I PROIETTILI A NUCLEO VINCOLATO: FEDERAL CARTRIDGES SERIE “TACTICAL AMMO”
Una famiglia di proiettili a nucleo vincolato di recente concezione (1996)è sicuramente rappresentata dalla serie “Tactical Ammo” prodotta dalla Federal Cartridges. La serie “Tactical Ammo” rappresenta, per molteplici aspetti un derivato parziale della tecnologia HS-HP (V.voce a se), anche se incorpora un dato strutturale di estrema importanza quale quello dell’unione CHIMICA tra la parte basale del nucleo (in Piombo puro)e la parte basale (interna) della rispettiva blindatura. Lo scopo della linea TA è quello di fornire agli operatori professionali ( cioè ai membri delle Forze dell’Ordine), una munizione ad amplissimo spettro applicativo in grado di penetrare ed espandersi a sufficienza ANCHE nelle peggiori condizioni operative. In altre parole, la serie TA rappresenta la controparte commerciale della serie PDA (V. voce a se), con la differenza che mentre la prima si rivolge ESCLUSIVAMENTE agli utenti professionali, la seconda si rivolge ai consumatori comuni. L’obiettivo della Federal era quello di realizzare una sorta di compromesso che potesse espandersi ugualmente bene nel tessuto biologico sia dopo avere attraversato una camicia di cotone, sia dopo avere attraversato un vetro o una lamiera metallica. Per cercare di realizzare questo compromesso, si è partiti da un nucleo di Piombo puro (cioè con lo 0% di Antimonio) e da lamiere di lega di Rame 90/10. Le blindatura vengono ricavate con il consueto procedimento di formatura a freddo (N.B. questa procedura vale SOLO per le munizioni per arma corta della linea TA, e non per quelle da fucile a canna rigata), mentre i nuclei vengono ricavati per estrusione da fili di Piombo di grosse dimensioni. Tuttavia c’è una particolarità che distingue le munizioni della serie TA dalle altre, e cioè che prima di inserire il nucleo nella blindatura, viene posto un piccolo quantitativo di pasta salda tra il primo e la seconda. Le due parti vengono poi unite e, successivamente, vengono riscaldate in maniera tale da saldare il nucleo alla blindatura. In questo modo si realizza quel vincolo necessario a garantire quella resistenza strutturale che caratterizza le munizioni Federal della serie TA. Una volta compiuto questo processo, si prosegue con l’ulteriore fase di formatura a freddo del proiettile nella quale viene formata la cavità apicale, che potrà essere o di forma classica (ciè ad “Y“) oppure del tipo HS-HP. Un proiettile così costruito offirà sia vantaggi, sia svantaggi, nel senso che:
– una struttura del genere offre il miglior compromesso possibile per ottenere una penetrazione ed un’espansione REGOLARE, anche dopo avere attraversato vetri o lamiere acciaiose
– una struttura del genere NON è il massimo in tutti gli altri casi diversi da quelli in cui è necessario colpire un bersaglio posto dietro un vetro o una lamiera
Cosa significa tutto ciò? Significa, ad esempio, che un proiettile della serie TA potrebbe essere l’ideale per gli agenti della nostra Polizia Stradale. Per chiarire questa affermazione, potrebbe forse essere utile prendere in prestito l’esempio utilizzato molte volte dall’ufficio stampa della Federal. Si immagini un ipotetico scontro a fuoco in cui venisse coinvolto un agente della Polizia Stradale, avendo però l’accortezza di cosiderarlo sotto due ambiti temporal radicalmente diversi. In altri termini, si immagini che dopo avere fermato un autovettura sospetta, un agente della Polizia Stradale si avvicini al guidatore per la consueta verifica dei documenti. Si immagini ora che, mentre il nostro ipotetico agente di Polizia si trova a pochi passi dall’autovettura, la persona che si trova al suo interno (che in realtà era un pericoloso latitante) cominci a sparare al suo indirizzo. In questo caso il nostro agente di Polizia, reagendo all’aggressione, dovrebbe avere un disposizione un proiettile che pur dovendo ipoteticamente attraversare alcuni materiali artificiali (il vetro del finestrino o la lamiera della portiera, più i vestiti che potranno essere pesanti o leggeri a seconda della stagione) sia poi in grado di penetrare e di espandersi nel tessuto biologico in maniera ragionevole. A questo punto, tornando all’inizio della nostra ipotetica vicenda, si immagini che lo stesso criminale di prima ESCA dall’autovettura e POI apra il fuoco verso l’agente. In questo caso i proiettili sparati dal nostro ipotetico agente dovrebbero semplicemente perforare i vestiti ed espandersi (presumibilmente) nei polmoni dell’aggressore (N.B. questo perchè il tiro risulterebbe praticamente frontale). Che proiettile bisogna utilizzare per “…stare al sicuro…” in queste due situazioni così diverse? Premesso che bisogna saper sparare dritto, sicuramente dovrebbe trattarsi di un proiettile a rilascio intermedio di energia, così come lo sono , in genere, tutti i proiettili destinati all’impiego professionale (cioè alle Forze dell’Ordine). Dovrebbe poi trattarsi di un proiettile estremamente robusto sotto il profilo strutturale e, infine, dovrebbe essere in grado di espandersi in modo ragionevole. A questo punto occorre fare alcune precisazioni tecniche. Contrariamente a quanto comunemente asserito da numerosi “…esperti della domenica…”, perforare un vetro o una lamiera è una cosa estremamente facile per qualsiasi proiettile, compresi quelli blindati a punta cava. Infatti, anche senza ricorrere a proiettili perforanti o di tipo blindato ordinario, un qualsiasi proiettile di tipo JHP con un nucleo ad alto tenore di Antimonio ed una cavità apicale relativamente “piccola“, può agevolmente perforare un parabrezza o una portiera!! Ancora, esistono in commercio numerosi proiettili ad alterazione strutturale che, pur essendo “vecchi” (risalgono al 1970 circa)e non avendo il nucleo vincolato sono comunque molto robusti, e sono in grado di attraversare ostacoli come quelli che potrebbe incontrare un agente della Polizia Stradale. Uno di questi è, ad esempio, il celeberrimo Federal della serie BP-LE caricato ad alta pressione(V. voce a se).E’ vero che la sua leggendaria capacità lesiva è limitata da cose come il vetro o la lamiera metallica, ma è altrettanto vero che sono sufficienti 8Kgm per uccidere un uomo e che questo proiettile, essendo ampiamente supersonico, può benissimo farlo anche SENZA produrre la sua classica “…espansione da manuale…”! Qual’è quindi il vero problema? Il vero problema non è mero il fatto di penetrare un parabrezza o una portiera quanto, piuttosto, il fatto di penetrare questi ostacoli sviluppando ancora un’espansione di un certo rilievo. I tecnici della Federal hanno sviluppato la serie TA cercando di risolvere questo problema. In primo luogo si è cercato di sviluppare una famiglia di proiettili in grado di penetrare tra i 250 ed i 350mm in gelatina balistica non mascherata.Tenuto conto poi del fatto che il torace di un maschio umano adulto è spesso circa 230mm e che il cuore, nella peggiore delle ipotesi (cioè effettuando un tiro posteriore di tre quarti) è a circa 200mm di profondità, si è cercato di realizzare delle munizioni in grado di lavorare bene nel tessuto biologico entro questi “…limiti di profondità …”. Ad esempio, la cartucia in calibro 9x19mm della serie TA con palla da 147grs. (si tratta di un palla derivata dalla tecnologia HS-HP anche se con il nucleo vincolato) penetra 335mm in gelatina balistica nuda, espandendosi a circa 15mm. Si tratta di una pentrazione che, sotto tutti i punti di vista, si può definire “controllata“, specie se si tiene conto del fatto che le cartucce con questo peso di palla “…sono diventate famose…”(tra il 1985 ed il 1995 circa) per avere causato spesso pericolosi fenomeni di sovrapenetrazione!! Ripetendo la valutazione precedente con della gelatina mascherata con un frammento di un parabrezza posto ad inclinazioni variabili di 30, 45 e 90°, la stessa cartuccia di prima penetra mediamente 210mm. Se si rammenta il fatto che, come già detto in precedenza, il torace di un maschio umano adulto è spesso circa 230mm, si può chiaramente capire come i tecnici della Federal abbiano centrato l’obbiettivo ancora una volta. Confrontando questa cartuccia con le altre cartucce inserite nella serie TA si può verificare agevolmente come, ad esempio:
– Quella in calibro .45ACP penetra 370mm di gelatina balistica nuda e circa 250mm di gelatina mascherata con un parabrezza
– Quella in calibro 10mmAuto (a velocità media) penetra circa 380mm di gelatina balistica nuda e ben 330mm di gelatina balistica mascherata con un parabrezza
In sintesi si può dire che tutti i proiettili della serie TA si espandono regolarmente, anche se la loro espansione NON è eccezionale ed i volumi delle cavità temporanee da loro prodotte sono del tutto INFERIORI rispetto a quelle tipiche di altri proiettili ad alterazione strutturale oggi comunemente in uso (ad esempio Federal Cartridges “BP“, “Hi-Power” e “Hydra-Shok“, Remington “Golden Saber“, CCI “Gold-Dot“, etc.). Questo è dovuto NON al fatto che si tratta di munizioni di qualità inferiore, ma semplicemente al fatto che queste munizioni sono strutturate per realizzare un compromesso efficiente tra penetrazione, espansione e resistenza strutturale. La serie TA, originariamente presentata nel 1996, si è recentemente arricchita con due nuove cartucce in calibro .40S&W (155grs.)e .357SIG (125grs.). E’ interessante notare come queste munizioni siano funzionalmente affini alle Winchester PGHP (V. voce a se), infatti, anche la Winchester ha realizzato la sua nuova linea di munizioni (1999) proprio per andare incontro alle esigenze dei membri dei vari Reparti della Polizia Stradale statunitense. Dal momento che si tratta di munizioni di tipo “dedicato“, queste munizioni non saranno adatte, ad esempio, alle esigenze dei membri di altri Reparti della Polizia. Rapportando il tutto alla realtà italiana, con un ragionevole grado di certezza si può dire le Federal della serie TA, al pari delle Winchester tipo PGHP sono munizioni che sarebbero l’ideale per gli agenti della Poliza Stradale, o per i Carabinieri del Reparto Radiomobile. Viceversa, le stesse munizioni non soddisferebbero certamente le esigenze degli agenti della DIGOS o degli operatori del Servizio Traduzioni dell’Arma dei Carabinieri. Ad ogni operatore delle nostre Forze dell’Ordine dovrebbero essere fornite munizioni diversificate a seconda della funzione specificamente svolta. Solo così gli operatori delle Forze dell’Ordine italiane potranno svolgere al meglio il proprio compito, per se stessi e per i cittadini che sono chiamati a proteggere. Chiaramente (o purtroppo secondo molti !)queste decisioni spettano alla classe politica che, si sa, tende spesso e volentieri a fare “…orecchie da mercante…” di fronte ad argomenti di vitale importanza come questi. Speriamo solo che le cose possano cambiare in fretta e che anche i nostri operatori di Polizia possano usufruire di un prodotto qualitativamente elevato come le Federal TA.