D. vorrei richiedervi un parere. Uutilizzo una Browning BAR Zenith in 30.06, ricarico con N160 (55grs) e palla Norma “Vulkan” 180grs, ottima palla che da grandi soddisfazioni sui cinghiali, ma al poligono ho visto che la rosata tende ad “orizzontalizzarsi”. Vorrei sapere se anche per il 30-06 (come per i calibri magnum) avvicinarsi a dosi massime di polveri “paga” in termini di precisione. Vorrei infatti provare la dose massima da voi pubblicata (59grs di N160 con palla Vulcan 180 grs): che ne dite? Per la battuta al cinghiale taro l’arma a 50 metri, anche se sarei tentato di tararla a 20 metri, che ne dite?
R. proviamo a rispondere in breve, anche se non è facile:
– la Browning è un’arma eccellente sotto tutti i punti di vista
– la Norma Vulkan è la palla più venduta al mondo per la caccia al cinghiale ed una delle più vendute al mondo per la caccia al cervo e all’alce
– la N-160 (oppure la Norma 204) è un’ottima polvere, sicuramente una delle migliori scelte per la ricarica del 30-06 in armi a ripetizione ordinaria
– il .30-06 da caccia “è nato” attorno alla palla da 180grs., quindi la scelta è corretta
– come criterio generale, MENO spazio vuoto c’è in una qualsiasi cartuccia (tra palla e polvere) e MEGLIO brucia la polvere (= quindi si ha una cartuccia più precisa). Questo fenomeno si nota poco nelle cartucce per armi corte, ma diventa via via più evidente nelle cartucce per armi lunghe, fino ad esasperarsi nelle cartucce magnum o in quelle da caccia grossa
Detto questo, nella ricarica di armi come la sua ci sono tutta una serie di particolari da tenere bene a mente :
– vanno evitate polveri troppo rapide a bruciare perchè potrebbero generare facilmente aperture anticipate con pressioni IN CAMERA ancora troppo alte
– vanno evitate palle troppo leggere perchè richiederebbero troppo propellente che darebbe luogo a molteplici problemi (combustione non completa + apertura anticipata)
– vanno preferite palle di peso medio alto (N.B. 180grs. è la scelta migliore, mentre l’unica eccenzione logica sarebbe quella da 165grs.)
– vanno preferite polveri non troppo rapide e non troppo lente a bruciare
Il problema principale che si verifica nella ricarica del 30-06 in carabina è quello della pressione di spillatura troppo elevata. Questo problema riguarda NON la pressione in camera di scoppio, ma quella nel punto in cui si trova la presa di gas, che si verifica quando viene usata una polvere troppo lenta a bruciare, o che sarebbe più idonea a bruciare in una canna più lunga e in un’arma a ripetizione ordinaria. La soluzione migliore in questi casi, almeno di solito è quella di passare ad una polvere SOLO leggermente più rapida a bruciare, come ad esempio la N-140 (al posto della N-160) o la Norma 202 (al posto della Norma 204). La cosa va fatta possibilmente a dosi massime (o prossime a quella massima) E con il bossolo crimpato. Questo consente non solo di ottimizzare la combustione, ma anche di livellare le pressioni in camera, in modo da avere una pressione di spillatura bassa al punto giusto. Tenga presente che anche le persone che partecipano alle gare per armi della classe “ex-ordinanza” con il Garand hanno il suo stesso problema. Provi a vedere la pagina dedicata alla ricarica del 30-06 nel nostro sito. In fondo c’è una parte dedicata alla ricarica del Garand e c’è una foto di una rosata fatta con la N-140 e una palla da tiro. Si tratta di una rosata fatta sparando con una certa fretta, e con le sole mire metalliche, ma che può dare un’idea di quanto sia importante il problema della pressione di spillatura. Se fosse stata fatta con una polvere più lenta come la N-160, la Norma 204 o la IMR-4831, i risultati sarebbero stati nettamente peggiori. Per la distanza alla quale tarare la sua arma, c’è da vedere a quale distanza Lei incontra con maggior frequenza le sue prede. Chi spara nel folto, di solito tara l’arma a 50m, anche perchè se le distanze fossero minori le differenze nel punto di impatto sarebbero minime. Il problema sarebbe se, con l’arma tarata a 50m, il cinghiale dovesse improvvisamente comparire a 100 – 150m, e magari in corsa. Qui servirebbe una forte esperienza pregressa ed una enorme capacità di adattamento da parte del cacciatore. Viceversa, chi spara in campo aperto, di solito tara l’arma a 150 – 200m, Anche in questo caso, tutto dipende dalla distanza alla quale, si presume, comparirà la preda.