D. come si fa a migliorare il coefficiente balistico di un proiettile da tiro? Su quali parametri lavorano i progettisti?
R. la risposta richiederebbe una lunga e complessa trattazione matematica, ma comunque si può dire che i parametri fondamentali sono i seguenti :
1) lunghezza dell’ogiva = in linea di massima, più aumenta la lunghezza dell’ogiva (N.B. che non va confusa con l’intero proiettile come fanno alcuni “esperti” !!) e più aumenta il coefficiente balistico, e i progettisti devono fare in modo che la lunghezza complessiva della palla sia compresa tra 5 e 5,5 calibri; in realtà, motivi di ordine pratico costringono i progettisti spesso ad optare per lunghezze di circa 4 calibri; in linea di massima i proiettili ad ogiva secante dovebbero essere preferiti rispetto a quelli ad ogiva tangente a causa del loro minor attrito in regime supersonico, anche se ciò non sempre è possibile
2) forma della punta = la punta conica è quella che genera il maggior attrito in regime supersonico; le punte (N.B. da non confondere ne con le ogive e nemmeno con i proiettili interi !!) aperte o rotonde sono quelle che generano il livello minore di turbolenza e tra le due, la seconda è quella che genera il livello di attrito minore
3) diametro della punta = studi compiuti nella galleria del vento hanno dimostrato che un diametro compreso tra 0,10 e 0,15 calibri è ottimale per un’ampia gamma di velocità in regime supersonico; diametri inferiori o superiori aumentano il livello di turbolenza e, di conseguenza, l’attrito del proiettile
4) angolo di coda = attualmente vengono utilizzati angoli di coda compresi tra 5° e 9°; l’angolo di coda di 7° è molto diffuso perchè si è dimostrato capace di ridurre parecchio le turbolenze in regime supersonico; l’altrettanto famoso angolo di coda di 9° genera un attrito di circa il 2% superiore rispetto all’angolo di coda di 7°; angoli di coda superiori ai 10° non vengono usati perchè si è osservato che aumentano l’attrito in maniera vistosa
5) lunghezza di coda = studi compiuti nella galleria del vento hanno dimostrato che la lunghezza ottimale deve essere compresa tra 0,5 e 1 calibro; lunghezza superiori ad 1 calibro aumentano l’attrito signficativamente e provocano problemi di instabilità dinamica