D. il mio amico dice che a parità di calibro e di peso di palla, devo sempre cambiare la OAL se cambio il profilo di palla. Io ho fatto delle prove ma non mi sembra che le cose stiano proprio così. Insomma, è corretto dire che se voglio ottenere due cartucce uguali con due profili diversi devo cambiare la OAL?
R. premesso che non è chiaro dove voglia arrivare il suo amico, il suo discorso ha un senso più teorico che reale e non è comunque suscettibile di essere generalizzato. Nella ricarica di ogni cartuccia la capacità del bossolo è un elemento che può ritenersi costante. E’ meglio usare sempre bossoli dello stesso produttore e, possibilmente, anche dello stesso lotto. Questo assicurerà una costanza di combustione e, per la ricarica di precisione, è un elemento imprescindibile. Il volume interno disponibile (= cioè lo spazio che si può riempire di polvere) decresce all’aumentare della massa della palla. Tuttavia, a parità di volume interno disponibile non corrisponde un identico quantitativo di polvere inseribile. Polveri diverse vanno ad occupare quello stesso volume in maniera diversa, pur in costanza di massa della palla. Ad esempio, una polvere molto voluminosa potrà essere inserita in qualtità minore rispetto ad una polvere meno voluminosa, e viceversa. Normalmente le polveri più voluminose sono le più rapide a bruciare, ma non è detto che sia sempre così. Premesso questo, una cartuccia caratterizzata per scarso volume interno disponibile, basse pressioni di esercizio e basse velocità alla bocca, potrebbe risentire (in senso positivo o negativo) anche di una variazione minima del volume interno disponibile dovuta all’uso di palle di peso identico ma di profilo diverso. Un caso potrebbe essere quello del .32 WC o, più raramente, quello del 38Spl. Queste cartucce sono subsoniche, hanno basse pressioni di esercizio ed usano polveri molto rapide a bruciare. Potrebbe capitare che, variando il profilo di palla a parità di peso. Il diverso proflio della palla potrebbe alterare non solo la densità di caricamento (= cioè il rapporto tra il volume interno disponibile e quello effettivamente occupato), ma anche la velocità di combustione. Alcune famiglie di polveri, se vengono messe in uno spazio troppo limitato, o se vengono compresse, non bruciano più alla velocità originariamente prevista dal produttore. Questo può dare problemi di pressione, ed eventualmente anche di sovrapressione. Il discorso del suo amico non può essere generalizzato perchè entrano in gioco altre e troppe variabili.Normalmente le palle di tipo RN sono più lunghe di quelle di tpo TC, però questo non è sempre vero. Ci sono produttori che hanno palle di tipo TC “allungate” (per esempio la Lapua), ed altri che le hanno di tipo tozzo (ad esempio la Sierra). Lo stesso discorso avviene anche per quelle di tipo RN. Non c’è poi da dimenticare che alcune palle hanno la base piatta, mentre altre hanno la base concava, e questo nonostante appaiano più o meno lunghe misurandole con il calibro. Questo è un primo aspetto da considerare. L’altra questone da non sottovalutare è che mentre alcune polveri sono sensibili alla riduzione del volume interno disponibile e ancora di più alla compressione, ne esistono altre che sono pressochè insensibili ad ambo i fenomeni. Normalmente sono le polveri con i granuli di piccole dimensioni ad essere le meno sensibili, ma non è sempre detto che sia così.In generale, le polveri lamellari o sferoidali sono pressochè insensibili alla compressione. Un esempio su tutti potrebbe essere la Sipe-N, ma ci sono anche la S4-N o la JK-3 (= tutte lamellari di piccole dimensioni) e molte altre ancora. Un altro parametro da prendere in considerazione è l’effettiva riduzione del volume interno disponibile. I problemi cominciano realmente a diventare seri non tanto quando ci sono differenze legate al profilo di palla (pur a parità di peso), ma quando la palla viene inserita nel bossolo più del normale e senza una ragione logica. Questo con le armi corte si nota poco (anche perchè quasi sempre non conta nulla), essendo più che altro un problema legato al caricamento di cartucce per armi corte. Per esempio, quando si carica una cartuccia come il 308 Winchester con una OAL di 67mm al posto dei canonici 71mm usando palle di peso medio o medio alto (da 10 – 11g in su) , qualche problema (di alta pressione) potrebbe insorgere, nel senso che ci saranno delle differenze di combustione. La Norma, per esempio, con il suo manuale fornisce dei suggerimenti per la ricarica delle cartucce per arma lunga che hanno fatto storcere il naso a più di una pesona, in quanto a parità di peso (e spesso anche di forma) di palla vengono date delle OAL differenti (anche di 2 – 3mm) senza alcuna ragione.Ma questa è un’altra storia.