3,9grs.
POLVERE MAXAM CSB3 - CALIBRO 9X21mm
(OAL 29,50mm - innesco small pistol standard
- palla FMJ-RN 124grs.)
3,7 - 4,1grs.
POLVERE MAXAM CSB1 - CALIBRO 9X21mm
(OAL 29,50mm - innesco small pistol standard
- palla FMJ-RN 124grs.)
4,2 - 4,6grs.
POLVERE MAXAM CSB2 - CALIBRO 9X21mm
(OAL 29,50mm - innesco small pistol standard
- palla FMJ-RN 124grs.)
5,1 - 5,6grs.
Per quanto attiene alla velocità
di combustione, la CSB5 è la
più rapida mentre la CSB2 è la più
lenta. Volendo darle un'idea più
generale, si potrebbe dire che :
- la CSB-5 è simile alla REX28
abbastanza vicina alla N-320
- la CSB-4 è più lenta
a bruciare della REX-28 ma molto più vicina
alla N-320 come velocità di combustione
- la CSB-3 è simile alla REX32
e più lenta a bruciare della N-320
- la CSB-1 è più lenta
a bruciare della REX32 e molto simile alla
N-330
- la CSB-2 è simile alla REX36
e abbastanza simile alla N-340
Questo, ovviamente, solo in termini
generici. Come già accenntato
in precedenza, si tratta di polveri discoidali a singola
base nate per il caricamento industriale delle
munzionamento spezzato in calibro 12/70 (serie CSB).
Accanto alla serie CSB esistono la serie PSB (lamellare)
e la serie SSB (lamellare), quest'ultima specifica
per i caricamenti con i pallini d'acciaio. Tornando
alle CSB, dire che sono "...
eccellenti e versatili
per caricare le munizioni per arma corta..." (come
sostenuto da qualcuno) è una bestemmia!! Quando,
con una data combinzione palla-polvere per una specifica
cartuccia (il cui bossolo abbia un volume non esiguo,
tipo 6,35 Borwning o 7,65 Browning), tra la dose minima
e la massima c'è meno di un grano di differenza
significa solo due cose:
- o le polveri non sono adatte all'impianto
termobalistico di una data munizione
- o chi ha fatto le tabelle è
un somaro
E' chiaro che essendo delle polveri
discoidali di grosse dimensioni, male
si adattano alla ricarica delle munzioni per arma
corta, perchè si raggiungono subito elevate
densità di caricamento con dosi molto basse,
il che da luogo a due problemi:
- non si possono raggiungere veocità
elevate anche nelle cartucce che sono
nate per essere supersoniche
- si raggiungono facilmente pressioni
critiche che con polveri più adatte
non verrebbero raggiunte
Più il bossolo è piccolo
e più questo problema è
amplificato. Va poi detto che, con le cartucce nate
per essere supersoniche, molto dififcilmente si
riesce a spingere le palle a velocità superiori
a quella del suono usando polveri MAXAM, e questo
è un grosso limite pratico. Se poi ad uno non
interessa, questo è un altro dicorso, anche se
sarebbe opportuno usare una cartuccia (qualsiasi essa sia)
rispettando quello che è il suo impianto termobalistico
originale. Sappiamo bene che il Sig. X (di MAXAM Italia)
sta spingendo moltissimo per fare circolare queste polveri.
E' il suo lavoro e non lo biasimiamo. Altrettanto stanno facendo
molte armerie nella sua zona, come ad esempio l'armeria Y. Però,
per quanto possa valere il nostro modesto parere, siamo dell'idea
che ci sia di molto meglio per la ricarica domestica delle proprie
munizioni rispetto alle polveri MAXAM. Per chi si accontentava
delle REX, l'uso delle MAXAM non costituisce un problema.Chi
invece non si accontenta, ovviamente non la pensa così. Questo
è tutto. Putroppo, allo stato attuale, non siamo in grado
di dirle altro in ordine alle polveri MAXAM.
D. volevo sapere se solo
Norma fa due tipi di bossoli, heavy/ light
? Quale dei due mi consigliate? Gli Altri produttori
di bossoli a quale peso rispetto a Norma si
avvicinano? E' importante per questo calibro fare
il free bore e di quanti mm?
R. i bossoli Norma sono di
ottima qualità. Tuttavia occorre
fare molta attenzione ad usarli per evitare
gravi incidenti. Normalmente un bossolo Norma
del 300WM pesa attorno ai 215grs. I bossoli di altri
fabbricanti hanno un peso compreso tra 220 e 240grs.
Purtroppo anni fa sono stati messi in commercio
alcuni lotti con lo spessore delle pareti molto
elevato, che pesano circa 270grs. La differenza di
peso dei bossoli si riflette inevitabilmente sul
volume interno disponibile. A parità di polvere
e di peso di palla, tra i bossoli LEGGERI e quelli
PESANTI c'è una differenza del peso della carica
di lancio di circa 5 grs. In pratica le dosi massime e
minime che si possono inserire nei bossoli LEGGERI sono
SUPERIORI di circa 5grs. rispetto a quelle che si possono
inserire nei bossoli PESANTI. Quindi, nonostante la qualità
elevata, il nostro parere, per quanto possa valere, è
quello di non usare bossoli Norma, a meno che lei non prenda
nota in maniera maniacale di ogni cosa e che sappia esattamente
cosa sta facendo in ogni momento. Chi non ha prestato sufficiente
attenzione al diverso peso è andato incontro ad incidenti.
Per quanto riguarda la OAL, in generale essa sarà dettata
dalla lunghezza del serbatoio della sua arma. Questo andrà
anche a influenzare il valore del FB. Viceversa, se lei
inserisce le munizioni singolarmente in camera e non ha la
necessità di ripetere il colpo, allora dovrà
trovare un equilibrio tra la densità di caricamento
(che trattandosi di un magnum non deve mai essere troppo
bassa, ossia non ci deve essere troppo spazio vuoto tra
palla e polvere) e la distanza dall'inizio rigatura (che deve
essere minima per assicurare la massima precisione, ma non al
punto tale da generare delle sovrapressioni), che normalmente
è compresa tra 0,8 e 0,2mm.
D. se i bossoli Norma hanno
il problema che mi avete indicato, che
tipo di bossoli mi consigliate? Attualmente io
uso palle Hasler ariete " sottocalibrate ",
o così ho sentito dire, e che in quanto sottocalibrate
non hanno bisogno di nessun FB. Quindi qualsiasi
lunghezza va bene o come al solito per ogni canna
ce n'è una?
R. potrebbe cominciare
con una cartuccia lunga 84,80mm per vedere
come spara la sua arma. Tenga conto che ogni
arma fa storia a se e che è necessario un
po' di sperimentazione per ottimizzare la ricarica.
Per i bossoli può provare con produttori europei
(principalmente RWS e RUAG, ma anche Sellier &
Bellot o Prvi Partizan) od extraeuropei (principalmente
Remington, Federal e Winchester, ma anche Hornady).
Deve verificare cosa è in grado di acquistare
con maggiore regolarità. Questo le consentirà
di avere una scorta di bossoli regolare.
D. mi potete dire qualche dato
tecnico sulle polveri Lovex?
R. la Lovex produce
due tipologie di polvere, che sono a
signola
base (riconoscibili per la
lettera S nella denominazione) e a
doppia
base (riconoscibili per la
lettera D nella denominazione). Le polveri sono
rispettose dei requisiti ISO-9001 e dal 2004 hanno
anche le certificazioni NATO AQAP-110 e AQAP-2110.
Di solito le polveri a singola base hanno un contenuto
di nitrocellulosa variabile tra 90 e 98%. Le polveri
a doppia base hanno un contenuto di nitrocellulosa
variabile tra 60 e 88% e un contenuto di nitroglicerina
variabile tra 10 e 38%.
Tipologia
|
% nitrocellulosa
|
% nitroglicerina
|
Forma
|
singola
base
|
90 - 98%
|
-
|
discoidale,
cilindrica o lamellare
|
doppia base
|
60 - 88%
|
10 - 38%.
|
discoidale,
sferoidale, cilindrica o lamellare
|
Di seguito vengono proposti
i dati relativi ad alcune polveri di produzione
Lovex utili per un confronto tra le varie polveri
:
Polvere
|
% nitroglicerina
|
Diametro
(mm)
|
Densità
(g/cc - g/l)
|
Forma
|
D013-01
|
21
|
1,4
|
0,505 (505)
|
discoidale
|
S015-02
|
-
|
1,3
|
0,510 (510)
|
discoidale
|
S020-01
|
-
|
0,6
|
1,540 (1540)
|
lamellare
|
D032-03
|
14
|
0,4
|
0,650 (650)
|
sferoidale
|
D032-04
|
13
|
0,4
|
0,700 (700)
|
sferoidale
|
D036-03
|
18
|
0,6
|
0,950 (950)
|
sferoidale
|
D037-02
|
10
|
0,3
|
0,935 (935)
|
sferoidale
|
S060-02
|
-
|
0,7
|
0,880 (880)
|
cilindrica
|
D036-02
|
10
|
0,3
|
0,950 (950)
|
sferoidale
|
D073-05
|
10
|
0,6
|
0,990 (990)
|
sferoidale
|
D073-06
|
10
|
0,5
|
0,970 (970)
|
sferoidale
|
D. volendo aumentare la portata
dei miei tiri nella caccia di selezione
al capriolo, daino e cinghiale, (dal mio appostamento
sono di fatto possibili tiri
di oltre 500 metri in tutta sicurezza), su quale
carabina, calibro e cartuccia di fabbrica (non
avendo la passione della ricarica) mi conviene investire
un budget di circa 3000 euro (ottica esclusa perchè
ho già uno S&B 5-25x56) ?
R. in breve:
- se intende privilegiare una
cartuccia magnum, sicuramente due grandi
classici come il 7mm Remington Magnum (con
palla da 140grs. semblindata a punta molle o
con puntale in policarbonato) o il .300 Winchester
Magnum (con palla da 180grs. semblindata a punta
molle o con puntale in policarbonato) sono un
scelta vincente. Sono i più venduti sul mercato
da almeno 50 anni a giusta ragione. Un'arma come
il Remington "Sendero" (con calcio in kevlar e fibra
di carbonio con anima in alluminio aerodinamico) potrebbe
fare al caso suo, ma si tratta solo di un'ipotesi perchè
praticamente tutto i produttori mondiali hanno
in catalogo armi camerate per queste due cartucce.
La disponibilità di armi e munizioni è
amplissima. Sempre rimanendo ai calibri magnum, si
potrebbero considerare il 257 Weatherby Magnum o il 270
Weatherby Magnum, solo se non ha interesse a colpire cervi
e cinghiali. La disponibilità di armi e munizioni
è più limitata rispetto al caso precedente.
- se intende privilegiare una
cartuccia non magnum, potrebbe optare per
il 6,5x57 Mauser o il 7x64Brenneke (entrambi
con palla da 140grs. semblindata a punta molle o
con puntale in policarbonato). La disponibilità
di armi e munizioni è abbastanza elevata
e riguarda principalmente i produttori europei. Altre
opzioni potrebbero essere il 6,5x65 RWS o il 6,5x68
S, che però, pur essendo validi, sono molto rari.
La disponibilità di armi e munizioni è
limitata rispetto al caso precedente, e riguarda quasi
esclusivamente produttori europei.
Detto questo, un tiro a oltre
500m richiede necessariamente :
- un'arma in perfetta efficienza
- il possesso di una tecnica
di tiro al di sopra della media
- una conoscenza precisa dell'anatomia
delle proprie prede
- la capacità di collocare
sempre il proiettile al posto giusto in
quelle che sono le normali condizioni venatorie
- la capacità di valutare
sempre, in maniera appropriata, le interferenze
causate dai fattori ambientali (temperatura,
pressione, umidità e VENTO) sulla traiettoria
dei proiettili
- la conoscenza della balistica
esterna della propria munizione PRIMA e
DOPO la distanza di azzeramento della sua arma
D. dovendo ricaricare il calibro
30/30 Winchester, ho consultato la tabella
di ricarica Vithavuori Europa che per la polvere
N140 con palla da 150 gns dà le segg
dosi: min 28,5 max. 31,8. Ma, esiste anche una tabella
per il mercato USA, che allego, che riporta, a parità
di componenti, dosi + alte e ben diverse, e cioè
min 31,5 max. 34,7. Come mai queste differenze?
R. non ci è possibile
risponderle perchè non sappiamo
in che condizioni tecniche è stata provata
l'arma (o la canna manometrica) a cui fanno
riferimento le tabelle Vihtavuori per il mercato
USA. Tutte le tabelle che vede nel nostro sito sono
state provate e verificate una per una. Diversamente da
quello che fanno i vari esperti italioti di tutto e
niente, non ci siamo permessi di copiare tabelle da altri
manuali e di inserirle nel nostro sito spacciandole poi
per nostre!! Questo ha richiesto anni, anche perchè
non abbiamo tutte le armi a cui si riferiscono i vari
dati di caricamento. Spesso sono amici, parenti, conoscenti
o armieri compiacenti che ci vengono incontro mettendoci
a disposzione le armi per fare le prove. Ovviamente
questo dilata i tempi di esecuzione. Quello che le possiamo
dire è che con le nostre armi le dosi erano sicure.
Un'altra cosa da dire è che tra lotto e lotto di polvere
ci possono essere delle diversità (pensi solo al
fatto che nelle polveri da fucile la densità può
variare addirittura fino al 20%.........), e questo può
portare a delle differenze (a volte notevoli) in termini
di dosi massime e minime. Altro non le sappiamo cosa
dire.
D. tempo fa ho acquistato una
pressa RCBS modello TURRET PRESS, e
nella scatola c'era anche AUTO PRIME mi
chiedevo se potevate darmi delucidazioni sull'utilizzo
di questo accessorio. Poi volevo chiedervi anche
se sapevate come si chiama quell'accessorio plastico
che raccoglie gli inneschi sparati sempre relativi
a questa pressa, perché dovrei ordinarlo visto
che nella confezione non c'era ( non so se optional o una
dimenticanza)
R. l'accessorio a cui si riferisce
è il serbatoio di raccolta degli
inneschi bruciati (o esplosi o esausti che dir
si voglia). E' strano che manchi nella confezione
originale. L' AUTO PRIME a cui si riferisce
è quello con la leva a fissare al banco di lavoro?
L'accessorio ha due testine di inserimento degli inneschi
(large e small) e due tubi per gli inneschi che fungono
da serbatoio (large e small). C'è un pistone sopra
al quale si trova una griffa reggibossolo (shell holder).
All'interno del pistone scorre la testina per l'inserimento
degli inneschi. Se collega il tubo degli inneschi
al corpo dell'AUTO PRIME, gli inneschi possono scorrere
verso la testina di inserimento. Se mette un bossolo dentro
nella griffa, gli inneschi scenderanno uno per volta verso
la testina. Premendo la leva l'innesco verrà spinto
dentro al bossolo. In questo modo si otterrà l'innescamento
D. approfitto ancora della Vostra
disponibilità. Per la caccia
in alta montagna al solo camoscio avrei scelto la
carabina Tikka Lite Stainless in cal 270Wsm. Ultimamente
è stato catalogato anche il modello con
freno di bocca. Visto che io soffro parecchio il
rinculo e che normalmente sparo con notevoli angoli
di sito, prevalentemente verso l'alto, mi parrebbe
una buona scelta. Vi è però la differenza
di lunghezza canna, 57 cm. con freno contro 62 cm. senza.
Visto che, purtroppo, lo sbaglio di non pensare alla
lunghezza canna nell'acquisto di una carabina l'ho già
fatto una volta, Chiedo il Vostro gentile parere sulla
questione. Riguardo la precisione di una carabina con
freno di bocca vi sono pareri discordanti.Secondo
Voi un freno di bocca influisce sulla precisione di una carabina?
R. in breve :
- Riguardo la precisione
di una carabina con freno di bocca vi
sono pareri discordanti. Secondo Voi un freno di bocca
influisce sulla precisione di una carabina?
= la precisione non viene alterata se il freno è
fatto a regola d'arte. Il diametro delle paratie del
freno di bocca di norma dovrebbe essere di circa 2 - 3
centesimi inferiore a quello dei vuoti di rigatura.
In questo modo la palla non tocca il freno e la precisione
non viene alterata. Venendo al suo caso, ci sarebbe da fare
una verifica con un calibro a tampone (millesimale) sul singolo
modello di arma
- avrei scelto la carabina
Tikka Lite Stainless in cal 270Wsm.
= ottima scelta . Tutti gli Short Magnum
non hanno la potenza dei magnum tradizionali (300
Winchester Magnum, e simili), per cui dal lato del rinculo
può stare tranquillo. Comunque, se può
provi a fuoco l'arma (o un'arma dello stesso calibro)
prima di acquistarla, in modo da farsi una idea più
precisa
- Vi è però
la differenza di lunghezza canna, 57 cm.
con freno contro 62 cm. senza. = visto quello
che deve fare, le conviene scegliere la canna più
lunga
- Visto che io soffro parecchio
il rinculo = ha mai pensato
di indossare una giacca da caccia con l'imbottitura
sulla spalla? Aiuta moltissimo...........
D. volevo un chiarimento. Visto
che 6BR Remington 6BR Norma hanno
bossolo identico e dies da ricarica anche, tecnicamente
la differenza è solamente il (coal)?
E il passo di rigatura?
R. sono diversi :
- i pesi di palla
- le velocità alla bocca
- il passo di rigatura delle
armi
- la lunghezza complessiva
delle munizioni
- la lunghezza dello stelo
di inserimento (della matrice di inserimento
del 6mm BR Norma che è più
corto)
Tutti i produttori tengono
distinte le matrici. Non ci risulta che ci
siano produttori che vendono un unico set di
matrici per ricaricare ambo i calibri
D. sono indeciso sul calibro
di una nuova carabina per varmint e tiro
divertimrnto al poligono sono ricaricatore e
mi piacciono calibri costanti e molto precisi
intrinsecamente. La mia scelta è tra 6br norma
e 6,5x47lapua tenendo conto anche dellla tensione impieganto
palle da 80grs nel 6BR e 120 nel 6,5: che ne pensate?
R. prima di tutto c'è
da vedere quanto ha intenzione di spendere.
Tenga conto che oltre all'arma "
nuda"
deve aggiungere il prezzo dell'ottica (di qualità)
da montare sull'arma.
Detto questo:
- il 6mm BR Norma è più
diffuso, ma i coefficienti balistici
delle palle da 6mm sono più bassi di
quelli da 6,5mm
- il 6,5x47 Lapua è meno
diffuso (perchè è più
recente) ma le palle hanno coefficienti balistici
più elevati
In ambo i casi, le armi sono
rare sul mercato rispetto a quelle nei
calibri più tradizionali (223, 308,
30-06, etc.) e spesso si tratta di prodotti artigianali
o semi-artigianali. Tra i vari fabbricanti,
ci permettiamo di segnalare la BCM "
Europearms"
e la Sabatti. Tra gli artigiani, Flavio
Farè (Farè armi di precisione) ,
Varide Cicongnani (armera omonima) e Martino Baisotti
(Grande Armeria Camuna). Adesso la scelta spetta solo
a lei.
D. avevo un Remington 700
sps varmint hb in calibro .308 di
cui non ero entusiasta, l’ho permutato con una
savage ftr12 sempre nel medesimo calibro. Non riesco
ad ottenere risultati buoni con questa carabina,
forse quasi peggiori che col remington, tra l’altro
ci scambiamo le ricariche con un amico che ce l’ha
identica e che fa rosate fantastiche ma non c’è
verso tanto che a volte mi sorge il dubbio che mi dia
le dosi sballate per farmi inquietare … sparera meglio lui,
Ok ma se con altre carabine faccio meglio… non capisco
perché con questa è un disastro. Canna 30”
passo 1:12, freebore a circa 72,5 con palle sierra MK
175. La carabina è esteticamente bellissima però
dopo circa 250/300 colpi non ho trovato il bandolo
della matassa. Cosa devo fare?
R. per prima cosa, non capita
quasi mai che le dosi che fanno faville
in un'arma facciano la stessa cosa in un'arma identica.
Detto questo, occorre fare alcune verifiche:
- la canna è perfettamente
pulita? Si ricorda di pulirla adeguatamente,
con i prodotti specifici, dopo ogni sessione
di tiro?
- le righe ci sono tutte?
- la volata è danneggiata?
- le viti della calciatura
sono chiuse con la corretta coppia di serraggio
(tra i 5 ed i 6 Nm)? Ha verificato con una chiave
dinamometrica?
- l'ottica è montata
correttamente?
Per la cartuccia :
- bossoli Lapua (in mancanza,
Norma)
- inneschi CCI-200/BR
- OAL 71,10mm per cominciare
(se decide di inserire manualmente il colpo
può andare a scalare, provando con
71,10 - 71,50 e 72,00mm per verificare cosa le da
i migliori risultati)
Non deve dimenticare di :
- dividere i bossoli per peso
- verificare che il colletto
non abbia imperfezioni superiori a 0,05mm
misurando con un comparatore a orologio in almeno
4 punti a caso
- inserire le palle in modo
che siano il più concentriche possibili
rispetto al bossolo (l'errore non deve superare
i 0,02mm):
QUESTA E' LA COSA PIU' IMPORTANTE DI
TUTTE!! UNA CARTUCCIA ECCENTRICA NON SARA' MAI
UNA CARTUCCIA PRECISA
Per le dosi con la palla da
175 può provare con :
- 44,0grs. WW-748 (se
la trova) (precisione eccellente)
- 47,0grs. WW-760 (se la trova)
- 43,0grs. BL-C2
- 42,0grs. IMR-4064
- 43,0grs. IMR-4320
- 41,0grs. Norma 202 (una delle
migliori combinazioni in assoluto)
- 43,0grs. N-140 (una delle
migliori combinazioni in assoluto)
- 44,0grs. N-150
- 43,0grs. PEFL-19 (precisione
eccellente)
- 44,0grs. PEFL-18
Volendo usare un peso diverso,
per le dosi con la palla da 185 (Lapua
Scenar o D-46) o da 190 (Sierra MK) può
provare con :
- 43,0grs. WW-748 (se
la trova) (precisione eccellente)
- 46,0grs. WW-760 (se la trova)
- 42,0grs. BL-C2 (precisione
eccellente)
- 41,0grs. IMR-4064
- 42,0grs. IMR-4320
- 40,0grs. Norma 202 (precisione
eccellente)
- 41,0grs. N-140 (precisione
eccellente)
- 42,0grs. N-150 (precisione
eccellente)
- 42,0grs. PEFL-19 (precisione
eccellente)
- 43,0grs. PEFL-18
Buona fortuna e buon divertimento.
D. volevo un aiuto nella
scelta del calibro per tiro a lunga distanza
sono indeciso tra 300win mag. 300wsm
e 7saum secondo voi quale è piu indicato
e meno schizzinoso con la ricarica? Che ne pensate
delle carabine Kelbly? O è meglio un artigiano
italiano?
R. per quanto possa contare,
ecco il nostro parere in merito :
- se le è possibile,
è sempre meglio rivolgersi ad un
artigiano italiano specializzato. Ciò
non solo perchè l'arma le verrà
costruita su misura, ma anche perchè per
qualsiasi problema potrà contare direttamente
sull'assistenza post vendita di chi le ha costruito
l'arma, il che non è poco. E poi c'è
anche il fattore linguistico, oltre al fatto che se ha
bisogno, può anche recarsi direttamente presso
di lui. Nulla da dire contro le Kelbly, ma è sempre
preferibile l'assistenza diretta di chi le ha costruito
tutte le volte in cui dovesse averne bisogno
- i recenti Short Magnum
e Short Action Ultra Magnum, se usati
per attività venatoria non danno problemi
di tenuta e di durata, mentre se usati
per attività sportiva tendono a mostrare
fenomni di erosione che gli altri magnum non
mostrano. Questo è un fattore da prendere
bene in considerazione prima di scegliere il calibro
- i recenti Short Magnum
e Short Action Ultra Magnum,sono limitati
dal punto di vista della gamma applicativa
delle palle. Contrariamente a quanto sostenuto
dalla pubblicità, il 300 WSM o SAUM da il meglio
di se con palle da 150 - 180grs., mentre il 7mm
SAUM o 7mm WSM da il meglio di se con palle da 120
- 150grs. Per sparare a lunga distanza è essenziale
poter disporre della gamma di peso più ampia possibile,
e questo è un fattore molto importante da considerare
prima di scegliere il calibro
- la nostra scelta è
per il 300 Winchester Magnum per tutta
una seria di motivi: (1) è in circolazione
dagli anni 60 del secolo scorso, per cui
è ampiamente collaudato (2), può usare
tutta la gamma delle palle calibro 30" presente sul
mercato (3), le armi in circolazione sono moltissime
e di tutte le fasce di prezzo (4), è facile da
mettere a punto (5), ci sono moltissimi componenti di ricarica
presenti sul mercato (6), ha una precisione notevole
D. ho trovato in Internet il
sito della Nobel Sport con le tabelle ufficiali
di ricarica delle loro polveri. E ho notato
che nel 45 acp con palla da 230 gr. e polvere Sipe N
dice di usare inneschi cci lpm (350). Qualcuno ha provato
se ne vale la pena? Io ho notato che nella mia 45 i bossoli
escono molto anneriti, magari usando i magnum lp si
ottiene una combustione più magra con minor
o nullo annerimento. Chissà? Quasi quasi ne
compro un po' e provo. Voi che dite?
R. la Sipe-N è nota,
tra le altre cose, per il fatto di bruciare
con elevata regolarità praticamente
in qualsiasi condizione atmosferica. Se lei usa
palle del diametro corretto e bossoli di qualità,
e spara una cartuccia crimpata in un'arma con una
camera fatta correttamente i bossoli non possono uscire
anneriti, ne si possono avere residui di combustione o
scarsa precisione con la Sipe-N. In linea di massima,
gli inneschi magnum messi in una cartuccia non magnum non
hanno nessun effetto utile, a meno che non si tratti di una
polvere molto difficile da accendere in determinate condizioni
ambientali. Un innesco magnum messo in una polvere che non
lo richiede fa solo alzare le pressioni inutilmente, anche
se di solito la cosa non è pericolosa. Ad ogni modo,
usiamo la Sipe-N da decenni in moltissimi calibri per arma
corta e non siamo mai stati costretti ad usare inneschi magnum,
non avendo mai riscontrato problemi di nessun tipo. E' chiaro
che il nostro parere non conta nulla, per cui lei è liberissimo
di fare come meglio crede.
D. sto cercando do capire
se è possibile quello che vado ad
elencarvi. Ho una Pietta mod 1873 in 357 magnum,
e vorrei ricaricarla con palle della HORNADY
in 38 Cal .357 140 gr FTX® (357 Mag) ballistic
tip. Sapete dirmi se è una cosa possibile?
R. i proiettili per la cartuccia
calibro 38Special sono gli stessi della
cartuccia calibro 357 magnum. Per caricare
gli FTX nel 357 Magnum è necessario che
il bossolo sia lungo 31,50mm (in caso di lunghezza
maggiore, è necessario tagliarli e rifilarli
a 31,50mm) e che la lunghezza totale sia di 40,25mm.
La punta in polimero consente indifferentemente l'uso
in revolver o in carabine con serbatoio tubolare.
D. il fatto che la palla
sia di 140 grani nel 357 Magnum può
dare luogo a dei problemi? E il bossolo
perché va accorciato con le FTX ? non
posso tenere il suo da 33mm?
R. il 357 magnum ha una gamma
come peso di palla che va da 110 a 180grs.
Alcuni produttori fanno anche palle da
200grs. Il peso non è un problema.
Il bossolo deve essere accorciato perchè
lo prescrive il manuale Hornady. Anche i tecnici della
Hornady danno la medesima indicazione. Non conosciamo
la motivazione esatta, ma riteniamo che sia collegata
al fatto di non avere una cartuccia con una OAL eccessiva,
che potrebbe diventare un problema in un revolver
perchè sporgerebbe dal tamburo
D.è possibile avere
i dati di ricarica del calibro 9mm Browning
Long con polvere Baschieri & Pellagri PEFL
26?
R. si potrebbe provare con
una dose di PEFL 26 compresa tra 3,0 e 3,5grs.
dietro ad una palla da 115grs. La palla è
preferibile che sia blindata. Se la canna è
forata troppo larga, provi con una palla in lega
o ramata.Gli inneschi sono i soliti small pistol standard
mentre la OAL è di 27,50 - 28,00mm. Trattandosi
di una cartuccia per arma semiautomatica, è
fondamentale che la palla venga crimpata dopo essere
stata inserita. Questo per avere una superiore regolarità
di combustione ed un ciclo di fuoco più
fluido. Cominci sempre dalla dose indicata come minima.
L'arma è delicata per cui PRIMA la faccia
visionare da un armaiolo competente e POI (se ha la conferma
che è possibile usarla) presti attenzione ad
eventuali segni di sovrapressione sui bossoli.
D. sono da poco in possesso
di un fucile Werndl mod. 1867 / 77 in cal.
11,15x58R. Potete darmi, se possibile, tutte
le notizie sulla ricarica e reperibilità
materiali, se avete già preso in considerazione
tale calibro, e la eventuale possibilità
di utilizzare, con dosi adeguate, la polvere
infume?
R. La cartuccia calibro
11,15x58R Werndl è una munizione,
oggi del tutto obsoleta, destinata a sostituire
una munizione di calibro 11,4mm, in precedenza
in uso presso le FF.AA. austriache. Si tratta
di una munizione con palla in piombo di tipo calepinato
e bossolo a collo di bottiglia, del tipo a polvere
nera. Era destinata ad un fucile monocolpo, il Werndl
a blocco cadente, ma tra il 1886 ed
il 1888 venne camerata anche per il Mannlicher ad otturatore
solo scorrevole. Le armi in questo calibro sono molto
rare. Le munizioni sono state prodotte da numerosi fabbricanti
europei ed extraeuropei in quantità non eccessive,
ed oggi sono molto rare. La cartuccia originale impiegava
una palla in piombo calepinato da 370grs. spinta da 75grs.
di polvere nera, molto simile a quella moderna del tipo Fg.
Per la ricarica, le palle normalmente vengono ricavate per
fusione domestica da blocchetti
Lyman n°439186,
oppure si può provare a vedere cosa c’è sul mercato
di palle molto pesanti per il .44”, anche se non sappiamo
se si possa realmente trovare qualcosa di adatto. Gli inneschi
sono i large rifle standard. Il bossolo è molto
simile a quello del 11,15x60R Mauser. Va fatta una ricerca per
vedere cosa c’è sul mercato presso rivenditori specializzati
in materiale per la ricarica di munizioni obsolete. Per
le dosi,
supponendo di usare delle palle da 370grs.
ricavate dai blocchetti Lyman n°439186, si potrebbe
provare con :
palla da 370grs. ricavata
da blocchetto fondipalle Lyman n° 439186 - polveri
Vihtavuori - O.A.L. 76,70mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
N-133
|
47
|
57
|
N-135
|
52
|
62
|
N-140
|
56
|
66
|
N-150
|
57
|
67
|
N-540
|
56
|
66
|
N-550
|
62
|
72
|
palla
da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle
Lyman n° 439186 - polveri IMR
- O.A.L. 76,70mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
IMR-3031
|
50
|
60
|
IMR-4895
|
52
|
62
|
IMR-4320 |
54
|
64
|
IMR-4064
|
52
|
62
|
palla
da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle
Lyman n° 439186 - polveri Vectan
SNPE - O.A.L. 76,70mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
SP-9
|
55
|
65
|
SP-11
|
60
|
70
|
palla
da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle
Lyman n° 439186 - polveri Norma
- O.A.L. 76,70mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
NORMA 201
|
51
|
61
|
NORMA 202
|
51
|
61
|
NORMA 203-B
|
55
|
65
|
NORMA 204
|
64
|
74
|
NORMA
URP
|
60
|
70
|
palla
da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle
Lyman n° 439186 - polveri Hodgdon
- O.A.L. 76,70mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
BL-C2
|
58
|
68
|
palla
da 370grs. ricavata da blocchetto fondipalle
Lyman n° 439186 - polveri Winchester
- O.A.L. 76,70mm
Polvere tipo
|
Dose min. (grs.)
|
Dose MAX (grs.)
|
WW-760
|
63
|
73
|
Non avendo potuto provare
personalmente le dosi, gliele comunichiamo
con beneficio di inventario. Le suggeriamo
di iniziare sempre con la dose indicata come
minima, e di scegliere sempre le polveri più
rapide a bruciare, come N-133, IMR-3031 o Norma
201. Ciò in quanto la cartuccia era nata per essere
caricata con polvere nera, per cui
non era destinata
a lavorare ad alte pressioni. Il fatto che il bossolo
sia capiente non deve trarre in inganno. Una dose che
viene spesso indicata da varie fonti bibliografiche
è
32grs. di IMR-4198 con una palla da
370grs., ma anche qui
non abbiamo conoscenza
diretta delle prestazioni della combinazione in
oggetto, per cui la invitiamo a procedere con la massima
calma. I principali dati dimensionali della munizione
sono i seguenti:
Diametro proiettile
= 11,20mm / .441
Diametro colletto =
11,84mm / .466
Diametro spalla = 13,61mm
/ .536
Diametro base = 13,84mm
/ .545
Diametro fondello =
15,67mm / .617
Spessore fondello = 2,54mm
/.100
Lunghezza bossolo =
57,66mm / 2,27
Lunghezza cartuccia =
76,71mm / 3,02
Passo = 1 giro in 28
Chiaramente l’arma
deve
essere accuratamente ispezionata da un
armaiolo specializzato per capire se è possibile
sparare. Se la verifica dovesse avere esito
positivo, allora potrà pensare a come
ricaricare la munizione. Purtroppo non siamo
riusciti a reperire altro.
D. è possibile conoscere
per il 300 Winchester Magnum una ricarica
con palla Sierra HPBT "Matchking" 190grs.
da usare in un Blaser con canna da 65cm passo
1 in 11"? Per la polvere è meglio la Vihtavuori
N-160 oppure la N-165?
R. la N-160 e la N-165 sono
due polveri cilindriche monoperforate
a singola base piuttosto lente a bruciare. La
N-165 è la più lenta a bruciare
delle due, il che significa che a parità di
calibro e di peso di palla, con la N-165 sarà
possibile inserire una carica di lancio maggiore
rispetto alla N-160. Se le interessa una carica per
iniziare ad impratichirsi con il 300 WM, allora
è meglio la N-160. Viceversa, se le interessa
la potenza pura nel 300 WM, allora è meglio la
N-165. Con la N-160, buoni risultati di possono ottenere
usando tra i 67 ed i 69grs. dietro alla palla da 190grs.,
che è una palla eccezionale per il tiro di precisione.
Volendo passare alla N-165, buoni risultati di possono
ottenere usando tra i 74 ed i 76grs., sempre dietro alla
palla da 190grs. Si ricordi che la precisione dipende tantissimo
dal difetto di coassialità, per cui verifichi
che la palla sia inserita nel bossolo nel modo più
coassiale possibile. Per chi pratica il tiro di precisione,
il difetto di coassialità non deve superare
i 0,02mm. Gli inneschi devono ovviamente essere del
tipo Large Rifle Magnum. Si ricordi di usare solo bossoli
di qualità elevata e di controllare la tensione del
colletto, che è importante per tenere la alla fino
all'ultimo. Va poi controllato che i bossoli non si allunghino
più del dovuto in seguito all'uso continuato,
per cui se fosse necessario dovranno essere torniti e rifilati
alla lunghezza di 66,30mm.
D. ho a disposizione della
polvere Vihtavuori N-170 che vorrei utilizzare
per caricare delle munizioni 300 Winchester
Magnum (da utilizzare poi in una carabina
Remington 700 sps). Facendo riferimento ai dati di
ricarica forniti dal sito Lapua-Vihtavuori per il
300 WinMag (per questo tipo di polvere) si parte
da un peso minimo di palla di 190 grani. Ho visto che nel
vostro sito ci sono informazioni anche per pesi di
palla più bassi, ad esempio palla 175-180 grs
N170: 70,0 (min.) - 80,5 (MAX) e anche palla
185-190 grs N170: 67,0 (min.) - 77,3 (MAX). Volendo utilizzare
una palla da 180 grani tipo Sierra "GameKing" (2160)
quale dose di polvere permette di ottenere una munizione eqilibrata
(cioè non esasperata in velocità e pressione)
mantenendo buona precisone ?
R. la N-170 è una polvere
cilindrica monoperforata e a singola
base, che nel 300 WM è specifica per essere
impiegata con le palle di peso elevato (da 13
g in su, cioè 200grs. e oltre) ed elevate densità
di caricamento (cioè con dosi massime o vicine
alla massima). Per usare la N-170 con la palla Sierra
"
GK" da 180grs. si può avvalere delle dosi
che i manuali riportano per le palle da 175 - 180grs.
Un buon compromesso si può ottenere con 77 - 79grs.
di N-170, usando inneschi magnum ed una OAL dettata da quella
che è la lunghezza massima del serbatoio della sua
arma. Si ricordi che, trattandosi di un caricamento destinato
ad una cartuccia magnum, è consigliabile introdurre la
polvere avvalendosi di un imbuto dotato di un tubo di prolunga,
allo scopo di fare assestare bene la polvere. Questo è
tutto, ma ci faccia sapere come è finita.
D. vorrei approfittare della
vostra competenza ancora una volta. Su vostro
consiglio, sono in cerca di un Rem Sendero/Police
in 300 Win mag oppure 7 rem mag per cacciare i
caprioli oltre i 300 metri. Girando ho trovato
presso un' armeria della mia zona un Sendero in
7 Rem Ultra Mag completo di freno di bocca a circa 950 euro.
Cosa ne pensate di questo oggetto ? Meglio lasciar
perdere ?
R. il calibro in questione
è poco diffuso e poco apprezzato
qui in Italia. In molti lo hanno provato ma
sono poi ritornati al classico 7mm RM per via del
rinculo. In generale, molti cacciatori lo trovano
eccesivo, specie in armi poco pesanti. A parte questo,
se per lei è importante avere l'arma il più
rapidamente possibile e se le interessa fare un buon affare,
allora questo Sendero potrebbe essere una alternativa
interessante rispetto al duo 300 WM e 7mm RM. Il freno di
bocca è essenziale perchè il rinculo è
superiore a quello di un classico 7mm RM. Poi le
serviranno anche degli attacchi molto robusti. Le palle sono
le stesse del 7mm RM, ma le dosi sono più elevate.
Questo inciderà sui costi di gestione dell'arma Sicuramente
i caprioli cadranno immediatamente quando verranno colpiti.
Adesso deve decidere se aspettare e cercare un'altra occasione,
oppure se acquistare subito quest'arma per cominciare a prepararsi
per la prossima stagione di caccia. Deve poi considerare
il problema del rinculo: lei lo tollera bene oppure no?
Se può, provi l'arma
prima dell'acquisto.
D. ho appena acquistato
un Remington Sendero in 7mm Rem Ultra
Magnum, dopo averne assaggiato il rinculo nel
poligono dell' armeria (come da vostro consiglio)..
Avrei alcune domande da porvi sul munizionamento,
dal momento che ho trovato ben poche informazioni
a riguardo. Le uniche munizioni che sono disponibili
nelle armerie della mia zona sono le Remington
Premier con palla Swift Scirocco 150 grani, al costo unitario
di quasi 5 Euro. Le mie domande sono :
1) secondo voi, sono
adatte per cacciare i caprioli alle massime
distanze ?
2) oppure esistono
palle migliori per i miei scopi ?
3) in tale caso
quale palla-polvere-dose mi consigliate
?
R. in breve:
- di solito i 7mm sono caricati
con palle da 140grs. di peso. Palle più
leggere vengono usate per animali molto piccoli
a breve distanze, mentre quelle più pesanti
si usano per il cervo o per l'alce
- la palla da 150grs. è
una palla di tipo "generalista", che è
unica alternativa logica a quella da 140grs,
per chi cerca una munizione di impiego generale
- la palla di per se potrebbe
anche andare bene
- se non sono cambiate le
cose, la Remington carica le sue cartucce
con la IMR-7828 e inneschi Large Rifle Magnum.
Se trova la IMR dalle sue parti la può
usare per la ricarica senza problemi. Se non la
trova, può usare la Vihtavuori N-165 o la
Norma MRP. Per gli inneschi usi i Federal 215 oppure,
se non li trova, i CCI-250
- di palle da 7mm c'è
ampia scelta sul mercato per quanto attiene
al panorama venatorio. La Swift è sicuramente
una scelta razionale (è simile
alla "Ballistic Tip" della Nosler ma è
"pensata" per i magnum di più recente generazione,
come ad esempio il suo 7mm RUM). Altre idee utili
(se non trova le Swift) potrebbero essere la Sierra,
la Hornady o la Nosler (queste ultime un po' deboli
strutturalmente, ma capaci di espandersi anche a basse
velocità). Si ricordi che, viste le sue esigenze,
è importante privilegiare il coefficiente balistico.
Dunque, identificato il peso di palla (140 o 150grs.,
a seconda di cosa riuscirà a trovare con sufficiente
frequenza), è importante cercare la palla
con il coefficiente balistico più alto per avere
la massima ritenzione velocitaria anche oltre i 300m
Nel frattempo, acquisti tutte
le munizioni commerciali che può.
Le serviranno per avere i bossoli da usare per
la ricarica in futuro.
D. in termini di impostazione
meccanica è più affidabile
e robusta l' inerziale del benelli M2
o il recupero gas del benelli M4 super 90? Quali sono
i principali vantaggi e svantaggi delle due impostazioni?
R. sarebbe sbagliato
dire che il Benelli M2 è meglio
del Benelli M4 e viceversa. Si tratta di
due
risoluzioni progettuali completamente diverse
hanno dimostrato di essere ampiamente efficienti
nelle più disparate condizioni operative.
Il fatto di acquistare uno o l'altro dipende molto
dalle preferenze personali. Sicuramente ci sono
differenze nell'ergonomia, e qui diventa fondamentale
la prova pratica sul campo per capire con quale
arma ci si trova meglio. Poi possono emergere differenze
su come una persona percepisce il rinculo. Alcuni ritengono
che il recupero di gas smorzi maggiormente il rinculo
rispetto all'inerziale, mentre altri sono di parer opposto.
Tenga comunque conto che sparare con un'arma in calibro
12 è fondamentale la tecnica di tiro, per cui
anche qui torniamo al discorso di prima: serve una prova
(personale e diretta) sul campo per potere decidere. Se
ha intenzione di fare un acquisto, prima li provi tutti
e due con le stesse munizioni, e poi decida tenendo conto
delle sensazioni che ha provato durate il tiro.
D. quale è
la vita media di una canna da carabina
in cal.308 e 300WM lunghe entrambe 660mm?
R. la risposta alla sua
domanda non è univoca ma cambia
a seconda dei parametri che vengono considerati.
Da un punto di vista generale, diciamo che
la durata di una canna dipende da :
-
cosa si spara
= una cartuccia magnum è molto
più usurante di una cartuccia
non magnum, per cui, ad esempio, una canna del
7mm Mauser durerà molto di più
di una canna del 7mm Remington Magnum. Analogamente,
una canna del 308 Winchester durerà molto di
più di una canna del 300 Winchester Magnum e via
di questo passo. Tra le cartucce di tipo non magnum, quelle
che hanno un rapporto tra volume della palla e volume del
bossolo sfavorevole dureranno meno rispetto a quelle che
hanno un rapporto tra volume della palla e volume del bossolo
favorevole. Per fare un esempio, una canna del 6,5x55 Mauser
durerà molto di più di una del 6,5x68 o del
6,5 – 284 Norma. Così via
-
come si spara
= se si spara fino a fare diventare la
canna rovente, si esercita un’azione usurante
che potrebbe essere eliminata se si sparasse
con maggiore calma o se venissero sparati meno colpi.
Analogamente, sparare un numero elevato di colpi
in piena estate peggiora la situazione rispetto a
fare la stessa cosa in pieno inverno. Questo è
un fattore che incide sulla durata di una canna, specie
quando si usano calibri magnum, che fanno surriscaldare
la canna prima del previsto
-
in cosa si spara
= se si usa una canna di pessima qualità,
la durata sarà inferiore rispetto
ad una canna di qualità elevata. Questo
avviene sempre, a prescindere dalla cartuccia impiegata
Tutto questo in linea
generale. Ci sono poi altri fattori che
spesso vengono dimenticati ma che in realtà
sono molto importanti nel determinare
la durata di una canna. Facciamo qualche esempio
:
-
una canna che non
viene mai pulita, oppure che
viene pulita poco e male durerà meno
di una canna che viene pulita dopo ogni sessione
di tiro con gli strumenti specifici. I depositi
di carbonio e di rame, se non rimossi, non solo
fanno aumentare la pressione, ma determinano anche
un grado di usura che non ci sarebbe se la canna fosse
adeguatamente pulita.
-
il modo in cui è
stato realizzato l’inizio di rigatura
è un altro fattore determinante.
Un inizio di rigatura corto e brusco consente
di avere una maggiore precisione, ma determina
anche una pressione maggiore e lo sviluppo di
un grado di usura maggiore. Viceversa, una inizio di
rigatura lungo e dolce consente di avere una
minore precisione, ma determina anche una pressione
minore e lo sviluppo di un grado di usura minore. Questo
è il motivo per cui le canne destinate alle cartucce
magnum hanno inizi di rigatura molto lunghi e dolci.
Lo scopo è quello di ritardare il più possibile
la comparsa di fenomeni di usura.
-
l’uso di palle con trattamento
superficiale al bisolfuro di molibdeno
(MoS2) è un fattore che potrebbe
avere effetti devastanti sulla durata della
canna. Quando una palla al MoS2 attraversa la
canna, deposita al suo interno triossido di Molibdeno,
biossido di Molibdeno e biossido di Zolfo. Il biossido
di Zolfo reagisce con l’umidità presente
nell’aria e forma acido solforico, che attacca la canna.
Se la canna non viene pulita adeguatamente, l’uso
di palle con trattamento superficiale al MoS2 rischia
di limitarne gravemente le vita operativa
-
l’utilizzo dell’arma
in ambienti molto umidi o con
presenza di fattori ambientali altamente ossidanti
(come avviene, per esempio, negli ambienti
marini che hanno una notevole presenza di salsedine
nell’aria) è un fattore che potrebbe
avere effetti devastanti sulla durata della
canna se non vengono prese le necessarie contromisure
(uso di acciai inossidabili ad alta resistenza
+ lubrificazione preventiva durante le fasi di inutilizzo
dell’arma).
Altresì
importanti nel dettare la durata di una
canna sono le modalità con cui si ricaricano
le proprie munizioni :
-
bossoli = l’uso
di bossoli di pessima qualità
non garantisce il necessario livello di tensione
del colletto. Questo fa si che la palla si muova prima
che la polvere abbia completato la combustione,
fattore che determina un’usura prematura della canna
-
palle = l’uso
di palle di pessima qualità genera
la comparsa dell’effetto torcia, ossia il sopravazamento
di larga parte dei gas di combustione durante
l’attraversamento della canna da parte
della palla. Questo determina un’usura prematura
della canna
-
carica di lancio
= l’uso di dosi compresse determina
un’usura prematura della canna che non si avrebbe
se venissero usate le dosi normalmente indicate
nei manuali di ricarica. Purtroppo molti tiratori
hanno come unica preoccupazione solo quella di ottenere
la velocità alla bocca più alta
possibile, ignorando completamente quello che è
l’impianto termobalistico della singola munizione.
Questo determina un’usura prematura della canna
Quando si parla di “durata”,
c’è sempre da distinguere la sostituzione
necessaria per effettivo raggiungimento
della vita operativa della canna e la sostituzione
per incapacità di mantenere un determinato
livello di precisione. Per esempio, chi pratica
discipline come il Bench Rest le dirà che una
canna va sostituita dopo poche migliaia di colpi
(1 – 2000 colpi), mentre chi va a caccia le dirà
che una canna dura per tutta la vita e anche oltre. Ancora,
ci sono notevoli differenze tra le canne di produzione industriale
e quelle di produzione semiartigianale. Produttori come
Sako e Lothar Walter, per esempio, garantiscono le proprie
canne fino a 20.000 colpi, ed in alcuni casi anche oltre. Viceversa,
produttori semiartigianali come Hart, Shilen, Schneider
o altri ancora, suggeriscono la sostituzione dopo 5.000
colpi. Un’altra cosa importante è il rodaggio della
canna. Un numero elevato di produttori suggerisce di eseguire
il rodaggio della canna per aumentare la durata della stessa.
Ogni produttore da dettagliate indicazioni in tal senso,
che vanno seguite alla lettera se si vuole migliorare le prestazioni
della propria arma e massimizzare la durata della canna.
Venendo al lato più pratico, personalmente, abbiamo
assistito alla sostituzione di tre canne su tre esemplari diversi
di Remington 700 “Police” in calibro .308 Winchester, rispettivamente
dopo 10.000, 12.000 e 15.000 colpi (N.B. per inciso, sui Police
vengono normalmente montate canne prodotte dall’americana Pac-
Nor). Va detto che si trattava in tutti e tre i casi di armi in cui
i rispettivi proprietari avevano sparato unicamente cartucce ricaricate
ben oltre le dosi massime previste dai manuali per il 308 Winchester.
Questo le può dare una vaga idea di quanto potrebbe durare una
canna commerciale dopo essere stata alquanto maltrattata!! Come vede
non è possibile dare una risposta univoca al suo quesito,
perché ci sono molteplici variabili da considerare. Diciamo
che volendo dare qualche numero, si potrebbe dire che :
-
per una canna semiartigianale
= occorre seguire le indicazioni
del produttore, ed in ogni caso va sempre
fatto il rodaggio. Se il produttore suggerisce
di sostituire la canna dopo un certo numero
di colpi occorre seguire alla lettera le sue istruzioni.
Di solito sono circa 5.000 colpi ma le cose variano
tantissimo da un produttore all’altro
-
per una canna industriale
in .308 Winchester = premesso
che in ogni caso va sempre fatto il rodaggio,
si può stimare una durata compresa
tra 10.000 e 12.000 colpi nei casi peggiori e tra 13.000
e 16.000 colpi nei casi normali e tra 16.000 e 20.000
colpi nei casi migliori. Sono comunque noti
casi di canne industriali che hanno raggiunto addirittura
i 30.000 colpi
-
per una canna industriale
in .300 Winchester Magnum
= premesso che in ogni caso va sempre fatto
il rodaggio, si può stimare una
durata compresa tra 4.000 e 6.000 nei casi peggiori,
tra 6.000 e 8.000 colpi nei casi normali e
tra 8.000 e 12.000 colpi nei casi migliori
Dal momento che entrano
in gioco una molteplicità di
fattori, la preghiamo di prendere questi numeri
con beneficio di inventario !!
D. Volevo avere delle
informazioni su alcune cartucce inglesi.
Perchè il 297/320 morris short e
long viene trattato in maniera unitaria? Il 297/320
era usato nei revolver sia long che short ?
R. le cartucce calibro
297/230 Morris nelle varianti short,
long, extra long e 297/300 Lancaster Sporting
vengono comunemente trattate congiuntamente
nelle varie fonti bibliografiche perché
sono cartucce strutturalmente identiche,
ma che si differenziano per la diversa lunghezza
del colletto (nelle Morris short, long ed extra
long il colletto si allunga progressivamente)
o per il posizionamento della spalla (nella Lancaster
Sporting la spalla è poco più avanti
rispetto al Morris short). Apparvero nel
1882 per opera della Eley, allo scopo di fornire delle
cartucce per il tiro informale o per il tiro a segno,
che venivano impiegate nel fucili calibro 577/ 450 Martini
Henry tramite un riduttore di calibro. L’idea di Richard
Morris piacque all’esercito inglese, che realizzò
dei riduttori di calibro anche per i fucili in calibro
303 e per il revolver in calibro 450 e 455 Webley.
Piuttosto raramente sono state prodotte armi in questi calibri
anche fuori dall’Inghilterra. Si è trattato principalmente
di pistole a colpi singolo o fucili, La Eley-Kynoch ha
mantenuto le cartucce in catalogo fino al 1962, ma successivamente
scomparvero perché il 22LR era molto più
economico e facile da reperire. La cartuccia originale era
caricata con polvere nera, anche se i modelli più
recenti usavano polvere infume. Le palle erano in piombo a
punta tonda o cava, da 37 o 43grs. di peso. La carica originale
prevedeva una dose di polvere nera compresa tra 3 e 5grs, dietro
ad una palla da 37grs. Alcuni hanno anche tentato un ricarica
personalizzata con palle da 43grs. ricavate da blocchetto Lyman
n°225438 e 3,0grs. di polvere WW-231 o Unique, anche se non
le sappiamo dire come hanno fatto a reperire tutti i componenti
(ed in particolare i bossoli). Non sappiamo se questo possa
bastare, ma speriamo di si.
D. sono abbastanza
casualmente venuto in possesso di un
paio di vetuste latte da kg di polvere SNIA
"Universal", conservata in buono stato
e- alla "prova fiammifero" - apparentemente ben funzionante.
Dato che non riesco a reperire le caratteristiche
d'uso (canna liscia a parte, che invero
non uso, in quanto di sparatore da poligono per
diletto..) vorrei sapere cortesemente alcune
cose :
- A quanti grani corrisponde
1cc della suddetta ( o il classico
misurino lee da 5cc)
- Sembrerebbe una
polvere abbastanza vivace: posso usarla
anche per caricamenti 38Spl o 9x21? Dosaggi
di partenza?
- Potrei altresì
usarla per ricaricare senza danni il
7,62X39 in una SKS Tula x divertimento?
(eventuali inneschi e bossoli e dosaggi di partenza?)
- per le ricariche
attualmente uso il Lee power disk meter:
dato il tipo di polvere sarà possibile
utilizzarlo?
R. la Universal era
una polvere granualare di tipo monobasico
usata per il caricamento delle munizioni
spezzate calibro 12/70. A livello casalingo
veniva impiegata come alternativa alla più
famosa GM-3. Chi la utilizzava sostiene che le dosi
erano identiche a quelle della GM-3, anche se la veridicità
di questa affermazione risulta essere non verificabile.
Non conosciamo le caratteristiche fisico chimiche
della polvere e non conosciamo nemmeno la densità,
per cui non siamo in grado di dirle a quanti grani
corrisponde 1cc di Universal. L'unico modo per saperlo
è riempire un misurino e versare il contenuto sul
piatto di una bilancia di precisione per misurarlo.
Trattandosi di una polvere granulare, si può usare
il dosatore a dischi della Lee, anche perchè altre polveri
granulari (come la GM-3,ad esempio) dentro a questo
dosatore funzionano benissimo. Le conviene armarsi di pazienza
e di verificare a quanti grani corrispondono le varie cavità
del tamburo. Misuri con un bilancia di precisione e si faccia
una tabella delle varie corspondenze. Di sicuro non può
essere impiegata per caricare munizioni per fucile a canna
rigata, dato che è stata realizzata per bruciare in
scarsi volumi, ed in un bossolo da fucile brucerebbe in maniera
irregolare, al punto tale da provocare un'esplosione. Non conoscendo
le caratteristiche fisico chimiche della polvere, non siamo
in grado di indicare eventuali dosaggi per l'impiego nel caricamento
di munizioni per armi corte. Forse si potrebbe tentare usando
i dosaggi minimi previsti per la GM-3 a parità di calibro
e peso di palla, ma si tratta comunque di un grosso azzardo.
Premesso questo, per quanto possa valere la nostra opinione,
dal momento che la polvere è molto vecchia, le consigliamo
di non utilizzarla. Anche se sembra che la polvere si sia conservata
in buono stato, è meglio non tentare la fortuna.
D. Volevo avere delle
informazioni sulle cartucce inglesi.
Volevo sapere se possibile dettagli sulle
cartucce 320 revolver, in quanto esistono due modelli
cioe il long e il short ma vengono descritte come
un solo calibro ma ne sono state prodotte due. Perchè?
Venivano sparate in una sola arma o esistevano due
tipi di revolver per il 320 short e il 320 long ?
R. la cartuccia calibro
320 Revolver è stata sviluppata
in Inghilterra attorno al 1870 . Venne
inizialmente camerata nei revolver Webley,
ma successivamente venne camerata anche da altri
produttori di armi europei. Questa cartuccia è
stata la base del 32 short Colt, dato che le due cartucce
sono praticamente identiche. E’ scomparsa dalla scena
mondiale attorno al 1920. Dal punto di vista della balistica
il 320 Revolver è identico al 32 short Colt.
La cartuccia originale aveva una palla in piombo da 80grs.
spinta a circa 170m/s. Si trattava quindi di una munizione
nata per la caccia ai nocivi o alla piccola selvaggina.
Il 320 Revolver è stato recentemente rimesso in commercio
dalla GFL, anche se si è trattato di una iniziativa
estemporanea. Nel 1875 la Colt introdusse le cartucce
calibro 32 Colt nelle versioni short e long per i revolver
della famiglia NEW LINE. Il primo non era altro che
il 320 Revolver inglese. Il secondo era un 320 Revolver leggermente
più lungo. Ambo le cartucce usavano una palla
da 90grs. successivamente ridotti a 80grs. in seguito
al passaggio da palle con lubrificazione esterna a palle
con lubrificazione interna. La velocità era
di 225m/s per la versione short e 230m/s per la versione long.
La carica di lancio era di circa 4grs. di polvere nera.
Dosi inferiori ai 2,0grs. di polveri molto rapide a bruciare
(N-310, R1, Bullseye, etc.), possono essere utili per
assemblare una ricarica personalizzata, ammesso di potere
avere a disposizione tutti gli altri componenti.
D. il potere
sgrassante di petrolio lampante e acquaragia
dearomatizzata (assenza di solventi
aromatici, quindi meno nociva) può essere
equivalente o vi sono differenze significative?
R. premesso che
la feccia di combustione può essere
rimossa semplicemente con dell'alcool etilico
(che può essere nebulizzato, applicato
con un pennello, con un panno o con della carta
igienica), qualsiasi solvente può essere
usato per rimuovere la feccia di combustione
o i composti che si formano dalla miscela di lubrificanti
e feccia. I problemi per tutto quanto di diverso
dall'alcool sono l'odore (non tutti gradiscono l'odore
di certi solventi) e lo smaltimento (se usato in
dosi massiccie). Il petrolio lampante (o petrolio bianco
che dir si voglia), ha un ottimo potere solvente per smalti
sintetici, oleosintetici e cere. Viene usato da lungo tempo
come combustibile nelle lampade a petrolio (da cui il
nome) nei lavori di pulizia in genere. Viene anche usato,
puro o in soluzione per interventi di pulitura in genere
e come smacchiatore specie per eliminare le macchie di catrame.
Ha ampio utilizzo in falegnameria per rinvigorire le
fibre del legno dopo l'utilizzo dallo sverniciatore,
nella coloratura dei mobili e nel restauro in genere. L'uso
più ampio che se ne fa nel settore armiero è
per la lubrificazione degli scatti, specie delle armi
lunghe. Alcuni lo usano per pulire le armi, versandolo in
una vaschetta di plastica ed immergendovi le armi. Ovviamente
l'operazione può andare bene per armi di piccole
dimensioni, mentre diventa un po' critica per armi di maggiori
dimensioni. Va detto che l'operazione, per come viene
svolta, comporta un grosso spreco di prodotto. Venendo all'acquragia
dearomatizzata (detta anche inodore), si tratta di un solvente
per smalti e vernici sintetiche ad ampio spettro, Si
tratta, più precisamente, di una essenza di trementina
con elevato potere solvente. Viene usata spesso in
maniera analoga al petrolio bianco (cioè immergendo
l'arma), anche se il modo migliore per usarla è tramite
la nebulizzazione sulle parti da pulire. Ha un potere solvente
più elevato del petrolio bianco, evapora più
rapidamente, e non ha potere lubrificante, anche se al tatto
potrebbe essere scambiata per un liquido oleoso.
D. parlando un po'
con altri appassionati al poligono, ascolto
pareri diversi sulla crimpatura. Premetto che
uso una Lee Classic Turret Press a 4 fori. Mi è
stato suggerito di regolare il terzo die
in modo da avere una specie di crimpatura senza bisogno
del factory crimp 4° die, perchè mi
è stato detto che il set della RCBS volendo non
necessiterebbe del 4° die della Lee, ma alcuni tiratori
invece consigliano di usarlo sempre. Cosa consigliate
in proposito?
R. per quanto possa
contare il nostro parere, le cose sinteticamente
stanno come segue. Contrariamente a
quanto ha letto o le hanno raccontato, tutte
le munizioni necessitano di una crimpatura più
o meno decisa. I suoi colleghi che le hanno detto
di crimpare sempre hanno perfettamente ragione.
La crimpatura per le munizioni da revolver si chiama
orlatura, mentre quella per le munizioni da
pistola si chiama rastrematura o piegatura. Sono
due operazioni completamente diverse che non devono essere
invertite, perchè :
- il bossolo da
revolver va in battuta sulla parte anteriore
e posteriore del fondello, per diventa fondamentale
crimpare in modo corretto, piegando
la bocca del bossolo dentro al solco di crimpatura
della palla
- il bossolo da
pistola va in battuta sulla parte posteriore
del fondello e sulla bocca del bossolo,
per cui applicare una crimpatura da revolver
impedirebbe alla cartuccia di andare in
battuta correttamente
La cartuccia da
revolver deve essere crimpata perchè
:
- regolarizza la
combustione, per cui si migliora la precisione
- impedisce che
la palla delle munizioni che stanno nel
tamburo si muova sotto l'effetto del rinculo,
cosa fondamentale per chi impiega cartucce
magnum a piena carica
- consente una combustione
certa delle polveri lente a bruciare
(come H-110, WW-296, SP-3, AA-9 e simili)
che vengono impiegate nella cartucce magnum,
cosa che è impossibile da fare senza
crimpatura, e che esporrebbe al rischio di mancata
o ritardata accensione
- la palla comincia
a muoversi solo dopo che la polvere è
bruciata e non prima
La cartuccia da
pistola deve essere crimpata perchè
:
- regolarizza la
combustione, per cui si migliora la precisione
- rende il ciclo
di fuoco molto più fluido, eliminando
gli inceppamenti
- impedisce che
la palla delle munizioni che stanno nel
caricatore si muova sotto l'effetto del rinculo,
cosa fondamentale per chi impiega cartucce
ad alta potenza, per evitare incappamenti
- la palla comincia
a muoversi solo dopo che la polvere è
bruciata e non prima
Si ricordi che crimpare
non significa deformare la palla. Quando
si crimpa per i revolver si tratta di piegare
la bocca del bossolo dentro al solco di crimpatura
(tutte le palle da revolver ne hanno uno)
in maniera tale che guardando la cartuccia di
profilo si può notare una piegatura "rotonda"
della bocca verso la palla. Quando si crimpa per
le pistole si tratta di piegare il bossolo quel
tanto che basta per renderlo conico nella parte prossimale
alla bocca (cosa che si può notare benissimo
guardando la cartuccia di profilo una volta compiuta
l'operazione), ma senza arrivare al punto di deformare
la palla o, peggio, palla e bocca del bossolo. Precisato
ciò, diversamente da quello che le hanno raccontato,
le operazioni di inserimento e crimpatura sono operazioni
completamente diverse che devono essere tenute separate.
Mescolare le cose, ha come unico effetto quello di
non realizzare nessun tipo di crimpatura e di usurare precocemente
i bossoli, riducendone prematuramente la vita
operativa. Se si tenta di unificare le operazioni di inserimento
e crimaptura in maniera maldestra, si può anche
ottenere di deformare in maniera irreparabile palla e bossolo
in un colpo solo. Il fatto che alcuni fabbricanti vendano
una matrice specifica per le operazioni di crimpatura (la
quarta), non è il frutto di una attenta strategia
di marketing come credono alcuni ("...loro devono vendere...",
si sente spesso dire nelle armerie o nei poligoni), ma
deriva dal fatto che applicare la crimpatura alle proprie
ricariche è l'elemento che distingue tra la ricarica
dozzinale (o amatoriale che dir si voglia) e quella professionale.
D. quando è necessario eseguire la
tornitura esterna del colletto dei propri bossoli
prima di ricaricare?
R. quasi
mai. Essenzialmente i casi sono tre. Il
PRIMO è quello di una cartuccia ricavata
modificando un bossolo preesistente di un calibro
diverso. Più precisamente si tratta del
caso in cui il colletto viene allargato per consentire
l'introduzione di una palla più larga. In
questo caso diventa spesso necessario effettuare una
tornitura per evitare problemi di cameratura. Il
SECONDO è quello di un'arma con una camera
realizzata con tolleranze strettissime (oltre il limite
minimo delle schede CIP), tali per cui i bossoli commerciali
non possono essere inseriti senza sforzi. Il TERZO
è quello di un bossolo il cui colletto ha delle
differenze di spessore (in più punti diversi)
pari o superiori a 0,05mm. I bossoli attualmente prodotti
a livello industriale hanno delle differenze che di solito
sono comprese tra 0,03 e 0,05mm. difetti di produzione
simili sono ammissibili per la maggioranza dei tiratori,
tuttavia, per chi pratica il bench rest o si dedica al
tiro di precisione, simili difetti rappresentano una
anomalia intollerabile. In particolare se il colletto
del bossolo mostra una differenza, in più punti,
superiore a 0,05mm, diventa importante intervenire tornendo
il colletto su almeno il 70 - 80% della lunghezza, in modo
da eliminare il più possibile queste anomalie. Questa
verifica viene fatta con un comparatore centesimale montato
su uno strumento idoneo (per esempio il Foster "
CO-AX Case
and cartridge inspector", tanto per citarne uno), prendendo
la misura dello spessore del colletto in almeno 4 o 5
punti diversi, che vengono identificati in maniera arbitraria
tramite l'uso di un pennarello indelebile..
D. mi
hanno regalato un comparatore centesimale
per effettuare le misure sulle mie munizioni
ricaricate in 308 Winchester ma io non so
cosa devo fare. Che cosa devo misurare esattamente?
R. in una
munizione ricaricata
è buona
regola misurare l'eccentricità del
colletto (neck runout) e
quella della
palla (bullet runout). La prima deve essere
compresa tra 0,03 e 0,05mm. Oltre è necessario
eseguire una seconda ricalibratura sul solo
colletto e, se non bastasse, tornire il colletto esternamente.
La seconda può arrivare fino ad un massimo
di 0,05mm. Con i moderni strumenti di ricarica attualmente
in circolazione è possibile assemblare munizioni
con un difetto di coassialità medio di 0,02mm.
Un'eccentricità compresa tra 0,05 e 0,10mm
è ammissibile per tutte le applicazioni venatorie
e per alcune specialità di tiro sportivo. Oltre
gli 0,10mm è essenziale verificare se ci sono
anomalie a livello di bossolo (ed in particolare del
colletto) oppure se ci sono problemi di inserimento
della palla o, ancora, difetti nella pressa.
D. avendo
esaurito la polvere rex gialla ormai
introvabile, che uso per la ricarica
di 40sw 9x21 357m. Stò valutando altre
alternative,quali la cheddite granular
grossa.Alla luce di varie opinioni reperite,
sento giudizi più o meno contrastanti,cè
chi dice che la B&P è
migliore,cè chi dice che la cheddite granular
è insuperabile,insomma non
si riesce ad avere una direttiva concreta per questo
chiedo cortesemente un consiglio da parte vostra
sulla polvere da usare per i calibri sopraindicati
e se la progressività della granular grossa
è pari alla rex gialla. Premetto che stò
iniziando anche l'attività IDPA oltre
a quella di tiro standard in poligono. Insomma, cosa
devo comprare per stare tranquillo?
R. per rispondere
compiutamente alla sua domanda bisognerebbe
conoscere le sue esigenze concrete.
Se quello che le interessa sono la velocità
e la potenza pura in tutti i calibri che
ha citato, allora la risposta è no. Il
357 richiederebbe polveri come la WW-296, la H-110,
la SP-3, la H-110 e simili. Il 9x21 e il 40S&W
richiederebbero polveri come la 3N37, 3N38, SP-2,
WW-540, Sipe-N e simili. Viceversa, se il suo scopo
è quello di realizzare cartucce per un impiego
di carattere generale, allora anche una polvere
come la Cheddite granular potrebbe fare al caso suo. La
Cheddite granular è una polvere monobasica
granulare nata per il caricamento delle cartucce a pallini
in calibro 12/70. Come forma, è molto simile
alla nostra GM-3. Come scopo, è molto simile
sia alla GM-3 che alle Rex (anch'esse nate per
il calibro 12/70). Come velocità di combustione,
la Cheddite e la Rex gialla sono abbastanza simili,
anche se simile non vuole dire uguale. Sicuramente la cheddite
offre il vantaggio di essere facilmente dosabile in
tutti i dosatori volumetrici oggi in circolazione,
fattore questo che accomuna le polveri granulari,
cilindriche e sferoidali. Per quanto riguarda le polveri
prodotte dalla B&P, dovrebbe dirci quale polvere
le interessa nello specifico. A parte tutto, prima di
scegliere, deve verificare quale di queste polveri può
reperire in maniera continuativa nella sua zona, in
modo da non rimanere mai a "secco".
D. ho
acquistato un Browning A-Bolt Varmint
TCT in 223. Tutto sommato per il costo
di 900 euro mi faceva gola in quanto era
un’arma “completa” già con un calcio
particolare, canna pesante, scatto, ecc. ecc.
Essendo nuova assieme all’arma ho preso due pacchi
di Jugman da 62 grani FMJ. Iniziano le prime
difficoltà già a stare nel bersaglio a 50m.
Attribuisco le difficoltà alla scarsa
qualità delle cartucce e passo a 100 metri .
Stesse difficoltà, con rosate molto grandi e disperse,
anzi io non parlerei neanche di rosate ma
di colpi sparpagliati a caso. Finisco le jugman e
passo alle mie ricariche. Anche con le mie ricariche
il risultato delle “rosate” non cambia, con colpi
raggruppati due vicino in alto del punto mirato, due
bassi rispetto il punto mirato e uno decentemente vicino
al punto mirato. Non avendo mai riscontrato tali inconvenienti
con le mie altre armi anche di calibro superiore,
la mia esperienza finisce qua e non so come procedere.
La mia domanda più impellente è la seguente
: ma il mio ragionamento di attribuire al passo 1/8
l’uso di palle pesanti è corretto ?
R.
la Sierra nel suo manuale suggerice
un passo di 1 in 7" o di 1 in 8" per le sue
palle HPBT da 69 e 80grs. La Lapua nel suo manuale
suggerisce l'uso del passo di 1 in 12" per
le palle fino a 60grs. di peso, e quello di 1 in
7" per le palle da 69 e 75grs. di peso. La Hornady nel suo
manuale suggerisce un passo di 1 in 9" con le palle
da 68 e 75grs. HPBT. In base a quanto affermato
da questi tre costruttori il suo passo è
più che corretto per sparare palle pesanti
nel 223 Remington. Da quello che dice lei, il problema
non appare essere tanto quello del passo (a meno
che in fabbrica non abbiano montato una canna con un passo
di 1 in 12" al posto di una con il passo di 1 in 8", ma
è davvero improbabile), ma piuttosto un problema
di assemblaggio dell'arma stessa. Oppure di un vizio
occulto. Per esempio, ha verificato se le tutte le viti
della sua arma sono serrate nel modo corretto? Perchè
dal suo racconto, sembra quasi che che qualcosa si muova
al momento dello sparo, e quindi i colpi non vanno mai dove
dovrebbero andare. Potrebbe benissimo essere che le viti
di tenuta dell'arma si siano smollate, oppure che non
siamo mai state serrate con il corretto valore di coppia. Occorre
poi verificare lo stato dell'ottica. L'ottica è ferma
quando l'arma spara? Gli anelli sono montati correttamente
? E gli attacchi? Le viti sono serrate nel modo adeguato?
Ha verificato se l'ottica è strutturalmente
integra? Ha poi controllato lo stato della rigatura? Ha
visto se ci sono dei difetti nella rigatura in prossimità
della volata? Per il resto, dalla sua descrizione lo
scatto sembra essere ampiamente sfruttabile, quindi non
dovrebbe darle alcun problema. Per caso ha già
sottoposto il problema al suo armiere di fiducia? Cosa
le ha detto in proposito?
D. si può ricaricare il .500 S&W
con la PEFL-28?
R. diciamo che
NON è la polvere
più adatta e che si potrebbe
usare SOLO per ottenere delle ricariche depotenziate.
Alcune combinazioni utili potrebbero
essere le seguenti:
palla
da 400grs. da 20,0 a 23,0 grs.
palla da 380grs. da 21,0 a 25,0 grs.
palla da 325grs. da 23,0 a 27,0 grs.
palla da 300grs. da 25,0 a 28,0 grs.
La
OAL è di 57,15 mm, mentre gli
inneschi sono i large rifle standard.
Proceda con cautela, partendo sempre
dalla dose indicata come minima, tenendo sempre
conto del fatto che si tratta di una polvere
che
NON è per nulla adatta al caricamento
di questa potente munizione.
D. oggi ho
portato il mio Winchester 70 "stealth"
.308 alla sua prima seduta al poligono per
il noioso rodaggio. Per l' occasione
ho approntato ricariche con: bossolo lapua, innesco
cci br2 , n140 in dose di 42 grs, palle nosler
competition hpbt da 155 grs, oal 71,10 mm,
come da voi suggeritomi. Ho sparato solo 10 colpi,
(ad ogni colpo scrupolosa pulizia), non mi sono concentrato
molto sul tiro,(la mia precedente esperienza è
la .22lr), ma ho ottenuto una rosata di 5 colpi in
15x25 mm con uno scatto di 1,1 kg. Ho acquistato un
hornady oal per trovare nel .308 il free bore zero, mi consigliate
di aumentarela lunghezza dell' oal, sempre con le palle
da 155 grs, o visto il passo di rigatura1:12 di indirizzarmi
sulle 168 grs tipo quelle della sierra?
R. andando
con ordine .
- il rinculo
del 308 non è per nulla fastidioso.
A meno che uno non sia pazzo ed assembli
delle cariche compresse (= a suo rischio e pericolo),
non ci sono minimamente problemi di rinculo.
Questo, anche usando le palle più pesanti.
Tenga conto che stiamo parlano di una cartuccia
normale e non di una cartuccia magnum, per cui non
ha nulla da temere
- dopo avere
esaurito le palle da 155grs, usi solo
palle da 11g. come le Sierra "Match
King" da 168grs. e simili. Non usi nulla di più
leggero perchè non ha assolutamente
senso se vuole fare del tiro di precisione
- adesso come
prima cosa le conviene trovare una ricarica
che le consenta di sviluppare la massima
precisione. Provi, per esempio, gli stessi
componenti che ha usato adesso ma con la palla
da 168grs. e verifichi come spara l'arma.
Prenda nota scrupolosamente di tutto. Quando
l'avrà trovata, allora potrà
cominciare la verificare se è il caso
di intervenire sul valore della OAL. Per il momento,
meno variabili ha tra le mani e meglio è.
Adesso deve solo concentrarsi su pochi e semplici
fattori
D. avrei l'occasione
di comperare, da un privato, per circa
400 euro , un bel mosin finnico 28/30
SKY del 1935. Pero' e' stata montata l'ottica in
precedenza da un altro ex propietario e siccome
ci sono 4 fori, sul receiver esagonale, di cui uno
solo passante parte per parte, osia quello in alto
verso il calcio, mentre gli altri 3 sono semplicemente
sfondati per circa 3,5-4 mm( diametro 4mm) sulla culatta
esagonale, proprio dove alloggierebbe il bossolo. Io
ho paura che si possano provocare delle esplosioni sulla
camera di scoppio e sarei incerto nell'acquisto, anche
se di 28/30 proprio non se ne trovano più. Secondo
Voi ci sarebbe pericolo di esplosioni ?
R. in linea
di massima se i due precedenti proprietari
non hanno avuto problemi dovrebbe essere
tutto sicuro. Inoltre, se il precedente proprietario
ha fatto forare e filettare il castello
e ha usato l'arma, di problemi pratici (anche
potenziali) non ce ne dovrebbero essere. Anche
perchè la cartuccia non è di tipo
magnum e comunque non lavora a pressioni esasperate
Ad ogni modo, non potendo vedere l'arma da
vivo, le conviene sentire il parere dell'armiere. Il
castello è abbastanza spesso e anche se ci sono
dei fori non ci dovrebbero essere pericoli. potenziali
o reali. Volendo potrebbe applicare a sua volta un'ottica,
oppure potrebbe fare chiudere i fori ciechi con delle
viti appositamente sagomate.
D. sperando
fare cosa gradita, dato che lavorate per
il 5° alpini,( io ero nel 4°, gruppo
tattico Susa anni 66 ) mi permetto di sottoporvi
una carica direttamente presa dal libro COMPENDIO
TECNICO AL MODERNO TIRO DI INTERDIZIONE che nella
mia Blaser da caccia è eccezionale, di cui
allego foto.
- canna 300
WM cm 65 passo 1/11 bossoli lapua innesco
WM, H 4831 69.6x 220 Sierra Mach l. 76.
- il foro
unico sono 3 colpi 100 m. poligono di Novi.
Il cartello
è della mia gara a 1000 yds del
Sestrier del 2009, giornata avversa quasi
invernale con vento a raffiche molto forti, non ricordo
le velocità, angolate di circa 50
gradi, per cui correggevo lateralmente di circa
2.3 m., ma nonostante sono riuscito a mettere i 10 colpi
a bersaglio. Se questa mia piccola esperienza sulla
cartuccia potrà servire agli Alpini ne sarei
orgoglioso.
R. dal momento
che nessuno in famiglia ha l'assurda
pretesa di sapere tutto di tutto, ogni forma
di collaborazione è sempre bene
accetta. In qualsiasi caso, servirà ad
integrare le pagine del sito dedicate alla
ricarica, in modo da dare un aiuto a tutti gli interessati.
Ad ogni modo, complimenti vivissimi per il risultato
ottenuto. Tutti parlano, tutti sono "esperti,
"ma sono pochi a poter dimostrare in concreto di avere
avuto un risultato analogo al Suo.
D. avrei bisogno
di un'informazione tecnica relativa
alla catalogazione della carabina in 22lr Adler
ap-80. (evito ogni commento contro la legislazione
perché altrimenti non si finisce
più). Qualcuno mi dice che è arma
comune (incredibile) sul catalogo Bignami non ci
sono indicazioni di sorta. Ma dalla lunghezza
della canna (405 mm) e dalla lunghezza complessiva
(870 mm) oltre che dalle mire regolabili dovrei
dedurre che si tratta di arma sportiva. Qual'è
la vostra opinione, o meglio, dove sta l'inghippo?
Fra parentesi e per inciso: sono molto tentato,
a prescindere dalle considerazioni precedenti,
a camprare la carabina: cosa ne pensate? l'avete
mai provata?
R. sappiamo
che esistono due Adler AP-80. Una è
in calibro .30 Adler ,mentre l'altra
è in calibro .22 LR. Nessuna delle
due è catalogata come "arma sportiva"
e non ne conosciamo la ragione. Non abbiamo
mai potuto provarla come arma e non sappiamo
se sono ancora in produzione o no. Quello che sappiamo
è che si tratta di un'arma molto rara.
Allo stato attuale non siamo in grado di dirle
altro.
D. vi contatto
perchè leggendo le F.A.Q. ho trovato
questa :
D. ho un'arma
con mire fisse ma ho la necessità
di sparare più in alto (o più
in basso). Cosa posso fare?
R. le soluzioni
sono due. In primo luogo è possibile
o variare la velocità delle
proprie ricariche, mantenendo invariati
i restanti componenti, oppure modificare
il peso della palla impiegata. In secondo luogo,
è possibile rivolgersi ad un bravo armaiolo
per chiedergli di effettuare la modifica delle
mire.
é
proprio il mio caso. Anche se io sarei
propriamente più un "fuciliere"
piuttosto che un "pistolero". Sparo con una Tanfoglio
P21 compact del 1991 con una canna/camera
di scoppio lunga 90 mm esclusivamente al
tiro a segno. Anni fa sparavo nel TSN della mia
città, Modena, lì ci sono 2 postazioni
in tunnel che consentono di scegliere la
distanza di tiro. Con un'arma prettamente da
difesa come la mia ho sempre sparato a "distanza da
difesa" diciamo: max 6/7 metri e al bersaglio
"sagoma". Dove vado ora (TSN di Carpi) le linee di pistola
sono esclusivamente a 25 metri. E qui, tirando al barilotto,
sono cominciate le dolenti note. In pratica devo mirare
circa 17 cm sopra il centro per attingere il nero. Quando
usavo la GM3 (sui 4 grs con palle da 123 grs) a volte
dovevo mirare vagamente SOPRA il cartello !!
Uso normalmente palle da 123 grs FMJTC della Fiocchi
anche se ho provato delle teflonate, stesso peso/profilo
che ho provveduto a ....smaltire dato i risultati indecenti.
Al momento uso una latta nuova di Rex-32 che serbavo
dai primi anno "90 con dosi di 4,6 grs coi soliti bossoli
Fiocchi e inneschi CCI 500 small pistol. La mia Tanfoglio
ha il mirino fisso solidale con il carrello e la tacca di
mira non regolabile. Mi ero messo in contatto col sig Guerini
di Tanfoglio che mi aveva mandato una tacca di mira
regolabile della LPA, ma si é rivelata incompatibile
con la fresatura sul carrello. Per cui, eccomi qua.
Onestamente riesco a sopravvivere anche come faccio adesso, ovvero
facendo una fotocopia del barilotto piegandola a metà
e piazzandola con una molletta da bucato sul lato superiore
del cartello. Così, mirando al "mezzo barilotto" superiore
sono ragionevolmente nel nero...inferiore. Cosa potete dirmi
al riguardo ?
R. andando
con ordine :
- potrebbe
provare a usare una palla più
leggera, in modo da aumentare il valore della
carica di lancio ed aumentare la velocità
alla bocca. Questo fa alzare il punto di
impatto, e dunque potrebbe risolvere il suo problema
- potrebbe
rimanere fisso sulla palla da 123grs.
e cambiare la polvere. Una polvere diversa
dalla Rex la potrebbe aiutare ad aumentare
la velocità alla bocca delle sue
munizioni. Questo fa alzare il punto di impatto,
e dunque potrebbe risolvere il suo problema
- per utilizzare
la tacca di mira regolabile sulla Tanfoglio
deve rivolgersi ad un armaiolo per fare
fresare il carrello. Solo così sarà
possibile effettuare il montaggio
- le palle
della GFL sono sottocalibrate, per cui
raramente di possono ottenere risultati
decenti in tema di precisione. Essendo
sottocalibrarte i gas di combustione fuoriescono
in maniera eccessiva tra la palla e la
canna, e questo comporta due problemi 1) perdita
di velocità eccessiva, e quindi abbassamento
del punto di impatto e 2) possibile irregolarità
del ciclo di fuoco
D. mi hanno
detto che un proiettile in lega con oltre
il 6% di antimonio rovina le canne: è
vero?
R. non è
assolutamente vero e chi le ha dato la
notizia o è ignorante o è
in malafede. Ci sono in circolazione palle
in lega con percentuale di antimonio che sfiora
il 20%, per cui non è assolutamente vero
che una percentuale del 6% di antimonio possa rovinare
la canna. Tenga presente che solo sparando in maniera
reiterata una palla blindata con una blindatura
di acciaio è possibile usurare una canna.
I materiali diversi dall'acciaio sono troppo morbidi
per usurare un canna, e tra questi ci sono sicuramente
piombo stagno ed antimonio.
Denominazione lega
|
%piombo
|
%stagno
|
%antimonio
|
Durezza Brinell
|
Monotype
|
72
|
9
|
19
|
28
|
Stereotype
|
80
|
6
|
14
|
23
|
Linotype
|
84
|
4
|
12
|
22
|
Lyman n°2
|
90
|
5
|
5
|
15
|
Taracorp
|
92
|
2
|
6
|
15
|
1 a 1
|
92
|
2
|
6
|
15
|
Elettrotype
|
94,5
|
3
|
2,5
|
12
|
10 a 1
|
91
|
9
|
-
|
11,5
|
16 a 1
|
94
|
6
|
-
|
11
|
20 a 1
|
95
|
5
|
-
|
10
|
30 a 1
|
97
|
3
|
-
|
9
|
piombo per equilibratura pneumatici
|
95,5
|
0,5
|
4
|
9
|
40 a 1
|
97,5
|
2,5
|
-
|
8,5
|
piombo puro
|
100
|
-
|
-
|
5
|
D. essendo alla
ricerca di ogive in lega, ho letto che in
genere si usa il piombo, con l'aggiunta di stagno
ed antimonio per aumentarne la durezza. tuttavia,
ho anche letto che una percentuale troppo alta di
antimonio può provocare un effetto "abrasivo"
sulla canna, a causa di un sensibile aumento
della durezza nella scala brinell. Adesso, acquistando
palle in lega, le percentuali dei suddetti metalli
cambiano da marca a marca. Secondo voi, una percentuale
di antimonio al 6% è da ritenere accettabile
o provoca troppa usura sulla canna? su che percentuali
dei suddetti metalli dovrei orientarmi per avere un'ogiva
ottimale dal punto di vista della precisione, pochi
residui in piombo sulla canna ed assenza di usura
della canna stessa?
R. lo stagno viene
aggiunto per RIDURRE la temperatura
di fusione del piombo, mentre l'antimonio viene
aggiunto per AUMENTARE la durezza della
lega risultante. I proiettili in piombo puro
non vengono quasi mai usati (un'eccezione
è costituita, per esempio, dalle armi ad
avancarica), perchè creano rapidamente depositi
nella canna che riducono la precisione. Un
altro problema dei proiettili in piombo è che tendono
a saltare le rigature, per cui le velocità
devono essere tenute relativamente basse. Per
cercare di ridurre questi problemi, si usano palle
in lega di piombo, con percentuali variabili di stagno
e antimonio.
Premesso che la
percentual di antimonio e per lo più
costante, quello che conta maggormente
è l'antimonio. Più la percentuale
di antimonio sale e più il proiettile
può essere lanciato a velocità
elevate. Inoltre, più la percentuale di antimonio
sale e meno si formano residui in canna, cosa
che facilita la pulizia e consente di mantenere
una precisione ragionevole. Normalmente un proiettile
di lega ha una percentuale di antimonio del 5 -
6%, per cui i proiettili che intende acquistare
sono assolutamente nella norma. Tenga conto che
in commercio esistono proiettili con percentuali di
antimonio che arrivano al 20% circa della massa complessiva,
per cui chi le ha detto che l'antimoio è abrasivo
o è fesso o è in malafede. L'unico
modo per deteriorare una canna è sparare della palle
blindate con una blindatura in acciaio. L'antimonio
è molto più morbido di una canna, per cui è
impossibile che la possa usurare o danneggiare. Detto questo,
quando si acquistano palle in lega (o di altro tipo) è
fondamentale verificare :
- la costanza
del diametro
- il fatto che
non siano sottocalibrate (= una palla
sottocalibrata non solo è imprecisa
ma tende a causare inceppamenti)
- la costanza
del peso (= alcuni produttori commercializzano
palle di peso certificato, mentre
per altri sono comunque ammissibili variazioni
minime)
D. ho bisogno
della vostra esperienza per la scelta
di una pressa e una bilancia, con buon rapporto
qualità / prezzo, per ricarica
del 6BR Norma. Cosa potete dirmi al riguardo
?
R. di bilance
c'è l'imbarazzo della scelta
sul mercato. Può scegliere tra :
- Lyman
- RCBS
- LEE
- Redding
- Dillon
Solo per citare
le più famose. Le Lyman sono
le più diffuse al mondo a causa del
basso prezzo. Le RCBS sono molto belle ma più
costose. Anche le Redding sono molto
belle e costano meno delle RCBS. Le LEE sono le
meno diffuse sul mercato. Tutte le armerie hanno delle
bilance per la ricarica delle munizioni metalliche.
Usarle è semplicissimo. Per quanto
riguarda la pressa, c'è da vedere cosa deve
fare in concreto. Se deve produrre grossi quantitativi
di cartucce (centinaia per ogni sessione di ricarica),
allora deve orientarsi verso una pressa progressiva
(ad esempio le Dillon, che sono le più diffuse,
oppure le Hornady o le LEE), o al limite semiprogressiva
(Lyman "T-Mag" o Redding "T7 turret"). Se
invece le serve produrre solo poche decine di cartucce,
allora anche una pressa monostadio può fare al
caso suo.
Tutti i principali
produttori mondiali di presse hanno
in catalogo presso monostadio, per cui
non le sarà dfficile trovarle in una
qualsiasi armeria. Ci sono poi speciali presse
monostadio specifiche per chi pratica
il Bench-Rest, come ad esempio quelle prodotte dall'americana
Bonanza o dall'italiana BCM Europearms
D. si
fa un gran parlare di 6,5-284 Norma o
del 6,5x47 Lapua ma che vantaggi pratici possono
avere per il tiro a 500m rispetto a un 6,5x55
o un 6,5x57 ?
R. ogni
anno "
nasce" qualcosa di nuovo
che viene presentato sul mercato armiero.
Purtroppo il mercato armiero per certi
versi è molto stupido perchè
si nutre in maniera abnorme di novità,
senza valutare minimamente se si tratti effettivamente
di cose valide oppure no. Il 6,5-284 è
un calibro che è stato fatto perchè
la Norma negli anni '70 aveva prodotto milioni
di bossoli per il 284 Winchester. La scomparsa improvvisa
di questo calibro aveva lasciato la Norma "
a
terra", dato che non poteva più vendere
tutti i bossoli che aveva prodotto. L'idea era quella
di rimpiazzare il 6,5x55, che secondo alcuni era un
calibro del tutto "
superato". In realtà è
un po' difficile dire che è superato un calibro
che ha oltre 100 anni di vita, ma qualcuno è convinto
di poterlo fare lo stesso. Discorso identico per il
6,5x47 Lapua. Si diceva che il 6,5x55 "non era balisticamente
efficiente", perchè bruciava "
troppa
polvere e molto male", per cui doveva
essere sostituito da qualcosa di più compatto
ed efficiente. Il 6,5-284 Norma o il 6,5x47 Lapua sono
calibri più esasperati rispetto al 6,5x55
poichè nati in tempi diversi, con pressioni di
riferimento diverse e concepiti per propellenti diversi.
In generale si potrebbe dire che questi calibri
sviluppano velocità maggiori rispetto al 6,5x55.
Dato che i coefficienti balistici sono identici, per il tiro
a 500 - 600m la maggiore velocità potrebbe essere
un vantaggio. A parte questo, se in Scandinavia sono
decenni che si costruiscono armi da tiro in 6,5x55,
un motivo ci deve essere. Diciamo che mentre ci sono
in circolazione armi sofisticate per il 6,5-284 Norma o
per il 6,5x47 Lapua, non ne esistono per il 6,5x55. O meglio,
nessun produttore le ha mai volute fare. Forse a parità
di armi, le differenze che ci sono sulla carta non sarebbero
più così evidenti. Per quanto riguarda
il problema del cosa sia più idoneo per sparare
a queste distanze, diciamo che ci sono due scuole di pensiero.
Da un lato c'è chi preferisce i calibri più
potenti ed esasperati, tipo il 300 Winchester Magnum
o il 338 Lapua Magnum. Dall'altro lato c'è chi preferisce
i calibri più piccoli e meno esasperati, come il
6,5-284, il 6,5x47 e simili. Il 6,5x55 non lo considera nessuno
perchè a tutti questi esperti "
fa schifo a
prescindere"!! E' chiaro che qualsiasi sia la scelta,
si tratta di una disciplina molto costosa, sia per quanto
attiene l'acquisto dell'arma, la sua preparazione, il mantenimento,
l'allenamento e le gare (= gli impianti sono pochi e c'è
da viaggiare per centinaia di km). Arma a parte, quello che
conta è la capacità personale. Se uno
non ha una tecnica di scatto più che ottima e inutile
che cominci questa disciplina per poi dare la colpa all'arma
o alla cartuccia dei suoi insuccessi. E di casi del genere ce
ne sono davvero molti!!
D.
ho intenzione di ricaricare le mie munizioni
in calibro 30-06 per la caccia al
cinghiale. Come compomenti utilizzerò
la classica palla da 180grs. a punta molle,
oppure una monolitica con puntale in policarbonato
nei luoghi ove il piombo non è ammesso.
Dal momento che utilizzerò una carabina
semiautomatica con una canna di soli 460mm, su
che tipo polvere mi devo indirizzare per non perdere
troppa velocità ?
R. Dal momento che non deve perdere troppa
velocità e che deve anche
massimizzare la densità di caricamento,
deve optare per polveri sferoidali a doppia
base
non eccessivamente lente a bruciare.
Tra i nomi che si possono fare, possiamo citare
la WW-748, la Hodgdon BL-C2, le PEFL 18 e 19 o
le Vectan SP7 e 11. La OAL è normalmente
fissata in 81,00mm
D. ho acquistato un AK74 in 5,45x39mm,
ma non riesco a trovare dati per la
ricarica del suddetto calibro. Mi potete dare
una mano?
R. ammesso di avere tutti i componenti
a disposizione e premesso che la palla
originale è una FMJ-SN che pesa poco
meno di 55grs., potrebbe provare con:
23,5grs. di WW-748
21,0grs. di H-322
23,0grs. di H-335
24,0grs. di BL-C2
22,0grs. di SP-10
20,0grs. di Norma 200
22,0grs. di Norma 201
19,0grs. di IMR-4198
23,0grs. di Lovex D073-5
22,0grs. di Lovex D073-4
19,0grs. di N-120
20,0grs. di N-130
In linea teorica le palle dovrebbero avere
un diametro di .215", ma vanno benissimo
anche le palle da 55grs. comunemente
impiegate per la ricarica del .223".
D.
ho letto sulla vostra pagina riguardo
alla ricarica del 7,62x39mm, che sconsigliate
l'uso di palle superiori ai canonici 123grs,
in quanto, palle sui 150/155grs portano ad un'usura
precoce dell'arma. Volevo gentilmente chiedervi,
se tale avvertimento riguarda solo armi semiautomatiche,
oppure anche carabine in bolt action. io
ricarico, oltre al suddetto calibro, anche
altri in cui ( per esempio il 308w) la scelta del peso
della palla è inerente al passo della canna,
e comunque non mai motivo di usura più o meno
precoce dell'arma.
R.
la questione è un po' più
complicata di quello che potrebbe apparire.
Il 7,62x39 è nato attorno ad una palla
da circa 8g da 7,87mm di diametro, e non ha una
gamma di peso di palla analoga a quella del 308
Winchester. Il fatto che alcuni vogliano ricaricarlo
con palle che pesano poco meno di 10g alle stesse
velocità della palle da 8g, in modo da ottenere
prestazioni analoghe (o secondo alcuni superiori)
a quelle del 30-30 può causare gravi conseguenze.
A parte le inevitabili problematiche a livello di
pressione, se a parità di impianto termobalistico
e di propellente si aumenta il peso di palla,
si va ad aumentare il rinculo (non solo quello percepito
dal tiratore ma anche quello che l'arma deve sopportare).
L'aumento di rinculo va ovviamente ad incidere su quelli
che sono i cinematismi del ciclo di fuoco, ed è
per questo motivo che un'arma semiautomatica si usura
in maniera precoce. La stabilizzazione giroscopica è
comunque assicurata anche con le palle da 150-155grs.,
ma rimane comunque sbagliato il fatto di voler fare sparare
(come fanno in molti) il 7,62x39 se fosse un 30-30, o peggio
un 308Winchester, per potere abbattere grossi esemplari di
cervi o cinghiali. Quello che molti non capiscono è che
il binomio arma munizione deve essere scelto in funzione della
preda che si intende cacciare. Non si può pretendere
di ottenere dal 7,62x39mm le stesse prestazioni che hanno
munizioni con impianto termobalistico completamente differente.
D. dovrei fare un regalo a X e lui
vorrebbe tanto un fucile, e visto che
sarebbe il suo primo fucile non voleva spendere
tanto, anche perchè come ho
già detto sono io che dovrei comprarlo
ed i fondi sono limitati.Lui ha messo gli occhi
su una serie 700 Remington o sulla serie
Axis della Savage (prodotto in offerta, al momento,
a circa €500 con ottica inclusa). Quale sarebbe
il più adatto essendo appunto il primo fucile?
R. nella sua lettera Lei non specifica
quale sia esattamente l'oggetto dei desideri
del suo fidanzato, cioè non chiarisce
se quello che interessa è
un'arma da usare unicamente al poligono (cioè
da tiro) oppure se vuole un'arma da
caccia. Dato che parla di Remington della serie
700 , parrebbe che l'oggetto sia un'arma da
tiro. La serie 700 di Remington è una della più
diffuse al mondo, e sicuramente è una
delle più vendute (se non la più
venduta) in Italia. Un bel modello è sicuramente
il Remington M-700 "Police" , che è l'arma preferita
da chi comincia a sparare con le armi a canna rigata
per la prima volta. Ha un canna pesante e un calcio in
kevlar/fibra di carbonio con anima in alluminio
areonautico (tutti elementi essenziali per la precisione).
Il prezzo è sui 1300 - 1400 euro (a seconda
dell'onestà dell'armiere), ma potrebe
trovarlo anche a meno. Poi c'è il Remington
M-700 "Sendero" che è molto simile al Police
e che è sempre un'ottima arma. Se le interessa
un'alternativa economica sempre nell'ambito della serie
700, può acquistare un Remington M 700 SPS VARMINT
HB. Si tratta di un'arma molto simile al "Police" o al
"Sendero", solo che usa un calcio di materiale poco
pregiato (policarbonato) rispetto ai primi due. Questo porta
il prezzo di vendita al dettaglio a circa 900 euro (contro
il 1300 del Police, per esempio).L'arma comunque
è molto precisa, e poi il suo fidanzato potrà
elaborarla a proprio piacimento dopo averla acquistata,
eventualmente applicando una calcio di materiale più
pregiato (o qualsiasi altro accessorio reperibile in
commercio). I Savage sono ottime armi ma sono poco conosciuti
in Italia, e quindi poco apprezzati. I modelli più
diffusi, ed i più validi, sono i modelli 10 e
12. Prima di fare qualsiasi tipo di acquisto, le conviene fare
il giro di tutte le armierie della sua zona e di informarsi
il più possibile su prezzi e disponibilità
dei vari tipi di armi. Siamo a fine agosto, e in questo periodo
molte armerie fanno delle promozioni o degli sconti per cercare
di attrarre la clientela. Provi ad informarsi.
Detto questo, se ha limiti stringenti
per quanto attiene la cifra da spendere,
potrebbe fare una di queste tre cose :
- fare una ricerca attenta nel settore
dell'usato. Comprando un'arma
usata spesso si fa un ottimo affare. Le armerie,
in genere, sono piene zeppe di armi
usate in condizioni "pari al nuovo", cioè
di armi che spesso hanno meno di un mese
di vita (nelle mani del precedente proprietario)
e che sono state subito rivendute per i
motivi più disparati (noia, acquisto
errato, stupidità del precedente proprietario,
etc.). Può poi trovare anche armi
che erano in collezione e che non sono mai state usate.
Se non le va di fare fisicamente il giro delle armerie
della sua zona, può migliorare la ricerca
visitando i siti internet delle riviste di armi (per
esempio, www.armietiro.it) , che spesso hanno una
parte dedicata a mettere in contatto coloro i
quali vendono armi (usate) con quelli che desiderano
acquistarle
- comprare prima l'arma e poi, a distanza
di tempo, l'ottica
- rinviare l'acquisto a tempi futuri,
quando avrà messo da parte
una somma più consistente che le consenta
una maggiore gamma di scelte
Due ultimi consigli :
- per l'ottica di puntamento vale sempre
il proverbio CHI PIU' SPENDE, MENO
SPENDE. Non si faccia mai ingannare da due
cose : prezzi troppo bassi (= l'ottica è
fatta con materiali scadenti) e ottiche
troppo leggere (l'ottica è fatta con
materiali troppo sottili e usa lenti di plastica
e non di vetro). Non è detto che debba
per forza spedere 2000 - 3000euro per un'ottica.
Però se l'ottica costa troppo poco (oppure
se costa troppo poco ed è pure in offerta),
la cosa la deve insospettire. Altra cosa. Ci sono
armieri disonesti che montano ottiche per armi
ad aria compressa su armi da fuoco, con il risultato
che l'ottica si romperà in breve tempo.
- stia alla larga da ottiche di produttori
sconosciuti o nuovi. Per orientarsi
meglio, questi sono i nomi di alcuni dei
costruttori di ottiche più famosi
che potrebbe trovare in armeria: ZEISS,
SWAROVSKI, MEOPTA, KAHLES, SCHMIDT & BENDER,
IOR, FOG-GORLITZ, LEICA, STEINER, HENSOLDT,
WEAVER, BSA, REDFIELD, LEUPOLD, BURRIS,
D. come faccio a capire
se le mie ricariche stanno sviluppando
delle pressioni eccessive
senza possedere strumentazioni particolarmente
complesse o costose?
R. domanda molto
difficile!! Un prima prima osservazione
che si può fare, piuttosto
banale, è quella di verificare
se il rinculo e la vampa di bocca
sono eccessivi, specie paragonandoli
a ricariche fatte in precedenza
con polveri diverse o con la stessa polvere ma
in dosi diverse. Si tratta di una valutazione
non sempre facile da fare, per i seguenti motivi:
- per vedere bene la vampa
di bocca occorre essere di lato
e non dietro all'arma
- non è facile
capire se la vampa di bocca è
"normale" o se è "eccessiva"
con riferimento a qualsiasi calibro
- non è facile
capire se il rinculo è "normale"
o se è "eccessivo" specie
con riferimento alle cartucce magnum
Un'altra valutazione molto
empirica è quella di verificare
se:
- l'esplusione è
troppo violenta, o decisamente anomala,
per le armi semiautomatiche (non importa
se lunghe o corte)
- se l'otturatore è
palesemente duro da aprire per le
armi a ripetizione ordinaria
Un altro particolare che
può essere osservato è
lo stato degli inneschi sui
bossoli di risulta. Se le pressioni
sono
nella norma, i bordi dell'innesco
sono palesemente rotondi e ben distanziati
dai bordi della rispettiva sede. Se le
pressioni
sono alte (e quindi sopra
la norma), si possono notare (1) un appiattimento
della coppetta più o meno evidente,
(2) un avvicinamento dei bordi dell'innesco
alla sede e (3) un'impronta del percussore
molto marcata. Se le pressioni
sono eccessive,
si possono notare (1) un appiattimento COMPLETO
della coppetta, (2) un avvicinamento NETTO
dei bordi dell'innesco alla sede e (3) un'impronta
del percussore del tutto fuori luogo (c.d.
craterizzazione), che può a volte lasciare
spazio ad una vera e propria perforazione.
Questo tipo di osservazione normalmente
è abbastanza semplice da eseguire,
mentre in altri casi richiede una notevole esperienza.
A ciò va aggiunto che la coppetta dell'innesco
ha una durezza che può variare tra lotto
e lotto o da un produttore all'altro, e questo potrebbe
trarre in inganno gli osservatori meno esperti così
come quelli molto abili, specie nel caso di pressioni
alte ma non altissime. Un ulteriore metodo
di verifica, sempre riferito agli inneschi, è
quello relativo all'analisi degli inneschi estratti
dai bossoli di risulta. Se si raccolgono i bossolo
di risulta e si estraggono i rispettivi inneschi
per analizzarli visivamente, si potrà
notare che:
- se la ricarica sviluppa
pressioni nella norma,
l'innesco avrà i bordi
della coppetta tondi e non ci saranno
segni di fuga di gas sui bordi nella parte
bassa (cioè quella che entra
in contatto con la sede dell'innesco).
- se la ricarica sviluppa
pressioni ALTE, l'innesco
avrà i bordi della
coppetta leggermente piatti e compariranno
i primi segni di fuga di gas sui
bordi nella parte bassa (cioè
quella che entra in contatto con la sede dell'innesco).
- se la ricarica sviluppa
pressioni ECCESSIVE,
l'innesco avrà i bordi
della coppetta più o meno spianati
e saranno presenti dei palesi segni
di fuga di gas sui bordi nella parte bassa
(cioè quella che entra in contatto con
la sede dell'innesco).
Un diverso metodo di verifica
è quello che prevede l'utilizzo
del calibro a corsoio o di un micrometro
centesimale. Si tratta di effettuare
la misurazione del diametro della base
del bossolo a ridosso del solco di estrazione,
e di paragonarla con la misura contenuta (per
quella stessa cartuccia) nella schede
CIP. A titolo di esempio:
- se la ricarica sviluppa
pressioni nella norma,
il bossolo di risulta sarà
dilatato di 0,10 - 0,13mm rispetto
a un bossolo commerciale (o ricalibrato
con l'apposita matrice durante il processo
di ricarica casalinga).
- se la ricarica sviluppa
pressioni ALTE, il
bossolo di risulta sarà dilatato
di 0,17 - 0,18mm rispetto a un bossolo
commerciale (o ricalibrato con l'apposita
matrice durante il processo di ricarica
casalinga).
- se la ricarica sviluppa
pressioni ECCESSIVE,
il bossolo di risulta sarà
dilatato di 0,20mm ed oltre rispetto
a un bossolo commerciale (o ricalibrato
con l'apposita matrice durante
il processo di ricarica casalinga)
Anche questo metodo presenta
dei difetti, in quanto anche pressioni
nettamente superiori rispetto alla
pressione media massimale in una cartuccia
per fucile di volumetria piccola o media
(per esempo il 223 Remington o il 30-06 Springfield)
determinano una deformazione anaelastica
netta delle sedi degli inneschi (c.d. cedimento
della sede), ma una dilatazione del bossolo
nella zona basale molto scarsa o addirittura
esigua. Questo potrebbe trarre in inganno moltissime
persone, anche molto esperte nella ricarica casalinga.
All'opposto, non va dimenticato che un lotto
di bossoli particolarmente morbido potrebbe
originare deformazioni anaelastiche, in
più punti, ma per motivi che non hanno
nulla a che vedere con le pressioni eccessive!!
Concludendo, unendo l'osservazione degli
inneschi con la misurazione effettuata con
il calibro a corsoio o il micrometro, qualsiasi
ricaricatore può fare una valutazione
che, pur
non potendosi definire scientificamente
inoppugnabile, si avvicina abbastanza
alla realtà.
D. ho allestito un monocanna
Baikal in calibro .308W con ottica Zeiss
duralyt 3-12x50 ed attacco rapido Contessa
Alessandro. Ho fatto allegerire lo
scatto da un armiere competente e sono andato
con tanto entusiasmo al poligono per effettuare
la taratura a 100 m con le seguenti munizioni
Remington SP da 180gr che avevo da 4-5 anni
ma adeguatamente mantenute. Il risultato
è stato una successione di colpi alcuni
centrati ed altri sempre centrati ma alti anche di
15 cm, questo è accaduto per 10-12 cartucce
fino a che sono arrivato al punto di gettare nel cestino
le restanti 8. Dove sta il problema? Questo “effetto”
può attribuirsi alle cartucce oppure ad altro?
R. purtroppo la causa potrebbe non
essere una sola e non è
facile individuarla. Alcune della cause
potrebbero essere le seguenti:
- distanza occhio - oculare non
costante tra un colpo e l'altro
- contatto tra guancia e calcio
non costante tra un colpo e l'altro
- bersaglio non inquadrato correttamente
attraverso l'ottica, oppure
non inquadrato in modo costante tra un colpo
e l'altro
- canna non pulita
- contatto tra polpastrello e faccia
del grilletto non costante tra un
colpo e l'altro
- trazione del grilletto erronea
- velocità non costante nel
lotto delle munizioni dovuta ad
un difetto di produzione, con conseguente
sostanziale variazione nella scatola di
munizioni che ha usato (N.B. questa è
la causa più probabile)
- arma non adeguatamente appoggiata
o appoggiata in modo non costante
tra un colpo e l'altro (questa è
un altra causa molto probabile)
- appoggio dell'arma troppo rigido
o troppo morbido
- anelli o attacchi non adeguatamente
serrati
Se ha controllato ottica e attacchi
è già a buon punto.
Provi a verificare anche le altre possibili
cause Ad ogni modo, se i colpi sono centrati,
non è sicuramente un problema di canna,
altrimenti sarebbero stati tutti sparpagliati.
D. usando il simulatore QL mi sono
accorto che viene richiesta la lunghezza
della palla, ma le palle che uso io, per
un dato calibro, sono tutte di lunghezze diverse:
sto sbagliando qualcosa? come faccio?
R. la soluzione è molto più
semplice quello che comunemente
si crede. Il programma ha al suo
interno le lunghezze standard fornite dai produttori
dei singoli pezzi, quindi per la palla
X da N grs. c'è la lunghezza nominale
della palla così come l'ha fornita il produttore
della palla X. Premesso ciò,
è normale che in una scatola (o più
scatole o in un certo lotto) le palle abbiano
delle lunghezze leggermente diverse (rispetto al valore
dei default contenuto nel simulatore) ma sono
sempre all'interno delle tolleranze costruttive
che il produttore X ha indicato all'ideatore del
simulatore. Precisato questo, quello che non
appare immediatamente evidente in seguito all'uso del
simulatore, è che per il produttore X (o
qualsiasi altro produttore che abbia fornito i dati
relativi ai suoi prodotti) il contenuto della scatola è
equiparabile alla lunghezza nominale fornita (+/-
la tolleranza produttiva). Questo significa che non
è necesssario preoccuparsi se una palla è
leggermente più corta/lunga dell'altra, perchè
utilizzando la dimensione fornita dal simulatore, le
munizioni che verranno ottenute saranno sempre entro i margini
di sicurezza. Ovviamente a patto di usare dosi di polvere
entro il massimo ed il minimo previsti per quel dato
binomio arma/munizione.La preghiamo di riflettere
su questi elementi:
- una variazione di qualche decimo
o centesimo di mm non altera significativamente
la volumetria interna di una munizione
di dimensioni medie. Se così
non fosse, a livello industriale tutti i produttori
dovrebbero misurare anche la capacità
di tutti i bossoli, e si enterebbe in
un circolo vizioso dal quale sarebbe difficile
uscire
- se produttori come Federal (che usa
palle Sierra per le linea Gold Medal)
usano la medesima carica di polvere per
ogni palla in un dato calibro (per un certo
binomio polvere/palla), non ci sono ragioni
per cui, chi ricarica personalmente le proprie
munizioni, si debba preoccupare
- molti produttori usano QickLoad
senza alcun problema
L'unico soggetto che può ragionevolmente
variare le lunghezze di default contenute
nel simulatore, è il produttore,
che lo comunica al produttore del simulatore,
il quale ne terrà conto per gli
aggiornamenti che, di tanto in tanto, vengono pubblicati.
Questa è la spiegazione che ci è
stata fornita da chi ha lavorato per realizzare
il simulatore balistico. Detto ciò,
se non trova soddisfacente questa soluzione,
potrebbe agire come segue:
- acquistare un pareggiatore di punte
in un negozio specializzato nella disciplina
del Bench-Rest
- prendere la scatola di palle che
intende utilizzare per la ricarica
- misurare le palle con il calibro
ed identificare la più corta
- usare il pareggiatore di palle per
ottenere tutte le palle (della scatola)
della medesima lughezza
D. è possibile
acquistare il Barrett? Mi riferisco
in particolare al modello M82A1
cal 416. Se si, dove rivolgersi? Inoltre dove
acquistare gli articoli per la ricarica?
R. attualmente l’unico
Barrett in calibro .416 Barrett
importato in Italia è il modello
99, che è a ripetizione
ordinaria (cioè ad otturatore
girevole scorrevole). Il modello
82A1 in .416 non è attualmente
disponibile sul mercato italiano. Gli articoli
per la ricarica del .416 Barrett si possono trovare
presso armerie altamente specializzate,
rivenditori specializzati (la MIDWAY ITALIA,
che è il più grosso rivenditore
italiano di articoli per ricarica) e presso
l'importatore italiano del marchio Barrett.
D. di norma le cartucce
derivano il loro nome dal diametro
della palla (44 Magnum, 45 ACP, 10
Auto, 9 para, ...), mentre così
non è avvenuto per il 38 (38 special,
38 super auto, ...) che usa una palla da
.357". A cosa è dovuta questa stranezza?
R. bella domanda!! Secondo
la ricostruzione storica più
accreditata, il riferimento a
38 centesimi di pollice dovrebbe essere
ricercato nel diametro del bossolo.
L'origine della denominazione va ricercata
nel fatto che il calibro progenitore,
cioè il .38 Colt Short era stato creato per
essere usato in armi ad avancarica in calibro
.36 convertite per l'uso di munizionamento metallico.
Queste armi avevano il diametro della camera
pari a 38 centesimi di pollice e richiedevano
un proiettile particolare che avesse la
parte sporgente della palla dello stesso diametro
della camera. Questa pare che sia la ragione
per cui, da allora, tutte le cartucce che sono state
derivate dal 38 Colt, o che ad esso sono riconducibili
in qualche maniera, vengono chiamate "38",
anche se il diametro della palla è di 357.
D. vi scrivo per confrontarmi
con voi sul mio iter di pulizia
di un modello akm (ak47). Nel vostro
libro:"Compendio al moderno tiro
di interdizione" trattate l' argomento
pulizia in merito però a canne destinate
ad un utilizzo di precisione, altro mondo
rispetto agli standard di un normale
fucile da fanteria.Quali sarebbero normalmente
le fasi di pulizia di un armiere militare
sui fucili d' assalto tipo m4, ak
ecc? Personalmente tratto il mio akm nel seguente
modo:
- smontaggio e pulizia/sgrassamento
con kerosene e aria compressa
- immissione nella canna
della schiuma millfoam per 30 minuti
- passaggio all' interno
della canna con il boresnake
della Hoppe's (almeno tre passate
per permettere alla canna di asciugare
e lasciare un film protettivo)
- oliare con un CLP i
punti soggetti ad attriti
- rimontaggio della carabina
Chiedevo se a vostro parere
l'operazione è giusta o
se necessita qualche accorgimento? Inoltre
vi chiedo se a vostro parere in assenza
di un lubrificante CLP possa essere
usata qualche goccia di olio sintetico
per motore, dal momento che pure quello
nasce per annullare attriti fra superfici
in moto?
R. in breve:
- la procedura che ha
indicato è corretta
- non sono necessarie
modifiche a quello che fa attualmente
- il ricorso eventuale
all'olio per motore è una
soluzione logica a possibili carenze
di prodotti specifici. Nella peggiore
delle ipotesi, è sempre meglio
un'arma sporca ma comunque lubrificata,
piuttosto che un'arma sporca e priva di qualsiasi
traccia di lubrificante
D. vorrei conoscere
le caratteristiche della palla XP-3
della Winchester da 180 grani in calibro
30. Gradirei sapere se veramente è
una monolitica tipo la barnes ttsx tipped
e la sua conformazione.
R. le WW XP-3 presentano numerosi
profili di similitudine con le
precedenti WW FAIL-SAFE. In pratica possono
essere definite come delle FAIL-SAFE con
l'aggiunta di un puntale in policarbonato per
aumentare il coefficiente balistico. Le
uniche WW fatte integralmente di rame sono
le E-TIP. Le XP-3 sono fatte in rame, ma hanno
comunque un nucleo in piombo antimoniale
bloccato in sede da una crimpatura e da un disco
di acciaio.
D. Come faccio a ricaricare
il 6XC?
R. bella domanda!! La
cartuccia calibro 6XC è un
derivato parziale della cartuccia calibro
.22-250 Remington, con il colletto
ampliato per potere ospitare palle da 6mm di
diametro (.243") e l'angolo di spalla modificato
a 30° per massimizzare la volumetria
interna. Si tratta di una cartuccia
destinata
unicamente all'attività sportiva,
con specifico riferimento al tiro ai bersagli
cartacei a lunga distanza. Il suo inventore
è l'americano D. Tubb, motivo per cui
la cartuccia è anche chiamata 6XC Tubb
o 6mm Tubb. Secondo il suo inventore, questa cartuccia
presenterebbe i seguenti VANTAGGI :
- è più corta del
22-250 Remington, e quindi durante
la ricalibratura il bossolo è sottoposto
ad un minore stress in senso longitudinale,
il che riduce la comparsa dell'incruditura
dell'ottone
- ha una volumetria interna
inferiore al .243 Winchester (N.B.
ci sono circa 7grs. in meno di polvere
a parita di peso di palla impiegata),
pur garantendo le stesse prestazioni,
il che significa maggiore efficienza
termobalistica
- il bossolo è meno incline
a generare fenomeni di migrazione
di materiale verso il colletto e la bocca
in seguito allo sparo, limitando di molto
la necessità di eseguire operazioni
di riduzione della eventuale lunghezza
eccessiva tramite l'impiego del tornietto rifilatore
- scarso rinculo se paragonato ad
altre cartucce come il 6,5-284 Norma
o il 308 Wichester
Le dimensioni principali della cartuccia
sono le seguenti :
-
Diametro
massimo del proiettile
= 6,17mm (.243")
-
Lunghezza
massima della cartuccia
assemblata (O.A.L.) = 71,12
mm
-
Lunghezza
massima del bossolo
= 48,26mm, ma in sede di
ricarica casalinga i bossoli vengono
tagliati e rifilati a 48,00mm
esatti
-
Lunghezza
del bossolo SOPRA la spalla
(tipica) = 40,91mm
- Lunghezza
del bossolo SOTTO la spalla (tipica)
= 38,61mm
- Angolo
di spalla =30°
- Diametro del
colletto = 6,91mm
-
Diametro
alla base della spalla
= 11,56mm
-
Diametro
alla base del corpo = 11,91mm
-
Diametro
del fondello = 11,96mm
-
Pressione
di esercizio (media massimale)
= 3850 bar (385MPa)
-
Tipologia
degli inneschi = Large
Rifle Standard
-
Passo
di rigatura (commerciale) tipico
= tra 1 giro in 7" e 1 giro in 8"
per canne lunghe tra 685 e 813mm
Purtroppo si tratta di una cartuccia
pressochè inesistente
fuori dagli USA, per cui è molto
difficile trovare sia i dati di ricarica
che i componenti per la ricarica personalizzata
delle proprie munizioni. Per quanto riguarda
i componenti, le palle sono le più semplici
da reperire in armeria, dato che non sono
altro che le classiche palle da tiro per il
calibro 6mm. La cartuccia è stata concepita
unicamente per il tiro le palle da 115 - 117grs.,
che con il 6mm BR sarebbero troppo pesanti. I ricaricatori
più smaliziati sono soliti usare tutta
la gamma di pesi di palla con peso compreso tra
90 e 115grs. Va precisato che la cartuccia viene
normalmente impiegata in canne con lunghezza compresa
tra 685 e 813 mm (cioè 27 e 32"). Il passo è
normalmente compreso tra 1 in 7" e 1 in 8". Gli inneschi
sono i large rifle standard, dato che con dosi di propellente
superiori ai 35grs., l'accensione della carica di
lancio diverrebbe critica usando inneschi del tipo small
rifle (standard o magnuum). Le polveri vengono normalmente
scelte tra quelle abbastanza lente a bruciare, come
IMR-4831, Norma MRP, H-1000 SP-12, e così via.
I bossoli sono prodotti da pochissime aziende, una della quali
è la Norma. Altre case produttrici di bossoli sono
le americane Tubb Ammo e Superior Shooting System, i cui prodotti
non sono però reperibili in Italia all'atto della
stesura di queste note. In teoria sarebbe possibile ricavare
i bossoli del 6XC partendo da quelli del 22-250 Remington,
tramite un procedimento di formatura a freddo (passandoli
in una matrice di ricalibratura totale per il 6XC),
ma il risultato è quello di provocare una vistosa
deformazione anaelastica del bossolo poco al di sotto della
spalla. Le deformazione dovrebbe sparire con la successiva
operazione di formatura a caldo, solo che il bossolo così
deformato quasi sempre non riesce ad entrare nella camera
dell'arma. Si può tentare di eliminare il problema
della deformazione anaelastica passando PRIMA il bossolo del
.22-250 Remington in una matrice di ricalibratura totale
per il .308 Winchester, ma serve una pressa monostazione sulla
quale va montata una griffa reggibossolo debitamente
modificata. Fatto questo, sarebbe possibile il passaggio
in una matrice di ricalibratura totale del 6XC, senza avere
una palese deformazione anaelastica, ma si tratta di una
operazione da lasciare solo ai ricaricatori più esperti!!
Per quanto riguarda le matrici, attualmente vengono prodotte
alla Redding o dalla Superior Shooting System. Venedo
alla ricarica, si possono prendere come base i seguenti dati,
ricordandosi di
cominciare sempre dalla dose minima
:
Palla da 90 - 95grs.
Norma MRP da 40 a 44,5
Norma URP da 35 a 39,5
Norma 204 da 37 a 41
Norma 203/B da 32 a 36,5
WW-760 da 36 a 40,5
H-380 da 34 a 38
H-414 da 36 a 40,5
H-1000 da 38 a 42
N-165 da 38 a 42
N-160 da 37 a 41
N-560 da 39 a 43,5
N-550 da 36 a 40
N-540 da 33 a 37
N-150 da 34 a 38
N-140 da 33 a 37
N-135 da 31 a 35
IMR-4320 da 32 a 36
IMR-4064 da 32 a 36,5
IMR-4350 da 35 a 39
IMR-4831 da 36 a 40,5
IMR-7828 da 37 a 41
SP-11 da 34 a 38,5
SP-12 da 41 a 45
Palla da 105 - 107grs.
Norma MRP da 39 a 43,5
Norma URP da 34 a 38,5
Nomra 204 da 36 a 40
Norma 203/B da 31 a 35,5
WW-760 da 35 a 39,5
H-380 da 33 a 37
H-414 da 35 a 39,5
H-1000 da 37 a 41
N-165 da 37 a 41
N-160 da 36 a 40
N-560 da 38 a 42,5
N-550 da 35 a 39
N-540 da 32 a 36
N-150 da 33 a 37
N-140 da 32 a 36
N-135 da 30 a 34
IMR-4320 da 31 a 35
IMR-4064 da 31 a 35,5
IMR-4350 da 34 a 38
IMR-4831 da 35 a 39,5
IMR-7828 da 36 a 40
SP-11 da 33 a 37,5
SP-12 da 40 a 44
Palla da 115 - 117grs.
Norma MRP da 38 a 42,5
Norma URP da 33 a 37,5
Nomra 204 da 35 a 39
Norma 203/B da 30 a 34,5
WW-760 da 34 a 38,5
H-380 da 32 a 36
H-414 da 34 a 38,5
H-1000 da 36 a 40
N-165 da 36 a 40
N-160 da 35 a 39
N-560 da 37 a 41,5
N-550 da 34 a 38
N-540 da 31 a 35
N-150 da 32 a 36
N-140 da 31 a 35
N-135 da 29 a 33
IMR-4320 da 30 a 34
IMR-4064 da 30 a 34,5
IMR-4350 da 33 a 37
IMR-4831 da 34 a 38,5
IMR-7828 da 35 a 39
SP-11 da 32 a 36,5
SP-12 da 39 a 43
D. desideravo
ricevere consigli in merito ai pesi
di palla da scegliere per i seguenti
calibri: (1) 9x21, (2) 38special,
(3) 45 acp. Premetto
che per la ricarica utilizzerò
unicamente la SIPE-N e che l'uso delle
ricariche sarebbe il tiro a 25 metri di
precisione o il TDO/TDS. Le armi nelle quali
utilizzerò le mie ricariche sono:
(1) glock M-19, (2) S&W M-67 canna da
4" , (3) H&K usp 45acp. Attualmente sarei
orientato ad acquistare le Target Bullets
della serie hard cast , per
via dell'estrema durezza della lega prodotta
da questa azienda, che si avvicina molto alle
ogive ramate, al fine di ottenere uno scarso
impiombamento delle canne. Un ulteriore orientamento
sarebbe quello di scegliere pesi molto leggeri
per rispettivo calibro, al fine di risparmiare
sui costi optando per:
1) 118 grani per
il 9x21
2) 130 grani per
il 38spl
3) 175 grani per
il 45 acp
La cosa che mi scoraggia
dall'acquisto, oltre alle eventuali
prestazioni balistiche, che sconosco
per gli usi soprascritti e di cui
chiedo delucidazioni per i rispettivi
anomali pesi di palla sopraelencato, è
anche la scarsa diffusione per gli stessi
pesi, di tabelle di ricarica sulla la Sipe
N. Che ne pensate? Che dosi di SIPE-N consigliate,
se ritenete valide le scelte? Quali altri
pesi eventualmente consigliate? Quale
marca di ogive oltre la Target Bullet eventualmente
scegliere dalle prestazioni sovrapponibili?
R. in astratto,
per l'acquisto non ci sono preclusioni
di sorta. Per prima cosa, faccia
il giro delle armerie della zona per
chiedere cosa vendono e a che prezzo.
Poi interpelli principali distributori
italiani di materiali per ricarica e i
produttori di palle per sentire cosa le propongono.
Se ritiene che le Target Bullet facciano
al caso suo, allora va benissimo. Per prima cosa,
ha fatto bene a verificare la durezza, dato
che una palla troppo morbida crea solo dei problemi
di sporco e di scarsa precisione. Se sono le
palle più dure che riesce a trovare, questo
è molto positivo. La caratteristica
è molto importante e va sfruttata a dovere.
Il fatto è che il piombo (e la lega) tende
a scavalcare la rigatura, e ad arrivare male
sul bersaglio. Bisogna sempre fare in modo di trovare
la lega più dura possibile (cosa sulla quale
i produttori tendono spesso a mescolare le carte),
perchè altrimenti ci saranno solo problemi
di pulizia e di precisione. Detto questo, prima di
acquistare le palle, cerchi di sapere BENE il diametro!!
Questo è molto importante perchè
se anche le palle sono dure e non impiombano (cosa importantissima),
se il diametro non corretto in relazione
al calibro, non saranno mai precise. Questo causa
notevoli arrabbiature. Se parliamo di
palle in
lega, i diametri devono essere :
- per il 9mm =
9,04mm / .356"
- per il .38Spl
= 9,06mm / .357"
- per il .45 =
11,48mm / .452"
Prima di procedere
all'acquisto cerchi di ottenere
più informazioni possibili
su questo aspetto. Non c'è
nulla di peggio di avere in casa centinaia
di palle sottocalibrate e di non sapere
come fare ad usarle. Per la ricarica, di problemi
particolari non ne esistono molti.
Le palle del 9mm si possono ricaricare usando
le stesse dosi delle palle da 115grs. Una differenza
di peso di 0,003grs. è trascurabile,
e comunque tenga conto del fatto che
le dosi con le palle in lega sono più basse
rispetto a quelle delle palle blindate. A ciò
aggiunga anche che con le palle in lega, le tolleranze
costruttive sono spesso piuttosto "
allegre",
anche se i produttori non lo dicono mai. Per il
38Spl può usare come base di partenza i dati
riferiti alle palle da 125grs. Dopo avere completato
la sperimentazione e dopo avere osservato come si
comporta la SUA arma, sceglierà le dosi
più opportune. Infine, per il 45 può
cominciare a ricaricare partendo dalle dosi relative
alle palle da 185grs. ricordandosi che può
mettere dentro un quantitativo maggiore di propellente,
e che alla fine dovrà fare gli adattamenti
del caso. Ovviamente, tutte le volte che si comincia
a caricare con dei componenti nuovi, occorre iniziare
sempre dalla dose indicata come minima per qualsiasi
polvere.
D. sono in difficoltà
dal momento che nonostante
abbia letto la ricarica Vs non
riesco a trovare i dati che mi
occorrono per la ricarica con il materiale
attualmente a mia disposizione
nella calura e chiusura estiva:
- Calibro 45acp
pistola W.C.CQB elite
- Palle SPEER
TMJ RN da 230grani catalogo 4480
- Palle SPEER TMJ
FP da 200grani catalogo 4471
- Palle SIERRA FMJ
da 230 grani
- Polvere Vihtavuori
N340
- Bossoli Remington,Fiocchi.
Non ho il manuale Speer,
e quello Vithvuori non
prevede quelle palle. Sarei contento
di conoscere anche altre Soluzioni
migliori, infine uso poligono ed altro.
Desidererei sapere dosi min e max
della polvere citata, e COL ed una curiosità
da pricipiante, il Seater micrometrico
della Redding funziona anche
da taper?
R. potrebbe fare così
:
PALLA DA 230GRS.
N-340 5,0 - 6,5grs.
PALLA DA 200GRS.
N-340 5,5 - 7,0grs.
La OAL è di 31,00mm.
Gli inneschi sono i soliti Large
Pistol Standard. Inizi sempre dalla dose
indicata come minima. La matrice di inserimento
della Redding funziona solo da inseritore,
anche perchè nella ricarica di
precisione si preferisce separare le due fasi di
inserimento e crimpatura. Dunque, a meno
che recentissimamente il produttore non abbia
cambiato idea, lo strumento in suo possesso
consente solo l'inserimento micrometrico.
Per crimpare il bossolo (cosa importatissima
nelle cartucce destinate alle armi semiatomatiche),
le conviene usare l'apposita matrice creata
espressamente dalla LEE per risolvere
questo problema.
D. ho la possibilità
di reperire un caricamento
speer gold dot da 270 grani soft
point per uso in carabina. Ho paura di
scassare la 629 o posso azzardare ad usarne
una cinquantina. La midway vende le gold
dot hollow point da 200 e 210 grani (non capisco
questa disponibilità di pesi
cosi simili) ipotizzando l'uso della 200 grani
potete darmi qualche consiglio sulla
ricarica ? Io sul revolver con canna corta
ho molto apprezzato il funzionamento con la 3n37
come detto con palle in lega da 190 grani. La gold
dot mi sembra una palla ben congegnata e non ritengo
il caso di modificarla. Infine riassumo la domanda
cardine: è più lesivo un xtp
da 240 portato a 190/200 grani con eventuale e auspicata
totale frammentazione dentro il selvatico o
una gold point hollow point da 200 grani senza
modifiche?
R. in estrema sintesi
:
-
ho la
possibilità di reperire
un caricamento speer gold dot da 270
grani soft point per uso in carabina
ho paura di scassare la 629 o posso azzardare
ad usarne una cinquantina
= sono palle specifiche per caccia e per
impiego in carabina. E' chiaro che l'arma
non si danneggia sparandone solo 50. Però
il rinculo sarà pesante.
-
la gold dot
mi sembra una palla ben congegnata
e non ritengo il caso di modificarla.
= nel caso che voglia usarla,
non serve modificare assolutamente
nulla
-
è più
lesivo un xtp da 240 portato
a 190/200 grani con eventuale e auspicata
totale frammentazione dentro il selvatico
o una gold point hollow point
da 200 grani senza modifiche.=
per esperienza personale, le palle che si
frammentano di più sono le Sierra
SJHP o le Remington SJHP da 240grs. Poi ci
sono le Hornady HP/XTP e le Nosler SJHP da 240grs.
Le GFL si frammentano poco o nulla. E' raro
che una GD si frammenti completamente perchè
è parecchio dura. Si espande e può
deformarsi fino a rompersi in pochi pezzi,
ma una frammentazione vera e propria è
molto difficile
D. dovendo provare
ad attingere un selvatico coriaceo
ho optato per il 44 magnum sparato
in 629 classic canna 5 pollici. Premetto
che l'arma ha sparato forse 150 cartucce
magtec 240 grani blindate e poi solo palle
ottime della Target in lega da 190 grani
con cariche a partire da 12,5 a 15,5 (max) di
3n37. premetto che 12,5 grani da una cartuccia
piacevoloissima e molto precisa. 15.5 grani
danno una bella castagna ma secca con l'arma
che non tende a ruotare quando si alza. in questo caso
difficile sparare piu di 50 colpi consecutivi.
a 12,5 sessioni di 100 colpi sono possibili. con le
magtec è difficile arrivare a 50 senza
indolenzimenti. Essendo il selvatico coriaceo presumo
bisogna usare una palla semicamiciata a espansione.
Ho ha disposizione delle palle hornady xtp da 240
grani. approfondendo la cavità con
una fresa da .221 ( .223 reminton )sono riuscito
a portare la palla a 190 grani . mi è venuta
la strana idea di montarci dentro ad interferenza
di 2,5 centesimi/mm un 52 grani cal.
223 sierra. all'impatto la palla piu piccola con
la punta esposta iniziando ad espandersi favorirebbe
l'espansione della xtp per poi separarsi dalla
stessa e costituire un altro proietto a se stante
unendosi al potere lesivo della xtp a questo punto
completamente espansa qualora addirittura frammentata
del tutto . cosa ne pensa di questa astruseria
? con che polvere opererebbe 240 grani complessivi
risultanti? la 3n37 (che mi piace) sarebbe ancora
idonea ? N105 ? N110? altra polvere della Vita?
R. in breve :
-
dovendo provare
ad attingere un selvatico coriaceo
ho optato per il 44 magnum
= le conviene usare una carabina a leva
con palle da 240grs di tipo SJHP unite a
polveri a doppia base e accese da inneschi
magnum. Le polveri migliori in tal senso
sono la WW-296, la H-110 o la SP-3. Un grande
classico, utilizzato da moltissima cacciatori,
sono 24,0grs. di WW-296 dietro ad una palla
da 240grs. ben crimpata nella bocca del
bossolo.
-
premetto che
l'arma ha sparato forse 150 cartucce
= sono pochi per "distruggere"
un'arma, anche se a piena carica. Chiaramente
gli effetti sul polso del tiratore
sono un'altra storia...
-
palle ottime
della Target in lega da 190 grani
con cariche a partire da 12,5 a
15,5 (max) di 3n37. premetto che 12,5 grani
da una cartuccia piacevoloissima e
molto precisa. 15.5 grani danno una bella
castagna ma secca con l'arma che non tende
a ruotare quando si alza. in questo caso
difficile sparare piu di 50 colpi consecutivi.
a 12,5 sessioni di 100 colpi sono possibili
= se le interessa assemblare ricariche
semi-magnum, allora polveri come la 3N37,
3N38, N-350 o simili sono la scelta giusta
-
essendo il
selvatico coriaceo presumo bisogna
usare una palla semicamiciata
a espansione.= si. Prima
ancora però c'è da fare
due cose importanti. PRIMO : conoscere
a memoria l'anatomia della preda, in modo
da abbatterlo a prescindere dalla posizione
e dall'angolazione con cui si presenterà
ai suoi occhi. Si ricordi che, a differenza
di quello che credono in molti, il selvatico
non è un pezzo di carta con disegnato
un centro, ma un animale con una sua anatomia.
SECONDO : le serve spingere ad alta velocità
una palla molto robusta, o altrimenti si sbiciolerà
attraversando i primi centimetri di grasso.
In questo caso otterrà solo una ferita superficiale!!
Il peso classico delle palle da caccia è
240grs. (che è poi il peso attorno al
quale è nata la cartuccia), anche se alcuni cacciatori
usano palle da 270 o addirittura 300grs.
-
la 3n37 (che
mi piace) sarebbe ancora idonea
? N105 ? N110? altra polvere della Vita?
= SI se vuole assemblare una
cartuccia di media potenza. NO se vuole
assemblare una cartuccia da caccia. La
N-105 è dedicata ai calibri magnum
con palle leggere. La N-110 è dedicata
ai magnum con palle pesanti e medio-pesanti.
Nel 44 magnum si usa con palle di peso pari o superiore
ai 240grs. Di solito si usano 21,0 - 21,5grs. di
N-110 con la palla da 240grs. In carabina se
ne usano addirittura 22,0grs. La dose minima è
di 19,0grs. E' chiaro che con una polvere del genere
più la canna è lunga e più la
combustione è ottimale. Inoltre, è
poi ovvio che essendo una polvere magnum
per eccellenza, il rinculo sarà notevole
D. Ho acquistato
recentemente un H&K MR308 con
canna poligonale da 20" Match in passo
1-12". Vi scrivo per avere, se possibile,
qualche suggerimento per la ricarica
di munizioni in questo tipo di canna, essendo
abituato ad utilizzare il 308W solo su
sniper bolt-action (Rem e Sako). Ho provato
ricariche con palle HPBT da 150-155-168gr e
polveri piuttosto veloci (Vihtavuori N135
e Norma N202) ottenenendo risultati alterni,
anche per la lunghezza della canna. In sintesi,
a parità di passo di rigatura, rispetto
ad una rigatura canonica quella poligonale,
trattenendo meno la palla, richiede l'uso di
palle più pesanti (eg. 175-185gr)? In generale
a palle più pesanti corrispondono polveri
più lente, ma con una canna di soli
20" si riescono ad ottenere velocità adeguate?
R. come consigli di
carattere generale si può
dire quanto segue :
- usi solo bossoli
della migliore qualità
- usi inneschi di qualità
- controlli che tutti
i bossoli siano della stessa
lunghezza e che non superino la lunghezza
massima prevista (N.B. è un
parametro importante in generale e lo è
ancora di più per le armi
semiautomatiche)
- controlli che la
tensione del colletto sia idonea
in tutti i bossoli
- non usi polveri
troppo rapide a bruciare perchè
sono poco tollerate dalle armi
semiautomatiche
- controlli che la
cartuccia sia il più coassiale
possibile
Nel caso di specie,
con la sua arma :
- avendo una canna
di soli 20" non potrà ovviamente
ottenere le velocità tipiche
di una canna da 61 o 66cm
- avendo una canna
"leggera" paragonata ad una canna
da tiro, non potrà avere
lo stesso livello di precisione di un'arma
da tiro
- il fatto il avere
uno scatto con un peso di sgancio
di oltre 2Kg potrebbe procurarLe
delle difficoltà pratiche
se cerca la massima precisione. Ponga
attenzione circa il fatto che questo potrebbe
essere il problema più grave con
cui avrà a che fare. Eventuali "rosate
large" non sono tanto dovute al tipo di ricarica
o all'abilità personale del tiratore,
ma piuttosto allo scatto non adatto ad effettuare
del tiro di precisione
Premesso questo, in
estrema sintesi .
- usi solo palle di
tipo HPBT o, in alternativa,
FMJBT. Eviti altri tipi di palla
- scelga palle nella
fascia degli 11 - 12g di peso.
Non di più e non di meno
- la N-135 si è
rivelata spesso troppo rapida
a bruciare per un'arma semiautomatica
e potrebbe dare luogo a problemi di apertura
anticipata
- la Norma 202 è
una scelta migliore rispetto
alla N-135
- una dose di 42,5grs.
di Norma 202 dietro ad una palla
Sierra MK da 175grs. sviluppano
una velocità di 800m/s con
una canna da 24". Usando la sua canna
da 20" chiaramente non porà ottenere
la stessa velocità, ma avrà
comunque una velocità sufficientemente
alta per gli scopi che si prefigge. La
dose di 42,5grs. è considerata
massima dal manuale Norma, per cui potrebbe
benissimo usare la dose di 42,0grs. ottenendo
velocità comunque soddisfacenti.
Si ricordi che eventualmente potrebbe tenere
la OAL a 70,00mm invece dei soliti 71,00 - 71,10mm,
allo scopo di compensare la riduzione di 0,5grs.
- una dose di 42,0grs.
di N-140 unita ad una palla Sierra
MK da 175 potrebbe essere un'alternativa
logica alla carica precedente.
Alcuni usano una dose di 43,0grs. per
avere una migliore densità di caricamento.
Diciamo che dosi comprese tra 42,0
e 42,5grs. di N-140 dietro alla palla da
175grs. consentono di avere risultati più
che soddisfacenti
- una possibile altra
soluzione potrebbe essere rappresentata
da 43,0grs. di Norma 203/B
dietro alla palla Sierra da 175grs.
- volendo potrebbe
usare gli stessi dosaggi indicati
per le palle da 175grs, anche con
le palle con peso di poco inferiore
agli 11g (167- 168grs.)
- da valutare potrebbero
anche essere 42,0grs. di N-140
con le palle da 180 - 185grs.
, oppure 43,0grs. di N-150 con le
palle da 180 - 185grs. , o ancora 42,0grs.
di Norma 203/B con le palle da 180 - 185grs.
D. come faccio
a ricaricare cartucce per il tiro
ridotto con le palle GUNNY?
R. le conviene informarsi
direttamente presso il venditore,
che è l'armeria FMJ.
Può trovare informazioni utili
sul sito
http://www.fmj.it/gunny.htm.
Nel sito sono riportate le
dosi di ricarica e come si deve ricaricare.
Tenga conto che deve riempire il bossolo
anche di semolino o altro materiale inerte,
e che le armi semiautomatiche non funzionano
con queste combinazioni palla - polvere.
D. cosa ne pensate
delle ogive estremamenti pesanti
per il cal 9x21 tipo quelle da
147grani o da 135? Cosa ne pensate delle
ogive ramate? Sono da preferire anche
a quelle in lega di qualità?
R. in breve :
- le palle pesanti
per il 9x21 sono state fatte per
impeghi agonistici. In origine
erano state fatte per la classe open
del tiro dinamico sportivo. Poi si sono
diffuse anche ad altre discipline sportive.
Non hanno impieghi al di fuori di questo
settore. Se poi uno le vuole usare per fare
altro, ognuno è libero di spendere
i propri soldi come meglio crede........
Si ricordi che più sale il peso
di palla e più aumenta
il rinculo (IN QUALSIASI CALIBRO) e, quindi,
diminuisce il controllo durante il tiro rapido
- le palle ramate
sono state fatte perchè
normalmente è raro che una
palla in lega sia molto dura. Lo
scopo era quello di evitare gli impiombamenti
riducendo i costi legati all'acquisto
di palle blindate. L'altro problema
è che le palle in lega di
scarsa qualità tendono a scavalcare
la rigatura, oppure a risultare poco
precise in alcune armi. Allora si è
tentato di risolvere il problema tramite le
palle ramate. Per essere di qualità,
una palla ramata deve essere ad alto spessore,
o al ramatura si sbriciolerà
durante il passaggio nella canna. Ci sono spessori
di 60, 90, 120 e 240 micron. Molte palle in circolazione
sono vendute come "
da 120micron"
, ma in realtà sono da 90 o peggio 60
micron!! Per sparare con sicurezza (= senza
che la ramatura si perda per strada......),
serve uno spessore di almeno 120micron. Sono molto
belle quelle della tedesca H&N. Ad ogni modo,
più lo spessore aumenta e più il prezzo
della palla sale
D. ho acquistato
un Carcano e vorrei dedicarmi
alla ricarica delle mie munizioni, ma
prima di farlo vorrei conoscere esattamente
il diametro della canna della mia arma.
Mi hanno detto che ci sono in commercio dei tamponi
per effettuare questa operazione, ma non
so dove trovarli: come posso fare?
R. per prima
cosa, dovrebbe richiedere l'esecuzione
di questa operazione al suo
armaiolo di fiducia. A parte questo,
la
TANI (un'azienda di Alessandria
specializzata in strumenti per
la ricarica di precisione), ha messo in commercio
un set di 4 tamponi per verificare
l'esatto diametro della canna delle armi
calibro 6,5x52Carcano. I diametri dei tamponi
sono rispettivamente di :
-
RS 6,65mm
(rifiuto servizio) = non deve
mai essere inserito per oltre 20mm
dal vivo di volata e oltre 180mm dal vivo
di culatta
-
AF 6,50mm
(accettazione di fabbrica)
= deve scorrere senza problemi
per tutta la lunghezza della canna
-
UC 6,55mm
(usura canne 1) = usura canna
minima
-
UC 6,60mm
(usura canne 2) = usura canna
media
La realizzazione
è molto curata, dal momento
che le bacchette di acciaio
vengono tornite dal pieno, per poi essere
sottoposte a:
- godronatura
- maschiatura
- rettifica millesimale
- incisione LASER
del diametro esatto sul corpo
Tutti i tamponi
sono filettati, in modo da potere
essere montati facilmente su una
bacchetta di pulizia per armi.
D. ho comperato
palle Barnes TTSX 225 gr da ricaricare
sul mio Remington Police MLR 338
Lm canna 26'' passo 1/10 utilizzando
polvere VIHTAUORI N165. Leggendo
le tabelle sul vostro sito, indicate
come dose minima 88,00gr e dose massima
97,00gr con un OAL di 91,00-92,00mm, invece
leggendo le tabelle Vihtauori per carabina
2007 danno come dose min 83,2 gr e come dose
max 92,8. Potete darmi un vostro consiglio
sulle dosi da provare viste anche le caratteristiche
dell' arma ?
R. non sappiamo in
quali condizioni i tecnici della
vihtavuori hanno provato l'arma,
per cui non le sappiamo rispondere
in modo preciso. Quello che è
certo, è che nel manuale
precedente la stessa vihtavuori dava
come massima una dose di 96,9grs. per la palla
da 225grs. I tecnici della Barnes con
la palla da 225grs. suggeriscono una dose di 94grs.
di IMR-7828, che è una polvere molto
simile alla N-165 come caratteristiche di
combustione. Tanto per avere un'idea, tenga conto
che con 88grs. di N-165 il bossolo appare ancora
abbastanza vuoto, e che 92grs. sono la dose massima
con la palla da 250grs. Forse il motivo di questa
differenza va visto nel fatto che le palle della
Barnes sono più lunghe del normale, per
cui i tecnici della vihtavuori hanno scelto un approcio
più cauto. Però la nostra è
solo un'ipotesi. Per iniziare, provi a partire
da 88grs. e vada fino a 92grs. Controlli ogni eventuale
segno di sovrapressione. Arrivato a questo
punto, se non ha riscontrato problemi potrebbe verificare
se può aumentare la dose con incrementi di
0,5grs. per volta. Controlli come si comporta l'arma
e verifichi a quale dosaggio è più precisa.
Tenga presente che essendo un magnum, i risultati
migliori si hanno di solito alle dosi massime o
quasi massime. Usi una OAL di 92,00mm
D. ho letto
che la H-110 è l'equivalente
della WW-296, e che la HP-38
è l'equivalente della WW-231.
E' possibile avere una tabella
più ampia sull'equivalenza tra
le principali polveri Hodgdon e Winchester?
R. diciamo di
si. Partendo dal presupposto che
la similitudine chimica tra due
propellenti non significa che si
possano usare le stesse dosi a parità
di calibro (ad esempio, la WW-296
e la H-110 sono due polveri sferoidali
a doppia base create per il caricamento di cartucce
magnum per arma corta, ma le dosi di impiego
non sono identiche), una tabella che fornisce
un'equivalenza grossolana (per altro ricavabile
dai dati pubblicati dai rispettivi
produttori) è la seguente:
Hodgdon Trap-100
= WW-452AA
Hodgdon HP-38
= WW-231
Hodgdon HS-6 =
WW-540
Hodgdon HS-7 =
WW-571
Hodgdon H-110
= WW-296
Hodgdon H-414
= WW-760
D. ho sentito
dire che ricaricando il 9x21
si rischia di ottenere l'effetto clessidra.
Cosa significa?
R. con il termine
effetto clessidra, ci si riferisce
al fatto che, ad un esame
visivo, il bossolo di una cartuccia
RICARICATA
appare "
più stretto"
al centro e "
più largo"
alle estremità (= cioè a
livello di bocca e a ridosso del solco
di estrazione). Il fenomeno può
essere causato :
- errata regolazione
delle matrici (
questo è
il motivo principale!!)
- bossoli realizzati
con materiale di scarsa qualità
(N.B. questo è un altro
motivo rilevante)
- usura eccessiva
dei bossoli (N.B. anche questo
è importante, perchè
nei bossoli nuovi l'effetto clessidra
non compare mai, salvo che non ci
sia una regolazione della matrice di ricalibratura
completamente ERRATA!!)
La ragione principale
è che la conicità
del 9x21mm è INFERIORE
a quella del 9x19mm, e se la matrice
(di ricalibratura) è regolata
male, il risultato è quello
di avere un bossolo che viene "
strizzato"
eccessivamente in fase di ricalibratura.
Per eliminare il problema, che è
UNICAMENTE estetico (e che non
causa nessun inconveniente pratico), o si regola
adeguatamente la matrice di ricalibratura,
oppure si acquista una matrice di ricalibratura
custom (presso un produttore di fama mondiale,
oppure facendola realizzare ad hoc da una valente
armaiolo meccanico). Come ultimo consiglio, non
va dimenticato che la
ricarica CORRETTA
di una munizione richiede SEMPRE 4 matrici, e
non solo 3, vale a dire:
- prima matrice
O matrice di ricalibratura e
decapsulamento
- seconda matrice
O matrice di svasatura (e caricamento)
- terza matrice
O matrice di inserimento
- quarta matrice
O matrice di crimpatura
D. vorrei
farmi costruire un'arma custom
in calibro 7mm, ma sono indeciso
tra 7mm WSM e 7mm SAUM. Molti, compreso
l'artigiano che mi deve costruire
l'arma, mi dicono che il 7mm SAUM è meglio
per una questione di allineamento
del proiettile all'anima della canna:
è vero tutto questo?
R. la camera di
cartuccia è composta dalle
seguenti parti :
- camera
- colletto (collo)
- gola
- inizio di rigatura
Cominciando con
la camera (chamber) intesa in senso
stretto, essa è la parte
della canna che alloggia (quasi tutta)
la cartuccia. La realizzazione della camera
non consiste nel "
...fare un buco
ed allargarlo con un alesatore...", come
pensano in molti, ma richiede un compromesso
tra efficienza (dell'arma) e precisione
(sul bersaglio). Una camera "
stretta"
(cioè realizzata alle misure minime
previste dalle schede CIP) consentirà
di ottenere ELEVATI livelli di precisione,
oltre ad AUMENTARE significativamente
la vita operativa dei bossoli (N.B. particolare importante
per chi pratica la ricarica personalizzata
delle proprie munizioni). Tuttavia, una camera
"
stretta" darebbe luogo a malfunzionamenti
se l'arma dovesse essere usata in pessime
condizioni operative o, in alcuni casi, semplicemente
dopo avere sparato un numero esiguo di colpi
(N.B. cioè semplicemente accumulando
la feccia di combustione). Al contrario, una
camera "
larga" (cioè realizzata alle
misure massime previste dalle schede CIP) consentirà
di avere una ELEVATA efficienza, ma la precisione
e la vita operativa dei bossoli saranno SCARSE.
La scelta delle dimensioni della camera è
correlata anche all'esatta misura dello spazio di
battuta, o luce di battuta (headspace) che dir
si voglia, cioè alla distanza esistente tra
la faccia dell'otturatore e la spalla della (camera di)
cartuccia in condizioni di chiusura. Questa distanza
NON è una misura unica, ma una gamma di
misure comprese tra un massimo ed un minimo, e che possono
variare a seconda che si tratti di armi destinate
al mercato civile o al mercato militare. Anche in questo
caso, per scegliere il corretto valore della luce di
battuta andrà fatto un compromesso a seconda
del risultato che si vuole ottenere, nel senso che:
- aumentare il
valore significa aumentare l'efficienza
ma ridurre la durata del
bossoli e la precisione
- diminuire il
valore significa aumentare la durata
del bossoli e la precisione,
ma mettere a rischio il funzionamento
se l'arma è molto sporca
La cosa importante
è che il valore non vada
mai oltre il massimo o il minimo
previsti. Venendo al colletto (o collo),
esso è la parte della camera dove
appoggia il colletto del bossolo. Anche il
diametro del colletto è CRITICO
perchè deve essere:
- sufficientemente
piccolo, per limitare la deformazione
anaelastica del bossolo associata
allo sparo
- sufficientemente
grande, per consentire comunque
un funzionamento privo di incertezze
Nell'individuazione
del diametro adeguato del
colletto, è dunque necessario
fare un compromesso tra esigenze contrapposte,
cioè tra regolarità
di funzionamento e durata dei bossoli.
La gola (throat) è quella piccola
porzione cilindrica anteposta al colletto,
che ha un diametro INFERIORE a quello del
colletto ma SUPERIORE a quello del proiettile
che viene impiegato (N.B. spesso ha
lo stesso diametro dell'anima della canna).
Detto in altri termini, la gola è quella
parte della camera che viene occupata dal proiettile.
Lo scopo della gola è duplice, e cioè
di consentire al proiettile di lasciare il bossolo
e di semplificare l'alimentazione. Anche in questo
caso, per il produttore la realizzazione della
gola consiste nel trovare il giusto compromesso tra
esigenze contrapposte. Infatti, più
la gola è corta e più la precisione
aumenta, ma più la gola è corta e più
aumentano le pressioni in camera. Viceversa,
più la gola è lunga e più la
precisione tende a diminuire, ma una gola più
lunga consente un maggiore controllo sulle pressioni
di esercizio, che saranno più basse. Per quanto
riguarda l'inizio di rigatura (leade), si tratta della
parte anteposta alla gola, dalla quale comincia la rigatura
vera e propria. A seconda dei costruttori, l'inizio di
rigatura può essere:
- più o
meno corto
- più o
meno ripido
Il modo in cui
l'inizio di rigatura è realizzato
ha un'importanza decisiva
per controllare:
- precisione
- velocità
- pressione
La scelta, in
concreto, andrà fatta a
seconda di quelle che sono le reali
esigenze. Qualche esempio potrà
chiarire meglio i termini della
questione. Per un soldato, l'inizio di rigatura
deve essere lungo e poco ripido, in
modo da tenere le pressioni basse e la
funzionalità elevata anche nelle
peggiori condizioni operative possibili.
Ciò andra a discapito della precisione
assoluta, ma colpire un uomo a 300m non è
come fare la rosata più piccola
possibile alla stessa distanza. Viceversa,
per chi si dedica al tiro di precisione (sportivo),
l'inizio di rigatura deve essere corto e
ripido, in modo da massimizzare la precisione
ed ottenere velocità alla bocca
elevate. Premesso tutto questo, per chi deve realizzare
una camera di cartuccia partendo da zero, è
importante avere non solo degli alesatori più
precisi possibile, ma anche la possibilità
di regolare con precisione il centraggio, dopo
averli inseriti nella macchina che dovrà
realizzare la lavorazione. In altre parole :
- prima si dovrà
identificare l'asse della
canna da alesare
- poi si dovrà
identificare l'asse dell'alesatore
- infine, si dovrà
fare coincidere l'asse della
canna con l'asse dell'alesatore
Per quanto attiene
alle differenza concreta tra
Short Magnum (Winchester)
e
Short Action Ultra Magnum (Remington),
la differenza sta essenzialmente
nella lunghezza di collo e dell'inizio
di rigatura, nonchè nell'inclinazione
dell'inizio di rigatura.
Nei SAUM questi parametri sono stati ottimizzati
per migliorare la precisione pura,
che risulta essere sensibilmente migliore
rispetto a quella delle cartucce Short Magnum.
D. ho recentemente
acquistato uno Sharp Pedersoli.
Come posso ricaricare avendo
disposizione i seguenti componenti:
palle 451, 500grs MAXI PEDERSOLI
e polvere caccia SIPE, IK6, Anigrina lamellare,
Balistite C DN - MB?
R. purtroppo
la risposta è negativa.
Per ricaricare il .45-70 con tutta
la gamma di palle disponibili,
e a maggior ragione con la palla da 500grs.,
è necessario ricorrere a
polveri specifiche. Si tratta di polveri
con media velocità di combustione,
che può trovare indicate in
qualsiasi manuale di ricarica, o nella pagina
del nostro sito dedicata al calibro di suo interesse.
Il volere a tutti costi utilizzare polveri
destinate al caricamento di munizioni spezzate
per fucile a canna liscia può unicamente
portare a pericolosi incidenti. Il fatto che
ultimamente in Italia siano in aumento gli incidenti
tra chi ricarica il 45-70, è proprio
dovuto a persone che vogliono assemblare ricariche
per il "tiro ridotto" o per il "tiro da divertimento"
usando polveri nate per il fucile a canna
liscia. Il nostro consiglio, per quanto possa valere,
è quello di acquistare della
polvere specifica
per ricaricare il 45-70, lasciando
le polveri che ci ha indicato
per la ricarica delle cartucce destinate
alle armi a canna liscia.
D. avrei
una domanda piuttosto stupida:
di che cosa è fatta la canna
della Wildey in .475 Wildey Magnum?
Che acciaio è stato usato?
R. stando
al costruttore, si tratta di acciaio
AISI 410 martensitico, sottoposto
a raffreddamento con velocità
costante.
D. è
vero che l'idoneità
al maneggio delle armi si può
autocertificare?
R. si, lo
prevede la L.183/2011. Allo stato
attuale, le PP.AA. o i gestori
di SS.PP. sono tenuti ad acquisire
d'ufficio le informazioni in possesso
di altre PP.AA., oppure sono tenute
ad accettare la dichiarazione sostitutiva
dell'interessato. Detto in altri
termini, una Questura non può
chiedere ad un cittadino la produzione
del certificato di idoneità
al maneggio dopo che ha svolto il relativo
esame, così come la Sezione del
TSN non è obbligata a rilasciare il certificato
di idoneità maneggio senza una
specifica richiesta. Il cittadino può
semplicemente autocertificare l'avvenuto
superamento dell'esame. Ancora, il cittadino
non è nemmeno obbligato a chiedere alla
Sezione del TSN il rilascio del certificato.
Lo può fare, ma non è obbligato
a farlo. La Sezione del TSN, su richiesta della
Questura competente per territorio, può
confermare o meno che un dato cittadino ha sostenuto
positivamente l'esame per il maneggio delle armi da
fuoco.
D. qualche
azienda distribuisce ogive
per il .38Spl trafilate a .358"?
Sono da preferire a quelle trafilate
a .357?
R. allo stato
attuale, l'unica azienda che
produce la palla per il 38/357
da .358" è la tedesca H&N.
Questo, almeno per quanto di nostra
conoscenza. Poi potrebbero anche esserci
delle eccezioni che non conosciamo.
Comunque, un qualsiasi produttore di
palle (serio) lo potrebbe fare su richiesta,
ovviamente a prezzo maggiorato e per quantitativi
molto grossi (= decine o meglio centinaia
di migliaia di pezzi). Volendo, uno potrebbe
farsi modificare uno stampo commerciale per
fondersi le palle a livello casalingo, ma
si tratta di una scelta altamente personale. Una palla
per il 38/357 da .358" di diametro serve solo per
due ipotesi :
- la canna
è stata forata larga
(è questo è stato
effettivamente accertato da un armaiolo
competente o è stato dichiarato
dal produttore)
- la canna
è erosa o usurata
Al di fuori
di questi casi non serve
D. ho acquistato
una splendida SW1006 e volevo
chiedervi se esistono in commercio
munizioni 10 Auto full power,
per intenderci a livello di Norma/Federal
HiPower da voi citate nella pagina
della ricarica. Mi interessa non tanto
sparare delle “cannonate”, ma avere un
termine di paragone nello studio delle
mie ricariche.
R. salvo il fatto
di riuscire a reperire qualche
fondo di magazzino presso qualche
armeria e presso qualche distributore/importatore,
le 10mm Auto a piena carica
sono scomparse dal mercato da oltre 20 anni.
Magari in zona Milano o hinterland si
potrebbe trovare qualcosa del genere presso
qualche grossa armeria. Stesso tentativo lo
potrebbe fare a Torino, Genova, Firenze o Roma.
Ma si tratta solo di tentativi, dato che non siamo
in grado di indicarle un posto preciso dove
recarsi. Per darle un'idea del livello di potenza
sviluppato dalla munizione originale, tenga
conto che il 10mm a piena carica incrinava i fusti
delle Colt "
Delta Elite" o delle meno
note (e diffuse) Bren Ten.
D. ho una
domanda scaturita da una considerazione
personale. Da tabelle
di case produttrici di polveri, in questo
caso parlo espressamente della
Vihtavuori, nonché sul vs.sito
si parla sempre di non scendere
al di sotto delle dosi minime. Ebbene, voi
suggerite dai 5,0 ai 7,3 grani di 3N37 per
palla da 145-150g, la Vihtavuori
parla di 4,9 come minimo per uno sviluppo
di 1016 fps con PF 147. Volendo portare, la
mia cartuccia, a 127 di PF dovrei
scendere a 4,3, il che significa un bel 13% in meno.
La mia domanda è: quali sono i rischi
che questa operazione comporta?
R. in linea teorica,
la
combustione della polvere
è ottimale solo
quando nel bossolo non esiste nessuno
spazio vuoto. Questa condizione è
nota come quella in cui si ha una
densità
di caricamento del 100%. Di solito
nelle munizioni per pistola è
raro che si arrivi ad una tale densità
di caricamento, essenzialmente per due motivi
:
- non tutte
le combinazioni palla - polvere
lo consentono (per motivi di pressione
di esercizio)
- non tutte
le polveri ammettono l'introduzione
oltre certe dosi senza andare
incontro a significative alterazioni
dell'indice di combustione (in pratica
se c'è "
troppa" polvere,
la polvere non brucia più
alla velocità prevista in origine
dal costruttore, ma comincia a bruciare
troppo rapidamente, cosa che fa alzare
le pressioni di esercizio in modo eccessivo)
Di solito si lavora
con densità di caricamento
dell'80 - 90% e si crimpa
il bossolo in modo da fare crescere in
modo uniforme la pressione dentro al
bossolo PRIMA che la palla si distacchi.
Questo fa in modo che la combustione
sia regolare. Se lei ha una certa combinazione
palla-polvere e
va a mettere meno
polvere del previsto nel bossolo,
lo spazio vuoto cresce e la combustione peggiora.
Al di sotto di una certa misura, la polvere
brucia "
a pezzi" e questo provoca il rischio
di esplosioni dentro al bossolo. Nelle munizioni
per armi corte è abbastanza raro
come fenomeno. Di solito avviene se si cerca
di mettere dosi troppo piccole di polveri molto lente
a bruciare in un bossolo medio grande (per esempio
una dose troppo piccola di WW-296 dentro ad un bossolo
del .44magnum). Nelle munzioni per fucile è
frequente quando si tenta di assemblare le c.d. "
cariche
per il tiro ridotto". Quando un bossolo da fucile
è pieno solo per il 50% o meno, il rischio è
in agguato. Spesso questi fenomeno si verificano
tra gli appassionati di ex-ordinanza, i quali
ricaricano smontando le cartucce e togliendo gran parte
della polvere. Tornando al suo caso, se le differenze
sono minime (= decimi di grano) il problema non si
pone. Il problema nasce se si cominciano a togliere alcuni
grani rispetto alla dose indicata come minima. La 3N37
è abbastanza flessibile in tal senso. Molti ricaricano
con 5,0 - 5,5grs. con la palla da 123-125grs. per il tiro
di divertimento, e passano a dosi più alte per la
competizione o per altri scopi. Con la palla da 145-150grs.
di solito si parte da 5,0grs. come minima. Per risolvere
il suo problema, potrebbe provare a ridurre lo spazio
vuoto usando una OAL di 29,00 invece dei soliti 29,50mm.
Provi, per esempio, una dose di 4,5grs. con una OAL
di 29,00mm ed una adeguata crimpatura per vedere come si comporta
questa combinazione. Prima di compiere tutte queste
operazioni, verifichi che velocità si ottiene
nella SUA arma con 5,0grs. di 3N37 uniti alla palla
che intende usare. Solo dopo avere fatto le misure necessarie
potrà decidere cosa fare. Venendo ai dati contenuti
nel manuale Vihtavuori :
- molti ricaricatori
hanno verificato sulla loro
pelle che spesso le velocità
riportate sono del tutto irrealistiche.
Nessuno (in Italia e all'estero)
ha capito come siano state effettuate le misurazioni.
I dati pubblicati sul manuale
dovrebbero essere il frutto di migliaia di prove
svolte in canna manometrica, ma da verifiche svolte
(in Italia e non solo) i dati non tornano ne eseguendo
le prove con armi vere e nemmeno con canne manometriche
- c'è
un gravissimo errore di stampa che
si ripete in tutte le edizioni, perchè
quella che viene indicata come "
pressione
massima", in realtà
è la "
pressione media massimale"!!
Quella che la CIP indica come
Ptmax
non è la pressione massima,
ma la pressione media massimale, che è
una cosa completamente diversa. Leggendo
il manuale Vihtavuori (e non solo, perchè
anche altri manuali od opuscoli contengono
il medesimo errore) viene invece detto
che Ptmax è la pressione massima
di una qualsiasi cartuccia, e questo non corrisponde
al vero.
D. ho
in casa 2Kg di Vectan AS ma non so
come usarla nella mia Tanfoglio
Limited. Vorrei impiegarla per delle
gare informali di tiro dinamico,
magari con palle da 135 - 145grs. Avete qualche
idea in proposito?
R. molti tiratori
usano la seguente combinazione:
3,7grs. di polvere accesi da inneschi
Small Pistol Standard, con palla Shooter
bullet TMJ da145grs. RN (PF = 135).
La O.A.L. è fissata a 29,50mm.
Alcuni tiratori usano anche 3,5grs. lasciando
tutti gli altri componenti invariati
ed assicurano di trovarsi benissimo
a livello di sensazioni di sparo e di precisione.
D. ho acquistato
un basculante in calibro 6x52R
e non so ne cosa sia ne come fare
per assemblare una ricarica. Avete qualche
suggerimento?
R. il 6x52R
è una cartuccia nata
in Germania nel 1998 per opera di
B.Bretschneider, un armaiolo di Ingolstadt.
Per questo motivo è
nota anche come 6x52R Bretschneider.
Si tratta di un derivato del 5,6x52R Savage,
con il colletto allargato a 6mm.
Per quanto riguarda la ricarica,
supponendo di usare palle da 115grs., che sono
le più pesanti per il 6mm, sarebbe
possibile usare:
H-414 =
23,0 - 27,0
WW-760 =
23,0 - 27,0
SP-11 =
22,0 - 26,0
Norma URP
= 22,0 - 26,5
Norma 204
= 23,0 - 27,5
Norma MRP
= 24,0 - 28,5
IMR-4320
= 20,0 - 24,0
IMR-4350
= 22,0 - 26,5
IMR-4064
= 19,0 - 23,5
IMR-4831
= 22,0 - 26,0
IMR-7828
= 22,0 - 26,5
N-135 =
19,0 - 23,0
N-150 =
21,0 - 25,0
N-550 =
22,0 - 26,5
N-560 =
24,0 - 28,0
N-160 =
22,0 - 26,0
N-165 =
23,0 - 27,0
Le dimensioni
principali della cartuccia
sono le seguenti:
-
Diametro massimo del proiettile
= 6,17mm (.243")
-
Lunghezza massima della cartuccia
assemblata (O.A.L.) =
68,50mm
-
Lunghezza massima del bossolo
= 52,00mm, ma in sede
di ricarica casalinga i bossoli
vengono tagliati e rifilati a 51,80mm
esatti
-
Lunghezza del bossolo
SOPRA la spalla (tipica) = 40,73mm
- Lunghezza
del bossolo SOTTO la spalla
(tipica) = 35,04mm
-
Angolo di spalla = 24°
00' 38"
-
Diametro
del colletto = 6,78mm
-
Diametro alla base della spalla
= 9,20mm
-
Diametro alla base del corpo
=10,62mm
-
Diametro del fondello
= 12,50mm
La cartuccia
originale ha un angolo di spalla
di 24°, ma nel 2005 ne è
stata realizzata anche una
versione con l'angolo di spalla di 36°,
con un volume maggiore per immettere
quantitativi di polvere leggermente
superiori rispetto alla "cartuccia madre".
Questa nuova cartuccia è nota come
6x52R BB2, dove BB sono le iniziali del suo
ideatore.
D. mi
piacerebbe conoscere quante più
cose su due calibri: il 223 Remington
e il 7,62x39. Sono consapevole
che i due hanno un impianto balistico
differente, ma in quanto a lesività,
chi dei due lo è di più?
Perchè per i calibri per fucili
d'assalto come i sopracitati, non si
parla mai di potere d'arresto ma appunto di lesività?
R. la sua
è una domanda molto complessa
che richiede una risposta
che non può essere fornita
in una semplice lettera. Cominciamo
con il dire che le due cartucce hanno
un impianto termobalistico completamente
diverso. Le masse dei proiettili e
le rispettive velocità alla bocca
sono completamente diverse. Anche la
struttura dei proiettili è diversa,
infatti:
- i proiettili
del 5,56/223 hanno il nucleo
in piombo (M-193), ma anche in
acciaio e piombo (M855) o in solo acciaio
(M-855-A1) e la blindatura in lega
rame/zinco
- i proiettili
del 7,62x39 hanno il nucleo
in acciaio dolce e la blindatura
in lega rame/zinco oppure in acciaio
placcato
Le proprietà
lesive sono sovrapponibili,
anche se si manifestano in
modo completamente diverso a causa
della diversa struttura dei proiettili
impiegati. Mentre il 5,56/223 privilegia
l'effetto granata (cioè un
cedimento strutturale repentino con violenta
proiezione di frammenti dovuto alle
velocità di impatto che generano
forze superiori al valore del carico di
rottura dei materiali che costituiscono la
palla), il 7,62x39 privilegia il ribaltamento
lungo l'asse verticale (cioè il
fenomeno dovuto al fatto che, essendo il nucleo più
corto della blindatura, all'atto dell'impatto
il nucleo "scivola" in avanti e produce il ribaltamento
del proiettile lungo il suo asse verticale).
In ambo i casi le lesioni sono particolarmente gravi.
Dove si nota una differenza tra 5,56/223 e
7,62x39 è nella penetrazione dei materiali
strutturali, a causa del nucleo in acciao
dolce comunemente presente nei proiettili di origine
russa. Questo però non significa che
sia "intelligente" mettersi dietro un vetro o un legno
e farsi sparare addosso con un 223!!
Per il resto:
- non c'è
nessun libro di medicina legale
che parli di potere d'arresto.
Non c'è nessuna rivista di
medicina legale (o medico-scientifica
in generale, come THE JOURNAL OF TRAUMA,
MILITARY MEDICINE, SURGERY, e così
via) che parli di potere d'aresto. Non
per nulla si parla di "balistica della lesione"
o "balistica terminale" e non di "balistica
del potere d'arresto". Oppure si parla
di "proprietà lesiva" o
"capacità lesiva" dei proiettili.
Ma non di potere d'arresto. E non ci vuole
un luminare per capirlo. Questo lo può
confermare anche un ragazzino che frequenta
il primo anno della Facoltà di Medicina
e Chirurgia
- il potere
d'arresto non esiste. E' solo
un'invenzione dei giornalisti
per vendere più giornali
possibili. O dei produttori di armi e munizioni,
per vendere il più possibile
i loro prodotti. A meno che lei non
voglia semplificare e usi il termine "poter
d'arresto" come sinonimo di lesività.
Il che è ammissibile, anche
se non scientificamente corretto
D. è
possibile inviare una decina
di cartucce al Banco di Prova per
misurare le pressioni?
R. la
risposta alla sua domanda è
positiva. Purtroppo però
non conosciamo i costi e
i tempi. Normalmente chi lo fa, si "appoggia"
tramite una Sezione del TSN. Le suggeriamo
quindi di telefonare allo 030/8919800
- 8912102 - 8912653 - 8911736 oppure
mandi un fax allo 030/8911543 e chieda
ulteriori delucidazioni in merito.
D. Stavo
per ricaricare delle cartucce
calibro 338 Lapua Magnum con palla
da 250 grani e polvere vihtavuori
N165, mi sono accorto però
che sulla Vostra tabella con
palla da 250 grani e polvere N165 va da
un minimo di 75,5 grani ad un massimo di
94,5 grani, mentre sulla tabella della
Vihtavuori sono riportate le seguenti dosi:
N165 da
75,5 a 83,2 con palla Scenar da
250 grani
N165 da
74,9 a 88,5 con palla Lock Base
da 250 grani
C'è
un errore da parte Vostra o
magari la tabella in mio possesso
non è aggiornata?
R. preliminarmente:
- il caricamento
originale del 338LM è
stato sviluppato attorno
ad una dose media di 92grs. di N-165 accesi
da inneschi large rifle magnum
e palle lock-base da 250grs. Questo rappresenta
il caricamento militare oggi in
circolazione
- il caricamento
commerciale attuale del
338LM prevede invece una dose
media di 88grs. di N-165 accesi da inneschi
large rifle magnum e palle lock-base
o scenar da 250grs.
Detto questo,
non ci sono ne errori, ne mancati
aggiornamenti. E' solo
una questione di diverso OAL. Noi
abbiamo sviluppato tutte le ricariche
alla massima OAL possibile, che è
di 93,50mm. Lapua e Vihtavuori tendono
a fornire dati che fanno riferimento
a OAL di 91,00 - 91,50mm con gli stessi
pesi di palla. Variare la OAL significa variare
il volume interno disponibile, e quindi
non solo il quantitativo di polvere che si
può inserire, ma anche le pressioni
in gioco. Ad ogni modo, tutte le volte che
deve ricaricare qualsiasi cartuccia, incominci
SEMPRE dalla dose indicata come minima e
verifichi sempre cosa succede. Se vuole
aumentare la dose usi sempre incrementi modesti
e controlli sempre eventuali segni di
sovrapressione.
D. devo
ricaricare il 6,5Carcano per il
mio modello 41 perfetto come
headspace e con canna orginale
( non ritubata a .264). La mia intenzione
è di usare le palle Hornady da
.267. Il problema è che non riesco
a trovare in giro la polvere Winchester 760
nè la Hodgdon 414. Nelle riviste di settore
circola una dose di 32 grani di Norma 202. E' affidabile?
Quali alternative ho nel campo delle polveri?
R. polveri
con velocità di combustione
simile alla Norma 202 vanno
benissimo per risolvere il suo
problema. Da lungo tempo, nei
vari TSN in molti usano 32,0grs. di Norma
202 o 33,0grs. di Vihtavuori N-140
unita alla palla da 155 - 160grs. da .268" di diametro.
Si tratta di due dosi ottime
che non hanno mai dato problemi di sorta
a nessuno. I bossoli escono benissimo dalla
camera e l'arma non viene stressata oltremisura.
D. Sto
cercando dei prodotti che uniscano
l'efficacia con la bassa o
nulla tossicità, per fare
il tutto dentro le mura di casa senza
dover mettere mascherine o altro. Nel caso
del petrolio bianco l'odore è forte.
Come posso fare?
R. la
prima cosa che va chiarita è
quella di
evitare di compiere
l'errore fatto dal 90% di quelli
che possiedono un'arma. Contrariamente
a quello che pensano in molti,
pulire
un'arma non significa irrorarla
con del lubrificante!! Pulire un'arma
significa per prima cosa SEGUIRE IL LIBRETTO
DI ISTRUZIONI e RIMUOVERE i residui
di combustione, e di lubrificante, dopo la
sessione di tiro. Questo viene fatto seguendo
il libretto di istruzioni (che quasi
nessuno legge mai a sufficienza, poichè
lo ritengono inutile) ed
effettuando lo smontaggio da campagna. Dopo
avere rimosso i residui di combustione di lubrificante,
occorre verificare se necessitano
altre forme specialistiche di pulizia.
Se non servono, l'arma viene lubrificata e rimontata.
Se servono, si procederà di conseguenza.
Gli armieri risolvono il problema della pulizia
generale irrorando le armi con degli idrocarburi
a bassa densità e soffiando via il
tutto con l'aiuto di un compressore. A
livello industriale la pulizia delle armi viene
effettuata con delle pulitrici ad ultrasuoni,
non dissimili da quelle che vengono usate
dagli orafi (N.B. sono solo più grandi). Volendo
ci sono anche dei modelli per l'uso casalingo,
destinate alla pulizia delle armi corte. E' chiaro che
per sottoporre l'arma ad una simile pulizia occorre
verificare preventivamente che l'arma possa sopportarlo
senza danni alla finitura o ai materiali strutturali
Le armi moderne di solito non hanno problemi in tal
senso. Per le armi più vecchie occorre prima
fare delle verifiche, onde evitare di danneggiare la
finitura.
Argomento PIOMBO.Il piombo si rimuove passando
nella canna con lo scovolo in bronzo solforoso,
dopo averla irrorata con un prodotto idoneo, che potrebbe
anche essere il suo
kempersolv 60. Se le
condizioni sono critiche, perchè sono state sparate
migliaia di cartucce con la palla in piombo e l'arma
non è mai stata pulita, è necessario
usare irrorare la canna con lo spiombatore (= sono
derivati da idrocarburi a bassa o bassissima densità)
e passare sempre con il solito scovolo di bronzo.
Per accelerare la pulizia, l'uso dello scovolo viene
alternato all'uso di apposite paste pulenti (= la
più famosa e la più diffusa in Italia è
il J-B Bore Cleaning Compound, che può trovare
presso qualsiasi armeria) che, oltre a rimuovere il piombo,
aiutano molto a ridurre la rugosità superficiale
della canna (= cosa molto importante perchè meno
la canna è rugosa è più il piombo o
il rame fanno fatica ad aderire).
Argomento RAME. Per
rimuovere il rame occorre usare degli appositi prodotti in
grado di attaccarlo chimicamente. Il problema della rimozione
dei residui di rame è di
PRIMARIA IMPORTANZA
per le
ARMI LUNGHE (perchè i depositi
di rame non rimossi causano una drastica riduzione della
precisione), mentre le ARMI CORTE il problema non è
di importanza assoluta, dato che pistole e revolver hanno
una grado di precisione nettamente inferiore a quello delle
armi lunghe, e dunque possono "
soppravvivere"
anche se i residui di rame non sono perfettamente
rimossi. La rimozione del rame avviene unicamente
per via chimica. Si applica il prodotto nella
canna, lo si lascia agire (di solito per 15 - 20 minuti)
e si asciuga la canna. Se ci sono tracce di rame, asciugando
la canna la pezzuola risulterà di colore,
viola, blu profondo, azzurro o verde, a seconda del
grado di sporcizia e dell'età dei depositi. Di solito
i prodotti più diffusi sono a base
di ammoniaca, perchè attacca naturalmente
il rame ed è molto efficace. Ci sono anche dei
prodotti a base di acqua (atossici ed inodori), come
quelli prodotti dalla
KG Industries (reperibili
presso la Grande Armeria Camuna o la Midway Italia).
Un altro esempio è il
Forrest
"
Milfoam", una schiuma che si spruzza direttamente
nella canna e che rimuove i depositi di rame mentre
si dissolve. La può trovare presso tutte le armerie.
Un discorso completamente diverso è quello
della pulizia generale dell'arma, che viene fatto una o
due volte l'anno (oppure dopo un numero elevato di colpi,
per esempio 10.000 colpi), e solitamente dall'armiere di
fiducia. Qui l'arma viene smontata OLTRE a quello
specificato nel libretto di istruzioni (cioè non
ci si limita allo smontaggio di campagna), viene completamente
pulita e viene poi rimontata e lubrificata.
D. ho acquistato
un sistema a boccole intercambiabili per la ricalibratura
del colletto destinato ai calibri .308 Winchester, .300
Winchester Magnum e .338 Lapua Magnum. ma non ho la più
pallida idea di come fare ad usarlo. Ho sentito cosi tante
opinioni diverse che non ho la più pallida idea di quale
boccola devo scegliere per i vari calibri in mio possesso. E
poi ho il problema che non sapendo l'ingelse non sono in grado di
leggere le istruzioni. Mi potete dare delle indicazioni
semplici per individuare la boccola giusta nei vari calibri?
R. per capire che
boccolas ceglire deve prima misurare il diametro del
colletto delle sue munizioni ricaricate: Quello che è
importante è che la misura avvenga sulle muniioni
ricaricate e non sui semplici bossoli, o la misura non
sarà coerente!! Ci sono due metodi per scegliere la boccola,
in modo da ottenere una tensione minima o massima. Nel primo
caso, si tratta di sottrarre 1 millesimo di pollice dal diametro
del colletto. Nel secondo caso, si tratta di sottrarre 3 millesimi
di pollice dal diametro del colletto. Le boccole hanno incrementi
di 1millesimo di pollice (0,0254mm), per cui sarà facile
dopo avere fatto questa semplice sottrazione. La tabella sottostante
le sarà utile per chiarirle le idee.
Diametro del colletto tipico (munizione
carica o ricaricata)
|
Diametro della boccola (interno)
– tensione minima
|
Diametro della boccola (interno)
– tensione massima
|
.343”
(1) tipico dei bossoli
militari calibro 7,62 NATO (2) più raro nei
bossoli civili calibro 308 Winchester molto spessi
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
1 millesimo di pollice
.343” - .001” = .342”
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
3 millesimi di pollice
.343” - .003” = .340”
|
.339”
(1) tipico dei bossoli
civili calibro 308 Winchester
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
1 millesimo di pollice
.339” - .001” = .338”
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
3 millesimi di pollice
.339” - .003” = .336”
|
.343”
(1) tipico dei bossoli
Norma calibro 300 Winchester Magnum di tipo pesante
(heavy)
(2) bossoli
calibro 300 Winchester Magnum di qualità elevata
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
1 millesimo di pollice
.343” - .001” = .342”
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
3 millesimi di pollice
.343” - .003” = .340”
|
.339”
(1) tipico dei bossoli
Norma calibro 300 Winchester Magnum di tipo leggero
(light)
(2) bossoli
calibro 300 Winchester Magnum di media qualità
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
1 millesimo di pollice
.339” - .001” = .338”
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
3 millesimi di pollice
.339” - .003” = .336”
|
.373”
(1) tipico dei bossoli
calibro .338 Lapua Magnum di qualità superiore
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
1 millesimo di pollice
.373” - .001” = .372”
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
3 millesimi di pollice
.373” - .003” = .370”
|
.370”
(1) tipico dei bossoli
calibro 338 Lapua Magnum di media qualità
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
1 millesimo di pollice
.370” - .001” = .369”
|
Misurare il diametro del colletto e togliere
3 millesimi di pollice
.370” - .003” = .367”
|
D.
avrei una domanda sui diametri
delle palle. Per quanto riguarda
i diametri relativi alle ogive
ramate o fmj, sempre per gli stessi
calibri, che diametro consiglaito
devono avere? Che ne pensate infine
sulla massima: "palla leggera ballerina,
palla pesante molto più stabile"
?
R. le
palle ramate di solito hanno gli
stessi diametri di quelle
in lega. Però alcuni produttori
le fanno con diametri analoghi
a quelle blindate per risparmiare.
Le palle blindate, per ogni calibro, hanno
un diametro inferiore a quello delle palle
in lega di 0,02mm. Per quanto riguarda
la massima, c'è da vedere cosa uno
deve fare in concreto. Se deve sparare a 300m
(e oltre) con un fucile allora è vero.
Se deve sparare a 10-15m con una pistola, allora
è un'altra storia. La precisione di
una pistola è ben poca cosa se paragonata
a quella di un'arma lunga. Tenga presente che
con un'arma corta, non è tanto un problema
di peso, ma piuttosto di velocità alla
bocca. Questo, ovviamente, sempre che a uno interessi
solo il tiro di precisione allo stato puro,
da farsi con una pistola/revolver.
D. mi potere
dire qualcosa di più preciso sulla profondità
di inserimento delle palle nel bossolo? Ho letto così
tanti dati che ho solo una gran confusione in testa. Ma
come mi devo regolare in concreto? Io ho armi di diverse
tipologie e non capisco cosa devo fare. Va bene la stessa profondità
in tutti i casi oppure ogni arma fa storia a se? Mi potete
dare una mano, magari con qualche tabella sintetica?
R. non è
facile ma ci proveremo ugualmente. Diciamo che da
un lato ci sono le profondità di inserimento teoriche,
mentre dall'altro ci sono quell reali. Detto in altri
termini, in teoria più la palla è vicina
all'iniziio di rigatura e più l'arma tende ad essere
precisa. Accanto a questa considerazione vi è poi
quella che non sempre è possibile assemblare una cartuccia
lunga a proprio piacimento. Questo perchè la profondità
di inserimento va bilanciata con il fatto che la cartuccia
deve andare dal serbatoio alla camera senza impuntarsi. Forse
la tabella sottostante la potrà aiutare meglio a
comprendere l'intera questione
Profondità di inserimento minima
(teorica)
|
Profondità di inserimento massima
(teorica)
|
Profodità di inserimento reale
|
Profondità di inserimento per
armi semiautomatiche
|
da 0,10 - 0,15mm fino a 0,20 - 0,25mm dall'inizio
di rigatura
|
da 0,40 - 0,5mm fino a 0,70 - 0,80mm dall'inizio
di rigatura
|
1) dipendente dalle dimensioni del serbatoio
o del caricatore
2) tale da consentire
un'alimentazione fluida
|
1) dipendente dalle dimensioni del serbatoio
o del caricatore
2) potrebbe richiedere
un accorciamento di 0,3 - 0,5mm rispetto alle dimensioni
interne del caricatore
|
D. mi potete
dire qualcosa in più sul rilascio anticipato
nella piattaforma AR-15 / M-16?
R. Un problema
poco conosciuto, che può colpire lo scatto della
piattaforma AR-15 / M-16, è quello noto con la definizione
tecnica di “
rilascio anticipato” (early release).
Si tratta di un difetto di funzionamento estremamente
RARO che interessa la modalità di funzionamento semiautomatica,
e che quindi riguarda solo le armi destinate al mercato
civile (N.B. anche se nulla esclude che possa presentarsi
anche nelle armi destinate al mercato professionale). Esso
consiste, molto semplicemente, nel fatto che ogni volta che
il grilletto viene premuto, vengono sparati due colpi in
maniera del tutto INDIPENDENTE dalla volontà del tiratore.
In pratica, il primo colpo viene esploso quando viene premuto
il grilletto, mentre il secondo viene esploso quando l’otturatore
sta per completare il movimento di chiusura. Il fenomeno può
presentarsi :
-
In modo saltuario (N.B. è il caso più
raro di tutti, e spesso è associato all’uso di munizioni
scarsamente potenti, che danno un impulso insufficiente
al porta otturatore)
-
In modo progressivo (N.B. è un caso molto
raro, ed è associato ad un progressivo deterioramento
delle superfici di ingaggio dello scatto)
-
in modo costante (N.B. è il caso più
frequente !!)
Le cause del fenomeno
possono essere le seguenti :
-
un tentativo improprio di modificare lo scatto compiuto
da soggetti privi delle necessarie cognizioni tecniche
in materia (N.B. di solito si tratta di incapaci che si improvvisano
“armaioli esperti” e tentano di ridurre il peso di sgancio,
mentre talvolta si tratta di idioti che tentano di fare sparare
a raffica un AR-15!!)
-
usura eccezionalmente elevata dei piani di sgancio
dello scatto (N.B. potrebbe presentarsi in armi che hanno
sparato decine di migliaia di colpi, anche se è
un fatto estremamente raro)
-
rottura (totale o parziale) dei piani di sgancio
dello scatto
-
difetto di fabbricazione dei piani di sgancio dello
scatto
-
errato posizionamento dei fori di passaggio dei
perni di tenuta del pacchetto di scatto nel semicastello
inferiore (N.B. errata tolleranza costruttiva)
-
sostituzione dei componenti dello scatto originali
con altri (di diverso fabbricante) di tipo non adatto all’arma
in questione
-
incompatibilità dimensionale dei piani di
ingaggio dello scatto
-
scatto da tiro regolabile in cui manca una adeguata
regolazione dei tempi di ingaggio del disconnettere (N.B.
perché non è mai stata fatta da chi di dovere
o perché è andata perduta in seguito all’uso)
Come si è
detto in precedenza, si tratta di un fenomeno estremamente
raro a verificarsi (N.B. alcune ricerche indicano una
incidenza su 2 armi ogni 1.000.000 pezzi prodotti!!). Tuttavia,
se qualcuno dovesse avere la sfortuna di sperimentarlo,
la prima ed UNICA cosa da fare è interrompere qualsiasi
operazione di tiro per recarsi dal proprio armaiolo di
fiducia. Non cedete alla tentazione di risolvere la cosa da soli
o tramite il vostro migliore amico (a meno che non sia un armaiolo
professionista), cercando di modificare le superfici di ingaggio
dello scatto, ma chiedete aiuto SOLO a chi può effettivamente
darvelo!! Solitamente si risolve il tutto cambiando completamente
il pacchetto di scatto. Purtroppo, a volte, questa semplice operazione
non è sufficiente, ma diventa necessario tenere conto
anche delle varie tolleranze costruttive dell’arma. Detto in altre
parole, a volte entrano in gioco tre tipi di tolleranze costruttive
:
-
quelle delle superfici di sgancio
-
quelle delle dimensioni di cane, controcane e disconnettore
-
quelle dei fori di passaggio dei perni di tenuta
Il compito di
un (bravo) armaiolo è quello di fare in modo
che questi tre gruppi di tolleranze non risultino incompatibili
le une con le altre. Se ciò non fosse possibile,
l’unica soluzione rimasta è quella di installare
uno scatto da tiro, in cui il tempo di ingaggio del disconnettere
sia regolabile in modo adeguato da parte di un professionista.
Quindi, riassumendo :
-
non improvvisatevi MAI armaioli, specie in un’arma
complessa come la piattaforma AR-15 / M-16 (N.B. non credete
alle fesserie di chi vi dice che “…è un gioco
da ragazzi e lo possono fare tutti…”) pensando di risparmiare
nel compimento di questa o quella operazione (N.B.
risparmiare sulla sicurezza ha sempre conseguenze molto
gravi)
-
se volete uno scatto con il peso di sgancio regolabile,
fatevelo installare da un armaiolo competente (N.B.
non tutti sono in grado di lavorare adeguatamente sulla
piattaforma AR-15 / M-16, per cui informatevi bene prima
di chiedere l’esecuzione di una certa operazione sulla vostra
arma!!)
-
se volete uno scatto più morbido, chiedete
la sostituzione delle varie molle ad un armaiolo competente
(N.B. con la sostituzione delle molle di cane, grilletto
e disconnettere si ottengono risultati ampiamente soddisfacenti)
-
se volete uno scatto più fluido e privo di
grattamenti, chiedete la lucidatura dei piani di sgancio
dello scatto ad un armaiolo competente
-
scegliete sempre il tipo di scatto in funzione a
quelle che sono le vostre REALI esigenze, e non fatevi
influenzare dalle stupide mode che nascono e muoiono
ogni anno
Per verificare
se la propria arma è affetta dal rilascio anticipato,
è sufficiente compiere la seguente operazione:
-
verificare che l’arma sia COMPLETAMENTE scarica
(N.B. per favore controllate SEMPRE due volte!!) ed eseguire
lo smontaggio da campagna
-
prendere il semicastello inferiore
-
armare il cane e premere il grilletto SENZA rilasciarlo
(N.B. ossia premere il grilletto per fare abbattere
il cane SENZA togliere il dito dal grilletto)
-
continuando a tenere il dito ben premuto sul grilletto,
arretrare il cane fino ad ottenerne l’effettivo riarmo
-
con il cane riarmato, rilasciare il dito dal grilletto
in maniera ESTREMAMENTE lenta (N.B. se il dito viene tolto
dal grilletto rapidamente il difetto, pur se presente, non
si manifesta)
-
se il problema è presente, rilasciando LENTAMENTE
il dito dal grilletto il cane si abbatterà in avanti
(N.B. con l’arma montata, questo comporterà la
partenza del secondo colpo)
-
se il problema NON è presente, mentre il dito
viene rilasciato dal grilletto, il cane farà un
minimo movimento ma senza sganciarsi
Come ultima annotazione
va segnalato che il problema del rilascio anticipato,
a volte si potrebbe presentare durante l’utilizzo delle
conversioni in calibro .22LR. Questo genera notevole confusione
tra i tiratori ma anche tra alcuni armaioli. Quello che
in molto non capiscono è perché l’arma
funziona perfettamente con il .223Remington e spara raffiche
di due colpi (assolutamente involontarie) con la conversione
in calibro .22LR. Il problema è aggravato dal fatto che,
a volte, il tutto avviene in maniera casuale. Volendo semplificare
si può dire che :
- molto raramente,
quello che accade durante l’utilizzo di una conversione
in calibro .22LR è la premessa ad una manifestazione
vera e propria del rilascio anticipato
- quasi sempre,
quello che accade durante l’utilizzo di una conversione
in calibro .22LR è semplicemente dovuto all’uso
di munizioni scarsamente potenti, che sono incapaci di fare
funzionare correttamente l’arma (N.B. è preferibile
usare delle cartucce calibro .22LR della serie “High-Velocity”
e non delle munizioni destinate invariabilmente a pistola o fucile)
D.
vorrei richiedervi un parere. Uutilizzo
una Browning BAR Zenith in 30.06,
ricarico con N160 (55grs)
e palla Norma "Vulkan" 180grs, ottima palla
che da grandi soddisfazioni sui cinghiali,
ma al poligono ho visto che la
rosata tende ad "orizzontalizzarsi". Vorrei
sapere se anche per il 30-06 (come per i
calibri magnum) avvicinarsi a dosi massime
di polveri "paga" in termini di precisione.
Vorrei infatti provare la dose massima
da voi pubblicata (59grs di N160 con palla Vulcan
180 grs): che ne dite? Per la battuta al cinghiale
taro l'arma a 50 metri, anche se sarei tentato
di tararla a 20 metri, che ne dite?
R.
proviamo a rispondere in breve,
anche se non è facile:
- la
Browning è un'arma eccellente
sotto tutti i punti di vista
- la
Norma Vulkan è la palla
più venduta al mondo per
la caccia al cinghiale ed una delle più
vendute al mondo per la caccia
al cervo e all'alce
- la
N-160 (oppure la Norma 204) è
un'ottima polvere, sicuramente
una delle migliori scelte per
la ricarica del 30-06 in armi a ripetizione
ordinaria
- il
.30-06 da caccia "è nato"
attorno alla palla da 180grs.,
quindi la scelta è
corretta
- come
criterio generale, MENO spazio
vuoto c'è in una qualsiasi
cartuccia (tra palla e polvere)
e MEGLIO brucia la polvere (= quindi
si ha una cartuccia più precisa).
Questo fenomeno si nota poco nelle
cartucce per armi corte, ma diventa via
via più evidente nelle cartucce
per armi lunghe, fino ad esasperarsi
nelle cartucce magnum o in quelle da caccia
grossa
Detto
questo, nella ricarica di armi
come la sua ci sono tutta una
serie di particolari da tenere
bene a mente :
- vanno
evitate polveri troppo rapide
a bruciare perchè potrebbero
generare facilmente aperture anticipate
con pressioni IN CAMERA ancora
troppo alte
- vanno
evitate palle troppo leggere
perchè richiederebbero
troppo propellente che darebbe
luogo a molteplici problemi (combustione
non completa + apertura anticipata)
- vanno
preferite palle di peso medio
alto (N.B. 180grs. è la
scelta migliore, mentre l'unica
eccenzione logica sarebbe quella da
165grs.)
- vanno
preferite polveri non troppo
rapide e non troppo lente a bruciare
Il problema
principale che si verifica
nella ricarica del 30-06 in
carabina è quello della pressione
di spillatura troppo elevata.
Questo problema riguarda NON
la pressione in camera di scoppio, ma quella
nel punto in cui si trova la presa di gas,
che si verifica quando viene usata una polvere
troppo lenta a bruciare, o che sarebbe più
idonea a bruciare in una canna più
lunga e in un'arma a ripetizione ordinaria.
La soluzione migliore in questi casi, almeno
di solito è quella di passare ad una
polvere SOLO leggermente più rapida
a bruciare, come ad esempio la N-140 (al posto della
N-160) o la Norma 202 (al posto della Norma 204).
La cosa va fatta possibilmente a dosi massime
(o prossime a quella massima) E con il bossolo crimpato.
Questo consente non solo di ottimizzare la
combustione, ma anche di livellare le pressioni
in camera, in modo da avere una pressione di spillatura
bassa al punto giusto. Tenga presente che anche
le persone che partecipano alle gare per armi della
classe "ex-ordinanza" con il Garand hanno il suo stesso
problema. Provi a vedere la pagina dedicata alla ricarica
del 30-06 nel nostro sito. In fondo c'è una parte
dedicata alla ricarica del Garand e c'è una
foto di una rosata fatta con la N-140 e una palla da tiro.
Si tratta di una rosata fatta sparando con una certa fretta,
e con le sole mire metalliche, ma che può dare
un'idea di quanto sia importante il problema della pressione
di spillatura. Se fosse stata fatta con una polvere
più lenta come la N-160, la Norma 204 o la IMR-4831,
i risultati sarebbero stati nettamente peggiori. Per
la distanza alla quale tarare la sua arma, c'è da vedere
a quale distanza Lei incontra con maggior frequenza le sue
prede. Chi spara nel folto, di solito tara l'arma a 50m,
anche perchè se le distanze fossero minori le differenze
nel punto di impatto sarebbero minime. Il problema
sarebbe se, con l'arma tarata a 50m, il cinghiale dovesse
improvvisamente comparire a 100 - 150m, e magari in corsa.
Qui servirebbe una forte esperienza pregressa ed una
enorme capacità di adattamento da parte del
cacciatore. Viceversa, chi spara in campo aperto, di solito
tara l'arma a 150 - 200m, Anche in questo caso, tutto dipende
dalla distanza alla quale, si presume, comparirà
la preda.
D. ho
visto e stampata la pagina relativa
al 30.06 con tanto di rosata
ottenuta con palla Scenar ed N140.
Devo specificare una cosa. Sulla
BAR Zenith monto due differenti ottiche
di puntamento, una per la battuta
(Bushnell Holosight, tarato a 50 metri) ed un
Meopta 3-12X50 per abbattimenti selettivi
sempre al cinghiale (taratura 100 metri),
con attacchi a sgancio rapido di ottima
qualità. E' nella fase di taratura
a 100 metri che ho visto che la rosata si sviluppava
in orizzontale, 8 colpi perfettamente
allineati in orizzontale. E' davvero
così importante il problema
della pressione di spillatura? O è
colpa mia che continuo montare e smontare
le ottiche?
R. purtroppo
il problema della eccessiva
pressione di spillatura non solo
è poco conosciuto, ma è
anche parecchio subdolo. Di solito
non si manifesta mai a breve distanza,
ma comincia a mostrarsi (piuttosto
grossolanamente) dai 100m in avanti. Ci
sarebbe poi da capire bene QUANTO il problema
da Lei evidenziato sia causato dalla pressione
di spillatura e quale è l'influenza
dell'uso dell'ottica con agganci a sgancio rapido.
Contrariamente a quanto raccontano
i fabbricanti, nessun ottica è in grado
di mantenere assolutamente costante il
punto di impatto in seguito a continui montaggi
e smontaggi, anche se sulla medesima arma.
D.
ho una domanda secca: perchè le cartucce commerciali
RWS con palla UNI-Classic da 181grs. in calibro 30-06 Springfield
sono lunghe solo 79,00mm? Non è troppo poco per il
30-06?
R. in
effetti ha ragione Lei. Una O.A.L. di 79,00mm nel
30-06 è tipica delle palla da 8 - 9g al massimo (cioè
tra 125 e 155grs. al massimo, nella migliore delle ipotesi).
Il fatto che la palla abbia un profilo tronco e molto tozzo,
non giustifica assolutamente una simile O.A.L. Quello che
viene da pensare è che, come dicono in molti, "...
la
palla sia stata concepita male e prodotta peggio...",
nel senso che :
- la parte anteriore è
troppo corta, cosa che riduce il coefficiente balistico
e potrebbe portare a problemi di alimentazione
- sono stati introdotti
due solchi di crimptura di dubbia utilità
- il peso è stato
posto nella parte arretrata della palla, cosa che
riduce lo spazio utile per introdurre la polvere nel bossolo
Se si pensa che la OAL
massima del 30-06 è di 84,84mm e che
le cartucce commerciali con palla da 180grs. hanno una O.A.L.
che normalmente è attorno agli 82,00mm, ci si può
rendere conto facilmente del fatto che la cartuccia in commento
ha qualche evidente difetto di progettazione.
D. se inserisco
la palla più o meno
nel bossolo, la pressione aumenta
o diminuisce? Secondo me più
inserisco la palla nel bossolo più
la pressione diminuisce, sbaglio? Potete
indicarmi il motivo?
R. la
risposta alla sua domanda è
negativa. In base alla
legge
di Boyle (una delle leggi
usate in fisica per spiegare il comportamento
dei gas), per una certa massa di gas
(m) a temperatura costante (T),
il prodotto del volume del gas V per
la sua pressione p è costante (K),
cioè :
(p
. V) = K
T
Detto
in altri termini, per una certa
massa di gas a temperatura costante,
le pressioni sono INVERSAMENTE
PROPORZIONALI ai volumi, quindi:
- se
AUMENTA il volume DIMINUISCE la
pressione
- se
DIMINUISCE il volume AUMENTA la
pressione
Venendo
al suo esempio, più inserisce
la palla nel bossolo è
più diminuisce il volume interno,
per cui al momento della combustione
del propellente le pressioni in
gioco aumenteranno, a volte anche in maniera
considerevole. Per questo occorre
sempre rispettare le indicazioni relative
alla OAL per le varie cartucce. Fare una
cartuccia troppo corta è stupido
non solo perchè si creano facilmente
problemi di alimentazione, ma anche perchè
si possono fare crescere le pressioni
al punto tale da ottenere effetti devastanti
per arma e tiratore. Se una cartuccia, con una
data palla, è lunga 71mm e pericoloso caricarla
con la stessa dose di polvere e la stessa palla
a 65mm di lunghezza.
D.
ho visto sul sito, nella pagina
dedicata al calibro 45 ACP, che
le munizioni di quel calibro hanno
una velocità inferiore a
taluni altri calibri. In particolare,
sono interessato al fatto che
l'utilizzo ottimale del calibro 45 si
ha con una canna di una certa lunghezza
(4,5 " - 5 ") e che una canna inferiore ne pregiudicherebbe
parzialmente le potenzialità.
Esistono degli studi particolari su quel
calibro, qualche bibliografia o comunque
una fonte che è possibile citare
e che confermi quanto sopra?
R. preliminarmente,
per quanto riguarda quello
che ha citato dal nostro sito
va detto che:
- non
abbiamo fatto altro che riportare
un semplicissimo fatto notorio
- la nostra
non è una critica alla
cartuccia in se
- la nostra
è semplicemente una
valutazione dal punto di vista fisico,
prima di tutto della balistica
interna ed esterna, e poi di quella
terminale
- le prestazioni
di una munizione sono influenzate
dalle condizioni ambientali
- a parità
di condizioni ambientali,
più la canna è
corta e più la combustione
tende e peggiorare. Quindi, più
la canna è corta e più
la velocità alla bocca è
bassa. Questo vale per qualsiasi cartuccia
per arma corta o lunga
- a parità
di condizioni ambientali,
più la canna è
lunga e più la combustione
tende a migliorare. Quindi, più
la canna è lunga e più
la velocità alla bocca è
alta. Ciò fino a quando non si
arriva alla combustione totale del propellente
contenuto nel bossolo. Questo vale
per qualsiasi cartuccia per arma corta o
lunga
Premesso
questo:
- il problema
che abbiamo evidenziato per
il 45ACP/HP esiste per TUTTE
le cartucce, solo che in quelle
subsoniche è molto più
evidente rispetto a quelle che sono
supersoniche
- se avesse
letto la pagina dedicata al 44magnum
avrebbe visto la foto di una
palla GFL da 240grs. in cui si mostra
come il mutamento della lunghezza di
canna influisce sulla velocità
alla bocca. Questo accade anche con le cartucce
magnum
- se avesse
letto la pagina dedicata al 357
magnum, avrebbe visto una tabella
in cui viene mostrato il rapporto
tra velocità alla bocca
e lunghezza di canna per più
cartucce con pesi di palla differenti
- lo stesso
problema del 45 ACP/HP è
presente anche per il 38Spl e per
tutte le altre cartucce che sono nate
come munizioni subsoniche
- abbiamo
evidenziato che, volendo ad
ogni costo usare un'arma con
la canna corta, un modo per cercare
di limitare il più possibile
i problemi legati alla
perdita di velocità è
quello di ridurre drasticamente il peso
di palla
- le velocità
indicate nella pagina
dedicata al 45ACP/HP derivano o da
nostre rilevazioni cronografiche
o da rilevazioni messaci gentilmente
a disposizione da alcuni frequentatori
- non
vogliamo fare cambiare idea a nessuno
ma, lo ripetiamo, ci siamo limitati
a menzionare una fatto notorio, motivo
per cui lei è liberissimo
di fare come meglio crede
- il 45ACP/HP
con la classica palla da 230grs.
sviluppa attorno ai 250
- 270m/s in canna da 5", spararlo in
una canna più corta e pretendere
di avere gli stessi risultati sarebbe
molto stupido, per cui, se uno dovesse
usare una 45 con una canna cortissima per difesa
personale e le cose dovessero andare male,
poi non bisogna dare la colpa all'arma o
alla cartuccia circa una loro presunta "inefficacia".
- un'arma
da difesa non è un arma
di riserva e confondere le due
cose potrebbe essere controproducente
- può
trovare conferma a quanto detto,
semplicemente leggendo qualche
articolo su riviste mediche
di rilevanza internazionale, una su
tutte "The journal of trauma".
D.
potreste darmi un commento sul
"double shot" , capitato anche
a me oltre che a gente che conosco
(loro avevano una .44 magnum) e sulle
possibili cause?
R.
il problema da Lei evidenziato
è di natura tecnica e non
strutturale. Putroppo chi possiede
armi non sa quanto sia difficile
sparare con un revolver. Spesso
nelle armerie si sente dire "compra un revolver
che è più facile da usare",
ma chi compie questa affermazione non ha
la più pallida idea di cosa stia
dicendo. Sparare con un revolver non è
facile,anche iniziando a sparare in
singola azione. Il motivo è poco
intuibile per i profani, ma risiede nel
fatto che revolver e pistola sono strutturalmente
molto diversi fra loro. L'asse della canna
in un revolver è molto più
alto di quello di una pistola. La posizione del
grilletto in un revolver non è la stessa
di quella di una pistola, e questo causa dei problemi,
specie ai principianti. Il rapporto tra impugnatura
e grilletto in un revolver è completamente
diverso rispetto a quello che c'è
normalmente in una semiautomatica. Sono tutti
fattori che, sommati tra loro, creano problemi
non indifferenti a chi si cimenta nel
tiro con il revolver.Premesso questo, riuscire
a sparare con un revolver in doppia azione
è ancora più difficile. E per arrivare
a padroneggiare realmente il tiro in doppia
azione ci vogliono anni. Se uno si accontenta di premere
il grilletto è un conto. Se uno vuole
invece arrivare ad ottenere risultati degni di
nota, allora ci vogliono anni di dedizione, impegno
e "studio". Detto questo, finchè si sparacon
cartucce poco "impegnative", o comunque caricate
a scarsi livelli di potenza, è difficile
che si manifesti una partenza accidentale di
un colpo. Più la potenza aumenta e più
il problema è in agguato. Il fatto che
si manifesti questo problema è dovuto a una
serie di fattori concomitanti:
- elevato
livello di potenza della munizione
impiegata
- molla
di ritorno del cane debole,
o comunque di durezza non correlata
al tipo di munizione usata
- presa
spasmodica dell'arma (dovuta
per esempio a mani piccole con
una impugnstura molto grossa)
- volontà
di controllare a tutti
i costi l'arma mentre rincula
tentando di riportarla verso
il basso (N.B. se la cartuccia è potente,
lasci rinculare l'arma
e non tenti di fermarla)
- pressione
spasmodica del dito sul grilletto,
con incapacità
di lasciare l'arma fare il "ripristino"
Il
fatto che in alcuni poligono sia
consentito l'uso di revolver estremamente
potenti caricate con un solo
colpo (o con il tamburo caricato
in maniera sfalsata) è dovuto
al fatto che poche persone sanno maneggiare
armi del genere. Premendo l'arma
in maniera spasmodica (prima e durante
la partenza del colpo), si ottiene l'effetto
che ha descritto lei. Il tamburo si
viene a trovare nel "punto critico"
e una presione spasmodica del grilletto mentre
si tenta di controllare l'arma fa il resto.
Se la canna è indirizzata nel punto
sbagliato, le conseguenze potrebbero essere
molto pericolose!! In conclusione, Lei è
liberissimo di comprare il revolver più
potente in commercio. Deve solo imparare
a manipolarlo correttamente.
D.
usando il mio X semiautomatico
in calibro 30-06 con munizioni
marca Y ho avvertito un rumore
del tutto anomalo al momento dello
sparo. Non ho riportato conseguenze
fisiche, ma l'arma ha riportato
danni gravissimi, ed ora è
da buttare. Ho sempre usato munizioni
commerciali di marca Y. Mi sapete
dire cosa è successo?
R. da quello che si può intuire,
la pressione di spillatura
era sicuramente anomala, e questo ha
causato la rottura. Cosa abbia causato
una pressione anomala è difficile
da dire. Alcune delle cause potrebbero
essere:
- polvere errata (N.B. nello specifico,
una polvere troppo lenta
a bruciare per sistema d'arma
del genere...........quello che succederebbe
in un 30-06 con una canna da
50cm, mettendo la IMR-4831 al posto
della, oppure la N-160 al posto della
N-140, sempre con lo stesso peso di
palla)
- dose di polvere errata (N.B.
solitamente una troppo bassa,
ma potrebbe anche esserci il caso
di una dose compressa, cosa che può
alterare la velocità
di combustione)
- una combinazione dei due fattori
prcedenti
Se però in precedenza l'arma
ha sempre funzionato e le
munizioni non hanno mai dato problemi,
verrebbe da pensare che il danno sia
stato causato dalle munizioni
nuove. Questa conclusione è
suffragata anche dal fatto che il proprietario
dice di avere udito un rumore anomalo
al momento dello sparo. Sarebbe interessante
a questo punto sapere con cosa
sono caricate queste nuove munizioni, sia
per quanto attiene alla tipologia che alla dose
di polvere.L'unica alternativa a tutto questo
sarebbe che l'arma avesse un vizio occulto
già all'origine (per cui prima o poi
il danno si sarebbe verificato comunque),
ma si tratta di una eventualità rarissima.
D.
mi hanno consigliato di usare
un solvente denominato KEMPERSOLV
60 per la pulizia delle armi. Che
prodotto è?
R.
il kempersolv 60 è uno sgrassante
certificato ISO e omologato
NATO. E' inodore e scarsamente
tossico. Rimuove i residui di grasso,
olio e lubrificanti in genere.
Aiuta a rimuovere i residui di combustione,
specie se usato con uno scovolo. Chiaramente
è del tutto inutile per rimovere
i residui di piombo o di rame dalle canne.
Per il piombo potrebbe eventualmente usarlo
per irrorare la canna, ma poi le serve comunque
uno scovolo. Per il rame servono prodotti
specifici, ricordandosi di non usare mai uno
scovolo di bronzo solforoso mentre viene
condotta l'operazione di pulizia.
D.
che cartucce mi consighiate per
la mia Glock 17, per difesa,
e cosa mi dite della Rruger LCP
in 9corto ?
R. per
le munizioni può scegliere
tra:
- Cheddite
- GFL
- GECO
- Magtech
- Northwest
- Sellier
& Bellot
- Winchester
- IMI
Le migliori
per lungo tempo sono state
le IMI, solo che non sono facili
da trovare. In alternativa può
scegliere le GFL "Black Mamba".
La LCP è un'arma interessante.
Potrebbe essere una alternativa valida
alla Glock in 9 Corto
D. desideravo
sapere cosa possa cambiare
(e se cambia) utilizzando inneschi
magnum al posto dei normali,
usando la Vihtavuori N-340. In
verità uso anche la 3N37 ed usando
i magnum e crimpando quasi deciso
ho notato delle differenze sostanziali
di velocità. E' preferibile mantenere
l’OAL a 29,50 o scendere a 29,30mm.
Ricarico in 9x21 ed ho una Tanfoglio
Limited HC, uso palle da 135g e 145g della
CPB sia piombo che ramate: avete qualche suggerimento
da darmi? Infine, posso avere qualche
indicazione maggiore per come e quando
effettuare la crimpatura ?
R. andando con ordine :
- il parametro che varia passando
da inneschi normali a magnum
è la pressione di esercizio
della singola cartuccia,
cosa che determina un aumento della
velocità alla bocca a parità
di arma e di altri componenti impiegati.
Questo in generale, perchè
alcune polveri sono del tutto insensibili
al cambiamento di inneschi
- il parametro che varia RIDUCENDO
la OAL è la pressione
di esercizio della singola cartuccia,
cosa che determina un
aumento della velocità alla
bocca a parità di arma e di altri
componenti impiegati. Viceversa,
AUMENTANDO la OAL di norma
si determina una riduzione della
pressione di esercizio, con una conseguente
riduzione della velocità
alla bocca. Questo in generale, perchè
alcune polveri sono del tutto insensibili
alla riduzione del volume interno,
e quindi ad una possibile compressione.
Altre polveri, viceversa, sono estremamente
sensibili alla compressione e subiscono
una alterazione della velocità
di combustione quando ciò
si verifica (cioè quando di riduce
la OAL), cosa che in alcuni casi può
portare a dei picchi di pressione anomali
- di solito usando gli inneschi
magnum si aumenta la velocità
alla bocca. Se si riduce la OAL
e si usano inneschi magnum si dovrebbe
aumentare ancora di più la
velocità alla bocca. Questo in linea
del tutto generale.
- per scegliere la OAL deve vedere
quale delle due le da i migliori
risultati con i componenti che
usa nella sua arma. Comunque è
importante non scendere sotto i 29,20
- 29,30mm, che sono le dimensioni
minime a livello industriale-commerciale,
specie con palle pesanti come
quelle da 145grs.
- tutte le cartucce per pistole
semiautomatiche vanno crimpate.
Tutti i produttori più
attenti lo fanno da sempre!!
Questo serve per due motivi : 1) ottimizzare
il ciclo di fuoco (evitando che la
palla rientri nel bossolo) e 2) regolarizzare
la combustione della polvere in
ogni singola cartuccia (= per avere
velocità molto simili tra un colpo
e l'altro). Per nessuna ragione il bossolo
della cartuccia finita deve essere
"dritto" o "strombato", o si rischiano
non solo malfunzionamenti, ma si avrà
anche una combustione fortemente irregolare
(= quindi velocità alla bocca molto
diverse tra loro!!). L'unico errore da
NON fare è tentare di applicare su
una cartuccia per pistola il tipo di crimpatura
che viene fatto sulle cartucce da revolver,
che è completamente diverso
- la crimpatura è "giusta"
quando 1) la può vedere
ad occhio nudo guardando la cartuccia
di profilo, 2) il colletto è
semplicemente "piegato" all'interno
e non "ruotato" o palesemente deformato
3) la palla non viene palesemente
deformata, o non sarebbe più trattenuta
correttamente dal colletto
D. avete qualche suggerimento
per la ricarica del calibro
38-40WCF con polvere Granular
S Grossa?
R. una delle ricariche più
usate per la ricarica del
calibro 38-40 WCF è quella
con una palla in lega ternaria
da 175grs. ottenuta da un blocchetto
fondipalle Lyman 401043 (oppure
una palla ramata o semiblindata
da 180grs.), spinta da 8,0grs.
di polvere Cheddite Granular Grossa.
Sparata in una replica Uberti Winchester 73
con canna da 61cm (24") la velocità
cronografata si attesta grossomodo
sui 390 m/s. Usando gli stessi componenti
ma con 9,0 grs della stessa polvere, la
velocità raggiunge in media
i 415 m/s. Aumentando la dose è però
preferibile usare solo palle blindate o
ramate, in modo da evitare l'insorgere
di fenomeni di impiombamento che pregiudicherebbero
rapidamente la precisione.
D. posso usare la GM-3 per ricaricare
il 357magnum, o è
meglio lasciare perdere? E
se fosse possibile, con che dosi potrei
ricaricare le mie cartucce?
R. la GM-3 non è una polvere
specifica per ricaricare
il 357Magnum. In alttre parole,
se le interessa la potenza pura,
questa è una polvere da evitare.
Se invece le interessa assemblare
ricariche molto economiche e dolci da
sparare, allora risulta essere una
scelta corretta. Premesso questo,
ecco i dati di suo interesse :
PALLA DA 110grs.
5,0 (min.) - 7,5 (MAX)
PALLA DA 125grs.
4,0 (min.) - 7,0 (MAX)
PALLA DA 140grs.
4,0 (min.) - 6,5 (MAX)
PALLA DA 158 - 160grs.
4,0 (min.) - 6,0 (MAX)
Se volesse assemblare ricariche
per il solo tiro di precisione
con palle WC o SWC:
PALLA DA 148grs. WC - SWC
(OAL 33,00mm se con palla WC)
3,0 - 3,7
PALLA DA 158grs. WC - SWC
(OAL 33,00mm se con palla WC)
3,0 - 3,5
D. che cartuccia è il
40-65WCF? Come si ricarica?
R.il 40-65WCF era una vecchia
cartuccia a polvere nera che
superò indenne il passaggio
dalla polvere nera ai propellenti
infumi. Fu commericalizzata
dalla WW nel 1887 per il fucile modello 1886,
e rimase nel catalogo WW fino a circa il
1935. Inizialmente era caricata con
una palla in piombo da 260grs. lanciata
a circa 430m/s. Per un certo periodo fu
disponibile contemporaneamente
con il caricamento a polvere nera e quello
a polvere infume. Come molte cartucce
a polvere nera nate nello stesso periodo, era
progettata per avere una
pressione
media massimale di 1440bar (144MPa).
Tuttavia, le repliche moderne delle
armi d'epoca sono progettate per lavorare
con una pressione media massimale di 2960bar
(296MPa). Il diametro di foratura
della canna era in media sui .408", mentre
il diametro delle palle oscillava tra i .405" ed
i .406". Il passo di rigatura oscillava tra
1 in 20" e 1 in 26". Attualmente i bossoli sono prodotti
dalla Starline o dalla Bertram, ma possono anche
essere ricavati da quelli del 45-70. La O.A.L.
è di 63,00mm mentre gli inneschi sono i
soliti large rifle standard, a meno che non si debba
sparare a temperature costanemente sotto lo
zero, dove sono più utili i large rifle
magnum. Per quanto riguarda le polveri, di solito
si tende ad usare polveri abbastanza rapide a bruciare
per non generare pressioni troppo elevate, ma
una ricaricatore capace può optare anche per
polveri lente a bruciare, in modo da sfruttare al meglio
il volume interno disponibile. Ipotizzando di usare
una palla da 250grs. in modo da assemblare una ricarica
che sia il più fedele all'originale, si potrebbe
provare con:
N-133 = 35,0 - 39,0
N-135 = 39,0 - 43,5
N-140 = 42,0 - 46,0
N-550 = 45,0 – 49,0
N-150 = 42,0 - 46,5
N-560 = 47,0 – 51,0
N-160 = 45,0 - 48,5
N-165 = 46,0 – 50,0
Norma URP = 45,0- 49,0
Norma 204 = 45,0 - 49,5
Norma MRP = 48,0 - 52,5
Lovex S070 = 44,0 - 48,5
Lovex S065 = 43,0 – 47,0
WW760 = 45,0 – 49,0
WW WXR = 46,0 – 50,0
IMR-3031 = 40,0 - 44,0
IMR-4350 = 43,0 - 47,5
IMR-4831 = 44,0 - 48,5
D. ho a casa un grosso quantitativo
di palle in calibro 44 di
tipo WC da 240grs. e vorrei assemblare
ricariche da tiro. Cosa posso
fare? Che polveri posso scegliere?
Avete qualche consiglio in proposito?
R. con la palla da 240 grani molti
tiratori ricaricano con 5,7grs.
di SIPE-N 5,7grs. oppure 5,8grs.
di N-350. La O.A.L. è di 35,00
mm e gli inneschi sono i soliti large
pistol standard. Sono ricariche ampiamente
sperimentate , sicurissime e davvero
precise. La precisione a 25 m è
realmente fenomenale.
D. ho visto in armeria delle
polveri spagnole Maxam della
serie CSB. Che polveri sono?
Il prezzo è buono e volevo
acquistarle, ma non le conoscevo
e la cosa mi ha frenato dal farlo. L'armiere
mi ha detto che sono simili alle
REX e che posso usare gli stessi dati
di ricarica, ma è vero?
R. le polveri MAXAM (ex UEE) sono
importate dalla Maxam italia,
e sono delle polveri discoidali a singola
base destinate al caricamento
industriale delle cartucce per
fucile a canna liscia. I dati di ricarica
sono molto simili ma NON sovrapponibili
a quelli delle polveri REX nel modo che
segue :
CSB-3 = REX ROSSA
CSB-1 = REX GIALLA
CSB-2 = REX VERDE
Dal momento che in balistica
interna "simile" non significa
"uguale", occorre agire con
la massima cautela, iniziando
sempre
dalla dose minima.
D. dovrei allestire delle
ricariche in .38 special avendo
a disposizione della polvere
gm3. Può essere utilizzata
in tale calibro? E in che
dosi?
R. la GM-3 è un polvere
monobasica di tipo granulare,
nata per il il caricamento industriale
delle cartucce calibro 12/70,
ma che può essere impiegata
anche per il caricamento domestico
di munizioni per armi corte. Con questa
polvere è possibile ottenere
caricamenti di scarsa potenza,
spesso impiegati per il tiro di precisione.
E' una polvere usata, per esempio,
da chi vuole assembalre ricariche di precisione
nel 38Spl con palla WC da 148grs. di peso.
Potrebbe procedere come segue:
CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA
DA 110grs. DI PESO
4,0 - 5,4
CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA
DA 125grs. DI PESO
4,0 - 5,2
CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA
DA 140grs. DI PESO
4,0 - 5,0
CALIBRO 38 SPECIAL - PALLA
DA 158grs. DI PESO
4,0 - 4,8
Gli inneschi sono i soliti small
pistol standard, come ad
esempio i CCI-500. Inizi sempre
dalla dose indicata come minima. per
qualsiasi combinazione palla - polvere.
Dal momento che si tratta di
una cartuccia da revolver, è
buona regola sfruttare il solco di crimpatura
per assemblare la cartuccia e definire
la O.A.L. A scanso di equivoci, la O.A.L.
massima del 38Spl è di 39,37mm.
Una questione a parte sono le ricariche
con le palla da tiro (WCBB, WCHB e simili),
cioè le classiche palle "a barilotto".Solo
per le cartucce da tiro con palla
WC, occorre inserirle completamente nel
bossolo (onde avere una O.A.L. di 35,00mm) oppure
lasciare sporgere la palla di circa 2mm. Solo
per questa particolare palla, la dose
è compresa tra 2,0 e 3,0grs.,
sia con la palla da 148 e che quella da 158grs.
WC. Ciò allo scopo di massimizzare la
precisione e ridurre i depositi in canna dovuti
al passaggio della palla.
D. ho letto che il difetto di coassialità
è fondamentale ai fini della precisione
di tiro. Mi potete dire cosa devo controllare
per avere un basso difetto di coassialità?
Si può avere una tabella di facile consultazione?
R. non è facile rispondere alla
sua domanda in poche parole. Diciamo che
si potrebbe fare in questo modo :
|
Massimo
ammissibile
|
Interventi
possibili
|
Verifiche
necessarie
|
Opzioni
|
Anomalie
del colletto
|
0,04mm
misurati in almeno 4 punti a caso per tiro
di precisione
|
(1) cambiare
marca di bossoli
(2) tornitura
esterna su 70 - 80% della superficie
del colletto
|
preventiva
con comparatore centesimale
a orologio
|
bossoli
di qualità elevata con successiva
divisione per peso
|
Disallineamento
del colletto
|
0,05mm
per ogni applicazione
|
(1) cambiare
marca di bossoli
(2) tornitura
esterna su 70 - 80% della superficie
del colletto
|
successiva
con comparatore centesimale
a orologio
|
bossoli
di qualità elevata
|
Disallineamento
palla
|
0,02mm
per tiro (fino a 0,10mm per caccia)
|
(1) uso
matrici in linea
(2) uso presse
dedicate
|
successiva
con comparatore centesimale
a orologio
|
(1)
uso palle di qualità
(2) sbavatura interna del
colletto con fresa ad angolo acuto
|
D. Volevo porvi una domanda
"stupida". Mi sto avvicinando
alla caccia con armi ad
anima rigata. Quali sono le differenze sostanziali
tra una cartuccia 7mm Remington
Magnum e una .30-06 Springfield? Qual'è
la più "potente"
a parità di grani?
R. proviamo a rispondere alla
sua domanda. Prima però,
è doverosa una premessa.
Vista quella che è la situazione
venatoria nel nostro Paese,
una
cartuccia magnum in Italia è
del tutto inutile. Le uniche eccezioni
sono i più grossi esemplari di cervo
o di cinghiale, specie se devono essere
colpite a lunga distanza. In questo
caso le cartucce più usate sono il
.300 Winchester Magnum o il 7mm Remington
Magnum (tra i cacciatori italiani).
Al di fuori di queste due ipotesi, le cartucce
magnum in Italia non hanno senso. Detto questo,
venendo alla sua domanda, si può
dire che:
- il 7mm Remington Magnum ed
il 30-06 sono due cartucce completamente
diverse
- il 7mm Remington Magnum
è una cartuccia
magnum
- il 7mm Remington Magnum
usa inneschi magnum, necessari
per bruciare la grossa
carica di lancio che usa
- il 7mm Remington Magnum genera
più rinculo, più
rumore e più vampa
di bocca
- il 7mm Remington Magnum
ha una traiettoria più
tesa
- il 7mm Remington Magnum
ha una gamma di peso di palla
che va tra 100 e 175grs. (la
palla tuttofare per caccia è
quella da 140grs.)
- il 7mm Remington Magnum sviluppa
velocità superiori
rispetto al 30-06 Springfield
- il 30-06 Springfield NON
è una cartuccia magnum
- il 30-06 Springfield
NON usa inneschi magnum
- il 30-06 Springfield
genera meno rinculo, meno rumore
e meno vampa di bocca
- il 30-06 Springfield ha una
traiettoria MENO tesa
- il 30-06 Springfield ha una
gamma di peso di palla che
va tra 110 e 220grs. (la palla
tuttofare per caccia è
quella da 180grs.)
- il 30-06 Springfield sviluppa
velocità inferiori
rispetto al 7mm Remington Magnum
- il 30-06 Springfield ha una
diffusione enorme in Italia
a livello venatorio
- il 30-06 Springfield è
molto facile da ricaricare
a livello casalingo
D. Ho bisogno di ricaricare
il calibro 12,7x44R.
Mi potete dare una mano?
R. quelle che seguono sono
alcune combinazioni per la ricarica
del 12,7x44R sperimentate da
tempo:
PALLA DA 450grs.
>IMR-4831 = 50 - 55grs.
>IMR-4350 = 50 - 55grs.
>IMR-3031 = 32 - 36grs.
>IMR-4198 = 22 - 26grs.
>IMR-4227 = 24 - 27grs.
>H-4198 = 28 - 31grs.
>H-4831 = 50 - 55grs.
>FFg =60 - 70grs.
Occorre eliminare eventuali
spazi vuoti con materale inerte,
come carta, cotone, etc.
Nei bossoli moderni probabilmente
70grs. di polvere nera non ci stanno,
per cui potrebbe essere necessario
ridurre leggermente la dose. Se usa la
polvere nera, occorre :
- eliminare spazi vuoti con
del materiale inerte
- separare la polvere dal
materiale inerte con un disco
di cartoncino
D. dove posso trovare
cartucce in calibro 5,75mm
Velodog?
R. bella domanda!! Allo stato
attuale, la GFL è l'unica
azienda che produce cartucce
calibro 5,75mm Velodog. Fanno
parte della linea "
Old time",
e sono cartucce che montano una palla
FMJ da 43grs. spinta a circa 240m/s.
Purtroppo la produzione è effettuata
in modo estremamente sporadico, per
cui sono difficilissime da trovare. In alternativa
potrebbe fare il giro delle armerie
della sua zona, per verificare se per
caso qualcuna ha dei fondi di magazzino.
Ma non sarà facile.
D. ho delle piastrine
di caricamento del Garand
da 8 colpi e dei caricatori per
una Beretta M98 da 17 colpi. In più
possiedo anche dei caricatori maggiorati
per la mia Tanfoglio "Gold Custom"
e dei caricatori da 30 colpi per il
mio Colt M4. Cosa devo fare con la modifica
normativa intervenuta in materia
di capacità dei caricatori?
R. assolutamente nulla!!
Allo stato attuale, i caricatori
per arma corta o lunga con
una capienza superiore a quella
prevista dalla legge sono
assolutamente
legali. Quindi lei
è assolutamente in regola e
non suscettibile di alcune sanzione
penale. Il problema sorgerebbe,
in ipotesi, se lei volesse vendere le
sue armi DOPO il 5 novembre 2015. In questo
caso, i caricatori dovrebbero
essere ridotti come capienza,
per adeguarli alla previsione normativa.
Questo scoraggererà molte persone
a vendere le proprie armi, anche
se va detto che, in una simile situazione,
l'acquirente potrebbe comunque
dichiarare di avere sempre posseduto quei
caricatori con quella determinata capienza.
D. posso montare un compensatore
su un'arma semiautomatica?
E un rompifiamma?
R. bella domanda!! Premesso
che rompifiamma e compensatori
svolgono due funzioni completamente
distinte (
il primo
genera una turbolenza
nei gas di egresso, miscelando violentemente
aria fredda con i gas
in modo da smorzare l'espansione dei
gas all'uscita dalla volata, mentre
il secondo redireziona i
gas di egresso in modo da ridurre il rinculo
ed il rilevamento), per lungo tempo è
stato consentito il fissaggio
di compensatori o di rompifiamma unicamente
alle carabine a ripetizione ordinaria.
Ciò perchè, secondo
alcune circolari interpretative del Ministero
dell'Interno ed alcune isolate sentenze della
Corte di Cassazione, l'applicazione di
simili dispositivi alle armi semiautomatiche,
mutando la capacità offensiva
dell'arma, avrebbe configurato il reato
di alterazione d'arma. Con il recepimento
da parrte del nostro ordinamento giuridico
della più recente
direttiva
comunitaria in materia di armi avvenuto nel
2011, le cose sono completamente cambiate,
poichè la direttiva comunitaria considera
rompifiamma e compensatori come semplici
accessori. Dunque, allo stato attuale,
il montaggio i compensatori e rompifiamma è
consentito non solo sulle armi a ripetizione ordinaria,
ma anche su quelle semiautomatiche.
D. sono affascinato dal
7,65 Browning. Qual' è
la pistola con la canna più
lunga prodotta in questo calibro
per fare del tiro a segno in
poligono?
R. proveremo a rispondereLe
ma non è facile. Questo
è un piccolo
elenco di pistole in calibro 7,65
Browning con la canna un po' più
lunga del solito.
ASTRA "FALCON"
98
BENELLI "B-77"
108
BERETTA "70"
90
BERETTA "81"
97
BERETTA "82B"
97
BERNARDELLI "AMR"
153
ERMA "KGP 68"
100
F.N. "125"
113
STAR "IR"
110
A sinistra trova il produttore
ed il modello, mentre
a destra trova la lunghezza della
canna in mm. Le conviene indirizzarsi
sul mercato dell'usato, dato che
molte di queste armi sono praticamente
introvabili.
D. nel numero di Settembre
della rivista X ho
letto con stupore di fucili
con canna a rigatura radiale. A
parte che non mi è per nulla
chiaro il concetto, a cosa si riferiva
l'articolista? Si parlava di fucili
prodotti dalla Remington, ma che
significa rigatura radiale?
R. la sua e-mail ci ha messo
la pulce nell'orecchio e abbiamo
interpellato direttamente
i tecnici della Remington per avere
chiarimenti. L'acronimo 5-R non
significa 5 (righe) radiali, come qualche
"
genio" ha sostenuto,
ma significa 5 (righe) arrotondate.
In altri termini, le righe
presenti nella canna del Remington
M-24, o nel più recente M-700
TTC, invece di avere gli spigoli dei
vuoti e dei pieni "
vivi" (a 90°),
li hanno arrotondati (visti in sezione,
appaiono come dei trapezi isosceli con
due piccole curve in alto). I pieni sono molto
più larghi rispetto a quelli
di tipo tradizionale dovendo, nelle intenzioni
del produttore, coprire circa il 50% della
superficie interna (parametro non sempre rispettato
all'atto pratico), allo scopo di "
avvolgere"
a sezione di guida della palla. Il fatto
di avere spigoli arrotondati, unito al numero
dispari di righe verrebbe giustificato, a detta
del produttore, per determinare una MINORE
deformazione della palla durante l'attraversamento
della canna, cosa che si tradurrebbe
in una SUPERIORE precisione di tiro. Ragionando
a mente fredda, che il concetto di "
rigatura
radiale" fosse una scemenza, forse
lo avrebbe capito anche l'uomo della strada.
Basterebbe pensare al fatto che la rotomartellartice
effettua una movimento radiale quando
incide la canna per formare la rigatura. Lo stesso
discorso vale anche per le canne fatte per bottonatura.
Che dire? Se solo chi scrive sulle riviste di settore
(o parla in TV come "
esperto di armi")
si informasse prima di dire scemenze, forse sarebbe
meglio per tutti. In fondo, bastava prendere il vocabolario
inglese-italiano per capire le cose. O, eventualmente,
chiamare il produttore.... Anche perchè,
sul sito della Remington, di rigatura radiale
proprio non se ne parla. E forse questo vorrà
dire qualcosa, non le pare?
D. dovrei ricaricare la
cartuccia calibro 45-75WCF ma
non riesco a cavare il classico ragno
dal buco: mi potreste aiutare?
R. la cartuccia calibro 45-75
Winchester venne camerata
nel 1876 per il Winchester modello
"
Centennial". La cartuccia
era la risposta commerciale
della Winchester al 45-75 Sharps. Di
fatto venne fuori una cartuccia
con il bossolo a collo di bottiglia più
corto del 45-70 Government ma
abbastanza capiente. Le prestazioni
sono analoghe a quelle del 45-70 e, con
le polveri moderne, anche leggermente
superiori. La cartuccia originale montava
palle da .454" di diametro e del peso 350grs.
in origine di tipo calepinato. Oggi le potrebbe
sostituire validamente con delle palle
da caccia semiblindate. Il caricamento
originale lanciava una palla da 350grs.
a circa 450 m/s. Con i componenti attuali probabilmente
si può fare di meglio, specie se
l'arma è moderna e non originale. I bossoli
si possono ricavare da quelli del 348Winchester,
ma se riesce a trovarli già fatti sarebbe
meglio. Anche se costano e nessuno vuole spendere
troppo. Sono solo un investimento per il futuro
del suo hobby. Tanto le dureranno tutta la vita. Il
grosso problema che c'è nella ricarica
del 45-75 è la debolezza strutturale dell'arma
che la camera. Purtroppo l'azione del Winchester
76 non è mai stata nota per essere robusta,
e questo condiziona parecchio le cose. Per
questo motivo, anche se il volume disponibile del
bossolo è notevole, si tende ad evitare dosi
massicce di polveri moderne. La ricarica più
diffusa tra le pochissime persone che oggi la
sparano è 24,0grs. di IMR-4198 con una
palla da 350grs. di peso. Chiaramente, con un'arma
moderna si può anche salire. Sarebbe però
il caso di chiedere maggiori informazioni al
fabbricante, sul livello di robustezza dell'arma
in questione. Questo le darà una maggiore latitudine
operativa al momento di scegliere come ricaricare.
Supponendo invece di avere palle da 300grs. di peso
ed un'arma moderna, queste sono alcune combinazioni
utili :
IMR-3031 = 47 - 51
IMR-4895 = 51 - 55
IMR-4064 = 48 - 52
IMR-4320 = 50 - 54
IMR-4350 = 52 - 56
NORMA-201 = 47 - 51
NORMA-202 = 48 - 52
NORMA-203B = 51- 55
H-322 = 44 - 48
BL-C2 = 53 - 57
N-130 = 42 - 46
N-133 = 44 - 48
N-135 = 47 - 51
N-140 = 49 - 53
N-150 = 49 - 53
SP-9 = 50 - 54
SP-11 = 54 - 58
SP-7 = 53 - 57
WW-748 = 50 - 54
WW-760 = 56 - 60
Questo solo ed esclusivamente
con un'arma nuova, costruita
con acciai moderni ed in perfetta
effcienza!! Da non usare assolutamente
per armi d'epoca o per armi
strutturalmente molto deboli (N.B. ad
esempio, un'arma costruita 50 anni fa è
"
debole" paragonata ad un'arma
costruita oggi, perchè gli
acciai e le tecniche metallurgiche sono cambiate).
Chieda lumi al suo armiere di fiducia e al
produttore sulla possibilità
di usare dosi massiccie di polveri moderne. Come
criterio generale, vanno preferite
le polveri più rapide a bruciare,
per esempio la IMR-3031, la Norma 201,
la N-133 etc., in modo da sollecitare poco
l'arma. Il motivo è che la cartuccia
non lavorava ad altissime pressioni.
Chiaramente, inizi sempre dalla dose
indicata come minima e controlli come si comporta
l'arma. Gli inneschi sono i large rifle
standard, ma se ha in previsione di sparare al
freddo, è meglio usare i large rifle magnum
per non avere problemi di combustione.
D. è vero
che il 50-70Government ed
il 12,7x44R svedese sono la stessa
cartuccia?
R. no. Sono due cartucce
molto simili, ma non sono
la stessa cosa. Un'arma camerata
per il 12,7x44R non può
camerare una cartuccia calibro 50-70Government,
stante il diverso diametro
del fondello. In altri termini, 50-70Government
e 12,7x44R NON sono sinonimi
riferiti alle medesima munizione!!
D. io ricarico già
le mie munizioni subsoniche
per il .308 Winchester con della
vectan GM-3 11,0grs. palle 200grs.
e non ho mai avuto problemi. Prima
sparavo le cartucce commerciali
di produzione Lapua, le subsonic con
palla FMJ-BT da 200grs. Smontando
una munizione non sono stato capace di
capire con sufficiente sicurezza
la tipologia di polvere utilizzata.
Anche al poligono che frequento,
tiratori con 30 anni di esperienza non
sono riusciti a capire che polvere sia. Ne
sapete qualcosa di più?
R. i tecnici della Lapua
hanno sempre sostenuto
di usare la N-310 per assemblare
i caricamenti subsonici per
il .308Winchester con la palla da
200grs., però non siamo
in grado di dirle con precisione
se questa affermazione sia veritiera
oppure no.
D. Ho di recente acquistato
un basculante BERGARA
mod APEX calibro 308W. La canna lunga
635 mm è in inox AISI
416 ed è dotata di 6 principi
di rigatura e un passo di 1/11. Ho tutta
l'attrezzatura per la ricarica,
ma vorrei trovare una cartuccia per
scopo venatorio precisa quanto
più possibile, per permettermi
anche tiri oltre i 300 m. Al momento ho
qualche rimanenza delle seguenti polveri
N 133, N 135, N 540, N 150, N 160, IMR
4320, WW 748, Norma MRP. Le palle per uso
venatorio attualmente in mio possesso
sono le seguenti: Berger vld hunting 175 grs,
Nosler accubond 150 e 165 grs. Siccome
non ho esperienza sui 6 principi di rigatura e
sul passo 1/11, onde evitare di finire la canna
prima di trovare un risultato soddisfacente,
potreste darmi qualche dritta?
R. il suo problema è
di facilissima soluzione.
Le ricariche vanno assemblate
come per qualsiasi altra arma camerata
per il 308 Winchester. Può
trovare i dati che le interessano
su un qualsiasi manuale. Per quanto
riguarda le polveri:
- N-133 e N-135 sono specifiche
per cartucce di scarsa volumetria
come il 223Remington = da
scartare
- la
N-540 è
la versione a doppia base della
N-140 ed è specifica
per il 308Winchester, specie
se si tratta di sparare in pieno
inverno o comunque alle basse temperature
- la
N-150 è
una polvere specifica per
il 308Winchester con palle dagli
11g in su
- la N-160 è una
polvere adatta al 30-06 o ad
alttre cartucce, ma troppo lenta
a bruciare per il 308Winchester
= da scartare
- la
IMR-4320 è
una polvere molto simile
alla N-140
- la
WW-748 è
una polvere specifica
per il 308 Winchester
- la MRP è una polvere
specifica per le cartucce
magnum = da scartare
In breve:
PALLA DA 150GRS.
N-540 = 45,0
N-150 = 46,0
WW-748 = 48,0
IMR-4320 = 47,5
PALLA DA 165GRS.
N-540 = 43,0
N-150 = 45,0
WW-748 = 45,0
IMR-4320 = 44,0
PALLA DA 175GRS.
N-540 = 42,0
N-150 = 43,0
WW-748 = 43,5
IMR-4320 = 43,0
Queste sono le combinazioni
che si sono rivelate migliori
nel corso degli anni. La OAL
è di 71,00mm. Gli inneschi
sono i soliti large rifle
standard.
D. avrei da porvi le
seguenti domande :
- Sui testi di Sanow &
Marhall, la munizione a
palla asciutta, nello specifico
la Winch. 12/70 con palla Forster,
raggiunge una percentuale
di Stopping Power pari al 99%, superando
addirittura il 308 winch. e il 223
rem. Come si spiega una tale lesivitá?
- Sempre nel sopracitato
testo, viene menzionata unicamente
la munizione Winchester
con palla Foster, non prendendo
in considerazione altri caricamenti.
Tutto questo vuol dire che la palla
Foster é piú lesiva
rispetto alla Gualandi alla Brenneke ecc...?
- Quale palla è
la piú lesiva e qual'è
il peso ottimale?
- Cambiando tipologia di
munizione, per quale motivo
la Federal 00 Buck " Tactical
load" con una V0 di 350 m/s é
piú lesiva rispetto ad
un'altra che ha una V0 di 405 m/s ?
- Ho avuto modo di provare
le tanto blasonate Winchester
e Remington 00 Buck, sia nello
Spas che nell'870, alla distanza di
10 m, ottenendo delle velocitá
inferiori a quelle dichiarate
e delle concentrazioni di pallettoni
del tutto sguarnite. Perché
vengono considerate come le
migliori?
- Per concludere, ho letto
da qualche parte che lo Shotgun
é l'arma piú
potente per la difesa abitativa
che un civile possa detenere e quindi
adoperare. E' vero?
R. molto sinteticamente:
-
Sui testi
di Sanow & Marhall, la
munizione a palla asciutta,
nello specifico la Winch. 12/70
con palla Forster, raggiunge una
percentuale di Stopping Power pari
al 99%, superando addirittura il
308 winch. e il 223 rem. Come si spiega
una tale lesivitá?
= i dati che ha letto
sono statistici, per cui sono destinati
ad evolvere nel tempo sulla base della tipologia
e del numero raccolto. Quindi non li
deve prendere come un dato definitivo ed immutabile.
Se parliamo di palle singole, occorre
fare una distinzione. Le palle da caccia, in
generale, sono molto dure e molto veloci, e
causano sempre una sovrapenetrazione
sul corpo umano. Diverso è il discorso
di quelle palle in piombo puro. Con masse non
eccessive (tipo 28g), anche in caso di impatto a
velocità sostenute, tendono a deformarsi
e a non sovrapenetrare. Questo, parlando ovviamente
in linea del tutto generale.
-
Sempre nel
sopracitato testo, viene menzionata
unicamente la munizione
Winchester con palla Foster,
non prendendo in considerazione
altri caricamenti. Tutto questo
vuol dire che la palla Foster é
piú lesiva rispetto
alla Gualandi alla Brenneke ecc...?
= negli USA i caricamenti europei
sono merce rara!! O non esistono del
tutto, oppure sono difficili da trovare
e parecchio costosi. Tenga conto che, solo
di recente, la Brenneke ha costituito la
sua filiale americana, e che solo adesso
le Brenneke si stanno diffondendo in
maniera capillare negli USA. Questo spiega
perchè gli studi che lei ha
letto sono limitati unicamente ai caricamenti
americani
-
Quale palla è
la piú lesiva e qual'è
il peso ottimale? =
le nostre terzarole, ossia le
11/0 caricate con tre file da tre
pallettoni cadauna. Siamo attorno ai
33g di piombo. Sono l'equivalente
delle 00 americane
-
Cambiando tipologia
di munizione, per quale
motivo la Federal 00 Buck " Tactical
load" con una V0 di 350 m/s é
piú lesiva rispetto ad
un'altra che ha una V0 di 405 m/s ?
= la questione sta nella sovrapenetrazione
e non nella lesività. Alle
brevi distanze (per capirci,
dentro ad una stanza), una massa di piombo
elevata e lanciata ad una velocità
eccessiva causa facilmente sovrapenetrazione.
Cioè un mancato trasferimento
di energica cinetica sul bersaglio in tempi
ristretti, cosa essenziale per rendere un bersaglio
inoffensivo il prima possibile. Questo è
il motivo per cui parecchi fabbricanti hanno deciso
di ridurre le velocità di alcuni
caricamenti
-
Ho avuto modo di
provare le tanto blasonate
Winchester e Remington 00
Buck, sia nello Spas che nell'870,
alla distanza di 10 M, ottenendo
delle velocitá inferiori
a quelle dichiarate e delle concentrazioni
di pallettoni del tutto sguarnite.
Perché vengono considerate
come le migliori? = bisogna vedere
come e dove. Prima di tutto, i dati che
ha letto lei fanno riferimento a prove in canna
manometrica in condizioni di laboratorio.
Se deve scegliere una munizione per
difesa personale per un fucile a canna liscia,
non è infrequente che i migliori
risultati si ottengano con l'ausilio di
uno strozzatore. Poi va detto che ogni arma
fa storia a se, per cui occorre provare più
cartucce diverse per verificare quale munizioni
da i risultati migliori. In un'arma come il fucile
a canna liscia, questo tipo di approcio
è fondamentale
-
Per concludere,
ho letto da qualche parte
che lo Shotgun é
l'arma piú potente per la
difesa abitativa che un civile
possa detenere e quindi adoperare. E' vero
? = è vero. La gamma
di munizioni disponibili è
impressionante. L'energia cinetica
alla bocca è elevatissima.
Il controllo e la velocità
di ripetizione del colpo sono elevati.
E' chiaro però che nulla
può sostituire un addestramento
corretto. Quindi, una cosa sono le
prestazioni teoriche dell'arma, mentre
una cosa ben diversa è la capacità
di sapere usarre correttamente
l'arma da parte del singolo individuo.
Il che significa minmizzare i difetti e
massimizzarne i pregi
D. avrei da porvi le
seguenti domande:
- Potreste indicarmi una
dose, con relativa tipologia
di polvere per poter ottenere
una V0 di 830 m/s con palla da
175 grani? (tenendo conto della
canna lunga 60 cm) ?
- Ho avuto modo di vedere
e di leggere su un testo di medicina
legale, di scatole craniche
esplose all'impatto con una palla
di fucile cal. 308 Winc., spiegando
un simile fenomeno sul fatto che una
palla che viaggia a velocità
superiori agli 800 m/s produca
simili effetti. E' veramente così?
- Come è possibile
che una palla Sierra HPBT
da tiro, costruita per materiale
cartaceo, sia così devastante,
così lesiva sui tessuti
biologici? Non si tratta di
una palla da caccia con proprietà
espansive!
- Concludendo, è
più lesiva una palla
da tiro o una da caccia entro i 300
metri?
- Per quanto concerne la
lesività, lo è
di più una da 168 o una da
175 grani?
in breve:
-
Potrebbe indicarmi
una dose, con relativa tipologia
di polvere per poter ottenere
una V0 di 830 m/s con palla da 175
grani? (tenendo conto della canna lunga
60 cm) ? = nessuna, per una velocità
del genere ci vuole almeno una
canna da 70cm nel 308. A meno che non voglia
rischiare di usare dosi compresse,
con ovvio rischio di sovrapressioni.
E comunque, una palla da 175grs. a 1000m
è ancora superosonica se sparata
con velocità attorno agli 800m/s
o di poco inferiori. Questo, ipotizzando
di sparare a condizioni atmosferiche
standard
-
Ho avuto modo di vedere
e di leggere su un testo
di medicina legale, di scatole
craniche esplose all'impatto con
una palla di fucile cal. 308 Winc.,
spiegando un simile fenomeno
sul fatto che una palla che viaggia
a velocità superiori agli 800
m/s produca simili effetti. E' veramente
così? = ha mai sparato
ad un cartone di latte chiuso e pieno
di liquido? Anche se spara con una pistola,
il cartone esploderà. Se spara
ad una struttura chiusa e piena di liquido,
la struttura cederà in maniera
tanto più violenta quanto è
elevata la velocità di impatto.
Questo perchè esiste una principio
fisico, noto come principio di Pascal,
in base al quale la pressione applicata
ad un punto di un fluido è identica in
ogni punto del fluido stesso. Venendo al fucile,
se ha osservato il filmato dell'omicidio
Kennedy (più volte trasmesso da
varie reti televisive), avrà certamente
notato il carattere esplosivo della lesione
alla teca cranica della vittima. L'arma in
questione sparava un più modesto 6,5x52mm,
ma ciò è stato comunque sufficiente
per vedere esplodere una parte del cranio.
Nel caso, poi delle lesioni intraorali causate
da fucili, è possibile notare la c.d. "lesione
stellata", o "lesione floreale" (così
detta per l'apertura "a fiore" della teca
cranica), causata non solo dalla violenta decelerazione
del proiettile, ma anche dalla proiezione
violenta dei gas di combustione dentro alla teca cranica
-
Come è possibile
che una palla Sierra HPBT
da tiro, costruita per materiale
cartaceo, sia così devastante,
così lesiva sui tessuti
biologici? Non si tratta di
una palla da caccia con proprietà
espansive! = la risposta
è molto semplice. Le palle
di tipo HPBT non sono progettate per
colpire bersagli biologici, umani o animali
che siano, per cui all'impatto con un bersaglio
del genere, si spezzano in due grossi
frammenti e producono una moltitudine di frammenti.
Dal momento che questo fenomeno avviene
in maniera estremamente rapida e violenta,
l'effetto è devastante, ed è
molto simile a quello di una palla di tipo
SP che prima si espande e poi si frammenta violentemente.
Dunque, la risposta alla sua domanda,
sarebbe una sola parola: frammentazione
-
Concludendo, è
più lesiva una palla
da tiro o una da caccia entro i
300 metri? = fanno la stessa cosa,
ma in due modi completamente diversi.
L'unica differenza di rilievo è
la penetrazione totale. Le palle
da caccia tendono a penetrare di più
rispetto alle HPBT. Questo è
il motivo per cui le HPBT sono sconsigliate
per la caccia dai vari produttori
-
Per quanto concerne
la lesività, lo è
di più una da 168 o una da
175 grani? = i dati esistenti
oggi fanno in maggioranza riferimento
alla palla da 168grs. perchè
è comparsa prima sul mercato.
La lesività di queste
palle è enorme, se sparate a brevi distanze
(per esempio 300m) contro un bersaglio
diverso da un pezzo di carta. Sicuramente,
la palla da 175grs. avendo più massa,
ha però il vantaggio di poter
produrre un maggior numero di frammenti
D. sapete indicarmi
l'indirizzo di un impianto
di tiro valido nei pressi di Salerno?
R. probabilmente l'impianto
più attrezzato
è il
SSD Shooting Range.
L'indirizzo è : Colle
della Maddalena, SNC 84095 - Giffoni
Vallepiana (SA) . I recapiti sono:
telefono: 331 7651622
internet :
www.shootingrange.it
info@shootingrange.it
L'impianto è affiliato
con FIDASC, CNDA, FITAV
e FITDS, per cui troverà
sicuramente quello che più
le interessa.
D. avete qualche suggerimento
per ricaricare il .300AAC
con polveri Vihtavuori N-110,
120 e 130?
R. indicativamente con
le polveri Vihtavuori si potrebbe
provare ad usare:
PALLA DA 110grs.
N-110 = 15,0 -
18,5
N-120 = 17,0 -
21,0
N-130 = 18,0 -
21,5
PALLA DA 125grs.
N-110 = 14,0 -
17,5
N-120 = 16,0 -
20,0
N-130 = 17,0 -
20,5
PALLA DA 130grs.
N-110 = 14,0 -
17,0
N-120 = 16,0 -
19,5
N-130 = 17,0 -
20,0
PALLA DA 150grs.
N-110 = 13,0 -
16,0
N-120 = 15,0 -
18,5
N-130 = 16,0 -
19,0
D. posso portare
la mia balestra fuori di
casa per recarmi a tirare in uno
spazio apposito? Ci sono delle
regole particolari da
seguire?
R. la balestra può
essere liberamente venduta,
acquistata e detenuta. Il trasporto
può essere effettuato
solo per giustificato motivo, ad
esempio per recarsi in un luogo destinato
all'allenamento o per partecipare
ad una competizione sportiva. In
qualsiasi caso, la balestra va trasportata
scarica ed in un'apposita custodia.
Per l'attività sportiva,
o per il tiro da divertimento, le
punte delle frecce dovranno avere il convenzionale
profilo di tipo ogivale. Informazioni
maggiormente dettagliate sono
contenute nella circolare del Ministero
dell'Interno n. 559 del 16/12/1995
(pubblicata nella G.U. n. 26 del 01/02/1996).
Questa circolare interpretativa,
tra l'altro, indica espressamente la balestra
come "
attrezzatura sportiva".
D. avrei due quesiti
da porvi. Quale è il
passo della rigatura della
Tikka T3 Tactical in cal. 308 Winchester
con la canna da 24 pollici? E quello
della Remington 700 ADL in calibro 7mm
Remington Magnum con la canna da 610
mm?
R. se non sono cambiate
le cose, la Tikka dovrebbe
avere un passo di 1 giro in 11",
mentre la Remington dovrebbe
avere un passo di 1 giro in 9". Detto
in altri termini, significa
che con la prima è possibile stabilizzare
palle lunghe fino a 40,62mm,
e con la seconda palle lunghe fino a 45,71mm.
D. sarei intenzionato
a ricaricare il mio 7 mmRM
con polvere Lovex perchè
più economica di altre.
Ho dato un'occhiata alla tabella
di ricarica che propone la casa,
ma ho trovato delle discordanze. Innanzitutto
propone una sola ricarica con palla
da 173 gr. e le seguenti polveri
S062
D076.6 questa se non
ho capito male e quella + consigliata.
S062
S065
S070
Nella spiegazione iniziale
consiglia solo la D076.6
e sconsiglia tutte le altre
che invece riporta in tabella con
dosi, velocità ecc. Voi cosa
mi consigliate ? Tenete conto che userò
solo palle da 140 e 160gr.
R. purtroppo lei non
è il primo ad individuare
delle incongruenze nel manuale
della Lovex. A parte questo, prendendo
per veritiere le indicazioni
fornite dal produttore, le conviene
indirizzarsi sulla D076.6 e
considerare le altre polveri come
eventuali sostitui nel caso non riesca
a trovare la D076.6. Sempre prendendo
per buono quello che viene riportato
sul manuale, ed arrotondando un po' i valori,
si potrebbero ipotizzare le seguenti combinazioni
:
PALLA DA 140 grs.
(da 53 a 56grs.)
PALLA DA 150 grs.
(da 52 a 55grs.)
PALLA DA 160 grs.
(da 51 a 54grs.)
PALLA DA 173 grs.
(da 50 a 53grs.)
Cominci con la dose indicata
come minima. Usi solo
inneschi magnum. Tenga conto che
la palla più usata nel 7mm
RM è quella da 140grs. Le
altre più pesanti sono da intendersi
come destinate ai capi di selvaggina
più grossi e robusti. Per esempio,
in Italia, gli esemplari
più grossi e robusti di cinghiale
o cervo.
D. facendo passare in
secondo piano il costo di
una carabina Blaser R8, (cosa
comunque da non trascurare affatto)
voi , a livello di sicurezza
e precisione cosa ne pensate ?
R. premesso il prezzo
e il fatto che per ottenere
i migliori risultati ci sarà
da lavorare sulla ricarica,
l'arma è interessante.Tecnologicamente
è valida
e le soluzioni adottate dal fabbricante
sono di tutto rispetto. Prima
dell'acquisto deve ragionare bene
su quali sono i suoi obiettivi, in modo
da capire bene quale calibro scegliere.
Se le fosse possibile, le suggeriamo
di fare almeno una prova prima dell'acquisto,
anche se ci rendiamo conto del fatto
che non sempre la cosa risulti fattibile.Venendo
alla precisione, i pareri sono
discordi, ma ciò è dovuto
al fatto che i primi esemplari arrivati
sul mercato non erano proprio il massimo.
Poi, dopo avere curato "
alcuni difetti
di giovinezza", le cose sono migliorate
sensibilmente. Per quanto riguarda la
precisione, a oltre 600m l'arma colpisce
ripetutamente un quadrato di 20x20cm,
sparando con appoggio dalla posizione
prona.
D. ho tutta una serie
di dubbi sulla ricottura
dei bossoli che mi tormentano.
Per esempio, in alcuni filmati
i bossoli, dopo l'esposizione
alla fiamma, vengono immersi in acqua
mentre in altri filmati vendono
lasciati raffreddare all'aria.
Quale dei due metodi è il migliore?
E poi, ho provato a casa su bossoli
calibro .357Magnum, anche se sarebbe
stato meglio farlo su bossoli di carabina
ma non ne ho al momento perchè
ancora non ho acquistato tutto il materiale
per la ricarica. Esiste un metodo empirico
per saggiare l'ammorbidimento del colletto
di un bossolo al fine di stabilire l'efficacia
della ricottura e di quanto dev'essere
approssimativamente più cedevole
il metallo rispetto ad un bossolo incrudito
dall'uso? Di quanto, approssimativamente,
si allunga la vita del bossolo ricotto? La ricottura
è raccomandabile anche
su bossoli di revolver ?
R. volendo essere sintetici
:
-
in alcuni filmati
i bossoli, dopo l'esposizione
alla fiamma, vengono immersi
in acqua mentre in altri filmati
vendono lasciati raffreddare all'aria.
Quale dei due metodi è
il migliore = alcuni effettuano
la ricottura con i bossoli dentro
ad una bacinella d'acqua. Altri immergono
i bossoli in acqua dopo averli ricotti.
Chi lo fa, lo fa sempre per una buona ragione.
Lo scopo è quello di evitare che il
calore si propaghi al resto del bossolo,
alterando la struttura molecolare in punti
diversi dal colletto. L'ottone non si "
tempra"
come l'acciaio se viene raffreddato
bruscamente
-
Sarebbe stato
meglio farla su bossoli di carabina...
= i bossoli migliori
per carabina sono venduti già
ricotti in fabbrica, per cui comprarli
per ricuocerli non ha alcun senso.
Un bossolo nuovo di elevata qualità
(un
LAPUA o un
NORMA,
per esempio), deve essere ricotto
a livello casalingo dopo 7 - 8 ricariche
(per cartucce NON magnum). Le cartucce
magnum vengono ricotte dopo 4 o 5 volte.
-
di quanto, approssimativamente,
si allunga la vita
del bossolo? = un bossolo
ricotto correttamente e con cadenza
regolare, può durare
anche fino a 40 ricariche se parliamo
di cartucce non magnum
-
la ricottura è
raccomandabile anche
su bossoli di revolver ?
= la ricottura è una tecnica
destinata essenzialmente alle munizioni
per armi lunghe, allo scopo di aumentare
la precisione e la vita operativa
del bossolo. Alcuni la applicano nelle cartucce
magnum per arma corte più esasperate
di recente concezione, ma si tratta di una
tecnica poco diffusa
-
Vorrei sapere
se esiste un metodo empirico
per saggiare l'ammorbidimento
del colletto di un bossolo al
fine di stabilire l'efficacia
della ricottura e di quanto dev'essere
approssimativamente più
cedevole il metallo rispetto ad un bossolo
incrudito dall'uso = quando
scalda il bossolo, la fiamma non deve
mai diventare arancione o, peggio, rossa,
perchè signficherebbe che
sta cominciando a bruciarsi lo zinco contenuto
nell'ottone!! Fino a 350 - 370°C
la struttura molecolare dell'ottone
NON
si modifica, e si ottiene
SOLO una sotto-ricottura, cosa che si traduce
in una operazione del tutto inutile. Attorno
ai 450°C la ricottura avviene in
pochi secondi. Oltre i 500°C il bossolo
verrebbe sovra ricotto, e sarebbe da buttare
in quanto TROPPO morbido per esserer utilizzato
con sicurezza
-
Vorrei sapere
se esiste un metodo empirico
per saggiare l'ammorbidimento
del colletto di un bossolo al
fine di stabilire l'efficacia
della ricottura e di quanto dev'essere
approssimativamente più
cedevole il metallo rispetto ad un bossolo
incrudito dall'uso = in commercio
ci sono delle "
vernici"
che vengono usate come indicatori
di temperatura. Vengono applicate in
TRE punti strategici, che sono COLLETTO,
SPALLA e CORPO del bossolo. Se la ricottura
è fatta correttamente,
per tempo e temperatura,
solo la vernice sul colletto su brucia,
mentre le altre rimarranno intatte.
D. Ho comprato un X
modello Y in calibro .223
Remington, ma ho una serie di
dubbi su questo calibro che non
riesco a risolvere. Vengo subito
al dunque:
- Perchè gli
eserciti appartenenti alla
NATO, avendo a disposizione
svariate tipologie di munizionamento,
hanno optato per la M-855
62 grani?
- La Federal
Gold Medal HPBT 69 grani,
può ritenersi più
o meno lesiva della M-855?
- Le sopracitate munizioni,
hanno il tremendo effetto
terminale delle leggere
55 grani a distanze medio brevi?
- A distanze non superiori
a 100 metri,la lesività
del 223Rem. può
essere affine agli effetti terminali
di un 308 Winchester (M-80)?
- Infine, tenendo
ancora conto del parametro
lesività, un 223
Rem. è più lesivo
di un 7,62x39 (M- 43)?
R. in breve :
-
Perchè
gli eserciti appartenenti alla
NATO, avendo a disposizione
svariate tipologie di munizionamento,
hanno optato per la M-855
62 grani? = entrambe le palle
sono progettate per spezzarsi
in due in seguito all'impatto. Per
come sono costruite (la M-193 è
una blindata "pura", mentre la M-855,
contrariamente quanto tutti credono, è
una semiperforante), la M-855 tende
a risentire meno della distanza, continuando
a manifestare il comportamenteo
anche oltre le distanze alle quali quello
stesso comportamento tende a
scomparire usando la M-193
-
La Federal
Gold Medal HPBT
69 grani, può ritenersi
più o meno lesiva della
M-855? = se guardiamo puramente
la cavità temporanea si.
I volumi medi delle cavità
temporanee sono di 600ml (M-193), 755ml
(M-855) e 2135 ml(FC-GM). Tenga presente
che sulla brevissima distanza,
su un bersaglio non protetto, la palla
HPBT (progettata unicamente per il tiro contro
i bersagli cartacei) è devastante
-
Le sopracitate
munizioni, hanno il tremendo
effetto terminale delle
leggere 55 grani a distanze medio
brevi ? = certamente
-
A distanze non
superiori a 100 metri,la lesività
del 223Rem. può
essere affine agli effetti
terminali di un 308 Winchester
(M-80) ? = sono due cose completamente
diverse. Il .223 sicuramente
non mostra problemi di sovrapenetrazione,
e questo in molte situazioni
può essere un vantaggio importante.
-
Infine,
tenendo ancora conto del
parametro lesività,
un 223 Rem. è più lesivo
di un 7,62x39 (M- 43) ? =
le due cartucce sono progettate
in maniera diversissima tra loro
e lavorano sul bersaglio in maniera
completamente diversa. Entrambe
sono in grado di "
fare il lavoro"
per il quale sono state progettate.
Non c'è un vero vincitore.
Poi, è un po' come se fosse
una questione di donne: ad ogni uomo piace
la sua, e spesso non c'è verso di
fargli cambiare idea
D. chiacchierando
tra amici, il mio amico poliziotto
mi ha detto che lui ha il porto
d'armi per la sola pistola d'ordinanza,
e se vuole detenere un'altra
pistola deve necessariamente munirsi
di un'altro porto d'armi. E' vero ?
R. si ma vanno fatte
delle precisazioni. Detto
molto in breve, i membri
delle FF.AA. e delle FF.PP.
usano le armi di servizio SENZA il bisogno
di porto d'armi. Ciò in
quanto, le armi di servizio (e tutti gli
altri beni utilizzati per servizio) costituiscono
un elemento strumentale per lo
svolgimento delle funzioni connesse
con l'ufficio (di natura pubblica) di cui ogni
membro delle FF.AA. o delle FF.PP. è titolare.
La semplice appartenenza, per esempio, alla
Polizia di Stato, costituisce titolo
idoneo per portare e detenere tutte le armi di
servizio. E' chiaro che per andare a caccia,
per frequentare il campo di tiro a volo, per
frequentare la sezione del TSN o un poligono
dedicato al tiro dinamico, ANCHE per l'appartenente
alle FF.PP. o alle FF.AA. sarà NECESSARIO
munirsi di idoneo titolo giuridico, in grado di
legittima l'acquisto, le detenzione e il trasporto
(o, in alcuni casi, il porto) delle armi
e delle relative munizioni che sono DIVERSE
da quelle di servizio
D. è vero che
esistono dei Remington M1903A1
con un diametro di foratura
anomalo?
R. Si. Esistono armi
prodotte dalla Remington
con un diametro di foratura
di 7, 73 mm e non 7, 62. Ciò
perchè la Remington ha
utilizzato, per un certo periodo,
gli stessi utensili che usava per il
p17, che erano a loro volta gli stessi
del p14 in 303. Ci sono molti 1903 di produzione
Remington che hanno una canna idonea
per palle da .311" e non da .308".
D. devo sparare il
7x64 con una canna molto corta,
ma le polveri tradizionali
mi hanno dato pessimi risultati.
Che polveri posso usare,
tenuto conto che adesso ho a disposizione
Norma 202 e 203B e IMR 4895 e 4064?
R. potrebbe provare
con:
PALLA DA 120grs.
/ OAL 81,00mm
NORMA 202 = 45 -
48
NORMA 203-B = 50
- 53
IMR-4320 = 47 - 50
IMR-4895 = 41 - 45
PALLA DA 140grs.
/ OAL 82,00mm
NORMA 202 = 44 -
47
NORMA 203-B = 46
- 49
IMR-4320 = 44 - 47
IMR-4895 = 40 - 44
Verifichi che la
canna sia perfettamente pulita
prima di inziare le prove
con le sue ricariche. Controlli
sempre lo stato dei bossoli
e verifichi che ci sia la corretta
tensione nel colletto. Controlli
che le sedi degli inneschi non
siano lasche. Inizi sempre dalla
dose inicata come minima. Abbiamo
indicato la OAL più diffusa a livello
commerciale, ma si ricordi comunque
di fare in modo che la cartuccia assemblata
abbia una lunghezza di poco inferiore
a quella del serbatoio della sua arma.
Questo consentirà di avere il
migliore compromesso tra densità
di caricamento, fluidità di
funzionamento e lunghezza complessiva
della cartuccia.
D. quale peso
di palla preferire con il
cal 9x21 utilizzando la Vithavuori
3N38?
115?
125?
150?
Con quale dei tre
pesi ho un redimento balistico
più completo sul
bersaglio anche a 25m (precisione
e potenza massima specifica relativa
al calibro in questione in termini
di energia scaricata e rilevamento
ridotto dell'arma)?
R. i parametri che
ha indicato non sono per nulla
coerenti tra di loro. L'energia
scaricata dal proiettile sul
bersaglio dipende dalla tipologia
del proiettile impiegato.
Se un proiettile è in tutto
o in parte indeformabile, l'energia
scaricata sul bersaglio sarà
molto limitata. Si possono assemblare
ricariche molto potenti (= cioè
con un'energia alla bocca elevata),
ma poi bisogna verificare se il proiettile
è in grado di trasferire
l'energia alla bocca sul bersaglio
oppure no. Il rilevamento e la potenza sono
due parametri del tutto antitetici. Se
vuole avere una ricarica potente non può
pretendere di avere un'arma che rileva
poco, e viceversa!! A parte l'energia della
cartuccia alla bocca, il rilevamento aumenta
se sono presenti i seguenti fattori.
- arma leggera, di
tipo compatto e/o con il fusto
in polimeri
- posizione dell'asse
della canna rispetto
all'asse del braccio del
tiratore
- modo con cui l'arma
viene impugnata dal singolo
individuo (= una presa
troppo "bassa" aumenta il rilevamento)
- peso di palla elevato
- canna corta
Per quanto riguarda
la precisione, occorre sapere
cosa intende Lei quando parla
di "precisione". Se vuole fare
unicamente del tiro di precisione,
una dose di 5,5grs. di
3N38 con una qualsiasi delle palle che
ha indicato andrà benissimo.
Ma questo non è tutto.
Per fare del tiro di precisione
le servono anche :
- un'arma pesante
- una canna pesante
e di qualità elevata
- una tecnica di
scatto eccellente
- palle di qualità
elevata e con il diametro
corretto (che vadano bene
per la canna della SUA
arma)
- inneschi di qualità
- bossoli di qualità,
con il colletto e
le sedi degli inneschi in
perfette condizioni
La precisione dipende
molto dalla distanza alla
quale intende sparare. Sparare
a 5-10m non è la stessa
cosa di sparare a 25m. Una ricarica
modesta a 5m andrebbe benissimo
(perchè non si vedrebbero
gli errori), mentre quella stessa
ricarica a 25m non sarebbe soddisfacente.
Detto questo, la precisione è
un parametro antitetico rispetto
alla potenza. Una ricarica potente non
è mai precisa, o comunque non è
in grado di svilupparre livelli
di precisione elevatissimi. Qui dovrà
fare una scelta, e dovrà
capire se è meglio privilegiare potenza
o precisione, o se invece ha un senso accettare
un compromesso molto modesto tra questi
due fattori. Per quanto attiene alla
potenza, le dosi da impiegare saranno massime
o quasi massime, ma questo comporterà
.
- combustione incompleta
se la canna è
lunga meno di 5"
- rinculo elevato
- precisione non
ottimale
- difficile controllo,
se l'arma è leggera
Rispetto alla 3N37,
(e supponendo di non fare
cartucce troppo corte come
fanno alcuni) con la 3N38 ne vanno
dentro almeno 0,3grs. in più
come dosi massime. Le massime
con la 3N37 sono normalmente indicate
in .
- 7,6grs. per la
palla da 115grs.
- 7,5grs. per la
palla da 125grs.
- 7,3grs. per la
palla da 147-150grs.
Si tratta delle dosi
indicate dal manuale Sierra
nelle sue due ultime edizioni.
Per la 3N38 le dosi massime
vengono solitamente indicate
in :
- 7,9grs. per la
palla da 115grs.
- 7,8grs. per la
palla da 125grs.
- 7,6grs. per la
palla da 147-150grs.
Trattandosi di dosi
massime, vanno raggiunte
con molta calma e per gradi,
partendo da 7,0grs. e con incrementi
di 0,1grs. per volta. Venendo
infine alla velocità
è chiaro che si deve preferire
la palla più leggera. Una
palla più leggera significa
avere più velocità
e minore rinculo (che, a parità
di calibro, aumenta all'aumentare
del peso di palla). Limitando il discorso
alle polveri monobasiche di
tipo cilindrico, la 3N38 è
sicuramente una delle migliori scelte che
si possono fare. C'è però
da capire quale è la propria
esigenza e quale obiettivo si vuole raggiungere.
D. ci sono aziende
italiane che producono
palle da pistola per la ricarica
casalinga?
R. si.
Tra le più note,
ed in ordine assolutamente casuale,
segnaliamo:
- DYNAMIC BULLETS,
Via Le Mura, 18 - 00038
Valmontone (RM), www.dynamicbullets.it
- HI-Q BULLETS,
Via A. Toscanini, 7 - 92020
Castrofilippo (AG), www.hi-qbullets.com
- LEAD EXTRUSIONS,
Via del Pavone, 17 - 25050
Paderno F.C. (BS), www.leadextrusions.com
- ROMANA METALLI,
Via Adria,4 - 00040, Pomezia
(RM), www.romanametalli.com
- SHOOTER BULLETS,
Via Colle Cerro, 27 - 00030
Genezzano (RM), www.shooterbullets.it
- TARGET BULLETS,
Via A. Grandi, 15 - 20017
Rho (MI), www.targetbullests.com
- X-RAY BULLETS,
Via caduti sul lavoro, 3/2
- 35014 Fontaniva (PD),
www.xraybullets.it
D. vorrei conoscere
i pregi ed i difetti
dei calibri 7mm Remington
Magnum e 7mm Blaser Magnum.
Vorrei anche sapere in fase di ricarica
i pregi e difetti, quale dei due è
il calibro più preciso
quale dei due è più
costante come rosate, insomma un po di
tutto ma abbastanza nello specifico dato
che almeno io faccio fatica a trovare informazioni
in merito. Voi in previsione di un futuro
acquisto, per cosa optereste? Quale carabina
sarebbe una buona carabina camerata in uno
di questi calibri, ed infine cosa pensate
della Blaser R8, come precisione e costanza
è veramente così valida o
si può puntare anche ad altro ?
R. per rispondere
alla sua domanda ci vorrebbe
un'enciclopedia.
Molto sinteicamente
si può dire che
:
CALIBRO
7mm REMINGTON MAGNUM
- è sul
mercato dagli anni '60 del
XX secolo scorso
- può capitare
che sia usato da cretini,
con risultati disastrosi sul
bersaglio, che viene mandato clamorosamente
- richiede canne
lunghe per bruciare adeguatamente
il quantitativo di polvere
immesso (N.B. non si può
pretendere di sfruttare
adeguatamente un magnum con una canna
da 50cm)
- non ha mai fallito
salvo che non fosse usato
da un incapace
- è collaudatissimo
- c'è un
numero enorme di componenti
di ricarica sul mercato
- praticamente
tutti i produttori di carabine
ne hanno almeno un modello
in catalogo
- richiede inneschi
magnum
- richiede alti
quantitativi di polvere
- da il meglio di
se a dose massime o vicine
alla massima
- richiede un'ampia
sperimentazione per trovare
la combinazione migliore
per la propria arma
- è uno
dei 7mm più precisi
di sempre
- come tutti i
7mm, la sua palla "
tuttofare"
è quella da
140grs.
- richiede bossoli
di qualità elevata
- richiede attenzione
per selezionare solo
i componenti migliori per
la propria ricarica
CALIBRO
7mm BLASER MAGNUM
- è recentissimo
- può capitare
che sia usato da cretini,
con risultati disastrosi sul
bersaglio, che viene mandato clamorosamente
- richiede canne
lunghe per bruciare adeguatamente
il quantitativo di polvere
immesso (N.B. non si può
pretendere di sfruttare
adeguatamente un magnum con una canna
da 50cm)
- la diffusione
è scarsa
- il suo futuro
per ora è incerto
- le applicazione
pratiche per ora sono limitate
- c'è un
numero enorme di componenti
di ricarica sul mercato
per quanto attiene a palle, inneschi
e polveri
- i bossoli per
ora non sono facili da trovare
- i produttori
di carabine con armi in catalogo
sono veramente pochi
- richiede inneschi
magnum
- richiede alti
quantitativi di polvere
- da il meglio di
se a dose massime o vicine
alla massima
- richiede un'ampia
sperimentazione per trovare
la combinazione migliore
per la propria arma
- come tutti i
7mm, la sua palla "
tuttofare"
è quella da
140grs.
- richiede bossoli
di qualità elevata
- richiede attenzione
per selezionare solo
i componenti migliori per
la propria ricarica
Come può
vedere, ci sono alcuni punti
di similitudine ed alcuni
punti di differenza tra i due calibri.
Venendo alle armi, la Blaser
R8 è un'ottima arma,
se le interessa il 7mm Blaser Magnum.
Il prezzo non è però
dei più abbordabili,
sempre che per lei la spesa sia un problema
importante. Se preferisce il 7mm
RM, di armi ne può trovare moltissime,
sia europee (ZOLI, SAKO, MAUSER, MERKEL
per esempio) che extraeuropee (REMINGTON,
WINCHESTER per esempio). Nell'usato trova
moltissimo e anche a buon prezzo ed
in ottime condizioni. Se dovessimo fare
una scelta, sceglieremmo il 7mm Remington
Magnum per i motivi esposti in precedenza,
e anche per esperienza personale.
Questo, per quanto possa valere, è il
nostro consiglio. Ovviamente i soldi
sono i suoi e la decisione finale spetta unicamente
a lei.
D. per
motivi che non vi sto a raccontare, sono venuto in
possesso di un'arma in calibro 8x56mmR Kropatschek.
Mi è stato detto che questa arma è simile
ad un'altra camerata per una cartuccia pressochè
equivalente che viene chiamata 8x60mmR Kropatschek.
Io vorrei tanto provare a spararci non ho la più
pallida idea di come ricaricare: mi potete dare un mano?
R. ci
proviamo anche se sarà difficile!! Prima un
po' di storia. La cartuccia calibro 8x60mmR Guedes venne
adottata dalle FF.AA. portoghesi nel 1885 con il fucile
omonimo. Si trattava di un’arma a colpo singolo basato
sull’azione Martini – Henry. Il caricamento originale montava
una palla da 247grs. (circa 16g) spinta da 70,0grs. di polvere
nera affine alla moderna Fg. Il diametro della palla era di
8,28 mm (.326”). La cartuccia, così come concepita, sviluppava
una velocità alla bocca di circa 520 m/s, cui corrispondevano
approssimativamente 210Kgm. Alcune fonti bibliografiche
indicano una pressione media massimale di 234MPa (2340 bar),
mentre altre forniscono dati leggermente diversi. Le armi
erano prodotte in Austria, dalla Steyr, ed erano estremamente
ben fatte e rifinite, non solo per gli standard dell’epoca ma
anche per quelli attuali. I dati dimensionali principali della cartuccia
erano i seguenti :
-
diametro del proiettile = 8,28 mm (.326”)
-
diametro del colletto = 8,99 mm (.354”)
-
diametro della spalla = 12,45 mm (.490”)
-
diametro della base = 13,79 mm (.543”)
-
diametro del fondello = 15,75 mm (.620”)
-
spessore del fondello = 2,03 mm (.080”)
-
lunghezza del bossolo = 59,44 mm (2.34”) (N.B.
nella ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati
e rifilati a 59,30mm)
-
lunghezza della cartuccia = 82,55 mm (3,25”)
-
passo di rigatura = 1 giro in 279 mm (1 in 11”)
-
tipologia dell’innesco = large rifle
L’adozione
del binomio arma - munizione ebbe vita breve,
dal momento che le FF.AA. portoghesi cambiarono arma
nel 1896. Un cartuccia molto simile, denominata 8x60mm
R Kropatschek, venne adottata nel 1896, insieme all’omonimo
fucile, dal Portogallo. Anche i fucili Kropatschek, che
erano armi a ripetizione con serbatoio tubolare, erano prodotti
in Austria. Dal punto di vista strutturale, le due munizioni
sono sovrapponibili, non solo balisticamente ma anche dimensionalmente.
Nel giro di poco tempo, l’8x60mmR Kropatschek venne modificato,
e si passò così all’8x56mmR Kropatschek.
La denominazione non deve trarre in inganno, dal momento
che l’8x56mmR Kropatschek NON DEVE essere confuso con il più
noto 8x56mm R ex ordinanza ungherese (8mm Mannlicher). Pur avendo
una denominazione in apparenza simile, in realtà le due
cartucce sono dimensionalmente e balisticamente difformi.
Tornando a rapporto tra 8mm Guedes e 8mm Kropatschek, le due cartucce
si differenziano fondamentalmente per il bossolo più
corto di circa 3mm, vale a dire :
-
tra 57,8 e 59,4 mm per il Guedes (approssimativamente
60mm)
-
tra 54,1 e 57,6mm per il Kropatschek (approssimativamente
56mm)
E’ importante
prestare attenzione a non inserire il bossolo da
60mm dentro alla camera da 56mm, perché il primo
si potrebbe incastrare nell’inizio di rigatura della
seconda, cosa che potrebbe provocare:
-
una sovrapressione
-
l’espulsione dell’innesco dalla rispettiva sede
in seguito allo sparo
Un altro
aspetto che va verificato attentamente è lo
spessore del fondello, perché possono esserci anche
grosse differenze tra il Guedes ed il Kropatschek (anche
oltre 0,10mm). Il diametro di foratura dell’8mm Guedes
/ Kropatschek era :
-
di 8mm (.315”) per i pieni
-
tra 8,31 e 8,38mm (.327 - .330”) per i vuoti
Per quanto
attiene alla ricarica, occorre fare alcune importanti
puntualizzazioni. In primo luogo, l’arma era nata
per la polvere nera, per cui PRIMA di recarsi al poligono
occorre necessariamente :
-
fare ispezionare l’arma da un armaiolo (realmente)
competente perché ci possono essere dei difetti
invisibili all’occhio inesperto che potrebbero avere
un effetto devastante in caso di uso al poligono
-
fare eseguire una misura esatta del vivo di volata,
possibilmente con un calibro a tampone, per capire
come massimizzare la precisione
-
utilizzare la polvere nera se si vuole replicare
il caricamento originale
-
non esagerare con i dosaggi se si vuole usare
la polvere infume, avvicinandosi con prudenza alla
dose massima e mantenendosi verso la dose mediana
-
preferire palle in lega o ramate
Prima
di proseguire occorre ricordare di EVITARE sistematicamente
l’impiego di palle blindate per due motivi :
-
l’usura accelerata della rigatura (che era nata
per la polvere nera e non per i propellenti moderni)
-
la possibile comparsa di sovrapressioni impreviste
Dal momento
che l’arma
era nata per la polvere nera,
i vuoti di rigatura sono estremamente profondi.
Per questo motivo, l’arma va pulita molto scrupolosamente
con prodotti destinati a ridurre la rugosità
superficiale del metallo, non solo subito dopo l’acquisto,
ma anche dopo ogni sessione di tiro. Venendo al caricamento
in senso stretto, gli inneschi sono i classici large rifle
standard, dal momento che i large rifle magnum sono del tutto
inutili per le carica di lancio in gioco (oltre che potenzialmente
idonei a generare pressioni più alte del normale).
Per quanto riguarda le polveri, supponendo di utilizzare
propellenti di produzione moderna, occorre privilegiare polveri
non eccessivamente lente a bruciare. La capienza del bossolo
non deve ingannare, perché essendo
un’arma nata per
la polvere nera, le pressioni in gioco non possono mai essere
elevate. Per quanto riguarda le combinazioni palla – polvere utili
per la ricarica personalizzata, senza pretesa di completezza
vanno segnalate almeno le seguenti :
Palla
da 175grs. in lega (blocchetto Lyman n.321232) spinta
da 75,0grs. di polvere nera tipo Fg (dia. 321”)
Palla
da 175grs. in lega (blocchetto Lyman n.321232) spinta
da 28,0grs. di IMR-4198 (dia. 321”)
Palla
da 200grs. in lega (dia. 326”) spinta da 28,0grs. di
IMR-4198
Palla
da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 43,0grs. di
IMR-4198
Palla
da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 45,0grs. di
IMR-4895
Palla
da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 53,0grs. di
IMR-4350
Palla
da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 42,0grs. di
BL-C2
Palla
da 205grs. (dia. 329”) ramata spinta da 45,0grs. di
H-4895
Palla
da 220 - 240grs. in lega (dia. 326”) spinta da 55,0
- 60,0grs. di polvere nera tipo FFg (usare materiale
inerte per eliminare spazi vuoti)
Palla
da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 22,0grs.
di IMR-4227
Palla
da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 35,0grs.
di IMR-3031
Palla
da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 38,0grs.
di IMR-4895
Palla
da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 33,0grs.
di IMR-4064
Palla
da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 15,0grs.
di Hercules 2400 (usare materiale inerte per eliminare
spazi vuoti)
Palla
da 220 grs. in lega (dia. 324”) spinta da 16,0grs.
di Unique (usare materiale inerte per eliminare spazi
vuoti)
Palla
da 190 ramata (dia. 323”) o 200grs. in lega (dia.
326”) spinta da 19,0 - 22,0grs. di N-120
Palla
da 190 ramata (dia. 323”) o 200grs. in lega (dia.
326”) spinta da 21,0 - 25,0grs. di N-130
Palla
da 190 ramata (dia. 323”) o 200grs. in lega (dia.
326”) spinta da 24,0 - 28,0grs. di N-133
Purtroppo
non abbiamo potuto verificare prsonalmente le dosi
in commento, motivo per cui le chiediamo di prenderle con
beneficio di inventario. Il problema principale che i ricaricatori
possono incontrare è costituito dal reperimento
dei bossoli. Per risolverlo, o si acquistano dei
bossoli nuovi commercializzati da qualche produttore specializzato
(per esempio, Buffalo Arms o Bertram, solo per citarne
alcuni), oppure occorre ricavarli da quelli del .348 Winchester
(o, più raramente, con quelli del .450 o del .500
Nitro Express). L’operazione è abbastanza complicata,
perché il bossolo dell’8x56mmR ha il fondello con una
fresatura (con un angolo di circa 20°) che, se mancante,
impedisce di chiudere l’otturatore. L’operazione e da lasciare
ai ricaricatori più esperti e smaliziati, motivo per
cui è preferibile acquistare bossoli nuovi, già fatti
e pronti all’uso, anche se più costosi. I risultati migliori
in termini di precisione si ottengono usando palle che, per caratteristiche,
siano il più simile possibile a quelle originali. Andranno
dunque privilegiate palle :
-
in lega ternaria o ramate
-
con forma cilindrica molto lunga
-
di peso prossimo ai 250grs.
-
con diametro di 8,28mm / .326” (N.B. questo in
teoria, perché il diametro va scelto in base all’effettivo
diametro di foratura della propria arma per massimizzare
la precisione)
Una nota
interessante è costituita dal fatto che non
sono mai stati prodotti fucili per il tiro sportivo in
questo calibro, ma solo ed unicamente armi destinate al
mercato militare.
D. da dove nasce
il calibro .300 BLACKOUT?
R. il .300
BLACKOUT (detto anche 7,62x35mm,
.300AAC o .300BLK)
è un derivato parziale
del .223 Remington, nato
attraverso una complessa operazione
di accorciamento e di modifica
del corpo del bossolo. Secondo
la teoria genericamente accettata,
sarebbe stato realizzato dalla
AAC, la nota azienda americana produttrice
di silenziatori, quale alternativa
al .223 Remington da camerare nella
piattaforma AR-15. L'idea era quella
di poter avere, rapidamente e con poca
spesa, un Colt M4 capace di sparare
una munizione diversa dal .223 Remington.
Ciò significava sparare una munizione
diversa, in un Colt M4, ma cambiando
il numero minimo di componenti.
La cartuccia è nata per essere sparata
in canne con un passo di rigatura compreso
tra 1 giro in 8" e 1 giro in 7". Le munizioni
commerciali sono prodotte dalla Remington,
grazie anche al fatto che la AAC e la Remington
fanno parte del medesimo gruppo
industriale. Altri produttori di rilievo
sono la Cor-Bon e la Hornady. Le palle sono
da 100, 120, 200 e 220grs. di peso. Le versioni
con le palle più pesanti sono
di tipo subsonico. Secondo una diversa
ricostruzione storica, il .300 BLACKOUT
non sarebbe stato inventato dalla AAC, la
quale avrebbe in realtà "...
brutalmente
copiato... il .300BLK da
una preesistente cartuccia brevettata
da
J.D. Jones della
SSK
Industries, e commercializzata con
il nome di .300 Whisper (un derivato parziale
del .221Fireball, oggi completamente desueto).
Il dubbio è nato per tre motivi.
Primo, perchè la AAC produce silenziatori,
e il .300 Whisper è disponibile
in due caricamenti, uno supersonico
e l'altro subsonico (maggiormente adatto
all'impiego in armi silenziate). Il secondo
è che le matrici per la ricarica
casalinga del .300 Whisper sono praticamente
intercambiabili con quelle del .300 BLACKOUT.
Il terzo motivo è che i dati di caricamento
sono praticamente identici. Attualmente
non è dato sapere se ciò
corrisponda a verità, e quanto ci sia
di vero in queste affermazioni. Ad ogni modo,
le armi camerate per questo calibro sono poche,
così come limitata è la diffusione
della munizione. Il motivo è che esso
non offre vantaggi realmente significativi rispetto
al .223 Remington, specie quando vengono usate
le palle più pesanti. per cui molti
preferiscono rimanere fedeli alla "
cartuccia
madre". A livello casalingo i bossoli si
possono ricavare tagliando quelli del .223 Remington
sotto la spalla (cioè nel punto
di giunzione tra la spalla e il corpo) e facendoli
poi passare in una matrice di ricalibratura totale
per il .300BLACKOUT previa apposita lubrificazione.
A questo punto il bossolo va tornito a rifilato
a 35mm esatti. Gli inneschi sono ovviamente del
tipo small rifle standard. La OAL non può essere
superiore a quella del .223 Remington.
D. che differenza
c'è tra il 6,8mm
SPC Remington e il .300 BLACKOUT?
R. il 6,8mm
SPC Remington è un
derivato parziale del preesistente
.30 Remington (una
cartuccia nata nel 1906 come
risposta al successo commerciale
del .30-30Winchester,
oggi del tutto scomparsa, e dunque
da non confondere con il più
recente .30Remington AR) modificato
al fine di sparare palle da 6,8mm di diametro.
Normalmente impiega palle da 100, 110
(o 115) e 130grs. di peso. Di fatto, le
palle da 130grs. sono dedicate ad impieghi
venatori, mentre quelle più leggere
sarebbero destinate ad applicazioni militari.
In teoria, da una canna da 16" le palle
da 100 e 110grs. dovrebbero essere accelerate
fino a raggiungere circa gli 800m/s. Le
palle da 130grs. dovebbero viaggiare a circa
730m/s. La cartuccia era nata per essere sparata
in canne con un passo di 1 giro in 10" e con un
inizio di rigatura piuttosto brusco. Successivamente,
per ridurre le pressioni in gioco e semplificare
il funzionamento in condizioni di
arma sporca, il passo venne portato a 1 giro
in 11", mentre l'inzio di rigatura venne reso più
dolce. Le munizioni commerciali sono prodotte,
tra gli altri, da Remington, Cor-Bon, Black Hills e
Hornady. La scelta non è comunque amplissima.
Attualmente, le armi camerate per questo calibro sono
poche, così come limitata è la diffusione
della munizione. Il motivo è che esso
non offre vantaggi realmente significativi rispetto
al .223 Remington, oltre al fatto che la palle
più pesanti non possono essere utilizzate
nella piattaforma AR-15, ma solo in armi a ripetizione
ordinaria. Il .300 BLACKOUT (detto anche 7,62x35mm,
.300AAC o .300BLK) è un derivato parziale
del .223 Remington, nato attraverso una complessa
operazione di accorciamento e di modifica del corpo
del bossolo. E' stato realizzato dalla AAC, la nota
azienda americana produttrice di silenziatori, quale alternativa
al .223 Remington da camerare nella piattaforma
AR-15. L'idea era quella di poter avere, rapidamente
e con poca spesa, un Colt M4 capace di sparare
una munizione diversa dal .223 Remington. Ciò
significava sparare una muniziine diversa, in
un Colt M4, ma cambiando il numero minimo di componenti..
Le munizioni commerciali sono prodotte dalla
Remington, grazie anche al fatto che la AAC e la
Remington fanno parte del medesimo gruppo
industriale. Alcuni sostengono che la AAC abbia
"...
brutalmente copiato... il .300BLK
da una preesistente cartuccia brevettata
da
J.D. Jones della
SSK Industries,
commercializzata con il nome di .300 Whisper.
Il dubbio è nato per tre motivi.
Primo, perchè la AAC produce silenziatori,
e il .300 Whisper è disponibile
in due caricamenti, uno supersonico e l'altro
subsonico (maggiormente adatto all'impiego
in armi silenziate). Il secondo è
che le matrici per la ricarica casalinga del .300
Whisper sono praticamente intercambiabili con quelle
del .300 BLACKOUT. Il terzo motivo è che
i dati di caricamento sono praticamente identici.
Attualmente non è dato sapere se ciò
corrisponda a verità, e quando ci sia
di vero in queste affermazioni. Ad ogni modo, le
armi camerate per questo calibro sono poche, così
come limitata è la diffusione della
munizione. Il motivo è che esso non offre
vantaggi realmente significativi rispetto al .223
Remington, specie quando vengono usate le palle
più pesanti. per cui molti preferiscono rimanere
fedeli alla "
cartuccia madre". A livello
casalingo i bossoli si possono ricavare tagliando
quelli del .223 Remington sotto la spalla (cioè
nel punto di giunzione tra la spalla e il corpo)
e facendoli poi passare in una matrice di ricalibratura
totale per il .300BLACKOUT previa apposita lubrificazione.
A questo punto il bossolo va tornito a rifilato
a 35mm esatti. Gli inneschi sono ovviamente del
tipo small rifle standard. Entrambi sono nati come
alternativa al .223 Remington nella piattaforma
AR-15, il che signfica che la O.A.L. non potrà
essere superiore a quella del .223 Remington.
D. come si
ricarica il 7mm Blaser Magnum?
R. bella domanda!!
A livello casalingo
potrebbe essere utile provare
con i seguenti componenti :
palla da
120grs. O.A.L. 81,00 mm
N570 =
73- 77
N-170 = 69
- 73
N560 = 69 -
73
N-160 =
62 - 66
N-165 = 64
- 68
MRP-2 = 68
- 72
MRP =
64 - 68
IMR-4831 =
58 - 62
IMR-7828 =
64 - 68
H-1000 = 69
- 73
H-4831 = 64
- 67
SP-12 = 70
- 74
SP-13 = 71
- 75
palla da
140grs. O.A.L. 82,00mm
N570 =
72 - 76
N-170 = 68
- 72
N560 = 68 -
72
N-160 =
61 - 65
N-165 = 63
- 67
MRP-2 = 67
- 71
MRP =
63 - 67
IMR-4831 =
57 - 61
IMR-7828 =
63 - 67
H-1000 = 68
- 72
H-4831 = 63
- 66
SP-12 = 69
- 73
SP-13 = 70
- 74
palla da
150grs. O.A.L. 83,00mm
N570 =
71 - 75
N-170 = 67
- 71
N560 = 67 -
71
N-160 =
60 - 64
N-165 = 62
- 66
MRP-2 = 66
- 70
MRP =
62 - 66
IMR-4831 =
56 - 60
IMR-7828 =
62 - 66
H-1000 = 67
- 71
H-4831 = 62
- 65
SP-12 = 68
- 72
SP-13 = 69
- 73
palla da
160grs. O.A.L. 83,80mm
N570 =
70 - 74
N-170 = 66
- 70
N560 = 66 -
70
N-160 =
59 - 63
N-165 = 61
- 65
MRP-2 = 65
- 69
MRP =
61 - 65
IMR-4831 =
55 - 59
IMR-7828 =
61 - 65
H-1000 = 66
- 70
H-4831 = 60
- 64
SP-12 = 67
- 71
SP-13 = 68
- 72
palla da
175grs. O.A.L. 83,80mm
N570 =
69 - 73
N-170 = 65
- 69
N560 = 65 -
69
N-160 =
58 - 62
N-165 = 60
- 64
MRP-2 = 64
- 68
MRP =
60 - 64
IMR-4831 =
54 - 58
IMR-7828 =
60 - 64
H-1000 = 65
- 69
H-4831 = 59
- 63
SP-12 = 66
- 70
SP-13 = 67
- 71
D. ho un
grosso dubbio per la pulizia
della mia arma. Usando come
solvente il petrolio bianco, come
devo operare ? Glielo spruzzo
e ci passo il pennello/spazzolando
? Oppure lo metto in ammollo per alcuni
minuti? Il dubbio viene perche'
le nuove 98FS hanno un po' di componenti
in plastica (guancette, grilletto,
astaguidamolla, mirino) e non vorrei
che si danneggiassero. Potete
darmi qualche dritta per favore?
R. molto semplicemente:
- gli armaioli
solitamente usano il
petrolio bianco per tenere lubrificati
i pacchetti di scatto
di fucili o carabine. In mancanza
di altro, si può usarlo
come solvente
- volendo
usare il petrolio bianco come
solvente, lo si può
usare solo per rimuovere i residui
di carbonio che si formano
in seguito alla combustione
- la cosa
migliore da fare è applicare
il petrolio bianco (con
un pennello, con uno spruzzatore,
con una spugnetta, etc.) nei punti
dove sono presenti i residui di
combustione, lasciarlo agire per
qualche minuto e poi soffiare via il tutto
usando un compressore (oppure quelle
bombolette di aria compressa che si possono
trovare nelle armerie più grosse)
- anche se
non dovrebbe succedere nulla,
è meglio non rischiare
e non lasciare la plastica
a contatto con il petrolio
- naturalmente
il petrolio non può
servire per rimuovere
residui di piombo o di rame dall'anima
della canna, i quali richiedono
l'uso di prodotti specifici
- dopo avere
pulito l'arma, occorre
lubrificarla nei punti indicati
dal produttore.
IMPORTANTE
: occorre evitare
di usare l'olio (al posto di un
solvente) per pulire l'arma, come
fanno in molti !!
D. vorrei
chiedere cortesemente il
parere su le palle Swift Scirocco,
quindi se considerarle passanti
su cinghiale sparate con carabina
bolt action 7mm RM. Quale
differenza c'è con le barnes
TSX?
R. la Swift
"
Scirocco" è
una palla concettualmente
simile alla Nosler "
Ballistic
Tip". Il coefficiente
balistico è elevato,
per cui se le interesse il tiro a
lunga distanza è una scelta
azzeccata. La differenza con la
Nosler sta nel fatto che è molto
più dura e resistente. Come la
Nosler ha un puntale in policarbonato,
ma la blindatura è molto più
spessa. E' una palla specifica per
il caricamento delle cartucce magnum,
comprese quelle dell'ultima generazione
come i RUM. Diversamente dalla
Nosler, ha una ritenzione di massa
molto elevata anche alle distanze brevi,
dove le velocità sono ancora
elevate. La Barnes TSX è fatta completamente
in rame. Essendo fatta completamente
in rame, a parità di peso
sarà molto più lunga
delle palle prodotte dalla concorrenza.
Non ha un nucleo di piombo, e questo la
rende molto più dura delle altre palle
presenti in commercio. Si tratta di una palla
specifica per la perforazione delle strutture
osteoarticolari della selvaggina più robusta,
compreso il cervo o il cinghiale. Non avendo
nessun nucleo, anche se la palla si espande la
ritenzione di massa è prossima la 100%.
Tutte e due le palle possono produrre lesioni perforanti
alle brevi distanze (meno di 200m), ma quelle
che è certamente più incline a
produrle è la Barnes.
D. supponendo
di usare le palle più
idonee nei rispettivi calibri
(110 con 38spl e 125 con 357mag)
e considerando solo la Sipe
N come unico propellente e 4 pollici
di canna nei miei due revolver
(67&66), che dosi consigliate
per caricamenti:
1) Normali
(equivalenti per energia
e resa ai 5 grani di sipe
per il 9x21 palla da 125fmj)
2) Forti
(tipo 6,5 grani di sipe nel
9x21 stessa palla)
3) Molto
forti (tipo 7 grani di sipe
nel 9x21stessa palla)
Infine l'OAL
nei due calibri non è
"comandato" dal solco
di crimpatura della palla?
R. potrebbe
fare così :
- per il
.38Spl, supponendo di usare
la palla da 110grs., potrebbe
usare 2, 4 o 6grs., a seconda
che voglia assemblare una ricarica
debole, media o forte (N.B.
alcuni mettono dentro anche 6,5grs.
ma è meglio andare per gradi
e non esagerare!!)
- per il
.357Magnum, supponendo di
usare la palla da 125grs. potrebbe
usare 7, 9, 11grs. a seconda
che voglia assemblare una ricarica
debole, media o forte. Volendo
potrebbe anche farne una "debolissima"
con 4grs. di polvere
- se ha il
solco di crimpatura, tenga
come riferimento il solco
di crimpatura per regolare
la OAL
- crimpi
bene
- usi inneschi
small pistol standard
D. che
pistola o revolver compatto
posso acquistare, possibilmente
in calibro 9 Corto e .38Spl?
R. per le
pistole compatte potrebbe
scegliere (in ordine sparso)
tra :
Walther
Beretta
Kahr
Kimber
Keltec
Glock
Taurus
Per i revolver,
sarebbe più opportuno
limitare la scelta tra
:
S&W
Ruger
La questione
della scalta definitiva
è unicamente demandata
ai gusti personali. Si ricordi
però che in una materia
così delicata come
la difesa personale, deve fare
ogni sforzo possibile per provare
le armi prima di acquistarle.
A parte l'affiidbilità, che la qualità
primaria che un'arma
da difesa personale deve avere,
deve poi verificare che l'arma
sia comoda e facile da usare per lei,
tenendo conto anche di quella che è
la sua struttura fisica. Detto questo,
l'importante è non fare confusione
(come fanno un po' in troppi) tra
un' arma da difesa (pesonal defense weapon)
e un' arma di riserva (backup weapon),
perchè sono due cose completamente
diverse tra loro. Svolgono funzioni
diverse e vengono usate in tempi
e circostanze diverse, anche se l'utilizzo
finale è identico (= quello di salvare
la vita di chi le usa). Pensare
che una pistola da difesa sia una pistola "da tasca"
è una delle cose più sbagliate
del mondo.
D. vi
disturbo per sapere se avete
qualche consiglio in merito
alla ricarica del
cal.22 Hornet da usare per nocivi,
per la maggiore parte volatili.
Cosa posso usare?
R. il 22 Hornet
esiste in 2 diametri di
palla, a seconda che sia stato
prodotto PRIMA o DOPO la seconda
guerra mondiale. I più
vecchi sono forati a .223",
mentre tutti quelli prodotti
DOPO la seconda guerra
mondiale sono forati a 224". Dunque, Lei
dovrà semplicemente acquisare
le comuni palle da 224" reperibili
in armeria. Per quanto riguarda
il peso, le palle più comuni
sono quelle da 40 o al massimo 45grs.
Alcuni tiratori ricaricano con palle
da 55grs., che sono un po' fuori luogo. Deve
scegliere le palle di tipo HP o RN tra quelle
dei più famosi produttori mondiali,
come Sierra, Hornday e simili.
Le polveri migliori sono quelle come
la WW-296, la H-110, la N-110, la IMR-4227
e simili. Supponendo di avere le palle da
40grs., potrebbe agire come segue :
- N-110
(8,0 - 9,8)
- H-110
(8,0 - 10,5)
- WW-296
(9,0 - 11,3)
- IMR-4227
(9,0 - 11,6)
Faccia attenzione
all'inserimento della
palla nel bossolo: se
la bocca non è svasata
adeguatamente, il colletto verrà
danneggiato durante
l'inserimento!! Altra cosa.
Per favore ponga attenzione al
fatto che usando un bossolo molto
piccolo, una minima variazione
della carica di lancio da luogo a forti aumenti
di pressione. Dunque, cominci sempre
dalla dose indicata come minima ed avanzi
molto prudentemente.
D. dovrei
ricaricare il calibro
.30T/C. Mi potete dare una
mano?
R. Purtroppo
la nostra esperienza è
limitata, dato che la persona
che ci ha messo a disposizione
l'arma per eseguirer le prove lo ha fatto
per pochissimo tempo. Dunque
non abbiamo sviluppato molti dati, e i
pochi che abbiamo raccolto andrebbero ancora
analizzati e raffinati. Possiamo però
darle qualche suggerimento per
alcune polveri.
PALLA
DA 150 - 155grs. varie morfologie
Polvere
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
IMR-4895
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
IMR-4320
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
IMR-4064
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
IMR-4350
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
RS-40
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
RS-50
|
40,0 (min.) - 44,0 (MAX)
|
RS-52
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
RS-60
|
40,0 (min.) - 44,0 (MAX)
|
H-322
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
H-335
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
BL-C2
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
H-380
|
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
|
H-414
|
40,0 (min.) - 44,5 (MAX)
|
WW-748
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
WW-760
|
40,0 (min.) - 44,5 (MAX)
|
Norma 200
|
32,0 (min.) - 36,0 (MAX)
|
Norma 201
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Norma 202
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Norma 203/B
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
Norma URP
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
Norma 204
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
Lovex S060
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Lovex S062
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
Lovex S065
|
37,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Lovex D073-4
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Lovex D073-5
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
Lovex D073-6
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
SP-7
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
SP-9
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
SP-10
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
SP-11
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
N-140
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
N-540
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
N-150
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
N-550
|
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
|
PALLA DA 170grs. varie morfologie
(idonea anche per palle da 165grs.)
Polvere
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
IMR-4895
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
IMR-4320
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
IMR-4064
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
IMR-4350
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
RS-40
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
RS-50
|
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
|
RS-52
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
RS-60
|
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
|
H-322
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
H-335
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
BL-C2
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
H-380
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
H-414
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
WW-748
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
WW-760
|
39,0 (min.) - 43,5 (MAX)
|
Norma 200
|
31,0 (min.) - 35,0 (MAX)
|
Norma 201
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Norma 202
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Norma 203/B
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
Norma URP
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
Norma 204
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
Lovex S060
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Lovex S062
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
Lovex S065
|
36,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Lovex D073-4
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Lovex D073-5
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Lovex D073-6
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
SP-7
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
SP-9
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
SP-10
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
SP-11
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
N-140
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
N-540
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
N-150
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
N-550
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
PALLA
DA 180grs. varie morfologie (idonea anche per palle da 175grs.)
Polvere
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
IMR-4895
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
IMR-4320
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
IMR-4064
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
IMR-4350
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
RS-40
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
RS-50
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
RS-52
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
RS-60
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
H-322
|
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
|
H-335
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
BL-C2
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
H-380
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
H-414
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
WW-748
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
WW-760
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
Norma 200
|
30,0 (min.) - 34,0 (MAX)
|
Norma 201
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Norma 202
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Norma 203/B
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Norma URP
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
Norma 204
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
Lovex S060
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
Lovex S062
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
Lovex S065
|
35,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Lovex D073-4
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Lovex D073-5
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Lovex D073-6
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
SP-7
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
SP-9
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
SP-10
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
SP-11
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
N-140
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
N-540
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
N-150
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
N-550
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
PALLA DA 190grs. varie morfologie (idonea anche
per palle da 185grs.)
Polvere
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
|
IMR-4895
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
IMR-4320
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
IMR-4064
|
33,0 (min.) - 37,0 (MAX)
|
IMR-4350
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
RS-40
|
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
|
RS-50
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
RS-52
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
RS-60
|
37,0 (min.) - 41,0 (MAX)
|
H-322
|
31,0 (min.) - 35,5 (MAX)
|
H-335
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
BL-C2
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
H-380
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
H-414
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
WW-748
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
WW-760
|
37,0 (min.) - 41,5 (MAX)
|
Norma 200
|
29,0 (min.) - 33,0 (MAX)
|
Norma 201
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
Norma 202
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
Norma 203/B
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
Norma URP
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
Norma 204
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
Lovex S060
|
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
|
Lovex S062
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
Lovex S065
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Lovex D073-4
|
33,0 (min.) - 37,5 (MAX)
|
Lovex D073-5
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
Lovex D073-6
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
SP-7
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
SP-9
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
SP-10
|
32,0 (min.) - 36,5 (MAX)
|
SP-11
|
36,0 (min.) - 40,5 (MAX)
|
N-140
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
N-540
|
35,0 (min.) - 39,5 (MAX)
|
N-150
|
33,0 (min.) - 37,0 (MAX)
|
N-550
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
Gli inneschi
sono i soliti large rifle
standard. Cominci sempre
dalla dose indicata come minima
e salga fino alla massima
senza mai superarla. Questo le consentirà
di trovare la
combinazione che le offre i migliori
risultati.
D. ho
appena acquistato una Tanfoglio
STOCK 3 ed una CZ SP-01
SHADOW in calibro 9 x 21. Mi
potreste indicare la ricarica
ideale per queste armi ?
R. la ricarica
migliore non esiste.
Purtroppo ogni arma fa storia
a se.ed occorre fare un po'
di prove prima di capire come muoversi.
Diciamo che inizialmente
si può cercare di restringere
il campo. Per semplificare
le cose, supponiamo che a Lei interessi
solo una ricarica per il tiro da
divertimento, economica e molto
precisa (e non qualcosa di estremamente
specialistico). Premesso questo,
supponendo di avere tra le mani della N-320,
ne potrebbe usare 4,0grs., indifferentemente
dietro ad una palla da 115 o 125grs.di
qualsiasi tipo (blindata, in lega
ternaria o ramata). Ancora, sempre limitando
il discorso alla Vihtavuori, potrebbe
usare 5,5grs. di 3N37 (ma anche di N-350
o di 3N38) indifferentemente dietro ad una
palla da 115 o 125grs. di qualsiasi tipo
(blindata, in lega ternaria o ramata). Ancora
potrebbe benissimo usare 5,5grs. di
Sipe- N o di S4-N indifferentemente dietro
ad una palla da 115 o 125grs. di ogni tipo (blindata,
in lega ternaria o ramata) . Ipotizzando
adesso di usare la JK-3, potrebbe benissimo inserire
usare 5,0grs. dietro ad una palla da 115
o 125grs. di qualsiasi tipo (blindata, in lega
ternaria o ramata) . Immaginando ora
di usare la Granular S (non importa se fine
o grossa) ne potrebbe inserire 4,0grs. indifferentemente
dietro ad una palla da 115 o 125grs. di
ogni genere (blindata, in lega ternaria o ramata).
Per i bossoli, le conviene raccoglierene un grosso
quantitativo e della migliore qualità possibile
(e possibilmente anche dello stesso
lotto, ma è estremamente difficile).
Può anche raccoglierli
al poligono, recuperando quelli sparati dagli
altri tiratori che non si dedicano alla
ricarica. E' preferibile preparare i bossoli
facendo in modo che le sedi degli inneschi siano
perfettamente ortogonali e che i fori di vampa
siano liberi da imperfezioni. Queste due semplici
operazioni (fatte con le comuni frese manuali)
le consentiranno di avere munizioni molto costanti.
In relazione agli inneschi, scelga solo quelli
noti per la loro costanza di accensione, come ad esempio
i CCI o i Federal. In famiglia usiamo da lungo
tempo i CC-500 con ampia soddisfazione. Trattandosi
di una cartuccia per pistola, deve necessariamente essere
crimpata per ottimizzare la combustione ed
il ciclo di fuoco. In famiglia usiamo da sempre
la LEE "
Factory Crimp Die" (come quarta e ultima
matrice) con ottimi risultati. Per questo motivo,
è preferibile separare le operazioni di
inserimento e crimpatura della palla, o si rischia
di assemblare munizioni qualitativamente inferiori
(oltre al serio rischio di danneggiare il bossolo).
Per tutte le ricariche, la OAL è quella
usata dalla maggioranza dei produttori, cioè
29,50mm. Non ha senso usare cartucce troppo corte (=
cioè sotto i 29,00mm), o si rischiano
degli inceppamenti e cattiva combustione. Se
per caso le armi non dovessero funzionare
correttamente (cosa possibile con armi nuove e
molle di recupero intonse),
sostituisca la molla
di recupero originale con una meno dura (N.B.
indicativamente, una molla da 12 libbre per le ricariche
più deboli, una da 14-15 libbre per le
ricariche intermedie e una da 18 libbre per le ricariche
a piena potenza). A parte queste banali indicazioni
di massima, la Tanfoglio Stock 3 e la CZ SP-01
sono armi fenomenali (anche se qualcuno continua
a disprezzarle, non si capisce ben il motivo...) e non tarderanno
a darle ampie soddisfazioni.
D. Mi piacerebbe
conoscere le dosi da
usare nella mia glock 19
per la palla da 150 grani da .356
tipo rn serie platinium (alto
spessore di rame) della target
bullet (equiparabile per
durezza alla fmj). Vi porto sempre
quella scala del 9x21 che mi avete
passato un po di tempo fa. Per farvi
capire meglio cosa sto cercando:
1) 5 grani
di Sipe N palla da 125grani
(carica decisa rilevamento
scarso e molto precisa
sul bersaglio)
2) 6,5
grani di Sipe N (carica
forte e abbastanza precisa
rilevamento buono ma sopportabile)
3) 7 grani
di Sipe N (carica molto
forte precisione sempre
buona e rilevamento più
deciso ma sempre sopportabile)
Se volessi
ottenere gli stessi risultati
in termini di forza
gradualmente crescente della carica,
utilizzando però
la palla da 150, quali dosi
dovrei usare?
R. come
criterio generale, deve ridurre
le dosi che ha di almeno
0,5grs. per tutte le combinazioni
D. Pensate
che una molla di recupero
più robusta
dell'originale che è
da 18lb possa essere una buona idea?
Parlo ad esempio di una 22lb.
Infine al momento con le ricariche da 5
grani, palla da 125tc, oal da 29,45
in 50 colpi almeno 10 volte l'ultimo
colpo non fa rimanere aperto il carrello.
Naturalmente con le botte da 6,5 o 7 grani,
il carrello rimane bello aperto...
Pensate che devo aumentare un po quella
dose "minima" di 5grani e portarla ad esempio
a 5,3 per avere anche un perfetto funzionamento
dell'arma? E poi, perchè
5grs. di SIPE N sono diversi da 4,0grs. di
N-320?
R. contrariamente
a quello che crede
le gente, non c'è
una molla di recupero che va bene
per tutto. La sperimentazione
con munizioni di diversi livelli
di potenza è utile perchè
aiuta a capire quale molla
va bene con la munizione che si usa
abitualmente (o con maggior frequenza).
Il criterio generale è che
bisogna sempre mettere una molla
dura al punto tale che, sparato l'ultimo colpo,
l'arma rimane in apertura (perchè
è intervenuto il c.d.
hold-open). Se questo non accade,
occorre scegliere quella immediatamente
precedente nella scala della durezza
(= cioè quella un po' più
debole). Dunque, se con 5grs. l'arma
non rimane aperta, è sufficiente
montare una molla leggermente meno
dura. Per le cariche più potenti,
è meglio montare la molla più
dura che si ha , sempre che consenta il
perfetto funzionamento della sua arma. Se
ne ha una da 22 libbre, provi a montarla con
le cariche più potenti e guardi cosa
succede. La differenza tra 4grs. di N-320 e 5grs.
di Sipe-N si spiega non solo per il diverso
peso della carica di lancio, ma anche perchè
la prima è una polvere monobasica
di tipo cilindrico, mentre la seconda è una
doppia base di tipo lamellare.Le doppie basi (come
al Sipe-N, S4-N, WW-540, SP-2 e tc.) sono molto
più potenti delle singole basi, perchè
hanno due componenti attivi, e non uno
solo.
D. ho una
domanda che ha provocato
parecchie discussioni al
poligono. Che ne pensate di
6,0 grani di Sipe N dietro la palla
da 115grani tipo flat point
serie gold teb (ramatura spessa
tipo fmj) della target bullet
(diametro palla .356")? Ho pensato
a 6 grani dietro la palla da 115,
perchè oggi con la palla da 125TC
serie gold teb ho sperimentato
una precisione incredibile con una
dose di 5,5 grani. Alcuni mi continuano
a dire che rischio di saltare in aria!!
E' veramente troppo spinta?
R. assolutamente
no!! Si preoccupi
solo di verificare di avere
montato una molla di durezza
corretta
D. in una
Glock 19, con carica da
6.5, 7 o 7,5 di sipe N dietro
palla da 115HP e qualche volta
125TC devi mettere una molla
di recupero da 20 o da 22, tenuto
conto che quella di serie è
di 18Lb?
R. deve
sempre mettere la molla più
dura che le consente
il funzionamento corretto
dell'arma (= ciclo di fuoco regolare
per tutti i colpi del caricatore
e apertura dopo lo sparo dell'ultimo
colpo). Se usa l'arma per
difesa, non si dimentichi di valutare
anche se la molla è dura
al punto tale da consentirle TUTTE
le manipolazioni dell'arma,
comprese quelle di emergenza e
quelle con una sola mano. Se per caso fosse
troppo dura (ipotizziamo, per manipolare
l'arma con una sola mano supponendo
di essere stato ferito ad un arto superiore),
scelga quella immediatamente più
leggera (N.B. ad esempio 20 se aveva scelto
22, ma solo se esiste realmente il problema
di non essere in grado di manipolare l'arma
in condizioni di emergenza).
D.
ho un dubbio per il calibro
.40 S&W: una Glock in
40 è resistente come
una SigSauer? So per esperienza
diretta che la Glock 17
è in grado di sopportare 10000
e più colpi, ma una Glock
in .40 quanto mi potrebbe durare?:
R. in
breve:
- la Glock
17 è la più
diffusa e più affidabile
di tutte le Glock. Non
per niente, ancora oggi è
la più venduta su scala mondiale
di tutte le semiautomatiche
austriache
- le Glock
in 40S&W sono poco
vendute perchè per
lungo tempo sono state vendute
armi con la rampa realizzata
erroneamente. La Glock si
è accorta con molto ritardo
di questo difetto, che nel
corso del tempo era andato peggiorando.
In pratica la rampa era fatta male (=
entrava troppo dentro alla camera)
e una parte del bossolo, in prossimità
del fondello, rimaneva scoperta
quando la cartuccia veniva camerata.
Questo difetto ha causato degli incidenti
che hanno daneggiato seriamente
l'arma. Quando il difetto è risultato
palese, la Glock ha ritirato le armi
di cui era a conoscenza diretta. Purtroppo
non tutte le armi sono state ritirate,
e ancora oggi nel mondo circolano migliaia di armi
con questo difetto, all'insaputa dei rispettivi
proprietari. Diciamo che in generale, non
dovrebbe succedere nulla se vengono usate munizioni
normali, e soprattutto se non si tenta di "trasformare"
il 40S&W in un 10mm Auto quando si ricarica
- la causa
principale degli incidenti
avvenuti con il 40S&W
deriva dalla stupidità
di chi tenta di trasformare
il 40S&W in un 10mm Auto
(che è estremamente
potente). Contrariamente
alle scemenze che si sentono in
giro, il 40S&W è nato
attorno a palle con peso leggero o medio.
Il 10mm Auto usava palle da 180grs. in
su. Il fatto di voler mettere a tutti
i costi palle da 180 o 200grs. dentro al
40S&W (spesso con polveri che non
centrano nulla !!) è un vero
e proprio invito al suicidio...
- per
massimizzare la vita della
propria arma è essenziale
usare una molla di recupero
di durezza corretta e ricordarsi
di sostituirla dopo 5000
colpi. Per essere ancora più
sicuro, non escluda la possibilità
di inserire un
guidamolla con ammortizzatore di rinculo
incorporato nell'arma (qualsiasi
essa sia). Detto questo, chiaramente
un'arma totalmente in metallo
sarà sempre più
resistente di una parzialmente in metallo
D.Potreste
indicarmi con precisione
dove cospargere con
il grasso di vasellina una pistola
e dove inserite l'olio? Che
ne pensate dell'olio break free?
Cosa dell'olio benelli MF2? Che
ne pensate infine della sicura
automatica al percussore in titanio
nella glock?
R. per
lubrificare l'arma :
- il
grasso va messo (usando la
punta di un cacciavite o di
uno stuzzicadenti) sulle
guide del carrello, nel cielo
del carrello (= nel punto esatto
dove il carrello va in battuta
durante la chiusura, ossia
a ridosso della parte alta della finestra
di espulsione) e nel foro di passaggio
della canna (a meno che non decida
di metterlo direttamente attorno
alla canna) + attorno alla canna
in prossimità della volata
(se non lo ha messo nel foro di passaggio
del carrello) e sotto alla camera di
cartuccia tra le due "gambe" (= dove
la canna fa fulcro per aprirsi e chiudersi).
Il motivo per cui gli armaioli mettono
il grasso in certi punti è perchè
l'arma è lubrificata senza che
nulla coli all'esterno o che l'arma
si imbratti. Inoltre il grasso lavora entro
una gamma molto ampia di temperature e tende
a bloccare la diffusione dei residui di
combustione dentro all'arma, lasciandoli localizzati
in poche aree
- l'olio
NON va messo dove suggerito
dal costruttore o con
pochi secondi di porto o di
maneggio l'arma (e la fondina,
se la si porta per difesa) sara(nno)
completamente imbrattata(e).
Va messo in misura minima nel
canale del percussore, nella sede della
sicura al percussore e nel disconnettore
Come
grasso può usare qualsiasi
grasso per armi. Gli
armaioli di solito usano il grasso
di vaselina. Come olio può
usare il WD-40, il MF-2
o qualsiasi altro olio di densità
analoga. Lubrificazione
a parte, per migliorare
il funzionamento generale dell'arma,
le conviene fare quanto segue
:
- lucidare
a specchio il dente del
percussore
- lucidare
a specchio la protuberanza
verticale presente sulla
staffa del cane, SOLO
nella parte che entra in contatto
con la sicura al percussore
- arrotondare
gli spigoli della
sicura al percussore, SENZA
RIDURRE LA LUNGHEZZA DELLA
SICURA MEDESIMA, invece di lasciarli
al naturale (cioè
con una fresatura a 45°,
perchè così si provoca
attrito contro la protuberanza presente
sulla staffa del cane quando si preme
il grilletto). Questo lavoro è
meglio che vada fatto da un professionista
se uno non conosce l'arma
nel dettaglio o se non ha la manualità
(o gli strumenti) necessari.
L'esecuzione di questo aggiustamento
(poco conosciuto) sulla sicura al percussore
di serie rende INUTILE l'acquisto
della sicura al percussore in titanio,
che guardacaso ha la medesima forma, ma costa
molto di più e richiede (preferibilmente)
l'installazione di un percussore
in titanio
Il BF
è un ibrido tra due
componenti. E' omologato
NATO. Risulta essere più
denso del WD-40 o dell'MF-2.
Trova impiego generale
sulle armi portatili, quindi lo
può usare liberamente.
D. che
ne pensate del percussore
in titanio? Serve veramente?
R. il
percussore in titanio è
un accessorio tipico
del tiro dinamico sportivo.
Ha lo scopo di ridurre i tempi di percussione,
perchè a parità
di forma e dimensioni ha una massa
minore rispetto all'acciaio
(avendo un peso specifico minore). Questo
significa avere cadenze di tiro
più rapide, chiaramente
nelle mani di un professionista. Il difetto
del titranio è che si usura
rapidamente. Anni fa vennero introdotte
anche delle coppie cane-controcane
(grezze o già preparate)
in titanio, ma scomparirono rapidamente
perchè alle cadenze di tiro
tipiche del tiro dinamico (e della classe
open in particolare) l'usura era
precocissima (= questo accadeva
non solo quando due pezzi di titanio lavoravano
tra di loro, ma ancora di più
quando un pezzo di titanio lavorava con
un pezzo di acciaio) e le armi non funzionavano
più dopo poche migliaia
di colpi (= l'arma non teneva più la monta
o la mezza monta del cane!!). Dopo questa breve
esperienza il titanio venne praticamente abbandonato
da tutti su scala mondiale. Le uniche cose
rimaste oggi sono i percussori. In realtà
non sempre si tratta di titanio, perchè
a volte (i produttori barano e) si tratta
di acciaio ricoperto di nitruro di titanio,
cosa che conferisce al pezzo il classico
colore giallo-oro. Il percussore in titanio
richiede una molla di potenza ridotta
rispetto a quella in acciaio, o si potrebbero
verificare delle mancate percussioni. In
linea di massima, tutti i produttori e
i preparatori sconsigliano l'uso del percussore
in titanio per la difesa personale o per le applicazioni
di carattere professionale per evitare che
si verifichi una mancata percussione al momento
sbagliato. Con riferimento specifico alla Glock,
è molto meglio accoppiare il percussore
alla sicura al percussore, in modo da fare
lavorare insieme due pezzi entrambi in titanio ed avere
meno usura possibile. Questa pratica è quella
suggerita dai produttori o dai preparatori per avere
i migliori risultati.
D.
Cosa mi dite del grasso ramato
per lubrificare le armi?
Dove va messo? E' corretto metterlo
su tutti i punti di attrito
di una pistola?
R. i
grassi a base metallica servono
unicamente ad una cosa
:
la lubrificazione
(sia in fase liquida che in fase
secca) ad altissima temperatura.
Il caso più
famoso è senza dubbio
quello del grasso al bisolfuro
di molibdeno. Altri casi noti (di una
certa importanza) sono i grassi a base
di litio o di rame. Questi ultimi vengono
usati sia nel settore dell'elettronica
di potenza che in quello della
meccanica. Detto tra noi, nel settore
civile lubrificanti del genere
sono del tutto inutili, semplicemente
perchè, non lavorando ad
altissime temperature, non svolgono
la funzione per la quale sono stati
creati. . Tra le poche eccezioni note
nel settore civile vanno segnalate :
- l'uso
nella classe OPEN del tiro
dinamico sportivo (non
tanto a livello di GUIDE del
carrello, quanto piuttosto a
livello di cielo del carrello e di punti
di vincolo/svincolo)
- la
protezione del pistone nelle
armi a ricupero di gas
con presa indiretta per scongiurare
fenomeni di erosione a lungo
termine, specie se si spara con cadenze
di tiro lunghe o molto rapide
Per
lubrificare un'arma "
normale"
basta ricordarsi il
seguente criterio .
- dove
possono entraere le dita
si mette del grasso
- dove
non possono entrare le
dita si mette dell 'olio
Adottanto
il criterio usato dagli
armieri più
esperti, in famiglia nel primo
caso noi mettiamo del grasso iperpuro
di vaselina (lo può
trovare in qualsiasi ferramenta
in barattoli da 1Kg), mentre nel
secondo caso mettiamo dell'olio
per armi a bassissima densità.
Tutte le armi hanno sempre funzionato
in maniera impeccabile.
D. Come faccio a sapere se
la crimpatura è buona
o è eccessiva con la mia
X modello Y calibro Z? Essendo
una crimpatura taper,
non osservo problemi utilizzandola
nella mia semiauto. Non
osservo neanche segni di pressione
alta leggendo il bossolo. Se è
troppo crimpata può dare
comuque altri problemi? Dallo "zero"
del pomello del factory crimp, di
quanto devo girarlo o avvitarlo ancora, per
realizzare una crimpatura ideale?
R.
in breve :
- per
regolare le matrici si procede
per 1/4 di giro, e anche
quella per la crimpatura
non fa eccezione a questo criterio
- se
la palla strutturalmente
è molto debole, il
"troppo" della crimpatura
si ha quando la palla gira
dentro al bossolo dopo avere effettuato
la crimpatura. In questo
caso bisogna ridurre
- un
altro caso di crimpatura eccessiva
è quello, raro
(perchè palle di
questo genere sono scarsamente
diffuse in commercio), relativo
alle palle fatte per sinterizzazione.
Qui se si stringe troppo
la palla si rompe in due pezzi
- il
caso normale di crimpatura
eccessiva, è quello
in cui il bossolo è
palesemente deformato,
risultando o troppo piegato in
dentro o quasi "spalmato" verso
l'alto
- con
certe polveri (ma non
con tutte) una crimpatura
eccessiva potrebbe dare luogo
a delle sovrapressioni. Però
questo non accade sempre
- se
con il livello di crimpatura
che usa attualmente non
ha avuto problemi di pressione
o di precisione significa
che il livello è
comunque corretto
D.
finalmente ho comprato un'orlatrice
manuale, 100 palle
maremmane con porta biglia
e 100 bossoli già
innescati 12/70 con fondello
T3. Potete darmi dei consigli
su dove comprare il materiale
e in generale su come ricaricare
per il calibro 12/70 con la GM-3?
R.
può trovare componenti
per la ricarica del calibro
12 presso uno qualsiasi dei
seguenti rivenditori :
-
gualandi (www.gualandi.it)
-
la balistica (www.labalistica.net)
-
danesi (www.danesisport.com)
-
siarm (www.siarm.com)
Per
il resto .
- l'orlatrice manuale va benissimo per la ricarica casalinga
-
i bossoli le conviene recuperarli
e conservarli dopo
averli sparati. Li potrà
ricaricare in futuro,
ma nel frattempo le conviene
reperire anche una macchina
ricalibratrice (N.B. può
trovarla presso la Big
Hunter all'indirizzo www.bighunter.it).
Queste macchine (manuali)
consentono di compiere tre operazioni
fondamentali: 1) ricalibrare il
bossolo, 2) togliere l'innesco sparato
e 3) inserire il nuovo innesco
-
più che la palla maremmana,
che è la più
antica ma anche la meno
precisa di quelle in circolazione,
le conviene acquistare
delle palle da 28g da tiro. In questo
modo otterrà risultati
più brillanti e tiri
molto più precisi. Ce ne
sono di molto belle fatte da molti
produttori italiani
-
a parte la polvere, tutti
gli altri componenti per
la ricarica (= inneschi,
bossoli, borre, palle, etc.)
li può acquistare per
corrispondenza senza alcun
problema
-
supponendo di usare la GM-3,
con le palle da 26 - 28g
si mettono tra 21,0 e 23,0grs.
di polvere. Misuri accuratamente
ogni dose e cominci
sempre dalla dose indicata
come minima
-
per l'altezza della cartuccia
finita (OAL) si regoli
sulla base della lunghezza
del porta-biglia che ha
acquistato. Tenga conto che quando
la cartuccia viene chiusa con
l'orlatrice, la biglia ed
il portabiglia devono essere perfettamente
bloccati. Eventualmente faccia
prima qualche prova con dei bossoli già
sparati recuperati al poligono.
In questo modo, anche se sbaglia,
potrà sempre tagliare il bossolo
e recuperare la palla per compiere nuove
prove fino a quando non avrà
acquisito la necessaria sicurezza
D.
Ho una glock 17 4^ generazione
e sto avendo frequenti
inceppamenti con munizionamento
ricaricato. Faccio
uso delle seguenti polveri
variando i dosaggi come indicato:
VIHTAVUORI N340 con dosaggi
di 4,5 - 4,7 - 5,0 grani e palla
ramata e grassata da 126 grani LOVEX
D032-4 con dosaggi di 4,3
- 4,5 e palla ramata e grassata da 126 grani.
Si è inceppata una volta anche
sparando 20 munizioni Fiocchi FMJ. Per la ricarica
uso matrici della LEE con factory crimp e
OAL mm 29,5 - 29,4. Uso l'arma sia isolatamente
che inserita in un supporto KPOS. Ho
notato che i bossoli sono tutti segnati e ammaccati
da un lato. Cosa posso fare?
R.
il problema che ha riscontrato
è tipico di
una Glock che ha sparato pochi colpi.
Altre cause o concause possono
essere la scarsa lubrificazione
delle guide del carrello, una
errata (o mancante) pulizia
o la presenza di una molla di recupero
troppo dura rispetto alla potenza
della munizione usata.
Ignori il problema avvenuto con le GFL,
dato che sono notoriamente sottopotenziate,
e che quindi sono inclini
a generare malfunzionamenti un po'
dovunque.
Le
conviene :
-
usare costantemente la dose
di 5,0grs. di N-340 o 4,5grs.
di Lovex D032
-
pulire regolarmente l'arma
dopo ogni sessione di tiro
-
lubrificare adeguatamente
l'arma dopo la pulizia
-
sparare almeno qualche migliaio
di colpi
L'impronta
che ha trovato sui
bossoli è tipica delle
glock, specie se hanno
sparato poco.
D. Come si ricarica il 308 Marlin Express?
R. domanda difficile. La cartuccia
gode di SCARSA diffusione già
nel suo paese di origine, ed in Italia è
ancora meno diffusa. Per quanto riguarda
le polveri, sono grosso modo quelle impiegate
per la ricarica del 308 Winchesetr. Gli inneschi
sono i tradizionali large rifle standard.
Diciamo che la scelta di palle è piuttosto
limitata, comprendendo solo quelle da 150,
160 e 170grs. Essendo una munizione destinata alle
carabine a leva, per la ricarica
sono assolutamente
necessarie le palle con punta PIATTA, salvo
non si opti per le recenti palle della Hornady (LEVERevolution)
con puntale in gomma morbida. Per la ricarica
potrebbe provare con:
palla da 150grs.
IMR-3031 = 33,0 - 37,5
SP-11 = 38,0 - 42,5
BL-C2 = 37,0 - 41,5
WW-748 = 35,0 - 39,5
WW-760 = 40,0 - 44,5
H-414 = 40,0 - 44,5
IMR-4895 = 35,0 - 39,5
Norma 203/B = 36,0 - 40,0
N-540 = 36,0 - 40,0
IMR-4320 = 37,0 - 41,0
Norma 202 = 34,0 - 38,0
SP-9 = 36,0 - 40,0
H-322 = 32,0 - 36,0
N-135 = 34,0 - 38,5
N-140 = 35,0 - 39,0
SP-7 = 37,0 - 41,0
IMR-4064 = 34,0 - 38,5
Norma 201 = 34,0 - 38,0
palla da 160grs.
IMR-3031 = 32,0 - 36,5
SP-11 = 37,0 - 41,5
BL-C2 = 36,0 - 40,5
WW-748 = 34,0 - 38,5
WW-760 = 39,0 - 43,5
H-414 = 39,0 - 43,5
IMR-4895 = 34,0 - 38,5
Norma 203/B = 35,0 - 39,0
N-540 = 35,0 - 39,0
IMR-4320 = 36,0 - 40,0
Norma 202 = 33,0 - 37,0
SP-9 = 35,0 - 39,0
H-322 = 31,0 - 35,0
N-135 = 33,0 - 37,5
N-140 = 34,0 - 38,0
SP-7 = 36,0 - 40,0
IMR-4064 = 33,0 - 37,5
Norma 201 = 33,0 - 37,0
palla da 170grs.
IMR-3031 = 31,0 - 35,5
SP-11 = 36,0 - 40,5
BL-C2 = 35,0 - 39,5
WW-748 = 33,0 - 37,5
WW-760 = 38,0 - 42,5
H-414 = 38,0 - 42,5
IMR-4895 = 33,0 - 37,5
Norma 203/B = 34,0 - 38,0
N-540 = 34,0 - 38,0
IMR-4320 = 35,0 - 39,0
Norma 202 = 32,0 - 36,0
SP-9 = 34,0 - 38,0
H-322 = 30,0 - 34,0
N-135 = 32,0 - 36,5
N-140 = 33,0 - 37,0
SP-7 = 35,0 - 39,0
IMR-4064 = 32,0 - 36,5
Norma 201 = 32,0 - 36,0
D. il mio amico dice che a
parità di calibro
e di peso di palla, devo
sempre cambiare la OAL se cambio
il profilo di palla. Io ho fatto
delle prove ma non mi sembra
che le cose stiano proprio così.
Insomma, è corretto
dire che se voglio ottenere due cartucce
uguali con due profili diversi
devo cambiare la OAL?
R.
premesso che non è
chiaro dove voglia arrivare
il suo amico, il suo discorso
ha un senso più teorico
che reale e non è comunque
suscettibile di essere generalizzato.
Nella ricarica di ogni cartuccia
la capacità del bossolo
è un elemento che può
ritenersi costante. E' meglio
usare sempre bossoli dello stesso
produttore e, possibilmente, anche
dello stesso lotto. Questo assicurerà
una costanza di combustione
e, per la ricarica di precisione,
è un elemento imprescindibile.
Il volume interno disponibile (= cioè
lo spazio che si può riempire
di polvere) decresce all'aumentare
della massa della palla. Tuttavia, a parità
di volume interno disponibile non corrisponde
un identico quantitativo di polvere
inseribile. Polveri diverse vanno ad occupare
quello stesso volume in maniera diversa,
pur in costanza di massa della palla. Ad
esempio, una polvere molto voluminosa potrà
essere inserita in qualtità minore rispetto
ad una polvere meno voluminosa, e viceversa.
Normalmente le polveri più voluminose
sono le più rapide a bruciare, ma non è
detto che sia sempre così. Premesso questo,
una cartuccia caratterizzata per scarso volume
interno disponibile, basse pressioni di
esercizio e basse velocità alla bocca,
potrebbe risentire (in senso positivo
o negativo) anche di una variazione minima del
volume interno disponibile dovuta all'uso di palle
di peso identico ma di profilo diverso. Un
caso potrebbe essere quello del .32 WC o, più
raramente, quello del 38Spl. Queste cartucce
sono subsoniche, hanno basse pressioni di esercizio
ed usano polveri molto rapide a bruciare. Potrebbe
capitare che, variando il profilo di palla a
parità di peso. Il diverso proflio della
palla potrebbe alterare non solo la densità
di caricamento (= cioè il rapporto
tra il volume interno disponibile e quello
effettivamente occupato), ma anche la velocità
di combustione. Alcune famiglie di polveri,
se vengono messe in uno spazio troppo limitato,
o se vengono compresse, non bruciano più
alla velocità originariamente prevista
dal produttore. Questo può dare
problemi di pressione, ed eventualmente anche
di sovrapressione. Il discorso del suo amico
non può essere generalizzato perchè
entrano in gioco altre e troppe variabili.Normalmente
le palle di tipo RN sono più lunghe
di quelle di tpo TC, però questo non è
sempre vero. Ci sono produttori che hanno palle
di tipo TC "allungate" (per esempio la
Lapua), ed altri che le hanno di tipo tozzo (ad esempio
la Sierra). Lo stesso discorso avviene anche
per quelle di tipo RN. Non c'è poi da dimenticare
che alcune palle hanno la base piatta, mentre altre
hanno la base concava, e questo nonostante appaiano
più o meno lunghe misurandole con il calibro.
Questo è un primo aspetto da considerare.
L'altra questone da non sottovalutare è
che mentre alcune polveri sono sensibili alla
riduzione del volume interno disponibile e ancora
di più alla compressione, ne esistono altre
che sono pressochè insensibili ad ambo
i fenomeni. Normalmente sono le polveri con i granuli
di piccole dimensioni ad essere le meno sensibili,
ma non è sempre detto che sia così.In
generale, le polveri lamellari o sferoidali
sono pressochè insensibili alla compressione.
Un esempio su tutti potrebbe essere la
Sipe-N, ma ci sono anche la S4-N o la JK-3 (= tutte lamellari
di piccole dimensioni) e molte altre ancora.
Un altro parametro da prendere in considerazione
è l'effettiva riduzione del volume interno
disponibile. I problemi cominciano realmente
a diventare seri non tanto quando ci sono differenze
legate al profilo di palla (pur a parità
di peso), ma quando la palla viene inserita nel
bossolo più del normale e senza
una ragione logica. Questo con le armi corte si nota
poco (anche perchè quasi sempre non conta nulla),
essendo più che altro un problema legato
al caricamento di cartucce per armi corte. Per esempio,
quando si carica una cartuccia come il 308 Winchester
con una OAL di 67mm al posto dei canonici 71mm usando
palle di peso medio o medio alto (da 10 - 11g in su) ,
qualche problema (di alta pressione) potrebbe insorgere,
nel senso che ci saranno delle differenze di combustione.
La Norma, per esempio, con il suo manuale fornisce dei
suggerimenti per la ricarica delle cartucce
per arma lunga che hanno fatto storcere il naso
a più di una pesona, in quanto a parità
di peso (e spesso anche di forma) di palla vengono date
delle OAL differenti (anche di 2 - 3mm) senza alcuna ragione.Ma
questa è un'altra storia.
D. Io sono possessore
di una Weatherby "Vanguard S2" in
308 e vorrei conoscerne il Free bore per poter
aggiustare poi il O.A.L.. Ho cercato
e tentato con armaioli ,internet e calco in
fusione tenera ma sembra che parli arabo.Sapreste
darmi qualche consiglio?
R. in commercio ci
sono vari articoli per la misurazione del
FB, e sicuramente potrà trovare quello
che fa al caso suo. Detto questo, c'è
sempre da vedere se il gioco vale la candela.
Portare la OAL oltre il limite CIP se da un lato potrebbe
aumentare la precisione (cosa che va verificata
in concreto, perchè non tutte le camere di cartuccia
sono uguali e ogni arma fa storia a se), di sicuro riduce
la densità di caricamento, cosa che determina
un peggioramento delle combustione. Peggiorare la combustione
della carica di lancio significa ridurre la precisione.
Quindi come prima cosa bisogna rispondere a questa domanda:
come ha intenzione di usare la sua arma? Se la vuole usare
in maniera ordinaria, la OAL delle sue cartucce non potrà
superare la lunghezza massima del serbatoio della sua arma.
Se invece non le interessa questo tipo di discorso, ma
intende inserire manualmente le munizioni in camera, allora
potrà utilizzare una OAL superiore alla lunghezza
del suo serbatoio. Oviamente, a condizione che una simile
OAL porti evidenti benefici in termini di precisione, poichè
altrimenti non avrebbe alcun senso. Come criterio
generale, bisogna prima individuare una ricarica in grado
di esprimere elevati livelli di precisione nella sua arma,
e lavorare su quella. Ovviamente cominciando con una OAL
di 71,00 - 71,10mm. I fattori fondamentali sono:
- l'eccentricità
del colletto, che va misurata prima
di incominciare le operazioni di ricarica
su un gruppo di bossoli che intende usare, e
che deve essere la più bassa possibile (=
usare solo bossoli di qualità elevata).
Si segnano con un pennarello indelebile 4 o 5
punti sul colletto, che verranno poi misurati con
un comparatore centesimale a orologio. La differenza
tra i vari punti non deve superare i 0,05mm. Valori superiori
si possono usare per andare a caccia, ma non per
eseguire del tiro di precisione con profitto. Eventuali
difetti si eliminano o con una ricalibratura del solo colletto
(che di solito basta e avanza), oppure con una tornitura
esterna del colletto (soluzione estrema da usare con
parsimonia)
- l'eccentricità
della palla rispetto al bossolo (che
si somma a quella del colletto), che deve essere
la più bassa possibile (= usare
solo matrici di inserimento in linea della migliore
qualità). La misurazione va fatta sulla
munizione assemblata, e la misura verrà
fatta con un comparatore centesimale a orologio. L'errore
massimo ammesso sull'intera circonferenza non deve
superare i 0,05mm. Tenga presente che le munizioni
commerciali hanno un errore compreso tra 0,1 e 0,5mm (che
è enorme!!), e che con gli strumenti in circolazione
oggi per la ricarica casalinga delle munizioni metalliche
si può contenere l'errore entro i 0,02mm
Riassumendo, cerchi
di lavorare con i componenti migliori e
di assemblarli nel modo più preciso possibile.
Fatto questo, verifichi i risultati sul
campo. Se i risultati saranno insoddisfacenti, allora
una delle aree di indagine potrebbe essere quella
della modifica della OAL. Prima di questo, è
inutile rendere più complessi i confini
del problema e cominciare a considerare anche
la variazione della OAL.
D. ho a disposizione
AMMONIACA SOLUZIONE al 33% (usata
come prodotto chimico da laboratorio). Posso
utilizzarla come solvente per i residui di
rame nella canna o è del tutto inadeguata
in quanto troppo concentrata?
R. i prodotti per
la rimozione del rame dalle canne si dividono
in due grosse categorie a seconda che contengano
più o meno del 5% di ammoniaca.
I prodotti più diffusi hanno circa il 5%
di ammoniaca. Ci sono in circolazione anche
prodotti con il 20% di ammoniaca, che sono molto
più efficaci. Il rischio che si corre quando
la concentrazione di ammoniaca è elevata è
che possano venire danneggiate le componenti in legno
o in plastica, oltre alla finitura esterna delle armi,
con particolare riferimento a quelle di maggior pregio.
Per quanto possa contare il nostro parere, è
più prudente non utilizzare una soluzione al
33%, anche perchè non è dato sapere in cosa
è stata disciolta l'ammoniaca. Di solito i prodotti
professionali per rimuovere i residui di rame hanno
l'ammoniaca mescolata con degli idrocarburi a bassa
densità. In qualsiasi caso, tutte le volte che
l'arma viene pulita deve sempre avere la volata più
in basso rispetto alla culatta, in modo da fare defluire verso
l'esterno le eventuali eccedenze dei prodotti usati per
la pulizia. Se proprio desidera fare una prova, è
meglio usare un feltrino o un cilindro di cotone, immergerlo
nella soluzione e farlo passare nella canna tramite la bacchetta
di pulizia. Ovviamente la canna non dovrà rimanere
baganta a lungo con questa soluzione, ma occorrerà
asciugarla accuratamente con delle pezzuole asciutte e neutralizzare
eventuali residui con olio per armi.
D. sono interessato all’acquisto
di un vecchio billing
con canna liscia in cal.12
e canna rigata (presumibilmente)
in calibro 11,15x60R a me totalmente
sconosciuto. Desidererei
conoscere, se possibile, informazioni
su questo calibro: energia,
dimensioni, velocità ecc.
ed avere eventualmente qualche
tabella di ricarica. Io possiedo
le seguenti polveri: N130- N140
e W748. Come posso agire per ricaricare
questa cartuccia?
R. la Sua domanda ci pone parecchie
difficoltà.
La cartuccia calibro 11,15x60R
Mauser (o 11,15x60R (43)
Mauser 11x60& Mauser
che dir si voglia) è
stata la prima di una lunghissima
serie di cartucce militari
ideate da P. Mauser. Venne adottata
dalle FF.AA. tedesche nel 1871
per il fucile monocolpo M71, con
meccanica ad otturatore girevole
scorrevole. Venne poi impiegata nel
fucile M-71/84 a serbatoio tubolare.
La cartuccia calibro 11mm Mauser
divenne una famossissima munizione
da caccia nel periodo compreso tra
il 1870 ed il 1880. Venne usata in Europa
ed in Africa. La Canadian Industries
Limited ha realizzato munizioni a polvere
nera che vennero esportate negli
USA. Sempre negli USA, la cartuccia venne
prodotta da Remington e Winchester.
Una versione moderna, a polvere infume,
venne realizzata dalla Krieghoff
di Suhl negli anni '20 del XX secolo.
Oggi è una munizione del
tutto "estinta". La versione militare originale
era a polvere nera ed usava una palla calepinata.
Il peso oscillava tra i 370 ed i 390grs. Il
profilo era quello RN e il diametro esatto era di
.446" . La maggioranza delle munizioni orignali
usava un innesco Berdan. Il caricamento
MILITARE originale lanciava una palla in piombo
da 385grs. a circa 435m/s, mentre il caricamento
CIVILE originale lanciava una palla
in piombo da 385grs. a circa 415m/s. Per
la ricarica, deve rivolgersi a chi tratta
materiale per la ricarica di munizioni
obsolete. Le servono stampi per realizzare
palle calibro 44 molto pesanti (controlli il
catalogo Lyman o RCBS). Oppure potrebbe vedere cosa
c'è sul mercato di palle calibro
44 semiblindate molto lunghe e pesanti.
Supponendo di usare una palla in piombo
da 370 - 380grs. e la polvere nera, ne può
mettere 77grs. di polvere di tipo Fg. Molti ritengono
questa ricarica simile a quella originale
militare, ma non avendola mai provata di persona
non le sappiamo dire se sia vero o no. Se desidera
usare le moderne polveri infumi, deve usare polveri
molto rapide a bruciare, come la IMR.4198 o simili.
Per esempio, con una palla da 390grs. in piombo,
potrebbe usare tra 32 e 35grs. di IMR-4198, ottenendo
delle buone velocità ed ottima prestazioni.
Altri dati sull'11mm Mauser che le potrebbero
essere utili sono quelli che segueno, che però
fanno riferimento ad una palla semiblindata
da 360grs. di peso prodotta dalla
Delsing
(= sembra sia l'unica reperibile con una certa
continuità) e non alla palla vera
da 390grs. :
IMR-3031 = 60 - 65
IMR-4895 = 62 - 67
IMR-4320 = 64 - 69
IMR-4064 = 62 - 67
N-133 = 57 - 62
N-135 = 62 - 67
N-140 = 66 - 71
N-540 = 66 - 71
N-150 = 67 - 72
N-550 = 72 - 77
NORMA 201 = 61 - 66
NORMA 202 = 61 - 66
NORMA 203 (vecchia) = 68 -
73
NORMA 203-B (nuova) = 65 - 70
NORMA URP = 70 - 75
NORMA 204 = 74 - 79
WW-760 = 73 - 78
BL-C2 = 68 - 73
SP-9 = 65 - 70
SP-11 = 70 - 75
Per il resto, la OAL della
cartuccia è 78,00mm,
mentre l'angolo di
spalla è di circa 17°.
Il bossolo è
a collo di bottiglia. La parte
sopra la spalla ha un diametro di
11,85mm ed è lunga 17,65mm
(sopra la spalla). La parte sotto la spalla
è lunga36,40mm. La spalla
è lunga 3,65mm. Il diametro
sopra la spalla è di 11,85mm,
mentre quello sotto la spalla è di
13,00mm. Il diametro del fondello
è di 15,00mm
Qualsiasi sia la sua scelta,
cominci sempre dalla
dose indicata come
minima.
D. sono in possesso di
polveri Vihtavuori, Cheddite
e GM3. Come posso
ricaricare la mia Tanfoglio Stock
2calibro 9x21 con le palle TARGET
BULLET PLATINUM da 124 grs.
RN, 125 grs. TC e 150 grs. RN ?
R. è molto semplice.
Tanto per cominciare,
potrebbe provare con le seguenti
combinazioni:
PALLA DA 124 - 125grs:
4,0grs. di GM-3
4,0grs. di N-320
5,5grs. di N-350
5,5grs. di 3N37
4,0grs. di cheddite granular
S fine
4,0grs. di cheddite granular
S grossa
PALLA DA 150grs.
3,5grs. di GM-3
3,5grs. di N-320
5,0grs. di N-350
5,0grs. di 3N37
3,5grs. di cheddite granular
S fine
3,5grs. di cheddite granular
S grossa
O.A.L. di 29,50mm e inneschi
small pistol standard.
D. quanta GM3 devo mettere
con bossolo 12/70,
inneschi 616 con palla "Cervo"
da 28 grammi? Vi chiedo
le pesate a scopo sia venatorio
che da tiro alla sagoma?
R. può agire in due
modi. La maggioranza
dei fabbricanti usa per
la palla da 28g le stesse dosi della
palla da 32g. Quindi si tratta
di mettere tra 1,50
e 1,55g di GM-3 (con una borra di plastica).
Altri fabbricanti aumentano
leggermente la dose, passando
a 1,60 - 1,65g con la palla
da 28g, per compensare la minore massa
della palla. Se con la palla da
28g vuole fare una cartuccia da tiro, allora
può provare con 1,40 - 1,45g
di GM-3.
D. una pistola camerata
.41AE può esplodere
un .40S&W?
R. il 40S&W ha il bossolo
più corto e di
diametro minore, mentre
il 41AE ha il bossolo che
è più lungo
e di diametro maggiore. La struttura
generale del bossolo
è diversa, perchè
il 41AE ha il fondello più piccolo
del corpo del bossolo, mentre nel
40S&W bossolo e fondello hanno
il medesimo diametro. La cartuccia entra
nella camera, ma è difficile
che venga trattenuta in maniera
corretta una volta che il carrello
sarà chiuso, essendo la camera leggermente
più lunga e l'estrattore
collocato in maniera diversa (perchè
il bossolo ha conformazione
diversa). Non va dimenticato che i diametri
di foratura sono diversi, per cui la palla
del 40 è più piccola
della canna del 41, e non riuscirà
ad impegnare correttamente la rigatura.
D. Sono felice possessore
di una carabinetta mod.
94 della Winchester in cal.
44 magnum. Ho parecchia GM-3 e vorrei
sapere se secondo voi posso
utilizzare questa polvere
per ricaricare le cartucce con
palla in piombo o anche blindata
(preferibile). Ho visto che indicate
dosi di gm3 per il 44 magnum da
utilizzare in pistola e solo con palle
in piombo (come mai?). Mi chiedo se posso
mutuarle per la mia carabina, se posso
usare palle blindate e con che esito?
R. in breve :
-
Vorrei sapere se secondo
voi posso utilizzare
questa polvere per ricaricare
le cartucce con palla in
piombo o anche blindata (preferibile)
= sicuramente. Dato che
usa una carabina, sarà
meglio utilizzare palle blindate
o, per lo meno ramate, in modo da
ridurre al minimo l'impiombamento.
Più la canna è
impombata e meno l'arma sarà
precisa
-
Ho visto che indicate
dosi di gm3 per il 44 magnum
da utilizzare in pistola
e solo con palle in piombo
(come mai?) = la GM-3 è
una polvere monobasica granulare
nata per il caricamento di
cartucca con munizione spezzata in
calibro 12/70. La si può usare
anche per ricaricare munizioni per
armi corte, ma solo per realizzare cartucce
depotenziate. Dal momento che i
caricamenti depotenziati sono quelli
più economici, si preferisce
associare la polvere ad una palla
in lega di piombo o ramata. E' chiaro
che se uno lo desidera, potrebbe usare
anche delle palle blindate o semiblindate,
ma la spesa sarebbe superiore
-
Mi chiedo se posso
mutuarle per la mia carabina
= certamente
-
...se posso usare
palle blindate = senza
nessun problema, se
per lei spendere più soldi
per le palle blindate/semiblindate
non è un problema
-
... e con che esito
= ottimo se le interessa
la precisione pura.
Pessimo se le interessa unicamente
la potenza. In questo
caso deve cambiare completamente
polvere
D. Ho un winchester M-1910
in cal 401 Winchester.
Che tipo di palle posso montare
(peso e diametro)? Lo posso
ricaricare? Se si, come?
R. bella domanda!! Ecco
come si potrebbe compiere
un primo approcio al suo problema:
PALLA DA 200grs.
WW-296 = 21 - 23
H-110 = 21 - 23
N-110 = 19 - 21
Norma 200 = 24 - 26
IMR-4227 = 21 - 23
PALLA DA 250grs.
WW-296 = 19 - 21,5
H-110 = 19 - 21,5
N-110 =17 - 19
Norma 200 = 22 - 24,5
IMR-4227 = 19 - 21
Il problema fondamentale
per la ricarica è
il diametro di palla. Le palle
originali avevano un diametro
compreso tra .406 e .408", mentre
le forature delle canna erano
parecchio variegate. Se si ha una
canna "
stretta", possono
andare bene anche le palle del .40".
Se si ha una canna "
larga"
è meglio usare le
palle del .41".Faccia fare una verifica
da un armaiolo competente prima
di spararci.
D. sono il Maggiore
X del Y Rgt. Alpini di Z e
sono in possesso di palle
da 650 e 750grs. in calibro
.50"e polveri H-1000 e N-170.
Che dosi posso usare per la ricarica
della cartuccia calibro
12,7NATO? Posso usare le polveri
in mio possesso o ne servono altre?
R. le polveri in suo possesso
non sono adatte alla
ricarica del 12,7NATO,
perchè sono troppo rapide
a bruciare per il volume della cartuccia.
La polvere più semplice
da trovare in Italia è la
Vectan SP-13, che è un propellente
specifico per il caricamento del
12,7NATO a livello industriale.
Volendo potrebbe provare con la N-570,
ma non è la cosa migliore, perchè
sarebbero da preferire polveri
come la 24N41 o la 20N29, che sono specifiche
per questa cartuccia. Per quanto riguarda
le dosi:
palla da 650grs.
SP-13 = 228 - 238
N-170 = 205 - 215
H-1000 = 199 - 209
N-570 = 210 - 220
palla da 750grs.
SP-13 = 218 - 228,5
N-170 = 195 - 205,5
H-1000 = 190 - 200
N-570 = 201 - 211
D. sono andato in armeria
per comprare cartucce
per la mia carabina in
calibro 30-06 Springfield ma ho
avuto una brutta sorpresa. Io sono
in possesso di PORTO di FUCILE ad
uso CACCIA valido fino al 2017, e avendo
deciso di NON andare a caccia, ma
di sfruttarlo per il tiro sportivo al
poligono, NON HO PAGATO I BOLLETTINI
della tassa di concessione governativa
che consentono l'uso venatorio.
E qui parte tutta la vicenda
perchè l'armiere NON mi ha venduto
i colpi, mi ha detto che rischio anche
se porto in giro l'arma in quanto il mio
porto d'armi senza i bollettini non è
efficace !! Con molta sorpresa,
dopo aver letto direttamente sul libretto
che esso è valido anche come
tiro sportivo, mi è stato confermato
dalla Questura territorialmente competente
(via telefono) che NON POSSO ne
portare le armi da casa al poligono,
ne acquistare altre armi, ne acquistare
munizioni, in quanto il D.P.R. 26 ottobre
1972, n. 641, all'art. 8, stabilisce
che: "Gli atti per i quali sono dovute le tasse
non sono efficaci sino a quando queste non
siano pagate". Chi ha ragione? Cosa devo
fare? Sono diventato un criminale a mia insaputa?
R. il problema sorge perchè
chi le ha risposto
non conosce la normativa
di riferimento. Si compie
frequentemente l'errore di fare
riferimento alla normativa tributaria
(contenuta effettivamente
nel D.P.R. 641/72), invece che
a quella penale, che è
poi quella che conta veramente. La disciplina
di riferimento, in realtà,
è la legge 895/1967
(detta legge per il controllo sulle
armi), ed in particolare l'art.7.
Questo articolo è stato poi modificato
dalla successiva legge 497/1974.
In sostanza, la norma dice che le pene per il
porto abusivo di armi
non si applicano
ai casi di mancanza di validità
della licenza di porto d'armi anche per
uso caccia, a causa del mancato pagamento della
tassa di concessione governativa.
In altre parole, se lei va a caccia senza
avere pagato la tassa di concessione governativa,
le verrà contestata la
caccia senza licenza e non il porto abustivo
di armi. Analogamente, se durante un controllo
lei risulta non aver pagato la tassa
di concessione governativa, non le verrà
contestata la detenzione abusiva di armi.
Tenga poi presente, che la stessa Corte di
Cassazione sostiene da sempre che il porto d'armi,
dopo essere stato ottenuto, è valido
a prescindere dalla finalità per
la quale è stato emesso. Questo significa
che se lei non paga la tassa di concessione governativa
negli anni successivi a quello del rilascio,
lei non potrà andare a caccia, ma
potrà fare comunque tutto quello che
il porto d'armi le consente di fare, e che può
leggere dentro al libretto.
D. ho comprato una
CZ75 sp01 "Shadow"
in calibro 9x21 per le gare
di TDS in classe "Production"
e voglio iniziare a
ricaricare. Ho già ordinato
una pressa Dillon modello
XLl650 per ricaricare, ma il
mio più grosso problema è
proprio la ricarica, tenendo
presente che in "production"
dovrei stare il più vicino
possibile a PF di 125 e non oltre
135, mantenendo sempre un ottima precisione.
Cosa devo fare?
R. Il problema è
di facile soluzione. Tutto
dipende da quale polvere
può trovare con
maggiore semplicità
nella sua zona. Se ha a disposizione
della
GRANULAR S-GROSSA
può provare con:
- 3,3grs. con palle
da 145grs.
- 3,9grs. con palle da
135grs.
- 4,2grs. con palle da
125grs.
Supponendo di usare la
GM-3 può
provare con:
- 3,8grs. con palle da
145grs.
- 4,0grs. con palle da
135grs.
- 4,2grs. con palle da
125grs.
Supponendo di usare la
3N37 può
provare con:
- 5,0grs. con palle da
145grs.
- 5,2grs. con palle da
135grs.
- 5,5grs. con palle da
125grs.
La OAL è tra 29,20
e 29,50mm. Gli inneschi
sono i classici small
pistol standard.
D.quali sono le cartucce
in calibro 5,56NATO
attualmente in produzione?
R. salvo rare eccezioni,
quelle diffuse presso
i Paesi aderenti alla NATO
sono le seguenti :
TIPO = blindato ordinario
M193
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto
VELOCITA' = 990 m/s
PRESSIONE ESERCIZIO
= 3580bar
PRECISIONE = circa 6cm
a 200m
CARTUCCIA = 11,8g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO = piombo-stagno
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
IMR-8208M (cilindrica
a singola base) o WC846
(sferoidale a doppia base)
PROPELLENTE (PESO) =
1,6g (25,5grs. di IMR-8208M)
o 1,8g (28,5 di
WC846)
PUNTA (COLORE) = naturale
TIPO = blindato semiperforante
M855 (SS-109 se
prodotta dalla F.N. di Herstal)
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto e mitragliatrice
leggera
VELOCITA' = 920m/s
PRESSIONE ESERCIZIO
= 3580bar
PRECISIONE = circa 6cm
a 200m
CARTUCCIA = 12,1g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 4g
NUCLEO = anteriore in
acciaio dolce e posteriore
in lega piombo-stagno
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
IMR-8208M (cilindrica
a singola base) o WC846
(sferoidale a doppia base)
PROPELLENTE (PESO) =
1,5g (23,5grs. di IMR-8208M)
o 1.6g (25,5 di WC846)
PUNTA (COLORE) = verde
chiaro
TIPO = semiblindato con
nucleo perforante parzialmente
esposto M855-A1
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto e mitragliatrice
leggera
VELOCITA' = 940m/s
PRESSIONE ESERCIZIO
= 3800bar
PRECISIONE = circa 22cm
a 550m
CARTUCCIA = 12,3g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 4g
NUCLEO = anteriore in
acciaio con struttura a
doppio cono sovrapposto e
posteriore in rame; perfora
9,5mm di acciaio dolce a
350m se sparato con il Colt M4; perfora
9,5mm di acciaio dolce a
450m se sparato con il Colt M16;
perfora un blocco di calcestruzzo
a 30m se sparato con il Colt M4;
perfora un blocco di calcestruzzo a 100m
se sparato con il Colt M16
RIEMPITIVO (PUNTA) =
assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescantee
, con incudine speciale del
tipo a 4 fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
SMP-842 (sferoidale a
doppia base)
PROPELLENTE (PESO) =
1.6g (25,5 di SMP-842)
PUNTA (COLORE) = bronzo
TIPO = lanciagranate
M195
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto (destinata
unicamente al lancio di
granate da fucile da 700g)
VELOCITA' = circa 50m/s
(mai inferiore ai 42m/s)
PRESSIONE ESERCIZIO
=
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 8,2g
BOSSOLO = 6,3g
PALLA = borraggio in
cartoncino pressato lungo
non oltre 13mm e con
estremità laccate
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) =
assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
IMR-4475 (cilindrica singola
base)
PROPELLENTE (PESO) =
1,6g (25,0grs.)
PUNTA (COLORE) = chiusura
stellare a sette pliche
colorata di rosso
TIPO = tracciante M196
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto
VELOCITA' = 975m/s
PRESSIONE ESERCIZIO
= 3580bar
PRECISIONE = circa 14cm
a 200m; traccia visibile
tra circa 65 e 450m
CARTUCCIA = 11.5g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,5g
NUCLEO = 0,17g di miscela
tracciante + 0,06g di
composto per accensione
RIEMPITIVO (PUNTA) =
1,8g di lega piombo - stagno
RIEMPITIVO (BASE) = vinile
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
IMR-8208M (cilindrica
a singola base)
PROPELLENTE (PESO) =
1,6g (25,3grs.)
PUNTA (COLORE) =
rosso
TIPO = cartuccia di prova
ad alta pressione M197
DESTINAZIONE (ARMI) =
nessuna (serve unicamente
come cartuccia di prova)
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO
= 4820bar
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 174 11
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
HPC-3 (sferoidale a doppia
base)
PROPELLENTE (PESO) =
1,3g (20,0grs.)
PUNTA (COLORE) = nichelata
oppure stagnata
TIPO = tracciante M856A1
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto e mitragliatrice
leggera
VELOCITA' = 850m/s
PRESSIONE ESERCIZIO
= 3850
PRECISIONE = circa 14cm
a 200m; traccia visibile
tra circa 65 e 450m
CARTUCCIA = 11,4g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 4,1g
NUCLEO = 0,17g di miscela
tracciante
RIEMPITIVO (PUNTA) =
1,8g di lega piombo - stagno
RIEMPITIVO (BASE) = vinile
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
PROPELLENTE (PESO) =
PUNTA (COLORE) =
arancio
TIPO = inerte M199
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO
=
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 9,7g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= assente
PROPELLENTE (TIPO) =
assente
PROPELLENTE (PESO) =
assente
PUNTA (COLORE) = chiusura
stellare a 6 pliche
profonde circa 0,8mm;
iscrizione di riconoscimento
posta sul corpo del bossolo
TIPO = a salve XM200
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto ; da usarsi
con il sistema di fissaggio
M13; non deve perforare
un foglio di carta a 5m di distanza
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO
=
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 7,1g
BOSSOLO = 6,4g
PALLA = assente; chiusura
a 7 pliche
NUCLEO = assente
RIEMPITIVO (PUNTA) =
assente
RIEMPITIVO (BASE) = assente
INNESCO (PESO) = 0,3g
di miscela innescante con
incudine a tre fori
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= stifnato di piombo
PROPELLENTE (TIPO) =
lamellare a doppia base
PROPELLENTE (PESO) =
7
PUNTA (COLORE) =
TIPO = inerte M232
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO
=
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 11,8g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,6g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= assente
PROPELLENTE (TIPO) =
assente; riempitivo costituito
da 2g di carbonato
di sodio monoidrato
PROPELLENTE (PESO) =
PUNTA (COLORE) =
TIPO = inerte M857
DESTINAZIONE (ARMI) =
fucile d’assalto e mitragliatrice
leggera
VELOCITA' =
PRESSIONE ESERCIZIO
=
PRECISIONE =
CARTUCCIA = 12,2g
BOSSOLO = 6,1g
PALLA = 3,9g
NUCLEO =
RIEMPITIVO (PUNTA) =
RIEMPITIVO (BASE) =
INNESCO (PESO) = assente
INNESCO (COMPOSIZIONE)
= assente
PROPELLENTE (TIPO) =
= assente; riempitivo costituito
da 2g di carbonato
di sodio monoidrato
PROPELLENTE (PESO) =
PUNTA (COLORE) =
D. ho letto su vari siti
che la cartuccia a salve
calibro 9x17 (.380) per revolver
tipo scacciacani, camerabile
in armi vere, rientrano
nelle 200 per arma corta. Se
fosse così perchè
allora in armeria vendono dei
revolver a salve in cal. 9x17 e relative
cartucce in assenza di porto d’armi
uso Tiro a Volo?
R. le cartucce a salve
non sono cartucce vere,
quindi non sono sottoposte
alla vigente disciplina
in materia di munizioni.
Analogamente, uno scacciacani
non è una vera arma.e
quindi non è sottoposto
alla disciplina in materia di
armi. Il fatto che uno scacciani e le
relative cartucce siano vendute
anche ai soggetti privi di idoneo titolo
(= cioè del porto d'armi)
si spiega in questo modo. Quanto ciò
premesso, non corrisponde al vero il
fatto che le cartucce a salve rinetrino
nel numero massimo delle munizioni
detenibili per arma corta. Ciò
per il semplice fatto che non sono munizioni
intese in senso tecnico-giuridico.
D. Nel sito X ho visto
che vendono canne per
pistola anche filettate.
Ho contattato l’armeria Y
per avere delucidazioni e questi
mi hanno detto che l’abolizione
del CNAF non solo ha liberalizzato
la vendita delle canne (sotto
ai 30 cm), ma addirittura si possono
usare canne filettate (nel
sito effettivamente offerte) per l’applicazione
del silenziatore che
sarebbe diventato legale. E’ vero quanto
mi hanno detto?
R. in realtà l'abolizione
del CNAF non ha
nulla a che vedere con tutto
questo. La direttiva comunitaria
in materia di armi,
che è stata recepita
anche nel nostro Paese, dispone
che le
armi corte
sono quelle con canne di lunghezza
COMPLESSIVA inferiore ai 30cm,
oppure con lunghezza TOTALE inferiore
ai 60cm. Sono
armi lunghe
tutte quelle con canna di
lunghezza superiore ai 30cm, oppure
con lunghezza complessiva superiore
ai 60cm. Detto questo, la direttiva
comunitaria enumera in maniera specifica
le parti di arma, ed include tra esse il
silenziatore. La direttiva comunitaria
è stata recepita, ed è
stata di conseguenza adeguata
la legislazione nazionale, modificando
tra le altre cose anche la L.110/75.
Attualmente il silenziatore
è una
parte d'arma, il
che significa che può essere
acquistato in armeria ma che deve essere denunciato.
D.
pratico il tiro nella categoria ex-ordinanza con un
Carl Gustafs del XXXX matr. XXXXXX ma da qualche
tempo a questa parte ho dei grossi probelmi. Premetto
che sto usando una vechia confezione di N-160 (2009) che
mi era stata data tempo da un amico, e che per tanto era già
aperta quando ne sono entrato in possesso. Vengo al problema.
In pratica ho dei bossoli che risultano completamente anneriti
dopo avere sparato e che determinano un allargamento insolito
delle dimensioni della rosata. Il tutto avviene in maniera
ampiamente casuale, almeno per me. Aggiungo che le impronte di
percussione dei bossoli anneriti sono diverse dai bossoli
che non mostrano questo problema. Uso seguenti componenti:
palle Lapua "Scenar" da 139grs., bossoli Lapua, 43,0grs. di
N-160 accesi da inneschi CCI-200/BR. La OAL è di 79,00mm
esatti. Potete darmi un consiglio?
R. purtroppo dare una risposta senza
vedere l'arma sparare è impossibile. Diciamo
che una polvere del 2009 con la confezione aperta da un
tempo ignoto non aiuta ad ottenere buoni risultati.
Ciò, in quanto, la N-160 è una polvere cilindrica
monoperforata e a singola base. Essendo una singola base, va
incontro a fenomeni di autodecomposizione attraverso l'emissione
di vapori nitrosi. Detto in termini maggiormente semplificati,
più la polvere rimane aperta e più peggiora
la sua qualità. Questo può determinare una combustione
irregoalre e spiegare una precisione scarsa. Per questo motivo
è meglio usarla il prima possibile, o passare direttamente
ad una confezione nuova. Fatta questa doversa premessa, tra le
cause del problema è possibile citare :
- colletto
lasco (tensione del colletto insufficiente dovuta
a bossoli eccessivamente usurati, non ricalibrati
adeguatamente o di pessima qualità)
-
colletto con diametro interno irregolare
- inneschi
di pessima qualità
- inneschi
non inseriti adeguatamente
- sede
dell'innesco sporca
- densità
di caricamento errata (eccessiva o insufficiente)
- palla
troppo lasca rispetto al diametro interno del colletto
- palla
con superficie irregolare (a livello del corpo)
D.
vorrei cominciare a sparare nella categoria ex ordinanza
con un Carl Gustafs in 6,5x55 (anno: XXXX ; matricola:
xxxxxxxxxxxxx) che ho già acquistato, ma
ho un grosso dubbio che non sono ancor stato in grado di
risolvere. Premesso che vorrei ricaricare con palle
Lapua "Scenar", bossoli Lapua, polvere N-160 (in
dose di 43grs.) e inneschi CCI-200 / BR, non ho ancora cominciato
le operazioni di ricarica. Sono in possesso di manuali
Vihtavuori di anni diversi ma non capisco perche vengano indicate
dosi completamente diverse nei limiti massimi e minimi.
Quello che non capisco, è che le differenze sono
realmente elevate (parecchi grani e solo decimi di grano!!).
Mi potete dare una spiegazione?
R. purtroppo no!! O meglio, dal momento
che non sappiamo in quali condizioni operative (canna
manometrica o arma vera ; condizioni di laboratorio
o ambiente esterno e via di questo passo...) i tecnici
della Vihtavuori hanno sviluppato il loro manuale, la
nostra risposta sarà puramente ipotetica. Fatta questa
doverosa premessa, tra i motivi che possono giustificare
simili differenze vanno segnalati (N.B. elenco
non è esaustivo):
- possibilità
che l'utenza impieghi le dosi in armi molto vecchie
(che potrebbero essere in condizioni non perfette e
dove dosi elevate potrebbero creare problemi)
- possibilità
che l'utenza impieghi le dosi in armi con canne
molto corte (dove dosi elevate brucerebbero male)
- possibilità
che, ad alcuni dosaggi ed in combinazione con
determinati pesi di palla, sopravvengano problemi legati
alla densità di caricamento (eccessiva od
insufficiente)
- possibilità
che vengano impiegati bossoli di pessima qualità
o con difetti dimensionali non evidenti a livello
del colletto
- possibilità
che la ricarica (magari in condizioni critiche)
venga effettuata da un'utenza impreparata
- possibilità
che la ricarica venga eseguita con componenti
scadenti da parte di un'utenza particolarmente desiderosa
di risparmiare
D. volevo acquistare
una pistola in 9 corto
ma non ho le idee chiare
su cosa acquistare. Potete
darmi un consiglio?
R. ecco un elenco di armi
in calibro 9 Corto da prendere
in considerazione:
- Beretta 84FS
- Glock 25 e 28
- Kel-Tec P3AT
- Sig Sauer P232
- Ruger LCP
- Tanfoglio FT7 e FT9
-Walther PK380 e PPK
- ZVI ZP-98
D. ultimamente sto riscontrando problemi
di doppia alimentazione. Secondo la vostra esperienza
a cosa devo imputare il problema?
R. la doppia alimentazione si può
verificare:
IN FASE STATICA :
SE il carrello viene arretrato (in apertura)
troppo lentamente
SE il carrello viene accompagnato (in chiusura)
troppo lentamente
IN FASE DINAMICA :
- Camera sporca, usurata, arrugginita o
danneggiata
- Estrattore sporco, rotto, danneggiato,
oppure usurato o indebolito
- Munizioni di potenza insufficiente
- Molla di recupero troppo potente in relazione
alla munizione impiegata
- Caricatori danneggiati, usurati
o rotti
- Molla del caricatore danneggiata, usurata
o rotta
- Elevatori rotti, danneggiati, usurati
o di pessima qualità (quest'ultimo molto più
diffuso di quanto si pensi)
- Munizioni con profilo irregolare nel
bossolo o nella palla
Detto questo, le due cause principali rimangono
sempre :
- ARMA SPORCA
- POLSI MOLLI
D. ho visto in armeria
una carabina Lancaster in
calibro .297/250, cartuccia
della quale non avevo
mai sentito parlare. Sarei
interessato all'acquisto, ma anche
l'armiere non ha saputo darmi
indicazioni precise in merito. Di che
cartuccia si tratta, e soprattutto,
è possibile ricaricarla?
R. bella domanda. La
cartuccia calibro 297/250,
meglio nota come 297/250Rook,
è una degli
esponenti della famiglia di cartucce
Rook, che va da minuscolo
297/230 (molto simile al
297/250) fino al 300 (lungo) Rook.
La più piccola delle cartucce
Rook, il 297/230 Rook (o 297/230
Morris), nacque come cartuccia
militare per scopi puramente
addestrativi. Questa vecchia cartuccia
inglese, era disponibile in
due varianti, dette "corta" e "lunga".
Venne inventata e commercializzata
dalla Eley nel 1882 ed era una cartuccia
con bossolo a collo di bottiglia destinata
ad essere sparata nel fucile Henry-Martini
calibro 450/577, nel quale poteva essere
montata quella che noi oggi definiremmo una
"
conversione" , di forma
tubolare. All'epoca il successo commerciale
fu enorme, e il binomio arma-cartuccia
divenne famoso per essere impiegato
in ambenti chiusi con estrema facilità.
Fabbricanti estremamente famosi
come
W.W. Greener e
C.G.Bonehill
(entrambi appaltatori del ministero
della difesa), produssero armi su azione
Henry-Martini camerate per questa
cartuccia. Il 297/230 "
corto" sparava
una palla da 37grs. a 265m/s usando 3,5grs.
di polvere nera, mentre il 297/250 "
lungo"
sparava la stessa palla a 365m/s usando
5,5grs. di polvere nera. Verso il 1900 (forse
il 1898) la Holland & Holland commercializzò
il 297/250 Rook (o .250 Holland &
Holland), che molti autori inglesi considerano
la prima e vera cartuccia della famiglia Rook.
Questa cartuccia sparava una palla in piombo
da 56grs. a 350m/s con 6,5grs. di polvere nera.
Le armi della Holland & Holland erano particolarmente
famose perchè usavano delle
speciali canne denominate "
semiliscie",
allo scopo di ridurre l'impiombamento
che si manifestava usando cartucce con
palle in piombo di piccolo diametro. Molti fabbricanti
inglesi di armi produssero armi camerate
per questa munizione, quasi tutte
di tipo basculante con o senza cane esterno.
Come risposta al successo commerciale
della H&H, la W.J.Jeffery produsse
il .255Jeffery, che lanciava una palla da 65grs.
a 365m/s con 9,0grs. di polverre nera. Anche
se molti altri fabbricanti usarono questa
cartuccia, di fatto è la meno diffusa tra tutte
le cartucce Rook. Il più famoso
tra tutti i calibri Rook è senza dubbio stato
il .300Rook (noto anche come .295H&H o .300H&H).
Questa cartuccia venne commercializzata
dalla Holland & Holland verso il 1880 (forse
il 1882, ma ci sono delle discussioni in merito),
e si stima che la sola Holland & Holland ne
produsse circa 2.000 pezzi (stima indiretta fatta
sulla base delle armi passate per il banco di prova di
Birmingham), mentre circa 1.000 esemplari vennero
prodotti dalla Purdey. Nella sua conformazione originale,
questa cartuccia lanciava una palla da 80grs.
a 335 m/s con 10grs. di polvere nera.
Premessa questa breve digressione di
carattere storico, la ricarica di questa munizione
pone dei problemi pratici non indifferenti, e
si tratta sicuramente di un argomento per ricaricatori
"
superesperti". Le matrici
esistono e vengono prodotte (tra gli altri)
dalla
RCBS, ma solo su ordine
speciale. Questo significa che si possono trovare,
ma che ci vorrà del tempo
e che le costeranno parecchio. I bossoli
si possono formare a freddo tramite apposite matrici
(sempre prodotte dalla
RCBS) partendo
dai bossoli del .22 Hornet, oppure esistono
anche bossoli vergini prodotti da aziende specializzate
come l'americana
Rocky Mountain Cartridges,
ma pressochè introvabili fuori dagli
USA. Per quanto attiene ad eventuali ostacoli
connessi alla formatura a freddo, alcune
fonti bibliografiche precisano che le misure del
297/250 in tre zone chiave erano le seguenti:
- collarino = .343"
- base del bossolo
= .295"
- spessore del collarino
= .81"
Per il .22Hornet, queste
stesse misure sono :
- collarino = .345"
- base del bossolo
= .294"
In realtà il
collarino del .22Hornet
è leggermente più
spesso di quello del
.297/250, ma la cosa non dovrebbe
essere problematica,
almeno stando alle poche fonti
che trattano l'argomento.
Ad ogni modo per i bossoli le conviene
contattare qualche grosso rivenditore
di articoli per ricarica
per sapere cosa ha a disposizione.
Per le palle, la cartuccia
originale usava una palla in piombo,
ma per aggirare l'ostacolo i pochi
che la ricaricano lo fanno usando le palle
del 6,35 Browning. Veniamo alla polvere.
In linea del tutto teorica, le servirebbe
una polvere molto rapida a bruciare, come
WW.231, R-1, N-310 e simili. In realtà
molte fonti citano la Unique in dose
di 2,5 - 3,0grs.
D. vorrei ricaricare
i calibri 12 e 16 con
la borra-proiettile GUALANDI
e polvere GM-3, ma ho le idee
piuttosto confuse. Che dosi
devo usare?
R. per il calibro
12 le dosi sono da 1,6 a 1,7GRAMMI
di polvere, mentre
per il calibro 16 sono da 1,4
a 1,5 GRAMMI di GM-3 Il produttore
specifica che è essenziale
l'uso di un orlatore con il
centro piatto, e non concavo, per evitare
che punta della palla sporga con
la cartuccia assemblata..
D. a che valore
devono essere serrate
le viti del mio Savage M-12
con calciatura Choate
dotata di gondola in alluminio?
R. i valori di serraggio
possono andare da
un minimo di 50 libbre per
pollice (5,65 nm) ad un massimo
di 60 libbre per pollice (6,78
nm).
D. avrei una
domanda che forse vi hanno
già fatto in
molti. Il mio problema riguarda
la ricarica delle cartucce
per arma corta. In generale,
a parità di carica di
lancio, di peso di palla, di morfologia
(RN), tipologia (FMJ)
e di marca (S&B da .355), quanta
crimpatura bisogna dare
per realizzare il miglior risultato
balistico? Il mio dubbio nasce
dal fatto che ho realizzato due cariche
identiche in tutto tranne che
nella crimpatura. La precisione e la
reazione allo sparo sono sovrapponibili
o addirittura uguali. L'unica differenza
che noto sono i segni lasciati
sulla palla e la difficoltà con
il martello cinetico nel disassemblare
la cartuccia. Cosa devo fare? Coma
faccio a capire quale è la migliore
della due?
R. purtroppo la sua
domanda non ha una risposta
univoca. In teoria,
la crimpatura deve essere
tale da non alterare la combustione
della polvere.
Deve
renderla regolare, ma non
la deve altrerare. Cioè
si deve crimpare fino a non
esagerare.
Ora il problema
diventa: quando non si esagera?
Quando la crimpatura non altera
la velocità di combustione
della polvere? In teoria (ma mooolto
in teoria), la crimpatura dovrebbe
piegare il bossolo al punto
tale da "...segnare appena..."
la superficie esterna della palla.
Il problema è che questo
è vero in teoria ma non in pratica
Il problema fondamentale e che non
tutte le palle sono dure al medesimo
modo, per cui supponendo di avere due
palle identiche ma di due produttori diversi,
una crimpatura che per una palla
è perfetta, per l'altra potrebbe
non essere tale. Per cercare di risolvere
questo problema, di solito si dice
di crimpare fino a rimuovere lo spigolo
esterno del bossolo se la palla non
ha il solco di crimpatura, e di applicare
una crimpatura più decisa
se la palla ha il solco di crimpatura. Il
guaio è che le palle da pistola
con il solco di crimpatura sono rarissime,
per cui non è facile capire come orientarsi
al meglio. Un altro grosso problema
è il rapporto tra la crimpatura
e il tipo di camera della propria arma. Non è
infrequente che una cartuccia crimpata
in un certo modo risulti perfetta per una
data arma, ma non risulti più soddisfacente
se sparata in un'arma di identico calibro
ma di marca diversa. Il fatto che ci siano
della lievi differenze a livello di lavorazione
della camera di cartuccia, a volte
può 'influenzare anche significativamente
il rendimento della cartuccia.
Sicuramente la crimpatura può
definirsi "
corretta",
fino a quando, osservando la cartuccia
assemblata, la bocca del bossolo non
appare "strizzata" e il corpo
del bossolo non appare "bombato" (sopra o sotto)
o "a clessidra".
Questo è il
motivo per cui nella crimpatura
è essenziale
sperimentare fino a trovare
la "
misura giusta"
per i propri componenti nella
propria arma. Una questione
a parte sono le
palle
realizzate per sinterizzazione,
che richiedono livelli di
crimpatura bassissimi.
Applicare una crimpatura troppo
decisa significa rompere la palla,
il che può avvenire subito
oppure durante l'attravesamento
della canna. Però
queste palle sono scarsamente diffuse
sul mercato civile, per cui il problema
è molto remoto.
Un altro caso in cui la crimpatura è
bassissima è quello delle
palle in piombo usate per assemblare
munzioni da tiro. Il motivo normalmente
addotto è che le dosi
di polvere sono basse, motivo per cui
una crimpatura lievissima, o addiritura
un bossolo molto rigido (come fanno
quelli che ricaricano il 38Spl da tiro)
risultano sufficienti per ottimizzare
la combustione della polvere.
A parte tutto questo discorso, dalle
foto dei bossoli di risulta che
ci ha inviato si capisce che le pressioni sono
ottimali, per cui indirettamente si può
desumere che i livelli di crimpatura
che aveva applicato erano perfetti nella
sua arma e con i componenti impiegati.
D. Non riesco
ad effettuare il crimpaggio
sul 308 Winchester.
Bossoli vergini della GFL,
palla norma da 147 gr. ho acquistato
i dies della rcbs...ce
ne son dentro appena 2(per cercar
di farvi capire che tipo di dies
ho)..Alcuni dicono che
il crimpaggio devo effettuarlo
col die spingipalla avvitandolo,
solo che mi trovo già in
battuta sullo shell holder e più
di così non posso
"scendere" e la cartuccia non si crimpa
per niente. Alcuni dicono che
bisogna usare il Die factory crimp
della Lee...è che non so cosa
fare...fin ora ho assemblato cartucce
senza un minimo di crimpaggio, ma non
son molto stabili, facendo un poco di forza la
palla si muove e la cosa non mi piace...per
esempio oggi una cartuccia si è
"sfondata", cioè la palla è
uscita e c'era polvere ovunque nell'otturatore.
Cosa devo fare per avere una ricarica
fatta a regola d'arte?
Cerchiamo di analizzare
meglio il problema.
Detto molto sinteticamente:
-
Non riesco ad
effettuare il crimpaggio
sul 308 winchester. Bossoli
vergini della fiocchi...=
il problema sta nel fatto
che il colletto non ha uno spessore
costante, ed è comunque
sottodimensionato già
da nuovo. In altre parole, il problema
sta semplicemente nella pessima
qualità dei bossoli,
che sono tra i peggiori sul mercato,
insieme a pochi altri. Non stia
mai a risparmiare su componenti chiave
della ricarica come il bossolo,
ma scelga solo componenti di qualità
come LAPUA o NORMA. Le dureranno
di più, avrà
molte più soddisfazioni
al poligono ed avrà meno problemi.
Se usa bossoli vergini, il colletto
dovrebbe essere SPESSO e RIGIDO
al punto tale da trattere la palla asenza
alcun problema. Se il bossolo,
pur vergine, è di pessima
qualità, allora ci saranno
i problemi che ha incontrato lei. Potrebbe
tentare di "recuperare" i bossolo facendoli
passare nella matrice di ricalibratura
(= solo il bossolo e non la cartuccia!!)
dopo avere rimosso lo stelo di decapsualamento,
ma non è detto che funzioni
-
Alcuni dicono
che il crimpaggio devo
effettuarlo col die spingipalla
avvitandolo...=
è vero. In situazioni
di emergenza è possibile
sfilare lo stelo di inserimento
dalla matrice ed avvitarla
in 1 o 2 giri in modo da piegare
il colletto di quel poco che basta
per ottenere una sorta di crimpatura,
anche se impropria. Detto
questo, è sempre opportruno
SEPARARE le operazioni di inserimento
e crimpatura della palla,
per evitare di danneggiare il colletto
del bossolo oppure tutta la cartuccia.
Per questo occorrono due matrici
distinte, una per l'inserimento
ed una per la crimpatura
-
fin ora ho assemblato
cartucce senza un
minimo di crimpaggio, ma
non son molto stabili, facendo
un poco di forza la palla si muove
e la cosa nn mi piace..per esempio
oggi una cartuccia si è
"sfondata", cioè la palla
è uscita e c'era polvere ovunque
nell'otturatore...
= una volta che ha inserito la palla
nel bossolo non deve più
essere possibile togliere la
palla con le dita, e la palla non deve
nemmeno girare su sse stessa se
viene fatta ruotare a mano. Una cartuccia
in queste condizioni è
una pessima cartuccia, anche perchè
la palla lascerà il bossolo
prima del previsto e la combustione
della polvere sarà di pessima
qualità. Il che significa
avere cartucce poco precise
-
Alcuni dicono
che bisogna usare il
Die factory crimp della
Lee ... = lo compri
perchè è comunque
utile per risolvere un
sacco di problemi, tra cui il
suo
D. ho acquistato
un fucile monocolpo
Rossi modello "Pomba"
in calibro 9x21, ma
non riesco ad inserire i
colpi nella camera. Cosa posso
fare?
R. per prima cosa
deve interpellare il suo
armiere di fiducia, o comunque
chi le ha venduto l'arma.
Contatti anche il produttore,
che è l'unico a
porterle fornire informazioni
tecniche dettagliate. Per il resto,
occorre tenere presente che l'estrattore
di quest'arma è regolato
da una vite di piccole dimensioni,
che si serra in posizione con una chiave
molto piccola che è
inclusa
con l'arma. Con l'ausilio della
chiave, è possibile regolare
micrometricamente l'estrattore
in modo da far camerare le cartucce
desiderate
D. è
normale la comparsa di
una fessurazione in un bossolo
di risulta calibro .357
magnum ricaricato parecchie
volte con 3,3 - 3,4grs. di
polvere REX VERDE, palla wc 148grs.
e innesco small pistol
CCI-500?
R. prima di rispondere
alla sua domanda,
bisognerebbe sapere cosa
intende lei per "
...ricaricato
parecchie volte...".
Se i bossoli sono di buona fattura
(ad esempio i Federal), un
357 magnum può durare
anche 20 ricariche, usando le
dosi massime e le polveri specifiche
(= polveri come la WW-296 o
la H-110 accese da inneschi magnum).
Se la ricarica è a bassa
potenza, i bossoli potrebbero durare
molto di più, tant'è
vero che molti ricaricatori
li usano fino a quando non si rompono.
Premesso questo, diciamo che in
generale la risposta è negativa,
per il semplice fatto che quella che
ha indicato lei una ricarica non esasperata.
Quello che viene da pensare,
è che il bossolo sia nato con dei
difetti strutturali, o che faccia
parte di un lotto "
nato male",
oppure che è stato fabbricato
da chi non sa fare bene il suo mestiere.
A meno che lei non abbia ricaricato
usando bossoli recuperati al poligono ma di
provenienza ignota, dei quali non può
ragionevolmente conoscere l'età
e, cosa che più conta, dei quali
non può sapere quante volte erano
stati utilizzati in precedenza.
R. perchè le due palle hanno due conformazioni
diverse
(FMJ-BT e HPBT) e, quindi,
due lunghezze
totali diverse. Questo
implica che la
lunghezza totale della
cartuccia una volta
assemblata (O.A.L.)
sarà DIVERSA
a seconda che venga
impiegata l'una o l'altra
palla.
A ciò si deve aggiungere
che la lunghezza
andrà ottimizzata
per la propria
arma (V. voce a se), e questo
determina ulteriori
differenze tra cartucce
assemblate con due palle
di morfologia diversa.
R. i motivi possono essere due. Il primo
è
la scarsa qualità
dei bossoli.
Il secondo, che è
poi il più
frequente, è
che ricalibrando
lo stesso bossolo
più volte, la
struttura molecolare
del metallo viene alterata
ed il colletto diventa
via via sempre più
fragile. Questo fa
si che la sollecitazione susseguente
alla combustione
della polvere produca, prima
o poi, delle incrinature
lungo il colletto. Quando
viene rinvenuto un bossolo
in simili condizioni occorre
scartarlo IMMEDIATAMENTE
onde evitare pericolosi
incidenti !!
R. i bossoli di origine militare hanno l'innesco crimpato
nella
propria sede, per cui
bisogna agire con
un apposito utensile
per rimuovere
la crimpatura. Compiuta
questa operazione,
è possibile
ricaricare
questi bossoli come avviene
con i bossoli convenzionali
.
D. posso
usare le convenzionali
palle calibro
9mm per ricaricare
le munizioni
per la mia 9mm Makarov?
R. no, perchè
nonostante
il nome,
il 9mm Makarov
in realtà
impiega palle da
9,22mm (.363"),
per cui usando le palle
del 9mm la palle
non verà
trattenuta del colletto
e cadrà dentro
al bossolo
D. ricaricando
le mie cartucce
in calibro "X"
con la pressa di
marca "Y", mi capita
spesso di vedere dei
sottilissimi trucioli
di blindatura
staccarsi dalla palla
al momento dell'inserimento.
Perchè?
E' un difetto delle
pressa o sono io che sto sbagliando
qualcosa?
R. il problema
deriva dal fatto
che il colletto
del bossolo non viene
sufficientemente
divaricato (belling),
per cui l'inserimento
della palla
risulta difficoltoso
ed emergono i famosi
"trucioli".
Occorre dunque regolare
correttamente
la matrice in modo da facilitare
l'inserimento
del proiettile. Un
altra fonte di questo problema
risiede nel fatto che
a volte si tenta di effettuare
SIMULTANEAMENTE le operazioni
di inserimento
e crimpatura. In questo caso
è preferibile SCINDERE
le due operazioni, effettuando
l'inserimento e la crimpatura
con due matrici distinte.
D. ho usato
la stessa arma
e la stessa combinazione
palla - polvere
- innesco che viene
indicata sul manuale
"X" per il calibro
"Y" ma ho ottenuto velocità
diverse.
Come mai?
R. normalmente
capita che a
parità
di arma, pur impiegando
la STESSA ricarica,
si ottengono
velocità
diverse ANCHE di +/-
30m/s!! I motivi sono
plurimi, ma vengono ricondotti
a variabili
di tipo intrinseco (cioè
dell'arma)
ed estrinseco (cioè
ambientali). Tra
le variabili principali
vanno segnalate
la temperaura esterna
(più è
alta e più
aumenta la velocità),
la rugosità
della canna (più e bassa
e più aumenta
la velocità),
le variazioni chimico-fische
della polvere,
le variazioni nel diametro
di foratura della
canna e così via.
R. perchè esercitando una pressione eccessiva
durante
l'impiego della
pressa, il carburo
di Tungsteno
potrebbe incrinarsi o
rompersi. Si ricordi
che il carburo
di Tungsteno è
molto duro ma
anche molto fragile, per
cui va trattato
con cautela .
D. il mio
revolver lancia
all'esterno frammenti
di proiettile
tutte le volte
che viene premuto il
grilletto. Ci sono
dei problemi?
R. bisogna
distinguere due
casi ben distinti.
Se i frammenti
vengono proiettati
ai lati del tamburo
il fenomeno è
abbastanza
normale, specie
quando si impiegano palle
in lega. Se i frammenti
vengono proiettati
in avanti, allora signfica
che l'asse del
tamburo NON è
più PARALLELO
con l'asse della canna,
per cui l'arma va IMMEDIATAMENTE
inviata alla
fabbrica o consegnata ad
un bravo armaiolo per ripristinare
la sincronia.
D. la mia
pistola semiautomatica
spesso si
inceppa usando
palle a punta
cava o a profilo tronco-conico.
Come posso
fare per risolvere
il problema?
R. In primo
luogo è
necessario verificare
di avere delle
ricariche che
siano le più
lunghe possile.
In altre termini, è
preferibile lavorare
con ricariche che
abbiano un OAL massimo
o il più vicino
possibile a quello massimo
(N.B. leggete un buon
manuale di ricarica per
avere informazioni in merito).
Questo permette
di risolvere i problemi
di inceppamento nella
quasi totalità
dei casi. Se questo non fosse sufficiente
ed il problema persistesse,
potete o cambiare
il profilo di palla (scegliendo
un LRN o un FMJ-RN), oppure
potete rivolgervi al
vostro armaiolo di fiducia per
sottoporgli la questione.
D. non ho voglia
di perdere tempo
a ripulire i
bossoli dopo averli
lubrificati per
effettuare la procedura
di ridimensionamento
(resizing).
Posso fare qualcosa?
R. premesso
che se non avete
voglia e meglio
che ve la facciate
venire (N.B. altrimenti
e meglio che
non vi mettiate a
ricaricare), teoricamente
si possono fare
due operazioni. Un'opzione
è quella di ridimensionare
PRIMA i bossoli
e di puliirli POI con
l'ausilio di un vibropulitore.
Un'altra
scelta è quella
di pulire i bossoli con
il vibropulitore, (decapsularli
e) ridimensionarli
e, infine, rimuovere
le tracce di lubrificazione
con dell'acetone
o con del solvente per
vernici come la c.d.
"acquaragia" .
D. ho sparato alcune
munizioni ricaricate personalmente con il mio
fucile X modello Y in .300 Winchester Magnum e mi sono
accorto che i bossoli di risulta hanno tutti un
segno lucido sul fondello. Come mai?
R. si tratta di
un chiaro segno
di sovrapressione
causato dal fatto
che la pressione
era così alta
al momento della combustione
della polvere
che il bossolo è
stato premuto violentemente
contro la faccia
dell'otturatore,
nel canale di passaggio
per l'espulsore. Questo
ha prodotto il segno lucente
che è stato
ritrovato sui bossoli
di risulta. Per questo motivo,
è consigliabile
rivedere il processo di assemblaggio
e, in ogni
caso, ridurre la dose di almeno
1 GRANO prima di riassemblare
le proprie ricariche
.
- il modo più semplice per capire
quale boccola scegliere
è quello
di misurare il diametro
del colletto di una
vostra munizione ricaricata.
Il micrometro
vi indicherà la misura
del diametro del proiettile
più DUE
volte lo spessore delle
pareti del colletto. Il diametro
della boccola dovrà
ovviamente essere
INFERIORE a questa misura,
e noi sceglieremmo una misura
di .003" inferiore.
Calcolando l'elasticià
dell'ottone dopo la ricalibratura,
dovrebbe esserci
una tenuta di circa .002"
sul proiettile.
- I ricaricatori
che desiderano
una tenuta più
stretta del colletto,........................
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Se avete domande
relative all'uso
di questa matrice
o problemi relativi
al suo funzionamento,
rivolgetevi
al vostro rivenditore
di fiducia o mandate
una e-mail al produttore
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oppure customservice@lewilson.com
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