D. volendo aumentare la portata dei miei tiri nella caccia di selezione al capriolo, daino e cinghiale, (dal mio appostamento sono di fatto possibili tiri di oltre 500 metri in tutta sicurezza), su quale carabina, calibro e cartuccia di fabbrica (non avendo la passione della ricarica) mi conviene investire un budget di circa 3000 euro (ottica esclusa perchè ho già uno S&B 5-25×56) ?
R. in breve:
– se intende privilegiare una cartuccia magnum, sicuramente due grandi classici come il 7mm Remington Magnum (con palla da 140grs. semblindata a punta molle o con puntale in policarbonato) o il .300 Winchester Magnum (con palla da 180grs. semblindata a punta molle o con puntale in policarbonato) sono un scelta vincente. Sono i più venduti sul mercato da almeno 50 anni a giusta ragione. Un’arma come il Remington “Sendero” (con calcio in kevlar e fibra di carbonio con anima in alluminio aerodinamico) potrebbe fare al caso suo, ma si tratta solo di un’ipotesi perchè praticamente tutto i produttori mondiali hanno in catalogo armi camerate per queste due cartucce. La disponibilità di armi e munizioni è amplissima. Sempre rimanendo ai calibri magnum, si potrebbero considerare il 257 Weatherby Magnum o il 270 Weatherby Magnum, solo se non ha interesse a colpire cervi e cinghiali. La disponibilità di armi e munizioni è più limitata rispetto al caso precedente.
– se intende privilegiare una cartuccia non magnum, potrebbe optare per il 6,5×57 Mauser o il 7x64Brenneke (entrambi con palla da 140grs. semblindata a punta molle o con puntale in policarbonato). La disponibilità di armi e munizioni è abbastanza elevata e riguarda principalmente i produttori europei. Altre opzioni potrebbero essere il 6,5×65 RWS o il 6,5×68 S, che però, pur essendo validi, sono molto rari. La disponibilità di armi e munizioni è limitata rispetto al caso precedente, e riguarda quasi esclusivamente produttori europei.
Detto questo, un tiro a oltre 500m richiede necessariamente :
– un’arma in perfetta efficienza
– il possesso di una tecnica di tiro al di sopra della media
– una conoscenza precisa dell’anatomia delle proprie prede
– la capacità di collocare sempre il proiettile al posto giusto in quelle che sono le normali condizioni venatorie
– la capacità di valutare sempre, in maniera appropriata, le interferenze causate dai fattori ambientali (temperatura, pressione, umidità e VENTO) sulla traiettoria dei proiettili
– la conoscenza della balistica esterna della propria munizione PRIMA e DOPO la distanza di azzeramento della sua arma