D. ho tutta una serie di dubbi sulla ricottura dei bossoli che mi tormentano. Per esempio, in alcuni filmati i bossoli, dopo l’esposizione alla fiamma, vengono immersi in acqua mentre in altri filmati vendono lasciati raffreddare all’aria. Quale dei due metodi è il migliore? E poi, ho provato a casa su bossoli calibro .357Magnum, anche se sarebbe stato meglio farlo su bossoli di carabina ma non ne ho al momento perchè ancora non ho acquistato tutto il materiale per la ricarica. Esiste un metodo empirico per saggiare l’ammorbidimento del colletto di un bossolo al fine di stabilire l’efficacia della ricottura e di quanto dev’essere approssimativamente più cedevole il metallo rispetto ad un bossolo incrudito dall’uso? Di quanto, approssimativamente, si allunga la vita del bossolo ricotto? La ricottura è raccomandabile anche su bossoli di revolver ?
R. volendo essere sintetici :
– in alcuni filmati i bossoli, dopo l’esposizione alla fiamma, vengono immersi in acqua mentre in altri filmati vendono lasciati raffreddare all’aria. Quale dei due metodi è il migliore = alcuni effettuano la ricottura con i bossoli dentro ad una bacinella d’acqua. Altri immergono i bossoli in acqua dopo averli ricotti. Chi lo fa, lo fa sempre per una buona ragione. Lo scopo è quello di evitare che il calore si propaghi al resto del bossolo, alterando la struttura molecolare in punti diversi dal colletto. L’ottone non si “tempra” come l’acciaio se viene raffreddato bruscamente
– Sarebbe stato meglio farla su bossoli di carabina… = i bossoli migliori per carabina sono venduti già ricotti in fabbrica, per cui comprarli per ricuocerli non ha alcun senso. Un bossolo nuovo di elevata qualità (un LAPUA o un NORMA, per esempio), deve essere ricotto a livello casalingo dopo 7 – 8 ricariche (per cartucce NON magnum). Le cartucce magnum vengono ricotte dopo 4 o 5 volte.
– di quanto, approssimativamente, si allunga la vita del bossolo? = un bossolo ricotto correttamente e con cadenza regolare, può durare anche fino a 40 ricariche se parliamo di cartucce non magnum
– la ricottura è raccomandabile anche su bossoli di revolver ? = la ricottura è una tecnica destinata essenzialmente alle munizioni per armi lunghe, allo scopo di aumentare la precisione e la vita operativa del bossolo. Alcuni la applicano nelle cartucce magnum per arma corte più esasperate di recente concezione, ma si tratta di una tecnica poco diffusa
– Vorrei sapere se esiste un metodo empirico per saggiare l’ammorbidimento del colletto di un bossolo al fine di stabilire l’efficacia della ricottura e di quanto dev’essere approssimativamente più cedevole il metallo rispetto ad un bossolo incrudito dall’uso = quando scalda il bossolo, la fiamma non deve mai diventare arancione o, peggio, rossa, perchè signficherebbe che sta cominciando a bruciarsi lo zinco contenuto nell’ottone!! Fino a 350 – 370°C la struttura molecolare dell’ottone NON si modifica, e si ottiene SOLO una sotto-ricottura, cosa che si traduce in una operazione del tutto inutile. Attorno ai 450°C la ricottura avviene in pochi secondi. Oltre i 500°C il bossolo verrebbe sovra ricotto, e sarebbe da buttare in quanto TROPPO morbido per esserer utilizzato con sicurezza
– Vorrei sapere se esiste un metodo empirico per saggiare l’ammorbidimento del colletto di un bossolo al fine di stabilire l’efficacia della ricottura e di quanto dev’essere approssimativamente più cedevole il metallo rispetto ad un bossolo incrudito dall’uso = in commercio ci sono delle “vernici” che vengono usate come indicatori di temperatura. Vengono applicate in TRE punti strategici, che sono COLLETTO, SPALLA e CORPO del bossolo. Se la ricottura è fatta correttamente, per tempo e temperatura, solo la vernice sul colletto su brucia, mentre le altre rimarranno intatte.