D. vi scrivo per confrontarmi con voi sul mio iter di pulizia di un modello akm (ak47). Nel vostro libro:”Compendio al moderno tiro di interdizione” trattate l’ argomento pulizia in merito però a canne destinate ad un utilizzo di precisione, altro mondo rispetto agli standard di un normale fucile da fanteria.Quali sarebbero normalmente le fasi di pulizia di un armiere militare sui fucili d’ assalto tipo m4, ak ecc? Personalmente tratto il mio akm nel seguente modo:

– smontaggio e pulizia/sgrassamento con kerosene e aria compressa
– immissione nella canna della schiuma millfoam per 30 minuti
– passaggio all’ interno della canna con il boresnake della Hoppe’s (almeno tre passate per permettere alla canna di asciugare e lasciare un film protettivo)
– oliare con un CLP i punti soggetti ad attriti
– rimontaggio della carabina

Chiedevo se a vostro parere l’operazione è giusta o se necessita qualche accorgimento? Inoltre vi chiedo se a vostro parere in assenza di un lubrificante CLP possa essere usata qualche goccia di olio sintetico per motore, dal momento che pure quello nasce per annullare attriti fra superfici in moto?

R. in breve:
 
– la procedura che ha indicato è corretta
– non sono necessarie modifiche a quello che fa attualmente
– il ricorso eventuale all’olio per motore è una soluzione logica a possibili carenze di prodotti specifici. Nella peggiore delle ipotesi, è sempre meglio un’arma sporca ma comunque lubrificata, piuttosto che un’arma sporca e priva di qualsiasi traccia di lubrificante