D. quale è la vita media di una canna da carabina in cal.308 e 300WM lunghe entrambe 660mm?
R. la risposta alla sua domanda non è univoca ma cambia a seconda dei parametri che vengono considerati. Da un punto di vista generale, diciamo che la durata di una canna dipende da :

–          cosa si spara = una cartuccia magnum è molto più usurante di una cartuccia non magnum, per cui, ad esempio, una canna del 7mm Mauser durerà molto di più di una canna del 7mm Remington Magnum. Analogamente, una canna del 308 Winchester durerà molto di più di una canna del 300 Winchester Magnum e via di questo passo. Tra le cartucce di tipo non magnum, quelle che hanno un rapporto tra volume della palla e volume del bossolo sfavorevole dureranno meno rispetto a quelle che hanno un rapporto tra volume della palla e volume del bossolo favorevole. Per fare un esempio, una canna del 6,5×55 Mauser durerà molto di più di una del 6,5×68 o del 6,5 – 284 Norma.  Così via

–          come si spara = se si spara fino a fare diventare la canna rovente, si esercita un’azione usurante che potrebbe essere eliminata se si sparasse con maggiore calma o se venissero sparati meno colpi. Analogamente, sparare un numero elevato di colpi in piena estate peggiora la situazione rispetto a fare la stessa cosa in pieno inverno. Questo è un fattore che incide sulla durata di una canna, specie quando si usano calibri magnum, che fanno surriscaldare la canna prima del previsto

–          in cosa si spara = se si usa una canna di pessima qualità, la durata sarà inferiore rispetto ad una canna di qualità elevata. Questo avviene sempre, a prescindere dalla cartuccia impiegata

Tutto questo in linea generale. Ci sono poi altri fattori che spesso vengono dimenticati ma che in realtà sono molto importanti nel determinare la durata di una canna. Facciamo qualche esempio :

–          una canna che non viene mai pulita, oppure che viene pulita poco e male durerà meno di una canna che viene pulita dopo ogni sessione di tiro con gli strumenti specifici. I depositi di carbonio e di rame, se non rimossi, non solo fanno aumentare la pressione, ma determinano anche un grado di usura che non ci sarebbe se la canna fosse adeguatamente pulita.

–          il modo in cui è stato realizzato l’inizio di rigatura è un altro fattore determinante. Un inizio di rigatura corto e brusco consente di avere una maggiore precisione, ma determina anche una pressione maggiore e lo sviluppo di un grado di usura maggiore. Viceversa, una inizio di rigatura lungo e dolce consente di avere una minore precisione, ma determina anche una pressione minore e lo sviluppo di un grado di usura minore. Questo è il motivo per cui le canne destinate alle cartucce magnum hanno inizi di rigatura molto lunghi e dolci. Lo scopo è quello di ritardare il più possibile la comparsa di fenomeni di usura.

–          l’uso di palle con trattamento superficiale al bisolfuro di molibdeno (MoS2) è un fattore che potrebbe avere effetti devastanti sulla durata della canna. Quando una palla al MoS2 attraversa la canna, deposita al suo interno triossido di Molibdeno, biossido di Molibdeno e biossido di Zolfo. Il biossido di Zolfo reagisce con l’umidità presente nell’aria e forma acido solforico, che attacca la canna. Se la canna non viene pulita adeguatamente, l’uso di palle con trattamento superficiale al MoS2 rischia di limitarne gravemente le vita operativa

–          l’utilizzo dell’arma in ambienti molto umidi o con presenza di fattori ambientali altamente ossidanti (come avviene, per esempio, negli ambienti marini che hanno una notevole presenza di salsedine nell’aria) è un fattore che potrebbe avere effetti devastanti sulla durata della canna se non vengono prese le necessarie contromisure (uso di acciai inossidabili ad alta resistenza + lubrificazione preventiva durante le fasi di inutilizzo dell’arma).

 Altresì importanti nel dettare la durata di una canna sono le modalità con cui si ricaricano le proprie munizioni :

–          bossoli = l’uso di bossoli di pessima qualità non garantisce il necessario livello di tensione del colletto. Questo fa si che la palla si muova prima che la polvere abbia completato la combustione, fattore che determina un’usura prematura della canna

–          palle = l’uso di palle di pessima qualità genera la comparsa dell’effetto torcia, ossia il sopravazamento di larga parte dei gas di combustione durante l’attraversamento della canna da parte della palla. Questo determina un’usura prematura della canna

–          carica di lancio = l’uso di dosi compresse determina un’usura prematura della canna che non si avrebbe se venissero usate le dosi normalmente indicate nei manuali di ricarica. Purtroppo molti tiratori hanno come unica preoccupazione solo quella di ottenere la velocità alla bocca più alta possibile, ignorando completamente quello che è l’impianto termobalistico della singola munizione. Questo determina un’usura prematura della canna

Quando si parla di “durata”, c’è sempre da distinguere la sostituzione necessaria per effettivo raggiungimento della vita operativa della canna e la sostituzione per incapacità di mantenere un determinato livello di precisione. Per esempio, chi pratica discipline come il Bench Rest le dirà che una canna va sostituita dopo poche migliaia di colpi (1 – 2000 colpi), mentre chi va a caccia le dirà che una canna dura per tutta la vita e anche oltre. Ancora, ci sono notevoli differenze tra le canne di produzione industriale e quelle di produzione semiartigianale. Produttori come Sako e Lothar Walter, per esempio, garantiscono le proprie canne fino a 20.000 colpi, ed in alcuni casi anche oltre. Viceversa, produttori semiartigianali come Hart, Shilen, Schneider o altri ancora, suggeriscono la sostituzione dopo 5.000 colpi. Un’altra cosa importante è il rodaggio della canna. Un numero elevato di produttori suggerisce di eseguire il rodaggio della canna per aumentare la durata della stessa. Ogni produttore da dettagliate indicazioni in tal senso, che vanno seguite alla lettera se si vuole migliorare le prestazioni della propria arma e massimizzare la durata della canna. Venendo al lato più pratico, personalmente, abbiamo assistito alla sostituzione di tre canne su tre esemplari diversi di  Remington 700 “Police” in calibro .308 Winchester, rispettivamente dopo 10.000, 12.000 e 15.000 colpi (N.B. per inciso, sui Police vengono normalmente montate canne prodotte dall’americana Pac- Nor). Va detto che si trattava in tutti e tre i casi di armi in cui i rispettivi proprietari avevano sparato unicamente cartucce ricaricate ben oltre le dosi massime previste dai manuali per il 308 Winchester. Questo le può dare una vaga idea di quanto potrebbe durare una canna commerciale dopo essere stata alquanto maltrattata!! Come vede non è possibile dare una risposta univoca al suo quesito, perché ci sono molteplici variabili da considerare. Diciamo che volendo dare qualche numero, si potrebbe dire che :

–          per una canna semiartigianale = occorre seguire le indicazioni del produttore, ed in ogni caso va sempre fatto il rodaggio. Se il produttore suggerisce di sostituire la canna dopo un certo numero di colpi occorre seguire alla lettera le sue istruzioni. Di solito sono circa 5.000 colpi ma le cose variano tantissimo da un produttore all’altro

–          per una canna industriale in .308 Winchester = premesso che in ogni caso va sempre fatto il rodaggio, si può stimare una durata compresa tra 10.000 e 12.000 colpi nei casi peggiori e tra 13.000 e 16.000 colpi nei casi normali e tra 16.000 e 20.000 colpi nei casi migliori. Sono comunque  noti casi di canne industriali che hanno raggiunto addirittura i 30.000 colpi

–          per una canna industriale in .300 Winchester Magnum  = premesso che in ogni caso va sempre fatto il rodaggio, si può stimare una durata compresa tra 4.000 e 6.000 nei casi peggiori, tra 6.000 e 8.000 colpi nei casi normali e tra 8.000 e 12.000 colpi nei casi migliori

Dal momento che entrano in gioco una molteplicità di fattori, la preghiamo di prendere questi numeri con beneficio di inventario !!