D. nel poligono in cui sono iscritto il presidente ha vietato l’uso di palle blindate per non ben specificati “motivi di sicurezza”. Come posso fare per ridurre i residui di piombo nelle mie pistole, dal momento che sono costretto ad usare solo palle in lega?

R. il problema va affrontato e risolto sotto molteplici aspetti :

– usare assolutamente ricariche subsoniche con velocità alla bocca ben al di sotto dei 300m/s (N.B. la cosa è più facile con certi calibri e un po’ meno con altri, anche perchè richiede l’uso di polveri specifiche. Inoltre, mentre con un revolver non pone problemi, con una semiautomatica richiede l’uso di molle di recupero molto deboli)
– usare polveri adatte (= possibilmente monobasiche, perchè hanno una temperatura di fiamma bassa, e molto rapide a bruciare perchè le velocità e le pressioni sviluppate sono molto basse)
– cercare ed usare solo le palle in lega più dure possibili
– pulire scrupolosamente l’arma tra una sessione e l’altra
– non sparare oltre 100 colpi per sessione

Per la pulizia ci sono in commercio vari prodotti denominatin genericamente “spiombatori”, che consentono di semplificare la rimozione dei residui di piombo. Occorre “bagnare” con questi prodotti e poi scovolare vigorosamente. Questo ridurrà moltissimo i tempi di pulizia. Un trucco poco noto è quello di usare la paste pulenti (= la più nota è il J-B Bore Cleaning Compound) a scadenze prefissate durante la pulizia (ad esempio ogni 200 – 300 colpi). Per usarlo le serve solo una bacchetta, uno spingi-pezzuola del calibro desiderato ed un pezzuola di cotone (N.B. gli armaioli usano della semplice carta igienica perchè raccoglie meglio i residui, anche quelli che l’occhio umano non vede). Si applica il prodotto sullo spingi-pezzuola e si scovola ripetutamente. La pasta, che è di color ocra-beige, scovolando diventerà nera, segno inequivocabile che sta lavorando. Anche se qualche imbecille sostiene che simili prodotti “…contengono diamanti e rovinano la canna…”, in realà lucidano la canna (= riducono la rugosità superficiale) e rendono sempre più difficile l’adesione dei residui di piombo durante lo sparo. Non solo. Essendo la canna via via più lucida, è anche più semplice da pulire volta dopo volta. Se l’impiombatura fosse “grave”, si può benissimo iniziare l’operazione di pulizia con la pasta pulente, poi passare lo scovolo, ed infine ancora la pasta pulentePer la pulizia, oltre al tradizionale scovolo in bronzo o in rame, è utile usare un prodotto denominato LEWIS LEAD REMOVER. Si tratta di una bacchetta di alluminio sulla quale viene montato un tampone in gomma di diametro simile a quello del calibro della propria arma, ma regolabile grazie ad una vite. Su questo tampone viene montata una sorta di “rete” in ottone. Usando il LLR come una normale scolvolo, si ottiene l’asportazione meccanica dei residui di piombo, anche quello più tenaci. Il prodotto esiste sia per pistola che per revolver (= questa variante contiene anche un cono in alluminio per pulire il cono di forzamento), per cui è sufficiente ordinarlo nel calibro desiderato. Alcuni tiratori utilizzano il mercurio per la rimozione dei residui di piombo, ma confermiamo altresì due problemi rilevanti:

– la difficoltà di reperimento
– la capacità di creare il fenomeno noto come amalgama

Va menzionato il fatto che alcuni tiratori rimuovono il piombo con una soluzione al 50% di aceto di vino bianco e acqua ossigenata. I problemi sono che :

– la canna deve poi essere accuratamente asciugata e lubrificata
– alcune finiture reagiscono violentemente con questa soluzione, per cui molti (= produttori di armi fini)  ne sconsigliano l’uso