TECNICHE DIFENSIVE – PARTE 10 (DIFESA DA PRESE)
Dopo esserci occupati delle modalità che regolano da difesa da colpi inferti con le mani o con i piedi (defense from striking attacks) ed avere illustrato alcune delle innumerevoli tecniche che possono essere impiegate per difendersi con successo da tali forme di aggressione (V. voci a se, da parte 1 a parte 8 in questa sezione del nostro sito), possiamo passare all’analisi dei principi che regolano la difesa da prese (defense from grappling attacks). Per motivi di semplificazione, suddivideremo le prese in :
– presa al polso con una mano (frontale e laterale)
– presa al polso con due mani (frontale e laterale)
– presa alla spalla o al bavero
– presa al collo
– cintura anteriore o posteriore
Iniziando la nostra analisi con la presa al polso con una mano, questa può essere :
– frontale = quando l’avversario afferra il polso da una posizione FRONTALE rispetto a quella in cui vi trovate nell’istante in cui subite l’attacco
– laterale = quando l’avversario afferra il polso da una posizione LATERALE rispetto a quella in cui vi trovate nell’istante in cui subite l’attacco
Con specifico riferimento alla presa frontale, inoltre, la presa al polso può poi essere :
– dalla stessa parte = si ha, ad esempio, quando l’avversario vi afferra la VOSTRA mano sinistra (o destra) con la SUA mano destra (o sinistra)
– incrociata = si ha, ad esempio, quando l’avversario vi afferra la VOSTRA mano sinistra (o destra) con la SUA mano sinistra (o destra)
A livello TEORICO, chi attacca con una presa alla mano lo può fare per due motivi :
– per spingere via da se la propria vittima
– per trascinare verso di se la propria vittima
Se possibile, dovete cercare di COLPIRE in ANTICIPO il vostro avversario non appena vi rendete conto che sta cercando di afferrarvi, e DOVETE farlo eseguendo un colpo che vi consenta di avere il massimo risultato con il minimo sforzo. Se possibile, dovete cercare di colpire il vostro avversario con un POTENTE calcio contro la tibia o, eventualmente, contro i testicoli. Tuttavia, dal momento che quando ci sono le prese gli spazi sono ristretti ed i tempi di risposta altrettanto limitati, solitamente si cerca di rispondere impiegando le mani perchè è molto più facile meno rischioso. Di norma in un caso simile si tenta di colpire con una stoccata di dita agli occhi (N.B. si tratta di un colpo efficacissimo se eseguito correttamente !!) o con il palmo della mano al setto nasale (N.B. anche questo è un colpo efficacissimo se eseguito nel modo giusto!!). A questo colpo di anticipo DEVE seguire immediatamente un contrattacco DETERMINATO composto intelligentemente da colpi con gli arti superiori e (più raramente) inferiori. Viceversa, se NON riuscite ad anticipare il vostro avversario (e questo riesce ad afferrarvi il polso), potete rispondere in uno dei seguenti modi (N.B. i colpi vanno eseguiti con l’arto che l’avversario NON vuole afferrare !!) :
– palmo della mano contro la cartilagine settale o contro il mento, dal basso verso l’alto, con un angoloazione di 45°
– stoccata di dita agli occhi
– gomitata alla tempia od alla mascella (N.B. si tratta di un colpo che viene eseguito se il vostro avversario spinge mentre vi sta afferrando o dopo avervi afferrato)
– pugno verticale al mento od alla cartilagine settale (setto nasale)
– gancio alla tempia od alla mascella (N.B. similmente alla gomitata, anche in questo caso si tratta di un colpo che viene eseguito se il vostro avversario spinge mentre vi sta afferrando o dopo avervi afferrato)
Dopo esservi liberati eseguendo una delle risposte indicate in precedenza, concludete la vostra reazione difensiva con altri colpi eseguiti razionalmente. Se volete usare gli arti inferiori, di norma dopo che l’avversario ha effettuato la presa dovete eseguire delle ginocchiate, anche se questo non esclude che si possa eseguire un calcio BASSO contro la tibia dell’avversario (N.B. questo dipende dalla vostra capacità di regolare adeguatamente la distanza mentre reagite). Eventualmente potete concludere eseguendo una proiezione od una tecnica di bloccaggio articolare. Tirando le fila del discorso fatto si qui, possiamo dire che ci sono due principi estremamente IMPORTANTI che dovete imparare per difendervi EFFICACEMENTE da un attacco effettuato con una presa. Essi sono :
– se potete, agite SEMPRE in anticipo e colpite DURAMENTE l’avversario (con mani o piedi) PRIMA che possa prendervi o mentre questi sta per prendervi
– se non riuscite ad agire in anticipo, sfruttate il suo movimento sia che tenti di spingervi (N.B. se vi spinge, non resistete ma ruotate attorno al vostro asse verticale e colpitelo il più duramente possibile !!) o di trascinarvi (N.B. se vi trascina, non opponetevi ma colpitelo direttamente nel modo più duro possibile !!)
ATTENZIONE !!
NON CERCATE MAI DI RISPONDERE AD UNA PRESA CON UN’ALTRA PRESA !! NONSTANTE QUANTO ILLUSTRATO SU TALUNI MANUALI MILITARI O IN CERTE PUBBLICAZIONI CIVILI, E NONOSTANTE QUANTO AFFERMATO DA ALCUNI SEDICENTI ESPERTI, NON DOVETE MAI REAGIRE AD UNA PRESA CON UN’ALTRA PRESA POICHE’ SIGNIFICA SOLO PEGGIORARE LA PROPRIA CONDIZIONE E CORRERE IL RISCHIO DI ESSERE GRAVEMENTE DANNEGGIATO. SE VENITE AFFERRATI IN QUALSIASI MODO, COLPITE IL VOSTRO AVVERSARIO IL PIU’ VIOLENTEMENTE POSSIBILE NEI PUNTI PIU’ SENSIBILI E LIBERATEVI PRIMA CHE LA SITUAZIONE POSSA PEGGIORARE ULTERIORMENTE. NON PERDETE MAI TEMPO IN INUTILI PROVE DI FORZA MA PENSATE SOLO A SOPRAVVIVERE !!
Cominciamo dunque la nostra analisi con lo studio di una serie di tecniche relative alla difesa da una presa INCROCIATA. Per motivi di completezza verrà analizzaa prima un’ipotsi di tipo DINAMICO (N.B. cioè mentre l’avversario sta per afferarvi il braccio / polso) e, successivamente, un’ipotesi di tipo STATICO (N.B. cioè dopo che l’avversario vi ha afferrato il polso). Nel primo caso, mentre l’avversario sta per afferrarvi il polso, dovete colpirlo con il palmo della mano al setto nasale o al mento (1). Doppiate immediatamente il primo colpo con un calcio BASSO eseguito con la punta della scarpa contro la sua tibia (2) (N.B. colpire MOLTO rapidamente prima in alto e poi in basso è molto IMPORTANTE perchè disorienta drasticamente l’avversario !!). Eventualmente potete anche colpire i testicoli eseguendo sempre un calcio dritto, anche se il calcio alla tibia è il più rapido ed il più semplice. Eseguite un gancio alla mascella (3) e concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa (4) .
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(3) (4)
Passiamo ora alla variante statica della tecnica precedente. In questo caso mentre l’avversario sta per afferrarvi il polso, dovete colpirlo con il palmo della mano al setto nasale o al mento (1). Doppiate immediatamente il primo colpo con un pugno al plesso solare (2) seguito da una potente gomitata alla mascella (3). concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa ed allontanatevi dall’avversario.
(1) (2)
(3) (4)
Passiamo ora ad un’altra tecnica che potrebbe risultare utile se l’avversario tenta di eseguire una presa con un movimento molto penetrante (N.B. ad esempio quando c’è una certa distanza e l’avversario cerca di coprirla a suo vantaggio con un passo più lungo del normale). Ruotate verso l’esterno in maniera tal da non fare opposizione al vostro avversario e sfruttate questo movimento per colpirlo con una potente gomitata alla mascella (1) (N.B. molti sostengono che in una simil situazione occorre compiere una rotazione verso l’esterno di 45°, ma in realtà non si tratta di compiere gesti con precisione matematica, bensì solo di ruotare quel poco che basta per mandare a vuoto l’avversario. Inizialmente dovrete farlo spostando leggermente i piedi, ma con il passare del tempo riuscirete anche a farlo semplicemente ruotando con il tronco !!). Sfrutate il movimento di ritorno per eseguire un pugno rovesciato al mento od alla mascella del vostro avversario (2) (N.B. tecnicamente si tratta del colpo che nel karate è definito uraken. Qui è mostrato mentre viene eseguito con la base del pugno, ma potrebbe anche esser eseguito con la parte superiore delle nocche). Proseguite la vostra reazione difensiva con un pugno dritto al plesso solare (3) e concludetela con un pugno a martello alle vertebre cervicali (4) (N.B. si è indicato il pugno alle vertebre cervicali poichè si suppone che a questo punto il vostro avversario si pieghi leggermente in avanti. Se così non fosse provvedete eseguendo un colpo diverso) .
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Passiamo ora alla variante statica della tecnica precedente. Dopo che l’avversario vi ha afferrato il polso, eseguite una gomitata alla mascella (1), ponendo particolare attenzione al fatto che l’avversario vi potrebbe trascinrare a se per colpirvi più facilmente. Recuperat il braccio (N.B. questo vi serve per regolare la distanza conformemente alle vostre esigenze, in modo cioè da assestare CORRETTAMENTE i colpi successivi) e proseguite la vostra reazione difensiva con un gancio (un montante o anche un pugno diretto molto “corto”) al mento (2), subito seguito da un altro pugno (gancio) alla mascella (3). Concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa (4) ed allontanatevi rapidamente dall’avversario.
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Consideriamo ora un’ulteriore variante. In questo caso, mentre l’avversario sta per afferrarvi il polso, dovete colpirlo con un pugno VERTICALE al mento od al setto nasale (1). Doppiate immediatamente il primo colpo con un potente diretto al plesso solare (2). Proseguite con una gomitata alla mascella (3) e concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa (4) .
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Passiamo ora alla variante statica della tecnica precedente. Dopo che l’avversario vi ha afferrato, una soluzione razionale potrebbe essere quella di colpirlo sempre con un pugno VERTICALE al mento (o alla cartilagine settale) come visto in precenza (1) (N.B. è difficile che l’avversario percepisca un colpo del genere e, se questo dovesse accadere, ciò costituisce un IMPORTANTE elemento di disturbo che consente di eseguire con maggiore facilità altri colpi !!) e di fare seguire immediatamente un calcio alla tibia (2) . Proseguite la vostra reazione difensiva con un pugno (N.B. quasi sempre un gancio) alla mascella (3) e concludete la vostra reazione difensiva con un potente ginocchiata in linea bassa (4) .
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Consideriamo ora un’ulteriore risposta da applicare in caso di presa al polso (braccio) di tipo incrociato. In questo caso, mentre l’avversario sta per afferrarvi il polso, dovete colpirlo con una stoccata di dita agli occhi (1) (N.B. se eseguto correttamente, cioè rapidamente e senza danneggiarsi le mani, questo colpo ha un efficacia devastante contro qualsiasi avversario ed apre la strada ad un feroce contrattacco !!). Doppiate immediatamente il primo colpo con un potente gancio alla mascella o al mento (2). Sfruttando lo stordimento patito dall’avversario, afferratelo effettuate una ginocchiata in linea bassa al plesso solare o ai testicoli (3) e concludete la vostra reazione difensiva con un pugno a martello sulle vetebre cervicali (4) .
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Passiamo ora alla variante statica della tecnica precedente. Dopo che l’avversario vi ha afferrato, una soluzione razionale potrebbe essere quella di colpirlo sempre con un pugno VERTICALE al mento (o alla cartilagine settale) come visto in precenza
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(3) (4)
Consideriamo ora un’ulteriore risposta da applicare in caso di presa al polso (braccio) di tipo incrociato. In questo caso, mentre l’avversario sta per afferrarvi il polso, dovete colpirlo con un gancio alla mascella SENZA alcun preavviso (1). Sfruttate il suo disorientamento e colpitelo nuovamente (e duramente) con un montante al mento (2), facendolo immediatamente seguire da una gomitata (circolare) alla mascella (3). Concludete la vostra reazione difensiva con una proiezione o, se necessario (N.B. cioè se vedete che esistono possibilità di reazione da parte del vostro avversario !!), con un pugno al plesso solare (che può essere invariabilmente un pugno verticale od un montante) od una ginocchiata in linea bassa (4).
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Passiamo ora alla variante statica della tecnica precedente. Dopo che l’avversario vi ha afferrato, una soluzione razionale potrebbe essere quella di colpirlo sempre con un pugno (un gancio) alla mascella come visto in precenza (1) SENZA alcun preavviso (N.B. quando l’avversario vi ha afforzato non dovete attendere troppo prima di reagire, e sopratutto dovete stare attenti al fatto che quasi sempre vi ha afferrrato per potervi colpire a suo piacimento !!). Senza perdere altro tempo prezioso, colpite nuovamente il vostro avversario con un montante al mento (2) e con una gomitata alla mascella o al mento (3). Concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa ai testicoli od al plesso solare (4) (N.B. il fatto che vengano indicate le ginocchiate MOLTO frequentemente come tecnica conclusiva deriva dal fatto che le tecniche di risposta ad una presa si svolgono a distanze molto esigue, per cui la ginocchiata è semplice e naturale da eseguire) .
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Ricordatevi che potete iniziare una risposta ad una presa incrociata anche con l’ausilio dei calci bassi. ad esempio potete reagire come illustrato nelle esempio che segue. Da una presa al polso incrociata, assestate un POTENTE calcio dritto contro la tibia del vostro avversario (1) (N.B. volendo potete anche colpirlo ai testicoli) e proseguite immediatamente la vostra reazione con un gancio alla mascella (2).Continuate con un montante al mento (3) e concludete la vostra reazione difensiva con una gomitata alla mascella (4).
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In alternativa alla sequenza sinistro – sinistro – destro – sinsitro appena illustrata (e non molto diffusa !!), si può applicare la più comune (e naturale) sequenza sinistro – destro – sinistro – destro. Ad esempio, dopo un calcio alla tibia (1) si può eseguire un gancio alla mascella (2) seguito da pugno verticale al plesso solare (3). Concludete poi la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa (4) .
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Alternativamente al calcio alla tibia eseguito con la punta del piede, si può eseguire un calcio con il taglio interno del piede, sempre contro la tibia (1) eventualmente seguito da un pestone contro il collo del piede (N.B. in questa sequenza non è illustrato). Dopo il calcio è possibile eseguire un pugno verticale al plesso solare (2), subito seguito da una gomitata alla mascella (3) . Concludete poi la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa contro il plesso solre od i testicoli (4) (N.B. in questo caso è stata usata la tipica sequenza sinistro – destro – sinistro – destro) .
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Anche in questo caso, in alternativa alla TIPICA sequenza sinistro – destro – destro – sinistro appena illustrata, si può applicare la più RARA sequenza sinistro – sinistro – destro – sinistro . Ad esempio, dopo un calcio alla tibia (1) si può eseguire un gancio alla mascella (2) seguito da un altro pugno alla mascella che può essere un gancio od un diretto molto corto a seconda della situazioni (3). Concludete poi la vostra reazione difensiva con un pugno verticale al plesso solare (4) .
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Ricordatevi che ogni presa ha un punto debole, cioè un punto in cui l’avversario può mettere POCA forza e che potete usare per liberarvi con realtiva facilità. Nel caso di una presa di tipo INCROCIATO, il punto debole si viene a trovare tra la punta del pollice e quella dell’indice. Da una condizione di presa (1), ruotate ed “avvolgete il polso” verso l’avambraccio (il vostro) per forzare il punto debole della presa (2). Continuate con questo movimento fino a liberarvi dalla presa (3). Questa tecnica vi può essere utile per liberarvi da una presa incrociata senza sforzi, specie se dovete effettuare un contrattacco e non avete tempo da perdere in inutili “prove di forza” .
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Se il vostro addestramento è tale da dotarvi di una ELEVATA capacità di percezione e di valutazione, potete eseguire una tecnica di anticipo puro non appena percepite l’intenzione dell’avversario di effettuare una presa nei vostri confronti. Quello che segue è un breve esempio. Non appena vi rendete conto che l’avversario sta per afferrarvi (1) (N.B. qui viene mostrata l’ipotesi di una presa al polso di tipo incrociato, ma in realtà la presa potrebbe essere alquanto diversificata poichè non gli date la possibilità di afferrarvi !!) colpitelo violentemente ed inaspettatamente con una sotccata di dita agli occhi (2) , subito seguita da un pugno verticale al plesso solare (3) ed un diretto (con ipertorsione) alla mascella (4) (N.B. se l’avversario non è fuori combattimento dopo questi colpi eseguite la classica ginocchiata in linea bassa, oppure una gomitata seguita da una serie di ginocchiate, sempre in linea bassa. Cercate di adattarvi alla situazione e di raggiungere il vostro scopo, che è quello di sopravvivere !!) .
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Passiamo ora ad analizzare una serie di risposte alla presa dalla STESSA parte (N.B. per la definizione si veda in precedenza alla voce appropriata). Se iniziamo considerando l’ipotesi di tipo STATICO , una delle possibili riposte potrebbe essere quella che prevede l’esecuzione di un colpo con il palmo della mano (1), immediatamente seguito da un pugno verticale al plesso solare (2). Proseguite poi con un gomitata alla mascella (3) e concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa al plesso solare od ai testicoli (4) .
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Passiamo ora a considerare la varainte di tipo DINAMICO. In questo caso, mentre il vostro avversario sta per afferrarvi il polso, colpitelo immediatamente con un calcio diritto alla (sua) tibia più vicina (1), seguito immediatamente da un colpo eseguito con il palmo della mano contro il suo setto nasale (2) o contro il mento. Proseguite con un gancio alla mascella (3) e concludete la vostra reazone difensiva con un pugno verticale al plesso solare (4) .
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Consideriamo ora una ipotetica reazione che scaturisce da una stoccata di dita agli occhi come fulcro della reazione difensiva. Dopo che il vostro avversario vi ha afferrato, eseguite una violenta stoccata di dita agli occhi (1) in modo da creare una INTENSA sensazione di dolore ed un importante elemento di distrazione. Proseguite immediatamente la vostra reazione difensiva con un gancio alla mascella (2), subito seguito da un pugno verticale al plesso solare (3). Concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa (4) .
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Veniamo ora alla variante dnamica della tecnica precedente (N.B. o meglio ad una della possibili varianti !!). Mentre l’avversario sta per afferrarvi, eseguite una potente stoccata di dita agli occhi allo scopo di distrarlo e di impedirgli di afferrarvi compiutamente il polso (1). Recuperate il più velocemente posibile la mano che avete usato per eseguire la stoccata ed afferrate il suo polso (2) (N.B. dovete afferrare il polso corrispondente alla mano che il vostro avversario ha usato per afferrarvi !!). Sollevate il suo braccio aiutandovi con entrambe le mani (3) e spostatevi in avanti usando TUTTA la potenza coordinata del vostro corpo (4) (N.B. non potete portare in avanti e poi a terra il vostro avversario usando solo le braccia, ma dove usare tutto il vostro corpo. Ricordatevi che NON dovete premere il braccio del vostro avversario ma che dovete chiudere il suo polso e ruotare il suo gomito MENTRE vi state spostando in avanti !!). Continuate a spingere in avanti il vostro avversario e, quando siete riusciti a porre il suo corpo parallelamente al suolo, colpitelo con un calcio dritto al volto (5) (N.B. la sequenza che va dalla foto 2 alla foto 4 nella realtà viene eseguita in MENO di 1 secondo e viene compiuta con il movimento COORDINATO di braccia e gambe !!). Continuate a spingere verso terra il vostro avversario (6) e, se necessario, colpitelo con un pugno a martello sulle vertebre cervicali (7). A questo punto, se dovete immobilizzarlo provvedete in tal senso. In caso contrario, allontanatevi il più rapidamente possibile.
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Consideriamo ora una risposta ad una presa al polso diritta che si genera partendo da una gomitata circolare alla mascella (o alla tempia). Subito dopo che l’avversario vi ha afferrato, eseguite una gomitata alla mascella (1), seguita IMMEDIATAMENTE da un pugno al mento o alla mascella (2) (N.B. può trattarsi di un gancio o di diretto a seconda delle situazioni). Proseguite con un gancio alla mascella (3) e concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa contro il plesso solare od i testicoli (4) .
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Veniamo ora alla variante dinamica della tecnica precedente (N.B. o meglio ad una della possibili varianti !!). Mentre l’avversario sta per afferrarvi, sorprendetelo eseguendo una potente gomitata circolare alla mascella (o alla tempia), allo scopo di distrarlo e di impedirgli di afferrarvi compiutamente il polso (1). Proseguite con gancio alla mascella (2), subito seguito da un pugno verticale al plesso solare (3). Concludete la reazione difensiva con una ginocchiata in linea bassa (4) ed allontanatevi dal vostro avversario .
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Passiamo ora ad una riposta alla presa al polso dalla stessa parte che si genera da un pugno verticale al volto. Cominciamo, anche in questo caso, con l’ipotesi di tipo statico. Subito dopo che il vostro avversario vi ha afferrato, eseguite un pugno verticale al mento o al setto nasale (1), subito seguito da un calcio dritto contro la sua tibia (N.B. per risparmiare tempo, di solito è quella più vicina !!). Proseguite la vostra reazione difensiva con un diretto con ipertorsione alla mascella (3), o al mento, e concludetela con un gancio (4) al mento o alla tempia.
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Passiamo ora alla variante dinamica della tecnica precedente. Mentre il vostro avversario sta per prendervi il podlo, colpitelo con un pugno verticale al mento od al setto nasale (1) . Sfruttate il suo disorientamento ed eseguite una potente gomitata circolare alla mascella (2). Sfruttate la situazione per avvolgere il suo braccio (N.B. lo stesso che ha usato per afferrarvi !!) allo scopo di assestargli una ginocchiata in linea bassa (3) (N.B. potete anche eseguire due ginocchiate se la situazione lo impone !!) . Iniziate a ruotare attorno al vostro asse verticale per proiettare a terra il vostro avevrsario (4) e, se dovesse essere necessario, assestate un pugno a martello alle vertebre cervicali (5). Completate la vostra rotazione assiale e concludete la reazione difensiva proiettando a terra il vostro avversario il più violentemente possibile (6) .
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Passiamo ora ad una riposta alla presa al polso dalla stessa parte generata da un gancio alla mascella. Cominciamo, anche in questo caso, con l’ipotesi di tipo statico, per passare successivamente a quella di tipo dinamico. Subito dopo che il vostro avversario vi ha afferrato, eseguite un POTENTE gancio alla mascella (1), seguito immediatamente da un altro pugno alla mascella che può essere invariabilmente un gancio od un diretto molto “corto” (2). Proseguite con un pugno verticale al plesso solare (3) e concludete la vostra reazione difensiva con una ginocchita in linea bassa (4) .
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Analizziamo ora la variante dinamica della tecnica precedente. Mentre l’avversario sta per prendervi il polso, anticipatelo con un gancio alla mascella (1), subito seguito da una gomitata alla mascella eseguita dal lato opposto (2). Approfittate del suo storidimento per eseguire una ginocchiata in lina abssa contro il plesso solare od i testicoli (3) e concludete la reazione difensiva con un pugno a martello sulle vertebre cervicali del vostro avversario (4).
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Ricordatevi che ogni presa ha un punto debole, cioè un punto in cui l’avversario può mettere POCA forza e che potete usare per liberarvi con realtiva facilità. Nel caso di una presa di tipo DIRITTO, il punto debole si viene a trovare tra la punta del pollice e quella dell’indice .Da una condizione di presa (1), ruotate ed “avvolgete il polso” verso l’avambraccio (il vostro) per forzare il punto debole della presa (2). Continuate con questo movimento fino a liberarvi dalla presa (3). Questa tecnica vi può essere utile per liberarvi da una presa incrociata senza sforzi, specie se dovete effettuare un contrattacco e non avete tempo da perdere in INUTILI (e pericolose) “prove di forza” .
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(3)
Se il vostro addestramento è tale da dotarvi di una ELEVATA capacità di percezione e di valutazione, potete eseguire una tecnica di anticipo puro non appena percepite l’intenzione dell’avversario di effettuare una presa nei vostri confronti. Quello che segue è un breve esempio. Non appena vi rendete conto che l’avversario sta per afferrarvi (1) (N.B. qui viene mostrata l’ipotesi di una presa al polso di tipo incrociato, ma in realtà la presa potrebbe essere alquanto diversificata poichè non gli date la possibilità di afferrarvi !!) colpitelo violentemente ed inaspettatamente con il palmo della mano al setto nasale (oppure con una stoccata di dita agli occhi) (2) , subito seguita da un diretto alla mascella (3) e da un pugno verticale al plesso solare (4) (N.B. se l’avversario non è fuori combattimento dopo questi colpi eseguite la classica ginocchiata in linea bassa, oppure una gomitata seguita da una serie di ginocchiate, sempre in linea bassa. Cercate di adattarvi alla situazione e di raggiungere il vostro scopo, che è quello di sopravvivere !!) .
(1) (2)
(3) (4)
Una variazione della tecnica precedente potrebbe essere la seguente. Non appena vi rendete conto che l’avversario sta per afferrarvi (1) (N.B. qui viene mostrata l’ipotesi di una presa al polso di tipo dritto, ma in realtà la presa potrebbe essere alquanto diversificata poichè non gli date la possibilità di afferrarvi !!) colpitelo violentemente ed inaspettatamente con il palmo della mano al setto nasale (oppure con una stoccata di dita agli occhi) (2) , subito seguita da una gomitata alla mascella (3) e da un pugno verticale al plesso solare (4). Proseguite con una ginocchiata in linea bassa (5) e concludete con una proiezione a terra (6) .
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Concludiamo con una serie di risposte da applicare contro una presa al polso di tipo LATERALE . Si tratta, in realtà, di un tipo di presa alquanto raro che può essere eseguito sia in modalità “diritta” che “incrociata“. Per semplicità abbiamo incluso solo l’ipotesi di presa di tipo dritto, per il semplice fatto che in caso di presa c.d. laterale di tipo incrociato di tipo la vostra risposta non varia di molto (N.B. il motivo è che il vostro avversario è piutosto scomodo e nell’afferrarvi da una simile posizione non fa altro che complicarsi la vita !!) . In questo caso, non appena il vostro avversario vi ha afferrato il polso (1), vi girate repentinamente verso di lui (N.B. dovete eseguire una rotazione di circa 90° vero di lui nella maniera il più veloce possibile !!) e lo colpite con il palmo della mano alla cartilagine settale od al mento (2). Proseguite la vostra reazione con una serie di violente ginocchiate in linea bassa (3), a seocnda dei casi contro il plesso solare od i testicoli (N.B. per motivi di semplificazione si è rappresentata UNA sola ginocchiata, anche se in realtà sono due !!). Approfittate del disoriantamento patito dal vostro avversario ed afferratelo per proiettarlo a terra, in manira tale da mettere una mano dietro al collo ed una dietro alla spalla (4) (N.B. se necessario, assestate una ginocchiata al volto da questa posizione !!). Mantenere la presa che avete affettuato in precedenza e, ruotando attorno all’asse verticale del vostro corpo, proiettate l’avversario a terra (5) (6) .
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(5) (6)
SEGUE _
ATTENZIONE !!
QUESTE TECNICHE SONO DESTINATE ESCLUSIVAMENTE AI MEMBRI DELLE FF.AA., DELLE FF.PP. E, EVENTUALMENTE, AI CITTADINI CHE ABBIANO LA SERIA ED IMPELLENTE NECESSITA’ DI ACQUISIRE UN’ISTRUZIONE DI CARATTERE PROFESSIONALE NEL SETTORE DELLA DIFESA PESONALE. PER QUESTO MOTIVO, TUTTE LE TECNICHE INDICATE IN QUESTA SEDE VENGONO ILLUSTRATE A SOLO SCOPO DIDATTICO, ANALITICO O DI STUDIO. NON CI ASSUMIAMO NESSUNA RESPONSABILITA’ PER I DANNI A COSE ED A PERSONE EVENTUALMENTE CAGIONATI DAL SOLITO CRETINO DI TURNO !! ACCERTATEVI ESEGUIRE QUESTE TECNICHE SOTTO LA GUIDA DI UN SOGGETTO REALMENTE ESPERTO E VERIFICATE IL VOSTRO STATO DI SALUTE PRIMA DI INTRAPRENDERE UNA SIMILE ATTIVITA’ FISICA .