D. Pensate che una molla di recupero più robusta dell’originale che è da 18lb possa essere una buona idea? Parlo ad esempio di una 22lb. Infine al momento con le ricariche da 5 grani, palla da 125tc, oal da 29,45 in 50 colpi almeno 10 volte l’ultimo colpo non fa rimanere aperto il carrello. Naturalmente con le botte da 6,5 o 7 grani, il carrello rimane bello aperto… Pensate che devo aumentare un po quella dose “minima” di 5grani e portarla ad esempio a 5,3 per avere anche un perfetto funzionamento dell’arma? E poi, perchè 5grs. di SIPE N sono diversi da 4,0grs. di N-320?
R. contrariamente a quello che crede le gente, non c’è una molla di recupero che va bene per tutto. La sperimentazione con munizioni di diversi livelli di potenza è utile perchè aiuta a capire quale molla va bene con la munizione che si usa abitualmente (o con maggior frequenza). Il criterio generale è che bisogna sempre mettere una molla dura al punto tale che, sparato l’ultimo colpo, l’arma rimane in apertura (perchè è intervenuto il c.d. hold-open). Se questo non accade, occorre scegliere quella immediatamente precedente nella scala della durezza (= cioè quella un po’ più debole). Dunque, se con 5grs. l’arma non rimane aperta, è sufficiente montare una molla leggermente meno dura. Per le cariche più potenti, è meglio montare la molla più dura che si ha , sempre che consenta il perfetto funzionamento della sua arma. Se ne ha una da 22 libbre, provi a montarla con le cariche più potenti e guardi cosa succede. La differenza tra 4grs. di N-320 e 5grs. di Sipe-N si spiega non solo per il diverso peso della carica di lancio, ma anche perchè la prima è una polvere monobasica di tipo cilindrico, mentre la seconda è una doppia base di tipo lamellare.Le doppie basi (come al Sipe-N, S4-N, WW-540, SP-2 e tc.) sono molto più potenti delle singole basi, perchè hanno due componenti attivi, e non  uno solo.